Creatività

Hai un prototipo nel cassetto? Trasforma il tuo progetto in realtà, con Eppela potrai finalmente creare i tuoi prodotti nuovi ed esclusivi!

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In primo piano
Lo Svarione in Taverna - Card Game

È una notte davvero di Merdor e la vostra compagnia cerca riparo nei caldi locali della taverna più lurida e sgangherata del villaggio. Nonostante le numerose pause cannetta della giornata, siete davvero stanchi e vorreste soltanto tracannarvi una bella pinta di birra e mangiare un gustoso camogli. 

E chi lo sa, magari riuscirete a trovare persino un pusher che, per una volta, non è in ritardo! In fondo vi hanno detto che questa taverna è il luogo ideale per trovare canapa di ottima qualità. Per i più temerari ci sono anche funghetti allucinogeni e orsetti gommosi davvero speciali.

Una pinta tira l’altra e gli animi iniziano a scaldarsi. Non riuscite a decidere se è meglio il fuorismo dei vostri giorni o quello di una volta. Qualcuno sostiene che un cavallo costa 100 euro e sembra proprio che uno di voi si sia cagato addosso… 

Intanto nella sala si muovono strani individui. Vi sembra di vedere uno che gira nudo per il locale e dei loschi figuri vestiti di nero chiedono a ogni avventore se hanno da fumare: sembrano quasi degli sbirri sotto copertura!

Ma ormai siete tutti ubriachi fradici e pure fatti come delle pigne. Avete perso la cognizione del tempo e qualsiasi tipo di inibizione. Un tizio al tavolo accanto sta blaterando qualcosa di insensato su Svarion che… quando c’era lui, l’erba era più verde. Uno di voi non si trattiene, gli molla uno schiaffo e… scatta la rissa!

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte ispirato allo Svarione degli Anelli, la più famosa parodia italiana della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli

Ideato dalle menti scapestrate (e annebbiate?) di Fabio Macchi e Andrea Palmieri nel 2005, lo Svarione è una miniera di battute e situazioni esilaranti che hanno fatto la storia. Esistono persone – magari proprio tu che stai leggendo! – che conoscono a memoria interi dialoghi e che quando pensano ai personaggi dei film li sentono parlare con le voci di Ganjalf e Arabong.

Eppure lo Svarione è rimasto per molto tempo soltanto un fenomeno del web… almeno fino a questo momento! Lo Svarione in taverna. Che botta! è il gioco di carte pronto a invadere le vostre case e a colpirvi con una dose di sanissimo fuorismo

Entrate nella taverna più sconclusionata di sempre: vi aspetta una rissa coi fiocchi, capace di far impallidire anche il più feroce orco della Terra di Merdor. Ma la vostra non è una compagnia normale e con tutta la canapa che gira per il locale… le sorprese sono sempre dietro l’angolo! 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è stato ideato per offrirvi un’esperienza divertente e sconclusionata, grazie a:

· un set di regole pensato per rendere ogni partita unica e imprevedibile, che obbligherà i giocatori a elaborare una strategia vincente e ad affrontare gli imprevisti, o “svarionate”, che ravviveranno la rissa;

· un vasto catalogo di personaggi, oggetti e situazioni resi celebri dallo Svarione degli Anelli, perfetti per farvi entrare nell’universo fantasy più “fatto” che sia mai esistito;

· una lunga serie di illustrazioni, che renderanno l’esperienza di gioco ancora più immersiva e spassosa.
 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti, in cui i partecipanti si sfidano in una gara all’ultima “botta”. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra otto eroi dello Svarione degli Anelli: Ganjalf, Arabong, Givemix, Rizlas, Sboromir, Godo, Sam e… Svarion in persona! Ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

Siete pronti per una rissa all’ultima botta?

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte molto compatto, perfetto per ogni occasione e facile da trasportare. Per giocare vi servirà soltanto un tavolo, la scatola di gioco col suo contenuto e… sarete voi a decidere come accompagnare queste serata all’insegna della fattanza!

La scatola di gioco conterrà:

- 8 carte “Eroe”;

- 40 carte “Arma improvvisata” (di cui 8 “Arma unica”);

- 31 carte “Difesa disperata”;

- 39 “Svarionate”;

- 8 carte “I tuoi colpi” (1 per ogni eroe);

- 8 segnalini colpo (da usare sulla carta “I tuoi colpi”);

- il manuale di gioco.

Se ci saranno abbastanza fattoni… cioè, sostenitori, che decideranno di aiutarci in questo progetto, le carte disponibili potrebbero addirittura aumentare

 

 

 

SPEDIZIONE

Nessun partecipante dovrà sostenere spese aggiuntive per la spedizione. Sappiamo che vi servono i soldi per i vostri… passatempi, per cui abbiamo deciso di venirvi incontro! Le spedizioni inizieranno indicativamente verso la fine di novembre, al netto di eventuali ritardi legati a imprevisti dell’ultimo minuto. Controllate la vostra casella mail per rimanere aggiornati sulla campagna e sui suoi sviluppi!

 

GLI AUTORI

Fabio Macchi, alias Il Fabio

Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo

Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2

È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

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Tea Project

Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.

Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.

Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).

Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

245%
-19 Giorni
Imprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Per essere felici basta un filo d'erba

Ciao,

mi chiamo Simona Tedeschi. Nell’ultimo anno e soggiornando in una casa magica dell’Appennino Parmense ho scritto un piccolo libro dal titolo: Per essere felici basta un filo d’erba – manuale per tornare a casa dove la casa siamo noi e ciò che ci circonda.

Si tratta di tre fascicoli racchiusi in un cofanetto; due di questi propongono un percorso diviso in quattro tappe progressive: Semplicità, Sguardo, Silenzio e Spirito.

Ti invito a diventare “entronauta” cioè esploratore della tua interiorità e scoprire o riscoprire la tua natura profonda e quella che ti circonda perché tutti noi siamo natura e abbiamo bisogno di tornarvi altrimenti rischiamo di sentirci sempre fuori posto e costantemente alla ricerca di qualcosa di lontano e indefinito.

Invece la felicità è vicina, alla portata di tutti; basta essere totalmente presenti dove si è e in ciò che si fa. Nel libro ti propongo un percorso accompagnato da esercizi in modo che l’esperienza non sia solo mentale ma anche corporea e possa generare cambiamenti profondi.

Il terzo fascicolo è dedicato a favole e poesie per ricordarti l’importanza di esprimere la tua creatività e la necessità di recuperare una relazione con il tuo bambino interiore.

Le poesie entrano nel dolore del bambino ferito ma lo trasformano in parola.

Le favole toccano il cuore, risvegliano l’anima e permettono, attraverso un viaggio fantastico compiuto insieme al protagonista, di affrontare e superare ferite profonde come l’abbandono, l’insensibilità, la mancanza di sicurezza, l’invisibilità e il sacrificio.

Ti chiedo di aderire alla mia raccolta fondi per poter stampare il libro e far conoscere ad altre persone il messaggio che è di semplicità e riconnessione con la natura sia interiore che esteriore. 

 

43%
-35 Giorni
Salute e benessereCittà e comunità sostenibiliLotta contro il cambiamento climatico
Kitty crea il tuo accessorio moda

Chi è Borgo Solaio
Mi chiamo Sabrina Mattei, sono un’artigiana e nel 2016 ho dato vita al brand Borgo Solaio, attraverso il quale realizzo borse e accessori moda.
La mission di Borgo Solaio è quella di dare nuova vita ad oggetti e materiali di recupero, trasformandoli in qualcosa di unico e prezioso, talvolta reinventando un uso diverso a materiali nati per altri scopi. 

Nella progettazione delle mie borse, metto particolare attenzione nella ricerca e nell’utilizzo delle antiche tecniche di cucitura, dei punti del ricamo e dell’uncinetto.
L’ispirazione per i miei modelli nasce dalla Toscana – e dalla sua tradizione artigianale – terra che ha creato il Made in Italy.
La ricerca e l’abbinamento di materiali di recupero con tessuti unici e pregiati e lo studio di intrecci costituiscono i caratteri peculiari della mia linea di borse, che include modelli a bauletto, da spalla e pochette.

Cosa voglio fare
“Sostenibilità” è una delle parole chiave del nostro tempo da cui derivano tre buone pratiche: Recupero, Riparazione, Riutilizzo.
Supportare questo progetto significa dare un contributo in direzione della sostenibilità, con il recupero di materiali pregiati destinati al macero e la riduzione dell’impatto ambientale nella sua realizzazione. Come? Sostenendo KITTY, un accessorio che ognuno può assemblare con le proprie mani.

KITTY è il concept di una borsa (in tre diverse interpretazioni) che nasce dalla mia esperienza nella progettazione e nella realizzazione di accessori, ed è la sintesi estrema fra un accessorio pratico ed elegante e un oggetto di design.
KITTY è un kit di assemblaggio (Kit + Try Yourself) completo in ogni sua parte che, grazie a un video e a un libretto d’istruzioni dettagliato, permette di realizzare in completa autonomia il proprio accessorio moda.
KITTY stimola la nostra voglia di possedere un oggetto bello e unico e di poter dire “l’ho fatto io”.

Come impiegherò i fondi ottenuti
Al momento ho progettato i tre modelli di Kitty che intendo mettere in commercio; ho realizzato un primo prototipo in feltro per valutare materialmente gli aspetti generali dell’idea (dimensioni, praticità, struttura) e ho scelto un campione di materiale finale in pelle per effettuare il prototipo avanzato.


Cosa ancora manca?
Test e aggiornamento prototipo
Disegno tecnico in CAD per la realizzazione dei tagli definitivi dei materiali Realizzazione fustella da disegno Cad
Ricerca fornitori e acquisto materiali
Realizzazione video e foglio istruzioni
Realizzazione di charms in metallo con logo Kitty
Realizzazione packaging personalizzato per spedizione Kit
I fondi ottenuti serviranno proprio a compiere queste fasi mancanti

Ringraziamenti 
Sono arrivata fino qui grazie alla mia creatività ma anche al sostegno e supporto di persone che hanno preso a cuore questo progetto, scommettendo un po' del loro tempo: Franco Baccani, presidente dell'Alta Scuola Pelletteria Italiana - Associazione San Colombano (Firenze); Iacopo Cannas, graphic designer (Pietrasanta); Stefano Leone, regista (Pietrasanta); Simone Balducci, pellettiere (Firenze); Gabriele Roradelli, green tech founder & ceo di Zerow (Firenze); Andrea Olivieri e Pietro Pellegrini Van Praag, orafi LAB 21 (Viareggio); Manusha Perera, Fashion Designer (Lucca)

10%
-19 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaConsumo e produzione responsabiliLotta contro il cambiamento climatico
La mia prima mostra in Galleria

Contribuisci a realizzare la mia prima mostra in galleria e l'edizione dell'Art Book  “Anime di carta” 

Anime di carta. Raffigurazioni della psiche in animulae e leporelli è il titolo della mia prossima mostra, selezionata nel programma ufficiale del Festival Filosofia di Modena sul tema delle Psiche che si terrà a Modena il 13/14/15 settembre 2024 (scheda evento https://www.festivalfilosofia.it/2024/mostre/Antonella+De+Sarno-Anime+di+carta)

Per la prima volta il mio lavoro arriva in una galleria dopo essere stato esposto in varie istituzioni pubbliche. E' un passo nuovo e importante per me e per il mio lavoro quello di esporre in una galleria. Ne sono onorata e felice. Mi sta a cuore fare un bell'allestimento, e, per la prima volta, editare un libro d'artista.  

Ti metto qui l'idea del progetto sperando che stuzzichi la tua curiosità.

 

Anime di carta, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, sarà realizzato presso Artekyp Open Studio in via della Torre 65 a Modena, con inaugurazione il 13 settembre 2024. Il progetto si lega alla traccia del Festival riguardante gli stati di coscienza, in particolare all'idea di anima incarnata.

 


La mostra presenterà una dozzina di opere della serie Animulae. 

Le Animulae sono piccole anime delicate, realizzate con tempere e acrilico, forme esitanti, che subiscono delle metamorfosi, incerte, in perpetua trasformazione. Sono forme del movimento della forza psichica. Nascono da un precipitare del tutto in un condensato che incorpora in sé gli accidenti della vita. Escrescenze del flusso di coscienza cristallizzate in un istante t, sono immagini-promesse di una realizzazione dell’essere. Si dibattono tra forze opposte : tra denso e sottile, passato e futuro, costrizione e anelito alla libertà, immaginario e intuizioni sconfinate e limiti angusti del linguaggio, forze aggreganti e forze di corruzione e disgregazione. Il loro aspetto può essere tenero, cruento, selvaggio o animale. Sono figure traversate dall’Hybris, la tracotanza, che può spingerle oltre i loro limiti sfigurandole

Isole immerse in un mare di colore, sono formule di erranza dell’anima spinte da Ananke nel loro cammino angusto e a volte tortuoso che è la nostra vita.

A cosa serve il vostro aiuto

I fondi che raccoglierò serviranno ad incrementare i fondi personali per terminare la produzione delle opere, incorniciarle, remunerare i curatori e realizzare un Art Book con riproduzioni delle opere e con i testi dei curatori. 

Il contesto in cui si realizza la mostra

Il comitato scientifico del Festival Filosofia di Modena ha scelto un tema essenziale per esplorare l'umano in tutta la sua complessità:  il concetto di psiche, intesa anche come anima o coscienza. Ci ha proposto varie aree concettuali di lavoro che discendono dal senso della parola psiche. Abbiamo scelto con i curatori e il gallerista l'area dell'anima intesa come anima incarnata

E' un tema che mi sta a cuore, che indago e su cui lavoro da anni. Conosciamo la materia, la padroneggiamo in modo eccellente attraverso la scienza e la tecnica, ma non portiamo ancora la stessa attenzione al nostro mondo interiore, invisibile, e sfuggente ma che ci rende unici e conferisce un senso del nostro essere al mondo. Incentro gran parte della mia pratica artistica su questa dimensione profonda del Sé. 

Il comunicato stampa dell'edizione del Festival Filosofia di quest'anno presenta le varie accezioni del termine psiche su cui si fonda tutta la programmazione delle conferenze, delle mostre e degli eventi culturali collegati: "Psiche, ovvero anima ma anche coscienza, riflessione sul sé, sulla responsabilità individuale, sulla soggettività e anche sull’ineffabile. Sarà proprio "Psiche" la parola chiave del Festival Filosofia 2024 (dal 13 al 15 settembre): un tema complesso, coraggioso e forse non del tutto immediato, su cui si costruirà la consueta tessitura di lezioni ed eventi. "Psiche e anima hanno la stessa radice: un soffio, un respiro. Lo stesso Shakespeare, nella ‘Tempesta’, si chiedeva ‘Che cos’è la coscienza?’ e non sapeva rispondere", dice il professor Massimo Cacciari del comitato scientifico. "È una parola spiazzante, come la mossa del cavallo negli scacchi – ammette Michelina Borsari –. Psiche è un tema chiave della storia della filosofia: può sembrare che riguardi solo gli individui, i solitari, e invece attiene al rapporto fra il singolo e la società". Parlare di psiche significa affrontare anche "le tecniche del sé, per la ricerca del benessere, oggi molto diffuse, che però a volte hanno difficoltà a riconnettersi alla sfera collettiva", aggiunge la professoressa Barbara Carnevali. E ovviamente, la psiche ci porta pure verso "tutto quello che c’è di inafferrabile e di indeterminato nelle nostre vite", sottolinea il direttore Daniele Francesconi. Dall’anima personale all’anima del mondo, fino alla salute mentale e alle grandi domande che ognuno si pone: il festival proverà a dipingere un altro affresco di conoscenza "da varie prospettive", aggiunge Cacciari". 

Spero col mio lavoro di contribuire a scardinare i cliché e le formule semplificate che banalizzano questioni importanti come quelle dell'anima, della coscienza e della nostra interiorità. Spero di contribuire ad arricchire il programma del festival con un progetto di qualità. 

 

Chi sono

Sono nata in provincia di Modena ma vivo nella regione di Parigi da molti anni. Mi sono formata in Filosofia laureandomi a Bologna in Estetica, e sono arrivata alle arti visive dopo una formazione in danza contemporanea e diversi anni come interprete con Pippo Delbono in teatro. Il segno, nella sua forza d’espressione e di comunicazione, ha una parte rilevante nel mio linguaggio. L’allestimento di strategie relazionali tra spazio, oggetti e corpi, l’intimo e il sociale osservati e messi in scena sottilmente sono al centro della mia ricerca.

Queste le mie ultime mostre personali:  “Artificialia” al Palazzo dei Principi di Correggio (RE), "Alfabeti" in collaborazione con i Musei Civici di Reggio Emilia alla Galleria Parmeggiani, nel programma ufficiale di “Identità Inquieta”, e "The Innocents" al Castello Campori di Soliera, curate da Francesca Baboni e Stefano Taddei.

 

 

15%
-39 Giorni
Progetto CANTIERE - spazio libero alle idee

Progetto CANTIERE - SPAZIO LIBERO ALLE IDEE

Seconda edizione del festival che ospita artisti e compagnie emergenti o impegnate in nuovi percorsi di ricerca che utilizzano il Teatro di Figura come linguaggio principale. 

spettacoli edizione 2023

Progetto CANTIERE, dal 5 all'13 ottobre 2024 a Torino, intende proporre al pubblico 4 compagnie italiane emergenti che debutteranno con i loro progetti e sarà anche riproposto 1 spettacolo nato grazie ad un edizione passata del progetto, oggi vncitore di numerosi premi e menzioni. . Infine saranno realizzati 2 workshop, aperti a tutte e tutti (uno per bambini dai 4 anni e uno per giovani e adulti), per promuovere il teatro di figura e sperimentarlo con mano.

Scopri il programma in dettaglio

 

Non solo un FESTIVAL

Progetto CANTIERE non è solo un festival ma anche un progetto artistico che ha lo scopo di promuovere il Teatro di Figura in Italia investendo nella creatività e professionalità di artiste, artisti e compagnie emergenti per un teatro che abbia voglia di sperimentare e nell'ottica di un ricambio generazionale. Un “cantiere aperto” dove creatività, incontro e scambio di vedute artistiche, poetiche e tecniche si faranno elementi fondamentali, co-protagonisti che accompagneranno in maniera imprescindibile le performance artistiche.
 

PERCHÉ abbiamo bisogno di voi

Progetto CANTIERE ha l’ambizione di creare uno spazio di visibilità degno, un luogo che abbia una sua dimensione e la forza di richiamare esperti e curiosi e sappia destare l’interesse degli operatori del settore. Un festival davvero aperto a tutte e tutti, sia per linguaggio, che per luoghi e costi (il festival è gratuito).
Per far tutto ciò è necessario utilizzare spazi adeguati, produrre materiale promozionale e un giusto supporto comunicativo, garantire agli artisti, artiste e compagnie - seppur emergenti - lo stesso trattamento delle compagnie professionali già conosciute, supportandoli come meritano (contributi, spese di viaggio, ospitalità). 

Quindi oltre al supporto dei partner promotori, che offrono la loro collaborazione mettendo a disposizione le proprie competenze e risorse in fase di progetto per la realizzazione degli spettacoli, è necessaria anche l’attenzione e il sostegno di istituzioni e sponsor

MA NON BASTA!

Noi crediamo che tutti possano partecipare alla realizzazione di questo progetto CON UN PICCOLO GRANDE GESTO. Crediamo che il sostegno “dal basso” sia un contributo fondamentale, un impegno umano e artistico. In  questo modo la donazione non sarà solo mero supporto economico, ma il contributo consapevole di “visionari” che credono come noi nella cultura e soprattutto nella crescita professionale.

Attraverso le donazioni sappiamo di poter incontrare e conoscere altri visionari che come noi credono che sia importante investire sul futuro di questa meravigliosa arte che è il Teatro di Figura. 

Insieme possiamo sognare un futuro comune e aiutare chi, questo futuro, lavora per realizzarlo.
 

Alla ricerca di VISIONARI

I visionari - come li chiamiamo noi - non sono semplici donatori ma coloro che manifestano una presenza concreta e che speriamo costante. Sono il pubblico attivo che esige qualità, competenza e cambiamenti e che investe, come noi , perché questo si realizzi.

Insomma i Visionari ci sono e ci credono!

L’anno scorso sono stati fondamentali nella realizzazione del primo festival ufficiale di Progetto CANTIERE, che ha superato ogni aspettativa. 

Quest’anno saranno indispensabili per proseguire quest’avventura con la consapevolezza che stiamo lavorando nella direzione giusta.

 

Come usiamo i FONDI

I fondi raccolti verranno utilizzati da Progetto CANTIERE a sostegno degli artisti e delle artiste garantendo loro una scrittura o cachet per la realizzazione dello spettacolo, ospitalità e supporto alle spese di viaggio, esattamente come accade alle compagnie professioniste.

E non solo.

I fondi raccolti serviranno anche per creare e diffondere materiale promozionale e per avere un supporto comunicativo in grado di far conoscere il progetto e i suoi esiti in Italia e all’estero. 

 

PROGETTO CANTIERE in sintesi

Progetto CANTIERE è un percorso di accompagnamento alla produzione e di supporto alla distribuzione rivolto ad artisti e compagnie di recente formazione o impegnate in nuovi percorsi di ricerca, che si affacciano al Teatro di Figura utilizzandolo come loro linguaggio principale.

Si propone di inserire nel circuito teatrale, ed in particolare in quello del teatro di figura, nuovi artisti con l’obiettivo di creare un passaggio culturale tra le compagnie storiche del Teatro di Figura italiano e le nuove generazioni dando loro un aiuto completo offrendo supporto logistico, operativo  e visibilità.

Progetto CANTIERE è nato dall’incontro di alcune realtà artistiche operanti sul territorio nazionale e internazionale che insieme hanno deciso di puntare sul futuro del teatro di figura, genere teatrale che all’estero è già estremamente prolifico e innovativo. 

Il mondo del teatro di Figura fatto di burattini, marionette, ombre e oggetti è in grado di parlare di temi di attualità utilizzando un linguaggio visionario e immaginifico, lieve e potente allo stesso tempo.                                                              

Chi c’è DIETRO al progetto 

La Compagnia Controluce Teatro d’Ombre in collaborazione con il festival INCANTI - Rassegna Internazionale di Teatro di Figura, promotrice del progetto. Sotto la direzione artistica di Alberto Jona e la direzione organizzativa di Marzia Scala, Controluce si propone come obiettivo la diffusione e promozione del Teatro di Figura in Piemonte e in Italia attraverso produzioni e il festival Incanti che porta il meglio del teatro di figura internazionale che fa della ricerca, della sperimentazione e innovazione il suo linguaggio prediletto e dove musica, poesia e arti visive si incrociano con fantasia e originalità. A differenza di quanto spesso si crede, il teatro di figura non è un genere riservato solo ai più piccoli ma si rivolge ad un pubblico tout court ed è in grado di toccare temi di scottante attualità.

 

Controluce, in collaborazione con altre realtà nazionali ed internazionali, ha sentito l’esigenza di investire sulla diffusione e conoscenza di questo genere e sul ricambio generazionale.  

Cinque i partner di progetto, tra le realtà di teatro di figura più importanti a livello nazionale, ed una internazionale: CTA - Centro Teatro Animazione e Figure/Alpe Adria Puppet Festival di Gorizia, Micro Macro/Insolito festival di Parma, Teatro del Drago/Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure Arrivano dal Mare di Ravenna, Is Mascareddas/ANIMA IF Festival Internaizonale di Teatro di Figura di Cagliari, La Tartana Teatro/Pendientes de un Hilo di Madrid

1%
-38 Giorni
Un nuovo sito per I Lavori di Penelope

Mi presento

Mi chiamo Milena Palla, vivo a Lamon, in provincia di Belluno.

Lamon è un paesino di neanche 3.000 persone, famoso per il suo fagiolo I.G.P.  ma anche per la sua pecora autoctona , la omonima razza " Lamon ".

E' un paese ricco di storia e tradizioni, come la pastorizia e la lavorazione della lana e della canapa, soprattutto con i telai artigianali, dove un tempo ce n'era uno in molte famiglie.

Negli ultimi 30 anni purtroppo, però, queste tradizioni sono state messe nel dimenticatoio ed è qui che arrivo io, che, con la mia preparazione di scuola d' arte e di varie esperienze acquisite negli anni, ma principalmente con la mia grandissima passione per questa arte tessile e per le fibre naturali, in particolar  modo per la lana

Nel mio laboratorio, che si trova nei pressi della piazza di Lamon, lavoro con i telai manuali, ridò vita a vecchi cuscini sfioccando la lana dell' imbottitura, tingo in maniera naturale la lana, che tra i vari usi che ne faccio , la metto a disposizione per i corsi di tessitura, che tengo con telai a 4 licci.

Cerco di recuperare e reciclare il più possibile filati vari, stoffe, bottoni e quant' altro che la gente mi porta , piuttosto che buttarla via.

Sono molti anni che mi dedico a queste attività, ma ogni mio lavoro è un pezzo unico di artigianato e così mantengo viva questa mia passione , che è anche un lavoro.

Anche i vari viaggi che ho fatto in America Latina, hanno contribuito a rafforzare la mia passione per la tessitura, essendo una Nazione vocata all' artigianato tessile.

La campagna di crowdfunding

Il mio progetto di crowdfunding servirà per finanziare il un mio sito internet, dove potrò far conoscere il mio lavoro, la tessitura artigianale, la tintura naturale e il recupero della lana ( sia in filato che in fiocco) ,di  filati e di stoffe, altrimenti destinati ad essere buttati via.

Potrò anche pubblicizzare i corsi che tengo di tessitura, usando la lana Lamon , per farla conoscere e apprezzare , essendo un prodotto locale.

Nel mio sito potrete trovare anche altre attività legate al territorio di Lamon, attività che vedranno collaborazioni che ho già in essere con artigiani della zona e associazioni di volontariato locali.

Vorrei un sito vivace e in continuo movimento, per far incuriosire le persone che lo guardano, per far venir voglia di salire sul mio bel altopiano Lamonese, custode di tradizioni , di un passato storico importante e di una natura semplice ,ma pulita e rilassante. Inoltre il sito servirà anche per la vendita on-line dei miei lavori , interagendo con i clienti e i loro gusti.

Affiderò la realizzazione del sito ad un amico grafico di Lamon, quindi mio paesano, che mi conosce bene e che conosce le mie attività e il mio lavoro.

Il costo sarà sui 3500 euro. Con  il contributo di chi vorrà aiutarmi a realizzare questo mio nuovo progetto, potrò spaziare tra nuove idee da realizzare.

Ringrazio anticipatamente chi crederà nel mio progetto e mi aiuterà a realizzarlo.

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-26 Giorni
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San Paolo a Ripa d'Arno

Parlare della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno significa ripercorrere oltre un millennio di storia. Dall’idea iniziale di costruzione, sino ai giorni nostri, questo gioiello di arte romanica ha ospitato artisti di ogni genere, figure ecclesiastiche di rilievo, numerose ristrutturazioni. Dal 1032 quello che si erge nell’omonima piazza è molto di più di un semplice edificio religioso, è un punto di riferimento per tutti i critici d’arte, un affascinante luogo di ritrovo di pisani e non, un patrimonio unico nel proprio genere che non ha nulla da invidiare alla più conosciuta torre pendente.

Da Giovanni Pisano, passando a Buonamico Buffalmacco, sino al genio di Turino Vanni, la chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno costituisce un crocevia di culture, una miscellanea di linguaggi, primi fra tutti quello bizantino e quello islamico. Ogni singolo mattone e ogni pennellata da cui nascono le opere in essa conservate raccontano leggende che si arricchiscono di particolari con il passare dei secoli, storie e aneddoti misteriosi, momenti più o meno recenti che hanno scritto la storia, una storia che non conosce un finale, ma un futuro da scrivere insieme.

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Giovanni Pisano, San Paolo a Ripa d’Arno, facciata, sec. XIV
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

Unicoop Firenze e Arcidiocesi di Pisa

Unicoop Firenze ha risposto all’appello dell’Arcidiocesi di Pisa per il sostegno al lavoro di restauro della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno. L’impegno della cooperativa mira alla valorizzazione della storia della chiesa, perché i tesori da essa custoditi tornino a splendere. Unicoop Firenze non è nuova nel sostenere iniziative per il recupero o la valorizzazione di spazi urbani o beni artistici del territorio in cui opera, coinvolgendo la comunità perché sia, con essa, parte attiva del cambiamento. La scelta del “finanziamento dal basso” vuole coinvolgere l’intera comunità pisana, per una partecipazione collettiva al restauro di un vero e proprio simbolo cittadino, attraverso una raccolta fondi nata all’insegna della trasparenza. Unicoop Firenze, dimostrando ancora il legame alle proprie radici, sostiene la campagna di crowdfunding cofinanziando il 50% del budget richiesto, puntando a raccogliere almeno 200mila euro. Tale cifra servirà alla copertura di parte dei costi necessari al restauro (1 milione di euro circa), la parte restante sarà versata dall'Arcivescovado e da altri soggetti coinvolti.

Le fasi della ristrutturazione con il crowdfunding

La ristrutturazione della chiesa sarà caratterizzata da 4 step, la somma raccolta durante la campagna di crowdfunding servirà a coprire parte degli ingenti costi che occorrono per la ristrutturazione completa:


( 1 ) CONSOLIDAMENTO DELLE PARETI

- restauro strutturale delle murature con la ricucitura delle lesioni e la sigillatura dei giunti tra i mattoni e le pietre che le costituiscono;
- collegamento dei paramenti interno ed esterno della muratura della parete sud con barre di acciaio inossidabile incorporate nella muratura;
- riempimento con malta da restauro delle cavità interne alla muratura mediante iniezioni in pressione.


( 2 ) RESTAURO DELLE COPERTURE DELLE NAVATE LATERALI

2.1 - Navata laterale sud
- restauro strutturale della copertura (manto, scempiato, struttura);
- realizzazione degli elementi di collegamento resistenti al terremoto (cordoli e controventi);
- installazione delle catene.

2.2 - Navata laterale nord
- restauro strutturale della copertura (manto, scempiato, struttura);
- realizzazione degli elementi di collegamento e resistenti al terremoto (cordoli e controventi);
- installazione delle catene.


( 3 ) RESTAURO DELLE COPERTURE DELLA NAVATA PRINCIPALE E DEL TRANSETTO

- restauro strutturale della copertura della navata (manto,scempiato, struttura);
- restauro strutturale della copertura del transetto (manto scempiato, struttura);
- ricostruzione delle capriate;
- installazione degli elementi di collegamento e resistenti al terremoto (cordoli e controventi).


( 4 ) RESTAURO DELLA CUPOLA E DEGLI ARCHI CHE LA SOSTENGONO

- restauro della copertura;
- restauro delle strutture portanti della con l'aggiunta di elementi in grado di aumentarne la resistenza al terremoto (cerchiatura);
- installazione delle catene negli archi di sostegno della cupola.

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Responsabili dei lavori e criticità degli interventi

Nel 2010 un frammento del transetto della chiesa è caduto in strada, questo episodio ha dato in là a una serie di verifiche. Una campagna diagnostica della durata di 5 anni, di saggi sulla muratura e sul legno per capire lo stato di resistenza dell’edificio e di deterioramento delle capriate e delle travi, ha richiesto interventi di messa in sicurezza e un imponente lavoro di restauro iniziato lo scorso 8 febbraio, della durata prevista di 2 anni. Da Claudio Barandoni a Loriano Crecchi, i due ingegneri responsabili del progetto, sino all’architetto Salvatore Zocco e al geometra Claudio Tosi, sono tanti i professionisti al lavoro per restituire alla Chiesa di San Paolo il suo fascino originale. Nelle loro parole sono evidenti la fierezza, ma anche la difficoltà di un lavoro che non è certo privo di ostacoli: nella chiesa sono “concentrati” almeno l’80% dei casi di criticità di una struttura, che solitamente si studiano a un corso universitario.

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Le ricompense

L'iniziativa Sostieni San Paolo ha avuto inizio, su diversi supporti offline, lo scorso aprile, coinvolgendo soci o semplici cittadini nel recupero di un bene inestimabile per tutto il territorio. Ora, con il crowdfunding, i sostenitori avranno dei motivi in più per partecipare alla raccolta fondi: ricompense appetibili, "Made in Pisa", volte alla promozione valorizzazione e riscoperta del territorio pisano. Dalla possibilità di veder comparire il proprio nome sul registro dei donatori che sarà esposto nella chiesa, sino a visite guidate della struttura, passando per tour inediti della città di Pisa con degustazione di prodotti tipici o, ancora, sarà possbile ricevere una riproduzione fotografica artistica del "Duomo Vecchio", realizzata da un rinomato artista pisano. Con Sostieni San Paolo è possibile, insieme, regalare alla chiesa una nuova e meravigliosa pagina di storia.

Eventi a sostegno della campagna

Diverse sono le iniziative che integrano la raccolta fondi: una cena a San Rossore il 18 giugno, il concerto gospel organizzato dall'Arcivescovado nella piazza antistaste la chiesa di San Paolo il 26 dello stesso mese, un’ulteriore cena che coinvolgerà anche le cooperative di Legacoop a settembre. In questi mesi, oltre agli eventi citati, le varie sezioni soci della provincia di Pisa organizzeranno numerose iniziative, le quali culmineranno con un abbraccio alla città nel mese di settembre. Queste attività sono legate alla campagna di crowdfunding che vede un iniziale cofinanziamento di Unicoop Firenze del 50% del budget destinato ai lavori di restauro.

Cenni storici

Per capire la valenza artistica della chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno è necessario tornare a ritroso nel tempo e scoprire gradualmente una storia ricca di aneddoti, capace di coinvolgere diverse generazioni. La prima attestazione dell’edificio risale al 1032, tuttavia in merito non c’è una descrizione della struttura iniziale, né documenti che ne attestino l’appartenenza a un ordine monastico. A un graduale ampliamento e decorazione della chiesa, che culmina con il passaggio dall’edificio più piccolo a uno più grande nel 1130, segue nel 1148 la consacrazione del nuovo altare da parte di Papa Eugenio III. Di lì in avanti sino al XIV secolo, San Paolo sarà interessata da una serie di stratificazioni, anche a livello decorativo, che interesseranno il transetto nord nella prima metà del ‘200 e l’intervento sulla facciata in due fasi distinte. Dall’affidamento alla famiglia Medici nel 1409, sino all’assegnazione alla famiglia Grifoni dal 1552 fino alla metà del ‘700, la chiesa subisce delle migliorie e interventi di restauro che si protrarranno sino al 1853 con la rimozione degli altari aggiunti in epoca barocca.

La Seconda Guerra Mondiale provoca danni molto gravi alla struttura, ai quali si pone parzialmente rimedio con un intervento di recupero effettuato tra il 1949 e il 1951. Nel 1987 sono stati effettuati alcuni lavori per la pulitura della facciata. Nel 2010 un primo segnale di dissesto della chiesa ha richiesto la necessità di pensare a un’opera importante di ristrutturazione. Quest’ultimo capito della storia di San Paolo a Ripa d’Arno è quello che interessa la comunità pisana da vicino, ora la chiesa richiede l’aiuto di tutti noi: tutti gli attori sociali della comunità pisana, e non solo, sono mecenati moderni.


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San Paolo a Ripa d’Arno, tarsia, sec. XIII
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

Affreschi e opere d'arte

La storia e il fascino di San Paolo a Ripa d’Arno non si esauriscono con cenni storici riguardanti la sua struttura esterna. L’interno della chiesa è un mosaico di stili artistici di assoluto rilievo. In un’idea iniziale, l’edificio doveva essere quasi interamente affrescato, ma dei cicli decorativi che la ornavano restano oggi soltanto le raffigurazioni dei Santi Bartolomeo Apostolo e Francesco sul primo pilastro a sinistra, attribuite a Buonamico Buffalmacco, personaggio delle novelle del Boccaccio e del Sacchetti, e autore delle Storie del Vecchio Testamento e il Martirio di Sant’Anastasia. Gli affreschi superstiti, databili intorno al 1336, sono ricordati dal Vasari nelle Vite, insieme con la celebre tavola di Sant’Orsola che soccorre Pisa, oggi al Museo Nazionale di San Matteo. In occasione della messa in sicurezza della chiesa sono state rimosse la tavola raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra i Santi Ranieri, Bona e Torpè, datata 1396 a firma Turino Vanni, e la croce dipinta della seconda metà del XIII secolo, sita nel catino absidale, raffigurante il Christus triumphans, attribuita al Maestro di Calci.

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Buonamico Buffalmacco, San Francesco e San Bartolomeo, sec. XIV
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

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Turino Vanni, Madonna col Bambino tra i santi Ranieri, Torpè e due sante, sec. XIV
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

Decorazioni e sculture

Di non trascurabile importanza sono le tarsie, inserite sulla facciata, sul lato nord e sulle pareti del transetto sinistro. Le tarsie della chiesa di San Paolo sono modellate sugli esempi del Duomo. Inoltre, in concomitanza con la conquista di Costantinopoli da parte dei Veneziani nel 1204 nel corso della quarta crociata, giunsero a Pisa maestranze da Bisanzio che influenzarono la produzione locale: a questo ambito culturale devono essere riferite le figure dell'Orante e della Madonna sulla facciata della chiesa.

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San Paolo a Ripa d’Arno, tarsia, sec. XIII
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

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Maestranza bizantina, Rilievo raff. Orante e Madonna sec. XIII
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

Finanziato
152.302 € Raccolti
Colmurano ripArte

La crisi sismica a Colmurano

A seguito della crisi sismica iniziata in data 24.08.2016 che ha colpito il territorio del Centro Italia, il Comune di Colmurano è stato privato dei suoi unici edifici, resi inagibili, capaci di svolgere una funzione sociale catalizzatrice: la Chiesa, gran parte del Palazzo Municipale ed il Museo Renzo Contratti Ventura ubicato nella Ex Chiesa SS. Pietro e Paolo. Quest’ultimo in particolare rappresenta anche l’unico polo della vita cultuale del paese.

Con la presente iniziativa, il Comune ha intenzione non solo di risanare un manufatto architettonico reso inagibile dal terremoto, ma anche dare risposta a quella richiesta dei cittadini di uno spazio capace di accogliere manifestazioni e iniziative culturali che ruotano attorno a questo piccolo polo museale.

Il Museo Ventura

Il Comune di Colmurano, con l’apertura del polo museale Renzo Contratti Ventura, ha inteso mettere in rilievo una delle personalità più rappresentative della città dei primi del ‘900. Il Museo Ventura arricchisce culturalmente la comunità Colmuranese raccontando, attraverso le tavole di questo grande disegnatore, sia il mondo dell’illustrazione e della pubblicità dei primi del 900 che i primi esempi di satira politica e antimilitarista. Il museo è facilmente fruibile e godibile nella sala espositiva attraverso disegni originali dell’artista e copie di pagine pubblicate.

Il ripristino del Museo consentirà di rimettere in funzione una delle principali attrattive di Colmurano. Il Museo Ventura nel corso degli anni ha organizzato mostre e concorsi d’illustrazione in onore del suo illustre concittadino. Tali iniziative concertate con l’Accademia di Belle Arti di Macerata ha rappresentato e rappresentano una delle iniziative che interessano e coinvolgono un pubblico più ampio anche al di fuori dei confini comunali.

Il valore dell’intervento è a nostro avviso indiscusso in quanto da un lato si andrà a recuperare il Museo da un punto di vista architettonico rendendolo nuovamente fruibile e si renderà nuovamente accessibile l’unico polo culturale della città.

Come verranno utilizzati i fondi

L’intervento verrà realizzato secondo un restauro filologico che, attraverso l’uso di moderne tecnologie (fibre di carbonio, cordoli, tiranti metallici ecc...), riuscirà a conservare in maniera integrale le peculiarità architettoniche del manufatto. Tutto l’intervento sarà attentamente valutato da un punto di vista economico attraverso computi metrici estimativi calcolati sulla base dei disegni esecutivi realizzati da tecnici specializzati.

Le lavorazioni previste per la riparazione e riapertura del Museo possono essere così riassunte:

-       Installazione di ponteggi metallici;

-       Opere di consolidamento e ripristino della muratura;

-       Opere di riparazione e ripristino del campanile a vela;

-       Ripristino della copertura;

-       Opere di finitura esterne;

-       Opere di finitura interne;

-       Restauro pittorico;

L’ammontare previsto per l’esecuzione delle opere in parola è pari a complessivi Euro 113.000,00.

Finanziato
113.000 € Raccolti
JUNGLE JACKET

Jungle Jacket: il coltellino svizzero delle giacche da bici!

Cappuccio extra visibilità, vela paraschizzi a scomparsa, indicatori di direzione catarifrangenti, smart payments, fischietto incorporato, tasche orientate impermeabili, info primo soccorso, patch intercambiabile e resistenza all'acqua e al vento. Tutto in una sola giacca!

Abbiamo integrato oltre 15 soluzioni che ti rendono più sicuro, più protetto e più visibile mentre pedali in città.

Eleganza e praticità: un legame indissolubile.

Abbiamo lavorato duramente per creare una giacca elegante e discreta. Le catarifrangenze confermano la linea sobria e il design pulito restituisce un prodotto unico nel suo genere.

Jungle Jacket è un prodotto unisex destinato ad un pubblico trasversale.

Perché dovrei scegliere Jungle Jacket?

Il Made in Italy si riconosce dalla cura maniacale per i dettagli e dalla grande attenzione al prodotto. Per la Jungle Jacket abbiamo utilizzato le migliori soluzioni impermeabili sul mercato con 15.000 colonne d'acqua di protezione dalla pioggia.

Il materiale è unico, ed è anche super leggero!

Il materiale con cui è costruita la Jungle Jacket è prodotto dall'azienda PlastoTex e appartiene alla linea dei Tekseries®.

Composto da fibra di poliuretano, Nailon ed Elastam, è un tessuto tecnico studiato per essere utilizzato tutto l'anno grazie alle sue proprietà' impermeabili e antivento. Le cuciture termonastrate garantiscono un'ulteriore resistenza agli agenti atmosferici avversi.

E in aggiunta è leggerissimo. La Jungle Jacket pesa solamente 860 grammi!

Cambia patch e cambia stile! Quando vuoi!

Il Made in Italy si riconosce dalla cura maniacale per i dettagli e dalla grande attenzione al prodotto. Per la Jungle Jacket abbiamo utilizzato le migliori soluzioni impermeabili sul mercato con 15.000 colonne d'acqua di protezione dalla pioggia.

Stamperia Alicese, azienda biellese leader in Europa nel settore dell'abbigliamento tecnico, verrà incaricata della produzione e del confezionamento delle giacche. Abbiamo deciso di rivolgerci ad una realtà di grande esperienza per garantire alla Jungle Jacket la qualità superiore che un prodotto di questo tipo si merita.

La cavigliera e il portachiavi catarifrangenti sono realizzati dal laboratorio creativo torinese MNMUR, pioniere del riciclo creativo di camere d'aria e copertoni di biciclette. Puoi curiosare tra le loro creazioni sulla loro pagina facebook o sul sito http://www.mnmur.com.

Chi ha creato la Jungle Jacket?

Dopo anni passati a lavorare con gruppi tessili e grandi esperienze acquisite nel campo dello sportswear e della produzione industriale, abbiamo unito le forze per realizzare un prodotto unico nel suo genere. La commistione delle nostre esperienze è stata essenziale per generare un brand altamente innovativo e con un approccio del tutto inedito al design.

Il team di sviluppo è composto da:

Alberto Gallo, esperto di marketing e appassionato di moda e lifestyle

Ludovico Spagnolo, sportivissimo professionista della comunicazione

Davide Oddone, ingegnere del cinema a metà tra cibo e fotografia

Lorenzo Diego Carrera, talentuoso videomaker nonché cantante e percussionista indomito

Stefano Lattanzio, grafico e sarto freelance che vive tra Torino e Friburgo

Carlo Camorali, creativo e professore al Politecnico di Torino

Grazie ad Eppela e alla collaborazione con Visa PostePay Crowd, possiamo realizzare quella che, fino a pochi mesi fa, sembrava davvero una "Mission Impossible".

Contribuisci ora alla riuscita del progetto!

Il Made in Italy si riconosce dalla cura maniacale per i dettagli e dalla grande attenzione al prodotto. Per la Jungle Jacket abbiamo utilizzato le migliori soluzioni impermeabili sul mercato con 15.000 colonne d'acqua di protezione dalla pioggia.

Stamperia Alicese, azienda biellese leader in Europa nel settore dell'abbigliamento tecnico, verrà incaricata della produzione e del confezionamento delle giacche. Abbiamo deciso di rivolgerci ad una realtà di grande esperienza per garantire alla Jungle Jacket la qualità superiore che un prodotto di questo tipo si merita.

La cavigliera e il portachiavi catarifrangenti sono realizzati dal laboratorio creativo torinese MNMUR, pioniere del riciclo creativo di camere d'aria e copertoni di biciclette. Puoi curiosare tra le loro creazioni sulla loro pagina facebook osul sito http://www.mnmur.com.

Come verranno investiti i proventi della campagna?

La cifra che collezioneremo alla fine della campagna ci permetterà di produrre i primi esemplari consegnandoli entro la fine di settembre 2016 e di continuare la ricerca di soluzioni smart per rendere la Jungle Jacket il coltellino svizzero delle giacche da bicicletta.

Stiamo tutt'ora sviluppando diverse soluzioni da implementare in futuro, soprattutto riguardanti le tecnologie informatiche (werable tech), così da rendere ancora più sicura, pratica e innovativa l'esperienza delle due ruote.

In questo momento stiamo ulteriormente testando e sdifettando il nostro terzo prototipo. Vogliamo potervi consegnare una Jungle Jacket ancora più completa e affidabile!

Ti è piaciuto il progetto? Condividilo!

Segui gli update su Facebook a questo indirizzo: www.facebook.com/junglejacket e su Instagram @instajunglejacket! Potrai accedere a contenuti esclusivi, dietro le quinte, videocut, gli ultimi aggiornamenti e infiniti contenuti dalla campagna.

Puoi mandare i tuoi feedback sulla campagna, suggerire delle soluzioni o anche solo darci un cinque alto contattandoci all'indirizzo junglejacket[at]gmail.com. Attendiamo impazienti il tuo parere!

Smart Payments

Abbiamo introdotto una tasca impermeabile sul polso destro che ti permette di utilizzare le ultime tecnologie di Mobile Payment. Cosa vuol dire? Che con un semplice gesto del braccio puoi ricevere lo scontrino dagli strumenti abilitati, sganciare la bicicletta in centro, acquistare ai distributori automatici, aprire il cancello del garage e via dicendo...

Fai da te 2.0

Volevamo creare una features che sostituisse il campanello da manubrio ma in modo utile e interattivo. Per questo motivo abbiamo inserito sul polso sinistro l'alloggiamento per un fischietto del tutto inedito!

Un allarme sonoro che sarai tu a creare da zero, attraverso una stampante 3D e un file mash che puoi scaricare gratuitamente (già ora) cliccando QUI.

Una volta effettuato il download metti su una chiavetta USB il file e portalo ovunque esista una stampante 3D. Fidati, trovare il modo per realizzarlo sarà la parte più divertente! Puoi consultare una mappa delle stampanti 3D vicino alla tua posizione da questo link: https://www.3dhubs.com.

La stampa in 3D elimina sprechi e ha un basso impatto ambientale. Un'altra grande rivoluzione alla quale vogliamo dare sostegno.

Domande & Risposte

Ho deciso di modificare la mia ricompensa. Come posso fare?

Entra nell'area riservata del sito di Eppela e prosegui cliccando sul tasto "le tue offerte". In quella sezione puoi modificare le tue preferenze variando l'offerta.

Il modello che vedo nel video sarà identico a quello che riceverò a fine campagna?

Non sarà identico perché il prototipo utilizzato nel video ha subito vari miglioramenti in fase di sdifettamento. Le variazioni principali riguardano la tasca frontale, sostituita da una zip Hydro, e le catarifrangenze che saranno di colore nero (si vedranno pertanto solo se illuminate da fasci luminosi). Ulteriori modifiche sono state apportate alla visibilità cappuccio, alle lampo (ora ancora più stagne) e al fitting: maniche più lunghe e vestibilità migliorata.

Perché dovrei scegliere di acquistare una Jungle Jacket e non una normale giacca tecnica da bicicletta?

Semplicemente perché non esiste sul mercato un prodotto simile. Una soluzione "all in one" ai problemi della mobilità su due ruote non era mai stato neanche pensato. E noi finalmente lo abbiamo creato.

Ho appena supportato il progetto prenotando una Jungle Jacket. Quando mi arriverà?

Gli ordini verranno processati entro la fine di luglio. La produzione ci verrà consegnata ad agosto e spedita entro la fine di settembre 2016. Nel mentre potrete seguire gli aggiornamenti della campagna e le fasi di realizzazione dei capi attraverso il nostro sito www.junglejacket.com e sul canale Facebook all'indirizzo www.facebook.com/junglejacket oltre che su Instagram @instajunglejacket

Che colore posso scegliere?

Uno splendido nero opaco.

Che taglie potrò scegliere?

La Jungle Jacket è UNISEX e disponibile nelle taglie S / M / L / XL. A fine campagna ti verrà inviata una mail con una tabella vestibilità affinché tu possa scegliere la taglia che più si adatta al tuo stile di pedalata.

Quando avrò ricevuto la giacca potrò cambiare la taglia?

Nessun problema! Manda una mail all'indirizzo junglejacket@gmail.com specificando nell'oggetto "cambio taglia" ma ricorda che entrambe le spese di spedizione saranno a tuo carico (fino ad esaurimento scorte).

Finanziato
95.581 € Raccolti
Parterre luogo di tutti

Di cosa si tratta

È il luogo dove fu piantato l’Albero della Libertà, simbolo della Rivoluzione Francese. Ci troviamo nel Prato del Parterre di Pistoia, che dal 1811 al 1814 assunse il nome di piazza Napoleone o Foro Bonaparte. E proprio qui fu deciso di costruire un edificio per rendere omaggio alle glorie locali: il Pantheon degli uomini illustri. 

Il Pantheon dedicato agli Uomini Illustri fu disegnato nel 1812 dal Cavaliere Cosimo Rossi Melocchi ed ha connotati che rientrano in quella tendenza, allora in voga, di reinterpretare in chiave moderna tipologie architettoniche classiche.

L’edificio mostra un prospetto monumentale caratterizzato al centro da un frontone a timpano in pietra arenaria e da un portico scandito da quattro colonne d’ordine pseudo-dorico realizzate in travertino di Monsummano. Da questo portico si accedeva all’emiciclo, destinato ad ospitare una raccolta di statue. I lavori, che erano cominciati nel marzo del 1811, vennero tuttavia interrotti nel 1813 all’altezza del cornicione. La realizzazione del Pantheon, i cui lavori ripresero solamente intorno al 1826, si deve in gran parte all’ingegnere Marco Gamberai, che tenne ben poco conto del progetto originario del Melocchi, tanto che l’intero complesso venne trasformato in Kaffehaus.

L’emiciclo del Pantheon e la volta emisferica ribassata contengono decorazioni con figure allegoriche alate che reggono serti di alloro e un fregio a grisaille che illustra episodi legati alla vita degli Illustri Pistoiesi che qui dovevano essere celebrati.

Il Parterre subì in seguito altre trasformazioni, come ad esempio una riduzione sul lato nord, in corrispondenza dell’attuale Parcheggio di Porta al Borgo, per far spazio alla creazione dello sferisterio avviata a partire dal 1847: si ebbe quindi in questo momento la realizzazione delle gradinate di forma concava che sono a tutt’oggi visibili, seppur ridotte da successivi interventi; completava la sistemazione una recinzione a maschi murari (oggi solo parzialmente intonacati), intervallati da cancellate in ferro. Le gradinate e le scale furono parzialmente smontate con la trasformazione dell’area a mercato ortofrutticolo nel 1928, mentre rimase in essere la recinzione così come la vediamo oggi, a protezione della nuova funzione.

L'avvio del recupero

Le fortune di questo luogo sono state alterne e la destinazione è cambiata più volte nel tempo: caffè concerto, ma anche canile, gelateria, sala da ballo, fino all’abbandono e al progressivo degrado, in parte mitigato dalla presenza della Filarmonica Borgognoni che ha sede in alcuni degli spazi interni del Pantheon e che non ha mai smesso di prendersi cura dell’area esterna. 

Nel 2018, grazie alla grande mobilitazione dei cittadini e delle realtà associative del territorio, il Parterre si è posizionato nella classifica dei Luoghi del cuore Fai a livello nazionale al 35esimo posto (su oltre 300.000 luoghi candidati) con 11.030 voti e al quarto posto a livello regionale.

La lunga storia di questo luogo prende ora un’altra direzione, con l’operazione di recupero avviata dal Comune per mettere in sicurezza e riqualificare l'edificio monumentale e restituire alla città uno dei suoi luoghi simbolo, collocato in quella piazza San Francesco che di avvenimenti e personaggi ne ha visti passare davvero tanti.

Come verranno utilizzati i fondi raccolti

I fondi raccolti saranno utilizzati per sostenere l'intervento di restauro di questo luogo, con l'obiettivo di fargli recuperare lo splendore e la funzione che nel corso dei secoli ha rivestito per la città di Pistoia e i suoi cittadini.

Il progetto si articola in più fasi tra loro strettamente connesse finalizzate al restauro dell’ambiente centrale dell’emiciclo connesso con il recupero funzionale degli ambienti lato nord, comunicanti con esso, in maniera tale di dar luogo ad ambienti che possano accogliere una pluralità di attività connesse alla fruibilità della cittadinanza pistoiese.

Nella porzione triangolare dell’edificio è stato previsto perciò di attrezzare una zona ad uso cucina per la preparazione e lo sporzionamento dei pasti, due bagni per i visitatori e un bagno di servizio corredato da uno spogliatoio da utilizzare dal personale che gestirà/utilizzerà il vano cucina.

Le opere di progetto sono state individuate come di seguito:

I. Restauro della parte lapidea della facciata

II. Restauro delle parti intonacate della facciata

III. Restauro e consolidamento dell’Emiciclo

IV. Ripristino delle stanze comunicanti con l’Emiciclo

V. Completamento delle finiture delle stanze comunicanti con l’Emiciclo

VI. Restauro del paramento esterno delle mura urbane

Come donare

Sarà possibile contribuire alla raccolta fondi nelle seguenti modalità:

  • Donazione online su questa pagina.
  • Donazione in punti o denaro alle casse dei supermercati Coop.fi (Unicoop Firenze raddoppierà quanto raccolto alle casse).
  • Tramite bonifico sul cc bancario IT 95 O 01030 02800 000006569845 – Banca Monte dei Paschi di Siena – intestato a Unicoop Firenze sc. Causale "Parterre luogo di tutti".
  • Partecipando alle iniziative che saranno organizzate sul territorio.

Chi c'è dietro al progetto

La campagna di crowdfunding è sostenuta da Unicoop Firenze, dalla Filarmonica Pietro Borgognoni e dall'Associazione Borgognoni- Parterre, con il patrocinio del Comune di Pistoia.

Finanziato
76.972 € Raccolti
Un teatro per Amatrice

Perché la comunità di Amatrice possa tornare a rivivere

Oltre alle tante abitazioni private, il sisma del 24 agosto ha distrutto anche i luoghi pubblici dove si svolgeva la vita della comunità di Amatrice: tra questi, lo storico Cinema-Teatro "Giuseppe Garibaldi".

Nella fase di ricostruzione, la sfida sarà quella di riportare alla luce il borgo dove e come era, con gli edifici e le relazioni sociali che lo rendevano vivo. La musica e lo spettacolo possono dare un contributo importante, aiutando a mantenere aperto lo sguardo ad una bellezza e ad una speranza che superano anche la devastazione del terremoto.

Per questo vogliamo contribuire alla ricostruzione del Cinema Teatro: perché Amatrice possa avere una nuova casa, ancora più bella di quella perduta, in cui riconoscersi e riunirsi.

Il nostro obiettivo è di raccogliere 100.000 euro, ma la solidarietà non ha limiti!

I fondi saranno messi a disposizione del Comune di Amatrice e delle autorità competenti per la ricostruzione del Cinema Teatro secondo un progetto che coniughi la funzionalità e l'accoglienza al rispetto più rigoroso dei criteri antisismici e della natura storica dell'edificio, costruito negli anni Trenta sui locali dell'antica Chiesa e del Convento di San Domenico.

Un luogo bello e sicuro dove tornare a riunirsi

I fondi saranno messi interamente a disposizione delle autorità pubbliche competenti come contributo alla progettazione e costruzione di una nuova sede per il Cinema Teatro che coniughi criteri di funzionalità e sicurezza al massimo rispetto per la natura storica dell'edificio.

Data la natura solidale del progetto, Eppela rinuncerà ad applicare le proprie commissioni di gestione. Un grande grazie per l'aiuto!!!

Il jazz italiano in prima linea per la ricostruzione

Un Teatro per Amatrice è promosso da Associazione I-Jazz e MIDJ - Musicisti Italiani di Jazz, realtà di riferimento a livello nazionale per il mondo del jazz italiano e promotori di Il Jazz Italiano per L'Aquila, la grande maratona musicale a sostegno della ricostruzione che, in solidarietà alle vittime del sisma del 24 agosto, diventa Il Jazz Italiano per Amatrice.

Il 4 settembre, 500 musicisti jazz suoneranno da 20 palchi diffusi in tutta Italia, dalla cima Heilbronner del Monte Bianco all'isola di Lampedusa, stringendosi in in un grande abbraccio intorno alle comunità colpite dal terremoto. Con il cuore a L'Aquila, dove il grande concerto serale dal palco di Piazzale Collemaggio sarà trasmesso in diretta da Rai2.

A luglio 2016, I-Jazz e MIDJ hanno unito gli sforzi con il progetto Tre Pianoforti per l'Aquila per raccogliere i fondi necessari a donare un pianoforte a coda al Conservatorio "Alfredo Casella" dell'Aquila: obiettivo raggiunto grazie al sostegno della community di Eppela!!!

Finanziato
49.715 € Raccolti
Salviamo la Porta d'Europa

Obiettivo raggiunto e superato!

Grazie da Pietro Bartolo.


La Porta di Lampedusa - Porta d’Europa, è un’opera ideata dall’artista Mimmo Paladino e posizionata sull’ultimo promontorio dell’isola, per diventare la prima cosa che chi arriva a Lampedusa può vedere.

L'opera

L’opera, realizzata in ceramica refrattaria e ferro zincato, è alta cinque metri e larga tre, e proprio per il suo rivestimento assorbe e riflette la luce, divenendo una sorta di faro visto dal mare.

Nel tempo la porta è diventata un simbolo di speranza, che aiuta a non dimenticare le migliaia di migranti morti in mare e invita ciascuno a riflettere su quanto tragicamente sta avvenendo ancora ogni giorno sotto agli occhi di tutti.

Un significato ben riassunto da Mimmo Paladino, l'artista che l'ha concepita: “Ho provato a spiegare qualcosa che avesse a che fare con un esodo forzato, qualcosa di comprensibile a tutti i popoli. Per questo ho voluto che la porta venisse collocata  il più lontano possibile dal centro abitato e il più vicino possibile all’acqua e quindi all’Africa”.

Il monumento, nato dalla volontà di Arnoldo Mosca Mondadori e dell’associazione Amani, è stato inaugurato il 28 giugno 2008. Per quell’occasione la poetessa Alda Merini scrisse i seguenti versi:


Una volta sognai

Una volta sognai

di essere una tartaruga gigante

con scheletro d’avorio

che trascinava bimbi e piccini e alghe

e rifiuti e fiori

e tutti si aggrappavano a me,

sulla mia scorza dura.

Ero una tartaruga che barcollava

sotto il peso dell’amore

molto lenta a capire

e svelta a benedire.

Così, figli miei, una volta vi hanno buttato nell’acqua

e voi vi siete aggrappati al mio guscio

e io vi ho portati in salvo

perché questa testuggine marina

è la terra

che vi salva

dalla morte dell’acqua.

L'obiettivo della campagna

Con questa campagna vogliamo consentire all’opera di continuare a parlare alle generazioni future.

Quando è stata realizzata nel 2008, la Porta di Lampedusa doveva essere una installazione evocativa di accoglienza e di speranza. Così come testimoniano i materiali utilizzati, ferro e ceramica, pensati per essere plasmati dagli elementi naturali dell’isola: il mare e il vento.

Dopo le numerose tragedie avvenute nel Mediterraneo, l’opera ha acquisito un nuovo significato: ricordare le migliaia di vittime del mare. 

"Sebbene il mio obiettivo iniziale non fosse quello di realizzare un monumento ma, piuttosto, un grande portale aperto agli scambi tra culture e razze diverse, - dichiara Mimmo Paladino - non c’è da stupirsi che nel tempo, il suo significato si sia trasformato sino a farlo diventare un luogo di memoria"

Come avviene nell’arte contemporanea anche la Porta di Lampedusa, per come era stata ideata e realizzata, era destinata a scomparire una volta esaurita la sua funzione, con la speranza che le tragedie in mare trovassero una fine. 

Invece l’opera ha cambiato la sua natura e si è trasformata da installazione a monumento commemorativo. E resta lì, pronta ad accogliere chi approda dal mare, testimoniando la grande solidarietà di Lampedusa.

Come verranno utilizzati i fondi

I fondi raccolti saranno usati per eseguire una serie di lavori necessari per preservare l’opera nel tempo. Nel dettaglio saranno eseguite indagini diagnostiche sullo stato dell’opera per decidere le operazioni e i materiali più corretti da usare per il restauro.

Dopo una pulitura generale di tutta l’opera, saranno effettuate le seguenti operazioni:

  • sostituzione delle parti metalliche degradate dal tempo 

  • incollaggio delle scaglie di ceramica

  • stuccatura

  • consolidamento della struttura per il suo equilibrio

Chi c'è dietro a questo progetto

La campagna di crowdfunding è promossa da Unicoop Firenze insieme a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa ed europarlamentare, al Comitato “3 Ottobre” che si occuperà anche del restauro, e al Comitato "Una rotta per la solidarietà", in collaborazione con Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Arnoldo Mondadori e associazione Amani.

Come puoi contribuire

Sarà possibile contribuire alla raccolta fondi su questa pagina, oppure donando alle casse dei punti vendita Coop.fi almeno 1 euro o 100 punti della carta socio. Unicoop Firenze raddoppierà ogni contributo versato alle casse.

Finanziato
37.115 € Raccolti
Super Cane Magic ZERO

L'idea

Prendete Sio, magico fumettista nonsense, e le sue creazioni dal mondo di Scottecs. Aggiungete Studio Evil, team di Bologna specializzato nello sviluppo di videogame e nella conquista del pianeta. Il risultato è Super Cane Magic ZERO, un videogioco action RPG ispirato a vecchi classici come The Legend of Zelda.

Cosa succede quando il saggio e gentile Mago Torta muore improvvisamente per aver starnutito? E se la sua potente bacchetta magica finisce nelle zampe del cane AAAH? I fiumi si trasformano in bistecche, l'erba in lava, Internet è improvvisamente lentissimo ed il caos regna sovrano. Fortunatamente per il pianeta Terra c'è Coso, personaggio così naif da credere a tutto ciò che vede in TV. Coso è talmente distratto da aver continuato a vivere tranquillo dopo non essersi accorto di essere morto. Può questa sua sbadataggine rivelarsi l’unica speranza per l’umanità?

Durante la sua missione di salvataggio Coso scoprirà mille storie bizzarre a cui credere, e sfrutterà la sua indistruttibile stupidità per salvare il pianeta e recuperare il Magic Cane. Sarai tu l’eroe ignaro che salverà il mondo?

IL GIOCO

Giocando a Super Cane Magic ZERO ti ritroverai teletrasportato nel mondo di Scottecs. Nella modalità Storia vestirai i panni di Coso e sarai tu a dover esplorare, combattere, contrattare e parlare con i magici personaggi che incontrerai durante la tua avventura. Dovrai tenere a mente che continui incantesimi stravolgeranno ciò che ti circonda, rendendo letale ciò che prima era innocuo e viceversa. Per difenderti dovrai fare affidamento sulla distrazione di Coso, la sua arma segreta per sopravvivere anche alle peggiori situazioni. Se questo non bastasse, arriveranno in tuo aiuto decine di oggetti e tesori dalle forme inaspettate, che potrai usare per combattere, per potenziare le tue statistiche o fare acquisti.

Potrai portare con te oggetti consumabili ed equipaggiamento. L’utilizzo di entrambi sarà attivabile per mezzo di un tasto dedicato. Altri oggetti potranno essere sollevati e scagliati, diventando una perfetta arma da combattimento. In certe situazioni dovrai usare questa tecnica anche per aprire passaggi, scoprire segreti o risolvere enigmi. Alcuni oggetti ti serviranno per migliorare le statistiche di Coso o per acquistare goodies indispensabili nella tua avventura.

Quando entra in azione un’incantesimo l’aspetto dell’intero mondo che ti circonda può cambiare! L’erba può diventare lava, un nemico può diventare un amico ed anche lo stesso Coso può cambiare aspetto! Attento però a non lasciarti ingannare dalle apparenze. Coso è una persona estremamente credulona e se sentirà dire che l’erba è pericolosissima non avrà scampo camminandoci sopra! Imparerai a sfruttare questa sua caratteristica a tuo vantaggio: ascoltando la televisione Coso finirà per credere a notizie assurde che potrai usare per sopravvivere! Ogni volta che Coso darà retta ad una credenza, questa diventerà vera nel gioco. Quindi, se ti troverai ad affrontare mille nemici usando solo una banana, ti farà comodo trovare qualcuno che convinca Coso della pericolosità letale di questo frutto! E per dimenticare le credenze non c’è niente di meglio di un bella botta in testa con un apposito Martello.

Un’altra caratteristica di Coso è la sua forza. Può raccogliere ed impilare sulla sua testa gli oggetti, lanciandoli ai nemici in caso di pericolo. Alcuni di essi saranno facili da sconfiggere, mentre per altri dovrai utilizzare tecniche ed oggetti speciali.

Nel gioco sarà presente anche una Modalità Arena, a cui sarà possibile giocare fino in 4 persone in local multiplayer. Scegliendo il tuo preferito tra Flascio, Dottor Culocane, Sio, Nonno Laser potrai sfidare i tuoi amici, combattendo con gli oggetti presenti sull’arena. Un primo prototipo di questa versione sarà giocabile a Lucca Comics & Games, presso lo stand di Studio Evil.

A COSA SERVIRANNO I FONDI RACCOLTI?

Realizzare un videogioco è un processo lungo, complesso e soprattutto costoso. I fondi che raccoglieremo con questa campagna ci permetteranno di dedicarci allo sviluppo di Super Cane Magic ZERO con il supporto delle persone che decideranno di finanziarci. Come forse hai già notato, le ricompense previste sono quasi tutte in formato digitale. Questo ci permetterà di minimizzare i costi di fabbricazione e spedizione, che andrebbero altrimenti ad incidere su quello che potremmo investire nello sviluppo. Studio Evil è una ditta già avviata e pertanto la maggior parte dell'hardware e delle licenze di programmi sono già stati acquistati. Questo significa che la stragrande maggioranza del risultato di questa campagna verrà utilizzata per pagare il lavoro di chi realizzerà Super Cane Magic ZERO, programmando, scrivendo, ideando contenuti o disegnando.

Finanziato
33.537 € Raccolti
Abbraccia Empoli

Di cosa si tratta

Per tanti cittadini empolesi è un posto familiare, del cuore, che ha anche un valore oggettivo perché a farle da sfondo c’è un luogo sacro come la Collegiata di Sant’Andrea. Piazza Farinata degli Uberti, conosciuta da tutti come Piazza dei Leoni, per Empoli rappresenta il fulcro della vita cittadina.

Purtroppo la fontana porta i segni del tempo, i leoni sono invecchiati e recentemente sono stati anche oggetto di atti vandalici: per questo è necessaria un’opera di restauro e ripulitura per riportarla all’antico splendore.

Per questo abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.

Un po' di storia...

Soltanto agli inizi dell’Ottocento, con la fine dell’occupazione dei francesi, la Comunità empolese iniziò a pensare al progetto di una fontana da collocarsi al centro della piazza della Collegiata. In realtà l’intera opera prese forma solo qualche anno più tardi e la Fontana delle Naiadi di Piazza Farinata degli Uberti, conosciuta da tutti come Fontana dei Leoni, fu realizzata tra il 1825 e il 1826. 

La realizzazione dell’opera, progettata dall’ingegner Giuseppe Martelli, fu affidata agli scultori Luigi Pampaloni e Luigi e Ottavio Giovannozzi. Il primo scolpì le Naiadi, che si distinguono per naturalezza e per freschezza esecutiva, più corsivi appaiono invece i quattro leoni accovacciati, opera dei Giovannozzi. 

Il passare degli anni, l’azione degli agenti atmosferici, atti di vandalismo rendono urgente un intervento di restauro e di recupero di uno dei monumenti identitari della città di Empoli.

Chi c'è dietro al progetto

L’intervento di Unicoop Firenze in collaborazione con il Comune di Empoli, attraverso la scelta del “finanziamento dal basso” nasce dalla volontà di coinvolgere in maniera trasparente tutte le persone che hanno a cuore Piazza dei Leoni, valorizzando il significato simbolico e sociale che riveste per il tessuto cittadino.

Come verranno utilizzati i fondi

Trascorsi sedici anni dall'ultimo restauro possiamo considerare che i problemi conservativi dei materiali costituenti la fontana, cioè il marmo apuano e la pietra arenaria grigia, si manifestino nuovamente con le stesse caratteristiche presenti prima del passato intervento. 

Particolarmente invasiva è la formazione di strati di calcare sia di colore biancastro che grigio-nero; in alcune zone il calcare è coperto da strati di vegetazione (alghe, formazioni fungine, etc.). Sarà motivo di indagine ravvicinata, al momento del restauro, la presenza di linee di frattura sotto parte del bordo della vasca superiore.
Una frattura piuttosto ampia divide per metà uno dei bacili; altre fratture sottili, dovute alla tipica lavorazione a mazzuolo e scalpello, sono presenti sul muso dei leoni.
Sulla guancia e sul naso di una delle Naiadi vi sono delle mancanze materiche. Alcune parti del basamento in pietra arenaria risultano degradate sia in superficie, per caduta di materia e presenza di scaglie, sia in profondità, per presenza di materia decoesa.

L’intervento prevede il trattamento delle formazioni biologiche, la rimozione del calcare e il pre-consolidamento e consolidamento delle lacune: verranno inoltre stuccate le varie fessure. Si procederà quindi alla pulitura dell’intera Fontana, protetta quindi con idrorepellente e antigraffio. Verranno inoltre spazzolate le catene di ferro che delimitano il monumento.

Come contribuire

Puoi sostenere l'iniziativa in vari modi:

1. Contribuendo su questa pagina

2. Nei punti vendita Unicoop Firenze donando alle casse almeno 1 euro o 100 punti della Carta Socio.

3. Con un versamento sul conto corrente: IT 95 O 01030 02800 000006569845 Banca Monte dei Paschi di Siena Filiale di Via de’ Pecori, 6 - Firenze.

4. Partecipando alle iniziative organizzate sul territorio

Finanziato
26.347 € Raccolti
Perché scegliere Eppela?
Abbiamo fatto la storia!

Eppela, attiva da più di 10 anni, è ormai un punto di riferimento solido nel panorama italiano e non solo.

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I tuoi dati personali sono più che al sicuro. Per nessun motivo verranno ceduti a terzi senza il tuo consenso. Tutti i servizi offerti sono pienamente conformi al GDPR.

Non ci sfugge nulla

Il team di Eppela è composto da esperti nel settore che sviluppano quotidianamente processi di verifica per prevenire le frodi.

Non c’è trucco e non c’è inganno.

Ogni raccolta fondi è una storia che ci teniamo a raccontare con amore, curandola fin nei minimi dettagli.

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L’unione fa la forza!

Siamo fermamente convinti che insieme si possa cambiare il mondo. Il nostro obiettivo è quello di offrirvi uno strumento che ci permetta di farlo.


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Lo Svarione in Taverna - Card Game

È una notte davvero di Merdor e la vostra compagnia cerca riparo nei caldi locali della taverna più lurida e sgangherata del villaggio. Nonostante le numerose pause cannetta della giornata, siete davvero stanchi e vorreste soltanto tracannarvi una bella pinta di birra e mangiare un gustoso camogli. 

E chi lo sa, magari riuscirete a trovare persino un pusher che, per una volta, non è in ritardo! In fondo vi hanno detto che questa taverna è il luogo ideale per trovare canapa di ottima qualità. Per i più temerari ci sono anche funghetti allucinogeni e orsetti gommosi davvero speciali.

Una pinta tira l’altra e gli animi iniziano a scaldarsi. Non riuscite a decidere se è meglio il fuorismo dei vostri giorni o quello di una volta. Qualcuno sostiene che un cavallo costa 100 euro e sembra proprio che uno di voi si sia cagato addosso… 

Intanto nella sala si muovono strani individui. Vi sembra di vedere uno che gira nudo per il locale e dei loschi figuri vestiti di nero chiedono a ogni avventore se hanno da fumare: sembrano quasi degli sbirri sotto copertura!

Ma ormai siete tutti ubriachi fradici e pure fatti come delle pigne. Avete perso la cognizione del tempo e qualsiasi tipo di inibizione. Un tizio al tavolo accanto sta blaterando qualcosa di insensato su Svarion che… quando c’era lui, l’erba era più verde. Uno di voi non si trattiene, gli molla uno schiaffo e… scatta la rissa!

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte ispirato allo Svarione degli Anelli, la più famosa parodia italiana della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli

Ideato dalle menti scapestrate (e annebbiate?) di Fabio Macchi e Andrea Palmieri nel 2005, lo Svarione è una miniera di battute e situazioni esilaranti che hanno fatto la storia. Esistono persone – magari proprio tu che stai leggendo! – che conoscono a memoria interi dialoghi e che quando pensano ai personaggi dei film li sentono parlare con le voci di Ganjalf e Arabong.

Eppure lo Svarione è rimasto per molto tempo soltanto un fenomeno del web… almeno fino a questo momento! Lo Svarione in taverna. Che botta! è il gioco di carte pronto a invadere le vostre case e a colpirvi con una dose di sanissimo fuorismo

Entrate nella taverna più sconclusionata di sempre: vi aspetta una rissa coi fiocchi, capace di far impallidire anche il più feroce orco della Terra di Merdor. Ma la vostra non è una compagnia normale e con tutta la canapa che gira per il locale… le sorprese sono sempre dietro l’angolo! 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è stato ideato per offrirvi un’esperienza divertente e sconclusionata, grazie a:

· un set di regole pensato per rendere ogni partita unica e imprevedibile, che obbligherà i giocatori a elaborare una strategia vincente e ad affrontare gli imprevisti, o “svarionate”, che ravviveranno la rissa;

· un vasto catalogo di personaggi, oggetti e situazioni resi celebri dallo Svarione degli Anelli, perfetti per farvi entrare nell’universo fantasy più “fatto” che sia mai esistito;

· una lunga serie di illustrazioni, che renderanno l’esperienza di gioco ancora più immersiva e spassosa.
 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti, in cui i partecipanti si sfidano in una gara all’ultima “botta”. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra otto eroi dello Svarione degli Anelli: Ganjalf, Arabong, Givemix, Rizlas, Sboromir, Godo, Sam e… Svarion in persona! Ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

Siete pronti per una rissa all’ultima botta?

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte molto compatto, perfetto per ogni occasione e facile da trasportare. Per giocare vi servirà soltanto un tavolo, la scatola di gioco col suo contenuto e… sarete voi a decidere come accompagnare queste serata all’insegna della fattanza!

La scatola di gioco conterrà:

- 8 carte “Eroe”;

- 40 carte “Arma improvvisata” (di cui 8 “Arma unica”);

- 31 carte “Difesa disperata”;

- 39 “Svarionate”;

- 8 carte “I tuoi colpi” (1 per ogni eroe);

- 8 segnalini colpo (da usare sulla carta “I tuoi colpi”);

- il manuale di gioco.

Se ci saranno abbastanza fattoni… cioè, sostenitori, che decideranno di aiutarci in questo progetto, le carte disponibili potrebbero addirittura aumentare

 

 

 

SPEDIZIONE

Nessun partecipante dovrà sostenere spese aggiuntive per la spedizione. Sappiamo che vi servono i soldi per i vostri… passatempi, per cui abbiamo deciso di venirvi incontro! Le spedizioni inizieranno indicativamente verso la fine di novembre, al netto di eventuali ritardi legati a imprevisti dell’ultimo minuto. Controllate la vostra casella mail per rimanere aggiornati sulla campagna e sui suoi sviluppi!

 

GLI AUTORI

Fabio Macchi, alias Il Fabio

Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo

Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2

È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

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Tea Project

Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.

Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.

Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).

Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

245%
-19 Giorni
Imprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Progetto Thomas

Ciao, mi chiamo Thomas, vivo a Roma e ho 12 anni. Sono in terza media e soffro di una forma di scoliosi molto grave con una curvatura di oltre 70 gradi. Ho iniziato a soffrirne a 3 anni quando se n'è accorto mio nonno Gino mentre eravamo al mare. 

Da quel momento è iniziata la mia sofferenza. Sono 9 anni che metto busti e faccio continue visite da dottori. Questo purtroppo non aiuta la mia balbuzia che si amplifica quando sono teso e ansioso per ogni controllo e vivendo male la mia situazione insieme agli altri. Amo i Manga e adoro disegnarli, il mio sogno sarebbe quello di farli per lavoro, ma purtroppo la mia postura sbagliata mi impedisce di mettermi ore a disegnare e di stare in piedi per molto. La mia passione è il disegno ed è quello che faccio tutti i giorni dopo la scuola. Ora io e la mia famiglia sappiamo che il busto e la fisioterapia non bastano più e che devo operarmi per forza. L'operazione alla colonna costa circa ai 30 mila euro, altrimenti dovrei aspettare almeno 2 anni per la lista di attesa e i dottori dicono che sarebbe meglio non peggiorare la situazione. Vi lascio alcuni miei disegni e delle mie foto, grazie di cuore.        Se avete problemi con le donazioni non esitate a contattarci.
 

ENGLISH VERSION:
Hi, my name is Thomas and I am 12 years old. I am in eighth grade and suffer from a very severe form of scoliosis with a curvature of over 70 degrees

I started to suffer from it when I was 3 years old when my grandfather Gino noticed it while we were at the seaside. 
From that moment on, my suffering began. I've been wearing braces and making continuous visits to doctors for 9 years. Unfortunately, this does not help my stuttering which is amplified when I am tense and anxious for any control and living my situation badly together with others. I love Manga and I love drawing them, my dream would be to make them for work, but unfortunately my wrong posture prevents me from spending hours drawing and standing for a long time. My passion is drawing and that's what I do every day after school. Now my family and I know that the brace and physiotherapy are no longer enough and that I have to have surgery. The operation on the spine costs about 30 thousand euros, otherwise I would have to wait at least 2 years for the waiting list and the doctors say that it would be better not to worsen the situation.   I leave you some of my drawings and photos, Thank you very much.                                                                 

(Me stesso - realizzato da me)

 

(Xenomorfo “alien” - realizzato da me)

(Son Goku - realizzato da me)

49%
-54 Giorni
Salute e benessere
CONTRO IL MELANOMA OGNI DONAZIONE CONTA

L'INRCA è un centro di ricerca scientifica nazionale di eccellenza, con molte Unità Operative all’avanguardia: una di queste è l’unità operativa dermatologica diretta dal dott. Alfredo Giacchetti.

La campagna di crowdfunding è supportata da un Team del Corso Business Startup del DISES-UNIVPM, composto da: Claudia Burattini, Roberto Fortuni, Giovanni Candelaresi, Leonardo Ulissi, Paolo Micheli, Demis Dottori, Andrea De Angelis e guidato dal prof. Dario Grandoni.

La campagna riguarda l’acquisto di un sistema innovativo per garantire una DIAGNOSTICA TEMPESTIVA DEL MELANOMA.

Il melanoma è un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti. La mortalità per il melanoma oggi è tra le più bassa tra tutti i tumori a fronte della sua crescente incidenza, si è ridotta negli ultimi tempi grazie alla DIAGNOSI PRECOCE e all’utilizzo di nuovi farmaci, come i farmaci target e le immunoterapie.

La soluzione è acquistare ATBM MASTER:

  • Il sistema ATBM, utilizzando la Total Body Dermoscopy, aiuta ad individuare precocemente i melanomi.
  • L’Intelligenza Artificiale permette di identificare in modo molto più veloce e preciso i nei sospetti riducendo sensibilmente i tempi di diagnosi.
  • La pelle viene fotografata tutta insieme, evidenziando i nuovi nevi o quelli modificati rispetto alle precedenti acquisizioni.
  • È ormai accertato che contrariamente a quanto si pensa l’80% dei melanomi non insorge da nevi preesistenti, bensì ex novo su cute sana.

I vantaggi del total body mapping sono molteplici:

  • Riduzione della mortalità
  • Riduzione del numero di interventi inutili
  • Riduzione delle spese per il SSN
  • Riduzione del tempo della visita
  • Riduzione delle liste di attesa

Chi riuscirà a donare 200€ o più per acquistare ATBM MASTER, potrà partecipare ad uno degli screening day appositamente organizzati.

23%
-82 Giorni
Salute e benessere
Antiche Radici: Sostieni l'agricoltura contadina

Antiche Radici siamo Gabriele, Rozeta e il Piccolo Gioele. Dal 2015 abbiamo creato la nostra piccola azienda agricola a Polverigi dove produciamo ortaggi, miele, tisane e altri prodotti trasformati di altissima qualità con metodi naturali.

Abbiamo un piccolo apiario, un piccolo oliveto, un forno a legna, e conduciamo una vita molto semplice basata sull’autoproduzione, rispettando tutti gli esseri viventi e preservando la terra stessa. Vendiamo i nostri prodotti direttamente in azienda e presso i mercati locali a Km0. Organizziamo attività didattiche  e corsi perché crediamo che un mondo migliore sia possibile e che questa rivoluzione debba partire dal basso.

Purtroppo, il contratto di affitto non verrà più rinnovato e l’unico modo per continuare a proseguire questo sogno sarebbe quello di comprare la terra che noi già coltiviamo da dieci anni e il luogo in cui abitiamo.

Vorremmo continuare a resistere ed esistere. Non chiediamo un aiuto economico per noi stessi, ma per fare nostro il luogo dove continuare a crescere, trasmettere i saperi, praticare uno stile di vita alternativo e sostenibile che preserva l’ambiente e le persone che vorranno supportarci. È importante per noi che voi condividiate il progetto perché solo attraverso le vostre donazioni sarà possibile continuare questa avventura. 

Crediamo nello scambio: quindi per ciascuna donazione ricevuta vi offriamo la condivisione dei nostri saperi attraverso corsi ed altre esperienze.

 

 

Antiche Radice are Gabriele, Rozeta, and little Gioele.

Since 2015, we have created our small farm in

Polverigi, where we produce high-quality vegetables ,honey and herbal teas using natural methods. We have a small

apiary, a small olive grove, a wood-fired oven, and we lead a very simple life based on self-production,

respecting all living beings and preserving the land itself. We sell our products directly on the farm and at

local Km0 markets. We organize educational activities such as social agriculture and courses because we

believe that a better world is possible and that this revolution must start from the grassroots.

Unfortunately, the lease will not be renewed. The only way to continue pursuing this dream is to buy the

land we have been cultivating for ten years. We want to continue to resist and exist. We are not asking for

financial help for ourselves, but to make this place our own, where we can continue to grow, share our

knowledge, and practice an alternative and sustainable lifestyle that preserves the environment and the

people who want to support us. It is important for us that you share the project because only through your

donations will it be possible to continue this adventure.

We believe in exchange so for each donation we receive we offer you the sharing of our knowledge through courses and other experiences 

 

Rrënjë të lashta;

janë Gabriele, Rozeta dhe i vogli Gioele. Që nga viti 2015, kemi krijuar fermën tonë të vogël

në Polverigi, ku prodhojmë perime, mjaltë dhe çajra bimore me cilësi të lartë duke përdorur metoda natyrore.

Kemi njè bletari të vogël, një ullishte të vogël, një furrë me dru dhe jetojmë një jetë shumë të thjeshtë bazuar në

vetëprodhim, duke respektuar të gjitha qeniet e gjalla dhe duke ruajtur vetë tokën. Ne i shesim produktet

tona direkt në fermë dhe në tregjet lokale Km0. Organizojmë aktivitete edukative si bujqësia sociale dhe

kurse, sepse besojmë se një botë më e mirë është e mundur dhe se kjo revolucion duhet të fillojë nga

poshtë.

Për fat të keq, kontrata e qirasë nuk do të rinovohet. Mënyra e vetme për të vazhduar realizimin e kësaj

ëndrre është të blejmë tokën që kemi kultivuar për dhjetë vjet. Ne duam të vazhdojmë të rezistojmë dhe të

ekzistojmë. Nuk kërkojmë ndihmë financiare për veten tonë, por për të bërë vendin tonë, ku mund të

vazhdojmë të rritemi si ferme , të ndajmë njohuritë tona dhe të praktikojmë një mënyrë alternative dhe të

qëndrueshme të jetesës që ruan mjedisin dhe njerëzit që duan të na mbështesin. Për ne është shumè e

rëndësishme që ju të ndani projektin, sepse vetëm përmes donacioneve tuaja do të jetë e mundur të

vazhdojmë këtë aventurë.

Ne besojmë në shkëmbim: prandaj, për çdo donacion të marrë, ne ofrojmë ndarjen e njohurive tona

përmes kurseve dhe esperienca tè tjera nè natyrè

 

 

22%
-79 Giorni
Consumo e produzione responsabili
99 posti per sognare

IL TUO AIUTO ALLA GESTIONE DELLA BOMBONIERA DELLA CULTURA

A Monte Castello di Vibio in Umbria c'è un teatro magico! É il Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo con 99 posti per sognare!  Davvero un gioiellino. É stato costruito nel 1808 da nove famiglie del paese. Si tratta dell’unica testimonianza architettonica in miniatura del teatro settecentesco all’italiana di stile goldoniano.

 

"Da quattro anni il Teatro della Concordia è chiuso. Prima la pandemia e poi i lavori di ristrutturazione necessari per la valorizzazione, funzionalità e sicurezza.  Questo lungo periodo di inattività ha comportato una perdita annuale di oltre 50 mila euro per l'associazione Società del Teatro della Concordia! L'obiettivo che ci siamo posti con questa raccolta fondi è di recuperare parte delle perdite economiche indispensabili per finanziare le attività connesse alla ripresa. Solo così saremo in grado di riaccendere le luci sul palcoscenico di questa magnifica bomboniera della cultura ". (Edoardo Brenci - Presidente Associazione Società del Teatro della Concordia).

 

 

La riapertura del Teatro è imminente poiché i lavori stanno giungendo al termine. Tuttavia con questo lungo periodo di inattività la Società del Teatro della Concordia, associazione che gestisce il teatro, si trova nelle condizioni di non avere i fondi necessari alla ripartenza.

Per questo motivo la nostra associazione lancia la raccolta, per poter riprendere le attività.

Con i primi 15mila euro procediamo al riordino e all’allestimento delle sale del Teatro, potenziamo le collaborazioni di back office, procediamo con piccole azioni di promozione e riaprire per le visite. 

Con l’obiettivo successivo a 37mila euro realizziamo l’evento di riapertura e programmiamo la stagione 2024; sosteniamo i costi dei sevizi tecnici e di front office, realizziamo una più ampia comunicazione di riapertura al mondo del Teatro della Concordia. 

Aiutaci a salvaguardare il Teatro della Concordia e donargli un nuovo inizio! 

La tua donazione, piccola o grande che sia, ci aiuterà ad assicurare che il Teatro della Concordia rimanga in vita, protetto e custodito per amore della cultura e soprattutto per amore delle nuove generazioni.

Insieme a te per riaccendere i riflettori sul palco del Teatro più piccolo del mondo!

Grazie!

CHI SIAMO

Società del Teatro della Concordia è un’Associazione nata dalla passione di un gruppo di volontarie e volontari motivati dalla voglia di valorizzare, tutelare e gestire il Teatro del paese.

Si costituisce nel 1993 quando il Teatro della Concordia, dopo 42 anni di incuria del tempo, venne restaurato dalla Regione Umbria grazie ai fondi europei ridando nuova vita ad uno dei Borghi più Belli d’Italia, Monte Castello di Vibio.

La sua gente era legata al piccolo teatro perché aveva rappresentato il cuore aggregativo del paese fino al dopoguerra.

Alla passione e al senso civico si è affiancata l’operatività dell’Associazione con l’obiettivo di tutelare e far conoscere il Teatro della Concordia. L'economia del territorio, che fino a quel tempo si basava sull'attività contadina, era venuta meno e questo bene culturale poteva costituire la riconversione per lo sviluppo del turismo culturale.

 

HELP US RE-OPEN THE LOCAL CULTURAL GEM: TEATRO DELLA CONCORDIA

In Monte Castello di Vibio, Umbria, there is a magical place! It's Teatro della Concordia, the smallest theatre in the world with just 99 seats! A true gem. It was built in 1808 by nine local families. It represents the only architectural evidence of the 18th-century Italian Goldoni's theatre style on a small scale.

“The Teatro della Concordia has been closed for 4 years now. First, because of the Covid pandemic, and then for necessary renovation works to enhance its functionality and safety. Our fundraising campaign aims to recover part of the essential economic losses to fund activities related to the restart. We’d like to turn the lights back on the stage of this magnificent little gem of culture”.

(Edoardo Brenci - President of the Teatro della Concordia Society Association).

The theatre reopening is upcoming as the works are coming to an end. However, this long period of inactivity means that the Società del Teatro della Concordia, the association that manages the theatre, has run out of funds and needs your help in order to start its activities again.

The purpose of this crowdfunding is to allow us to cover the reopening costs.

We need 15,000 euros to be able to reorganise and to set up the theatre, to enhance back office activities, to do limited promotional activities and to reopen for visits.

We need to reach the target of 37,000 euros to be able to organise a reopening event and a new 2024 cultural season for plays and concerts, to support the technical staff and the logistics that are necessary for any type of events and front office activities, and to carry out wider promotional activities.

Help us preserve the Teatro della Concordia and give it a new start! Any contribution large or small will help ensure that the Teatro della Concordia stays alive, also for future generations.

Only with your help we will be able to turn the lights back on the stage of this magnificent cultural gem.

Thank you!

 

ABOUT US

The Teatro della Concordia Society is an Association born from the passion of a group of volunteers driven by the desire to enhance, protect, and manage the local theatre.

It was established in 1993 when the Teatro della Concordia, after 42 years of neglect, was restored by the Umbria Region using European funds, coming back to life in Monte Castello di Vibio, one of Italy's most beautiful villages.


 

 

26%
-6 Giorni
Pistoia Visioni - Festival di Fotografia

Pistoia Visioni - Festival di Fotografia è un progetto del Gruppo Fotoamatori Pistoiesi ed è il primo evento di questo tipo nel panorama culturale di Pistoia.

Il progetto dà vita a una manifestazione che propone una visione moderna e contemporanea della Fotografia, unita a un processo culturale che la accompagnerà nel suo sviluppo. Saranno coinvolti autori emergenti, nuovi volti nel panorama nazionale e internazionale, senza rinunciare a un dialogo con fotografi più affermati, seguendo un tema specifico che cambierà in ogni edizione.

La prima edizione si intitola “Legàmi” perché ha l’obiettivo di esplorare il tema dei legàmi, intesi come rapporti, relazioni e nessi, sviluppati da ciascun autore e che caratterizzeranno la mostra da un lato e, per quanto possibile, anche gli eventi propedeutici che fanno parte del festival stesso.

 

Gli eventi di Pistoia Visioni partiranno da giugno 2024 ed includeranno una serie di iniziative legate alla Fotografia, comprendendo conferenze, presentazioni di autori e libri, con inviti rivolti a figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale della Fotografia.

Nel mese di ottobre, presso le Sale Affrescate del Palazzo del Comune, prestigiosa sede della città di Pistoia, si terrà quindi la mostra di Fotografia “Legami”, dove quattro autori emergenti selezionati esporranno i loro progetti fotografici.

In questa sede sarà disponibile il catalogo della mostra con le immagini più rappresentative degli autori in relazione al tema dell’edizione.

Il progetto ha l’obiettivo di creare una manifestazione ricorrente a Pistoia che, grazie alle giuste sinergie e collaborazioni con il Comune di Pistoia e altri enti interessati, possa diventare un punto di riferimento nel campo della Fotografia, e nel tempo, una fonte di attrazione culturale per la città stessa.

 

Aziende e professionisti possono sponsorizzare in altri modi l’iniziativa:

- Sponsorizzazione diretta fatturabile al Gruppo Fotoamatori Pistoiesi
- Art Bonus della Regione Toscana che dà la possibilità di sostenere il “Pistoia Visioni – Festival di Fotografia” beneficiando di un credito d’imposta (IRAP) pari al 40% dell’importo donato, esclusivamente per mezzo di bonifico bancario e secondo le disposizioni specificate su sito artbonus.toscana.it.
L’agevolazione è concessa solo a donazioni di importo minimo pari 1.000 €.
Tutte le info qui:
https://artbonus.toscana.it/web/artbonus/tutti-i-progetti/-/projects/pistoia-visioni-festival-di-fotografia

 

Maggiori informazioni su www.pistoiavisioni.it

39%
-50 Giorni
Cautiero vini: tra tradizione e innovazione

We are sorry, the presentation for this project is only available in italian at this stage. You can try the automatic translation of your browser. Please contact us via email info@cautiero.it if you are interested, we would be happy to help you.

CHI SIAMO

Siamo Fulvio ed Imma, vignaioli e proprietari dell’azienda agricola Cautiero. Ci troviamo nell'entroterra della Campania, a Frasso Telesino, sul versante ovest del monte Taburno, dove la viticoltura si fa spazio tra olivi, pascoli, ciliegi e boschi e dove terra, aria, acqua e piante vivono in perfetto equilibrio. 

La nostra azienda nasce dal recupero di un’azienda abbandonata, dopo aver fatto studi e lavori che nulla avevano a che fare con il vino, abbiamo deciso di riprendere il lavoro dei nonni, ed oggi è il nostro unico lavoro. L’idea è sempre stata di fare vini che esprimessero il  nostro modo di lavorare ed il territorio di provenienza, così dal 2002,  abbiamo iniziato la coltivazione dei nostri terreni con il metodo biologico (rame, zolfo, lotta microbiologica e sovescio con lavorazione del terreno al minimo).

Un tassello alla volta abbiamo costruito la nostra azienda, impiantando le vigne che dagli iniziali 2 ettari, oggi sono 4, le varietà coltivate sono Fiano, Falanghina, Greco, Piedirosso e Aglianico. Poi nel 2010 finalmente, vedono la luce i primi vini nella nostra cantina.

Con ancora in mente i ricordi di un'infanzia passata insieme ai nonni e a tutta la famiglia a vendemmiare l'uva,  seguiamo in prima persona i  vigneti, sporcandoci le mani in vigna e lavorando assiduamente in cantina, da veri vignaioli appassionati del nostro mestiere. Le uve vengono raccolte a mano e trasportate immediatamente nella vicinissima cantina, fermentazione spontanea per tutti i vini e modico utilizzo di solforosa.

Alla cantina abbiamo affiancato  dal 2023 l’ enoturismo, dopo aver ristrutturato il rudere presente in azienda,  una sala per max 30 persone, dove Luigi, (fratello di Imma), accoglie i visitatori che hanno la possibilità di assaggiare i nostri vini ammirando le nostre vigne.

COSA FAREMO

E’ in programma un importante piano di investimenti , iniziato nel 2022,  per migliorare il nostro lavoro, integrandoci sempre più con la natura che ci circonda e il positivo completamento della campagna di crowdfunding ne permetterebbe la realizzazione, entro il 2024.

Il progetto avviato ha utilizzato solo zone già ad uso della cantina e delle attrezzature, senza consumo di terreno coltivabile. 

Come verrano utilizzati i fondi?

È previsto: 

-un aumento di spazi con l'ultimazione del nuovo magazzino ad alta efficienza energetica (ciò permetterà lo stoccaggio dei vini senza sprecare energia per la loro conservazione) euro 38000

-la messa in esercizio di ulteriori pannelli fotovoltaici, per permettere nelle varie fasi della lavorazione, l’utilizzo di sola energia proveniente dal sole euro 15000

-l'acquisto di un’anfora, oltre quelle già ordinate che ci permetterà di vinificare anche in contenitori che non modificano le caratteristiche dei vini, lasciando agli stessi un'eleganza e una tipicità maggiore euro 3500

-sistemazione ingressi e piazziale euro 2500

 

 per un totale di euro 59000

 

 

 

PERCHE' PARTECIPARE?

Portare ancora di più il nostro vino sulle tavole di tutto il mondo è un piccolo aiuto al territorio in chiave turistica ed il crowdfunding può essere un buon veicolo. 

Condividendo i nostri progetti contribuiamo a diffondere la cultura del vino, il rispetto del lavoro agricolo e perché no, con un finanziamento dal basso chiunque  può sentirsi parte di una cantina, senza l’onere e le responsabilità della gestione di un’azienda.

Per chi partecipa alla campagna di crowdfunding è prevista, alla fine dei lavori, la realizzazione di un facewall, ovvero una parete della cantina rivestita di foto (o per chi vorrà solo il nome) di quanti avranno contribuito ad ultimare questo progetto. Naturalmente ci sarà un’inaugurazione e tutti saranno invitati a partecipare e scoprire insieme il facewall e le novità dell’azienda.

Abbiamo previsto diverse ricompense per le vostre donazioni. Vogliamo che ogni persona si senta libera di scegliere quanto donare e che possa ricevere qualcosa in cambio. Sulla destra di questa pagina troverete l'elenco delle ricompense possibili, scegliete quella che più vi interessa.

Ringraziandovi già da adesso, vi aggiorneremo su ogni novità e se eventualmente ci fossero risorse aggiuntive…già ci sono nuovi progetti da realizzare centrati sulla sostenibilità ed il territorio, ma ne riparleremo!

Fulvio, Imma.

7%
-107 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaPartnership per gli obiettivi
Road cinquecento: Dal Trentino a Capo Nord in una 500

Ciao a tutti! Siamo Michele e Tommaso, due amici con un sogno incredibile: viaggiare dal nostro piccolo ed incantevole paesino del comune di Bleggio Superiore,  in Trentino, fino a Capo Nord, il punto più a nord d'Europa, a bordo della nostra fidata Fiat 500 del 1971.


La nostra avventura


Il 24 luglio 2024 partiremo per un'avventura epica che ci porterà attraverso 18 stati europei, percorrendo ben 12.000 chilometri in 52 giorni di viaggio (circa). Non sarà solo un viaggio, ma un'esperienza di vita, un'opportunità di scoprire nuove culture, incontrare persone straordinarie e collezionare ricordi indimenticabili.


Perché sostenere il nostro viaggio?


1. Un sogno che si realizza : 
Questo viaggio rappresenta per noi il coronamento di un sogno di lunga data. Con il vostro supporto, possiamo farlo diventare realtà.
2. Esplorare e condividere:
Vogliamo documentare ogni tappa del nostro viaggio e condividerla con voi attraverso video, foto e racconti. Sarà come portare un pezzetto di voi con noi in ogni luogo che visiteremo. Segui il nostro profilo Instagram: roadcinquecento.
3. Valorizzare la cultura europea: 
 Attraverseremo città storiche, paesaggi mozzafiato e comunità diverse, mettendo in luce la ricchezza culturale dell'Europa.

Come verranno utilizzati i fondi?

I fondi raccolti serviranno a coprire:

- Carburante e Manutenzione: Assicurare che la nostra Fiat 500 del '71 sia sempre pronta a macinare chilometri.
- Alloggio e Cibo: Vivremo con semplicità, ma avremo bisogno di un posto dove riposare e rifocillarci lungo il percorso.
- Documentazione del Viaggio: Attrezzature per la registrazione e la condivisione delle nostre esperienze con voi. 

 

 

Unitevi a noi!

Ogni contributo, grande o piccolo, ci avvicina al nostro sogno. Siamo grati per qualsiasi supporto possiate darci. Unitevi a noi in questa avventura indimenticabile e diventate parte del nostro viaggio epico fino a Capo Nord!

Grazie di cuore,

Michele e Tommaso

 

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Hello everyone! We are Michele and Tommaso, two friends with a crazy dream: to travel from our small, enchanting Italian village in the municipality of Bleggio Superiore (Trentino) to Cape North, the northernmost point in Europe. How? With our beautiful 1971 Fiat 500.

Our adventure.

On 24 July 2024, we are going to start an epic adventure that will take us through 18 European countries, covering no less than 12,000 kilometres in 52 days (approximately). It will not just be a journey, but a life experience, an opportunity to discover new cultures, meet extraordinary people and collect unforgettable memories.

Why support our journey?

1. A dream come true: 

This trip represents the fulfilment of a long-standing dream. With your support, we can make it come true.

2. Exploring and sharing:

We want to document each stage of our journey and share it with you through videos, photos and stories. It will be like taking a piece of you with us to every place we visit. Follow our Instagram profile: roadcinquecento.

3. Enhancing European culture: 

We will pass through historic cities, breathtaking landscapes and diverse communities, highlighting Europe's cultural richness.

 

How will the funds be used?

The funds raised will be used to cover:

- Fuel and Maintenance: To ensure that our '71 Fiat 500 is always ready to grind out the miles.

- Accommodation and Food: We will live simply, but we will need a place to rest and refresh ourselves along the way.

- Documentation of the Journey: Equipment for recording and sharing our experiences with you. 

 

Please join us!

Every contribution, big or small, brings us closer to our dream. We are grateful for any support you can give us. Join us on this unforgettable adventure and become part of our epic journey to the North Cape!

Thank you from the bottom of our hearts!

 

Michele and Tommaso


 

 

73%
-38 Giorni
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