Alla ricerca del Trattore Operaio - La Vaca ad Fer
Bologna, Italia
Cinema
Obiettivi:
Lavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili

Ciao, siamo Patrizio Roversi e Giuseppe Ghinami, quella che vogliamo raccontarvi con un documentario è un'esperienza unica di solidarietà. L'esperienza di un territorio che di fronte alle difficoltà si è unito per difendere il diritto fondamentale del lavoro per migliaia di lavoratori in nome della pace e della sua storia democratica, con effetti che hanno avuto riflessi politici ed economici fino ai giorni nostri.

LA STORIA

Durante l’occupazione delle Officine Reggiane - sciopero che durò 368 giorni a cavallo tra il 1950 e il 1951 - le maestranze all’interno della fabbrica costruirono in totale autonomia il trattore cingolato chiamato “R60”. Costruito in tre modelli, La Vaca ad Fer, così veniva chiamato il trattore R60 in dialetto reggiano, venne portato con orgoglio per le strade di Reggio Emilia il 27 giugno 1951. 

La scintilla che ha attivato la nostra volontà di realizzare questo documentario è che dei trattori, da quel giorno, non si hanno più notizie e noi vorremmo ritrovarli.

I trattori erano la risposta degli operai delle Reggiane alla richiesta di duemila licenziamenti della proprietà. Una sfida sostenuta dall’intera comunità per dimostrare che le Officine Reggiane - che fino a quel momento producevano materiale bellico, proiettili e aerei da guerra - potevano costruire qualcosa di utile, che servisse a coltivare la terra e aiutasse la rinascita del Paese.

La maggioranza degli operai veniva dalle colline e dalle campagne emiliane, posti che conosciamo bene, perché anche noi siamo nati da queste parti. Abbiamo cominciato qualche mese fa a lavorare su questo documentario investendo personalmente nelle ricerche storiografiche e nelle prime interviste. La prima che abbiamo cercato e intervistato è stata Giacomina Castagnetti, che guidò con orgoglio il trattore nella sfilata per il centro della città. Staffetta partigiana al tempo della lotta di Liberazione. Giacomina oggi ha 98 anni e ci ha raccontato con grande lucidità i valori e la passione che guidarono allora questa avventura collettiva.

Abbiamo coinvolto l'Archivio Officine Reggiane, ex dipendenti della fabbrica, il Comune di Reggio Emilia, il sindacato, associazioni e circoli. Un lavoro comunitario, insomma, che coinvolge oggi come allora il tessuto sociale di questa città, ma sensibilizza tutti in una dimensione nazionale.


CHE FINE HANNO FATTO I TRATTORI R60?

Scomparsi, letteralmente scomparsi. Dopo alcune prove in campo nell’estate del 1951, dei trattori non si hanno più notizie. La vaca ad Fer, il sogno della rinascita delle Officine Reggiane, si dissolve. Abbiamo iniziato una ricerca sul campo, lanciando un appello sui media locali e partecipando a raduni ed eventi con collezionisti da tutta Italia, sforzi che hanno prodotto già diversi contatti e tracce interessanti per ricostruire la storia dei trattori. 

L'IDEA: il documentrio "La Vaca ad Fer. Il Trattore Operaio"

A cavallo tra un’indagine poliziesca e una ricerca sociologica, il documentario vuole ricostruire attraverso le testimonianze di ex operai, sindacalisti, appassionati collezionisti, dove potrebbero essere oggi i trattori: dentro una stalla abbandonata, in un deposito di rottami, in una collezione privata?

E attraverso i trattori vogliamo raccontare il dolore e la gloria, i drammi, le sconfitte e le conquiste che accompagnano la storia di una delle più grandi fabbriche italiane del secolo scorso, dove in difesa del lavoro e della dignità umana morirono uomini e donne sotto il fuoco della mitraglia fascista (ricordiamo “la strage del ‘43”, dove all'interno della fabbrica morirono 9 persone).

Parallelamente, in questo documentario vogliamo raccontare anche il ruolo fondamentale delle donne che nel Dopoguerra iniziarono a ricostruire il tessuto socio-educativo dell'Italia post fascista. Nella sola città di Reggio Emilia, furono le donne a creare in pochi anni più di 60 asili. Nasceva una pedagogia laica, nuova e innovativa che darà origine negli anni '70 a Reggio Children e svilupperà il Reggio Emilia Approach conosciuto in tutto il mondo.

Abbiamo scelto girare il video cercando di evitare filtri e copioni durante l’incontro con i personaggi coinvolti, questo è lo stile che da sempre definisce il nostro lavoro. Nella ricerca del trattore R60 racconteremo un viaggio attraverso le terre e la cultura emiliana che in quel periodo fecero germogliare sul territorio un sistema di incredibile solidarietà. Nel periodo di occupazione infatti, mentre i commercianti concedevano crediti alle maestranze delle Reggiane, i contadini portavano agli operai occupanti beni di prima necessità (pane, farina, polli e salami) riuscendo a entrare dentro la fabbrica, eludendo i controlli di vigilanza aziendale. 

La catena di aiuti e solidarietà per le maestranze delle Reggiane, coinvolse anche intellettuali e politici come Italo Calvino, Carlo Levi, Renato Guttuso, Nilde Iotti che, con il sindacalista Giuseppe Di Vittorio, attraversarono i cancelli della fabbrica per confrontarsi con gli operai e dar voce e sostegno alla loro battaglia.

Vogliamo farvi vedere cosa sono oggi le Officine Reggiane diventate Tecnopolo, un centro di accoglienza e di sviluppo tecnologico per aziende ed università, un'area gestita dal comune che nei prossimi anni diventerà un riferimento culturale attivo per i cittadini. 


CHI SIAMO: Patrizio Roversi e Giuseppe Ghinami

Io - Patrizio Roversi - sono un grande appassionato di agricoltura e di motori d’epoca. Dopo le esperienze di Turisti per Caso e Linea Verde, negli ultimi tempi ho condotto Slow Tour Padano, un viaggio nella Pianura Padana a bordo di una Guzzi del 1947. Nel documentario che vogliamo realizzare, vesto i panni dell'investigatore che viaggia nella storia. Partendo da tanti piccoli indizi e dalle testimonianze di chi si ricorda gli anni del grande sciopero, proverò a rintracciare la Vaca ad Fer. Studiando gli archivi delle Officine Reggiane cercherò anche di raccontarvi la storia della fabbrica tenendo sempre in primo piano il ruolo del movimento operaio e del sindacato.

Io - Giuseppe Ghinami - lavoro con Patrizio Roversi fin dai tempi di Turisti per Caso, ma dedicandomi anche a reportage di inchiesta. Con Patrizio condividiamo la passione per i mezzi d'epoca e per i motori, ma soprattutto condividiamo il desiderio di non dimenticare. Abbiamo unito le nostre risorse per riuscire a realizzare questo documentario che consideriamo un giusto recupero della memoria collettiva, una storia significativa oggi più che mai per sottolineare i valori solidali e il senso della collettività. 

DIFFUSIONE SUL TERRITORIO

Abbiamo previsto una distribuzione nelle sale cinematografiche e una diffusione su una rete televisiva nazionale, La7. Considerando l’estrema rilevanza dei temi trattati relativi al territorio, crediamo sia un’ottima opportunità restituire il progetto alla comunità, attraverso proiezioni in sala con gli autori, per creare un dibattito e un dialogo tra le nuove generazioni che non hanno vissuto questa storia e le vecchie generazioni che ne hanno memoria o ne hanno vissuto più direttamente l’eco. 

Riteniamo fondamentale anche diffondere il video in altre sedi non cinematografiche, ad esempio circoli ricreativi e strutture di associazionismo locale. In queste proiezioni diffuse verranno coinvolti i partner del progetto dando loro adeguata visibilità nell’evento. La classica proiezione di gruppo alla quale segue la famigerata assemblea, come si suol dire ‘segue dibattito’! 

LA RACCOLTA FONDI, un progetto da realizzare insieme

Il lavoro è appena cominciato e ci siamo subito resi conto che sarà un grande lavoro. Sia a livello investigativo di ricerca, il recupero delle fonti storiche e delle testimonianze reali, hanno bisogno di un investimento economico importante. Per questo abbiamo pensato di coinvolgere in questo progetto, in cui crediamo molto, tutti coloro che pensano come noi che questa sia una storia che vale la pena raccontare, come simbolo e come esempio.  La raccolta fondi ci servirà a coprire i costi del progetto in modo progressivo, nelle varie fasi di realizzazione.  

In totale abbiamo stimato di avere bisogno di 50.000€ che possiamo suddividere così:

- primo obiettivo 10.000€ per coprire i costi di ricerca storiografica, contatti e sopralluoghi
- secondo obiettivo 25.000€ per coprire i costi delle interviste e le ricostruzioni
- terzo obiettivo 40.000€ per coprire i costi di montaggio e post produzione
- quarto obiettivo 50.000€ per coprire i costi di distribuzione e diffusione sul territorio

Per eventuali donazioni spontanee, l'IBAN è: IT95U0200802457000003635316 

 

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Aggiornamenti (1)
12 March 2024

Ciao a tutti, un piccolo aggiornamento sull'andamento dei lavori. Come anticipato nel testo del progetto abbiamo già iniziato a raccogliere alcune interviste, questa è una foto dal backstage dell'intervista a Giacomina! A presto

Patrizio e Giuseppe

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Utente Anonimo ha donato 30 €
Eccomi, meccanica 🙂 A presto
05/03/2024
Utente Anonimo ha donato 5 €
Forza Patrizio!
27/02/2024
Utente Anonimo ha donato 15 €
Dagan!
23/02/2024
Utente Anonimo ha donato 500 €
bella, tenete duro
23/02/2024
Utente Anonimo ha donato 100 €
Buon tutto! Fra
22/02/2024
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Utente Anonimo
15 € - 1 anno fa
Utente Anonimo
15 € - 1 anno fa
Utente Anonimo
15 € - 1 anno fa

Ciao, siamo Patrizio Roversi e Giuseppe Ghinami, quella che vogliamo raccontarvi con un documentario è un'esperienza unica di solidarietà. L'esperienza di un territorio che di fronte alle difficoltà si è unito per difendere il diritto fondamentale del lavoro per migliaia di lavoratori in nome della pace e della sua storia democratica, con effetti che hanno avuto riflessi politici ed economici fino ai giorni nostri.

LA STORIA

Durante l’occupazione delle Officine Reggiane - sciopero che durò 368 giorni a cavallo tra il 1950 e il 1951 - le maestranze all’interno della fabbrica costruirono in totale autonomia il trattore cingolato chiamato “R60”. Costruito in tre modelli, La Vaca ad Fer, così veniva chiamato il trattore R60 in dialetto reggiano, venne portato con orgoglio per le strade di Reggio Emilia il 27 giugno 1951. 

La scintilla che ha attivato la nostra volontà di realizzare questo documentario è che dei trattori, da quel giorno, non si hanno più notizie e noi vorremmo ritrovarli.

I trattori erano la risposta degli operai delle Reggiane alla richiesta di duemila licenziamenti della proprietà. Una sfida sostenuta dall’intera comunità per dimostrare che le Officine Reggiane - che fino a quel momento producevano materiale bellico, proiettili e aerei da guerra - potevano costruire qualcosa di utile, che servisse a coltivare la terra e aiutasse la rinascita del Paese.

La maggioranza degli operai veniva dalle colline e dalle campagne emiliane, posti che conosciamo bene, perché anche noi siamo nati da queste parti. Abbiamo cominciato qualche mese fa a lavorare su questo documentario investendo personalmente nelle ricerche storiografiche e nelle prime interviste. La prima che abbiamo cercato e intervistato è stata Giacomina Castagnetti, che guidò con orgoglio il trattore nella sfilata per il centro della città. Staffetta partigiana al tempo della lotta di Liberazione. Giacomina oggi ha 98 anni e ci ha raccontato con grande lucidità i valori e la passione che guidarono allora questa avventura collettiva.

Abbiamo coinvolto l'Archivio Officine Reggiane, ex dipendenti della fabbrica, il Comune di Reggio Emilia, il sindacato, associazioni e circoli. Un lavoro comunitario, insomma, che coinvolge oggi come allora il tessuto sociale di questa città, ma sensibilizza tutti in una dimensione nazionale.


CHE FINE HANNO FATTO I TRATTORI R60?

Scomparsi, letteralmente scomparsi. Dopo alcune prove in campo nell’estate del 1951, dei trattori non si hanno più notizie. La vaca ad Fer, il sogno della rinascita delle Officine Reggiane, si dissolve. Abbiamo iniziato una ricerca sul campo, lanciando un appello sui media locali e partecipando a raduni ed eventi con collezionisti da tutta Italia, sforzi che hanno prodotto già diversi contatti e tracce interessanti per ricostruire la storia dei trattori. 

L'IDEA: il documentrio "La Vaca ad Fer. Il Trattore Operaio"

A cavallo tra un’indagine poliziesca e una ricerca sociologica, il documentario vuole ricostruire attraverso le testimonianze di ex operai, sindacalisti, appassionati collezionisti, dove potrebbero essere oggi i trattori: dentro una stalla abbandonata, in un deposito di rottami, in una collezione privata?

E attraverso i trattori vogliamo raccontare il dolore e la gloria, i drammi, le sconfitte e le conquiste che accompagnano la storia di una delle più grandi fabbriche italiane del secolo scorso, dove in difesa del lavoro e della dignità umana morirono uomini e donne sotto il fuoco della mitraglia fascista (ricordiamo “la strage del ‘43”, dove all'interno della fabbrica morirono 9 persone).

Parallelamente, in questo documentario vogliamo raccontare anche il ruolo fondamentale delle donne che nel Dopoguerra iniziarono a ricostruire il tessuto socio-educativo dell'Italia post fascista. Nella sola città di Reggio Emilia, furono le donne a creare in pochi anni più di 60 asili. Nasceva una pedagogia laica, nuova e innovativa che darà origine negli anni '70 a Reggio Children e svilupperà il Reggio Emilia Approach conosciuto in tutto il mondo.

Abbiamo scelto girare il video cercando di evitare filtri e copioni durante l’incontro con i personaggi coinvolti, questo è lo stile che da sempre definisce il nostro lavoro. Nella ricerca del trattore R60 racconteremo un viaggio attraverso le terre e la cultura emiliana che in quel periodo fecero germogliare sul territorio un sistema di incredibile solidarietà. Nel periodo di occupazione infatti, mentre i commercianti concedevano crediti alle maestranze delle Reggiane, i contadini portavano agli operai occupanti beni di prima necessità (pane, farina, polli e salami) riuscendo a entrare dentro la fabbrica, eludendo i controlli di vigilanza aziendale. 

La catena di aiuti e solidarietà per le maestranze delle Reggiane, coinvolse anche intellettuali e politici come Italo Calvino, Carlo Levi, Renato Guttuso, Nilde Iotti che, con il sindacalista Giuseppe Di Vittorio, attraversarono i cancelli della fabbrica per confrontarsi con gli operai e dar voce e sostegno alla loro battaglia.

Vogliamo farvi vedere cosa sono oggi le Officine Reggiane diventate Tecnopolo, un centro di accoglienza e di sviluppo tecnologico per aziende ed università, un'area gestita dal comune che nei prossimi anni diventerà un riferimento culturale attivo per i cittadini. 


CHI SIAMO: Patrizio Roversi e Giuseppe Ghinami

Io - Patrizio Roversi - sono un grande appassionato di agricoltura e di motori d’epoca. Dopo le esperienze di Turisti per Caso e Linea Verde, negli ultimi tempi ho condotto Slow Tour Padano, un viaggio nella Pianura Padana a bordo di una Guzzi del 1947. Nel documentario che vogliamo realizzare, vesto i panni dell'investigatore che viaggia nella storia. Partendo da tanti piccoli indizi e dalle testimonianze di chi si ricorda gli anni del grande sciopero, proverò a rintracciare la Vaca ad Fer. Studiando gli archivi delle Officine Reggiane cercherò anche di raccontarvi la storia della fabbrica tenendo sempre in primo piano il ruolo del movimento operaio e del sindacato.

Io - Giuseppe Ghinami - lavoro con Patrizio Roversi fin dai tempi di Turisti per Caso, ma dedicandomi anche a reportage di inchiesta. Con Patrizio condividiamo la passione per i mezzi d'epoca e per i motori, ma soprattutto condividiamo il desiderio di non dimenticare. Abbiamo unito le nostre risorse per riuscire a realizzare questo documentario che consideriamo un giusto recupero della memoria collettiva, una storia significativa oggi più che mai per sottolineare i valori solidali e il senso della collettività. 

DIFFUSIONE SUL TERRITORIO

Abbiamo previsto una distribuzione nelle sale cinematografiche e una diffusione su una rete televisiva nazionale, La7. Considerando l’estrema rilevanza dei temi trattati relativi al territorio, crediamo sia un’ottima opportunità restituire il progetto alla comunità, attraverso proiezioni in sala con gli autori, per creare un dibattito e un dialogo tra le nuove generazioni che non hanno vissuto questa storia e le vecchie generazioni che ne hanno memoria o ne hanno vissuto più direttamente l’eco. 

Riteniamo fondamentale anche diffondere il video in altre sedi non cinematografiche, ad esempio circoli ricreativi e strutture di associazionismo locale. In queste proiezioni diffuse verranno coinvolti i partner del progetto dando loro adeguata visibilità nell’evento. La classica proiezione di gruppo alla quale segue la famigerata assemblea, come si suol dire ‘segue dibattito’! 

LA RACCOLTA FONDI, un progetto da realizzare insieme

Il lavoro è appena cominciato e ci siamo subito resi conto che sarà un grande lavoro. Sia a livello investigativo di ricerca, il recupero delle fonti storiche e delle testimonianze reali, hanno bisogno di un investimento economico importante. Per questo abbiamo pensato di coinvolgere in questo progetto, in cui crediamo molto, tutti coloro che pensano come noi che questa sia una storia che vale la pena raccontare, come simbolo e come esempio.  La raccolta fondi ci servirà a coprire i costi del progetto in modo progressivo, nelle varie fasi di realizzazione.  

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Amico del Trattore

  • Cartolina digitale di ringraziamento firmata da Patrizio
  • Nome del sostenitore nei titoli di coda del documentario
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Compagno del Trattore

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Meccanico specializzato del Trattore

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Assemblea del collettivo Trattore

  • Invito a una delle proiezioni del documentario a scelta e partecipazione al dibattito finale (per 2 persone)
  • Link per vedere il documentario in streaming in anteprima
  • Cartolina digitale di ringraziamento firmata da Patrizio
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Diplomato alle Reggiane

  • Invito alle Officine Reggiane e visita all'azienda (per 2 persone)
  • Invito a una delle proiezioni del documentario a scelta e partecipazione al dibattito finale (per 2 persone)
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  • Cartolina digitale di ringraziamento firmata da Patrizio
  • Nome del sostenitore nei titoli di coda
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Partecipazione socio-attiva

  • Guarda il documentario in lavorazione e commenta
  • Invito a una delle proiezioni del documentario a scelta e partecipazione al dibattito finale (per 2 persone)
  • Link per vedere il documentario in streaming in anteprima
  • Cartolina digitale di ringraziamento firmata da Patrizio
  • Nome del sostenitore nei titoli di coda
300€ o più

Segue dibattito (per circoli e associazioni)

  • Organizza un evento e noi veniamo presso la vostra sede per una proiezione del film e dibattito (solo con rimborso spese)
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Ciao a tutti, un piccolo aggiornamento sull'andamento dei lavori. Come anticipato nel testo del progetto abbiamo già iniziato a raccogliere alcune interviste, questa è una foto dal backstage dell'intervista a Giacomina! A presto

Patrizio e Giuseppe

Commenti (5)
Utente Anonimo ha donato 100 €
Buon tutto! Fra
22/02/2024
Utente Anonimo ha donato 500 €
bella, tenete duro
23/02/2024
Utente Anonimo ha donato 15 €
Dagan!
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Utente Anonimo ha donato 5 €
Forza Patrizio!
27/02/2024
Utente Anonimo ha donato 30 €
Eccomi, meccanica 🙂 A presto
05/03/2024
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Ippoasi ha bisogno di te: troppe emergenze veterinarie!

Sono giorni tristi e duri, ma non possiamo perderci d'animo.

Senza che passasse troppo tempo fra un avvenimento e l'altro, abbiamo ricevuto tre notizie importanti su tre individui di cui ci prendiamo cura da più di un decennio. Sono aggiornamenti riguardanti il loro stato di salute e gli interventi che possiamo fare per supportarli e salvare loro la vita.

In un paese dove i rifugi e i santuari non ricevono sussidi pubblici e fondi istituzionali per il lavoro quotidiano che svolgono, dobbiamo come sempre fare conto sulla vostra solidarietà e sorellanza.

Vi raccontiamo che cosa sta succedendo ad Ippoasi:

  • Desmond, il nostro adorato compagno di vita da 12 anni, con cui viviamo un rapporto simbiotico di amore e interdipendenza, è malato: in seguito ad un esame ecografico addominale abbiamo osservato lesioni tumorali di tipo metastatico. Non sappiamo quanti mesi di vita gli rimangano, possiamo solo fare del nostro meglio per sostenerlo e far sì che la sua vita continui al meglio, con tutta la gioia e le attenzioni di cui siamo capaci. Cominceremo una terapia del dolore allo scopo di alleviare le sue sofferenze, nell'immediato. Le fatture degli esami e degli accertamenti vari, che posteremo progressivamente qui e sui social, sono di qualche centinaio di euro.
  • Mirtillo, splendido cavallo sottratto a maltrattamenti, dovrà presto essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all'occhio sinistro, che è affetto da una uveite autoimmune senza ulcere. L'operazione avverrà interamente sul campo, per via del carattere mansueto di Mirtillo, non abbastanza però da rendere possibile il suo trasporto in clinica ospedaliera veterinaria. Fino ad ora stiamo trattando il suo problema con due tipologie di colliri che acquistiamo almeno una volta a settimana. Il preventivo per l'intervento oculistico di Mirtillo corrisponderà a circa 1500,00 euro, secondo i nostri veterinari.
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OGNI FORMA DI SUPPORTO SARA' PREZIOSA E IMPRESCINDIBILE
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Calendario2025 LAV Lucca, ogni giorno dalla parte degli animali

La LAV è un'associazione nazionale che, dal 1977, s'impegna a salvaguardare la vita e i diritti degli animali con azioni dirette e interventi in emergenza.

Nel territorio della provincia di Lucca, tra le varie attività che realizza, gestisce ad Altopascio un rifugio per animali maltrattati, provenienti in particolare da allevamenti lager che sono stati sequestrati, e che ora vivono liberi e sicuri in un ambiente protetto e salutare; e a Monte San Quirico sostiene il centro di accoglienza "Fiocco di Luna".

Crediamo sia importante supportare e far conoscere queste esperienze, uniche nel loro genere: perché sono progetti che vivono grazie all'impegno di tante volontarie e tanti volontari, e che naturalmente necessitano di risorse per poter proseguire la propria azione; perché rappresentano un esempio concreto di un'attenzione nuova nei confronti degli animali, utile da promuovere al fine di contribuire a costruire una cultura del rispetto e della cura nei confronti di ogni essere vivente.

Per questo, abbiamo realizzato un calendario fotografico per l'annualità 2025, che racconta proprio la vita degli animali che nei rifugi del nostro territorio, o attraverso percorsi di adozione gestiti dalla LAV, hanno trovato una nuova vita.

Questa campagna ha l’obiettivo di assorbire una parte delle spese di mantenimento degli animali sia nel rifugio di Altopascio sia presso le volontarie che ospitano i cani in cerca di adozione
L'obiettivo è quello di raccogliere insieme i 5.000€ necessari a:
- acquistare di cibo per gli animali ospitati,
- acquisto farmaci e copertura spese visite veterinarie, 
- coprire la spese per i vari lavori di manutenzione della struttura di Altopascio, indispensabili per mantenere in sicurezza soprattutto i maialini vietnamiti dal pericolo della psa (peste suina africana).
 

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna con queste modalità: 

  • selezionando la ricompensa che preferisci o cliccando sul pulsante “Contribuisci” per fare una donazione libera,
  • tramite bonifico bancario al conto corrente - IT79K0306909606100000103914 - intestato a LAV LUCCA indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “Calendario2025 LAV Lucca, ogni giorno dalla parte degli animali”.

Ringraziamo i testimonial che hanno prestato il loro volto, e quindi la loro voce, per il progetto: 
sono tutte persone conosciute a Lucca, stimate per il loro impegno e la loro attività professionale, e che hanno accettato di aiutarci a far conoscere sempre di più - in particolare ai più giovani - l'importanza delle strutture e la cultura del rispetto che ne è alla base.

Il Calendario 2025 della LAV Lucca, "OGNI GIORNO DALLA PARTE DEGLI ANIMALI" è un progetto di LAV Lucca, nato da un'idea di Simone Arrighi, Daniele Bianucci, Chiara Testi e Alessandro Galli. 
Le foto sono di Simone Arrighi.
La scelta e la cura dei testi sono di Daniele Bianucci.
Il progetto grafico è di Jacopo Spagnesi.
I testimonial sono Ilaria Bartolomei, Marco Brinzi, Paolo Capasso, Gabriele Citti, Vania Della Bidia, Lorenzo Lombardi, Stefano Pomponi, Paula Terra Autunes,Michelangelo Zullo.
I testimonial a quattro zampe sono Margherita, Claudia, Rocco, Mascherina, Anna, Armonia, King, Bella, Miky, Schon, Cocco, Bibi, Totò, Bianchina, Zazzu, Marley, in rappresentanza dei tanti animali salvati da LAV Lucca.

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Ridurre le disuguaglianzeVita sulla terra
Le Muse del Male

Berlino, 1939. In un'Europa in fiamme, sei artiste si trovano di fronte ad un'offerta che potrebbe cambiare il corso della loro vita. Ma a quale prezzo?   

In un mondo dove l'arte è l'unica fuga dalla paura, si troveranno a fare scelte estreme, mettendo in gioco la loro anima. Un'opera teatrale che esplora la lotta tra il sogno e la tragedia, tra il sacrificio e la redenzione.

Sostieni questo viaggio nelle tenebre del passato, dove ogni donazione è una luce che aiuta a raccontare una storia che non può essere dimenticata.

 

CHI SIAMO

Siamo un gruppo di studenti, ed ex studenti, di Scenografia, giovani creativi appassionati di arte e teatro, pronti a portare in scena uno spettacolo che non solo sfida la mente, ma tocca anche il cuore. Il nostro progetto nasce da un sogno ambizioso: realizzare uno rappresentazione teatrale che esplora le emozioni, il dolore e la speranza di sei artiste in un periodo buio della storia.

IL NOSTRO PROGETTO

A marzo del 2024, uno studente di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Verona, invita alcune compagne di corso ad intraprendere un progetto per la realizzazione di un esame accademico. Da questo incontro che scatena l’entusiasmo di tutte le studentesse coinvolte nasce la volontà di concretizzare quelle parole scritte su un foglio: una storia basata sui fatti accaduti durante l’ascesa nazista, che narra di incredibili Donne, le cui vite sono indissolubilmente intrecciate e della lotta contro un nemico comune, il Male. Sette attrici e un gruppo a supporto, tutte ragazze under 25, condividono questo percorso per creare qualcosa di sensibile, stimolante e unico.

L’OBIETTIVO

Il testo è scritto, il gruppo è pronto: ma abbiamo ancora bisogno del tuo aiuto! Per concretizzare questo progetto e mettere in scena questo spettacolo che con duro lavoro sta prendendo vita, dobbiamo fare fronte a diverse spese: 

  • affittare un teatro per fare prove, allestire e debuttare
  • noleggiare materiale tecnico
  • realizzare scenografie e costumi
  • fare promozione mediante i canali social
  • creare foto, video e un trailer dello spettacolo da condividere in futuro

IL TUO CONTRIBUTO

Sostenendo il nostro progetto, contribuirai a realizzare un'opera teatrale unica che vuole emozionare, far riflettere e, soprattutto, ricordare.   

Abbiamo lanciato questa campagna di crowdfunding perché crediamo che questo spettacolo debba raggiungere quante più persone possibili, offrendo un’occasione di confronto con noi stessi e col mondo che ci circonda. Ogni contributo ci avvicina a creare un'opera che unisce arte, passione e memoria. Il tuo sostegno è essenziale per dare vita a questo viaggio, con la speranza di portarlo ovunque, toccando sempre più persone. 

Insieme possiamo trasformare il nostro sogno in realtà!

 

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"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.

1️⃣ L’Europeista è un giornale? No, è un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online. 

2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile è Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi è direttore editoriale; stiamo poi componendo la redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti, chiamata Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.

3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, gli eventi fisici e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.

4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? 
La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.

5️⃣ Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Con il tuo aiuto, "L’Europeista" diventerà un luogo e uno strumento di informazione e di dibattito per chi crede nel sogno europeo e vuole renderlo una realtà sempre più solida.

Grazie!

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Diario delle mie catastrofi. Impariamo a ridere sul serio!

Il superpotere della scrittura incontra la magia della comicità nel nuovo progetto del Centro Formazione Supereroi. Un percorso sulla scrittura comica, dedicato ai ragazzi che vivono quella fase della vita in cui i problemi sembrano insormontabili: l’adolescenza

Il progetto “Diario delle mie catastrofi” esplora uno strumento che aiuta a esorcizzare i propri problemi e le proprie frustrazioni, cogliendo le opportunità che questi offrono: la comicità. 
Come? Con 22 laboratori di scrittura gratuiti che coinvolgeranno 500 ragazzi delle scuole pubbliche di Milano. A tenere i laboratori saranno professionisti della scrittura e della comicità. Alla fine del percorso tutti i testi realizzati dagli studenti saranno raccolti in un libro realizzato professionalmente e il progetto si concluderà con uno spettacolo aperto a tutta la città che avrà per protagonisti i ragazzi.

Il CFS

Il Centro Formazione Supereroi è un’associazione non profit di professionisti della parola scritta (autori, editor, giornalisti, operatori culturali) nata nel 2016 con la missione di diffondere la scrittura come superpotere per affrontare il mondo. Organizziamo laboratori, eventi e attività di vario genere, tutte ad alto impatto di creatività. Fedeli al modello al quale ci ispiriamo, 826 Valencia, la scuola di scrittura creativa non profit fondata a San Francisco dallo scrittore Dave Eggers, offriamo le nostre attività in primis alle realtà, alle scuole e agli studenti che maggiormente ne hanno bisogno e che difficilmente potrebbero accedere a esperienze di questo genere.
Abbiamo alle spalle 6 anni di attività itinerante presso le scuole e un anno nella nostra sede di via Argelati 37. Dal 2016 a oggi abbiamo coinvolto più di 4.000 ragazzi in laboratori di scrittura, abbiamo collaborato con più di 120 scuole di Milano, abbiamo realizzato, stampato e regalato ai giovani autori più di 140 libri nati dai laboratori.

IL PROGETTO DIARIO DELLE MIE CATASTROFI

Alla base del progetto un’idea molto semplice. Ti piace ridere? Ridere sul serio? Allora sai che dietro a ogni risata c’è una cosa grande, silenziosa e nascosta: la tua emotività. Ognuno di noi custodisce dentro di sé un mondo complesso che spesso fatica a condividere con gli altri, nel quale nasconde frustrazioni, fragilità, ansie. Tutte cosette di cui non ci va molto di parlare. Ma ecco che la comicità ci permette di alleggerire questo groviglio interiore e di tradurre persino le insicurezze, i difetti e i disagi in qualcosa di nuovo e addirittura luminoso.

Il progetto affronterà due generi: il racconto comico e il monologo comico, in 22 laboratori di scrittura che coinvolgeranno 500 ragazzi delle scuole pubbliche di Milano, di età compresa tra i 13 e i 18 anni.

Insieme agli scrittori e agli editor del CFS, a tenere i laboratori saranno professionisti della comicità. Tra questi lo stand-up comedian Francesco Arienzo, che insieme all’autrice e attrice Veronica Pinelli terrà due laboratori di 25 ore ciascuno sul monologo comico, la coppia comica Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, il comico Federico Basso, lo stand-up comedian Carmine Del Grosso, l’autore e sceneggiatore comico Marco Renzi. E l’elenco è in progress!


COSA FAREMO GRAZIE A TE
Grazie al tuo contributo, da ottobre 2024 ad aprile 2025

• regaleremo a 500 RAGAZZI delle scuole pubbliche la possibilità di partecipare a 22 LABORATORI DI SCRITTURA COMICA. 
• realizzeremo professionalmente UN LIBRO con tutti i monologhi e i racconti scritti dai ragazzi partecipanti, che regaleremo a ciascuno di loro.
• coinvolgeremo i ragazzi nell'ideazione e nella PRODUZIONE DI UNO SPETTACOLO TEATRALE CONCLUSIVO in veste di autori, lettori, attori, addetti alla produzione.
• apriremo lo SPETTACOLO DIARIO DELLE MIE CATASTROFI a tutta la città.

Insieme possiamo realizzare tutto questo.
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Tutti i fior, il restauro del Giardino di Puccini

INTRO

Nel 2024 il mondo intero celebra un importante anniversario, cento anni dalla morte del Maestro Giacomo Puccini. Noi della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, con il supporto della Fondazone Cassa di Risparmio di Lucca, vogliamo celebrare questo anniversario e siamo qui su Eppela per farlo insieme a tuti voi.

La fama di Puccini non ha confini; la sua arte accarezza l’anima e abbatte spazi e tempi.
 

Simonetta Puccini, nipote di Giacomo Puccini

La FONDAZIONE SIMONETTA PUCCINI

La nostra Fondazione è nata il 29 gennaio 2005 per volontà di Simonetta Puccini, unica nipote del Maestro. Il nostro scopo è quello di tenere viva e onorare la memoria di Giacomo Puccini attraverso la conservazione e la divulgazione del patrimonio culturale e artistico del Maestro. 
Promuoviamo e diffondiamo la conoscenza delle opere e dei luoghi pucciniani attraverso convegni, mostre, studi, ricerche, turismo e valorizzazione di archivio e biblioteca. Infine tuteliamo e valorizziamo la Villa Museo Giacomo Puccini di Torre del Lago, collaborando con gli enti locali, pubblici e privati.
 

La VILLA PUCCINI

Giacomo Puccini arriva a Torre del Lago nel giugno 1891 e se ne innamora. Pochi anni dopo, acquista infatti la casa torre sul Lago e la fa ristrutturare trasformandola nell’attuale Villa dove decide di trascorre gran parte del suo tempo.

Dopo la sua morte, la Villa viene trasformata in un museo dove ancora oggi si trovano il suo prezioso pianoforte Förster, i ritratti del Maestro in varie epoche della sua vita, gli oggetti di vita quotidiana, onorificenze e riconoscimenti da tutto il mondo, quadri degli amici macchiaioli, compagni di vita e di caccia, ritratti di amici e collaboratori del Maestro e le sue ultime parole scritte di pugno dopo l’operazione alla gola.

La Villa Puccini è un bene inestimabile, da preservare e tutelare. Giacomo Puccini la amava particolarmente, ed è per questo che noi di Fondazione Simonetta Puccini abbiamo iniziato nel 2013 diversi lavori di restauro (al tetto e alla facciata, alla camera da letto, al pianoforte del Maestro, ecc.).


Il Giardino di VILLA PUCCINI

Uno degli ambienti che il Maestro amava di più è il suo giardino. Passeggiando nel Giardino di Villa Puccini si avverte, come se pensieri e immagini rimanessero impigliati nei luoghi, l’incedere del Maestro che accarezza i fiori e gode di questo luogo.

Era lui a scegliere fioriture ed essenze, ad arredare il giardino per viverlo pienamente, a diffondere la sua musica negli spazi aperti.

Grazie ai numerosi documenti conservati in Archivio, come fotografie e fatture di acquisto di fiori e piante, è possibile ricostruire l’aspetto originale del piccolo parco della Villa.

Molto è cambiato, ma sta nell’evoluzione stessa del giardino, fatto di architetture vegetali in continuo divenire, oltre che di elementi più statici e di relazioni con l’intorno. Gli alberi e le piante di un tempo non ci sono più.

Il Giardino di Villa Puccini è un monumento vivente e come tale deve essere visto secondo una molteplice serie di relazioni.


Il 2024, il restauro dei beni di GIACOMO PUCCINI

Il 2024 è un anno di grandi celebrazioni: Giacomo Puccini, uomo e compositore, si trova al centro dell’attenzione nazionale e internazionale. Torre del Lago, luogo scelto dal Maestro per la composizione delle sue immortali melodie, è meta di un continuo pellegrinaggio sulle orme di un’arte e di un’atmosfera che ancora oggi è possibile percepire ad ogni angolo.

È nostro onore, quindi, preparare e preservare questi ambienti; un obbligo morale nei confronti della collettività tutta affinché luoghi e ambienti amati da Giacomo Puccini continuino ad emozionare grazie alla presenza palpabile del grande musicista.

È per questo che oggi siamo qui per chiedervi di sostenere la nostra grande opera:
il restauro dell’amato Giardino di Villa Puccini.
L’intera operazione ha un costo di oltre 300.000€, necessari per coprire i costi di:
preparazione del terreno, demolizioni, opere di scavo e di cantiere,
opere murarie, pavimentazione, abbattimento delle barriere architettoniche,
gli impianti,
i varchi elettronici,
gli impianti vegetali,
Il pagamento dei professionisti.

Abbiamo deciso di porci un primo obiettivo in crowdfunding di 120.000€ che, grazie al prezioso contributo di 80.000€ già versato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ci permetterà di dare avvio ai lavori ed eseguire le prime opere di restauro, fondamentali per aprire il Giardino al Pubblico.

 

Nello specifico:
- prepareremo il terreno, eseguiremo le opere di scavo e di cantiere;
- potremo procedere con gli impianti vegetali (alberi, siepi, arbusti, tappeti erbosi, potature, fiori, vasi, e tutto quello che renderà il giardino bellissimo!);
- realizzeremo le opere murarie e la pavimentazione;
- abbatteremo le barriere architettoniche, per rendere il giardino completamente accessibile;
- realizzeremo gli impianti elettrici, idraulici e di illuminazione.

Una volta raggiunta questo soglia, potremo rilanciare a 220.000€, per completare il lavoro.

Manca il tuo contributo. 
Insieme possiamo rendere omaggio al più grande operista della storia della musica e tramandare ciò che lui ha creato.
Grazie di cuore per tuo supporto!

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Diario delle mie catastrofi. Impariamo a ridere sul serio!

Il superpotere della scrittura incontra la magia della comicità nel nuovo progetto del Centro Formazione Supereroi. Un percorso sulla scrittura comica, dedicato ai ragazzi che vivono quella fase della vita in cui i problemi sembrano insormontabili: l’adolescenza

Il progetto “Diario delle mie catastrofi” esplora uno strumento che aiuta a esorcizzare i propri problemi e le proprie frustrazioni, cogliendo le opportunità che questi offrono: la comicità. 
Come? Con 22 laboratori di scrittura gratuiti che coinvolgeranno 500 ragazzi delle scuole pubbliche di Milano. A tenere i laboratori saranno professionisti della scrittura e della comicità. Alla fine del percorso tutti i testi realizzati dagli studenti saranno raccolti in un libro realizzato professionalmente e il progetto si concluderà con uno spettacolo aperto a tutta la città che avrà per protagonisti i ragazzi.

Il CFS

Il Centro Formazione Supereroi è un’associazione non profit di professionisti della parola scritta (autori, editor, giornalisti, operatori culturali) nata nel 2016 con la missione di diffondere la scrittura come superpotere per affrontare il mondo. Organizziamo laboratori, eventi e attività di vario genere, tutte ad alto impatto di creatività. Fedeli al modello al quale ci ispiriamo, 826 Valencia, la scuola di scrittura creativa non profit fondata a San Francisco dallo scrittore Dave Eggers, offriamo le nostre attività in primis alle realtà, alle scuole e agli studenti che maggiormente ne hanno bisogno e che difficilmente potrebbero accedere a esperienze di questo genere.
Abbiamo alle spalle 6 anni di attività itinerante presso le scuole e un anno nella nostra sede di via Argelati 37. Dal 2016 a oggi abbiamo coinvolto più di 4.000 ragazzi in laboratori di scrittura, abbiamo collaborato con più di 120 scuole di Milano, abbiamo realizzato, stampato e regalato ai giovani autori più di 140 libri nati dai laboratori.

IL PROGETTO DIARIO DELLE MIE CATASTROFI

Alla base del progetto un’idea molto semplice. Ti piace ridere? Ridere sul serio? Allora sai che dietro a ogni risata c’è una cosa grande, silenziosa e nascosta: la tua emotività. Ognuno di noi custodisce dentro di sé un mondo complesso che spesso fatica a condividere con gli altri, nel quale nasconde frustrazioni, fragilità, ansie. Tutte cosette di cui non ci va molto di parlare. Ma ecco che la comicità ci permette di alleggerire questo groviglio interiore e di tradurre persino le insicurezze, i difetti e i disagi in qualcosa di nuovo e addirittura luminoso.

Il progetto affronterà due generi: il racconto comico e il monologo comico, in 22 laboratori di scrittura che coinvolgeranno 500 ragazzi delle scuole pubbliche di Milano, di età compresa tra i 13 e i 18 anni.

Insieme agli scrittori e agli editor del CFS, a tenere i laboratori saranno professionisti della comicità. Tra questi lo stand-up comedian Francesco Arienzo, che insieme all’autrice e attrice Veronica Pinelli terrà due laboratori di 25 ore ciascuno sul monologo comico, la coppia comica Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, il comico Federico Basso, lo stand-up comedian Carmine Del Grosso, l’autore e sceneggiatore comico Marco Renzi. E l’elenco è in progress!


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Ciao! Cerchiamo di essere brevi anche se abbiamo davvero tante cose da dirvi!

Siamo una giovane coppia under 40, Valeria e Marco, abbiamo deciso di lanciarci nel mondo dell’imprenditoria artigiana in un territorio che soffre lo spopolamento,  in un piccolissimo paese che conta meno di mille abitanti nella Trexenta in Sardegna.

___ Distilleria LOGA nasce come MICRO Distilleria e Liquorificio Artigianale, talmente micro che ci ha portato qualche difficoltà in più.

Amiamo la qualità ed il buon bere, POCO MA BUONO.

Ci presentiamo: LOGA è il matrimonio delle nostre diverse passioni che unite e miscelate, hanno preso forme e direzioni non convenzionali.

  • Valeria CEO & Founder si prende la responsabilità del progetto, condannandosi ad una vita di ansia e stress. Ama creare e ha sempre lavorato in ambito artigiano e creativo, dalla fotografia e grafica alla sartoria e modellismo. Si occupa di dare forma e carattere a tutti i prodotti, spingendo verso mete originali con attenzione;
  • Marco Distiller & Founder, ma soprattutto Bartender, cresce gattonando nel bancone del bar di famiglia. Negli anni si immola alla causa e beve per spirito di conoscenza e sempre alla ricerca della consapevolezza assoluta. Con grande passione studia il mondo degli Spirits a tutto tondo.

NB: Valeria e Marco già da diverso tempo si occupano attivamente di divulgazione e sensibilizzazione sul mondo del beverage con il progetto SpiritoLibero Project.

 

___VIDEO presentazione (ci sono anche i sottotitoli opzionali)                                                                

 

Per anni abbiamo giocato con le diverse ricette, elaborate e rielaborate compulsivamente per arrivare ad ottenere il risultato ricercato, anche e soprattutto grazie alle nostre famiglie e amici che con il loro sacrificio (e del loro fegato) ci hanno aiutato a crescere ed evolverci.

Abbiamo in cantiere diverse proposte che spaziano dal GIN London Dry, Amaro alle erbe, Liquore floreale e, le nostre coccole speciali, creme senza nessun derivato animale.

Tutti con il loro Essere UNICO e DECISO.

Lavoreremo in piccoli BATCH con bottiglie numerate, per soddisfare il lato compulsivo di Valeria.

Proporremo anche le Fidelity Card, dove potrete collezionare i timbri ed al suo completamento, ricevere degli omaggi o buoni sconto, in base alle follie del periodo!

Proporremo anche il VUOTO A RENDEREdelle nostre bottiglie, che varrà sempre un timbro nella vostra Fidelity card. Vorremmo incentivare sulle buone abitudini come il riutilizzo delle risorse.

 

___ Artigianalità ed unicità, crediamo fortemente nel “poco ma buono” e soprattutto nella CONDIVISIONE, motore della crescita.

 

Oltre ad impegnarci nella ricerca della materia prima eccellente nella nostra isola in primis, coinvolgendo così altri piccoli produttori locali nella catena che lega questa tipologia di prodotti, ci impegniamo a ricercare persone che condividano i nostri valori per creare degli eventi di condivisione come degustazioni combinate, percorsi enogastronomici ricercati, esperienze originali ed alternative da vivere.

 

___ SPAZIO LOGA

Condivisione che vogliamo far sconfinare su nuovi orizzonti e proporre eventi culturali come mostre artistiche multidisciplinari, eventi musicali e soprattutto condividere il nostro spazio con chi ha voglia di dire qualcosa di nuovo, vogliamo dare spazio agli artisti emergenti e non che come noi prendono direzioni non convenzionali in un territorio sempre più lasciato “solo”.

 

___ Se avete letto fin qui siamo riusciti a catturare la vostra attenzione!!!

Ci troviamo qui su EPPELA per chiedere il vostro aiuto, come ben sappiamo, fare impresa in Italia è una storia epica, tra tante difficoltà e lungaggini burocratiche non abbiamo ancora avviato la produzione ma ci troviamo comunque a sostenere diverse spese, le più gravose sono l’affitto e le utenze, al quale si aggiungono tante piccole spese di gestione.

 

Per mantenere vivo il progetto in attesa delle conclusioni burocratiche e con la tantissima voglia di fare, abbiamo pensato ad una PRODUZIONE ESCLUSIVA e UNICA.

In sinergia con la DISTILLERIA GRECO CAROPPO che ci ha aiutato in questo primo passo, abbiamo creato un BOTANICAL SPIRIT, un prodotto non convenzionale ma su cui crediamo fortemente.

Dalla parte più nobile della distillazione nasce “SU CORO”, spicca la freschezza dell’Artemisia Absinthium arricchita da Mirto, Angelica, scorza di Limone, Coriandolo e Rosa Canina.

 

___ SU CORO, un BOTANICAL SPIRIT, una bevanda spiritosa ottima da bere in purezza e miscelata,

gradazione alcolica di 42%.

ESISTONO SOLO 190 BOTTIGLIE, tutte numerate. BATCH UNICO!

 

___ HELP! Abbiamo bisogno del vostro sostegno!

Il vostro aiuto e sostegno in questo momento per noi è davvero importante, cruciale sulla buona riuscita dell’avvio dell’attività, per fortuna ormai prossima!

Tutti i nostri prodotti hanno bisogno di lungo riposo dopo la messa in produzione, per cui contiamo di poter avere le nostre prime bottiglie disponibili entro l’autunno!

Potete sostenerci con una donazione libera, noi provvederemo ad inserire il vostro nome nei ringraziamenti sul nostro sito ed anche una firma autografata (o stampata se non potete raggiungerci) o se volete anche una foto simpatica sulla nostra cara Patricia, un manichino un po’ bruttino che è stato adottato da Valeria e vuole rendergli bellezza con l’aiuto di tutti!

 

MA!

___ Noi amiamo la condivisione e quindi abbiamo pensato a dei diversi PACCHETTI RICOMPENSA da proporvi!

Condivisione è il nostro motto, quindi con SU CORO sviluppiamo diversi pacchetti DEGUSTAZIONE:

NB: la data (o le date, in base alle richieste adesioni) verranno comunicate in privato ai sostenitori, indicativamente da metà settembre e si svolgeranno nei fine settimana.

 

“SU CORO” BOX:

NB: Le consegne e le spedizioni (solo per l'italia) dei Box potranno essere effettuate indicativamente per metà/fine settembre.

Al momento dell'acquisto della box vi contatteremo per i dettagli sul suo ritiro, se in distilleria o tramite spedizione con corriere. Se avete qualunque domanda da porci, non esitate a contattarci!

 

___

 

Vi ringraziamo per averci dato la vostra attenzione fino a qui, speriamo di avervi incuriosito almeno un pochino!

Nel frattempo, brindiamo con SU CORO in attesa di poterlo fare anche con la vostra compagnia!

A SA SALUDE!!!

 

GRAZIE!

 

distillerialoga.it

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Viaggio tra Natura e Gusto: Aiutaci a Trasformare Bija Masseria


Ciao a tutti! Siamo Alessandro e Alessia, una coppia appassionata dall’ amore per la natura. Viviamo in un incantevole luogo nella zona rurale della città di Monopoli, in Puglia. Abbiamo un sogno: trasformare la nostra realtà, Bija Masseria, in un agriturismo dove il buon cibo e l’accoglienza si fondano su principi di sostenibilità e rispetto del territorio. 

Cosa offriremo:

- Ristorazione: Un ristorante che celebra la cucina locale, con piatti preparati con ingredienti freschi e di stagione, avendo comunque uno sguardo sul Mondo.
- Ospitalità: Camere accoglienti e immerse nella natura, dove gli ospiti possono rilassarsi e riconnettersi con se stessi.
- Attività e Laboratori per bambini e adulti, toccando con mano l’importanza della sostenibilità e della cura dell’ambiente.

Concept:

Il nostro progetto si basa su tre pilastri fondamentali: agricoltura rigenerativa, ristorazione sostenibile e ospitalità autentica. Vogliamo creare un ecosistema in cui ogni elemento lavori in sinergia per promuovere la salute del suolo, la biodiversità e il benessere della comunità. 

Partiamo dalla cura della terra: coltiviamo due ettari di ulivi, alberi da frutto e orticole. Rigeneriamo il suolo attraverso l’apporto di materia organica e la rotazione delle colture e non invadiamo il terreno con sostanze chimiche da più di tre anni ad oggi. Vorremmo che i prodotti di questa agricoltura naturale possano conquistare il palato dei nostri ospiti. Utilizzeremo non solo le materie prime coltivate in loco con metodi di agricoltura rigenerativa, ma anche quelle di produttori locali che condividono la nostra passione per la sostenibilità al fine di creare una rete di collaborazioni che valorizzi il territorio e i suoi frutti.


Bija Masseria vuole essere un luogo dove soggiornare e mangiar bene, ma anche un'esperienza immersiva nella natura. Per noi l'ospitalità deve inoltre valorizzare le tradizioni, la cultura e i prodotti del territorio e la ristorazione essere un modo per creare momenti di convivialità e cultura.

 

Offriremo la possibilità di scoprire ritmi di vita più lenti, partecipando ad attività che riflettono il vero spirito del luogo. In questo modo, gli ospiti non solo si rilassano, ma creano anche legami significativi con le persone e il paesaggio che li circonda.

 

Obiettivi del Progetto:
Con i fondi raccolti, intendiamo:

1. Ristrutturare gli Spazi: Rinnovare gli ambienti della masseria per renderli accoglienti e funzionali, mantenendo il fascino rustico e autentico del luogo.

2. Acquistare Attrezzature: Investire in attrezzature per la cucina e materiali per i laboratori, garantendo un'esperienza di alta qualità per i nostri ospiti.

3. Promuovere Attività Educative: Creare un programma di eventi e seminari che rendano Bija Masseria un punto di riferimento per l'educazione alla sostenibilità.

Come Potete Aiutarci:
Siamo entusiasti di condividere questo viaggio con voi! Ogni contributo, grande o piccolo, ci avvicina al nostro obiettivo. In cambio, offriamo ricompense speciali , come soggiorni scontati, corsi di cucina e accesso esclusivo a eventi.
 

Uniamoci in questa avventura e aiutaci a fare la differenza nella nostra comunità e nel mondo! 
Grazie per il vostro supporto e per credere nel nostro sogno!
Con affetto,
Alessandro e Alessia

ENG:

Hello everyone! We are Alessandro and Alessia, a couple passionate about nature. We live in a beautiful rural area near the city of Monopoli, in Puglia. We have a dream: to transform our reality, Bija Masseria, into an agriturismo where good food and hospitality are based on principles of sustainability and respect for the land.

What we will offer:

  • Restaurant: A restaurant that celebrates local cuisine, with dishes prepared using fresh, seasonal ingredients, while also keeping an eye on the world.
  • Hospitality: Cozy rooms surrounded by nature, where guests can relax and reconnect with themselves.
  • Activities and Workshops for both children and adults, to learn together the importance of sustainability and connection with nature.

Concept: Our project is based on three key pillars: regenerative agriculture, sustainable dining, and authentic hospitality. We want to create an ecosystem where each element works in harmony to promote soil health, biodiversity, and the well-being of the community.

We start by taking care of the land: we cultivate two hectares of olive trees, fruit trees, and vegetables. We regenerate the soil through the addition of organic matter and crop rotation, and we haven’t used chemicals on the land for over three years. We would like the products of this natural agriculture to delight the palates of our guests. We will use not only locally grown ingredients through regenerative farming methods, but also those from local producers who share our passion for sustainability, creating a network of collaborations that values the territory and its fruits.

Bija Masseria aims to be a place not just to stay and eat well, but an immersive experience in nature. For us, hospitality must also enhance the traditions, culture, and products of the region, and dining should be a way to create moments of conviviality and culture.

We will offer the chance to discover slower rhythms of life, interact with nature, and participate in activities that reflect the true spirit of the place. In this way, guests will not only relax, but also create meaningful connections with the people and landscape around them.

Project Goals: With the funds raised, we aim to:

  1. Renovate the Spaces: Revamp the farm’s interiors to make them welcoming and functional, while maintaining the rustic and authentic charm of the place.
  2. Purchase Equipment: Invest in kitchen equipment and materials for workshops, ensuring a high-quality experience for our guests.
  3. Promote Educational Activities: Create a program of events and seminars that make Bija Masseria a reference point for education on sustainability.

How You Can Help: We are excited to share this journey with you! Every contribution, big or small, brings us closer to our goal. In return, we offer special rewards, such as discounted stays, cooking courses, and exclusive access to events.

Let’s join forces in this adventure and help us make a difference in our community and the world! Thank you for your support and for believing in our dream! With love,
Alessandro and Alessia

 

DEUTSCH:

Hallo zusammen! Wir sind Alessandro und Alessia, ein Paar, das von der Liebe zur Natur begeistert ist. Wir leben an einem wunderschönen Ort im ländlichen Gebiet der Stadt Monopoli in Apulien. Wir haben einen Traum: Unsere Realität, die Bija Masseria, in einen Agriturismo zu verwandeln, in dem gutes Essen und Gastfreundschaft auf Prinzipien der Nachhaltigkeit und des Respekts für das Land basieren.

Was wir anbieten werden:

  • Restaurant: Ein Restaurant, das die lokale Küche feiert, mit Gerichten, die aus frischen, saisonalen Zutaten zubereitet werden, wobei wir aber auch einen Blick auf die Welt werfen.
  • Gastfreundschaft: Gemütliche Zimmer, umgeben von Natur, in denen Gäste sich entspannen und wieder mit sich selbst in Verbindung treten können.
  • Aktivitäten und Workshops für Kinder und Erwachsene, um gemeinsam die Bedeutung von Nachhaltigkeit und Verbindung mit der Natur zu lernen.

Konzept: Unser Projekt basiert auf drei grundlegenden Säulen: regenerativer Landwirtschaft, nachhaltiger Gastronomie und authentischer Gastfreundschaft. Wir möchten ein Ökosystem schaffen, in dem jedes Element im Einklang arbeitet, um die Gesundheit des Bodens, die Biodiversität und das Wohlbefinden der Gemeinschaft zu fördern.

Wir beginnen mit der Pflege des Landes: Wir bauen zwei Hektar Olivenbäume, Obstbäume und Gemüse an. Wir regenerieren den Boden durch die Zugabe von organischem Material und Fruchtfolge, und wir haben den Boden seit über drei Jahren nicht mehr mit Chemikalien behandelt. Wir möchten, dass die Produkte dieser natürlichen Landwirtschaft den Gaumen unserer Gäste verwöhnen. Wir werden nicht nur lokal angebaute Zutaten aus regenerativer Landwirtschaft verwenden, sondern auch die von lokalen Produzenten, die unsere Leidenschaft für Nachhaltigkeit teilen, um ein Netzwerk von Kooperationen zu schaffen, das das Gebiet und seine Früchte wertschätzt.

Die Bija Masseria möchte ein Ort sein, an dem man nicht nur gut isst und übernachtet, sondern auch eine ganzheitliche Erfahrung in der Natur macht. Für uns muss Gastfreundschaft auch die Traditionen, die Kultur und die Produkte der Region würdigen, und Gastronomie sollte ein Weg sein, um Momente der Geselligkeit und Kultur zu schaffen.

Wir werden die Möglichkeit bieten, langsamere Lebensrhythmen zu entdecken, mit der Natur zu interagieren und an Aktivitäten teilzunehmen, die den wahren Geist des Ortes widerspiegeln. So werden die Gäste nicht nur entspannen, sondern auch bedeutungsvolle Verbindungen zu den Menschen und der Landschaft um sie herum schaffen.

Ziele des Projekts: Mit den gesammelten Geldern möchten wir:

  1. Die Räume renovieren: Die Innenräume der Masseria renovieren, um sie einladend und funktional zu gestalten, während der rustikale und authentische Charme des Ortes erhalten bleibt.
  2. Ausstattung kaufen: In Küchengeräte und Materialien für Workshops investieren, um unseren Gästen ein hochwertiges Erlebnis zu bieten.
  3. Bildungsaktivitäten fördern: Ein Programm von Veranstaltungen und Seminaren schaffen, das die Bija Masseria zu einem Referenzpunkt für Bildung zur Nachhaltigkeit macht.

Wie Sie uns helfen können: Wir sind begeistert, diese Reise mit euch zu teilen! Jeder Beitrag, sei er groß oder klein, bringt uns unserem Ziel näher. Im Gegenzug bieten wir besondere Belohnungen wie vergünstigte Aufenthalte, Kochkurse und exklusiven Zugang zu Veranstaltungen.

Lasst uns gemeinsam diese Reise antreten und uns dabei helfen, einen Unterschied in unserer Gemeinschaft und der Welt zu machen! Danke für eure Unterstützung und dafür, dass ihr an unseren Traum glaubt! 

Mit Liebe,
Alessandro und Alessia

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Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
La lunga notte di zez

La lunga notte di Zez - Compagnia Zez Altimeriggi

TRAMA

Una stanza da letto, un giovane insonne e una presenza inquietante. Zez non riesce a dormire e si culla con la sua fisarmonica, Ara la sua ombra gemella lo rapisce e lo porta all’interno di un sogno, fra gli incubi più spaventosi e i desideri nascosti di Zez.

 

Il giovane Zez sta finalmente per addormentarsi?

Sembra di si, sarebbe anche ora.

La Compagnia Zez Altimeriggi, dopo 2 anni di studi e sperimentazioni, sa che è arrivato il momento. Lo spettacolo “La lunga notte di Zez” è quasi pronto, debutterà nel 2025, ma mancano gli ultimi tasselli.

Ci serve il vostro aiuto.

Alice e Adriano Di Carlo, due fratelli e attori romani, vivono a Torino e Parigi e da 2 anni fanno di tutto pur di rincontrarsi. L’obiettivo è tornare a giocare, animando insieme la stanza di Zez.

Un viaggio lungo un sogno, raccontato con musica, parole e oggetti viventi. Una fisarmonica, una coperta, una marionetta scheletro, un armadio e qualche parrucca. Il cammino di una notte insonne, narrato dalle ombre cinesi di Matteo Gubellini, attraverso i tessuti e i costumi originali di Anita Divi. 

Le immagini e le creature che abitano la stanza di Zez nascono dalle improvvisazioni e i sogni che ci hanno attraversato dai tempi del Covid a oggi. Le musiche di Ste Gelardi, di sottofondo al video, hanno ispirato Zez durante l’incontro con Ara e per tutta la prima parte della nostra ricerca. Oggi il compositore e performer Sergio Beercock collabora con noi per dare una voce alla stanza di Zez.

Tutto il materiale dello spettacolo è originale e costruito appositamente, come lo storyboard dipinto ad acquerello da Adriano Di Carlo.  Per ringraziarti del tuo supporto, se vorrai, ti regaleremo un frammento di questa lunga notte.

I fondi che riceveremo saranno rivolti a coprire i costi per la costruzione dell’armadio, la rifinitura dei costumi, la scrittura delle musiche e la costruzione del pupo marionetta Sèttete, uno degli incubi di Zez.

Vi terremo aggiornati fino al debutto dello spettacolo.

 

Acquerello, frammento di storyboard
Prove con coperta

 

Sèttete la morte, suona la fisarmonica di Zez. Marionetta d'ombra di Matteo Gubellini
Armadio di Zez in costruzione

 

Alice Di Carlo con il prototipo dell'abito “Ara struzzo” ideato da Anita Divi.
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