Abbiamo iniziato provando i primi spettacoli in uno scantinato freddo, poi abbiamo affittato una sala prove senza finestre, poi una con le finestre, e nel frattempo abbiamo continuato a crescere, fare spettacoli, insegnare e organizzare, fino a che oggi abbiamo ben due spazi teatrali in cui possiamo creare e diffondere Bellezza!
IL PROGETTO “INTERFERENZE”
INTERFERENZA: Sovrapposizione di due elementi, con relativa possibilità di sommarsi o di annullarsi.
Può il teatro interferire con la realtà? Sommandosi ad essa? Magari arricchendola?!
E' la sfida che ci poniamo quest'anno! Vogliamo che il teatro si insinui nella quotidianità delle persone, che si sommi alle loro vite e, perchè no, interferisca con la tendenza individualista della nostra società.
Perchè teatro è aggregazione, piazza, confronto, socialità! Per questo cerchiamo di portarlo dappertutto e fare in modo che i nostri luoghi di spettacolo siano anche una casa dove accomodarsi, chiacchierare, incontrarsi, conoscersi e riconoscersi.
“INTERFERENZE”, dunque, è la nostra stagione diffusa di spettacoli dal vivoe non solo:
diffusa perchè è dislocata su due sedi (Spazio Kairòs a Torino e il Teatro Comunale di Monteu da Po)
“non solo spettacoli dal vivo” perchè agli spettacoli si aggiungeranno momenti di scambio di incontro, laboratorio, o semplicemente di chiacchiera, perché gli spettacoli non siano solo un evento frontale, ma un momento comunitario.
Infine, per incontrare i gusti di tutti e allo stesso tempo per permettere anche di scoprire cose nuove, la programmazione delle nostre rassegne sarà estremamente variegata ed eterogenea: dalla prosa alla musica, dal circo alla stand-up, dal dramma alla commedia.
Ci sono infiniti modi per raccontare storie e le storie sono ovunque, ma soprattutto le storie sono di tutti! Il Teatro è un bene comune perché è l’unica arte in grado di raccontare ed ascoltare insieme. Venite a scoprirvi a Teatro!
PER COSA USEREMO I VOSTRI PREZIOSI CONTRIBUTI
I vostri contributi verranno utilizzati per poter ospitare gli artisti, per allestire al meglio la sala e farvi stare comodi, per affinare la parte tecnica degli spettacoli (luci, suoni, proiezioni, ecc.), rendendo così davvero magico il tempo insieme e le storie che racconteremo. In ultimo, ma non meno importante, una parte delle donazioni verranno anche investite nella comunicazione di quello che facciamo, per riempire la sala di pubblico e il pubblico di Bellezza!
"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.
1️⃣ L’Europeista sarà un giornale? No, sarà un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online.
2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile sarà Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi sarà direttore editoriale; stiamo poi componendo la (piccolissima) redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti. Come si chiamerà l’associazione? Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.
3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, qualche evento fisico e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.
4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.
5️⃣ Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Con il tuo aiuto, "L’Europeista" diventerà un luogo e uno strumento di informazione e di dibattito per chi crede nel sogno europeo e vuole renderlo una realtà sempre più solida.
La Società Indologica «Luigi Pio Tessitori»nasce a Udine il 29 novembre 1993 con lo scopo di promuovere gli studi sull’opera di Luigi Pio Tessitori (1887-1919), uno dei protagonisti degli studi indologici del primo Novecento italiano. Pur rispettando i più alti livelli accademici, la Società Indologica ha promosso fin dalla sua fondazione iniziative rivolte a un pubblico più ampio.
Nel 2022 la Società Indologica «Luigi Pio Tessitori» ha avviato un progetto di ricerca dedicato al matematico e teorico della conoscenza indiano Shiyali Ramamrita Ranganathan (1892-1972). Il progetto, denominato Ranganathan Project, intende approfondire il background culturale, filosofico e religioso di questo illustre rappresentante della cultura indiana contemporanea, evidenziandone il ruolo cruciale svolto nella formulazione dei principi della sua teoria epistemologica.
Parallelamente la Società ha dato vita a una rassegna di incontri denominata «L’Universo della Conoscenza» che si svolge ogni anno a Cividale del Friuli. La rassegna affronta con un approccio multidisciplinare argomenti quali la filosofia interculturale, l’esperienza estetica, il linguaggio poetico, il pensiero intuitivo, la dimensione spirituale, la filosofia interculturale, la teoria quantistica, la realtà virtuale, i sistemi informativi, l’intelligenza artificiale e lo sviluppo sostenibile.
Costellazioni è la prima rassegna teatrale di Asterlizze. Abbiamo creato un progetto diffuso ed esteso a tutta la cittadinanza per avvicinare il teatro e l’arte alle persone.
Ti chiediamo una piccola donazione per aiutarci a sostenerlo e per farlo crescere!
ASTERLIZZE L’arte al servizio della memoria: produzioni artistiche e teatrali Valorizziamo la memoria e il tema dell’identità attraverso i racconti autobiografici e le testimonianze d’archivio. Riportiamo alla ribalta storie, memorie, lettere e diari che ci fanno riflettere sul mondo che abitiamo e il nostro presente. Arricchiamo l’offerta culturale contemporanea coinvolgendo professionisti del mondo dell’arte e della cultura che lavorano su fonti inesplorate per la creazione di originali prodotti artistici, esperienze interattive e spettacoli teatrali.
Chi siamo Antonella Asti è la nipote di Carlo, l'IMI protagonista della storia. Ha scritto il monologo “Ho detto NO” mossa dalla passione di chi crede nell'attualità dei valori che hanno sostenuto la resistenza antifascista.
Paolo Pintabona è regista e interprete dello spettacolo teatrale “Memoria di un ritorno. L'importanza di dire NO” di cui ha curato l'adattamento teatrale dal testo “Ho detto No”.
Cosa abbiamo già fatto Il 19 ottobre 2024, alla Casa della Memoria di Milano, si tiene lo spettacolo teatrale “Memoria di un ritorno. L'importanza di dire NO”. Lo spettacolo è promosso dalle associazioni che hanno sede presso la Casa della Memoria di Milano e dall'ANEI Milano. Un altro spettacolo è in programmazione a Lodi, la città di Carlo, grazie al sostegno di ANEI Lodi e ANPI Lodi.
Cosa vorremmo realizzare I fondi della raccolta saranno utilizzati per:
creare un podcast sulla Storia di Carlo
portare lo spettacolo teatrale in una scuola di Milano o Lodi, con laboratorio di approfondimento sul tema della guerra, della violenza e delle discriminazioni (abbiamo già avuto diverse richieste).
Il progetto nasce con la finalità di trasformare la storia di Carlo in uno strumento di "memoria attiva" e di didattica per le nuove generazioni. Suo obiettivo principale è stimolare l'immaginazione e l'immedesimazione dei suoi interlocutori, far emergere emozioni e curiosità, trasmettere dubbi e interrogarsi sul presente.
1. Il Podcast è uno strumento importante se si vuole raggiungere un pubblico giovane e abituato ad utilizzare i social. La "memoria" deve essere trasmessa anche attraverso queste nuove forme di comunicazione sociale. Il progetto intende trasformare la STORIA DI CARLO in un podcast a disposizione anche delle scuole.
2. La campagna di sensibilizzazione è rivolta alle scuole medie superiori. Lo spettacolo sarà oggetto di dibattito e approfondimento per riflettere sui contesti attuali caratterizzati da violenza e discriminazioni. Contesti nei confronti dei quali sarebbe opportuno esprimere un NO. Una forma di resistenza, una scelta etica che riguarda le vicende del presente e che si lega in qualche modo al passato.
Qualora dovessimo raccogliere una somma inferiore a quella richiesta, ci impegniamo a sviluppare almeno una delle attività previste. Pertanto il progetto sarà rimodulato in base agli importi raccolti, nel seguente modo:
PODCAST e almeno uno spettacolo teatrale nelle scuole (fondi raccolti pari al 100%)
solo PODCAST (fondi raccolti inferiore al 100%)
almeno uno spettacolo teatrale nelle scuole (fondi raccolti inferiore al 100%)
La Camerata strumentale «Città di Prato» ha tenuto il suo primo concerto il 28 febbraio 1998; era la risposta a un invito che il Maestro Muti rivolse ai cittadini pochi mesi prima, esortandoli a creare un’orchestra che non poteva mancare in una città importante come Prato.
Da quel giorno e per tutti questi 21 anni ci siamo impegnati in una crescente attività di promozione e diffusione della musica. Sempre più persone hanno partecipato alla vita dell’Orchestra: al pubblico fedele degli inizi si sono uniti gli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado, formati all’ascolto consapevole attraverso un progetto dedicato, gli anziani delle R.S.A. del territorio, ospiti dei concerti mattutini a loro riservati, e nuovi ascoltatori appassionati. Il palcoscenico è stato al centro di questo movimento: assieme alla Camerata strumentale, sono cresciuti e si sono esibiti anche l’Orchestra di ragazzi «Prato Sinfonietta», fondata dalla Camerata strumentale con la Scuola Verdi, le Scuole medie a indirizzo musicale e il Liceo musicale, che conta oggi circa settanta giovani musicisti; il Coro di voci bianche della Scuola Verdi, che ha avuto l’opportunità di esibirsi in un contesto professionale e che sta arrivando, tra principianti e allievi più avanzati, a una sessantina di elementi; il grande Coro «Città di Prato», fondato tre anni fa dalla Camerata strumentale, un coro di cittadini aperto a tutti, composto da centossessanta cantori di tutte le età e provenienze, alcuni dei quali non avevano mai cantato prima in vita loro.
Finalmente, dopo anni ed esperienze emotivamente e artisticamente intense, che hanno fatto 'abitare' con noi sempre più persone nella condivisione della musica, vogliamo dare a tutti una VERA casa: la camera acustica.
La casa dei suoni: una vera camera acustica
La camera acustica, progettata da Suono Vivo, è uno strumento musicale, la scatola sonora che serve a dare dignità al nostro lavoro e al vostro ascolto. Per i musicisti è un abito su misura in cui sentirsi a proprio agio e dare il meglio di sé in tutte le occasioni; ma è ancora di più, perché permette loro di ascoltarsi bene l'un l'altro, condizione indispensabile per fare musica. Per il pubblico è un abbraccio sonoro che lo trasporta dentro l’orchestra, e che permette di ascoltare finalmente la musica in tre dimensioni, in un’esplosione di dettagli e colori.
Un bene collettivo
Siamo nati grazie all’unione di aziende, privati cittadini e istituzioni pubbliche e private. Vogliamo crescere uniti grazie a voi, la nostra città.
Per questo vi chiediamo aiuto nell’acquisto della camera acustica, un bene collettivo per tutti noi, i musicisti, i cantori, il pubblico, la comunità.
Abbiamo già sperimentato la qualità della camera acustica e molti di voi ne hanno già apprezzato gli effetti, stando ai commenti entusiasti del pubblico e degli artisti. Ascoltateli nel video della campagna.
In pochi giorni, grazie a tutti voi, abbiamo raggiunto il primo obiettivo che ci eravamo dati per la raccolta: 12.000€. Un enorme «Grazie!»
Potremmo dire che abbiamo già gettato le fondamenta della nostra casa e iniziato ad innalzarne le pareti.
L'impegno che ci siamo presi per l'acquisizione della camera acustica è per un investimento complessivo di circa 50.000€. Visto il grande successo del primo step, vogliamo osare e puntare a un obiettivo ancora più ambizioso: raccogliere attraverso la campagna il 50% del totale, coprendo il resto con le nostre risorse. Abbiamo ancora molti giorni a disposizione e vi chiediamo quindi di rimanere con noi per avvicinarci insieme a questo nuovo obiettivo: l'unione fa la forza e La casa dei suoni ne è la dimostrazione.
Il nostro cantiere è ancora aperto: arriviamo insieme fino al tetto!
La musica è la casa di tutti: quando cantiamo, suoniamo e ascoltiamo insieme, da abitanti diventiamo cittadini. È questa la nostra città, la nostra casa.
Grazie!
Un grande grazie per il tuo contributo da tutti noi: lo staff, l'Orchestra, la Prato Sinfonietta, il Coro «Città di Prato», il Coro di voci bianche della Scuola di Musica Verdi. Grazie da tutta la città!
Il crescente disagio, nel rispetto di chiunque si sia trovato in gravi difficoltà in questa situazione, non poteva passare inosservato ad un profilo di questo tipo, ecco quindi che - senza alcuna progettualità - un giorno il suo admin Andrea Antoni (noto anche come @stailuan), chiese "banalmente" tramite le stories di Instagram quale fosse "La Situa" dei suoi amici virtuali. Dei suoi followers. Era il 14 marzo 2020.
Tutto il resto è storia nota. O meglio è storia di questo libro.
Una narrazione ironica delle vite degli italiani in lockdown, ripercorsa tramite piccoli messaggi di testo anonimi inviati dagli utenti stessi, in prima persona. Una sorta di mega gruppo virtuale di auto aiuto al disagio, dove la parola d'ordine era una, ed una soltanto: (R)esistere.
Il libro
Il libro de La Situa è stato pensato di dimensioni 16x23 cm e avrà circa 200 pagine. Per il primo step da raggiungere avevo pensato ad una tiratura di 100 copie ma, dato il successo avuto in poche ore e il raggiungimento e superamento del target, l'offerta da 20 euro è diventata un vero preorder e quindi il numero di copie stampate sarà ben superiore. Nessuno rimarrà senza, anzi!
Se 200 pagine ti sembrano molte non temere: la resa grafica dei box con le risposte porta via molto spazio, non sarà assolutamente un "mattone" da leggere. Un'ironica introduzione ad ogni giornata, le immagini dei post realizzati durante il lockdown e alcuni scatti tratti dalle stories, completeranno l'opera.
Tutta in bianco e nero e tutta, ovviamente, in Helvetica.
Migliorie del libro
Grazie al vostro incredibile supporto, siamo riusciti a superarci e quindi ho deciso di farvi un regalo.
Il libro avrà delle migliorie, rispetto alla prima ipotesi di stampa: verrà rilegato con filo refe e avrà una copertina "soft touch" da 340 grammi. Sarà inoltre aumentata la grammatura della carta delle pagine interne.
Ma ora puntiamo più in alto. Se riusciremo ad arrivare al prossimo step, tutte le ricompense superiori ai 20 euro ("LibriciNO.", "doppio disagio" ed "epico") riceveranno in omaggio anche la borsa shopper coordinata.
Una parte dei ricavati, infine, verrà devoluta come offerta all'Azienda Sanitaria, perché c'è un momento per divertirsi e uno per essere seri. E qui le cose si fanno seriamente, anche se con ironia.
La Situa
La Situa di cui parla questo volume è quella relativa alle storie raccontate dagli italiani durante il lockdown, ma il progetto è andato (e sta andando) avanti quotidianamente, senza sosta. In ogni momento puoi entrare a far parte della community dei CosiBrutters iniziando a seguire il profilo Instagram @cosebrutteimpaginatebelle, guardarne le stories e - volendo - anche interagire condividendo i tuoi ironici disagi. Più siamo e meglio è!
L'Autore
Andrea "Style1" Antoni, conosciuto anche come @stailuan, è un Art Director, graffiti-writer e docente che pratica la libera professione e vive in Friuli Venezia Giulia. Laureato in Scienze e Tecnologie Multimediali, è approdato alla grafica grazie all'interesse crescente nell'auto-promozione tramite il web, delle sue opere realizzate su parete come writer. Da sempre curioso del mondo dei social network, ha basato la quasi totalità della sua carriera sulla sua presenza on-line, riuscendo a imporre il proprio progetto Instagram #STAILTONE a livello globale e a collaborare con vari brand internazionali dei più disparati settori, portando avanti in parallelo gli studi nella grafica, nei graffiti e nell'utilizzo delle piattaforme social.
Ha trovato in Instagram il suo non-luogo ideale dove esprimere al meglio la creatività e così, anche in seguito a una serie fortunata di post ironici in materia, nel 2015 ha scritto il suo primo libro "Trova la tua identità su Instagram e condividi foto uniche" per Dario Flaccovio Editore.
L'ultima sua intuizione è stata quella del progetto Cose Brutte Impaginate Belle, diventata la base da cui si è sviluppata tramite le stories "La Situa", che ha successivamente portato alla nascita di questo libro.
Un ringraziamento a: Marta Teodoro ed Ernaldo Data per la creazione del video, la voce è di Alessia Donadio, le foto di Paolo Ranzani, Fabio Demitri, Andrea Macchia, Tommaso Le Pera, Manuela Giusto.
In caso di difficoltà nell'effettuare la tua donazione o per qualsiasi informazione, contattaci alla mail artquarium@yahoo.itti risponderemo al più presto.
Con tante piccole e grandi donazioni riusciremo a raccontare la storia di un luogo facendolo diventare un teatro a cielo aperto!
Monta in sella e sostieni l’Arginata… è tua, è di tutti noi!
EHI, MA NON TI ABBIAMO ANCORA DETTO CHI SIAMO?
Eccoci!
Siamo Chiara, Guido, Francesco e Alessia di Confine Zero, una compagnia teatrale con sede nel cuore della Maremma Toscana, a Grosseto, che mette in scena spettacoli site-specific, cioè pensati, scritti e messi in scena appositamente per un luogo specifico.
A luglio 2019 - con un primo intervento architettonico curato da Orizzontale e Le Seppie - la vecchia casa delle Monache del paese inizia a trasformarsi in uno spazio polifunzionale.
Lo spazio ibrido Casa di BelMONDO diventa un luogo di produzione e trasmissione di idee processi ed eventi, un laboratorio creativo in cui sperimentare l' educazione informale, un incubatore di esperienze ed esperimenti.
Il focus del progetto ruota attorno al concetto di “stanze collaborative”: proprio per questo il nostro processo di costruzione è stato - e vuole continuare ad essere - aperto, partecipativo e teso, in maniera dialogica, a far parte del contesto urbano e territoriale in cui si inserisce.
Durante Crossings 2019partono i lavori di costruzione. Grazie al lavoro sinergico di associazioni, professionisti, migranti e locals - il primo piano dell’edificio inizia a prendere forma: con alcuni interventi architettonici minimi - come la i pavimenti in legno e travertino, la disposizione di alcuni mobili e la costruzione di un bagno e una cucina - lo spazio comincia a riattivarsi e a diventare una fabbrica di idee, ricerca e sperimentazione.
Con questa operazione architettonica si vuole da un lato condividere risorse, cultura e competenze con l’intento di migliorare la qualità della vita puntando sempre verso l’innovazione, dall’altro apprendere e migliorare le capacità necessarie per arricchire il contesto in cui si vive.
La ristrutturazione dell’edificio non è ancora terminata: concludere i lavori di cantiere ci porterà a completare la costruzione delle “stanze collaborative” e rendere abitabile il primo piano di Casa BelMONDO e potrà permetterci di continuare riflettere su come ricerca, architettura, design, arte e comunicazione possano essere utilizzati per migliorare il tessuto urbano condiviso delle comunità rurali.
Come verranno utilizzati i fondi
I soldi raccolti con la campagna saranno usati per:
Sostenere i costi del lavoro.
Per favorire la sostenibilità economica del nostro territorio e interagire con le aziende che operano nel nostro contesto di riferimento lavoreremo con la manodopera edile locale coinvolgendo anche i vari professionisti nazionali ed internazionali che collaborano al progetto così da permettere uno scambio di competenze tra diversi background culturali e generazionali.
Ampliare e revisionare l’impianto elettrico esistente.
Con un importo di 2850,00 euro potremo acquistare le forniture (cavi multipolari, plafoniere, interruttori, lampade di emergenza) e predisporre sia la messa a terra sia la verifica dell’impianto.
Mettere in sicurezza le scale che conducono al secondo piano e l’ex vano ascensore.
Con un importo di 1000,00 euro euro potremo acquistare tutti i rifornimenti utili (telai di ferro, rete anticaduta, listelli di legno).
Installare il sistema antincendio.
Con 4000,00 euro potremo sostenere le spese per la fornitura e la posa in opera del sistema.
Realizzare un’uscita di emergenza sul balcone al primo piano.
Con 2000,00 euro verrà realizzata un’apertura nella muratura perimetrale e posata in opera una porta finestra con maniglione antipanico.
Predisporre nuovi pavimenti in ogni sala del primo piano.
Con 6000,00 euro potranno essere acquistati i materiali utili tra cui sabbia di cava lavata, viti, impregnante, tavole di legno di abete.
Realizzare le finiture interne ed esterne.
Con 1000,00 euro acquisteremo primer, premiscelati e smalti.
Nel budget finale saranno inclusi anche i costi relativi a:
commissione sull’utilizzo della piattaforma digitale Eppela (5%)
spese di spedizione
percentuali trattenute dai sistemi di pagamento
IVA
costi realizzativi
promozione e marketing
Chi c'è dietro al progetto
Le Seppie _ “Le Seppie” è una associazione culturale, senza fini di lucro, formata da un gruppo attivo di giovani professionisti internazionali che opera in Calabria. Attraverso la ricerca, la progettazione, il design e la formazione, Le Seppie, hanno come obiettivo quello di migliorare il tessuto culturale della comunità, di promuovere l’integrazione sociale e lo sviluppo del territorio, di sperimentare una nuova pedagogia per tutti i campi creativi, sviluppando progetti di apprendimento formali e informali, promuovendo incroci e confronti tra persone di diversi background.
Le Seppie è composto da: Rita Elvira Adamo, Matteo Blandford, Francesca Bova, Gerardo Cleto, Eleonora Ienaro, Florian Siegel, Nicolo Spina.
Orizzontale _ Orizzontale è un collettivo di architetti con base a Roma, il cui lavoro attraversa architettura, paesaggio, arte pubblica e autocostruzione. Orizzontale promuove dal 2010 progetti di spazi pubblici relazionali, dando forma ad immagini di città dismesse o inedite. Questi progetti sono stati terreno di sperimentazione per nuove forme di interazione tra gli abitanti e i beni comuni urbani, e al tempo stesso occasione per mettere alla prova i limiti del processo di creazione architettonica.
Orizzontale è composto da: Jacopo Ammendola, Juan Lopez Cano, Giuseppe Grant, Margherita Manfra, Nasrin Mohiti Asli, Roberto Pantaleoni, Stefano Ragazzo.
Eppela, attiva da più di 10 anni,
è ormai un punto di riferimento solido nel
panorama italiano e non solo.
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Il team di Eppela è composto da esperti nel
settore che sviluppano quotidianamente
processi di verifica per prevenire le frodi.
Non c’è trucco e non c’è inganno.
Ogni raccolta fondi è una storia che ci
teniamo a raccontare con amore, curandola
fin nei minimi dettagli.
Solo 5 minuti.
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creare un raccolta su Eppela è davvero
facile e veloce
L’unione fa la forza!
Siamo fermamente convinti che insieme si
possa cambiare il mondo. Il nostro obiettivo
è quello di offrirvi uno strumento che ci
permetta di farlo.
Abbiamo iniziato provando i primi spettacoli in uno scantinato freddo, poi abbiamo affittato una sala prove senza finestre, poi una con le finestre, e nel frattempo abbiamo continuato a crescere, fare spettacoli, insegnare e organizzare, fino a che oggi abbiamo ben due spazi teatrali in cui possiamo creare e diffondere Bellezza!
IL PROGETTO “INTERFERENZE”
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Può il teatro interferire con la realtà? Sommandosi ad essa? Magari arricchendola?!
E' la sfida che ci poniamo quest'anno! Vogliamo che il teatro si insinui nella quotidianità delle persone, che si sommi alle loro vite e, perchè no, interferisca con la tendenza individualista della nostra società.
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“INTERFERENZE”, dunque, è la nostra stagione diffusa di spettacoli dal vivoe non solo:
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“non solo spettacoli dal vivo” perchè agli spettacoli si aggiungeranno momenti di scambio di incontro, laboratorio, o semplicemente di chiacchiera, perché gli spettacoli non siano solo un evento frontale, ma un momento comunitario.
Infine, per incontrare i gusti di tutti e allo stesso tempo per permettere anche di scoprire cose nuove, la programmazione delle nostre rassegne sarà estremamente variegata ed eterogenea: dalla prosa alla musica, dal circo alla stand-up, dal dramma alla commedia.
Ci sono infiniti modi per raccontare storie e le storie sono ovunque, ma soprattutto le storie sono di tutti! Il Teatro è un bene comune perché è l’unica arte in grado di raccontare ed ascoltare insieme. Venite a scoprirvi a Teatro!
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"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.
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3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, qualche evento fisico e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.
4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.
5️⃣ Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Con il tuo aiuto, "L’Europeista" diventerà un luogo e uno strumento di informazione e di dibattito per chi crede nel sogno europeo e vuole renderlo una realtà sempre più solida.