Un Amore tra cielo e terra
"Conoscersi a quindici e diciotto anni e riconoscere negli occhi poco più che bambini, l'amore della propria esistenza.
Prendersi per mano e correre sulle note della vita affinché quel desiderio possa realizzarsi al più presto.
E' così che hanno vissuto Antonio e Francesca.
Due anime gentili, limpide ed oneste, rispettose di tutto e di tutti, con un profondo senso della giustizia, anche a discapito dei propri interessi personali.
Estroverso ed espansivo lui, riservata e pacata lei. L'uno il completamento dell'altro.
Ad accomunarli la stessa forza, la stessa tenacia, la stessa caparbietà.
Un progetto di vita tanto accarezzato e desiderato, ma volato via non appena raggiunto. Le vite dei due ragazzi si spezzano alla stessa età, trentacinque anni, a causa dello stesso male. A consolare i nostri cuori resta il frutto del loro Amore: due splendide bambine.
Una storia inaccettabile, impronunciabile, incomprensibile che però non lascia indifferente nessuno.
Quella di Antonio e Francesca è una vicenda che chiama in causa ciascuno di noi: la storia di un amore che neanche la morte potrà mai spezzare o semplicemente lenire, un Amore grande, vissuto tra cielo e terra."
Queste sono le parole scritte da:
Licia, Angela e Barbara, amiche e colleghe di Antonio Evangelista e Francesca Di Giovannantonio, che, insieme alla comunità di Roseto, si sono strette attorno alla famiglia e hanno lanciato questa raccolta fondi per creare un fondo per garantire un futuro a Chiara e Claudia.
Un'iniziativa partita dal basso con trasparenza, semplicità e affetto a supporto delle bambine piccole che dopo la morte dei genitori vivono con i nonni.
L'impegno di Eppela:
Eppela, nell’ambito del suo impegno per ospitare sulla piattaforma e promuovere raccolte fondi di progetti di grande valore umanitario e civico, ospiterà l’iniziativa “AL FIANCO DI CHIARA E CLAUDIA” che sarà gestita con la modalità "Raccogli tutto" cioè quella modalità di raccolta che la Piattaforma Eppela riserva ai soli progetti ad elevato impatto umanitario, secondo la quale il progettista riceve la somma raccolta indipendentemente dal traguardo fissato.
Un Amore tra cielo e terra
"Conoscersi a quindici e diciotto anni e riconoscere negli occhi poco più che bambini, l'amore della propria esistenza.
Prendersi per mano e correre sulle note della vita affinché quel desiderio possa realizzarsi al più presto.
E' così che hanno vissuto Antonio e Francesca.
Due anime gentili, limpide ed oneste, rispettose di tutto e di tutti, con un profondo senso della giustizia, anche a discapito dei propri interessi personali.
Estroverso ed espansivo lui, riservata e pacata lei. L'uno il completamento dell'altro.
Ad accomunarli la stessa forza, la stessa tenacia, la stessa caparbietà.
Un progetto di vita tanto accarezzato e desiderato, ma volato via non appena raggiunto. Le vite dei due ragazzi si spezzano alla stessa età, trentacinque anni, a causa dello stesso male. A consolare i nostri cuori resta il frutto del loro Amore: due splendide bambine.
Una storia inaccettabile, impronunciabile, incomprensibile che però non lascia indifferente nessuno.
Quella di Antonio e Francesca è una vicenda che chiama in causa ciascuno di noi: la storia di un amore che neanche la morte potrà mai spezzare o semplicemente lenire, un Amore grande, vissuto tra cielo e terra."
Queste sono le parole scritte da:
Licia, Angela e Barbara, amiche e colleghe di Antonio Evangelista e Francesca Di Giovannantonio, che, insieme alla comunità di Roseto, si sono strette attorno alla famiglia e hanno lanciato questa raccolta fondi per creare un fondo per garantire un futuro a Chiara e Claudia.
Un'iniziativa partita dal basso con trasparenza, semplicità e affetto a supporto delle bambine piccole che dopo la morte dei genitori vivono con i nonni.
L'impegno di Eppela:
Eppela, nell’ambito del suo impegno per ospitare sulla piattaforma e promuovere raccolte fondi di progetti di grande valore umanitario e civico, ospiterà l’iniziativa “AL FIANCO DI CHIARA E CLAUDIA” che sarà gestita con la modalità "Raccogli tutto" cioè quella modalità di raccolta che la Piattaforma Eppela riserva ai soli progetti ad elevato impatto umanitario, secondo la quale il progettista riceve la somma raccolta indipendentemente dal traguardo fissato.
Grazie di cuore
Grazie di cuore
Grazie di cuore
Grazie di cuore
Un anno fa le pareti di Casa Langer - piccolo centro culturale a Tarcento, in provincia di Udine - erano bianche, i libri erano pochi e dai vetri si poteva intuire un movimento ogni tanto. Oggi quelle stesse pareti sono colorate e a tratti sporche, i libri sono così tanti che le librerie non bastano mai e dai vetri si può intuire il fermento.
Potete scoprire un po' della nostra storia qui:
Casa Langer è un progetto piccolo, che non vende e non consuma, che si mette in gioco ogni volta che può. Questa dimensione delle cose ci ha fatto diventare una vera e propria comunità, su cui poter contare nel momento del bisogno e del desiderio.
Casa Langer era un sogno e quando si è realizzato è diventato una responsabilità: abbiamo dimostrato che in qualche modo è possibile, creare un'esperienza alla quale ognunə può partecipare, che ognunə può condividere, dove ognunə se ci crede davvero è uguale.
Prima di vederla nascere e crescere, abbiamo pensato che Casa Langer sarebbe stata un rifugio, un'avanguardia e un'idea di mondo. Dopo averla vissuta quasi ogni giorno, forse possiamo darci ragione.
In un anno di presenza sul territorio siamo riuscitə a creare una piccola comunità creativa composta da giovani alla ricerca di un luogo dove esprimersi, siamo riuscitə a diventare un punto di riferimento per la vita quotidiana di famiglie e nuovə abitanti, siamo riuscitə a leggere tantissime storie a bambini e bambine da aver bisogno di sempre più libri, siamo riuscitə a realizzare corsi, doposcuola, laboratori, progetti nelle scuole, scambi di vestiti, campeggi estivi nonostante tante tante difficoltà.
Siamo ufficialmente un Rifugio per tutte le donne vittime di violenza: grazie a un progetto formativo della casa editrice Settenove in Casa Langer si possono trovare persone e informazioni in grado di dare supporto alle donne che ne abbiano bisogno.
Quali nuovi propositi per il nuovo anno? Passeggiate in natura, gruppi di lettura, progetti naturalistici di fantasia nelle scuole e il nostro primo centro estivo in montagna!
Per continuare a costruire un futuro amico, come l'avrebbe chiamato proprio Alexander Langer, c'è bisogno che tutti facciano un po': da oggi fino a fine gennaio potrai sostenere il nostro centro culturale tramite la raccolta fondi sulla piattaforma Eppela!
Riceverai la nostra borsa, la nostra maglia, o entrambe in regalo!
Il video che vedi in apertura è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali.
La liberazione dal nazi-fascismo è passata anche attraverso i libri. E a Città di Castello, città dell'Umbria e importante polo tipografico ed editoriale a livello nazionale, è passata attraverso due pubblicazioni che, con la voglia di “riderci sopra”, hanno decretato la fine di quella paura e reverenza forzata al regime, che obbligava anche gli editori (come tutti) all’autocensura e, se non proprio all’omologazione al credo mussoliniano, all’astensione dalla critica aperta. Nel mezzanino sopra la libreria Paci di Città di Castello, piccolo luogo in cui continuò imperterrito lo scambio di idee e opinioni, il libraio editore Giuseppe Paci, l’Avvocato Rodolfo Palazzeschi e altri amici frequentatori ostinati del libero pensiero raccolsero in fogli e quaderni - segretamente, si può dire clandestinamente - materiale satirico sul duce e il regime: barzellette, storielle, canzoni… che poi confluirono nella pubblicazione, subito dopo la caduta del fascismo e la fine della guerra, de “IL BARZELLETTIERE, RACCOLTA COMPLETA DI BARZELLETTE DELL’ERA FASCISTA” e de “LA ROMANTICA AVVENTURA DEL PELATO”
Il progetto STORIE DI LIBRI, LIBERAZIONE, LIBERTA’ vuole raccontare, attraverso la specifica vicenda di queste pubblicazioni e dei suoi protagonisti, i fatti della storia in quel momento cruciale di liberazione da un regime opprimente e liberticida, che ha interessato il territorio altotiberino a fine 1944 e quello nazionale l’anno successivo. Gli strumenti del racconto saranno: - Una mostra, una conferenza spettacolo e la ristampa anastatica dei due libri in unico volume double-face, per la quale si ricorre al crowdfunding attraverso la piattaforma di EPPELA.
La digitalizzazione delle due pubblicazioni è realizzata dal corso di Grafica e Comunicazione dell’IT Franchetti-Salviani di Città di Castello
I due libri, di grande valore storico contengono 300 barzellette sul duce e il fascismo (più in appendice altri testi satirici) e un romanzo farsa sulla vita sentimentale del duce, tratto dalle cronache rosa dell'epoca.
STORIE DI LIBRI, LIBERAZIONE, LIBERTA’ è in collaborazione con Comune di Città di Castello, ANPI, sezione di Città di Castello, Istituto di storia politica e sociale “V. GABRIOTTI”, MUA (Musei Umbria Alto Tevere ), Biblioteca Carducci, MEDEM A.P.S. e vuole celebrare gli 80 anni dalla liberazione di Città di Castello dal nazi-fascismo ricordando, con queste due opere editoriali, anche quelle azioni che pur in forma disarmata, e senza spargimento di sangue, contribuirono al processo di liberazione, oltre che dei corpi e dei territori, anche delle menti e degli spiriti.
Avente sede nella centralissima piazza Matteotti n. 2 a Città di Castello, l’Archivio storico della Libreria editrice Paci LA TIFERNATE e della Casa editrice IL SOLCO raccoglie la documentazione riguardante due interessanti realtà editoriali tifernati del 1900: la libreria editrice Paci LA TIFERNATE (fondata da Giuseppe Paci nel 1926) e la Casa editrice IL SOLCO (fondata nel 1921).
La ricca documentazione (comprendente opere a stampa, bozzetti, disegni, corrispondenza, matrici tipografiche, contabilità, documentazione societaria…) racconta di una storia passata, ma viva e di una intraprendenza e passione che, pur con pochi mezzi economici, hanno saputo creare dei veri capolavori editoriali ed essere un dinamico riferimento culturale per la città in un periodo difficile quale quello della seconda guerra mondiale e del dopoguerra.
Inventariato da Antonella Lignani ed Enrico Paci nel 2012, l’archivio è stato dichiarato nel 2016 di “notevole interesse storico” da parte della Soprintendenza archivistica per l’Umbria. Nel 2023 è stato inserito nella Rete Interattiva Museale dell’Alto Tevere e tra i luoghi culturali della Regione Umbria.
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