Creatività

Hai un prototipo nel cassetto? Trasforma il tuo progetto in realtà, con Eppela potrai finalmente creare i tuoi prodotti nuovi ed esclusivi!

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In primo piano
Lo Svarione in Taverna - Le espansioni

 

Carissimi fattoni e fattone, ci avete chiesto di espandere il mondo dello Svarione in Taverna Che botta!, il gioco ufficiale dello Svarione degli Anelli, e lo abbiamo fatto. È colpa vostra!
Dopo aver raccolto le menti più in botta di Merdor abbiamo tirato fuori non una, ma ben tre espansioni! Inoltre, con questa campagna finanzieremo anche la ristampa del gioco base, che è stato fumato più veloce di un porro ben rollato!

Nuovi eroi, nuove carte uniche, ma soprattutto… nuove meccaniche che renderanno ancora più confusa e tignosa la rissa più caotica di sempre!

E se siete dei pusher ritardatari, non preoccupatevi! Potete prenotare anche la vostra copia del gioco base!

Noi siamo davvero euforici, e voi? Ecco alcune novità che farebbero saltare dalla sedia anche Arabong.

Carte Terreno: e se la taverna si trovasse proprio a Merdor? O nelle terre degli Uomini? Ogni taverna dona un bonus soltanto a qualche Eroe, rendendolo davvero potentissimo… o un magari un facile bersagli.

Carte Arte-fatto: pescate l’Antifurto al Cavallo o il Telefono di Svarion? Gli Arte-fatti possono donarti poteri degni del più potente dei fattoni!

Carte Cura: con le giuste arti “magiche” anche il più ferito dei nostri eroi può “rialzarsi” in qualche modo…

Carte Orco e Carte Lorenzo: ebbene, questi sono i vostri malandati alleati, che vi aiuteranno a vincere lo scontro tra le due fazioni che si sono create durante la rissa! Ogni carta ha un potere speciale… 

 

 

Per tutti i partecipanti al crowdfunding, dal livello “Svarionato” in poi sarà incluso il primo fumetto ufficiale dello Svarione degli Anelli!

Ebbene sì, svarionati! Se siete degli appassionati dello Svarione degli Anelli, non potete perdervi questa ricompensa esclusiva!

Gli eroi dello Svarione vi aspettano per una rimpatriata che vi farà davvero emozionare!

 

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti ispirato allo Svarione degli Anelli. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra gli eroi dello Svarione degli Anelli: ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

 

Abbiamo davvero esagerato: dentro la scatola di gioco delle espansioni troverete 104 carte nuove e uniche, divise in 3 espansioni. In totale:

- 4 Carte Eroe 

- 4 Carte Arma Unica

- 16 Carta Arma Improvvisata

- 8 Carte Difesa

- 32 Carte Svarionata

- 7 Carte Arte-fatto

- 8 Carte Cura

- 5 Carte Terreno

- 8 Carte Orco e 8 Carte Lorenzo

- 4 Carte Colpi

 

Orchi vs Lorenzi: scontro tra fazioni

Cos’è un’espansione senza una nuova meccanica di gioco? Con l’espansione Orchi vs Lorenzi vi spartirete a inizio partita una serie di alleati improbabili che andranno a creare due fazioni. Poi, con l’aiuto dei vostri compagni, dovrete cercare di mandare k.o. tutti i vostri nemici! Una volta fatto potete decidere se bervi una bella pinta di birra tutti insieme o continuare a smazzolarvi tra di voi! 

 

Partono le megamazzate

Siete impazienti di lanciare le vostre ragnatele di Spaidermen o una potente scoreggia nanesca? Con L’espansione Megamazzate avrete più armi, ancora più coatte, ancora più devastanti. E non dimenticate che in questa espansione ci sono anche le Carte Terreno e gli Arte-fatti!

 

La battona dei boschi vi attende…

Avete bisogno di una sosta e di qualche Carta Cura? Nel Bordello degli Elfi troverete tutto quello che fa per voi… anche carote di ogni forma e dimensione! Siete pronti a rendere la rissa davvero osé?

In tutte le ricompense che prevedono una copia fisica, sono inclusi i 5 euro di spese di spedizione.

 

GLI AUTORI:

Fabio Macchi, alias Il Fabio
Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo. 
Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2
È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

 

Tea Project
Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.
Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.
Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni
Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).
Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

 

132%
-15 Giorni
Istruzione di qualitàLavoro dignitoso e crescita economicaPartnership per gli obiettivi
La Stanza della Serenità nella CasaPaese San Pietro in Amantea

Prima di tutto le presentazioni…
Siamo Ra.Gi. Onlus, un’associazione nata a Catanzaro nel 2002 con l’obiettivo di tutelare e promuovere la salute psico-fisica individuale e collettiva. 

Ai piedi della Sila, in Calabria, sorge il piccolo paese di Cicala che nel 2018, grazie al nostro intervento, è diventato il Primo Borgo amico delle Demenze della Calabria.
Normalizzare la vita delle persone con demenza è da sempre la nostra filosofia e, per tale motivo,  abbiamo dato vita a una vera e propria Comunità-Alloggio dove attualmente vivono 20 persone affette da demenza

Ma la CasaPaese Cicala non è solo una casa, è anche un vero e proprio paese, un luogo sicuro che abbatte quella sensazione di smarrimento e di confusione che vivono le persone con demenza a causa della loro malattia.  Qui, abitanti e commercianti accolgono per le strade e nelle botteghe le persone affette da demenze, accompagnate dai nostri operatori.

La progettazione ambientale di CasaPaese è infatti mirata prettamente al tipo di disabilità prevista considerando il progressivo mutare della malattia e rispondendo pertanto alle nuove esigenze con arredi su misura che siano flessibili.
Gli spazi e i luoghi sono riutilizzati e riconfigurati in un modello di vita passata con all’interno la materializzazione di ritmi, simboli e significati che una volta decodificati, la mente riconosce come familiari. Corridoi vissuti come uno spaccato di strada di un paese, riproduzioni di attività che normalmente si svolgono all’interno di un paese come fiorai, botteghe, bar, ufficio postale, trattoria, tabacchi, farmacia.

In piena libertà e senza giudizio alcuno, queste persone acquistano il pane per il pranzo, la carne dal macellaio, il giornale dall'edicolante, le piantine per il giardino o passano a farsi una piega dal parrucchiere. Gesti semplici, banali, ma che da soli non sono più in grado di svolgere.

Si tratta di un luogo sicuro che abbatte quella sensazione di smarrimento e di confusione che vivono le persone con demenza a causa della loro malattia.
La CasaPaese è un ambiente semplice, domestico, arricchito con oggetti familiari e personali per essere facilmente vissuto dalle persone con demenza. Anche lo spazio verde esterno tiene conto delle diverse capacità motorie, sensoriali, e percettive degli ospiti.


Cosa vogliamo fare insieme
Dato l’importante esempio di CasaPaese Cicala, per settembre 2025, ci siamo posti l’obiettivo di dare vita ad una nuova CasaPaese per demenze. Si chiamerà CasaPaese San Pietro in Amantea.

La struttura è già pronta, i lavori sono stati ultimati e si appresta ad accogliere altre 20 persone con demenza.  All’interno della nuova struttura sarà possibile accogliere nuove persone e continuare a sperimentare un modello socio-assistenziale innovativo, pensato per persone con patologie neurodegenerative.

L’obiettivo è offrire agli ospiti esperienze di vita che la malattia ha progressivamente reso inaccessibili. L’ambiente favorisce un graduale passaggio da una condizione autonoma a una assistita, contribuendo a mantenere, per quanto possibile, una quotidianità percepita come normale all’interno di un contesto accogliente e rassicurante.

All’interno della struttura, vogliamo realizzare una "Oasi dei Sensi” che possa stimolare gli ospiti, tranquillizzarli, aiutarli a trovare la serenità
Spesso le persone malate di demenza vivono la loro quotidianità in maniera molto conflittuale o addirittura minacciosa; non capiscono più i processi e di conseguenza si sentono sopraffatti. Questo provoca sconvolgimenti, frustrazioni e paure. Siccome non riescono a tradurre questi sentimenti in parole, spesso le persone reagiscono con impazienza, rabbia o aggressività.
Per gestire l'aggressività, è importante mantenere la calma, cercare di comprendere il punto di vista del malato, e non reagire con rabbia. 
È per questo che vogliamo creare uno spazio sicuro e rilassante all’interno della nuova CasaPaese, per permettere alle persone che vi abiteranno di avere uno spazio dove rifugiarsi lontano dagli altri ospiti e ritrovare la serenità, una vera e propria “Oasi dei Sensi”.
Nella “Oasi dei Sensi” saranno privilegiate metodologie di stimolazione basate sui cinque sensi e la loro combinazione. Questo non solo aiuterà i pazienti a calmarsi ma aiuterà anche a favorire il processo comunicativo con gli operatori grazie alla lettura di libri, all’utilizzo di strumenti musicali e all’ascolto di musica selezionata per aiutare il rilassamento.
In questa stanza sarà infatti creata un’ambientazione specifica che, grazie a luci, suoni, colori e strumentazione dedicata, aiuterà a ritrovare la calma e tornare alla vita di comunità in serenità e armonia.


Obiettivo della raccolta fondi
È solo grazie al supporto di tutti che potremo realizzare la nostra stanza.
Questa raccolta fondi ci permetterà di coprire tutti i costi di necessari: acquisto di fonti luminose di immagini e musica a effetto rilassante, un proiettore, strumenti musicali, impianto audio, diffusori di aromi e molto, molto altro!

Grazie di cuore da tutti noi!

100%
-3 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Tagliata la cultura, non il coraggio di Mulino ad Arte

Fare cultura significa creare incontri, far nascere domande, riconoscere ciò che è giusto. Significa emozionarsi, crescere insieme, diventare una comunità più consapevole. La cultura non è un prodotto, non è un servizio da vendere: è un bene comune, libero e inestimabile.

Per sei anni, il Teatro Il Mulino di Piossasco è stato tutto questo. Grazie al lavoro della compagnia Mulino ad Arte, non è stato solo un luogo di spettacoli, ma uno spazio vivo, aperto, dove 9.000 persone all'anno – spettatori, artisti, studenti, associazioni – si sono ritrovate, confrontate, emozionate. Abbiamo portato il nome di Piossasco in tutta Italia e in dieci Paesi europei con il nostro Teatro a Pedali. Abbiamo costruito una delle stagioni culturali più ricche della regione. Ma ora, questo percorso rischia di interrompersi.

Dal 1° gennaio 2025 l'amministrazione comunale di Piossasco ha azzerato il suo contributo per la gestione del Teatro Il Mulino. Il 31 luglio prossimo, inoltre, scadrà l'attuale concessione e ci è stata proposta una proroga tecnica, ma alle stesse condizioni: nessun sostegno, nessuna risorsa. Intanto, come Mulino ad Arte abbiamo già sostenuto numerose spese per la stagione teatrale e per il Festival 2025, scoprendo solo dopo che non ci sarebbe più stata alcuna copertura pubblica.

Siamo artisti, non politici. Ma crediamo che dove c’è volontà, c’è sempre una strada. E oggi, questa strada passa anche da voi. Se pensate che la cultura debba continuare a vivere, se credete che valga la pena difendere il lavoro di chi ogni giorno la porta avanti con passione e coerenza, vi chiediamo di sostenerci.

Ogni contributo – grande o piccolo – ci aiuterà a far fronte agli impegni già assunti, e a non lasciare che tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni vada perduto. Aiutateci a tenere in vita un progetto culturale libero, indipendente, necessario.

Non chiediamo di salvare un edificio, ma di dare futuro a un’idea. A una visione collettiva. A una compagnia che ha fatto della cultura una missione.

12%
-13 Giorni
Ridurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibiliLotta contro il cambiamento climatico
Il coraggio di essere felici 2025

“Il Coraggio di Essere Felici”, rassegna estiva nata sei anni fa con l’obiettivo di offrire occasioni di incontro e socializzazione agli abitanti del quartiere Le Vallette, ritorna anche quest’anno con proposte che spaziano dalla musica al circo contemporaneo, dalla danza all’acrobazia, mantenendo lo spirito leggero e di convivialità che l’ha contraddistinta fin dall’estate del 2020. Il progetto rappresenta una preziosa opportunità per rafforzare la vita culturale della periferia torinese anche nei mesi estivi, trasformando il quartiere in un vivace polo di aggregazione sociale, artistica e civica. 

Tra il 5 giugno e il 31 luglio negli spazi coperti e all’aperto di officine CAOS c’è solo l’imbarazzo della scelta tra spettacoli dal vivo, attività creative, letture ad alta voce e tante altre coinvolgenti proposte da vivere insieme a noi.

Vuoi scoprire cosa abbiamo pensato per te quest'estate? Ecco il PROGRAMMA

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APPUNTAMENTI SERALI

venerdì 06 giugno - h.21:15 - cortile CAOS  | BUSTERBAGATELLE di Toschino 

venerdì 13 giugno - h.21:15 - cortile CAOS | WORLD MUSIC di Ambos Mundos

venerdì 20 giugno - h.21:15 - cortile CAOS | LA BALENA VOLANTE di Rasoterra

venerdì 27 giugno - h.21:15 - cortile CAOS | MI PROMETTI UN BALLO? di Lavorare Stanca_VersoSud

giovedì 3 luglio - h.21:15 - cortile CAOS 

NO OTHER LAND co-diretto da attivisti palestinesi e israeliani

NO OTHER LAND diretto da Basel Adra, Yuval Abraham, Rchel Szor e Hamdan Ballal. 

Torna il cinema all'aperto! “No Other Land” racconta la storia della resistenza non violenta delle comunità palestinesi di Masafer Yatta contro l’occupazione israeliana, documentando le demolizioni e i trasferimenti forzati. Il documentario, co-diretto da attivisti palestinesi e israeliani, segue anche l’amicizia che nasce tra Basel, un giovane attivista palestinese, e Yuval, un giornalista israeliano che si unisce alla loro lotta.

…E INOLTRE, DI GIORNO

giovedì 5 giugno - h.17:00 - officine CAOS | DOPO LA SCUOLA DIVERTIAMOCI CON LA SCIENZA!       Laboratori scientifici interattivi a cura di CentroScienza Onlus

lunedì 9 e 19 giugno - h.19:30 - cortile CAOS | VAMOS! Salsation Fitness a cura di Manuela Bovo, Ass. Nuovi Orizzonti.

mercoledì 11 giugno - h.19:00 - officine CAOS | SPEED DATE LETTERARIO a cura di Pagina37

giovedì 12 giugno - h.15:00 - officine CAOS | ZONA DI CONFINE. Web Radio a cura di Coop. Zenith.

lunedì 16 giugno - h.10:30 - cortile CAOS | CON LA TESTA TRA LE NUVOLE. Grande azione collettiva, omaggio a Il cielo e dintorni di Giulio Paolini ne Il Castello incantato a cura del Dipartimento di Educazione del Castello di Rivoli.

giovedì 19 e giovedì 26 giugno - h.14:00 - cortile CAOS | GIOCHI NELL'ARTE. Laboratorio creativo

venerdì 6 e 20 giugno e venerdì 4 e 18 luglio - h.10:30 - officine CAOS

A VIVA VOCE! Il salotto multilingue

Potrai incontrare persone che parlano diverse lingue, condividere esperienze e migliorare le tue competenze linguistiche in un ambiente accogliente e informale. Non importa il livello linguistico: la cosa importante è divertirsi e imparare insieme! A cura di officine CAOS

giovedì 19 giugno e giovedì 17 luglio - h.17:30 - Biblioteca Civica F. Cognasso

VOCI D'ESTATE - Leggiamo insieme

Un incontro per chi ha il piacere di lasciarsi ispirare dalle storie. Le parole dei libri aprono la strada a conversazioni spontanee, pensieri che si intrecciano e punti di vista da condividere, senza giudizi né barriere. Non serve sapere tutto: basta la curiosità di leggere e il desiderio di ascoltare gli altri. Un angolo accogliente dove ogni pagina può diventare un’occasione per sentirsi a casa. A cura di officine CAOS.

domenica 22 e 29 giugno - h.17:00 - officine CAOS | LETTURE SCENICHE, NON IL SOLITO…SPETTACOLO!

da lunedì 23 a giovedì 26 giugno - h.17:30 - cortile CAOS | MI PROMETTI UN BALLO? Workshop di ballo

giovedì 10 luglio - h.17:00 - officine CAOS

CARA BOLLETTA…

Informazioni e consigli per salvare il portafoglio. Soluzioni semplici, autentiche e credibili per risparmiare denaro e diventare cittadini consumatori più consapevoli. A cura di Antonio Cajelli, Articolo 47.

giovedì 24 luglio - h.18:30 - officine CAOS

SOCIETÀ IN GIOCO Un evento per accendere la mente e spegnere la routine!

Un appuntamento all’insegna del divertimento intelligente: quiz, sfide a squadre, giochi da tavolo e creatività per mettere alla prova intuizione, collaborazione e spirito competitivo. Che tu sia stratega, sognatore o semplicemente curioso, vieni a giocare con noi e lasciati sorprendere: il futuro è nelle menti che sanno divertirsi! A cura di officine CAOS.

giovedì 31 luglio - h.18:00 - officine CAOS 

eSTATE A TAVOLA. Festa d'estate

Le vacanze estive sono alle porte, prima di sparpagliarci tra mari, monti e città, vogliamo salutare la routine quotidiana con una serata all’insegna della compagnia. Un’occasione per fare il pieno di allegria e “condire” l’attesa delle vacanze con del buon cibo. Ognuno porta qualcosa da mangiare da condividere, che sia dolce, salato, fatto in casa o scelto col cuore, l’importante è stare insieme. A cura di officine CAOS.

CHI SIAMO 

Le officine CAOS di Torino - Officine per lo Spettacolo e l’Arte Contemporanea - sono un centro polifunzionale posizionato nella periferia nord ovest di Torino, in Piazza Montale, nel quartiere Le Vallette, riconosciuto a livello locale, nazionale e internazionale come un centro di eccellenza per la produzione culturale e l’innovazione sociale, un luogo di incontro inclusivo e accogliente, uno spazio aperto alle proposte di tutti i cittadini, un laboratorio di idee e relazioni.

Questi spazi così ricchi di opportunità, sono gestiti da noi, la cooperativa Stalker Teatro, un gruppo di persone appassionate e competenti, che ce la mettono tutta per offrire sempre il meglio; crediamo che la cultura, quella che mette insieme le persone, che è per tutti e che ti fa innamorare, ti può cambiare la vita in un istante e per sempre! 

011 7399833 - +39 375 6986420 - comunicazione@officinecaos.net - www.officinecaos.net 

Prenotazione consigliata. Appuntamenti serali €3 - CineCortile e appuntamenti pomeridiani INGRESSO GRATUITO

69%
-24 Giorni
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
23° MonFilmFest, Giochi di Cinema Senza Frontiere

Luci, motore, crowdfunding: sostieni il MonFilmFest 2025! 

< Il cinema è una combinazione straordinaria >

Da oltre 20 anni, il MonFilmFest racconta il Monferrato attraverso il cinema, scoprendo nuovi talenti e nuove storie. L’ambizione è di narrare il Pianeta, con le sue criticità e le sue bellezze, partendo proprio dal Monferrato. 

Aiutaci a realizzare il 23° MonFilmFest, "Giochi di Cinema Senza Frontiere", dal 4 al 12 Luglio 2025!

  • Un festival "gioco": mettiamo alla prova giovani filmmakers con sfide creative, come "Sette Giorni per un Film", dove dovranno realizzare un cortometraggio in una settimana!
  • Due anime, locale e globale: con le sezioni ON SITE (a Mombello Monferrato) e OFF SITE (aperta ad autori da tutto il mondo), abbracciamo una visione cosmopolita del cinema.
  • Un occhio al futuro: con "Chat si gira!" esploriamo senza pregiudizi, ma con spirito critico, le potenzialità dell'Intelligenza Artificiale nella scrittura creativa, unendo tradizione e innovazione.
  • Un impegno concreto:  da oltre vent'anni promuoviamo la sostenibilità ambientale e sociale, coinvolgendo i giovani e contribuendo agli obiettivi dell'Agenda 2030.
  • Vetrina: ricerchiamo e proiettiamo film dimenticati o poco conosciuti, uno sguardo sul mondo e sulle cose offrendo una panoramica unica sul cinema internazionale.

Con il tuo aiuto potremo:

  • Sostenere i giovani filmmakers: offriremo a tutti i partecipanti borse di studio, attrezzature e ospitalità durante il festival.
  • Organizzare eventi speciali: proiezioni, workshop, incontri con gli autori e molto altro!
  • Promuovere il territorio: dal 2003 ci impegniamo a  promuovere il Monferrato e le sue eccellenze,  e a far conoscere realtà diverse da tutti i continenti.
  • Diffondere la cultura cinematografica: offriremo un'esperienza unica a appassionati e curiosi di cinema e non, semplici esploratori di nuovi mondi culturali.
  • Un grazie speciale sul sito web del festival (da €5)
  • Catalogo digitale del festival (da €15)
  • Invito alla serata inaugurale (da €50)
  • T-shirt ufficiale del festival (da €30)
  • Mistery Box (da €75)
  • Possibilità di assistere alle riprese di un cortometraggio (da €100)
  • Cena con gli autori del festival (da €250)
  • Weekend in Monferrato durante il festival (da €500)
  • Diventa produttore associato di un cortometraggio! (da €1000)

 

Ogni contributo, anche piccolo, è importante per realizzare un grande sogno.

Aiutaci a far vivere il cinema, sostieni il MonFilmFest 2025!

52%
-24 Giorni
Istruzione di qualitàParità di genereVita sulla terra
Progetto CircOspedale

Per bambini e ragazzi, essere ricoverati in ospedale significa lasciare per un po’ di tempo la propria casa, gli amici e le abitudini. Per questo motivo, oltre alle cure mediche, è fondamentale creare un ambiente accogliente, pensato per i loro bisogni affettivi, ludici e cognitivi.

Uniti per Crescere Insieme è un ente non-profit che utilizza il Circo come motore di trasformazione sociale e di benessere di comunità con persone in situazioni di fragilità. Grazie al progetto CircOspedale aiuta i giovani pazienti a sentirsi meno soli e a vivere il ricovero in ospedale in modo più positivo e costruttivo.

Trasformiamo le corsie degli ospedali pediatrici in spazi di gioco, creatività e relazione. Attraverso giocoleria, equilibrismo e magia, aiutiamo i piccoli pazienti a vivere momenti di leggerezza e divertimento, coinvolgendo anche le famiglie e il personale sanitario. 

Dal 2009, il progetto Circospedale ha coinvolto oltre 5.000 persone con più di 900 interventi realizzati in corsia, negli Ospedali di Torino, Milano e Bologna.. ma non vogliamo fermarci qua!

Con il tuo aiuto potremo mantenere attivo il progetto e ampliarlo per raggiungere sempre più persone in sempre più città, sostenendo i costi di operatori specializzati e l'acquisto di nuovo materiale circense.

Ogni contributo, piccolo o grande, è un “semino” che Uniti per Crescere Insieme farà germogliare con cura permettendo a tutti i beneficiari di veder crescere e fiorire la bellezza in ospedale!

Grazie al tuo supporto, possiamo far crescere sempre di più il progetto CircOspedale..
..perchè Chi semina Circo raccoglie bellezza!

85%
-76 Giorni
Salute e benessere
Borgate in cammino 2025

Torna, per la seconda edizione, Borgate in cammino, il progetto che unisce cultura, outdoor, scoperta del territorio e spettacolo dal vivo. 

La Via Francigena e la Sacra di San Michele

Borgate in cammino, coniuga l’esperienza del cammino allo spettacolo, offrendo esperienze in grado di valorizzare il territorio: 10 differenti itinerari coinvolgeranno ogni volta una guida naturalistica e un “narratore”. La guida e il performer guideranno il pubblico lungo i cammini. Le performance saranno studiate in relazione al territorio e al singolo tratto di percorso. Ogni giornata si concluderà in una location precisa: una tappa del festival Borgate dal Vivo. I camminatori, al termine del percorso, potranno prendere parte allo spettacolo del festival. Il nome del progetto prende spunto sia dal festival, di cui sarà parte integrante, sia dal fatto che i cammini andranno a unire diverse borgate della Valle. I partecipanti potranno fruire del territorio a più livelli:

  • Conoscere il patrimonio naturalistico e i cammini
  • Partecipare a eventi itineranti
  • Partecipare a spettacoli dal vivo all’interno di beni artistici

Perché il crowdfunding

Abbiamo deciso di sostenere questo progetto con una campagna di crowdfunding, sia per sostenere il progetto, sia soprattutto per condividere con il nostro pubblico quella che sarà un'esperienza a 360°.  Con i soldi raccolti, investiremo in comunicazione sui percorsi della Via Francigena, al fine di renderli sempre più accessibili e conosiuti e sosterremo il lavoro di guide locali riconosciute e qualificate e degli artisti coinvolti. 

Uno dei racconti della prima edizione

Sei storie da ascoltare camminando

La trasmissione della conoscenza è un racconto. Gli eventi storici, la religione, le tradizioni sono inscindibili dalla narrazione, tanto da essere giunte a noi sotto forma di epopee, di storie di eroi e di dei. Tale fu soprattutto nell’antichità, quando la scrittura e la lettura erano appannaggio di pochi, ed è così che molti fatti sono giunti fino all’epoca moderna, sotto forme ibride le cui vicende sono ormai talmente integrate nella nostra cultura da far risultare secondario il reale accadimento di quegli stessi eventi. 

Borgate in cammino unisce idealmente molte suggestioni: la conoscenza (in questo caso, legata alla scoperta del territorio, dei suoi abitanti, della natura e dei fatti storici); l’immaginazione; il viaggio delle storie insieme alle persone da una terra all’altra, da un continente all’altro; la figura del cantastorie medievale, allo stesso tempo narratore e cronista la cui figura era caratterizzata in modo fondamentale anche dallo spostamento, e dunque dal mettere in collegamento, i luoghi attraversati.

Il programma

  • 27 giugno, “Sentiero… da lupi” a cura di Faber Teater, due donne e due generazioni si incontrano in lungo il percorso da Chiomonte a Susa. Nonna e nipote, la prima docente di antropologia, la seconda fotografa naturalista, entrambe al lavoro sulla figura del lupo, archetipo immaginato e animale reale, si specchiano nel rispettivo oggetto di studio e attraverso esso si rivelano e si ritrovano.
  • Il 5 luglio Orlando Manfredi, cantautore, attore e autore, riflette sul rapporto tra stanziali e viaggiatori con “Indi(e)geno francigeno”, in cammino da Novalesa a Venaus. Una riflessione su ruoli dinamici, dove anche chi apparentemente è fermo finisce col mutare grazie all’accoglienza, tanto più significativa in quanto svolta lungo il percorso della Via Francigena, antichissima rotta di pellegrinaggio - e dunque di incontro.
  • Il 16 luglio il percorso, guidato da Borgatta’s Factory, attraversa invece la storia nazionale e locale con “I cammini della Resistenza”, in un’area che fu fortemente segnata dalla lotta di Liberazione, e i cui versanti sono ancora costellati dal ricordo dei fatti e delle persone che ne furono protagoniste. L’appuntamento quel giorno sarà doppio. Alle 18:15, al termine della camminata, anche chi non ha partecipato all’escursione potrà unirsi al gruppo per una visita al Museo Valsusino della Resistenza (Via Torino 36, Condove, ex officine Moncenisio).
  • Il 17 luglio, da San Giorio a Villarfocchiardo, Massimo Barbero accompagnerà i camminatori a scoprire “Il testamento dell’ortolano”, delicata e poetica vicenda in cui i temi del rapporto tra padre e figlio, della cura e dell’eredità trasmessa alle generazioni a venire passano attraverso la relazione con la terra e con i suoi prodotti, alimento e quindi base fondamentale per la vita stessa che si trasmette ai propri discendenti.
  • Il 29 luglio il percorso si sposta in alta Val di Susa, nel territorio di Bardonecchia, tra Pian del Colle e la stazione sciistica di Chesal. Lungo questo tragitto affacciato sulle montagne, Alberto Barbi porterà il racconto di vita e di esplorazione “Il re delle Alpi”, ispirato a Walter Bonatti, alpinista e viaggiatore per cui questo titolo fu coniato dopo una vita trascorsa ad aprire nuove vie sulle vette di tutto il mondo.
  • La tranche estiva di Borgate in cammino si concluderà il 2 agosto tra Salbertrand ed Exilles, sotto le chiome del Gran Bosco, cui Marta Zotti darà voce con “Il bosco racconta”, una proposta di fiabe e leggende legate alla natura, agli alberi e ai boschi della tradizione, che collegando le storie dell’Uomo a quelle della Terra.
Federico Sacchi in uno degli eventi della prima edizione

Borgate in cammino: come funziona

Storicamente, la Valle di Susa è terra di sentieri e di cammini. Valico verso la Francia, da sempre è stata attraversata da rotte commerciali, da persone in cerca di lavoro e da pellegrini che percorrevano la Via Francigena. Durante la seconda guerra mondiale accolse le formazioni partigiane e fu sede di importanti episodi della lotta di Liberazione, di cui restano tracce e memorie. Oggi, come un tempo, è una rotta migratoria per esseri umani in cerca di futuro

Seguendo questi tracciati e queste ispirazioni, ma anche le caratteristiche più suggestive della natura della Valle, sono stati individuati i percorsi lungo i quali una guida naturalistica e un performer accompagneranno il pubblico durante un pomeriggio a piedi con racconti di vita, storie, curiosità per arricchire e valorizzare un pezzo di strada fatto insieme. Le performance dei narratori sono state selezionate in relazione al territorio e al singolo tratto di percorso.

Ogni camminata si concluderà nei pressi di una tappa del festival Borgate dal Vivo. I camminatori quindi, al termine del pomeriggio, potranno prendere parte allo spettacolo serale. Per facilitare gli spostamenti, l’organizzazione prevede un servizio di navetta che accompagnerà i partecipanti, di volta in volta, dal punto di raccolta in cui lasceranno le auto, e che corrisponde anche all’arrivo della camminata, a quello di partenza, trattandosi di percorsi che non hanno un tragitto ad anello. 

I partecipanti dovranno essere attrezzati con abbigliamento e materiali adeguati all’escursione: scarpe da escursionismo (no scarpe con suola liscia, mocassini, sandali), abbigliamento a strati, crema solare, cappello, borraccia e bastoncini da trekking se utilizzati.

 

38%
-24 Giorni
Salute e benessereCittà e comunità sostenibili
BLITZ - Un "classico" gioco di carte

Buongiorno, nipoti. 
Mi chiamo Nonna Blitz, e sono qui per accompagnarvi in un viaggio fatto di carte, imprevisti, design e vendette familiari. Non sono una carta del gioco. Non sono una regola. Non sono un'espansione. Sono solo una voce saggia con qualche acciacco e tanta esperienza, un punto fermo nell’assurdo. Tipo quei centrini che nessuno sposta anche se non servono a niente.

Blitz è un gioco di carte, questo è sicuro. Ma non come quelli dove serve il regolamento a fascicoli, la penna, i dadi, l’oroscopo e due ore di libertà condizionata. Blitz si impara più in fretta di una scusa per non uscire, e funziona in qualsiasi posto dove puoi poggiare le chiappe o le carte.

Tavolo? Bene.
Pavimento della metro? Buono, se ti piace l'effetto suspense tra una fermata e l'altra.
In coda alle poste? Improbabile, ma se ci riesci ti meriti una standing ovation. O almeno il mio rispetto.

Funziona in due, in cinque, in dieci, in trenta.
Ogni mazzo è per 5 giocatori, quindi basta moltiplicare e resistere alla voglia di lanciarsi addosso qualsiasi cosa sembri vagamente innocua.
Le partite durano circa 15 minuti, il tempo perfetto per litigare senza rovinarsi la giornata.
Si gioca dai 7 ai 99 anni, o anche sopra, se ci si ricorda di aver pescato.

Hai presente quei giochi con carte piene di fronzoli, effetti speciali, draghi giganti e maghi con quattro paia d'ali? Bellissimi, eh. Io ci ho perso dei nipoti là dentro. Ma Blitz prende un'altra strada: carte essenziali, dirette e decise. Nessuna illustrazione elaborata, solo testo chiaro, colori accesi e linee geometriche che urlano quello che devono dire.

Dentro la scatola, poi, trovate un sacco di cose colorate e nessun dischetto DVD, lo prometto.

36 carte collezione, divise in 4 tipologie (ciascuna con 9 carte). Viola, rosa, arancio, azzurro: più che colori, piccoli schiaffi cromatici da combinare come ti pare.

16 carte azione:

  • 4 “Pesca x2” (per chi ama abbondare)
  • 4 “Scambia x1” (per chi mente sorridendo)
  • 4 “Ruba x1” (per chi non ha scrupoli)
  • 4 “Blocca x1” (per chi rosica con stile)

1 carta Blitz: la regina madre. Il Joker dopo due birre. L’arma finale.

1 carta QR con tutte le regole, perché oggi se non è in digitale, non esiste.

1 libretto di istruzioni super minimal e breve, in italiano e inglese.

E poi c'è la scatola: non sa stare zitta, con stile e colore che si fanno notare. Un piccolo oggetto di design, bello anche solo da guardare.

Blitz è rapido, viscerale e scorretto il giusto.
Ogni giocatore parte con 3 carte. Poi:

  • Peschi (obbligatorio, non come l’autocertificazione)
  • Esponi una carta collezione sul tavolo (se vuoi)
  • Se hai esposto, puoi giocare una carta azione o Blitz

Poi incroci le dita, guardi negli occhi chi ti ama e speri non ti rubi tutto.

Lo scopo?
Fare 4 collezioni da 4 carte:

  • o tutte dello stesso tipo (maniaci del controllo)
  • o tutte diverse (creativi, incasinati, cuori spezzati)

La Carta Blitz?
È la carta della “c’ho voglia di fare casino oggi”. Con lei rubi a tutti, giochi tutto, e nessuno può bloccarti.
È il Carnevale di Rio, in una mano. Con le suocere che applaudono.

No, Blitz non è solo un giochino simpatico.
È il risultato di un progetto curato con attenzione: tra forma e funzione, tra gioco e bellezza.
È un oggetto pensato per divertirti, ma anche per stare bene ovunque lo lasci.

Sul tavolo, in libreria, vicino a un cactus finto o a una lampada di design.
Come una rivista giapponese del 2042: essenziale, strana al punto giusto, e troppo incredibile per ignorarla.
Insomma, audace come me… ma senza artrosi.

Quella che hai davanti è la Blitz Color Edition – Versione 1. Il primo passo. Il seme. Il battito iniziale di una dentiera che traballa quando parte la voglia di mischiare le carte e l'entusiasmo.

Le regole sono semplici e funzionano. Ma l'idea è di cambiare il look del gioco, con edizioni create in collaborazione con designer famosi ed emergenti.

E sai cosa significa questo? Che Blitz non sarà solo un gioco, ma un oggetto che vorrai tenere. Come quei francobolli rari che non usi, ma che ti fanno sentire ricco. Qui, però, non si tratta solo di guardarli. Ci giochi, vinci, e rubi carte a tua sorella e ogni nuova edizione speciale porterà con sé nuove carte e nuovi stili visivi, ma la parte più divertente è che potrai mischiare i mazzi e creare combinazioni sempre più folli e imprevedibili durante le tue partite.

Ed ecco perché sono qui a raccontarti tutto questo, per darti la possibilità di far crescere questo progetto insieme a me. Abbiamo bisogno di una spinta. Il gioco è pronto: le regole, i materiali, l'identità. Ma non è ancora fisicamente nelle nostre mani: sta arrivando.

Sostenere questa campagna significa essere i primi ad avere Blitz, in anteprima ed esclusiva, prima che arrivi sul mercato. È un modo per lanciare il progetto davvero, per metterlo nelle mani giuste, e per dare voce a una visione che unisce gioco, design e collezionismo.

Non ti chiediamo di finanziare un’idea, né di crederci alla cieca. Ti stiamo solo dando il biglietto per il debutto.

Sostenere Blitz non è un favore. È un modo per dire: “Mi piacciono i giochi semplici ma pieni di imprevisti, le idee che sanno di design, e le cose così simpatiche che ti viene voglia di collezionarle.”

E io, modestamente, lo so bene: ci ho messo la faccia, la voce e pure la dentiera.

Come ti dicevo: niente, io sono la Nonna Blitz. Ci sono nei video, nei reel, nei vocali. Ma non nel gioco.
Ti accompagno all’ingresso, ti do due dritte, poi ti arrangi tra collezioni e vendette silenziose.

E se non vuoi supportare Blitz… va bene. Ma le nonne non dimenticano. E io ho un mattarello. Potrei usarlo. Non per forza per la pasta.

⚡️ Scegli Blitz. Scegli il caos. Scegli il design che non ti chiede permesso.

Il gioco è quasi pronto a uscire. Le carte fremono nel mazzo. Il resto lo fai tu.
Scatena l’imprevisto.

 

IL CREATORE (quello vero)

Samuele Bolognesi (Sam per gli amici)
Da piccolo sognavo di giocare nell’NBA, avere una villa a Miami e una moto potentissima. 
Poi ho scoperto il design, sono rimasto a Torino e da lì non ci ho più visto nulla: da oltre 15 anni lavoro nel mondo della comunicazione, tra progetti digitali (ma anche non), interfacce e pixel messi in riga con amore maniacale. 

La villa può aspettare, la moto, però, me la sono comprata ;)

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"Blitz è solo il primo passo di qualcosa di più grande che ho in mente — ma intanto si comincia da qui, con un mazzo di carte che sa di design e una nonna che non perdona."

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38%
-9 Giorni
Istruzione di qualitàLavoro dignitoso e crescita economica
MusicAbilmente 2025 // 10° edizione

MusicAbilmente è un festival di inclusione sociale dedicato a musicisti, attori e ballerini con disabilità, si svolge a Chamois, un paesino della Valle d'Aosta. E' un'esperienza unica che celebra la diversità, l'inclusione e la gioia del far musica, del recitare e del ballare insieme. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per portare avanti questo importante progetto.
Quest'anno raggiungiamo un traguardo di cui siamo veramente orgogliosi: siamo giunti alla decima edizione del festival!! Le giornate scelte sono sabato 5 e domenica 6 luglio. 
MusicAbilmente è una manifestazione organizzata dall'associazione "Insieme a Chamois - Ensembio a Tzamoué", con il sostegno della Presidenza del Consiglio della Valle d'Aosta e del Comune di Chamois, che sono al nostro fianco ormai da tanti anni e a cui va in nostro ringraziamento.
 


Affinché questo festival continui a crescere e a ispirare, abbiamo bisogno del vostro supporto!
Le vostre donazioni andranno a completare il budget che avremo a disposizione per concludere al meglio l'organizzazione e quindi per coprire interamente le spese artistiche, logistiche e organizzative e, soprattutto, ampliare il numero dei partecipanti che possiamo ospitare.

MusicAbilmente è un'esperienza unica sia per chi si esibisce sia per chi assiste agli spettacoli, si propone di onorare e valorizzare la conquista di capacità artistiche e professionali di qualità, realizzata da ciascun gruppo grazie ai propri percorsi educativi e formativi. Il tutto nella splendida cornice di Chamois, piccolo paesino di montagna che si presta perfettamente allo scambio e all'ascolto essendo situato a 1800m di altitudine e raggiungibile solo in funivia o a piedi. 


Nell'edizione di quest'anno avremo cinque bellissimi progetti, che potete scoprire sul nostro sito
www.musicabilmente.it  e una web radio che ci accompagnerà per tutto il viaggio con le registrazioni e le interviste ai gruppi.
 
 

 


 

                                                                        IL PROGRAMMA 2025
 


Sabato 5 luglio


ore 15:00  Apertura del festival e saluti delle autorità
ore 15:15  Coro ALI ALI | Aosta | musica
ore 16:30  DOOLIA | Genova | musica
ore 18:00  RESTO, IO RESTO QUI e SUPEREROI | due cortometraggi a cura dell’associazione “CIP, cinema, inclusione e partecipazione” | Pinerolo | cinema
 


Domenica 6 luglio


ore 10.30 Incontro di gruppo di presentazione, di riflessione e scambio per educatori, ragazzi, docenti, volontari dell’associazione “Insieme a Chamois” e pubblico, con finalità di confronto e condivisione di esperienze, metodi, percorsi educativi e risultati di ciascuna realtà | tavola rotonda


ore 15:00  TAKE ME AUT, L'EROE CHE E' IN ME uno spettacolo teatrale con regia di Alice De André e i ragazzi della Fondazione “Un futuro per l'Asperger” Onlus | Milano | teatro
ore 16:30  CLGensemble | Torino | musica
 

 

 



 


Unitevi alla nostra campagna e condividetela con i vostri amici, vi aspettiamo su a Chamois per assistere a questo bellissimo evento!!

 

93%
-24 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianze
"Venezia MAI raccontata: il quarto ponte sul Canal Grande, progettato da Santiago Calatrava”

VENEZIA: LA STORIA MAI RACCONTATA

Nel 2025/2026 a Venezia,  vi sarà una mostra fotografica dedicata alla costruzione del Ponte della Costituzione, il Quarto Ponte sul Canal Grande progettato da Santiago Calatrava. Attraverso una selezione di fotografie e video, l’esposizione racconta la storia e le sfide tecniche della realizzazione di questo capolavoro architettonico, aperto l’11 settembre 2008.

Filippo Leonardi, unico fotografo ammesso ai cantieri, su incarico del Comune di Venezia, ha documentato con 30.000 immagini tutte le fasi della costruzione dal 2004 al 2009. Le sue fotografie illustrano non solo i lavori in città, ma anche le lavorazioni nei cantieri fuori opera, come a Marghera e in altre località italiane. Tra i momenti chiave emergono il completamento delle fondazioni nel 2004, l’assemblaggio delle strutture metalliche a Marghera nel 2006, il trasporto del ponte sotto il Ponte di Rialto nell’ottobre 2007 e l’apertura al pubblico nel 2008.

Con i suoi 94 metri di lunghezza e 9 metri di larghezza nel punto più alto, il ponte rappresenta un’opera di straordinaria ingegneria: 730 tonnellate di ferro, 420 tonnellate di acciaio, 50 tonnellate di marmo e altrettante di vetro. La costruzione ha coinvolto 41 aziende e 170 operai.

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un fotolibro con l’introduzione dello storico della fotografia Italo Zannier.

L’evento potrà avvenire solo se le donazioni copriranno le spese minime.

L'evento si propone di dare visibilità ai progetti umanitari dell'associazione Bambini Del Mondo ONLUS di Venezia

l'obiettivo minimo è di 20.000 €, con 50.000 €, potremo stampare il libro offset e far conoscere il progetto in tutto il mondo.

L'evento può essere totalmente finanziato da un principale sponsor, oppure suddiviso tra tre, cinque, o molti più sponsor, ognuno dei quali riceverà la dovuta visibilità in base all'impegno economico impiegato.

I principali Sponsor verranno promossi da un ufficio stampa in diverse forme quali:

Sito internet, che prevede un afflusso minimo di 10000 contatti mensili.

Canali social quali facebook, instagram e tick tok, sia per la fruizione Italiana che estera

(si concorderà con lo sponsor il target di interesse).

Notiziari su emittenti televisive.

Affluenza minima di 6000 persone durante la mostra.

Presentazione del libro e della mostra in diversi eventi online.

Presentazione del libro e della mostra in diversi luoghi prestigiosi del Veneto

Affissioni pubblicitarie nella provincia di Venezia

Coinvolgimento di Influencer

Citazione dello sponsor nel catalogo della mostra, e copie personalizzabili

Per ulteriori informazioni, visita il sito ufficiale:

mostra www.mostrapontecalatravavenezia.it

progetti umanitari www.bambinidelmondo.org

6%
-6 Giorni
Consonanze Estate Mamme

🎵 Consonanze Estate Mamme 2025

Cosa succede quando una mamma con background migratorio, d’estate, si ritrova sola, con i figli a casa, senza scuola, senza rete, senza spazio? Succede che tutto si ferma. L’integrazione si sospende. La rete si affievolisce. I momenti per sé, diventano sempre meno.

È qui che abbiamo immaginato: Consonanze Estate Mamme. Per trasformare un vuoto che abbiamo visto e ascoltato in musica, incontro e possibilità.

Per farlo al meglio abbiamo unito due delle maggiori progettualità di Fa bene, Fa bene Mamme e il Festival Consonanze, giunto alla sesta edizione - in una serie di incontri unici in cui coniugare scoperta, tradizione e benessere.

📍 Chi sono le protagoniste?

Sono mamme. Donne. Migranti. 

Vivono una doppia discriminazione e d’estate rischiano una terza: l’isolamento.
Con la chiusura delle scuole e dei servizi, il loro percorso di integrazione si interrompe. 

📍 Perché Consonanze?

Perché Consonanze è uno spazio d’incontro per chi arriva da lontano e per chi è nato e cresciuto qui. Perché il Festival, giunto alla sua sesta edizione è diventato lo spazio per conoscersi, per superare confini e riscoprirsi.

Sotto la direzione artistica di Simone Campa, il Festival si pone come un melting pot di strumenti, melodie e lingue.


🌀 Cosa vogliamo fare?
Vogliamo restituire spazio, voce, strumenti.
Attraverso 10 mattinate settimanali, da luglio ad agosto, offriremo a 12 mamme e ai loro figli:
  ✔️ attività per bambini, curate da educatrici professioniste
✔️ laboratori culturali e visite guidate per conoscere la città

 ✔️ attività per uscire dalla propria comfort zone e scoprire nuovi orizzonti
✔️ spazi di ascolto, cura, confronto
✔️ laboratori musicali interculturali, grazie a Simona Campa e all’Orchestra Terra Madre 

🎶 E poi la magia:
le donne coinvolte co-creeranno due serate musicali aperte al pubblico, frutto di 4 incontri di laboratorio sonoro, dove le tradizioni dei paesi d’origine si fonderanno con le sonorità del presente.
Sarà un ponte vivo tra il passato e il futuro, restituito alla città. Un palco dove le emozioni diventano voce, integrazione, bellezza.

🌍 Perché è importante?
Perché l’integrazione vera non si misura con un certificato di lingua o con la cittadinanza.
Si costruisce nel tempo, nei legami, nella possibilità di sentirsi parte.
E queste donne non vogliono più restare ai margini.
Vogliono essere ascoltate. Coinvolte. Visibili.

📣 Abbiamo bisogno di te.
💛 Dona ora. Perché parlare di migrazione e di diritti: è parlare di umanità, di dignità, di futuro.

#ConsonanzeEstateMamme2025

24%
-24 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Contest Y - Accendi la musica insieme a noi!

CHI SIAMO: Y EVENTS APS ETS

Siamo Geo, Boe e Elena, tre giovani organizzatori di eventi dello spettacolo, e abbiamo un sogno: offrire un palcoscenico a giovani musicisti e cantanti emergenti, per regalare loro opportunità concrete di espressione e crescita artistica.

Per farlo, abbiamo fondato la nostra associazione, Y Events APS ETS, che da due anni è operativa nell'organizzazione di iniziative rivolte alla comunità del territorio della provincia di Cuneo.

Insieme agli artisti che ospitiamo sul nostro palcoscenico, stiamo crescendo anche noi, e stiamo sviluppando progetti sempre più ambiziosi per portare sempre più benefici a tutti coloro che ne prendono parte. Per questo, abbiamo bisogno del sostegno di persone come te, che condividono i nostri stessi valori! :-) 

 

IL CONTEST Y - LA PRIMA EDIZIONE (2024)

L'anno scorso abbiamo portato in alcune piazze del centro di Mondovì (CN) la prima edizione del Contest Y, un contest musicale e canoro pensato per dare spazio ai giovani talenti del nostro territorio e per offrire un intrattenimento gratuito e di qualità alla cittadinanza. 

L'evento ha riscosso un grande successo, così quest'anno lo stiamo riorganizzando più in grande, con tante nuove sorprese per tutti voi!

Se l'anno scorso non hai partecipato all'evento, ecco un video con alcune immagini dell'edizione 2024.

 

L'EDIZIONE 2025 

Quando: 2 | 9 | 16 | 23 luglio 2025
A che ora: dalle 21.00 fino a mezzanotte
Dove: Piazza Santa Maria Maggiore, Mondovì (CN)

Questa edizione del Contest Y l'abbiamo sognata in grande, ecco alcune novità:

  • I giudici: ogni sera ci saranno tre giudici fissi (un giornalista, un professore di musica e un'insegnante di canto) + un giudice ospite di fama nazionale che cambierà ogni data, in relazione al tema della serata.
  • Gli artisti: ogni sera, a fianco dei concorrenti, si esibirà sul palco del Contest Y anche un artista ospite, avremo con noi musicisti, cantanti, rapper e stand-up comedian!
  • La partecipazione del pubblico: durante la finale del 23 luglio, tutti gli spettatori presenti in piazza potranno votare il proprio artista preferito. Il concorrente che otterrà il maggior numero di voti otterrà il premio speciale del pubblico.
  • Le collaborazioni: quest'anno abbiamo esteso la nostra rete di partenariati con altre realtà del territorio, fra cui l'associazione L'Albero del Macramè e l'azienda Lo Grasal, che hanno pensato a dei regali speciali per te che sostieni il nostro progetto <3
  • I premi: al centro del nostro evento, però, ci sono sempre i nostri concorrenti! Quest'anno vorremmo dedicare una parte ancora più consistente del nostro budget all'acquisto di premi che possano dare loro un contributo ancora più forte alla loro carriera artistica.

 

GLI STEP DEL CROWDFUNDING

  • 300 euro: riusciamo ad acquistare i premi per il secondo e terzo classificato e il premio del pubblico
     
  • 1000 euro: riusciamo a ingaggiare i giudici ospiti delle quattro serate, esperti del panorama musicale nazionale
     
  • 1500 euro e oltre: riusciamo a portare sul palco del Contest Y musicisti, cantanti, rapper e stand-up comedian per rendere le nostre serate ancor più indimenticabili!

L'obiettivo minimo del nostro crowdfunding è di 1500 euro, ma tutto ciò che raccogliamo in più ci permetterà di realizzare alcune delle nostre mille idee e di mettere le ali al nostro progetto!

73%
-15 Giorni
Salute e benessereCittà e comunità sostenibiliPartnership per gli obiettivi
As I lay Dead - VR Short Film

AS I LAY DEAD: PRESENTAZIONE

As I Lay Dead è un cortometraggio in realtà virtuale immersiva (da usufruire con o senza visore) che invita lo spettatore a riflettere sui temi della morte e dell'elaborazione del lutto, non solo come evento definitivo dall'esistenza umana, ma come esperienza inevitabile che - immersi in un susseguirsi costante di morte e rinascita - viviamo più volte nella vita.

Attorno allo spettatore una coreografia di personaggi di etnie, età e generi indefiniti, ciascuno immerso nel proprio dolore, racconteranno il lutto come dimensione inevitabile della vita di ogni essere umano.

Dopo una forte introspezione spirituale, durante la quale empatizzare con il dolore di chi resta, lo spettatore leviterà per osservare la scena dall’alto e vedere il suo stesso corpo, come morto, coperto da un velo.

Il film ha una focalizzazione in prima persona. Lo spettatore, dopo avere indossato il visore, si sdraia a pancia in su e resta fermo fino al termine dell’esperienza. Nella scena finale, attraverso l'utilizzo della computer grafica e grazie alla realtà virtuale, la soggettiva viene ribaltata e lo sguardo dello spettatore non è più dal basso verso l’alto ma dall’alto verso il basso.

 

DA DOVE NASCE L’IDEA?

Durante gli studi universitari ho sviluppato una sorte di ossessione per il "Compianto su Cristo Morto" di Niccolò Dell'Arca conservato nella Chiesa di Santa Maria della Vita a Bologna.

Mi interessava la teatralizzazione della scena, la plasticità dei corpi e l'intimità delle relazioni fra il Cristo e i personaggi che lo piangono.

Scoprendo la Realtà Virtuale ho cominciato a pensare alla possibilità di calare lo spettatore nei panni del defunto e costruire intorno a lui una drammaturgia sul lutto e sulla sua elaborazione.

Affascinato dal linguaggio della danza ho approfondito il lavoro di Pina Bausch e Merce Cunningham e trovato una forma che mi ha permesso di scrivere la drammaturgia fisica.

 

PERCHÈ HO DECISO DI FARLO?

Sono uno scrittore e un insegnante di scrittura creativa, ho scritto e diretto alcune video installazioni, ma è la prima volta che mi approccio in maniera così personale al cinema immersivo.

L'ho fatto perché la realtà virtuale permette allo spettatore non di vedere, ma di vivere l'esperienza del lutto, non dal punto di vista di chi piange, esperienza purtroppo comune a tutti, ma di chi è pianto.

 

TRA DANZA, TEATRO E TECNOLOGIA

Con "As I Lay Dead" ho voluto sperimentare la possibilità di mescolare diversi linguaggi artistici: la tecnologia si mette al servizio della drammaturgia, della musica, del teatro fisico e della danza - veri assi portanti dell'opera - ma anche dell'architettura e della scultura. Tutti linguaggi che entrano nell'opera e che ambiscono, mescolandosi, a restituire allo spettatore una goccia di Poesia.

 

IL TEAM DEL PROGETTO

Per realizzare il progetto ho coinvolto Alessandro Agostini e il team di Vitruvio Virtual Reality - marchio all'avanguardia nella produzione e nella produzione esecutiva di progetti ad alto tasso tecnologico - che ha voluto farsi carico dei costi di realizzazione degli ambienti virtuali a 360° e della direzione artistico - tecnologica. 

Inoltre è stata coinvolta Lucia Pasquali, coreografa e danzatrice, che ha selezionato il gruppo di danzatrici e performer di "As I lay dead".

 

COME VERRANNO UTILIZZATI I FONDI

La raccolta fondi è necessaria per sostenere il lavoro di coreografa, danzatrici, trucco, parrucco, costumi e l'affitto di teatro di posa e dell'attrezzatura necessaria alla realizzazione delle riprese.

 

9%
-4 Giorni
Parità di genereImprese, innovazione e infrastrutture
CartoonAbility: Disegni che suonano, Musica che parla!

 

Descrizione sintetica

Immagina un'orchestra dove ogni ragazzo trova la propria voce, anche se non può parlare. Immagina un cartone animato dove ogni disegno racconta una storia di coraggio e la musica è creata e suonata dagli stessi protagonisti. Questo è CartoonAbility, un percorso unico che unisce musica, arte visiva e inclusione, per offrire ai giovani con disabilità un’occasione concreta di esprimersi, crescere e farsi sentire.

Come è successo ai ragazzi dell'Orchestra Regionale Inclusiva della Toscana, e, fra loro, Simone Carminucci e Filippo Zoi, di cui vedete qui di seguito alcuni disegni che sono diventati un vero e proprio cartone animato.

Il cuore del progetto

CartoonAbility nasce dall’esperienza dell’Orchestra Regionale Inclusiva della Toscana, da anni impegnata a portare la musica come strumento di riscatto e integrazione. Il progetto permette ai partecipanti di creare un vero e proprio cortometraggio animato originale, frutto dei loro disegni, delle loro voci e delle musiche che eseguiranno dal vivo. Qui ognuno diventa protagonista, indipendentemente dalle proprie abilità.

 

Da dove nasce

In-Armonia nasce dalla volontà di un piccolo nucleo di musicisti, operatori e genitori di ragazzi con varie difficoltà, uniti dalla convinzione che la musica debba essere un diritto per le persone, e non un privilegio.

Grazie ad un percorso di Musicoterapia Orchestrale Inclusiva, sovvenzionato inizialmente con fondi europei, che ha visto uniti gli sforzi della Scuola di Musica di Fiesole, della Fondazione Sequeri Esagramma e della Fondazione Spazio Reale, abbiamo sperimentato un nuovo modo di fare musica d'insieme che, attraverso metodologie innovative e inclusive, ci ha portato, oggi, a voler sognare ancora di più.

Cosa faremo concretamente

  • 10 prove orchestrali collettive per imparare a suonare insieme e studiare la colonna sonora del cartone.
  • Creazione di disegni originali che diventeranno un cartone animato.
  • Laboratori di doppiaggio e voce per sperimentare l’espressione.
  • Un concerto finale con proiezione del cartone animato e musica dal vivo.
  • Distribuzione di un libretto artistico con i disegni originali.

 

A chi ci rivolgiamo

Giovani e adulti con disabilità, famiglie che vedono i propri figli scoprire capacità nuove, e tutta la comunità che si arricchisce grazie a una cultura più inclusiva e accogliente.

Chi può partecipare

Far parte del progetto rappresenta un’occasione di inclusione educativa che supera in efficacia l’intervento di sostegno individuale, grazie alla capacità della musica e dell'arte di agire in profondità ad ogni livello, sia emozionale che cognitivo. 

Per partecipare non è richiesta una conoscenza musicale o teatrale pregressa, e non ci sono particolari caratteristiche personali che impediscano di avvicinarsi al percorso formativo.

I destinatari sono persone con varie disabilità e di tutte le età, dai più piccoli ai più grandi. 

I laboratori e le lezioni ospiteranno fino ad un massimo di 30 partecipanti divisi in sessioni e per gruppi presso la Sede del Centro Giovani Sonoria, Via Chiusi 3 Firenze, Quartiere 4, Firenze

Il progetto si svolge da novembre a giugno.

Perché sostenere CartoonAbility

Perché la musica e l’arte non sono un lusso, ma un diritto universale. Perché ogni persona ha diritto di sognare e di raccontarsi. Perché l'inclusione non è solo un obiettivo, ma un’esperienza che arricchisce tutti.

La campagna di crowdfunding

Abbiamo scelto il crowdfunding per coinvolgere le persone nel nostro progetto. Il linguaggio artistico fa questo: rafforza legami, migliora la vita, crea un futuro, parla con ognuno di noi. 

Anche con te, che stai leggendo.

Sostieni CartoonAbility: dona per la campagna di crowdfunding! 

Anche un piccolo contributo può aiutarci a sostenere la nostra idea di futuro, di vita.

 

Obiettivo della campagna

Il primo traguardo è di 5.000 €, per coprire spese didattiche, materiali artistici, supporto tecnico per il cartone e l'organizzazione del concerto finale.

Ricorda: la campagna è sostenuta dalla Fondazione Il Cuore si Scioglie che, raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, raddoppierà la cifra raccolta.

In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna, vale doppio!

Come verranno utilizzati i fondi?

I fondi raccolti dalla campagna di crowdfunding saranno utilizzati per:

  • svolgere le attività didattiche con particolare riferimento all’orchestra e al doppiaggio e allo studio delle musiche della colonna sonora
  • costi di animazione del cartone e registrazione in studio professionale
  • organizzazione della proiezione in anteprima del cartone

Come donare?

Sostenere il progetto CartoonAbility è semplicissimo!

Segui questi semplici passi:

  • Iscriviti ad Eppela cliccando su Login in alto a destra e inserisci i tuoi dati. Se invece sei già iscritto accedi con la tua email e password.
  • Seleziona una delle ricompense fra quelle che abbiamo proposto oppure fai una donazione libera.
  • Clicca su  CONTRIBUISCI
  • Compila il semplice form con i dati per la donazione

In caso di successo alla scadenza della campagna la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati di fatturazione, ai responsabili del progetto. Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

In caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà invece ri-accreditata sulla carta da te utilizzata entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna stessa.

Puoi sostenere CartoonAbility anche mediante bonifico bancario direttamente sul conto di Associazione In-Armonia  IBAN IT88F0306909606100000199034

Ricordati di specificare la causale EROGAZIONE LIBERALE PROGETTO CARTOONABILITY

 

Il nostro sogno

 

Vogliamo che CartoonAbility diventi un modello replicabile, una piccola rivoluzione gentile dove arte, musica e pedagogia si intrecciano per ridisegnare il concetto stesso di abilità.

Unisciti a noi!

Sostieni il progetto, fai risuonare la creatività! Colora il futuro insieme a noi!

 



 

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Salute e benessereIstruzione di qualitàRidurre le disuguaglianze
Lady Cobra - Una killer in blues

Ciao! Mi chiamo Fabio Giovinazzo, sono un regista indipendente e con il mio film "Lady Cobra - Una killer in blues” voglio trascinarti in un’avventura unica di scoperta. La forza di volontà che mi ha permesso di produrre, con la mia compagna e attrice Nicoletta Tanghèri, un lungometraggio diverso da e opposto a quanto istituzionalizzato dal cinema italiano di oggi. Il coraggio di comunicare attraverso la mia creatività, quasi come cura terapeutica. Non contaminato dal rumore di chi la pensa diversamente, è l’impegno verso un altro modo di fare cinema dove non alzo la voce con il budget ma cerco di farmi ascoltare.

Una ballata tra affari sporchi e colpi di pistola in cerca di vendetta 

Una donna - veterana di guerra in congedo, disadattata ma idealista - alterna il lavoro come fioraia all'attività di killer a pagamento. Vestita di rosa, riceve i suoi clienti in un cimitero e si sposta su una Cobra degli anni Sessanta. Considerata la migliore, è conosciuta nell'ambiente con il nome di Lady Cobra e porta sempre a termine ogni incarico con la sua infallibile Smith & Wesson. 

Il naufragio sentimentale con un uomo di cui è ancora invaghita, finisce per farla chiudere sempre più in se stessa. In questo modo comincia per la donna una claustrofobica discesa nel baratro della solitudine, decisamente in bilico sui margini della sanità mentale. 

Un giorno si mette sulle tracce di un bambino, da lei visto per la prima volta quando un prete lo aveva avvicinato, con fare decisamente ambiguo, ai margini di un bosco. La successiva e terribile confessione porterà Lady Cobra a ribellarsi alle ingiustizie di una società sempre più depravata.

L’enigmatico ritratto di una solitudine al femminile

Intimo psicodramma che sposa un forte senso di alienazione, è l'enigmatico ritratto di una donna che cade senza respiro nell'abisso della solitudine. Quindi riflette una serie di ricostruzioni contestuali dal carattere lucido in grado di procedere seguendo un ritmo ipnotico: nascono, in questo modo e di buon grado, alchimie capaci di catturare lo sguardo di chi osserva. 

Ogni inquadratura genera l'analisi di un'atmosfera dove il senso di vuoto - che stuzzica con irriverenza la vita di Lady Cobra - viene trasmesso con efficacia dall'ambiente e dalle situazioni. La solitudine può essere raccolta ovunque, ma soprattutto ha le forme cangianti di una vocazione che non può fare a meno di scendere a patti con un disturbo mentale nascosto. 

Il film gioca sulla contrapposizione tra la donna infelice e squilibrata - nella ricerca inconscia di quei valori esistenziali che possono condurre alla salvezza dell'anima - e la società, rappresentata da vizi commercializzati e deformazioni intellettuali. Una forma di schiavismo legalizzato fin dalla nascita con la capacità di far annegare nella disperazione o nella follia omicida coloro che maggiormente sarebbero disponibili al Bene.

Il Cimitero Monumentale di Staglieno 

La caratterizzazione psicologica della donna assassina - killer infallibile come una perfetta macchina da guerra - stringe alleanza con quell'indiscutibile fascino che il Cimitero Monumentale di Staglieno, massimo luogo di sepoltura a Genova, è in grado di sprigionare attraverso un suggestivo e romantico intreccio fra monumento, architetture, memorie storiche e natura.

Aperto ufficialmente al pubblico il 1° Gennaio 1851, sono numerosi i monumenti che a Staglieno tendono omaggio alla memoria di personaggi che hanno contribuito al progresso della storia, alla diffusione della cultura e al successo delle arti. Proprio come molteplici sono quelli costruiti per ricordare gli eccentrici protagonisti della tradizione popolare.

Da Ernest Hemingway, a Friedrich Nietzsche, da Oscar Wilde a Mark Twain, passando attraverso Elisabetta d’Austria ovvero l’imperatrice Sissi, amata e ribelle: sono di conseguenza molte le figure di valore internazionale che hanno avuto modo di visitare questo luogo - uno dei cimiteri monumentali più importanti d’Europa - dove la memoria è celebrata da ricche sfumature.

Cobra – La mitica spider 427 

La Cobra nasce dalla geniale intuizione dell’americano Carrol Shelby che, esperto di competizioni, nei primi anni ’60 convince Henry Ford a fornire i suoi motori 8V alla britannica AC Cars per commercializzare una nuova grossa spider da destinare alle competizioni. Shelby impiegherà le Cobra nel Campionato Internazionale Gran Turismo, da lungo tempo ad appannaggio delle Ferrari. Dopo i tentativi del 1963 e 1964, vincerà il titolo nel 1965 con la più aereodinamica coupé “Daytona”. Il modello utilizzato nel film è la mitica spider 427, ultima evoluzione della Cobra dotata di motore da 7000 cc.

Rassegna stampa

Giovinazzo fa il suo cinema d’autore, unico e personale, ma al tempo stesso intenso e toccante per lo spettatore, che rimane incantato come un bambino che ascolta una fiaba e commosso dalla profondità dei sentimenti espressi.

Taxi drivers

Piccolo, ma interessante, stimolante e temerario film.

Web stampa 24

Il film è un prodotto indipendente che guarda alle ossessioni per la cultura pop di Quentin Tarantino, filtrandole attraverso l’espressionismo simbolico di David Lynch.

Insider trend.it

Opera autarchica e sfrontata.

Cineclandestino

La recitazione ovvero l’arte che svela i personaggi

Protagonista principale del film è Nicoletta Tanghèri, bravissima attrice in grado con la sua profonda e acclamata interpretazione di porre sotto efficace analisi le caratteristiche fisiche e gli arabeschi mentali di una figura femminile – Lady Cobra – decisamente non facile da approcciare e da comprendere. 

Dal cinema al teatro passando per la televisione, il cast può vantare la partecipazione di un gruppo attoriale che dona radicata esperienza e notevole bravura allo sviluppo narrativo. Accanto a Nicoletta, in ruoli dal profumo ambiguo ci sono Andrea Benfante, Raffaele Casagrande, Paolo Drago, Anna Giarrocco, Paola Bazurro, Fabio Taddi. Poi il piccolo Gabriele Bartoletti, per la prima volta sul grande schermo. Quindi le voci di Davide Aloi e di Antonio Carletti.

Grazie Adriano

Prezioso e commovente, il cameo di Adriano Aprà nel film ha già il fascino di una malinconia che, pur in alto grado dolorosa, cede nel farsi lambire da quella luccicanza che proprio il grande critico cinematografico sapeva diffondere con garbo. 

Critico cinematografico tra i più noti della storia in Italia, è stato capace di elevarsi per anni ad imprescindibile punto di riferimento nel cinema italiano per la scoperta di nuove tendenze e per la valorizzazione di nuovi autori. Impegnato più volte anche come attore, è scomparso a Roma nello scorso mese di Aprile all’età di 83 anni. 

La musica che rafforza l’immagine, oltre l’accompagnamento

Il rapporto con le immagini diventa più espressivo attraverso il linguaggio musicale.

Il ritmo di quel blues che guida i sentimenti - facendo cantare l’anima, generando emozioni fuori dall’ordinario - è di Joe Valeriano, una delle figure più importanti e carismatiche del panorama nazionale, nel quale opera da più di trent’anni con la sua voce e con la sua immancabile Stratocaster.

E poi c’è il linguaggio fortemente emotivo di Silvia Tavascia – in passato cantante della gothic metal band Demonia e degli Altherea – che evoca sensazioni sui cui riflettere in modo profondo, seguendo un processo creativo decisamente intimo, personale.

Vi racconto chi sono – FABIO GIOVINAZZO

Nato a Genova e laureato in Storia Contemporanea, sono regista cinematografico e scrittore. Lavoro nel mondo della scuola come maestro di sostegno, portando avanti anche progetti di potenziamento artistico, quindi uso la cinematografia adattandola alla mia personalità. Premiato in molte occasioni, il mio cinema rappresenta figure e condizioni marginali quindi mette in evidenza paradossi artistici e celebra narrazioni sospese tra sogno e realtà. Una forma di linguaggio - quello cinematografico oltre a quello letterario - che mi permette di comunicare con gli altri manifestando il mio pensiero con la mia curiosità, affrontando le mie paure con la mia voglia di giocare. Con il nome d'arte di Jovì realizzo opere tra fotografia e pittura. 

L’importanza del vostro aiuto: perché? 

Perché è un film che già esiste: concluso nelle riprese, arricchito nel montaggio e perfezionato nella post produzione.

Perché io e la mia compagna lo abbiamo prodotto attraverso grandi sforzi economici, ed è quindi un vero e proprio film indipendente.

Perché alcune importanti sale cinematografiche della Liguria hanno già proiettato il film, riconoscendone di fatto un valore importante sul quale investire.

Perché le donazioni che speriamo di ottenere andranno interamente a coprire i costi di quella strategia necessaria per distribuire il film al di fuori della Liguria, arrivando in più regioni e città possibili. Senza ovviamente dimenticare i festival nazionali e quelli di respiro internazionale. Quindi la natura suggestiva delle ricompense: opere d'arte fotografica, magliette speciali e un qualcosa di suggestivo che vi porterà direttamente sulla bellissima spider 427. E tanto altro ancora!

Perché lavori cinematografici come questo possono avere la possibilità di sopravvivere e di comunicare alla gente solo attraverso l’aiuto di chi ama il cinema in modo genuino, sfidando così una realtà cinematografica sempre più stretta nelle mani di un potere esclusivo e privilegiato.

Scheda del film 

Lady Cobra – Una killer in blues   

Regia: Fabio Giovinazzo; soggetto: Fabio Giovinazzo; sceneggiatura: Fabio Giovinazzo; collaborazione alla sceneggiatura: Antonio Lusci, Alessandra Chiodi; interpreti: Nicoletta Tanghèri, Adriano Aprà, Gabriele Bartoletti, Paola Bazurro, Andrea Benfante, Raffaele Casagrande, Paolo Drago, Anna Giarrocco, Fabio Taddi; e con Davide Aloi (voce), Antonio Carletti (voce); montaggio: Lucio Basadonne, A.B., Fabio Giovinazzo; direttore della fotografia: Andrea Bertero; musiche: Joe Valeriano, Silvia Tavascia; fonico: Stefano Agnini; post produzione: Lucio Basadonne; operatore: Andrea Bertero; assistente operatore e making of: Giulia Savi; make up: Leonardo Ciapica, Sabrina Totaro; illustrazione: Niccolò Pizzorno; fotografo di scena: Davide Costanzi; produzione: Fabio Giovinazzo, Nicoletta Tanghèri; durata: 83'; anno: 2024.

 

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Ecofestival

🌱 Ecofestival – Un futuro sostenibile da costruire insieme

Ecofestival è un evento annuale nato per rinnovare l’attivismo e l’empowerment tra giovani, residenti e stranieri, coinvolgendoli come protagonisti nella costruzione di un futuro comune e sostenibile.

L'iniziativa mira a sensibilizzare la comunità sulla tutela ambientale attraverso pratiche quotidiane, esperienze condivise e forme di attivismo concrete. Il festival promuove un approccio sostenibile all’agricoltura, al cibo e alle relazioni umane, con particolare attenzione alla connessione tra benessere psicofi sico e ambiente naturale.

Ecofestival vuole essere uno spazio aperto, inclusivo e partecipativo, in cui la sostenibilità non è solo un tema, ma uno stile di vita da vivere insieme, partendo dalle piccole azioni di ogni giorno.

Ecofestival – un evento costruito da e per la comunità


 🌿 Perché Ecofestival?

✔️Per costruire una comunità più consapevole e attiva 
✔️ Per creare una rete di enti e organizzazioni che ogni giorno praticano la sostenibilità
✔️ Per offrire a giovani e adulti esperienze educative e momenti di scambio reale 
✔️ Per diffondere buone pratiche e nuovi modelli di vita a basso impatto ambientale 
✔️ Per vivere due giorni di condivisione, musica, laboratori, buon cibo e crescita collettiva


📍 L’Ecofestival si svolgerà a Bergolo il 9 e 10 agosto 2025.
 

Momenti di condivisione e scambio tra giovani provenienti da tutta Europa


🤝Chi siamo

Siamo Associazione Vagamondo, attiva dal 2016 nella promozione della mobilità internazionale attraverso i programmi Erasmus+, progetti di volontariato e iniziative culturali.

Dal 2021 abbiamo scelto di portare i nostri valori anche sul territorio locale attraverso l’organizzazione di festival aperti e inclusivi, in collaborazione con:
• New Wellness Education,
• Parco Culturale Alta Langa,
• Comune di Bergolo,
• Altre associazioni e realtà no profi locali.

Il nostro lavoro si basa su valori come:
• Inclusione e partecipazione attiva,
• Sostenibilità ambientale e sociale,
• Educazione interculturale e consapevolezza ecologica,
• Empowerment delle persone e delle comunità locali.

Ecofestival nasce proprio da questo percorso, dalla volontà di creare uno spazio fi sico e simbolico dove persone di ogni età e provenienza possano incontrarsi, imparare, condividere e sperimentare pratiche di vita sostenibile.
Vagamondo è anche una comunità aperta: ogni anno accogliamo decine di giovani europei e volontari internazionali che diventano parte attiva dei nostri progetti e della nostra crescita collettiva.

Un festival che celebra la creatività, la partecipazione e la natura


🎯 Cosa vogliamo realizzare grazie al tuo supporto

Grazie al crowdfunding potremo:
• Organizzare laboratori pratici sulla sostenibilità,
• Realizzare attività educative per giovani e famiglie,
• Offrire eventi culturali e artistici,
• Consolidare la rete di organizzazioni virtuose,
• Potenziare l’area ristoro con prodotti locali a km0,
• Garantire accesso gratuito e inclusivo per tutti,
• Promuovere spazi di benessere e attività psicofi siche legate alla natura,
• Gestire la logistica e le attrezzature per il festival in modo sostenibile.
 

Spazi autogestiti e prodotti locali a km0


💚 Come puoi aiutarci

È possibile sostenere il progetto attraverso un crowdfunding supportato dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT all’interno dell’area +Risorse su Eppela.
Ogni contributo ci aiuterà a far crescere Ecofestival e a renderlo sempre più partecipato, inclusivo e sostenibile.
 

Vivere la musica, la natura e la comunità insieme


 📣 Il nostro invito
Sostenere Ecofestival significa fare parte di un cambiamento reale: ogni contributo ci aiuta a costruire un festival dove persone, natura e sostenibilità convivono per davvero.

👉 Unisciti a noi e diventa parte di Ecofestival!
 

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Ridurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
Storia del Tevere

Un viaggio imperdibile lungo le sponde di un fiume che continua a scorrere, portando con sé le storie di una civiltà millenaria.

Siamo una giovane casa editrice, nasciamo a Roma e raccontiamo la Città Eterna: una Roma lontana nel tempo, amata da artisti e intellettuali che, nei secoli, l'hanno narrata, descritta e svelata nelle sue sfumature più intime. 

Testi che riportano in vita un volto della città ormai scomparso; letture leggere e piacevoli, pensate per chiunque abbia la curiosità di voler conoscere una Roma che non c'è più ma che è tenuta in vita dalle parole di grandi intellettuali del passato.

Ogni libro apre la porta su un'epoca, un progetto passato, un viaggio; un'occasione per riflettere sulle radici che legano tutti noi a questa città.

Iniziamo pubblicando Storia del Tevere di Ferdinand Gregorovius, storico tedesco che ci racconta l'Italia del XIX secolo con il resoconto del suo viaggio Wanderjahren in Italien.

Dalle grandi piene dell’antichità fino al XIX secolo, il Tevere ha sempre imposto la sua presenza, sfidando continuamente progetti e tentativi di controllo quasi sempre rimasti incompiuti. Il grande Giulio Cesare fu tra i primi a proporre una deviazione del Tevere per ovviare ai danni causati dalle esondazioni e dunque proteggere Roma, un’idea che, secoli dopo, fu ripresa da Giuseppe Garibaldi, senza però mai trovare reale attuazione.

Immergendosi nelle parole di Gregorovius sarà dunque possibile entrare nel vivo dei racconti, dei progetti e delle riflessioni su un fiume che è protagonista indiscusso della storia della capitale. E se il Tevere con la sua forza è riuscito ad imporsi e rimanere lo stesso, Roma senza il suo fiume sarebbe davvero la città che conosciamo?

Unitevi a noi in questo viaggio!
 

DETTAGLI:
Formato 15x15 cm
31 pagine
Brossura
Copertina plastificata opaca
Versione italiano e inglese

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-28 Giorni
Istruzione di qualità
Geoka: L'innovazione Made in Italy prende forma

Sostieni il Made in Italy del futuro: design, tecnologia e sostenibilità a portata di stampa 3D!

 

Siamo un team appassionato e innovativo con una visione chiara: rivoluzionare l'interior design attraverso la stampa 3D, creando una linea di prodotti che rappresentino l'eccellenza del Made in Italy tecnologico e sostenibile.

Immagina oggetti d'arredo unici, funzionali e rispettosi dell'ambiente, realizzati con la precisione e la versatilità che solo la stampa 3D può offrire. Partiremo con una selezione di prodotti dal design essenziale e pulito, ma la nostra ambizione è grande.

 

La nostra storia: dal sogno in un garage alla realtà di Geoka

 

Le condizioni del Garage prima di iniziare

Due anni fa, Geoka non era un'azienda, ma un'idea che prendeva forma nel garage di casa. C'ero solo io, Matthew un semplice ragazzo di Como, con un sogno, una stampante 3D e la ferma volontà di investire ogni risorsa in questo progetto. I primi passi li abbiamo mossi grazie al passaparola e alla fiducia di chi ha creduto nell'idea fin da subito.

Garage finito e prima stampante arrivata. 

La creazione del sito geoka.it è stata la nostra finestra sul mondo, il primo passo per dare una forma concreta al brand e raggiungere chi, come noi, cercava qualcosa di diverso. Il percorso è stato pieno di sfide, e sappiamo che ne arriveranno altre. Ma è la voglia di andare avanti, la passione che non si spegne, a tenerci qui oggi, più determinati che mai.

Seconda stampante, il laboratorio prende forma con i ragazzi che lavorano.

Da quella singola stampante, oggi siamo arrivati a un piccolo laboratorio con 4 stampanti (3 a filamento e 1 a resina). E non sono più solo: al mio fianco ci sono quattro persone straordinarie che, credendo nel progetto, dedicano volontariamente il loro tempo e il loro talento per trasformare questo sogno in realtà.

Laboratorio ad oggi 
Area stampanti, stoccaggio e banco da lavoro
Area digitale e foto/video
Nuova stanza dedicata alla stampante a resina
Laboratorio per la resina con stampante, forno e lavatrice

 

La nostra versatilità nella stampa 3D

La nostra tecnologia ci permette di offrire una gamma di servizi e creazioni ampia e personalizzata, che va oltre la nostra linea di design:

Prototipazione rapida e innovativa: Hai un'idea e vuoi vederla prendere forma? Siamo specializzati nella prototipazione di nuovi prodotti, per testare, iterare e perfezionare i tuoi progetti con velocità e precisione.

Oggetti personalizzati su misura: Dalla singola richiesta a piccole produzioni, possiamo realizzare oggetti personalizzati che rispecchiano esattamente le tue esigenze, per uso personale o professionale.

Figure, statue e miniature in scala: La precisione della stampa 3D ci consente di creare riproduzioni dettagliatissime, perfette per collezionisti, modellisti o per chi desidera un oggetto decorativo davvero speciale.

Shop online selezionato: Nel nostro shop online troverai già una selezione curata di prodotti unici, frutto della nostra ricerca e del nostro design, pronti per portare un tocco di innovazione nel tuo spazio.

 

I nostri traguardi: costruisci il futuro insieme a noi!

Il tuo contributo è il carburante per la nostra crescita. Abbiamo trasformato la nostra visione in una mappa chiara, dove ogni traguardo sbloccato è una vittoria per tutta la nostra community. Aiutaci a completare ogni step di questa avventura!

 

STEP 1 - € 5.000: ACCENDIAMO I RIFLETTORI

Obiettivo: Far conoscere Geoka e la rivoluzione del Made in Italy 3D. Non basta avere un grande progetto, bisogna saperlo raccontare al mondo.

Cosa sblocchiamo: Un'intensa campagna di comunicazione e brand awareness. Investiremo in campagne mirate sui social media, creeremo contenuti video professionali che mostrino la magia della stampa 3D e collaboreremo con designer per amplificare il nostro messaggio. Daremo a Geoka la voce che merita.

 

STEP 2 - € 10.000: UN'ESPERIENZA SU MISURA PER TE

Obiettivo: Mettere il cliente al centro dell'universo Geoka. Crediamo che un prodotto eccellente debba essere accompagnato da un servizio impeccabile, umano e reattivo.

Cosa sblocchiamo: La creazione di un servizio clienti dedicato e proattivo. Implementeremo nuovi canali di comunicazione diretta, garantiremo tempi di risposta rapidissimi e svilupperemo un processo di assistenza post-vendita che ti farà sentire parte della nostra famiglia.

 

STEP 3 - € 12.000: LA NOSTRA PROMESSA VERDE

Obiettivo: Estendere il nostro impegno per la sostenibilità fino al momento in cui il prodotto arriva nelle tue mani. Un design innovativo merita un packaging che sia altrettanto rispettoso del pianeta.

Cosa sblocchiamo: Lo sviluppo di un packaging 100% sostenibile. Ricercheremo e investiremo in materiali riciclati, organici e completamente compostabili. Progetteremo imballaggi su misura che proteggano le nostre creazioni senza usare un grammo di plastica monouso, per un'esperienza di unboxing bella per te e gentile con il pianeta.

 

STEP 4 - € 18.000: L'ARSENALE CREATIVO

Obiettivo: Potenziare il cuore pulsante di Geoka: il nostro laboratorio. Per offrire prodotti di qualità superiore, abbiamo bisogno di strumenti all'altezza.

Cosa sblocchiamo: Un upgrade tecnologico completo. Acquisiremo una nuova stampante 3D professionale e un sistema di post-produzione per finiture impeccabili. Questo significa prototipi più veloci, prodotti più curati e la capacità di sperimentare nuove soluzioni.

 

STEP 5 - € 25.000: NASCE LA COLLEZIONE GEOKA

Obiettivo: Il momento che tutti aspettiamo. Trasformare le idee di design in materia, dando ufficialmente vita alla nostra prima collezione di oggetti d'arredo.

Cosa sblocchiamo: La progettazione e il lancio dei primi 3 pezzi iconici della collezione Geoka. Non semplici prodotti, ma il manifesto del nostro design.

 

STEP 6 - € 35.000: L'ECOSISTEMA DIGITALE

Obiettivo: Creare una casa digitale per la nostra community, un luogo che vada oltre il semplice shop online.

Cosa sblocchiamo: La totale re-ingegnerizzazione del sito geoka.it e il lancio di Geoka Premium: un'area riservata con un piano in abbonamento che offrirà sconti esclusivi, accesso anticipato ai nuovi prodotti e spedizione prioritaria.

 

STEP 7 - € 55.000: LA FABBRICA DEL FUTURO

Obiettivo: Fare il salto definitivo da laboratorio artigianale a manifattura digitale d'avanguardia.

Cosa sblocchiamo: L'acquisto di una stampante 3D di grande formato o a tecnologia SLS. Questo ci permetterà di produrre piccole serie di mobili, oggetti di design senza limiti e prototipi per aziende. Non saremo più solo un laboratorio, ma una vera e propria micro-fabbrica del futuro, un polo d'innovazione per tutto il territorio.

 

STEP 8 - € 80.000: IL CERCHIO SI CHIUDE

Obiettivo: Creare un modello di economia circolare reale e tangibile, trasformando i rifiuti in risorse e dando una seconda vita ai nostri prodotti.

Cosa sblocchiamo: Il lancio del programma "Rinascita". Investiremo in macchinari per triturare, processare e ri-estrudere il materiale dei prodotti usati che i clienti ci restituiranno. Il risultato? Nuove bobine di filamento riciclato per creare nuovi oggetti. I clienti che parteciperanno riceveranno un buono sconto basato sul peso del materiale restituito. Sarà la prova definitiva che dal design sostenibile può nascere un ciclo infinito di bellezza.

 

Vogliamo diventare un punto di riferimento, dimostrando che è possibile unire il gusto italiano con l'innovazione tecnologica e un profondo impegno per la sostenibilità.

Unisciti a noi in questo viaggio. Ogni singola donazione ci avvicinerà al prossimo traguardo, portando il Made in Italy a un nuovo livello, dove tecnologia, design e bellezza si fondono armoniosamente.

Sostienici ora e diventa parte di questa rivoluzione!

 

Matthew Pantò  -  Fondatore

“In questa foto vedete me, Matthew. Sono qui come portavoce di una squadra unita dalla stessa passione e visione. Vogliamo ringraziarvi di cuore per il vostro incredibile supporto. Questa roadmap è solo l'inizio: ogni traguardo che raggiungeremo insieme sbloccherà non solo nuove possibilità per Geoka, ma anche nuovi e ancora più ambiziosi obiettivi per il nostro futuro. Il viaggio è appena cominciato!.”

Link
Sito:
https://www.geoka.it
Instagram: https://www.instagram.com/geoka_official
Tiktok: https://www.tiktok.com/@geoka_official

 

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Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutture
Cultura afro, identità italiana: l'Afroveronesi Summer Festival sta arrivando!

Che cos’è l’Afroveronesi Summer Festival?

L’Afroveronesi Summer Festival è il modo di noi, Afroveronesi, di prenderci uno spazio d’estate. Ogni anno, da qualche tempo a questa parte, ci ritroviamo per dare vita a quello che per noi è l'evento dell'anno. Un festival diviso in due fondamentali momenti, che per noi significano tanto. 
Nel pomeriggio, a partire dalle 14, ci dedichiamo agli incontri, ai workshop, ai laboratori e ai talk che ci aiutano a conoscere meglio le culture afro e afroitaliane — le nostre radici, ma anche il presente che viviamo ogni giorno.
La sera, invece, si cambia ritmo: si balla, si ascolta, si condivide. Sul palco salgono artisti emergenti di seconda generazione, si vibra al suono dell’afrobeat e ci si lascia trasportare dal dj set fino a tarda notte.

Intorno a tutto questo, c’è, da una parte, il profumo e il gusto del cibo africano preparato con amore da piccole e grandi realtà culinarie del territorio, che trovano nel festival uno spazio per farsi conoscere e valorizzare la propria arte…

 

…E dall'altra parte, tante e tanti artigiani e commercianti che, come noi, amano la cultura afro e vogliono condividerla con il mondo attraverso i loro prodotti, le loro creazioni, il loro lavoro.


Quest'anno il festival si terrà dal 29 al 31 agosto, dalle 14 in poi.
È una festa, sì. Ma anche molto di più: è un modo per esserci, per raccontarci, per costruire comunità.
 

Ma chi sono gli Afroveronesi?

Afroveronesi è il nome della nostra associazione.
Siamo un gruppo di circa 30 ragazzi e ragazze nati o cresciuti a Verona da genitori africani.

Siamo parte di quelle seconde generazioni che hanno imparato a camminare su due mondi, e da cinque anni portiamo avanti un lavoro fatto di impegno, cuore e presenza.
Lo facciamo a Verona — e sempre più anche fuori — per dare voce ai valori in cui crediamo profondamente: uguaglianza, antirazzismo, pluralismo, inclusione.

Lo facciamo perché sappiamo quanto sia potente raccontarsi e creare spazi in cui sentirsi finalmente visti.

 

E perché lo organizziamo?

Perché in una città come Verona, questo festival non è solo utile: è necessario.

Verona è una città che amiamo e in cui siamo cresciuti, ma che spesso fatica a riconoscerci come parte del suo tessuto.
Essere afroveronesi — o semplicemente parte di una seconda generazione — significa anche questo: muoversi ogni giorno tra appartenenza e invisibilità.

Con l’Afroveronesi Summer Festival e con tutto quello che facciamo come associazione, vogliamo creare spazi nuovi. Spazi per chi ogni tanto non si sente parte della comunità, per raccontare le nostre storie, per offrire una rappresentazione in più a chi cerca di ritrovarsi.

Vogliamo dire, con forza e con gioia, che l’Italia è già cambiata.
È già multiculturale, plurale, viva — e questo festival ce lo ricorda ogni anno, mostrandoci quanto questa diversità possa arricchire tutti e tutte.

Locandina ufficiale dell'ASF del 2025


Perché donare?

Mettere in piedi un festival, per una realtà come la nostra — piccola, giovane, indipendente — è una sfida enorme, ma anche una delle cose più belle che facciamo.

Per noi è fondamentale che il festival resti accessibile a tutte e tutti: l’ingresso alla serata – con musica, performance e spettacoli – è completamente gratuito. Con questo evento vogliamo creare uno spazio aperto, inclusivo e libero, dove chiunque possa sentirsi parte del cambiamento.
Ma ciò significa anche dover sostenere tante spese, e per farlo abbiamo bisogno del tuo aiuto.

Con il tuo contributo puoi aiutarci a:
• coprire i costi di noleggio e trasporto delle attrezzature (audio, video, luci, tavoli, panchine, sedie…)
• garantire ospitalità e compensi dignitosi per artisti e relatori da tutta Italia
• offrire materiali gratuiti per workshop e laboratori
valorizzare il lavoro di piccole realtà afroitaliane
• attivare un servizio navetta per permettere a tuttə di raggiungere il festival anche coi mezzi pubblici
stampare locandine, programmi e materiali informativi da distribuire sul territorio
• assicurare copertura fotografica e video per raccontare e documentare l’evento
• sostenere i costi per permessi, assicurazioni e autorizzazioni necessarie
• garantire l’accessibilità e l’accoglienza per ogni tipo di pubblico
promuovere il festival online e offline per raggiungere più persone possibile

 

Insomma: di lavoro da fare ce n’è, perciò ti ringraziamo davvero di cuore per tutto l’aiuto che potrai darci.
 

Ci vediamo al festival!

Con il tuo sostegno, l’Afroveronesi Summer Festival può continuare a essere gratuito, accessibile e ricco di contenuti culturali e artistici.
Ti aspettiamo dal 29 al 31 agosto, dalle 14:00 in poi, al Cus Verona Park in via della Diga (Parona), per tre giorni di musica, cultura, cibo afro e connessioni autentiche. 

Sostenere l’Afroveronesi Summer Festival significa molto di più che finanziare un evento: significa credere in una comunità, in una visione e in un futuro più inclusivo per tuttə. Che tu sia già parte della nostra storia o voglia scoprire per la prima volta cosa significa essere Afroveronesi, questo è il momento giusto per entrare nel cerchio.

Sostienici, condividi la campagna, vieni al festival. Ci vediamo presto!

 

Seguici anche qui:
Sito web:
afroveronesi.com
Instagram: @Afroveronesi
Facebook: AfroVeronesi

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-58 Giorni
Ridurre le disuguaglianze
Sostieni il Minibasket dei Gators: facciamo crescere i campioni di domani!

I Gators di Savigliano sono una realtà sportiva viva e radicata nel territorio: oggi contiamo oltre 200 tesserati, con 66 bambini iscritti al nostro centro Minibasket e tanti altri coinvolti nei paesi limitrofi.
Ogni giorno mettiamo impegno, passione e competenza per trasmettere ai più piccoli i valori dello sport: rispetto, gioco di squadra, impegno e divertimento.

Ma oggi il contesto sta cambiando:
📉 Il calo del gioco spontaneo sta limitando lo sviluppo motorio dei bambini, mettendo a rischio coordinazione, equilibrio e consapevolezza spaziale.
📱 Il 45% dei bambini supera le 2 ore al giorno davanti a uno schermo, alimentando sedentarietà e isolamento.
⚠️ Tutto questo incide sul benessere psicofisico dei più giovani.

Noi crediamo che il movimento sia un diritto, non un lusso.
Il minibasket, praticato con metodo e professionalità, stimola lo sviluppo cognitivo, migliora l’attenzione e favorisce l’equilibrio emotivo. Per questo vogliamo rafforzare il nostro settore Minibasket:

Coinvolgendo istruttori qualificati e figure professionali specializzate;

Potenziando le attività con nuove attrezzature e progetti educativi;

Senza alzare le quote per le famiglie, perché l’accesso allo sport deve restare inclusivo.

👉 Per riuscirci abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Ogni contributo ci permette di costruire un ambiente più ricco, sano e motivante per i nostri piccoli atleti.

🧡 Dona ora e aiutaci a far crescere non solo giocatori, ma persone!

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Partnership per gli obiettivi
Posso Ancora Sentire

NON È TROPPO TARDI

Ci sono cose che ci teniamo dentro per decenni. 
Silenzi, colpe, nostalgie, parole mai dette.
Anche dopo i 50, 60 o 80 anni… 
ci sono sentimenti che non sono mai riusciti a morire.

Questo progetto nasce per questo:
per trasformare ciò che è rimasto bloccato.
Per alleggerire ciò che nessuno ti ha mai aiutato a digerire.
Per mostrarti che, anche adesso, è possibile cambiare dentro.

 

 

DI COSA SI TRATTA - DAVVERO

È un percorso di ascolto e trasformazione.
Non si tratta solo di ascoltare memorie, ma di riconoscersi in esse.
E di avere strumenti reali per affrontare ciò che ha fatto male.

Riceverai 7 memorie narrate, esperienze vere raccontate con cura, emozione e rispetto.
Ognuna nasce da un tema profondo, quelle cose che tanti sentono, ma pochi hanno il coraggio di dire:

  • Perdite e Lutto: perché ci sono assenze che fanno ancora rumore.
     
  • Solitudine e Distanza: anche in mezzo agli altri, può mancare qualcuno.
     
  • Rimpianti e Colpa: parole non dette, scelte che tornano.
     
  • Relazioni Familiari Complesse: legami che feriscono, fili che non si spezzano.
     
  • Paura e Ansia per il Futuro: quando il tempo sembra non bastare più.
     
  • Memoria e Nostalgia: ricordi che consolano, o stringono il petto.
     
  • Amore e Affetto non espresso: sentimenti rimasti in sospeso.

 

 

Dopo ogni memoria, riceverai un Manuale di Accoglienza.
Non è un manuale tecnico. È uno spazio intimo, pensato per rimettere in ordine ciò che si è aggrovigliato dentro.

Ogni manuale contiene:

  • Riflessioni semplici, per dare nome a ciò che hai sentito
  • Domande che funzionano come uno specchio — senza giudizio
  • Percorsi pratici per alleggerire il peso emotivo
  • Un invito ad ascoltarti con più rispetto

Sono materiali scritti con attenzione, senza formule magiche, senza promesse vuote.
Solo un modo più leggero e sincero per convivere con ciò che fa male.

Memoria e manuale camminano insieme.
Una smuove. L’altro aiuta a non bloccarsi dopo.

 

COSA RICEVERAI

A seconda del tuo sostegno, potrai ricevere:

  • Le 7 memorie narrate in audio
     
  • Le versioni in PDF delle memorie, da rileggere con calma
     
  • I 7 Manuali di Accoglienza (in PDF e/o audio)
     
  • Lettere simboliche da stampare, conservare o regalare
     
  • Una dedica scritta solo per te

Tutto sarà inviato in formato digitale.
Con rispetto. Senza giri di parole.
Senza fretta. Senza illusioni. Solo con verità.

* Le consegne inizieranno dal 19 agosto, alla fine della campagna.

 

 

PERCHÉ SOSTENERE

Perché c’è chi ha passato una vita intera a prendersi cura degli altri.
E adesso… vuole solo essere ascoltato.

Perché ci sono emozioni che non stanno in un messaggio vocale.
E ci sono memorie che, se non vengono raccontate adesso, spariranno con chi le ha vissute.

Questo progetto è un gesto di riparazione.
Uno spazio dove non devi fingere di stare bene.
Un modo per ascoltare, e ascoltarti, con tempo, verità e rispetto.

 

COME USEREMO IL TUO SOSTEGNO

  • Scrittura e sceneggiatura delle memorie
  • Narrazione, registrazione e montaggio audio
  • Creazione e impaginazione dei PDF (memorie e manuali)
  • Produzione dei contenuti extra (come le lettere simboliche)
  • Organizzazione e consegna digitale
  • E soprattutto: per tenere viva una forma di ascolto e comprensione che spesso non trova spazio nel mondo di oggi.

 

CHI SIAMO

Siamo una coppia appassionata di psicologia, emozioni e storie vere.
Da anni lavoriamo con parole che toccano ciò che di solito resta nascosto, ma dentro fa rumore.
Crediamo nel potere dell’ascolto profondo, delle domande giuste e delle parole che arrivano al momento giusto.
Non siamo influencer. Usiamo la tecnologia con rispetto, non per esibirci.

Questo progetto nasce da tutto questo.
Perché non è mai troppo tardi per capire se stessi, e capire l’altro.

 

CHE SIA L'INIZIO DI QUALCOSA DI BUONO! 

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-32 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianze
INTIMO SU MISURA PER TUTTI

🎀 PennyElle: il tuo intimo, la tua misura 

Un brand di lingerie su misura, giovane, colorato e fuori dagli schemi. Progettato per farti sentire comoda, libera e bellissima… esattamente come sei.

📌 Di cosa si tratta?

PennyElle è un progetto sartoriale dedicato all’intimo femminile su misura, pensato per valorizzare ogni corpo nella sua unicità. Reggiseni e slip non sono taglie standard: sono costruiti a partire da misure reali, rilevate con attenzione e trasformate in capi comodi, colorati e totalmente personalizzabili.

Dimentica il reggiseno industriale che pizzica, stringe o “fa difetto”. Da PennyElle si parte da te: le tue misure, i tuoi gusti, il tuo comfort.

💡 Perché lo faccio?

Per anni ho vissuto sulla mia pelle il disagio di indossare intimo che non mi rappresentava: troppo romantico, troppo noioso, troppo standard. Allo stesso tempo, trovare un reggiseno davvero comodo e adatto alle mie forme sembrava una missione impossibile.

Così ho deciso di crearlo io, imparando modellistica, studio delle forme e dei materiali. E da lì è nata PennyElle: un laboratorio artigianale, dove ogni pezzo è progettato con cura, attenzione ai dettagli… e un tocco di ironia (sì, il mio braccio destro è un gatto di nome Tyson!).

🎯 Mission

Creare lingerie che si adatta a te, non il contrario.
Con PennyElle voglio offrire un’alternativa concreta e artigianale alla produzione di massa, realizzando capi che abbracciano le forme reali, che fanno stare bene e che celebrano la bellezza di ogni corpo, anche (soprattutto!) fuori dai canoni. 

Dare nuova vita a lingerie in disuso
Tra i miei obiettivi vedo anche la possibilità di riutilizzare un vecchio reggiseno o un vecchio paio di mutande abbandonato in fondo a un cassetto recuperandone alcune componenti ancora in buono stato (per esempio ferretti, gancetti, spalline, elastici) e trasformandoli in un capo tutto nuovo o semplicemente sostituendo un vecchio elastico e ridare gloria a quanto già esistente.

🌈 Vision

Immagino un futuro in cui ogni donna possa indossare un intimo comodo e bello, senza rinunciare alla propria personalità. Un futuro in cui il corpo non è da correggere, ma da ascoltare e valorizzare. PennyElle vuole essere parte di questo cambiamento, un reggiseno alla volta.

💌 Perché sostenere PennyElle?

Perché la rivoluzione dell’intimo comincia dal basso (e anche un po’ dal seno).

Il tuo contributo mi aiuterà a:

+ migliorare i cartamodelli e ampliare la gamma dei modelli su misura che posso creare;

+ acquistare nuovi materiali di qualità con un occhio alla sostenibilità e alla filiera di produzione;

+ potenziare il laboratorio e partecipare a fiere di settore per poter stare al passo con le novità;

+ investire nella comunicazione per far conoscere PennyElle a chi ancora non sa che esiste un'alternativa alla lingerie "tutta uguale";

+ coinvolgere come collaboratrici donne in situazioni di fragilità, come mamme single, donne immigrate con barriere linguistiche o donne over 50 escluse dal mondo del lavoro, offrendo loro una possibilità concreta di crescita, formazione e dignità professionale.

Ogni donazione è un passo in più verso un futuro più comodo, inclusivo e su misura.
Sostieni PennyElle: il tuo intimo, la tua misura.

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-84 Giorni
Imprese, innovazione e infrastrutture
"Un Futuro da Salvare: Insieme per la Ripresa"

Salve a tutti, siamo una piccola medio impresa genovese, ormai diventata una famiglia, che tredici anni fa, ha deciso di portare in televisione le aziende italiane a livello nazionale con alle spalle più 3000 imprenditori intervistati.

All'inizio il gruppo era molto ristretto ma, con il tempo, mentre alcune persone hanno preso strade diverse, altre sono entrate a far parte della nostra famiglia.

Abbiamo affrontato crisi internazionali e locali, abbiamo preso di petto l'emergenza COVID e ci siamo inventati un nuovo modo per intervistare gli imprenditori.

La guerra Russia-Ucraina ci ha fatto, di nuovo, tremare la terra sotto i piedi ma non abbiamo mollato.

Abbiamo cercato idee e personaggi famosi che potessero mettere in luce gli intervistati e far vedere ai telespettatori le perle nascoste del tessuto imprenditoriale del nostro Paese.

Poi è arrivata una crisi interna che ha sottratto importanti risorse all'azienda.

Tutte le scosse portano conseguenze ed è stato così anche per noi, ma grazie alla nostra coesione e ai nuovi amministratori il colpo è stato assorbito, ci siamo affidati a nuovi professionisti e siamo andati avanti convinti che il peggio fosse passato. 

Abbiamo creato un nuovo brand, Made In Business, è stato come ricominciare da capo, perchè siamo tornati a essere sconosciuti e a dover affrontare il nostro lavoro come fossimo una startup ma senza i vantaggi economici che accompagnano un'azienda appena nata.   

Pur mantenendo la parte televisiva, abbiamo voluto migliorarci, inserendo tra i servizi la possibilità di creare campagne ADV da pubblicare su numerosi social e rivolte a un pubblico segmentato e targettizzato per poter raggiungere anche 1 milione di utenti così da aumentare la visibilità dei nostri ospiti.

Poi è arrivato Trump con la sua spada di Damocle dei dazi e le aziende hanno tirato i remi in barca, mettendo la comunicazione all'ultimo posto. Sono iniziate le difficoltà ma grazie non solo a quanto avevamo messo da parte ma anche all'impegno economico in prima persona degli amministratori e delle loro famiglie, abbiamo continuato il nostro lavoro senza arrenderci.

Adesso, però, ci serve un aiuto per superare questi mesi perchè siamo certi che anche questa tempesta passerà e potremo ritornare a dare una grandissima comunicazione a tutti gli imprenditori di ogni genere, con il progetto di fondere il nostro know how televisivo a quello digitale web trovando finalmente un po' di serenità, grazie di cuore, in un modo o nell'altro sarete ricompensati. 

 

Redazione Made In Business

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-115 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePartnership per gli obiettivi
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Sostieni San Paolo

San Paolo a Ripa d'Arno

Parlare della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno significa ripercorrere oltre un millennio di storia. Dall’idea iniziale di costruzione, sino ai giorni nostri, questo gioiello di arte romanica ha ospitato artisti di ogni genere, figure ecclesiastiche di rilievo, numerose ristrutturazioni. Dal 1032 quello che si erge nell’omonima piazza è molto di più di un semplice edificio religioso, è un punto di riferimento per tutti i critici d’arte, un affascinante luogo di ritrovo di pisani e non, un patrimonio unico nel proprio genere che non ha nulla da invidiare alla più conosciuta torre pendente.

Da Giovanni Pisano, passando a Buonamico Buffalmacco, sino al genio di Turino Vanni, la chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno costituisce un crocevia di culture, una miscellanea di linguaggi, primi fra tutti quello bizantino e quello islamico. Ogni singolo mattone e ogni pennellata da cui nascono le opere in essa conservate raccontano leggende che si arricchiscono di particolari con il passare dei secoli, storie e aneddoti misteriosi, momenti più o meno recenti che hanno scritto la storia, una storia che non conosce un finale, ma un futuro da scrivere insieme.

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Giovanni Pisano, San Paolo a Ripa d’Arno, facciata, sec. XIV
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

Unicoop Firenze e Arcidiocesi di Pisa

Unicoop Firenze ha risposto all’appello dell’Arcidiocesi di Pisa per il sostegno al lavoro di restauro della chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno. L’impegno della cooperativa mira alla valorizzazione della storia della chiesa, perché i tesori da essa custoditi tornino a splendere. Unicoop Firenze non è nuova nel sostenere iniziative per il recupero o la valorizzazione di spazi urbani o beni artistici del territorio in cui opera, coinvolgendo la comunità perché sia, con essa, parte attiva del cambiamento. La scelta del “finanziamento dal basso” vuole coinvolgere l’intera comunità pisana, per una partecipazione collettiva al restauro di un vero e proprio simbolo cittadino, attraverso una raccolta fondi nata all’insegna della trasparenza. Unicoop Firenze, dimostrando ancora il legame alle proprie radici, sostiene la campagna di crowdfunding cofinanziando il 50% del budget richiesto, puntando a raccogliere almeno 200mila euro. Tale cifra servirà alla copertura di parte dei costi necessari al restauro (1 milione di euro circa), la parte restante sarà versata dall'Arcivescovado e da altri soggetti coinvolti.

Le fasi della ristrutturazione con il crowdfunding

La ristrutturazione della chiesa sarà caratterizzata da 4 step, la somma raccolta durante la campagna di crowdfunding servirà a coprire parte degli ingenti costi che occorrono per la ristrutturazione completa:


( 1 ) CONSOLIDAMENTO DELLE PARETI

- restauro strutturale delle murature con la ricucitura delle lesioni e la sigillatura dei giunti tra i mattoni e le pietre che le costituiscono;
- collegamento dei paramenti interno ed esterno della muratura della parete sud con barre di acciaio inossidabile incorporate nella muratura;
- riempimento con malta da restauro delle cavità interne alla muratura mediante iniezioni in pressione.


( 2 ) RESTAURO DELLE COPERTURE DELLE NAVATE LATERALI

2.1 - Navata laterale sud
- restauro strutturale della copertura (manto, scempiato, struttura);
- realizzazione degli elementi di collegamento resistenti al terremoto (cordoli e controventi);
- installazione delle catene.

2.2 - Navata laterale nord
- restauro strutturale della copertura (manto, scempiato, struttura);
- realizzazione degli elementi di collegamento e resistenti al terremoto (cordoli e controventi);
- installazione delle catene.


( 3 ) RESTAURO DELLE COPERTURE DELLA NAVATA PRINCIPALE E DEL TRANSETTO

- restauro strutturale della copertura della navata (manto,scempiato, struttura);
- restauro strutturale della copertura del transetto (manto scempiato, struttura);
- ricostruzione delle capriate;
- installazione degli elementi di collegamento e resistenti al terremoto (cordoli e controventi).


( 4 ) RESTAURO DELLA CUPOLA E DEGLI ARCHI CHE LA SOSTENGONO

- restauro della copertura;
- restauro delle strutture portanti della con l'aggiunta di elementi in grado di aumentarne la resistenza al terremoto (cerchiatura);
- installazione delle catene negli archi di sostegno della cupola.

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Responsabili dei lavori e criticità degli interventi

Nel 2010 un frammento del transetto della chiesa è caduto in strada, questo episodio ha dato in là a una serie di verifiche. Una campagna diagnostica della durata di 5 anni, di saggi sulla muratura e sul legno per capire lo stato di resistenza dell’edificio e di deterioramento delle capriate e delle travi, ha richiesto interventi di messa in sicurezza e un imponente lavoro di restauro iniziato lo scorso 8 febbraio, della durata prevista di 2 anni. Da Claudio Barandoni a Loriano Crecchi, i due ingegneri responsabili del progetto, sino all’architetto Salvatore Zocco e al geometra Claudio Tosi, sono tanti i professionisti al lavoro per restituire alla Chiesa di San Paolo il suo fascino originale. Nelle loro parole sono evidenti la fierezza, ma anche la difficoltà di un lavoro che non è certo privo di ostacoli: nella chiesa sono “concentrati” almeno l’80% dei casi di criticità di una struttura, che solitamente si studiano a un corso universitario.

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Le ricompense

L'iniziativa Sostieni San Paolo ha avuto inizio, su diversi supporti offline, lo scorso aprile, coinvolgendo soci o semplici cittadini nel recupero di un bene inestimabile per tutto il territorio. Ora, con il crowdfunding, i sostenitori avranno dei motivi in più per partecipare alla raccolta fondi: ricompense appetibili, "Made in Pisa", volte alla promozione valorizzazione e riscoperta del territorio pisano. Dalla possibilità di veder comparire il proprio nome sul registro dei donatori che sarà esposto nella chiesa, sino a visite guidate della struttura, passando per tour inediti della città di Pisa con degustazione di prodotti tipici o, ancora, sarà possbile ricevere una riproduzione fotografica artistica del "Duomo Vecchio", realizzata da un rinomato artista pisano. Con Sostieni San Paolo è possibile, insieme, regalare alla chiesa una nuova e meravigliosa pagina di storia.

Eventi a sostegno della campagna

Diverse sono le iniziative che integrano la raccolta fondi: una cena a San Rossore il 18 giugno, il concerto gospel organizzato dall'Arcivescovado nella piazza antistaste la chiesa di San Paolo il 26 dello stesso mese, un’ulteriore cena che coinvolgerà anche le cooperative di Legacoop a settembre. In questi mesi, oltre agli eventi citati, le varie sezioni soci della provincia di Pisa organizzeranno numerose iniziative, le quali culmineranno con un abbraccio alla città nel mese di settembre. Queste attività sono legate alla campagna di crowdfunding che vede un iniziale cofinanziamento di Unicoop Firenze del 50% del budget destinato ai lavori di restauro.

Cenni storici

Per capire la valenza artistica della chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno è necessario tornare a ritroso nel tempo e scoprire gradualmente una storia ricca di aneddoti, capace di coinvolgere diverse generazioni. La prima attestazione dell’edificio risale al 1032, tuttavia in merito non c’è una descrizione della struttura iniziale, né documenti che ne attestino l’appartenenza a un ordine monastico. A un graduale ampliamento e decorazione della chiesa, che culmina con il passaggio dall’edificio più piccolo a uno più grande nel 1130, segue nel 1148 la consacrazione del nuovo altare da parte di Papa Eugenio III. Di lì in avanti sino al XIV secolo, San Paolo sarà interessata da una serie di stratificazioni, anche a livello decorativo, che interesseranno il transetto nord nella prima metà del ‘200 e l’intervento sulla facciata in due fasi distinte. Dall’affidamento alla famiglia Medici nel 1409, sino all’assegnazione alla famiglia Grifoni dal 1552 fino alla metà del ‘700, la chiesa subisce delle migliorie e interventi di restauro che si protrarranno sino al 1853 con la rimozione degli altari aggiunti in epoca barocca.

La Seconda Guerra Mondiale provoca danni molto gravi alla struttura, ai quali si pone parzialmente rimedio con un intervento di recupero effettuato tra il 1949 e il 1951. Nel 1987 sono stati effettuati alcuni lavori per la pulitura della facciata. Nel 2010 un primo segnale di dissesto della chiesa ha richiesto la necessità di pensare a un’opera importante di ristrutturazione. Quest’ultimo capito della storia di San Paolo a Ripa d’Arno è quello che interessa la comunità pisana da vicino, ora la chiesa richiede l’aiuto di tutti noi: tutti gli attori sociali della comunità pisana, e non solo, sono mecenati moderni.


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San Paolo a Ripa d’Arno, tarsia, sec. XIII
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

Affreschi e opere d'arte

La storia e il fascino di San Paolo a Ripa d’Arno non si esauriscono con cenni storici riguardanti la sua struttura esterna. L’interno della chiesa è un mosaico di stili artistici di assoluto rilievo. In un’idea iniziale, l’edificio doveva essere quasi interamente affrescato, ma dei cicli decorativi che la ornavano restano oggi soltanto le raffigurazioni dei Santi Bartolomeo Apostolo e Francesco sul primo pilastro a sinistra, attribuite a Buonamico Buffalmacco, personaggio delle novelle del Boccaccio e del Sacchetti, e autore delle Storie del Vecchio Testamento e il Martirio di Sant’Anastasia. Gli affreschi superstiti, databili intorno al 1336, sono ricordati dal Vasari nelle Vite, insieme con la celebre tavola di Sant’Orsola che soccorre Pisa, oggi al Museo Nazionale di San Matteo. In occasione della messa in sicurezza della chiesa sono state rimosse la tavola raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra i Santi Ranieri, Bona e Torpè, datata 1396 a firma Turino Vanni, e la croce dipinta della seconda metà del XIII secolo, sita nel catino absidale, raffigurante il Christus triumphans, attribuita al Maestro di Calci.

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Buonamico Buffalmacco, San Francesco e San Bartolomeo, sec. XIV
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

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Turino Vanni, Madonna col Bambino tra i santi Ranieri, Torpè e due sante, sec. XIV
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

Decorazioni e sculture

Di non trascurabile importanza sono le tarsie, inserite sulla facciata, sul lato nord e sulle pareti del transetto sinistro. Le tarsie della chiesa di San Paolo sono modellate sugli esempi del Duomo. Inoltre, in concomitanza con la conquista di Costantinopoli da parte dei Veneziani nel 1204 nel corso della quarta crociata, giunsero a Pisa maestranze da Bisanzio che influenzarono la produzione locale: a questo ambito culturale devono essere riferite le figure dell'Orante e della Madonna sulla facciata della chiesa.

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San Paolo a Ripa d’Arno, tarsia, sec. XIII
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

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Maestranza bizantina, Rilievo raff. Orante e Madonna sec. XIII
Ph. FotoArte Nicola Gronchi

Finanziato
152.302 € Raccolti
Colmurano ripArte

La crisi sismica a Colmurano

A seguito della crisi sismica iniziata in data 24.08.2016 che ha colpito il territorio del Centro Italia, il Comune di Colmurano è stato privato dei suoi unici edifici, resi inagibili, capaci di svolgere una funzione sociale catalizzatrice: la Chiesa, gran parte del Palazzo Municipale ed il Museo Renzo Contratti Ventura ubicato nella Ex Chiesa SS. Pietro e Paolo. Quest’ultimo in particolare rappresenta anche l’unico polo della vita cultuale del paese.

Con la presente iniziativa, il Comune ha intenzione non solo di risanare un manufatto architettonico reso inagibile dal terremoto, ma anche dare risposta a quella richiesta dei cittadini di uno spazio capace di accogliere manifestazioni e iniziative culturali che ruotano attorno a questo piccolo polo museale.

Il Museo Ventura

Il Comune di Colmurano, con l’apertura del polo museale Renzo Contratti Ventura, ha inteso mettere in rilievo una delle personalità più rappresentative della città dei primi del ‘900. Il Museo Ventura arricchisce culturalmente la comunità Colmuranese raccontando, attraverso le tavole di questo grande disegnatore, sia il mondo dell’illustrazione e della pubblicità dei primi del 900 che i primi esempi di satira politica e antimilitarista. Il museo è facilmente fruibile e godibile nella sala espositiva attraverso disegni originali dell’artista e copie di pagine pubblicate.

Il ripristino del Museo consentirà di rimettere in funzione una delle principali attrattive di Colmurano. Il Museo Ventura nel corso degli anni ha organizzato mostre e concorsi d’illustrazione in onore del suo illustre concittadino. Tali iniziative concertate con l’Accademia di Belle Arti di Macerata ha rappresentato e rappresentano una delle iniziative che interessano e coinvolgono un pubblico più ampio anche al di fuori dei confini comunali.

Il valore dell’intervento è a nostro avviso indiscusso in quanto da un lato si andrà a recuperare il Museo da un punto di vista architettonico rendendolo nuovamente fruibile e si renderà nuovamente accessibile l’unico polo culturale della città.

Come verranno utilizzati i fondi

L’intervento verrà realizzato secondo un restauro filologico che, attraverso l’uso di moderne tecnologie (fibre di carbonio, cordoli, tiranti metallici ecc...), riuscirà a conservare in maniera integrale le peculiarità architettoniche del manufatto. Tutto l’intervento sarà attentamente valutato da un punto di vista economico attraverso computi metrici estimativi calcolati sulla base dei disegni esecutivi realizzati da tecnici specializzati.

Le lavorazioni previste per la riparazione e riapertura del Museo possono essere così riassunte:

-       Installazione di ponteggi metallici;

-       Opere di consolidamento e ripristino della muratura;

-       Opere di riparazione e ripristino del campanile a vela;

-       Ripristino della copertura;

-       Opere di finitura esterne;

-       Opere di finitura interne;

-       Restauro pittorico;

L’ammontare previsto per l’esecuzione delle opere in parola è pari a complessivi Euro 113.000,00.

Finanziato
113.000 € Raccolti
JUNGLE JACKET

Jungle Jacket: il coltellino svizzero delle giacche da bici!

Cappuccio extra visibilità, vela paraschizzi a scomparsa, indicatori di direzione catarifrangenti, smart payments, fischietto incorporato, tasche orientate impermeabili, info primo soccorso, patch intercambiabile e resistenza all'acqua e al vento. Tutto in una sola giacca!

Abbiamo integrato oltre 15 soluzioni che ti rendono più sicuro, più protetto e più visibile mentre pedali in città.

Eleganza e praticità: un legame indissolubile.

Abbiamo lavorato duramente per creare una giacca elegante e discreta. Le catarifrangenze confermano la linea sobria e il design pulito restituisce un prodotto unico nel suo genere.

Jungle Jacket è un prodotto unisex destinato ad un pubblico trasversale.

Perché dovrei scegliere Jungle Jacket?

Il Made in Italy si riconosce dalla cura maniacale per i dettagli e dalla grande attenzione al prodotto. Per la Jungle Jacket abbiamo utilizzato le migliori soluzioni impermeabili sul mercato con 15.000 colonne d'acqua di protezione dalla pioggia.

Il materiale è unico, ed è anche super leggero!

Il materiale con cui è costruita la Jungle Jacket è prodotto dall'azienda PlastoTex e appartiene alla linea dei Tekseries®.

Composto da fibra di poliuretano, Nailon ed Elastam, è un tessuto tecnico studiato per essere utilizzato tutto l'anno grazie alle sue proprietà' impermeabili e antivento. Le cuciture termonastrate garantiscono un'ulteriore resistenza agli agenti atmosferici avversi.

E in aggiunta è leggerissimo. La Jungle Jacket pesa solamente 860 grammi!

Cambia patch e cambia stile! Quando vuoi!

Il Made in Italy si riconosce dalla cura maniacale per i dettagli e dalla grande attenzione al prodotto. Per la Jungle Jacket abbiamo utilizzato le migliori soluzioni impermeabili sul mercato con 15.000 colonne d'acqua di protezione dalla pioggia.

Stamperia Alicese, azienda biellese leader in Europa nel settore dell'abbigliamento tecnico, verrà incaricata della produzione e del confezionamento delle giacche. Abbiamo deciso di rivolgerci ad una realtà di grande esperienza per garantire alla Jungle Jacket la qualità superiore che un prodotto di questo tipo si merita.

La cavigliera e il portachiavi catarifrangenti sono realizzati dal laboratorio creativo torinese MNMUR, pioniere del riciclo creativo di camere d'aria e copertoni di biciclette. Puoi curiosare tra le loro creazioni sulla loro pagina facebook o sul sito http://www.mnmur.com.

Chi ha creato la Jungle Jacket?

Dopo anni passati a lavorare con gruppi tessili e grandi esperienze acquisite nel campo dello sportswear e della produzione industriale, abbiamo unito le forze per realizzare un prodotto unico nel suo genere. La commistione delle nostre esperienze è stata essenziale per generare un brand altamente innovativo e con un approccio del tutto inedito al design.

Il team di sviluppo è composto da:

Alberto Gallo, esperto di marketing e appassionato di moda e lifestyle

Ludovico Spagnolo, sportivissimo professionista della comunicazione

Davide Oddone, ingegnere del cinema a metà tra cibo e fotografia

Lorenzo Diego Carrera, talentuoso videomaker nonché cantante e percussionista indomito

Stefano Lattanzio, grafico e sarto freelance che vive tra Torino e Friburgo

Carlo Camorali, creativo e professore al Politecnico di Torino

Grazie ad Eppela e alla collaborazione con Visa PostePay Crowd, possiamo realizzare quella che, fino a pochi mesi fa, sembrava davvero una "Mission Impossible".

Contribuisci ora alla riuscita del progetto!

Il Made in Italy si riconosce dalla cura maniacale per i dettagli e dalla grande attenzione al prodotto. Per la Jungle Jacket abbiamo utilizzato le migliori soluzioni impermeabili sul mercato con 15.000 colonne d'acqua di protezione dalla pioggia.

Stamperia Alicese, azienda biellese leader in Europa nel settore dell'abbigliamento tecnico, verrà incaricata della produzione e del confezionamento delle giacche. Abbiamo deciso di rivolgerci ad una realtà di grande esperienza per garantire alla Jungle Jacket la qualità superiore che un prodotto di questo tipo si merita.

La cavigliera e il portachiavi catarifrangenti sono realizzati dal laboratorio creativo torinese MNMUR, pioniere del riciclo creativo di camere d'aria e copertoni di biciclette. Puoi curiosare tra le loro creazioni sulla loro pagina facebook osul sito http://www.mnmur.com.

Come verranno investiti i proventi della campagna?

La cifra che collezioneremo alla fine della campagna ci permetterà di produrre i primi esemplari consegnandoli entro la fine di settembre 2016 e di continuare la ricerca di soluzioni smart per rendere la Jungle Jacket il coltellino svizzero delle giacche da bicicletta.

Stiamo tutt'ora sviluppando diverse soluzioni da implementare in futuro, soprattutto riguardanti le tecnologie informatiche (werable tech), così da rendere ancora più sicura, pratica e innovativa l'esperienza delle due ruote.

In questo momento stiamo ulteriormente testando e sdifettando il nostro terzo prototipo. Vogliamo potervi consegnare una Jungle Jacket ancora più completa e affidabile!

Ti è piaciuto il progetto? Condividilo!

Segui gli update su Facebook a questo indirizzo: www.facebook.com/junglejacket e su Instagram @instajunglejacket! Potrai accedere a contenuti esclusivi, dietro le quinte, videocut, gli ultimi aggiornamenti e infiniti contenuti dalla campagna.

Puoi mandare i tuoi feedback sulla campagna, suggerire delle soluzioni o anche solo darci un cinque alto contattandoci all'indirizzo junglejacket[at]gmail.com. Attendiamo impazienti il tuo parere!

Smart Payments

Abbiamo introdotto una tasca impermeabile sul polso destro che ti permette di utilizzare le ultime tecnologie di Mobile Payment. Cosa vuol dire? Che con un semplice gesto del braccio puoi ricevere lo scontrino dagli strumenti abilitati, sganciare la bicicletta in centro, acquistare ai distributori automatici, aprire il cancello del garage e via dicendo...

Fai da te 2.0

Volevamo creare una features che sostituisse il campanello da manubrio ma in modo utile e interattivo. Per questo motivo abbiamo inserito sul polso sinistro l'alloggiamento per un fischietto del tutto inedito!

Un allarme sonoro che sarai tu a creare da zero, attraverso una stampante 3D e un file mash che puoi scaricare gratuitamente (già ora) cliccando QUI.

Una volta effettuato il download metti su una chiavetta USB il file e portalo ovunque esista una stampante 3D. Fidati, trovare il modo per realizzarlo sarà la parte più divertente! Puoi consultare una mappa delle stampanti 3D vicino alla tua posizione da questo link: https://www.3dhubs.com.

La stampa in 3D elimina sprechi e ha un basso impatto ambientale. Un'altra grande rivoluzione alla quale vogliamo dare sostegno.

Domande & Risposte

Ho deciso di modificare la mia ricompensa. Come posso fare?

Entra nell'area riservata del sito di Eppela e prosegui cliccando sul tasto "le tue offerte". In quella sezione puoi modificare le tue preferenze variando l'offerta.

Il modello che vedo nel video sarà identico a quello che riceverò a fine campagna?

Non sarà identico perché il prototipo utilizzato nel video ha subito vari miglioramenti in fase di sdifettamento. Le variazioni principali riguardano la tasca frontale, sostituita da una zip Hydro, e le catarifrangenze che saranno di colore nero (si vedranno pertanto solo se illuminate da fasci luminosi). Ulteriori modifiche sono state apportate alla visibilità cappuccio, alle lampo (ora ancora più stagne) e al fitting: maniche più lunghe e vestibilità migliorata.

Perché dovrei scegliere di acquistare una Jungle Jacket e non una normale giacca tecnica da bicicletta?

Semplicemente perché non esiste sul mercato un prodotto simile. Una soluzione "all in one" ai problemi della mobilità su due ruote non era mai stato neanche pensato. E noi finalmente lo abbiamo creato.

Ho appena supportato il progetto prenotando una Jungle Jacket. Quando mi arriverà?

Gli ordini verranno processati entro la fine di luglio. La produzione ci verrà consegnata ad agosto e spedita entro la fine di settembre 2016. Nel mentre potrete seguire gli aggiornamenti della campagna e le fasi di realizzazione dei capi attraverso il nostro sito www.junglejacket.com e sul canale Facebook all'indirizzo www.facebook.com/junglejacket oltre che su Instagram @instajunglejacket

Che colore posso scegliere?

Uno splendido nero opaco.

Che taglie potrò scegliere?

La Jungle Jacket è UNISEX e disponibile nelle taglie S / M / L / XL. A fine campagna ti verrà inviata una mail con una tabella vestibilità affinché tu possa scegliere la taglia che più si adatta al tuo stile di pedalata.

Quando avrò ricevuto la giacca potrò cambiare la taglia?

Nessun problema! Manda una mail all'indirizzo junglejacket@gmail.com specificando nell'oggetto "cambio taglia" ma ricorda che entrambe le spese di spedizione saranno a tuo carico (fino ad esaurimento scorte).

Finanziato
95.581 € Raccolti
Parterre luogo di tutti

Di cosa si tratta

È il luogo dove fu piantato l’Albero della Libertà, simbolo della Rivoluzione Francese. Ci troviamo nel Prato del Parterre di Pistoia, che dal 1811 al 1814 assunse il nome di piazza Napoleone o Foro Bonaparte. E proprio qui fu deciso di costruire un edificio per rendere omaggio alle glorie locali: il Pantheon degli uomini illustri. 

Il Pantheon dedicato agli Uomini Illustri fu disegnato nel 1812 dal Cavaliere Cosimo Rossi Melocchi ed ha connotati che rientrano in quella tendenza, allora in voga, di reinterpretare in chiave moderna tipologie architettoniche classiche.

L’edificio mostra un prospetto monumentale caratterizzato al centro da un frontone a timpano in pietra arenaria e da un portico scandito da quattro colonne d’ordine pseudo-dorico realizzate in travertino di Monsummano. Da questo portico si accedeva all’emiciclo, destinato ad ospitare una raccolta di statue. I lavori, che erano cominciati nel marzo del 1811, vennero tuttavia interrotti nel 1813 all’altezza del cornicione. La realizzazione del Pantheon, i cui lavori ripresero solamente intorno al 1826, si deve in gran parte all’ingegnere Marco Gamberai, che tenne ben poco conto del progetto originario del Melocchi, tanto che l’intero complesso venne trasformato in Kaffehaus.

L’emiciclo del Pantheon e la volta emisferica ribassata contengono decorazioni con figure allegoriche alate che reggono serti di alloro e un fregio a grisaille che illustra episodi legati alla vita degli Illustri Pistoiesi che qui dovevano essere celebrati.

Il Parterre subì in seguito altre trasformazioni, come ad esempio una riduzione sul lato nord, in corrispondenza dell’attuale Parcheggio di Porta al Borgo, per far spazio alla creazione dello sferisterio avviata a partire dal 1847: si ebbe quindi in questo momento la realizzazione delle gradinate di forma concava che sono a tutt’oggi visibili, seppur ridotte da successivi interventi; completava la sistemazione una recinzione a maschi murari (oggi solo parzialmente intonacati), intervallati da cancellate in ferro. Le gradinate e le scale furono parzialmente smontate con la trasformazione dell’area a mercato ortofrutticolo nel 1928, mentre rimase in essere la recinzione così come la vediamo oggi, a protezione della nuova funzione.

L'avvio del recupero

Le fortune di questo luogo sono state alterne e la destinazione è cambiata più volte nel tempo: caffè concerto, ma anche canile, gelateria, sala da ballo, fino all’abbandono e al progressivo degrado, in parte mitigato dalla presenza della Filarmonica Borgognoni che ha sede in alcuni degli spazi interni del Pantheon e che non ha mai smesso di prendersi cura dell’area esterna. 

Nel 2018, grazie alla grande mobilitazione dei cittadini e delle realtà associative del territorio, il Parterre si è posizionato nella classifica dei Luoghi del cuore Fai a livello nazionale al 35esimo posto (su oltre 300.000 luoghi candidati) con 11.030 voti e al quarto posto a livello regionale.

La lunga storia di questo luogo prende ora un’altra direzione, con l’operazione di recupero avviata dal Comune per mettere in sicurezza e riqualificare l'edificio monumentale e restituire alla città uno dei suoi luoghi simbolo, collocato in quella piazza San Francesco che di avvenimenti e personaggi ne ha visti passare davvero tanti.

Come verranno utilizzati i fondi raccolti

I fondi raccolti saranno utilizzati per sostenere l'intervento di restauro di questo luogo, con l'obiettivo di fargli recuperare lo splendore e la funzione che nel corso dei secoli ha rivestito per la città di Pistoia e i suoi cittadini.

Il progetto si articola in più fasi tra loro strettamente connesse finalizzate al restauro dell’ambiente centrale dell’emiciclo connesso con il recupero funzionale degli ambienti lato nord, comunicanti con esso, in maniera tale di dar luogo ad ambienti che possano accogliere una pluralità di attività connesse alla fruibilità della cittadinanza pistoiese.

Nella porzione triangolare dell’edificio è stato previsto perciò di attrezzare una zona ad uso cucina per la preparazione e lo sporzionamento dei pasti, due bagni per i visitatori e un bagno di servizio corredato da uno spogliatoio da utilizzare dal personale che gestirà/utilizzerà il vano cucina.

Le opere di progetto sono state individuate come di seguito:

I. Restauro della parte lapidea della facciata

II. Restauro delle parti intonacate della facciata

III. Restauro e consolidamento dell’Emiciclo

IV. Ripristino delle stanze comunicanti con l’Emiciclo

V. Completamento delle finiture delle stanze comunicanti con l’Emiciclo

VI. Restauro del paramento esterno delle mura urbane

Come donare

Sarà possibile contribuire alla raccolta fondi nelle seguenti modalità:

  • Donazione online su questa pagina.
  • Donazione in punti o denaro alle casse dei supermercati Coop.fi (Unicoop Firenze raddoppierà quanto raccolto alle casse).
  • Tramite bonifico sul cc bancario IT 95 O 01030 02800 000006569845 – Banca Monte dei Paschi di Siena – intestato a Unicoop Firenze sc. Causale "Parterre luogo di tutti".
  • Partecipando alle iniziative che saranno organizzate sul territorio.

Chi c'è dietro al progetto

La campagna di crowdfunding è sostenuta da Unicoop Firenze, dalla Filarmonica Pietro Borgognoni e dall'Associazione Borgognoni- Parterre, con il patrocinio del Comune di Pistoia.

Finanziato
76.972 € Raccolti
Un teatro per Amatrice

Perché la comunità di Amatrice possa tornare a rivivere

Oltre alle tante abitazioni private, il sisma del 24 agosto ha distrutto anche i luoghi pubblici dove si svolgeva la vita della comunità di Amatrice: tra questi, lo storico Cinema-Teatro "Giuseppe Garibaldi".

Nella fase di ricostruzione, la sfida sarà quella di riportare alla luce il borgo dove e come era, con gli edifici e le relazioni sociali che lo rendevano vivo. La musica e lo spettacolo possono dare un contributo importante, aiutando a mantenere aperto lo sguardo ad una bellezza e ad una speranza che superano anche la devastazione del terremoto.

Per questo vogliamo contribuire alla ricostruzione del Cinema Teatro: perché Amatrice possa avere una nuova casa, ancora più bella di quella perduta, in cui riconoscersi e riunirsi.

Il nostro obiettivo è di raccogliere 100.000 euro, ma la solidarietà non ha limiti!

I fondi saranno messi a disposizione del Comune di Amatrice e delle autorità competenti per la ricostruzione del Cinema Teatro secondo un progetto che coniughi la funzionalità e l'accoglienza al rispetto più rigoroso dei criteri antisismici e della natura storica dell'edificio, costruito negli anni Trenta sui locali dell'antica Chiesa e del Convento di San Domenico.

Un luogo bello e sicuro dove tornare a riunirsi

I fondi saranno messi interamente a disposizione delle autorità pubbliche competenti come contributo alla progettazione e costruzione di una nuova sede per il Cinema Teatro che coniughi criteri di funzionalità e sicurezza al massimo rispetto per la natura storica dell'edificio.

Data la natura solidale del progetto, Eppela rinuncerà ad applicare le proprie commissioni di gestione. Un grande grazie per l'aiuto!!!

Il jazz italiano in prima linea per la ricostruzione

Un Teatro per Amatrice è promosso da Associazione I-Jazz e MIDJ - Musicisti Italiani di Jazz, realtà di riferimento a livello nazionale per il mondo del jazz italiano e promotori di Il Jazz Italiano per L'Aquila, la grande maratona musicale a sostegno della ricostruzione che, in solidarietà alle vittime del sisma del 24 agosto, diventa Il Jazz Italiano per Amatrice.

Il 4 settembre, 500 musicisti jazz suoneranno da 20 palchi diffusi in tutta Italia, dalla cima Heilbronner del Monte Bianco all'isola di Lampedusa, stringendosi in in un grande abbraccio intorno alle comunità colpite dal terremoto. Con il cuore a L'Aquila, dove il grande concerto serale dal palco di Piazzale Collemaggio sarà trasmesso in diretta da Rai2.

A luglio 2016, I-Jazz e MIDJ hanno unito gli sforzi con il progetto Tre Pianoforti per l'Aquila per raccogliere i fondi necessari a donare un pianoforte a coda al Conservatorio "Alfredo Casella" dell'Aquila: obiettivo raggiunto grazie al sostegno della community di Eppela!!!

Finanziato
49.715 € Raccolti
Salviamo la Porta d'Europa

Obiettivo raggiunto e superato!

Grazie da Pietro Bartolo.


La Porta di Lampedusa - Porta d’Europa, è un’opera ideata dall’artista Mimmo Paladino e posizionata sull’ultimo promontorio dell’isola, per diventare la prima cosa che chi arriva a Lampedusa può vedere.

L'opera

L’opera, realizzata in ceramica refrattaria e ferro zincato, è alta cinque metri e larga tre, e proprio per il suo rivestimento assorbe e riflette la luce, divenendo una sorta di faro visto dal mare.

Nel tempo la porta è diventata un simbolo di speranza, che aiuta a non dimenticare le migliaia di migranti morti in mare e invita ciascuno a riflettere su quanto tragicamente sta avvenendo ancora ogni giorno sotto agli occhi di tutti.

Un significato ben riassunto da Mimmo Paladino, l'artista che l'ha concepita: “Ho provato a spiegare qualcosa che avesse a che fare con un esodo forzato, qualcosa di comprensibile a tutti i popoli. Per questo ho voluto che la porta venisse collocata  il più lontano possibile dal centro abitato e il più vicino possibile all’acqua e quindi all’Africa”.

Il monumento, nato dalla volontà di Arnoldo Mosca Mondadori e dell’associazione Amani, è stato inaugurato il 28 giugno 2008. Per quell’occasione la poetessa Alda Merini scrisse i seguenti versi:


Una volta sognai

Una volta sognai

di essere una tartaruga gigante

con scheletro d’avorio

che trascinava bimbi e piccini e alghe

e rifiuti e fiori

e tutti si aggrappavano a me,

sulla mia scorza dura.

Ero una tartaruga che barcollava

sotto il peso dell’amore

molto lenta a capire

e svelta a benedire.

Così, figli miei, una volta vi hanno buttato nell’acqua

e voi vi siete aggrappati al mio guscio

e io vi ho portati in salvo

perché questa testuggine marina

è la terra

che vi salva

dalla morte dell’acqua.

L'obiettivo della campagna

Con questa campagna vogliamo consentire all’opera di continuare a parlare alle generazioni future.

Quando è stata realizzata nel 2008, la Porta di Lampedusa doveva essere una installazione evocativa di accoglienza e di speranza. Così come testimoniano i materiali utilizzati, ferro e ceramica, pensati per essere plasmati dagli elementi naturali dell’isola: il mare e il vento.

Dopo le numerose tragedie avvenute nel Mediterraneo, l’opera ha acquisito un nuovo significato: ricordare le migliaia di vittime del mare. 

"Sebbene il mio obiettivo iniziale non fosse quello di realizzare un monumento ma, piuttosto, un grande portale aperto agli scambi tra culture e razze diverse, - dichiara Mimmo Paladino - non c’è da stupirsi che nel tempo, il suo significato si sia trasformato sino a farlo diventare un luogo di memoria"

Come avviene nell’arte contemporanea anche la Porta di Lampedusa, per come era stata ideata e realizzata, era destinata a scomparire una volta esaurita la sua funzione, con la speranza che le tragedie in mare trovassero una fine. 

Invece l’opera ha cambiato la sua natura e si è trasformata da installazione a monumento commemorativo. E resta lì, pronta ad accogliere chi approda dal mare, testimoniando la grande solidarietà di Lampedusa.

Come verranno utilizzati i fondi

I fondi raccolti saranno usati per eseguire una serie di lavori necessari per preservare l’opera nel tempo. Nel dettaglio saranno eseguite indagini diagnostiche sullo stato dell’opera per decidere le operazioni e i materiali più corretti da usare per il restauro.

Dopo una pulitura generale di tutta l’opera, saranno effettuate le seguenti operazioni:

  • sostituzione delle parti metalliche degradate dal tempo 

  • incollaggio delle scaglie di ceramica

  • stuccatura

  • consolidamento della struttura per il suo equilibrio

Chi c'è dietro a questo progetto

La campagna di crowdfunding è promossa da Unicoop Firenze insieme a Pietro Bartolo, medico di Lampedusa ed europarlamentare, al Comitato “3 Ottobre” che si occuperà anche del restauro, e al Comitato "Una rotta per la solidarietà", in collaborazione con Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Arnoldo Mondadori e associazione Amani.

Come puoi contribuire

Sarà possibile contribuire alla raccolta fondi su questa pagina, oppure donando alle casse dei punti vendita Coop.fi almeno 1 euro o 100 punti della carta socio. Unicoop Firenze raddoppierà ogni contributo versato alle casse.

Finanziato
37.115 € Raccolti
Super Cane Magic ZERO

L'idea

Prendete Sio, magico fumettista nonsense, e le sue creazioni dal mondo di Scottecs. Aggiungete Studio Evil, team di Bologna specializzato nello sviluppo di videogame e nella conquista del pianeta. Il risultato è Super Cane Magic ZERO, un videogioco action RPG ispirato a vecchi classici come The Legend of Zelda.

Cosa succede quando il saggio e gentile Mago Torta muore improvvisamente per aver starnutito? E se la sua potente bacchetta magica finisce nelle zampe del cane AAAH? I fiumi si trasformano in bistecche, l'erba in lava, Internet è improvvisamente lentissimo ed il caos regna sovrano. Fortunatamente per il pianeta Terra c'è Coso, personaggio così naif da credere a tutto ciò che vede in TV. Coso è talmente distratto da aver continuato a vivere tranquillo dopo non essersi accorto di essere morto. Può questa sua sbadataggine rivelarsi l’unica speranza per l’umanità?

Durante la sua missione di salvataggio Coso scoprirà mille storie bizzarre a cui credere, e sfrutterà la sua indistruttibile stupidità per salvare il pianeta e recuperare il Magic Cane. Sarai tu l’eroe ignaro che salverà il mondo?

IL GIOCO

Giocando a Super Cane Magic ZERO ti ritroverai teletrasportato nel mondo di Scottecs. Nella modalità Storia vestirai i panni di Coso e sarai tu a dover esplorare, combattere, contrattare e parlare con i magici personaggi che incontrerai durante la tua avventura. Dovrai tenere a mente che continui incantesimi stravolgeranno ciò che ti circonda, rendendo letale ciò che prima era innocuo e viceversa. Per difenderti dovrai fare affidamento sulla distrazione di Coso, la sua arma segreta per sopravvivere anche alle peggiori situazioni. Se questo non bastasse, arriveranno in tuo aiuto decine di oggetti e tesori dalle forme inaspettate, che potrai usare per combattere, per potenziare le tue statistiche o fare acquisti.

Potrai portare con te oggetti consumabili ed equipaggiamento. L’utilizzo di entrambi sarà attivabile per mezzo di un tasto dedicato. Altri oggetti potranno essere sollevati e scagliati, diventando una perfetta arma da combattimento. In certe situazioni dovrai usare questa tecnica anche per aprire passaggi, scoprire segreti o risolvere enigmi. Alcuni oggetti ti serviranno per migliorare le statistiche di Coso o per acquistare goodies indispensabili nella tua avventura.

Quando entra in azione un’incantesimo l’aspetto dell’intero mondo che ti circonda può cambiare! L’erba può diventare lava, un nemico può diventare un amico ed anche lo stesso Coso può cambiare aspetto! Attento però a non lasciarti ingannare dalle apparenze. Coso è una persona estremamente credulona e se sentirà dire che l’erba è pericolosissima non avrà scampo camminandoci sopra! Imparerai a sfruttare questa sua caratteristica a tuo vantaggio: ascoltando la televisione Coso finirà per credere a notizie assurde che potrai usare per sopravvivere! Ogni volta che Coso darà retta ad una credenza, questa diventerà vera nel gioco. Quindi, se ti troverai ad affrontare mille nemici usando solo una banana, ti farà comodo trovare qualcuno che convinca Coso della pericolosità letale di questo frutto! E per dimenticare le credenze non c’è niente di meglio di un bella botta in testa con un apposito Martello.

Un’altra caratteristica di Coso è la sua forza. Può raccogliere ed impilare sulla sua testa gli oggetti, lanciandoli ai nemici in caso di pericolo. Alcuni di essi saranno facili da sconfiggere, mentre per altri dovrai utilizzare tecniche ed oggetti speciali.

Nel gioco sarà presente anche una Modalità Arena, a cui sarà possibile giocare fino in 4 persone in local multiplayer. Scegliendo il tuo preferito tra Flascio, Dottor Culocane, Sio, Nonno Laser potrai sfidare i tuoi amici, combattendo con gli oggetti presenti sull’arena. Un primo prototipo di questa versione sarà giocabile a Lucca Comics & Games, presso lo stand di Studio Evil.

A COSA SERVIRANNO I FONDI RACCOLTI?

Realizzare un videogioco è un processo lungo, complesso e soprattutto costoso. I fondi che raccoglieremo con questa campagna ci permetteranno di dedicarci allo sviluppo di Super Cane Magic ZERO con il supporto delle persone che decideranno di finanziarci. Come forse hai già notato, le ricompense previste sono quasi tutte in formato digitale. Questo ci permetterà di minimizzare i costi di fabbricazione e spedizione, che andrebbero altrimenti ad incidere su quello che potremmo investire nello sviluppo. Studio Evil è una ditta già avviata e pertanto la maggior parte dell'hardware e delle licenze di programmi sono già stati acquistati. Questo significa che la stragrande maggioranza del risultato di questa campagna verrà utilizzata per pagare il lavoro di chi realizzerà Super Cane Magic ZERO, programmando, scrivendo, ideando contenuti o disegnando.

Finanziato
33.537 € Raccolti
Lo Svarione in Taverna - Card Game

È una notte davvero di Merdor e la vostra compagnia cerca riparo nei caldi locali della taverna più lurida e sgangherata del villaggio. Nonostante le numerose pause cannetta della giornata, siete davvero stanchi e vorreste soltanto tracannarvi una bella pinta di birra e mangiare un gustoso camogli. 

E chi lo sa, magari riuscirete a trovare persino un pusher che, per una volta, non è in ritardo! In fondo vi hanno detto che questa taverna è il luogo ideale per trovare canapa di ottima qualità. Per i più temerari ci sono anche funghetti allucinogeni e orsetti gommosi davvero speciali.

Una pinta tira l’altra e gli animi iniziano a scaldarsi. Non riuscite a decidere se è meglio il fuorismo dei vostri giorni o quello di una volta. Qualcuno sostiene che un cavallo costa 100 euro e sembra proprio che uno di voi si sia cagato addosso… 

Intanto nella sala si muovono strani individui. Vi sembra di vedere uno che gira nudo per il locale e dei loschi figuri vestiti di nero chiedono a ogni avventore se hanno da fumare: sembrano quasi degli sbirri sotto copertura!

Ma ormai siete tutti ubriachi fradici e pure fatti come delle pigne. Avete perso la cognizione del tempo e qualsiasi tipo di inibizione. Un tizio al tavolo accanto sta blaterando qualcosa di insensato su Svarion che… quando c’era lui, l’erba era più verde. Uno di voi non si trattiene, gli molla uno schiaffo e… scatta la rissa!

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte ispirato allo Svarione degli Anelli, la più famosa parodia italiana della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli

Ideato dalle menti scapestrate (e annebbiate?) di Fabio Macchi e Andrea Palmieri nel 2005, lo Svarione è una miniera di battute e situazioni esilaranti che hanno fatto la storia. Esistono persone – magari proprio tu che stai leggendo! – che conoscono a memoria interi dialoghi e che quando pensano ai personaggi dei film li sentono parlare con le voci di Ganjalf e Arabong.

Eppure lo Svarione è rimasto per molto tempo soltanto un fenomeno del web… almeno fino a questo momento! Lo Svarione in taverna. Che botta! è il gioco di carte pronto a invadere le vostre case e a colpirvi con una dose di sanissimo fuorismo

Entrate nella taverna più sconclusionata di sempre: vi aspetta una rissa coi fiocchi, capace di far impallidire anche il più feroce orco della Terra di Merdor. Ma la vostra non è una compagnia normale e con tutta la canapa che gira per il locale… le sorprese sono sempre dietro l’angolo! 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è stato ideato per offrirvi un’esperienza divertente e sconclusionata, grazie a:

· un set di regole pensato per rendere ogni partita unica e imprevedibile, che obbligherà i giocatori a elaborare una strategia vincente e ad affrontare gli imprevisti, o “svarionate”, che ravviveranno la rissa;

· un vasto catalogo di personaggi, oggetti e situazioni resi celebri dallo Svarione degli Anelli, perfetti per farvi entrare nell’universo fantasy più “fatto” che sia mai esistito;

· una lunga serie di illustrazioni, che renderanno l’esperienza di gioco ancora più immersiva e spassosa.
 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti, in cui i partecipanti si sfidano in una gara all’ultima “botta”. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra otto eroi dello Svarione degli Anelli: Ganjalf, Arabong, Givemix, Rizlas, Sboromir, Godo, Sam e… Svarion in persona! Ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

Siete pronti per una rissa all’ultima botta?

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte molto compatto, perfetto per ogni occasione e facile da trasportare. Per giocare vi servirà soltanto un tavolo, la scatola di gioco col suo contenuto e… sarete voi a decidere come accompagnare queste serata all’insegna della fattanza!

La scatola di gioco conterrà:

- 8 carte “Eroe”;

- 40 carte “Arma improvvisata” (di cui 8 “Arma unica”);

- 31 carte “Difesa disperata”;

- 39 “Svarionate”;

- 8 carte “I tuoi colpi” (1 per ogni eroe);

- 8 segnalini colpo (da usare sulla carta “I tuoi colpi”);

- il manuale di gioco.

Se ci saranno abbastanza fattoni… cioè, sostenitori, che decideranno di aiutarci in questo progetto, le carte disponibili potrebbero addirittura aumentare

 

 

 

SPEDIZIONE

Nessun partecipante dovrà sostenere spese aggiuntive per la spedizione. Sappiamo che vi servono i soldi per i vostri… passatempi, per cui abbiamo deciso di venirvi incontro! Le spedizioni inizieranno indicativamente verso la fine di novembre, al netto di eventuali ritardi legati a imprevisti dell’ultimo minuto. Controllate la vostra casella mail per rimanere aggiornati sulla campagna e sui suoi sviluppi!

 

GLI AUTORI

Fabio Macchi, alias Il Fabio

Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo

Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2

È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

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Tea Project

Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.

Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.

Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).

Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

Finanziato
29.667 € Raccolti
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Eppela, attiva da più di 10 anni, è ormai un punto di riferimento solido nel panorama italiano e non solo.

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Il team di Eppela è composto da esperti nel settore che sviluppano quotidianamente processi di verifica per prevenire le frodi.

Non c’è trucco e non c’è inganno.

Ogni raccolta fondi è una storia che ci teniamo a raccontare con amore, curandola fin nei minimi dettagli.

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Siamo fermamente convinti che insieme si possa cambiare il mondo. Il nostro obiettivo è quello di offrirvi uno strumento che ci permetta di farlo.


Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Lo Svarione in Taverna - Le espansioni

 

Carissimi fattoni e fattone, ci avete chiesto di espandere il mondo dello Svarione in Taverna Che botta!, il gioco ufficiale dello Svarione degli Anelli, e lo abbiamo fatto. È colpa vostra!
Dopo aver raccolto le menti più in botta di Merdor abbiamo tirato fuori non una, ma ben tre espansioni! Inoltre, con questa campagna finanzieremo anche la ristampa del gioco base, che è stato fumato più veloce di un porro ben rollato!

Nuovi eroi, nuove carte uniche, ma soprattutto… nuove meccaniche che renderanno ancora più confusa e tignosa la rissa più caotica di sempre!

E se siete dei pusher ritardatari, non preoccupatevi! Potete prenotare anche la vostra copia del gioco base!

Noi siamo davvero euforici, e voi? Ecco alcune novità che farebbero saltare dalla sedia anche Arabong.

Carte Terreno: e se la taverna si trovasse proprio a Merdor? O nelle terre degli Uomini? Ogni taverna dona un bonus soltanto a qualche Eroe, rendendolo davvero potentissimo… o un magari un facile bersagli.

Carte Arte-fatto: pescate l’Antifurto al Cavallo o il Telefono di Svarion? Gli Arte-fatti possono donarti poteri degni del più potente dei fattoni!

Carte Cura: con le giuste arti “magiche” anche il più ferito dei nostri eroi può “rialzarsi” in qualche modo…

Carte Orco e Carte Lorenzo: ebbene, questi sono i vostri malandati alleati, che vi aiuteranno a vincere lo scontro tra le due fazioni che si sono create durante la rissa! Ogni carta ha un potere speciale… 

 

 

Per tutti i partecipanti al crowdfunding, dal livello “Svarionato” in poi sarà incluso il primo fumetto ufficiale dello Svarione degli Anelli!

Ebbene sì, svarionati! Se siete degli appassionati dello Svarione degli Anelli, non potete perdervi questa ricompensa esclusiva!

Gli eroi dello Svarione vi aspettano per una rimpatriata che vi farà davvero emozionare!

 

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti ispirato allo Svarione degli Anelli. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra gli eroi dello Svarione degli Anelli: ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

 

Abbiamo davvero esagerato: dentro la scatola di gioco delle espansioni troverete 104 carte nuove e uniche, divise in 3 espansioni. In totale:

- 4 Carte Eroe 

- 4 Carte Arma Unica

- 16 Carta Arma Improvvisata

- 8 Carte Difesa

- 32 Carte Svarionata

- 7 Carte Arte-fatto

- 8 Carte Cura

- 5 Carte Terreno

- 8 Carte Orco e 8 Carte Lorenzo

- 4 Carte Colpi

 

Orchi vs Lorenzi: scontro tra fazioni

Cos’è un’espansione senza una nuova meccanica di gioco? Con l’espansione Orchi vs Lorenzi vi spartirete a inizio partita una serie di alleati improbabili che andranno a creare due fazioni. Poi, con l’aiuto dei vostri compagni, dovrete cercare di mandare k.o. tutti i vostri nemici! Una volta fatto potete decidere se bervi una bella pinta di birra tutti insieme o continuare a smazzolarvi tra di voi! 

 

Partono le megamazzate

Siete impazienti di lanciare le vostre ragnatele di Spaidermen o una potente scoreggia nanesca? Con L’espansione Megamazzate avrete più armi, ancora più coatte, ancora più devastanti. E non dimenticate che in questa espansione ci sono anche le Carte Terreno e gli Arte-fatti!

 

La battona dei boschi vi attende…

Avete bisogno di una sosta e di qualche Carta Cura? Nel Bordello degli Elfi troverete tutto quello che fa per voi… anche carote di ogni forma e dimensione! Siete pronti a rendere la rissa davvero osé?

In tutte le ricompense che prevedono una copia fisica, sono inclusi i 5 euro di spese di spedizione.

 

GLI AUTORI:

Fabio Macchi, alias Il Fabio
Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo. 
Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2
È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

 

Tea Project
Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.
Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.
Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni
Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).
Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

 

132%
-15 Giorni
Istruzione di qualitàLavoro dignitoso e crescita economicaPartnership per gli obiettivi
Alziamo il Muro!

Anche se il "campionato" della vita è sempre una finale, la mia storia sportiva racconta che ho sempre avuto rispetto per chi avevo oltre la rete. 

Sono sempre stata tesa prima di una gara, facile o difficile che fosse: questa era una semi finale e l’ho vinta grazie anche al vostro tifo, al vostro incoraggiamento quando ero sotto di due set. 

Grazie amici, di cuore: siete unici e vi voglio bene. 

Sono trascorsi 10 mesi dalla diagnosi di glioblastoma, con una prospettiva di vita di 12/14 mesi, ma il mio obiettivo è rientrare nel 5% che vive 5 anni. 

Questa è la partita che voglio vincere: la semifinale l’ho vinta, mi aspetta la finale, ma mi sto allenando e l’avversario mi troverà pronta. 

Le mie oncologhe di Pistoia e Livorno si sono entusiasmate e la risonanza conferma che il tumore è fermo. Inizierò la penultima chemio con il morale alto.

 Anche se il mio avversario potrebbe ribaltare tutto, sono contenta. 

Anche se attraverso un tunnel dove non c'è luce, sono fortunata ad avere persone che mi vogliono bene. La vita è sempre bella e vale la pena di lottare anche per un giorno in più. 

Per questo motivo, per dare a tutte le persone come me una speranza in più e ringraziare l’equipe del prof. Santonocito di Livorno, vorrei regalare loro un macchinario che mi hanno segnalato. 

Si tratta di un macchinario di una tecnologia di cui hanno bisogno per migliorare ulteriormente lo standard qualitativo dei loro interventi di chirurgia dei tumori cerebrali. 

Per poterlo fornire all’Ospedale dovrebbe esserci una donazione di circa 40.000 euro. 

Ho organizzato una raccolta fondi per acquistarlo: se tutti insieme, voi che mi seguite con affetto, mi darete il vostro sostegno, piccolo o grande non importa, ce la faremo e il Muro sarà sempre più alto! 

Tutto è fatto a norma di legge per evitare, fin da subito, ogni disguido. 
Grazie a tutti.

26%
-41 Giorni
Salute e benessere
Una cantina in montagna

 

CHI SIAMO

Siamo due fratelli, Andrea e Martino, agricoltori, vignaioli e cuochi dell’Agriturismo Piandistantino, un’azienda agricola biologica situata nel Comune di Tredozio, ai confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in provincia di Forlì-Cesena.
Piandistantino si trova in una valle laterale del torrente Tramazzo, in una zona caratterizzata dalla presenza di boschi e castagneti, dove l’agricoltura viene praticata da sempre, anche se ormai da tempo gli abitanti tendono a spostarsi in pianura, verso i grandi centri abitati. 

 

 

Per questo, prima di essere un agriturismo, Piandistantino è un presidio agricolo, e il cibo che serviamo è quasi tutto di nostra produzione, dal mais per la polenta all’olio extra vergine di oliva, dalle castagne, alle patate e ai salumi. Compreso, chiaramente, il vino

 

IL VINO

Nel 2016 abbiamo iniziato a recuperare vecchie vigne abbandonate, a altitudini comprese tra i 350 e i 700 metri sul livello del mare, nelle valli del Montone e del Tramazzo.  

Il vino che otteniamo è un prodotto raro e di qualità, frutto di luoghi in cui la viticoltura è stata per secoli una fonte di sostentamento per la gente del posto, e che solo in tempi recenti è diventata marginale.
Il nostro progetto dimostra invece che grazie a essa è possibile vivere in montagna, creando lavoro e reddito per la popolazione, nel rispetto degli ambienti naturali che ci circondano.

 

Con l’agricoltura, infatti, ci prendiamo cura di un territorio nel quale, altrimenti possono verificarsi disastri le cui conseguenze vanno oltre i confini locali, come è successo con l’alluvione di maggio 2023. 

 

IL PROGETTO

Dopo aver passato anni a vinificare da amici, abbiamo deciso di costruire una piccola cantina, a Portico di Romagna, recuperando un vecchio capannone artigianale e adesso abbiamo bisogno del tuo aiuto per portare a termine il progetto. 

I fondi raccolti con il crowdfunding verranno usati per comprare attrezzature essenziali per trasformare l’uva in vino, come: una pompa, una pressa, una pigiadiraspatrice e alcune botti in cemento. Se ci aiuterai, potremo FINALMENTE iniziare a produrre autonomamente il nostro vino.

 

 

52%
-7 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
Quattroruote per Aiutare

Siamo la Caritas di Borgo San Lorenzo, ci rivolgiamo a tutti con fiducia in quanto necessitiamo urgentemente di un sostegno economico per l'acquisto di un automezzo furgonato. Questo veicolo è diventato indispensabile per poter continuare ed espandere le nostre attività di raccolta e distribuzione di beni di prima necessità a favore delle persone in difficoltà del nostro territorio.

Attualmente, le nostre operazioni si basano sull'impegno generoso di volontari e sull'utilizzo di mezzi privati o gentilmente concessi da altre associazioni. 

Tuttavia, questa situazione non ci permette più di far fronte in modo adeguato alle crescenti esigenze logistiche che i nostri interventi comportano.

 

Disporre di un mezzo di trasporto dedicato ci consentirebbe di:

* Organizzare le raccolte solidali in modo più efficiente e capillare.

* Garantire la consegna di aiuti anche nelle aree più periferiche e a persone anziane con difficoltà di spostamento.

* Trasportare con maggiore frequenza alimenti freschi, come frutta e verdura, provenienti dal Mercato ortofrutticolo o dal magazzino Centrale Caritas Firenze. Questo ci permetterebbe di rifornire sia i nostri assistiti diretti sia gli altri Centri Caritas del vicariato Mugello, secondo un calendario di distribuzione stabilito. In questo modo, potremmo garantire l'apporto di prodotti freschi a circa 300 famiglie, un numero in costante aumento.

* Offrire, quando necessario, un servizio di accompagnamento per persone indigenti che devono recarsi a visite o controlli medici.

Abbiamo individuato un automezzo furgonato usato in buone condizioni. 

Saremmo profondamente grati se poteste sostenerci. 
Le donazioni ci permetterebbero di continuare a offrire un aiuto concreto e tempestivo a chi ne ha più bisogno nella nostra comunità.

 

 

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT 39 U083 2537 7510 0000 0041 360 - intestato a Parrocchia SAN LORENZO A BORGO SAN LORENZO indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “Quattroruote per aiutare” in corso su Eppela.

 

201%
-5 Giorni
Sconfiggere la povertàSconfiggere la fame
Festival Dora Nera 2025

 

C’è un festival che non nasce dall’alto, non risponde alle logiche di grandi finanziatori, non parla per conto di sponsor importanti, istituzioni, banche e fondazioni. 

DORA NERA è il primo festival noir interamente costruito dal basso

LIBERO come la parola libertà. 

INDIPENDENTE come un soffio di vento. 

DORA NERA è un festival militante di letteratura e cinema noir, nato a Torino nel novembre 2021.
Tre giorni di incontri, dibattiti, premiazioni e 362 di militanza nelle frontiere, nei quartieri, con i piedi e le mani nelle contraddizioni del presente, per portare la letteratura dove abita il conflitto, dove donne e uomini vivono sulla propria pelle le ingiustizie sociali o le ricadute di un sistema di potere che li ha scelti come vittime sacrificali.

DORA NERA vuole essere, in questo senso, il CORTOCIRCUITO, l’ERRORE DI SISTEMA che stravolge le cose, riportando all’attenzione pubblica questi mondi sotterranei, il dolore ma anche i sogni delle persone oggi tenute ai margini.

DORA NERA vuole far collidere il mondo della letteratura, del cinema, della finzione, con il mondo reale, che ci riguarda tutti e tutte.

DORA NERA è un festival militante, che non usa la parola per accarezzare, ma per denunciare. 

In questi anni siamo stati nei dormitori per persone senza fissa dimora, come nelle scuole di periferia, nei centri diurni, nei circoli culturali popolari, usando i libri non come forma di evasione, ma come strumento vivo e pulsante di racconto, e le storie come amplificazione dei temi fondanti della contemporaneità.

NEL 2025, DORA NERA SARÀ ANCORA SULLA STRADA.

A TORINO:

  • con l’aiuto di Sara Bilotti, stiamo lavorando con ragazze e ragazzi giovanissimi con problematiche di dipendenza da crack, accolt3 dal Gruppo Abele nel centro crisi Molo 18, un luogo di tregua per provare a rimettere insieme i pezzi delle proprie vite;
  • grazie alla poetessa Anna Salza, stiamo tenendo un corso di Poesia di lotta e denuncia con donne di tante nazionalità temporaneamente senza dimora: da questo lavoro nascerà una mostra di grande impatto, fatta di parole ricamate su tela, diari minimi ma potenti di un'insurrezione costante che muove dentro di loro; 

A NAPOLI:

  • grazie al lavoro dello scrittore Giancarlo Piacci, libraio mitico del centro storico di Napoli e scrittore noir sopraffino, stiamo portando alla luce i tanti sogni e le speranze dei detenuti del carcere di Poggioreale.

IN TUTTA ITALIA: 

  • raccoglieremo, grazie alla mediazione di proffesionist3, associazioni e attivist3, le storie appartate e silenziose di ragazze e ragazzi alle prese con momenti di fragilità ma anche alla ricerca di una fiammella interiore da far brillare forte, per riemergere.

IL FESTIVAL. E poi ci sono i tre giorni di novembre in cui tutto questo diventa pubblico. Dal 7 al 9 novembre, sempre all'Oratorio di San Filippo Neri (Torino), si terrà il festival che calamita lettori e lettrici da tutta Italia. 
Decine di ospiti di livello nazionale e internazionale, autori e autrici che incontrano il pubblico e stanno tra le persone, annullano ogni distanza reale e filosofica. Proiezioni cinematografiche, mostre, tavole rotonde, dibattiti e spettacoli che, anche quest’anno, si preannunciano indimenticabili! 
E, ovviamente, i due attesissimi premi: il Dora Nera alla Carriera e quello alla Migliore opera edita nel 2025.

GIORNO PER GIORNO, TI ANNUNCEREMO QUI PROGRAMMA E TUTTE LE NOVITA'.


E ALLORA? COSA ASPETTI? UNISCITI AL DORA NERA! DIVENTA NOSTRO COMPLICE!
Scegli una delle ricompense o fai una donazione libera. 

E poi: 

DIFFONDI DORA NERA A CHI VUOI TU e seguici.

Grazie, e che il Noir sia con te!

160%
-24 Giorni
Istruzione di qualitàParità di genere
NUVOLE. NUOVE CASE PER L'AUTONOMIA

Il progetto Nuvole è una delle sperimentazioni di housing sociale in Toscana. 

Si tratta della creazione di piccole strutture nelle quali possano abitare persone che per scelta o per necessità non possono vivere da sole.

Così facendo imparano a condividere spazi, a stabilire relazioni sociali, a collaborare nello svolgimento delle attività quotidiane, sviluppando così le loro capacità e il senso di appartenenza ad una comunità. 

 

 

Il progetto vede la collaborazione tra la Fratellanza Popolare di Grassina, il Comune di Bagno a Ripoli, la Società della Salute della Zona fiorentina sud est, l’Associazione Orizzonti e la Fondazione Nuovi Giorni onlus, che gestirà il funzionamento degli appartamenti.

L’obiettivo è garantire, in modo permanente, un’abitazione in autonomia per le persone con disabilità.

Si tratta di uno spazio nel quale le persone, adeguatamente sostenute e supportate per i loro specifici bisogni, imparano a vivere insieme trovando un bilanciamento tra vita privata e vita comunitaria.

A tale scopo, grazie anche a un finanziamento del PNRR, il Comune di Bagno a Ripoli ha ristrutturato due appartamenti situati al piano terra di un palazzo in via Dante Alighieri a Grassina (frazione del Comune di Bagno a Ripoli), dove prima si trovava il distretto sanitario della ASL, che ha concesso l’immobile in comodato. 

Questi ospiteranno 9 persone con disabilità che già da anni stanno sperimentando periodi più o meno lunghi di vita autonoma, qualcuno perché ha già perso la famiglia di origine, altri perché hanno raggiunto un livello di indipendenza tale da poter affrontare una vita per conto proprio, fuori dalla famiglia.

 

 

A oggi il progetto Nuvole è a questo punto:

  • gli appartamenti sono stati ristrutturati e hanno un nome. Sono stati intitolati in memoria di Fabio Bernardini e Marzia Fabiani, cittadini di Bagno a Ripoli, che si sono fortemente impegnati nel sociale e a sostegno della disabilità;
  • sono state acquistate e allestite le due cucine, complete di elettrodomestici.

 

Cosa manca

Dobbiamo completare il resto degli arredi, in particolare quelli necessari per le camere da letto ed è per coprire questi costi che abbiamo bisogno di voi e del vostro prezioso contributo. 
Le risorse raccolte saranno utilizzate per acquistare letti, armadi, comodini e quanto altro possibile. 
Il progetto non si fermerà, il nostro obiettivo è quello di rafforzare le esperienze esistenti e poi di lavorare ancora per realizzarne altre simili. 

 

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT53F0832537720000000020432 - intestato a Fratellanza Popolare e Croce d'Oro O.D.V. indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “NUVOLE. NUOVE CASE PER L’AUTONOMIA” in corso su Eppela.
152%
-5 Giorni
Ridurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
PolisportivaMente

La Polisportiva Rugiada è un'associazione sportiva dilettantistica nata nel 1996. Promuoviamo da anni lo sport come mezzo di inclusione sociale, salute e prevenzione del disagio psichico. La nostra realtà conta circa 110 soci ed è attiva in collaborazione con i servizi territoriali della salute mentale e varie istituzioni locali.

La Polisportiva Rugiada, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si Scioglie, lancia una campagna di raccolta fondi per sostenere il progetto "Insieme si può fare", volto a promuovere l’inclusione sociale e il benessere psicofisico attraverso lo sport.

Situato lungo le sponde del Lago di San Cipriano a Cavriglia (AR), il Circolo Velico Rugiada è un luogo unico dove si incontrano sport, inclusione e comunità. Il progetto nasce con l’obiettivo di offrire attività sportive nautiche inclusive rivolte a persone con disabilità psichica, fragilità economica e disagio sociale, creando percorsi riabilitativi, formativi e ricreativi per almeno 40 utenti provenienti dai territori del Valdarno, Valdisieve e Chianti Fiorentino.

Obiettivi della raccolta fondi

Con il vostro sostegno, intendiamo acquistare materiale sportivo capace di garantire sicurezza, autonomia e partecipazione attiva anche agli allievi più fragili,nello specifico :

  • Una nuova imbarcazione collettiva, stabile e sicura, indispensabile per l’accesso alla vela da parte di persone con mobilità ridotta o con esigenze speciali.
  • Attrezzature di sicurezza (giubbotti, caschi, dotazioni di bordo).
  • Nuove canoe, tavole da sup e windsurf per ampliare l’accessibilità e la varietà delle attività acquatiche.

Cosa realizzeremo concretamente

  • 1 corso di vela inclusivo, in due cicli da 4 incontri, rivolto a utenti dei Servizi di Salute Mentale Adulti (SMA) e a persone in difficoltà sociale o economica.
  • 9 giornate promozionali di attività di pagaia (canoa, windsurf, sup) gratuite e aperte anche alla cittadinanza.
  • Potenziamento dell’accesso alle attività nautiche per tutta la comunità locale, con attenzione particolare all’inclusione delle fasce più vulnerabili.

Perché è importante sostenerci

Il progetto si inserisce nelle finalità previste dal bando “Pensati con il Cuore”:

  • Inclusione sociale di persone fragili.
  • Contrasto alla povertà educativa e all’isolamento.
  • Promozione del benessere psicologico e fisico attraverso lo sport.
  • Riduzione dello stigma legato al disagio mentale.

Il Circolo Velico Rugiada è oggi un esempio concreto di come lo sport possa trasformarsi in uno strumento di crescita, relazione e cura. Sostenere questo progetto significa dare a tutti la possibilità di vivere il lago, e le relative attività , indipendentemente dalle proprie condizioni.


Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente   - IT62W0760102800000089564389 - intestato a Rugiada A.S.D. Onlus indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “PolisportivaMente” in corso su Eppela.
141%
-5 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianze
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