Città e comunità sostenibili
Città e comunità sostenibili
Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
11. Città e comunità sostenibili
Totale raccolto
3.840.041 €
Progetti
640
Le città dove viviamo dovrebbero essere un luogo in cui ogni essere vivente può sentirsi al sicuro protetto e sostenuto dalla sua comunità. Purtroppo spesso ciò non accade e e nostre città diventano luoghi freddi in cui regna la solitudine. E’ nostro compito rendere migliori, accessibili e inclusivi i luoghi dove abitiamo!
In corso
L'Arginata - Storie lungo il fiume

L’Arginata è un progetto partecipativo che coinvolgerà la comunità di Grosseto culminando in una pedalata lungo l’argine del fiume Ombrone, il 19 maggio 2024.

Un progetto innovativo che mira a valorizzare il territorio e a creare dialogo e scambio tra le generazioni: il viaggio di un'intera comunità che si attiva all'unisono!

COSA VOGLIAMO REALIZZARE

La Maremma è una terra che per la bellezza dei suoi paesaggi attrae ogni anno milioni di turisti. Ma – se si esce dal centro storico di Grosseto – quanto è realmente coinvolta la comunità nella vita culturale di questo territorio?

Ciò che abbiamo notato è che si creano poche occasioni di incontro, confronto, crescita. Pochi momenti in cui dar vita, insieme, ad un progetto culturale comune, che nasca "dal basso" e rappresenti davvero la comunità.

PERCHÉ UN’ARGINATA?

Non un semplice spettacolo ma un insieme di storie grandi e piccole.

Un percorso collettivo e inclusivo che coinvolge tutta la comunità - scuole, associazioni, imprese, famiglie, anziani - e che prevede la realizzazione di laboratori specifici in cui le persone raccontano le loro storie e le trasformano in performance artistiche. 

 

La performance finale sarà itinerante e si svolgerà lungo l’argine del fiume Ombrone, in bicicletta. Una pedalata che attraverserà il territorio e lo mostrerà in tutta la sua bellezza e diversità. I protagonisti saranno le persone con le loro storie. 

E a raccontarle saranno proprio loro: che "spettacolo", la nostra comunità!

 

LA CITTÀ COME SALA PROVA

Immaginate un’intera famiglia coinvolta nella costruzione del progetto:

  • i figli
  • i fratelli maggiori e gli adulti 
  • gli anziani 

“Anche voi partecipate all’Arginata?” 

“Hanno chiamato anche voi?” 

“Cosa vi hanno chiesto?” “

Cosa presenterete?” 

“Come lo presenterete?” 

Uno spettacolo che coinvolge tutti. Perché lo spettacolo è di tutti.

 

UNA PEDALATA LUNGA UNA VITA

Bene, adesso prendiamo la mappa del nostro comune e divertiamoci ad inventare un percorso, una pista, lungo cui raccontare la storia di Grosseto e del suo territorio! 

La partenza: il Parco della Maremma, un simbolo.

L’arrivo: le cascate della Steccaia, un altro luogo simbolo: quale grossetano, da giovane non ha mai fatto il bagno lì? Un attimo: e la pista? L’argine del fiume Ombrone, no?


 

COME AFFRONTEREMO IL PERCORSO? 

In bicicletta!

Un mezzo per tutti, anche per chi non ci va o ha paura di andarci - e può essere portato - che passa dappertutto e trasforma un lungo percorso in una meravigliosa passeggiata, anzi, pedalata.

Un grand tour in partnership con associazioni e cooperative di comunità, con rifornimenti e tappe, dove la città si racconti alla città, dove potremo riappropriarci del nostro territorio riscoprendo il valore di stare insieme, per il rilancio e la fruizione del territorio.

LO SPETTACOLO SIAMO NOI 

Ma per creare dialogo bisogna dialogare e darcene l’occasione. E quindi eccola! Una pedalata, una “girata” - come si dice in Maremma - anzi, un’Arginata.

Giovinezza, età adulta, maturità e vecchiaia: in 4 pit stop il territorio, diviso per generazioni, il proprio “spettacolo”. 

Sì, avete capito bene: perché lo spettacolo è la comunità, come nelle feste di una volta, dove tutto il paese e la città creavano da sé i propri appuntamenti e intorno a quelli si donavano occasioni di scambio e dialogo per creare qualcosa di unico, originale, irripetibile.

 

UNA BICICLETTA… NON PEDALA DA SOLA !

Un viaggio di mesi come il nostro necessita, oltre ai piedi e alle gambe, di un sostegno concreto. Nell’allestimento e nella preparazione, la comunità giocherà un ruolo fondamentale: tutti, aziende pubbliche e private, semplici cittadini, associazioni di categoria, interverranno concretamente per rendere possibile questo sogno

Per questo motivo abbiamo scelto di lanciare una campagna di crowdfunding: un modo per fare dello spettacolo di comunità una vera e propria iniziativa dal basso. Proprio come facevano i paesi di un tempo, anche noi possiamo ritrovare la forza della nostra comunità realizzando un’iniziativa tutti insieme e con le nostre forze.

Sostenere questo progetto significa dare voce ad un intero territorio e a realtà ancora sconosciute o consolidate; ma anche e soprattutto dare vita a un appuntamento replicabile anno dopo anno, che dia la possibilità di compiere un’esperienza unica di confronto, conoscenza e partecipazione a tutte le età e le inclinazioni, attraverso la realizzazione di performance sempre nuove, sempre vive.

 

 

LE RICOMPENSE PER CHI SALE IN SELLA INSIEME A NOI!

Se sei un'azienda, un'associazione, una realtà del territorio puoi entrare a far parte dei nostri partner e sostenere l'evento in tanti modi!

COME UTILIZZEREMO I FONDI RACCOLTI

Grazie al lancio di questa campagna e al sostegno di chi vorrà creare insieme a noi questo grande evento riusciremo a coprire:

  • allestimento dei 4 pit stop
  • spese per il noleggio delle biciclette
  • retribuzione dei formatori che organizzeranno i laboratori preparatori
  • spese di organizzazione, sicurezza e accoglienza per i partecipanti
  • comunicazione e gadgets dell’evento

 

LA TUA DONAZIONE VALE DOPPIO! 

Devi sapere che questa iniziativa parte dal basso ma ha già avuto una bella occasione: l’idea è stata infatti premiata dal bando "Social  Crowdfunders" promossa da Siamosolidali e sarà sostenuta da Fondazione CR Firenze che raddoppierà la cifra raccolta solo se riusciremo a raggiungere almeno la metà del nostro obiettivo in crowdfunding!

COME DONARE?

Puoi donare qui su Eppela facendo il LOGIN, utilizzando una carta credito o Google Pay e scegliendo una delle ricompense che abbiamo pensato per te oppure facendo una donazione libera. 

Se la campagna non avrà successo la tua donazione sarà riaccreditata entro pochi giorni ma noi speriamo che il sostegno di tanti, come te, ci aiuti a realizzare il nostro progetto.

In alternativa puoi fare un bonifico intestato a Associazione Confine Zero IBAN IT42C0623014300000040586676 specificando la causale “donazione liberale ARGINATA”

Per donare con Paypal
https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=XRPB77ZN4CXYC 

Con tante piccole e grandi donazioni riusciremo a raccontare la storia di un luogo facendolo diventare un teatro a cielo aperto!

Monta in sella e sostieni l’Arginata… è tua, è di tutti noi!

EHI, MA NON TI ABBIAMO ANCORA DETTO CHI SIAMO? 

Eccoci!

Siamo Chiara, Guido, Francesco e Alessia di Confine Zero, una compagnia teatrale  con sede nel cuore della Maremma Toscana, a Grosseto, che mette in scena  spettacoli site-specific, cioè pensati, scritti e messi in scena appositamente per un  luogo specifico. 

E non siamo soli

Beh, allora.. ti aspettiamo !

83%
-3 Giorni
Città e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Il Camping dei Talenti

Una vacanza dovrebbe essere un’occasione per rilassarsi ma potrebbe sembrare impossibile per un bambino con disturbi dello spettro autistico. Per un bambino autistico, infatti, allontanarsi da casa può essere un’esperienza stressante. Il cambiamento della routine può essere sconvolgente. Tuttavia ci sono molti modi per preparare genitori e i figli a vacanza. Soprattutto se si sceglie il posto giusto.

È proprio per far vivere delle vacanze in serenità alle famiglie con bambini autistici che l’Associazione Talenti Autistici ha deciso di ideare il progetto “Il Camping dei Talenti“.

L’obiettivo è regalare l’opportunità di vivere esperienze uniche, inclusive e avventurose per i bimbi/e con bisogni speciali.

L’idea è nata nel 2023 quando l’Associazione ha deciso di organizzare delle notti all’aperto per permettere ai bambini di ammirare le stelle cadenti. Per far questo, l’Associazione ha acquistato una “Casa Hobbit” che ha poi installato nel parco naturale in cui opera. 

Le “Case Hobbit” sono strutture uniche: interamente in legno, basse e con tetti verdi, munite di tutto l'essenziale. Hanno forme e dimensioni diverse, completamente personalizzabili in base alle esigenze.

La magia è accentuata dal luogo circostante, un bosco di circa un ettaro e mezzo, dove si può godere della pace e del silenzio, cosa fondamentale per i bambini che soffrono di questo tipo di disturbi.

La prima notte all’aperto è stata indimenticabile per tutti i bambini, partendo dalla preparazione della cena tutti insieme, al racconto delle storie seduti sull’erba vivendo la magia della notte, come la preparazione per la nanna, per poi addormentarsi in un luogo incantato sotto le stelle.

La Casa Hobbit è diventata così importante per i bambini che oggi è diventata il fulcro di tante attività che si sono sempre svolte regolarmente nei laboratori settimanali organizzati dall’Associazione come: letture animate, yoga, corsi di arte.

L’esperienza del glamping è così bella per i ragazzi che non può non essere condivisa!

Il sogno dell’Associazione è di poter finalmente ospitare gratuitamente tante altre famiglie con bambini che soffrono di disturbi dello spettro autistico, per offrire loro la stessa bellissima opportunità, per condividere la fortuna di poter scoprire e godere di un progetto del genere, permettendo loro anche di partecipare alle attività organizzate dall’Associazione: come le passeggiate nel bosco (lungo il percorso dei Tre Pini, un sentiero da poco ristrutturato, attrezzato con passerelle in legno, panelli didattici ed osservatori ornitologici), i laboratori artistici, la visita agli Alpaca, le pecorelle, le galline, i conigli. Sarà possibile anche dilettarsi in cucina, usufruendo del forno a legna, cucina, barbecue, collocati in uno spazio apposito.

Questo, per i bambini autistici che frequentano il Bosco dei Talenti, non può che essere un’opportunità: l’opportunità di accogliere nuovi ragazzi che condividono le stesse disabilità, accompagnarli nella loro tenuta, fare loro da guida acquisendo così sicurezza e sentendosi protagonisti.

Grazie al successo della raccolta fondi su Eppela, sarà possibile acquistare 2 Case Hobbit e installarle vicino a quella precedentemente acquistata in modo da creare un’area campeggio in grado di ospitare fino a 3-4 persone.


L’Associazione

La nostra associazione, “Talenti Autistici”, nasce nel Marzo 2020 dall’incontro di genitori di bambini autistici. Oggi conta circa 50 famiglie di bambini autistici in età compresa tra i 3 e i 15 anni circa.

Affrontiamo molte sfide, fra le quali:
- divulgare la cultura dell’autismo nella società come premessa per una inclusione serena dei bambini nella scuola e nella società, migliorare la qualità della vita di famiglie dei ragazzi con spettro autistico;
-  ricercare modi, mezzi e opportunità per migliorare la autonomia dei bambini autistici;
-  realizzare occasioni di incontro fra le famiglie dei bambini autistici e dei non autistici.
- sviluppare un progetto pilota che possa diventare un modello esportabile per la crescita di cittadini autistici attivi nella loro comunità: favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Organizziamo incontri presso scuole volti alla educazione alla diversità e all’inclusione come crescita per tutti, supporta le famiglie riguardo alle questioni burocratiche, promuove l’autofinanziamento attraverso iniziative di volontariato.

La nostra prima iniziativa dè stata quella di ricercare uno spazio in cui le famiglie potessero realizzare iniziative inclusive autonome e, date le caratteristiche dell’autismo, possibilmente in aree immerse nella natura.

La Regione Toscana, ha messo a disposizione della Associazione un’area del Parco di San Rossore, che si trova a San Piero a Grado. Nasce così il “Bosco dei Talenti”.

 

Il Bosco dei Talenti

Il Bosco dei Talenti è un luogo di pace, nel bellissimo Parco di San Rossore di Pisa, che nasce per promuovere l’inclusione e l’integrazione globale dei bambini nello spettro autistico, attraverso percorsi formativi sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno di essi e di azioni didattiche che siano in grado di assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra il mondo della scuola e quello sociale.

Una didattica ambientale che viene eseguita in un’oasi verde garantendo il rapporto con la natura e con gli animali.

Ciascun laboratorio è presentato da volontari e professionisti, la programmazione viene effettuata in cooperazione ai  nostri educatori.

Offriamo varie attività quali: laboratorio di cucina, terapia forestale, laboratorio di arte e pittura, fattoria dei talenti, percorsi di psicomotricità.

L’intento è quello offrire ai bambini/e  e ai ragazzi/e, un luogo in ambiente naturale ma allo stesso tempo adeguatamente strutturato, dove svolgere attività pomeridiane studiate e organizzate in base ai bisogni specifici.

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-15 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Il Giardino Archeologico - Parcu Mesania

BENVENUTI nella raccolta fondi per:

"Il Giardino Archeologico - Parcu Mesania" 

La campagna di Crowdfunding che permette a tutti di contribuire alla riqualificazione dell'area naturalistica e archeologica del Monte Mereu tra Villa San Pietro, Pula e Sarroch.

Chi siamo:

La nostra squadra è composta da tutti i consiglieri del Comune di Villa San Pietro, assessori, vicesindaco, sindaco, funzionari e tanti altri sostenitori che vivono nel e il territorio: associazioni, appassionati di archeologia, guide turistiche e ambientali, commercianti, artisti, giornalisti e tanti altri ancora. Le voci guida che potete ascoltare nel video sono proprio le nostre, a partire da quella della nostra sindaca.

Il progetto:

Il progetto prevede diverse attività ben definite che si integrano perfettamente con l'idea di parco naturalistico: un luogo dove potersi rilassare, fare attività fisica, giocare e divertirsi. Siamo convinti che l'area sia patrimonio storico e ambientale di importanza strategica. Vogliamo dare a tutti i Sardi la possibilità di contribuire a questo grande progetto di riqualifica, restituendo alla comunità uno spazio di armonia capace di unire:
✔ La bellezza e la varietà del paesaggio naturalistico;
✔ La necessità della comunità di riunirsi e svagarsi in un luogo attrezzato, confortante e sicuro;
✔ La valorizzazione dell'immenso valore storico che ci è stato affidato in custodia dai nostri antenati nuragici. 

Per questo nasce "Il Giardino Archeologico - Insieme per la Storia e la Natura del Parcu Mesania" la campagna di Crowdfunding che permette a tutti di contribuire alla riqualificazione dell'area naturalistica e archeologica del Monte Mereu tra Villa San Pietro, Pula e Sarroch.

Le attività di riqualificazione previste sono:

✔ Acquisizione delle aree di proprietà privata
✔ Riordino e pulizia dell’area
✔ Realizzazione di un parcheggio di ingresso di 1200 mq
✔ Fornitura e posizionamento degli arredi urbani (cestini, portabici, panchine, tavoli e panche picnic)
✔ Realizzazione di aree gioco (altalena, scivolo, struttura da arrampicata, giochi a molla, piattaforma di sabbia antitrauma)
✔ Installazione di segnaletica ambientale e naturalistica
✔ Pedane ombreggianti
✔ Due strutture amovibili
✔ Dissuasori in granito
✔ Pedana nell’area nuraghe

La storia del Parcu Mesania

Cosa nasconde il nostro territorio?

Negli anni ’90 una archeologa ha censito 8 siti e ritrovamenti di età nuragica nel territorio di Villa San Pietro. Nel 2004 un archeologo si è occupato di indagare il territorio di Sarroch e ha censiti ben 45 siti nuragici tra cui una serie di nuraghi costieri. 

Geograficamente favorevole

La particolare posizione geografica di Villa San Pietro, Sarroch e Pula è ciò che ha fatto la sua fortuna. L’area della costa esposta a levante è protetta dai venti freddi e gode di un microclima locale che permette di vivere ad una temperatura ideale tutto l’anno. La costa, grazie alla sua particolare conformazione, presenta le caratteristiche di un porto naturale al centro del mediterraneo destinato ad assumere grande importanza per i traffici commerciali del mondo antico. Il mare è sempre stato lo spazio commerciale più redditizio, è evidente il rapporto con popolazioni orientali come si può vedere al vicino nuraghe Antigori, oltre ad essere fonte di risorse naturali ed animali funzionali alla sussistenza dei gruppi umani che abitavano l’area. 

Un nuraghe a cinque torri

Il sistema del colle del Parcu Mesania consiste in una disposizione tutt’intorno all’altura di una serie di torri sui colli circostanti. Una schema che possiamo definire “solare” con il Nuraghe Mereu collocato in posizione dominante e punto di riferimento primario. Il sistema nuragico locale era incentrato sul Nuraghe Mereu, a soli 2 km da Nora verso Nord, a poche centinaia di metri dall’attuale Torre spagnola di S. Macario. Lo stesso nuraghe polilobato è ben visibile ad occhio nudo dal cosiddetto colle di Tanit e dalla biglietteria dell’attuale area archeologica di Nora
 

Dicono di noi:

Rai3 - https://www.rainews.it/tgr/sardegna/video/2024/01/la-colletta-digitale-per-il-nuraghe-sul-mare-71d16674-8fb6-4d39-b969-b828b579c784.html 

Tiscalinews.it - https://innovazione.tiscali.it/rubriche/articoli/Riparte-la-campagna-di-crowdfunding-giardino-archeologico-parcu-mesania/?fbclid=IwAR15_1y-3tWiHWakz6K2vP-yDB1C4myrBy7gXO9_DN5ZE4EUdvKcPRztnT4

SEGUI su Facebook: “Parcu Mesania”

 

16%
-9 Giorni
Città e comunità sostenibiliLotta contro il cambiamento climaticoVita sulla terra
La casa di Andrea

L’Associazione Fa.Di.A di Fagnano Castello (CS) è un’organizzazione di volontariato costituita da famiglie che si uniscono per promuovere l’inclusione e il benessere delle persone con disabilità. Ecco alcune informazioni sulla FADIA:

Storia e Missione:
Fondata nel 1999, la Fa.Di.A (Famiglie Disabili Associate) ha compiuto 25 anni di impegno nel 2024.
La Fa.Di.A si impegna a tutelare i diritti di inserimento e integrazione scolastica e sociale dei portatori di disabilità fisica, psichica e sensoriale.
Promuove una cultura dell’accoglienza e della valorizzazione delle differenze.

Progetti e Attività:
Uno dei progetti di cui la Fa.Di.A va più fiera è “La Ginestra”, che prende forma nel Centro di Inclusione e Prossimità omonimo di Fagnano Castello. Qui avviene la programmazione e la gestione delle principali attività educative, ricreative e ludiche per i ragazzi con disabilità.
La Fa.Di.A offre esperienze uniche ai ragazzi con disabilità, come il contatto con la natura nel parco Botanico dell’ANFOR a Fagnano Castello, dove possono conoscere l’ambiente naturale e vivere esperienze emozionanti con i loro amici e familiari.



La Casa di Andrea:
A gennaio del 2023, la parrocchia Immacolata Concezione di Fagnano Castello ha dato in comodato d’uso l’ex chiesa di San Nicola alla Fa.Di.A. Questo spazio, noto come “La casa di Andrea”, diventerà un luogo di inclusione per le persone con disabilità non solo residenti nel comune di Fagnano Castello ma anche dei comuni limitrofi.
Questo progetto nasce dall'esigenza di Creare un luogo dedicato a persone con disabilità, che offre l’opportunità di includere, di comprendere, di condividere e di accogliere con il riconoscimento dei propri limiti e l’apertura di nuove strade per sperimentare altre scoperte.
Spazi che permettono ai ragazzi di essere ascoltati, di immaginare, di creare, di desiderare attraverso le attività.

Attualmente le attività sono svolte nel centro di inclusione e prossimità “La Ginestra” , una struttura in locazione, non del tutto idonea per il numero limitato degli spazi e per la loro ampiezza.

  • La distribuzione degli spazi non è funzionale;
  • gli ambienti sono quelli di un’abitazione familiare tipo;
  • assenza di spazi grandi come sale di ricreazione, di teatro;
  • verde non attrezzato per attività extra.

  

Esterno della struttura “La Ginestra”
Interni della struttura “La Ginestra”


L’associazione FaDiA ha ricevuto in comodato d’uso il fabbricato ex Chiesa di San Nicola di Bari. La struttura attualmente è formata da un unico ampio spazio interno, all’esterno da un piazzale cementato e da spazi verdi non attrezzati.
 

Struttura ex Chiesa di San Nicola di Bari
 
Area d'intervento
 

Il fabbricato, oggetto di intervento, sito alla via Antonio Gramsci di questo Comune ed è collocato in una zona semi-centrale dell’abitato. 

La ex Chiesa si trova nella stessa zona dell’Oratorio. Il progetto sociale sarebbe quello di vivere l’intero complesso   (Ex Chiesa e Oratorio) come intero luogo d’inclusione per la comunità. 


Problematiche dello stato attuale:

ESTERNO

  • Scarsità di aree verde attrezzate, punto di incontro (piazzale), recinzione, parcheggi,  illuminazione esterna;
  • Facciate esterne e copertura allo stato fatiscente a causa di infiltrazione dell’acqua;
  • Elementi strutturali (finestre, porte, torre campanile ecc.) non adeguati;
  • Fabbricato non isolato termicamente;
  • Presenza di barriere architettoniche.
     


INTERNO :

  • presenza di degrado sia sulle pareti interne e sia sulle strutture (solaio) ;
  • mancanza impianti di riscaldamento/ raffrescamento;
  • scarso stato di conservazione e  manutenzione dell’impianto elettrico e idrico-sanitario;
  • zero grado comfort;
  • distribuzione spaziale interna non funzionale;
  • presenza di barriere architettoniche (presenza si scalini e pavimento scivoloso).



Proposta progettuale per l'esterno



Proposta progettuale interno:

  • ripristino delle parti ammalorate (strutturali e non);
  • nuovi impianti tecnologici ad alta efficienza energetica (riscaldamento/raffrescamento, produzione dell’acqua sanitaria, elettrico);
  • nuova distribuzione degli spazi interni e al fine di sfruttare tutta l’altezza, realizzazione  di un soppalco ambienti spaziosi e luminosi;
    nuove aperture esterne  ampie e vetrate;
  • abbattimento barriere architettoniche (pavimento uniforme e antiscivolo, ascensore, wc per persone con difficoltà motorie…)


 

 


Conclusione
Si tratta, sostanzialmente, di recuperare un edificio esistente ormai in disuso, rimetterlo in vita valorizzando contemporaneamente l’intera zona senza consumo di suolo. E’ un intervento sostenibile dal punto di vista urbanistico ed ambientale.
Ma soprattutto realizzare un centro di aggregazione e inclusione in cui i ragazzi possono svolgere al meglio tutte le attività.


Tutta la parte progettuale è stata realizzata dall'Ing. Francesca Pagliaro

Mercoledì 3 aprile è stato presentato l'intero progetto durante il convegno tenutosi nella sala Comunale Polifunzionale di Fagnano Castello ed è stato trasmesso in diretta su Facebook (
clicca qui per rivedere il convegno).
Il giorno successivo anche le testate giornalistiche locali hanno pubblicato articoli sull'iniziativa. Clicca qui per leggere l'articolo su Cosenza Channel.
Di seguito l'articolo sul Quotidiano del Sud
 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 7 persone e il seguente testo "Sabato aprile 024 Cosenza provincia 17 FAGNANO Rega soddisfatto: Saper sognare tiene giovani, cif guardare lontano Disabili, nuovo progetto architettonico Riqualificazione dell' ex chiesa di San Nicola, nasce "La Casa di Andrea" trutturato eith Leforze d'opposizione hanno richiesto revoca della determina Giallo" sul bando per ex istruttore Socialisti ePd chiedono la convocazione urgente della commissione consiliare"


 

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-100 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Primo City Van-pooling in Italia

 

Il progetto: 

Wayla è la prima startup di van-pooling che punta a realizzare nelle città italiane un modello di trasporto alternativo, sostenibile e sicuro per le comunità urbane. 

Le principali sfide che dovremo affrontare: 

Integrare il trasporto pubblico locale laddove non presente in termine di copertura territoriale e/o orari 

Fornire un servizio legale e con soli pagamenti digitali 

Ridurre il traffico e l'inquinamento nelle grandi città 

Sfidare la potente lobby dei taxi proponendo una valida alternativa già presente nelle principali città europee 

Come Funziona: 

Utilizzando minibus da 14 posti equipaggiati per persone con disabilità motoria, Wayla fornirà un servizio di trasporto point-to-point condiviso, basato sul concetto di pooling.

In modo semplice e digitale, il cliente potrà prenotare via applicazione iOS & Android la propria richiesta di corsa seguendo lo stesso modello porta a porta offerto da taxi e NCC. Durante la prenotazione, verrà indicato l’orario di partenza (in base alla prossimità del primo minibus disponibile), il costo della tratta e il massimo orario di arrivo garantito. Appena accettata la proposta da parte dell’utente, l'applicazione invierà una conferma con un minibus assegnato.

Durante il tragitto, sarà possibile trovare a bordo altri clienti che già viaggiano verso una destinazione simile all’utente che ha appena prenotato. Ulteriori passeggeri potranno salire successivamente a bordo per proseguire il tragitto verso una nuova destinazione.

Gli itinerari dei mezzi saranno definiti da un algoritmo in tempo reale in base alle richieste ricevute, e trasmessi ai nostri autisti.

Quando e dove partirà il progetto?

Il progetto punta a partire a ottobre del 2024, nella città di Milano.

Abbiamo scelto il capoluogo lombardo come città pilota perché crediamo rappresenti un terreno più fertile per nuovi servizi come il nostro, alla luce della sua apertura all’innovazione.

Prima fase del progetto - la fase serale e notturna. 

Avvieremo il servizio di pooling dalle 19:00 fino alle 03:00, dal giovedì alla domenica per colmare il gap creatosi nel tempo tra domanda (richieste corse) e offerta (disponibilità taxi). Durante quella fascia oraria è stimato che oltre il 70% delle richieste taxi non vada a buon fine a causa della scarsa disponibilità. Desideriamo dunque concentrarci nella fase iniziale su una fascia oraria dove c’è estrema necessità di un’alternativa innovativa di trasporto.

Seconda fase del progetto - incremento mezzi e test eventi

In questa fase, consolideremo il progetto espandendo la flotta per affrontare la crescita dei clienti che si registreranno per usufruire del servizio. 

Valuteremo anche una nuova offerta ad-hoc per offrire un servizio sicuro e sostenibile anche durante i grandi eventi: sport, concerti etc.

Terza fase del progetto- espansione geografica/operativa e su nuovi verticali (pendolarismo) 

In questa fase, arriveremo ad estendere il servizio alla fascia diurna, 7 giorni su 7 e H24, in maniera sostenibile. 

Crediamo inoltre che il nostro progetto possa e debba estendersi su verticali ulteriori come il pendolarismo, nell’ottica di ridurre l’utilizzo delle auto private, e espandersi su tutte le principali città italiane. 

Perché chiediamo il vostro sostegno? 

Vogliamo dimostrare che la mobilità urbana può cambiare, uscendo dalle logiche di lobby e di protezionismo che l’hanno fino ad ora riguardata. Ma ancora di più vogliamo contribuire allo sviluppo della nostra società e a creare un ambiente urbano sostenibile (sia a livello ambientale che di benessere della popolazione)

Q&A 

Cosa vuol dire per voi “sostenibile”? 
Vuol dire ridurre il numero di mezzi circolanti per le strade delle grandi città, abbattendo l’inquinamento, ma vuole anche dire permettere ai cittadini di potersi spostare in modo comodo e sicuro senza dover pensare al parcheggio e alle ore di attesa per un taxi o per un servizio pubblico che risulta carente soprattutto in specifiche fasce orarie e aree.

Come funziona il “pooling”? 
Pooling significa condividere parzialmente o interamente corsa con altre persone sullo stesso mezzo, con destinazioni diverse ma itinerari simili. Questo permette di ottimizzare l’utilizzo dei veicoli necessari al trasporto e quindi ridurne il numero. Ovviamente, la condivisione comporta un lieve incremento della durata del singolo tragitto.

Ma se il mio percorso si allunga perché salgono altre persone a bordo pagherò di più? 
Assolutamente no: il nostro algoritmo calcola il percorso minimo per portarti a destinazione e su quello verrà calcolata la tariffa; inoltre, il pagamento avverrà già prima di salire a bordo, senza sorprese sul prezzo.

Quanto tempo devo aspettare per l’arrivo del minibus? 
Il nostro algoritmo assegna la richiesta di prenotazione al minibus più vicino considerando anche il percorso che sta compiendo e i passeggeri già a bordo. Una prenotazione in anticipo garantisce tempi di attesa molto limitati mentre una richiesta “in tempo reale” potrebbe comportarne un leggero incremento. Ovviamente, il futuro ampliamento della flotta contribuirà anche a ridurre le attese.

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-7 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibili
Arrampicare una fabbrica abbandonata: il documentario

Documentario su tematiche antropoceniche

Due alpinisti, nati e cresciuti tra le Dolomiti, partono verso la periferia di Venezia per scalare i resti di una fabbrica abbandonata. Dovranno trovare il modo di alzarsi dei 30 centimetri (o 30 metri?) necessari per scampare all’innalzamento dei mari che, come annunciato dalle previsioni scientifiche, nei prossimi anni sommergerà l’intera area. Il movimento atletico dell’arrampicata li porterà in cima alle macerie dell’antropocene. 

Simon e Giovanni raggiungono con una canoa una delle aree più industrializzate del nord Italia, a due passi da Venezia. Le proiezioni prevedono entro il 2050  un’innalzamento dei mari di 30 cm. L’intera area è a rischio inondazione, loro simbolicamente si innalzano di 30 metri arrampicando su una delle fabbriche abbandonate dell’area. Apriranno una via d’arrampicata a più tiri inedita, in stile cleen climbing, senza lasciare cioè traccia del loro passaggio, nel pieno rispetto del cemento armato. Affronteranno difficoltà inedite per il mondo Outdoor approfondendo la conoscenza reciproca ed entrando in contatto con i vari elementi che hanno risentito negativamente dello sviluppo industriale dell'intera zona. 

 

I Protagonisti

Leonardo Panizza Regista 

Psicologo, frequenta da sempre le montagne del Trentino, cercando di narrare attraverso le parole luoghi non addomesticati, ancora capaci di stupire e sorprendere. Si dedica principalmente all’arrampicata e allo scialpinismo ma è appassionato anche di trekking in autonomia e ad impatto zero. Dopo alcuni anni di narrazione scritta e brevi video decide di provare a portare sullo schermo il primo lungometraggio Primascesa con la speranza che il mezzo diverso possa coinvolgere più persone e aiutare a riflettere sulla tematica ambientale.

 

Simon Sartori Alpinista 

 

Attraverso esplorazioni durate anche alcuni anni, percorrendo le strade del mondo a piedi e in autostop, ha visto con i propri occhi la trasformazione di paradisi terresti in luoghi invivibili per l’uomo a causa dello scarto creato da ognuno di noi. Da anni intraprende un’introspezione per comprendere a fondo come il proprio stile di vita possa incidere sulla salute e sulla bellezza dell’ambiente. È padre di tre figli.

 

 

 

 

Giovanni Moscon Alpinista

 

Amante della natura incontaminata, da diversi anni passa le estati in alpeggio dove trova la dimensione più autentica del rapporto con la tradizione alpina. Appena trova il tempo si inerpica sui monti vicino a casa ricercando il silenzio che solo nel contatto ravvicinato con la roccia può trovare. Oggi lavora in una delle più antiche aziende biologiche del Trentino sognando di gestire un giorno una malga tutta sua.

 

 

 

 

La Troupe

Leonardo Panizza - regia

Simon Sartori e Giovanni Moscon - alpinisti

Alice Pezzutti - aiuto regia

Andrea Bertoldi - operatore camera

Yuri Massaro - operatore camera

Enrico Fedrizzi - suono in presa diretta

Giulio Boccardi - fotografo di scena

Martino Iori - supporto logistico

Enrico e Paolo - supporto logistico barca

Altre figure professionali sono in via di definizione e si stanno aggiungendo al progetto.

 

 

Lavori precedenti

Arrampicata di una discarica cittadina:

Primascesa - www.primascesa.com 

 

Stato del progetto

Le riprese sono iniziate a fine novembre e sono in corso. Le donazioni servono a pagare la troupe nella fase produttiva e post produttiva e a supportare la distribuzione. 

 

Il Crowdfunding

Aiutaci a realizzare il documentario e a salire la nostra via d'arrampicata, decidi il grado di difficoltà che sei disposto a salire insieme a noi! dal 4° grado alpinistico al 9a non importa cosa puoi arrampicare, ognuno può contribuire a farci salire in vetta con una donazione! Puoi comunque scegliere tu la cifra se non la trovi tra quelle proposte!

NB i contributi sono tutti immateriali perché non ci andava di aggiungere oggetti a questo mondo troppo pieno, preferiamo moltiplicare relazioni! Una sola donazione prevede la spedizione di alcuni oggetti super selezionati e sostenibili che provengono direttamente dal negozio zerowaste (www.sineshop.it) di Simon e della sua compagna Gloria.

27%
-97 Giorni
Città e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabiliLotta contro il cambiamento climatico
Rialziamo il Sipario del Teatro della Quattordicesima

Unisciti a noi nell'ambizioso progetto di Moma Studios per riportare alla luce il Teatro della Quattordicesima, un'icona culturale nel cuore di Milano.

Il fondatore di Moma Studios, Pietro Froiio, ha radici profonde nel quartiere San Luigi, dove è cresciuto e ha scelto di tornare dopo aver iniziato la sua carriera artistica in Francia. Ora, con il sostegno della comunità, vogliamo ristrutturare, riaprire e  trasformare il Teatro della Quattordicesima in un centro pulsante di attività culturali, artistiche e sociali per tutti.

Obiettivi della Campagna:

  • Ristrutturare il Teatro: Rendere il Teatro della Quattordicesima un luogo accogliente e vivace per artisti e spettatori di tutte le età.
  • Promuovere l'Accessibilità Culturale: Vogliamo rendere l'arte e la cultura accessibili a tutti, con programmi dedicati a bambini, famiglie e fasce svantaggiate della comunità.
  • Sostenere I'nclusività: Il Teatro della Quattordicesima sarà un luogo di accoglienza per tutti, promuovendo la diversità e l'inclusione attraverso le arti.
  • Formare le Future Generazioni: Creare un'accademia artistica all'interno del teatro per nutrire e sviluppare il talento emergente nel settore delle arti performative.
  • Rafforzare il Legame Comunitario: Vogliamo che il Teatro della Quattordicesima diventi il cuore pulsante del Municipio 4, un luogo dove la comunità può riunirsi, condividere e celebrare.

La tua donazione  è per noi preziosa e supporterà direttamente la rinascita del Teatro della Quattordicesima. Ogni contributo conta e ci avvicina al nostro obiettivo di rendere la cultura e l'arte accessibili a tutti. 

Unisciti a noi nel rinnovare il Teatro della Quattordicesima e nell'arricchire le vite della nostra comunità con la magia dell'arte e della cultura!

Abbiamo bisogno anche di te per riuscire a raccogliere almeno 30000 euro che serviranno per acquistare attrezzature per il palcoscenico come sipario, impianti luce, impianti audio…. Questa somma ci permetterà di rialzare finalmente il sipario del Teatro della Quattordicesima.

Grazie per il tuo sostegno, Il Team di Moma Studios

***Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano e del Municipio 4***

8%
-70 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibili
Veicolo di cura: quattro ruote per A.VO.S che fanno la differenza!

IL POCO DI TANTI PUO' FARE MOLTO! 

Questo è il motto dell'Associazione AVOS & del progetto Ca' Nosta, la casa della Comunità del Comune di Scalenghe che ti invitiamo a scoprire in questo video! 

Questo (fantastico!) progetto socio sanitario per lo sviluppo di comunità solidali è nato grazie al finanziamento della Regione Piemonte, alla coprogettazione tra il Comune di Scalenghe, Il Consorzio dei Servizi Sociali del territorio pinerolese e dell'Associazione A.VO.S., ovvero noi che ti stiamo scrivendo per chiederti una mano! 
E non è  solo un motto, ma è proprio il modus operandi della nostra associazione che nasce con lo scopo di aiutare chi ne ha bisogno, contribuendo tutti, ognuno con le proprie possibilità!  

L'A.VO.S infatti è l'associazione dei Volontari Scalenghesi, nata nel 1993 e da allora punto di riferimento su tutto il territorio. Opera nel  nostro piccolo paesino di 3200 persone che si trova nelle campagne piemontesi, con pochi servizi e pochi collegamenti alle grandi città! 

E proprio qui interviene l'associazione con il progetto Ca' Nosta: ci si rivolge all’intera popolazione, con un’attenzione particolare ad anziani soli, nuclei familiari indigenti o in condizioni di fragilità, giovani a rischio e persone con disabilità, con l’obiettivo di incrementare forme di contrasto alla povertà e alla marginalità e ridurre le ineguaglianze sociali attraverso la promozione di strategie per lo sviluppo di comunità solidali. Con questi sogni nasce e si sviluppa CA' NOSTA, un luogo fisico di aggregazione, un hub di servizi intergenerazionale che accoglie ed ascolta chiunque ne abbia bisogno, ormai punto di riferimento per il territorio da 3 anni! 

Ti invitiamo a leggere alcune delle storie che hanno incrociato quella di Ca' Nosta in questi anni, non te ne pentirai! https://www.canosta.it/storie/

A.VO.S, anche con il progetto Ca’ Nosta, offre innumerevoli servizi come: 

  • accompagnamento a visite mediche/terapie presso ospedali o centri medici, fornitura di ausili medici temporanei in caso di necessità, supporto per prenotazione visite mediche attraverso portale ASL;
  • interventi di contrasto alla povertà e alla marginalità sociale come preparazione e distribuzione di borse alimentari e accompagnamento alle visite mediche;
  • servizio di aiuto compiti per scuole elementari e medie e progetti nelle scuole;
  • sportelli di segretariato sociale e digitale per prenotazione visite mediche, assistenza pratiche sanitarie, supporto per l’iscrizione scolastica online, attivazione, SPID, posta elettronica, social network;
  • erogazione di corsi gratuiti (acquerelli, facilitazione digitale, corsi di lingua)
  • luogo di incontro (per gli anziani che giocano a carte, per le associazioni che si ritrovano a fare riunioni, per il gruppo che lavora a maglia, aula studio per i giovani)

e molto, molto altro che ti invitiamo a scoprire sui nostri canali: 
- FB https://www.facebook.com/CaNostaScalenghe
-WEB https://www.canosta.it/  &  https://www.avos-scalenghe.it/ 
 

MA PER FARE TUTTO QUESTO E MOLTO DI PIU'… ABBIAMO BISOGNO DI 4 RUOTE! 

Il nostro Comune, infatti, Scalenghe, è distante da tutti i principali centri di servizi sanitari ed è, purtroppo, poco servita dai mezzi pubblici del territorio. Questo causa molto spesso un forte isolamento fisico che si traduce a sua volta in isolamento sociale per molte persone, spesso sole o malate che non hanno modo di potersi muovere liberamente per poter accedere alle cure sanitarie e ai servizi in generale. 

Qui interviene A.VO.S divenendo un VEICOLO DI CURA: è possibile infatti, per coloro che non abbiamo modo di farlo autonomamente, richiedere di essere accompagnati ad una visita medica, a fare degli esami a fruire di terapie da un volontario dell'associazione che con la macchina di servizio andrà a prenderle sotto casa, le porterà nel luogo desiderato per poi riportarle a casa una volta terminato il tutto. Grazie all'associazione la distanza fisica non diventa ostacolo alla fruizione delle cure mediche, diagnostiche o socio-sanitarie. 

Nel 2023 l'associazione ha svolto 308 servizi di accompagnamento, percorrendo un totale di 16099 km! 

Attualmente però, abbiamo bisogno di acquistare una nuova auto attrezzata con postazione per sedia a rotelle che ci permetta di accompagnare più persone e di incontrare le esigenze di tutti!
L'intero progetto si regge su finanziamenti occasionali e si fonda sul volontariato, per cui ogni spesa, specialmente in questo periodo storico, è impegnativa ed implica una scelta: acquistare una automobile significa togliere risorse da altri servizi che sono altrettanto fondamentali, ma non è più una scelta rimandabile. 

Proprio qui però entri in gioco tu, decidi di volerci aiutare! 

IL POCO DI TANTI PUO' FARE MOLTO: non potremmo magari smuovere le montagne, ma avvicineremo i servizi alle persone! 

Vuoi maggiori informazioni? 
Scrivi ad info@canosta.it o chiama il numero 3519802237!

 

2%
-68 Giorni
Sconfiggere la povertàRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
MusicAbilmente 2024: unisciti alla nostra campagna di crowdfunding!

MusicAbilmente è un festival di inclusione sociale dedicato a musicisti, attori e ballerini con disabilità, si svolge a Chamois, un paesino della Valle d'Aosta. E' un'esperienza unica che celebra la diversità, l'inclusione e la gioia del far musica, del recitare e del ballare insieme. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per portare avanti questo importante progetto.

Quest'anno siamo giunti alla nona edizione del festival, le giornate scelte sono sabato 22 e domenica 23 giugno prossimi. E' una manifestazione organizzata dall'associazione "Insieme a Chamois - Ensembio a Tzamoué", con il sostegno della Presidenza del Consiglio della Valle d'Aosta e del Comune di Chamois, che sono al nostro fianco ormai da tanti anni e a cui va in nostro ringraziamento.

 

 

Il festival è un'esperienza unica sia per chi si esibisce sia per chi assiste agli spettacoli, si propone di onorare e valorizzare la conquista di capacità artistiche e professionali di qualità, realizzata da ciascun gruppo grazie ai propri percorsi educativi e formativi. Il tutto nella splendida cornice di Chamois, piccolo paesino di montagna che si presta perfettamente allo scambio e all'ascolto essendo situato a 1800m di altitudine e raggiungibile solo in funivia o a piedi. 

Nell'edizione di quest'anno avremo quattro bellissimi progetti, che potete scoprire sul nostro sito www.musicabilmente.it e una web radio che ci accompagnerà per tutto il viaggio con le registrazioni e le interviste ai gruppi.

 

 

Ma affinché questo festival continui a crescere e a ispirare, abbiamo bisogno del vostro supporto.

Le vostre donazioni andranno a completare il budget che avremo a disposizione per concludere al meglio l'organizzazione e quindi per coprire interamente le spese artistiche, logistiche e organizzative e ampliare il numero dei partecipanti.

Unitevi alla nostra campagna e condividetela con i vostri amici, vi aspettiamo su a Chamois per assistere a questo bellissimo evento!

 

52%
-83 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Alla ricerca del Trattore Operaio - La Vaca ad Fer

Ciao, siamo Patrizio Roversi e Giuseppe Ghinami, quella che vogliamo raccontarvi con un documentario è un'esperienza unica di solidarietà. L'esperienza di un territorio che di fronte alle difficoltà si è unito per difendere il diritto fondamentale del lavoro per migliaia di lavoratori in nome della pace e della sua storia democratica, con effetti che hanno avuto riflessi politici ed economici fino ai giorni nostri.

LA STORIA

Durante l’occupazione delle Officine Reggiane - sciopero che durò 368 giorni a cavallo tra il 1950 e il 1951 - le maestranze all’interno della fabbrica costruirono in totale autonomia il trattore cingolato chiamato “R60”. Costruito in tre modelli, La Vaca ad Fer, così veniva chiamato il trattore R60 in dialetto reggiano, venne portato con orgoglio per le strade di Reggio Emilia il 27 giugno 1951. 

La scintilla che ha attivato la nostra volontà di realizzare questo documentario è che dei trattori, da quel giorno, non si hanno più notizie e noi vorremmo ritrovarli.

I trattori erano la risposta degli operai delle Reggiane alla richiesta di duemila licenziamenti della proprietà. Una sfida sostenuta dall’intera comunità per dimostrare che le Officine Reggiane - che fino a quel momento producevano materiale bellico, proiettili e aerei da guerra - potevano costruire qualcosa di utile, che servisse a coltivare la terra e aiutasse la rinascita del Paese.

La maggioranza degli operai veniva dalle colline e dalle campagne emiliane, posti che conosciamo bene, perché anche noi siamo nati da queste parti. Abbiamo cominciato qualche mese fa a lavorare su questo documentario investendo personalmente nelle ricerche storiografiche e nelle prime interviste. La prima che abbiamo cercato e intervistato è stata Giacomina Castagnetti, che guidò con orgoglio il trattore nella sfilata per il centro della città. Staffetta partigiana al tempo della lotta di Liberazione. Giacomina oggi ha 98 anni e ci ha raccontato con grande lucidità i valori e la passione che guidarono allora questa avventura collettiva.

Abbiamo coinvolto l'Archivio Officine Reggiane, ex dipendenti della fabbrica, il Comune di Reggio Emilia, il sindacato, associazioni e circoli. Un lavoro comunitario, insomma, che coinvolge oggi come allora il tessuto sociale di questa città, ma sensibilizza tutti in una dimensione nazionale.


CHE FINE HANNO FATTO I TRATTORI R60?

Scomparsi, letteralmente scomparsi. Dopo alcune prove in campo nell’estate del 1951, dei trattori non si hanno più notizie. La vaca ad Fer, il sogno della rinascita delle Officine Reggiane, si dissolve. Abbiamo iniziato una ricerca sul campo, lanciando un appello sui media locali e partecipando a raduni ed eventi con collezionisti da tutta Italia, sforzi che hanno prodotto già diversi contatti e tracce interessanti per ricostruire la storia dei trattori. 

L'IDEA: il documentrio "La Vaca ad Fer. Il Trattore Operaio"

A cavallo tra un’indagine poliziesca e una ricerca sociologica, il documentario vuole ricostruire attraverso le testimonianze di ex operai, sindacalisti, appassionati collezionisti, dove potrebbero essere oggi i trattori: dentro una stalla abbandonata, in un deposito di rottami, in una collezione privata?

E attraverso i trattori vogliamo raccontare il dolore e la gloria, i drammi, le sconfitte e le conquiste che accompagnano la storia di una delle più grandi fabbriche italiane del secolo scorso, dove in difesa del lavoro e della dignità umana morirono uomini e donne sotto il fuoco della mitraglia fascista (ricordiamo “la strage del ‘43”, dove all'interno della fabbrica morirono 9 persone).

Parallelamente, in questo documentario vogliamo raccontare anche il ruolo fondamentale delle donne che nel Dopoguerra iniziarono a ricostruire il tessuto socio-educativo dell'Italia post fascista. Nella sola città di Reggio Emilia, furono le donne a creare in pochi anni più di 60 asili. Nasceva una pedagogia laica, nuova e innovativa che darà origine negli anni '70 a Reggio Children e svilupperà il Reggio Emilia Approach conosciuto in tutto il mondo.

Abbiamo scelto girare il video cercando di evitare filtri e copioni durante l’incontro con i personaggi coinvolti, questo è lo stile che da sempre definisce il nostro lavoro. Nella ricerca del trattore R60 racconteremo un viaggio attraverso le terre e la cultura emiliana che in quel periodo fecero germogliare sul territorio un sistema di incredibile solidarietà. Nel periodo di occupazione infatti, mentre i commercianti concedevano crediti alle maestranze delle Reggiane, i contadini portavano agli operai occupanti beni di prima necessità (pane, farina, polli e salami) riuscendo a entrare dentro la fabbrica, eludendo i controlli di vigilanza aziendale. 

La catena di aiuti e solidarietà per le maestranze delle Reggiane, coinvolse anche intellettuali e politici come Italo Calvino, Carlo Levi, Renato Guttuso, Nilde Iotti che, con il sindacalista Giuseppe Di Vittorio, attraversarono i cancelli della fabbrica per confrontarsi con gli operai e dar voce e sostegno alla loro battaglia.

Vogliamo farvi vedere cosa sono oggi le Officine Reggiane diventate Tecnopolo, un centro di accoglienza e di sviluppo tecnologico per aziende ed università, un'area gestita dal comune che nei prossimi anni diventerà un riferimento culturale attivo per i cittadini. 


CHI SIAMO: Patrizio Roversi e Giuseppe Ghinami

Io - Patrizio Roversi - sono un grande appassionato di agricoltura e di motori d’epoca. Dopo le esperienze di Turisti per Caso e Linea Verde, negli ultimi tempi ho condotto Slow Tour Padano, un viaggio nella Pianura Padana a bordo di una Guzzi del 1947. Nel documentario che vogliamo realizzare, vesto i panni dell'investigatore che viaggia nella storia. Partendo da tanti piccoli indizi e dalle testimonianze di chi si ricorda gli anni del grande sciopero, proverò a rintracciare la Vaca ad Fer. Studiando gli archivi delle Officine Reggiane cercherò anche di raccontarvi la storia della fabbrica tenendo sempre in primo piano il ruolo del movimento operaio e del sindacato.

Io - Giuseppe Ghinami - lavoro con Patrizio Roversi fin dai tempi di Turisti per Caso, ma dedicandomi anche a reportage di inchiesta. Con Patrizio condividiamo la passione per i mezzi d'epoca e per i motori, ma soprattutto condividiamo il desiderio di non dimenticare. Abbiamo unito le nostre risorse per riuscire a realizzare questo documentario che consideriamo un giusto recupero della memoria collettiva, una storia significativa oggi più che mai per sottolineare i valori solidali e il senso della collettività. 

DIFFUSIONE SUL TERRITORIO

Abbiamo previsto una distribuzione nelle sale cinematografiche e una diffusione su una rete televisiva nazionale, La7. Considerando l’estrema rilevanza dei temi trattati relativi al territorio, crediamo sia un’ottima opportunità restituire il progetto alla comunità, attraverso proiezioni in sala con gli autori, per creare un dibattito e un dialogo tra le nuove generazioni che non hanno vissuto questa storia e le vecchie generazioni che ne hanno memoria o ne hanno vissuto più direttamente l’eco. 

Riteniamo fondamentale anche diffondere il video in altre sedi non cinematografiche, ad esempio circoli ricreativi e strutture di associazionismo locale. In queste proiezioni diffuse verranno coinvolti i partner del progetto dando loro adeguata visibilità nell’evento. La classica proiezione di gruppo alla quale segue la famigerata assemblea, come si suol dire ‘segue dibattito’! 

LA RACCOLTA FONDI, un progetto da realizzare insieme

Il lavoro è appena cominciato e ci siamo subito resi conto che sarà un grande lavoro. Sia a livello investigativo di ricerca, il recupero delle fonti storiche e delle testimonianze reali, hanno bisogno di un investimento economico importante. Per questo abbiamo pensato di coinvolgere in questo progetto, in cui crediamo molto, tutti coloro che pensano come noi che questa sia una storia che vale la pena raccontare, come simbolo e come esempio.  La raccolta fondi ci servirà a coprire i costi del progetto in modo progressivo, nelle varie fasi di realizzazione.  

In totale abbiamo stimato di avere bisogno di 50.000€ che possiamo suddividere così:

- primo obiettivo 10.000€ per coprire i costi di ricerca storiografica, contatti e sopralluoghi
- secondo obiettivo 25.000€ per coprire i costi delle interviste e le ricostruzioni
- terzo obiettivo 40.000€ per coprire i costi di montaggio e post produzione
- quarto obiettivo 50.000€ per coprire i costi di distribuzione e diffusione sul territorio

Per eventuali donazioni spontanee, l'IBAN è: IT95U0200802457000003635316 

 

10%
-25 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Centro Sportivo e culturale Zenith Chieri

Ciao! Siamo la Società Ginnastica Zenith Chieri A.S.D. e A.P.S.

Dal 1985 proponiamo corsi di ginnastica ritmica sul territorio di Chieri, in provincia di Torino, e comuni limitrofi.

Come Associazione di Promozione Sociale abbiamo impiegato i nostri quasi 40 anni di esperienza per offrire sempre di più al territorio, cercando di portare i valori di questo sport – così importanti e fondamentali nella nostra stessa crescita personale – al di fuori del solo percorso agonistico.
Abbiamo così rivolto l’attenzione ad ambiti quali disabilità, inclusione e promozione di modelli di vita sani e consapevoli

Il percorso che abbiamo deciso di intraprendere è cresciuto passo dopo passo, di anno in anno, grazie alle persone che abbiamo incontrato sul nostro cammino, collaborazioni professionali e personali che ci hanno arricchito e permesso di sognare, sempre un po’ più in grande. 

Ed è così che è venuta in essere l’idea di realizzare un centro sportivo e culturale multidisciplinare, uno spazio sicuro e aperto, dove poter coltivare passioni e relazioni e soprattutto poterlo fare insieme a una comunità che tanto ci ha dato in questi anni. Il centro sarà a Chieri, a due passi da Torino, non solo per il suo ampio bacino di utenza ma anche per portare opportunità e valore al territorio.

Immaginiamo un’offerta ampia e diversificata. Non solo percorsi di ginnastica ritmica, quindi, ma servizi dedicati alla crescita e al benessere dell’individuo, per dare spazio e attenzione a tutte e tutti, dalle bambine e bambini di età prescolare agli adulti e anziani. 

Un luogo dove crescere e costruire insieme.

Cresci con noi! 

Sostienici e fanne parte anche tu!  

 

CHI SIAMO

Ciao, siamo Irene e Monica, e da oltre 10 anni gestiamo l’Associazione Sportiva e di Promozione Sociale Zenith Chieri, cercando di portare sempre il massimo impegno, dedizione e professionalità nel lavoro che curiamo quotidianamente. 

Un percorso quasi obbligato, il nostro, perché la ginnastica ritmica ha sempre fatto parte di noi. Fin
da bambine la pedana ha accolto la nostra passione, insegnandoci responsabilità, rispetto e
impegno, insieme a un gruppo di amiche che presto sono diventate famiglia. Valori che cerchiamo
di trasmettere ancora oggi, passando il testimone alle nuove generazioni, e per farlo nel modo
migliore abbiamo collezionato qualifiche e percorsi di aggiornamento. 

Siamo fortunate a condividere la nostra visione con uno staff vivace e appassionato, tutto al femminile, grazie al quale abbiamo avvicinato a questo meraviglioso sport centinaia di bambine e ragazze. Abbiamo però sempre voluto avere un approccio inclusivo, e aprire la palestra a tutte e tutti: nel nostro lavoro cerchiamo sempre di rappresentare un modello di educazione allo sport, alla cultura, allo stare insieme in modo sano, sfruttando al meglio i principi alla base di ogni pratica sportiva. 

Nel tempo la nostra realtà è cresciuta ed è giunto per noi il momento di fare il passo successivo: creare una casa per il progetto e per tutte le attività a questo collegate, una casa che ci possa dare la possibilità di offrire sempre di più e sempre meglio, che possa accogliere tutto il futuro della Zenith. E non solo. 

È da questi presupposti che - grazie anche e soprattutto alla collaborazione quotidiana con una vasta rete di professionisti che operano sul territorio - nasce l’idea di un centro sportivo e culturale con offerta polivalente, per offrire nuove opportunità alla cittadinanza, affiancando alla pratica sportiva servizi alla persona.

IL PROGETTO

In sinergia con una società di padel, il centro multidisciplinare rappresenterà un punto di riferimento per la città di Chieri e per i comuni limitrofi. Attività sportive, ludico-ricreative, educative, culturali, accanto a servizi rivolti alla comunità: baby parking, piscina, studio fisioterapico, consulenze psicologiche e nutrizionali sono alcune delle opportunità che il centro sportivo e culturale potrà mettere a disposizione della propria utenza.

Massima attenzione sarà rivolta all'accessibilità e alla fruibilità del centro da parte di tutte e tutti,
senza alcuna discriminazione e con la massima apertura alle differenze, che saranno sempre salvaguardate e valorizzate. 

Inoltre, sia nelle fasi di realizzazione che nella gestione quotidiana del centro, gli aspetti legati al rispetto per l'ambiente saranno sempre centrali. Saranno minimizzati gli sprechi, si prediligerà l'utilizzo di energie rinnovabili e sarà sempre sviluppata e trasmessa la cultura del riciclo. 

Immerso nel verde e ben collegato al centro cittadino, il polo sportivo e culturale gestito dalla Zenith Chieri A.S.D. e A.P.S. sarà anche un luogo di incontro e di valorizzazione del patrimonio naturale e turistico della zona.

Il centro sportivo e culturale comprenderà: 

  • campi da padel coperti
  • campi da padel scoperti
  • tensostruttura dedicata alla ginnastica ritmica
  • blocco spogliatoi e servizi igienici, anche per persone con disabilità
  • zona ristoro
  • piscina riabilitativa e/o funzionale alle attività sportive protagoniste del centro, con annessa zona relax
  • clubhouse con reception, segreteria e uffici
  • sala riunioni
  • locale adibito a scuola privata a disposizione di atleti agonisti
  • studi professionali per fisioterapista, nutrizionista, psicologo dello sport
  • area baby parking, sia esterna che interna
  • stanza morbida, stanza multimediale e di simulazione
  • parcheggi per auto, ciclomotori, biciclette e monopattini
  • pannelli fotovoltaici posti su pensiline nel parcheggio
  • colonnine per la ricarica delle auto elettriche
  • area dedicata al verde e alla piantumazione
  • giardino Alzheimer, percorsi sensoriali e a contatto con gli animali

LE FONTI DI FINANZIAMENTO 

Oltre alla presente raccolta fondi - a cui puoi dare il tuo prezioso contributo - il progetto sarà sostenuto da risorse economiche già in nostro possesso e da investimenti di privati che credono nella nostra iniziativa. La progettazione e la realizzazione saranno portate avanti per fasi, dando priorità alle aree dedicate all'attività sportiva, che saranno poi arricchite dagli spazi accessori durante gli anni, con particolare attenzione alla sostenibilità delle diverse componenti del progetto complessivo. 

CONCLUSIONI

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e speriamo di averti al nostro fianco per la realizzazione di questo sogno. 

Crediamo fortemente in questo progetto, così come crediamo nel dare nuove opportunità e nuovi spazi che possano arricchire, educare e sostenere la comunità. 

Hai domande o sei curiosa o curioso di alcuni aspetti del progetto? Non esitare a contattarci! 

Continua a seguirci per scoprire come sostenerci, seguire l’avanzamento del progetto e rimanere aggiornata/o sul nostro percorso.

Grazie di cuore! 

A presto, 
Irene e Monica
Società Ginnastica Zenith Chieri A.S.D. e A.P.S.  

9%
-3 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Sostieni lo sviluppo di "Gioco né in cielo né in terra"

“Supera la siepe e passa dal reale al fantastico, sali in mongolfiera ed entra nel blu facendo surf tra le nuvole, aiuta l'omino della pioggia a regolare le precipitazioni, misura il tuo coraggio affrontando il tornado durante una bufera di neve, aiuta Matilde, la coccinella gigante, a crescere e diventane amico, supera le sfide, raccogli oggetti, trova gli indizi e rimuovi i blocchi narrativi… Avanza nel tuo percorso personale e vivi un’emozione unica".

Omino delle nuvole

Ciao sono Meriadoc :) torno qui su Eppela dopo la fantastica esperienza di crowdfunding vissuta l'anno scorso (nel caso te la fossi persa puoi sempre visitare la pagina di CONTROLUCE Reborn per vedere come è andata). Questa volta mi trovi nei panni dell’“omino delle nuvole” a presentare il mio nuovo progetto, la realizzazione di un gioco emozionale che ho chiamato: “Gioco né in cielo né in terra".

Tutto è iniziato alla fine della stagione estiva 2023 di GiocoCirco, dimostratasi particolarmente stimolante. A tal proposito colgo l'occasione per ricordare e ringraziare in particolare due realtà: la “Festa dei bambini di Lavina” e il “Gradara Ludens Festival”, dalle quali sono stato invitato per partecipare alle rispettive programmazioni, che si sono rivelate fonte d'ispirazione e mi hanno portato a studiare una nuova idea di animazione, che coinvolgesse le persone in modo differente rispetto alle attività ludiche da me proposte...(se sei curioso e vuoi continuare a leggere la genesi del gioco, visita la pagina sul sito giococirco.it)

 

 

IL GIOCO

Pavia 25/11/2023 - Prototipo del gioco in fase di allestimento
Pavia 25/11/2023 - Prototipo del gioco in fase di allestimento 

Gioco né in cielo né in terra è un gioco emozionale che si realizza con un'animazione regolamentata che permette di vivere un’esperienza propriocettiva, ludico, sensoriale attraverso un percorso costituito prevalentemente da due elementi base: le Stazioni con attrazioni di vario tipo (fantastico, artistico, sensoriale, creativo, narrativo, collaborativo) e le Transizioni con attrezzature di diverse aree motorie (ludica, circo, educativa, riabilitativa). L’insieme di questi due elementi crea una mappa ipertestuale, che grazie alla facilitazione animata del conduttore l' “Omino delle nuvole”, da modo ad ogni partecipante “Aiutante dell’Omino” di intraprendere il suo percorso nel fantastico e vivere la sua reale emozione.

Cosa intendo per gioco emozionale? Partendo dal fatto che qualsiasi gioco è veicolo di emozioni per il giocatore e ciò che lo caratterizza è la sua funzione primaria, un gioco a carattere emozionale dispone di un regolamento pensato appositamente per stimolare, nel giocatore, la prova di emozioni di differente tipo ed intensità.

Regole aiutanti ver. prototipo

SPECIFICHE TECNICHE

Master: animatore facilitatore nel ruolo di "Omino delle nuvole”

Giocatori: gruppo da 4 a 8 per sezione di gioco nel ruolo di “Aiutanti 

dell'omino”

Competenze: capacita di lettura

Età giocatori: 

  • dai 7 anni in su, partecipazione libera
  • dai 3 ai 6 anni, partecipazione accompagnata

Durata sezione di gioco: 25 minuti

Area mappa di gioco: modulare

Regolamento: base + varianti a moduli (livelli differenti di esperienza)

Moduli mini giochi: La coccinella Matilde - Viaggio sulla luna - TrovaCose - L'omino della pioggia

Carattere: motorio, narrativo, collaborativo, sensoriale, pratico, artistico, logico, fantastico

 

 

Cloud Map

Successivamente ho avviato una fase di “Lavori in corso” nei mesi invernali, durante i quali mi sono dedicato ad aspetti specifici e tecnici del gioco, come ad esempio la ricerca di soluzioni tecniche o modifiche di regolamento che risolvessero le criticità già emerse o possibili, ed alla cura di aspetti più generali, come la generazione di una Cloud Map”, che detti le tempistiche delle varie fasi per supportare al meglio lo sviluppo del gioco. La Cloud Map si avvia il 25 novembre 2023, giorno della presentazione del Prototipo, prosegue con il rilascio della versione βeta che si otterrà grazie alla raccolta fondi collettiva, che sto presentando qui su Eppela, e termina con il “Decollo del gioco” giorno del rilascio della versione definitiva.

Perché un Prototipo e una βeta? L’esercitazione dal vivo è senza dubbio il cuore di tutto, difatti la fase di sperimentazione del gioco avverrà in parallelo durante tutta la durata della campagna. Questa pratica, come una forma di “Rodaggio”, permetterà una continua messa a punto ogni volta che si giocherà, grazie alle varie realtà (privati, associazioni, enti ecc…) presenti sul territorio italiano che contribuendo alla presentazione del Prototipo (prima e successivamente alla versione βeta) e offriranno alle rispettive comunità l’occasione di partecipare come giocatori tester.

Come verranno utilizzati i fondi raccolti dalla campagna? La gran parte del sostegno sarà impiegato nell’acquisto, in parte di materiali che serviranno per la realizzazione dell’ambiente scenico e in parte nell’implementazione, del parco delle attrazioni e delle transizioni già esistente, con nuove attrezzature tecniche. In fine va tenuto conto che ogni uscita, di “Rodaggio”, ha necessariamente un costo di implementazione non trascurabile. Il grafico a seguire illustra come si prevede di suddividere il fondo tra le varie voci.

DETTAGLI CAMPAGNA

Una campagna di raccolta fondi collettiva per sostenere il “Gioco né in cielo né in terra”, per un supporto al progetto economico e al contempo attivo e partecipato. Per questo motivo ho messo a disposizione cinque possibili “ricompense”a scelta, che si differenziano per tempistica e modalità di azione:

Cappello volante: modalità che non prevede alcun segno di riconoscimento al sostegno. È rivolto a coloro che hanno avuto la possibilità di poter provare il gioco nel periodo di test del Prototipo e della versione βeta (primavera-estate 2024), come se fosse un “cappello” classico dopo una performance di strada, ma in forma elettronica, a seguito dell'esperienza ludica. Potrai così donare ascoltando il tuo cuore. Questa modalità è anche rivolta a chi vuole sostenere il progetto, ma solamente in forma anonima, senza nessun riconoscimento formale.

Nuvola: cos'è un cielo senza nuvole? L'unione fa la forza, lascia un segno nel blu aggiungendo la tua nuvola al firmamento, ne accrescerai il carattere, entrando a far parte della memoria storica del gioco

  • segna con la tua nuvola il “banner del firmamento” del gioco
  • Ottieni la spilla ricordo del gioco

Primo volo: sostenendo il progetto con questa ricompensa sarai invitato a partecipare alla “Merenda di presentazione versione βeta” dove in anteprima potrai giocare vestendo i panni di un'aiutante dell'omino delle nuvole

  • Ricompensa “Nuvola”
  • Invito per giocare in anteprima alla versione βeta

Sviluppatore: Scegli* questa ricompensa e sostieni lo sviluppo con un' esperienza dal vivo della versione prototipo proponendo un luogo dove giocare.

  • Un'uscita a tua disposizione del gioco versione Prototipo da svolgersi entro la primavera 2024

Ambasciatore: Scegli* questa ricompensa e sostieni il gioco durante fase più matura del suo sviluppo, la  versione βeta, ad un passo delle sua versione definitiva. Proponi un “luogo”, dove poter testare il gioco prima del "Decollo" (giorno del rilascio versione ufficiale definitiva).

  • Un'uscita a tua disposizione del gioco versione βeta da svolgersi entro estate 2024

*prima di scegliere la ricompensa (Sviluppatore o Ambasciatore) contatta GiocoCirco per valutare la reale fattibilità della tua proposta

 

fac-simile Spilletta del gioco
fac-simile Banner del "Firmamento” lato fronte
fac-simile Banner del “Firmamento” lato retro

 

 

FAQ 

Consulta le faq  e contattami per qualsiasi informazione o chiarimento.

Quando, dove e come si svolgerà la “Merenda di presentazione versione βeta”? La giornata di presentazione non è ancora definita nel suo complesso. Tutte le informazioni utili a riguardo verranno comunicate su questa pagina con un aggiornamento appena disponibili.

Posso sostenere con un “Cappello volante” anche se non ho mai giocato? Altroché! Se ritieni di voler sostenere il progetto in forma anonima a prescindere dall'esperienza ludica, potrai contribuire a tuo piacimento utilizzando questa modalità, senza ricevere riconoscimenti formali.

Quando avverrà il “Decollo del gioco”? Ancora una data precisa non è disponibile, il periodo identificato sarebbe a dopo la prima metà di settembre.

Esiste una scheda tecnica più dettagliata del gioco? Certamente, anche se non ancora definitiva. Al momento, verrà fornita a chi sosterrà il progetto nella modalità “Sviluppatore” o “Ambasciatore” per esigenze organizzative. In seguito, a gioco ultimato sarà possibile ricevere la scheda, richiedendola via e-mail.

 

45%
-81 Giorni
Istruzione di qualitàCittà e comunità sostenibili
APE PROJECT

Il problema della plastica nel mondo rappresenta il vero male della nostra epoca perché la plastica è inquinante in tutti i suoi passaggi a partire dalla fase di estrazione delle materie prime, passando per la produzione industriale, il confezionamento o imbottigliamento, la commercializzazione, l'utilizzo, il riciclo.

Plastica significa uccidere noi stessi e il nostro ambiente perché la beviamo, la mangiamo, la respiriamo, la tocchiamo.

Il riciclo e la raccolta differenziata, sebbene rappresentino un tentativo di difenderci, non riescono a stare dietro all'enorme produzione continua che sfocia in continui rifiuti.

I paesi più poveri vendono la salute della propria popolazione importando illegalmente la plastica (rifiuto cosiddetto riciclabile) europea per pochi spiccioli e intanto, le aziende di riciclo, esibiscono i loro budget raggiunti (Fonte RAI 3) 

Siamo due aziende che costruiscono impianti di Purificazione dell'aria e dell'acqua.

Il nostro progetto mira ad eliminare l'involucro più pericoloso: la bottiglia di acqua di plastica per la quale l'Italia è il primo paese in Europa per consumo e secondo nel mondo.

Ape, attraverso un sistema network e crowdfunding, disincentiverà le persone all'uso della bottiglia di plastica grazie ad un sistema di purificazione dell'acqua a iper-filtrazione da noi prodotto unito ad una centralina collegata alla blockchain per monitorare esattamente e senza possibilità di manomissioni il consumo di acqua della rete idrica che significa non produrre plastica. Questo dato sarà presentato alla comunità europea, al ministero dell'ambiente, della salute, l'OMS ed a tutti gli organi preposti al controllo ambientale al fine di avere un giusto ma significativo corrispettivo economico.

Il nostro progetto si divide in 3 fasi.

  • Investimento iniziale totalmente dilazionato
  • Fase di costruzione della struttura network con grandi vantaggi economici
  • Fase di potenziamento in cui ci sarà un ulteriore investimento per entrare ufficialmente all'interno della nostra azienda e del progetto di sostenibilità che porterà ad una rendita importante.

Solo 100 posti disponibili in questa fase di “prevendita” a condizioni incredibili per entrare in un mondo di salute, benessere, ambiente e investimento nel settore Green.

Tu investi, migliori la tua salute grazie ai nostri sistemi di purificazione e noi ti paghiamo per ogni 1,5L di acqua che bevi perché stai contribuendo alla NON produzione di bottiglie di plastica e il guadagno aumenterà se divulgherai il messaggio ai tuoi amici.

 

La quota di adesione in questo momento è di Euro 2.800,00 anziché Euro 3.800,00 ma in questo preciso istante chiediamo esclusivamente Euro 200,00 a titolo di prevendita per ottenere uno dei 100 posti disponibili.

Una volta raggiunte le prime 100 adesioni, bisognerà formalizzare la restante parte (Euro 2.600,00) che potrà essere corrisposta in forma dilazionata, senza finanziamento o interessi, senza necessità di produrre documenti di reddito e senza alcuna verifica alle banche dati perché questo è un progetto per noi e per tutti.

 

Vi aspettiamo a braccia aperte perché se è vero che una persona può fare la differenza, 100.000.000 potrebbero evitare di far produrre 17 Miliardi di bottiglie di plastica ogni anno. 

 

Mirko Scravaglieri

4%
-83 Giorni
Salute e benessereAcqua pulita e servizi igienico-sanitariCittà e comunità sostenibili
On Earth

Il progetto

On Earth è un progetto che nasce nel 2018 dopo la tempesta perfetta avvenuta in Liguria in autunno che ha devastato la costa. Nello stesso anno l'ENEA pubblica la mappa dell'Italia al 2100 dove l'innalzamento marino cambierà radicalmente la geografia dei nostri territori, così questo fattore insieme alla riduzione dei ghiacciai alpini hanno contribuito alla creazione di On Earth.
La fotografia fino dalla sua invenzione è stata testimone dei cambiamenti del paesaggio e del territorio, così anche nel caso del cambiamento climatico se un paesaggio non riusciamo a salvarlo almeno lo possiamo ricordare nella nostra camera dei ricordi con la fotografia.

Pellestrina, fotografia di Marco Introini

Sono state individuate quattro aree oggetto delle campagne fotografiche: Alpi Nord Occidentali, Mar Ligure, Mar Adriatico. A partire dal 2018 Introini e Piccardo hanno fotografato la riviera ligure di ponente, il complesso del Monte Bianco, la Laguna veneta e prossimamente termineranno la loro ricerca nel Mar Adriatico.

On Earth rappresenta il primo passaggio di un progetto più articolato che prevede la pubblicazione di un libro fotografico per il quale stiamo chiedendo il sostegno, la realizzazione di una mostra itinerante, una serie di presentazioni della ricerca fotografica nelle scuole nei luoghi indagati dai fotografi.

 

Alassio, fotografia di Emanuele Piccardo

Obiettivi

L'obiettivo è rendere consapevoli, attraverso un pensiero etico sulla natura, le comunità. Questo avviene con la fotografia attraverso lo sguardo di due fotografi che da diversi anni operano per documentare gli ambiti naturali tra la montagna e il mare, sia nel Nord-Ovest sia al Sud. L'innovazione del progetto non è raccontare i fenomeni climatici durante la loro manifestazione bensì misurarne gli effetti nei territori, gli effetti delle mareggiate ad Alassio (SV), il ritiro del lago del Miage in Valle d'Aosta, il passaggio tra Laguna e mare alle bocche di porto al Lido di Venezia e poi a maggio 2024 il litorale romagnolo di Rimini e Riccione. La visibilità mediatica di alcuni luoghi come Venezia è unica e irripetibile, altri territori non avranno la mediaticità della città lagunare ed è in quei luoghi che i fotografi hanno concentralo il loro sguardo.

Questi obiettivi vengono sintetizzati nel libro fotografico edito da plug_in (https://www.plugin-lab.it/index.php/category/book/), associazione culturale nata nel 2003 per diffondere la cultura architettonica e artistica nei territori che, dal 2007, diventa casa editrice grazie alla collaborazione con Artiva Design (www.artiva.it).

Chi siamo

Plampincieux, Valle d'Aosta, fotografia di Marco Introini

Marco Introini (Milano 1968)
Laureato in architettura presso il Politecnico di Milano.
Fotografo documentarista di paesaggio e architettura, è docente di Tecniche della rappresentazione dello spazio e di Rappresentazione del patrimonio costruito presso il Politecnico di Milano, di Fotografia dell’architettura presso la scuola di fotografia Bauer. Inserito nei venti fotografi di architettura protagonisti degli ultimi dieci anni da Letizia Gagliardi in “La Misura dello Spazio”. Nel 2015 è stato chiamato dalla Regione e dal Ministero per i beni culturali per documentare l’architettura dal dopoguerra ad oggi, sempre nello stesso anno viene invitato da OIGO (Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere) alla campagna fotografica sulla Calabria The Third Island. Nel 2016 ha esposto Ritratti di Monumenti al Museo d’Arte Moderna MAGA; partecipa alla XXI Triennale con Warm Modernity_Indian Paradigm (curato da Maddalena d’Alfonso) che, con omonimo libro, ha vinto il RedDot Award 2016.  
Nel 2021 ha lavorato a differenti progetti fotografici tra cui il patrimonio industriale di Lecco e il patrimonio boschivo della alta valle del Tanaro e nel 2022 con il lavoro La fiumara dell’Amendolea ha partecipato a La Biennale dello Stretto curata da Alfonso Femia con il quale sta elaborando alcuni progetti fotografici su città italiane ed europee.
Nel 2023 è stato invitato dal MAN (Museo d’Arte della provincia di Nuoro) a partecipare workshop INFOSFERA
dedicato alla collaborazione fra artisti e architetti per una lettura del paesaggio e la creazione di nuove narrazioni.
Le sue opere sono conservate alla Fondazione MAXXI, CSAC, Museo MAGA, Fondazione AEM, MAN.
Ha al suo attivo molteplici pubblicazioni e mostre di architettura e paesaggio. 

Miage, Valle d'Aosta, fotografia di Emanuele Piccardo

Emanuele Piccardo (Genova 1972)

Architetto, critico di architettura, fotografo e filmmaker. Ha fondato nel 2002 la rivista elettronica scientifica
archphoto.it e nel 2003 fonda l’associazione culturale plug_in (www.plugin-lab.it). E’ stato invitato a tenere lezioni a New York, Princeton, Los Angeles, Roma, Torino, Milano, Venezia, Firenze. La sua ricerca si è concentrata sull’Architettura Radicale Italiana, le sperimentazioni architettoniche e artistiche nel deserto nordamericano, l'architettura italiana del dopoguerra e del Mid-Century californiano. 
Nel 2013 vince con Amit Wolf e la Woodbury University il Graham Foundation Grant per il progetto “Beyond Environment”. Nel 2015 vince l’Autry Scholar Fellowship con il progetto “Living the frontier”.
Dal 2009 al 2017 Piccardo ha realizzato film sull’architettura e in particolare su Adriano Olivetti, Giancarlo
De Carlo, Paolo Soleri, Vittorio Giorgini.
Dal 2016 a oggi la sua ricerca si è focalizzata sulla rigenerazione urbana e sociale delle aree interne italiane:
Nasagonando Art Project (2016-2019) a Ormea (CN), la summer school Laboratorio Umano di
Rigenerazione Territoriale (2020) a Riesi (CL), la Petites Folies Summer School (2021) a Garessio (CN).
Nel 2023 è curatore scientifico del festival di architettura “Abitare la Vacanza”, vincitore dell’avviso Festival
Architettura II ed., promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della
Cultura; la sua ricerca sull’architettura radicale entra nella collezione del Canadian Centre for Architecture di Montréal; viene insignito del Premio Bruno Zevi per la diffusione della cultura architettonica da Inarch
Liguria.
La sua opera fotografica è conservata al MAXXI a Roma, alla Bibliothèque Nationale

17%
-89 Giorni
Città e comunità sostenibiliLotta contro il cambiamento climaticoVita sulla terra
Il panificio che r-esiste nel borgo ciociaro


Spazio Pane è un panificio “speciale”: alla produzione di pane accostiamo l’attività di ricerca d’arte contemporanea, organizzando mostre e residenze artistiche. 

L’arte e il pane sono da sempre due componenti vitali per l’uomo, per questo abbiamo deciso di unire questi elementi rendendo il nostro panificio un luogo unico di incontro e di scambio. Così abbiamo coinvolto artisti e curatori professionisti provenienti anche da diverse parti del mondo, che neanche conoscevano la bellezza delle tradizioni ciociare e i tesori del nostro territorio. 

 

PER UN BORGO CHE NON AVEVA IL PANE

Spazio Pane nasce a Campoli Appennino (FR) un meraviglioso borgo dove il tempo scorre lento e la natura regna sovrana. Alcuni ci hanno considerati dei "pazzi" per aver scelto un paesino di poco più di mille abitanti come luogo per il nostro progetto. Ma la nostra scelta è derivata dalla voglia di restituire al nostro paese ciò che non aveva da tempo: un panificio e un luogo di cultura, dove l’arte e il pane riassumono la loro funzione comunitaria.

Consapevoli del valore della nostra terra, adottiamo e vendiamo prodotti delle nostre zone: il nostro è un impegno sul territorio e per il territorio.

L'angolo dei prodotti tipici all'interno del nostro locale

PERCHÉ UN CROWDFUNDING?

Una delle molte sfide a cui vengono sottoposti i piccoli panifici come Spazio Pane è la competizione con l’industria alimentare. Ad oggi, il mercato è dominato dalla vendita di un pane a basso costo e di bassa qualità, prodotto in serie con farine raffinate e additivi chimici. 

E proprio perché a noi piacciono sia le sfide che le tradizioni, abbiamo deciso di rinnovare i metodi di lavorazione del nostro pane, per tornare a fare il pane “come si faceva una volta”, dal sapore inconfondibile. Lievito madre, farina di tipo 1 e di tipo 2, farina integrale rimacinata a pietra di Campoli Appennino, farina di segale: l’utilizzo di questi ingredienti, lavorati in un processo di panificazione autentico, ovviamente più lungo e più complesso - ma naturale -, ci permette di offrirvi un pane diverso da quello industriale a cui siete abituati. 

Il nostro pane alle noci con farina tipo 1, lievito madre e una lunga lievitazione

Un pane che non vi gonfia o appesantisce, facilmente digeribile perché realizzato con farine la cui macinazione permette di mantenere le parti più nutrienti del grano: amido, proteine, minerali e fibre alimentari. 

Il nostro pane integrale con farina rimacinata a pietra del mulino di Campoli Appennino, lievito madre e una lunga lievitazione

SPAZIO PANE R-ESISTE E CHIEDE IL TUO SUPPORTO!

Siamo tre giovani ragazzi: Viviana, Sara e Marco. L’obiettivo che ci siamo posti è quello di rivitalizzare il nostro territorio attraverso una ricerca artistica e storica, perché siamo convinti che le piccole realtà che portano avanti le tradizioni locali rappresentano un valore inestimabile per la nostra terra e per la conservazione del patrimonio culturale. Ci stiamo impegnando a preservare le ricchezze per continuare a tramandarle alle future generazioni.

Sostenendo Spazio Pane, non farai solo una donazione, ma farai parte di una piccola rivoluzione. Insieme, possiamo dimostrare che si può ancora scommettere nelle piccole attività di spessore e nei progetti di cultura che nascono dal basso!

 

Perché il tuo sostegno è importante:

  • Per contribuire alla crescita professionale dei nostri panettieri e del nostro personale, ma anche per la formazione di giovani aspiranti panettieri del nostro territorio. 
  • Per portare avanti la nostra idea di panificio che valorizzi la storia e la tradizione locale in dialogo con la cultura contemporanea.
  • Per permetterci di continuare ad approfondire la ricerca di ingredienti di qualità e del territorio per garantire ai nostri clienti prodotti genuini a prezzi accessibili.
  • Per sostenere un luogo di incontro e di cultura e contribuire alle prossime programmazioni di mostre, per finanziare residenze per artisti, per la realizzazione di progetti culturali e per sostenere il lavoro di comunicazione.
6%
-104 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
Once Upon a Place

 

Cos’è Once Upon a Place?

Once Upon a Place è un evento sullo storytelling e il marketing territoriale, alla sua seconda edizione. Non un semplice susseguirsi di talk, bensì un’esperienza immersiva nel territorio che ci ospiterà, il Mandrolisai. 
Il meraviglioso teatro di Sorgono ci ospiterà per tre giorni di incontri e confronti con più di 30 speaker.

Obiettivo dell’evento è mostrare come il racconto di un territorio sia dinamico e possa crearsi attraverso l’uso di diversi media, di differenti tipi di scrittura e modalità di narrazione. 

 

Come sarà la seconda edizione di Once Upon a Place?

Per questa edizione proporremo un programma rinnovato nei contenuti e nelle modalità.

Per prima cosa porteremo Once Upon a Place nel territorio del Mandrolisai. Abbiamo scelto questa location per il sostegno e l’entusiasmo ricevuto dalle persone che questo territorio lo abitano e per la sua intrinseca bellezza.

Ospiteremo speakers di rilievo nazionale: da esperti di marketing e storytelling come Riccardo Scandellari e Cristiano Carriero, a giornalisti come Francesco Oggiano ed Emilio Casalini. 

Tre giornate dedicate alla formazione e al confronto, per un totale di oltre 30 ospiti e 16 interventi in programma, tra lezioni, tavole rotonde e talk.

Per quanto ci riguarda, siamo convinti del fatto che anche un piccolo territorio rurale possa diventare palcoscenico di grandi eventi e siamo pronti a rimboccarci le maniche affinché Once Upon a Place possa diventare un appuntamento annuale.

 

 

Il territorio del Mandrolisai

Ti porteremo in un luogo speciale, nel centro esatto della Sardegna: Sorgono.

Capoluogo storico del Mandrolisai, terra di montagne granitiche, foreste e vitigni doc.

C’è un però: i luoghi più straordinari spesso richiedono uno sforzo per essere raggiunti. 
Per raggiungere il centro della Sardegna, uscirai dalle principali rotte e ti inoltrerai in strade lontane dal traffico e immerse nella natura. 
Ad ogni tornante scoprirai scorci diversi. 

Once Upon a Place non è solo l’occasione per imparare a raccontare una destinazione, ma una vera e propria esperienza nel raggiungerla, iniziando a scoprirla ancor prima di arrivare a destinazione.

Unisciti al racconto

Oltre a sostenere un evento straordinario, diventare un supporter di Once Upon a Place significa contribuire a plasmare il futuro di un paese. 
Ogni donazione non è solo un aiuto finanziario ma un atto d'amore per la cultura locale, un passo verso la rigenerazione del Mandrolisai come destinazione turistica autentica e appassionante.

 

 

I nostri obiettivi

Questo progetto mira a raggiungere diversi obiettivi chiave:

Coinvolgimento Attivo dei Giovani nelle Comunità Rurali: 
Vogliamo incoraggiare attivamente la partecipazione dei giovani nelle piccole comunità rurali, enfatizzando l'importanza del loro ruolo attraverso l'empowerment giovanile e lo sviluppo del pensiero critico.

Sensibilizzazione Ambientale e Rispetto Interpersonale: 
È fondamentale sensibilizzare i giovani sull'importanza del rispetto per l'ambiente, la natura e le relazioni interpersonali basate sul reciproco rispetto. Attraverso strumenti artistici, e progetti internazionali, puntiamo a favorire il dialogo interculturale tra i popoli.

Stimolazione della Creatività e dello Spirito Imprenditoriale: 
Vorremmo incentivare la creatività, lo spirito imprenditoriale e l'iniziativa socio-culturale tra i giovani. 
Questo sarà ottenuto coinvolgendo i giovani in progetti locali e internazionali legati a questi temi, incoraggiandoli a sviluppare idee innovative e a metterle in pratica.

 

 

Come puoi unirti a questa avventura?

Scegli la tua forma di supporto e sentiti parte di questa avventura insieme a noi!
Ogni contributo, grande o piccolo, è un passo in avanti verso la creazione di un capitolo indimenticabile nella storia Once Upon a Place.
Con il tuo sostegno, possiamo rendere questo viaggio un inno alla bellezza, alla cultura e alla rinascita.

Tutti i ricavi della campagna verranno utilizzati per l'intera realizzazione dell'evento, per rendererlo sostenibile e ripetibile nel tempo così che possa diventare un marchio per il territorio. 
Partendo dal Mandrolisai, potrete sentirvi dei piccoli azionisti di questa nuova avventura e costruire l'evento insieme a noi!

Con amore e gratitudine,

Il Team Cadossene

 

                        

 

                     Per rimanere aggiornati sul progetto e per consultare il programma, 

        ❇ ❇ ❇   ➡  clicca qui, andrai direttamente sul sito di Once Upon a Place!  ⬅   ❇ ❇ ❇ 

 

   

                                     

                                 Per maggiori info e collaborazioni: onceuponaplace@cadossene.com
 

                      _________________________________________________________________________

 

Once Upon a Place è un progetto ideato da Cadossene, sostenuto da diversi partner, alcuni di loro sono:

Comune di Sorgono
GAL BNG
Eager Srl

Cadossene è un'azienda nata nel 2021 specializzata in formazione, comunicazione e marketing territoriale. Ci dedichiamo alla progettazione di strategie per freelance, piccole imprese, professionisti, aziende e enti pubblici. Siamo un laboratorio di creazione della destinazione che si propone di analizzare e potenziare il valore dei territori. Il nostro obiettivo è mettere in contatto elementi innovativi attraverso lo studio di processi e prodotti virtuosi, creando reti di impresa e rinnovando il posizionamento dei prodotti locali nel mercato turistico.

 

10%
-2 Giorni
Istruzione di qualitàImprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibili
L'Oasi del Cuore

 

IL PROGETTO

Preparare il terreno, seminare, curare le piantine, raccogliere i frutti del proprio lavoro: l'esperienza di un orto insegna ai bambini a esplorare e a osservare, a sviluppare la manualita' e a condividere le proprie attivita' con gli altri, a imparare il rispetto per l'ambiente e i ritmi della natura.

Un'opportunita' che puo' contribuire a favorire lo sviluppo armonioso della personalita' e la fiducia in se stessi soprattutto per i bambini provenienti da situazioni di forte disagio psico-sociale.

Il progetto “Oasi del cuore” si inserisce tra le iniziative volte a migliorare il benessere dei bambini dello sportello del cuore, a stimolarli promuovendo attivita' ludico-ricreative e didattiche da svolgere in gruppo.

L'ORTO E I LABORATORI

Lo spazio individuato per la realizzazione dell'orto “oasi del cuore”, e' un terreno di 2000mq concesso in comodato d'uso gratuito all'associazione il Buon Samaritano per 10 anni, tale ambiente deve essere messo in sicurezza  e adeguato alle attivita' laboratoriali per i bambini.

Il progetto prevede anche l'acquisto di attrezzi di lavoro adeguati, seminativo e piante.

OBIETTIVO

L'obiettivo del progetto e' creare un ambiente accessibile in cui bambini e persone con disabilita' possano imparare sull'agricoltura sostenibile, la natura e la vita rurale, oltre a promuovere l'inclusione sociale attraverso attivita' condivise.

COSA OCCORRE

Attrezzi da giardino: zappe, vanghe, rastrelli, setacci, badili, cesoie, palette, innaffiatoi, guanti, stivali per la pioggia; questi sono solo alcuni degli attrezzi da lavoro che occorrono per realizzare il nostro orto, avremo bisogno di elementi divisori in legno per la creazione di una staccionata, elementi per la creazione di un percorso pedonale adattabile anche alle sedie a rotelle, giochi e arredi esterni in legno e anche casette in legno ove realizzare i nostri laboratori, e per non mancare una macchina fotografica per aggiornare la comunita' sui progressi e le attivita' svolte dai bambini.

SUDDIVISIONE DELLE SPESE

2.500,00 euro per la realizzazione dei permessi comunali;

2.000,00 euro per l'acquisto delle attrezzature da lavoro;

4.000,00 euro per l'acquisto e realizzazione dei percorsi pedonali e staccionate in legno e muretti con palizzate in legno per delimitarne il confine;

500,00 euro acquisto di piantine per la coltivazione;

500,00 euro per l'acquisto di alberi da frutto e di decorazione;

500,00 euro concime per le coltivazioni;

7.000,00 euro acquisto e montaggio di casette in legno per la realizzazione dei laboratori, deposito attrezzi da lavoro, bagni;

1.000,00 euro acquisto e montaggio giochi per bambini;

2.000,00 euro impianto elettrico e piccolo impianto di irrigazione.

AIUTACI ANCHE TU A REALIZZAZIONE UN LUOGO DI INCLUSIONE PER I NOSTRI BAMBINI.

 

 

1%
-54 Giorni
Salute e benessereIstruzione di qualitàCittà e comunità sostenibili
Festa Bella - La Tradizione di un Popolo

BREVE ANTEPRIMA DEL DOCUMENTARIO

Durata documentario: 33 minuti

DESCRIZIONE DELLA "FESTA BELLA"

Spelonga è un luogo incantevole, situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ma è stato duramente colpito dal terremoto del 2016 di Amatrice. Tuttavia, nonostante le avversità, la comunità di Spelonga ha continuato a resistere e a celebrare la sua storia e le sue tradizioni con grande determinazione.

La "Festa Bella" è un'antica rievocazione storica che si tiene ogni tre anni nel paese, risalente addirittura alla battaglia di Lepanto del 1571 d.C. Questo evento non è solo una celebrazione, ma è un simbolo di orgoglio per la comunità di Spelonga.

Durante il mese di agosto, gli abitanti si impegnano nella preparazione, incluso il taglio e il trasporto di un grande albero che diventerà l'albero maestro di una nave turca simbolica. Dopo tre giorni di trasporto a mano, l'albero viene trionfalmente portato in paese ed eretto con l'esclusivo ausilio di funi e scale di legno nella piazza principale, dove si celebrano con gioia i festeggiamenti. La festa poi continua con varie iniziative culturali per tutto il mese di agosto, mantenendo viva la tradizione e l'identità di Spelonga.

 

CHI SONO

Ciao a tutti, mi chiamo Fabio Tomassini e sono un videomaker freelance con esperienza decennale nel settore dell'audiovisivo. 

Nel 2010 ho preso la decisione di mettere a frutto tutta la mia esperienza e le risorse acquisite come filmmaker per catturare ogni sfumatura di questo straordinario evento e renderlo accessibile a un pubblico più ampio, sperando di regalare alla comunità di Spelonga un prezioso ricordo indelebile.

Nonostante le sfide incontrate lungo il cammino, compreso il fatto che questo progetto non sia stato commissionato da nessuno, ho investito un'enorme quantità di tempo e fatica per portarlo avanti. Questo impegno personale rappresenta un investimento affinché la bellezza e la significatività della Festa Bella possano essere apprezzate e condivise con il mondo intero.

Questa passione per la Festa Bella rispecchia il legame profondo che ho con Spelonga, poiché sono il figlio di una madre nata in questo affascinante paese. Sin da quando ero piccolo, ho sempre assistito con stupore a questa rievocazione storica, un evento che ha sempre esercitato un grande fascino su di me, plasmando la mia determinazione nel documentarlo nel miglior modo possibile.

IL PROGETTO

Il mio progetto, il documentario "Festa Bella - La tradizione di un popolo", vuole raccontare questa storia straordinaria e farla conoscere al mondo intero. Voglio mostrare al pubblico la bellezza e l'autenticità di Spelonga, e soprattutto, voglio contribuire alla sua rinascita attraverso il turismo.

Con il vostro sostegno, potremo finalmente pubblicare il documentario e diffondere il messaggio di speranza e resilienza di Spelonga a un pubblico più ampio. Ogni contributo sarà fondamentale per portare avanti questo progetto e per dare voce alla comunità di Spelonga.

La raccolta fondi servirà anche a garantire un riconoscimento adeguato e meritato a tutti coloro che hanno contribuito con il loro impegno e la loro passione alla realizzazione di questo documentario unico ed ormai storico.

Vi invito quindi ad unirvi a noi in questa missione, a essere parte del cambiamento e a contribuire alla rinascita di Spelonga attraverso il potere del turismo e della cultura.

 

INFORMAZIONI SULLA RACCOLTA FONDI E RICOMPENSE

La raccolta fondi ha l'obiettivo di finanziare la produzione del documentario sulla "Festa Bella" di Spelonga. Ci sono due tipi principali di donazioni disponibili: una da 10 euro per ricevere il solo documentario in formato digitale con grafiche del DVD, e una da 15 euro che include anche un video bonus che racconta la suddivisione delle varie contrade del paese, con riprese effettuate prima del terremoto del 2016.

Inoltre, è possibile ottenere un riconoscimento nei titoli del documentario:

-con una donazione minima di 500 euro, il proprio logo e/o nome possono apparire nei titoli iniziali e in coda come produttori del documentario, più la ricompensa del documentario in formato digitale con grafiche del DVD e il video bonus sul paese;

-con una donazione minima di 100 euro, è possibile essere elencati nei titoli di coda sotto la voce "Hanno contribuito alla produzione del documentario", più la ricompensa del documentario in formato digitale con grafiche del DVD e il video bonus sul paese.

Ogni contributo, grande o piccolo, porta avanti la nostra missione di condividere la storia di Spelonga con il mondo.

Grazie per il vostro sostegno.

 

Note importanti

In caso di mancato raggiungimento dell'obiettivo fissato, i soldi non saranno prelevati e verranno riaccreditati a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto con una donazione.

5%
-42 Giorni
Città e comunità sostenibili
Progetto Ricostruzione Aree Abitative Distrutte

Questa raccolta fondi parte dal progetto di trovare un Format Costruttivo Edilizio a basso costo e con sostenibilità ambientale che permetta in caso di terremoto, dissesto naturale o altra calamità di poter fornire in breve tempo alla popolazione locale le capacità di potersi ricostruire e dare riparo alla propria famiglia o ancora dare case a sfollati ad esempio per motivi legati a guerre o carestia.

Al fine di rispondere a come trovare una soluzione in tal senso l'organizzazione Ethics Expo ( www.ethicsexpo.com ) vuole realizzare il progetto grazie all' aiuto di esperti nella costruzione di abitazioni/fabbricati in Pisé (tecnica plurimillenaria della costruzione in terra).

Inizieremo il progetto partendo dal Marocco che ha subito il 9 settembre del 2023 un terremoto che ha portato nei villaggi dell'atlante morte e distruzione e lasciando tantissime persone senza una casa.

La nostra partenza è prevista per l'11 aprile 2024 e rientreremo, dopo aver fatto i primi rilevamenti, il 18 aprile, tali rilevamenti ci permetteranno di capire come muoverci per le prossime spedizioni.

Questo progetto ha l'obiettivo di essere un format che possa essere replicato in quelle parti del mondo dove le condizioni del terreno e climatiche lo permettano.

Per fare questo svilupperemo dei percorsi formativi sulla costruzione con la tecnica del Pisé attraverso audiovisivi, slide e corsi via web ma anche direttamente presso le popolazioni locali.  

LINK informativo: https://www.ethicsexpo.com/news/2346/progetto-marocco-aree-dell-atlante-interessate-al-terremoto-del-settembre-2024

 

 

 

4%
-33 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliVita sulla terra
Tutti i progetti
#UNABIRRAPERDOMANI

Di cosa si tratta

Nastro Azzurro, la birra premium italiana più bevuta al mondo, è a fianco di chi guarda al futuro con positività e di fronte alle difficoltà non si ferma ma si reinventa.

Con il progetto #UNABIRRAPERDOMANI, Nastro Azzurro sceglie di essere vicina a tutti coloro che fino a ieri, servendoti una birra, sono stati protagonisti dei tuoi momenti di piacere e socialità.

Dietro al bancone di un bar, in pizzeria, al tavolo insieme ai tuoi amici, in viaggio o nel bar sotto casa, nei locali d’estate e con la musica che suona, ogni gesto e momento hanno il ricordo di una birra che ti è stata servita. Oggi, chi ti serviva quella birra, ha bisogno anche di te. 

Aiuta oggi con un piccolo gesto lo staff dei locali e pizzerie d’Italia per aiutarli a ripartire non appena l’emergenza sanitaria sarà terminata. Come fare? Offri adesso una birra, o più birre virtuali ai tuoi amici! Ogni birra corrisponde ad una offerta di 3 €.  Nastro Azzurro si unisce a te, e per ogni singola donazione, contribuirà per la stessa cifra che tu avrai donato.

Offrire una birra, oggi, con una donazione di almeno 3 euro, sarà un gesto simbolico ma concreto per tornare presto a brindare nel tuo locale preferito!

Ora, condividi il tuo gesto sui social! Una volta fatta l’offerta riceverai come ricompensa un emojì dedicato all’iniziativa. Fai una screenshot della tua donazione per condividere il tuo gesto nelle storie o post su Instagram e Facebook, insieme all’emoji ricevuto e con l’hashtag #UNABIRRAPERDOMANI.  Fai partire la tua social challenge: ringrazia chi ti ha offerto virtualmente una birra e nomina gli amici a cui hai offerto tu una birra per domani. Più amici coinvolgerai e prima torneremo a brindare insieme!

Rendiamo “virale” la solidarietà e il piacere di brindare insieme con una birra in mano…anche virtualmente e a distanza!

Come verranno utilizzati i fondi

L’intera somma raccolta servirà per supportare i lavoratori di locali, pizzerie e ristoranti d’Italia, attraverso la collaborazione con la FIPE per ripartire con coraggio una volta che lo status di emergenza sarà terminato e tutti i locali di Italia, anche quello della tua città, avranno bisogno del supporto economico e solidale di tutti noi.

Chi c'è dietro al progetto

Il progetto è stato pensato, voluto ed è promosso da NASTRO AZZURRO, la birra che, dal 1963, rappresenta l’eccellenza del nostro Paese ed oggi la birra premium italiana più bevuta al mondo. 
Per far fronte all’emergenza COVID-19, il brand lancia una campagna di sensibilizzazione e una raccolta fondi straordinaria per aiutare i lavoratori della PMI del settore ristorazione italiana. Lo farà con una prima donazione di 250.000€ e raddoppiando i contributi delle persone per arrivare insieme ad almeno 500.000€.

Finanziato
250.000 € Raccolti
Città e comunità sostenibili
Amandola torna al Cinema

Obiettivo del progetto

Per tradizione la cittadina di Amandola è sempre stata attiva nel promuovere importanti manifestazioni di tipo culturale.

Purtroppo i terribili eventi sismici che hanno colpito il centro Italia dall'Agosto 2016 hanno danneggiato fortemente tutti i luoghi di aggregazione cittadina.

La necessità di “riportare in vita” un centro polifunzionale è scaturita più volte dagli incontri con la cittadinanza e in particolare con i giovani della famosa scuola di teatro “La Fenice”, unica nell'area dei Sibillini che vanta un’apprezzata attività di animazione, musica e danza e che al momento non ha più un luogo dove poter insegnare poiché lo storico Teatro cittadino, il Teatro “La Fenice”, è stato fortemente danneggiato e purtroppo resterà chiuso ancora per molto tempo.

Il nostro obiettivo è quello di restituire al più presto alla città, e in particolare ai giovani delle comunità locali, un luogo di aggregazione e di incontro.

Questo sarà lo storico Cineteatro Europa di Amandola da sempre importante polo attrattivo e luogo di socializzazione che si presta ad essere utilizzato come sede di concerti, spettacoli cinematografici e teatrali, convegni e riunioni cittadine.

L'edificio necessita, però, di interventi di ristrutturazione volti al ripristino delle condizioni generali di sicurezza e ammodernamento della struttura così da poter soddisfare le diverse esigenze di utilizzo delle numerose Associazioni presenti sul territorio comunale.

Recuperare lo storico Cineteatro cittadino rappresenta, quindi, un’occasione unica per la nostra Città poiché permetterebbe ai cittadini di riappropriarsi di uno spazio polifunzionale essenziale per l’intera comunità.

N.B. Solo per i 90 giorni di questa campagna venderemo i biglietti del cinema al prezzo speciale di € 5,00 cad.

Approfittane!

Personalizza il Pacchetto “Il Mio Abbonamento” e acquista quanti biglietti desideri (max 100,00 €):

Oppure se preferisci scegli un Pacchetto Ricompense tra quelli da noi proposti.

Aiutaci a realizzare il nostro sogno, diventa con noi protagonista di questo recupero!

Come verranno utilizzati i fondi

Con i fondi raccolti attraverso questa campagna la nostra Amministrazione si impegna a ripristinare il Cineteatro Europa attraverso lavori di ammodernamento della sala, rendendola accessibile alle persone diversamente abili, a realizzare lavori di ristrutturazione della copertura dell’edificio e delle finiture interne ed esterne, lavori di adeguamento e ammodernamento del palcoscenico e dei camerini e interventi di efficientamento energetico degli impianti.

Conosciamo Amandola

Situata sulla sinistra orografica del fiume Tenna, nel versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Amandola rappresenta uno dei centri più importanti, per le risorse storico-culturali, per le valenze ambientali e paesaggistiche. Il centro storico, adagiato sui tre colli, Marrubbione, Castel Leone, Agello, con il suo comporsi di architetture civili e religiose, gli imponenti e sontuosi palazzi, i più nascosti e graziosi vicoli, raggiunge i 550 metri s.l.m. dove la tradizione vuole si trovasse il mandorlo, assurto ad emblema del Comune.

La molteplicità dei paesaggi che caratterizzano questo territorio, è uno degli elementi che lo rendono straordinario; le creste aspre e selvagge della dorsale montuosa, le valli disegnate dalla forza dei fiumi, i piccoli borghi sapientemente incastonati, il centro storico in cui si mescolano in un unico respiro, passato e presente. Tutto ricorda il millenario rapporto tra uomo e natura, che si sono saputi adattare l’uno all’altro, disegnando un dipinto a due mani di mirabile bellezza.

Amandola, in cui vivere natura e cultura, in cui recuperare il ritmo del tempo, andando a ricercare quei valori custoditi come tesori nelle dinamiche della natura ed in quelle della storia dell’uomo. Numerosi sono i “tesori” di Amandola di particolare interesse storico, culturale e architettonico purtroppo anch’essi danneggiati gravemente dal sisma del 2016, tra i quali l’Abbazia di San Vincenzo e Anastasio, l’Abbazia di San Ruffino e Vitale, la Chiesa di Sant'Agostino - Beato Antonio, la Chiesa di San Bernardino e Convento dei Cappuccini, la Chiesa di San Pietro e Monastero di San Lorenzo, la Chiesa di San Francesco, il Museo Antropogeografico, il Torrione del Podestà e il già menzionato Teatro “La Fenice”.

Finanziato
150.000 € Raccolti
Città e comunità sostenibili
AMPLIAMO L'AREA CAMPER DI CAMERINO

Ampliamento area camper causa sisma 2016

A seguito degli eventi sismici del 26 e 30 ottobre 2016 e successivamente del 18 gennaio 2017, è stato interdetto alla circolazione dei pedoni e dei veicoli il centro storico di Camerino, così come il parcheggio meccanizzato E. Betti che ospitava al piano superiore n. 30 camper. L’area attuale, è situata lungo la circonvallazione nord delle mura storiche del centro storico di Camerino provincia di Macerata nella regione Marche, a valle del parcheggio Emilio Betti con risalita meccanizzata in via Macario Muzio.

La prima zona si trova nella zona soprastante l’area, di circa mq 600, attualmente utilizzata come parcheggio, che ospiterà 7 piazzuole per sosta camper. 
I lavori prevedono la posa in opera di una colonnina per erogazione energia elettrica per 7 camper, di un’aiuola verde per separare l’area dall’adiacente careggiata stradale e l’installazione i n. 2 sbarre per entrata e uscita. L’area risulta già illuminata.
I camperisti possono accedere all’attuale camper attraverso una comoda scala per usufruire dei servizi igienici e zona barbecue, mentre per le operazioni di scarico/carico acque il camper può entrare dalla sbarra di ingresso. 

La seconda zona si trova adiacente all’attuale area camper., di circa mq 930. L’area si presenta con una vegetazione incolta e dei pini marittimi che saranno preservati con una accurata potatura. I lavori prevedono uno sbancamento con riporto per avere lo stesso piano stradale dell’attuale area camper, con realizzazione di un muro di contenimento utilizzando dei manufatti in cemento a tazza. L’area con manto di asfalto avrà una superfice di mq 800 per la sosta di n. 11 camper e di mq 132 per una zona verde da utilizzare per giochi dei bambini. L’area sarà sufficientemente illuminata con 7 nuovi punti luce e avrà in dotazione n. 3 colonnine per erogazione energia elettrica e n. 2 colonnine per erogazione acqua potabile.. A seguito di tale ampliamento l’area avrà una capacità per ospitare 26 camper, contro gli attuali 8.

Con vivo amor proprio, la popolazione di Camerino vuole realizzare tale opera, per non far morire la Città colpita duramente dalla crisi sismica del 26/30 ottobre 2016 e successiva del 18 gennaio 201 ma animarla con una forte crescita del turismo che, deve ritornare ancora più presente rispetto a qualche attimo prima di quel tragico momento delle ore 19,10 del 26 ottobre 2016.  

Come verranno utilizzati i fondi: con appalto pubblico

I fondi raccolti serviranno per la realizzazione dell'ampliamento dell'area camper esistente sita in via Macario Muzio di Camerino, a seguito della crisi sismica che ha colpito il nostro territorio il 24 agosto, il 26/30 ottobre 2016 e il 18 gennaio 2017; l'appalto dei lavori sarà fatto secondo la normativa vigente per gli appalti pubblici.

Tale proposta permetterà al turismo del PleinAir di trascorre un weekend a Camerino, non solo in occasione della manifestazione Cortili in fiore (ultima settimana di aprile), ma anche in quella della festa del patrono San Venanzio e Rievocazione storica Corsa alla Spada e Palio (11-26 maggio) e in altri periodi dell’anno.
La posizione a circa 700m d’altezza ne fa un luogo ideale nel periodo da aprile ad ottobre ma anche i mesi invernali hanno la loro attrattiva specialmente per coloro che, anche con il freddo, amano passeggiare e godere del paesaggio innevato del Sibillini. Le lunghe luci dell’inverno offrono inoltre, agli amanti della fotografia, occasioni davvero ghiotte per degli scatti d’autore.

Il comune di Camerino (MC)

Quello del comune di Camerino è un territorio ricco di testimonianze storico-artistiche davvero inattese ai più che regalano a visitatore il piacere della scoperta.
Città di origini pre-romane, ha una lunga storia da raccontare a tutti coloro che hanno il piacere di volerla ascoltare.
La consunta arenaria degli edifici medievali che dialoga in più punti con il calcare bianco e rosa, al tramonto ed all’alba si accende a volte di mille piccoli punti luminosi per i cristalli di salgemma nascosti nella pietra mentre il vento che si insinua nelle tante stradine di costa porta con se voci ed odori lontani.
A Camerino si trova anche una delle più antiche università d’Italia fondata nel 1336 che apre ogni anno le sue porte a studenti provenienti dall’Italia e dall’estero.
L’arte, il paesaggio, il folklore: dalle feste medievali il santo patrono San Venanzio, alle fiere stagionali, alla stagione di prosa e di concerti, al torrone più lungo del mondo. Ultime della lista ma prime nel piacere le specialità gastronomiche: funghi e tartufo nero, liquori aromatici, salumi (tra cui il famoso ‘ciabuscolo’), formaggi, zafferano, pasta fatta in casa sottile, leggera che ben si sposa con sughi semplici di antica tradizione (come non citare i ‘vincisgrassi’?) invitano alla sosta ed al ristoro.
Hotel, agriturismi e confortevoli B&B posti in antichi edifici o in rustici casali offrono non solo ospitalità per tutti i gusti e per tutte le tasche ma anche la possibilità di degustare specialità locali e informarvi sulle cose da vedere e da fare. Camerino vi aspetta con il verde della primavera, la frescura estiva, i caldi colon dell’autunno, i mille colori  dei fiori per farvi conoscere uno dei più begli angoli d’Italia.

Finanziato
149.935 € Raccolti
Città e comunità sostenibili
Il Cuore di Lucca ha bisogno di te

Il Fondo di Mutuo Soccorso del Comune di Lucca

Il Comune di Lucca ha creato il Fondo di Mutuo Soccorso destinato ad aiutare coloro che più di altri sono messi in difficoltà dalla situazione che stiamo vivendo a causa del Coronavirus e, successivamente, a sostenere la ripresa delle attività cittadine.   

Non si parte da zero! Il Comune di Lucca, infatti, ha deciso subito di stanziare 100.000 euro sul Fondo di Mutuo Soccorso. 

Ora, però, abbiamo bisogno di te: aiutaci ad aiutare

Le risorse raccolte saranno distribuite alle fasce più deboli della popolazione colpite dal rallentamento dell'economia o come conseguenza delle misure assunte dalle autorità per il contenimento dell'epidemia. 


Le fasi dell'intervento

L’intervento di sostegno si articola in due fasi:

  • in una prima fase, il Fondo di Mutuo Soccorso del Comune di Lucca servirà per sostenere i disoccupati a causa della crisi Covid-19, i dipendenti a tempo determinato cui non è stato rinnovato il contratto, i precari, i lavoratori autonomi in crisi;
  • in una seconda fase il Fondo sarà dedicato a interventi più strutturali che dovranno sostenere la ricostruzione del tessuto socio-economico della città, con particolare attenzione ai piccoli esercizi e agli operatori economici, turistici, culturali e sportivi.


Il Fondo di Mutuo Soccorso è aperto alla partecipazione economica di singoli cittadini, di imprese, di fondazioni e associazioni che vogliano dare il loro contribuito.  

Siamo tutti protagonisti di questa storia: attiviamo il Cuore di Lucca!

Ognuno, secondo le proprie disponibilità, può fare la propria parte e diventare elemento essenziale e prezioso di questa rete di solidarietà.

Finanziato
102.880 € Raccolti
Città e comunità sostenibili
Salviamo il Teatro Menotti

Di cosa si tratta

Immaginate un tempo sospeso sul presente, provate a frenare solo per un attimo la corsa di un mondo che pare correre molto più velocemente dei nostri pensieri e che continua a proporre cambiamenti, a volte efficaci – è vero – ma molto spesso contraddittori, quasi sempre e sempre di più non immaginabili. Fermiamoci a pensare ancora un attimo. Chi avrebbe pensato fino a pochi anni che i telefoni non servissero solo a telefonare, che la musica non fosse dentro i dischi, ma fluttuasse nelle nuvole, che i libri non fossero più nelle librerie e tutto il resto di questo meraviglioso e spaventoso reale mondo virtuale?

Ma i pensieri, appunto, vanno più lentamente del tempo, ma a volte del tempo si fanno gioco, lo fermano, lo fanno ruotare attorno a sé stesso, lo capovolgono. Provano, i pensieri, a fermare il suo scorrere e i pensieri condivisi riescono da sempre a difendere con forza gli spazi per le idee, le visioni, l’immaginazione.

Così ci piace pensare il teatro, il nostro teatro e le persone che ci abitano, lo rendono vivo e si rendono consapevoli di essere protagonisti di uno spazio fisico e mentale. Un luogo dove il tempo e lo spazio si capovolgono, dove le parole del passato parlano agli uomini di oggi e le parole del presente si specchiano in quelle del passato, dove le regole non esistono e se esistessero sarebbero rovesciate.

Il Teatro Menotti compie in questi giorni quarant’anni di attività teatrale ed è uno dei luoghi più amati della città, un consolidato punto di riferimento culturale per i cittadini residenti, un luogo ormai “storico” della mappa culturale della città.

Il teatro Menotti non solo è un centro di produzione e programmazione di spettacoli, ma un luogo che lo spettatore oramai percepisce come familiare, in cui incontrarsi, socializzare e dialogare. Un luogo dove le persone si incontrano per davvero come persone.

Questo teatro ora rischia di chiudere per delle dinamiche imprenditoriali.

Noi non possiamo permettere che questo avvenga e non lo permetteremo, ma la salvezza del teatro richiede inevitabilmente il suo acquisto.

La strada è molto difficile, complicata e aldilà delle nostre forze; le tappe sono molte e troppo ravvicinate tra di loro. Abbiamo pochi mesi per raggiungere un obiettivo che appare al momento lontanissimo.
 

Chiediamo aiuto per non trasformare via Menotti 11 in un rimpianto.

 

 

Come verranno utilizzati i fondi

Questo teatro rischia la chiusura per dinamiche legate alla ristrutturazione del complesso immobiliare di via Ciro Menotti 11 e noi non possiamo permettere che questo avvenga e non lo permetteremo, ma la salvezza del teatro prevede inevitabilmente  il suo acquisto.

 

La compagnia Tieffe Teatro che dal 2010 gestisce la sala di via Menotti, ha accettato di cogliere questa opportunità, ma anche la sfida di provare a difendere uno spazio cittadino – collettivo appunto – decidendo di impegnarsi economicamente e non solo in una misura oggettivamente superiore alle proprie forze, ma con uno sguardo fiducioso verso il futuro. 

 

Al momento il traguardo appare complesso, difficile e non privo di insidie, ma la strada è avviata e la direzione è chiara. L’operazione ha un costo complessivo di 1.700.000€ e la compagnia ha deciso di accollarsi il relativo mutuo ipotecario

 

Per consentire l’accesso al mutuo, dobbiamo necessariamente raggiungere la cifra di 300.000€, in assenza della quale sarebbero vanificati tutti i nostri sforzi. Ad oggi, abbiamo già raccolto tramite enti e istituzioni del territorio 200.000€.

 

 

Il nostro desiderio più grande sarebbe quello di avvicinarci il più possibile ai restanti 100.000€ attraverso la raccolta fondi. Per questo partiamo con un primo piccolo ma importantissimo obiettivo per  non trasformare via Menotti 11 in rimpianto.

Chi c'è dietro al progetto

Il Teatro Menotti è gestito dalla Cooperativa Compagnia Stabile del Teatro Filodrammatici che viene costituita nel 1969 da ex allievi dell’Accademia dei Filodrammatici per la gestione del teatro omonimo. Il teatro viene gestito sino al 2008 per 38 stagioni consecutive. 

La Compagnia da subito si specializza per l’innovazione teatrale e per la ricerca di nuove drammaturgie. Molti attori e registi di fama nazionale hanno collaborato negli anni alle produzioni del teatro, che acquisisce un carattere ed una notorietà di rilievo, ottenendo il riconoscimento pubblico del Ministero dei Beni Culturali dalla metà degli anni 70 (attualmente è uno dei 28 centri di produzione teatrale riconosciuti da MIBACT), diventa uno dei primissimi convenzionati con il Comune di Milano e con la Regione Lombardia

Dagli anni 2000 con la direzione artistica di Emilio Russo (attualmente in carica) acquisisce un carattere di maggiore impatto sulla scena nazionale ed internazionale, aprendo anche a nuovi scenari sul territorio milanese e lombardo. Contemporaneamente dal punto di vista produttivo e di ospitalità le stagioni teatrali si arricchiscono di importanti collaborazioni di grande prestigio e di progetti ambiziosi e apprezzati in sede nazionale che premiano la struttura con il riconoscimento ministeriale nel 2003 come Teatro Stabile di Innovazione. In seguito all’abbandono del Teatro Filodrammatici, nel 2008 la struttura modifica il proprio nome in TieffeTeatro Milano Impresa Sociale, in piena ed assoluta continuità artistica e amministrativa. 

Nel 2010, in accordo con il Comune di Milano, acquisisce la nuova sede nell’ex Teatro dell’Elfo di via Menotti a Milano, che viene rinominato Teatro Menotti.

Ad oggi la Cooperativa conta 14 dipendenti di cui 6 soci.

Finanziato
55.200 € Raccolti
Città e comunità sostenibili
Al fianco di Chiara e Claudia

Un Amore tra cielo e terra

"Conoscersi a quindici e diciotto anni e riconoscere negli occhi poco più che bambini, l'amore della propria esistenza.

Prendersi per mano e correre sulle note della vita affinché quel desiderio possa realizzarsi al più presto.

E' così che hanno vissuto Antonio e Francesca.

Due anime gentili, limpide ed oneste, rispettose di tutto e di tutti, con un profondo senso della giustizia, anche a discapito dei propri interessi personali.

Estroverso ed espansivo lui, riservata e pacata lei. L'uno il completamento dell'altro. 

Ad accomunarli la stessa forza, la stessa tenacia, la stessa caparbietà.

Un progetto di vita tanto accarezzato e desiderato, ma volato via non appena raggiunto. Le vite dei due ragazzi si spezzano alla stessa età, trentacinque anni, a causa dello stesso male. A consolare i nostri cuori resta il frutto del loro Amore: due splendide bambine.

Una storia inaccettabile, impronunciabile, incomprensibile che però non lascia indifferente nessuno.

Quella di Antonio e Francesca è una vicenda che chiama in causa ciascuno di noi: la storia di un amore che neanche la morte potrà mai spezzare o semplicemente lenire, un Amore grande, vissuto tra cielo e terra."

Queste sono le parole scritte da:

Licia, Angela e Barbara, amiche e colleghe di Antonio Evangelista e Francesca Di Giovannantonio, che, insieme alla comunità di Roseto, si sono strette attorno alla famiglia e hanno lanciato questa raccolta fondi per creare un fondo per garantire un futuro a Chiara e Claudia.

Un'iniziativa partita dal basso con trasparenza, semplicità e affetto a supporto delle bambine piccole che dopo la morte dei genitori vivono con i nonni.

L'impegno di Eppela:

Eppela, nell’ambito del suo impegno per ospitare sulla piattaforma e promuovere raccolte fondi di progetti di grande valore umanitario e civico, ospiterà l’iniziativa “AL FIANCO DI CHIARA E CLAUDIA” che sarà gestita con la modalità "Raccogli tutto" cioè quella modalità di raccolta che la Piattaforma Eppela riserva ai soli progetti ad elevato impatto umanitario, secondo la quale il progettista riceve la somma raccolta indipendentemente dal traguardo fissato.

Finanziato
54.532 € Raccolti
Città e comunità sostenibili
#IWant CineWall

Di cosa si tratta

CineWall non sarà solo un cinema, sarà anche uno spazio dedicato ad incontri, seminari e dibattiti, con un piccolo palco per offrire musica dal vivo, letture, storytelling e performance. Un ambiente indicato per leggere libri e riviste dal mondo, esporre foto e disegni. Un punto di incontro per il quartiere, del quartiere, ma dal respiro cittadino e internazionale. Un luogo libero dalle logiche di mercato e dalle convenzioni, dove poter assistere a proiezioni e ad eventi culturali con un’attenzione ai contenuti di qualità, al cinema ricercato e agli artisti indipendenti, spesso ignorati dal mainstream, in modo del tutto nuovo e interattivo.

CineWall sarà un cinema per spettatori dove il pubblico è protagonista. Oltre la programmazione stabilita, si avrà la possibilità per il pubblico di proiettare i propri lavori, richiedere proiezioni o incontri, uno spazio per esprimere la propria creatività.

Uno spazio culturale per la zona sud di Milano, un’ importante area della città priva di sale cinematografiche, un luogo accessibile a tutti, ma che si concentra in particolare su alcune categorie di utenti tagliate fuori dalle normali logiche di mercato: giovani (12 -25), per i quali si prevede uno specifico progetto di alfabetizzazione cinematografica; mamme con bambini dai 0 ai 18 mesi, che avranno un nuovo spazio in cui socializzare assistendo alle proiezioni mattutine; non udenti e non vedenti, con proiezioni sottotitolate, introduzioni in LIS e audiocommento.

Inoltre, le proiezioni saranno sempre il lingua originale, permettendo la fruizione a varie comunità linguistiche, e dedicando loro un giorno a settimana con titoli specifici.

CineWall punta inoltre sul portare il cinema fuori dal cinema: con il CineWan, un pulmino/furgone dotato di un’attrezzatura minima per proiezioni nei cortili, nei quartieri più periferici, nelle zone della città dove il cinema è assente, dentro le case di chi desidera accoglierci (cinecity), proiettando sui muri del palazzi, dentro le scuole, offrendo una nuova possibilità di fruizione cinematografica.

#iWant CineWall. Uno spazio dove il cinema è di tutti e uguale per tutti.


L'immagine di copertina è tratta da David Lynch Art Life distribuito da Wanted Cinema

Come verranno utilizzati i fondi

CineWall sta per diventare realtà anche con il tuo contributo. Attraverso il tuo sostegno e partecipazione ecco cosa vorremmo fare:

  • Affittare lo spazio per un anno
  • Acquistare il proiettore, lo schermo e l'impianto audio
  • Ristrutturare lo spazio e adeguarlo a sala cinema
  • Acquistare il food truck e un van/bistrot con proiettore per organizzare cinema all’aperto ovunque
  • Progettare e acquistare I'insegna luminosa
  • Acquistare e progettare lo spazio /lettura, divani e poltrone per uno spazio d’incontro
  • Dotarci di giradischi e impianto audio

Le donazioni saranno utilizzate esclusivamente per questi elementi e nessuno di questi rappresenta un'attività di lucro.

Chi c'è dietro al progetto

Wanted è una nuova distribuzione nata per offrire al pubblico italiano un cinema di ricerca e “ricercato”, capace di proporre voci e linguaggi rivoluzionari affrontando anche temi scomodi: un cinema che non scivola via appena si accendono le luci, ma che lascia un segno in chi da un film si aspetta non soltanto divertimento, ma anche pensiero, stimolo, dibattito, sorpresa, approfondimento.

Finanziato
50.147 € Raccolti
Città e comunità sostenibili

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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SATIRA E SOGNI: l'opera completa di Sergio Staino in rete

Ciao a tutti, sono Ilaria Staino, la figlia di Sergio.

Insieme a mia madre, Bruna, mio fratello Michele, gli amici e tutti gli affetti di Sergio abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per poter realizzare insieme il suo sogno: dare vita a un portale, completamente libero e accessibile a tutti, che raccolga il suo lavoro, che, come pochi altri, racconta mezzo secolo di storia d'Italia.

Perché venga salvaguardato, perché non vada perso, perché tutti ci possano navigare.

Era il 2019 quando mio padre mi ha chiesto per la prima volta di occuparmi di questo archivio: aveva paura di andarsene lasciando tutto quello che aveva disegnato, immaginato, costruito e sognato senza un contenitore. Oggi vogliamo - e dobbiamo - portare avanti questo progetto.

Nostro padre è stato uomo generoso e buono, i suoi disegni sono dappertutto, sparpagliati in ogni angolo del globo, regalati a chiunque gliene chiedesse uno, impressi sulle tovagliette, piatti, tovaglioli di innumerevoli ristoranti e trattorie di tutta Italia. Qualsiasi superficie per lui era una possibile tela sulla quale esprimersi.

L’intero progetto ha un costo complessivo che supera i 150.000 euro. Per portarlo a termine stimiamo almeno un anno di lavoro coinvolgendo professionisti specializzati e tanti, tanti validi collaboratori che con pazienza certosina e professionalità, ricostruiranno la sua opera e realizzeranno questo archivio digitale.

Il cantiere è già aperto da un anno. Abbiamo raccolto e censito oltre 20.000 opere che stiamo digitalizzando affrontando i primi costi, più di 40.000 euro, grazie a fondi personali e contributi degli amici. 
Ora sta per partire la schedatura, l'aggancio delle schede alle immagini e il loro caricamento sulla piattaforma, utilizzando un software espressamente elaborato a questo scopo.

Ci mancano 110.000 euro per concludere l’opera. Un traguardo che possiamo raggiungere insieme, con obiettivi intermedi, e grazie al contributo di tutti coloro che credono in questo progetto.

Ci siamo posti un primo obiettivo di 75.000 euro con i quali riusciremo a concludere la digitalizzazione e la realizzazione del software.

Se raccoglieremo i successivi 35.000 euro, raggiungendo quindi l’obiettivo finale di 110.000 euro, potremo invece completare il lavoro.

In questo modo coroneremo il sogno di realizzare il portale entro il 2025, accessibile gratuitamente a chiunque.

Abbiamo bisogno di te, aiutaci a realizzarlo.

Siamo fiduciosi di farcela, perché abbiamo avuto la prova che l'amore per Bobo e per Sergio è diffuso. E ci sosterrà anche in questa impresa, da realizzare insieme.

Grazie.

Main Partner


Media Partner


Con la partecipazione di

96%
-29 Giorni
UN GOAL PER SILVIA!

Ciao,
siamo la moglie e le amiche di Silvia, una donna straordinaria che, negli anni, ci ha fatto sognare con le sue imprese sui campi di calcio e divertire con la sua irriverente simpatia.

Chi conosce in modo profondo Silvia, o anche chi l'ha incontrata solo poche volte, ha impresso nella propria memoria la sua travolgente parlata fiorentina, il suo carattere generoso e solare, la sua voglia di vivere e di stare in compagnia.

Silvia è una pietra preziosa, una presenza incisiva nelle nostre vite e in quella delle persone a lei care. Una donna speciale che tutti ricordano per il sorriso contagioso e per quelle battute sempre pronte a stupirti e a portarti lontano dai pensieri negativi.

Silvia è stata una grande giocatrice di calcio e punto fermo della nazionale italiana, una ventata d'aria fresca da respirare a pieni polmoni.

Trascinatrice e risolutrice, nessuno del mondo del calcio può dimenticare  le sue gesta sportive, oltre che la tenacia e la determinazione con le quali ha affrontato lealmente ogni impegno che l'ha vista protagonista.

È la Silvia Fiorini dei primi mondiali in Cina e poi quelli in America. 
È La Silvia vice campionessa d’Europa, la Silvia dello scudetto ad Agliana. 
La Silvia delle tante imprese.
La Silvia pioniera del calcio. 

La Silvia che ha bisogno di centrare il suo ultimo GOAL!

Purtroppo, a luglio di questo anno 2023, ha avuto un'emorragia cerebrale rimanendo in coma per diversi giorni. I medici non ci avevano dato molte speranze sul fatto che Silvia potesse superare le prime ore, ma lei ha messo in gioco tutta la sua grinta e ha superato l’ostacolo. 

Adesso ne ha molti altri davanti a sé. 
Adesso è su una sedia rotelle ed è in grado di muovere solo parte del suo corpo. 
Non è autosufficiente e quello di cui lei ha bisogno è un percorso riabilitativo all’interno di una struttura altamente specializzata.  

Quello che vogliamo fare è cercare di darle più tempo possibile per prepararsi al rientro a casa che non sarà sicuramente facile. 

Io, Camilla, che sono sua moglie, la nostra bambina nata a Luglio dello scorso anno, e tutte le amiche e gli amici che le vogliono bene, speriamo di riaverla a casa con noi al più presto! 


Ma prima ci aspetta almeno un anno in una clinica specializzata che avrà il costo di 300 euro al giorno, per un totale di oltre 110.000 euro in un anno. In clinica potrà affrontare un percorso neuroriabilitativo che la aiuterà a recuperare il maggior numero di funzioni fisiche e neurologiche possibili.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare questa raccolta fondi, perché tutto il nostro sostegno e quello della sanità pubblica non basta. C’è bisogno di tutti voi!

Se tutti insieme riusciremo a raccogliere la soglia di 55.000 euro, potremo garantire a Silvia almeno 6 mesi in clinica. 
Ma vorremmo andare molto oltre! Se riuscissimo a raggiungere la soglia di 110.000 euro, la permanenza in clinica potrà essere di 1 anno.

È così che, tutti insieme, le permetteremo di avere tutta l’assistenza necessaria per il suo recupero, tornando ad abbracciarci tutti e a farci sorridere come solo lei sa fare.

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Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci” oppure scegliendo una delle ricompense disponibili,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT98D0760113900001069225256 - intestato a Silvia Fiorini.


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Grazie di cuore a tutti coloro che aiuteranno Silvia!

54%
-64 Giorni
Salute e benessere
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Aggiornamento al 12 aprile 2024

Salve a tutti e bentrovati. 

Io e la Katia desideriamo aggiornarvi sul prosieguo del nostro progetto.

Come molti sanno i locali che attualmente ospitano il colorificio, futura sede del nostro bistrot, saranno liberi a partire dal 1 giugno 2024, abbiamo pertanto deciso di variare l'ordine delle opere da porre in essere e nel frattempo portiamo avanti tutte le pratiche burocratiche ed i permessi necessari.

Cominceremo quindi con il cortile interno che ci aiuterà a rendere l'ingresso al ristorante maggiormente accattivante e gradevole.

Di seguito alcuni frame del render pressochè definitivo.

L'effetto che vogliamo ottenere è lo stesso che si ha quando si accede ad un parco tematico, vogliamo che le persone si sentano in vacanza in un luogo "pazzesco" a pochi minuti dalla propria abitazione.

Con questo primo intervento avremo un ambiente esterno molto elegante e gradevole già per la stagione estiva 2024, in modo da far assaporare un vento di novità ai nostri ospiti, presumibilmente da giugno 2024.

Non appena avremo preso possesso dell'ex colorificio partiremo con i lavori di ristrutturazione dell'area bistrot.

Il Bistrò di Mare, sarà questo il concept che svilupperemo, vedrà protagonista un arredamento minimal nei materiali ma confortevole, inclusivo e conviviale. 

L'ambiente sarà informale e luminoso, caratterizzato da materiali naturali, con un grande lucernario che dominerà la sala principale permettendo di modulare la luminosità dell’ambiente.

I pilastri centrali saranno lasciati in cemento grezzo e racchiusi dentro a una teca in cristallo illuminata.

I grandi lampadari arricchiranno gli spazi insieme a lampade a parete dal design anni 50.

I tavoli avranno un piano in legno e la mise en place sarà informale. Il mix di sedie in legno ispirate agli anni 50
renderanno comunque confortevole la permanenza a tavola. 

Un grande bar darà il benvenuto agli ospiti e li intratterrà anche nel dopocena con una offerta di bere miscelato.

Ecco alcune immagini che vi aiuteranno a rendere l'idea.

Completata la zona Bistrò che ci vedrà impegnati per un periodo da 3 a 5 mesi circa, daremo il via alle danze in questo nuovo format di ristorazione; ovviamente vi inviteremo all'inaugurazione e potrete iniziare a spendere i vostri voucher con la relativa ricompensa.

Successivamente chiuderemo l'attuale ristorante per dedicarci alla sua riconfigurazione: infatti realizzeremo il Ristorante Gourmet che vedrà la nostra Chef Katia protagonista delle esperienze che si vivranno in sala.

La zona gourmet avrà un aspetto più elegante, in linea con la proposta gastronomica. Sedute imbottite, tavoli con piano in marmo e piccoli divani creano tavoli riservati e sofisticati.

I colori sono l’arancio mattone del velluto e delle sedute abbinato ad un colore ottanio sulle pareti.

Cambiando l’ingresso dal cortile l’attuale scala potrebbe essere utilizzata come cantina vini.

E un simpatico “carrello cocktail” porterebbe il bar direttamente a tavola dagli ospiti.

Date un po' un'occhiata qui sotto…

Terminata anche questa parte passeremo alla realizzazione della vera e propria attrazione di tutto questo progetto: la Terrazza.

Servono poche parole per descriverla… le immagini parlano da sole.

Bella vero? Tutti coloro a cui l'abbiamo fatta vedere non vedono l'ora di sedersi, strano vero?

Molti dei nostri clienti non hanno potuto partecipare alla festa dei 20 anni e non hanno saputo o si sono dimenticati della nostra iniziativa qui su Eppela, abbiamo pertanto deciso di riaprire la campagna fino al 31 maggio 2024 garantendo una ricompensa intermedia che stimolasse e gratificasse comunque.

Infatti per coloro che parteciperanno entro il 31 maggio 2024 sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 200 x 1,5 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Per noi sarebbe una ulteriore conferma e dimostrazione di fiducia: datevi da fare quindi, c'è spazio per tutti e non vediamo l'ora di ospitarvi nella nostra nuova e super intrigante location.

Un grande abbraccio,

Katia e Francesco.

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Collegno, 17 settembre 2023

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamoci un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° alla fine della campagna sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

24%
-34 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
99 posti per sognare

IL TUO AIUTO ALLA GESTIONE DELLA BOMBONIERA DELLA CULTURA

A Monte Castello di Vibio in Umbria c'è un teatro magico! É il Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo con 99 posti per sognare!  Davvero un gioiellino. É stato costruito nel 1808 da nove famiglie del paese. Si tratta dell’unica testimonianza architettonica in miniatura del teatro settecentesco all’italiana di stile goldoniano.

 

"Da quattro anni il Teatro della Concordia è chiuso. Prima la pandemia e poi i lavori di ristrutturazione necessari per la valorizzazione, funzionalità e sicurezza.  Questo lungo periodo di inattività ha comportato una perdita annuale di oltre 50 mila euro per l'associazione Società del Teatro della Concordia! L'obiettivo che ci siamo posti con questa raccolta fondi è di recuperare parte delle perdite economiche indispensabili per finanziare le attività connesse alla ripresa. Solo così saremo in grado di riaccendere le luci sul palcoscenico di questa magnifica bomboniera della cultura ". (Edoardo Brenci - Presidente Associazione Società del Teatro della Concordia).

 

 

La riapertura del Teatro è imminente poiché i lavori stanno giungendo al termine. Tuttavia con questo lungo periodo di inattività la Società del Teatro della Concordia, associazione che gestisce il teatro, si trova nelle condizioni di non avere i fondi necessari alla ripartenza.

Per questo motivo la nostra associazione lancia la raccolta, per poter riprendere le attività.

Con i primi 15mila euro procediamo al riordino e all’allestimento delle sale del Teatro, potenziamo le collaborazioni di back office, procediamo con piccole azioni di promozione e riaprire per le visite. 

Con l’obiettivo successivo a 37mila euro realizziamo l’evento di riapertura e programmiamo la stagione 2024; sosteniamo i costi dei sevizi tecnici e di front office, realizziamo una più ampia comunicazione di riapertura al mondo del Teatro della Concordia. 

Aiutaci a salvaguardare il Teatro della Concordia e donargli un nuovo inizio! 

La tua donazione, piccola o grande che sia, ci aiuterà ad assicurare che il Teatro della Concordia rimanga in vita, protetto e custodito per amore della cultura e soprattutto per amore delle nuove generazioni.

Insieme a te per riaccendere i riflettori sul palco del Teatro più piccolo del mondo!

Grazie!

CHI SIAMO

Società del Teatro della Concordia è un’Associazione nata dalla passione di un gruppo di volontarie e volontari motivati dalla voglia di valorizzare, tutelare e gestire il Teatro del paese.

Si costituisce nel 1993 quando il Teatro della Concordia, dopo 42 anni di incuria del tempo, venne restaurato dalla Regione Umbria grazie ai fondi europei ridando nuova vita ad uno dei Borghi più Belli d’Italia, Monte Castello di Vibio.

La sua gente era legata al piccolo teatro perché aveva rappresentato il cuore aggregativo del paese fino al dopoguerra.

Alla passione e al senso civico si è affiancata l’operatività dell’Associazione con l’obiettivo di tutelare e far conoscere il Teatro della Concordia. L'economia del territorio, che fino a quel tempo si basava sull'attività contadina, era venuta meno e questo bene culturale poteva costituire la riconversione per lo sviluppo del turismo culturale.

 

HELP US RE-OPEN THE LOCAL CULTURAL GEM: TEATRO DELLA CONCORDIA

In Monte Castello di Vibio, Umbria, there is a magical place! It's Teatro della Concordia, the smallest theatre in the world with just 99 seats! A true gem. It was built in 1808 by nine local families. It represents the only architectural evidence of the 18th-century Italian Goldoni's theatre style on a small scale.

“The Teatro della Concordia has been closed for 4 years now. First, because of the Covid pandemic, and then for necessary renovation works to enhance its functionality and safety. Our fundraising campaign aims to recover part of the essential economic losses to fund activities related to the restart. We’d like to turn the lights back on the stage of this magnificent little gem of culture”.

(Edoardo Brenci - President of the Teatro della Concordia Society Association).

The theatre reopening is upcoming as the works are coming to an end. However, this long period of inactivity means that the Società del Teatro della Concordia, the association that manages the theatre, has run out of funds and needs your help in order to start its activities again.

The purpose of this crowdfunding is to allow us to cover the reopening costs.

We need 15,000 euros to be able to reorganise and to set up the theatre, to enhance back office activities, to do limited promotional activities and to reopen for visits.

We need to reach the target of 37,000 euros to be able to organise a reopening event and a new 2024 cultural season for plays and concerts, to support the technical staff and the logistics that are necessary for any type of events and front office activities, and to carry out wider promotional activities.

Help us preserve the Teatro della Concordia and give it a new start! Any contribution large or small will help ensure that the Teatro della Concordia stays alive, also for future generations.

Only with your help we will be able to turn the lights back on the stage of this magnificent cultural gem.

Thank you!

 

ABOUT US

The Teatro della Concordia Society is an Association born from the passion of a group of volunteers driven by the desire to enhance, protect, and manage the local theatre.

It was established in 1993 when the Teatro della Concordia, after 42 years of neglect, was restored by the Umbria Region using European funds, coming back to life in Monte Castello di Vibio, one of Italy's most beautiful villages.


 

 

26%
-40 Giorni
Fortitudo - Una storia con la EFFE maiuscola

Chi siamo?

L’Associazione Museo Fortitudo è una associazione senza scopo di lucro, indipendente ed aperta alla partecipazione di tutti gli appassionati della Fortitudo Pallacanestro e della sua grande storia. 

Nata nel settembre 2021 – quale realizzazione del sogno di quattro amici da sempre tifosi della EFFE – l’Associazione Museo Fortitudo si è impegnata in questi anni nel recuperare materiale appartenente alla storia della Fortitudo Pallacanestro, con il grande sogno di restituire tutto alla città attraverso il racconto di questi incredibili 50 anni di storia, “Una storia con la EFFE maiuscola”. 

 

Il nostro obiettivo?

Quello di tramandare la storia ed il patrimonio della Fortitudo Pallacanestro, di incontrare i sogni di tifosi ed appassionati, di valorizzare l’enorme patrimonio di cimeli e memorabilia della Fortitudo Pallacanestro, restituire alla città tutto ciò che è stata la EFFE in questi anni. 

 

Come? Con una grande e memorabile esposizione, in Salaborsa. 

Dal 14 al 29 dicembre 2023 in Salaborsa, nel cuore di Bologna, si terrà la seconda grande esposizione della Fortitudo Pallacanestro: un evento unico, che consente ai grandi tifosi di ripercorrere la storia della EFFE attraverso un percorso espositivo suggestivo caratterizzato da centinaia di memorabilia, cimeli ed oggetti inediti. 

È un progetto di tifosi e per tifosi, un qualcosa di unico e mai fatto da nessun altro: e probabilmente non è un caso che provenga dal mondo Fortitudo. 

📌 Salaborsa / Bologna, (BO)

📅 14-29 Dicembre 2023 

💰︎ Ingresso libero

🎥 https://youtu.be/qxfGmxdJyPo?si=eRjNTgVjDUX24XLz

 

I precedenti. 

Il 13 dicembre 2021, presso lo Spazio Carbonesi, è stata inaugurata la prima esposizione della Fortitudo Pallacanestro. 

Oggi, a distanza di due anni, l'Associazione Museo Fortitudo torna con un progetto ancora più ambizioso: Una storia con la EFFE maiuscola in Salaborsa, nel cuore della città del basket. 

 

Come verranno utilizzati i fondi? 

L’obiettivo del crowdfunding è di coprire l'ultima parte dei costi dell’evento.

Fino a questo momento, noi di Associazione Museo Fortitudo abbiamo fatto con le nostre forze, supportati dai partner che ci hanno sostenuto. 

Ma ora il Grande Sogno ha bisogno anche di VOI. 

In particolare, questi sono tutti i costi che, complessivamente, abbiamo coperto e dovremo coprire: 

  • Hostess: 3.220,00 €
  • Security: 1.955,00 €
  • Allestimenti: 16.000 €
  • Comunicazione: 1.500 €
  • Eventi 2.500 €

A traguardo raggiunto, le ulteriori somme verranno utilizzate per sostenere i progetti e le attività della Associazione Museo Fortitudo: per acquistare ulteriori cimeli, per ampliare la collezione esistente, per organizzare future esposizioni e trovare un luogo sicuro in cui raccogliere tutto il materiale prezioso, etc.

 

E tu? Fortitudino e non, puoi fare la differenza.

Con le nostre forze siamo arrivati fino a qui, ma abbiamo bisogno anche di te e del tuo aiuto, per rendere eterna ed indimenticabile la storia della EFFE. 

Diventa anche tu parte, dall’interno, di questo Grande Sogno: la tua donazione può fare la differenza. 

Ti aspettiamo in Salaborsa, dal 14 al 29 dicembre!! 🏀🏀

59%
-23 Giorni
L'Arginata - Storie lungo il fiume

L’Arginata è un progetto partecipativo che coinvolgerà la comunità di Grosseto culminando in una pedalata lungo l’argine del fiume Ombrone, il 19 maggio 2024.

Un progetto innovativo che mira a valorizzare il territorio e a creare dialogo e scambio tra le generazioni: il viaggio di un'intera comunità che si attiva all'unisono!

COSA VOGLIAMO REALIZZARE

La Maremma è una terra che per la bellezza dei suoi paesaggi attrae ogni anno milioni di turisti. Ma – se si esce dal centro storico di Grosseto – quanto è realmente coinvolta la comunità nella vita culturale di questo territorio?

Ciò che abbiamo notato è che si creano poche occasioni di incontro, confronto, crescita. Pochi momenti in cui dar vita, insieme, ad un progetto culturale comune, che nasca "dal basso" e rappresenti davvero la comunità.

PERCHÉ UN’ARGINATA?

Non un semplice spettacolo ma un insieme di storie grandi e piccole.

Un percorso collettivo e inclusivo che coinvolge tutta la comunità - scuole, associazioni, imprese, famiglie, anziani - e che prevede la realizzazione di laboratori specifici in cui le persone raccontano le loro storie e le trasformano in performance artistiche. 

 

La performance finale sarà itinerante e si svolgerà lungo l’argine del fiume Ombrone, in bicicletta. Una pedalata che attraverserà il territorio e lo mostrerà in tutta la sua bellezza e diversità. I protagonisti saranno le persone con le loro storie. 

E a raccontarle saranno proprio loro: che "spettacolo", la nostra comunità!

 

LA CITTÀ COME SALA PROVA

Immaginate un’intera famiglia coinvolta nella costruzione del progetto:

  • i figli
  • i fratelli maggiori e gli adulti 
  • gli anziani 

“Anche voi partecipate all’Arginata?” 

“Hanno chiamato anche voi?” 

“Cosa vi hanno chiesto?” “

Cosa presenterete?” 

“Come lo presenterete?” 

Uno spettacolo che coinvolge tutti. Perché lo spettacolo è di tutti.

 

UNA PEDALATA LUNGA UNA VITA

Bene, adesso prendiamo la mappa del nostro comune e divertiamoci ad inventare un percorso, una pista, lungo cui raccontare la storia di Grosseto e del suo territorio! 

La partenza: il Parco della Maremma, un simbolo.

L’arrivo: le cascate della Steccaia, un altro luogo simbolo: quale grossetano, da giovane non ha mai fatto il bagno lì? Un attimo: e la pista? L’argine del fiume Ombrone, no?


 

COME AFFRONTEREMO IL PERCORSO? 

In bicicletta!

Un mezzo per tutti, anche per chi non ci va o ha paura di andarci - e può essere portato - che passa dappertutto e trasforma un lungo percorso in una meravigliosa passeggiata, anzi, pedalata.

Un grand tour in partnership con associazioni e cooperative di comunità, con rifornimenti e tappe, dove la città si racconti alla città, dove potremo riappropriarci del nostro territorio riscoprendo il valore di stare insieme, per il rilancio e la fruizione del territorio.

LO SPETTACOLO SIAMO NOI 

Ma per creare dialogo bisogna dialogare e darcene l’occasione. E quindi eccola! Una pedalata, una “girata” - come si dice in Maremma - anzi, un’Arginata.

Giovinezza, età adulta, maturità e vecchiaia: in 4 pit stop il territorio, diviso per generazioni, il proprio “spettacolo”. 

Sì, avete capito bene: perché lo spettacolo è la comunità, come nelle feste di una volta, dove tutto il paese e la città creavano da sé i propri appuntamenti e intorno a quelli si donavano occasioni di scambio e dialogo per creare qualcosa di unico, originale, irripetibile.

 

UNA BICICLETTA… NON PEDALA DA SOLA !

Un viaggio di mesi come il nostro necessita, oltre ai piedi e alle gambe, di un sostegno concreto. Nell’allestimento e nella preparazione, la comunità giocherà un ruolo fondamentale: tutti, aziende pubbliche e private, semplici cittadini, associazioni di categoria, interverranno concretamente per rendere possibile questo sogno

Per questo motivo abbiamo scelto di lanciare una campagna di crowdfunding: un modo per fare dello spettacolo di comunità una vera e propria iniziativa dal basso. Proprio come facevano i paesi di un tempo, anche noi possiamo ritrovare la forza della nostra comunità realizzando un’iniziativa tutti insieme e con le nostre forze.

Sostenere questo progetto significa dare voce ad un intero territorio e a realtà ancora sconosciute o consolidate; ma anche e soprattutto dare vita a un appuntamento replicabile anno dopo anno, che dia la possibilità di compiere un’esperienza unica di confronto, conoscenza e partecipazione a tutte le età e le inclinazioni, attraverso la realizzazione di performance sempre nuove, sempre vive.

 

 

LE RICOMPENSE PER CHI SALE IN SELLA INSIEME A NOI!

Se sei un'azienda, un'associazione, una realtà del territorio puoi entrare a far parte dei nostri partner e sostenere l'evento in tanti modi!

COME UTILIZZEREMO I FONDI RACCOLTI

Grazie al lancio di questa campagna e al sostegno di chi vorrà creare insieme a noi questo grande evento riusciremo a coprire:

  • allestimento dei 4 pit stop
  • spese per il noleggio delle biciclette
  • retribuzione dei formatori che organizzeranno i laboratori preparatori
  • spese di organizzazione, sicurezza e accoglienza per i partecipanti
  • comunicazione e gadgets dell’evento

 

LA TUA DONAZIONE VALE DOPPIO! 

Devi sapere che questa iniziativa parte dal basso ma ha già avuto una bella occasione: l’idea è stata infatti premiata dal bando "Social  Crowdfunders" promossa da Siamosolidali e sarà sostenuta da Fondazione CR Firenze che raddoppierà la cifra raccolta solo se riusciremo a raggiungere almeno la metà del nostro obiettivo in crowdfunding!

COME DONARE?

Puoi donare qui su Eppela facendo il LOGIN, utilizzando una carta credito o Google Pay e scegliendo una delle ricompense che abbiamo pensato per te oppure facendo una donazione libera. 

Se la campagna non avrà successo la tua donazione sarà riaccreditata entro pochi giorni ma noi speriamo che il sostegno di tanti, come te, ci aiuti a realizzare il nostro progetto.

In alternativa puoi fare un bonifico intestato a Associazione Confine Zero IBAN IT42C0623014300000040586676 specificando la causale “donazione liberale ARGINATA”

Per donare con Paypal
https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=XRPB77ZN4CXYC 

Con tante piccole e grandi donazioni riusciremo a raccontare la storia di un luogo facendolo diventare un teatro a cielo aperto!

Monta in sella e sostieni l’Arginata… è tua, è di tutti noi!

EHI, MA NON TI ABBIAMO ANCORA DETTO CHI SIAMO? 

Eccoci!

Siamo Chiara, Guido, Francesco e Alessia di Confine Zero, una compagnia teatrale  con sede nel cuore della Maremma Toscana, a Grosseto, che mette in scena  spettacoli site-specific, cioè pensati, scritti e messi in scena appositamente per un  luogo specifico. 

E non siamo soli

Beh, allora.. ti aspettiamo !

83%
-3 Giorni
Città e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
LOTTARE E NON ARRENDERSI MAI

La “giustizia” francese serva di un SISTEMA elitario globalista che vuole eliminare i diritti umani fondamentali e sottometterci ad una tirannia nazisanitaria ed ecocomunista sorretta da enormi e gravi menzogne criminali volte sia al genocidio per depopolare la terra, sia alla schiavizzazione di coloro che sopravviveranno sottomettendoli ad un controllo digitale totale, si è espressa condannando 11 persone per avere esercitato il loro sacrosanto diritto di libera espressione del pensiero alla scopo di protesta verso coloro che mentendo minacciavano i loro diritti inalienabili e la loro stessa esistenza e quella dei loro figli. Di quelle 11 persone solo una è rimasta fedele quanto detto e fatto!
Solo una persona è rimasta un Guerriero ViVi.
La “giustizia” francese ha emesso questa condanna nascondendosi dietro la patetica scusa, del tutto irrilevante rispetto al valore dei diritti fondamentali sulla libertà di espressione del pensiero, che tale espressione avesse una connotazione di odio. Ma odiare ed esprimere odio, senza minacciare, verso chi invece minaccia la tua esistenza e i tuoi diritti è un diritto, e odiare non è un crimine.
La presunzione criminale di questa “giustizia” francese di demonizzare il diritto di odiare anche quando viene espresso correttamente, senza minacce, ma solo dicendo la verità comprovata, solo perché è stato compiuto da più persone coordinate che per protesta hanno agito coralmente postando il medesimo testo, lì dove era lecito farlo, come su un social, dove i commenti erano aperti e il post attaccato era pubblico e redatto da personaggi pubblici, è così assurdamente in violazione della libertà di espressione che l’unico modo di spiegarla è che non siamo più innanzi ad uno stato di diritto ma ad una vera e propria “giustizia” di regime non diversa da quella che fu la “giustizia” nazista verso coloro che osteggiavano il sistema nazista.
E poi l’artificioso tentativo di far passare quei nazisti come vittime, perché pateticamente si sono sentiti turbati dai commenti, quando per forza di verità era ovvio che quei commenti avessero un contenuto duro ma giustificato e comprovato, quindi vero e giusto, dato che quei nazisti stavano chiaramente commettendo un crimine verso i diritti umani, e che questa infame “giustizia” francese non ha avuto il coraggio di riconoscerlo nonostante fosse più che lampante, è solo la ciliegina velenosa di una farsa putrida degna dei peggiori tribunali dittatoriali della storia.

Chi calpesta i nostri diritti e ci ruba la libertà, manipolando e sfruttando leggi palesemente in violazione dei diritti umani, per sopprimere qualsiasi espressione della verità in luoghi pubblici e aperti come erano i siti Facebook dei querelanti, sono niente altro che criminali nazicomunisti conniventi con lo sterminio vaccinale.

Io sono l’unico degli 11 che è rimasto un GUERRIERO ViVi FINO IN FONDO E AD OGNI COSTO, E CHE NON HA RINNEGATO NULLA DI QUANTO DETTO A QUEI NAZISTI CRIMINALI CHE PROMUOVEVANO LA VACCINAZIONE E CHE ADDIRITTURA LA VOLEVANO IMPORRE COME OBBLIGATORIA. 
E STIAMO PARLANDO DEGLI STESSI VACCINI TOSSICI CHE OGGI STANNO UCCIDENDO E AMMALANDO DECINE DI MILIONI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO!

Troverete il testo della mia difesa, letto durante il processo a nome di tutta la Forza di Lotta V_V,  
rispettivamente in italiano e francese:
https://t.me/vvvvvinc/32351
https://t.me/vvvvvincFRA/11323

Voglio esprimere la mia gratitudine e dedicare quella che io ritengo essere stata una vittoria, come lo è sempre quando riusciamo ad avere un voce in un mondo criminale che ci vuole zittire, all'intera Forza di Lotta V_V e a tutti i Guerrieri V_V.
La Forza di Lotta V_V giorno dopo giorno ci dà il coraggio, l'energia e gli strumenti per arrivare fino in fondo, per resistere alle pressioni, alle persecuzione e alle denigrazioni. 
E personalmente mi ha fornito i mezzi emotivi e mentali per andare ad esprimere in una sede ufficiale come un tribunale, in modo forte e chiaro, ciò che andava detto perché VERO E GIUSTO, e che quindi andava detto senza paura e a testa alta, e così ho fatto.

Questo è stato possibile solo grazie a tutti i Guerrieri ViVi di tante nazioni diverse che lottano senza sosta dando un esempio che galvanizza chiunque capisca che è il momento di lottare veramente! 
Perché quando si è sostenuti dall’unione di coloro che condividono gli stessi ideali universali e la stessa lotta per la rivendicazione dei diritti e delle libertà fondamentali, si ottiene la forza di superare se stessi, di andare oltre ciò che si pensava di essere in grado di fare, come è accaduto a me.
Da soli non siamo nulla, ma insieme, anche se siamo lontani, stiamo costruendo una Forza che può dire la verità, e sbatterla in faccia ai nazisti arrivando persino a farla tuonare in tribunale. 
Quindi non perdiamo mai, anche quando il nemico sembra colpirci, siamo una voce ascoltata, e così andiamo avanti, e non arrendendoci mai e facendoci ascoltare sempre ecco che noi tutti ViVi vinciamo comunque!!!

Ora la Forza di Lotta ViVi mi ha detto che vuole dimostrare al Sistema di essere una cosa sola, forte e solida e quando il Sistema colpisce con l’ingiustizia un ViVi, tutta la Forza di lotta, e tutti i Guerrieri ViVi e anche coloro che la sostengono dall’esterno, come i tanti FAN ViVi, sono pronti a sostenere quel Guerriero V_V che ha saputo reggere il colpo e non piegarsi e non arrendersi. 
Colpire un V_V è colpire tutti i V_V e così tutti i V_V reagiscono insieme.
E la Forza di Lotta ViVi ha detto che questa unione e questa forza si esprimerà fornendo l’aiuto economico per sostenere quanto imputato come ammenda al Guerriero ViVi, che unico fra 11, ha saputo resistere al SISTEMA nazicomunista!
L’ammenda imputata è di € 5.177. 
€ 5.177 per avere detto la verità a dei nazisti bugiardi e criminali che minacciavano la vita di tutti.

È grazie all’unione e al coordinamento che nascono dalla medesima volontà di lottare per diritti e libertà che rende i Guerrieri ViVi inarrestabili e che dimostrano al nemico che non potrà fermarci e che le vittorie sono le vittorie di tutti i V_V e non solo di quel particolare Guerriero V_V che in quel momento era in prima fila a lottare.

Facciamo sì che quindi questa vittoria sia di tutta la Forza di Lotta, che tutti i Guerrieri V_V siano in prima fila, facciamo sì che il SISTEMA ci veda dargli un altro colpo al suo ingiusto e nazista tentativo di farci tacere. Facciamogli vedere che ci siamo e che siamo forti e presenti, oggi e sempre, così come è stato il Guerriero ViVi in tribunale

Grazie a tutti per la vostra lotta!!
Grazie alla Forza di Lotta V_V!!
Buona lotta sempre!!

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-7 Giorni
Il Camping dei Talenti

Una vacanza dovrebbe essere un’occasione per rilassarsi ma potrebbe sembrare impossibile per un bambino con disturbi dello spettro autistico. Per un bambino autistico, infatti, allontanarsi da casa può essere un’esperienza stressante. Il cambiamento della routine può essere sconvolgente. Tuttavia ci sono molti modi per preparare genitori e i figli a vacanza. Soprattutto se si sceglie il posto giusto.

È proprio per far vivere delle vacanze in serenità alle famiglie con bambini autistici che l’Associazione Talenti Autistici ha deciso di ideare il progetto “Il Camping dei Talenti“.

L’obiettivo è regalare l’opportunità di vivere esperienze uniche, inclusive e avventurose per i bimbi/e con bisogni speciali.

L’idea è nata nel 2023 quando l’Associazione ha deciso di organizzare delle notti all’aperto per permettere ai bambini di ammirare le stelle cadenti. Per far questo, l’Associazione ha acquistato una “Casa Hobbit” che ha poi installato nel parco naturale in cui opera. 

Le “Case Hobbit” sono strutture uniche: interamente in legno, basse e con tetti verdi, munite di tutto l'essenziale. Hanno forme e dimensioni diverse, completamente personalizzabili in base alle esigenze.

La magia è accentuata dal luogo circostante, un bosco di circa un ettaro e mezzo, dove si può godere della pace e del silenzio, cosa fondamentale per i bambini che soffrono di questo tipo di disturbi.

La prima notte all’aperto è stata indimenticabile per tutti i bambini, partendo dalla preparazione della cena tutti insieme, al racconto delle storie seduti sull’erba vivendo la magia della notte, come la preparazione per la nanna, per poi addormentarsi in un luogo incantato sotto le stelle.

La Casa Hobbit è diventata così importante per i bambini che oggi è diventata il fulcro di tante attività che si sono sempre svolte regolarmente nei laboratori settimanali organizzati dall’Associazione come: letture animate, yoga, corsi di arte.

L’esperienza del glamping è così bella per i ragazzi che non può non essere condivisa!

Il sogno dell’Associazione è di poter finalmente ospitare gratuitamente tante altre famiglie con bambini che soffrono di disturbi dello spettro autistico, per offrire loro la stessa bellissima opportunità, per condividere la fortuna di poter scoprire e godere di un progetto del genere, permettendo loro anche di partecipare alle attività organizzate dall’Associazione: come le passeggiate nel bosco (lungo il percorso dei Tre Pini, un sentiero da poco ristrutturato, attrezzato con passerelle in legno, panelli didattici ed osservatori ornitologici), i laboratori artistici, la visita agli Alpaca, le pecorelle, le galline, i conigli. Sarà possibile anche dilettarsi in cucina, usufruendo del forno a legna, cucina, barbecue, collocati in uno spazio apposito.

Questo, per i bambini autistici che frequentano il Bosco dei Talenti, non può che essere un’opportunità: l’opportunità di accogliere nuovi ragazzi che condividono le stesse disabilità, accompagnarli nella loro tenuta, fare loro da guida acquisendo così sicurezza e sentendosi protagonisti.

Grazie al successo della raccolta fondi su Eppela, sarà possibile acquistare 2 Case Hobbit e installarle vicino a quella precedentemente acquistata in modo da creare un’area campeggio in grado di ospitare fino a 3-4 persone.


L’Associazione

La nostra associazione, “Talenti Autistici”, nasce nel Marzo 2020 dall’incontro di genitori di bambini autistici. Oggi conta circa 50 famiglie di bambini autistici in età compresa tra i 3 e i 15 anni circa.

Affrontiamo molte sfide, fra le quali:
- divulgare la cultura dell’autismo nella società come premessa per una inclusione serena dei bambini nella scuola e nella società, migliorare la qualità della vita di famiglie dei ragazzi con spettro autistico;
-  ricercare modi, mezzi e opportunità per migliorare la autonomia dei bambini autistici;
-  realizzare occasioni di incontro fra le famiglie dei bambini autistici e dei non autistici.
- sviluppare un progetto pilota che possa diventare un modello esportabile per la crescita di cittadini autistici attivi nella loro comunità: favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Organizziamo incontri presso scuole volti alla educazione alla diversità e all’inclusione come crescita per tutti, supporta le famiglie riguardo alle questioni burocratiche, promuove l’autofinanziamento attraverso iniziative di volontariato.

La nostra prima iniziativa dè stata quella di ricercare uno spazio in cui le famiglie potessero realizzare iniziative inclusive autonome e, date le caratteristiche dell’autismo, possibilmente in aree immerse nella natura.

La Regione Toscana, ha messo a disposizione della Associazione un’area del Parco di San Rossore, che si trova a San Piero a Grado. Nasce così il “Bosco dei Talenti”.

 

Il Bosco dei Talenti

Il Bosco dei Talenti è un luogo di pace, nel bellissimo Parco di San Rossore di Pisa, che nasce per promuovere l’inclusione e l’integrazione globale dei bambini nello spettro autistico, attraverso percorsi formativi sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno di essi e di azioni didattiche che siano in grado di assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra il mondo della scuola e quello sociale.

Una didattica ambientale che viene eseguita in un’oasi verde garantendo il rapporto con la natura e con gli animali.

Ciascun laboratorio è presentato da volontari e professionisti, la programmazione viene effettuata in cooperazione ai  nostri educatori.

Offriamo varie attività quali: laboratorio di cucina, terapia forestale, laboratorio di arte e pittura, fattoria dei talenti, percorsi di psicomotricità.

L’intento è quello offrire ai bambini/e  e ai ragazzi/e, un luogo in ambiente naturale ma allo stesso tempo adeguatamente strutturato, dove svolgere attività pomeridiane studiate e organizzate in base ai bisogni specifici.

100%
-15 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili