La mia idea è quella di raccontare attraverso questo viaggio come l’acqua abbia avuto - e tutt’ora ha - una funzione fondamentale per la vita sulla terra di tutti gli esseri viventi.
In solitaria, con la mia bici e in auto- sufficienza, partirò dall’Italia e giungerò ad uno dei ghiacciai più alti al mondo. Costeggerò fiumi e laghi in Europa e attraverserò uno dei deserti più caldi al mondo in Uzbekistan e pedalerò fino alla base del ghiacciaio sul Gasherbrum nella catena montuosa del Karakorum in Pakistan.
Il messaggio sarà quello di raccontare come l’acqua sia un bene sempre più prezioso e che, utilizzare questa risorsa in maniera consapevole, può fare la differenza.
Affronterò tutto il percorso con una bici ad energia rinnovabile per far sì che il viaggio sia meno impattante possibile basandomi sulle mie forze e su tecnologie sostenibili.
L’obiettivo è documentare attraverso il mio viaggio la fragilità di questa importante risorsa visitando luoghi estremi e impervi: ghiacciai “perenni”, laghi sotterranei, mari e deserti, laghi salati e fiumi d’acqua dolce sino ad arrivare sulla catena del Karakorum.
Lungo lo sviluppo dell’itinerario incontrerò popolazioni che per assurdo hanno migliorato la qualità della loro vita perché, dove prima c'era il ghiaccio, ora c'è la possibilità di coltivare ed irrigare con molte disponibilità idriche "temporanee" e la percezione di queste persone, dunque, è di sollievo e di sicurezza verso l’elemento fondamentale della vita: acqua = produzione di cibo = vita.
Nello stesso momento incontrerò popolazioni, come quelle del deserto uzbeko, che hanno notato un innalzamento della temperatura e hanno patito una sempre maggior assenza di acqua, ovviamente a scapito della qualità della vita.
Visiterò posti molto diversi tra loro per incontrare gli abitanti di quei luoghi e carpire il loro rapporto con il clima e l’ambiente che li circonda in relazione ai cambiamenti repentini di questi ultimi anni.
L’acqua potabile è un tesoro che sfruttiamo troppo velocemente rispetto ai tempi che la natura impiega per rinnovarlo.”
In collaborazione con i glaciologi del MUSE di Trento - che aderisce alla Rete Globale dei Water Museums - e i naturalisti del Parco Adamello Brenta, cercherò di spiegare i fenomeni naturali legati a questo elemento e il loro modificarsi negli anni a causa del surriscaldamento globale, tramite un docufilm dal titolo Water Highway, che intendo produrre e divulgare.
Per realizzare questa idea avrò necessità di reperire attrezzatura di vario tipo a partire dalla bici elettrica alimentata da pannelli fotovoltaici, a quella utile all'autosufficienza nonché quella per l'alta quota. Per questo motivo ho bisogno del sostegno di tutti voi, attraverso questo crowfounding per finalizzare questo progetto.
La mia idea è quella di raccontare attraverso questo viaggio come l’acqua abbia avuto - e tutt’ora ha - una funzione fondamentale per la vita sulla terra di tutti gli esseri viventi.
In solitaria, con la mia bici e in auto- sufficienza, partirò dall’Italia e giungerò ad uno dei ghiacciai più alti al mondo. Costeggerò fiumi e laghi in Europa e attraverserò uno dei deserti più caldi al mondo in Uzbekistan e pedalerò fino alla base del ghiacciaio sul Gasherbrum nella catena montuosa del Karakorum in Pakistan.
Il messaggio sarà quello di raccontare come l’acqua sia un bene sempre più prezioso e che, utilizzare questa risorsa in maniera consapevole, può fare la differenza.
Affronterò tutto il percorso con una bici ad energia rinnovabile per far sì che il viaggio sia meno impattante possibile basandomi sulle mie forze e su tecnologie sostenibili.
L’obiettivo è documentare attraverso il mio viaggio la fragilità di questa importante risorsa visitando luoghi estremi e impervi: ghiacciai “perenni”, laghi sotterranei, mari e deserti, laghi salati e fiumi d’acqua dolce sino ad arrivare sulla catena del Karakorum.
Lungo lo sviluppo dell’itinerario incontrerò popolazioni che per assurdo hanno migliorato la qualità della loro vita perché, dove prima c'era il ghiaccio, ora c'è la possibilità di coltivare ed irrigare con molte disponibilità idriche "temporanee" e la percezione di queste persone, dunque, è di sollievo e di sicurezza verso l’elemento fondamentale della vita: acqua = produzione di cibo = vita.
Nello stesso momento incontrerò popolazioni, come quelle del deserto uzbeko, che hanno notato un innalzamento della temperatura e hanno patito una sempre maggior assenza di acqua, ovviamente a scapito della qualità della vita.
Visiterò posti molto diversi tra loro per incontrare gli abitanti di quei luoghi e carpire il loro rapporto con il clima e l’ambiente che li circonda in relazione ai cambiamenti repentini di questi ultimi anni.
L’acqua potabile è un tesoro che sfruttiamo troppo velocemente rispetto ai tempi che la natura impiega per rinnovarlo.”
In collaborazione con i glaciologi del MUSE di Trento - che aderisce alla Rete Globale dei Water Museums - e i naturalisti del Parco Adamello Brenta, cercherò di spiegare i fenomeni naturali legati a questo elemento e il loro modificarsi negli anni a causa del surriscaldamento globale, tramite un docufilm dal titolo Water Highway, che intendo produrre e divulgare.
Per realizzare questa idea avrò necessità di reperire attrezzatura di vario tipo a partire dalla bici elettrica alimentata da pannelli fotovoltaici, a quella utile all'autosufficienza nonché quella per l'alta quota. Per questo motivo ho bisogno del sostegno di tutti voi, attraverso questo crowfounding per finalizzare questo progetto.
"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.
1️⃣ L’Europeista sarà un giornale? No, sarà un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online.
2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile sarà Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi sarà direttore editoriale; stiamo poi componendo la (piccolissima) redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti. Come si chiamerà l’associazione? Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.
3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, qualche evento fisico e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.
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