Parità di genere
Parità di genere
Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
5. Parità di genere
Totale raccolto
458.841 €
Progetti
200
La disuguaglianza di genere è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla riduzione della povertà. Per questo dobbiamo fare la nostra parte per fornire pari opportunità tra uomini e donne nella vita economica ed eliminare tutte le forme di violenza contro le donne.
In corso
SOS Agripunk

VVV +++ ENGLISH TEXT BELOW  +++ VVV

Ciao, siamo Agripunk!

Siamo un’associazione senza scopo di lucro che da 10 anni porta avanti un progetto di riconversione di un ex allevamento intensivo in spazio sociale e rifugio antispecista.

Ci troviamo ad Ambra, provincia di Arezzo, dove abitiamo insieme a circa 100 persone di specie diverse, tutte libere dallo sfruttamento zootecnico.

Non riceviamo sovvenzioni pubbliche per quello che facciamo, tutta la nostra sussistenza si basa sul volontariato, sulle iniziative in sede ed altrove e sulla solidarietà della comunità transterritoriale che ci attraversa e ci sostiene.

Per tutta una serie di problematiche le iniziative in sede sono sospese da molti mesi quindi ci troviamo ad avere molte entrate in meno.

Questa raccolta fondi servirà a coprire spese arretrate importanti come l’affitto della sede e il cibo delle maialine rifugiate.

Grazie anche al tuo aiuto riusciremo a coprire tutte le spese fino a giugno 2024, sia gli affitti che le spese per le verdure e il fieno per capre, pecore e mucche.

La tua partecipazione è veramente importante per permetterci di andare avanti nonostante le difficoltà.

VVV +++ FOR ENGLISH TEXT CLICK “Mostra di più” BELOW  +++ VVV

Hi, we are Agripunk!

We are a non-profit association that for 10 years has been carrying out a project to convert a former intensive farming into a social space and anti-speciesist refuge.

We are in Ambra, province of Arezzo, where we live together with around 100 people of different species, all free from zootechnical exploitation.

We do not receive public subsidies for what we do, our entire livelihood is based on volunteering, on initiatives at headquarters and elsewhere and on the solidarity of the transterritorial community that crosses us and supports us.

Due to a whole series of problems, on-site initiatives have been suspended for many months so we find ourselves having a lot less income.

This fundraiser will help cover important outstanding expenses such as rent for the venue and food for the refugee pigs.

Thanks also to your help we will be able to cover all expenses until June 2024, both rent and expenses for vegetables and hay for goats, sheep and cows.

Your participation is truly important to allow us to move forward despite the difficulties.

15%
-43 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianzeLotta contro il cambiamento climatico
AMORE, DIMMELO!

Chi siamo

A.GE.D.O. è una associazione che riunisce genitori, parenti, amiche e amici di persone LGBT+. È stata fondata nel 1993 per offrire aiuto alle famiglie con figli o figlie LGBT+. Oggi, a distanza di trent’anni, Agedo è particolarmente impegnata nel supporto alle famiglie (ed alla rete parentale e amicale) di persone transgender, spesso molto giovani.

Siamo una associazione senza scopo di lucro, apartitica, aconfessionale, antirazzista, pacifista. La nostra sede legale è a Torino e siamo presenti su tutto il territorio italiano, con 36 sedi organizzate e numerosi punti di ascolto.

Cosa Facciamo

Il nostro primo obiettivo è quello di offrire ascolto e accoglienza a genitori, parenti, amiche e amici delle persone LGBT+.

Oltre a questo obiettivo, costruito giorno per giorno sul territorio, ci siamo posti l’obiettivo di promuovere un’informazione corretta sulle tematiche LGBT+ e di sensibilizzare il mondo della scuola, del lavoro, delle istituzioni e la cittadinanza ai temi del rispetto e della valorizzazione di tutte le persone e di tutte le soggettività.

In particolare, lavoriamo per:

  • diffondere una corretta informazione sui fenomeni di discriminazione contro i diversi orientamenti sessuali e le diverse identità di genere
  • prevenire il disagio giovanile, che può causare abbandono scolastico, depressione e può portare a comportamenti autolesivi
  • favorire un clima di lavoro accogliente, dove chiunque può essere sé stesso/a e godere delle medesime opportunità di carriera
  • favorire la comprensione e la conoscenza degli orientamenti, delle identità, delle condizioni e degli affetti delle persone LGBT+
  • contrastare le tesi e gli argomenti non scientifici che ritengono l’omosessualità e la varianza di genere una malattia

L’attività di ascolto, accoglienza e supporto alle famiglie (ed a tutta la rete parentale e amicale) nel delicato momento del coming out delle/i/* figl* è l’aspetto centrale del nostro impegno e del nostro lavoro. Siamo consapevoli, infatti, che il benessere delle/i/* giovani inizia in famiglia e che solo dal riconoscimento e dalla piena valorizzazione della propria identità si diparta la piena realizzazione delle persone. Tuttavia, spesso i familiari e le/gli/* amiche/i/* non hanno informazioni corrette e prive di pregiudizi e stereotipi sulle tematiche relative alle persone LGBT+

Per queste ragioni in tutte le articolazioni territoriali di Agedo è possibile partecipare a incontri di gruppo dedicati allo scambio, al supporto ed al confronto fra genitori/parenti/amic* allo scopo di attivare meccanismi di autoaiuto e riflessioni introspettive:

  • condividiamo informazioni e ci attiviamo per aiutare chi affronta percorsi più difficili, come le famiglie di persone in transizione.
  • organizziamo momenti di info-formazione interni invitando anche professionisti esterni alla nostra Associazione
  • organizziamo e progettiamo attività con finalità sociali sul territorio.
  • organizziamo momenti di gruppo nel tempo libero per condividere la gioia dello stare insieme.

Tutte le nostre attività sono gratuite.

Obiettivo della campagna

L’obiettivo della campagna è la realizzazione di un video di presentazione delle attività della nostra Associazione affinché più persone possano conoscerci e rivolgersi a noi. Donando una piccola cifra potrai aiutarci quindi a realizzare questo strumento di comunicazione e a diffonderlo attraverso le nostre pagine social di Facebook e di Instagram oltre che sui nostri siti web.

“Amore dimmelo” così abbiamo voluto titolare la nostra campagna di crowdfunding alla quale ti chiediamo di partecipare per far sì che nessuna/o/* si senta sola/o/*, per far sì che trovi alleat* e interlocutor* accoglienti e informati.

Per raggiungere il nostro obiettivo, contiamo sulla generosità di tutti voi che credete nell'importanza di supportare le famiglie e le persone LGBT+. Ogni singola donazione, anche la più piccola, farà la differenza e ci permetterà di continuare a svolgere il nostro prezioso lavoro di ascolto e supporto.

Ti chiediamo di condividere la nostra campagna di crowdfunding con amici, familiari e conoscenti affinché possiamo raggiungere il nostro traguardo e continuare a diffondere un messaggio di accoglienza e inclusione.

Grazie di cuore per il tuo sostegno e per la tua solidarietà.

Insieme possiamo fare la differenza e creare un mondo migliore dove tutte le persone sentano di essere previste e accolte per quello che sono.

www.agedonazionale.org 

FB – IG: #agedonazionale

https://www.youtube.com/@AGEDOonlus

 

83%
-15 Giorni
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
Vibro d'amore

VIBRO D'AMORE
Spettacolo di un'amore proibito.

L'idea nasce dalla volontà di creare uno spettacolo che affronti il tema della disabilità, cercando di essere un mezzo attraverso il quale rompere i tabù, promuovendo la consapevolezza. La storia segue un gruppo di personaggi diversi, ognuno con la propria disabilità, che affrontano le sfide della vita amorosa e sessuale. Il pubblico si immerge nelle loro vite quotidiane, scoprendo le sfide, le aspirazioni e le lotte che affrontano. I personaggi esplorano le proprie emozioni e desideri, affrontando la difficoltà di comunicare apertamente con i partner o potenziali partner. Si affrontano stereotipi e pregiudizi mentre cercano di superare le barriere fisiche e sociali. Lo spettacolo vede i personaggi affrontare situazioni difficili, ma anche raggiungere momenti di intimità e connessione autentica. Attraverso la narrazione e le performance, il pubblico è invitato a esaminare le proprie convinzioni sulla sessualità e la disabilità. Vibro d'amore è una provocazione che affronta un tema che spesso evita le luci della ribalta: la sessualità nelle persone con disabilità. E' inoltre un invito a esplorare con occhi aperti, cuori compassionevoli e menti aperte la complessità delle relazioni e dell'intimità in un contesto di abilità diverse. Prima particolarità fra tutte, è che sono le persone con disabilità stesse ad affrontare questi temi in prima persona. 

CHI SIAMO

Il Collettivo Clochart nasce dal teatro di strada nel 2012, per poi iniziare la propria diffusione attraverso la promozione della cultura della diversità, dove l’Arte diventa Vita e la Vita diventa Arte. L’associazione si prodiga per dare opportunità espressive alle persone troppo spesso etichettate semplicemente come disabili, nello sforzo di uscire da una logica di pura assistenza per realizzare invece un’autentica esperienza educativa: ciò che ci proponiamo è di essere un sostegno per la normalità dando opportunità di espressione alla diversità. 
Il nostro Focus è il teatro danza sociale come occasione di incontro e confronto tra le generazioni e tra persone di differente livello sociale, che offre la possibilità di accedere ai linguaggi corporei e di appropriarsene, anche per utilizzarli in modo creativo ed alternativo rispetto alla comunicazione quotidiana, favorendo così la libera e piena espressione del sé e delle proprie potenzialità, educando alla conoscenza e al rispetto del patrimonio artistico e culturale, favorendo così una riflessione sui molteplici rapporti che legano la cultura presente con quella del passato.

Per sapere tutto ma proprio tutto di noi: collettivoclochart.it 

8%
-54 Giorni
Istruzione di qualitàParità di genereRidurre le disuguaglianze
InformAbility per le Mamme

Chi Siamo:

Siamo un'associazione al femminile, formata da mamme che hanno saputo affrontare molte sfide, in primis la scelta di non arrendersi difronte alle difficoltà e sono riuscite a conciliare il binomio spesso distante di disabilità e genitorialità.

La nostra associazione, DisabilmenteMamme, nasce nel 2019 come una rete di amicizie e solidarietà, da un senso di smarrimento, vuoto e solitudine. Il fulcro di ogni nostro intento è stato ed è tutt'ora far capire che la disabilità e la maternità non sono mondi inavvicinabili.
La Donna che convive con la sua disabilità ha una vita come ogni altra donna ed ha bisogno che in ogni ambito si sappia. Con il tempo, il nostro gruppo è cresciuto, diventando più serio e maturo, e permettendoci di portare a nuovi livelli quella che era solo una comune di crescita e confronto. 

Dopo qualche rapida riunione, avevamo intrapreso la strada che ci avrebbe portati a creare qualcosa di straordinario. E così è stato naturale decidere di trasformare il gruppo di persone di tutta Italia che condividevano le loro esperienze comuni di mamme con disabilità in una Associazione Nazionale di mamme e non solo

Siamo donne, uomini accomunati dalla volontà di contribuire alla indipendenza di tutti.

Il nostro Sogno:

DisabilmenteMamme promuove un ambiente privo di pregiudizi e solidale e si aspetta che i partecipanti diano il proprio contributo in questo senso. 

L’Associazione ha, tra gli altri, come scopo principale quello di abbattere convinzioni errate sulla disabilità, genitorialità e indipendenza delle donne con disabilità. 

Tutto questo tramite testimonianze di vita vissuta e professionisti. 

Vuole inoltre operare per la realizzazione di interessi a valenza collettiva e si attiverà mediante: Organizzazione di incontri su tematiche riguardanti temi sociali, quali disabilità, maternità e vita indipendente; Incontri con professionisti e persone comuni, allo scopo di rispondere alle molteplici domande e dubbi Organizzazione di iniziative culturali online, e in presenza.

Il nostro progetto:

Attraverso il progetto InformAbility vogliamo creare un punto di ascolto di prima accoglienza su quesiti, informazioni, richieste sulle problematiche inerenti la disabilità. Questa iniziativa si propone come progetto-pilota replicabile a livello locale nei territori in cui sono presenti sedi dell’Associazione Disabilmentemamme.

Il progetto si pone obiettivi specifici sintetizzabili in: 

- facilitare il pieno accesso ai servizi sociali, sanitari, di supporto e sostegno di uomini e donne con disabilità, rimuovendo stereotipi e di disparità di trattamento che impediscono di usufruire pienamente dei loro diritti; 

- sostenere i percorsi di genitorialità di uomini e donne con disabilità e, in particolarità la maternità delle donne con disabilità, combattendo pregiudizi e discriminazione in tutti gli ambiti; 

– sociale, medico, sanitario e socio-assistenziale; 

- facilitare l’accesso di uomini e donne con disabilità vittime di violenza fisica, sessuale e/o psicologica ai servizi territoriali di primo intervento, aiuto e sostegno; 

- sensibilizzare fasce di popolazione giovane ed adulta alla rimozione dei pregiudizi tutt’ora diffusi sulla percezione della disabilità come fattore discriminante per il pieno godimento dei diritti della persona.

Cosa faremo con i fondi raccolti:

Grazie alla somma di almeno 6.000 euro riusciremo ad attrezzare un primo sportello di ascolto e supporto nella città di Modena, ma il nostro intento è raccogliere molto di più per riuscire ad aprire più sportelli e permettere la loro continuità nel tempo.

Aderisci anche tu al nostro desiderio, per abbattere i pregiudizi e rendere la maternità un sogno percorribile per sempre più genitori con disabilità.

Grazie del tuo sostegno!

8%
-15 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
L'Italia in tandem... alla cieca! - parte 2

Ciao, sono Giusi Parisi, una delle fondatrici non vedenti del progetto “Ragazze In Tandem”, e sto per ripartire in sella al mio tandem per completare il giro dell’Italia iniziato l’anno scorso!

Cos'è un tandem? Il tandem è una bici molto speciale, con 2 sellini e 4 pedali, perfetta per condividere l’esperienza con il proprio partner o con gli amici, ma anche e soprattutto uno strumento di inclusione. È l'unico mezzo di trasporto che permette anche a persone con disabilità di dare un contributo attivo nello spostamento e nel frattempo percepire tutto ciò che sta intorno o sotto le ruote (il profumo del bosco, il cinguettio degli uccelli, la consistenza del terreno, il calore del sole, ecc.), condividendo emozioni e benefici psicofisici che derivano dall’attività all’aria aperta. 

Ecco com’è andata nella prima parte del viaggio, da Milano a Lecce

Questa volta inizierò a pedalare il 25 aprile da Reggio Calabria, percorrendo la suggestiva Ciclovia dei Parchi, per poi spostarmi sulla costa tirrenica, con qualche deviazione nell’entroterra per toccare località significative, risalendo fino a Torino e terminando a Milano il 4 giugno. 

A guidare il tandem ci penseranno Chiara Ozino e Laura Seroni, cofondatrici nonché pilote delle “Ragazze In Tandem”, e Gianfranco Mazzuca dell’ASD “Mazzacana Sospesa”.

In puro stile “bikepacking” viaggeremo senza auto a supporto e con bagaglio ridotto, ma con più ampi obiettivi:

In foto l'itinerario dettagliato. Verrete a salutarci o a pedalare con noi?

Se il progetto vi piace, potete sostenerlo con una donazione libera o scegliendo una delle ricompense qui sotto.

Potete seguire questa avventura e le altre iniziative delle “Ragazze In Tandem” sui nostri canali social:

Facebook

Instagram

Youtube

…oppure cercarci su Google!

Attenzione, la consegna delle ricompense, preferibilmente, sarà a mano. Le spese di eventuali spedizioni non sono comprese nel costo della ricompensa.

9%
-44 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
Tutti i progetti
Per ogni donna - Cure senza barriere

Di cosa si tratta

Il sogno del progetto “Per ogni donna - Cure senza barriere” è garantire il diritto fondamentale di accesso alle cure ostetrico ginecologiche alle donne con disabilità motoria, senza barriere.

Ma cosa intendiamo per barriera? Una barriera non è solo qualcosa di fisico che impedisce un passaggio, per esempio uno scalino o una bicicletta parcheggiata su di un marciapiede. 

È anche la mancanza di qualcosa. 

In questo caso la mancanza di un lettino ginecologico elettrico impedisce a donne con disabilità motoria di poter fare una visita come ogni altra donna. 

Perché una donna come Anna non può godere di un diritto fondamentale?

È ciò che ci siamo chiesti quando ci siamo resi conto della carenza diffusa di strutture e attrezzature ospedaliere sufficienti ad accogliere donne con bisogni diversi da quelli che sono considerati “standard”.

Le donne invisibili

In Italia persistono da tempo barriere strutturali ed organizzative in questo ambito e, ad oggi, non sembra esistere una rete consultoriale che si prenda carico in modo adeguato dei bisogni di queste donne.

A Firenze, il Dipartimento Materno Infantile dell’AOU Careggi è un raro esempio di impegno per l’attivazione di percorsi assistenziali per donne con disabilità (PASS, Ambulatorio Rosa Point, ASDI) e garantisce uno screening di base che si effettua al pronto soccorso, nel quale sono presenti attrezzature che permettono alla donna di essere visitata.

Ma tutto questo non è ancora sufficiente.

Se si deve pensare alla possibilità di fare ulteriori accertamenti si presentano già le prime difficoltà a causa della mancanza di attrezzature nei reparti in cui la donna dovrebbe recarsi per le visite di controllo più approfondito e specialistiche.

Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere fondi: grazie all’acquisto di ulteriori attrezzature renderemo accessibili e praticabili anche altri reparti specialistici, con l’obiettivo di poter garantire un diritto alla salute a 360°. 

Se vogliamo che il diritto alla salute non venga negato dobbiamo agire per implementare l’attivazione di strutture ben attrezzate e personale dedicato in aree facilmente accessibili da chiunque e ampiamente diffuse nei presidi sanitari del nostro territorio.

Cosa vogliamo fare

  • ampliare gli spazi e le strumentazioni per accogliere sempre più pazienti con disabilità motorie
  • aumentare le possibili visite specialistiche a cui le donne possano accedere  dall’adolescenza alla menopausa, passando dal parto e l’allattamento, dalla patologia benigna alla patologia oncologica, oltre alla visita in pronto soccorso già garantita.
  • fare prevenzione ed incentivare lo screening oncologico e le analisi specialistiche delle donne con disabilità motoria
  • coinvolgere associazioni del settore che possono dare il loro prezioso contributo alla sensibilizzazione sul tema, proponendo azioni simili nei presidi sanitari del territorio
  • sensibilizzare la cittadinanza portando alla luce una tematica ancora più ampia ma invisibile ai più, che riguarda tutti i tipi di disabilità e che ha necessità di essere conosciuta e discussa dall’opinione pubblica

Grazie ad un attento supporto clinico-strumentale, le donne assistite potranno accedere più facilmente alle visite ed essere seguite adeguatamente nelle diverse fasi della loro vita, affrontando così scelte più consapevoli.

Come verranno utilizzati i fondi?

Con 10.000€ riusciremo ad acquistare:

  • 2 sollevatori
  • 2 lettini ginecologici elettrici

La campagna di crowdfunding

A tutti i cittadini, alle aziende e alle associazioni del territorio ma soprattutto a tutti coloro che credono che un diritto come quello alla salute debba valere per chiunque, in egual misura, chiediamo di sostenere questa raccolta fondi.

Insieme riusciremo a fare un grande passo in avanti: garantire a tutte le donne con disabilità l’accesso alle cure ostetrico-ginecologiche, agli screening oncologici e alla salute riproduttiva.

Anna sta lottando per vedere il suo diritto e quello delle altre donne riconosciuto. Adesso tocca a noi fare la nostra parte.

Garantiamo la salute ostetrico-ginecologica senza barriere a tutte le donne con disabilità motoria. Facciamo crescere insieme l’albero della salute e della vita!

La campagna è sostenuta dalla Fondazione CR Firenze che raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, raddoppierà la cifra raccolta. In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna, vale doppio!

Chi c’è dietro 

Siamo la Fondazione FOEMINA 

Fondazione per la maternità e la salute della donna e del neonato e ci dedichiamo a supportare la ricerca, incentivare la formazione e la didattica, migliorare l'assistenza e la prevenzione nell'ambito della sfera femminile e neonatale, con una particolare attenzione ai Paesi a risorse limitate. Tutto questo sempre in stretta collaborazione e sinergia con le Università, le Aziende Ospedaliere Universitarie, altre Fondazioni e Associazioni, Centri di Ricerca, Enti, Istituzioni, Aziende e Privati. 

 

In questo progetto collaboriamo con

Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi 

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi  rappresenta nell’ambito della Sanità Regionale una struttura altamente qualificata con numerosi punti di eccellenza. Fra di questi il Dipartimento Materno Infantile rappresenta una realtà in grado di offrire, attraverso un modello di integrazione multidisciplinare, un percorso diagnostico e terapeutico di 3° livello per aree quali: gravidanza ad alto rischio, PMA di II livello, endometriosi, menopausa oncologica, prevenzione oncologica ed altri ambiti.  

Habilia Onlus

Habilia Onlus è un’associazione di persone con disabilità motoria che svolge la sua attività nel settore dell’assistenza sociale e socio sanitaria, a favore di altri soggetti con disabilità motoria non modificabile o solo parzialmente recuperabile. In particolare si occupa di persone con lesioni midollari stabilizzate, paraplegici e tetraplegici, o soggetti con patologie invalidanti analoghe, seppur di origine diversa, rientranti comunque nella categoria dei disabili motori. Opera al fine di migliorarne la qualità della vita, favorirne il reinserimento sociale, tutelarne e incrementarne i diritti e favorirne l’accesso in strutture sanitarie specializzate o in centri di riabilitazione. Opera prevalentemente sul territorio fiorentino, ma non solo, dove concentra le proprie attenzioni al Centro residenziale di riabilitazione San Felice a Ema, denominato “Villa il Sorriso”, dal quale nasce, e all’Unità Spinale di Firenze, punto di riferimento per le persone affette da para-tetraplegia in Toscana. 

Come donare?

Sostenere “Per ogni donna - Cure senza barriere” è semplicissimo!

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password e supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express).

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto.  Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa. Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa puoi sostenere il progetto con un bonifico diretto a Fondazione Foemina Onlus Banca Intesa San Paolo IBAN IT08I0306902910000000001025 inserendo come causale “Per ogni donna - Cure senza barriere”

Tutte le donazioni sono deducibili o detraibili secondo i limiti di legge.

Finanziato
17.951 € Raccolti
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
Insieme fuori dalla violenza

CHI SIAMO

L’Associazione Donne Insieme Valdelsa nasce nel 2007 grazie alla volontà di un gruppo di donne di contrastare la violenza su donne e bambine in tutte le sue forme. L’attività di accoglienza, iniziata nel 2008 grazie al sostegno dei Comuni dell’Altavaldelsa e del Centro Pari Opportunità, ci ha permesso di rispondere in circa 16 anni di attività a più di 550 richieste di ascolto, aiuto e supporto da parte di donne in situazioni di violenza.

 

Il Centro AntiViolenza Donne Insieme Valdelsa e la Casa Rifugio DIVE, gestiti dalla nostra Associazione, sono riconosciuti dal Dipartimento Pari Opportunità in quanto operano in conformità con i requisiti richiesti dallo Stato e dalla Regione Toscana che, da luglio 2019, ne ha istituito per Legge l’elenco ufficiale. 

L’Associazione si pone, inoltre, l’obiettivo di contrastare la violenza di genere a tutti i livelli promuovendo attività di sensibilizzazione nel territorio, di formazione per diverse figure professionali, promuovendo e partecipando attivamente a tavoli di intesa e a tavoli operativi a livello locale. Donne Insieme Valdelsa fa parte della rete nazionale Dire - Donne In REte contro la violenza, insieme ad altre 80 associazioni che in tutta Italia gestiscono CAV (Centri AntiViolenza) e Case Rifugio, e del coordinamento dei Centri AntiViolenza toscani, Tosca. Grazie e attraverso tale rete, la nostra Associazione promuove le politiche di contrasto della violenza di genere a tutti i livelli istituzionali. 

La violenza di genere

La violenza contro le donne è un fenomeno trasversale e diffuso come tutte le indagini condotte da istituzioni nazionali e internazionali hanno dimostrato sulla base di solidi dati di ricerca (ISTAT, OMS, FRA-EU). Una caratteristica di questo fenomeno è che tende a restare “sommerso”: ancora oggi le donne che denunciano e che cercano aiuto per uscire dalla violenza sono una minoranza

Le Associazioni come la nostra sono riconosciute a livello internazionale per l’importante ruolo che svolgono nell’emersione del fenomeno: le donne trovano un luogo in cui poter parlare liberamente con altre donne che non le giudicano e che gli credono con garanzia di assoluta riservatezza. 

Emersione del fenomeno: il ruolo della sensibilizzazione 

I dati a nostra disposizione mostrano che il Centro AntiViolenza è uno dei luoghi privilegiati ai quali le donne si rivolgono per chiedere aiuto rispetto a situazioni di difficoltà, sofferenza e anche di pericolo. Il Centro AntiViolenza è un presidio di prevenzione per i danni prodotti dalla violenza su donne e bambini che vi assistono, ed è un luogo di prevenzione di forme di violenza più gravi

Il personale

I percorsi di uscita dalla violenza sono lunghi e complessi e richiedono una pluralità di interventi non solo di carattere psicologico e legale, ma anche di natura più squisitamente sociale, con azioni di sostegno alla ricerca di occupazione e di abitazione piuttosto che di altri strumenti di autonomia (corsi di formazione, patente, ecc.). Il personale che storicamente anima la nostra Associazione non è più sufficiente, sia nel numero che nella competenza, per rispondere al sempre maggior numero di utenti e alle esigenze di sviluppo dei nostri servizi

Foto di Hannah Busing per Unsplash

IL PROGETTO “INSIEME FUORI DALLA VIOLENZA”

La crescita della nostra Associazione e del Centro AntiViolenza Donne Insieme Valdelsa dipende dalla nostra capacità di essere visibili, di informare sui servizi disponibili e di attrarre nuove socie. 

Grazie al tuo contributo noi potremo

  • Fare attività di sensibilizzazione alla cittadinanza sul fenomeno ed informare la popolazione sui nostri servizi per raggiungere tutte le donne che si trovano a vivere situazioni di violenza di coppia e/o in famiglia
  • Ampliare il personale (socie e operatrici) per rispondere alle crescenti esigenze di gestione dell’Associazione e dei servizi erogati
  • Formare il personale in maniera adeguata come previsto dalla normativa di riferimento
  • Dotarci di strumenti informatici adeguati per garantire sicurezza e privacy alle donne

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT82V0538771860000035326834 - intestato a Donne Insieme Valdelsa, indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “INSIEME FUORI DALLA VIOLENZA” in corso su Eppela

Aiutaci a sostenere le donne che vogliono uscire dalla violenza. Uscire dalla violenza si può, noi ci siamo per farlo insieme.

Foto di Caleb Chen per Unsplash

donneinsiemevaldelsa.blogspot.it

 Associazione Donne Insieme Valdelsa

donneinsiemevaldelsa

Donne Insieme Valdelsa DIVE

donneinsiemevaldelsa@gmail.com

Finanziato
15.637 € Raccolti
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
Diffondiamo l’abbraccio di Tango T21!

Da un’idea del maestro di tango argentino Giovanni Eredia e della psicologa psicoterapeuta Eleonora Paparo, nasce uno straordinario progetto che parla di inclusività. Dal 2015, il progetto Pablo Tango T21, unisce persone appassionate di tango argentino e giovani adulti con sindrome di down.

Le regole sono poche: 

  • a lezione si impara e ci si diverte
  • si studia rispettando i tempi di ciascuno
  • nessun confronto, nessun giudizio
  • pratichiamo il tango per poter ballare con tutti!

Il corso è gratuito ed è organizzato in lezioni, pratiche, incontri del Social Tango guidato da Eleonora, e infine tutti a ballare in milonga.

Il tango per abbattere i pregiudizi

I risultati del progetto sono ben visibili a tutti coloro che frequentano le milonghe, si tratta di un vero e proprio capovolgimento dei pregiudizi di fronte ad un mondo sconosciuto, in questo caso la sindrome di Down. 

Gli appassionati del tango hanno infatti avuto l’opportunità di misurarsi con la forza di volontà e la costanza dei ragazzi, i quali hanno migliorato il proprio equilibrio, la coordinazione negli spazi e soprattutto hanno mostrato miglioramenti nel relazionarsi.  

Nuovi orizzonti

In questi 6 anni, la famiglia tanghera della Pablo è cresciuta e all’esperienza fiorentina si è affiancata la scuola Sguardi OltreilTango di Bologna, gestita dalle maestre Cesira Miceli e Anna Miceli.

La pandemia ci ha fermato per quasi 2 anni ma vogliamo ripartire più forti che mai… vogliamo aprire nuovi corsi e aiutare nuove realtà per replicare il progetto con i valori che lo contraddistinguono, affinché la diversità non sia così diversa da ciò che noi chiamiamo normalità.

A cosa ci servono i fondi:

  • aprire nuovi corsi principianti
  • formare insegnanti che vogliono replicare il progetto Pablo Tango T21 in altre città al fine di diffondere maggiormente la cultura inclusiva attraverso il tango
  • organizzare tournée per divulgare il progetto
  • coprire i costi fissi del progetto (sala da ballo, Siae, spese amministrative, segreteria, marketing e comunicazione etc.)
  • realizzare idee e sogni di ognuno dei partecipanti

Una cosa importantissima, la tua donazione per noi vale doppio! 

Infatti se riusciremo ad arrivare all’obiettivo di 7.300 euro, la donazione sarà raddoppiata! Hai tempo dal 22 novembre al 15 gennaio. Cogli il tempo e fallo ora! Vale doppio ; )

Chi c’è dietro

PabloTangoFirenze è la scuola di Tango Argentino più grande di Firenze, che opera in questa città da 16 anni attraverso la direzione artistica del maestro Giovanni Eredia. 

La nostra mission è far conoscere e trasmettere i principi culturali e artistici del Tango Argentino quale espressione di socializzazione e condivisione con le altre persone di ogni cultura, religione, e nazionalità, creando al contempo una rete di nuove conoscenze e amicizie legate da una passione comune da coltivare e diffondere.

Come donare?

Sostenere Pablo Tango T21 è semplicissimo! 

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati.
Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password.  

Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte. 

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express) oppure potrai donare tramite bonifico.

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto. Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna. 

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a:
A. S. D. Pablo un'emozione Argentina IBAN:  IT35W0306902993100000001369 Causale “donazione liberale per progetto Pablo TangoT21”




Finanziato
11.238 € Raccolti
Parità di genereLavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianze
Aretè Donne

Il progetto Aretè Donne

Il progetto Aretè Donne prevede la creazione di una rete di sostegno per individuare e risolvere le fragilità e combattere ogni forma di discriminazione, attraverso una serie di interventi paralleli a favore di donne e minori, edificando così un welfare locale al cui centro è posta la persona.

Con questo progetto vogliamo creare un percorso di eccellenza per rendere le partecipanti consapevoli dei loro diritti, nonché una rete di sostegno alle donne e alle loro famiglie con azioni specifiche. Si lavorerà affinché il percorso sia il più possibile condiviso con l’eventuale compagnƏ.

Le azioni previste per il progetto sono: 

1) sportello psicologico dedicato a donne, donne-madri e uomini-padri;
2) sportello amministrativo burocratico per aiutare nell’espletamento di pratiche e nella predisposizione di documenti e strumenti necessari per accedere a servizi territoriali, misure di sostegno del reddito e di aiuto alle famiglie, bandi, predisposizione del CV, orientamento al lavoro, etc;
3) percorso basato sul metodo TRE (Trauma Release Exercise), per superare eventuali abusi psicologici o emotivi, collegati alla situazione di fragilità e marginalità; 
4) corso di lingua italiana e, quando necessario, alfabetizzazione formale e informale con tutoraggio continuativo in situazioni di quotidianità, nonché sensibilizzazione a forme culturali visuali;
5) intervento in aiuto alle donne-madri con offerta di opportunità educative di apprendimento informale anche per bambini in fascia di età 3-6 anni.

In parallelo sarà offerta la tradizionale attività dell’associazione nel campo del sostegno alle famiglie, con opportunità educative extrascolastiche anche per lƏ figliƏ: con la partecipazione retribuita delle donne in situazione di fragilità arricchiremo il progetto #ciandiamonoi a prenderli a scuola, un servizio di mobilità sostenibile, ovvero un pedibus per prendere i bambini all’uscita da scuola e portarli nella sede dell’Associazione oppure al giardino di quartiere, dove si svolgeranno le attività pomeridiane.

Per realizzare tutto questo coinvolgeremo:

  • docenti di lingua italiana;
  • baby sitter (a richiesta):
  • tutor senior per attività di apprendimento informale, es. volontari associati ai Centri per l’Età libera della zona;
  • educatori e accompagnatori per #ciandiamono;
  • psicologa/o;
  • volontarie associate alle Curandaie;
  • staff dell’Associazione Le Curandaie.


Perché abbiamo bisogno di voi

Il vostro supporto è fondamentale per la realizzazione del progetto.
Al raggiungimento dell'obiettivo di 10.000€ ci sarà possibile:
- attivare gli sportelli psicologico e burocratico
- avviare il corso di lingua italiana 
- offrire opportunità educative extrascolastiche gratuite col #ciandiamonoi
- attivare il percorso basato sul metodo TRE (Trauma Release Exercise) per superare abusi psicologici ed emotivi
 

Le Curandaie

Siamo l’Associazione Le Curandaie, nasciamo nell’ottobre 2015 al fine di svolgere attività di utilità sociale e attivare un circuito di iniziative culturali, economiche e sociali, valorizzando la ricchezza del tessuto sociale.

Gli spazi de Le Curandaie si trovano a Le Cure, un rione storico di Firenze, sono un luogo confortevole e accogliente, uno spazio fluido, che si adatta a chi lo usa, dove si crea cittadinanza, socialità, solidarietà. Sono molteplici i progetti che prendono vita in questo spazio e che coinvolgono non solo noi ma tante altre associazioni della zona. 

I nostri ambiti di Intervento sono:
- inclusione sociale; 
- attività di sostegno per soggetti svantaggiati; 
- laboratori didattici e creativi; 
- attività culturali;
- organizzazione di incontri e dibattiti;
- sostegno alla genitorialità.


Come Contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci”,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT49J0832502800000000201018 - intestato a Le Curandaie APS indicando nella causale: campagna di crowdfunding "Aretè Donne" in corso su Eppela,
  • acquistando i Prodotti Pensati con il Cuore presso le sedi Coop.Fi di Coverciano, Cimabue , Caracciolo, Madonnone, Fiesole, Compiobbi, Caldine.
Finanziato
10.089 € Raccolti
Parità di genereLavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianze
Dora Nera

Dora Nera è il primo festival della città di Torino, interamente gratuito, dedicato alla cultura noir in tutte le sue sfumature: dalla letteratura al cinema.  

Dal 2021 per tre giorni, a novembre, si alternano tavole rotonde, reading, performance musicali e proiezioni cinematografiche. il tutto, nella barocca e spettacolare location dell'Oratorio San Filippo Neri, a pochi passi dal Museo Egizio. 

Il calendario culmina, ogni anno, nell'assegnazione di due premi: uno alla carriera e uno al miglior romanzo edito nei 12 mesi precedenti il festival.

Dalla terza edizione Dora Nera aprirà anche alle scuole con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti delle secondarie di primo e secondo grado che incontreranno - la mattinata di apertura del festival - autori e autrici che hanno scritto gialli e noir per i più giovani.

 

IL DESTINO NON E’ UN FINALE GIA’ SCRITTO. DORA NERA E IL SOCIALE

“Nel suo affermare che nessuno è al sicuro, e che la società non è più quella madre affettuosa e protettrice con cui ci hanno incantato per anni, il noir dice la verità”. Parte da queste parole dello scrittore Piergiorgio Pulixi l’urgenza di dare uno sbocco “sociale” al Dora Nera, capace in questi anni di raccontare il reale e le sue storture ma con il limite di non aver ancora dato voce diretta alle storie e alle lotte di chi quelle contraddizioni le vive sulla propria pelle. 
Ben lungi dal voler individuare un potere socialmente taumaturgico della narrativa, nella scorsa edizione abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione con la Casa di Ospitalità femminile gestita a Torino dal Gruppo Abele (onlus fondata e presieduta da don Luigi Ciotti) in convenzione con la Città di Torino. 

Questa collaborazione, cui ci proponiamo di dare continuità e che puntiamo a implementare, ha portato nel 2022 alla creazione di un gruppo di lettura per 11 donne senza fissa dimora ospiti della struttura. Con il supporto e il coordinamento di due operatrici, due volontarie e un’arteterapeuta, le donne - diverse per vicissitudini personali e provenienza geografica - hanno fatto un lavoro di lettura e interpretazione sui testi della scrittrice Alice Basso, sfociati in due momenti di incontro con l’autrice: un primo, privato, a chiusura del gruppo di lettura; il secondo, più allargato, alla presenza di una trentina di lavoratori e lavoratrici della onlus. 

Per l’edizione 2023 l'obiettivo è mantenere il gruppo di lettura, incentrato sulle figure letterarie di Lolita Lobosco, nata dalla penna di Gabriella Genisi e di Blanca un personaggio ideato da Patrizia Rinaldi, entrambe balzate alla cronaca per le fiction Rai che dalle protagoniste prendono il titolo. 

Con l’equipe di lavoro già rodata lo scorso anno, l’intermediazione di quella di Babelica e grazie al coinvolgimento di docenti universitari, il gruppo di lettura (che incontrerà le autrici) sarà anche un gruppo di visione.  

Ma la vera sfida sarà il passo successivo. Obiettivo è infatti tradurre fragilità e lotte delle persone - donne e uomini - accolte all’interno dei servizi del Gruppo Abele e di altre organizzazioni operanti in bassa soglia, in storie vere e proprie. Cinque tra scrittori e scrittrici del panorama noir, giallo e poliziesco italiano, svolgeranno servizio di volontariato e, previo lavoro di mediazione e selezione delle operatrici e degli operatori, “adotteranno” le storie di vita delle persone in situazione di fragilità, da cui nasceranno 5 racconti inediti loro ispirati e con le quali saranno concordati i finali. Una possibilità di rimodulare il destino, riscrivendo un futuro che, allo stato attuale, ha i connotati di una strada senza via d’uscita.

I racconti saranno poi pubblicati in un volume distribuito durante il Festival Dora Nera e in occasione dell’evento di apertura del Festival il 10 novembre sera alla presenza degli autori e di chi ne è stato ispiratore (se lo vorranno).


 

Finanziato
10.778 € Raccolti
Sconfiggere la povertàParità di genereRidurre le disuguaglianze
NASCA - il teatro

Chi Siamo

Photo Aldo Sansò

NASCA-Teatri di Terra è una sigla teatrale che si muove e nasce dall’esperienza e dalla volontà dell’attore e regista salentino Ippolito Chiarello, per sviluppare un lavoro di ricerca e proposta artistica con un occhio attento al territorio e lo sguardo proteso al mondo, con l’intento di portare avanti l’educazione alla cultura teatrale e inevitabilmente a tutte le forme d’arte.

            Nell’ambito della ricerca e dell’azione culturale sul territorio, NASCA trova i suoi principi ispiratori nel concetto di teatro e di attore “ecosostenibile”, di cultura, nel senso più ampio possibile, attenta nella sua espressione a preservare i “territori naturali”, senza mistificare e “inquinare” corpi e spazi d’azione. Un agire che ritorna a costruire a partire dall’uomo e dalla terra che calpesta e non per sfuggire al progresso, anzi per poterlo rendere possibile e rinnovabile, attento agli effetti collaterali delle scoperte umane. 

Con questo progetto, NASCA, si propone quale laboratorio della scena e delle arti, prima di tutto una casa virtuale, presente ovunque e capace di trasformare spazi in luoghi “abitati” e attenta nella progettazione degli spettacoli e delle azioni formative alla ricostruzione di una relazione reale tra pubblico e artista, attenta a rendere l’evento teatrale una questione quotidiana. 

Per realizzare questo percorso di riavvicinamento e formazione di nuovo pubblico, Ippolito Chiarello fonda nel 2009 il BARBONAGGIO TEATRALE, ormai conosciuto fuori dai confini nazionali ed Europei.

Questo viaggio nomade nelle varie parti del mondo, con i propri spettacoli portati per strada e in teatro, trova finalmente anche una CASA FISICA, da condividere da subito con la gente e gli artisti del quartiere e della città di Lecce. Un luogo fisico di RESIDENZA ARTISTICA permanente. Uno spazio che non sarà solo un teatro, ma molto di più. “NASCA il teatro” si chiamerà, ispirandosi a un grande e importante naso che annusa i luoghi e perché bisogna far “nascere” percorsi artistici e arrivare in tutti gli angoli delle nostre strade. In una zona periferica della città di Lecce, con l'obiettivo di agire a partire dai quartieri, con-fondersi realmente con tutta la città e insieme arrivare oltre oceano, con un'unica voce fatta di tante belle “differenze”. Con l’azione artistica creare nuova consapevolezza nei cittadini e creare cambiamenti e innovazione. Consolidare una parola bellissima “comunità”. 

I NOSTRI OBIETTIVI - UTILIZZAZIONE FONDI

1) L’ allestimento partecipato, in regime di auto costruzione e auto montaggio, delle strutture e degli arredamenti dello spazio; Acquisto dei materiali e delle attrezzature tecniche per il teatro.
2) L’avvio del primo processo di produzione artistica partecipato con il quartiere 167B di Lecce, che ospita lo Spazio. “Com'eravamo” - voci e canti degli abitanti. Raccontare la periferia al “centro” della città e agli altri quartieri.  
3) L'avvio di un progetto permanente di formazione teatrale e artistica più in generale (danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema) per l'infanzia, che abbia carattere gratuito e/o di scambio di servizi con la banca del tempo. 
4) L'avvio di un progetto permanente di formazione teatrale e artistica più in generale (danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema), per i più grandi.
5) La costruzione di una banca del tempo e di scambio tra le varie arti. Abitare e usare lo spazio in cambio di servizi artistici alla comunità.
6) Allestire uno spazio in cui artisti e operatori dei vari settori possano trovare terreno fertile e tempo prezioso per nuove creazioni. Attivare residenze artistiche. Abitarlo anche per lunghi periodi e restituire il lavoro al quartiere, alla città e traghettarlo oltre i confini cittadini.
7) Dare ospitalità e organizzare una rassegna annuale dal titolo UNO. Artistə e professionistə anche di altri ambiti, che si sono distinti nel creare un loro percorso originale e in solitaria, che ha “provocato” trasformazioni nell'attraversamento dei loro ambiti.
8)Organizzare eventi e rassegne strutturate di danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema

Beneficiari (diretti e indiretti)

Lo spazio sarà da subito condiviso con gli abitanti del quartiere, grandi e piccoli, con la città e gli artistə che vorranno adottare NASCA come luogo dove costruire e realizzare parte del loro percorso, in un'ottica di scambio e reale tessitura di una rete virtuosa, che costruisce azioni che tendono alla crescita e alla realizzazione degli individui e della comunità, che compongono la stessa. 

MANIFESTO COSTITUTIVO: l'infanzia come punto di partenza per tutta l'azione progettuale di questo nuovo luogo. L'assoluta gratuità dei servizi dedicati ai Bambini.
 

Chi c'è dietro al progetto

Photo Aldo Sansò

  • NASCA TEATRI DI TERRA (promotore) - Sigla teatrale che si muove e nasce dall’esperienza e dalla volontà dell’attore e regista salentino Ippolito Chiarello, per sviluppare un lavoro di ricerca e proposta artistica con un occhio attento al territorio e lo sguardo proteso al mondo, con l’intento di portare avanti l’educazione alla cultura teatrale e inevitabilmente a tutte le forme d’arte. Oltre all’attore Ippolito Chiarello con Nasca, impegnati nel costruire un pensiero artistico e inclusivo a 360°, in questo nuovo spazio della città, un gruppo eterogeneo di artisti, associazioni e residenti:
  • BARBARA TOMA (Robabramata) - Tramite la produzione di spettacoli, performance, produzioni video e l’organizzazione di laboratori ed eventi, legati soprattutto alla danza, dal 2006 lavoriamo per promuovere le arti performative e la creatività in generale come elementi fondamentali per la formazione dell’individuo.
  • SILVIA PERRONE (Sati Onlus) - È un associazione che fin dal 2014 promuove la diffusione della meditazione Mindfulness per il benessere della persona attraverso attività di sensibilizzazione e formazione basate sulle Neuroscienze.
  • ROBERTO QUARTA (Contemporary Art Addiction) - Attiva dal 2001 utilizza l’arte come strumento di cambiamento sociale. Realizza eventi culturali, promuove gli artisti e dal 2008 è fondatrice dell’Ecologico International Film Festival.
  • SIMONA CLEOPAZZO (scrittrice), LUIGI NEGRO (Wellbeing culturale), FRANCESCA D'IPPOLITO (professionista del teatro), TITTI DOLLORENZO (professionista del teatro), MARCELLA BUTTAZZO (educatrice), MARILIANA BERGAMO (danzatrice).

Dove siamo

LECCE - Via Siracusa 26/28 - Zona 167B
Locale dato in comodato d'uso gratuito grazie ad Arca Sud e al Comune di Lecce

Finanziato
15.425 € Raccolti
Parità di genereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Onde Corte 2.0

Onde Corte 2.0

Costruiamo insieme la radio del futuro, per noi e per tuttə coloro che vogliono far sentire la propria voce!

Dopo oltre due anni dalla nascita del progetto della radio della Corte dei Miracoli di Siena vogliamo investire su quello che è diventato uno dei punti di riferimento della nostra associazione! 

Nel 2020, in piena pandemia, abbiamo cercato di offrire un servizio di web-radio che mantenesse unita la comunità in un momento così difficile. Dall’inverno del 2021 il progetto di Onde Corte si è concretizzato con dei cicli di dirette settimanali, arrivando a creare un contenitore per contenuti originali, dal valore culturale, artistico e sociale.

Per continuare a crescere e aumentare la qualità del servizio vi chiediamo un sostegno concreto per aiutarci a proseguire questo percorso, che permetterà di riunire diverse iniziative, non solo interne alla Corte dei Miracoli, ma di tutti i territori limitrofi attraverso partnership e collaborazioni con altre associazioni (Refugees Welcome, Arci Gay-Movimento Pansessuale, Associazioni studentesche, Sonar, Accademia Minima, Fridays For Future Siena, Ciclomaggio, sindacati, Cretecon, Fustella Rotante).

Crediamo in questo progetto perché può dare risalto alle varie realtà che ci circondano, molte delle quali non godono di uno spazio per far sentire la propria voce. Siamo sicurə che con mezzi migliori saremo in grado di gestire al meglio le dirette e una presenza più costante sul web: questo necessita di un ampliamento della base redazionale, la creazione di un coordinamento che possa lavorare con continuità, l’acquisizione di diritti ed abbonamenti che permettano una presenza sulla rete più funzionale, nonché la possibilità di proporre contenuti, prevalentemente musicali, altrimenti coperti dal copyright.

Piano di finanziamento

Abbiamo pensato di suddividere il nostro progetto in due step: al raggiungimento dei quali otterremo un raddoppiamento della somma da parte della Fondazione Il Cuore si Scioglie, ognuna funzionale ad un livello diverso di sviluppo. 

Il primo obiettivo per la raccolta fondi prevede una soglia di 5.000€ (per una cifra complessiva di 10.000€) e sarà destinato all’adeguamento tecnico di Onde Corte: la creazione di una regia adeguata con un pc di fascia alta dotato di schede di acquisizione audio e video e corredato di microfoni e telecamere. 

Prevediamo inoltre l’allestimento di un punto di acquisizione audio e video da porre nella sala polivalente dove si tengono gli spettacoli musicali, teatrali e di danza; da qui sarà posta in essere una cablatura che colleghi le periferiche con la regia centrale, collocata nella sala di Onde Corte. Inoltre parte del budget sarà dedicato alla redazione di Onde Corte, ovvero un investimento per sostenere chi si occuperà del coordinamento delle attività, fornirà la direzione artistica e curerà i rapporti con i soggetti partner e lavorerà per rendere questa realtà sostenibile a lungo termine attraverso la ricerca di finanziamenti attraverso bandi e progetti.

Infine l’ultima sezione prevede la raccolta di ulteriori 2.500€ (anche questo step se raggiunto verrà raddoppiato per una cifra complessiva di 5.000€, sommati alla precedente per un totale di 15.000€) e sarà impiegata per gli ultimi passaggi: creazione di una cabina insonorizzata nella stanza di Onde Corte con un sistema di interfono interno per le comunicazioni con la regia, l’acquisto di abbonamenti per valorizzare la presenza web e di licenze per poter proporre contenuti coperti dal diritto d'autore. L’ampliamento della parte di acquisizione audio e video collegando anche altri due spazi dell’associazione in cui si svolgono la maggior parte degli eventi come presentazioni di libri, proiezioni, dibattiti nonché lo spazio esterno dove si tengono tutti gli eventi dalla tarda primavera all’estate.

La Corte dei Miracoli

Alle spalle di questo progetto ci siamo noi: l'associazione di promozione sociale Corte dei Miracoli di Siena.

Con il passare del tempo siamo diventati un punto di riferimento imprescindibile per la realtà senese e toscana, l’Associazione di promozione sociale “Centro Culture Contemporanee La Corte dei Miracoli” è sempre rimasta fedele a un dinamico mix di libera creatività e impegno sociale, divenendo col tempo un soggetto unico nel suo genere. 

L'idea alla base che ci ha spinto a credere in questo progetto è la convivenza e la reciproca influenza dei tre “pilastri” su cui si fonda l’essenza stessa di questa associazione: il campo sociale, quello culturale e quello formativo. Già dalla sua collocazione spaziale la Corte dei Miracoli sembra racchiudere e raccogliere in sé quei concetti di centralità e marginalità, inclusione ed esclusione, che rendono possibile la coesistenza di settori di interesse solo apparentemente separati, ma che in realtà non possono che interagire, contribuendo ad arricchire, anno dopo anno, giorno dopo giorno, quel vasto universo di esperienze, storie, accadimenti e mutamenti che ne rappresentano la natura più profonda e concreta.

La filosofia e la pratica d’azione della Corte dei Miracoli si basano sull’idea che la convivenza tra culture, la contaminazione reciproca e il meticciato culturale sono possibili soltanto se per ottenerle si compie un lavoro costante di ricerca, formazione e comunicazione sui temi delle migrazioni e della globalizzazione, oltreché su un supporto concreto alle fasce più deboli della popolazione. Attraverso le sue attività la Corte dei Miracoli sperimenta nuove forme di partecipazione attiva e di trasformazione sociale ispirate ai principi della giustizia e della solidarietà sociale, della partecipazione democratica alla vita della comunità, della garanzia dei diritti civili, sociali e umani in ambito locale e nazionale.

Negli spazi associativi sono nate e hanno trovato spazio realtà artistiche, culturali e di promozione sociale, che partendo da differenti linguaggi e specifiche progettualità contribuiscono allo sviluppo dei suoi obiettivi generali. Ampio spazio è dedicato alle attività per bambinə e ragazzə con corsi di educazione al ritmo, inglese in movimento, teatro, musica.

Come donare

Sostenere Onde Corte 2.0 è semplicissimo!

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Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a:

-   Corte dei Miracoli IBAN  IT31-F010-3014-2160-0006-3173-580  Causale “donazione liberale per progetto Onde Corte 2.0"

 

Finanziato
6.970 € Raccolti
Parità di generePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Il femminile plurale

Il progetto “Il femminile plurale”

Il femminile plurale prende le mosse dalla rilevazione dei bisogni delle donne accolte nella Casa di Accoglienza e di tutte quelle donne accolte nei progetti, che sentono la necessità di intraprendere un percorso di autonomia e realizzazione personale. In particolar modo durante l’emergenza sanitaria Covid-19, si sono riscontrati bisogni specifici che necessitano di essere presi in carico al fine di intraprendere un percorso di emancipazione personale delle donne, anche in relazione a vissuti familiari talvolta connessi a situazioni di violenza non solo fisica, ma soprattutto psicologica.

Le donne che partecipano allo Spazio Donna dell’Associazione PortAperta  spesso sono prive di conoscenze, competenze e strumenti digitali, oggi essenziali per la vita quotidiana, come ad esempio seguire i figli nella didattica a distanza o accedere ai servizi tramite SPID. Si aggiunge anche la necessità di saper utilizzare nuovi strumenti e metodologie per promuovere competenze trasversali e propedeutiche per l’inserimento lavorativo.

Inoltre, tramite il progetto, si intende creare nel territorio aglianese uno spazio di comunità protetto per le donne che presentano fragilità dovute alla condizione familiare e personale, uno spazio di socializzazione e condivisione che possa, anche, evitare il rischio di solitudine ed emarginazione, non solo delle donne, ma conseguentemente dei nuclei familiari.

Sostenendo il progetto ci potete aiutare a dare un orizzonte nuovo a quelle donne che stanno percorrendo un cammino difficile, contribuendo ad aiutarle a guardare lontano.

Creeremo uno spazio attrezzato per l’alfabetizzazione digitale che andrà ad aumentare i servizi offerti dallo Spazio Donna, nato come luogo dove le donne si incontrano, parlano, si aiutano e apprendono nuove competenze. Competenze, quelle digitali, che nel mondo distanziato dalla pandemia da Covid-19 sono fondamentali per l’autonomia personale. Imparare ad usare il computer, avendo accesso ai servizi digitali, oggi vuol dire fare un passo verso l’inclusione sociale e riprendersi la propria vita.

Nello spazio donna la prima rete che si rinforza è quella amicale, creando un contesto di apprendimento e socializzazione, le donne si sentono meno sole e trovano la forza di chiedere aiuto e riprendere il loro cammino.

Come utilizzeremo i fondi

Se raggiungeremo l’obiettivo di 6.000 Euro, acquisteremo strumenti e materiali:
- 4 computer, 
- 3 tablet, 
- 1 stampante,
- 1 monitor + accessori
per avviare un laboratorio finalizzato a fornire alle donne competenze digitali utili per una crescita personale e professionale. Investiremo quindi su competenze digitali orientate all’inclusione sociale, spendibili dalle donne per la loro autonomia e l’uscita da situazioni di svantaggio.

Inoltre attiveremo docenze dedicate all’acquisizione di competenze digitali generali e attività di supporto alla gestione degli strumenti digitali in autonomia. Si prevede anche l’accesso autonomo per l’utilizzo degli strumenti informatici e la realizzazione di incontri specifici su temi inerenti l’autonomia, la cura e la salute, il benessere sociale, workshop tematici che avranno il duplice obiettivo di approfondire tematiche e acquisire informazioni e socializzare il vissuto.

L'Associazione PorAperta OdV

Nata come strumento operativo, socio-culturale del Centro d'Ascolto Caritas “Don Tonino Bello” e della Parrocchia di San Piero Agliana, dal 2002 l’associazione Portaperta realizza interventi, progetti e attività continuative in risposta ai bisogni delle famiglie e alle fragilità sociali emergenti del territorio su cui opera, il comune di Agliana.

L’ascolto del territorio ha portato l’associazione negli anni a consolidare attività e spazi per minori e per donne, fasce più deboli della società, con progetti mirati all’inclusione e all’interazione sociale, alla promozione della cittadinanza attiva e alla diffusione dell’intercultura.

Il contrasto all’insuccesso scolastico minorile, l’attivazione dei corsi d’italiano, lo Spazio Donna e la Casa di Accoglienza sono il centro dell’attività dell’associazione per prevenire fenomeni di emarginazione sociale; oltre alla proposta di momenti di aggregazione e socializzazione aperti al territorio, che risultano complementari all’attività educativa e decisivi per l’inclusione sociale delle fasce deboli nella comunità.

Il doposcuola dell'Associazione, attivo dal 2002 è uno spazio socio-educativo rivolto a minori dai 6 ai 14 anni in situazioni di difficoltà scolastica, linguistica e socio-familiare. Molte famiglie portano richieste di supporto, accompagnamento ed orientamento nelle difficoltà. Particolarmente ricorrenti sono le richieste relative all’orientamento nel mondo della scuola dei figli ed all'acceso ai servizi. Il doposcuola, oltre al sostegno scolastico, propone attività ludico-laboratoriali volte all’integrazione e alla socializzazione e offre un servizio di mediazione scuola-famiglia.

Dal 2011 è attivo il corso d’italiano per sole donne, con servizio di baby-sitting, che accoglie una media di 40 frequentanti l’anno, provenienti da oltre 10 paesi diversi. Dal corso di italiano per sole donne è emersa con sempre più forza la richiesta da parte delle corsiste di poter condividere uno spazio non solo per l’apprendimento dell’italiano, ma anche per fare altre attività. È nata da qui l'esigenza di strutturare in maniera più specifica uno Spazio Donna per promuovere la socializzazione e i saperi di ognuno, stimolare il confronto tra donne e mamme portatrici di vissuti diversi.

L’attenzione verso l’universo femminile e le crescenti situazioni di emarginazione sociale, dovute anche alla lontananza dal contesto familiare e culturale nel caso di donne straniere, o più in generale a situazioni di violenza e disagio socio-economico, ha spinto l’associazione ad intraprendere un nuovo percorso. Nel 2010, a fronte dell’acquisizione di una casa da parte della Parrocchia, l’associazione si è resa disponibile ad accogliere persone in situazione di grave emergenza abitativa segnalate da Caritas, come risposta di emergenza temporanea. Nel 2011 la struttura è stata destinata all’accoglienza diffusa dell’Emergenza Nord Africa. Da allora la struttura è stata sottoposta a ristrutturazione e conversione in due appartamenti. Dal 2017 è attivo, come Casa di accoglienza per donne sole e/o con figli minori a carico, l’appartamento posto al piano terra e dal 2019 anche l’appartamento posto al primo piano, precedentemente destinato all’accoglienza di donne richiedenti protezione internazionale.

 

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Finanziato
6.373 € Raccolti
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SATIRA E SOGNI: l'opera completa di Sergio Staino in rete

Ciao a tutti, sono Ilaria Staino, la figlia di Sergio.

Insieme a mia madre, Bruna, mio fratello Michele, gli amici e tutti gli affetti di Sergio abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per poter realizzare insieme il suo sogno: dare vita a un portale, completamente libero e accessibile a tutti, che raccolga il suo lavoro, che, come pochi altri, racconta mezzo secolo di storia d'Italia.

Perché venga salvaguardato, perché non vada perso, perché tutti ci possano navigare.

Era il 2019 quando mio padre mi ha chiesto per la prima volta di occuparmi di questo archivio: aveva paura di andarsene lasciando tutto quello che aveva disegnato, immaginato, costruito e sognato senza un contenitore. Oggi vogliamo - e dobbiamo - portare avanti questo progetto.

Nostro padre è stato uomo generoso e buono, i suoi disegni sono dappertutto, sparpagliati in ogni angolo del globo, regalati a chiunque gliene chiedesse uno, impressi sulle tovagliette, piatti, tovaglioli di innumerevoli ristoranti e trattorie di tutta Italia. Qualsiasi superficie per lui era una possibile tela sulla quale esprimersi.

L’intero progetto ha un costo complessivo che supera i 150.000 euro. Per portarlo a termine stimiamo almeno un anno di lavoro coinvolgendo professionisti specializzati e tanti, tanti validi collaboratori che con pazienza certosina e professionalità, ricostruiranno la sua opera e realizzeranno questo archivio digitale.

Il cantiere è già aperto da un anno. Abbiamo raccolto e censito oltre 20.000 opere che stiamo digitalizzando affrontando i primi costi, più di 40.000 euro, grazie a fondi personali e contributi degli amici. 
Ora sta per partire la schedatura, l'aggancio delle schede alle immagini e il loro caricamento sulla piattaforma, utilizzando un software espressamente elaborato a questo scopo.

Ci mancano 110.000 euro per concludere l’opera. Un traguardo che possiamo raggiungere insieme, con obiettivi intermedi, e grazie al contributo di tutti coloro che credono in questo progetto.

Ci siamo posti un primo obiettivo di 75.000 euro con i quali riusciremo a concludere la digitalizzazione e la realizzazione del software.

Se raccoglieremo i successivi 35.000 euro, raggiungendo quindi l’obiettivo finale di 110.000 euro, potremo invece completare il lavoro.

In questo modo coroneremo il sogno di realizzare il portale entro il 2025, accessibile gratuitamente a chiunque.

Abbiamo bisogno di te, aiutaci a realizzarlo.

Siamo fiduciosi di farcela, perché abbiamo avuto la prova che l'amore per Bobo e per Sergio è diffuso. E ci sosterrà anche in questa impresa, da realizzare insieme.

Grazie.

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96%
-29 Giorni
UN GOAL PER SILVIA!

Ciao,
siamo la moglie e le amiche di Silvia, una donna straordinaria che, negli anni, ci ha fatto sognare con le sue imprese sui campi di calcio e divertire con la sua irriverente simpatia.

Chi conosce in modo profondo Silvia, o anche chi l'ha incontrata solo poche volte, ha impresso nella propria memoria la sua travolgente parlata fiorentina, il suo carattere generoso e solare, la sua voglia di vivere e di stare in compagnia.

Silvia è una pietra preziosa, una presenza incisiva nelle nostre vite e in quella delle persone a lei care. Una donna speciale che tutti ricordano per il sorriso contagioso e per quelle battute sempre pronte a stupirti e a portarti lontano dai pensieri negativi.

Silvia è stata una grande giocatrice di calcio e punto fermo della nazionale italiana, una ventata d'aria fresca da respirare a pieni polmoni.

Trascinatrice e risolutrice, nessuno del mondo del calcio può dimenticare  le sue gesta sportive, oltre che la tenacia e la determinazione con le quali ha affrontato lealmente ogni impegno che l'ha vista protagonista.

È la Silvia Fiorini dei primi mondiali in Cina e poi quelli in America. 
È La Silvia vice campionessa d’Europa, la Silvia dello scudetto ad Agliana. 
La Silvia delle tante imprese.
La Silvia pioniera del calcio. 

La Silvia che ha bisogno di centrare il suo ultimo GOAL!

Purtroppo, a luglio di questo anno 2023, ha avuto un'emorragia cerebrale rimanendo in coma per diversi giorni. I medici non ci avevano dato molte speranze sul fatto che Silvia potesse superare le prime ore, ma lei ha messo in gioco tutta la sua grinta e ha superato l’ostacolo. 

Adesso ne ha molti altri davanti a sé. 
Adesso è su una sedia rotelle ed è in grado di muovere solo parte del suo corpo. 
Non è autosufficiente e quello di cui lei ha bisogno è un percorso riabilitativo all’interno di una struttura altamente specializzata.  

Quello che vogliamo fare è cercare di darle più tempo possibile per prepararsi al rientro a casa che non sarà sicuramente facile. 

Io, Camilla, che sono sua moglie, la nostra bambina nata a Luglio dello scorso anno, e tutte le amiche e gli amici che le vogliono bene, speriamo di riaverla a casa con noi al più presto! 


Ma prima ci aspetta almeno un anno in una clinica specializzata che avrà il costo di 300 euro al giorno, per un totale di oltre 110.000 euro in un anno. In clinica potrà affrontare un percorso neuroriabilitativo che la aiuterà a recuperare il maggior numero di funzioni fisiche e neurologiche possibili.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare questa raccolta fondi, perché tutto il nostro sostegno e quello della sanità pubblica non basta. C’è bisogno di tutti voi!

Se tutti insieme riusciremo a raccogliere la soglia di 55.000 euro, potremo garantire a Silvia almeno 6 mesi in clinica. 
Ma vorremmo andare molto oltre! Se riuscissimo a raggiungere la soglia di 110.000 euro, la permanenza in clinica potrà essere di 1 anno.

È così che, tutti insieme, le permetteremo di avere tutta l’assistenza necessaria per il suo recupero, tornando ad abbracciarci tutti e a farci sorridere come solo lei sa fare.

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Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci” oppure scegliendo una delle ricompense disponibili,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT98D0760113900001069225256 - intestato a Silvia Fiorini.


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Grazie di cuore a tutti coloro che aiuteranno Silvia!

54%
-64 Giorni
Salute e benessere
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Aggiornamento al 12 aprile 2024

Salve a tutti e bentrovati. 

Io e la Katia desideriamo aggiornarvi sul prosieguo del nostro progetto.

Come molti sanno i locali che attualmente ospitano il colorificio, futura sede del nostro bistrot, saranno liberi a partire dal 1 giugno 2024, abbiamo pertanto deciso di variare l'ordine delle opere da porre in essere e nel frattempo portiamo avanti tutte le pratiche burocratiche ed i permessi necessari.

Cominceremo quindi con il cortile interno che ci aiuterà a rendere l'ingresso al ristorante maggiormente accattivante e gradevole.

Di seguito alcuni frame del render pressochè definitivo.

L'effetto che vogliamo ottenere è lo stesso che si ha quando si accede ad un parco tematico, vogliamo che le persone si sentano in vacanza in un luogo "pazzesco" a pochi minuti dalla propria abitazione.

Con questo primo intervento avremo un ambiente esterno molto elegante e gradevole già per la stagione estiva 2024, in modo da far assaporare un vento di novità ai nostri ospiti, presumibilmente da giugno 2024.

Non appena avremo preso possesso dell'ex colorificio partiremo con i lavori di ristrutturazione dell'area bistrot.

Il Bistrò di Mare, sarà questo il concept che svilupperemo, vedrà protagonista un arredamento minimal nei materiali ma confortevole, inclusivo e conviviale. 

L'ambiente sarà informale e luminoso, caratterizzato da materiali naturali, con un grande lucernario che dominerà la sala principale permettendo di modulare la luminosità dell’ambiente.

I pilastri centrali saranno lasciati in cemento grezzo e racchiusi dentro a una teca in cristallo illuminata.

I grandi lampadari arricchiranno gli spazi insieme a lampade a parete dal design anni 50.

I tavoli avranno un piano in legno e la mise en place sarà informale. Il mix di sedie in legno ispirate agli anni 50
renderanno comunque confortevole la permanenza a tavola. 

Un grande bar darà il benvenuto agli ospiti e li intratterrà anche nel dopocena con una offerta di bere miscelato.

Ecco alcune immagini che vi aiuteranno a rendere l'idea.

Completata la zona Bistrò che ci vedrà impegnati per un periodo da 3 a 5 mesi circa, daremo il via alle danze in questo nuovo format di ristorazione; ovviamente vi inviteremo all'inaugurazione e potrete iniziare a spendere i vostri voucher con la relativa ricompensa.

Successivamente chiuderemo l'attuale ristorante per dedicarci alla sua riconfigurazione: infatti realizzeremo il Ristorante Gourmet che vedrà la nostra Chef Katia protagonista delle esperienze che si vivranno in sala.

La zona gourmet avrà un aspetto più elegante, in linea con la proposta gastronomica. Sedute imbottite, tavoli con piano in marmo e piccoli divani creano tavoli riservati e sofisticati.

I colori sono l’arancio mattone del velluto e delle sedute abbinato ad un colore ottanio sulle pareti.

Cambiando l’ingresso dal cortile l’attuale scala potrebbe essere utilizzata come cantina vini.

E un simpatico “carrello cocktail” porterebbe il bar direttamente a tavola dagli ospiti.

Date un po' un'occhiata qui sotto…

Terminata anche questa parte passeremo alla realizzazione della vera e propria attrazione di tutto questo progetto: la Terrazza.

Servono poche parole per descriverla… le immagini parlano da sole.

Bella vero? Tutti coloro a cui l'abbiamo fatta vedere non vedono l'ora di sedersi, strano vero?

Molti dei nostri clienti non hanno potuto partecipare alla festa dei 20 anni e non hanno saputo o si sono dimenticati della nostra iniziativa qui su Eppela, abbiamo pertanto deciso di riaprire la campagna fino al 31 maggio 2024 garantendo una ricompensa intermedia che stimolasse e gratificasse comunque.

Infatti per coloro che parteciperanno entro il 31 maggio 2024 sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 200 x 1,5 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Per noi sarebbe una ulteriore conferma e dimostrazione di fiducia: datevi da fare quindi, c'è spazio per tutti e non vediamo l'ora di ospitarvi nella nostra nuova e super intrigante location.

Un grande abbraccio,

Katia e Francesco.

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Collegno, 17 settembre 2023

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamoci un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° alla fine della campagna sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

24%
-34 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
99 posti per sognare

IL TUO AIUTO ALLA GESTIONE DELLA BOMBONIERA DELLA CULTURA

A Monte Castello di Vibio in Umbria c'è un teatro magico! É il Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo con 99 posti per sognare!  Davvero un gioiellino. É stato costruito nel 1808 da nove famiglie del paese. Si tratta dell’unica testimonianza architettonica in miniatura del teatro settecentesco all’italiana di stile goldoniano.

 

"Da quattro anni il Teatro della Concordia è chiuso. Prima la pandemia e poi i lavori di ristrutturazione necessari per la valorizzazione, funzionalità e sicurezza.  Questo lungo periodo di inattività ha comportato una perdita annuale di oltre 50 mila euro per l'associazione Società del Teatro della Concordia! L'obiettivo che ci siamo posti con questa raccolta fondi è di recuperare parte delle perdite economiche indispensabili per finanziare le attività connesse alla ripresa. Solo così saremo in grado di riaccendere le luci sul palcoscenico di questa magnifica bomboniera della cultura ". (Edoardo Brenci - Presidente Associazione Società del Teatro della Concordia).

 

 

La riapertura del Teatro è imminente poiché i lavori stanno giungendo al termine. Tuttavia con questo lungo periodo di inattività la Società del Teatro della Concordia, associazione che gestisce il teatro, si trova nelle condizioni di non avere i fondi necessari alla ripartenza.

Per questo motivo la nostra associazione lancia la raccolta, per poter riprendere le attività.

Con i primi 15mila euro procediamo al riordino e all’allestimento delle sale del Teatro, potenziamo le collaborazioni di back office, procediamo con piccole azioni di promozione e riaprire per le visite. 

Con l’obiettivo successivo a 37mila euro realizziamo l’evento di riapertura e programmiamo la stagione 2024; sosteniamo i costi dei sevizi tecnici e di front office, realizziamo una più ampia comunicazione di riapertura al mondo del Teatro della Concordia. 

Aiutaci a salvaguardare il Teatro della Concordia e donargli un nuovo inizio! 

La tua donazione, piccola o grande che sia, ci aiuterà ad assicurare che il Teatro della Concordia rimanga in vita, protetto e custodito per amore della cultura e soprattutto per amore delle nuove generazioni.

Insieme a te per riaccendere i riflettori sul palco del Teatro più piccolo del mondo!

Grazie!

CHI SIAMO

Società del Teatro della Concordia è un’Associazione nata dalla passione di un gruppo di volontarie e volontari motivati dalla voglia di valorizzare, tutelare e gestire il Teatro del paese.

Si costituisce nel 1993 quando il Teatro della Concordia, dopo 42 anni di incuria del tempo, venne restaurato dalla Regione Umbria grazie ai fondi europei ridando nuova vita ad uno dei Borghi più Belli d’Italia, Monte Castello di Vibio.

La sua gente era legata al piccolo teatro perché aveva rappresentato il cuore aggregativo del paese fino al dopoguerra.

Alla passione e al senso civico si è affiancata l’operatività dell’Associazione con l’obiettivo di tutelare e far conoscere il Teatro della Concordia. L'economia del territorio, che fino a quel tempo si basava sull'attività contadina, era venuta meno e questo bene culturale poteva costituire la riconversione per lo sviluppo del turismo culturale.

 

HELP US RE-OPEN THE LOCAL CULTURAL GEM: TEATRO DELLA CONCORDIA

In Monte Castello di Vibio, Umbria, there is a magical place! It's Teatro della Concordia, the smallest theatre in the world with just 99 seats! A true gem. It was built in 1808 by nine local families. It represents the only architectural evidence of the 18th-century Italian Goldoni's theatre style on a small scale.

“The Teatro della Concordia has been closed for 4 years now. First, because of the Covid pandemic, and then for necessary renovation works to enhance its functionality and safety. Our fundraising campaign aims to recover part of the essential economic losses to fund activities related to the restart. We’d like to turn the lights back on the stage of this magnificent little gem of culture”.

(Edoardo Brenci - President of the Teatro della Concordia Society Association).

The theatre reopening is upcoming as the works are coming to an end. However, this long period of inactivity means that the Società del Teatro della Concordia, the association that manages the theatre, has run out of funds and needs your help in order to start its activities again.

The purpose of this crowdfunding is to allow us to cover the reopening costs.

We need 15,000 euros to be able to reorganise and to set up the theatre, to enhance back office activities, to do limited promotional activities and to reopen for visits.

We need to reach the target of 37,000 euros to be able to organise a reopening event and a new 2024 cultural season for plays and concerts, to support the technical staff and the logistics that are necessary for any type of events and front office activities, and to carry out wider promotional activities.

Help us preserve the Teatro della Concordia and give it a new start! Any contribution large or small will help ensure that the Teatro della Concordia stays alive, also for future generations.

Only with your help we will be able to turn the lights back on the stage of this magnificent cultural gem.

Thank you!

 

ABOUT US

The Teatro della Concordia Society is an Association born from the passion of a group of volunteers driven by the desire to enhance, protect, and manage the local theatre.

It was established in 1993 when the Teatro della Concordia, after 42 years of neglect, was restored by the Umbria Region using European funds, coming back to life in Monte Castello di Vibio, one of Italy's most beautiful villages.


 

 

26%
-40 Giorni
Fortitudo - Una storia con la EFFE maiuscola

Chi siamo?

L’Associazione Museo Fortitudo è una associazione senza scopo di lucro, indipendente ed aperta alla partecipazione di tutti gli appassionati della Fortitudo Pallacanestro e della sua grande storia. 

Nata nel settembre 2021 – quale realizzazione del sogno di quattro amici da sempre tifosi della EFFE – l’Associazione Museo Fortitudo si è impegnata in questi anni nel recuperare materiale appartenente alla storia della Fortitudo Pallacanestro, con il grande sogno di restituire tutto alla città attraverso il racconto di questi incredibili 50 anni di storia, “Una storia con la EFFE maiuscola”. 

 

Il nostro obiettivo?

Quello di tramandare la storia ed il patrimonio della Fortitudo Pallacanestro, di incontrare i sogni di tifosi ed appassionati, di valorizzare l’enorme patrimonio di cimeli e memorabilia della Fortitudo Pallacanestro, restituire alla città tutto ciò che è stata la EFFE in questi anni. 

 

Come? Con una grande e memorabile esposizione, in Salaborsa. 

Dal 14 al 29 dicembre 2023 in Salaborsa, nel cuore di Bologna, si terrà la seconda grande esposizione della Fortitudo Pallacanestro: un evento unico, che consente ai grandi tifosi di ripercorrere la storia della EFFE attraverso un percorso espositivo suggestivo caratterizzato da centinaia di memorabilia, cimeli ed oggetti inediti. 

È un progetto di tifosi e per tifosi, un qualcosa di unico e mai fatto da nessun altro: e probabilmente non è un caso che provenga dal mondo Fortitudo. 

📌 Salaborsa / Bologna, (BO)

📅 14-29 Dicembre 2023 

💰︎ Ingresso libero

🎥 https://youtu.be/qxfGmxdJyPo?si=eRjNTgVjDUX24XLz

 

I precedenti. 

Il 13 dicembre 2021, presso lo Spazio Carbonesi, è stata inaugurata la prima esposizione della Fortitudo Pallacanestro. 

Oggi, a distanza di due anni, l'Associazione Museo Fortitudo torna con un progetto ancora più ambizioso: Una storia con la EFFE maiuscola in Salaborsa, nel cuore della città del basket. 

 

Come verranno utilizzati i fondi? 

L’obiettivo del crowdfunding è di coprire l'ultima parte dei costi dell’evento.

Fino a questo momento, noi di Associazione Museo Fortitudo abbiamo fatto con le nostre forze, supportati dai partner che ci hanno sostenuto. 

Ma ora il Grande Sogno ha bisogno anche di VOI. 

In particolare, questi sono tutti i costi che, complessivamente, abbiamo coperto e dovremo coprire: 

  • Hostess: 3.220,00 €
  • Security: 1.955,00 €
  • Allestimenti: 16.000 €
  • Comunicazione: 1.500 €
  • Eventi 2.500 €

A traguardo raggiunto, le ulteriori somme verranno utilizzate per sostenere i progetti e le attività della Associazione Museo Fortitudo: per acquistare ulteriori cimeli, per ampliare la collezione esistente, per organizzare future esposizioni e trovare un luogo sicuro in cui raccogliere tutto il materiale prezioso, etc.

 

E tu? Fortitudino e non, puoi fare la differenza.

Con le nostre forze siamo arrivati fino a qui, ma abbiamo bisogno anche di te e del tuo aiuto, per rendere eterna ed indimenticabile la storia della EFFE. 

Diventa anche tu parte, dall’interno, di questo Grande Sogno: la tua donazione può fare la differenza. 

Ti aspettiamo in Salaborsa, dal 14 al 29 dicembre!! 🏀🏀

59%
-23 Giorni
L'Arginata - Storie lungo il fiume

L’Arginata è un progetto partecipativo che coinvolgerà la comunità di Grosseto culminando in una pedalata lungo l’argine del fiume Ombrone, il 19 maggio 2024.

Un progetto innovativo che mira a valorizzare il territorio e a creare dialogo e scambio tra le generazioni: il viaggio di un'intera comunità che si attiva all'unisono!

COSA VOGLIAMO REALIZZARE

La Maremma è una terra che per la bellezza dei suoi paesaggi attrae ogni anno milioni di turisti. Ma – se si esce dal centro storico di Grosseto – quanto è realmente coinvolta la comunità nella vita culturale di questo territorio?

Ciò che abbiamo notato è che si creano poche occasioni di incontro, confronto, crescita. Pochi momenti in cui dar vita, insieme, ad un progetto culturale comune, che nasca "dal basso" e rappresenti davvero la comunità.

PERCHÉ UN’ARGINATA?

Non un semplice spettacolo ma un insieme di storie grandi e piccole.

Un percorso collettivo e inclusivo che coinvolge tutta la comunità - scuole, associazioni, imprese, famiglie, anziani - e che prevede la realizzazione di laboratori specifici in cui le persone raccontano le loro storie e le trasformano in performance artistiche. 

 

La performance finale sarà itinerante e si svolgerà lungo l’argine del fiume Ombrone, in bicicletta. Una pedalata che attraverserà il territorio e lo mostrerà in tutta la sua bellezza e diversità. I protagonisti saranno le persone con le loro storie. 

E a raccontarle saranno proprio loro: che "spettacolo", la nostra comunità!

 

LA CITTÀ COME SALA PROVA

Immaginate un’intera famiglia coinvolta nella costruzione del progetto:

  • i figli
  • i fratelli maggiori e gli adulti 
  • gli anziani 

“Anche voi partecipate all’Arginata?” 

“Hanno chiamato anche voi?” 

“Cosa vi hanno chiesto?” “

Cosa presenterete?” 

“Come lo presenterete?” 

Uno spettacolo che coinvolge tutti. Perché lo spettacolo è di tutti.

 

UNA PEDALATA LUNGA UNA VITA

Bene, adesso prendiamo la mappa del nostro comune e divertiamoci ad inventare un percorso, una pista, lungo cui raccontare la storia di Grosseto e del suo territorio! 

La partenza: il Parco della Maremma, un simbolo.

L’arrivo: le cascate della Steccaia, un altro luogo simbolo: quale grossetano, da giovane non ha mai fatto il bagno lì? Un attimo: e la pista? L’argine del fiume Ombrone, no?


 

COME AFFRONTEREMO IL PERCORSO? 

In bicicletta!

Un mezzo per tutti, anche per chi non ci va o ha paura di andarci - e può essere portato - che passa dappertutto e trasforma un lungo percorso in una meravigliosa passeggiata, anzi, pedalata.

Un grand tour in partnership con associazioni e cooperative di comunità, con rifornimenti e tappe, dove la città si racconti alla città, dove potremo riappropriarci del nostro territorio riscoprendo il valore di stare insieme, per il rilancio e la fruizione del territorio.

LO SPETTACOLO SIAMO NOI 

Ma per creare dialogo bisogna dialogare e darcene l’occasione. E quindi eccola! Una pedalata, una “girata” - come si dice in Maremma - anzi, un’Arginata.

Giovinezza, età adulta, maturità e vecchiaia: in 4 pit stop il territorio, diviso per generazioni, il proprio “spettacolo”. 

Sì, avete capito bene: perché lo spettacolo è la comunità, come nelle feste di una volta, dove tutto il paese e la città creavano da sé i propri appuntamenti e intorno a quelli si donavano occasioni di scambio e dialogo per creare qualcosa di unico, originale, irripetibile.

 

UNA BICICLETTA… NON PEDALA DA SOLA !

Un viaggio di mesi come il nostro necessita, oltre ai piedi e alle gambe, di un sostegno concreto. Nell’allestimento e nella preparazione, la comunità giocherà un ruolo fondamentale: tutti, aziende pubbliche e private, semplici cittadini, associazioni di categoria, interverranno concretamente per rendere possibile questo sogno

Per questo motivo abbiamo scelto di lanciare una campagna di crowdfunding: un modo per fare dello spettacolo di comunità una vera e propria iniziativa dal basso. Proprio come facevano i paesi di un tempo, anche noi possiamo ritrovare la forza della nostra comunità realizzando un’iniziativa tutti insieme e con le nostre forze.

Sostenere questo progetto significa dare voce ad un intero territorio e a realtà ancora sconosciute o consolidate; ma anche e soprattutto dare vita a un appuntamento replicabile anno dopo anno, che dia la possibilità di compiere un’esperienza unica di confronto, conoscenza e partecipazione a tutte le età e le inclinazioni, attraverso la realizzazione di performance sempre nuove, sempre vive.

 

 

LE RICOMPENSE PER CHI SALE IN SELLA INSIEME A NOI!

Se sei un'azienda, un'associazione, una realtà del territorio puoi entrare a far parte dei nostri partner e sostenere l'evento in tanti modi!

COME UTILIZZEREMO I FONDI RACCOLTI

Grazie al lancio di questa campagna e al sostegno di chi vorrà creare insieme a noi questo grande evento riusciremo a coprire:

  • allestimento dei 4 pit stop
  • spese per il noleggio delle biciclette
  • retribuzione dei formatori che organizzeranno i laboratori preparatori
  • spese di organizzazione, sicurezza e accoglienza per i partecipanti
  • comunicazione e gadgets dell’evento

 

LA TUA DONAZIONE VALE DOPPIO! 

Devi sapere che questa iniziativa parte dal basso ma ha già avuto una bella occasione: l’idea è stata infatti premiata dal bando "Social  Crowdfunders" promossa da Siamosolidali e sarà sostenuta da Fondazione CR Firenze che raddoppierà la cifra raccolta solo se riusciremo a raggiungere almeno la metà del nostro obiettivo in crowdfunding!

COME DONARE?

Puoi donare qui su Eppela facendo il LOGIN, utilizzando una carta credito o Google Pay e scegliendo una delle ricompense che abbiamo pensato per te oppure facendo una donazione libera. 

Se la campagna non avrà successo la tua donazione sarà riaccreditata entro pochi giorni ma noi speriamo che il sostegno di tanti, come te, ci aiuti a realizzare il nostro progetto.

In alternativa puoi fare un bonifico intestato a Associazione Confine Zero IBAN IT42C0623014300000040586676 specificando la causale “donazione liberale ARGINATA”

Per donare con Paypal
https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=XRPB77ZN4CXYC 

Con tante piccole e grandi donazioni riusciremo a raccontare la storia di un luogo facendolo diventare un teatro a cielo aperto!

Monta in sella e sostieni l’Arginata… è tua, è di tutti noi!

EHI, MA NON TI ABBIAMO ANCORA DETTO CHI SIAMO? 

Eccoci!

Siamo Chiara, Guido, Francesco e Alessia di Confine Zero, una compagnia teatrale  con sede nel cuore della Maremma Toscana, a Grosseto, che mette in scena  spettacoli site-specific, cioè pensati, scritti e messi in scena appositamente per un  luogo specifico. 

E non siamo soli

Beh, allora.. ti aspettiamo !

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-3 Giorni
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LOTTARE E NON ARRENDERSI MAI

La “giustizia” francese serva di un SISTEMA elitario globalista che vuole eliminare i diritti umani fondamentali e sottometterci ad una tirannia nazisanitaria ed ecocomunista sorretta da enormi e gravi menzogne criminali volte sia al genocidio per depopolare la terra, sia alla schiavizzazione di coloro che sopravviveranno sottomettendoli ad un controllo digitale totale, si è espressa condannando 11 persone per avere esercitato il loro sacrosanto diritto di libera espressione del pensiero alla scopo di protesta verso coloro che mentendo minacciavano i loro diritti inalienabili e la loro stessa esistenza e quella dei loro figli. Di quelle 11 persone solo una è rimasta fedele quanto detto e fatto!
Solo una persona è rimasta un Guerriero ViVi.
La “giustizia” francese ha emesso questa condanna nascondendosi dietro la patetica scusa, del tutto irrilevante rispetto al valore dei diritti fondamentali sulla libertà di espressione del pensiero, che tale espressione avesse una connotazione di odio. Ma odiare ed esprimere odio, senza minacciare, verso chi invece minaccia la tua esistenza e i tuoi diritti è un diritto, e odiare non è un crimine.
La presunzione criminale di questa “giustizia” francese di demonizzare il diritto di odiare anche quando viene espresso correttamente, senza minacce, ma solo dicendo la verità comprovata, solo perché è stato compiuto da più persone coordinate che per protesta hanno agito coralmente postando il medesimo testo, lì dove era lecito farlo, come su un social, dove i commenti erano aperti e il post attaccato era pubblico e redatto da personaggi pubblici, è così assurdamente in violazione della libertà di espressione che l’unico modo di spiegarla è che non siamo più innanzi ad uno stato di diritto ma ad una vera e propria “giustizia” di regime non diversa da quella che fu la “giustizia” nazista verso coloro che osteggiavano il sistema nazista.
E poi l’artificioso tentativo di far passare quei nazisti come vittime, perché pateticamente si sono sentiti turbati dai commenti, quando per forza di verità era ovvio che quei commenti avessero un contenuto duro ma giustificato e comprovato, quindi vero e giusto, dato che quei nazisti stavano chiaramente commettendo un crimine verso i diritti umani, e che questa infame “giustizia” francese non ha avuto il coraggio di riconoscerlo nonostante fosse più che lampante, è solo la ciliegina velenosa di una farsa putrida degna dei peggiori tribunali dittatoriali della storia.

Chi calpesta i nostri diritti e ci ruba la libertà, manipolando e sfruttando leggi palesemente in violazione dei diritti umani, per sopprimere qualsiasi espressione della verità in luoghi pubblici e aperti come erano i siti Facebook dei querelanti, sono niente altro che criminali nazicomunisti conniventi con lo sterminio vaccinale.

Io sono l’unico degli 11 che è rimasto un GUERRIERO ViVi FINO IN FONDO E AD OGNI COSTO, E CHE NON HA RINNEGATO NULLA DI QUANTO DETTO A QUEI NAZISTI CRIMINALI CHE PROMUOVEVANO LA VACCINAZIONE E CHE ADDIRITTURA LA VOLEVANO IMPORRE COME OBBLIGATORIA. 
E STIAMO PARLANDO DEGLI STESSI VACCINI TOSSICI CHE OGGI STANNO UCCIDENDO E AMMALANDO DECINE DI MILIONI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO!

Troverete il testo della mia difesa, letto durante il processo a nome di tutta la Forza di Lotta V_V,  
rispettivamente in italiano e francese:
https://t.me/vvvvvinc/32351
https://t.me/vvvvvincFRA/11323

Voglio esprimere la mia gratitudine e dedicare quella che io ritengo essere stata una vittoria, come lo è sempre quando riusciamo ad avere un voce in un mondo criminale che ci vuole zittire, all'intera Forza di Lotta V_V e a tutti i Guerrieri V_V.
La Forza di Lotta V_V giorno dopo giorno ci dà il coraggio, l'energia e gli strumenti per arrivare fino in fondo, per resistere alle pressioni, alle persecuzione e alle denigrazioni. 
E personalmente mi ha fornito i mezzi emotivi e mentali per andare ad esprimere in una sede ufficiale come un tribunale, in modo forte e chiaro, ciò che andava detto perché VERO E GIUSTO, e che quindi andava detto senza paura e a testa alta, e così ho fatto.

Questo è stato possibile solo grazie a tutti i Guerrieri ViVi di tante nazioni diverse che lottano senza sosta dando un esempio che galvanizza chiunque capisca che è il momento di lottare veramente! 
Perché quando si è sostenuti dall’unione di coloro che condividono gli stessi ideali universali e la stessa lotta per la rivendicazione dei diritti e delle libertà fondamentali, si ottiene la forza di superare se stessi, di andare oltre ciò che si pensava di essere in grado di fare, come è accaduto a me.
Da soli non siamo nulla, ma insieme, anche se siamo lontani, stiamo costruendo una Forza che può dire la verità, e sbatterla in faccia ai nazisti arrivando persino a farla tuonare in tribunale. 
Quindi non perdiamo mai, anche quando il nemico sembra colpirci, siamo una voce ascoltata, e così andiamo avanti, e non arrendendoci mai e facendoci ascoltare sempre ecco che noi tutti ViVi vinciamo comunque!!!

Ora la Forza di Lotta ViVi mi ha detto che vuole dimostrare al Sistema di essere una cosa sola, forte e solida e quando il Sistema colpisce con l’ingiustizia un ViVi, tutta la Forza di lotta, e tutti i Guerrieri ViVi e anche coloro che la sostengono dall’esterno, come i tanti FAN ViVi, sono pronti a sostenere quel Guerriero V_V che ha saputo reggere il colpo e non piegarsi e non arrendersi. 
Colpire un V_V è colpire tutti i V_V e così tutti i V_V reagiscono insieme.
E la Forza di Lotta ViVi ha detto che questa unione e questa forza si esprimerà fornendo l’aiuto economico per sostenere quanto imputato come ammenda al Guerriero ViVi, che unico fra 11, ha saputo resistere al SISTEMA nazicomunista!
L’ammenda imputata è di € 5.177. 
€ 5.177 per avere detto la verità a dei nazisti bugiardi e criminali che minacciavano la vita di tutti.

È grazie all’unione e al coordinamento che nascono dalla medesima volontà di lottare per diritti e libertà che rende i Guerrieri ViVi inarrestabili e che dimostrano al nemico che non potrà fermarci e che le vittorie sono le vittorie di tutti i V_V e non solo di quel particolare Guerriero V_V che in quel momento era in prima fila a lottare.

Facciamo sì che quindi questa vittoria sia di tutta la Forza di Lotta, che tutti i Guerrieri V_V siano in prima fila, facciamo sì che il SISTEMA ci veda dargli un altro colpo al suo ingiusto e nazista tentativo di farci tacere. Facciamogli vedere che ci siamo e che siamo forti e presenti, oggi e sempre, così come è stato il Guerriero ViVi in tribunale

Grazie a tutti per la vostra lotta!!
Grazie alla Forza di Lotta V_V!!
Buona lotta sempre!!

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-7 Giorni
Il Camping dei Talenti

Una vacanza dovrebbe essere un’occasione per rilassarsi ma potrebbe sembrare impossibile per un bambino con disturbi dello spettro autistico. Per un bambino autistico, infatti, allontanarsi da casa può essere un’esperienza stressante. Il cambiamento della routine può essere sconvolgente. Tuttavia ci sono molti modi per preparare genitori e i figli a vacanza. Soprattutto se si sceglie il posto giusto.

È proprio per far vivere delle vacanze in serenità alle famiglie con bambini autistici che l’Associazione Talenti Autistici ha deciso di ideare il progetto “Il Camping dei Talenti“.

L’obiettivo è regalare l’opportunità di vivere esperienze uniche, inclusive e avventurose per i bimbi/e con bisogni speciali.

L’idea è nata nel 2023 quando l’Associazione ha deciso di organizzare delle notti all’aperto per permettere ai bambini di ammirare le stelle cadenti. Per far questo, l’Associazione ha acquistato una “Casa Hobbit” che ha poi installato nel parco naturale in cui opera. 

Le “Case Hobbit” sono strutture uniche: interamente in legno, basse e con tetti verdi, munite di tutto l'essenziale. Hanno forme e dimensioni diverse, completamente personalizzabili in base alle esigenze.

La magia è accentuata dal luogo circostante, un bosco di circa un ettaro e mezzo, dove si può godere della pace e del silenzio, cosa fondamentale per i bambini che soffrono di questo tipo di disturbi.

La prima notte all’aperto è stata indimenticabile per tutti i bambini, partendo dalla preparazione della cena tutti insieme, al racconto delle storie seduti sull’erba vivendo la magia della notte, come la preparazione per la nanna, per poi addormentarsi in un luogo incantato sotto le stelle.

La Casa Hobbit è diventata così importante per i bambini che oggi è diventata il fulcro di tante attività che si sono sempre svolte regolarmente nei laboratori settimanali organizzati dall’Associazione come: letture animate, yoga, corsi di arte.

L’esperienza del glamping è così bella per i ragazzi che non può non essere condivisa!

Il sogno dell’Associazione è di poter finalmente ospitare gratuitamente tante altre famiglie con bambini che soffrono di disturbi dello spettro autistico, per offrire loro la stessa bellissima opportunità, per condividere la fortuna di poter scoprire e godere di un progetto del genere, permettendo loro anche di partecipare alle attività organizzate dall’Associazione: come le passeggiate nel bosco (lungo il percorso dei Tre Pini, un sentiero da poco ristrutturato, attrezzato con passerelle in legno, panelli didattici ed osservatori ornitologici), i laboratori artistici, la visita agli Alpaca, le pecorelle, le galline, i conigli. Sarà possibile anche dilettarsi in cucina, usufruendo del forno a legna, cucina, barbecue, collocati in uno spazio apposito.

Questo, per i bambini autistici che frequentano il Bosco dei Talenti, non può che essere un’opportunità: l’opportunità di accogliere nuovi ragazzi che condividono le stesse disabilità, accompagnarli nella loro tenuta, fare loro da guida acquisendo così sicurezza e sentendosi protagonisti.

Grazie al successo della raccolta fondi su Eppela, sarà possibile acquistare 2 Case Hobbit e installarle vicino a quella precedentemente acquistata in modo da creare un’area campeggio in grado di ospitare fino a 3-4 persone.


L’Associazione

La nostra associazione, “Talenti Autistici”, nasce nel Marzo 2020 dall’incontro di genitori di bambini autistici. Oggi conta circa 50 famiglie di bambini autistici in età compresa tra i 3 e i 15 anni circa.

Affrontiamo molte sfide, fra le quali:
- divulgare la cultura dell’autismo nella società come premessa per una inclusione serena dei bambini nella scuola e nella società, migliorare la qualità della vita di famiglie dei ragazzi con spettro autistico;
-  ricercare modi, mezzi e opportunità per migliorare la autonomia dei bambini autistici;
-  realizzare occasioni di incontro fra le famiglie dei bambini autistici e dei non autistici.
- sviluppare un progetto pilota che possa diventare un modello esportabile per la crescita di cittadini autistici attivi nella loro comunità: favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Organizziamo incontri presso scuole volti alla educazione alla diversità e all’inclusione come crescita per tutti, supporta le famiglie riguardo alle questioni burocratiche, promuove l’autofinanziamento attraverso iniziative di volontariato.

La nostra prima iniziativa dè stata quella di ricercare uno spazio in cui le famiglie potessero realizzare iniziative inclusive autonome e, date le caratteristiche dell’autismo, possibilmente in aree immerse nella natura.

La Regione Toscana, ha messo a disposizione della Associazione un’area del Parco di San Rossore, che si trova a San Piero a Grado. Nasce così il “Bosco dei Talenti”.

 

Il Bosco dei Talenti

Il Bosco dei Talenti è un luogo di pace, nel bellissimo Parco di San Rossore di Pisa, che nasce per promuovere l’inclusione e l’integrazione globale dei bambini nello spettro autistico, attraverso percorsi formativi sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno di essi e di azioni didattiche che siano in grado di assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra il mondo della scuola e quello sociale.

Una didattica ambientale che viene eseguita in un’oasi verde garantendo il rapporto con la natura e con gli animali.

Ciascun laboratorio è presentato da volontari e professionisti, la programmazione viene effettuata in cooperazione ai  nostri educatori.

Offriamo varie attività quali: laboratorio di cucina, terapia forestale, laboratorio di arte e pittura, fattoria dei talenti, percorsi di psicomotricità.

L’intento è quello offrire ai bambini/e  e ai ragazzi/e, un luogo in ambiente naturale ma allo stesso tempo adeguatamente strutturato, dove svolgere attività pomeridiane studiate e organizzate in base ai bisogni specifici.

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-15 Giorni
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