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Abbraccia Empoli
Creatività
Di cosa si tratta
Per tanti cittadini empolesi è un posto familiare, del cuore, che ha anche un valore oggettivo perché a farle da sfondo c’è un luogo sacro come la Collegiata di Sant’Andrea. Piazza Farinata degli Uberti, conosciuta da tutti come Piazza dei Leoni, per Empoli rappresenta il fulcro della vita cittadina.
Purtroppo la fontana porta i segni del tempo, i leoni sono invecchiati e recentemente sono stati anche oggetto di atti vandalici: per questo è necessaria un’opera di restauro e ripulitura per riportarla all’antico splendore.
Per questo abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.

Un po' di storia...
Soltanto agli inizi dell’Ottocento, con la fine dell’occupazione dei francesi, la Comunità empolese iniziò a pensare al progetto di una fontana da collocarsi al centro della piazza della Collegiata. In realtà l’intera opera prese forma solo qualche anno più tardi e la Fontana delle Naiadi di Piazza Farinata degli Uberti, conosciuta da tutti come Fontana dei Leoni, fu realizzata tra il 1825 e il 1826.
La realizzazione dell’opera, progettata dall’ingegner Giuseppe Martelli, fu affidata agli scultori Luigi Pampaloni e Luigi e Ottavio Giovannozzi. Il primo scolpì le Naiadi, che si distinguono per naturalezza e per freschezza esecutiva, più corsivi appaiono invece i quattro leoni accovacciati, opera dei Giovannozzi.
Il passare degli anni, l’azione degli agenti atmosferici, atti di vandalismo rendono urgente un intervento di restauro e di recupero di uno dei monumenti identitari della città di Empoli.

Chi c'è dietro al progetto
L’intervento di Unicoop Firenze in collaborazione con il Comune di Empoli, attraverso la scelta del “finanziamento dal basso” nasce dalla volontà di coinvolgere in maniera trasparente tutte le persone che hanno a cuore Piazza dei Leoni, valorizzando il significato simbolico e sociale che riveste per il tessuto cittadino.

Come verranno utilizzati i fondi
Trascorsi sedici anni dall'ultimo restauro possiamo considerare che i problemi conservativi dei materiali costituenti la fontana, cioè il marmo apuano e la pietra arenaria grigia, si manifestino nuovamente con le stesse caratteristiche presenti prima del passato intervento.
Particolarmente invasiva è la formazione
di strati di calcare sia di colore biancastro che grigio-nero; in alcune zone
il calcare è coperto da strati di vegetazione (alghe, formazioni fungine,
etc.). Sarà motivo di indagine ravvicinata, al momento del restauro, la
presenza di linee di frattura sotto parte del bordo della vasca superiore.
Una
frattura piuttosto ampia divide per metà uno dei bacili; altre fratture
sottili, dovute alla tipica lavorazione a mazzuolo e scalpello, sono presenti
sul muso dei leoni.
Sulla guancia e sul naso di una delle Naiadi vi sono delle
mancanze materiche. Alcune parti del basamento in pietra arenaria risultano
degradate sia in superficie, per caduta di materia e presenza di scaglie, sia
in profondità, per presenza di materia decoesa.
L’intervento prevede il trattamento delle formazioni biologiche, la rimozione del calcare e il pre-consolidamento e consolidamento delle lacune: verranno inoltre stuccate le varie fessure. Si procederà quindi alla pulitura dell’intera Fontana, protetta quindi con idrorepellente e antigraffio. Verranno inoltre spazzolate le catene di ferro che delimitano il monumento.

Come contribuire
Puoi sostenere l'iniziativa in vari modi:
1. Contribuendo su questa pagina
2. Nei punti vendita Unicoop Firenze donando alle casse almeno 1 euro o 100 punti della Carta Socio.
3. Con un versamento sul conto corrente: IT 95 O 01030 02800 000006569845 Banca Monte dei Paschi di Siena Filiale di Via de’ Pecori, 6 - Firenze.
4. Partecipando alle iniziative organizzate sul territorio

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26.347 €
Obiettivo
22.052 €
49
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Cooperativa del Molin Nuovo
1000€
- 5 anni fa
PZ Affilature S.a.s.
30€
- 5 anni fa
Passeggiata Empoli 20 Maggio
210€
- 5 anni fa
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Purtroppo la fontana porta i segni del tempo, i leoni sono invecchiati e recentemente sono stati anche oggetto di atti vandalici: per questo è necessaria un’opera di restauro e ripulitura per riportarla all’antico splendore.
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Un po' di storia...
Soltanto agli inizi dell’Ottocento, con la fine dell’occupazione dei francesi, la Comunità empolese iniziò a pensare al progetto di una fontana da collocarsi al centro della piazza della Collegiata. In realtà l’intera opera prese forma solo qualche anno più tardi e la Fontana delle Naiadi di Piazza Farinata degli Uberti, conosciuta da tutti come Fontana dei Leoni, fu realizzata tra il 1825 e il 1826.
La realizzazione dell’opera, progettata dall’ingegner Giuseppe Martelli, fu affidata agli scultori Luigi Pampaloni e Luigi e Ottavio Giovannozzi. Il primo scolpì le Naiadi, che si distinguono per naturalezza e per freschezza esecutiva, più corsivi appaiono invece i quattro leoni accovacciati, opera dei Giovannozzi.
Il passare degli anni, l’azione degli agenti atmosferici, atti di vandalismo rendono urgente un intervento di restauro e di recupero di uno dei monumenti identitari della città di Empoli.

Chi c'è dietro al progetto
L’intervento di Unicoop Firenze in collaborazione con il Comune di Empoli, attraverso la scelta del “finanziamento dal basso” nasce dalla volontà di coinvolgere in maniera trasparente tutte le persone che hanno a cuore Piazza dei Leoni, valorizzando il significato simbolico e sociale che riveste per il tessuto cittadino.

Come verranno utilizzati i fondi
Trascorsi sedici anni dall'ultimo restauro possiamo considerare che i problemi conservativi dei materiali costituenti la fontana, cioè il marmo apuano e la pietra arenaria grigia, si manifestino nuovamente con le stesse caratteristiche presenti prima del passato intervento.
Particolarmente invasiva è la formazione
di strati di calcare sia di colore biancastro che grigio-nero; in alcune zone
il calcare è coperto da strati di vegetazione (alghe, formazioni fungine,
etc.). Sarà motivo di indagine ravvicinata, al momento del restauro, la
presenza di linee di frattura sotto parte del bordo della vasca superiore.
Una
frattura piuttosto ampia divide per metà uno dei bacili; altre fratture
sottili, dovute alla tipica lavorazione a mazzuolo e scalpello, sono presenti
sul muso dei leoni.
Sulla guancia e sul naso di una delle Naiadi vi sono delle
mancanze materiche. Alcune parti del basamento in pietra arenaria risultano
degradate sia in superficie, per caduta di materia e presenza di scaglie, sia
in profondità, per presenza di materia decoesa.
L’intervento prevede il trattamento delle formazioni biologiche, la rimozione del calcare e il pre-consolidamento e consolidamento delle lacune: verranno inoltre stuccate le varie fessure. Si procederà quindi alla pulitura dell’intera Fontana, protetta quindi con idrorepellente e antigraffio. Verranno inoltre spazzolate le catene di ferro che delimitano il monumento.

Come contribuire
Puoi sostenere l'iniziativa in vari modi:
1. Contribuendo su questa pagina
2. Nei punti vendita Unicoop Firenze donando alle casse almeno 1 euro o 100 punti della Carta Socio.
3. Con un versamento sul conto corrente: IT 95 O 01030 02800 000006569845 Banca Monte dei Paschi di Siena Filiale di Via de’ Pecori, 6 - Firenze.
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