Parità di genere
Parità di genere
Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
5. Parità di genere
Totale raccolto
366.335 €
Progetti
178
La disuguaglianza di genere è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla riduzione della povertà. Per questo dobbiamo fare la nostra parte per fornire pari opportunità tra uomini e donne nella vita economica ed eliminare tutte le forme di violenza contro le donne.
In corso
Dora Nera

Dora Nera è il primo festival della città di Torino, interamente gratuito, dedicato alla cultura noir in tutte le sue sfumature: dalla letteratura al cinema.  

Dal 2021 per tre giorni, a novembre, si alternano tavole rotonde, reading, performance musicali e proiezioni cinematografiche. il tutto, nella barocca e spettacolare location dell'Oratorio San Filippo Neri, a pochi passi dal Museo Egizio. 

Il calendario culmina, ogni anno, nell'assegnazione di due premi: uno alla carriera e uno al miglior romanzo edito nei 12 mesi precedenti il festival.

Dalla terza edizione Dora Nera aprirà anche alle scuole con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti delle secondarie di primo e secondo grado che incontreranno - la mattinata di apertura del festival - autori e autrici che hanno scritto gialli e noir per i più giovani.

 

IL DESTINO NON E’ UN FINALE GIA’ SCRITTO. DORA NERA E IL SOCIALE

“Nel suo affermare che nessuno è al sicuro, e che la società non è più quella madre affettuosa e protettrice con cui ci hanno incantato per anni, il noir dice la verità”. Parte da queste parole dello scrittore Piergiorgio Pulixi l’urgenza di dare uno sbocco “sociale” al Dora Nera, capace in questi anni di raccontare il reale e le sue storture ma con il limite di non aver ancora dato voce diretta alle storie e alle lotte di chi quelle contraddizioni le vive sulla propria pelle. 
Ben lungi dal voler individuare un potere socialmente taumaturgico della narrativa, nella scorsa edizione abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione con la Casa di Ospitalità femminile gestita a Torino dal Gruppo Abele (onlus fondata e presieduta da don Luigi Ciotti) in convenzione con la Città di Torino. 

Questa collaborazione, cui ci proponiamo di dare continuità e che puntiamo a implementare, ha portato nel 2022 alla creazione di un gruppo di lettura per 11 donne senza fissa dimora ospiti della struttura. Con il supporto e il coordinamento di due operatrici, due volontarie e un’arteterapeuta, le donne - diverse per vicissitudini personali e provenienza geografica - hanno fatto un lavoro di lettura e interpretazione sui testi della scrittrice Alice Basso, sfociati in due momenti di incontro con l’autrice: un primo, privato, a chiusura del gruppo di lettura; il secondo, più allargato, alla presenza di una trentina di lavoratori e lavoratrici della onlus. 

Per l’edizione 2023 l'obiettivo è mantenere il gruppo di lettura, incentrato sulle figure letterarie di Lolita Lobosco, nata dalla penna di Gabriella Genisi e di Blanca un personaggio ideato da Patrizia Rinaldi, entrambe balzate alla cronaca per le fiction Rai che dalle protagoniste prendono il titolo. 

Con l’equipe di lavoro già rodata lo scorso anno, l’intermediazione di quella di Babelica e grazie al coinvolgimento di docenti universitari, il gruppo di lettura (che incontrerà le autrici) sarà anche un gruppo di visione.  

Ma la vera sfida sarà il passo successivo. Obiettivo è infatti tradurre fragilità e lotte delle persone - donne e uomini - accolte all’interno dei servizi del Gruppo Abele e di altre organizzazioni operanti in bassa soglia, in storie vere e proprie. Cinque tra scrittori e scrittrici del panorama noir, giallo e poliziesco italiano, svolgeranno servizio di volontariato e, previo lavoro di mediazione e selezione delle operatrici e degli operatori, “adotteranno” le storie di vita delle persone in situazione di fragilità, da cui nasceranno 5 racconti inediti loro ispirati e con le quali saranno concordati i finali. Una possibilità di rimodulare il destino, riscrivendo un futuro che, allo stato attuale, ha i connotati di una strada senza via d’uscita.

I racconti saranno poi pubblicati in un volume distribuito durante il Festival Dora Nera e in occasione dell’evento di apertura del Festival il 10 novembre sera alla presenza degli autori e di chi ne è stato ispiratore (se lo vorranno).


 

186%
-17 Giorni
Sconfiggere la povertàParità di genereRidurre le disuguaglianze
Teatro bene comune e quotidiano

CHI SIAMO

Ciao! Siamo ONDA LARSEN, un’associazione affiliata Arci Torino e dal 2008 ci occupiamo di tutto (o quasi tutto) quello che riguarda il teatro e le arti performative: produciamo spettacoli, organizziamo eventi, rassegne, festival e stagioni, e teniamo anche  laboratori, corsi e workshop. Siamo una compagnia di teatro professionale (ebbene sì, lo facciamo di lavoro!) e la squadra è composta da noi tre simpaticoni: Riccardo De Leo, Gianluca Guastella e Lia Tomatis, ma siamo sempre accompagnati nelle nostre avventure da una sacco di collaboratori che ci aiutano nelle questioni amministrative, tecniche, tecnologiche, comunicative...

www.ondalarsen.org

Abbiamo iniziato provando i primi spettacoli in uno scantinato freddo, poi abbiamo affittato una sala prove senza finestre, poi una con le finestre, e nel frattempo abbiamo continuato a crescere, fare spettacoli, insegnare e organizzare, fino a che oggi abbiamo ben due spazi teatrali in cui possiamo inventare e diffondere Bellezza!”

 

IL PROGETTO “TEATRO BENE COMUNE E QUOTIDIANO”

“Teatro bene comune e quotidiano", è il progetto di ONDA LARSEN APS che comprende gli spettacoli e le rassegne organizzate dalla compagnia! Nonché i momenti di laboratorio e scambio con il pubblico. 

Insomma da noi troverete spettacoli, eventi, laboratori per tuffarvi nel mondo del teatro in ogni sua forma.

Dove? 

 

  1. Allo Spazio Kairòs di Torino, dimora ufficiale della compagnia Onda Larsen, in cui abbiamo costruito un piccolo teatro, ricavato da un ex opificio, dall’anima underground e metropolitana. Con un centinaio di posti ed estremamente versatile, è una casa accoglienta sia per il pubblico che per gli artisti!
  2. Al Teatro Comunale di Monteu da Po, un piccolo, affascinante ed estremamente vitale borgo con un teatrino immerso nel verde da circa 100 posti in cui organizziamo una coloratissima rassegna, ma non solo!

 

Abbiamo scelto questi due luoghi perchè sono, in maniera diversa due periferie culturali e noi crediamo che ci sia un enorme bisogno di decentramento dell'offerta culturale. 

Perché il teatro è un bene comune, che si basa sullo scambio prima che sulla performance. L’arte deve tornare ad abitare la quotidianità delle persone, per questo vogliamo che i nostri spazi siano una casa per il pubblico e per gli artisti, in cui sentirsi a proprio agio e avere la sicurezza di fare e trovare sempre qualcosa di davvero Bello. Perchè un'altra delle nostre convinzioni è che: popolare non significa “basso” ma “diffuso”!

La programmazione delle nostre rassegne sarà estremamente variegata ed eterogenea: dalla prosa alla musica, dal circo alla stand-up, dal dramma alla commedia. 

E agli spettacoli si aggiungeranno momenti di scambio di incontro, laboratorio, o semplicemente di chiacchiera, perché gli spettacoli non siano solo un evento frontale, ma un momento comunitario. 

Ci sono infiniti modi per raccontare storie e le storie sono ovunque, ma soprattutto le storie sono di tutti! Il Teatro è un bene comune perché è l’unica arte in grado di raccontare ed ascoltare insieme. Venite a scoprirvi a Teatro!

 

 

PER COSA USEREMO I VOSTRI PREZIOSI CONTRIBUTI

I vostri contributi verranno utilizzati per poter ospitare gli artisti, per allestire al meglio la sala e farvi stare comodi, per affinare la parte tecnica degli spettacoli (luci, suoni, proiezioni, ecc.), rendendo così davvero magico il tempo insieme e le storie che racconteremo. In ultimo, ma non meno importante, una parte delle donazioni verranno anche investite nella comunicazione di quello che facciamo, per riempire la sala di pubblico e il pubblico di Bellezza!

103%
-17 Giorni
Parità di genereCittà e comunità sostenibili
Faccio quello che voglio!

Siamo Simona Fiore e Francesca Gentile, videomaker e fotografe, e stiamo lavorando al nostro progetto Faccio quello che voglio! 

Da una riflessione su come, per tante donne, la scelta di un percorso professionale considerato maschile nell’immaginario collettivo comporti una sfida sotto tanti punti di vista, è nata l’idea di una mostra fotografica. Vogliamo dare voce a tutte quelle donne che hanno scelto carriere professionali e sportive non convenzionali, dimostrando che la capacità non dipenda dalla forza fisica o diverse qualità intellettive, ma dall’abilità e dal sapersi destreggiare. 

Attraversando gli ambiti più disparati, ci siamo imbattute in figure femminili caparbie ed impegnate che ogni giorno danno il loro contributo al cambiamento. Da questi incontri sono nate le nostre fotografie per restituire le loro condizioni lavorative, le difficoltà così come i momenti di gioia e realizzazione. 

Cosa vedrete?

Il percorso espositivo si compone di una ventina di pannelli, ciascuno dedicato a una protagonista. A corredo delle immagini, colte durante alcuni momenti della loro giornata lavorativa, una didascalia raccoglie, oltre ai dati della persona ritratta, un suo breve intervento che racconta le difficoltà, le sfide e i traguardi raggiunti. A seconda dell’ambito vengono inoltre fornite alcune informazioni a carattere statistico per poter dare al pubblico una visione generale della partecipazione femminile al lavoro in Italia.

Faccio quello che voglio! è una mostra fotografica ma anche molto di più: è itinerante ed è pensata come un evento gratuito. In collaborazione con gli enti ospitanti, vuole creare sinergia tra gli ambiti culturali attraverso reading, concerti, conferenze, presentazioni di libri. 

Inizieremo da Torino. Ci ospiterà l’Archivio di Stato in occasione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, dal 29 settembre al 2 ottobre 2023 ma vogliamo portare la mostra anche in altri territori.

Se vuoi sostenerci aderisci alla nostra raccolta fondi su Eppela! Ci servirà per curare l’allestimento: la produzione dei materiali per il percorso espositivo, la comunicazione, le spese per gli eventi di approfondimento che accompagneranno la mostra. Siamo grate a chiunque vorrà darci il suo sostegno, nelle sue possibilità, e renderlo partecipe di questa impresa. Ogni mattoncino che contribuisce alla realizzazione del progetto ha per noi grande importanza: chiunque ci sostenga verrà citato (a sua discrezione) nei credits e per le donazioni superiori a € 50,00 una stampa fine art 15x22 tra le foto della mostra. 

Vorremmo creare consapevolezza e sicurezza in tutte quelle donne che vogliano realizzare le proprie aspirazioni senza alcuna barriera, e lavorare insieme per una società che per dirsi veramente inclusiva, passi attraverso la parità di genere e di opportunità.

Simona Fiore e Francesca Gentile

 

43%
-3 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
Indòmati Fest - Ed. Sottosopra 2023

Indòmati Fest, con l’accento sulla ò!

Indòmati Fest nasce nel 2020 dalla collaborazione di Aurora Ziviani, Clara Danese e Davide De Togni con l’obiettivo di offrire un palco a giovani attori under 35.
Oggi il Festival conta due edizioni, decine di artisti e musicisti coinvolti e centinaia di appassionati grazie ai quali Indòmati Fest continua ad esistere.

Il nostro desiderio: fare vivere il teatro. 

La nostra idea

Il mondo dello spettacolo è in difficoltà e noi giovani fatichiamo a trovare un nostro spazio al suo interno. L’idea di lavorare insieme è nata da una necessità personale, dalla mancanza di un luogo di sperimentazione teatrale e di incontro umano. Ci siamo accorti che chi era intorno a noi riscontrava le stesse difficoltà, abbiamo così pensato che rimanere isolati non fosse la soluzione e abbiamo creato una nuova realtà indipendente: L’Indòmati Festival, con l’obiettivo di portare l’attore e il suo pubblico a credere davvero che possa esistere un teatro giovane e innovativo.

Il vostro Festival

Al Cinema Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto (VR), dal 31 Agosto al 3 Settembre 2023, andrà in scena la terza edizione: Sottosopra.

Le edizioni passate

Le prime due edizioni hanno accolto spettacoli, concerti, performance di danza e mostre fotografiche. Abbiamo inoltre collaborato con una giovane illustratrice, Soldo di Cacio (Sofia Cantelli). 
Il tutto è stato reso possibile anche grazie a Marco Pomari e tutto lo staff di Altri Posti in Piedi, per il magnifico luogo che ci hanno concesso. 

Le prime due edizioni sono state possibili grazie in primis a collaboratori ed amici che ci hanno aiutato e hanno creduto nel nostro progetto finanziando la nostra prima raccolta fondi online nel 2022, ma anche grazie alle compagnie che hanno deciso di partecipare al Festival con entusiasmo prima ancora di conoscerci e al nostro magnifico pubblico. Ma non vogliamo fermarci qui! 🚀

La nostra raccolta fondi

Le prime edizioni dell’Indòmati Fest hanno raccolto giovani artisti da tutta Italia: Verona, Bologna, Pisa, Sondrio, Genova, Palermo… anche quest’anno abbiamo intercettato e conosciuto le nuove proposte con l’apertura del Bando Generazione Indòmati 2023 per attori e compagnie emergenti nel mondo del teatro contemporaneo, raccogliendo moltissime candidature.

Il team inoltre si è allargato: si sono unite a noi altre due ragazze: Giulia Fossa (responsabile della comunicazione) e Simona Cosimo (grafica). Abbiamo inoltre stretto una collaborazione con Horto Events, un collettivo artistico che si occupa di eventi culturali sul territorio di Verona e che organizzerà alcune sorprese per voi! 

Per la seconda volta ci lanciamo nel crowdfunding, per proporvi di sostenerci in questo piccolo grande progetto e permetterci di creare il Festival che immaginiamo, all’altezza di quello che può offrire sia agli artisti che si esibiranno che al pubblico che verrà ad assistere.

Il denaro che verrà raccolto, verrà impiegato in questo modo:

Per ogni donazione, anche la più piccola, sono previste delle ricompense per ringraziarvi: in base all’importo donato, infatti, si avrà diritto a un drink o ai biglietti per le serate del festival.

Abbiamo bisogno di ognuno di voi per dare inizio allo spettacolo! 🎭

Il Team Indòmati Fest

Per maggiori info:
Email: indomatifestival@gmail.com
Sito Web
Facebook 
Instagram

72%
-31 Giorni
Istruzione di qualitàParità di genereLavoro dignitoso e crescita economica
Lievito Madre. Di chi è la maternità? - Convegno

Il primo convegno dell'associazione professionale Mondo Doula nasce con l'intento di aprire il dialogo con la cittadinanza intorno alle tematiche della maternità.

Dopo lunghi, profondi e coraggiosi ragionamenti associativi degli ultimi anni che hanno portato al riconoscimento ministeriale dell’associazione con l’inserimento negli elenchi del Ministero dell'Impresa e del Made in Italy (MIMIT), è stato per Mondo Doula spontaneo decidere di portare all’esterno quanto ragionato per discuterne e confrontarsi con le cittadinanze tutte:

La partecipazione al convegno è infatti aperta  a chiunque desideri confrontarsi su questi temi: non solo doule e professionistə sanitariə e non, attivi nel campo del sostegno alla genitorialità, ma anche e soprattutto con i genitori, le famiglie di tutti i tipi e gli stakeholders politici, e cittadini e cittadine curiosə.

Obiettivo del convegno “Lievito Madre: Di chi è la maternità? Linguaggi, pratiche sociali e territori della cura" è produrre dei manifesti di orientamento utili allo sviluppo di politiche materne e delle famiglie che siano reali, valide ed efficaci per far capire alla società che la maternità è di tutti e in qualche modo tutti dobbiamo occuparcene. 

I relatori del convegno sono accademici, ma anche artisti e professionisti che si occupano di maternità in modo innovativo e porteranno il loro contributo relativamente ai temi del linguaggio, della vulnerabilità delle madri, delle pratiche sociali e del territorio.

Perchè ciò sia possibile abbiamo bisogno del supporto della nostra community: un convegno partecipativo che potrà essere realizzato grazie non solo alla vostra partecipazione, ma anche e soprattutto grazie al vostro sostegno economico e materiale.

Scopri il programma del convegno
https://www.mondo-doula.it/convegno-online-lievito-madre-2023/

Ascolta la presidente di Mondo Doula Sara Cavallaro che ci svela il perchè del titolo del convegno: Lievito Madre, perchè? (diretta Instagram 28-7-2023)

Mondo Doula, attiva dal 2009 e dal 2017 associazione professionale, promuove lo sviluppo della figura della doula e le sue pratiche verso le madri e i loro bambini, attraverso la scuola di formazione, la ricerca sul territorio e la costante definizione di proposte progettuali, collaborative e di crescita individuale. 

La doula è una figura professionale sociale, non è una figura sanitaria, ed esercita la sua professione secondo le direttive della legge 4/2013.

Al centro delle pratiche di una doula c’è la mamma con la sua soggettività, la sua storia, le sue percezioni e visioni. La doula impara a dare corpo a ciò che appartiene spontaneamente alle mamme: se le madri si potessero muovere a partire dalle loro sapienze il mondo troverebbe appoggio su una cultura materna prospera e creativa, ampia e robusta.

Si occupa del sostegno concreto, affettivo e relazionale alla donna e alla famiglia nella gravidanza e fino al primo anno di vita del bambino. La doula accompagna i genitori nella continuità. Offre presenza e vicinanza su misura, a domicilio e non, intima e confidenziale, nel pieno rispetto delle scelte delle persone che accompagna. Offre ascolto, supporto, aiuto nella quotidianità e orientamento non direttivo.

L’associazione attualmente conta 450 sociə che operano in molte regioni italiane.

Parte dei fondi raccolti saranno destinati alla creazione di una o più borse di studio per donne in difficoltà che necessitano del supporto di una doula.

Crediti formativi per sociə doule professionali, ordinarie e in formazione: 10 crediti per la partecipazione al convegno della mattina, 5 crediti per la partecipazione a un tavolo del pomeriggio

(Mockup credits https://www.freepik.com)

20%
-78 Giorni
Parità di genere
Orvieto Cinema Fest

L'Orvieto Cinema Fest è il primo festival internazionale di cortometraggi made in Umbria che si svolge nella magica cornice del Teatro Mancinelli di Orvieto. È un festival giovane, organizzato da quattro giovani donne (Ciao! Siamo Sara, Stefania, Valentina e Francesca)e reso possibile da una fitta rete di professionisti del settore e volontari, sparsi un po' per tutta Italia. Da ormai più di cinque anni tutto il team si impegna al massimo per trasformare la propria passione in professionalità e innovazione. Ora siamo al lavoro per la sesta edizione, che si terrà dal 17 al 23 settembre 2023
Il motore primo è, ovviamente, la passione per il cinema. L'altra componente fondamentale è anche l'amore per Orvieto, l'Umbria e la sua identità. A ogni edizione il festival attrae ospiti e professionisti del settore nazionali e internazionali creando uno scambio costante e reciproco tra Orvieto e il resto del mondo. 

La manifestazione è da sempre senza scopo di lucro. Per finanziarla, oltre ai contributi di enti e sponsor locali, abbiamo lanciato varie campagne di crowdfunding, per coinvolgere un’audience più ampia, farci conoscere e sostenere. 

Si tratta di un evento principalmente autofinanziato e per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto!

Ogni anno abbiamo cercato di dare un'identità al nostro festival, scegliendo dei filerouge tematici. Dal rispetto per l'ambiente all'Umanità e tecnologia, dall'invisibile ai confini.

 

8%
-19 Giorni
Parità di genere
AREna 164: Un nuovo spazio pubblico a L'OFTicina

Molto più di uno spazio pubblico

AREna 164 è uno spazio pubblico, fluido, una membrana permeabile. 
Il progetto interpreta gli spazi di soglia del laboratorio L’OFTicina come occasione di apertura alla cittadinanza. Propone la realizzazione di una struttura autocostruita composta da moduli multifunzionali in legno e ferro. Nasce dall’incontro tra L’OFTicina ed il collettivo Ilcomuni, con il quale i ragazzi e le ragazze che frequentano i laboratori de L’OFTicina daranno vita al progetto.

 

Cosa prevede il progetto?

La struttura è concepita come ponte tra ciò che succede all’interno delle mura de L’OFTicina e gli spazi esterni che circondano il parco in via Sabaudia 164 a Grugliasco, parte dell'ex ospedale psichiatrico di Collegno sezione femminile. La proposta prevede la costruzione di semplici moduli tra loro assemblabili in forme diverse per garantire usi differenti. Si tratta di sedute che, accostate tra loro, permetteranno di creare tavoli, anfiteatri, palcoscenici, banchi da lavoro. Modi diversi di stare nello spazio troveranno forma nell’AREna.

 

Il processo di realizzazione avverrà nei mesi di settembre e ottobre attraverso dei laboratori aperti agli abitanti, ai ragazzi e alle ragazze che frequentano i laboratori de L’OFTicina, a chiunque sia interessato a mettere una parte di sé all’interno del progetto.

Il progetto prevede in particolare l’avvio di uno spazio in grado di ampliare il ventaglio di attività già presenti a L’OFTicina e, contemporaneamente, sensibilizzare e informare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle condizioni di vita delle persone con diversi gradi di abilità e autonomia. 

 

 

Destinatari del progetto

Il progetto è rivolto a tuttə, ma in particolare ci rivolgiamo ai seguenti destinatari: 

  • Ospiti dei servizi per disabili della cooperativa Animazione Valdocco che all’interno de L’OFTicina svolgono attività laboratoriali per mettere in campo abilità artistico/espressive e favorirne la soddisfazione personale
  • Comunità locale
  • Studenti del complesso universitario di Veterinaria ed Agraria
  • Famiglie residenti nel quartiere e/o che frequentano i luoghi di aggregazione dello stesso

Guarda la storia de L'OFTicina e diventa parte del progetto! → https://drive.google.com/file/d/12CCUHWp89CHPqHP0ikWWEqj3mU03xs6M/view

 

Perché il vostro contributo è importante?

Il ricavato della raccolta fondi verrà utilizzato per l’acquisto del materiale e la realizzazione della struttura. Nello specifico: 

  • Per le strutture in ferro dei 14 moduli che verranno assemblate dall’impresa sociale Izmade
  • Per le assi di legno di appoggio che verranno acquistate e lavorate all’interno del laboratorio de L’OFTicina con il supporto del collettivo Ilcomuni
  • Per l’allestimento di alcune parti dell’area verde con la piantumazione di nuovi elementi di vegetazione
  • Per tutte le attività che coinvolgeranno la creazione e l’utilizzo della struttura

 

Chi c'è dietro il progetto?

La realizzazione del progetto nasce dall’incontro di due realtà:

L'OFTicina Art&Fatti nasce all’interno degli spazi riqualificati del Parco dell’Ospedale Veterinario Universitario di Grugliasco. È un luogo di inclusione sociale e un'officina di idee in cui si svolgono attività laboratoriali, artistiche e artigianali, rivolte agli ospiti dei servizi per disabili della cooperativa Animazione Valdocco.

llcomuni è una piattaforma che contiene ricercatori, architetti, designer, urbanisti, artisti.
Nasce nel 2020 dal desiderio di creare un luogo in cui poter trattare in senso pratico e concettuale temi che tocchino, da qualunque lato, lo spazio della città. Alcune delle ricerche in corso si interessano alle modalità attraverso cui lo spazio acquisti significato tramite il movimento dei corpi (umani e non umani).

 

Partner

Con la collaborazione di Izmade impresa sociale

19%
-83 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
Sosteniamo le attività del Centrodonna Rita Ferraris Tori

Il Centrodonna è un servizio rivolto principalmente alle donne. Nasce nel 1991 e si basa sui risultati del lavoro svolto negli anni '80 da numerose volontarie di varia estrazione sociale, culturale, religiosa e politica, residenti  in Barriera di Milano. Si fonda sull'esigenza di offrire alle donne un Centro di ascolto, di informazione, di consulenza, di proposta culturale e sociale, di formazione e sensibilizzazione nell'ambito delle politiche sociali, delle pari opportunità, della qualità della vita, per aiutare le donne ad affermare la consapevolezza di sé. A inizio dell’anno 2022, dopo la forzata interruzione dell’attività causata dalla pandemia, il Centrodonna si è costituito in associazione diventando quindi l’Associazione Centrodonna Rita Ferraris Tori APS, in onore e ricordo di una delle donne fondatrici del centro stesso.

La raccolta è particolarmente mirata alla stampa del volume che raccoglie i racconti e le poesie che hanno partecipato nel 2023 alla 14° edizione del concorso di scrittura “…le donne pensano, le donne scrivono…” patrocinato dalla VI Circoscrizione e dalla Città di Torino.


 

24%
-34 Giorni
Parità di genereCittà e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solide
WOMAN FREE PROJECT

Ciao,

siamo Carlo e Caterina, ognuno di noi viene da una storia particolarmente travagliata, a tratti triste, ma anche di riflessione e voglia di ricominciare soprattutto dagli errori commessi.  Proprio dai nostri discorsi in merito è nato il desiderio e la voglia di portare il più lontano possibile un progetto di uguaglianza, solidarietà ed inclusione.

Nel 2023 non è più sopportabile che i diritti della donna siano ancora ingiustamente calpestati con violenza di genere. Violenze queste che spesso nascono tra le mura domestiche, che lasciano la donna inerme, umiliata, incapace di mantenere consapevolezza di sé,  delle proprie energie e potenzialità.

Da qui nasce il progetto e il desiderio di voler contribuire alla sensibilizzazione sul tema rendendoci ambasciatori di questo in tutte le città che ci porteranno da casa nostra fino alla lontana Ulan Bator facendo ritorno attraverso la Siberia fino ad arrivare a Mosca; da lì il percorso europeo che ci condurrà a casa. Il progetto è dettagliato con un percorso specifico composto di 40 tappe; lo affronteremo in completa autonomia: noi due, accompagnati solo dalla nostra auto, senza nessuna programmazione riguardo gli alloggi. Questo per entrare ancora di più in contatto con le popolazioni che incontreremo ed avere ancor più un'empatia ed un feeling emotivo che consentano di introdurre ed ampliare le tematiche di cui ci rendiamo sostenitori.

L’avventura avrà inizio con la partenza dalla nostra cara Pistoia e si svolgerà su tappe prefissate eccetto inevitabili variazioni dovute a contingenze riscontrabili lungo il tragitto. Tutto il viaggio sarà testimoniato online con video live, post e foto giornaliere nei quali, oltre a mostrare i paesaggi e i territori attraversati porremo un particolare accento sulle popolazioni autoctone incontrate tenendo sempre ben in mente e fervido nella discussione il messaggio che vogliamo portare il più lontano possibile sui diritti della donna.

Avremo con noi una Polaroid in modo da lasciare in dono un'istantanea a tutte le famiglie che incontreremo.  Porteremo delle magliette con il logo “woman free” che lasceremo loro oltre a tutto quello che potrà accadere durante il cammino. Con questo tragitto che spazia per l’intero continente il nostro desiderio è conoscere famiglie in territori estremamente remoti che non hanno accesso ad alcuna tecnologia a noi comune e proprio in questi contesti cercare, con tatto e delicatezza, di capire la condizione vissuta dalla donna anche in quelle realtà.

Per finalizzare questo disegno metteremo in campo tutte le nostre energie, useremo la nostra auto, il nostro tempo e tutto ciò che sarà necessario, ma unitamente, tale intento, richiede il supporto soprattutto morale e condivisivo di chiunque si senta partecipe dentro di sé a questa tematica così scottante e orribilmente attuale.

Nel nostro viaggio ci sentiremo forti di chiunque vorrà contribuire a partecipare. Speriamo, con questa avventura, di aprire un futuro varco che possa diffondere un messaggio  di uguaglianza tra uomo e donna nel mondo. Per ringraziare i sostenitori del progetto invieremo o una maglietta o adesivi o poster riportanti il logo “Woman Free” e comunque al ritorno dal viaggio la maglietta commemorativa dell'impresa,con tutte le tappe e le date riportate sul retro verrà inviata ad ogni donatore e per qualsiasi importo devoluto in ringraziamento per il sostegno profuso per la divulgazione dei diritti fondamentali della donna.

 

Carlo e Caterina

1%
-109 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
Settimana dei diritti umani

Vuoi aiutarci a realizzare la prima edizione della Settimana dei diritti umani?

Fai una donazione e il progetto sarà anche tuo!

Un ricco programma artistico, frutto della creatività e dell’unione delle proposte provenienti da numerose associazioni. L’evento si sviluppa attorno al tema centrale dei diritti umani, che costituisce il valore fondamentale che il festival mira a promuovere attraverso diverse forme d’arte.

I 5 punti cardine:

diritto alla dignità: vivere piuttosto che sopravvivere (casa, lavoro, salute e salario)

diritto alla libertà di movimento: diritto a restare nel proprio territorio ma anche a spostarsi fisicamente e socialmente

diritto alla partecipazione: pace, comunità, protesta e detenzione

diritto alla propria identità: dal sesso al genere all’orientamento sessuale senza discriminazioni

diritto all’ambiente: l’importanza di considerare la sostenibilità del pianeta come elemento imprescindibile in tutte le scelte che compiamo.

Un’ampia rete di associazioni ed enti del territorio polesano si riunisce attorno ad un progetto comune: collaborare attivamente nella diffusione di importanti messaggi.
Questa sinergia contribuisce a creare un’identità e una direzione specifica in ambito associativo e comunitario, rendendo l’evento un esempio e un punto di riferimento per le città circostanti.
L’obiettivo è migliorare il contesto in cui l’intera comunità vive, coinvolgendo in modo particolare le fasce più vulnerabili e le “minoranze”, sia attraverso testimonianze che tramite processi di integrazione all’interno della comunità.

L’organizzazione è consapevole del potere formativo e della capacità delle arti di favorire la consapevolezza, costituendo un vero e proprio strumento educativo per la diffusione di una cultura universale dei diritti umani. La manifestazione si trasforma in un coinvolgente percorso che unisce musica, dibattiti, teatro, cinema, letteratura, laboratori, performance, mostre ed eventi sportivi, dando vita a un’esperienza unica nel suo genere.

Capofila del progetto: Associazione culturale Voci per la Libertà.

Voci per la Libertà, da oltre 20 anni a fianco di Amnesty International Italia, realizza proposte artistiche volte a promuovere la cultura dei diritti umani e le campagne di Amnesty International.

Gli eventi realizzati in tutta Italia, favoriscono l’espandersi di una cultura che, partendo dal cuore, vuole essere un megafono per tutte le voci che hanno un messaggio di rispetto e tolleranza da diffondere.

L'associazione culturale Voci per la Libertà apre questa raccolta fondi al fine di finanziare e realizzare questo evento in particolare l'attività esperienziale della “Caccia ai diritti”, una sorta di caccia al tesoro a tema. La raccolta servirà a finanziare l'associazione e l'evento che si appresta al suo debutto come prima edizione. Con il vostro sostegno l'evento potrà crescere e avere continuità.

 

9%
-10 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
MABAKIT - Facciamo insieme la rivoluzione Mabasta!

PREMESSA

Team Mabasta

Mabasta” (Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti) è attivo sul fronte della lotta al bullismo “dal basso”, da parte dei giovani stessi, dal 2016. È costituito e animato da un gruppo di 35 ragazze e ragazzi dai 14 ai 17 anni

 (studenti dell’Ist. “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce) ed è guidato dal Team leader e Fondatore Mirko Cazzato (21 anni – unico studente europeo nella Top 10 del “Global Student Prize 2021”), e dal docente referente Daniele Manni (pluri-premiato in Italia e all’estero).

La mission del progetto è rendere PROTAGONISTI ATTIVI I GIOVANI stessi, dai 9 ai 16

Alcuni ragazzi del Team in azione

 anni, nel prevenire, affrontare e contrastare ogni forma di bullismo e cyberbullismo. Li vede protagonisti nell’aver concepito e implementato alcune innovative azioni di contrasto e li vede protagonisti nella loro messa in opera, in poche parole li rende proattivi nel loro vivere sociale e punta al welfare psicologico e fisico negli anni più importanti della loro crescita e stabilità emotiva.

La figura degli adulti c’è ed è importante, soprattutto nelle fasi successive alla scoperta di eventuali episodi, quando è necessaria, se non indispensabile, l’esperienza e la professionalità di persone qualificate.

Proprio per questo, abbiamo realizzato questo nuovo progetto denominato “MABAKIT - Facciamo insieme la rivoluzione Mabasta”, basato principalmente, appunto, sul “MabaKit”, la più recente invenzione in casa Mabasta. Il MabaKit consiste in un’originale box che servirà in primis a realizzare concretamente (non a parole) una rete chiamata “CresceReteSereni” formata da Scuole, ragazzi, esperti (pedagogisti, psicologi, etc.) ed enti (Associazioni, fondazioni, aziende, etc.…). In secondo luogo, al suo interno sono presenti alcuni materiali utili agli adulti nell’affrontare e risolvere ogni caso e episodio di bullismo e cyberbullismo. Il tutto ha come fine ultimo quello di riuscire a dare una mano efficiente e concreta agli adulti educatori che sono in prima linea nella lotta e prevenzione di questi pessimi fenomeni.

 

PROGETTO

Box dove all'interno sono presente i materiali sotto riportati

Il progetto, come anticipato, è denominato “MABAKIT - Facciamo insieme la rivoluzione Mabasta!” e prevede come prima sperimentazione l’introduzione e applicazione del “MabaKit” in 27 scuole (orientativamente 500 classi, 13.000 studentesse e studenti, 1.200 adulti), dislocate strategicamente 9 al nord, 9 al centro e 9 nel sud d’Italia. Per ogni parte saranno individuate 3 scuole elementari, 3 medie e 3 superiori.  Il progetto prevede la fornitura in ogni scuola del “MabaKit” con tutta una serie di materiali e servizi tra cui, ad esempio: infografiche, targa rappresentativa, creazione di un canale di comunicazione diretto con la scuola, etc…

Ovviamente, trattandosi di una sperimentazione, l’attuazione del progetto prevede un monitoraggio continuo e, di conseguenza, azioni correttive e migliorative durante tutto l’iter.

 

OBIETTIVI

Il progetto affronta il grave problema del bullismo e del cyberbullismo fra giovani, dove spesso gli adulti non riescono ad agire, e propone un originalissimo kit di supporto, con l’offerta di servizi e materiali utili a prevenire e contrastare queste importanti piaghe.

Gli obiettivi sono quelli di:

  • Fornire strumenti e supportare gli adulti impegnati sul fronte del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole (Dirigenti, Docenti Referenti Antibullismo, Personale ATA, etc…);
  • Informarli dell’esistenza del Movimento giovanile “Mabasta”, del “Modello Mabasta” (le originali sei azioni svolte dal basso, dagli studenti) e di quest’ultimo e innovativo MabaKit;
  • Informare gli studenti e le studentesse del progetto che in modo indiretto li vede coinvolti e partecipi;
  • Monitorare i processi e raccogliere feedback utili sia all’aggiornamento / miglioramento del progetto che a stilare una serie di dati statistici in merito al fenomeno.

 

DESTINATARI E BENEFICIARI

I destinatari e beneficiari del progetto sono:

  • Dirigenti scolastici: faranno parte di una Rete di scuole ed esperti a cui ricorrere nei momenti di difficoltà;
  • Docenti referenti per il bullismo: avranno a disposizione alcuni semplici materiali che potranno essere d’aiuto nel comprendere le azioni ed i passi da adottare per la risoluzione di atti e episodi di bullismo e/o cyberbullismo;
  • Docenti, studenti e studentesse: avranno una locandina in classe che spiega quanto sia importante tenere occhi e orecchie aperte e come poter agire in caso di bisogno.

 

ATTIVITÀ SPECIFICHE

Come già accennato, il fulcro del progetto è quello di fornire alle scuole alcuni materiali e servizi utili a prevenire e contrastare, dalla radice, le piaghe del bullismo e del cyberbullismo.

A questo scopo, il MabaKit comprende: 

 

ELEMENTI INNOVATIVI

La grande e profonda innovatività del progetto risiede nel fatto che il “MabaKit” nasce da uno studio effettuato dai ragazzi del Team Mabasta negli ultimi 2 anni scolastici (2021-22 e 2022-23) in cui abbiamo avuto la possibilità di raggiungere e sensibilizzare oltre 65mila studenti e studentesse, interagendo con oltre 800 classi in tutt’Italia.

Dopo aver spiegato ai ragazzi come prevenire e contrastare il bullismo, ci siamo resi conto che i casi emergevano ma spesso tutto si bloccava a causa di tre fattori rilevanti

  1. Sovraccarico di lavoro da parte dei Dirigenti Scolastici;
  2. Poca formazione/conoscenza del fenomeno;
  3. Scarsa informazione sulla gestione della tematica.
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-38 Giorni
Istruzione di qualitàParità di genereRidurre le disuguaglianze
tab edizioni a Più libri più liberi #plpl23

Cosa è tab edizioni
Siamo una casa editrice indipendente di Roma, pubblichiamo libri universitari e saggi, puntiamo sulla circolazione delle scienze, sulla diffusione della ricerca e sulle nuove tecnologie, crediamo nel rispetto dell'ambiente e piantiamo alberi per cercare di compensare la carta di cui sono fatti i nostri libri. 

Un sacco di belle sfide, direte voi. E avete pienamente ragione, visto che da settembre 2019, quando siamo nati, non ci siamo fermati un attimo. Sul nostro sito trovate tutto: descrizione dettagliata del nostro progetto, i nostri nomi, la nostra piattaforma tablick e, ovviamente, i nostri libri. Per ora, quindi, fermiamoci qui e andiamo dritti al dunque. Per i più curiosi basta un click in più: www.tabedizioni.it. 

Più libri più liberi: Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria 2023
Più libri più liberi è la più importante fiera dell'editoria dedicata completamente alle case editrici indipendenti. Si svolge all'interno della Nuvola di Fuksas di Roma, ogni anno a inizio dicembre; quest'anno l'appuntamento è dal 6 al 10 dicembre. Trovate centinaia di piccoli e medi editori pronti a parlare (finalmente!) direttamente con i propri lettori. Non ci siamo solo noi e potete curiosare tra gli stand per ore, sfogliando, leggiucchiando e, se volete, comprando libri di ogni genere. Insomma, vi va di aiutarci a partecipare con una donazione? Anche piccola va benissimo!

Voi che ci guadagnate? Una ricompensa!
Un libro tab edizioni a vostra scelta, una shopper tab, un biglietto d'ingresso alla fiera, un abbonamento gratuito alla nostra piattaforma tablick per leggere in streaming tutti i libri tab, un albero nel giardino tab. Soprattutto la nostra conoscenza e riconoscenza! Per ringraziarvi abbiamo pensato a ricompense diverse in base a quanto vorrete e potrete donare per aiutarci a partecipare alla fiera. E le ricompense saranno garantite a tutti i sottoscrittori anche se non dovessimo raggiungere l'obiettivo prefissato. Basterà presentarsi presso il nostro stand dal 6 al 10 dicembre e dire la parola d'ordine “eppela”!
Nel caso in cui non potrete venire di persona allo stand, scriveteci una mail e vi faremo arrivare la vostra ricompensa a casa o sul computer; la parola d'ordine è sempre la stessa: “eppela”. 

Come verranno usati i fondi
I fondi raccolti verranno utilizzati per coprire i costi di iscrizione alla manifestazione, i costi d'affitto delle sale per presentare i nostri libri (ovviamente siete tutti invitati, per i dettagli basta seguirci sui nostri social), stampare le copie da esporre e, naturalmente, pagare il personale presente allo stand. 

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Istruzione di qualitàParità di genereLotta contro il cambiamento climatico
Tutti i progetti
Per ogni donna - Cure senza barriere

Di cosa si tratta

Il sogno del progetto “Per ogni donna - Cure senza barriere” è garantire il diritto fondamentale di accesso alle cure ostetrico ginecologiche alle donne con disabilità motoria, senza barriere.

Ma cosa intendiamo per barriera? Una barriera non è solo qualcosa di fisico che impedisce un passaggio, per esempio uno scalino o una bicicletta parcheggiata su di un marciapiede. 

È anche la mancanza di qualcosa. 

In questo caso la mancanza di un lettino ginecologico elettrico impedisce a donne con disabilità motoria di poter fare una visita come ogni altra donna. 

Perché una donna come Anna non può godere di un diritto fondamentale?

È ciò che ci siamo chiesti quando ci siamo resi conto della carenza diffusa di strutture e attrezzature ospedaliere sufficienti ad accogliere donne con bisogni diversi da quelli che sono considerati “standard”.

Le donne invisibili

In Italia persistono da tempo barriere strutturali ed organizzative in questo ambito e, ad oggi, non sembra esistere una rete consultoriale che si prenda carico in modo adeguato dei bisogni di queste donne.

A Firenze, il Dipartimento Materno Infantile dell’AOU Careggi è un raro esempio di impegno per l’attivazione di percorsi assistenziali per donne con disabilità (PASS, Ambulatorio Rosa Point, ASDI) e garantisce uno screening di base che si effettua al pronto soccorso, nel quale sono presenti attrezzature che permettono alla donna di essere visitata.

Ma tutto questo non è ancora sufficiente.

Se si deve pensare alla possibilità di fare ulteriori accertamenti si presentano già le prime difficoltà a causa della mancanza di attrezzature nei reparti in cui la donna dovrebbe recarsi per le visite di controllo più approfondito e specialistiche.

Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere fondi: grazie all’acquisto di ulteriori attrezzature renderemo accessibili e praticabili anche altri reparti specialistici, con l’obiettivo di poter garantire un diritto alla salute a 360°. 

Se vogliamo che il diritto alla salute non venga negato dobbiamo agire per implementare l’attivazione di strutture ben attrezzate e personale dedicato in aree facilmente accessibili da chiunque e ampiamente diffuse nei presidi sanitari del nostro territorio.

Cosa vogliamo fare

  • ampliare gli spazi e le strumentazioni per accogliere sempre più pazienti con disabilità motorie
  • aumentare le possibili visite specialistiche a cui le donne possano accedere  dall’adolescenza alla menopausa, passando dal parto e l’allattamento, dalla patologia benigna alla patologia oncologica, oltre alla visita in pronto soccorso già garantita.
  • fare prevenzione ed incentivare lo screening oncologico e le analisi specialistiche delle donne con disabilità motoria
  • coinvolgere associazioni del settore che possono dare il loro prezioso contributo alla sensibilizzazione sul tema, proponendo azioni simili nei presidi sanitari del territorio
  • sensibilizzare la cittadinanza portando alla luce una tematica ancora più ampia ma invisibile ai più, che riguarda tutti i tipi di disabilità e che ha necessità di essere conosciuta e discussa dall’opinione pubblica

Grazie ad un attento supporto clinico-strumentale, le donne assistite potranno accedere più facilmente alle visite ed essere seguite adeguatamente nelle diverse fasi della loro vita, affrontando così scelte più consapevoli.

Come verranno utilizzati i fondi?

Con 10.000€ riusciremo ad acquistare:

  • 2 sollevatori
  • 2 lettini ginecologici elettrici

La campagna di crowdfunding

A tutti i cittadini, alle aziende e alle associazioni del territorio ma soprattutto a tutti coloro che credono che un diritto come quello alla salute debba valere per chiunque, in egual misura, chiediamo di sostenere questa raccolta fondi.

Insieme riusciremo a fare un grande passo in avanti: garantire a tutte le donne con disabilità l’accesso alle cure ostetrico-ginecologiche, agli screening oncologici e alla salute riproduttiva.

Anna sta lottando per vedere il suo diritto e quello delle altre donne riconosciuto. Adesso tocca a noi fare la nostra parte.

Garantiamo la salute ostetrico-ginecologica senza barriere a tutte le donne con disabilità motoria. Facciamo crescere insieme l’albero della salute e della vita!

La campagna è sostenuta dalla Fondazione CR Firenze che raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, raddoppierà la cifra raccolta. In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna, vale doppio!

Chi c’è dietro 

Siamo la Fondazione FOEMINA 

Fondazione per la maternità e la salute della donna e del neonato e ci dedichiamo a supportare la ricerca, incentivare la formazione e la didattica, migliorare l'assistenza e la prevenzione nell'ambito della sfera femminile e neonatale, con una particolare attenzione ai Paesi a risorse limitate. Tutto questo sempre in stretta collaborazione e sinergia con le Università, le Aziende Ospedaliere Universitarie, altre Fondazioni e Associazioni, Centri di Ricerca, Enti, Istituzioni, Aziende e Privati. 

 

In questo progetto collaboriamo con

Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi 

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi  rappresenta nell’ambito della Sanità Regionale una struttura altamente qualificata con numerosi punti di eccellenza. Fra di questi il Dipartimento Materno Infantile rappresenta una realtà in grado di offrire, attraverso un modello di integrazione multidisciplinare, un percorso diagnostico e terapeutico di 3° livello per aree quali: gravidanza ad alto rischio, PMA di II livello, endometriosi, menopausa oncologica, prevenzione oncologica ed altri ambiti.  

Habilia Onlus

Habilia Onlus è un’associazione di persone con disabilità motoria che svolge la sua attività nel settore dell’assistenza sociale e socio sanitaria, a favore di altri soggetti con disabilità motoria non modificabile o solo parzialmente recuperabile. In particolare si occupa di persone con lesioni midollari stabilizzate, paraplegici e tetraplegici, o soggetti con patologie invalidanti analoghe, seppur di origine diversa, rientranti comunque nella categoria dei disabili motori. Opera al fine di migliorarne la qualità della vita, favorirne il reinserimento sociale, tutelarne e incrementarne i diritti e favorirne l’accesso in strutture sanitarie specializzate o in centri di riabilitazione. Opera prevalentemente sul territorio fiorentino, ma non solo, dove concentra le proprie attenzioni al Centro residenziale di riabilitazione San Felice a Ema, denominato “Villa il Sorriso”, dal quale nasce, e all’Unità Spinale di Firenze, punto di riferimento per le persone affette da para-tetraplegia in Toscana. 

Come donare?

Sostenere “Per ogni donna - Cure senza barriere” è semplicissimo!

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password e supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express).

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto.  Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa. Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa puoi sostenere il progetto con un bonifico diretto a Fondazione Foemina Onlus Banca Intesa San Paolo IBAN IT08I0306902910000000001025 inserendo come causale “Per ogni donna - Cure senza barriere”

Tutte le donazioni sono deducibili o detraibili secondo i limiti di legge.

Finanziato
17.951 € Raccolti
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
Diffondiamo l’abbraccio di Tango T21!

Da un’idea del maestro di tango argentino Giovanni Eredia e della psicologa psicoterapeuta Eleonora Paparo, nasce uno straordinario progetto che parla di inclusività. Dal 2015, il progetto Pablo Tango T21, unisce persone appassionate di tango argentino e giovani adulti con sindrome di down.

Le regole sono poche: 

  • a lezione si impara e ci si diverte
  • si studia rispettando i tempi di ciascuno
  • nessun confronto, nessun giudizio
  • pratichiamo il tango per poter ballare con tutti!

Il corso è gratuito ed è organizzato in lezioni, pratiche, incontri del Social Tango guidato da Eleonora, e infine tutti a ballare in milonga.

Il tango per abbattere i pregiudizi

I risultati del progetto sono ben visibili a tutti coloro che frequentano le milonghe, si tratta di un vero e proprio capovolgimento dei pregiudizi di fronte ad un mondo sconosciuto, in questo caso la sindrome di Down. 

Gli appassionati del tango hanno infatti avuto l’opportunità di misurarsi con la forza di volontà e la costanza dei ragazzi, i quali hanno migliorato il proprio equilibrio, la coordinazione negli spazi e soprattutto hanno mostrato miglioramenti nel relazionarsi.  

Nuovi orizzonti

In questi 6 anni, la famiglia tanghera della Pablo è cresciuta e all’esperienza fiorentina si è affiancata la scuola Sguardi OltreilTango di Bologna, gestita dalle maestre Cesira Miceli e Anna Miceli.

La pandemia ci ha fermato per quasi 2 anni ma vogliamo ripartire più forti che mai… vogliamo aprire nuovi corsi e aiutare nuove realtà per replicare il progetto con i valori che lo contraddistinguono, affinché la diversità non sia così diversa da ciò che noi chiamiamo normalità.

A cosa ci servono i fondi:

  • aprire nuovi corsi principianti
  • formare insegnanti che vogliono replicare il progetto Pablo Tango T21 in altre città al fine di diffondere maggiormente la cultura inclusiva attraverso il tango
  • organizzare tournée per divulgare il progetto
  • coprire i costi fissi del progetto (sala da ballo, Siae, spese amministrative, segreteria, marketing e comunicazione etc.)
  • realizzare idee e sogni di ognuno dei partecipanti

Una cosa importantissima, la tua donazione per noi vale doppio! 

Infatti se riusciremo ad arrivare all’obiettivo di 7.300 euro, la donazione sarà raddoppiata! Hai tempo dal 22 novembre al 15 gennaio. Cogli il tempo e fallo ora! Vale doppio ; )

Chi c’è dietro

PabloTangoFirenze è la scuola di Tango Argentino più grande di Firenze, che opera in questa città da 16 anni attraverso la direzione artistica del maestro Giovanni Eredia. 

La nostra mission è far conoscere e trasmettere i principi culturali e artistici del Tango Argentino quale espressione di socializzazione e condivisione con le altre persone di ogni cultura, religione, e nazionalità, creando al contempo una rete di nuove conoscenze e amicizie legate da una passione comune da coltivare e diffondere.

Come donare?

Sostenere Pablo Tango T21 è semplicissimo! 

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Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte. 

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express) oppure potrai donare tramite bonifico.

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto. Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna. 

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a:
A. S. D. Pablo un'emozione Argentina IBAN:  IT35W0306902993100000001369 Causale “donazione liberale per progetto Pablo TangoT21”




Finanziato
11.238 € Raccolti
Parità di genereLavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianze
Aretè Donne

Il progetto Aretè Donne

Il progetto Aretè Donne prevede la creazione di una rete di sostegno per individuare e risolvere le fragilità e combattere ogni forma di discriminazione, attraverso una serie di interventi paralleli a favore di donne e minori, edificando così un welfare locale al cui centro è posta la persona.

Con questo progetto vogliamo creare un percorso di eccellenza per rendere le partecipanti consapevoli dei loro diritti, nonché una rete di sostegno alle donne e alle loro famiglie con azioni specifiche. Si lavorerà affinché il percorso sia il più possibile condiviso con l’eventuale compagnƏ.

Le azioni previste per il progetto sono: 

1) sportello psicologico dedicato a donne, donne-madri e uomini-padri;
2) sportello amministrativo burocratico per aiutare nell’espletamento di pratiche e nella predisposizione di documenti e strumenti necessari per accedere a servizi territoriali, misure di sostegno del reddito e di aiuto alle famiglie, bandi, predisposizione del CV, orientamento al lavoro, etc;
3) percorso basato sul metodo TRE (Trauma Release Exercise), per superare eventuali abusi psicologici o emotivi, collegati alla situazione di fragilità e marginalità; 
4) corso di lingua italiana e, quando necessario, alfabetizzazione formale e informale con tutoraggio continuativo in situazioni di quotidianità, nonché sensibilizzazione a forme culturali visuali;
5) intervento in aiuto alle donne-madri con offerta di opportunità educative di apprendimento informale anche per bambini in fascia di età 3-6 anni.

In parallelo sarà offerta la tradizionale attività dell’associazione nel campo del sostegno alle famiglie, con opportunità educative extrascolastiche anche per lƏ figliƏ: con la partecipazione retribuita delle donne in situazione di fragilità arricchiremo il progetto #ciandiamonoi a prenderli a scuola, un servizio di mobilità sostenibile, ovvero un pedibus per prendere i bambini all’uscita da scuola e portarli nella sede dell’Associazione oppure al giardino di quartiere, dove si svolgeranno le attività pomeridiane.

Per realizzare tutto questo coinvolgeremo:

  • docenti di lingua italiana;
  • baby sitter (a richiesta):
  • tutor senior per attività di apprendimento informale, es. volontari associati ai Centri per l’Età libera della zona;
  • educatori e accompagnatori per #ciandiamono;
  • psicologa/o;
  • volontarie associate alle Curandaie;
  • staff dell’Associazione Le Curandaie.


Perché abbiamo bisogno di voi

Il vostro supporto è fondamentale per la realizzazione del progetto.
Al raggiungimento dell'obiettivo di 10.000€ ci sarà possibile:
- attivare gli sportelli psicologico e burocratico
- avviare il corso di lingua italiana 
- offrire opportunità educative extrascolastiche gratuite col #ciandiamonoi
- attivare il percorso basato sul metodo TRE (Trauma Release Exercise) per superare abusi psicologici ed emotivi
 

Le Curandaie

Siamo l’Associazione Le Curandaie, nasciamo nell’ottobre 2015 al fine di svolgere attività di utilità sociale e attivare un circuito di iniziative culturali, economiche e sociali, valorizzando la ricchezza del tessuto sociale.

Gli spazi de Le Curandaie si trovano a Le Cure, un rione storico di Firenze, sono un luogo confortevole e accogliente, uno spazio fluido, che si adatta a chi lo usa, dove si crea cittadinanza, socialità, solidarietà. Sono molteplici i progetti che prendono vita in questo spazio e che coinvolgono non solo noi ma tante altre associazioni della zona. 

I nostri ambiti di Intervento sono:
- inclusione sociale; 
- attività di sostegno per soggetti svantaggiati; 
- laboratori didattici e creativi; 
- attività culturali;
- organizzazione di incontri e dibattiti;
- sostegno alla genitorialità.


Come Contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci”,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT49J0832502800000000201018 - intestato a Le Curandaie APS indicando nella causale: campagna di crowdfunding "Aretè Donne" in corso su Eppela,
  • acquistando i Prodotti Pensati con il Cuore presso le sedi Coop.Fi di Coverciano, Cimabue , Caracciolo, Madonnone, Fiesole, Compiobbi, Caldine.
Finanziato
10.089 € Raccolti
Parità di genereLavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianze
NASCA - il teatro

Chi Siamo

Photo Aldo Sansò

NASCA-Teatri di Terra è una sigla teatrale che si muove e nasce dall’esperienza e dalla volontà dell’attore e regista salentino Ippolito Chiarello, per sviluppare un lavoro di ricerca e proposta artistica con un occhio attento al territorio e lo sguardo proteso al mondo, con l’intento di portare avanti l’educazione alla cultura teatrale e inevitabilmente a tutte le forme d’arte.

            Nell’ambito della ricerca e dell’azione culturale sul territorio, NASCA trova i suoi principi ispiratori nel concetto di teatro e di attore “ecosostenibile”, di cultura, nel senso più ampio possibile, attenta nella sua espressione a preservare i “territori naturali”, senza mistificare e “inquinare” corpi e spazi d’azione. Un agire che ritorna a costruire a partire dall’uomo e dalla terra che calpesta e non per sfuggire al progresso, anzi per poterlo rendere possibile e rinnovabile, attento agli effetti collaterali delle scoperte umane. 

Con questo progetto, NASCA, si propone quale laboratorio della scena e delle arti, prima di tutto una casa virtuale, presente ovunque e capace di trasformare spazi in luoghi “abitati” e attenta nella progettazione degli spettacoli e delle azioni formative alla ricostruzione di una relazione reale tra pubblico e artista, attenta a rendere l’evento teatrale una questione quotidiana. 

Per realizzare questo percorso di riavvicinamento e formazione di nuovo pubblico, Ippolito Chiarello fonda nel 2009 il BARBONAGGIO TEATRALE, ormai conosciuto fuori dai confini nazionali ed Europei.

Questo viaggio nomade nelle varie parti del mondo, con i propri spettacoli portati per strada e in teatro, trova finalmente anche una CASA FISICA, da condividere da subito con la gente e gli artisti del quartiere e della città di Lecce. Un luogo fisico di RESIDENZA ARTISTICA permanente. Uno spazio che non sarà solo un teatro, ma molto di più. “NASCA il teatro” si chiamerà, ispirandosi a un grande e importante naso che annusa i luoghi e perché bisogna far “nascere” percorsi artistici e arrivare in tutti gli angoli delle nostre strade. In una zona periferica della città di Lecce, con l'obiettivo di agire a partire dai quartieri, con-fondersi realmente con tutta la città e insieme arrivare oltre oceano, con un'unica voce fatta di tante belle “differenze”. Con l’azione artistica creare nuova consapevolezza nei cittadini e creare cambiamenti e innovazione. Consolidare una parola bellissima “comunità”. 

I NOSTRI OBIETTIVI - UTILIZZAZIONE FONDI

1) L’ allestimento partecipato, in regime di auto costruzione e auto montaggio, delle strutture e degli arredamenti dello spazio; Acquisto dei materiali e delle attrezzature tecniche per il teatro.
2) L’avvio del primo processo di produzione artistica partecipato con il quartiere 167B di Lecce, che ospita lo Spazio. “Com'eravamo” - voci e canti degli abitanti. Raccontare la periferia al “centro” della città e agli altri quartieri.  
3) L'avvio di un progetto permanente di formazione teatrale e artistica più in generale (danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema) per l'infanzia, che abbia carattere gratuito e/o di scambio di servizi con la banca del tempo. 
4) L'avvio di un progetto permanente di formazione teatrale e artistica più in generale (danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema), per i più grandi.
5) La costruzione di una banca del tempo e di scambio tra le varie arti. Abitare e usare lo spazio in cambio di servizi artistici alla comunità.
6) Allestire uno spazio in cui artisti e operatori dei vari settori possano trovare terreno fertile e tempo prezioso per nuove creazioni. Attivare residenze artistiche. Abitarlo anche per lunghi periodi e restituire il lavoro al quartiere, alla città e traghettarlo oltre i confini cittadini.
7) Dare ospitalità e organizzare una rassegna annuale dal titolo UNO. Artistə e professionistə anche di altri ambiti, che si sono distinti nel creare un loro percorso originale e in solitaria, che ha “provocato” trasformazioni nell'attraversamento dei loro ambiti.
8)Organizzare eventi e rassegne strutturate di danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema

Beneficiari (diretti e indiretti)

Lo spazio sarà da subito condiviso con gli abitanti del quartiere, grandi e piccoli, con la città e gli artistə che vorranno adottare NASCA come luogo dove costruire e realizzare parte del loro percorso, in un'ottica di scambio e reale tessitura di una rete virtuosa, che costruisce azioni che tendono alla crescita e alla realizzazione degli individui e della comunità, che compongono la stessa. 

MANIFESTO COSTITUTIVO: l'infanzia come punto di partenza per tutta l'azione progettuale di questo nuovo luogo. L'assoluta gratuità dei servizi dedicati ai Bambini.
 

Chi c'è dietro al progetto

Photo Aldo Sansò

  • NASCA TEATRI DI TERRA (promotore) - Sigla teatrale che si muove e nasce dall’esperienza e dalla volontà dell’attore e regista salentino Ippolito Chiarello, per sviluppare un lavoro di ricerca e proposta artistica con un occhio attento al territorio e lo sguardo proteso al mondo, con l’intento di portare avanti l’educazione alla cultura teatrale e inevitabilmente a tutte le forme d’arte. Oltre all’attore Ippolito Chiarello con Nasca, impegnati nel costruire un pensiero artistico e inclusivo a 360°, in questo nuovo spazio della città, un gruppo eterogeneo di artisti, associazioni e residenti:
  • BARBARA TOMA (Robabramata) - Tramite la produzione di spettacoli, performance, produzioni video e l’organizzazione di laboratori ed eventi, legati soprattutto alla danza, dal 2006 lavoriamo per promuovere le arti performative e la creatività in generale come elementi fondamentali per la formazione dell’individuo.
  • SILVIA PERRONE (Sati Onlus) - È un associazione che fin dal 2014 promuove la diffusione della meditazione Mindfulness per il benessere della persona attraverso attività di sensibilizzazione e formazione basate sulle Neuroscienze.
  • ROBERTO QUARTA (Contemporary Art Addiction) - Attiva dal 2001 utilizza l’arte come strumento di cambiamento sociale. Realizza eventi culturali, promuove gli artisti e dal 2008 è fondatrice dell’Ecologico International Film Festival.
  • SIMONA CLEOPAZZO (scrittrice), LUIGI NEGRO (Wellbeing culturale), FRANCESCA D'IPPOLITO (professionista del teatro), TITTI DOLLORENZO (professionista del teatro), MARCELLA BUTTAZZO (educatrice), MARILIANA BERGAMO (danzatrice).

Dove siamo

LECCE - Via Siracusa 26/28 - Zona 167B
Locale dato in comodato d'uso gratuito grazie ad Arca Sud e al Comune di Lecce

Finanziato
15.425 € Raccolti
Parità di genereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Onde Corte 2.0

Onde Corte 2.0

Costruiamo insieme la radio del futuro, per noi e per tuttə coloro che vogliono far sentire la propria voce!

Dopo oltre due anni dalla nascita del progetto della radio della Corte dei Miracoli di Siena vogliamo investire su quello che è diventato uno dei punti di riferimento della nostra associazione! 

Nel 2020, in piena pandemia, abbiamo cercato di offrire un servizio di web-radio che mantenesse unita la comunità in un momento così difficile. Dall’inverno del 2021 il progetto di Onde Corte si è concretizzato con dei cicli di dirette settimanali, arrivando a creare un contenitore per contenuti originali, dal valore culturale, artistico e sociale.

Per continuare a crescere e aumentare la qualità del servizio vi chiediamo un sostegno concreto per aiutarci a proseguire questo percorso, che permetterà di riunire diverse iniziative, non solo interne alla Corte dei Miracoli, ma di tutti i territori limitrofi attraverso partnership e collaborazioni con altre associazioni (Refugees Welcome, Arci Gay-Movimento Pansessuale, Associazioni studentesche, Sonar, Accademia Minima, Fridays For Future Siena, Ciclomaggio, sindacati, Cretecon, Fustella Rotante).

Crediamo in questo progetto perché può dare risalto alle varie realtà che ci circondano, molte delle quali non godono di uno spazio per far sentire la propria voce. Siamo sicurə che con mezzi migliori saremo in grado di gestire al meglio le dirette e una presenza più costante sul web: questo necessita di un ampliamento della base redazionale, la creazione di un coordinamento che possa lavorare con continuità, l’acquisizione di diritti ed abbonamenti che permettano una presenza sulla rete più funzionale, nonché la possibilità di proporre contenuti, prevalentemente musicali, altrimenti coperti dal copyright.

Piano di finanziamento

Abbiamo pensato di suddividere il nostro progetto in due step: al raggiungimento dei quali otterremo un raddoppiamento della somma da parte della Fondazione Il Cuore si Scioglie, ognuna funzionale ad un livello diverso di sviluppo. 

Il primo obiettivo per la raccolta fondi prevede una soglia di 5.000€ (per una cifra complessiva di 10.000€) e sarà destinato all’adeguamento tecnico di Onde Corte: la creazione di una regia adeguata con un pc di fascia alta dotato di schede di acquisizione audio e video e corredato di microfoni e telecamere. 

Prevediamo inoltre l’allestimento di un punto di acquisizione audio e video da porre nella sala polivalente dove si tengono gli spettacoli musicali, teatrali e di danza; da qui sarà posta in essere una cablatura che colleghi le periferiche con la regia centrale, collocata nella sala di Onde Corte. Inoltre parte del budget sarà dedicato alla redazione di Onde Corte, ovvero un investimento per sostenere chi si occuperà del coordinamento delle attività, fornirà la direzione artistica e curerà i rapporti con i soggetti partner e lavorerà per rendere questa realtà sostenibile a lungo termine attraverso la ricerca di finanziamenti attraverso bandi e progetti.

Infine l’ultima sezione prevede la raccolta di ulteriori 2.500€ (anche questo step se raggiunto verrà raddoppiato per una cifra complessiva di 5.000€, sommati alla precedente per un totale di 15.000€) e sarà impiegata per gli ultimi passaggi: creazione di una cabina insonorizzata nella stanza di Onde Corte con un sistema di interfono interno per le comunicazioni con la regia, l’acquisto di abbonamenti per valorizzare la presenza web e di licenze per poter proporre contenuti coperti dal diritto d'autore. L’ampliamento della parte di acquisizione audio e video collegando anche altri due spazi dell’associazione in cui si svolgono la maggior parte degli eventi come presentazioni di libri, proiezioni, dibattiti nonché lo spazio esterno dove si tengono tutti gli eventi dalla tarda primavera all’estate.

La Corte dei Miracoli

Alle spalle di questo progetto ci siamo noi: l'associazione di promozione sociale Corte dei Miracoli di Siena.

Con il passare del tempo siamo diventati un punto di riferimento imprescindibile per la realtà senese e toscana, l’Associazione di promozione sociale “Centro Culture Contemporanee La Corte dei Miracoli” è sempre rimasta fedele a un dinamico mix di libera creatività e impegno sociale, divenendo col tempo un soggetto unico nel suo genere. 

L'idea alla base che ci ha spinto a credere in questo progetto è la convivenza e la reciproca influenza dei tre “pilastri” su cui si fonda l’essenza stessa di questa associazione: il campo sociale, quello culturale e quello formativo. Già dalla sua collocazione spaziale la Corte dei Miracoli sembra racchiudere e raccogliere in sé quei concetti di centralità e marginalità, inclusione ed esclusione, che rendono possibile la coesistenza di settori di interesse solo apparentemente separati, ma che in realtà non possono che interagire, contribuendo ad arricchire, anno dopo anno, giorno dopo giorno, quel vasto universo di esperienze, storie, accadimenti e mutamenti che ne rappresentano la natura più profonda e concreta.

La filosofia e la pratica d’azione della Corte dei Miracoli si basano sull’idea che la convivenza tra culture, la contaminazione reciproca e il meticciato culturale sono possibili soltanto se per ottenerle si compie un lavoro costante di ricerca, formazione e comunicazione sui temi delle migrazioni e della globalizzazione, oltreché su un supporto concreto alle fasce più deboli della popolazione. Attraverso le sue attività la Corte dei Miracoli sperimenta nuove forme di partecipazione attiva e di trasformazione sociale ispirate ai principi della giustizia e della solidarietà sociale, della partecipazione democratica alla vita della comunità, della garanzia dei diritti civili, sociali e umani in ambito locale e nazionale.

Negli spazi associativi sono nate e hanno trovato spazio realtà artistiche, culturali e di promozione sociale, che partendo da differenti linguaggi e specifiche progettualità contribuiscono allo sviluppo dei suoi obiettivi generali. Ampio spazio è dedicato alle attività per bambinə e ragazzə con corsi di educazione al ritmo, inglese in movimento, teatro, musica.

Come donare

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In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a:

-   Corte dei Miracoli IBAN  IT31-F010-3014-2160-0006-3173-580  Causale “donazione liberale per progetto Onde Corte 2.0"

 

Finanziato
6.970 € Raccolti
Parità di generePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Il femminile plurale

Il progetto “Il femminile plurale”

Il femminile plurale prende le mosse dalla rilevazione dei bisogni delle donne accolte nella Casa di Accoglienza e di tutte quelle donne accolte nei progetti, che sentono la necessità di intraprendere un percorso di autonomia e realizzazione personale. In particolar modo durante l’emergenza sanitaria Covid-19, si sono riscontrati bisogni specifici che necessitano di essere presi in carico al fine di intraprendere un percorso di emancipazione personale delle donne, anche in relazione a vissuti familiari talvolta connessi a situazioni di violenza non solo fisica, ma soprattutto psicologica.

Le donne che partecipano allo Spazio Donna dell’Associazione PortAperta  spesso sono prive di conoscenze, competenze e strumenti digitali, oggi essenziali per la vita quotidiana, come ad esempio seguire i figli nella didattica a distanza o accedere ai servizi tramite SPID. Si aggiunge anche la necessità di saper utilizzare nuovi strumenti e metodologie per promuovere competenze trasversali e propedeutiche per l’inserimento lavorativo.

Inoltre, tramite il progetto, si intende creare nel territorio aglianese uno spazio di comunità protetto per le donne che presentano fragilità dovute alla condizione familiare e personale, uno spazio di socializzazione e condivisione che possa, anche, evitare il rischio di solitudine ed emarginazione, non solo delle donne, ma conseguentemente dei nuclei familiari.

Sostenendo il progetto ci potete aiutare a dare un orizzonte nuovo a quelle donne che stanno percorrendo un cammino difficile, contribuendo ad aiutarle a guardare lontano.

Creeremo uno spazio attrezzato per l’alfabetizzazione digitale che andrà ad aumentare i servizi offerti dallo Spazio Donna, nato come luogo dove le donne si incontrano, parlano, si aiutano e apprendono nuove competenze. Competenze, quelle digitali, che nel mondo distanziato dalla pandemia da Covid-19 sono fondamentali per l’autonomia personale. Imparare ad usare il computer, avendo accesso ai servizi digitali, oggi vuol dire fare un passo verso l’inclusione sociale e riprendersi la propria vita.

Nello spazio donna la prima rete che si rinforza è quella amicale, creando un contesto di apprendimento e socializzazione, le donne si sentono meno sole e trovano la forza di chiedere aiuto e riprendere il loro cammino.

Come utilizzeremo i fondi

Se raggiungeremo l’obiettivo di 6.000 Euro, acquisteremo strumenti e materiali:
- 4 computer, 
- 3 tablet, 
- 1 stampante,
- 1 monitor + accessori
per avviare un laboratorio finalizzato a fornire alle donne competenze digitali utili per una crescita personale e professionale. Investiremo quindi su competenze digitali orientate all’inclusione sociale, spendibili dalle donne per la loro autonomia e l’uscita da situazioni di svantaggio.

Inoltre attiveremo docenze dedicate all’acquisizione di competenze digitali generali e attività di supporto alla gestione degli strumenti digitali in autonomia. Si prevede anche l’accesso autonomo per l’utilizzo degli strumenti informatici e la realizzazione di incontri specifici su temi inerenti l’autonomia, la cura e la salute, il benessere sociale, workshop tematici che avranno il duplice obiettivo di approfondire tematiche e acquisire informazioni e socializzare il vissuto.

L'Associazione PorAperta OdV

Nata come strumento operativo, socio-culturale del Centro d'Ascolto Caritas “Don Tonino Bello” e della Parrocchia di San Piero Agliana, dal 2002 l’associazione Portaperta realizza interventi, progetti e attività continuative in risposta ai bisogni delle famiglie e alle fragilità sociali emergenti del territorio su cui opera, il comune di Agliana.

L’ascolto del territorio ha portato l’associazione negli anni a consolidare attività e spazi per minori e per donne, fasce più deboli della società, con progetti mirati all’inclusione e all’interazione sociale, alla promozione della cittadinanza attiva e alla diffusione dell’intercultura.

Il contrasto all’insuccesso scolastico minorile, l’attivazione dei corsi d’italiano, lo Spazio Donna e la Casa di Accoglienza sono il centro dell’attività dell’associazione per prevenire fenomeni di emarginazione sociale; oltre alla proposta di momenti di aggregazione e socializzazione aperti al territorio, che risultano complementari all’attività educativa e decisivi per l’inclusione sociale delle fasce deboli nella comunità.

Il doposcuola dell'Associazione, attivo dal 2002 è uno spazio socio-educativo rivolto a minori dai 6 ai 14 anni in situazioni di difficoltà scolastica, linguistica e socio-familiare. Molte famiglie portano richieste di supporto, accompagnamento ed orientamento nelle difficoltà. Particolarmente ricorrenti sono le richieste relative all’orientamento nel mondo della scuola dei figli ed all'acceso ai servizi. Il doposcuola, oltre al sostegno scolastico, propone attività ludico-laboratoriali volte all’integrazione e alla socializzazione e offre un servizio di mediazione scuola-famiglia.

Dal 2011 è attivo il corso d’italiano per sole donne, con servizio di baby-sitting, che accoglie una media di 40 frequentanti l’anno, provenienti da oltre 10 paesi diversi. Dal corso di italiano per sole donne è emersa con sempre più forza la richiesta da parte delle corsiste di poter condividere uno spazio non solo per l’apprendimento dell’italiano, ma anche per fare altre attività. È nata da qui l'esigenza di strutturare in maniera più specifica uno Spazio Donna per promuovere la socializzazione e i saperi di ognuno, stimolare il confronto tra donne e mamme portatrici di vissuti diversi.

L’attenzione verso l’universo femminile e le crescenti situazioni di emarginazione sociale, dovute anche alla lontananza dal contesto familiare e culturale nel caso di donne straniere, o più in generale a situazioni di violenza e disagio socio-economico, ha spinto l’associazione ad intraprendere un nuovo percorso. Nel 2010, a fronte dell’acquisizione di una casa da parte della Parrocchia, l’associazione si è resa disponibile ad accogliere persone in situazione di grave emergenza abitativa segnalate da Caritas, come risposta di emergenza temporanea. Nel 2011 la struttura è stata destinata all’accoglienza diffusa dell’Emergenza Nord Africa. Da allora la struttura è stata sottoposta a ristrutturazione e conversione in due appartamenti. Dal 2017 è attivo, come Casa di accoglienza per donne sole e/o con figli minori a carico, l’appartamento posto al piano terra e dal 2019 anche l’appartamento posto al primo piano, precedentemente destinato all’accoglienza di donne richiedenti protezione internazionale.

 

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Finanziato
6.373 € Raccolti
Parità di genereVita sulla terraPace, giustizia e istituzioni solide
Libere da, Libere per

Photo locandina by Giulio D'Ercole

LIBERE DA, LIBERE PER

Percorso di protezione, libertà e autonomia per donne sopravvissute a tratta e a sfruttamento sessuale e lavorativo.

 

COME NASCE IL PROGETTO “LIBERE DA, LIBERE PER”

Libere da, Libere per è un progetto dell’Associazione Differenza Donna che nasce per garantire, in un anno, immediata protezione a 65 donne vittime di tratta e di sfruttamento sessuale e lavorativo.

Vuole assicurare accesso alla salute, alla giustizia, al reinserimento sociale e lavorativo per permettere alle donne di sviluppare consapevolezza rispetto ai diritti e di recuperare la loro autodeterminazione.

In seguito all’emergenza scoppiata in Afghanistan, il Progetto Libere da, Libere per si è attivato per accogliere ed ospitare anche donne provenienti dall’Afghanistan in fuga dalla violenza e dal terrore imposti dal regime talebano.
 

Uscire dall’invisibilità, non ricadere in situazioni di marginalità e di re-trafficking, tornare ad essere protagoniste della propria vita. Questo si propone Libere da, Libere per, avviato il 12 Ottobre 2020 presso un immobile sito nel centro di Roma, sequestrato dal Tribunale alla criminalità e assegnato alla nostra Associazione. Noi lo abbiamo messo a disposizione della collettività, sotto forma di supporto, libertà e autonomia per le donne migranti in fuga dalla riduzione in schiavitù e dalla tratta degli esseri umani.

Il Centro Libere da, Libere per garantisce, in un anno, l’ospitalità per 5 donne e l’accoglienza per 60 donne che si trovano in situazioni di forte vulnerabilità, mancanza dei livelli di sussistenza, scarso accesso ai servizi di base, alla giustizia, alle informazioni, ai diritti e alla tecnologia. Donne isolate ed esposte al rischio di contrarre infezioni e ad altre problematiche legate alla salute fisica e mentale.

Ciò significa produrre un grande impatto, soprattutto se consideriamo la situazione di estrema fragilità in cui si sono venute a trovare molte donne vittime del racket della prostituzione durante la pandemia e quanto gli autori della tratta abbiano sfruttato le disuguaglianze economiche e sociali esacerbate dalla emergenza Covid19 per reclutare più facilmente le vittime e incrementare i loro profitti.

Il progetto vuole fare la differenza in un periodo di forte crisi in cui è necessario rispondere a specifiche lacune e bisogni:

· carenza di posti in strutture protette;

· carenza di personale specializzato con approccio di genere che segua le donne in tutte le fasi del progetto di reinserimento;

· carenza di percorsi volti all’autonomia abitativa, lavorativa e alla formazione qualificante;

· scarsità e discontinuità dei fondi dedicati alla prevenzione e alla protezione delle donne vittime di tratta;

· carenza di procedimenti penali per reati di tratta e riduzione in schiavitù.

Per rispondere capillarmente alle richieste di aiuto e di protezione delle donne migranti, il Centro Libere da, Libere per, sin dall’inizio, ha lavorato per consolidare i rapporti con le istituzioni, ha implementato azioni d’intervento in sinergia con altre organizzazioni, anche informali, della società civile e ha intensificato i rapporti di rete con i servizi territoriali e con i partner del Progetto Regionale Antitratta Lazio (PRAL), di cui Differenza Donna fa parte.

 

COME UTILIZZEREMO IL TUO CONTRIBUTO:

Per realizzare la sfida di rendere possibile per le donne di riappropriarsi della dignità e dell’autonomia che sono state loro sottratte ti chiediamo di essere al nostro fianco. Il tuo contributo è prezioso e andrà a favore della collettività intera, perché contrastare il fenomeno della tratta significa liberare il territorio italiano dalla criminalità organizzata internazionale che porta con sé droga, armi e attività illecite. Significa altresì riappropriarsi di una ricchezza accumulata illecitamente dai trafficanti. Significa restituire alla società le capacità e le energie delle donne finalmente libere dalla violenza.

I fondi che raccoglieremo con la Campagna di crowdfunding ci consentiranno di garantire:

-un contributo all’assistenza legale per permettere alle donne sopravvissute a tratta di tutelare i loro diritti e accedere alla protezione internazionale

-un contributo al percorso di orientamento al lavoro e inclusione sociale per poter conquistare autonomia economica ed abitativa

-tablet e pc per favorire integrazione e alfabetizzazione linguistica e digitale

-un condizionatore aria fredda/calda da installare in una delle stanze delle donne ospiti del Centro

 

Le Attività:

Il Centro Libere da, Libere per è un luogo bello, sicuro e accogliente, dove tutte le azioni che vengono realizzate sono volte a garantire una efficace fuoriuscita delle donne dalla condizione di sfruttamento e a far recuperare loro empowerment e capacità di autodeterminazione:

· Accoglienza e ospitalità

· Accompagnamento a screening sanitari

· Percorsi individuali di elaborazione del trauma causato dalla violenza subita

· Consulenza e Assistenza legale per garantire il riconoscimento della protezione internazionale e del diritto di asilo

· Percorsi di alfabetizzazione della lingua italiana

· Percorsi di empowerment per il recupero di motivazione e autostima

· Progetti di reinserimento sociale e lavorativo

Le Operatrici specializzate che portano avanti il progetto hanno diverse professionalità e assicurano un intervento multidisciplinare e sistemico per garantire l’efficacia dei percorsi sociali e il buon esito dei percorsi giudiziali, indispensabili per tentare di sconfiggere le organizzazioni criminali e assicurare la reale uscita dalla tratta.

 

CHI SIAMO

 

 

Differenza Donna è una Associazione di promozione sociale che nasce a Roma il 6 marzo 1989 con l’obiettivo di far emergere, conoscere, prevenire e combattere la violenza maschile nei confronti delle donne, delle ragazze, delle bambine e dei bambini.

Differenza Donna ha come mission l’impegno di rendere concreta una realtà di società nella quale ogni donna possa essere considerata una persona libera, autodeterminata, valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignità e saggezza, soggetto di diritti pienamente riconosciuti. Come fulcro di pensiero politico, l’Associazione individua lo strumento strategico costituito dai Centri antiviolenza, realizzandoli come luoghi di valorizzazione e riprogettazione della vita delle donne, ma anche come luoghi di ricerca, studio e documentazione interdisciplinare, propulsori di una cultura nuova basata sul valore della partecipazione e della differenza.

Differenza Donna è una ONG impegnata in progetti europei a sostegno delle donne provenienti da paesi terzi vittime di tratta a scopi di sfruttamento sessuale e lavorativo e in progetti internazionali come in Palestina, Marocco, Nicaragua, Russia e Siria. Svolge da sempre programmi di prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado tramite numerosi progetti a contrasto del fenomeno dell’hate speech e dei crimini d’odio, del bullismo e cyberbullismo e si impegna per promuovere tra i/le giovani la capacità di intessere relazioni autentiche, basate sul confronto, sul rispetto reciproco e sulla libertà da pregiudizi e stereotipi di genere.

Da luglio 2020 Differenza Donna gestisce il 1522, Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking di pubblica utilità, attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità - attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obbiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione, la gestione e il contrasto della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.


Dalla sua nascita ad oggi Differenza Donna ha accolto oltre 40.000 donne e 60.000 bambine e bambini.

https://www.differenzadonna.org/ 

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Press 

Finanziato
7.050 € Raccolti
Parità di genereLavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianze
Sete di civiltà

Garantire a tutti acqua potabile pulita e servizi igienico sanitari efficienti è il Goal 6 dell’Agenda 2030, fondamentale nell’ambito del programma di Sviluppo Sostenibile, perché strettamente collegato agli altri obiettivi: le risorse di acqua dolce sono essenziali per la salute alimentare e la produzione energetica e hanno una ricaduta determinante sulla lotta alla povertà. Ancora oggi 785 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile e non possono usufruire dei servizi di base e ben 3 miliardi di persone non possono lavarsi a casa propria! In tal modo si protraggono un’ingiustizia e una disuguaglianza sociale inaccettabili. Al netto dei dati incoraggianti che segnalano una costante crescita delle persone che hanno accesso a fonti sicure di acqua (tra il 2000 e il 2017 è aumentata di 10 punti percentuali) c’è ancora tanto da fare. 

Ancora oggi più di 2 miliardi di persone vivono in situazione di grave carenza idrica. 

Nei Paesi più esposti al rischio siccità, la sicurezza idrica per le popolazioni continua a peggiorare, complici il cambiamento climatico e la lotta all’egemonia. La questione riguarda in modo particolare l’Africa Subsahariana e l’Africa Centrale. 

SE PER QUALCUNO QUESTA SITUAZIONE RISULTA ACCETTABILE PER NOI NON PUÒ ESSERLO

Chi si occupa di cooperazione sa bene che molto probabilmente LA PROSSIMA CRISI MONDIALE SARÀ QUELLA PER L’ACQUA. Per questo abbiamo deciso di investire i nostri sforzi verso i territori in cui lavoriamo da anni che necessitano di essere sostenuti nel loro diritto all’accesso all’acqua nell’emergenza idrica.  

Nei paesi più a rischio siccità la sicurezza idrica per le popolazioni continua a peggiorare, complici il cambiamento climatico e la lotta per il controllo territoriale in diverse latitudini.

In questo contesto costruire un pozzo all’interno di un villaggio rurale del Mali non è un gesto banale.                   Vuole essere piuttosto un’iniziativa coraggiosa dalla duplice finalità: favorire l’emancipazione sociale ed economica di piccole comunità storicamente vocate all’autosussistenza e accendere i riflettori sulle emergenze di territori estremamente trascurati come il Mali.       .          

  • In Mali la siccità ha il volto di AMINATA. A 11 anni, ogni mattina percorre 10 km per procurare l’acqua necessaria alla sua famiglia. Questo le toglie il tempo di andare a scuola nel comune di SOMO e di cambiare le sorti di una vita che pare già segnata dalle incombenze che l’organizzazione sociale, in loco, delega alle donne. Siamo nel circondario di BAROUELI nella regione di SEGOU.
  • DJENEBA per annaffiare i terreni in prossimità del NIGER cammina 2 ore e quando rientra a casa trasporta acqua destinata all’uso domestico, non disponibile nel villaggio di FONI. Da sempre investe tutte le sue energie in attività agricole e pastorizia: coltiva, annaffia, raccoglie, vende i prodotti della terra e governa gli animali lontano da casa, nell’unico luogo in cui la terra, grazie alla prossimità al corso d’acqua, produce frutti che spesso si rivelano appena sufficienti a rispondere alle esigenze familiari.
  • ISOKE ha un asino che la facilita nel trasportare i contenitori per l’acqua che userà per cucinare e lavare, per ristorare gli animali e annaffiare una piccola striscia di terreno nel villaggio di NIORON WERE, nel comune di DOUGOUFE che dista oltre 3 ore di cammino dal corso d’acqua utile all’approvvigionamento di intere comunità che non hanno accesso all’acqua potabile in prossimità dei propri villaggi.

Aiutaci a costruire un pozzo A NIORON WERE. Favorirai il fiorire di nuove opportunità in seno alla comunità e contribuirai a cambiare il volto di una situazione estrema le cui ripercussioni più tragiche ricadono su donne, ragazze e bambine.

Contribuisci alla realizzazione di un sogno fatto di impegno, fiducia, coraggio e concretezza: ridiamo speranza a luoghi che meritano l’attenzione necessaria a chi vive frangenti umanamente inaccettabili.

Basta un piccolo gesto di altruismo, una donazione economica che significa ESERCITARE L’IMMEDESIMAZIONE con le necessità altrui così fondamentali e al contempo così difficili da conseguire.

TAMAT ONG                                                                                                                                                                              Da anni Tamat si occupa di cooperazione, dedicando attenzione crescente ai territori del SAHEL, regione dell'Africa estremamente trascurata dall'AGENDA POLITICA INTERNAZIONALE. Per promuovere un'iniziativa come quella ivi descritta è necessario avere coltivato negli anni un rapporto fiduciario con le popolazioni autoctone che, avendo avuto riscontro dell'impegno dispiegato negli anni , risulta collaborativa nell'intraprendere azioni congiunte che, pur generando dalle reali esigenze locali, possano essere coniugate da addetti ai lavori capaci di trasformare le necessità in opportunità.

Il motto di Tamat è COOPERAZIONE A TUTTE LE LATITUDINI.                                                                                       Da Perugia a Bamako passando per i villaggi rurali del Mali e del Burkina Faso ci impegniamo a fare la differenza. Diventa “complice” della nostra spinta al cambiamento: contribuisci a offrire l'acqua potabile ad un'intera comunità. Sarà anche la tua comunità del cuore! 

DESCRIZIONE TECNICA – COSTRUZIONE DI UN POZZO

  1. Studio geofisico del terreno ad opera di un tecnico per verificare a che profondità si trova l’acqua.
  2. Traforazione del terreno attraverso una trivella.
  3. Prove di pompaggio (con una pompa di prova per capire un po' di cose!).
  4. Se vanno a buon fine le prove si procede identificando la pompa più adatta e (a seconda della portata di corrente richiesta) si fissano i pannelli solari che generano l’energia necessaria al funzionamento della pompa.
  5. La pompa porta l’acqua in una cisterna, consistente in una struttura di ferro (sollevata di una decina di metri dal terreno per generare pressione) consistente in un serbatoio dal quale parte un tubo che si dirama a sua volta in altri tubi che costituiscono diversi bacini di raccolta dell’acqua dai quali le donne attingeranno l’acqua necessaria ad irrigare le proprie colture e provvedere alle esigenze della comunità.

L’impianto è recintato per contenere l’ingresso degli animali. Intorno al perimetro irriguo lavorano intorno a 150 persone, il 70% delle quali donne, ragazze e bambine.

Di solito è acqua che viene bevuta (se passa il vaglio delle analisi) e comunque viene impiegata per abbeverare gli animali oltre che per coltivare. Per essere precisi si dovrà partire dalla quantità di acqua di cui si ha bisogno, ma essendo a ridosso del NIGER nei territori indicati non si pongono problemi solitamente.                                       L’impianto deve essere proporzionale agli ettari preposti alla coltivazione e ai nuclei familiari cui assicurare il sostentamento idrico.

Il nostro obiettivo è di facilitare la vita alle popolazioni nei villaggi, in modo sostenibile.

Costruire un pozzo nel villaggio di NIORON WERE significa permettere alle bambine e alle ragazze che vi abitano di andare a scuola, di avere l'occasione di vivere la propria infanzia e poter sognare un futuro diverso.

LA SOSTENIBILITÀ                                                                                                                                                                Tutto il processo di costruzione del pozzo è vocato alla sostenibilità: l’energia necessaria a prelevare l’acqua dal pozzo è generata dai pannelli solari. Tutte le tappe di costruzione del pozzo saranno caratterizzate da una totale adiacenza ai criteri di sostenibilità più contemporanei e verranno raccontate ai sostenitori della campagna.

Segui la nostra campagna anche sul nostro sito web: https://tamat.org/

 

 

 

 

 

 

 

 

Finanziato
11.757 € Raccolti
Sconfiggere la povertàParità di genereAcqua pulita e servizi igienico-sanitari

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Generazione G

Facciamo insieme la differenza: dona anche tu per aiutare i neogenitori!

Diventare genitori è una meravigliosa esperienza. Per fare questo passo, per le giovani coppie è fondamentale sapere di poter contare su una rete di relazioni che possa offrire loro il necessario sostegno economico, sociale o psicologico.

Prénatal, in occasione della celebrazione dei suoi 60 anni e insieme alle insegne di PRG Retail Group, Toys Center, Bimbostore e FAO Schwarz, ha deciso di impegnarsi in un progetto di sensibilizzazione e di sostegno concreto alla natalità, su tutto il territorio italiano.

È il progetto Generazione G, realizzato in collaborazione con il Moige, Movimento Italiano Genitori, che sarà il beneficiario finale della tua donazione qui su Eppela.

“Generazione G” vuol dire “Generazione Genitori”: perché prima ancora di far nascere nuovi bambini, è necessario “far nascere i genitori”, vale a dire mettere le giovani coppie nelle condizioni di intraprendere la scelta della genitorialità in maniera solida e serena. Solo così sarà possibile invertire il trend attuale e rilanciare la natalità in Italia.

Grazie anche al tuo contributo saranno messi a disposizione delle famiglie un basket di beni di prima necessità e un impegno stimato in oltre 180.000 ore di tempo da parte di genitori esperti, selezionati dal Moige, che aiuteranno i neogenitori con la loro esperienza e con azioni concrete, per esempio:

  • Presenza fisica nel supporto alla gestione del bambino per permettere al genitore di dedicarsi alle proprie necessità;
  • Presenza accanto al genitore in difficoltà per fornire suggerimenti e consigli;
  • Supporto concreto in attività pratiche e commissioni quotidiane;
  • Consulenza per sostegno e aiuto anche da remoto;
  • Supporto per la gestione dei servizi burocratici.

 

Grazie, perché insieme a te faremo la differenza e contribuiremo alla nascita di tanti nuovi genitori!

27%
-172 Giorni
Sconfiggere la povertàRidurre le disuguaglianze
Salviamo la Canapa Italiana

Lo sanno tutti, soprattutto chi l’ha acquistato in questi anni: il Cbd non è stupefacente. 

Per tutelare i consumatori italiani e gli operatori della filiera italiana con delle azioni legali si è resa necessaria questa raccolta fondi.

Dona oggi: anche una piccola donazione può fare la differenza.

PER COSA STIAMO RACCOGLIENDO I FONDI

Con questa prima tranche intendiamo raccogliere i fondi per difendere il settore italiano della canapa, costantemente sotto attacco da anni, da più front. È necessario vincere al Consiglio di Stato per liberare l'uso officinale e risolvere quindi gli usi non farmaceutici e le problematiche relative all'Olio CBD.

Affrontando il pericolo imminente uniti, diventiamo una forza attiva e preventiva. 

1️⃣  Fondo per Azioni Legali e altre Azioni:

Ricorsi Nazionali (TU Officinali al Consiglio di Stato / Decreto MinSal Olio / Tutela fiore e Ricorso Monopolio con i migliori studi legali in materia di diritto amministrativo in Italia a seconda del budget raccolto. Solo se bastassero i fondi dopo le maggiori azioni legali, si finanzierebbero anche ricorsi in Commissione Europea con i migliori esperti in leggi comunitaria e/o diffide e richieste di rettifica o invio di comunicati stampa con giornalisti e agenzie.

2️⃣ Studi scientifici ed economici  

Sulla c.d. “efficacia drogante” in lettatura scientifica con il Dott. Iacoppini (Tossicologo Sapienza) e  Avv. Simonetti (Studio Tutela Legale Stupefacenti)

sull'inoffensività e la mancanza di rischi per la salute pubblica con ricercatori e scienziati esperti

Analisi dei Costi-benefici per lo Stato dei modelli economici 
tra Distribuzione controllata modello “tabacco” che riteniamo ucciderà i piccoli operatori VS modelli integrativi della dimensione di artigianalità, made in italy e alta qualità, con disposizioni ispirate al modello degli alcolici, nei meccanismi di valorizzazione delle filiere corte con tassazione più bassa e vendita tramite negozi specializzati con Davide Fortin PhD e Avv. Maria Paola Liotti  (MPG Consulting)

Questa raccolta fondi è aperta a tutti, chi crede in questa causa può donare decidendo di mostrare o meno il proprio nome/azienda.

Il Ministero della Salute dal 2020, a prescindere dal governo e dal colore politico, continua a portare avanti gli interessi di alcune grande aziende estere a discapito di molti piccoli e medi operatori italiani e a discapito delle tasche dei consumatori con un decreto antiscientifico che inserisce le composizioni orali contenenti CBD estratto dalla Cannabis, nella tabella B dei farmaci stupefacenti e a rischio di abuso come fosse più rischioso delle Benzodiazepine!

Ma con questa raccolta fondi non intendiamo raccogliere le risorse soltanto per fare ricorso a questo decreto del MinSal: il settore è infatti costantemente sotto attacco.

SCARICA LA PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA FONDI IN PDF!

Il Governo ha infatti presentato e ritirato (per ora), per ben due volte, anche un emendamento alla legge sul Fisco nel quale vorrebbe limitare la vendita dei fiori di canapa non stupefacenti ai soli tabaccai con divieto di vendita diretta per le aziende agricole e per i negozianti oltre che divieto di vendita online e tramite distributori. 

VAI ALL'ANALISI DELL'EMENDAMENTO DEL GOVERNO

Un Governo che parla di posti di lavoro, di ambiente ed economia circolare, che soprattutto parla di favorire di Made in Italy, ma che così facendo taglierebbe le gambe alle giovani aziende italiane che in questi anni hanno voluto investire su questi prodotti naturali da filiera agricola italiana e che così facendo favorirebbe solo grandi aziende estere che potranno continuare a distribuire i loro prodotti in Italia a scapito dei consumatori costretti ad acquistare ad alti prezzi prodotti esteri.
L'Associazione Canapa Sativa Italia, con il supporto delle altre associazioni Sardinia Cannabis, Canavese Canapa [in corso di integrazione e aggiornamento] e tante realtà ed aziende del settore promuove questa iniziativa per finanziare queste azioni che saranno a vantaggio di tutto il settore. 

Non cediamo agli attacchi: siamo aziende che hanno investito su questi prodotti prodotti naturali al CBD, non stupefacenti e senza particolari controindicazioni come dimostrato dalla loro circolazione in questi 7 anni e che anzi, come testimoniano i clienti, possono portare benefici in termini di riduzione del danno da altre sostanze ed essere un valido sostituto di molte terapie farmacologiche che presentano effetti collaterali non indifferenti per noi e per i nostri animali domestici.

MAGGIORI INFO SULLA VITTORIA AL TAR e SUL RICORSO AL TU OFFICINALI

Vorremmo un settore normato a uso umano affinché i produttori e commercianti italiani possano lavorare con leggi chiare che tutelino sia l'operatore sia il cittadino in termini di salubrità del prodotto. 

Leggi che si basino su dati reali e ricerche scientifiche senza pregiudizi e capendo che la Canapa non è qualcosa di pericoloso o dannoso, ma uno dei migliori alleati nel contrasto alle dipendenze. 

Invitiamo le istituzioni al dialogo, ma non possiamo non prepararci a difenderci.

Questa volta con un ricorso in Italia per ottenere una sospensiva immediata del decreto del MinSal, ma anche un’azione legale in Europa, per mettere finalmente fine a queste ambiguità normative che bloccano lo sviluppo del settore e continuano a non permettere ai consumatori di ottenere prodotti provenienti dall’Italia, normati a uso umano e a prezzi accessibili.

Bisogna poi essere in grado di querelare chi fa disinformazione, di presentare studi scientifici per dimostrare l'inoffensività della canapa con valori di thc irrisori e un importante studio economico per dimostrare che il modello che proponiamo alle istituzioni è il migliore per la sicurezza dei consumatori e per l'economia italiana. 

Dobbiamo anche essere pronti a presentare ricorsi nell’eventualità di tasse troppo alte che ricadrebbero sui consumatori o disposizioni tali da impedire alle eccellenze italiane lo sviluppo di un commercio libero e responsabile.

Speriamo che il decreto del Ministro della Salute venga ritirato, per ora procediamo con il TU Officinali al Consiglio di Stato ed entro il 22/09 o massimo fine mese si valuterà se impugnare anche il Decreto MinSal e se farlo con le altre associazioni o meno. 

Ci auguriamo restino fondi finanziamento degli studi, delle ricerche scientifiche e delle attività tecnico-normative e comunicative volte a promuovere lo sviluppo della filiera italiana della canapa, ma il focus sono le azioni legali per difenderci nel breve termine.



 

Un particolare ringraziamento alle associazioni: 

42%
-106 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solide
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamo un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° al 30° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

19%
-83 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
La Falesia Dimenticata 2.0. La falesia che vorrei!

 

La storia continua: contribuisci per un nuovo settore d'arrampicata con 30 nuove vie per un totale di 60 e altro terreno alla base del falesia.

 🇬🇧The story continues: contribute to help develop a new climbing sector with 30 new routes, making a total of 60, and further terrain at the foot of the Cliff.

 

Di cosa si tratta - What it's about

 

OBIETTIVO 2022: raccogliere i fondi per acquistare 8 nuove particelle e porzioni di parete per ampliare l'area di arrampicata della Falesia Dimenticata andando ad aggiungere altre 30 vie, portando la scelta delle vie da 30 a 60 vie da scalare!

🇬🇧TARGET 2022:  to collect funds for the purchase of 8 new lots of land and portions of cliff to extend the climbing area of the Forgotten Cliff. This will add 30 more routes, increasing the choices available from 30 to 60 climbing routes!

                            TUTTE LE PARTICELLE DA ACQUISTARE - ALL THE LOTS TO BE PURCHASED

 

Come verranno utilizzati i fondi - How the funds will be used

 

I fondi raccolti verranno utilizzati per:

  • Acquisto di n° 8 particelle per un totale di mq. 4481. Le particelle sono quelle alla base della parete e quelle sopra la parete che è di proprietà delle particelle soprastanti.
  • Frazionamento di N° 1 particella.
  • Spese tecniche  e notarili.
  • preparazione, raccolta e spedizione ricompense.

Entrate superiori al traguardo stabilito della raccolta fondi verranno utilizzati per:

  • Pulizie a bonifica delle pareti acquistate.
  • Chiodatura a norma con fittoni inox resinati.

In parallelo e in conseguenza del successo della campagna di raccolta fondi per l'acquisto dei terreni l'Asd Dolomiti Open sta implementando le sinergie per trovare i fondi necessari per la chiodatura della parete, che prevediamo in caso di successo di completare per settembre 2023.

 

🇬🇧The funds collected will be used for:
 

The purchase of 8 lots for a total of 4,481m². The lots are those at the base of the cliff and those above the cliff, which is the property of the lots above it.

The division of 1 land lot.

Technical and notarial costs.

Payment for preparation, collection and sending.
 

Introits superior to the target set for the collection of funds will be used for:

Cleaning and reclaiming the cliffs purchased.

Bolting compliant with regulations using resined stainless steel bolts.
 

 

In parallel, and as a consequence of the success of the campaign to raise funds for the purchase of the terrains, ASD Dolomiti Open is activating synergies to find the funds necessary for the bolting of the cliff. If the campaign is successful, the work should be completed by September 2023.

 

                 La Falesia Dimenticata, dietro le quinte 2017- 2020 - Behind the scenes 2017 -2020

   

Chi c'è dietro al progetto - Who is behind the project

 

Dolomiti Open Asd & Sportfund Onlus. Un gruppo di persona motivate, scalatori, appassionati dell'outdoor ma soprattutto cittadini attenti e sensibili allo sviluppo della Comunità nell'ottica inclusiva e aggregativa. Stringersi intorno ad un progetto condiviso e a vantaggio di tutti per valorizzare in chiave sostenibile e moderna un'area di arrampicata ma non solo.   Fare rete e creare connessioni e sinergie tra persone ed enti con un unico obiettivo: una falesia che è "oltre", non solo una parete per l' arrampicata, ma un luogo fisico e tangibile dove fare eventi culturali, spettacoli teatrali, dove mettere in relazione le persone.


🇬🇧Dolomiti Open Asd & Sportfund Onlus. A group of motivated individuals, climbers, enthusiasts of outdoor life but, above all, citizens with awareness and sensibility towards the development of the community in an inclusive and aggregative perspective. Their goal is to make common cause around a shared project that will benefit everyone by enhancing in a sustainable and modern manner an area for climbing, and not only climbing. To make a network and create connections and synergies between individuals and institutions with a single goal: a cliff that is “something more”, not just a cliff for climbing, but a physical and tangible place where cultural and theatrical events can be held, where people can interrelate.
 

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ARRAMPICATA PER TUTTI alla Falesia Dimenticata - CLIMBING FOR EVERYONE at the Forgotten Cliff


 

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IL TEATRO alla Falesia Dimenticata - THEATRE at the Forgotten Cliff

 

ERA IL 2017: il video del primo crowdfunding di successo! - IT WAS IN 2017: the video of the first successful crowdfunding!


Un progetto a cura di
Dolomiti Open asd

Dolomiti Open Asd nasce nel 2017 con lo scopo di farsi carico della proprietà e del mantenimento della Falesia Dimenticata e del suo progetto di sviluppo.  Il nostro intento è perseguire l'idea di un bene comune condiviso, luogo di arrampicata, ma anche entità concreta per  fare comunità, creare cultura del rispetto dei luoghi, delle persone e la valorizzazione in chiave moderna ed equilibrata del territorio. Tra gli altri progetti di Dolomiti Open che valorizzano l'inclusione, Brenta Open mette al centro le persone, ognuna con le proprie abilità, per sottolineare che le Dolomiti sono veramente patrimonio di tutti se ognuno le può vivere secondo la propria attitudine.  

 

🇬🇧A project curated by
Dolomiti Open ASD

Dolomiti Open ASD was created in 2017 with the aim of assuming the property and maintenance of the Forgotten Cliff and the project for its development. Our intention is to pursue the idea of a shared common asset, a place for climbing but also a concrete entity in which to make a community and create the culture of respect for places and people, enhancing the territory in a modern, balanced perspective. Among other Dolomiti Open projects for the enhancement of inclusion, Brenta Open places people at its centre, each with their own abilities, to underline the fact that the Dolomites will be truly the heritage of everyone if everyone can experience them in relation to their own capacities. 

 

64%
-95 Giorni
Salute e benessereVita sulla terra
Archimede 2.0 - Solar Car by Futuro Solare - Drive the sun

Stiamo per realizzare l'automobile solare più bella al mondo! Si chiamerà Archimede 2.0 

Archimede 2.0 - Futurosolare Guida il soleArchimede 2.0

Il completamento di Archimede 2.0 rappresenta la conclusione di un percorso didattico e umano intrapreso dagli studenti, giovani professionisti e aziende che hanno pensato, partecipato e contribuito alla realizzazione del progetto.

Grazie alla loro dedizione e al loro impegno, siamo stati in grado di sviluppare un veicolo solare innovativo e sostenibile, che rappresenta una vera e propria sfida tecnologica e culturale per il futuro della mobilità. 

Siamo grati a tutti coloro che hanno collaborato con noi,  poiché insieme abbiamo dimostrato che quando si uniscono le forze, si possono ottenere risultati straordinari e contribuire al progresso della società nel suo complesso.



 

Aiutare il team Futuro Solare a realizzare questa impresa permetterà di far progredire la conoscenza e crescita di studenti d'istituti tecnici professionali e universitari nelle loro aree di studio, permettendogli di analizzare processi per trovare soluzioni nella sfida energetica dei prossimi anni.

Ora più mai c'è bisogno d'innovazione ed eccellenza in campi che permetteranno di risolvere i paradigmi energetici del pianeta.

Futuro Solare Onlus

L'Associazione "Futuro Solare Onlus" è attiva a Siracusa dal 2005, impegnata nella sperimentazione di tecnologie innovative per la ricarica di energia on-board di veicoli a trazione elettrica, attraverso la conversione fotovoltaica. Il nostro lavoro si svolge in un laboratorio di tipo "fablab", che ci è stato concesso dall'Amministrazione Comunale di Siracusa.

Ci dedichiamo a promuovere soluzioni innovative e sostenibili per la mobilità urbana, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell'aria nelle nostre città. Il nostro approccio si basa sulla ricerca e lo sviluppo di tecnologie avanzate, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale.

Il nostro laboratorio è dotato di attrezzature e strumenti all'avanguardia per la progettazione e la sperimentazione di nuovi sistemi di conversione fotovoltaica per la ricarica di veicoli elettrici. Siamo inoltre impegnati a promuovere la cultura della sostenibilità e dell'innovazione, attraverso la condivisione delle nostre conoscenze e l'organizzazione di eventi e attività per la comunità locale.

Ci impegniamo quotidianamente nella ricerca e nell'innovazione, coinvolgendo le nuove generazioni in questo percorso. La nostra associazione si basa su tre pilastri fondamentali:

1. Formazione - Siamo convinti che i giovani rappresentino la speranza per il futuro e per questo investiamo nella loro formazione. Offriamo opportunità di apprendimento e di sviluppo delle competenze tecniche, scientifiche e sociali, per preparare i giovani alle sfide del futuro.

2. Collaborazione - Siamo consapevoli che la realizzazione di un mondo più sostenibile e innovativo richiede un impegno collettivo. Collaboriamo con aziende e istituti scolastici, creando reti di conoscenza e di scambio di idee, per promuovere la ricerca e l'innovazione a livello locale e globale.

3. Rinnovabilità per l'ambiente - Siamo impegnati in un nuovo modo di vivere la mobilità, sostenibile e rinnovabile. Utilizziamo le tecnologie fotovoltaiche per la ricarica di veicoli elettrici, riducendo così le emissioni di CO2 e contribuendo alla riduzione dell'impatto ambientale. Il nostro obiettivo è quello di promuovere un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Sostenere questa iniziativa rappresenta il modo per inserire un piccolo tassello nel puzzle che comporrà il quadro globale di un pensiero innovativo per la gestione energetica del pianeta nei prossimi anni.

Abbiamo già fatto una campagna per Archimede 1 e siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo di crowdfunding. 

La campagna è visibile a questo link.

e vincendo anche lo Spirito dell'Evento nel 2018 a Zolder
 

 

Adesso anche  i grandi media si sono interessati a noi, qui c'è una breve intervista al nostro presidente Vincenzo Di Bella che parla su Rai 3, nella nota trasmissione di Report.

Oggi siamo quasi pronti a finire Archimede 2.0 e siamo pronti a gareggiare alla World Solar Challenge.

Ma abbiamo bisogno anche del tuo aiuto, per rendere Archimede 2.0 una reale soluzione per il futuro di noi tutti. 

Ti basterà realmente poco per aiutarci, dal condividere il nostro progetto sui tuoi social oppure scegliere uno dei vari rewards.

Entra anche tu a far parte di Futuro Solare - Guida il sole

Rischi e sfide

Riconosciamo che completare il progetto dell'automobile solare Archimede 2.0 e partecipare alla World Solar Challenge rappresentano obiettivi ambiziosi che comportano diversi rischi. Tuttavia, siamo convinti dell'importanza di perseguire tali obiettivi per promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale nell'industria automobilistica. Le sfide che abbiamo identificato sono quelle di rendere la mobilità sostenibile in Sicilia e nel mondo, creando un modello di veicolo a propulsione solare che possa essere utilizzato come esempio di sostenibilità per altre comunità e paesi. Inoltre, l'obiettivo di creare un'automobile solare bella e innovativa richiede una costante ricerca e sviluppo di nuove soluzioni tecniche ed estetiche. Infine, partecipare alla World Solar Challenge rappresenta una grande opportunità per confrontarsi con le più grandi università e professionisti del mondo nel settore dell'automotive sostenibile e dimostrare la validità del nostro lavoro. Siamo pronti ad affrontare queste sfide e rischi con determinazione, innovazione e sostenibilità come i nostri principi guida.

Design di lunga durata

Abbiamo sviluppato materiali a lunga durata con un alto tasso di riciclabilità per la macchina solare Archimede 2.0. Questi materiali rappresentano un importante passo avanti verso la sostenibilità ambientale, poiché consentono di ridurre l'impatto ambientale e di migliorare l'efficienza del riciclo. Siamo orgogliosi di essere in grado di offrire soluzioni innovative e responsabili per un futuro più verde e sostenibile.

Riutilizzabile e riciclabile

La nostra automobile solare Archimede 2.0 è stata realizzata con materiali che sono riciclabili fino all'80%. Questi materiali sono stati scelti con l'obiettivo di minimizzare l'impatto ambientale dell'intero ciclo di vita dell'automobile, dalla produzione al suo smaltimento. Siamo impegnati nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni sostenibili e responsabili per il settore automobilistico, contribuendo così a un futuro più verde e sostenibile per tutti.

Materiali sostenibili

La scelta di utilizzare scarti della lavorazione del pomodoro, filamenti in lino e canapa con collanti naturali, tessuti naturali a base di ortica e rivestimenti con pelli sintetiche basati su legno rappresenta un importante passo avanti nella creazione di un veicolo sostenibile ed ecocompatibile. Gli scarti della lavorazione del pomodoro sono un esempio di materiali di scarto che possono essere utilizzati in modo efficiente e responsabile, riducendo l'impatto ambientale e creando un ciclo virtuoso di recupero e riutilizzo. L'utilizzo di filamenti in lino e canapa con collanti naturali, insieme a tessuti naturali a base di ortica, contribuisce a ridurre l'impatto ambientale derivante dalla produzione di tessuti sintetici. Infine, i rivestimenti con pelli sintetiche basati su legno rappresentano un'alternativa sostenibile alle pelli animali, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo un'etica animalista. Siamo orgogliosi di contribuire alla creazione di soluzioni innovative e sostenibili per l'industria automobilistica, promuovendo una maggiore attenzione all'impatto ambientale e alla responsabilità sociale.

Fabbriche che rispettano l'ambiente

Siamo impegnati a promuovere una giusta metodologia di progettazione per il futuro, che possa porre le basi per lo sviluppo di veicoli a propulsione solare e di soluzioni sostenibili per l'industria automobilistica. Nonostante non intendiamo creare una nuova fabbrica, il nostro lavoro si pone all'avanguardia rispetto alle richieste del futuro, promuovendo la necessità di compiere scelte più responsabili verso l'ambiente e la salute di tutti. Il nostro impegno per la sostenibilità e la responsabilità sociale si riflette nella scelta dei materiali e delle tecnologie utilizzate nella realizzazione dell'automobile solare Archimede 2.0, che rappresenta un importante passo avanti verso un futuro più verde e sostenibile per tutti. Siamo convinti che il nostro lavoro possa ispirare nuove prospettive e idee per lo sviluppo di soluzioni sostenibili per l'industria automobilistica e contribuire così a un mondo migliore per le future generazioni.

Sustainable Distribution

Vogliamo trasmettere il nostro sapere tramite repository online e piattaforme digitali, in moda da poter inviare il nostro know how con il minimo sforzo ambientale e con un carbon offset vicino allo 0. L'invio di codice, file per la stampe e procedure per poter aiutare altre comunità come laboratori, spazi di apprendimento, università e scuole

Altro

Siamo fortemente impegnati nell'inserire buone pratiche di educazione ambientale nei nostri spazi. Per questo, abbiamo creato laboratori pratici e workshop che mirano a trasmettere alla comunità il nostro sapere in modo da sensibilizzare e informare le persone sui temi dell'ambiente e della sostenibilità. Crediamo che questo sia un passo importante per migliorare il futuro di tutti noi e per promuovere un cambiamento culturale che possa portare a comportamenti più responsabili e consapevoli. Siamo convinti che l'educazione sia uno strumento potente per raggiungere questi obiettivi e siamo determinati a fare la nostra parte per contribuire a un mondo migliore.

74%
-25 Giorni
Istruzione di qualitàEnergia pulita e accessibileImprese, innovazione e infrastrutture
La Città Bianca - L'Artbook del Regno Nascosto di Tolkien

È IN ARRIVO IL NUOVO ARTBOOK DEL @tea.project.studio TARGATO ETEREA EDIZIONI!

Sono innumerevoli i luoghi e le città che spiccano nella storia della Prima Era di Arda, ma uno su tutti risalta: Gondolin, la Città Bianca di Turgon.

Questo è un artbook unico al mondo, che vi restituirà la magia e la storia della città più famosa dell’universo tolkieniano. Come per Gemme di Luce, anche La Città Bianca sarà finanziata attraverso un crowdfunding su Eppela. Siamo sicuri che il risultato finale varrà il vostro contributo!

 

Scrivici una mail per ricevere info: info@etereaedizioni.com -  DATA DI LANCIO: 30 Aprile 2023

 

L'anno scorso inizia la collaborazione tra Tea Project ed Eterea Edizioni con il progetto di “Gemme di Luce” per esplorare ed ampliare l'immaginario tolkieniano in stretta collaborazione con l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani e sotto la supervisione artistica di un magistrale Ivan Cavini. L'Artbook dedicato al Silmarillion esplode a Fantastika - Biennale artistica di Dozza, e poi al Lucca Comics and Games, l'entusiasmo trascina gli autori ancora più dentro l'universo del professore per esplorare un'altra opera spesso tralasciata: La Caduta di Gondolin. Così nasce il progetto della “Città Bianca” l'Artbook dedicato alla città di Turgon.

L'artbook dedicato al Regno Nascosto esplora le vie e l'architettura di Gondolin attraverso uno studio approfondito sugli scritti lasciati da J.R.R. Tolkien. Si è realizzato un modello 3D di tutta la città per ricostruirne verosimilmente la struttura urbana e rendere maggiormente la potenza di questa meravigliosa città. 

L'obiettivo, però, non era solo offrire una visione estetica degli edifici, bensì approfondire tutta la struttura sociale che Tolkien ci narra nella “Caduta di Gondolin”. Per questo motivo, per la prima volta in assoluto, sono state illustrate tutte e dodici le casate del regno, con particolari attenzioni al character design e ai comandanti del regno descritti dal Professore.

Ne “La Città Bianca” troverete approfondimenti su tutti i personaggi di rilievo, studi della pianta cittadina, tutte le informazioni sulla fondazione di Gondolin, sul viaggio di Tuor e, necessariamente, sull'assedio che porterà alla fine del regno di Turgon.

“La Città Bianca - l'Artbook del Regno nascosto di Tolkien” è il secondo volume curato da Tea Project per Eterea Edizioni ed espande l'immaginario visivo che avete conosciuto con “Gemme di Luce - l'Artbook dei Tempi Antichi”. Vi aspettiamo tra le pagine di questo nuovo prezioso libro per scoprire tutti i segreti di Gondolin!

 

 

 

 

 

 

123%
-3 Giorni
Istruzione di qualità
Progetto Dakar 2024

Sport e Solidarietà: Progetto Dakar 2024

Nel 2024 supportato dalla scuderia R TEAM realizzerò un sogno: correre la Dakar 2024, negli Emirati Arabi, la gara più affascinante e impegnativa del mondo.

Un sogno, un desiderio ma soprattutto una grande passione.

Così grande da non voler rimanere soltanto argomento di un gruppo di amici ed appassionati, ma che vuole essere motivo di sensibilizzazione e sostegno verso associazioni che quotidianamente si dedicano a persone e famiglie in difficoltà.

Partecipare ad una gara come la Dakar richiede grande preparazione fisica, organizzazione logistica e notevoli risorse economiche.

Tali costi saranno coperti da sponsor che hanno deciso di sostenermi in questa gara.

Questa campagna di crowdfundingProgetto Dakar 2024: corriamo insieme per la solidarietà” non mira quindi a raccogliere risorse per partecipare alla gara, ma ha l'intento esclusivo di sostenere totalmente chi fa del bene ogni giorno.

Tutto quello che sarà raccolto con questa campagna sarà infatti devoluto a 4 associazioni che si occupano di aiutare il prossimo nel momento del bisogno, ovvero:

  • Fondazione dell'Ospedale MEYER di Firenze
  • Misericordia di Vicopisano (PI)
  • Croce Rossa di Uliveto Terme (Vicopisano, PI)
  • Croce Rossa di San Giovanni alla Vena (Vicopisano, PI)

 

 

Il “Progetto Dakar 2024” è patrocinato dal Comune di Vicopisano.

Chi c'è dietro al progetto?

MICHELE BINI:

Da sempre appassionato di fuoristrada ho praticato questa disciplina in forma amatoriale con vari veicoli. Nel 2014 grazie alla conoscenza di Renato Rickler e del figlio Ricky ho avuto la possibilità di approcciarmi al mondo delle competizioni di cross country avvalendomi di una struttura importante che si chiama R TEAM, partecipando a varie gare in Grecia, Romania, Italia e Turchia. 

Nell’ospitality R TEAM, sapientemente allestito ad ogni competizione, ho avuto la possibilità di ascoltare esperienze di piloti professionisti con i quali ho interloquito e fatto tesoro di ogni loro aneddoto ed esperienza. 

Nel mondo R TEAM mi sento a casa, sono sereno ed alla conclusione di ogni competizione inizio a pensare a quella successiva. 

R TEAM è una scuderia nazionale ed internazionale che investe totalmente sulla qualità dell’intero servizio proposto ai propri clienti e sulla qualità della propria immagine, caratteristiche entrambe che trovano la mia totale condivisone e che mi hanno portato ad alzare l’asticella dei miei progetti futuri, uno su tutti la partecipazione alla Dakar 2024 negli Emirati Arabi.

Ogni volta che salgo su di un’auto da corsa mi sento un privilegiato. 

Tale condizione mi ha indotto ad articolare il “Progetto Dakar 2024” ponendomi anche un obiettivo solidale, raccogliere fondi da destinare ad associazioni presenti nella regione Toscana e sul territorio di Vicopisano.

Nello specifico: alla Fondazione dell’Ospedale Meyer di Firenze, alla Croce Rossa Italiana Comitato di Pisa (sede Territoriale di San Giovanni alla Vena), alla Croce Rossa Italiana Comitato di Uliveto Terme ed alla Confraternita di Misericordia di Vicopisano.

L'Ospedale Meyer, attraverso le proprie eccellenze, contribuisce a riaccendere speranze, curando le patologie ed entrando nella vita delle famiglie dei piccoli pazienti, gestendo gli aspetti quotidiani e restituendo loro progetti e sogni.

Vivo da sempre nel comune di Vicopisano, borgo medievale toscano, insignito del titolo onorifico di Città dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

Negli anni ho potuto apprezzare il lavoro svolto dalle associazioni di volontariato e di quanto sia necessario ed importante il loro apporto nei confronti dell’intera comunità, di sicuro interesse è poi e la stretta collaborazione che ha sempre caratterizzato la Croce Rossa e la Confraternita di Misericordia del territorio vicarese.

Fin dall'inizio del mio progetto ho avuto il desiderio di coinvolgere in questa iniziativa il mio territorio e le mie amicizie. A tal proposito sono lieto di ringraziare coloro che hanno deciso di essere partner di questa campagna di crowdfunding:

Come fare per DONARE?

Se hai deciso di sostenere il Progetto Dakar 2024 seleziona il tasto “contribuisci” per fare la tua libera donazione oppure scegline una fra quelle proposte e riceverai la tua ricompensa al termine della campagna di crowdfunding.

Supporta il progetto…corriamo insieme per la solidarietà!

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Salute e benessere
Dora Nera

Dora Nera è il primo festival della città di Torino, interamente gratuito, dedicato alla cultura noir in tutte le sue sfumature: dalla letteratura al cinema.  

Dal 2021 per tre giorni, a novembre, si alternano tavole rotonde, reading, performance musicali e proiezioni cinematografiche. il tutto, nella barocca e spettacolare location dell'Oratorio San Filippo Neri, a pochi passi dal Museo Egizio. 

Il calendario culmina, ogni anno, nell'assegnazione di due premi: uno alla carriera e uno al miglior romanzo edito nei 12 mesi precedenti il festival.

Dalla terza edizione Dora Nera aprirà anche alle scuole con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti delle secondarie di primo e secondo grado che incontreranno - la mattinata di apertura del festival - autori e autrici che hanno scritto gialli e noir per i più giovani.

 

IL DESTINO NON E’ UN FINALE GIA’ SCRITTO. DORA NERA E IL SOCIALE

“Nel suo affermare che nessuno è al sicuro, e che la società non è più quella madre affettuosa e protettrice con cui ci hanno incantato per anni, il noir dice la verità”. Parte da queste parole dello scrittore Piergiorgio Pulixi l’urgenza di dare uno sbocco “sociale” al Dora Nera, capace in questi anni di raccontare il reale e le sue storture ma con il limite di non aver ancora dato voce diretta alle storie e alle lotte di chi quelle contraddizioni le vive sulla propria pelle. 
Ben lungi dal voler individuare un potere socialmente taumaturgico della narrativa, nella scorsa edizione abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione con la Casa di Ospitalità femminile gestita a Torino dal Gruppo Abele (onlus fondata e presieduta da don Luigi Ciotti) in convenzione con la Città di Torino. 

Questa collaborazione, cui ci proponiamo di dare continuità e che puntiamo a implementare, ha portato nel 2022 alla creazione di un gruppo di lettura per 11 donne senza fissa dimora ospiti della struttura. Con il supporto e il coordinamento di due operatrici, due volontarie e un’arteterapeuta, le donne - diverse per vicissitudini personali e provenienza geografica - hanno fatto un lavoro di lettura e interpretazione sui testi della scrittrice Alice Basso, sfociati in due momenti di incontro con l’autrice: un primo, privato, a chiusura del gruppo di lettura; il secondo, più allargato, alla presenza di una trentina di lavoratori e lavoratrici della onlus. 

Per l’edizione 2023 l'obiettivo è mantenere il gruppo di lettura, incentrato sulle figure letterarie di Lolita Lobosco, nata dalla penna di Gabriella Genisi e di Blanca un personaggio ideato da Patrizia Rinaldi, entrambe balzate alla cronaca per le fiction Rai che dalle protagoniste prendono il titolo. 

Con l’equipe di lavoro già rodata lo scorso anno, l’intermediazione di quella di Babelica e grazie al coinvolgimento di docenti universitari, il gruppo di lettura (che incontrerà le autrici) sarà anche un gruppo di visione.  

Ma la vera sfida sarà il passo successivo. Obiettivo è infatti tradurre fragilità e lotte delle persone - donne e uomini - accolte all’interno dei servizi del Gruppo Abele e di altre organizzazioni operanti in bassa soglia, in storie vere e proprie. Cinque tra scrittori e scrittrici del panorama noir, giallo e poliziesco italiano, svolgeranno servizio di volontariato e, previo lavoro di mediazione e selezione delle operatrici e degli operatori, “adotteranno” le storie di vita delle persone in situazione di fragilità, da cui nasceranno 5 racconti inediti loro ispirati e con le quali saranno concordati i finali. Una possibilità di rimodulare il destino, riscrivendo un futuro che, allo stato attuale, ha i connotati di una strada senza via d’uscita.

I racconti saranno poi pubblicati in un volume distribuito durante il Festival Dora Nera e in occasione dell’evento di apertura del Festival il 10 novembre sera alla presenza degli autori e di chi ne è stato ispiratore (se lo vorranno).


 

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-17 Giorni
Sconfiggere la povertàParità di genereRidurre le disuguaglianze