Formazione

L’istruzione, l’educazione e lo sviluppo passano dal crowdfunding. Per crescere si parte sempre dal basso!

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L’istruzione, l’educazione e lo sviluppo passano dal crowdfunding. Per crescere si parte sempre dal basso!

In primo piano
Lievito Madre. Di chi è la maternità? - Convegno

Il primo convegno dell'associazione professionale Mondo Doula nasce con l'intento di aprire il dialogo con la cittadinanza intorno alle tematiche della maternità.

Dopo lunghi, profondi e coraggiosi ragionamenti associativi degli ultimi anni che hanno portato al riconoscimento ministeriale dell’associazione con l’inserimento negli elenchi del Ministero dell'Impresa e del Made in Italy (MIMIT), è stato per Mondo Doula spontaneo decidere di portare all’esterno quanto ragionato per discuterne e confrontarsi con le cittadinanze tutte:

La partecipazione al convegno è infatti aperta  a chiunque desideri confrontarsi su questi temi: non solo doule e professionistə sanitariə e non, attivi nel campo del sostegno alla genitorialità, ma anche e soprattutto con i genitori, le famiglie di tutti i tipi e gli stakeholders politici, e cittadini e cittadine curiosə.

Obiettivo del convegno “Lievito Madre: Di chi è la maternità? Linguaggi, pratiche sociali e territori della cura" è produrre dei manifesti di orientamento utili allo sviluppo di politiche materne e delle famiglie che siano reali, valide ed efficaci per far capire alla società che la maternità è di tutti e in qualche modo tutti dobbiamo occuparcene. 

I relatori del convegno sono accademici, ma anche artisti e professionisti che si occupano di maternità in modo innovativo e porteranno il loro contributo relativamente ai temi del linguaggio, della vulnerabilità delle madri, delle pratiche sociali e del territorio.

Perchè ciò sia possibile abbiamo bisogno del supporto della nostra community: un convegno partecipativo che potrà essere realizzato grazie non solo alla vostra partecipazione, ma anche e soprattutto grazie al vostro sostegno economico e materiale.

Scopri il programma del convegno
https://www.mondo-doula.it/convegno-online-lievito-madre-2023/

Ascolta la presidente di Mondo Doula Sara Cavallaro che ci svela il perchè del titolo del convegno: Lievito Madre, perchè? (diretta Instagram 28-7-2023)

Mondo Doula, attiva dal 2009 e dal 2017 associazione professionale, promuove lo sviluppo della figura della doula e le sue pratiche verso le madri e i loro bambini, attraverso la scuola di formazione, la ricerca sul territorio e la costante definizione di proposte progettuali, collaborative e di crescita individuale. 

La doula è una figura professionale sociale, non è una figura sanitaria, ed esercita la sua professione secondo le direttive della legge 4/2013.

Al centro delle pratiche di una doula c’è la mamma con la sua soggettività, la sua storia, le sue percezioni e visioni. La doula impara a dare corpo a ciò che appartiene spontaneamente alle mamme: se le madri si potessero muovere a partire dalle loro sapienze il mondo troverebbe appoggio su una cultura materna prospera e creativa, ampia e robusta.

Si occupa del sostegno concreto, affettivo e relazionale alla donna e alla famiglia nella gravidanza e fino al primo anno di vita del bambino. La doula accompagna i genitori nella continuità. Offre presenza e vicinanza su misura, a domicilio e non, intima e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che accompagna. Offre ascolto, supporto, aiuto nella quotidianità e orientamento non direttivo.

L’associazione attualmente conta 450 sociə che operano in molte regioni italiane.

Parte dei fondi raccolti saranno destinati alla creazione di una o più borse di studio per donne in difficoltà che necessitano del supporto di una doula.

Crediti formativi per sociə doule professionali, ordinarie e in formazione: 10 crediti per la partecipazione al convegno della mattina, 5 crediti per la partecipazione a un tavolo del pomeriggio

(Mockup credits https://www.freepik.com)

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-74 Giorni
Parità di genere
SexJujube: Ricerca Informazione Sessualità

Noi di Sexjujube ci occupiamo di benessere sessuale e abbiamo creato un e-commerce di sex toys che informa e promuove valori legati a inclusività e educazione sessuale, anche attraverso attività off line come incontri e corsi di sensibilizzazione sulla sessualità, rivolgendoci a uomini e donne, LGBTQIAP+ e persone con disabilità motoria

A spingerci a lavorare a questo progetto è stata la constatazione di come la maggior parte delle cose nel mondo, ancora oggi, non siano progettate in ottica inclusiva o pensate anche per le persone con disabilità motoria, ma solo per normodotati. Non fanno eccezione gli oggetti adibiti al piacere sessuale

In realtà, la sessualità delle persone disabili non è affatto diversa da quella delle persone abili; non esiste infatti una “sessualità disabile” specifica. Se ignorato o negato, il bisogno sessuale invece che scomparire intraprende percorsi di sviluppo che divengono motivo di sofferenza sia per la persona disabile che per chi gli sta accanto e cerca di essergli d’aiuto. 

Il nostro progetto vuole spianare il cammino verso l'emancipazione sessuale di tutti gli individui, contribuire a far emergere il binomio sessualità/disabilità motoria e diffondere un’educazione sessuale consapevole. 

PRIMO OBIETTIVO

Un primo obiettivo prevede dunque un percorso di sensibilizzazione nelle scuole, rivolto a docenti e ragazzi. L’educazione alla sessualità e all’affettività è fondamentale per lo sviluppo della persona. Essa abbraccia non solo l’aspetto fisiologico, e quindi il corpo, ma anche la mente e la crescita di entrambi, importanti per lo sviluppo psico-fisico e sociale di ogni individuo.  

Ogni volta che interroghiamo la sessualità, rispetto al rapporto con l’altro e con noi stessi o al benessere del nostro corpo, facciamo un passo in avanti nella nostra crescita personale.

Questo vale in ogni fase della vita di un individuo, ecco perché l’educazione sessuale deve puntare anche alla crescita di ognuno di noi e non solo entrare in gioco quanto bisogna affrontare la prevenzione e i problemi connessi.

Lo sviluppo sessuale delle persone con disabilità avviene in modo normale come per tutti gli altri esseri umani ma per loro assume un valore aggiunto: quello di essere una risorsa per stimolarli e aumentare le loro capacità di apprendimento, di socializzazione e di relazione con il mondo che li circonda. Tuttavia, essi necessitano di un’azione educativa mirata che tenga conto dei problemi e delle difficoltà (intese sia a livello cognitivo che a livello fisico) che sono obbligati a vivere e ad affrontare. Perciò il bisogno di fornire ai disabili una buona “educazione sessuale” non si insinua a partire dalla supposta esistenza di una “sessualità speciale”, ma bensì dalla constatazione che anche chi ha una disabilità intellettiva o fisica avverte la necessità di avere una sua sessualità uguale a tutti, a livello fisiologico, ma che cambia a livello personale e intimo.

I primi ad aver bisogno di un’educazione sessuale sono proprio le persone “abili”; devono essere loro i primi a credere nelle uguaglianze dei diritti alla sessualità. È importante più che mai dare un ruolo rilevante all’educazione sessuale, obbligatoria nelle scuole di molti paesi e in Europa (es Francia, Germania) ma non in Italia. Un progetto di educazione sessuale, per essere efficace, richiede il coinvolgimento dei familiari della persona con disabilita’ e degli operatori (compresi gli insegnanti e gli operatori familiari), e deve partire precocemente, fin dalla scuola e dai centri riabilitativi e centri diurni.

Finalità:

  • Acquisizione di conoscenze relative all’educazione affettiva e sessuale di persone disabili, al supporto e alla formazione di educatori e genitori.
  • Promozione dell’educazione all’affettività e alla sessualità delle persone disabili nelle strutture socioassistenziali diurne e permanenti.
  • Facilitare l’accesso pubblico alle informazioni utili per il sostegno ad un’affettività e ad una sessualità serene e consapevoli.
  • Formazione di capacità e competenze socio relazionali negli operatori qualificati, assistenti volontari e familiari coinvolti nell’educazione e nell’assistenza delle persone disabili.
  • Divulgazione dei servizi e dei benefici dei sex toy già in commercio per le persone con disabilità motoria.
  • Prevenzione dei comportamenti sessuali a rischio e gli effetti dell’uso improprio dei toys (causa di incidenti)
  • Coinvolgere e mobilitare le competenze distribuite a livello territoriale per un’integrazione sociale efficace ed efficiente

SECONDO OBIETTIVO

La nostra piattaforma e-commerce SexJujube si differenzia dalle altre piattaforme e-commerce grazie all’attività di ricerca, in collaborazione con un team di esperti, sui toys adatti alle persone con disabilità motoria. Lo facciamo attraverso un bollino (creato e realizzato dalla start up) apposto accanto a tutti i prodotti che rientrano nel sottoinsieme Disabilità, in modo da identificarli immediatamente anche quando visualizzati all’interno di categorie differenti. Il nostro bollino rappresenta una vera e propria guida per le persone con disabilità, caregiver, sessuologi e figure mediche esperte sui benefici e l’accessibilità dei sex toys.

Un secondo obiettivo è quello di verificare l'efficacia e validare l'utilità dei dispositivi suggeriti attraverso l’impiego sul campo degli stessi. Si tratta di “testare” un numero sufficiente di campioni, per giungere all'individuazione di protocolli e strumenti creati ad hoc per diverse categorie di disabilità e che possano costituirsi in seguito anche come risorse per caregiver, lovegiver o operatore sanitario. 

I partecipanti possono essere reclutati nelle cliniche di riabilitazione pugliesi e non. Il test pratico seguirebbe sempre una parte di psico-educazione e formazione. Si inizierebbe con la rilevazione ed analisi dello stato umorale, l’analisi della qualità di vita percepita (prima e dopo), dell’espressione dei bisogni affettivi e sessuali delle persone disabili direttamente coinvolte nel progetto. Parimenti si valuta il livello di competenza e il benessere psichico (precedente e successivo) di parenti, assistenti o operatori in relazione alla vita affettiva e sessuale delle persone disabili a loro prossime.  Dopo una prima azione educativa seguirà il testing dei dispositivi per l'individuazione degli strumenti più adatti alle loro esigenze, con l’obiettivo di renderli liberi e consapevoli nella gestione autonoma della loro vita sessuale.  Questo favorirà l'empowerment delle persone disabili nella gestione della propria vita affettiva e sessuale, oltre al miglioramento della qualità di vita di disabili e delle loro famiglie.

Finalità:

  • Supportare con dati empirici la validità dei suggerimenti dati dal sito
  • Incremento e facilitazione della consapevolezza e dell’espressione dei bisogni affettivi e sessuali delle persone disabili direttamente coinvolte nel progetto.
  • Empowerment delle persone disabili nella gestione della propria vita affettiva e sessuale.
  • Maggiore efficienza ed efficacia delle strutture sociosanitarie coinvolte nel trattamento delle problematiche connesse all’affettività e alla sessualità delle persone disabili
  • Incremento del livello di benessere delle famiglie e di centri diurni e residenziali interessati dal progetto.
  • Riduzione della disabilità residua.
  • Miglioramento della qualità di vita di disabili e delle loro famiglie

Consideriamo che le spese iniziali riguarderanno:

  1. EDUCAZIONE E RICERCA
  • 500,00  per l'acquisto di materiale di consumo e promozione delle attività educative che si andranno a svolgere in 2 scuole. I temi trattati saranno Sviluppo Puberale, Rapporto col proprio corpo e sviluppo dell’immagine corporea, Come parlare di sessualità in famiglia, Contraccezione, Malattie a trasmissione sessuale, Sviluppo dell'identità di genere, Sexting e internet: risorse e pericoli, Comunicazione assertiva dei bisogni e Laboratori pratici.
  • 600,00 per la realizzazione di materiale pubblicitario tipo: brochure, banner, gadget
  • 3000,00 per 60 ore di lezione divise tra 3 specialisti (2 sessuologi e 1 psicologa). Ipotizzando 20 ore di lezione (5 incontri da 4 ore) per professionista ad un costo di 50,00 lorde ad ora.
  • 900,00 per affitto location nelle quali svolgere attività teoriche ed esperienziali.

Per un totale complessivo di €.5.000,00

Se raggiungiamo il 1 obiettivo saremo contente perché avremo già abbattuto delle barriere ideologiche e limitato i rischi associati alla cattiva informazione, al pregiudizio e al possibile uso indiscriminato del web. 

Se saremo riusciti, grazie al vostro contributo, a raggiungere il 2 obiettivo significa che avremo raggiunto buona parte della popolazione intorno a noi.

Ci servirebbe a questo punto superare i limiti geografici per diffondere ulteriormente i nostri valori e la nostra mission, nonché i risultati raggiunti fin ora. Di qui l'importanza di implementare l'attività di marketing che costituisce l'obiettivo 3. 

III OBIETTIVO

Il piano marketing ci aiuterà ad informare, educare e ad arrivare al maggior numero di persone con disabilità attraverso: il blog, i social e le campagne Google ads. 

AZIONI DI MARKETING PREVISTE:

  • campagne Google ADS
  • pubblicazione contenuti sul blog della piattaforma
  • presenza sui social
  • sviluppare una campagna SEO e di posizionamento

Per un valore complessivo di circa €. 20.000,00 per il 2 e il 3 obiettivo.

Lo scopo della ricerca è migliorare i servizi offerti dalla piattaforma e dare valore al bollino "disabilità", trasformandolo in una vera e propria guida ai sex-toys per le persone con disabilità, mentre il piano marketing ci aiuterà ad informare, educare e ad arrivare al maggior numero di persone con disabilità. 

In linea generale riteniamo che, dal punto di vista psicosociale, ridurre la frustrazione e gli stati depressivi associati alle limitazioni imposte da pregiudizi e alla mancata soddisfazione dei bisogni primari, significa ridurre i livelli di aggressività ed aumentare l'armonia e il benessere nella società.

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-14 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianze
Leggere Lib(e)ri!

 

Vietato Non Sfogliare

Vietato Non Sfogliare è un centro dedicato alla lettura accessibile e inclusiva: una raccolta di libri particolari, non solo perché sono diventati tetti di piccole casette, ma anche perché sono da leggere con le dita, ascoltare con gli occhi o raccontare senza neanche una parola. 

Qui il diritto di leggere è di tutti, nessuno escluso.

Sono libri accessibili perché facilitano la lettura di chi ha difficoltà grazie ad accorgimenti tecnici e all’utilizzo di più codici espressivi, come ad esempio Braille e simboli. 

Sono anche libri inclusivi perché hanno la capacità di catturare l'interesse di tutti, permettendo di condividere il piacere della lettura e del gioco con i compagni. "...Non c’è niente che unisca più della condivisione delle nostre esperienze immaginarie." Aidan Chambers

In mostra ci sono anche tante storie in cui personaggi con disabilità sono raccontati non solo per le loro mancanze ma anche per le loro risorse, dando vita a narrazioni autentiche e appassionanti prive di pietismo.

 

Come verranno utilizzati i fondi

La mostra contiene già oltre 1000 volumi di diverse tipologie: libri tattili con traduzione in Braille, in Lingua dei Segni, ad alta leggibilità, in simboli, senza parole, audiolibri ed ebook, sia italiani sia stranieri, albi illustrati, fumetti, romanzi e racconti che della disabilità hanno fatto occasione di narrazione.

In questo momento vogliamo acquistare nuovi volumi, un po' per ampliare il catalogo un po' per sostituire gli eroici volumi che ormai non ce la fanno più. Vengono infatti usati molto da molti giovani lettori e nella maggior parte dei casi le mani sono il modo migliore per leggerli: a un certo punto della loro vita hanno diritto alla pensione. Purtroppo sono libri costosi in quanto alcuni, come i libri tattili, sono fatti interamente a mano da poche case editrici specializzate.

Con i fondi raccolti acquisteremo circa 200 nuovi volumi e 100 nuovi libri tattili per la mostra, per poter avere sempre più storie da raccontare e saper sempre di più incontrare i gusti e le abilità dei nostri lettori. 

 

La nostra associazione

Vietato Non Sfogliare è un progetto di Area Onlus, associazione torinese che dal 1982 si prende cura di persone con disabilità e bisogni educativi speciali e delle loro famiglie, per favorire l’inclusione e per costruire insieme risposte efficaci ai loro bisogni.

La realizzazione di un Centro di Documentazione e Ricerca sul Libro Accessibile (inaugurato nel 2021) è frutto della pluriennale esperienza di ricerca e lavoro sui libri accessibili svolto con l'omonima mostra itinerante, che dal 2012 si muove su e giù per l'Italia ospite in scuole, ospedali e biblioteche. Sul nostro sito internet curiamo anche un database di recensioni, in cui operatori, insegnati e genitori possono trovare i libri più adatti alle capacità di piccoli lettori. 

Vogliamo promuovere la conoscenza e l’uso dei libri accessibili con il fine di renderli sempre di più patrimonio comune e costruire così percorsi inclusivi in cui le storie sono davvero di tutti.

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-34 Giorni
Istruzione di qualitàRidurre le disuguaglianze
Ritorno alle origini: un cammino d'amore

Mi chiamo Giulia, una donna in cammino, allegra e solare.

Amante del mistero e meraviglie della natura oltre che inguaribile curiosa del genere umano.

Ho studiato come farmacista e come naturopata nell'intento di voler essere d'aiuto alle persone. 

Nel mio percorso mi sono resa conto che per essere quel ponte di supporto ed accompagnare ad una vita piena di salute l'individuo è di fondamentale importanza “curare la persona e non la malattia”.

Così è arrivato nella mia vita il contatto con la medicina sciamanica andina e l'avvicinamento a questa cultura ancestrale in cui la spiritualità e l'amore per la natura si fondono. I Q'eros, abitanti delle Ande, nella loro semplicità custodiscono saperi millenari racchiusi in rituali, tecniche e cerimonie che senza complesse spiegazioni scientifiche risultano efficaci nell'accompgnare le persone ad un loro contatto con il proprio se profondo e la guarigione di ferite animiche che spesso stanno causando malattia sul piano fisico.

Questa campagna l'ho creata per realizzare un sogno che porto nel cuore da circa 3 anni: conoscere dal vivo le terre cui sento di appartenere nel profondo del mio cuore e del mio DNA ed apprendere in loco da queste persone speciali che custodiscono l'amore per la terra, la gratitudine per la vita e la medicina naturale ed ancestrale con rispetto e dedizione.

Sto parlando dei Q'eros, una comunità (gruppo etnico Quechua) presente nella provincia di Paucartambo, nella regione di Cusco in Perù.

Il mio intento è raccogliere questi fondi da donare alla comunità per la loro crescita e sviluppo e poter vivere il sogno della mia iniziazione come “custode della Terra”.

 

La bellezza di svolgere questo viaggio in questo momento è che porto una nuova anima dentro di me, sarebbe per me molto emozionante svolgere proprio ora questo contatto con quelle Terre e ricevere la loro benedizione in questo cammino di luce, accomoagnata dal mio compagno Cesare.

 

Ringrazio dal profondo del mio cuore e dell'anima chi ci aiuterà a coronare questo grande sogno! Per creare un ponte di luce e magia tra Italia e Perù.

Benedizioni, amore, abbondanza e salute.

 

Munay

Giulia, Cesare 

e una piccola anima in arrivo

 

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Salute e benessereCittà e comunità sostenibiliVita sulla terra
MABAKIT - Facciamo insieme la rivoluzione Mabasta!

PREMESSA

Team Mabasta

Mabasta” (Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti) è attivo sul fronte della lotta al bullismo “dal basso”, da parte dei giovani stessi, dal 2016. È costituito e animato da un gruppo di 35 ragazze e ragazzi dai 14 ai 17 anni

 (studenti dell’Ist. “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce) ed è guidato dal Team leader e Fondatore Mirko Cazzato (21 anni – unico studente europeo nella Top 10 del “Global Student Prize 2021”), e dal docente referente Daniele Manni (pluri-premiato in Italia e all’estero).

La mission del progetto è rendere PROTAGONISTI ATTIVI I GIOVANI stessi, dai 9 ai 16

Alcuni ragazzi del Team in azione

 anni, nel prevenire, affrontare e contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo. Li vede protagonisti nell’aver concepito e implementato alcune innovative azioni di contrasto e li vede protagonisti nella loro messa in opera, in poche parole li rende proattivi nel loro vivere sociale e punta al welfare psicologico e fisico negli anni più importanti della loro crescita e stabilità emotiva.

La figura degli adulti c’è ed è importante, soprattutto nelle fasi successive alla scoperta di eventuali episodi, quando è necessaria, se non indispensabile, l’esperienza e la professionalità di persone qualificate.

Proprio per questo, abbiamo realizzato questo nuovo progetto denominato “MABAKIT - Facciamo insieme la rivoluzione Mabasta”, basato principalmente, appunto, sul “MabaKit”, la più recente invenzione in casa Mabasta. Il MabaKit consiste in un’originale box che servirà in primis a realizzare concretamente (non a parole) una rete chiamata “CresceReteSereni” formata da Scuole, ragazzi, esperti (pedagogisti, psicologi, etc.) ed enti (Associazioni, fondazioni, aziende, etc.…). In secondo luogo, al suo interno sono presenti alcuni materiali utili agli adulti nell’affrontare e risolvere ogni caso e episodio di bullismo e cyberbullismo. Il tutto ha come fine ultimo quello di riuscire a dare una mano efficiente e concreta agli adulti educatori che sono in prima linea nella lotta e prevenzione di questi pessimi fenomeni.

 

PROGETTO

Box dove all'interno sono presente i materiali sotto riportati

Il progetto, come anticipato, è denominato “MABAKIT - Facciamo insieme la rivoluzione Mabasta!” e prevede come prima sperimentazione l’introduzione e applicazione del “MabaKit” in 27 scuole (orientativamente 500 classi, 13.000 studentesse e studenti, 1.200 adulti), dislocate strategicamente 9 al nord, 9 al centro e 9 nel sud d’Italia. Per ogni parte saranno individuate 3 scuole elementari, 3 medie e 3 superiori.  Il progetto prevede la fornitura in ogni scuola del “MabaKit” con tutta una serie di materiali e servizi tra cui, ad esempio: infografiche, targa rappresentativa, creazione di un canale di comunicazione diretto con la scuola, etc…

Ovviamente, trattandosi di una sperimentazione, l’attuazione del progetto prevede un monitoraggio continuo e, di conseguenza, azioni correttive e migliorative durante tutto l’iter.

 

OBIETTIVI

Il progetto affronta il grave problema del bullismo e del cyberbullismo fra giovani, dove spesso gli adulti non riescono ad agire, e propone un originalissimo kit di supporto, con l’offerta di servizi e materiali utili a prevenire e contrastare queste importanti piaghe.

Gli obiettivi sono quelli di:

  • Fornire strumenti e supportare gli adulti impegnati sul fronte del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole (Dirigenti, Docenti Referenti Antibullismo, Personale ATA, etc…);
  • Informarli dell’esistenza del Movimento giovanile “Mabasta”, del “Modello Mabasta” (le originali sei azioni svolte dal basso, dagli studenti) e di quest’ultimo e innovativo MabaKit;
  • Informare gli studenti e le studentesse del progetto che in modo indiretto li vede coinvolti e partecipi;
  • Monitorare i processi e raccogliere feedback utili sia all’aggiornamento / miglioramento del progetto che a stilare una serie di dati statistici in merito al fenomeno.

 

DESTINATARI E BENEFICIARI

I destinatari e beneficiari del progetto sono:

  • Dirigenti scolastici: faranno parte di una Rete di scuole ed esperti a cui ricorrere nei momenti di difficoltà;
  • Docenti referenti per il bullismo: avranno a disposizione alcuni semplici materiali che potranno essere d’aiuto nel comprendere le azioni ed i passi da adottare per la risoluzione di atti e episodi di bullismo e/o cyberbullismo;
  • Docenti, studenti e studentesse: avranno una locandina in classe che spiega quanto sia importante tenere occhi e orecchie aperte e come poter agire in caso di bisogno.

 

ATTIVITÀ SPECIFICHE

Come già accennato, il fulcro del progetto è quello di fornire alle scuole alcuni materiali e servizi utili a prevenire e contrastare, dalla radice, le piaghe del bullismo e del cyberbullismo.

A questo scopo, il MabaKit comprende: 

 

ELEMENTI INNOVATIVI

La grande e profonda innovatività del progetto risiede nel fatto che il “MabaKit” nasce da uno studio effettuato dai ragazzi del Team Mabasta negli ultimi 2 anni scolastici (2021-22 e 2022-23) in cui abbiamo avuto la possibilità di raggiungere e sensibilizzare oltre 65mila studenti e studentesse, interagendo con oltre 800 classi in tutt’Italia.

Dopo aver spiegato ai ragazzi come prevenire e contrastare il bullismo, ci siamo resi conto che i casi emergevano ma spesso tutto si bloccava a causa di tre fattori rilevanti

  1. Sovraccarico di lavoro da parte dei Dirigenti Scolastici;
  2. Poca formazione/conoscenza del fenomeno;
  3. Scarsa informazione sulla gestione della tematica.
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Istruzione di qualitàParità di genereRidurre le disuguaglianze
Tutti i progetti
Sdraiato in cima al mondo: una scuola per il Nepal

Di cosa si tratta

Sdraiato in cima al mondo” è il titolo del libro di Cala Cimenti, noto e forte alpinista-sciatore recentemente scomparso in montagna. Da tempo Cala e la moglie Erika erano impegnati in progetti di cooperazione per lo sviluppo per promuovere la sensibilizzazione del mondo alpinistico e dell’outdoor alla realtà di contesti di periferia, povertà e discriminazione.


Il ricordo di Cala è vivo negli amici e nelle associazioni con cui ha collaborato. Soprattutto è vivo e palpabile in Erika, moglie, amica, compagna di vita e di ogni avventura.


Voler ricordare Cala attraverso una iniziativa concreta nasce proprio da Erika, seguita dagli amici più vicini, dai compagni di cordata e dalle associazioni con cui collaborano. L’idea è trasformare il suo entusiasmo ed il suo amore per la vita in un progetto di sviluppo per le popolazioni delle montagne che tanto ha amato.


Il progetto "Sdraiato in cima al mondo: una scuola per il Nepal" prende il nome dal libro di Cala Cimenti: l’obiettivo è completare la scuola primaria di Shree Pattale con una biblioteca ed una sala multimediale e di ricostruire la scuola di Necha Gahri con strutture antisismiche.


Queste due scuole sono situate nella bassa valle dell’Everest, in Nepal, paese a basse risorse schiacciato tra India e Cina, due potenze politiche ed economiche.
Shree Pattale e Necha Gahri si trovano nel distretto di Solukhumbu, tagliate fuori dalle comuni rotte del turismo di montagna che portano in areo alpinisti ed escursionisti direttamente a Lukla, sede dell’aeroporto e partenza dei sentieri per i campi base delle vette himalayane.


Le due scuole sono state distrutte dal terremoto del 2015, che ha devastato il paese, e solo parzialmente ricostruite. Aiuti internazionali e turismo locale hanno permesso di ricostruire quanto crollato nelle aree turisticamente più significative, mentre le valli meno note come la bassa valle dell’Everest non hanno avuto questo privilegio.


A Pattale, Necha Gahri, Kaku, Nunthala e negli altri villaggi della zona le condizioni di vita sono molto dure, soprattutto per i bambini ed i giovani che faticano a completare gli studi: le scuole sono poche, con poche risorse, molto distanti dai villaggi di origine e spesso senza connessioni con il mondo digitale.


Sviluppare le scuole è il modo migliore per offrire a questi giovani la possibilità di studiare, crescere ed emanciparsi ed è il modo più bello per ricordare Cala.

Come verranno utilizzati i fondi

32.615 euro dei fondi raccolti saranno utilizzati per la costruzione di due aule che completeranno la scuola primaria di Shree Pattale. Una sarà adibita a biblioteca ed una a sala multimediale.


Il progetto è stato pensato su esplicita richiesta del referente della scuola alla Monviso Nepal Foundation (MNF), associazione non governativa e partner il loco che opera nel distretto di Solukhumbu con iniziative di sviluppo. La componente principale del budget comprende tutte le spese per la costruzione degli immobili (definite in base al progetto edilizio fornito da MNF). A seguire saranno finanziate le spese di monitoraggio delle varie fasi di costruzione, le spese per un evento conclusivo di ritorno ai donatori. Il 5% del raccolto sarà destinato alle spese generali.


26.000 euro dei fondi raccolti saranno invece utilizzati per la costruzione di due moduli di due aule ciascuno al piano terreno, costruiti con struttura antisismica in cemento armato, muri in pietra e tetto in lamiera azzurra, secondo le tipologie tipiche del posto. La somma verrà trasferita a Cecy Onlus, organizzazione indicata dal partner locale Monviso Nepal Foundation, che si sta occupando della ricostruzione della scuola nel villaggio di Necha Gahri nel distretto di Solukhumbu.

Chi c'è dietro al progetto

Il progetto è proposto da una cordata di tre associazioni, tutte in qualche modo legate a Cala Cimenti.

  • Amici del Mondo World Friends onlus (WF), è l’ente capofila. Si tratta di un’organizzazione internazionale per la cooperazione che opera in Africa, in particolare nelle zone più povere del Kenya. Nasce nel 2001 per sviluppare progetti per la tutela del diritto alla salute ed educazione delle fasce più deboli. Nel 2019 ha realizzato un piccolo progetto di sostegno ad un dispensario del Pakistan, nel ghiacciaio del Baltoro, in collaborazione con Cala Cimenti e Francesco Cassardo. Da questa esperienza è nata la sezione “Peaks Doc WF” dedicata a progetti che uniscono il mondo della cooperazione e quello dell’outdoor, di cui Cala è il principale testimonial. Il ruolo nel progetto è di coordinamento, raccolta fondi e monitoraggio.
  • Find The Cure Italia Onlus (FTC) è un’associazione non profit di cooperazione internazionale nata nel 2006 per realizzare progetti sanitari e di sviluppo in molti Paesi a basse risorse. Attualmente ha progetti in Mali, in Tanzania, in India ed in Kenya. Il legame con Cala nasce da amicizie personali e dalla passione comune per la corsa in montagna. Il ruolo nel progetto è di raccolta fondi e monitoraggio. 
  • Monviso Nepal Foundation (MNF) è il partner nepalese. Nata dopo il terremoto per aiutare la popolazione della bassa valle dell’Everest, ha già realizzato alcune scuole, un ostello femminile, un dispensario ed una centrale idroelettrica nella zona. È stata fondata da alpinisti di etnia sherpa, noti in Italia perché lavoratori stagionali in molti rifugi di Piemonte e Valle d’Aosta. Il ruolo del progetto è il coordinamento in Nepal della costruzione della scuola e il rendiconto delle attività.


Finanziato
56.003 € Raccolti
Istruzione di qualità
SOGNIAMO UN NUOVO SCUOLABUS

Di cosa si tratta

 “Abitiamo giù al mare da un anno. Ogni giorno partiamo con l’autobus alle 6.30 del mattino per venire a scuola e torniamo giù in albergo verso le 4:00 del pomeriggio.

Beh, certo, sono un po’ stanco!!!

Alcuni hanno preferito cambiare scuola ed iscriversi giù, nella costa.

Ma io VOGLIO la MIA SCUOLA!

E poi ora sono quasi pronte le nuove casette e presto torneremo al nostro paese.

Stanno facendo dei piccoli quartieri provvisori, divisi in 3-4 frazioni; la nostra nuova casetta sarà in uno di questi. Così potremo andare a scuola più riposati e tranquilli, come tutti…. Dicono che ci sarà anche un nuovo scuolabus che farà tutto il giro delle frazioni per prenderci.

Certo, le strade qui in montagna non sono proprio comode, ma noi ci siamo abituati.

I ragazzi di Muccia, paese dell’alto Maceratese, attendono con ansia di poter tornare, se non ancora nelle proprie case, sicuramente nel loro paese, nella loro terra, nei luoghi che fanno parte del loro DNA. La scuola è il centro nevralgico delle loro attività, il fulcro attorno al quale ruotano le loro giornate, luogo cardine per l’educazione, la socializzazione e la crescita.

Risollevarsi dopo il sisma, col quale comunque si continua a convivere, significa riappropriarsi dei luoghi e dei centri che maggiormente sono stati colpiti e che hanno subito una disgregazione sia materiale, che sociale/psicologica.

Stiamo tornando nei nostri territori, ma vorremmo riuscire a viverli in modo pieno e consapevole. Il nuovo scuolabus rappresenta, oltre che una necessità materiale per il trasporto scolastico in sicurezza dei ragazzi dislocati nelle varie frazioni, anche la riconquista dell’autonomia territoriale, il ritorno ad una vita “come prima”, anzi “meglio di prima”!

Ad oltre un anno dal terremoto, prima che cominci un altro inverno, è necessario fare ritorno nelle proprie case, o perlomeno, visto che ciò non è possibile dati i tempi previsti per la ricostruzione, almeno un ritorno nella propria terra, nei territori d’origine, nelle zone che ci appartengono e delle quali siamo parte. Oltre che la ricostruzione vera e propria degli immobili, si rende necessaria la ricostruzione del tessuto sociale, ad oggi disgregato, e quindi di quei luoghi simbolo nei quali si può riconoscere ogni singolo cittadino. Primo fra questi la scuola, cellula madre fondamentale per una comunità che vuole continuare a vivere un territorio. Non c’è comunità dove non c’è scuola per i più giovani. 

Come verranno utilizzati i fondi

I fondi raccolti andranno a coprire una parte della spesa necessaria all'acquisto del nuovo scuolabus .

Chi c'è dietro al progetto

Tutti coloro che hanno creduto alla nascita del progetto fra cui:

Amministrazione Comunale di Muccia; Gli Uffici Comunali; Gli alunni e maestre della Scuola Primaria di Muccia; E’ TV MARCHE per le riprese ed il montaggio del Video; Marco Moscatelli per le interviste; la “Distilleria Varnelli S.p.A.”; la Ditta FORMAGGI LUIGI S.R.L.; la Ditta FRANCUCCI S.R.L. ; il SALUMIFICIO EREDI BARTOLAZZI; la Ditta  CENTRO IMPIANTI S.R.L.; la Ditta CAGNINI FERRAMENTA EDILIZIA s.r.l.


Finanziato
40.000 € Raccolti
Istruzione di qualità
UNO SCUOLABUS PER BELMONTE PICENO

UNA SCUOLABUS PER BELMONTE PICENO

Lo Scuolabus di Belmonte Piceno risale al 1994 ed ha già superato i 400.000 Km.

Questo sarebbe già sufficiente per giustificare la sostituzione del mezzo, ma possiamo aggiungere che è troppo piccolo per il numero di alunni e, tra l’altro, ha dovuto ripetere la revisione.

Inoltre i bambini della scuola primaria stanno andando in un altro comune in quanto l’edificio scolastico è inagibile a causa terremoto.

Abbiamo trovato un mezzo che sarebbe ottimale per caratteristiche e costo; è un modello del 2009 in ottime condizioni con un costo adeguato e sostenibile.

Inutile evidenziare le difficoltà economiche e sociali di un piccolo borgo che deve garantire i servizi primari tra mille problemi.

Mantenere attiva la scuola significa mantenere vivo l’intero paese, cercando di evitare il lento declino che porta allo spopolamento della nostra quotidianità.


VERRA' ACQUISTATO UNO SCUOLABUS USATO GIA' OPZIONATO

UNO SCUOLABUS PER BELMONTE PICENO

Il nostro progetto prevede l'acquisto di uno scuolabus usato, che abbiamo già visionato e di cui abbiamo anche l'opzione d'acquisto, in quanto quello di nostra proprietà, attualmente in uso è ormai troppo usurato per garantire il servizio di trasporto scolastico in piena sicurezza ed efficienza.

Questa esigenza è ancor più motivata dal fatto che col recente sisma la nostra scuola è diventata inagibile, quindi i bambini della scuola primaria devono essere trasferiti giornalmente in un plesso scolastico di un comune limitrofo.

Un'altra problematica molto sentita, visto l'aumento dei bambini iscritti alla scuola dell'infanzia e primaria, è la necessità di avere un mezzo che possa trasportare l'intera popolazione scolastica. Ora ciò non è possibile, e le insegnanti si vedono costrette a non poter svolgere in pieno il programma scolastico che prevede uscite didattiche collettive.

In un momento di crisi post terremoto dove ci vediamo costretti a batterci per mantenere le scuole di questo piccolo centro aperte, la partecipazione di tutta la comunità è fondamentale.

Sono stati coinvolti tutti i bambini e i loro genitori e le insegnanti, che venuti a conoscenza dell'iniziativa hanno firmato con entusiasmo le liberatorie che permettono la divulgazione delle immagini dei bambini con cui abbiamo realizzato il video che vi proponiamo, la cui colonna sonora è esente da diritti S.I.A.E.

Le insegnanti poi hanno parlato del progetto ai bambini che felicissimi hanno fatto disegni inerenti al paese e allo scuolabus che vorrebbero.

È superfluo evidenziare le difficoltà economiche che un Comune cosi piccolo deve affrontare in un momento particolarmente difficile per le ripercussioni degli eventi sismici del 2016.

Alcune associazioni di volontariato hanno già messo le basi per organizzare degli eventi il cui ricavato andrà a favore di questa iniziativa.

Da approcci informali abbiamo riscontrato la voglia di partecipare da parte dei cittadini e delle imprese del territorio a contribuire e promuovere l'iniziativa.

Se il progetto” UNO SCUOLABUS PER BELMONTE PICENO” sarà inserito sulla piattaforma Eppela immediatamente provvederemo a divulgare la notizia e tutti i riferimenti necessari per renderne partecipi quante più persone possibili. Attraverso, ad esempio, il sito istituzionale del Comune, le pagine facebook del Comune e tutte quelle coinvolte con l'iniziativa, oltre alle testate giornalistiche online e cartacee.


COMUNE BELMONTE PICENO


Belmonte Piceno, un piccolo borgo adagiato su uno dei tanti luminosi colli che dal mare Adriatico salgono dolcemente verso i monti Sibillini, lungo vallate segnate dallo scorrere placido dei fiumi. Qui sono il Tenna e l’Ete vivo.

Borghi come balconi, a guardia delle valli, con i loro solitari casolari disseminati tra le coltivazioni, con i loro mattoni rossastri, scuriti dalla patina del tempo, con le loro piazze e piazzette, i loro palazzi signorili, i teatri e sorprendenti musei.

Scrigni preziosi, come Belmonte Piceno, piccole isole affioranti in un mare di verde, dentro un paesaggio (l'entroterra marchigiano) dolcissimo e armonioso, che rivela un'esemplare fusione tra la bellezza della natura, una bellezza “sottovoce”, mai “gridata”, quieta e riposante, e le trasformazioni operate dal duro e sapiente lavoro dell'uomo nel corso del tempo.

Panorami ondulati, incantevoli (come quello che si può ammirare da qui), incoronati da piccoli paesi, dove la vita scorre ancora tranquilla e silenziosa, in un clima sereno, lontano dai ritmi frenetici della modernità.

Dove l'anima può nutrirsi nell'incontro arricchente con opere d'arte, vicende storiche, tradizioni, leggende, memorie contadine. Un patrimonio storico-culturale che sa sempre emozionare e sorprendere.

Arricchito da un ricco calendario di feste, sagre, rievocazioni. E da una cucina antica e gustosa, ricca e variegata, dai sapori semplici e forti, che affonda le sue radici in una civiltà contadina ormai scomparsa.

Una “terra filtrata, civile, la più classica delle nostre terre”. Così Guido Piovene, nel suo memorabile “Viaggio in Italia”, definì la nostra regione. E aggiunse: “l'Italia con i suoi paesaggi è un distillato del mondo: le Marche dell'Italia!”

E Belmonte Piceno può allora dirsi, del nostro meraviglioso, inconfondibile paesaggio marchigiano, e delle innumerevoli ricchezze che esso racchiude, un piccolo assaggio. Le Marche in miniatura.

Da visitare, da conoscere, da vivere.

Finanziato
34.000 € Raccolti
Istruzione di qualità
Secondo quadrimestre

Grazie, grazie, grazie!

Siamo davvero commossi

e 30.000 grazie di certo non basterebbero ad esprimervi la nostra gratitudine, ed il nostro stupore. Mai avremmo immaginato tanta solidarietà, tanta generosità: pensavamo, e speravamo, di poter simbolicamente contribuire ad arredare la nuova scuola di Fiastra, e ci troviamo invece che forse potremo pensare a quasi tutto noi, liberando risorse per le tante altre gravi esigenze che purtroppo la nostra amata vallata si trova ad affrontare.

Mancano non molti giorni alla fine della campagna, e a questo punto perché fermarci, perché non provare a raggiungere i 40.000 euro che ci consentirebbero di allestire anche una mensa refettorio e di attrezzare la palestra?

Dateci una mano, aiutateci a rialzarci. Un ultimo sforzo, e non solo regaleremo (regalerete) a Fiastra una scuola completa e bellissima, oltreché sicura, ma donerete speranza e futuro ad una comunità e ai suoi bambini, e soprattutto insegnerete a tutti che la solidarietà smuove le montagne molto più del terremoto.


I grazie questa volta sono DIECIMILA!

In solo cinque giorni, grazie alla vostra commovente solidarietà, abbiamo raccolto più del doppio di quanto preventivato all’inizio come obiettivo minimo, e quindi possiamo davvero iniziare a sognare in grande, a sognare una scuola moderna, sicura, bella e anche tecnologicamente avanzata!

Le cose necessarie sono ancora tante, c’è una mensa da attrezzare, una palestra da allestire, e poi i giochi per lo spazio all’aperto, e tutta la sezione tecnologico/informatica…

Quindi, forti della vostra solidale generosità, stavolta rilanciamo direttamente a 20.000 euro, con i quali potremmo intanto acquistare i tavoli e le sedie per la sala mensa, e poi una LIM (lavagna interattiva multimediale), due stampanti laser professionali multifunzione a colori e 15 tablet didattici per i ragazzi.

Noi ci crediamo. Aiutateci a sognare!


Grazie di cuore a tutti!

Grazie a voi siamo già in grado di regalare ai bambini di Fiastra i banchi e le sedie, ma servono ancora tante cose per poter arredare al meglio le aule della scuola! Chiediamo quindi ancora il vostro aiuto, se riusciamo adesso a raggiungere 10.000 euro, potremmo acquistare cinque cattedre e cinque seggiole per gli insegnanti, cinque bellissime lavagne in ardesia, cinque armadi con ante per mantenere tutto in ordine e due cassetti grandi su ruote dove tenere i giochi per i più piccolini…

Tante cose mancherebbero ancora, ma intanto, arrivando a 10.000 euro, le aule sarebbero quasi al completo, e il sogno di una nuova e bellissima scuola per Fiastra e i suoi ragazzi diventerebbe sempre più reale. E questo solo grazie a voi, continuate a donare!

Di cosa si tratta

Fiastra è un paesino di 600 abitanti che si trova nel cuore del Parco nazionale dei monti Sibillini, nel pieno dell'area colpita dal terremoto che sta tormentando il centro Italia in questi mesi. La popolazione, in gran parte evacuata negli alberghi della costa marchigiana, vive nell'incertezza dell'immediato futuro: quasi tutte le abitazioni hanno riportato danni di varia entità, si va da intere frazioni cancellate all'inagibilità di tutte le strutture pubbliche.

La scuola di Fiastra sarà demolita a causa dei gravi danni riportati, tali da non permettere il recupero di alcun arredo scolastico. I bambini della scuola dell'infanzia e elementare non hanno più la loro scuola e affronteranno questi mesi dell'anno scolastico in un ambiente diverso, sconosciuto, lontano da casa e in molti casi dai propri compagni.

La scuola è il simbolo di questa piccola comunità dilaniata, sparpagliata in oltre cento chilometri di costa, che sta aspettando la fine dell'emergenza per tornare a vivere dove ha sempre vissuto, e l'obiettivo del Secondo quadrimestre è l'obiettivo che l'intera comunità si è data per ripartire.

Come verranno utilizzati i fondi

Con 5000 euro saremo in grado di acquistare 50 seggiole in legno e 50 banchi per le aule della nuova scuola. Ci compreremo anche gli arredi per l'aula della scuola materna, 2 tavolini bassi da otto posti, 1 tavolino rotondo per giocare e manipolare, 15 sedie piccole e colorate per i nostri mini studenti e due cassetti grandi su ruote da riempire di libri e giochi!

Certo, ci mancheranno ancora le cattedre, le lavagne, gli armadi e le librerie, i tavoli per la mensa, gli attaccapanni, le mensole....ma intanto raggiungiamo i 5000 euro ed iniziamo ad arredare le aule, poi grazie a voi speriamo di riuscire a pensare anche al resto!

Come è nato il progetto

Poche oro dopo la scossa del 30 ottobre, quando abbiamo capito che niente sarebbe più stato come prima, il pensiero è andato subito alla scuola della nostra piccola comunità. E' stato chiaro sin dal primo momento che senza la scuola la nostra vallata non sarebbe tornata a vivere.

Abbiamo creato l'Associazione RicostruiAMO Fiastra per dare forza e struttura al nostro progetto: il primo ma sicuramente non ultimo atto concreto in cui vogliamo impegnarci.

Partiamo dalla scuola, fulcro e collante dell'intera collettività, luogo di crescita e di sviluppo di valore umano.

Senza la scuola non c'è futuro, i bambini di oggi sono gli adulti di domani, rappresentano la speranza di una comunità che non vuole essere dispersa.

Abbiamo l'ambizioso obiettivo di riportare i ragazzi nella loro scuola all'inizio del secondo quadrimestre: riportarli a scuola significa riportare le famiglie a casa, nel nostro paese, nella nostra meravigliosa vallata e dar modo loro di ricostruire, mattone dopo mattone, le fondamenta del proprio futuro.

Chi c'è dietro al progetto

Il progetto, promosso dall'Associazione culturale RicostruiAMO Fiastra, è supportato dall'Amministrazione comunale che gestirà il fondo.

L' Associazione si prefigge lo scopo di sostenere la popolazione e le istituzioni locali nell'affrontare l'emergenza dovuta al grave sisma di ottobre 2016. Si impegna a perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale, civile e culturale con l’obiettivo di tutelare i cittadini della vallata colpita dal sisma, al fine di ottenere il pieno riconoscimento dei loro diritti e si proceda alla ricostruzione globale, partecipata e totale delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale della comunità. Più in generale, l'Associazione si pone l'ambizioso obiettivo di immaginare, promuovere e sostenere tutte le possibili iniziative ed attività di sviluppo del territorio, che siano economiche, turistiche, culturali, lavorative, sociali e solidali. In questa prospettiva, l'Associazione auspica la maggior partecipazione possibile, così da potersi avvalere del contributo di chiunque abbia a cuore il rilancio e lo sviluppo della nostra vallata.

Le ricompense

Per ringraziarvi per le vostre offerte, che consentiranno a Fiastra di ripartire dai suoi ragazzi e dalla sua scuola, vi ricompenseremo come meglio non si può! Tutti quanti, uno per uno, verrete ricordati con il vostro nome all'interno della scuola, e poi vi ringrazieremo pubblicamente, e vi faremo scrivere cartoline dai bambini della scuola. Se vorrete venire a trovarci, saremo lieti di offrirvi prima una bella colazione, e poi vi regaleremo un giro in canoa nelle acque cristalline del nostro meraviglioso lago. Se invece preferirete camminare in montagna, una guida esperta vi accompagnerà a scoprire gli angoli più belli del Parco nazionale dei monti Sibillini, e alla fine dell'escursione vi rifocillleremo con una ricca merenda a base dei nostri prodotti tipici. O preferite una cena al ristorante? Vi offriremo anche quella! E magari anche una targa col vostro nome inciso, all'entrata della scuola. Decidete voi!

Ci sembra importante sottolineare come, data la finalità della campagna, tutte le ricompense che offriamo saranno donate da professionisti ed esercizi commerciali della vallata. Nemmeno un euro da voi donato verrà stornato dalla sua destinazione principale, la nuova scuola di Fiastra.

Finanziato
32.253 € Raccolti
Istruzione di qualità
Realizziamo il GALLAB Non Riservato

DI COSA SI TRATTA

Il Gallaratese è uno dei quartieri più grandi costruiti ex novo in Italia il cui fulcro è il centro commerciale, Bonola.

In Via Appennini 161, nel cuore del quartiere, c’era una falegnameria, ormai chiusa da diversi anni.

Lo spazio è stato assegnato a Non Riservato come magazzino. Una volta effettuato il primo sopralluogo però, Non riservato ha conosciuto il quartiere, le realtà che ci operano, i vicini. Ed è lì che è nata l’idea di Gallab.

Gallab è il posto che ti servirà per sistemare l’anta del tuo armadio, farti uno sgabello, regalare un boomerang, allungare il tavolo per una cena i cui inviti ti sono sfuggiti di mano, stare in compagnia o partecipare a workshop, eventi e progettare assieme il prossimo pranzo di quartiere.

Gallab vuole essere l’attivazione di un percorso di radicamento permanente, un luogo dove “chi cerca trova”: aiuto, strumenti, spiegazioni. Vuole offrire la possibilità di creare occupazione, attraverso la messa in contatto diretta tra domanda e offerta, la specializzazione delle competenze, la condivisione dello spazio, il consumo collaborativo.

"Non Riservato è un network aperto che raccoglie realtà in grado di fare della creatività uno strumento di trasformazione urbana e sociale.

Un esperimento di cooperazione e di sostenibilità che diventa laboratorio permanente di socializzazione negli spazi pubblici."



SCEGLI LA RICOMPENSA CHE FA PER TE!

NEL VIDEO QUI SOTTO IL NOSTRO TEAM LE PRESENTA DI PERSONA:


COME VERRANNO UTILIZZATI I FONDI

Se riusciremo (anche grazie a te!) a raccogliere 25.000 euro, il Comune di Milano metterà a disposizione del progetto altri 25.000 Euro.

Quindi in qualche modo siamo già a metà dell'opera: per completarla, il tuo aiuto è fondamentale!

Per aprire definitivamente le porte del Gallab al quartiere e alla città infatti c'è ancora molto lavoro da fare: per questo chiediamo il tuo supporto, morale e specialmente economico!

Grazie alla tua donazione riusciremo a:

_ concludere i lavori di messa a norma e messa in sicurezza del laboratorio

_ allestire il Gallab con i macchinari e gli attrezzi necessari all’avvio dei lavori

_ allestire le postazioni di lavoro a disposizione dei tesserati

_ personalizzare gli interni e gli esterni del laboratorio, per renderlo riconoscibile

Non Riservato in autonomia si impegna a:

_ portare a termine le pratiche burocratiche (cambio destinazione d’uso)

_ produrre le tessere associative

_ garantire la sostenibilità economica per l’apertura e l’attivazione quotidiana del laboratorio

CHI SIAMO


Non Riservato si chiama così in quanto è potenzialmente di tutti. Anche tua. La missione che si è posta è quella di popolare gli spazi pubblici e aprire il più possibile quelli privati.

Non Riservato è un network costituito nel 2014 che ad oggi conta 25 organizzazioni dalla natura eterogenea, che della creatività hanno fatto un mestiere e che, attraverso essa, attivano in modo originale, imprevedibile e sorprendente, processi di socializzazione negli spazi pubblici di Milano. Il network è in continua crescita, rendendolo punto di riferimento e aggregatore, interlocutore istituzionale e portavoce comune per le molteplici realtà di cui è composta.

Non Riservato vuole rendere la città più conviviale ed avventurosa e inclusiva, coinvolgendo attivamente i cittadini; li disconnette dal web e li riporta nelle strade, nelle piazze, nei cortili, nei giardini per incrociare il proprio destino con quello degli altri, anche se sconosciuti.

Utilizziamo la leggerezza del gioco e della creatività per diffondere il contagio di un diverso stile di vita che dia posto a cooperazione, condivisione, sostenibilità, socializzazione disseminando negli spazi pubblici di Milano piccole e grandi incursioni di Urban Game, Hacking Urbano, Sport, Giardinaggio, Live Art, Arte Pubblica, Social Design, Social Eating, Incontri e tanto altro.

Per sapere di più su Non Riservato, puoi visitare il nostro sito qui.

Cosa ha fatto Non Riservato fino ad oggi?

Nel solo anno in corso siamo riusciti a realizzare un picnic di un chilometro in Parco Sempione. Si chiama Pixel Picnic e ha raccolto più di quattromila persone attorno ad una tovaglia allestita con concerti, giochi urbani, workshop e performance.

Poco tempo prima, durante il salone del mobile 2016, siamo riusciti a spostare un bel po di gente fuori dal centro della città, illuminando per una sera una zona solitamente di passaggio e buia: il Ponte delle Gabelle, confine fra zona 1 e zona 9. L’installazione luminosa è Borderlight e serve proprio a riattivare le zone di confine della città con attività e contenuti culturali in luoghi solitamente bui, destinati al passaggio.

Gallab è uno degli ultimi progetti in sviluppo per quest'anno. Ci trovi anche su facebook e instagram. Seguici e scoprirai cos'altro abbiamo in mente.


AIUTACI A FAR DECOLLARE LA CAMPAGNA!

Una campagna di crowdfunding è soprattutto una campagna di comunicazione, è per questo che il tuo aiuto sarà fondamentale per la realizzazione del progetto.

Noi di Non Riservato (come il nome stesso indica) siamo sempre aperti alle nuove amicizie e collaborazioni, sarà per noi un grandissimo piacere se vorrai unirti al team per far diventare il Gallab una realtà migliorativa della nostra città!

I nostri uffici di Via Marsala 8 sono sempre aperti, vieni a conoscere il nostro team, ci berremo un caffè assieme!

Nel frattempo, se vuoi e puoi, aiutaci a far decollare la campagna! Sostienici sui social, dillo a tutti i tuoi amici!

https://www.facebook.com/nonriservato/?fref=ts

https://www.facebook.com/Gallab.NonRiservato/?fref...

Qui sotto le schede sintetiche dei reward e relative promesse di finanziamento, se non sei pratico di pagamenti digitali niente paura! Stampale, raccogli le adesioni dei tuoi amici e poi contattaci, ti aiuteremo noi a caricarle su Eppela.

GRAZIE!

Finanziato
25.225 € Raccolti
Istruzione di qualità
Il Cantiere dell'Ortica

Non restare al palo: entra nel Cantiere dell’Ortica

“Fai grande arte; abita a New York; frequenta party; sii professionale; abbi una tua storia; trova dei bravi artisti che lavorino al posto tuo”.

Queste le regole per essere un artista di successo secondo il famoso pittore e compositore statunitense Mark Kostabi.

Egli abbandona l’idea dell’artista, romanticamente narrata fino ai giorni nostri, come una persona chiusa col suo rovello interiore. Oggi deve essere avvezzo all'utilizzo delle nuove tecnologie e impegnarsi nelle pubbliche relazioni. A volte mancano però le coordinate del contesto in cui si vorrebbe entrare. Il bisogno di cultura è intrinseco all'essere umano (un bisogno sociale) in quanto via privilegiata di espressione del proprio sé interiore e della realtà che lo circonda. Per questo vorremmo portare un contributo, attraverso “Il cantiere dell’Ortica” per stimolare la contaminazione, incontrando il quartiere e la città, in un luogo (un appartamento) che ha l’ambizione di trasformarsi in incubatore culturale, rivolto ai giovani e ai meno giovani, per raccogliere idee e talenti, metterli in circolo e dare la possibilità alle persone di esprimersi.

Il “Cantiere dell’Ortica” è un luogo dove i nostri professionisti accoglieranno, senza distinzione alcuna, le passioni e le idee di potenziali artisti. Tali idee artistiche, dalla musica al teatro, dalla poesia alla pittura, verranno ascoltate, studiate, fatte emergere nella maniera più consona in base al singolo soggetto, per poi essere meticolosamente indirizzate verso uno dei tanti nodi e partner interni ed esterni che compongono la rete del Cantiere.

Uno spazio a Milano per offrire tecnologie a futuri artisti come la creazione di un sito internet, la gestione dei profili nei social e la possibilità di produrre registrazioni video e audio professionali. Riteniamo che il Cantiere dell’Ortica, in quanto contenitore che andrà a raccogliere e a diffondere le idee degli artisti, possa diventare, inizialmente, un luogo privilegiato di incontro per il quartiere stesso e per le zone circostanti.

Tale quartiere popolare, caratterizzato attualmente da una forte componente multietnica, una mescolanza di culture, di odori e sapori, lungi dall'essere dispersivo si fonda su una identità variegata ma forte al contempo.

Finanzia l'arte e il suo consumo. L'arte è di tutti!

Soddisfacimento di bisogni culturali profondi: si tratta di promuovere, secondo il nostro approccio, un consumo culturale, che sappia – al contempo – essere stimolante e popolare. Il nostro progetto è di lavorare in qualità, nel pieno rispetto della funzione socio-culturale che siamo chiamati ad esercitare, impegnandoci attivamente nella costruzione di un interventi socio-culturali, partecipando alla costruzione condivisa di proposte innovative, nonché di nuove prospettive di lavoro per il territorio. Riteniamo di poter essere una risorsa per il territorio, utile per l’intera comunità, capace di proporre una propria identità culturale, che trova le sue radici nei valori della cooperazione – di quella sociale in particolare – e nella storia stessa della cooperativa Il Melograno. Da qui l’intenzione di fare del Cantiere dell’Ortica un laboratorio innovativo di inclusione, confronto, sostegno, tutto all’insegna del reale protagonismo di chi lo anima. Le attività che intenderemo finanziare riguarderanno tutte quelle esigenze e manifestazioni artistiche che si svilupperanno e consolideranno attorno al progetto. Riguarderanno la città di Milano e i centri culturali che svolgeranno il ruolo di satelliti del progetto. Dopo una prima fase di promozione, continuativa durante tutto l’arco del progetto, e la ristrutturazione degli spazi in via Ortica avvieremo le attività e l’analisi del bisogno territoriale cui seguirà lo sviluppo dei progetti ed, infine, la messa in rete degli stessi.

Finanziato
22.510 € Raccolti
Istruzione di qualità
SPECIAL ANGELS DANCE SCHOOL

Chi sono le Di Carlo Sisters

Questa è la storia di Virginia. Virginia nasce a Torino nell’autunno del 1992. Ma il giorno in cui viene alla luce le cose non vanno come dovrebbero: alcune complicazioni portano Virginia all’asfissia neonatale e questa carenza d’ossigenazione porta con sé una condanna: tetraparesi spastica, con disturbi motori a tutti e quattro gli arti e disturbi del linguaggio. I medici sono chiari: Virginia ha un’aspettativa di vita che non prevede di andare oltre la maggiore età.


Questa è anche la storia di Martina. Martina nasce quando la sorella Virginia ha da poco compiuto i 4 anni. Martina, naturalmente, può crescere, camminare, giocare, parlare… E crescendo può sviluppare appieno le proprie potenzialità e dedicarsi alle proprie passioni. Prima fra tutte: la danza. Comincia infatti a danzare a 6 anni, presso la scuola “Salsa Mania” (di Daria e Pietro Mingarelli), dove ha scoperto la passione per la danza latino/americana.


La storia di Martina e la storia di Virginia si incrociano ancora più strettamente di quanto il legame familiare faccia pensare. Infatti Virginia, ora undicenne, assiste alle lezioni di danza della sorella. E qualcosa accade.


La musica parte e Virginia inizia a muovere il suo corpo, quel corpo che non le permetteva nemmeno di stare in piedi da sola. La maestra di danza se ne accorge e la invita a provare a danzare. La famiglia ha paura, paura di una delusione che renda ancora più difficile accettare la realtà… 


Virginia no. Virginia ha la testa dura e il cuore di un leone.


Determinazione e coraggio battono il realismo scientifico: ora Virginia ha 26 anni, è laureata in Scienze Motorie e Sportive, è maestra di danza diplomata, è atleta paralimpica ed è Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti sportivi e culturali. Martina ha fatto della danza la sua professione: è campionessa italiana di danze latine, medaglia d’argento nei Campionati Mondiali e ovviamente è anche insegnante di danza. Insieme, Virginia e Martina hanno partecipato a varie competizioni di danza paralimpica, aggiudicandosi più volte il titolo di campionesse italiane.


Ma soprattutto insieme hanno un sogno: realizzare il nuovo progetto ASDPS Special Angels.

Cos'è il progetto Special Angels

ASDPS Special Angels Dance School è una scuola in cui le due sorelle possano insegnare a ragazzi con disabilità a lavorare e danzare con la musica, per poter migliorare equilibrio, postura e autostima.

Dopo l'esperienza vittoriosa di Virginia, la volontà delle Di Carlo Sisters è quella di riuscire a coinvolgere il maggior numero di ragazzi diversamente abili per poter permettere a loro di fare lo stesso percorso che ha fatto Virginia. La danza è stata magica nei confronti di Virginia e lei non vuole tenersi tutta la magia per sè.


"Ho iniziato a seguire i ragazzi disabili quando mia sorella ha pensato di fare la maestra di ballo: era il suo sogno e io volevo che si realizzasse perché quando si parlava di danza le si illuminavano gli occhi e volevo renderla felice aiutandola" 
Martina


Il progetto Special Angels ha come sottotitolo #LIBERIDIVOLARE, perché si fonda su una frase di Jim Morrison molto cara a Virginia e Martina: “Ognuno di noi ha un paio d’ali, ma solo chi sogna impara a volare”. Le Sorelle Di Carlo vogliono che tutti abbiano la possibilità che ha avuto Virginia e che siano #liberidivolare.


"Tanti ragazzi con delle disabilità non sanno neanche di poter fare attività. Molto spesso, purtroppo, li tengono chiusi. E noi vorremmo cambiare la mentalità di alcune persone"
Virginia


Il progetto Special Angels comincerà con una scuola di danza, a Druento (TO) con l'intenzione di espandersi a macchia d'olio in tutto il territorio italiano. Perché Special Angels non è solo una scuola di danza per persone diversamente abili, ma è un movimento che vuole rendere accessibile la danza a tutti quelli che non avrebbero mai pensato di poterlo fare.
Sia Martina che Virginia insegneranno in prima persona alle persone che faranno parte di questo loro sogno e che verranno a lezione da loro. E si impegnano a portare il progetto in tutte le scuole di danza che vorranno il loro supporto e il loro aiuto per poter includere queste persone "speciali".


Come verranno utilizzati i fondi

La Scuola delle Special Angels sarà a Druento, in provincia di Torino.

La scuola che verrà ristrutturata e aperta a Druento è solo il punto di partenza del progetto Special Angels che vuole arrivare a coinvolgere nel progetto #LIBERIDIVOLARE almeno tutto il territorio nazionale.

La prima scuola, che è da considerare un po’ la “Casa Base” del progetto, avrà 3 sale. La più piccola verrà destinata alla riabilitazione e psicomotricità per i bambini. Inoltre, nell’ingresso ci sarà anche uno spazio, una specie di sala giochi, per l'attesa di bambini e genitori. Ci saranno poi 2 sale da ballo vere e proprie. Al piano superiore ci saranno delle altre sale che non saranno adibite a scuola di danza, ma saranno utilizzate come aule per eventuali conferenze, uffici da cui si gestirà il progetto e sale d’accoglienza per le famiglie.

I fondi raccolti dal crowdfunding, quindi, serviranno in gran parte per la ristrutturazione e per la messa a norma della struttura.

Ma non solo.

Nel progetto Special Angels #LIBERIDIVOLARE ci sono anche: 

  • L'acquisto di un pulmino per il trasporto dei ragazzi disabili della scuola per le lezioni, gli appuntamenti, i concorsi, le gare, ecc.;

  • L'erogazione di 5 borse di studio da per ragazzi bisognosi (la scuola farà un elenco con graduatoria e i primi 5, almeno, verranno premiati con la borsa di studio)

  • L'organizzazione di corsi "esterni" alla scuola in cui Virginia e Martina parteciperanno in prima persona a delle lezioni/appuntamenti creati ad hoc per promuovere l'idea della danza per ragazzi e ragazze diversamente abili.

Il crowdfunding delle Special Angels sarà strutturato ad obiettivi:
1) 20.000 euro. Raggiunto questo obiettivo, il progetto avrà coperto i costi di comunicazione e diffusione del movimento. Inoltre si pagheranno le pratiche edilizie per la ristrutturazione.
2) 50.000 euro. A questa cifra la scuola potrà cominciare la ristrutturazione vera e propria.
3) 100.000 euro. Acquisto del pulmino + seconda parte di ristrutturazione.
4) 125.000 euro. Terza parte di ristrutturazione
5) 140.000 euro. Organizzazione corsi esterni, borse di studio e ricerca docenti di psicomotricità + quarta parte di ristrutturazione.
6) 180.000 euro. Ristrutturazione ultimata.
7) tutto quello che arriverà in più: creazione di nuove iniziative per il movimento #LIBERIDIVOLARE


#LIBERIDIVOLARE
#SPECIALANGELS
#DICARLOSISTERS



Finanziato
20.400 € Raccolti
Istruzione di qualità
Mammamù: la Musica per tutti!

Mammamù: la Musica per tutti!

Fiati, archi, percussioni, nuclei orchestrali, big band e persino un coro Mani Bianche: c’è proprio tutto nel progetto Mammamù - la musica per tutti, che si amplia grazie all’impegno comune della Scuola di Musica di Fiesole, della Fondazione il Cuore si scioglie e delle quattro Sezioni soci Unicoop fiorentine.
 

Mammamù – la musica per tutti è il nostro progetto di educazione musicale collettiva e gratuita per i bambini e i ragazzi di Firenze. Con la passione di sempre e con modalità innovative portiamo la musica nei quartieri della città per l’intero anno scolastico, offrendo a tutti la possibilità di crescere insieme a mamma-musica, il più efficace strumento di integrazione culturale e sociale. È una sfida educativa che richiede coraggio e fantasia, e infatti Mammamù raccoglie oggi quattro iniziative diverse: il Nucleo Orchestrale delle Piagge, il Nucleo Big Band dell’Isolotto, il Nucleo Orchestrale di Sorgane ed il Nucleo corale delle Cure.

Tutti questi progetti hanno un unico, evidente obiettivo: far crescere insieme, nella bellezza della musica, i membri della comunità. Mettendo a disposizione le nostre competenze e l’esperienza di una importante istituzione vorremmo continuare ad offrire a tutti la possibilità di sperimentare la gioia del far musica insieme, insegnando il valore della condivisione e dell’ascolto dell’altro, essenziali componenti del vivere civile.

Per far sì che tutto questo continui sono necessarie figure professionali altamente qualificate, il cui lavoro appassionato è fondamentale per conquistare i bambini alla musica; retribuire gli insegnanti è essenziale per garantire continuità didattica alle iniziative di Mammamù.

Il materiale didattico e gli strumenti musicali - che seguono la crescita dei piccoli musicisti con dimensioni diverse a seconda dell’età - sono offerti dalla Scuola di Musica di Fiesole, ma l’incremento dei partecipanti ai corsi rende necessario ampliare il parco-strumenti continuando a garantirne qualità e manutenzione.

Piccoli concerti ed occasioni pubbliche sono fondamentali per testare il lavoro fatto e incrementare la motivazione allo studio dei giovanissimi musicisti: per l’organizzazione degli eventi è necessario sostenere alcune spese.

Sosteneteci e seguiteci, solo così potremo continuare a regalare la musica ai bambini e ai ragazzi della città!

I contributi istituzionali ci hanno permesso di attivare tutte queste iniziative, ma il sostegno della comunità è decisivo per garantire stabilità e sviluppo a Mammamù – la musica per tutti, assicurandone qualità e gratuità per un numero sempre più grande di bambini.

Ogni piccola donazione farà la differenza: il primo obiettivo del nostro crowdfunding è raggiungere la somma di 5.000 €, che verrà raddoppiata dalla Fondazione il Cuore si scioglie.

Animata dalla convinzione del grande valore culturale e sociale della musica nella formazione dell’individuo, la Scuola di Musica di Fiesole si adopera fin dalla sua fondazione (1974) a diffondere la pratica musicale ai più ampi strati della popolazione, e nell’ultimo decennio ha elaborato e attuato originali progetti didattici inclusivi che hanno l’obiettivo di contribuire alla crescita civile ed umana dei giovani e giovanissimi.

Sperimentando efficaci procedure per l’avvicinamento alla pratica della musica attraverso l’attività dei nuclei orchestrali, la Scuola testimonia ogni giorno l’impegno nel condividere competenze e conoscenze con sempre più ampi settori della società e propone percorsi di apprendimento che, radicandosi nell’esperienza collettiva, possano tradursi nella costruzione di una comunità più fattiva, collaborativa e armonica.

La squadra dei docenti fiesolani che anima i quattro progetti didattici è composta da qualificati insegnanti: Marco Scicli (responsabile Nucleo delle Piagge), Filippo Daga, Luna Michele, Lisa Napoleone, Giulia Fidenti, Viola Cartoni Mancinelli, Stefano Rimoldi (responsabile del Nucleo di Sorgane), Marta Materassi, Andrea Volcan, Oumoulkhairy Carroy (responsabile del Nucleo Isolotto), Giada Moretti, Gianna Ghiori (responsabile del Nucleo delle Cure), Rachele Vanni e Gaja Pietraszewski.

Se desiderate approfondire la conoscenza di questi nostri progetti educativi potete scrivere una e-mail a Ruggero Crescioli, responsabile dell’ufficio comunicazione della Scuola,
r.crescioli@scuolamusica.fiesole.fi.it

Finanziato
12.445 € Raccolti
Istruzione di qualitàRidurre le disuguaglianze
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Abbiamo fatto la storia!

Eppela, attiva da più di 10 anni, è ormai un punto di riferimento solido nel panorama italiano e non solo.

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I tuoi dati personali sono più che al sicuro. Per nessun motivo verranno ceduti a terzi senza il tuo consenso. Tutti i servizi offerti sono pienamente conformi al GDPR.

Non ci sfugge nulla

Il team di Eppela è composto da esperti nel settore che sviluppano quotidianamente processi di verifica per prevenire le frodi.

Non c’è trucco e non c’è inganno.

Ogni raccolta fondi è una storia che ci teniamo a raccontare con amore, curandola fin nei minimi dettagli.

Solo 5 minuti.

Grazie ai nostri consigli e ai kit di supporto, creare un raccolta su Eppela è davvero facile e veloce

L’unione fa la forza!

Siamo fermamente convinti che insieme si possa cambiare il mondo. Il nostro obiettivo è quello di offrirvi uno strumento che ci permetta di farlo.


Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Generazione G

Facciamo insieme la differenza: dona anche tu per aiutare i neogenitori!

Diventare genitori è una meravigliosa esperienza. Per fare questo passo, per le giovani coppie è fondamentale sapere di poter contare su una rete di relazioni che possa offrire loro il necessario sostegno economico, sociale o psicologico.

Prénatal, in occasione della celebrazione dei suoi 60 anni e insieme alle insegne di PRG Retail Group, Toys Center, Bimbostore e FAO Schwarz, ha deciso di impegnarsi in un progetto di sensibilizzazione e di sostegno concreto alla natalità, su tutto il territorio italiano.

È il progetto Generazione G, realizzato in collaborazione con il Moige, Movimento Italiano Genitori, che sarà il beneficiario finale della tua donazione qui su Eppela.

“Generazione G” vuol dire “Generazione Genitori”: perché prima ancora di far nascere nuovi bambini, è necessario “far nascere i genitori”, vale a dire mettere le giovani coppie nelle condizioni di intraprendere la scelta della genitorialità in maniera solida e serena. Solo così sarà possibile invertire il trend attuale e rilanciare la natalità in Italia.

Grazie anche al tuo contributo saranno messi a disposizione delle famiglie un basket di beni di prima necessità e un impegno stimato in oltre 180.000 ore di tempo da parte di genitori esperti, selezionati dal Moige, che aiuteranno i neogenitori con la loro esperienza e con azioni concrete, per esempio:

  • Presenza fisica nel supporto alla gestione del bambino per permettere al genitore di dedicarsi alle proprie necessità;
  • Presenza accanto al genitore in difficoltà per fornire suggerimenti e consigli;
  • Supporto concreto in attività pratiche e commissioni quotidiane;
  • Consulenza per sostegno e aiuto anche da remoto;
  • Supporto per la gestione dei servizi burocratici.

 

Grazie, perché insieme a te faremo la differenza e contribuiremo alla nascita di tanti nuovi genitori!

27%
-168 Giorni
Sconfiggere la povertàRidurre le disuguaglianze
Salviamo la Canapa Italiana

Lo sanno tutti, soprattutto chi l’ha acquistato in questi anni: il Cbd non è stupefacente. 

Per tutelare i consumatori italiani e gli operatori della filiera italiana con delle azioni legali si è resa necessaria questa raccolta fondi.

Dona oggi: anche una piccola donazione può fare la differenza.

PER COSA STIAMO RACCOGLIENDO I FONDI

Con questa prima tranche intendiamo raccogliere i fondi per difendere il settore italiano della canapa, costantemente sotto attacco da anni, da più front. È necessario vincere al Consiglio di Stato per liberare l'uso officinale e risolvere quindi gli usi non farmaceutici e le problematiche relative all'Olio CBD.

Affrontando il pericolo imminente uniti, diventiamo una forza attiva e preventiva. 

1️⃣  Fondo per Azioni Legali e altre Azioni:

Ricorsi Nazionali (TU Officinali al Consiglio di Stato / Decreto MinSal Olio / Tutela fiore e Ricorso Monopolio con i migliori studi legali in materia di diritto amministrativo in Italia a seconda del budget raccolto. Solo se bastassero i fondi dopo le maggiori azioni legali, si finanzierebbero anche ricorsi in Commissione Europea con i migliori esperti in leggi comunitaria e/o diffide e richieste di rettifica o invio di comunicati stampa con giornalisti e agenzie.

2️⃣ Studi scientifici ed economici  

Sulla c.d. “efficacia drogante” in lettatura scientifica con il Dott. Iacoppini (Tossicologo Sapienza) e  Avv. Simonetti (Studio Tutela Legale Stupefacenti)

sull'inoffensività e la mancanza di rischi per la salute pubblica con ricercatori e scienziati esperti

Analisi dei Costi-benefici per lo Stato dei modelli economici 
tra Distribuzione controllata modello “tabacco” che riteniamo ucciderà i piccoli operatori VS modelli integrativi della dimensione di artigianalità, made in italy e alta qualità, con disposizioni ispirate al modello degli alcolici, nei meccanismi di valorizzazione delle filiere corte con tassazione più bassa e vendita tramite negozi specializzati con Davide Fortin PhD e Avv. Maria Paola Liotti  (MPG Consulting)

Questa raccolta fondi è aperta a tutti, chi crede in questa causa può donare decidendo di mostrare o meno il proprio nome/azienda.

Il Ministero della Salute dal 2020, a prescindere dal governo e dal colore politico, continua a portare avanti gli interessi di alcune grande aziende estere a discapito di molti piccoli e medi operatori italiani e a discapito delle tasche dei consumatori con un decreto antiscientifico che inserisce le composizioni orali contenenti CBD estratto dalla Cannabis, nella tabella B dei farmaci stupefacenti e a rischio di abuso come fosse più rischioso delle Benzodiazepine!

Ma con questa raccolta fondi non intendiamo raccogliere le risorse soltanto per fare ricorso a questo decreto del MinSal: il settore è infatti costantemente sotto attacco.

SCARICA LA PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA FONDI IN PDF!

Il Governo ha infatti presentato e ritirato (per ora), per ben due volte, anche un emendamento alla legge sul Fisco nel quale vorrebbe limitare la vendita dei fiori di canapa non stupefacenti ai soli tabaccai con divieto di vendita diretta per le aziende agricole e per i negozianti oltre che divieto di vendita online e tramite distributori. 

VAI ALL'ANALISI DELL'EMENDAMENTO DEL GOVERNO

Un Governo che parla di posti di lavoro, di ambiente ed economia circolare, che soprattutto parla di favorire di Made in Italy, ma che così facendo taglierebbe le gambe alle giovani aziende italiane che in questi anni hanno voluto investire su questi prodotti naturali da filiera agricola italiana e che così facendo favorirebbe solo grandi aziende estere che potranno continuare a distribuire i loro prodotti in Italia a scapito dei consumatori costretti ad acquistare ad alti prezzi prodotti esteri.
L'Associazione Canapa Sativa Italia, con il supporto delle altre associazioni Sardinia Cannabis, Canavese Canapa [in corso di integrazione e aggiornamento] e tante realtà ed aziende del settore promuove questa iniziativa per finanziare queste azioni che saranno a vantaggio di tutto il settore. 

Non cediamo agli attacchi: siamo aziende che hanno investito su questi prodotti prodotti naturali al CBD, non stupefacenti e senza particolari controindicazioni come dimostrato dalla loro circolazione in questi 7 anni e che anzi, come testimoniano i clienti, possono portare benefici in termini di riduzione del danno da altre sostanze ed essere un valido sostituto di molte terapie farmacologiche che presentano effetti collaterali non indifferenti per noi e per i nostri animali domestici.

MAGGIORI INFO SULLA VITTORIA AL TAR e SUL RICORSO AL TU OFFICINALI

Vorremmo un settore normato a uso umano affinché i produttori e commercianti italiani possano lavorare con leggi chiare che tutelino sia l'operatore sia il cittadino in termini di salubrità del prodotto. 

Leggi che si basino su dati reali e ricerche scientifiche senza pregiudizi e capendo che la Canapa non è qualcosa di pericoloso o dannoso, ma uno dei migliori alleati nel contrasto alle dipendenze. 

Invitiamo le istituzioni al dialogo, ma non possiamo non prepararci a difenderci.

Questa volta con un ricorso in Italia per ottenere una sospensiva immediata del decreto del MinSal, ma anche un’azione legale in Europa, per mettere finalmente fine a queste ambiguità normative che bloccano lo sviluppo del settore e continuano a non permettere ai consumatori di ottenere prodotti provenienti dall’Italia, normati a uso umano e a prezzi accessibili.

Bisogna poi essere in grado di querelare chi fa disinformazione, di presentare studi scientifici per dimostrare l'inoffensività della canapa con valori di thc irrisori e un importante studio economico per dimostrare che il modello che proponiamo alle istituzioni è il migliore per la sicurezza dei consumatori e per l'economia italiana. 

Dobbiamo anche essere pronti a presentare ricorsi nell’eventualità di tasse troppo alte che ricadrebbero sui consumatori o disposizioni tali da impedire alle eccellenze italiane lo sviluppo di un commercio libero e responsabile.

Speriamo che il decreto del Ministro della Salute venga ritirato, per ora procediamo con il TU Officinali al Consiglio di Stato ed entro il 22/09 o massimo fine mese si valuterà se impugnare anche il Decreto MinSal e se farlo con le altre associazioni o meno. 

Ci auguriamo restino fondi finanziamento degli studi, delle ricerche scientifiche e delle attività tecnico-normative e comunicative volte a promuovere lo sviluppo della filiera italiana della canapa, ma il focus sono le azioni legali per difenderci nel breve termine.



 

Un particolare ringraziamento alle associazioni: 

44%
-102 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solide
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamo un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° al 30° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

19%
-79 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
La Falesia Dimenticata 2.0. La falesia che vorrei!

 

La storia continua: contribuisci per un nuovo settore d'arrampicata con 30 nuove vie per un totale di 60 e altro terreno alla base del falesia.

 🇬🇧The story continues: contribute to help develop a new climbing sector with 30 new routes, making a total of 60, and further terrain at the foot of the Cliff.

 

Di cosa si tratta - What it's about

 

OBIETTIVO 2022: raccogliere i fondi per acquistare 8 nuove particelle e porzioni di parete per ampliare l'area di arrampicata della Falesia Dimenticata andando ad aggiungere altre 30 vie, portando la scelta delle vie da 30 a 60 vie da scalare!

🇬🇧TARGET 2022:  to collect funds for the purchase of 8 new lots of land and portions of cliff to extend the climbing area of the Forgotten Cliff. This will add 30 more routes, increasing the choices available from 30 to 60 climbing routes!

                            TUTTE LE PARTICELLE DA ACQUISTARE - ALL THE LOTS TO BE PURCHASED

 

Come verranno utilizzati i fondi - How the funds will be used

 

I fondi raccolti verranno utilizzati per:

  • Acquisto di n° 8 particelle per un totale di mq. 4481. Le particelle sono quelle alla base della parete e quelle sopra la parete che è di proprietà delle particelle soprastanti.
  • Frazionamento di N° 1 particella.
  • Spese tecniche  e notarili.
  • preparazione, raccolta e spedizione ricompense.

Entrate superiori al traguardo stabilito della raccolta fondi verranno utilizzati per:

  • Pulizie a bonifica delle pareti acquistate.
  • Chiodatura a norma con fittoni inox resinati.

In parallelo e in conseguenza del successo della campagna di raccolta fondi per l'acquisto dei terreni l'Asd Dolomiti Open sta implementando le sinergie per trovare i fondi necessari per la chiodatura della parete, che prevediamo in caso di successo di completare per settembre 2023.

 

🇬🇧The funds collected will be used for:
 

The purchase of 8 lots for a total of 4,481m². The lots are those at the base of the cliff and those above the cliff, which is the property of the lots above it.

The division of 1 land lot.

Technical and notarial costs.

Payment for preparation, collection and sending.
 

Introits superior to the target set for the collection of funds will be used for:

Cleaning and reclaiming the cliffs purchased.

Bolting compliant with regulations using resined stainless steel bolts.
 

 

In parallel, and as a consequence of the success of the campaign to raise funds for the purchase of the terrains, ASD Dolomiti Open is activating synergies to find the funds necessary for the bolting of the cliff. If the campaign is successful, the work should be completed by September 2023.

 

                 La Falesia Dimenticata, dietro le quinte 2017- 2020 - Behind the scenes 2017 -2020

   

Chi c'è dietro al progetto - Who is behind the project

 

Dolomiti Open Asd & Sportfund Onlus. Un gruppo di persona motivate, scalatori, appassionati dell'outdoor ma soprattutto cittadini attenti e sensibili allo sviluppo della Comunità nell'ottica inclusiva e aggregativa. Stringersi intorno ad un progetto condiviso e a vantaggio di tutti per valorizzare in chiave sostenibile e moderna un'area di arrampicata ma non solo.   Fare rete e creare connessioni e sinergie tra persone ed enti con un unico obiettivo: una falesia che è "oltre", non solo una parete per l' arrampicata, ma un luogo fisico e tangibile dove fare eventi culturali, spettacoli teatrali, dove mettere in relazione le persone.


🇬🇧Dolomiti Open Asd & Sportfund Onlus. A group of motivated individuals, climbers, enthusiasts of outdoor life but, above all, citizens with awareness and sensibility towards the development of the community in an inclusive and aggregative perspective. Their goal is to make common cause around a shared project that will benefit everyone by enhancing in a sustainable and modern manner an area for climbing, and not only climbing. To make a network and create connections and synergies between individuals and institutions with a single goal: a cliff that is “something more”, not just a cliff for climbing, but a physical and tangible place where cultural and theatrical events can be held, where people can interrelate.
 

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ARRAMPICATA PER TUTTI alla Falesia Dimenticata - CLIMBING FOR EVERYONE at the Forgotten Cliff


 

1615369778931327 spettacolo
IL TEATRO alla Falesia Dimenticata - THEATRE at the Forgotten Cliff

 

ERA IL 2017: il video del primo crowdfunding di successo! - IT WAS IN 2017: the video of the first successful crowdfunding!


Un progetto a cura di
Dolomiti Open asd

Dolomiti Open Asd nasce nel 2017 con lo scopo di farsi carico della proprietà e del mantenimento della Falesia Dimenticata e del suo progetto di sviluppo.  Il nostro intento è perseguire l'idea di un bene comune condiviso, luogo di arrampicata, ma anche entità concreta per  fare comunità, creare cultura del rispetto dei luoghi, delle persone e la valorizzazione in chiave moderna ed equilibrata del territorio. Tra gli altri progetti di Dolomiti Open che valorizzano l'inclusione, Brenta Open mette al centro le persone, ognuna con le proprie abilità, per sottolineare che le Dolomiti sono veramente patrimonio di tutti se ognuno le può vivere secondo la propria attitudine.  

 

🇬🇧A project curated by
Dolomiti Open ASD

Dolomiti Open ASD was created in 2017 with the aim of assuming the property and maintenance of the Forgotten Cliff and the project for its development. Our intention is to pursue the idea of a shared common asset, a place for climbing but also a concrete entity in which to make a community and create the culture of respect for places and people, enhancing the territory in a modern, balanced perspective. Among other Dolomiti Open projects for the enhancement of inclusion, Brenta Open places people at its centre, each with their own abilities, to underline the fact that the Dolomites will be truly the heritage of everyone if everyone can experience them in relation to their own capacities. 

 

64%
-91 Giorni
Salute e benessereVita sulla terra
Archimede 2.0 - Solar Car by Futuro Solare - Drive the sun

Stiamo per realizzare l'automobile solare più bella al mondo! Si chiamerà Archimede 2.0 

Archimede 2.0 - Futurosolare Guida il soleArchimede 2.0

Il completamento di Archimede 2.0 rappresenta la conclusione di un percorso didattico e umano intrapreso dagli studenti, giovani professionisti e aziende che hanno pensato, partecipato e contribuito alla realizzazione del progetto.

Grazie alla loro dedizione e al loro impegno, siamo stati in grado di sviluppare un veicolo solare innovativo e sostenibile, che rappresenta una vera e propria sfida tecnologica e culturale per il futuro della mobilità. 

Siamo grati a tutti coloro che hanno collaborato con noi,  poiché insieme abbiamo dimostrato che quando si uniscono le forze, si possono ottenere risultati straordinari e contribuire al progresso della società nel suo complesso.



 

Aiutare il team Futuro Solare a realizzare questa impresa permetterà di far progredire la conoscenza e crescita di studenti d'istituti tecnici professionali e universitari nelle loro aree di studio, permettendogli di analizzare processi per trovare soluzioni nella sfida energetica dei prossimi anni.

Ora più mai c'è bisogno d'innovazione ed eccellenza in campi che permetteranno di risolvere i paradigmi energetici del pianeta.

Futuro Solare Onlus

L'Associazione "Futuro Solare Onlus" è attiva a Siracusa dal 2005, impegnata nella sperimentazione di tecnologie innovative per la ricarica di energia on-board di veicoli a trazione elettrica, attraverso la conversione fotovoltaica. Il nostro lavoro si svolge in un laboratorio di tipo "fablab", che ci è stato concesso dall'Amministrazione Comunale di Siracusa.

Ci dedichiamo a promuovere soluzioni innovative e sostenibili per la mobilità urbana, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell'aria nelle nostre città. Il nostro approccio si basa sulla ricerca e lo sviluppo di tecnologie avanzate, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale.

Il nostro laboratorio è dotato di attrezzature e strumenti all'avanguardia per la progettazione e la sperimentazione di nuovi sistemi di conversione fotovoltaica per la ricarica di veicoli elettrici. Siamo inoltre impegnati a promuovere la cultura della sostenibilità e dell'innovazione, attraverso la condivisione delle nostre conoscenze e l'organizzazione di eventi e attività per la comunità locale.

Ci impegniamo quotidianamente nella ricerca e nell'innovazione, coinvolgendo le nuove generazioni in questo percorso. La nostra associazione si basa su tre pilastri fondamentali:

1. Formazione - Siamo convinti che i giovani rappresentino la speranza per il futuro e per questo investiamo nella loro formazione. Offriamo opportunità di apprendimento e di sviluppo delle competenze tecniche, scientifiche e sociali, per preparare i giovani alle sfide del futuro.

2. Collaborazione - Siamo consapevoli che la realizzazione di un mondo più sostenibile e innovativo richiede un impegno collettivo. Collaboriamo con aziende e istituti scolastici, creando reti di conoscenza e di scambio di idee, per promuovere la ricerca e l'innovazione a livello locale e globale.

3. Rinnovabilità per l'ambiente - Siamo impegnati in un nuovo modo di vivere la mobilità, sostenibile e rinnovabile. Utilizziamo le tecnologie fotovoltaiche per la ricarica di veicoli elettrici, riducendo così le emissioni di CO2 e contribuendo alla riduzione dell'impatto ambientale. Il nostro obiettivo è quello di promuovere un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Sostenere questa iniziativa rappresenta il modo per inserire un piccolo tassello nel puzzle che comporrà il quadro globale di un pensiero innovativo per la gestione energetica del pianeta nei prossimi anni.

Abbiamo già fatto una campagna per Archimede 1 e siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo di crowdfunding. 

La campagna è visibile a questo link.

e vincendo anche lo Spirito dell'Evento nel 2018 a Zolder
 

 

Adesso anche  i grandi media si sono interessati a noi, qui c'è una breve intervista al nostro presidente Vincenzo Di Bella che parla su Rai 3, nella nota trasmissione di Report.

Oggi siamo quasi pronti a finire Archimede 2.0 e siamo pronti a gareggiare alla World Solar Challenge.

Ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto, per rendere Archimede 2.0 una reale soluzione per il futuro di noi tutti. 

Ti basterà realmente poco per aiutarci, dal condividere il nostro progetto sui tuoi social oppure scegliere uno dei vari rewards.

Entra anche tu a far parte di Futuro Solare - Guida il sole

Rischi e sfide

Riconosciamo che completare il progetto dell'automobile solare Archimede 2.0 e partecipare alla World Solar Challenge rappresentano obiettivi ambiziosi che comportano diversi rischi. Tuttavia, siamo convinti dell'importanza di perseguire tali obiettivi per promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale nell'industria automobilistica. Le sfide che abbiamo identificato sono quelle di rendere la mobilità sostenibile in Sicilia e nel mondo, creando un modello di veicolo a propulsione solare che possa essere utilizzato come esempio di sostenibilità per altre comunità e paesi. Inoltre, l'obiettivo di creare un'automobile solare bella e innovativa richiede una costante ricerca e sviluppo di nuove soluzioni tecniche ed estetiche. Infine, partecipare alla World Solar Challenge rappresenta una grande opportunità per confrontarsi con le più grandi università e professionisti del mondo nel settore dell'automotive sostenibile e dimostrare la validità del nostro lavoro. Siamo pronti ad affrontare queste sfide e rischi con determinazione, innovazione e sostenibilità come i nostri principi guida.

Design di lunga durata

Abbiamo sviluppato materiali a lunga durata con un alto tasso di riciclabilità per la macchina solare Archimede 2.0. Questi materiali rappresentano un importante passo avanti verso la sostenibilità ambientale, poiché consentono di ridurre l'impatto ambientale e di migliorare l'efficienza del riciclo. Siamo orgogliosi di essere in grado di offrire soluzioni innovative e responsabili per un futuro più verde e sostenibile.

Riutilizzabile e riciclabile

La nostra automobile solare Archimede 2.0 è stata realizzata con materiali che sono riciclabili fino all'80%. Questi materiali sono stati scelti con l'obiettivo di minimizzare l'impatto ambientale dell'intero ciclo di vita dell'automobile, dalla produzione al suo smaltimento. Siamo impegnati nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni sostenibili e responsabili per il settore automobilistico, contribuendo così a un futuro più verde e sostenibile per tutti.

Materiali sostenibili

La scelta di utilizzare scarti della lavorazione del pomodoro, filamenti in lino e canapa con collanti naturali, tessuti naturali a base di ortica e rivestimenti con pelli sintetiche basati su legno rappresenta un importante passo avanti nella creazione di un veicolo sostenibile ed ecocompatibile. Gli scarti della lavorazione del pomodoro sono un esempio di materiali di scarto che possono essere utilizzati in modo efficiente e responsabile, riducendo l'impatto ambientale e creando un ciclo virtuoso di recupero e riutilizzo. L'utilizzo di filamenti in lino e canapa con collanti naturali, insieme a tessuti naturali a base di ortica, contribuisce a ridurre l'impatto ambientale derivante dalla produzione di tessuti sintetici. Infine, i rivestimenti con pelli sintetiche basati su legno rappresentano un'alternativa sostenibile alle pelli animali, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo un'etica animalista. Siamo orgogliosi di contribuire alla creazione di soluzioni innovative e sostenibili per l'industria automobilistica, promuovendo una maggiore attenzione all'impatto ambientale e alla responsabilità sociale.

Fabbriche che rispettano l'ambiente

Siamo impegnati a promuovere una giusta metodologia di progettazione per il futuro, che possa porre le basi per lo sviluppo di veicoli a propulsione solare e di soluzioni sostenibili per l'industria automobilistica. Nonostante non intendiamo creare una nuova fabbrica, il nostro lavoro si pone all'avanguardia rispetto alle richieste del futuro, promuovendo la necessità di compiere scelte più responsabili verso l'ambiente e la salute di tutti. Il nostro impegno per la sostenibilità e la responsabilità sociale si riflette nella scelta dei materiali e delle tecnologie utilizzate nella realizzazione dell'automobile solare Archimede 2.0, che rappresenta un importante passo avanti verso un futuro più verde e sostenibile per tutti. Siamo convinti che il nostro lavoro possa ispirare nuove prospettive e idee per lo sviluppo di soluzioni sostenibili per l'industria automobilistica e contribuire così a un mondo migliore per le future generazioni.

Sustainable Distribution

Vogliamo trasmettere il nostro sapere tramite repository online e piattaforme digitali, in moda da poter inviare il nostro know how con il minimo sforzo ambientale e con un carbon offset vicino allo 0. L'invio di codice, file per la stampe e procedure per poter aiutare altre comunità come laboratori, spazi di apprendimento, università e scuole

Altro

Siamo fortemente impegnati nell'inserire buone pratiche di educazione ambientale nei nostri spazi. Per questo, abbiamo creato laboratori pratici e workshop che mirano a trasmettere alla comunità il nostro sapere in modo da sensibilizzare e informare le persone sui temi dell'ambiente e della sostenibilità. Crediamo che questo sia un passo importante per migliorare il futuro di tutti noi e per promuovere un cambiamento culturale che possa portare a comportamenti più responsabili e consapevoli. Siamo convinti che l'educazione sia uno strumento potente per raggiungere questi obiettivi e siamo determinati a fare la nostra parte per contribuire a un mondo migliore.

80%
-21 Giorni
Istruzione di qualitàEnergia pulita e accessibileImprese, innovazione e infrastrutture
Progetto Dakar 2024

Sport e Solidarietà: Progetto Dakar 2024

Nel 2024 supportato dalla scuderia R TEAM realizzerò un sogno: correre la Dakar 2024, negli Emirati Arabi, la gara più affascinante e impegnativa del mondo.

Un sogno, un desiderio ma soprattutto una grande passione.

Così grande da non voler rimanere soltanto argomento di un gruppo di amici ed appassionati, ma che vuole essere motivo di sensibilizzazione e sostegno verso associazioni che quotidianamente si dedicano a persone e famiglie in difficoltà.

Partecipare ad una gara come la Dakar richiede grande preparazione fisica, organizzazione logistica e notevoli risorse economiche.

Tali costi saranno coperti da sponsor che hanno deciso di sostenermi in questa gara.

Questa campagna di crowdfundingProgetto Dakar 2024: corriamo insieme per la solidarietà” non mira quindi a raccogliere risorse per partecipare alla gara, ma ha l'intento esclusivo di sostenere totalmente chi fa del bene ogni giorno.

Tutto quello che sarà raccolto con questa campagna sarà infatti devoluto a 4 associazioni che si occupano di aiutare il prossimo nel momento del bisogno, ovvero:

  • Fondazione dell'Ospedale MEYER di Firenze
  • Misericordia di Vicopisano (PI)
  • Croce Rossa di Uliveto Terme (Vicopisano, PI)
  • Croce Rossa di San Giovanni alla Vena (Vicopisano, PI)

 

 

Il “Progetto Dakar 2024” è patrocinato dal Comune di Vicopisano.

Chi c'è dietro al progetto?

MICHELE BINI:

Da sempre appassionato di fuoristrada ho praticato questa disciplina in forma amatoriale con vari veicoli. Nel 2014 grazie alla conoscenza di Renato Rickler e del figlio Ricky ho avuto la possibilità di approcciarmi al mondo delle competizioni di cross country avvalendomi di una struttura importante che si chiama R TEAM, partecipando a varie gare in Grecia, Romania, Italia e Turchia. 

Nell’ospitality R TEAM, sapientemente allestito ad ogni competizione, ho avuto la possibilità di ascoltare esperienze di piloti professionisti con i quali ho interloquito e fatto tesoro di ogni loro aneddoto ed esperienza. 

Nel mondo R TEAM mi sento a casa, sono sereno ed alla conclusione di ogni competizione inizio a pensare a quella successiva. 

R TEAM è una scuderia nazionale ed internazionale che investe totalmente sulla qualità dell’intero servizio proposto ai propri clienti e sulla qualità della propria immagine, caratteristiche entrambe che trovano la mia totale condivisone e che mi hanno portato ad alzare l’asticella dei miei progetti futuri, uno su tutti la partecipazione alla Dakar 2024 negli Emirati Arabi.

Ogni volta che salgo su di un’auto da corsa mi sento un privilegiato. 

Tale condizione mi ha indotto ad articolare il “Progetto Dakar 2024” ponendomi anche un obiettivo solidale, raccogliere fondi da destinare ad associazioni presenti nella regione Toscana e sul territorio di Vicopisano.

Nello specifico: alla Fondazione dell’Ospedale Meyer di Firenze, alla Croce Rossa Italiana Comitato di Pisa (sede Territoriale di San Giovanni alla Vena), alla Croce Rossa Italiana Comitato di Uliveto Terme ed alla Confraternita di Misericordia di Vicopisano.

L'Ospedale Meyer, attraverso le proprie eccellenze, contribuisce a riaccendere speranze, curando le patologie ed entrando nella vita delle famiglie dei piccoli pazienti, gestendo gli aspetti quotidiani e restituendo loro progetti e sogni.

Vivo da sempre nel comune di Vicopisano, borgo medievale toscano, insignito del titolo onorifico di Città dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

Negli anni ho potuto apprezzare il lavoro svolto dalle associazioni di volontariato e di quanto sia necessario ed importante il loro apporto nei confronti dell’intera comunità, di sicuro interesse è poi e la stretta collaborazione che ha sempre caratterizzato la Croce Rossa e la Confraternita di Misericordia del territorio vicarese.

Fin dall'inizio del mio progetto ho avuto il desiderio di coinvolgere in questa iniziativa il mio territorio e le mie amicizie. A tal proposito sono lieto di ringraziare coloro che hanno deciso di essere partner di questa campagna di crowdfunding:

Come fare per DONARE?

Se hai deciso di sostenere il Progetto Dakar 2024 seleziona il tasto “contribuisci” per fare la tua libera donazione oppure scegline una fra quelle proposte e riceverai la tua ricompensa al termine della campagna di crowdfunding.

Supporta il progetto…corriamo insieme per la solidarietà!

98%
-14 Giorni
Salute e benessere
Dora Nera

Dora Nera è il primo festival della città di Torino, interamente gratuito, dedicato alla cultura noir in tutte le sue sfumature: dalla letteratura al cinema.  

Dal 2021 per tre giorni, a novembre, si alternano tavole rotonde, reading, performance musicali e proiezioni cinematografiche. il tutto, nella barocca e spettacolare location dell'Oratorio San Filippo Neri, a pochi passi dal Museo Egizio. 

Il calendario culmina, ogni anno, nell'assegnazione di due premi: uno alla carriera e uno al miglior romanzo edito nei 12 mesi precedenti il festival.

Dalla terza edizione Dora Nera aprirà anche alle scuole con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti delle secondarie di primo e secondo grado che incontreranno - la mattinata di apertura del festival - autori e autrici che hanno scritto gialli e noir per i più giovani.

 

IL DESTINO NON E’ UN FINALE GIA’ SCRITTO. DORA NERA E IL SOCIALE

“Nel suo affermare che nessuno è al sicuro, e che la società non è più quella madre affettuosa e protettrice con cui ci hanno incantato per anni, il noir dice la verità”. Parte da queste parole dello scrittore Piergiorgio Pulixi l’urgenza di dare uno sbocco “sociale” al Dora Nera, capace in questi anni di raccontare il reale e le sue storture ma con il limite di non aver ancora dato voce diretta alle storie e alle lotte di chi quelle contraddizioni le vive sulla propria pelle. 
Ben lungi dal voler individuare un potere socialmente taumaturgico della narrativa, nella scorsa edizione abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione con la Casa di Ospitalità femminile gestita a Torino dal Gruppo Abele (onlus fondata e presieduta da don Luigi Ciotti) in convenzione con la Città di Torino. 

Questa collaborazione, cui ci proponiamo di dare continuità e che puntiamo a implementare, ha portato nel 2022 alla creazione di un gruppo di lettura per 11 donne senza fissa dimora ospiti della struttura. Con il supporto e il coordinamento di due operatrici, due volontarie e un’arteterapeuta, le donne - diverse per vicissitudini personali e provenienza geografica - hanno fatto un lavoro di lettura e interpretazione sui testi della scrittrice Alice Basso, sfociati in due momenti di incontro con l’autrice: un primo, privato, a chiusura del gruppo di lettura; il secondo, più allargato, alla presenza di una trentina di lavoratori e lavoratrici della onlus. 

Per l’edizione 2023 l'obiettivo è mantenere il gruppo di lettura, incentrato sulle figure letterarie di Lolita Lobosco, nata dalla penna di Gabriella Genisi e di Blanca un personaggio ideato da Patrizia Rinaldi, entrambe balzate alla cronaca per le fiction Rai che dalle protagoniste prendono il titolo. 

Con l’equipe di lavoro già rodata lo scorso anno, l’intermediazione di quella di Babelica e grazie al coinvolgimento di docenti universitari, il gruppo di lettura (che incontrerà le autrici) sarà anche un gruppo di visione.  

Ma la vera sfida sarà il passo successivo. Obiettivo è infatti tradurre fragilità e lotte delle persone - donne e uomini - accolte all’interno dei servizi del Gruppo Abele e di altre organizzazioni operanti in bassa soglia, in storie vere e proprie. Cinque tra scrittori e scrittrici del panorama noir, giallo e poliziesco italiano, svolgeranno servizio di volontariato e, previo lavoro di mediazione e selezione delle operatrici e degli operatori, “adotteranno” le storie di vita delle persone in situazione di fragilità, da cui nasceranno 5 racconti inediti loro ispirati e con le quali saranno concordati i finali. Una possibilità di rimodulare il destino, riscrivendo un futuro che, allo stato attuale, ha i connotati di una strada senza via d’uscita.

I racconti saranno poi pubblicati in un volume distribuito durante il Festival Dora Nera e in occasione dell’evento di apertura del Festival il 10 novembre sera alla presenza degli autori e di chi ne è stato ispiratore (se lo vorranno).


 

190%
-13 Giorni
Sconfiggere la povertàParità di genereRidurre le disuguaglianze