Consumo e produzione responsabili
Consumo e produzione responsabili
Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
12. Consumo e produzione responsabili
Totale raccolto
199.971 €
Progetti
129
La popolazione mondiale attualmente consuma più risorse rispetto a quelle che gli ecosistemi siano in grado di fornire. Sono necessari cambiamenti fondamentali nel modo in cui le società producono e consumano. Insieme possiamo creare modelli sostenibili per cambiare il mondo!
In corso
In the Kitchen Campania

 Italian version

Il sogno 

Negli ultimi 14 anni ho viaggiato per la Campania visitando oltre 100 ristoranti della regione. Mi è piaciuto condividere le mie avventure gastronomiche sul mio blog, Andiamotrips, così come su varie piattaforme di social media come Instagram e Facebook. 

Il mio obiettivo è sempre stato quello di condividere attraverso parole, foto e video chi, come me, vuole scoprire le tradizioni, le storie e le ricette di questa regione vasta e variegata. Con gli anni ho capito che uno dei modi migliori per conoscere la cucina campana era osservare chi ne ha fatto la propria professione. A trovare chi lavora quotidianamente in cucina. 

Ho spesso sognato come avrei potuto condividere questa mia passione con il mondo. Quanto potrebbe essere emozionante fare un ulteriore passo avanti, fare quel miglio in più. Ora credo fermamente di essere pronto a portare quel sogno a un nuovo livello creando una serie di documentari di video viaggio che si concentreranno sugli chef, sui ristoranti e sulle ricette tradizionali della regione Campania. 

Questa serie si chiamerà In The Kitchen Campania.

 

Il progetto

In the Kitchen Campania è una serie digitale di documentari che esplora la cucina campana. Ho scelto di inserire la frase in cucina perché in Campania quella è il punto focale della casa. Un luogo dove amici e familiari possono sentirsi liberi di discutere praticamente di tutto. In questa serie incontrerò gli chef nelle loro cucine per conoscere e scoprire la storia, le tradizioni e le ricette del loro territorio. 

La serie web sarà composta da 5-10 episodi della durata di 10-15 minuti. 

In ogni puntata sarà protagonista uno chef/ristorante diverso in cui gli chef stessi faranno da guida turistica sul territorio. Condivideranno con noi le loro storie, descriveranno la loro cucina, discuteranno dei piatti tipici della zona, incluso uno o due piatti preferiti della loro infanzia. I videoracconti saranno accompagnati da un mio breve riassunto in inglese per consentirne l'accesso a tutto il pubblico della mia comunità. Il racconto degli chef sarà in italiano con sottotitoli in inglese. Il progetto sarà anche l'ingrediente principale per altri mini progetti con lo spirito e la spinta di In the Kitchen Campania come la realizzazione di ebook, guide di viaggio ed eventi culinari.

 

Cosa farò con i fondi raccolti qui

Un progetto elaborato come questo ha il suo costo. Ogni puntata ha un costo medio dai 3.000 ai 5.000 euro per l'insieme delle attività da svolgere. Per il lancio del progetto e lo sviluppo della prima serie di episodi, ho scelto di realizzare un progetto partecipativo con ricompensa in crowdfunding online presentando alcuni dei gadget e dei prodotti che fanno parte del progetto e la possibilità di essere parte del progetto come partner di una puntata e/o sponsor. 

Ci sono costi di viaggio, pernottamento, montaggio video, supporto elaborazione innovativa video e promozione, vari ed eventuali per le attività legali.

Per abbattere i costi, la prima edizione della web series mi vedrà protagonista nelle diverse attività sia di ideazione, sviluppo, gestione, produzione e commercializzazione. Spero però che il progetto cresca velocemente e io possa creare un team internazionale per le diverse attività .  Vorrei investire nella serie e in Andiamotrips aggiungendo al mio team (cameraman extra o persona del suono, IT, ecc.). Vorrei anche investire in nuove attrezzature, software, nonché nel blog stesso trasferendolo su un proprio dominio.

 

In questo modo potrò condividere con voi anche tutta la crescita del progetto e scoprire, i diversi aspetti dello sviluppo e promozione del progetto. Il primo obiettivo è  2000 euro con il quale sarà costruita la prima versione della serie. Gli altri fondi saranno destinati alla serie successive con la possibilità di creare progetti sponsorizzati e personalizzati.

 

La prima serie

La prima serie sarà pubblicata on line il prossimo 2024 sul  canale YouTube di Andiamotrips con un episodio in onda ogni 2-3 settimane. Le puntate verranno condivise anche con gli chef e i loro ristoranti.

 

Parla con me 

Se sei arrivato fino qui tu ho incuriosito e spero avrai già scelto la tua ricomopensa. Se hai altri quesiti puoi contattarmi scrivendo a andiamotrops@gmail.com 

 

Parla di me

Se ti è piaciuto il progetto ti chiedo di raccontarlo a tutti, usando i tuoi canali di relazione, i tuoi social media. Ho realizzato per te una cartella stampa dove trovi informazioni aggiuntive.   

Grazie per il tuo supporto.

 

 

English version

The Dream

Over the past 14 years, I have travelled the Campania region visiting over 100 of the region's   restaurants.  I have enjoyed sharing my gastronomic  adventures on my blog, Andiamotrips, as well as on various social media platforms such as Instagram and Facebook.  My focus has always been to share through words, photos and videos to  those, like me, who  want to discover the traditions, stories, and recipes of this vast and varied region.  Over the years, I realized that one of the best ways to learn about Campanian cuisine was to observe those who have made it their profession.  To visit those who work day to day in the kitchen. I have often dreamt about how I could share this passion of mine with the world.  How it might be exciting to go one step further, go that extra mile.  Now I strongly believe that I am ready to take that dream to a new level by creating a video travel diary documentary series which will focus on the chefs, restaurants, and traditional recipes of the Campania region. This series will be called  In the Kitchen Campania.

The project

In the Kitchen Campania is a documentary video series which explores the cuisine of Italy's Campania region. I chose to feature the phrase in the kitchen because in Campania, that is the focal point of the home.  A place where friends and family can feel free to discuss just about everything.   In this series, I will meet with chefs in their kitchens  to learn and discover the history, traditions and recipes of their territory.    The web series will consist of 5 - 10 episodes that will be 10-15 minutes long. Each episode will feature a different chef/restaurant in which the chefs themselves will serve as our tour guide throughout the territory.  They will share with us their background stories, describe their cuisine, discuss typical dishes of the area including a favorite dish or two from their childhood. The video stories will be accompanied by a short summary of mine in English to allow access to the entire audience of my community. The chefs' story will be in Italian with English subtitles. The project will also be the main ingredient  for other mini projects with the In the Kitchen Campania drive and spirit such as the creation of ebooks, travel guides, and culinary events.

What will I do with the funds?

An elaborate project like this has its cost. Each episode has an average cost of 3,000 to 5,000 euros for all the activities to be carried out. For the launch of the project and the development of the first series of episodes, I have chosen to carry out an online crowdfunding reward campaign by presenting some of the gadgets and products that are part of the venture as well as giving the community the possibility to be  part of the project as a partner of an episode and/or as a sponsor.

To reduce costs, the first edition of the web series will see me as a protagonist in the various activities of design, development, management, production and marketing. However, I hope that the project will grow quickly and I will be able to create an international team for the different activities.  I would like to invest in the series and in Andiamotrips by adding to my team (extra cameraman or sound person, IT, etc.). I would also like to invest in new equipment, software, as well as the blog itself by transferring it to its own domain.

 

In this way I will be able to share with you how In The Kitchen Campania’s growth and discover the different aspects of the development and promotion of the project.

The first objective is 2,000 euro with which will go towards the first few episodes of the series. Other funds will be allocated towards future episodes with the possibility of creating sponsored and customized projects.

The first series

The first series will be published online in early  2024 on the Andiamotrips YouTube channel with an episode broadcast every 2-3 weeks. The episodes will also be shared with the chefs and their restaurants.

 

Speak with me

If you've come this far, I've intrigued you and I hope you've already chosen your reward. If you have other questions you can contact me by writing to andiamotrops@gmail.com

Talk about me

If you liked the project I ask you to tell everyone about it through your connections and on your social media. I have created a press kit for you where you can find additional information.

Thank you for your support.

 

69%
-6 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureConsumo e produzione responsabiliPartnership per gli obiettivi
Arrampicare una fabbrica abbandonata: il documentario

Documentario su tematiche antropoceniche

Due alpinisti, nati e cresciuti tra le Dolomiti, partono verso la periferia di Venezia per scalare i resti di una fabbrica abbandonata. Dovranno trovare il modo di alzarsi dei 30 centimetri (o 30 metri?) necessari per scampare all’innalzamento dei mari che, come annunciato dalle previsioni scientifiche, nei prossimi anni sommergerà l’intera area. Il movimento atletico dell’arrampicata li porterà in cima alle macerie dell’antropocene. 

Simon e Giovanni raggiungono con una canoa una delle aree più industrializzate del nord Italia, a due passi da Venezia. Le proiezioni prevedono entro il 2050  un’innalzamento dei mari di 30 cm. L’intera area è a rischio inondazione, loro simbolicamente si innalzano di 30 metri arrampicando su una delle fabbriche abbandonate dell’area. Apriranno una via d’arrampicata a più tiri inedita, in stile cleen climbing, senza lasciare cioè traccia del loro passaggio, nel pieno rispetto del cemento armato. Affronteranno difficoltà inedite per il mondo Outdoor approfondendo la conoscenza reciproca ed entrando in contatto con i vari elementi che hanno risentito negativamente dello sviluppo industriale dell'intera zona. 

 

I Protagonisti

Leonardo Panizza Regista 

Psicologo, frequenta da sempre le montagne del Trentino, cercando di narrare attraverso le parole luoghi non addomesticati, ancora capaci di stupire e sorprendere. Si dedica principalmente all’arrampicata e allo scialpinismo ma è appassionato anche di trekking in autonomia e ad impatto zero. Dopo alcuni anni di narrazione scritta e brevi video decide di provare a portare sullo schermo il primo lungometraggio Primascesa con la speranza che il mezzo diverso possa coinvolgere più persone e aiutare a riflettere sulla tematica ambientale.

 

Simon Sartori Alpinista 

 

Attraverso esplorazioni durate anche alcuni anni, percorrendo le strade del mondo a piedi e in autostop, ha visto con i propri occhi la trasformazione di paradisi terresti in luoghi invivibili per l’uomo a causa dello scarto creato da ognuno di noi. Da anni intraprende un’introspezione per comprendere a fondo come il proprio stile di vita possa incidere sulla salute e sulla bellezza dell’ambiente. È padre di tre figli.

 

 

 

 

Giovanni Moscon Alpinista

 

Amante della natura incontaminata, da diversi anni passa le estati in alpeggio dove trova la dimensione più autentica del rapporto con la tradizione alpina. Appena trova il tempo si inerpica sui monti vicino a casa ricercando il silenzio che solo nel contatto ravvicinato con la roccia può trovare. Oggi lavora in una delle più antiche aziende biologiche del Trentino sognando di gestire un giorno una malga tutta sua.

 

 

 

 

La Troupe

Leonardo Panizza - regia

Simon Sartori e Giovanni Moscon - alpinisti

Alice Pezzutti - aiuto regia

Andrea Bertoldi - operatore camera

Yuri Massaro - operatore camera

Enrico Fedrizzi - suono in presa diretta

Giulio Boccardi - fotografo di scena

Martino Iori - supporto logistico

Enrico e Paolo - supporto logistico barca

Altre figure professionali sono in via di definizione e si stanno aggiungendo al progetto.

 

 

Lavori precedenti

Arrampicata di una discarica cittadina:

Primascesa - www.primascesa.com

 

Stato del progetto

Le riprese sono iniziate a fine novembre e sono in corso. Le donazioni servono a pagare la troupe nella fase produttiva e post produttiva e a supportare la distribuzione. 

 

Il Crowdfunding

Aiutaci a realizzare il documentario e a salire la nostra via d'arrampicata, decidi il grado di difficoltà che sei disposto a salire insieme a noi! dal 4° grado alpinistico al 9a non importa cosa puoi arrampicare, ognuno può contribuire a farci salire in vetta con una donazione! Puoi comunque scegliere tu la cifra se non la trovi tra quelle proposte!

NB i contributi sono tutti immateriali perché non ci andava di aggiungere oggetti a questo mondo troppo pieno, preferiamo moltiplicare relazioni! Una sola donazione prevede la spedizione di alcuni oggetti super selezionati e sostenibili che provengono direttamente dal negozio zerowaste (www.sineshop.it) di Simon e della sua compagna Gloria.

9%
-115 Giorni
Città e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabiliLotta contro il cambiamento climatico
Segni di Pace

SEGNI DI PACE

Assisi - città della pace.

Nella primavera del 2024 Assisi sarà la sede di un evento straordinario per la promozione della Pace attraverso l'esempio di decine di persone a cui verrà riconosciuto il loro “segno di pace”. Per organizzare tutto questo ho bisogno del tuo aiuto e di quello dei tuoi amici e conoscenti. 

Diecimila euro sembrano tanti, ma cosa sono rispetto alla Pace?

Ogni singolo missile pesa 22 chili e ha un costo non indifferente: circa 70mila euro.

PROPONIAMO TRE EVENTI IN UNO

  1. Premio Nazionale "Segni di Pace" - l'iniziativa culturale che vuole valorizzare e diffondere il lavoro di coloro che si sono impegnati per la costruzione di una cultura di pace nel corso del 2023 (link).
  2. Cerimonia di premiazione dei vincitori della Seconda Edizione del Premio di Poesia della Repubblica dei Poeti (link).
  3. Primo Congresso Nazionale di Eirenologia  - Scienze della Pace.

 

AIUTACI A PROMUOVERE LA PACE E LA GIUSTIZIA

Contribuisci come puoi alla realizzazione dell'evento ad Assisi e alla diffusione del messaggio di pace.

Se credi che la pace e la giustizia debbano essere i pilastri della nostra società, allora unisciti a noi. 

La tua donazione può fare la differenza e aiutare a valorizzare e diffondere il lavoro di coloro che si impegnano per la costruzione di un futuro migliore per tutti. 

RICOMPENSE

Cittadino della Repubblica dei Poeti → con una donazione di 10 € diventi ufficialmente CITTADINO della Repubblica dei Poeti e ricevi il certificato di cittadinanza in formato digitale.

Promotore → con una donazione di 15 € diventi ufficialmente PROMOTORE dell'evento e il tuo nominativo viene inserito nel manifesto online del Premio, pubblicato sul sito www.cattedradellapace.it

Sponsor → con una donazione di 50 € diventi ufficialmente SOSTENITORE dell'evento e il tuo nominativo viene inserito nel manifesto online del Premio. 

Fondatore → con una donazione di 100 € diventi ufficialmente FONDATORE del PREMIO NAZIONALE SEMI DI PACE e il tuo nominativo viene inserito nel manifesto online del Premio come FONDATORE. In aggiunta hai diritto ad un POSTO RISERVATO NELLE PRIME FILE per l'evento di premiazione che si terrà ad Assisi.

 

6%
-22 Giorni
Consumo e produzione responsabiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Mamma guardami Babbo guardami

L’Atelier Volante studio pedagogico come luogo di incontro e di riferimento per molte famiglie del territorio, si fa portavoce dei bisogni emergenti di genitori ed insegnanti, primo tra tutti: la prevenzione del disagio e delle dipendenze causate dall’utilizzo precoce e non consapevole degli schermi in età pediatrica ed oltre.


 

Il massiccio uso di dispositivi tecnologici in famiglia sta cambiando le nostre relazioni con i bambini e le bambine, l’attrazione per gli schermi riguarda sempre più precocemente l’infanzia.


 

Recenti studi e ricerche dimostrano che l’uso dei devices in età pediatrica altera l’armonico sviluppo psicomotorio delle bambine e dei bambini, imbrogliati in un’eccessiva immobilità corporea e mentale, che condiziona le fasi di sperimentazione sensoriale, logica e attentiva.


 

Il rischio di sviluppare forme di dipendenze tecnologiche è in agguato anche per gli adulti e diviene una trappola tangibile proprio nella fase evolutiva della costruzione dell’identità e nella formazione di una sana autostima.


 

MAMMA GUARDAMI BABBO GUARDAMI è un progetto pedagogico che nasce dall’esigenza di sensibilizzare le famiglie, gli educatori e i professionisti sui pericoli dell’uso delle tecnologie in età pediatrica e oltre, promuovendo un ritorno alle origini: dare la libertà ai bambini di “essere” e di “fare” attraverso un corpo vitale, attivo e pensante, in grado di sviluppare e potenziare competenze specifiche in relazione all’ambiente e ai sensi che ne sono sollecitati.


 

Attraverso vari incontri formativi a partecipazione gratuita, vogliamo portare alle famiglie e a chi a vario titolo si occupa di infanzia e adolescenza, informazioni scientifiche confutate e strategie utili verso un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie per costruire in famiglia un benessere digitale, riportando la relazione umana al centro dei processi conoscitivi e di apprendimento.

 

ISCRIZIONE GRATUITA 
22%
-89 Giorni
Istruzione di qualitàConsumo e produzione responsabili
Tutti i progetti
INSIEME PER LA LIBRERIA TRA LE RIGHE

Qual è il nostro progetto

Siamo una libreria bistrot indipendente, esistiamo e resistiamo nel quartiere Trieste dal 2005, proponendo una nostra selezione di titoli sempre in aggiornamento, con una particolare attenzione rivolta alla piccola e media editoria, ai libri per l’infanzia e l’adolescenza, alla narrativa sia italiana che straniera.

Nel nostro spazio bistrot progettiamo e realizziamo eventi e iniziative culturali, legate non solo alla letteratura ma anche a musica, cinema, arti ed esperienze enogastronomiche. Siamo riusciti a creare nel tempo un ambiente caldo e accogliente, che ospita anche un pianoforte e invoglia chi entra a fermarsi per lavorare o studiare o per prendersi del tempo per sé. 

In questo clima le persone si incontrano facilmente e nascono scambi e relazioni difficili da creare altrove nel quartiere. Negli ultimi anni è sempre maggiore il desiderio e il bisogno di aggregazione.

La libreria è diventata un punto di riferimento culturale: dall’esigenza di incontrarsi e confrontarsi sono nati nuovi gruppi di lettura a cui sempre più persone chiedono di partecipare. In generale assistiamo a un crescente interesse per le iniziative che organizziamo. 

Perché il crowdfunding

Nonostante le energie profuse da chi ci lavora e il grande affetto e sostegno che i nostri clienti e ormai amici continuano a dimostrare, la libreria è in seria difficoltà e temiamo per il suo futuro. La complessità del mercato librario e la generale situazione economica rendono sempre più arduo per le piccole realtà come la nostra far quadrare i conti. Il fragile equilibrio tra costi e ricavi ci impedisce di lavorare con serenità e di portare avanti investimenti e progetti utili a moltiplicare le iniziative culturali, creando un circolo virtuoso e positivo. 

Abbiamo quindi pensato di avviare questa campagna di crowdfunding per consentire a chiunque lo voglia di sostenerci e permetterci di rilanciare la nostra piccola realtà in un momento delicato e assai critico, fiduciosi di riuscire a superarlo insieme

Vorremmo dare maggiore risalto e aumentare il numero delle nostre iniziative: eventi legati alla degustazione di vini in abbinamento ai libri; aperitivi con un esperto di cinema; gruppi di lettura tematici (sul femminismo, sulla letteratura contemporanea, sui racconti, sulla narrativa in giro per il mondo), con aperitivo; reading accompagnati da musica e canto, con particolare attenzione ai grandi autori; incontri con scrittrici e scrittori italiani, incontri tra arte e letteratura e tra letteratura e attualità. 

Accanto a queste iniziative, vorremmo creare una serie di nuovi appuntamenti fissi tra musica ed enogastronomia che continuino a generare momenti di aggregazione. Per realizzare questi progetti sarebbe importante per noi avere a disposizione dei fondi utili a lanciare campagne pubblicitarie, in particolare sui social, e su altri canali di promozione culturale. La promozione dovrebbe riguardare anche la normale attività del nostro bistrot. Potenziarne alcuni aspetti  (numero di sedute, maggiore offerta di prodotti, organizzazione degli spazi e del lavoro, attrezzature tecniche) ci consentirebbe di migliorare la fruibilità degli eventi e allargare il numero dei partecipanti. Questo è uno dei nostri obiettivi principali perché la nostra zona bistrot, e tutte le iniziative che si svolgono al suo interno, hanno contribuito negli anni a sostenere e dare vita e risalto alla libreria.

Chi siamo

Tra le Righe è nata come progetto comune di un gruppo di amici che ha saputo immaginare un luogo dove i libri si confondessero con l'odore di dolci e caffè. Nel tempo siamo entrate a far parte del gruppo anche noi: le libraie Paola, Sofia e Claudia.

Veniamo da percorsi ed esperienze differenti: Paola ha lavorato molti anni in editoria, ha aperto con un'amica una libreria per ragazzi per poi finalmente approdare a Tra le Righe; Sofia e Claudia hanno frequentato in anni diversi la Scuola Librai Italiani, incontrandosi e muovendo i primi passi proprio in questa libreria. 

A unirci è la passione per i libri e la letteratura; pur non conoscendoci prima di lavorare insieme, abbiamo cercato e trovato un linguaggio comune fatto di attenzione per i dettagli, cura di un luogo che è anche bistrot, disponibilità e gentilezza verso chi entra, si siede ai tavoli, curiosa tra i libri e chiede consigli. Abbiamo un'idea ben chiara: trasmettere a tutti la sensazione - nostra, quotidiana - di trovarsi in un posto in qualche modo unico, con un suo inconfondibile carattere. 

Ringraziamo di cuore chiunque voglia partecipare!

 

Finanziato
15.648 € Raccolti
Istruzione di qualitàImprese, innovazione e infrastruttureConsumo e produzione responsabili
Mottainai - Troppo bello per essere sprecato

Doniamo un futuro sostenibile alle nuove generazioni

MOTTAINAI è il progetto che abbiamo creato per restituire un futuro alle nuove generazioni.

Un’idea per portare l’economia circolare nelle scuole fiorentine e far capire ai giovani l’importanza del riciclo dei materiali, coinvolgendo aziende e artigiani del territorio nel ridare vita agli scarti del settore della moda.

COSA SIGNIFICA MOTTAINAI ?

もったいない 

Nella filosofia giapponese il termine “Mottainai” esprime un senso di rammarico per ciò che viene sprecato, perché il suo valore intrinseco non viene valorizzato nel modo giusto.

Sato, 2017

Ecco perché Mottainai è il titolo giusto per il nostro progetto:  è l’unico termine che ci aiuta a descrivere il senso di preoccupazione per tutto ciò che al mondo viene sprecato o non utilizzato nel giusto modo, in particolare nel settore della moda che è l’ambito di cui ci occupiamo e per il quale stiamo cercando di cambiare un po’ le cose.

QUANTO “COSTA” ALL'AMBIENTE LA FAST FASHION ?

Hai mai aperto il tuo armadio pensando a quanto le tue scelte su come vestirti influiscano negativamente sull’ambiente e sul nostro pianeta?

Forse no. O forse l’hai fatto ma poi hai pensato che cambiare il tuo modo di vestire non cambierà certo il destino del mondo. Probabilmente sarebbe pretendere troppo anche chiedere a tutti noi, ma soprattutto ai giovani adolescenti, di smettere di acquistare dai marchi di moda a basso costo.

In fondo è questo che il mercato ci offre oggi e, quindi, come sarebbe possibile scegliere tanto diversamente?

Beh, ti sveliamo un segreto: il mercato ci offre questo perché è la domanda che chiede questo.

Prodotti a basso costo, più collezioni possibili ogni anno; prodotti scadenti o meno, tessuti altamente inquinanti, poco importa.

Le aziende che producono il cosiddetto fast fashion sono obbligate a produrre in serie per poter soddisfare le sempre più crescenti esigenze dei cittadini e tutto questo viene fatto a scapito, non solo delle condizioni di lavoro dei dipendenti, ma soprattutto del nostro pianeta.

Nonostante questo ognuno di noi, soprattutto i giovani, ogni giorno viene spinto verso un bulimia consumistica che crea la necessità indotta di comprare costantemente nuovi capi di abbigliamento, indossandoli sempre meno, alimentando un ciclo ad altissimo impatto ambientale.

E non è tutto. 

Se ci fermiamo a pensare quante volte indossiamo i vestiti che acquistiamo forse possiamo capire ancora meglio il problema che stiamo contribuendo a creare. Indossiamo i nostri vestiti pochissime volte e ce ne stanchiamo rapidamente. Questo perché non facciamo nemmeno in tempo ad indossarli che è già uscito il nuovo abito di tendenza o la nuova tuta firmata con il colore dell’anno. 

COME POSSIAMO QUINDI CAMBIARE LE COSE?

Il primo passo è renderci conto che questo, nel lungo termine, è un modello di business insostenibile. 

Il modello della fast fashion incoraggia un sovraconsumo di abiti e genera una quantità di rifiuti costante talmente eccessiva che non si è quasi più in grado di smaltirli. Per non parlare delle sempre più precarie condizioni di chi ci lavora, in particolar modo nei paesi più poveri.

In secondo luogo dobbiamo rivolgerci alle nuove generazioni e provare a proporre nuovi stili di vita, nuovi concetti che si incentrino sull’economia circolare e la sostenibilità. 

I giovani negli ultimi anni sono sempre più sensibili e attenti alle tematiche ambientali e della salvaguardia del pianeta e forse si stanno rendendo conto, meglio di altri, che non possiamo continuare su questa strada. Cambiare la domanda è, infatti, l’unico modo che abbiamo per far cambiare rotta alle aziende del fast fashion affinché si orientino su modelli diversi.

COSA VOGLIAMO FARE: 

Il progetto Mottainai prevede di coinvolgere ragazzi e ragazze delle scuole superiori fiorentine con differenti background (Liceo Alberti-Dante e dal Liceo Statale N. Machiavelli) in laboratori artigianali di repair/reuse/recycle in cui insegneremo loro le tematiche legate alla sostenibilità e all’economia circolare, per sperimentare concretamente pratiche artistiche utili ad intervenire sui loro capi e dargli una nuova vita, rendendoli unici e originali.

Gli incontri che realizzeremo nelle scuole alterneranno teoria, upcycling artistico e repair artistico. Alla fine del percorso organizzeremo un Festival dedicato all’economia circolare per avvicinare i cittadini al tema della sostenibilità e mostrare i lavori creativi svolti dai ragazzi.

L’idea di fondo è fornire un’alternativa sostenibile e divertente alla  “moda veloce”, farli entrare in contatto con il mondo artigiano e, perché no, aprire la strada magari a nuove professionalità.

Sono proprio i giovani il principale target dell’industria della moda e dobbiamo spingerli ad essere consumatori più consapevoli e cittadini più attivi, per diventare così “ambassadors” e parte di una rivoluzione zero-waste.

Ciò di cui siamo convinti è che tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a cambiare le sorti del nostro pianeta e dell’inquinamento che continuiamo ad alimentare.

Partiamo insieme dai giovani e immaginiamo un modo diverso di vivere il futuro!

ABBIAMO SCELTO IL CROWDFUNDING PER COINVOLGERE I GIOVANI E LE FAMIGLIE:

Nel 2022 siamo stati selezionati dal bando Social Crowdfunders e abbiamo così avuto l’opportunità di ottenere il fondamentale sostegno della Fondazione CR Firenze che, se raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, raddoppierà la cifra raccolta con il nostro crowdfunding.

In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna varrà doppio, ma solo se ci aiuterete ad arrivare a raccogliere 7.500€ sulla piattaforma Eppela, altrimenti il nostro progetto non potrà vedere la luce!

 

 

Le nostre ricompense sono UNICHE e non lo diciamo noi!

Sono davvero lavori unici realizzati direttamente dalle mani dei nostri artigiani e con materiali di scarto di aziende del territorio che hanno aderito con convinzione e gioia al progetto.

Chi c’è dietro 

Mottainai è un progetto corale. All’interno ci sono soggetti e realtà che  si dedicano ogni giorno alla sostenibilità. 

StART_art Project è un collettivo di curatrici operanti nell’ambito dell’arte contemporanea. La nostra missione è avvicinare l’intricato mondo dell’arte contemporanea agli artisti emergenti, organizzando seminari, workshop, bandi, eventi, mostre e conferenze di approfondimento e molto altro. 

L’Associazione LabAlenamente dal 2014 crea progetti formativi ad alto valore (in collaborazione con le Biblioteche Comunali Fiorentine) finalizzati al sostegno e formazione di minorenni, anziani, immigrati e gruppi di persone con bisogni speciali.

COME DONARE ?

Sostenere Mottainai è semplicissimo!

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password e supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte oppure fai una donazione libera.

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express) oppure potrai donare tramite bonifico (che trovi indicato qui sotto) e la tua donazione sarà caricata sul contatore della campagna.

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto e nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa puoi sostenere il progetto con un bonifico diretto a: 
Start Art Projects IBAN IT14Y0306909606100000161576 Causale “Mottainai”

Puoi anche passare dal nostro negozio o a uno dei nostri eventi così avrai modo di conoscerci meglio, scegliere la tua ricompensa fra quelle disponibili al momento e sostenere il progetto!

DOVE CI TROVI:

6/7 Maggio - Fiera Artefacendo in Piazza dei Ciompi

10/11 Giugno - Creative Factory in Piazza dei Ciompi

dal 9 Maggio al 29 Giugno - Tiche Atelier, Via San Zanobi 122r

Finanziato
7.500 € Raccolti
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
ULTIMA - Una nuova vita per la Casa del Popolo di San Niccolò

ULTIMA - Una nuova vita per la Casa del Popolo di San Niccolò!

Un progetto di rigenerazione urbana, sociale e culturale dell’ultimo Circolo Arci nel centro storico di Firenze

L’Unione Ricreativa dei Lavoratori di San Niccolò è l’ultima Casa del Popolo aperta nel centro storico di Firenze, l’ultimo Circolo Arci attivo dentro le mura della città. La sua natura di spazio aperto, condiviso e no profit la rendono un unicum in tutto il centro fiorentino; la sua indole combattiva e resistente un simbolo in un contesto radicalmente mutato sotto i colpi di turismo, movida e gentrificazione. 

Punto di riferimento per tutte le generazioni del rione e dell’intero Oltrarno, oggi la Casa del Popolo di San Niccolò è un luogo dai mille volti: un bar sociale per tutti i tesserati Arci, uno spazio eventi a cura del collettivo “Big Bang”, la sede e il luogo di ritrovo di tantissime collettività del quartiere – dal centro di documentazione di San Niccolò al Comitato del rione, dai gruppi di lettura a quelli di acquisto solidale; ma anche il propulsore di iniziative di grande respiro, come il 25 aprile in Piazza Poggi il giorno della Liberazione.

Negli spazi del Circolo, ogni giorno, persone di tutte le età si ritrovano nella loro quotidianità, giocando a carte, discutendo del tema del momento, assistendo a un concerto, a una presentazione di un libro o a una partita della Fiorentina, oppure – più semplicemente – scambiando due parole davanti a un buon caffè della Barbara o a un’incredibile schiacciata della Carla. Gli spazi del Circolo, ogni giorno, si pongono come uno spazio di aggregazione reale, autenticamente aperto a chiunque voglia fermarsi senza che sia obbligato a consumare.

 

Il mutamento a cui sta andando incontro il centro storico di Firenze, però, colpito giorno dopo giorno dall’esplodere dell’ondata del turismo e con essa dal conseguente aumento dei prezzi (dal pane agli affitti), sta svuotando l’Oltrarno dei suoi abitanti, dei suoi spazi e delle sue botteghe storiche. Dei punti di riferimento del rione, solo il Circolo è rimasto.

Ai processi di gentrificazione che negli ultimi anni stanno modificando la natura stessa del rione, penalizzando le realtà di quartiere e gli spazi di aggregazione no profit, si è sommata la crisi economica prodotta dalla pandemia, I Circoli Arci, fra 2020 e 2022, sono stati i luoghi che più hanno subito restrizioni e chiusure, e anche la nostra Casa del Popolo è stata costretta chiudere i battenti per mesi e mesi. Ciò, oltre a ridurre attività e volontariato, ha minato la stabilità economica del Circolo, costringendoci a far fronte a grandi difficoltà economiche, a sopravvivere mese per mese e a lavorare più per impedire la chiusura del Circolo che non per provare a costruirne il futuro. 

Insomma, come diceva un film famoso, leggermente parafrasato: “la natura della Casa del Popolo di San Niccolò, in relazione al contesto in cui vive, non è adatta alla sua sopravvivenza, ma lei non lo sa e vive lo stesso”.

 

La fine della pandemia ha segnato però, per contrappasso, un momento di rilancio, perché noi e la nostra Casa del Popolo siamo teste durissime. Grazie all’attività del collettivo “Big Bang” tutti i mercoledì della stagione 2022/2023 sono stati animati da iniziative, concerti, incontri, dj set, dibattiti, cene popolari, dove il rione – a mano a mano – si è ritrovato, riproducendo forme di divertimento e di approfondimento condivise, qualcosa che in Oltrarno non si vedeva da un bel po’ di tempo. 

Non solo: dopo il rinnovo del Consiglio avvenuto nella prima estate di quest’anno, le nuove attività hanno ampliato la base sociale e il numero dei volontari e delle volontarie, permettendoci di iniziare a pensare collettivamente a come rinnovare e rilanciare la Casa del Popolo in vista dell’autunno. 

Il nostro obiettivo è dunque quello di restaurare e rigenerare gli spazi del Circolo, trasformandolo in un luogo bello e accogliente in cui sentirsi a casa, di cui nessuno è proprietario in quanto tutti e tutte lo sono. 

Uno spazio aperto e condiviso, in cui ognuno possa dare forma alla propria creatività, lavorando assieme alla realizzazione di eventi, progetti, iniziative e campagne. Uno spazio plurale, dove alla socializzazione si affianchino la fruizione artistico culturale; all’approfondimento di tematiche sociali e civili lo sviluppo del mutualismo inteso come aiuto costante, concreto e reciproco fra tutte quelle persone che condividono un territorio; al rafforzamento del tessuto connettivo e relazionale del rione la riflessione attorno alle dinamiche più ampie che attraversano la città. 

Insomma, realizzare uno spazio aperto, bello e condiviso.

 

Per poter far questo abbiamo individuato quattro obiettivi concreti che, se realizzati, grazie al contributo di chiunque voglia sostenerci, potranno rilanciare il Circolo, consentendogli di mantenere il proprio ruolo di punto di riferimento del centro storico fiorentino. 

Ecco dunque come useremo i fondi raccolti con il crowdfunding!

  • Realizzazione di una sala concerti insonorizzata

Vorremmo allestire uno spazio dedicato alla musica dal vivo, uno spazio che possa permetterci di portare concerti e dj set nel rione di San Niccolò senza disturbare il vicinato, oltre a poter dar vita all’unica sala prove dell’Oltrarno. 

  • Pianificazione, allestimento e realizzazione di una cucina del Circolo

Grazie al crowdfunding sarà possibile prevedere l’installazione di una cappa autoaspirante, elemento indispensabile per procedere poi a tutte le opere, gli acquisti e gli adeguamenti necessari alla realizzazione di un vero e proprio spazio dedicato alla preparazione degli alimenti. Che Casa del Popolo saremmo senza cucina?!

  • Allestimento di uno spazio mostre presso la Sala Sonia

Una delle caratteristiche più evidenti del rione di San Niccolò è la densità di artisti presenti. Tale passione per l’arte si riflette nel Circolo stesso, ricco di opere dei maggiori artisti del quartiere. Per questo abbiamo pensato di dare vita ad una stanza – la Sala Sonia – interamente dedicata all’arte. Con i fondi raccolti sarà possibile predisporre un allestimento permanente dedicato all’installazione di mostre artistiche e fotografiche.

  • Allestimento della stanza dedicata al mutualismo

Nel nostro progetto di rilancio del Circolo è prevista la creazione di numerosi sportelli rivolti alla cittadinanza del quartiere: di mutuo aiuto, di consulenza per lavoratori atipici, d’informazione ascolto e orientamento per i migranti, di prima accoglienza e orientamento psicologico. Tale obiettivo necessita però di uno spazio adatto. Per questo, con una parte dei fondi raccolti, ci occuperemo di ristrutturare la stanza che un tempo ospitava Radio Cora e che verrà trasformata in un luogo dedicato al mutualismo e alla sportellistica sociale.

  • Installazione di un erogatore di acqua 

Con l’obiettivo di promuovere una politica autenticamente plastic free, abbiamo previsto di utilizzare i fondi rimanenti per acquistare una fontanella erogatrice di acqua, così da eliminare definitivamente l’uso delle bottigliette di plastica dal Circolo.

 

La Casa del Popolo di San Niccolò ha una storia lunghissima, che inizia a fine ‘800 e che ancora prosegue. 

Vogliamo che la Casa del Popolo di San Niccolò rimanga aperta e viva, infintamente bella, perché frutto del lavoro di tutti e tutte, e completamente rinnovata, perché in continuo mutamento;

Vogliamo che la Casa del Popolo di San Niccolò si affermi come spazio aperto, plurale e condiviso, in cui chiunque possa dare forma alla propria creatività e al proprio entusiasmo. 

Vogliamo dimostrare come sia ancora possibile dar vita ad uno spazio integralmente no profit all’interno di un centro storico patrimonio dell’Unesco;

Per questo ogni contributo, piccolo o grande che sia, è di fondamentale importanza e saremo infinitamente grati a chi – con una donazione, un caffè o un turno di volontariato al bancone del bar – decida di darci una mano affinché il nostro Circolo possa continuare a vivere, rinnovato, e ad animare la quotidianità del centro storico fiorentino! 

Per evitare che anche l’ultimo Circolo Arci del centro storico fiorentino rischi la chiusura, per sostenerne il rilancio e dare vita a un progetto di rigenerazione urbana, sociale e culturale veramente collettivo e condiviso, sostieni e diffondi la nostra raccolta fondi!

 

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • Donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci”,
  • Tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT63 A050 1802 8000 0002 0000 100 - intestato a U.R.L. Unione Ricreativa dei Lavoratori di San Niccolò Arci Aps, indicando nella causale: campagna di crowdfunding “Ultima – Una nuova vita per la Casa del Popolo di San Niccolò!” in corso su Eppela.
  • Partecipando alle serate di raccolta fondi al Circolo e donando di persona! La prima sarà mercoledì 18 novembre dalle 19.00!
  • Per Circoli Arci o realtà collettive: organizzate una cena di sostegno alla raccolta fondi presso la vostra Casa del Popolo. Noi veniamo a cucinare!

La campagna di crowdfunding sarà attiva fino al 25 novembre 2023! Non perdere tempo: sostieni la Casa del Popolo di San Niccolò!!

 

Non hai modo di donare direttamente? Parlane con i tuoi amici, i tuoi genitori, i tuoi parenti e condividi questa pagina sui social: con la speranza di poter promuovere socialità, arte, musica e cultura, insieme, il più presto possibile!

Vuoi maggiori informazioni? Scopri di più sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/URLSanNiccolo 

Partners - Arci Firenze, Comitato di San Niccolò

Finanziato
7.919 € Raccolti
Città e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
Special For Future

CROWDFUNDING PER UNA RISTORAZIONE SOSTENIBILE

 

  1. CHI È SPECIAL & MR MARTINI

Special & Mr Martini è un ristorante nato a Verona nel 2016, in un’iconica Gas Station degli anni ’50, frutto della creatività di Mr Martini, noto customizer veronese operativo da più di vent'anni nel settore delle motociclette Speciali. 

L’ispirazione è quella del mondo Cafe Racer, in perfetta sintonia con la vecchia Gas Station in cui il ristorante ha preso vita, e propone una cucina internazionale e un moderno Cocktail bar, immersi in un’atmosfera unica, tra arredi industrial e motociclette esposte come opere d'arte.

L'intera proposta di Special & Mr Martini è basata sul perfetto equilibrio tra tradizione italiana e innovazione internazionale, unita a una ricerca costante, alla sostenibilità in tutti gli aspetti e alla qualità e genuinità delle materie prime scelte. Uno stile inconfondibile, chic ma informale, in un'atmosfera fatta di dettagli unici e iconici.

 

2. A CHI CI RIVOLGIAMO

Negli ultimi anni Special & Mr Martini si è trasformato in qualcosa di più che un semplice ristorante. Per alcuni rappresenta una seconda casa, un luogo sicuro dove respirare l’atmosfera Cafe Racer e vivere un’esperienza Speciale, fuori dagli schemi.

Grazie a tutti gli amici e sostenitori affezionati ci troviamo dove siamo oggi ma, per intraprendere questo percorso di evoluzione verso un futuro migliore e più sostenibile, ci serve anche il tuo aiuto.

Non ci stiamo rivolgendo solo a chi già ci supporta ma a tutti coloro che, come noi, investono tempo ed energie nel settore della ristorazione e credono in un cambio di rotta, in un’impresa che metta al centro le persone e l’attenzione verso l’ambiente.

 

3. IN COSA CREDIAMO

Visione a lungo termine ed estrema attenzione alle persone rimangono sempre invariati nel perfetto equilibrio tra italianità e internazionalità. Attraverso la nostra unicità e la grande riconoscibilità del brand, data da una precisa e iconica idea di stile, ci differenziamo nella proposta e nell'atmosfera, perseguendo i valori che ci hanno contraddistinto fin dall'inizio: il rispetto e la ricerca.

Il rispetto delle persone che collaborano alla crescita del nostro progetto, delle materie prime selezionate e della strategia da seguire. La ricerca è il motore della nostra continua evoluzione, per riuscire a rispondere in modo innovativo ai bisogni sempre nuovi delle persone.
Ci impegniamo nel garantire un servizio unico, facendo vivere a ciascuno dei nostri ospiti un'esperienza emozionante e coinvolgente.

Special & Mr Martini è un format in espansione, sia in Italia che all'estero.
Per realizzare tutto ciò lavoriamo con una centralizzazione strategica dei principali reparti: marketing, fornitori, amministrazione e risorse umane.

 

4. PERCHÉ SOSTENERE SPECIAL & MR MARTINI

Con il tuo sostegno contribuirai all'evoluzione del mondo della ristorazione in Italia, in ritardo rispetto agli altri paesi Europei sul perseguire determinati obbiettivi. Poniamo da sempre al centro la valorizzazione delle persone, impegnandoci a fornire un’organizzazione tale da garantirne il benessere psicofisico.
Consideriamo inoltre il rispetto dell’ambiente un valore etico fondamentale, oltre che un fattore di competitività distintivo, e stiamo promuovendo azioni volte alla salvaguardia e al miglioramento dell’ambiente, impegno che si estende a tutte le azioni che possono contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, come l'introduzione del Responsabile alla Sostenibilità e l'adesione al progetto Restaurant For Future.
Ogni nostro progetto è condotto con particolare attenzione attraverso:

• una gestione delle attività produttive minimizzando gli impatti ambientali e gli sprechi;
• la definizione di specifici obiettivi volti al monitoraggio e alla minimizzazione dei rifiuti;
• la sensibilizzazione ai collaboratori tramite corsi specifici, affinché siano consapevoli dei propri impatti ambientali si impegnino a operare nel rispetto dell'ambiente;

Lo stesso impegno è atteso dai fornitori, al fine di realizzare una filiera di fornitura rispettosa dell’ambiente e delle persone ad ogni livello.
Ci impegniamo ad offrire a tutti stakeholder un’esperienza che trasmetta i valori e i principi che ci contraddistinguono, quali sostenibilità, l’attenzione alle persone e all’ambiente. Supportandoci contribuirai allo sviluppo di un progetto di avanguardia marchiato Made in Italy.

 

5. COME VERRANNO UTILIZZATI I FONDI

Il tuo supporto è fondamentale per accompagnare Special & Mr Martini verso una gestione ristorativa più sostenibile. Ti aggiorneremo, coinvolgendoti in tempo reale, sugli sviluppi del nostro progetto ti ringrazieremo per il tuo contributo con vantaggi esclusivi, vista l'importanza che tutti i sostenitori hanno nel raggiungimento dei nostri obbiettivi.

L’obbiettivo prefissato servirà principalmente a finanziare l'installazione di una pergola bioclimatica di ultima generazione realizzata in Italia con alluminio riciclato, garantita per un massimo risparmio energetico grazie a un alto livello di isolamento termico, dotata di pannelli fotovoltaici e di illuminazione con tecnologia LED ecologica e a basso consumo. Le lame della pergola creano un microclima confortevole bloccando le radiazioni dirette del sole.

Questa pergola sarà commissionata a Gibus, azienda veneta con sede a Padova, specializzata nella realizzazione di questo tipo di installazioni, impegnata portare il Made in Italy nel mondo, in tutta la sua eccellenza, autenticità e stile, azienda con la quale condividiamo i principi di eticità, benessere sostenibile e riduzione d’impatto.

Con tutti i contributi aggiuntivi potremo sostenere parte de:

  • i costi di organizzazione di attività di formazione, sensibilizzazione e team building, con investimenti volti alla creazione di un ambiente di lavoro sempre più positivo, stimolante e gratificante. I fondi raccolti contribuiranno al finanziare programmi di formazione ad hoc per tutti i collaboratori interni, attività volte al migliorarne il loro benessere psicofisico e attività pensate per sensibilizzarli su tematiche di sostenibilità, sia sociali che ambientali;
  • i costi iniziali per lo sviluppo di un piano welfare. Appoggiandoci a partner esperti vogliamo pianificare e implementare il progetto di benessere dei collaboratori interni, integrando Flexible Benefit e, grazie a una rete di fornitori attivi e aderenti al programma, servizi alla persona, mobilità sostenibile e maggior conciliazione tra vita privata e vita lavorativa;
  • l’installazione di ulteriori pannelli fotovoltaici a energia solare, da integrare a quelli già presenti per un passaggio di autoalimentazione da 8 kW a 16 kW;
  • l’acquisto di elettrodomestici a risparmio energetico e di una lavastoviglie ad osmosi inversa. Attraverso l'osmosi inversa un'apposita membrana trattiene i minerali presenti nell'acqua e, al contempo, ne impedisce il passaggio permettendo di ricavare acqua pura dall'altra. Possiamo dunque definirla come la più raffinata ed evoluta tecnica di filtrazione dell'acqua;
  • i costi notarili per un cambio di statuto, da SRL semplificata a Società Benefit. Le SB rappresentano un’evoluzione del concetto stesso di azienda: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull'ecosistema, rendicontando i risultati ogni anno con la stesura della relazione d'impatto;
  • i costi di marketing necessari alla promozione e alla divulgazione di questa evoluzione, comprensivi di nuovi collaboratori, interni ed esterni, come esperti di comunicazione e marketing, grafici e fotografi. Divulgare le attività svolte in tema di sostenibilità è importantissimo per far si che realtà simili e vicine a noi ne intuiscano il valore e ne seguano le orme.

Il budget fissato non sarà certamente sufficiente a coprire tutti i costi, ma per noi è importante sentire il contributo delle persone e sapere che il progetto è di sensibilità e beneficio comune.

6. COME FUNZIONA IL CROWDFUNDING DI SPECIAL & MR MARTINI

Supportare il nostro progetto di Crowdfunding è semplicissimo: basteranno alcuni click sul portale di raccolta fondi Eppela.

Le nostre reward, ovvero le ricompense per chi ci sostiene, sono suddivise per step, a seconda dell’entità del contributo. Contribuendo al nostro progetto di evoluzione verso una gestione più sostenibile, riceverai un coupon speciale, il cui valore è descritto cliccando sul contributo scelto.

I coupon sono utilizzabili presso il ristorante Special & Mr Martini a Verona, tutti i giorni sia a pranzo che a cena, oppure sul nostro e-commerce, dove puoi trovare merchandising e abbigliamento brandizzati a nostro marchio. In entrambi i casi i coupon rimarranno validi entro il 30 dicembre 2022.

 

7. CHI C’È DIETRO IL PROGETTO

  • Matteo, proprietario di Special & Mr Martini, imprenditore e Food & Bevarage Manager. Curioso e ambizioso crede in un futuro della ristorazione che metta al centro le persone e l’attenzione verso l’ambiente.
  • Alice, determinata e precisa, è la figura responsabile della sostenibilità allo Special & Mr Martini. Si occupa della pianificazione e della realizzazione di tutte le attività legate alla sostenibilità, incluse quelle di formazione e sensibilizzazione del team verso i temi green.
  • Nicola, fondatore dell’officina Mr Martini e del ristorante Special, designer, customizer di motociclette crede nell’innovazione, nel futuro e nei sogni.
  • Giorgia, responsabile comunicazione e marketing. Dal suo arrivo tante idee e nuovi progetti per rendere lo Special una realtà sempre più grande e solida.
  • Il Team di Special & Mr Martini: tutto il team supporta e crede nel percorso di cambiamento e crescita che Special & Mr Martini sta portando avanti.
    Siamo una squadra affiatata, under 30, che lavora con energia positiva, buona volontà e costante voglia di crescere e imparare.

Le nostre soddisfazioni arrivano grazie all’impegno di tutti e attraverso la condivisione degli stessi sogni e obiettivi, solo così si può si può dar vita ai propri sogni e lasciare in questo mondo qualcosa di Speciale.

 

Finanziato
11.400 € Raccolti
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastruttureConsumo e produzione responsabili
Inclusione d'Alta Quota

Ciao! Siamo Mosè e Paolo della Cooperativa sociale ExEat di Chieri (TO), che da anni gestisce il Ristorante Ex Mattatoio con l’obiettivo  di favorire e promuovere l’inserimento lavorativo, la riduzione delle diseguaglianze e l’integrazione socio-economica dei soggetti fragili. 

Vogliamo portare in alta quota la nostra idea di ristorazione sociale perché…da quest’anno saremo i nuovi gestori del Rifugio Alpe Bonze!

We have a Dream:

Sogniamo di trasformare il rifugio in un luogo ad alto impatto sociale, fondato sul concetto di inclusione: delle persone, dei luoghi e delle idee.

Vogliamo includere persone fragili e svantaggiate che attraverso il progetto, possono avere l’occasione di sperimentarsi al lavoro, in un ambiente montano, familiare e protetto. Vogliamo perseguire l’obiettivo di mostrare a turisti e avventori, che la montagna può essere occasione di riscatto e di crescita per chi ha più difficoltà a integrarsi nella società. 

Perchè è il lavoro che ci dà dignità e valore! 

Situato a 1860 m nel Vallone De Fer, comune di Donnas (AO), nasce da un vecchio ricovero per vacche convertito in un rifugio alpino, per lanciare un segnale importante di riutilizzo e valorizzazione del passato, e rendere lo spazio fruibile alle generazioni future. Suddiviso in tre edifici, ha ampi locali che offriranno servizi di vitto, alloggio ed eventi culturali a turisti e avventori. Il Rifugio ha tutte le carte in regola per offrire un servizio di turismo lento originale, ad alto impatto sociale, che metta al centro la storia, la cultura, l’economia e le tradizioni della valle.

Purtroppo da diversi anni è rimasto chiuso, e su molte cartine non è neanche segnalato!

Per il far conoscere il Rifugio, organizzeremo un calendario con iniziative culturali:

  • concerti ad alta quota;
  • escursioni naturalistiche;
  • mostre d’arte;
  • laboratori e spettacoli teatrali.

Coinvolgendo gli artisti locali, vogliamo permettere agli ospiti di fruire di uno spazio culturale d’alta quota.

Nel nostro rifugio, vogliamo puntare alla valorizzazione del territorio promuovendo anche i prodotti tipici della valle e sostenere così le aziende agricole locali. Crediamo fortemente che la cultura e la storia di un luogo possa essere rappresentata da ciò che mangiamo, ed è importante prendersene cura.

Vorremmo puntare a diventare un rifugio a impatto zero

A differenza dei rifornimenti in valle, trasportare materiali e provviste in alta quota ha un costo elevato, sia in termini di tempo che energie. Nell’ottica di riduzione dell’impatto ambientale, vogliamo che il trasporto avvenga in maniera sostenibile, senza utilizzare mezzi a motore, ad eccezione di un primo rifornimento, necessario per trasportare l’attrezzatura utile ad avviare l’attività. 

Noi ci impegniamo a sostenere un modello di economia circolare, che fornisca occasione di crescita e sviluppo locale, arricchendo la comunità. Il sentiero che porta al rifugio è percorribile a piedi, ed è per questo che vorremmo utilizzare un servizio di trasporto “lento” e ecologico... gli asini

Come verranno utilizzati i fondi: 

Il tuo contributo sarà essenziale per poter realizzare il nostro progetto di Inclusione ad Alta Quota, creando un circolo virtuoso che mette in relazione il Rifugio con la comunità locale. Grazie al supporto della campagna crowdfunding, sarà possibile:

  • Creare un ambiente sostenibile e inclusivo per le persone fragili e svantaggiate;
  • Organizzare le attività artistiche e culturali;
  • Gestire gli spazi del rifugio.

Se raggiungeremo il 50% dell'obiettivo della raccolta, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, con il progetto "+ risorse" co-finanzierà il progetto con 5.000 euro che serviranno a sostenere le spese per:

  • Affitto del rifugio;
  • Affitto strumentazione per svolgere gli eventi culturali;
  • Inserimento lavorativo;
  • Trasporto attrezzatura e provviste;
  • Spese per la campagna di comunicazione.

Ricompense:

Puoi fare una piccola o una grande donazione, e in cambio avrai pranzi o pernottamenti in alta quota, prodotti tipici della valle, gadget personalizzati ed esperienze di turismo alpino per singoli, aziende o gruppi.
Avrai quindi la possibilità di toccare con mano l’esperienza del nostro Rifugio… non resta che venirci a trovare, suggerire nuove attività, e diventare parte attiva di un processo comunitario!

Sogna con noi! Ogni donazione aiuterà ad aprire questo cassetto un pò di più, e farà diventare il nostro sogno realtà!

Ti aspettiamo in rifugio!
Mosè e Paolo

Finanziato
6.195 € Raccolti
Lavoro dignitoso e crescita economicaConsumo e produzione responsabiliLotta contro il cambiamento climatico
PAD-AD-OK, EquaMente in sella

La Fattoria Sociale Montepacini
Siamo una cooperativa sociale agricola, costituita nel giugno 2019, che ha in affitto dal Comune di Fermo un fondo di 13 ettari che ha destinato a colture biologiche, animali in prevalenza da cortile e inclusione di soggetti svantaggiati. Il piano terra della ex casa colonica è destinato ad agriturismo, e le stanze del secondo piano ospitano una esperienza di vita indipendente/dopo di noi per un piccolo nucleo di 3-4 persone. 
 


Gli aspetti sociali dell’attività sono legati anche all’inclusione di richiedenti asilo con la formula dei lavori socialmente utili. Attualmente ci sono 10 tirocini di inclusione in accordo con l’Ambito Territoriale e i Servizi Sociali e vengono accolti in un progetto di alternativa al carcere del Tribunale di Macerata 3 persone con lavori socialmente utili. Nel 2017 è stato ospitato il forum nazionale per l’agricoltura sociale, dal 2017 è attivo con la comunità del territorio un CSA con i prodotti della fattoria.

Promuoviamo l’autonomia e l’autodeterminazione delle persone disabili facendo di Montepacini un luogo di sperimentazione di buone pratiche, incentrate sulla sostenibilità, la valorizzazione della biodiversità e della piccola ruralità del “buono, pulito e giusto” e vuole dimostrare che è possibile coniugare inclusione ed accoglienza di persone disabili, richiedenti asilo, soggetti fragili e svantaggiati con la valenza economica di una agricoltura sociale multifunzionale, radicata nella comunità territoriale. 

Vengono attivate anche iniziative culturali con incontri dibattiti, presentazione di libri sui temi dell’ambiente, del cibo, della disabilità. Sono attive varie collaborazioni con imprese agricole del territorio. 

L’unicità della esperienza è nel ribaltamento della prassi consueta: non si tratta di una impresa/cooperativa agricola che si apre al sociale, ma di una esigenza sociale di soggetti svantaggiati che trova autonomia e orizzonte di lavoro in un’agricoltura attenta ai problemi ambientali. 

Forte è anche l’esperienza di collaborazione con altre aziende agricole del territorio e con Enti e Istituzioni pubbliche anche attraverso progetti di partenariato.
 


Il progetto PAD-AD-OK
La Fattoria sociale di Montepacini è la storia riuscita di un processo di integrazione fuori dalle logiche dell’assistenzialismo e del confinamento. I numeri del progetto e le tante storie di piccole conquiste raggiunte da parte di disabili e svantaggiati, raccontano di un modello di agricoltura sociale che merita più spazio, più spazi e maggiori investimenti, affinchè possa coinvolgere sempre più ragazze e ragazzi che l’economia tradizionale e la società lasciano a margine. La genesi della seguente proposta è legata in primis alla necessità di ampliare la rete dei servizi che la Fattoria sociale propone, migliorandola, per offrire a sempre più soggetti un luogo dove trovare identità, capacità di agire in autonomia, competenze e abilità che li riportino con dignità dentro il territorio in cui vivono.

A tale spinta ideale, si affiancano motivazioni pratiche che hanno favorito l’ideazione del progetto Pad-ad-ok. Il progetto e’ stato concepito tenendo in considerazione la necessita’ di rimettere  in funzione una rimessa già esistente, ma gravemente danneggiata dalle intemperie nell’ultimo anno, per i cavalli della Cooperativa.

Pad-ad-ok sarà uno spazio dinamico, multifunzionale, dove insieme a tutti i ragazzi (con disabilità, con problemi legati a dipendenze e migranti) già coinvolti negli interventi dell Fattoria, si potrà sviluppare un ulteriore proposta educativa e ricreativa, rivolta anche a altri soggetti (bambini, scuole, associazioni) del territorio che gravitano nell’orbita della Cooperativa.

Pad-ad-ok sarà sede di attività diversificate:
- laboratorio di ippoterapia con interventi assistiti con animali, ovvero percorsi che potranno avere finalità terapeutiche, riabilitative e ludico ricreative;
- aula di educazione, con terapie assistite con animali (TAA) le quali differiranno per obbiettivi, destinatari e tipo di attività realizzate, che seguiranno i bisogni delle persone coinvolte, con attività “a terra”, che vanno dall’accudimento, alla relazione, alla pulizia degli spazi, alle attività psicomotorie e ludiche;
- spazio condiviso che fa incontrare bambini e bambine in occasione dei centri estivi, delle visite scolastiche e i tirocinanti che curano l’accoglienza. Questo lo rende un servizio ad alto valore sociale e di integrazione.
Tali attività saranno volte a migliorare la sfera delle autonomie personali e la capacità di conoscere e controllare se stessi nello spazio, consentendo ai ragazzi fragili o con disabilità di svolgere un ruolo attivo. In particolare si potrà fornire un tipo di terapia assistita basata sulla riabilitazione equestre in grado di apportare benefici a livello neuromotorio e neuropsicologico. Le attività previste miglioreranno la sensibilità personale e offriranno occasioni di socializzazione e accrescimento del livello di autonomia, attraverso il modello del prendersi cura.

L’idea di rimettere in funzione il paddock già esistente è nata proprio dopo aver constatato i benefici che i nostri equini generano in chi se ne prende cura. La terapia con asino e cavallo, già sperimentata, ha risvolti positivi perché induce miglioramenti funzionali, psichici e motori attraverso l’uso degli stimoli che si realizzano nel corso dell’interazione persona-cavallo. La pet therapy basata sul cavallo, grazie alle doti di adattamento e sensibilità dell’animale, sollecita con le sedute in sella una grande risposta neuromotoria grazie al particolare movimento che solo il cavallo genera.
Con il progetto si vuole anche installare, nella zona adiacente al paddok, un raccoglitore di stallatico (compostiera), per la produzione di fertilizzante organico utilizzato comunemente nella fattoria sociale per la produzione degli ortaggi bio, in una compostiera apposita, che ci permetta di riciclare i residui organici prodotti dagli sfalci, dai cavalli e dal resto degli animali della fattoria o anche dal ristorante annesso.

Gli spazi Pad-ad-ok saranno gestiti interamente dai ragazzi della Fattoria sociale Montepacini (fragili, svantaggiati, migranti richiedenti asilo politico, ecc) con l’aiuto di un tutor di progetto che coordinerà le azioni e di una figura specializzata.
Gli obiettivi del progetto sono quindi quelli di:
1. Allargare il progetto di inclusione promosso dalla Fattoria sociale Montepacini,
2. Ampliare e diversificare i servizi della Fattoria, attraverso l’organizzazione di laboratori e interventi educativi e terapeutici, tenuti dai ragazzi stessi, a diversi target,
3. Implementare e riprogettare la capienza della compostiera, rendendola maggiormente efficiente in un’ottica di economia circolare,
4. Aumentare la consapevolezza di bambini e ragazzi di tutte le età, attraverso la collaborazione con le scuole di ogni ordine e l’organizzazione di laboratori, visite guidate.

Il progetto Pad-ad-ok contribuirà ad aumentare la valenza etica e sociale del progetto Montepacini stesso - mettendo in comunicazione persone disabili, soggetti svantaggiati, richiedenti asilo, giovani disoccupati, bambini, ragazzi e cittadini, dimostrando che gli spazi condivisi producono valore sociale.                                       

Obiettivo della campagna
I fondi raccolti grazie al successo della campagna di crowdfunding permetteranno di coprire le spese legate a:
- acquisto di tutti i materiali necessari per il recupero e la messa in sicurezza del paddock già esistente,
- la costruzione della compostiera,
- acquisto di tutta la strumentazione legata al mantenimento, nutrimento e gestione dei cavalli,
- organizzazione e comunicazione delle attività di ippoterapia e laboratori.

Aiutaci a realizzare questo piccolo-grande sogno! Grazie!

Finanziato
6.030 € Raccolti
Lavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianzeConsumo e produzione responsabili
IDROPONIA ON THE ROAD

IDROPONIA ON THE ROAD                          


CHE COS’E’ L’IDROPONIA?
È una tecnica agricola utilizzata per produrre ortaggi senza terra, in cui i nutrienti vengono forniti alle piante in forma liquida.    

 


                                              5 VANTAGGI DELL’IDROPONIA

1) Gli ortaggi idroponici sono un cibo sano, perché irrigati con acqua pulita e coltivati in un substrato sano, senza sostanze inquinanti;
2) Gli impianti di idroponia occupano poco spazio, su tetti, balconi, terrazze o appesi a pareti;
3) È una tecnica economica, facile da imparare;
4) Riduce il consumo di acqua, l’inquinamento ambientale e l’utilizzo di fitofarmaci.
5) Riduce i costi energetici di manutenzione.


IL PROGETTO    

“IDROPONIA ON THE ROAD” è un progetto educativo di OAF-I che si colloca all’interno del più ampio tema dell’educazione allo sviluppo. 
I temi ambientali e nello specifico il tema acqua hanno assunto sempre più una rilevanza fondamentale nella vita di tutti i giorni, l’importanza delle risorse che abbiamo a disposizione si sperimenta in ogni singola azione quotidiana.
Molti pensano che il problema della scarsità d’acqua riguardi soltanto chi abita nei Paesi del Sud del mondo o dove la siccità regna da anni. Non è così. Secondo alcuni recenti studi del CNR, 1/5 dell’intero territorio italiano è a rischio desertificazione.
In molte aree del mondo la siccità è un problema sempre più pressante, ed il futuro non si preannuncia roseo.  
Il tempo che stiamo vivendo ci porta ad affrontare fenomeni atmosferici ed ambientali sempre più violenti, seguiti da lunghi periodi di siccità, con inevitabili conseguenze sull’agricoltura e sulla disponibilità d’acqua. Qui germoglia l’intento di diffondere tra i giovani una vera e propria cultura sull’acqua, per rendere tutti consapevoli proprio di quanto a volte diamo per scontate le risorse di cui disponiamo e di come possiamo salvaguardarle. Con l’esperienza nella creazione di progetti di sviluppo adatti ai molteplici scenari in cui operiamo, vogliamo avvicinare i giovani e non solo attraverso attività sperimentali alternate a momenti di discussione sul valore, la scarsità, il significato negli equilibri mondiali ed a percepire la complessità e la ricchezza di questa risorsa. 

 


COME?
Attraverso la creazione di un orto idroponico trasportabile di 3mx2m  funzionante tramite energia solare, vorremmo portare nelle scuole del torinese e dintorni questa innovativa tecnica agricola e dare l’opportunità ai ragazzi delle scuole di toccarla con mano prendere spunto per crearne una loro!
 

CHI SIAMO?                                                                          

Organizzazione di Aiuto Fraterno - Italia      
Nasciamo a Torino nel 2000, da sempre ci poniamo come obiettivo quello di collaborare in unione di spirito e di intenti con tutti coloro che in tutti i Paesi del sud del mondo ed in Italia vivono il progetto di aiutare bambini e giovani in difficoltà a riacquistare la dignità e la fiducia in se stessi, smarrita a causa di precarie condizioni sociali e familiari.
OAF-I nel 2004 è diventata ONG per poter sostenere progetti di solidarietà in Brasile prima e in Mozambico poi.
La nostra Associazione svolge da anni attività volte al recupero e all’inserimento di soggetti più o meno giovani sul territorio piemontese, agendo contro il rischio di una loro esclusione sociale. L’associazione effettua anche attività di educazione allo sviluppo, su tematiche importanti per uno sviluppo “equo”, “sostenibile” ed “umano”.

PARTNER 
Associazione SERMIG RE.TE. PER LO SVILUPPO ONLUS

Il gruppo Re.Te. (Restituzione Tecnologica) del Sermig nasce il 28 giugno del 1981, sulla convinzione che la ricerca e l’applicazione della scienza allo sviluppo possono aprire cammini di speranza. La speranza diventa molto concreta se il grande bagaglio costituito dalle conoscenze tecniche, oltre che andare nella direzione della sostenibilità ambientale, viene “restituito”, cioè messo a disposizione e servizio dei più poveri. Infatti, la forza dello sviluppo non è solo il denaro: sono competenze, conoscenze, professionalità organizzate e donate gratuitamente. Il gruppo Re.Te. è costituito da persone con talenti diversi, attorno alle quali ruotano esperti disponibili di volta in volta per le consulenze, cerca di individuare risposte tecniche concrete alle necessità che amici fidati che operano nei Paesi in via di sviluppo ci evidenziano, funzionali e semplici per le realtà cui sono destinate. L’obiettivo degli interventi è di rispondere a un bisogno, permettendo così alla comunità coinvolta nel progetto di migliorare le sue condizioni di vita e aumentare l’autonomia.

A CHI ci rivolgiamo?

  • SCUOLE  e REALTA’ ASSOCIATIVE del TORINESE e PINEROLESE 
  • GRUPPI GIOVANI del TORINESE e PINEROLESE

 

DOVE? ON THE ROAD
Il Sistema idroponico che vorremmo costruire è progettato per essere trasportato ovunque così da avere la possibilità di diffondere sempre più questa innovazione agricola.

 

PERCHE’ contribuire al progetto?
Aderire equivale dunque a desiderare che: 

  • i più giovani possano confrontarsi con esperti su temi fondamentali come l’importanza della risorsa idrica nel campo agricolo e non solo;
  • ognuno e ognuna di loro possa essere consapevole dell’importanza che il proprio contributo alla prevenzione dello spreco di acqua e della sua salvaguardia;
  • i giovani, attraverso l’installazione, sperimentino un nuovo ambito lavorativo
  • OAF-I accresca il suo impegno nell’educazione di tutti per una cittadinanza più cosciente.

 

 

Finanziato
5.810 € Raccolti
Città e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabiliLotta contro il cambiamento climatico
Fuga di Sapori Bakery

FUGA DI SAPORI BAKERY: LA DOLCEZZA SOLIDALE

Fuga di Sapory Bakery nasce dalla volontà di avviare un laboratorio di pasticceria per l’inclusione sociale di detenuti, ex detenuti nonché soggetti svantaggiati. Il laboratorio è stato realizzato in uno spazio interno al carcere San Michele di Alessandria, e i prodotti saranno acquistabili presso il Bistrò nel Carcere Don Soria: l’accesso libero al pubblico permette così di attivare percorsi formativi e occupazionali per persone che vivono in una condizione di disagio sociale (detenuti in art. 21, ex detenuti, e persone “svantaggiate”).

Il progetto ha una duplice funzione: inserimento lavorativo di detenuti e recupero sociale per persone la cui partecipazione ad un'attività lavorativa rappresenta uno strumento socializzante con valenza pedagogica e terapeutica, atta ad attuare un programma riabilitativo e formativo più ampio e a verificare l'eventuale idoneità al lavoro. 

Numerose ricerche socio-economiche dimostrano che la condizione lavorativa influenzi in maniera pregnante la vita di ognuno e questo avviene in maniera uguale anche per i soggetti con uno svantaggio sociale. Il lavoro è a tutti gli effetti una “misura preventiva” all’istituzionalizzazione della persona e costituisce un forte strumento di sostegno ai percorsi di inclusione sociale nella propria comunità di riferimento. 

Il progetto permetterà di potenziare la rete sociale di intervento sul territorio di Alessandria attraverso la costruzione di un modello sperimentale di approccio al problema dell’integrazione delle persone svantaggiate dentro e fuori le mura del carcere.

OBIETTIVI

Obiettivo principale del progetto è l'efficientamento del laboratorio sociale di pasticceria ed altri prodotti da forno all’interno delle mura del carcere che permette  ai detenuti in art. 21 e agli ex detenuti una possibilità concreta di formazione e inserimento nel mondo del lavoro ed evitare che, una volta scontata la pena, si ritrovino a delinquere perché disoccupati.

Il laboratorio offre opportunità di un lavoro anche ad altre categorie di persone che si trovano in condizione di “svantaggio”. La creazione del laboratorio di prodotti da forno permetterà di potenziare la rete sociale di intervento sul territorio attraverso la costruzione di un modello occupazionale sperimentale di approccio al problema dell’integrazione delle persone svantaggiate.

Il laboratorio rappresenta il rafforzamento del trait d’union tra il “fuori e dentro le mura”, avviato con la Bottega Solidale SocialWood e Fuga di Sapori, in quanto, anche tutti i prodotti della pasticceria saranno a disposizione del pubblico presso il locale concesso dal carcere per avviare il progetto sito sulle mura del carcere e con accesso (e uscita) libero a chiunque (visitatori e clienti) e senza richiedere alcuna autorizzazione. 

Gli obiettivi specifici possono essere così riassunti:

  • Creazione di posti di lavoro all’interno dell’Istituto di Pena, ma con accesso libero, abbattendo il “muro” che esiste tra il “dentro e il fuori”.
  • Offrire un’opportunità formativa, occupazionale ed un “lavoro dignitoso” (SDG 8 dell’Agenda ONU) per coloro che riscontrano difficoltà sempre maggiori ad essere inseriti nel mondo del lavoro (detenuti in art 21, ex detenuti e persone “svantaggiate”).

BENEFICIARI

Beneficiari diretti del progetto saranno:

  • i detenuti degli Istituti di pena alessandrini (Casa di Reclusione di San Michele e Casa Circondariale “Cantiello e Gaeta”) che, in art. 21, possono svolgere attività lavorativa al di fuori del carcere;
  • ex detenuti che hanno scontato la loro condanna ma hanno difficoltà ad essere inseriti nel mondo del lavoro;
  • altri soggetti “svantaggiati”.

 Beneficiari indiretti saranno:

  • le famiglie dei detenuti ed ex detenuti i quali potranno beneficiare dei compensi che i detenuti riceveranno lavorando,
  • l’intera collettività la quale potrà contare sia su un importante mezzo di riabilitazione della persona detenuta in un’ottica di legalità e contrasto alla criminalità, mediante un’azione di informazione, promozione, sostegno, orientamento e riqualificazione e sviluppo della professionalità; sia delle maggiori possibilità lavorative offerte agli ex detenuti e alle persone “svantaggiate”.

A COSA SERVIRA' IL FINANZIAMENTO?

Grazie al Vostro contributo potremo attrezzare la pasticceria dei piccoli attrezzi necessari (teglie, tegami, attrezzi da taglio), acquistare una piastra ad induzione e una nuova planetaria professionale, strumenti indispensabili per poter offrire pasticceria dolce e salata di qualità!

 

Finanziato
5.700 € Raccolti
Lavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianzeConsumo e produzione responsabili

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Generazione G

Facciamo insieme la differenza: dona anche tu per aiutare i neogenitori!

Cos’è Generazione G?

“Generazione G” vuol dire “Generazione Genitori”: perché prima ancora di far nascere nuovi bambini, è necessario “far nascere nuovi genitori”, vale a dire mettere le giovani coppie e i soggetti fragili nelle condizioni di intraprendere la scelta della genitorialità in maniera solida e serena. Solo così sarà possibile aiutare ad invertire il trend attuale e rilanciare la natalità in Italia.

Con questo progetto vogliamo creare una vera e propria rete di sostegno per i neogenitori in difficoltà, qualcuno che sia lì per loro, pronto a supportarli e offra loro il necessario sostegno, pratico e psicologico. E chi può dare una mano a un genitore meglio di un genitore più esperto? Selezioneremo per questo scopo dei volontari del Moige, Movimento Italiano Genitori, che è partner del progetto e sarà il beneficiario finale della tua donazione qui su Eppela.

Cosa faremo grazie al tuo contributo?

Vogliamo davvero fare la differenza, e il goal che ci siamo dati è di 450.000 euro, da raccogliere entro dicembre 2023. Grazie anche al tuo contributo riusciremo ad aiutare, nella prima fase del progetto, 250 nuove famiglie per 12 mesi, con l’intenzione di arrivare poi a 500 o molte di più! Lo faremo supportandole nella loro quotidianità, grazie ai genitori esperti del Moige, con un impegno stimato per oltre 180.000 ore, grazie a 200 punti di assistenza in 19 regioni italiane.

I fondi raccolti saranno quindi devoluti al Moige e impiegati per la formazione, la tutela e il riconoscimento dell’impegno dei volontari, per aiutare le famiglie in difficoltà e per creare basket di prodotti essenziali per i bambini.


Quale supporto daremo ai neogenitori?

La rete di genitori esperti darà un aiuto concreto sotto diversi aspetti:

Supporteremo giovani famiglie in attesa e nuclei con fragilità sociali e sanitarie, o scarsa istruzione e ostacoli culturali. Accanto a loro i genitori esperti, volontari identificati dal Moige, che verranno selezionati sulla base di competenze specialistiche in diversi settori (medici, psicologici e pedagogisti così come impiegati del settore pubblico o privato). In ogni caso saranno persone dai 40 ai 60 anni che hanno cresciuto almeno un figlio e che quindi hanno già affrontato le sfide della genitorialità.

 

Ci si può candidare?

Se ti rivedi nel profilo del “genitore esperto” e vuoi dare supporto concreto come volontario, o se conosci o fai parte di una giovane coppia che vuole aderire al progetto, puoi contattare il Moige con una mail a generazioneg@moige.it oppure chiamando il (+39) 334 924 7878.


Chi sono Prénatal e il Moige?

In Prénatal, da 60 anni aiutiamo con amore e attenzione le famiglie che accolgono una nuova vita a godersi ogni momento di questa esperienza, affiancandole, ispirandole e supportandole in un percorso di imprevedibili scoperte. PRG Retail Group è sempre stato attivo su progetti sociali, per esempio, sostenendo iniziative di Mission Bambini, de “I Bambini delle fate” con i progetti della “La Banca del tempo sociale” e di Pizzaut. Ora, proprio in occasione dell’anniversario dei 60 anni, lanciamo il progetto “Generazione G”, con l’obiettivo non solo di rendere il futuro migliore, ma di contribuire a farlo nascere insieme.

Il Moige, Movimento Italiano Genitori, è un'associazione senza scopo di lucro italiana impegnata da oltre 25 anni in ambito sociale ed educativo per la protezione dei minori e per la tutela dei diritti dei minori e dei genitori. Nasce con l’obiettivo di rappresentare gli interessi dei genitori italiani, creando un ambiente sicuro, sano e stimolante per le nuove generazioni. Attualmente è presente su tutto il territorio italiano con un network di oltre 90.000 genitori.

 

Unisciti anche tu al progetto Generazione G!
Grazie, perché insieme a te faremo la differenza e contribuiremo alla nascita di tanti nuovi genitori!

27%
-99 Giorni
Sconfiggere la povertàRidurre le disuguaglianze
LottoxMile

Questo è un appello d’amore per Milena. Milena Cannavacciuolo, fondatrice di Lezpop.

Leggevi Lezpop? Noi aspettavamo con ansia ogni articolo e ogni storia, felici di sentire e condividere con quelle ragazze le loro avventure, i loro incontri. Era una finestra sul mondo che ancora non potevamo vivere, ma solo immaginare. Uno spazio, quello creato da Milena, felice, fatto di informazione, condivisione, gossip, realtà.
Con Lezpop Milena ha acceso una luce sul mondo lesbico, bisessuale e queer. Per noi è stato fondamentale: per sentirci bene ed essere ciò che più desideravamo.


Milena Cannavacciuolo due anni fa, mentre si trovava a Venezia per lavoro, ha avuto una grave emorragia cerebrale. È stata a lungo in coma e i medici temevano che sarebbe rimasta in stato vegetativo, ma lentamente è riuscita a riacquisire coscienza. Ha dovuto cambiare quattro ospedali e affrontare un lungo percorso di riabilitazione, perché l'emorragia ha colpito la parte del cervello che governa il corpo.
Oggi Milena è tornata a casa. Riesce in parte a controllare il braccio destro, ma non può muoversi da sola né parlare, e si alimenta con la nutrizione artificiale. Comunica attraverso una tavoletta alfabetica o il computer, ha bisogno di proseguire la riabilitazione con il fisioterapista e il logopedista e di assistenza continua, anche per gestire il diabete di cui soffre da quando aveva 15 anni.

È un'assistenza necessaria per garantirle qualità di vita. Purtroppo i sussidi pubblici non bastano a coprire tutte le spese, comprese quelle per l'affitto a Milano, per le tre operatrici sanitarie che devono alternarsi nella sua assistenza e parte delle terapie e dei presidi medici, perché quelli passati dagli enti competenti non sono sufficienti*.
Accanto a lei, fisicamente, ci siamo noi: la compagna Marina, le amiche, gli amici e la fedelissima carlina Ripley.

Ora però non riusciamo più ad andare avanti da soli e abbiamo bisogno di aiuto. 

Lo chiediamo prima di tutto a quella comunità per cui Milena ha fatto tanto ed è stata un punto di riferimento con Lezpop.

Milena ricorda sempre con commozione le adolescenti che le descrivevano la felicità di trovare Lezpop e una comunità in cui potevano finalmente essere loro stesse con leggerezza quando cercavano la parola "lesbica" sui motori di ricerca, e non trovavano solo film porno! Oggi tutto è diverso, ma se è cambiato in meglio è anche grazie al lavoro di Milena, che ha toccato e ispirato tante persone.

Questa raccolta fondi servirà a pagare le spese per il prossimo anno e mezzo e per permettere a Milena di proseguire al meglio con la riabilitazione. Servono almeno 60.000 euro* e ogni contributo, anche il più piccolo, è essenziale. Se riusciremo ad arrivare all'obiettivo e a superarlo, potremo garantirle anche parte dell'assistenza dei prossimi anni. 

Se anche per voi Lezpop è stato importante, questo è il momento per sostenere chi vi ha sostenuto.

Grazie a chi vorrà aiutare Milena.

*I soldi raccolti verranno usati per l'assistenza a Milena. Spendiamo:
- Tra 4.500 e 5.000 euro al mese circa per le tre badanti che la assistono. La cifra totale varia perché se una di loro si ammala, prende un permesso o va in ferie vanno pagati gli straordinari alla sua sostituta. 
- Tra 700 e 1.000 euro al mese circa per i farmaci e i presidi medico-sanitari che non vengono passati o vengono passati solo in parte dall'assistenza sanitaria pubblica. Spesso infatti il materiale sanitario che serve per far funzionare i presidi salvavita di cui necessita Milena è in quantità insufficiente rispetto al suo reale fabbisogno, oppure arriva in ritardo per problemi burocratici o entrambe le cose. Milena inoltre ha bisogno di farmaci e integratori che non sono mutuabili.
- 600 euro al mese per la quota di Milena per l'affitto di casa.

Milena riceve 800 euro al mese tra accompagnamento e pensione di invalidità, a cui si aggiungono 1.200 euro al mese di contributo regionale riservato alle persone non autonome. Milena infine ha un reddito mensile di 1.200 euro lordi. 

Ogni mese dunque spendiamo circa 3.400 euro in più rispetto alle entrate. I soldi raccolti serviranno a coprire questa differenza.


Video a cura di Viviana Bruno. Si ringraziano Giovanni Angeli e Plamena Borisova per le illustrazioni e la grafica.

89%
-73 Giorni
Salute e benessere
Salviamo la Canapa Italiana

Lo sanno tutti, soprattutto chi l’ha acquistato in questi anni: il Cbd non è stupefacente. 

Per tutelare i consumatori italiani e gli operatori della filiera italiana con delle azioni legali si è resa necessaria questa raccolta fondi.

Dona oggi: anche una piccola donazione può fare la differenza.

PER COSA STIAMO RACCOGLIENDO I FONDI

Con questa prima tranche intendiamo raccogliere i fondi per difendere il settore italiano della canapa, costantemente sotto attacco da anni, da più front. È necessario vincere al Consiglio di Stato per liberare l'uso officinale e risolvere quindi gli usi non farmaceutici e le problematiche relative all'Olio CBD.

Affrontando il pericolo imminente uniti, diventiamo una forza attiva e preventiva. 

1️⃣  Fondo per Azioni Legali e altre Azioni:

Ricorsi Nazionali (TU Officinali al Consiglio di Stato / Decreto MinSal Olio / Tutela fiore e Ricorso Monopolio con i migliori studi legali in materia di diritto amministrativo in Italia a seconda del budget raccolto. Solo se bastassero i fondi dopo le maggiori azioni legali, si finanzierebbero anche ricorsi in Commissione Europea con i migliori esperti in leggi comunitaria e/o diffide e richieste di rettifica o invio di comunicati stampa con giornalisti e agenzie.

2️⃣ Studi scientifici ed economici  

Sulla c.d. “efficacia drogante” in lettatura scientifica con il Dott. Iacoppini (Tossicologo Sapienza) e  Avv. Simonetti (Studio Tutela Legale Stupefacenti)

sull'inoffensività e la mancanza di rischi per la salute pubblica con ricercatori e scienziati esperti

Analisi dei Costi-benefici per lo Stato dei modelli economici 
tra Distribuzione controllata modello “tabacco” che riteniamo ucciderà i piccoli operatori VS modelli integrativi della dimensione di artigianalità, made in italy e alta qualità, con disposizioni ispirate al modello degli alcolici, nei meccanismi di valorizzazione delle filiere corte con tassazione più bassa e vendita tramite negozi specializzati con Davide Fortin PhD e Avv. Maria Paola Liotti  (MPG Consulting)

Questa raccolta fondi è aperta a tutti, chi crede in questa causa può donare decidendo di mostrare o meno il proprio nome/azienda.

Il Ministero della Salute dal 2020, a prescindere dal governo e dal colore politico, continua a portare avanti gli interessi di alcune grande aziende estere a discapito di molti piccoli e medi operatori italiani e a discapito delle tasche dei consumatori con un decreto antiscientifico che inserisce le composizioni orali contenenti CBD estratto dalla Cannabis, nella tabella B dei farmaci stupefacenti e a rischio di abuso come fosse più rischioso delle Benzodiazepine!

Ma con questa raccolta fondi non intendiamo raccogliere le risorse soltanto per fare ricorso a questo decreto del MinSal: il settore è infatti costantemente sotto attacco.

SCARICA LA PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA FONDI IN PDF!

Il Governo ha infatti presentato e ritirato (per ora), per ben due volte, anche un emendamento alla legge sul Fisco nel quale vorrebbe limitare la vendita dei fiori di canapa non stupefacenti ai soli tabaccai con divieto di vendita diretta per le aziende agricole e per i negozianti oltre che divieto di vendita online e tramite distributori. 

VAI ALL'ANALISI DELL'EMENDAMENTO DEL GOVERNO

Un Governo che parla di posti di lavoro, di ambiente ed economia circolare, che soprattutto parla di favorire di Made in Italy, ma che così facendo taglierebbe le gambe alle giovani aziende italiane che in questi anni hanno voluto investire su questi prodotti naturali da filiera agricola italiana e che così facendo favorirebbe solo grandi aziende estere che potranno continuare a distribuire i loro prodotti in Italia a scapito dei consumatori costretti ad acquistare ad alti prezzi prodotti esteri.
L'Associazione Canapa Sativa Italia, con il supporto delle altre associazioni Sardinia Cannabis, Canavese Canapa [in corso di integrazione e aggiornamento] e tante realtà ed aziende del settore promuove questa iniziativa per finanziare queste azioni che saranno a vantaggio di tutto il settore. 

Non cediamo agli attacchi: siamo aziende che hanno investito su questi prodotti prodotti naturali al CBD, non stupefacenti e senza particolari controindicazioni come dimostrato dalla loro circolazione in questi 7 anni e che anzi, come testimoniano i clienti, possono portare benefici in termini di riduzione del danno da altre sostanze ed essere un valido sostituto di molte terapie farmacologiche che presentano effetti collaterali non indifferenti per noi e per i nostri animali domestici.

MAGGIORI INFO SULLA VITTORIA AL TAR e SUL RICORSO AL TU OFFICINALI

Vorremmo un settore normato a uso umano affinché i produttori e commercianti italiani possano lavorare con leggi chiare che tutelino sia l'operatore sia il cittadino in termini di salubrità del prodotto. 

Leggi che si basino su dati reali e ricerche scientifiche senza pregiudizi e capendo che la Canapa non è qualcosa di pericoloso o dannoso, ma uno dei migliori alleati nel contrasto alle dipendenze. 

Invitiamo le istituzioni al dialogo, ma non possiamo non prepararci a difenderci.

Questa volta con un ricorso in Italia per ottenere una sospensiva immediata del decreto del MinSal, ma anche un’azione legale in Europa, per mettere finalmente fine a queste ambiguità normative che bloccano lo sviluppo del settore e continuano a non permettere ai consumatori di ottenere prodotti provenienti dall’Italia, normati a uso umano e a prezzi accessibili.

Bisogna poi essere in grado di querelare chi fa disinformazione, di presentare studi scientifici per dimostrare l'inoffensività della canapa con valori di thc irrisori e un importante studio economico per dimostrare che il modello che proponiamo alle istituzioni è il migliore per la sicurezza dei consumatori e per l'economia italiana. 

Dobbiamo anche essere pronti a presentare ricorsi nell’eventualità di tasse troppo alte che ricadrebbero sui consumatori o disposizioni tali da impedire alle eccellenze italiane lo sviluppo di un commercio libero e responsabile.

Speriamo che il decreto del Ministro della Salute venga ritirato, per ora procediamo con il TU Officinali al Consiglio di Stato ed entro il 22/09 o massimo fine mese si valuterà se impugnare anche il Decreto MinSal e se farlo con le altre associazioni o meno. 

Ci auguriamo restino fondi finanziamento degli studi, delle ricerche scientifiche e delle attività tecnico-normative e comunicative volte a promuovere lo sviluppo della filiera italiana della canapa, ma il focus sono le azioni legali per difenderci nel breve termine.



 

Un particolare ringraziamento alle associazioni: 

53%
-33 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solide
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamo un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° alla fine della campagna sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

23%
-10 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
La Falesia Dimenticata 2.0. La falesia che vorrei!

 

La storia continua: contribuisci per un nuovo settore d'arrampicata con 30 nuove vie per un totale di 60 e altro terreno alla base del falesia.

 🇬🇧The story continues: contribute to help develop a new climbing sector with 30 new routes, making a total of 60, and further terrain at the foot of the Cliff.

 

Di cosa si tratta - What it's about

 

OBIETTIVO 2022: raccogliere i fondi per acquistare 8 nuove particelle e porzioni di parete per ampliare l'area di arrampicata della Falesia Dimenticata andando ad aggiungere altre 30 vie, portando la scelta delle vie da 30 a 60 vie da scalare!

🇬🇧TARGET 2022:  to collect funds for the purchase of 8 new lots of land and portions of cliff to extend the climbing area of the Forgotten Cliff. This will add 30 more routes, increasing the choices available from 30 to 60 climbing routes!

                            TUTTE LE PARTICELLE DA ACQUISTARE - ALL THE LOTS TO BE PURCHASED

 

Come verranno utilizzati i fondi - How the funds will be used

 

I fondi raccolti verranno utilizzati per:

  • Acquisto di n° 8 particelle per un totale di mq. 4481. Le particelle sono quelle alla base della parete e quelle sopra la parete che è di proprietà delle particelle soprastanti.
  • Frazionamento di N° 1 particella.
  • Spese tecniche  e notarili.
  • preparazione, raccolta e spedizione ricompense.

Entrate superiori al traguardo stabilito della raccolta fondi verranno utilizzati per:

  • Pulizie a bonifica delle pareti acquistate.
  • Chiodatura a norma con fittoni inox resinati.

In parallelo e in conseguenza del successo della campagna di raccolta fondi per l'acquisto dei terreni l'Asd Dolomiti Open sta implementando le sinergie per trovare i fondi necessari per la chiodatura della parete, che prevediamo in caso di successo di completare per settembre 2023.

 

🇬🇧The funds collected will be used for:
 

The purchase of 8 lots for a total of 4,481m². The lots are those at the base of the cliff and those above the cliff, which is the property of the lots above it.

The division of 1 land lot.

Technical and notarial costs.

Payment for preparation, collection and sending.
 

Introits superior to the target set for the collection of funds will be used for:

Cleaning and reclaiming the cliffs purchased.

Bolting compliant with regulations using resined stainless steel bolts.
 

 

In parallel, and as a consequence of the success of the campaign to raise funds for the purchase of the terrains, ASD Dolomiti Open is activating synergies to find the funds necessary for the bolting of the cliff. If the campaign is successful, the work should be completed by September 2023.

 

                 La Falesia Dimenticata, dietro le quinte 2017- 2020 - Behind the scenes 2017 -2020

   

Chi c'è dietro al progetto - Who is behind the project

 

Dolomiti Open Asd & Sportfund Onlus. Un gruppo di persona motivate, scalatori, appassionati dell'outdoor ma soprattutto cittadini attenti e sensibili allo sviluppo della Comunità nell'ottica inclusiva e aggregativa. Stringersi intorno ad un progetto condiviso e a vantaggio di tutti per valorizzare in chiave sostenibile e moderna un'area di arrampicata ma non solo.   Fare rete e creare connessioni e sinergie tra persone ed enti con un unico obiettivo: una falesia che è "oltre", non solo una parete per l' arrampicata, ma un luogo fisico e tangibile dove fare eventi culturali, spettacoli teatrali, dove mettere in relazione le persone.


🇬🇧Dolomiti Open Asd & Sportfund Onlus. A group of motivated individuals, climbers, enthusiasts of outdoor life but, above all, citizens with awareness and sensibility towards the development of the community in an inclusive and aggregative perspective. Their goal is to make common cause around a shared project that will benefit everyone by enhancing in a sustainable and modern manner an area for climbing, and not only climbing. To make a network and create connections and synergies between individuals and institutions with a single goal: a cliff that is “something more”, not just a cliff for climbing, but a physical and tangible place where cultural and theatrical events can be held, where people can interrelate.
 

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ARRAMPICATA PER TUTTI alla Falesia Dimenticata - CLIMBING FOR EVERYONE at the Forgotten Cliff


 

1615369778931327 spettacolo
IL TEATRO alla Falesia Dimenticata - THEATRE at the Forgotten Cliff

 

ERA IL 2017: il video del primo crowdfunding di successo! - IT WAS IN 2017: the video of the first successful crowdfunding!


Un progetto a cura di
Dolomiti Open asd

Dolomiti Open Asd nasce nel 2017 con lo scopo di farsi carico della proprietà e del mantenimento della Falesia Dimenticata e del suo progetto di sviluppo.  Il nostro intento è perseguire l'idea di un bene comune condiviso, luogo di arrampicata, ma anche entità concreta per  fare comunità, creare cultura del rispetto dei luoghi, delle persone e la valorizzazione in chiave moderna ed equilibrata del territorio. Tra gli altri progetti di Dolomiti Open che valorizzano l'inclusione, Brenta Open mette al centro le persone, ognuna con le proprie abilità, per sottolineare che le Dolomiti sono veramente patrimonio di tutti se ognuno le può vivere secondo la propria attitudine.  

 

🇬🇧A project curated by
Dolomiti Open ASD

Dolomiti Open ASD was created in 2017 with the aim of assuming the property and maintenance of the Forgotten Cliff and the project for its development. Our intention is to pursue the idea of a shared common asset, a place for climbing but also a concrete entity in which to make a community and create the culture of respect for places and people, enhancing the territory in a modern, balanced perspective. Among other Dolomiti Open projects for the enhancement of inclusion, Brenta Open places people at its centre, each with their own abilities, to underline the fact that the Dolomites will be truly the heritage of everyone if everyone can experience them in relation to their own capacities. 

 

64%
-22 Giorni
Salute e benessereVita sulla terra
UN GOAL PER SILVIA!

Ciao,
siamo la moglie e le amiche di Silvia, una donna straordinaria che, negli anni, ci ha fatto sognare con le sue imprese sui campi di calcio e divertire con la sua irriverente simpatia.

Chi conosce in modo profondo Silvia, o anche chi l'ha incontrata solo poche volte, ha impresso nella propria memoria la sua travolgente parlata fiorentina, il suo carattere generoso e solare, la sua voglia di vivere e di stare in compagnia.

Silvia è una pietra preziosa, una presenza incisiva nelle nostre vite e in quella delle persone a lei care. Una donna speciale che tutti ricordano per il sorriso contagioso e per quelle battute sempre pronte a stupirti e a portarti lontano dai pensieri negativi.

Silvia è stata una grande giocatrice di calcio e punto fermo della nazionale italiana, una ventata d'aria fresca da respirare a pieni polmoni.

Trascinatrice e risolutrice, nessuno del mondo del calcio può dimenticare  le sue gesta sportive, oltre che la tenacia e la determinazione con le quali ha affrontato lealmente ogni impegno che l'ha vista protagonista.

È la Silvia Fiorini dei primi mondiali in Cina e poi quelli in America. 
È La Silvia vice campionessa d’Europa, la Silvia dello scudetto ad Agliana. 
La Silvia delle tante imprese.
La Silvia pioniera del calcio. 

La Silvia che ha bisogno di centrare il suo ultimo GOAL!

Purtroppo, a luglio di questo anno 2023, ha avuto un'emorragia cerebrale rimanendo in coma per diversi giorni. I medici non ci avevano dato molte speranze sul fatto che Silvia potesse superare le prime ore, ma lei ha messo in gioco tutta la sua grinta e ha superato l’ostacolo. 

Adesso ne ha molti altri davanti a sé. 
Adesso è su una sedia rotelle ed è in grado di muovere solo parte del suo corpo. 
Non è autosufficiente e quello di cui lei ha bisogno è un percorso riabilitativo all’interno di una struttura altamente specializzata.  

Quello che vogliamo fare è cercare di darle più tempo possibile per prepararsi al rientro a casa che non sarà sicuramente facile. 

Io, Camilla, che sono sua moglie, la nostra bambina nata a Luglio dello scorso anno, e tutte le amiche e gli amici che le vogliono bene, speriamo di riaverla a casa con noi al più presto! 


Ma prima ci aspetta almeno un anno in una clinica specializzata che avrà il costo di 300 euro al giorno, per un totale di oltre 110.000 euro in un anno. In clinica potrà affrontare un percorso neuroriabilitativo che la aiuterà a recuperare il maggior numero di funzioni fisiche e neurologiche possibili.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare questa raccolta fondi, perché tutto il nostro sostegno e quello della sanità pubblica non basta. C’è bisogno di tutti voi!

Se tutti insieme riusciremo a raccogliere la soglia di 55.000 euro, potremo garantire a Silvia almeno 6 mesi in clinica. 
Ma vorremmo andare molto oltre! Se riuscissimo a raggiungere la soglia di 110.000 euro, la permanenza in clinica potrà essere di 1 anno.

È così che, tutti insieme, le permetteremo di avere tutta l’assistenza necessaria per il suo recupero, tornando ad abbracciarci tutti e a farci sorridere come solo lei sa fare.

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Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci” oppure scegliendo una delle ricompense disponibili,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT31D3608105138250215950224 - intestato a Silvia Fiorini.


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Grazie di cuore a tutti coloro che aiuteranno Silvia!

29%
-104 Giorni
Salute e benessere
Grain for Life

L'Associazione Charity in The World si unisce nuovamente ad una Ultramaratona Estrema con la nuova raccolta fondi Grain For Life.

Dopo la cancellazione della Jordan Race, Nicola Ciani è riuscito  a riorganizzare una nuova competizione. Sarà infatti alla partenza dal 12 al 16 Novembre 2023 della Ultramaratona Ultra Africa Race di 220 km in 5 tappe nella savana del Mozambico, con il duplice obbiettivo di portare a termine l'estenuante gara e di supportare questa raccolta fondi avente lo scopo di finanziare la costruzione di un mulino per macinare il grano per il villaggio di Shebo in Etiopia, al confine con il Sud Sudan.

Ad accompagnarlo in questa competizione, venendo così a ricrearsi il nuovo team Charity in The World, sarà Giuseppe De Rosa, uno dei più esperti ultramaratoneti italiani: Giuseppe infatti ha gareggiato in oltre 40 ultra maratone in giro per il mondo e si presenta alla partenza della Ultra Africa Race per la quarta volta. Tra le tantissime gare spiccano le tre ultramaratone di 520 km portate tutte al traguardo  

Premiazione per la vittoria del Continental Challenge
In Boliva nel Salar de uyuni 
Trainando la slitta durante la non Stop di 237 km in Lapponia
Ultra Africa Race: attraversando uno dei numerosi villaggi 
The Track: nell’outback australiano lungo i 520 km di gara

La Africa Race fa parte del circuito di gare dell’organizzazione francese CANAL AVENTURE che ogni anno organizza una sorta di campionato del mondo, il CONTINENTAL Challenge fra i suoi partecipanti: Giuseppe De Rosa è l’attuale campione in carica..

Il villaggio di Shebo, precisamente il villaggio 7, dove attualmente vivono circa 300 famiglie, si trova a 35 km da Gambella, dove Don Filippo Perin, Abba Filippo come viene chiamato localmente, sacerdote salesiano, missionario dal 2008 in Etiopia da oltre 15 anni gestisce una Chiesa Cattolica. Da circa un paio d’anni la gente del villaggio sta richiedendo un mulino. Nella stagione delle piogge, da maggio a settembre, la coltivazione principale è il granoturco che viene macinato principalmente dalle donne, battendolo con un bastone dentro un mortaio oppure portato al villaggio vicino, a piedi, ad oltre 15 km di distanza, dove si trova un altro mulino, per poi ripercorrere lo stesso percorso indietro trasportando il sacco di farina sulla testa.
 

Già nel 2019 il Team Charity in The World, capitanato da Nicola Ciani nella famosa Marathon Des Sables, era riuscito con successo a raccogliere fondi che erano serviti a finanziare due pozzi di acqua potabile per due villaggi in Togo. Questi due pozzi sono stati inaugurati nell'estate dello stesso anno.

Nicola Ciani è un ultramaratoneta con esperienze di corsa estrema in alcuni dei più inospitali deserti della terra: 250 km in Sud Africa nel deserto del Kalahari, il più antico deserto del mondo, 165 km sulle incredibili dune delle Wahiba Sands in Oman, 250 km in Iran nel deserto del LUT, considerato il posto più caldo della terra, 250 km nel Gobi in Cina al confine con la Mongolia, 250 km in India ai confini con il Pakistan nel deserto del Thar ed infine 250 km nel Sahara in Marocco.

Deserto del Sahara - Marathon Des Sables
Sugli Altopiani dello Xinjang, in Cina - Deserto del Gobi
Deserto del Thar (INDIA) - arrivo a Jeisalmer
Incontri ravvicinati con cammelli selvatici durante la Oman Race
Augrabies National Park - Deserto del Kalahari (Sud Africa)
attraversamento del Gandom, Beryan (Il luogo più caldo della terra) - Deserto del LUT (IRAN)

Così Nicola Ciani descrive la sua prossima sfida che ha voluto legare a questo progetto di beneficenza:“La Ultra Africa Race è una gara di 5 giorni in totale autosufficienza alimentare in cui ogni concorrente deve portare con sé il cibo necessario per tutta la gara: in contesti come questo ci si rende conto dell'importanza del cibo e dell'acqua: non mi posso assolutamente permettere che qualcosa possa andare sprecato per non rischiare di rimanere senza cibo e quindi di non essere più in grado di portare a termine la mia gara. L'idea che ancora oggi ci siano persone costrette a procurarsi la farina necessaria al proprio sostentamento camminando per oltre 30 km sotto il torrido sole africano sembra un qualcosa di inimmaginabile. Le prime tappe della Ultra AFRICA Race hanno una lunghezza simile alla distanza che gli abitanti di Shebo devono compiere per poter portare a macinare il proprio grano: avendo già corso diverse gare come questa, posso perfettamente capire cosa significa trascorrere così tante ore sotto il sole rovente portando con sé dei pesi importanti”.

Così invece commenta Giuseppe De Rosa questa sua prima esperienza con il Team Charity in The World: “ Ho conosciuto Raffaele Brattoli nel deserto del Lut, gara durante la quale Raffaele accompagnava Tullio Frau, un concorrente non vedente e fin da quella occasione sono rimasto colpito dalla sua sensibilità e dal suo spirito. Dopo aver corso tantissime gare in ogni angolo del pianeta sono contento di poter finalmente poter dare anche io il mio contributo partecipando a questo nuovo progetto del Team Charity in The World. Già da diversi anni con il mio fratello del deserto Nicola ci eravamo promessi di fare una esperienza di questo genere insieme; la sorte ha voluto che la sua gara in Giordania sia stata cancellata e lui abbia deciso di partecipare a questa gara in Mozambico alla quale io ero iscritto da tempo. Spero che insieme riusciremo a raggiungere e magari anche superare l’obbiettivo, consapevole che ogni singolo euro può fare la differenza. Ce la metterò tutta come in tutte le gare a cui ho partecipato”.

Grazie al contatto diretto con Abba Filippo,  il 100% della somma che verrà raccolta durante questa campagna sarà trasferita per poter finanziare questo progetto: Charity in The World infatti, per proprio statuto interno, devolve la totalità delle somme raccolte attraverso le iniziative che vengono ogni anno promosse.

Charity in The World, ha già finanziato diversi pozzi in Africa, oltre a diverse altre strutture per i bisognosi, contribuendo a salvare la vita a migliaia di bambini che, senza acqua pulita, muoiono di batteri intestinali e dissenteria.

Charity in the World Onlus 

Aiutaci a sostenere questo progetto con la tua donazione, tutti insieme ce la possiamo fare!

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Sconfiggere la povertàSconfiggere la fameSalute e benessere
UN PICKUP PER LE GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE DI RAVENNA

Cari amanti della natura,

Siamo le Guardie Ecologiche Volontarie del Raggruppamento di Legambiente Ravenna e da anni ci dedichiamo con passione alla tutela dell'ambiente e alla salvaguardia delle aree protette della nostra regione. Siamo operatori ambientali riconosciuti dalla Legge Regionale dell’Emilia Romagna 23/89, che ci attribuisce poteri di polizia amministrativa in campo ambientale. Collaboriamo attivamente con le istituzioni per garantire il rispetto delle normative ambientali riguardanti aree naturali protette, spandimenti agronomici, vincolo idrogeologico, regolamento forestale, alberi monumentali, funghi e tartufi, incendi boschivi, flora protetta e prodotti del sottobosco, abbandono dei rifiuti, verde urbano, fauna minore, benessere animale, rete escursionistica, inquinamento luminoso, vigilanza ittica e venatoria. Inoltre, collaboriamo come operatori di Protezione Civile per interventi nelle operazioni di soccorso in caso di calamità pubbliche. Ogni anno svolgiamo oltre novemila ore di servizi perché crediamo fermamente che la conservazione della natura sia un dovere di tutti e che il nostro impegno possa fare la differenza.

Tuttavia, per poter continuare a svolgere il nostro lavoro in modo efficace e sicuro, abbiamo bisogno del vostro sostegno. 
Attualmente, i mezzi a nostra disposizione non sono adeguati per operare in terreni impervi o fangosi. Proprio per questo motivo, stiamo lanciando una campagna di crowdfunding per l'acquisto di un pickup 4x4, che ci consenta di svolgere le nostre attività nelle aree protette e nelle campagne in modo più efficiente, efficace e sicuro per i nostri operatori.
Grazie al nuovo veicolo, saremo in grado di muoverci agevolmente per il nostro lavoro di sorveglianza e vigilanza, nonché per rispondere alle emergenze di Protezione Civile. Potremo portare aiuto dove serve e monitorare sul campo le zone più remote del nostro territorio senza temere ostacoli o intemperie. Ogni donazione, indipendentemente dalla sua entità, ci avvicinerà al nostro obiettivo di salvaguardare l'ambiente. Ogni contributo sarà destinato all'acquisto del pickup e alla sua manutenzione.
Siamo fermamente convinti che insieme potremo fare la differenza e contribuire alla tutela della natura e della biodiversità. Pertanto, vi invitiamo calorosamente a sostenere la nostra campagna di crowdfunding e a diventare parte attiva del nostro impegno per la salvaguardia dell'ambiente.

Grazie di cuore per il vostro prezioso sostegno!

NB
Il veicolo da noi identificato, in valore economico è il più competitivo della categoria, monta un propulsore a benzina Mitsubishi 2.4 L. Euro 6  doppia alimentazione a Benzina/GPL a iniezione sequenziale che consente la massima riduzione delle emissioni inquinanti, generando bassi livelli di polveri sottili e ossidi di azoto.

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Imprese, innovazione e infrastrutturePartnership per gli obiettivi