Ce l'abbiamo fatta!
Sembrava un traguardo irraggiungibile ma... ce l'abbiamo fatta!
Abbiamo raggiunto la soglia minima che ci serviva per l'acquisto del Teatro Menotti. 50.000 € raccolti in meno di un mese, grazie all'aiuto di 717 persone meravigliose.
Abbiamo ancora 15 giorni. Più soldi raccoglieremo più la strada per il Menotti sarà spianata! Continuate a sostenerci. Grazie di cuore a tutti voi!
Di cosa si tratta
Immaginate un tempo sospeso sul presente, provate a frenare solo per un attimo la corsa di un mondo che pare correre molto più velocemente dei nostri pensieri e che continua a proporre cambiamenti, a volte efficaci – è vero – ma molto spesso contraddittori, quasi sempre e sempre di più non immaginabili. Fermiamoci a pensare ancora un attimo. Chi avrebbe pensato fino a pochi anni che i telefoni non servissero solo a telefonare, che la musica non fosse dentro i dischi, ma fluttuasse nelle nuvole, che i libri non fossero più nelle librerie e tutto il resto di questo meraviglioso e spaventoso reale mondo virtuale?
Ma i pensieri, appunto, vanno più lentamente del tempo, ma a volte del tempo si fanno gioco, lo fermano, lo fanno ruotare attorno a sé stesso, lo capovolgono. Provano, i pensieri, a fermare il suo scorrere e i pensieri condivisi riescono da sempre a difendere con forza gli spazi per le idee, le visioni, l’immaginazione.
Così ci piace pensare il teatro, il nostro teatro e le persone che ci abitano, lo rendono vivo e si rendono consapevoli di essere protagonisti di uno spazio fisico e mentale. Un luogo dove il tempo e lo spazio si capovolgono, dove le parole del passato parlano agli uomini di oggi e le parole del presente si specchiano in quelle del passato, dove le regole non esistono e se esistessero sarebbero rovesciate.
Il Teatro Menotti compie in questi giorni quarant’anni di attività teatrale ed è uno dei luoghi più amati della città, un consolidato punto di riferimento culturale per i cittadini residenti, un luogo ormai “storico” della mappa culturale della città.
Il teatro Menotti non solo è un centro di produzione e programmazione di spettacoli, ma un luogo che lo spettatore oramai percepisce come familiare, in cui incontrarsi, socializzare e dialogare. Un luogo dove le persone si incontrano per davvero come persone.
Questo teatro ora rischia di chiudere per delle dinamiche imprenditoriali.
Noi non possiamo permettere che questo avvenga e non lo permetteremo, ma la salvezza del teatro richiede inevitabilmente il suo acquisto.
La strada è molto difficile, complicata e aldilà delle nostre forze; le tappe sono molte e troppo ravvicinate tra di loro. Abbiamo pochi mesi per raggiungere un obiettivo che appare al momento lontanissimo.
Chiediamo aiuto per non trasformare via Menotti 11 in un rimpianto.
Come verranno utilizzati i fondi
Questo teatro rischia la chiusura per dinamiche legate alla ristrutturazione del complesso immobiliare di via Ciro Menotti 11 e noi non possiamo permettere che questo avvenga e non lo permetteremo, ma la salvezza del teatro prevede inevitabilmente il suo acquisto.
La compagnia Tieffe Teatro che dal 2010 gestisce la sala di via Menotti, ha accettato di cogliere questa opportunità, ma anche la sfida di provare a difendere uno spazio cittadino – collettivo appunto – decidendo di impegnarsi economicamente e non solo in una misura oggettivamente superiore alle proprie forze, ma con uno sguardo fiducioso verso il futuro.
Al momento il traguardo appare complesso, difficile e non privo di insidie, ma la strada è avviata e la direzione è chiara. L’operazione ha un costo complessivo di 1.700.000€ e la compagnia ha deciso di accollarsi il relativo mutuo ipotecario.
Per consentire l’accesso al mutuo, dobbiamo necessariamente raggiungere la cifra di 300.000€, in assenza della quale sarebbero vanificati tutti i nostri sforzi. Ad oggi, abbiamo già raccolto tramite enti e istituzioni del territorio 200.000€.
Il nostro desiderio più grande sarebbe quello di avvicinarci il più possibile ai restanti 100.000€ attraverso la raccolta fondi. Per questo partiamo con un primo piccolo ma importantissimo obiettivo per non trasformare via Menotti 11 in rimpianto.
Chi c'è dietro al progetto
Il Teatro Menotti è gestito dalla Cooperativa Compagnia Stabile del Teatro Filodrammatici che viene costituita nel 1969 da ex allievi dell’Accademia dei Filodrammatici per la gestione del teatro omonimo. Il teatro viene gestito sino al 2008 per 38 stagioni consecutive.
La Compagnia da subito si specializza per l’innovazione teatrale e per la ricerca di nuove drammaturgie. Molti attori e registi di fama nazionale hanno collaborato negli anni alle produzioni del teatro, che acquisisce un carattere ed una notorietà di rilievo, ottenendo il riconoscimento pubblico del Ministero dei Beni Culturali dalla metà degli anni 70 (attualmente è uno dei 28 centri di produzione teatrale riconosciuti da MIBACT), diventa uno dei primissimi convenzionati con il Comune di Milano e con la Regione Lombardia.
Dagli anni 2000 con la direzione artistica di Emilio Russo (attualmente in carica) acquisisce un carattere di maggiore impatto sulla scena nazionale ed internazionale, aprendo anche a nuovi scenari sul territorio milanese e lombardo. Contemporaneamente dal punto di vista produttivo e di ospitalità le stagioni teatrali si arricchiscono di importanti collaborazioni di grande prestigio e di progetti ambiziosi e apprezzati in sede nazionale che premiano la struttura con il riconoscimento ministeriale nel 2003 come Teatro Stabile di Innovazione. In seguito all’abbandono del Teatro Filodrammatici, nel 2008 la struttura modifica il proprio nome in TieffeTeatro Milano Impresa Sociale, in piena ed assoluta continuità artistica e amministrativa.
Nel 2010, in accordo con il Comune di Milano, acquisisce la nuova sede nell’ex Teatro dell’Elfo di via Menotti a Milano, che viene rinominato Teatro Menotti.
Ad oggi la Cooperativa conta 14 dipendenti di cui 6 soci.
Ce l'abbiamo fatta!
Grazie. Facciamo fatica a trovare le parole per ringraziarvi.
Siete stati incredibili.
Sembrava un traguardo irraggiungibile ma…ce l’abbiamo fatta!
Abbiamo raggiunto la soglia minima che ci serviva per l’acquisto del Teatro Menotti: 50.000€ grazie all’aiuto di 717 persone meravigliose.
Nelle prossime ci attiveremo per l’erogazione delle ricompense a tutte le persone che ci hanno sostenuto.
Nel frattempo però abbiamo una bella sorpresa per voi.
Eppela, la piattaforma di raccolta fondi a cui ci siamo appoggiati ci ha dato la possibilità di raccogliere donazioni per oltre 15 giorni.
Più soldi raccoglieremo più la strada per il Menotti sarà spianata!
Grazie di cuore a tutti.
Siamo certi di non essere soli.
575.
Siete finora ben 575.
575 persone che hanno deciso di sostenere la nostra causa e di darci una mano quindi a salvare un pezzo di storia della città di Milano.
Sta per arrivare il momento conclusivo di questa raccolta fondi.
L’obiettivo dei 50.000€ è vicinissimo, manca una settimana e appena 5.000€.
Pensateci: se ognuno di voi dovesse inserire anche un’altra piccolissima donazione raggiungeremo immediatamente l’obiettivo?
Grazie di cuore per il supporto che ci avete dato e per quello che ci continuerete a dare.
Abbiamo avuto la certezza di non essere soli. È questa la nostra vittoria più grande.
Ci siamo quasi!
Grazie di cuore a tutti voi!
Siete tantissimi, non ci aspettavamo un riscontro del genere.
In 15 giorni siamo riusciti a raccogliere più di 38.000€ ed adesso dobbiamo prepararci al rush finale!
Mancano pochi giorni e l’obiettivo si sta facendo sempre più vicino.
Vi invitiamo a condividere la nostra campagna a più persone possibili.
Pubblicatela sul vostro profilo Facebook, su gruppi, create delle liste broadcast su WhatsApp, raccontatela ai vostri amici durante un aperitivo, ai colleghi durante la pausa caffè, ai familiari.
Abbiamo ancora bisogno di voi.
Aiutateci a non trasformare il Menotti in un rimpianto. Ve ne siamo grati, tanto.
Grazie mille per il sostegno!
Grazie! Grazie di cuore per il tuo sostegno!
È bastata meno di una settimana per capire che c'è ancora speranza per il Teatro Menotti.
Abbiamo raccolto più di 27.000€ grazie all'aiuto di più di 250 persone.
Ci stiamo avvicinando sempre di più all'obiettivo finale, ma abbiamo ancora bisogno di te!
Ti chiediamo quindi di condividere la nostra campagna con più persone possibili: parenti, colleghi, amici, conoscenti.
Abbiamo meno di un mese per non trasformare il Menotti in un rimpianto!
Segnalibro personalizzato del Teatro Menotti (consegna immediata - ritiro in teatro o spedizione via posta)
Locandina di uno spettacolo a scelta con dedica di uno degli artisti protagonisti della prossima stagione 2019-2020 (ritiro in teatro prima dello spettacolo)
Due biglietti a prezzo speciale per uno o due spettacoli a scelta.
Invito ad una prova generale di uno spettacolo + aperitivo con artista (invio digitale) + due biglietti a prezzo speciale per uno o due spettacoli a scelta.
Carnet da 4 spettacoli a scelta + locandine degli spettacoli scelti (invio digitale o ritiro in teatro)
2 abbonamenti da 10 ingressi liberi cad. (invio digitale o ritiro in teatro)
Invito per due persone a tutte le prime della stagione nella fila VIP del teatro (invio digitale o ritiro in teatro)
Targa personalizzata con il proprio nome su una poltrona della platea + Invito per due persone a tutte le prime della stagione nella fila VIP del teatro (invio digitale o ritiro in teatro)
Utilizzo dello spazio teatrale per evento privato (da concordare secondo la programmazione) + Targa personalizzata con il proprio nome su una poltrona della platea + Invito per due persone a tutte le prime della stagione nella fila VIP del teatro (invio digitale o ritiro in teatro)
Ce l'abbiamo fatta!
Sembrava un traguardo irraggiungibile ma... ce l'abbiamo fatta!
Abbiamo raggiunto la soglia minima che ci serviva per l'acquisto del Teatro Menotti. 50.000 € raccolti in meno di un mese, grazie all'aiuto di 717 persone meravigliose.
Abbiamo ancora 15 giorni. Più soldi raccoglieremo più la strada per il Menotti sarà spianata! Continuate a sostenerci. Grazie di cuore a tutti voi!
Di cosa si tratta
Immaginate un tempo sospeso sul presente, provate a frenare solo per un attimo la corsa di un mondo che pare correre molto più velocemente dei nostri pensieri e che continua a proporre cambiamenti, a volte efficaci – è vero – ma molto spesso contraddittori, quasi sempre e sempre di più non immaginabili. Fermiamoci a pensare ancora un attimo. Chi avrebbe pensato fino a pochi anni che i telefoni non servissero solo a telefonare, che la musica non fosse dentro i dischi, ma fluttuasse nelle nuvole, che i libri non fossero più nelle librerie e tutto il resto di questo meraviglioso e spaventoso reale mondo virtuale?
Ma i pensieri, appunto, vanno più lentamente del tempo, ma a volte del tempo si fanno gioco, lo fermano, lo fanno ruotare attorno a sé stesso, lo capovolgono. Provano, i pensieri, a fermare il suo scorrere e i pensieri condivisi riescono da sempre a difendere con forza gli spazi per le idee, le visioni, l’immaginazione.
Così ci piace pensare il teatro, il nostro teatro e le persone che ci abitano, lo rendono vivo e si rendono consapevoli di essere protagonisti di uno spazio fisico e mentale. Un luogo dove il tempo e lo spazio si capovolgono, dove le parole del passato parlano agli uomini di oggi e le parole del presente si specchiano in quelle del passato, dove le regole non esistono e se esistessero sarebbero rovesciate.
Il Teatro Menotti compie in questi giorni quarant’anni di attività teatrale ed è uno dei luoghi più amati della città, un consolidato punto di riferimento culturale per i cittadini residenti, un luogo ormai “storico” della mappa culturale della città.
Il teatro Menotti non solo è un centro di produzione e programmazione di spettacoli, ma un luogo che lo spettatore oramai percepisce come familiare, in cui incontrarsi, socializzare e dialogare. Un luogo dove le persone si incontrano per davvero come persone.
Questo teatro ora rischia di chiudere per delle dinamiche imprenditoriali.
Noi non possiamo permettere che questo avvenga e non lo permetteremo, ma la salvezza del teatro richiede inevitabilmente il suo acquisto.
La strada è molto difficile, complicata e aldilà delle nostre forze; le tappe sono molte e troppo ravvicinate tra di loro. Abbiamo pochi mesi per raggiungere un obiettivo che appare al momento lontanissimo.
Chiediamo aiuto per non trasformare via Menotti 11 in un rimpianto.
Come verranno utilizzati i fondi
Questo teatro rischia la chiusura per dinamiche legate alla ristrutturazione del complesso immobiliare di via Ciro Menotti 11 e noi non possiamo permettere che questo avvenga e non lo permetteremo, ma la salvezza del teatro prevede inevitabilmente il suo acquisto.
La compagnia Tieffe Teatro che dal 2010 gestisce la sala di via Menotti, ha accettato di cogliere questa opportunità, ma anche la sfida di provare a difendere uno spazio cittadino – collettivo appunto – decidendo di impegnarsi economicamente e non solo in una misura oggettivamente superiore alle proprie forze, ma con uno sguardo fiducioso verso il futuro.
Al momento il traguardo appare complesso, difficile e non privo di insidie, ma la strada è avviata e la direzione è chiara. L’operazione ha un costo complessivo di 1.700.000€ e la compagnia ha deciso di accollarsi il relativo mutuo ipotecario.
Per consentire l’accesso al mutuo, dobbiamo necessariamente raggiungere la cifra di 300.000€, in assenza della quale sarebbero vanificati tutti i nostri sforzi. Ad oggi, abbiamo già raccolto tramite enti e istituzioni del territorio 200.000€.
Il nostro desiderio più grande sarebbe quello di avvicinarci il più possibile ai restanti 100.000€ attraverso la raccolta fondi. Per questo partiamo con un primo piccolo ma importantissimo obiettivo per non trasformare via Menotti 11 in rimpianto.
Chi c'è dietro al progetto
Il Teatro Menotti è gestito dalla Cooperativa Compagnia Stabile del Teatro Filodrammatici che viene costituita nel 1969 da ex allievi dell’Accademia dei Filodrammatici per la gestione del teatro omonimo. Il teatro viene gestito sino al 2008 per 38 stagioni consecutive.
La Compagnia da subito si specializza per l’innovazione teatrale e per la ricerca di nuove drammaturgie. Molti attori e registi di fama nazionale hanno collaborato negli anni alle produzioni del teatro, che acquisisce un carattere ed una notorietà di rilievo, ottenendo il riconoscimento pubblico del Ministero dei Beni Culturali dalla metà degli anni 70 (attualmente è uno dei 28 centri di produzione teatrale riconosciuti da MIBACT), diventa uno dei primissimi convenzionati con il Comune di Milano e con la Regione Lombardia.
Dagli anni 2000 con la direzione artistica di Emilio Russo (attualmente in carica) acquisisce un carattere di maggiore impatto sulla scena nazionale ed internazionale, aprendo anche a nuovi scenari sul territorio milanese e lombardo. Contemporaneamente dal punto di vista produttivo e di ospitalità le stagioni teatrali si arricchiscono di importanti collaborazioni di grande prestigio e di progetti ambiziosi e apprezzati in sede nazionale che premiano la struttura con il riconoscimento ministeriale nel 2003 come Teatro Stabile di Innovazione. In seguito all’abbandono del Teatro Filodrammatici, nel 2008 la struttura modifica il proprio nome in TieffeTeatro Milano Impresa Sociale, in piena ed assoluta continuità artistica e amministrativa.
Nel 2010, in accordo con il Comune di Milano, acquisisce la nuova sede nell’ex Teatro dell’Elfo di via Menotti a Milano, che viene rinominato Teatro Menotti.
Ad oggi la Cooperativa conta 14 dipendenti di cui 6 soci.
Ce l'abbiamo fatta!
Grazie. Facciamo fatica a trovare le parole per ringraziarvi.
Siete stati incredibili.
Sembrava un traguardo irraggiungibile ma…ce l’abbiamo fatta!
Abbiamo raggiunto la soglia minima che ci serviva per l’acquisto del Teatro Menotti: 50.000€ grazie all’aiuto di 717 persone meravigliose.
Nelle prossime ci attiveremo per l’erogazione delle ricompense a tutte le persone che ci hanno sostenuto.
Nel frattempo però abbiamo una bella sorpresa per voi.
Eppela, la piattaforma di raccolta fondi a cui ci siamo appoggiati ci ha dato la possibilità di raccogliere donazioni per oltre 15 giorni.
Più soldi raccoglieremo più la strada per il Menotti sarà spianata!
Grazie di cuore a tutti.
Siamo certi di non essere soli.
575.
Siete finora ben 575.
575 persone che hanno deciso di sostenere la nostra causa e di darci una mano quindi a salvare un pezzo di storia della città di Milano.
Sta per arrivare il momento conclusivo di questa raccolta fondi.
L’obiettivo dei 50.000€ è vicinissimo, manca una settimana e appena 5.000€.
Pensateci: se ognuno di voi dovesse inserire anche un’altra piccolissima donazione raggiungeremo immediatamente l’obiettivo?
Grazie di cuore per il supporto che ci avete dato e per quello che ci continuerete a dare.
Abbiamo avuto la certezza di non essere soli. È questa la nostra vittoria più grande.
Ci siamo quasi!
Grazie di cuore a tutti voi!
Siete tantissimi, non ci aspettavamo un riscontro del genere.
In 15 giorni siamo riusciti a raccogliere più di 38.000€ ed adesso dobbiamo prepararci al rush finale!
Mancano pochi giorni e l’obiettivo si sta facendo sempre più vicino.
Vi invitiamo a condividere la nostra campagna a più persone possibili.
Pubblicatela sul vostro profilo Facebook, su gruppi, create delle liste broadcast su WhatsApp, raccontatela ai vostri amici durante un aperitivo, ai colleghi durante la pausa caffè, ai familiari.
Abbiamo ancora bisogno di voi.
Aiutateci a non trasformare il Menotti in un rimpianto. Ve ne siamo grati, tanto.
Grazie mille per il sostegno!
Grazie! Grazie di cuore per il tuo sostegno!
È bastata meno di una settimana per capire che c'è ancora speranza per il Teatro Menotti.
Abbiamo raccolto più di 27.000€ grazie all'aiuto di più di 250 persone.
Ci stiamo avvicinando sempre di più all'obiettivo finale, ma abbiamo ancora bisogno di te!
Ti chiediamo quindi di condividere la nostra campagna con più persone possibili: parenti, colleghi, amici, conoscenti.
Abbiamo meno di un mese per non trasformare il Menotti in un rimpianto!
Molto più di uno spazio pubblico
AREna 164 è uno spazio pubblico, fluido, una membrana permeabile.
Il progetto interpreta gli spazi di soglia del laboratorio L’OFTicina come occasione di apertura alla cittadinanza. Propone la realizzazione di una struttura autocostruita composta da moduli multifunzionali in legno e ferro. Nasce dall’incontro tra L’OFTicina ed il collettivo Ilcomuni, con il quale i ragazzi e le ragazze che frequentano i laboratori de L’OFTicina daranno vita al progetto.
Cosa prevede il progetto?
La struttura è concepita come ponte tra ciò che succede all’interno delle mura de L’OFTicina e gli spazi esterni che circondano il parco in via Sabaudia 164 a Grugliasco, parte dell'ex ospedale psichiatrico di Collegno sezione femminile. La proposta prevede la costruzione di semplici moduli tra loro assemblabili in forme diverse per garantire usi differenti. Si tratta di sedute che, accostate tra loro, permetteranno di creare tavoli, anfiteatri, palcoscenici, banchi da lavoro. Modi diversi di stare nello spazio troveranno forma nell’AREna.
Il processo di realizzazione avverrà nei mesi di settembre e ottobre attraverso dei laboratori aperti agli abitanti, ai ragazzi e alle ragazze che frequentano i laboratori de L’OFTicina, a chiunque sia interessato a mettere una parte di sé all’interno del progetto.
Il progetto prevede in particolare l’avvio di uno spazio in grado di ampliare il ventaglio di attività già presenti a L’OFTicina e, contemporaneamente, sensibilizzare e informare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle condizioni di vita delle persone con diversi gradi di abilità e autonomia.
Destinatari del progetto
Il progetto è rivolto a tuttə, ma in particolare ci rivolgiamo ai seguenti destinatari:
- Ospiti dei servizi per disabili della cooperativa Animazione Valdocco che all’interno de L’OFTicina svolgono attività laboratoriali per mettere in campo abilità artistico/espressive e favorirne la soddisfazione personale
- Comunità locale
- Studenti del complesso universitario di Veterinaria ed Agraria
- Famiglie residenti nel quartiere e/o che frequentano i luoghi di aggregazione dello stesso
Guarda la storia de L'OFTicina e diventa parte del progetto! → https://drive.google.com/file/d/12CCUHWp89CHPqHP0ikWWEqj3mU03xs6M/view
Perché il vostro contributo è importante?
Il ricavato della raccolta fondi verrà utilizzato per l’acquisto del materiale e la realizzazione della struttura. Nello specifico:
- Per le strutture in ferro dei 14 moduli che verranno assemblate dall’impresa sociale Izmade
- Per le assi di legno di appoggio che verranno acquistate e lavorate all’interno del laboratorio de L’OFTicina con il supporto del collettivo Ilcomuni
- Per l’allestimento di alcune parti dell’area verde con la piantumazione di nuovi elementi di vegetazione
- Per tutte le attività che coinvolgeranno la creazione e l’utilizzo della struttura
Chi c'è dietro il progetto?
La realizzazione del progetto nasce dall’incontro di due realtà:
L'OFTicina Art&Fatti nasce all’interno degli spazi riqualificati del Parco dell’Ospedale Veterinario Universitario di Grugliasco. È un luogo di inclusione sociale e un'officina di idee in cui si svolgono attività laboratoriali, artistiche e artigianali, rivolte agli ospiti dei servizi per disabili della cooperativa Animazione Valdocco.
llcomuni è una piattaforma che contiene ricercatori, architetti, designer, urbanisti, artisti.
Nasce nel 2020 dal desiderio di creare un luogo in cui poter trattare in senso pratico e concettuale temi che tocchino, da qualunque lato, lo spazio della città. Alcune delle ricerche in corso si interessano alle modalità attraverso cui lo spazio acquisti significato tramite il movimento dei corpi (umani e non umani).
Partner
Con la collaborazione di Izmade impresa sociale