Pace, giustizia e istituzioni solide
Pace, giustizia e istituzioni solide
Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
16. Pace, giustizia e istituzioni solide
Totale raccolto
1.959.003 €
Progetti
278
E’ evidente che senza una comunità pacifica e inclusiva, lo sviluppo non può essere sostenibile. Ecco perché dobbiamo dare il nostro contributo per ogni forma di violenza, comprese la tortura e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata, ls corruzione e concussione, i flussi finanziari illeciti e di armi.
In corso
Le staffette partigiane ci parlano ancora

Aiutaci a pubblicare il libro che racconta la storia delle donne nella Resistenza: un riferimento per il presente e il futuro

Migliaia di donne italiane tra il 1943 ed il 1945 hanno vissuto una straordinaria stagione di vita nell’intento non solo di liberare l’Italia dalla dittatura nazifascista, ma anche di liberare se stesse scrollandosi di dosso i tradizionali modelli femminili fatti propri dal fascismo.

Per la prima volta in Italia donne comuni, di ogni età e classe sociale, hanno fatto irruzione nella storia, lottando alla pari al fianco degli uomini. Primo anelito di un lungo percorso di emancipazione, che nel dopoguerra porterà al riconoscimento del diritto di voto alle donne.

Raccolte in questo volume ci sono le testimonianze dirette di 43 donne, partigiane e staffette.

A 80 anni dalla fine della guerra e del fascismo queste donne non sono più tra noi. Per questa ragione crediamo sia nostro compito non solamente preservarne la memoria, ma incoraggiare le nuove generazioni a ricevere in consegna il testimone e portarne con sé il prezioso messaggio di lotta contro ogni forma di violenza e sopraffazione, oggi più rilevante che mai.

“Donne e Resistenza in Canavese - Il tempo non cancelli le tracce”

Il libro che vogliamo pubblicare è una rivisitazione basata sulle testimonianze dirette raccolte da Maria Paola Capra per la pubblicazione nel 2010 di “Donne e Resistenza in Canavese-Il tempo non cancelli le tracce”. Le copie di questo volume sono da anni esaurite, ma il libro continua ad essere richiesto.  Questo interesse ci ha spinti a fare il passo decisivo per riprendere in mano quelle preziose testimonianze e renderle ancora disponibili in una nuova edizione. 

Perché il tuo supporto è cruciale

La pubblicazione di un libro comporta costi significativi e abbiamo bisogno del tuo aiuto per coprire le spese editoriali e di stampa. Con il tuo contributo non solo aiuterai a realizzare questo progetto, ma darai anche un importante supporto alla salvaguardia e alla diffusione  di un messaggio di resilienza e speranza, essenziale per i giovani di oggi e per la società di domani.

Iniziativa “libro sospeso”

Se hai la possibilità di contribuire con una donazione maggiore, abbiamo pensato all’iniziativa “libro sospeso”: con la tua donazione riceverai una copia del libro e contribuirai anche alla stampa di un’ulteriore copia che sarà donata a biblioteche e scuole. Quando il libro verrà stampato ti faremo sapere a quale istituzione verrà donata la tua copia sospesa.

 

Chi siamo - una presentazione dell'autrice

Maria Paola Capra è autrice dei libri “Fiorano dalla collina di Fiorentino”(2005), “Banchette e la Resistenza”(2007),“Samone, la guerra e la Resistenza” (2009), “Donne e Resistenza in Canavese - Il tempo non cancelli le tracce” (2010) e “T’amo da morire - Suicidi, omicidi e accidenti d’amore” (2013).In ambito scolastico nel 2006 ha realizzato con il regista Pietro Contadini il documentario “Una scuola migrante” e nel 2007 ha collaborato con il regista Davide Martinoli alla realizzazione del filmato “Dire, fare, giocare”, resoconto dell’esperimento di una settimana senza tecnologia, realizzato dalla scuola media “Sandro Pertini” di Banchette, di cui è stata ideatrice e curatrice. 

Sostienici oggi

Unisciti a noi perché la memoria diretta della Resistenza in Italia non si perda con le sue protagoniste. Con il tuo aiuto, possiamo garantire che le partigiane continuino a lottare con noi e noi con loro nella difesa di valori e diritti che non possiamo dare per scontati.

Grazie per il tuo sostegno.

100%
-2 Giorni
Parità di generePace, giustizia e istituzioni solide
LIBERE GOLOSITA': ACCENDIAMO IL CUORE DEL NUOVO LABORATORIO

Immagina di svegliarti ogni giorno nello stesso spazio ristretto, circondato da mura che confinano il tuo corpo e il tuo pensiero. Immagina di vivere in un mondo in cui ogni piccola libertà è un lusso che non ti appartiene più. Immagina di dover chiedere il permesso per ogni necessità e di affidare la gestione della tua persona a un sistema che decide per te.

Immagina di non poter fare altro che immaginare.

Ora, immagina un luogo in cui queste mura diventano un ponte verso un nuovo e vero inizio. Dove l'arte della pasticceria si trasforma in uno strumento di emancipazione e riscatto. Un luogo in cui il profumo del burro e della vaniglia si mescolano con una dolce aria di possibilità. Qui, le mani che prima erano addormentate ora impastano con cura e sfornano delizie. Le menti che prima erano sopite ora ridanno un senso al tempo, con passione e dedizione.


Questo luogo esiste e questo è il laboratorio di pasticceria artigianale di LIBERE GOLOSITÀ


LA MAGIA DAL 2019: 
TRASFORMIAMO IL TORTO IN LAVORO E IL LAVORO IN DOLCEZZA

Dal 2019, nel laboratorio interno al carcere di Vicenza, ogni giorno le persone detenute e impiegate nel progetto, scrivono nuovi capitoli della loro storia, dedicandosi - un impasto alla volta, cottura dopo cottura - alla produzione di biscotti, torte, snack salati e lievitati stagionali come colombe e panettoni. Guidati da maestri fornai e pasticceri, ricevendo formazione e un lavoro qualificato dimostrano che il cambiamento è possibile se supportato da un’opportunità.

J., uno dei partecipanti afferma: “Se lo scopo del carcere è rieducativo, è importante che ci siano occasioni”. Libere Golosità rappresenta proprio questa possibilità di riscatto. 

Oggi è con entusiasmo che ti sveliamo l’espansione del nostro progetto al di là delle mura carcerarie, perché non parliamo solo di numeri, ma delle vite e destini di persone che insieme abbiamo il potere di cambiare.

 

IL NOSTRO SOGNO: ACCENDIAMO INSIEME IL CUORE DEL NUOVO LABORATORIO 

L’ entusiasmo nei nostri prodotti artigianali ha alimentato la crescita di Libere Golosità che oggi è attiva con due negozi monomarca, uno in centro a Vicenza e uno a Schio (VI). Tuttavia sono le testimonianze di successo dei partecipanti al nostro programma che ci hanno spinto a guardare oltre, aprendo la strada ad una nuova sfida: Stiamo lavorando per l’apertura di un nuovo laboratorio nel cuore di Vicenza, al di fuori delle mura carcerarie, per offrire una reale e sostenibile opportunità lavorativa a coloro che, scontata la pena, si troveranno nella delicata fase del reinserimento sociale. 
La visione è chiara: offrire continuità lavorativa a coloro che escono dal carcere affinché la libertà non sia un traguardo, ma un autentico nuovo inizio.

Abbiamo già acquisito il luogo ideale e stiamo lavorando alla ristrutturazione, all’allestimento e all’attrezzatura del nuovo spazio per renderlo pronto ad accogliere nuove storie di nuovi inizi a partire dall'estate 2025.

Ti chiediamo oggi di unirti alla nostra squadra, ringraziandoti fin da ora per quanto deciderai di donare.

Abbiamo scelto di destinare il tuo prezioso contributo all’acquisto del cuore pulsante del nuovo laboratorio, dedicandoti così il luogo caldo e accogliente dove il sogno della pasticceria prende vita: il grande forno rotativo! Il costo di questo strumento professionale è di 20.000 euro. Grazie ai 10.000 euro già raccolti, siamo a metà del cammino. Siamo certi che con il tuo aiuto possiamo completare questo percorso.

La tua decisione di contribuire oggi è un'azione che incide profondamente sul tessuto stesso della nostra Comunità, rendendola più forte, inclusiva, sicura… e dolce! 

 

IL LAVORO IN CARCERE E LA RIEDUCAZIONE SOCIALE 

Il lavoro in carcere è più di un'attività; è una chiave fondamentale per la reintegrazione sociale delle persone detenute, un diritto sostenuto dalla Costituzione italiana e dall’Ordinamento Penitenziario. Queste leggi, oltre a sancire il diritto al lavoro, sottolineano anche l'importanza della rieducazione come scopo principale della pena, preparando i detenuti al reinserimento nella società. Questo contesto è la base su cui si fonda "Libere Golosità", un progetto che, attraverso l’arte della pasticceria, utilizza il lavoro come strumento di rieducazione attiva, offrendo alle persone detenute sia una professione che una nuova prospettiva di vita. 
"Libere Golosità" è la promessa che la libertà e la dignità possono fiorire anche nei luoghi più improbabili.

 

CHI C’È DIETRO IL PROGETTO: GABBIANO 2.0 SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Dal 2014, nel territorio di Vicenza, Gabbiano 2.0 funge da catalizzatore di cambiamento sociale. Dedicata a creare opportunità lavorative per le persone più vulnerabili della nostra società, la cooperativa utilizza il lavoro come un potente strumento di valorizzazione umana e integrazione sociale. La nostra missione? Trasformare la fragilità in forza e il disagio in opportunità.

All'interno delle mura della Casa Circondariale di Vicenza, gestiamo non solo "Libere Golosità", il nostro laboratorio di pasticceria, ma anche un laboratorio per attività di assemblaggio conto terzi. Questi spazi sono più che semplici luoghi di lavoro; sono ambienti di rinascita, crescita e riscatto. Collaboriamo strettamente con l'Equipe trattamentale della Casa Circondariale e le assistenti sociali dell'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna per sviluppare percorsi di reinserimento lavorativo che, grazie alle misure alternative alla detenzione, offrono ai nostri beneficiari solide basi per un efficace processo di reintegrazione nella società.

Estendiamo la nostra azione anche al di fuori delle mura carcerarie, fornendo ad enti pubblici e clienti privati servizi di manutenzione del verde, custodi di parchi, pulizia e sanificazione. Gestiamo inoltre altri tre laboratori esterni specializzati in assemblaggio, confezionamento e controllo qualità, creando opportunità lavorative e percorsi occupazionali che promuovono lo sviluppo di competenze professionali.

Crediamo fortemente che la collaborazione sia fondamentale per il successo del nostro lavoro. Siamo in stretto contatto con le reti territoriali, i Servizi Sociali dei Comuni, i servizi specialistici delle Aziende Sanitarie (Ser.D, SIL, CSM), i Centri per l'Impiego, le Comunità Terapeutiche, nonché con cooperative sociali e aziende del settore privato, per tessere una rete di supporto che abbraccia e solleva chi è stato lasciato ai margini.

La nostra cooperativa è certificata UNI EN ISO 9001:2015 per la “progettazione e gestione degli inserimenti lavorativi per persone svantaggiate”, garanzia di standard qualitativi estesi a tutte le attività. Come membri del Consorzio Prisma, di LegaCoop e del consorzio CSV, partecipiamo attivamente allo scambio di idee, progetti e formazione continua, permettendoci di restare al passo con le nuove sfide sociali e bisogni emergenti. 

Con "Libere Golosità" e tutte le nostre iniziative, ci impegniamo a riaffermare il valore di ogni individuo, trasformando la società un passo alla volta. Il nostro obiettivo è costruire una comunità dove ognuno possa sentirsi parte di un tutto, imparare, crescere e contribuire attivamente a un futuro migliore a beneficio di tutti.

94%
-16 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Far finta di esser sani

Far finta di essere sani - 21 e 22 Dicembre 2024 a Santo Stefano Quisquina

In un mondo che ci abitua all'indifferenza, abbiamo deciso di non voltare lo sguardo. "Far finta di essere sani" è più di un evento: è una denuncia sociale, un grido di indignazione contro le ingiustizie e le discriminazioni che permeano la nostra quotidianità.

Il 21 e 22 dicembre 2024, a Santo Stefano Quisquina, ci riuniremo per confrontarci, riflettere e lanciare un messaggio chiaro: il cambiamento è possibile, ma solo se siamo noi a volerlo.

Abbiamo bisogno del tuo supporto per realizzare questo evento. Ogni contributo ci permetterà di:

  • Organizzare dibattiti e momenti di riflessione;
  • Coinvolgere giovani, artisti e attivisti;
  • Dare voce a chi ha il coraggio di denunciare le ingiustizie.

Perché donare? Il mondo sta cambiando, ma la direzione che prenderà dipende da ognuno di noi. Il tuo sostegno ci permetterà di dare vita a un movimento di consapevolezza e solidarietà, per una società più giusta e inclusiva.

Unisciti a noi e sostieni "Far finta di essere sani": insieme possiamo fare la differenza. Ogni piccolo gesto è un passo verso il cambiamento.

Con il tuo aiuto, possiamo trasformare questo evento in un grido di speranza e riscatto. Grazie per il tuo supporto!

Per il nostro evento, abbiamo deciso di ringraziarti per il tuo supporto con delle ricompense speciali. In base alla tua donazione, riceverai premi esclusivi che potrai sfruttare durante l'evento!

Teniamoci in contatto!
Per qualsiasi domanda o curiosità riguardo l'evento del 21 e 22 dicembre 2024 a Santo Stefano Quisquina, o se desideri maggiori dettagli sulle modalità di donazione e sulle ricompense, non esitare a contattarci! Siamo qui per ascoltarti e fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Seguici su Instagram @_farfintadiessersani_ o su @_facciamocisentire per restare aggiornato sugli ultimi sviluppi, le novità del programma e per scoprire contenuti esclusivi legati all'evento. È il modo migliore per entrare a far parte della nostra community e seguire da vicino il nostro percorso.

Preferisci scriverci direttamente? Puoi inviarci un'email a f.sentire2022@gmail.com: siamo sempre disponibili a rispondere alle tue domande e a darti tutto il supporto necessario per far si che tu sia presente.

Il cambiamento parte anche da te, e la tua voce è importante! Siamo qui per costruire qualcosa di grande insieme.

Ecco come funziona:

  • Donazione di 5€: Ricevi 2 ticket per partecipare al sorteggio di un quadro unico creato per l’evento.
  • Donazione di 12€: Ricevi 1 ticket per il sorteggio + un pranzo o una cena (panino + bibita) durante l'evento.
  • Donazione di 25€: Ottieni una felpa esclusiva con il logo dell'evento + 1 ticket per il sorteggio.
  • Donazione di 50€ o più: Ricevi una felpa con il logo + un assortimento di prodotti enogastronomici locali + 1 ticket per il sorteggio.

E non finisce qui! Per ogni 2,50€ aggiuntivi oltre le soglie, riceverai 1 ticket extra per aumentare le tue possibilità di vincere il quadro.

Sostieni la causa e scegli la tua ricompensa!
Il tuo contributo non è solo un gesto di solidarietà, ma anche un modo per partecipare attivamente a un evento che mira a creare consapevolezza e cambiamento. Grazie per il tuo sostegno!

Non vuoi una ricompensa?
Puoi anche decidere di donare una cifra qualsiasi, tramite l'opzione “Contribuisci”, senza richiedere nessun reward. Ogni contributo, grande o piccolo, farà la differenza e ci aiuterà a rendere possibile l'evento.

N.B.: Se non potessi ritirare il tuo premio durante le giornate dell'evento, niente panico! Saremo felici di concordare un'altra data per il ritiro in presenza. In alternativa, possiamo spedire il premio, con eventuali spese di spedizione a carico del donatore.

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-16 Giorni
Ridurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
STORIE DI LIBRI LIBERAZIONE LIBERTÀ

La liberazione dal nazi-fascismo è passata anche attraverso i libri. E a Città di Castello, città dell'Umbria e importante polo tipografico ed editoriale a livello nazionale, è passata attraverso due pubblicazioni che, con la voglia di “riderci sopra”, hanno decretato la fine di quella paura e reverenza forzata al regime, che obbligava anche gli editori (come tutti) all’autocensura e, se non proprio all’omologazione al credo mussoliniano, all’astensione dalla critica aperta. Nel mezzanino sopra la libreria Paci di Città di Castello, piccolo luogo in cui continuò imperterrito lo scambio di idee e opinioni, il libraio editore Giuseppe Paci, l’Avvocato Rodolfo Palazzeschi e altri amici frequentatori ostinati del libero pensiero raccolsero in fogli e quaderni - segretamente, si può dire clandestinamente - materiale satirico sul duce e il regime: barzellette, storielle, canzoni… che poi confluirono nella pubblicazione, subito dopo la caduta del fascismo e la fine della guerra, de “IL BARZELLETTIERE, RACCOLTA COMPLETA DI BARZELLETTE DELL’ERA FASCISTA” e de “LA ROMANTICA AVVENTURA DEL PELATO”

Il progetto STORIE DI LIBRI, LIBERAZIONE, LIBERTA’ vuole raccontare, attraverso la specifica vicenda di queste pubblicazioni e dei suoi protagonisti, i fatti della storia in quel momento cruciale di liberazione da un regime opprimente e liberticida, che ha interessato il territorio altotiberino a fine 1944 e quello nazionale l’anno successivo. Gli strumenti del racconto saranno: - Una mostra, una conferenza spettacolo e la ristampa anastatica dei due libri in unico volume double-face, per la quale si ricorre al crowdfunding attraverso la piattaforma di EPPELA.

La digitalizzazione delle due pubblicazioni è realizzata dal corso di Grafica e Comunicazione dell’IT Franchetti-Salviani di Città di Castello

I due libri, di grande valore storico contengono 300 barzellette sul duce e il fascismo (più in appendice altri testi satirici) e un romanzo farsa sulla vita sentimentale del duce, tratto dalle cronache rosa dell'epoca.

STORIE DI LIBRI, LIBERAZIONE, LIBERTA’ è in collaborazione con Comune di Città di Castello, ANPI, sezione di Città di Castello, Istituto di storia politica e sociale “V. GABRIOTTI”, MUA (Musei Umbria Alto Tevere ), Biblioteca Carducci, MEDEM A.P.S. e vuole celebrare gli 80 anni dalla liberazione di Città di Castello dal nazi-fascismo ricordando, con queste due opere editoriali, anche quelle azioni che pur in forma disarmata, e senza spargimento di sangue, contribuirono al processo di liberazione, oltre che dei corpi e dei territori, anche delle menti e degli spiriti.

Avente sede nella centralissima piazza Matteotti n. 2 a Città di Castello, l’Archivio storico della Libreria editrice Paci LA TIFERNATE e della Casa editrice IL SOLCO raccoglie la documentazione riguardante due interessanti realtà editoriali tifernati del 1900: la libreria editrice Paci LA TIFERNATE (fondata da Giuseppe Paci nel 1926) e la Casa editrice IL SOLCO (fondata nel 1921).

La ricca documentazione (comprendente opere a stampa, bozzetti, disegni, corrispondenza, matrici tipografiche, contabilità, documentazione societaria…) racconta di una storia passata, ma viva e di una intraprendenza e passione che, pur con pochi mezzi economici, hanno saputo creare dei veri capolavori editoriali ed essere un dinamico riferimento culturale per la città in un periodo difficile quale quello della seconda guerra mondiale e del dopoguerra.

Inventariato da Antonella Lignani ed Enrico Paci nel 2012, l’archivio è stato dichiarato nel 2016 di “notevole interesse storico” da parte della Soprintendenza archivistica per l’Umbria. Nel 2023 è stato inserito nella Rete Interattiva Museale dell’Alto Tevere e tra i luoghi culturali della Regione Umbria.

 

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-97 Giorni
Istruzione di qualitàPace, giustizia e istituzioni solide
T'ses Folk per l'80° anniversario della Liberazione

Cari amici, conoscenti, fans e chi più ne ha ne metta, come qualcuno di voi già sa, in questi ultimi anni ci siamo dedicati alla realizzazione di uno spettacolo di canti e letture legate alla lotta di liberazione partigiana. Un percorso che riflette nella storia locale delle Valli di Lanzo e del Canavese i fatti nazionali, e racconta le gesta di chi in questi luoghi ha deciso di schierarsi contro il fascismo e nazismo pur apparendo questa una lotta impari. 

È un racconto che lega i testi, narrati dalla voce di Giovanna, con i canti della Resistenza cantati da Lalla, alcuni noti e altri meno. 

Abbiamo iniziato in sordina portando questo spettacolo al rifugio Monte Soglio nel 2021 e poi nel 2022 al Wine Nest a Torino. Poi il 25 aprile 2024 l’abbiamo presentato al Pranzo dell’Anpi di Nole e la sera stessa al circolo Arci di Beinasco “Violeta Parra”, invitati dall’Anpi di Borgaretto. Una giornata emozionante seguita da una bellissima restituzione del pubblico con abbracci e vive commozioni dei presenti.  Ciò ci ha convinto che vale la pena realizzare qualcosa che resti, che possa essere fruito come racconto storico o semplicemente essere ascoltato come testimonianza e raccolta di canti della Resistenza, suonata alla T’Ses Folk!!! 

Il prossimo 25 aprile 2025 sarà l’80° anniversario della Liberazione e abbiamo deciso che il momento è quello giusto. 

Apriamo quindi questo crowfounding, per aiutare i T’ses Folk a realizzare una registrazione audio delle tracce musicali e dei testi narrati. Ciò porterà alla stampa di CD che omaggeremo a chi di Voi ci aiuterà in questa raccolta!

Quindi… si parte!! Il budget che abbiamo stimato di raccogliere è di 1500€ e serve per coprire le spese per la stampa di almeno 300 CD in formato leggibile su tutti i supporti, e per lo studio di registrazione. 

Partecipate!!! oltre alla ricompensa morale, vi aspetta un CD in omaggio!!!

 

24%
-36 Giorni
Pace, giustizia e istituzioni solide
La storia di Carlo. Una storia antifascista

 

La storia di Carlo è la storia di un internato militare italiano che nel settembre del'43 scelse da che parte stare. Si rifiutò di aderire alla Repubblica fascista di Salò e diede inizio, insieme a tanti altri militari, a una importante forma di resistenza disarmata. Un pezzo di storia dimenticata che vogliamo far tornare alla luce e condividere soprattutto con le nuove generazioni. 
La storia si articola in due parti principali: la vita nel Lager nazista e il ritorno a casa.

Il materiale del progetto è raccolto in un blog.

Chi siamo
Antonella Asti è la nipote di Carlo, l'IMI protagonista della storia. Ha scritto il monologo “Ho detto NO” mossa dalla passione di chi crede nell'attualità dei valori che hanno sostenuto la resistenza antifascista. 

Paolo Pintabona è regista e interprete dello spettacolo teatrale “Memoria di un ritorno. L'importanza di dire NO” di cui ha curato l'adattamento teatrale dal testo “Ho detto No”. 

Cosa abbiamo già fatto 
Il 19 ottobre 2024, alla Casa della Memoria di Milano, si tiene lo spettacolo teatrale “Memoria di un ritorno. L'importanza di dire NO”. Lo spettacolo è promosso dalle associazioni che hanno sede presso la Casa della Memoria di Milano e dall'ANEI Milano. 
Un altro spettacolo è in programmazione a Lodi, la città di Carlo, grazie al sostegno di ANEI Lodi e ANPI Lodi.

Cosa vorremmo realizzare
I fondi della raccolta saranno utilizzati per:

  1. creare un podcast sulla Storia di Carlo
  2. portare lo spettacolo teatrale in una scuola di Milano o Lodi, con laboratorio di approfondimento sul tema della guerra, della violenza e delle discriminazioni (abbiamo già avuto diverse richieste).

Il progetto nasce con la finalità di trasformare la storia di Carlo in uno strumento di "memoria attiva" e di didattica per le nuove generazioni. Suo obiettivo principale è stimolare l'immaginazione e l'immedesimazione dei suoi interlocutori, far emergere emozioni e curiosità, trasmettere dubbi e interrogarsi sul presente.

1. Il Podcast è uno strumento importante se si vuole raggiungere un pubblico giovane e abituato ad utilizzare i social. La "memoria" deve essere trasmessa anche attraverso queste nuove forme di comunicazione sociale. Il progetto intende trasformare la STORIA DI CARLO in un podcast a disposizione anche delle scuole.

2. La  campagna di sensibilizzazione è rivolta alle scuole medie superiori. Lo spettacolo sarà oggetto di dibattito e approfondimento  per riflettere sui contesti attuali caratterizzati da violenza e discriminazioni. Contesti nei confronti dei quali sarebbe opportuno esprimere un NO. Una forma di resistenza, una scelta etica che riguarda le vicende del presente e che si lega in qualche modo al passato.

Qualora dovessimo raccogliere una somma inferiore a quella richiesta, ci impegniamo a sviluppare almeno una delle attività previste. Pertanto il progetto sarà rimodulato in base agli importi raccolti, nel seguente modo:

  • PODCAST e almeno uno spettacolo teatrale nelle scuole (fondi raccolti pari al 100%)
  • solo PODCAST (fondi raccolti inferiore al 100%)
  • almeno uno spettacolo teatrale nelle scuole (fondi raccolti inferiore al 100%)

 

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-71 Giorni
Istruzione di qualitàPace, giustizia e istituzioni solide
Cortometraggio "LA STELLA CADENTE"

Ciao a tutti,

sono Alessio Lupu, regista e attore di Roma, voglio proporvi e chiedervi un piccolo ma importante aiuto per portare alla luce il mio nuovo cortometraggio “La Stella Cadente”.

Ogni donazione sarà fondamentale per coprire le spese di noleggio delle attrezzature professionali, garantendo la qualità visiva e tecnica necessaria per dare vita a questa storia intensa e profonda. La realizzazione del corto avverrà interamente a Fiuggi e nei successivi dintorni del Lago Canterno, nella regione Lazio di Italia.

SINOSSI

Leonardo è un giovane tossicodipendente con un sogno apparentemente irraggiungibile: diventare una stella del cinema. Vive insieme alla sorella Marta in una roulotte, dove lei, con grandi sacrifici, lo sostiene pagando le sue lezioni di recitazione. Tuttavia, le cattive abitudini di Leonardo e le sue frequentazioni oscure condurranno la storia verso un epilogo drammatico, in bilico tra speranza e disperazione.

“La Stella Cadente” non è solo un cortometraggio: è una riflessione sui sogni, sulle scelte  che facciamo e sui sacrifici che siamo disposti a compiere per chi amiamo.

 

Come puoi aiutare:

Ogni contributo, piccolo o grande, farà la differenza. Puoi sostenere la realizzazione del progetto effettuando una donazione tramite bonifico bancario:

IBAN: IT75E3608105138283848983865

CAUSALE: “La Stella Cadente”.

 

CHI SONO:

ShowReel Alessio Lupu: 

Alessio Lupu, è un regista e attore di Roma che realizza diversi cortometraggi, partecipa a spettacoli teatrali e scrive diverse sceneggiature.

Autore del libro “L'ultima Speranza” segue una formazione professionale attoriale e registica presso l'Accademia Cineteatro di Roma.

Partecipa come giurato all'81° Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia ed è in concorso al David di Donatello 2025 con il corto “La sua nebulosa”.

Regista Alessio Lupu

CAST:

Protagonista (Leonardo): FRANCESCO PRATINI

Co-Protagonista (Marta): FEDERICA ALESSANDRONI

Personaggio secondario: Giulia Cragnotti

Personaggio secondario: Andrea Dolcini

Personaggio secondario: Giordano Fochetti

 

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-56 Giorni
Vita sulla terraPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
GAIA... QUANDO IL SILENZIO FA' RUMORE

La Storia di Gaia: Una Battaglia Vinta, Un Nuovo Inizio per Molti
Gaia è una bambina di appena quattro anni, nata senza un rene, e la sua storia è una di quelle che merita di essere raccontata. La sua famiglia ha dovuto affrontare una lunga e difficile battaglia contro la burocrazia, culminata con il riconoscimento dell'invalidità civile da parte dell'INPS. Una vittoria ottenuta grazie alla tenacia dei suoi genitori e all'aiuto di un legale, ma soprattutto grazie alla forza di Gaia, che nonostante la sua giovane età affronta ogni giorno una vita fatta di visite mediche e riabilitazione.

Il Progetto: "Il Silenzio di Gaia"
Ma la storia di Gaia non deve rimanere solo un racconto isolato. Da questa esperienza nasce un progetto cinematografico intitolato "Il Silenzio di Gaia", che vuole sensibilizzare l'opinione pubblica e dare voce a tutti quei bambini e famiglie che vivono situazioni simili. Il nostro obiettivo è non solo raccontare la storia di Gaia, ma anche creare qualcosa di più grande: una fondazione a suo nome.

La Fondazione Gaia
La Fondazione Gaia sarà un punto di riferimento per tutti i genitori di bambini nefropatici. Grazie ai fondi raccolti, vogliamo supportare queste famiglie nel loro percorso, offrendo assistenza logistica e finanziaria per recarsi presso il servizio di nefrologia pediatrica del Policlinico di Messina, un centro di eccellenza per la cura di patologie renali pediatriche. Vogliamo garantire che nessun bambino venga lasciato indietro, e che ogni famiglia abbia il sostegno di cui ha bisogno per affrontare le difficoltà legate a queste gravi patologie.

Come Puoi Aiutare
Per realizzare tutto questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto. Il nostro obiettivo è raccogliere 200.000€ che verranno utilizzati per finanziare il film "Il Silenzio di Gaia" e per avviare la Fondazione Gaia.


Unisciti a Noi
La storia di Gaia è una storia di speranza, ma anche di determinazione e coraggio. Con il tuo aiuto, possiamo trasformare questa vittoria personale in un movimento che cambia la vita di tanti altri bambini. Unisciti a noi, sostieni "Il Silenzio di Gaia" e aiutaci a dare una voce a chi non può gridare.

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-38 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Tutti i progetti
CoopForUcraina

La situazione in Ucraina è sempre più drammatica e in continua evoluzione. 
Ad oggi si contano oltre un milione di sfollati, centinaia di migliaia di cittadini bloccati a Kiev, Mariupol, Kharkiv e in molte altre città bombardate negli ultimi giorni.

Proprio con l’intento di sostenere queste popolazioni, Coop avvia la campagna di raccolta fondi #coopforucraina. Si parte da uno stanziamento di 500.000 euro che tutte le cooperative di consumatori hanno già messo a disposizione, sul quale andranno a sommarsi le donazioni dei soci e dei consumatori che numerosi in questi giorni hanno chiesto l’attivazione di un canale per poter dare il proprio aiuto.

Al fianco delle cooperative di consumatori, ancora una volta le tre realtà umanitarie, l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant‘Egidio e Medici Senza Frontiere, che già avevano collaborato alla campagna sui vaccini #coopforafrica, Tutte e tre già attive sul territorio ucraino con dei progetti consolidati da anni, oggi convertiti in programmi di primo soccorso.  

La campagna, avviata il 4 marzo  si pone come l’obiettivo di superare 1 milione di euro
Sarà possibile donare nelle seguenti modalità:
- alle casse dei punti vendita Coop
- online su questa pagina
- tramite bonifico su conto corrente dedicato intestato a Coop Italia: IT36H0200805364000106357816 

Aperta anche la sottoscrizione ai dipendenti Coop che vorranno donare ore del proprio lavoro; in questo caso le cooperative si impegnano a raddoppiare i contributi così raccolti.

L’obiettivo è fornire assistenza sanitaria, kit di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza al confine con l’Ucraina e quanto necessario in uno scenario in continua evoluzione, difficile in questo momento da prevedere per le stesse associazioni che pur conoscono bene quel territorio.

Finanziato
1.273.500 € Raccolti
Sconfiggere la povertàVita sulla terraPace, giustizia e istituzioni solide
Salviamo la Canapa Italiana

Lo sanno tutti, soprattutto chi l’ha acquistato in questi anni: il Cbd non è stupefacente. 

Per tutelare i consumatori italiani e gli operatori della filiera italiana con delle azioni legali si è resa necessaria questa raccolta fondi.

Dona oggi: anche una piccola donazione può fare la differenza.

PER COSA STIAMO RACCOGLIENDO I FONDI

Con questa prima tranche intendiamo raccogliere i fondi per difendere il settore italiano della canapa, costantemente sotto attacco da anni, da più front. È necessario vincere al Consiglio di Stato per liberare l'uso officinale e risolvere quindi gli usi non farmaceutici e le problematiche relative all'Olio CBD.

Affrontando il pericolo imminente uniti, diventiamo una forza attiva e preventiva. 

1️⃣  Fondo per Azioni Legali e altre Azioni:

Ricorsi Nazionali (TU Officinali al Consiglio di Stato / Decreto MinSal Olio / Tutela fiore e Ricorso Monopolio con i migliori studi legali in materia di diritto amministrativo in Italia a seconda del budget raccolto. Solo se bastassero i fondi dopo le maggiori azioni legali, si finanzierebbero anche ricorsi in Commissione Europea con i migliori esperti in leggi comunitaria e/o diffide e richieste di rettifica o invio di comunicati stampa con giornalisti e agenzie.

2️⃣ Studi scientifici ed economici  

Sulla c.d. “efficacia drogante” in lettatura scientifica con il Dott. Iacoppini (Tossicologo Sapienza) e  Avv. Simonetti (Studio Tutela Legale Stupefacenti)

sull'inoffensività e la mancanza di rischi per la salute pubblica con ricercatori e scienziati esperti

Analisi dei Costi-benefici per lo Stato dei modelli economici 
tra Distribuzione controllata modello “tabacco” che riteniamo ucciderà i piccoli operatori VS modelli integrativi della dimensione di artigianalità, made in italy e alta qualità, con disposizioni ispirate al modello degli alcolici, nei meccanismi di valorizzazione delle filiere corte con tassazione più bassa e vendita tramite negozi specializzati con Davide Fortin PhD e Avv. Maria Paola Liotti  (MPG Consulting)

Questa raccolta fondi è aperta a tutti, chi crede in questa causa può donare decidendo di mostrare o meno il proprio nome/azienda.

Il Ministero della Salute dal 2020, a prescindere dal governo e dal colore politico, continua a portare avanti gli interessi di alcune grande aziende estere a discapito di molti piccoli e medi operatori italiani e a discapito delle tasche dei consumatori con un decreto antiscientifico che inserisce le composizioni orali contenenti CBD estratto dalla Cannabis, nella tabella B dei farmaci stupefacenti e a rischio di abuso come fosse più rischioso delle Benzodiazepine!

Ma con questa raccolta fondi non intendiamo raccogliere le risorse soltanto per fare ricorso a questo decreto del MinSal: il settore è infatti costantemente sotto attacco.

SCARICA LA PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA FONDI IN PDF!

Il Governo ha infatti presentato e ritirato (per ora), per ben due volte, anche un emendamento alla legge sul Fisco nel quale vorrebbe limitare la vendita dei fiori di canapa non stupefacenti ai soli tabaccai con divieto di vendita diretta per le aziende agricole e per i negozianti oltre che divieto di vendita online e tramite distributori. 

VAI ALL'ANALISI DELL'EMENDAMENTO DEL GOVERNO

Un Governo che parla di posti di lavoro, di ambiente ed economia circolare, che soprattutto parla di favorire di Made in Italy, ma che così facendo taglierebbe le gambe alle giovani aziende italiane che in questi anni hanno voluto investire su questi prodotti naturali da filiera agricola italiana e che così facendo favorirebbe solo grandi aziende estere che potranno continuare a distribuire i loro prodotti in Italia a scapito dei consumatori costretti ad acquistare ad alti prezzi prodotti esteri.
L'Associazione Canapa Sativa Italia, con il supporto delle altre associazioni Sardinia Cannabis, Canavese Canapa [in corso di integrazione e aggiornamento] e tante realtà ed aziende del settore promuove questa iniziativa per finanziare queste azioni che saranno a vantaggio di tutto il settore. 

Non cediamo agli attacchi: siamo aziende che hanno investito su questi prodotti prodotti naturali al CBD, non stupefacenti e senza particolari controindicazioni come dimostrato dalla loro circolazione in questi 7 anni e che anzi, come testimoniano i clienti, possono portare benefici in termini di riduzione del danno da altre sostanze ed essere un valido sostituto di molte terapie farmacologiche che presentano effetti collaterali non indifferenti per noi e per i nostri animali domestici.

MAGGIORI INFO SULLA VITTORIA AL TAR e SUL RICORSO AL TU OFFICINALI

Vorremmo un settore normato a uso umano affinché i produttori e commercianti italiani possano lavorare con leggi chiare che tutelino sia l'operatore sia il cittadino in termini di salubrità del prodotto. 

Leggi che si basino su dati reali e ricerche scientifiche senza pregiudizi e capendo che la Canapa non è qualcosa di pericoloso o dannoso, ma uno dei migliori alleati nel contrasto alle dipendenze. 

Invitiamo le istituzioni al dialogo, ma non possiamo non prepararci a difenderci.

Questa volta con un ricorso in Italia per ottenere una sospensiva immediata del decreto del MinSal, ma anche un’azione legale in Europa, per mettere finalmente fine a queste ambiguità normative che bloccano lo sviluppo del settore e continuano a non permettere ai consumatori di ottenere prodotti provenienti dall’Italia, normati a uso umano e a prezzi accessibili.

Bisogna poi essere in grado di querelare chi fa disinformazione, di presentare studi scientifici per dimostrare l'inoffensività della canapa con valori di thc irrisori e un importante studio economico per dimostrare che il modello che proponiamo alle istituzioni è il migliore per la sicurezza dei consumatori e per l'economia italiana. 

Dobbiamo anche essere pronti a presentare ricorsi nell’eventualità di tasse troppo alte che ricadrebbero sui consumatori o disposizioni tali da impedire alle eccellenze italiane lo sviluppo di un commercio libero e responsabile.

Speriamo che il decreto del Ministro della Salute venga ritirato, per ora procediamo con il TU Officinali al Consiglio di Stato ed entro il 22/09 o massimo fine mese si valuterà se impugnare anche il Decreto MinSal e se farlo con le altre associazioni o meno. 

Ci auguriamo restino fondi finanziamento degli studi, delle ricerche scientifiche e delle attività tecnico-normative e comunicative volte a promuovere lo sviluppo della filiera italiana della canapa, ma il focus sono le azioni legali per difenderci nel breve termine.



 

Un particolare ringraziamento alle associazioni: 

Finanziato
53.435 € Raccolti
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solide
Se ci sei noi partiamo

Cominciamo con le presentazioni

Siamo la Casa Verde, sorgiamo in una delle più belle località della Toscana, una collina verde che si inoltra a sprone nella Valle dell’Arno con a fronte la cerchia dell’Appennino.
Siamo un centro di assistenza e riabilitazione polifunzionale e facciamo parte della Fondazione Stella Maris-Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

Al nostro interno esistono diverse realtà:
• 22 posti di degenza in RSD,
• 6 posti di degenza in RI – Riabilitazione Intensiva-,
• 8 posti in diurno RI,
• 20 posti presso il Nuovo Centro Diurno per adolescenti con patologia psichiatrica.


L’intervento riabilitativo-abilitativo-sociale che offriamo è condotto in stretta intesa con l’USL del territorio di provenienza dei pazienti, anche in vista del vasto problema del reinserimento sociale dei giovani assistiti. Ci configuriamo quindi come una “struttura intermedia” che ospita per un periodo determinato e poi, sempre di concerto con i servizi del territorio inviante, elaboriamo progetti per il reinserimento in famiglia o per inserimenti alternativi.
Uno degli aspetti fondamentali della presa in carico riabilitativa dei pazienti è la capacità di acquisire, recuperare e mantenere, le abilità sociali. Si parte da esposizioni graduali agli stimoli sociali in attività protette e interne ma svolte in gruppo, fino a sperimentare i singoli pazienti in attività di gruppo a loro consone per esposizione a stimoli e richieste di performance, ma eseguite all’esterno della struttura.


Questo ci aiuta a lavorare principalmente su:
• Capacità di tollerare e gestire la frustrazione data dagli stimoli esterni non controllabili e imprevedibili,
• Rispetto delle regole sociali,
• Ampliamento della sensazione di autoefficacia e abbassamento dell’ansia,
• Autonomie personali,
• Riduzione dell’isolamento socio-familiare,
• Migliorare la qualità della vita del paziente e della sua famiglia.

Le attività esterne attivate e attivabili a breve sono:
• Piscina,
• Atletica,
• Teatro,
• Trekking lungo la Via Francigena,
• Scuola,
• Gite giornaliere strutturate,
• Spesa settimanale,
• Villeggiatura settimanale al mare e in montagna,
• Partecipazione a feste e iniziative sul territorio.

È il momento di unire le forze: la nostra raccolta fondi “Se ci sei noi partiamo”

Negli anni, siamo riusciti a mantenere questi impegni grazie all’aiuto di alcune associazioni territoriali, al contributo del Gruppo Volontari di Casa Verde e ai nostri due pulmini.
Oggi ci troviamo in difficoltà perché siamo rimasti con un solo pulmino con il quale non riusciamo a fare fronte alle numerose e diversificate richieste e necessità di uscite per attività esterne. 
Il nostro obiettivo, grazie anche al vostro contributo, è quindi quello di implementare i mezzi di trasporto di Casa Verde per permettere ai ragazzi di uscire e fare esperienze guidate nel mondo con il nostro aiuto.
Nello specifico, se raggiungeremo insieme l'obiettivo di 40.000€, potremo acquistare un nuovo pulmino. 

Le donazioni superiori a tale cifra saranno utilizzate in due modi:
se raddoppieremo l'importo, potremo acquistare due pulmini, ampliando così le nostre possibilità di supporto.
In caso contrario, i fondi raccolti saranno destinati ad attività ricreative e organizzazione di trasferte, utilizzando il pulmino stesso. 
Queste attività includeranno escursioni all'aria aperta, come gite al mare e in montagna, oltre a uscite al cinema e altre iniziative.

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT45Y0623014002000043228314 - intestato a IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “Se ci sei noi partiamo” in corso su Eppela.
Finanziato
45.577 € Raccolti
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Progetto speciale
Lo Svarione in Taverna - Card Game

È una notte davvero di Merdor e la vostra compagnia cerca riparo nei caldi locali della taverna più lurida e sgangherata del villaggio. Nonostante le numerose pause cannetta della giornata, siete davvero stanchi e vorreste soltanto tracannarvi una bella pinta di birra e mangiare un gustoso camogli. 

E chi lo sa, magari riuscirete a trovare persino un pusher che, per una volta, non è in ritardo! In fondo vi hanno detto che questa taverna è il luogo ideale per trovare canapa di ottima qualità. Per i più temerari ci sono anche funghetti allucinogeni e orsetti gommosi davvero speciali.

Una pinta tira l’altra e gli animi iniziano a scaldarsi. Non riuscite a decidere se è meglio il fuorismo dei vostri giorni o quello di una volta. Qualcuno sostiene che un cavallo costa 100 euro e sembra proprio che uno di voi si sia cagato addosso… 

Intanto nella sala si muovono strani individui. Vi sembra di vedere uno che gira nudo per il locale e dei loschi figuri vestiti di nero chiedono a ogni avventore se hanno da fumare: sembrano quasi degli sbirri sotto copertura!

Ma ormai siete tutti ubriachi fradici e pure fatti come delle pigne. Avete perso la cognizione del tempo e qualsiasi tipo di inibizione. Un tizio al tavolo accanto sta blaterando qualcosa di insensato su Svarion che… quando c’era lui, l’erba era più verde. Uno di voi non si trattiene, gli molla uno schiaffo e… scatta la rissa!

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte ispirato allo Svarione degli Anelli, la più famosa parodia italiana della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli

Ideato dalle menti scapestrate (e annebbiate?) di Fabio Macchi e Andrea Palmieri nel 2005, lo Svarione è una miniera di battute e situazioni esilaranti che hanno fatto la storia. Esistono persone – magari proprio tu che stai leggendo! – che conoscono a memoria interi dialoghi e che quando pensano ai personaggi dei film li sentono parlare con le voci di Ganjalf e Arabong.

Eppure lo Svarione è rimasto per molto tempo soltanto un fenomeno del web… almeno fino a questo momento! Lo Svarione in taverna. Che botta! è il gioco di carte pronto a invadere le vostre case e a colpirvi con una dose di sanissimo fuorismo

Entrate nella taverna più sconclusionata di sempre: vi aspetta una rissa coi fiocchi, capace di far impallidire anche il più feroce orco della Terra di Merdor. Ma la vostra non è una compagnia normale e con tutta la canapa che gira per il locale… le sorprese sono sempre dietro l’angolo! 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è stato ideato per offrirvi un’esperienza divertente e sconclusionata, grazie a:

· un set di regole pensato per rendere ogni partita unica e imprevedibile, che obbligherà i giocatori a elaborare una strategia vincente e ad affrontare gli imprevisti, o “svarionate”, che ravviveranno la rissa;

· un vasto catalogo di personaggi, oggetti e situazioni resi celebri dallo Svarione degli Anelli, perfetti per farvi entrare nell’universo fantasy più “fatto” che sia mai esistito;

· una lunga serie di illustrazioni, che renderanno l’esperienza di gioco ancora più immersiva e spassosa.
 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti, in cui i partecipanti si sfidano in una gara all’ultima “botta”. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra otto eroi dello Svarione degli Anelli: Ganjalf, Arabong, Givemix, Rizlas, Sboromir, Godo, Sam e… Svarion in persona! Ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

Siete pronti per una rissa all’ultima botta?

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte molto compatto, perfetto per ogni occasione e facile da trasportare. Per giocare vi servirà soltanto un tavolo, la scatola di gioco col suo contenuto e… sarete voi a decidere come accompagnare queste serata all’insegna della fattanza!

La scatola di gioco conterrà:

- 8 carte “Eroe”;

- 40 carte “Arma improvvisata” (di cui 8 “Arma unica”);

- 31 carte “Difesa disperata”;

- 39 “Svarionate”;

- 8 carte “I tuoi colpi” (1 per ogni eroe);

- 8 segnalini colpo (da usare sulla carta “I tuoi colpi”);

- il manuale di gioco.

Se ci saranno abbastanza fattoni… cioè, sostenitori, che decideranno di aiutarci in questo progetto, le carte disponibili potrebbero addirittura aumentare

 

 

 

SPEDIZIONE

Nessun partecipante dovrà sostenere spese aggiuntive per la spedizione. Sappiamo che vi servono i soldi per i vostri… passatempi, per cui abbiamo deciso di venirvi incontro! Le spedizioni inizieranno indicativamente verso la fine di novembre, al netto di eventuali ritardi legati a imprevisti dell’ultimo minuto. Controllate la vostra casella mail per rimanere aggiornati sulla campagna e sui suoi sviluppi!

 

GLI AUTORI

Fabio Macchi, alias Il Fabio

Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo

Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2

È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

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Tea Project

Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.

Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.

Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).

Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

Finanziato
29.667 € Raccolti
Imprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Sosteniamo l’Archivio Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea

La memoria col tempo scompare, se non viene ravvivata e mantenuta con cura, e la storia può essere distorta: per questo ci sono importanti realtà come l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, che dal 1953 conserva le preziose carte del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e della Resistenza fiorentina. 

Nel corso degli anni l’Istituto, che ha sede a Firenze, ha rinnovato la sua identità e funzione, fondendo il suo ruolo conservativo con attività culturali, didattiche e di ricerca. «Siamo nati per conservare le carte del Comitato e delle associazioni legate alla Resistenza. Ma nel tempo la nostra missione ha abbracciato una prospettiva più ampia, portando l’Istituto a trasformarsi in un centro di cultura» racconta il direttore Matteo Mazzoni.

La memoria della Resistenza

La memoria della Resistenza, una pietra miliare della missione dell’Istituto, sta però attraversando una fase critica: «Con la graduale scomparsa dei testimoni diretti, l’Istituto assume una rilevanza maggiore nel preservare e diffondere la memoria di quegli eventi», sottolinea Mazzoni. 

La pandemia ha accelerato una transizione verso il digitale e «ci ha spinti a riconsiderare le nostre modalità operative. Ci siamo riconvertiti all’online, utilizzando piattaforme come YouTube e Facebook per mantenere viva l’interazione con il pubblico».

Fondamentale è il coinvolgimento attivo delle comunità locali e delle scuole, una missione educativa che l’Istituto abbraccia con passione: «Un ruolo per noi essenziale – afferma il direttore - Svolgiamo un compito educativo, non solo nelle scuole, ma anche attraverso corsi di formazione per adulti. 

Guardando al futuro, la vera sfida è mantenere un equilibrio tra la ricerca specialistica e la divulgazione, in un contesto in cui la ricerca storica spesso soffre di carenze di finanziamenti». 

La dimensione tecnologica emerge come una componente cruciale nell’approccio dell’Istituto. «Gli strumenti come i social e i podcast – conclude Mazzoni – sono fondamentali per portare la conoscenza storica a un pubblico più vasto, ma devono essere creati da specialisti della comunicazione e curati nel contenuto»

Il progetto per la digitalizzazione dell’archivio dell’istituto storico della resistenza

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea attualmente raccoglie all’interno del proprio archivio in forma cartacea oltre 10.000 documenti di enti e di persone.

Con la raccolta fondi, promossa da Unicoop Firenze e Fondazione il Cuore si scioglie, verrà acquistato un software, implementandolo con le strutture informatiche adeguate, per rendere possibile la consultazione online degli inventari e gli oltre 2.000 tra volantini e manifesti prodotti nel corso della lotta antifascista e della guerra di Liberazione.

La storia di ciò che è stato, con il trascorrere del tempo, rischia di scomparire se non viene tutelata e tramandata con cura.

Con il graduale venir meno delle testimonianze dirette di chi ha partecipato alla Resistenza, la memoria di quegli eventi è custodita nelle preziose carte redatte dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, dai gruppi e dalle persone che hanno aderito al movimento partigiano.

Per questo motivo l'Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea ha bisogno dell'aiuto di tutti noi!

Con questa raccolta fondi sarà possibiledigitalizzare e rendere consultabili online gli inventari di tutta la documentazione relativa a quegli anni e non solo, mettendo a disposizione di tutti migliaia di pagine, lettere e immagini prodotte nel corso della lotta antifascista e della guerra di Liberazione.

Finanziato
20.963 € Raccolti
Istruzione di qualitàPace, giustizia e istituzioni solide
MAI PIÚ SOLI DOPO UN INCIDENTE STRADALE

Supporto psicologico ai familiari delle vittime e agli operatori impegnati in sinistri stradali.

Quando accade un sinistro stradale mortale, la famiglia della vittima viene scaraventata in una realtà parallela.

L’Associazione Gabriele Borgogni è nata dopo la morte sulla strada di Gabriele, da un’esigenza della famiglia e degli amici di Gabriele, soli ad affrontare il dolore, di trovare supporto l’un l’altro e farsi forza reciprocamente.

COSA VOGLIAMO FARE: 

Questo progetto vuole andare a riempire proprio quel vuoto che i familiari di Gabriele hanno provato in prima persona, donando un supporto psicologico alle persone che perdono improvvisamente un loro caro sulla strada.

Il progetto di supporto psicologico si è già trasformato in un servizio attivo all’interno del Comune di Firenze dal 2017 e che da allora ha affrontato molti incidenti gravi ed altri eventi critici balzati alle cronache come il caso del turista spagnolo morto in Santa Croce, l’incidente di Duccio Dini e alcuni casi di suicidio. In totale sono stati supportati circa 140 soggetti tra familiari delle vittime e operatori della polizia municipale.

IL SUPPORTO PSICOLOGICO:

In caso di un sinistro mortale, il servizio di supporto psicologico si attiva in breve tempo e gli psicologici accompagnano gli operatori di polizia municipale nel momento di comunicazione della notizia ai familiari, facendo da supporto sia ai familiari sia agli operatori stessi.

L’esperienza del servizio attivo ha dimostrato che l’assistenza psicologica a chi ha avuto un sinistro stradale è fondamentale perché aiuta a fornire le corrette modalità di dire le giuste parole in momenti di grande dolore, preoccupazione se non totale smarrimento.

Inoltre il progetto offre supporto psicologico agli stessi operatori che, svolgendo il proprio lavoro, si trovano a dover affrontare situazioni dall’enorme carico emotivo.
 

VOGLIAMO ESTENDERE IL SERVIZIO:

Il progetto di Firenze è stato ed è all’avanguardia ma il fatto che al momento riguardi solamente chi si trova vittima di un sinistro all’interno di confini comunali crea conseguenze paradossali:  a mero titolo esemplificativo, chi dovesse avere un incidente grave in via Baccio da Montelupo, a seconda del punto in cui il tragico sinistro avesse luogo, potrebbe o meno avere diritto al supporto.  Per tale motivo, con questo progetto vogliamo estendere l’iniziativa a tutta l’area metropolitana.

La violenza stradale può colpire tutti e tutti devono essere aiutati!

La campagna è sostenuta dalla Fondazione CR Firenze: Raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, la fondazione raddoppierà la cifra raccolta.

In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna, vale doppio!

COME VERRANNO UTILIZZATI I FONDI?

La scelta degli psicologi avverrà per bando.

Chi c’è dietro

Il progetto nasce dall’idea che una collaborazione tra l’Associazione Gabriele Borgogni e l’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana possa essere il perfetto binomio per realizzare l’intento comune di aiutare i familiari delle vittime di un sinistro stradale. 

L’Associazione Gabriele Borgogni è nata dall’esigenza dei suoi componenti fondatori che hanno sofferto in prima persona la mancanza di aiuto psicologico e per questo motivo vogliono rispondere concretamente ad una esigenza sentita sulla loro pelle. 

L’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana lavora ogni giorno per migliorare il benessere psicologico di individui e comunità e ha risposto con sollecitudine e grande partecipazione, fin dall’attivazione del servizio già presente su Firenze. Dunque si ritiene che un suo coinvolgimento a livello dell’area metropolitana non possa che rafforzare ed ampliare un servizio che si è già dimostrato efficace e necessario.

COME DONARE ?

Sostenere “MAI PIÙ SOLI DOPO UN SINISTRO STRADALE” è semplicissimo!

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password.

Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express). 

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto.  Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa, se non vuoi passare dalla piattaforma, potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a: 

IBAN IT39S0867302801000000460366 Causale “donazione liberale per progetto Mai più soli dopo un sinistro stradale”

Finanziato
10.540 € Raccolti
Città e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
VILLA PETTINI

UNA COMUNITÀ CHE ACCOGLIE E CAMMINA INSIEME

DI COSA SI TRATTA

Villa Pettini - una comunità che accoglie e cammina insieme” è un progetto di integrazione che offre una casa sicura alle famiglie richiedenti asilo del territorio valdarnese e che da oggi ha intenzione di rafforzarsi ancora di più, allargando la comunità e offrendo nuove opportunità di conoscenza e scambio reciproco, crescita personale e professionale.

 

Villa Pettini

Nell’area del Valdarno, tra Firenze e Arezzo, dal 2016, grazie all’attività della Fondazione Giovanni Paolo II e del Punto Famiglia, Villa Pettini fornisce una casa sicura alle famiglie richiedenti asilo che arrivano da ogni parte del mondo. Offrire una “casa” significa anche cercare ogni giorno di  costruire percorsi di conoscenza e relazioni significative;  uno scambio continuo tra gli ospiti accolti, la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni del territorio.

“Il giorno più bello della mia vita è stato qualche mese fa, qui a Villa Pettini, quando mi sono resa conto che avevo mio figlio più piccolo, tranquillo di fianco a me. Mia figlia era a scuola, mio marito al lavoro. Avevamo finalmente raggiunto la tranquillità.”

Rahma; ospite di Villa Pettini (nome di fantasia)


COSA POSSIAMO FARE INSIEME

Da quando è nato, il progetto di accoglienza  è in continua e costante crescita numerica.  Da Casa Bethesda, spazio per la prima accoglienza, sono poi nate Casa Joy e Casa Betania per la seconda accoglienza. Adesso, a Casa Mamre stiamo ospitando 11 persone: madri ucraine con bambini.

Attraverso un’importante rete creata sul territorio, abbiamo unito forze e professionalità differenti, affinché le persone accolte possano integrarsi nel tessuto scolastico, economico e sociale del Valdarno.

Ma adesso vogliamo, e dobbiamo necessariamente, fare ancora di più:

Oltre a questo, vogliamo anche dare modo alla cittadinanza e alle associazioni del territorio di conoscere la realtà di Villa Pettini ed entrare in relazione con le famiglie accolte, dando nuovo impulso a tutta la comunità e creando un legame sempre più forte tra la popolazione e i beneficiari diretti del progetto.

LA NOSTRA IDEA DI ACCOGLIENZA

Accogliere, condividere, crescere e imparare INSIEME sono i valori che muovono da sempre la comunità che il Tavolo di Villa Pettini ha costruito negli anni, proponendo un modello che va oltre l’accoglienza, basato sulla cura dell’individuo, sull’attenzione verso le famiglie ma anche sull’autonomia e la crescita personale, nel rispetto delle fragilità e delle risorse di ciascuno.

Crediamo che accogliere significhi rispettare e valorizzare le varie culture e diversità; significhi accompagnare ed aiutare a capire la nostra cultura; significhi prepararsi e formarsi al lavoro; significhi infine “Camminare insieme “ in una Comunità fondata sulla condivisione di progetti comuni, lungo la via della Pace.

Vogliamo offrire a tutti e tutte loro la possibilità di far parte di una comunità pronta e preparata ad ospitare chi ha bisogno, con l’obiettivo di accompagnarli e non lasciarli soli in questo percorso che li attende.

Infatti, un altro importante obiettivo del nostro progetto, è rafforzare il Tavolo di Villa Pettini, migliorando le professionalità di tutte le realtà che vi partecipano attraverso percorsi di formazione specifici rivolti ai volontari.

“I tanti volontari di Villa Pettini ogni giorno sono in relazione diretta con le famiglie, in un clima positivo di dialogo, crescita, sviluppo e inclusione. Villa Pettini è già un esempio di comunità integrata, dove c’è scambio, reciprocità e dove tutti sono sullo stesso piano. Della crescita condivisa tutti sono beneficiari, non solo i nostri ospiti.” 

Tommaso Bruni, operatore Fondazione Giovanni Paolo II e responsabile dei volontari

 

Costruiamo insieme una vera Comunità

Sostenere questo progetto significa sostenere una nuova visione di Comunità, di cui anche tu puoi far parte e che puoi contribuire a creare. Abbiamo portato in sicurezza persone in fuga dagli orrori della guerra, della violenza, della povertà…

Adesso camminiamo tutti insieme verso la costruzione di un futuro di vera Pace!  Il loro futuro di integrazione e di pace, è il futuro di tutta la Comunità! Facciamolo insieme !

La tua donazione è fondamentale per la riuscita del progetto!

CHI C'É DIETRO

Il Tavolo di Villa Pettini, formato da qualche anno, è composto da tante realtà che collaborano. Tra queste:

Stefano Ermini - La Fondazione Giovanni Paolo II nasce nel 2007 a Pratovecchio Stia (Ar) per promuovere la pace e lo sviluppo in Medio Oriente e in Italia. Sin dai primi anni di vita è impegnata nella lotta alla povertà e nella tutela dell’infanzia, attraverso progetti di sviluppo e di risposta alle emergenze umanitarie. Sostiene in particolar modo i più piccoli e i giovani per aiutarli a divenire protagonisti del loro futuro, attraverso interventi educativi e di formazione professionale.

Cristina Antonelli - Punto Famiglia Villa Pettini (PFVP): associazione di famiglie per le famiglie, nata nel 2012 per essere al servizio delle famiglie, anche quelle in difficoltà, e promuovere formazione, incontro, amicizia, spiritualità. Al centro mettiamo i valori di condivisione e solidarietà, relazione ed ascolto. L’associazione, che ha ricevuto dalle Suore Minime in comodato d'uso i locali di Villa Pettini, ha messo a disposizione parte degli spazi per il Progetto di accoglienza Bethesda, nato nel 2016.

Massimo Tanzi - Qoelet è un’impresa sociale con sede a Villa Pettini, a Montevarchi, il cui obiettivo è quello di investire sulle persone, soprattutto quelle in difficoltà, dando loro l’opportunità di realizzarsi nella vita ed essere inclusi nella società, grazie all’organizzazione di corsi di formazione professionale e un costante supporto nelle fasi di inserimento e ricerca di un lavoro.

Gli altri partner del progetto 

Fondazione Migrantes - Caritas Diocesana - Fraternità della Visitazione ODV - Suore Agostiniane di San Giovanni Valdarno - Suore Minime del Sacro Cuore di Poggio a Caiano - Associazione Barnaba . 

COME DONARE ?

Sostenere la campagna “Villa Pettini” è semplicissimo:

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Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto. Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico Intestato a: Fondazione Giovanni Paolo II

IBAN: IT62R0501802800000012352795 inserendo la causale “accoglienza a Villa Pettini”

Oppure tramite Paypal: link paypalMe 

Finanziato
10.210 € Raccolti
Sconfiggere la povertàLavoro dignitoso e crescita economicaPace, giustizia e istituzioni solide
L'Arginata - Storie lungo il fiume

L’Arginata è un progetto partecipativo che coinvolgerà la comunità di Grosseto culminando in una pedalata lungo l’argine del fiume Ombrone, il 19 maggio 2024.

Un progetto innovativo che mira a valorizzare il territorio e a creare dialogo e scambio tra le generazioni: il viaggio di un'intera comunità che si attiva all'unisono!

COSA VOGLIAMO REALIZZARE

La Maremma è una terra che per la bellezza dei suoi paesaggi attrae ogni anno milioni di turisti. Ma – se si esce dal centro storico di Grosseto – quanto è realmente coinvolta la comunità nella vita culturale di questo territorio?

Ciò che abbiamo notato è che si creano poche occasioni di incontro, confronto, crescita. Pochi momenti in cui dar vita, insieme, ad un progetto culturale comune, che nasca "dal basso" e rappresenti davvero la comunità.

PERCHÉ UN’ARGINATA?

Non un semplice spettacolo ma un insieme di storie grandi e piccole.

Un percorso collettivo e inclusivo che coinvolge tutta la comunità - scuole, associazioni, imprese, famiglie, anziani - e che prevede la realizzazione di laboratori specifici in cui le persone raccontano le loro storie e le trasformano in performance artistiche. 

 

La performance finale sarà itinerante e si svolgerà lungo l’argine del fiume Ombrone, in bicicletta. Una pedalata che attraverserà il territorio e lo mostrerà in tutta la sua bellezza e diversità. I protagonisti saranno le persone con le loro storie. 

E a raccontarle saranno proprio loro: che "spettacolo", la nostra comunità!

 

LA CITTÀ COME SALA PROVA

Immaginate un’intera famiglia coinvolta nella costruzione del progetto:

  • i figli
  • i fratelli maggiori e gli adulti 
  • gli anziani 

“Anche voi partecipate all’Arginata?” 

“Hanno chiamato anche voi?” 

“Cosa vi hanno chiesto?” “

Cosa presenterete?” 

“Come lo presenterete?” 

Uno spettacolo che coinvolge tutti. Perché lo spettacolo è di tutti.

 

UNA PEDALATA LUNGA UNA VITA

Bene, adesso prendiamo la mappa del nostro comune e divertiamoci ad inventare un percorso, una pista, lungo cui raccontare la storia di Grosseto e del suo territorio! 

La partenza: il Parco della Maremma, un simbolo.

L’arrivo: le cascate della Steccaia, un altro luogo simbolo: quale grossetano, da giovane non ha mai fatto il bagno lì? Un attimo: e la pista? L’argine del fiume Ombrone, no?


 

COME AFFRONTEREMO IL PERCORSO? 

In bicicletta!

Un mezzo per tutti, anche per chi non ci va o ha paura di andarci - e può essere portato - che passa dappertutto e trasforma un lungo percorso in una meravigliosa passeggiata, anzi, pedalata.

Un grand tour in partnership con associazioni e cooperative di comunità, con rifornimenti e tappe, dove la città si racconti alla città, dove potremo riappropriarci del nostro territorio riscoprendo il valore di stare insieme, per il rilancio e la fruizione del territorio.

LO SPETTACOLO SIAMO NOI 

Ma per creare dialogo bisogna dialogare e darcene l’occasione. E quindi eccola! Una pedalata, una “girata” - come si dice in Maremma - anzi, un’Arginata.

Giovinezza, età adulta, maturità e vecchiaia: in 4 pit stop il territorio, diviso per generazioni, il proprio “spettacolo”. 

Sì, avete capito bene: perché lo spettacolo è la comunità, come nelle feste di una volta, dove tutto il paese e la città creavano da sé i propri appuntamenti e intorno a quelli si donavano occasioni di scambio e dialogo per creare qualcosa di unico, originale, irripetibile.

 

UNA BICICLETTA… NON PEDALA DA SOLA !

Un viaggio di mesi come il nostro necessita, oltre ai piedi e alle gambe, di un sostegno concreto. Nell’allestimento e nella preparazione, la comunità giocherà un ruolo fondamentale: tutti, aziende pubbliche e private, semplici cittadini, associazioni di categoria, interverranno concretamente per rendere possibile questo sogno

Per questo motivo abbiamo scelto di lanciare una campagna di crowdfunding: un modo per fare dello spettacolo di comunità una vera e propria iniziativa dal basso. Proprio come facevano i paesi di un tempo, anche noi possiamo ritrovare la forza della nostra comunità realizzando un’iniziativa tutti insieme e con le nostre forze.

Sostenere questo progetto significa dare voce ad un intero territorio e a realtà ancora sconosciute o consolidate; ma anche e soprattutto dare vita a un appuntamento replicabile anno dopo anno, che dia la possibilità di compiere un’esperienza unica di confronto, conoscenza e partecipazione a tutte le età e le inclinazioni, attraverso la realizzazione di performance sempre nuove, sempre vive.

 

 

LE RICOMPENSE PER CHI SALE IN SELLA INSIEME A NOI!

Se sei un'azienda, un'associazione, una realtà del territorio puoi entrare a far parte dei nostri partner e sostenere l'evento in tanti modi!

COME UTILIZZEREMO I FONDI RACCOLTI

Grazie al lancio di questa campagna e al sostegno di chi vorrà creare insieme a noi questo grande evento riusciremo a coprire:

  • allestimento dei 4 pit stop
  • spese per il noleggio delle biciclette
  • retribuzione dei formatori che organizzeranno i laboratori preparatori
  • spese di organizzazione, sicurezza e accoglienza per i partecipanti
  • comunicazione e gadgets dell’evento

 

LA TUA DONAZIONE VALE DOPPIO! 

Devi sapere che questa iniziativa parte dal basso ma ha già avuto una bella occasione: l’idea è stata infatti premiata dal bando "Social  Crowdfunders" promossa da Siamosolidali e sarà sostenuta da Fondazione CR Firenze che raddoppierà la cifra raccolta solo se riusciremo a raggiungere almeno la metà del nostro obiettivo in crowdfunding!

COME DONARE?

Puoi donare qui su Eppela facendo il LOGIN, utilizzando una carta credito o Google Pay e scegliendo una delle ricompense che abbiamo pensato per te oppure facendo una donazione libera. 

Se la campagna non avrà successo la tua donazione sarà riaccreditata entro pochi giorni ma noi speriamo che il sostegno di tanti, come te, ci aiuti a realizzare il nostro progetto.

In alternativa puoi fare un bonifico intestato a Associazione Confine Zero IBAN IT42C0623014300000040586676 specificando la causale “donazione liberale ARGINATA”

Per donare con Paypal
https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=XRPB77ZN4CXYC 

Con tante piccole e grandi donazioni riusciremo a raccontare la storia di un luogo facendolo diventare un teatro a cielo aperto!

Monta in sella e sostieni l’Arginata… è tua, è di tutti noi!

EHI, MA NON TI ABBIAMO ANCORA DETTO CHI SIAMO? 

Eccoci!

Siamo Chiara, Guido, Francesco e Alessia di Confine Zero, una compagnia teatrale  con sede nel cuore della Maremma Toscana, a Grosseto, che mette in scena  spettacoli site-specific, cioè pensati, scritti e messi in scena appositamente per un  luogo specifico. 

E non siamo soli

Beh, allora.. ti aspettiamo !

Finanziato
10.082 € Raccolti
Città e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Antiche Radici: Sostieni l'agricoltura contadina

Antiche Radici siamo Gabriele, Rozeta e il Piccolo Gioele. Dal 2015 abbiamo creato la nostra piccola azienda agricola a Polverigi dove produciamo ortaggi, miele, tisane e altri prodotti trasformati di altissima qualità con metodi naturali.

Abbiamo un piccolo apiario, un piccolo oliveto, un forno a legna, e conduciamo una vita molto semplice basata sull’autoproduzione, rispettando tutti gli esseri viventi e preservando la terra stessa. Vendiamo i nostri prodotti direttamente in azienda e presso i mercati locali a Km0. Organizziamo attività didattiche  e corsi perché crediamo che un mondo migliore sia possibile e che questa rivoluzione debba partire dal basso.

Purtroppo, il contratto di affitto non verrà più rinnovato e l’unico modo per continuare a proseguire questo sogno sarebbe quello di comprare la terra che noi già coltiviamo da dieci anni e il luogo in cui abitiamo.

Vorremmo continuare a resistere ed esistere. Non chiediamo un aiuto economico per noi stessi, ma per fare nostro il luogo dove continuare a crescere, trasmettere i saperi, praticare uno stile di vita alternativo e sostenibile che preserva l’ambiente e le persone che vorranno supportarci. È importante per noi che voi condividiate il progetto perché solo attraverso le vostre donazioni sarà possibile continuare questa avventura. 

Crediamo nello scambio: quindi per ciascuna donazione ricevuta vi offriamo la condivisione dei nostri saperi attraverso corsi ed altre esperienze.

 

 

Antiche Radice are Gabriele, Rozeta, and little Gioele.

Since 2015, we have created our small farm in

Polverigi, where we produce high-quality vegetables ,honey and herbal teas using natural methods. We have a small

apiary, a small olive grove, a wood-fired oven, and we lead a very simple life based on self-production,

respecting all living beings and preserving the land itself. We sell our products directly on the farm and at

local Km0 markets. We organize educational activities such as social agriculture and courses because we

believe that a better world is possible and that this revolution must start from the grassroots.

Unfortunately, the lease will not be renewed. The only way to continue pursuing this dream is to buy the

land we have been cultivating for ten years. We want to continue to resist and exist. We are not asking for

financial help for ourselves, but to make this place our own, where we can continue to grow, share our

knowledge, and practice an alternative and sustainable lifestyle that preserves the environment and the

people who want to support us. It is important for us that you share the project because only through your

donations will it be possible to continue this adventure.

We believe in exchange so for each donation we receive we offer you the sharing of our knowledge through courses and other experiences 

 

Rrënjë të lashta;

janë Gabriele, Rozeta dhe i vogli Gioele. Që nga viti 2015, kemi krijuar fermën tonë të vogël

në Polverigi, ku prodhojmë perime, mjaltë dhe çajra bimore me cilësi të lartë duke përdorur metoda natyrore.

Kemi njè bletari të vogël, një ullishte të vogël, një furrë me dru dhe jetojmë një jetë shumë të thjeshtë bazuar në

vetëprodhim, duke respektuar të gjitha qeniet e gjalla dhe duke ruajtur vetë tokën. Ne i shesim produktet

tona direkt në fermë dhe në tregjet lokale Km0. Organizojmë aktivitete edukative si bujqësia sociale dhe

kurse, sepse besojmë se një botë më e mirë është e mundur dhe se kjo revolucion duhet të fillojë nga

poshtë.

Për fat të keq, kontrata e qirasë nuk do të rinovohet. Mënyra e vetme për të vazhduar realizimin e kësaj

ëndrre është të blejmë tokën që kemi kultivuar për dhjetë vjet. Ne duam të vazhdojmë të rezistojmë dhe të

ekzistojmë. Nuk kërkojmë ndihmë financiare për veten tonë, por për të bërë vendin tonë, ku mund të

vazhdojmë të rritemi si ferme , të ndajmë njohuritë tona dhe të praktikojmë një mënyrë alternative dhe të

qëndrueshme të jetesës që ruan mjedisin dhe njerëzit që duan të na mbështesin. Për ne është shumè e

rëndësishme që ju të ndani projektin, sepse vetëm përmes donacioneve tuaja do të jetë e mundur të

vazhdojmë këtë aventurë.

Ne besojmë në shkëmbim: prandaj, për çdo donacion të marrë, ne ofrojmë ndarjen e njohurive tona

përmes kurseve dhe esperienca tè tjera nè natyrè

 

 

44%
-26 Giorni
Consumo e produzione responsabili
Aiutaci a far nascere L’Europeista

Sostieni "L’Europeista", lo spazio di discussione e iniziativa di chi crede che un’Europa unita, libera e forte sia il miglior futuro possibile per l’Italia e i suoi cittadini.

"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.

1️⃣ L’Europeista sarà un giornale? No, sarà un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online.

2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile sarà Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi sarà direttore editoriale; stiamo poi componendo la (piccolissima) redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti. Come si chiamerà l’associazione? Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.

3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, qualche evento fisico e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.

4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? 
La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.

5️⃣ Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Con il tuo aiuto, "L’Europeista" diventerà un luogo e uno strumento di informazione e di dibattito per chi crede nel sogno europeo e vuole renderlo una realtà sempre più solida.

Grazie!

69%
-26 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePartnership per gli obiettivi
Massimo Mazzucco & i Resistenti

PER PARTECIPARE ALLA SERATA, DONA IN MODALITA' “ricompense”

RICORDATE DI PORTARE UNA COPIA DELLA EMAIL DI RICEVUTA DI DONAZIONE, SE DONATE VOLENDO PARTECIPARE  ALLA SERATA DEL 13 DICEMBRE!

Cari amici e compagni di viaggio,

è di nuovo tempo di fare squadra, e questa volta abbiamo un obiettivo ambizioso: raccogliere fondi per sostenere chi non si piega alle storie che ci raccontano…. Sì, parliamo delle imposizioni “per il nostro bene,” e del diritto di pensare con la propria testa.

Questa raccolta fondi sarà suddivisa con un preciso intento: una parte andrà a supportare il nuovo documentario di Massimo Mazzucco, un vero campione nel mettere sotto la lente di ingrandimento gli aspetti più scomodi della realtà. Con coraggio e professionalità, Mazzucco sta lavorando a un progetto che smaschera i giochi di potere nel mondo delle banche, quegli stessi giochi che continuano a condizionare le nostre vite senza che nessuno di noi abbia mai firmato una delega.

Poi, c’è un altro pezzo di questa raccolta destinato a diverse persone che, durante la “panda”, hanno detto “no” alle “imposizioni” e si sono ritrovate a fare i conti con denunce e processi, con relative problematiche finanziarie. Per noi, queste persone non sono solo simboli di resistenza, ma veri e propri esempi di chi non accetta di seguire ciecamente senza alzare la mano per fare domande.

Infine, una parte dei fondi sarà destinata a "Salusbellatrix Il Camper della Libertà," il nostro progetto di seminario itinerante. Iniziare un grande viaggio per continuare a incontrare piccoli gruppi e raccogliere e raccontare in un unico intervento, lineare e ordinato dall'inizio alla fine, tutte le info circa l'inganno dell'élite finanziaria. 

Ogni persona che donerà almeno 20 euro SE LO VUOLE, potrà essere ospite ad un evento davvero speciale il 13 dicembre ore 21 a Vittorio Veneto, in cui avremo l’onore di ospitare proprio Massimo Mazzucco. Sarà una serata in cui ci prenderemo il nostro tempo per riflettere, discutere, e magari fare un po’ di sana ironia su chi ci vorrebbe docili e allineati.

PER PARTECIPARE ALLA SERATA, TI RACCOMANDIAMO di scegliere la modalità "RICOMPENSE" ALL’ATTO DELLA DONAZIONE, E DI SPECIFICARE BENE IL “COGNOME E NOME” e PER SICUREZZA scrivere “parteciperò alla serata, nei commenti”:                                                                               

essere presente nell’elenco delle donazioni, sarà l’unico modo per poter accedere!

Non mancherà un momento conviviale, dove ognuno può portare qualcosa da mangiare o bere, perché anche il cibo diventa un atto di condivisione, di ribellione e di comunità. Saremo lì per sostenere Mazzucco e tutti quelli che non temono di dire la verità. Vi aspettiamo per fare di questa serata un momento di confronto, leggerezza e forse qualche risata liberatoria.

Ci vediamo il 13 dicembre. E se qualcuno dall’alto storce il naso… beh, vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta!

82%
-9 Giorni
Le staffette partigiane ci parlano ancora

Aiutaci a pubblicare il libro che racconta la storia delle donne nella Resistenza: un riferimento per il presente e il futuro

Migliaia di donne italiane tra il 1943 ed il 1945 hanno vissuto una straordinaria stagione di vita nell’intento non solo di liberare l’Italia dalla dittatura nazifascista, ma anche di liberare se stesse scrollandosi di dosso i tradizionali modelli femminili fatti propri dal fascismo.

Per la prima volta in Italia donne comuni, di ogni età e classe sociale, hanno fatto irruzione nella storia, lottando alla pari al fianco degli uomini. Primo anelito di un lungo percorso di emancipazione, che nel dopoguerra porterà al riconoscimento del diritto di voto alle donne.

Raccolte in questo volume ci sono le testimonianze dirette di 43 donne, partigiane e staffette.

A 80 anni dalla fine della guerra e del fascismo queste donne non sono più tra noi. Per questa ragione crediamo sia nostro compito non solamente preservarne la memoria, ma incoraggiare le nuove generazioni a ricevere in consegna il testimone e portarne con sé il prezioso messaggio di lotta contro ogni forma di violenza e sopraffazione, oggi più rilevante che mai.

“Donne e Resistenza in Canavese - Il tempo non cancelli le tracce”

Il libro che vogliamo pubblicare è una rivisitazione basata sulle testimonianze dirette raccolte da Maria Paola Capra per la pubblicazione nel 2010 di “Donne e Resistenza in Canavese-Il tempo non cancelli le tracce”. Le copie di questo volume sono da anni esaurite, ma il libro continua ad essere richiesto.  Questo interesse ci ha spinti a fare il passo decisivo per riprendere in mano quelle preziose testimonianze e renderle ancora disponibili in una nuova edizione. 

Perché il tuo supporto è cruciale

La pubblicazione di un libro comporta costi significativi e abbiamo bisogno del tuo aiuto per coprire le spese editoriali e di stampa. Con il tuo contributo non solo aiuterai a realizzare questo progetto, ma darai anche un importante supporto alla salvaguardia e alla diffusione  di un messaggio di resilienza e speranza, essenziale per i giovani di oggi e per la società di domani.

Iniziativa “libro sospeso”

Se hai la possibilità di contribuire con una donazione maggiore, abbiamo pensato all’iniziativa “libro sospeso”: con la tua donazione riceverai una copia del libro e contribuirai anche alla stampa di un’ulteriore copia che sarà donata a biblioteche e scuole. Quando il libro verrà stampato ti faremo sapere a quale istituzione verrà donata la tua copia sospesa.

 

Chi siamo - una presentazione dell'autrice

Maria Paola Capra è autrice dei libri “Fiorano dalla collina di Fiorentino”(2005), “Banchette e la Resistenza”(2007),“Samone, la guerra e la Resistenza” (2009), “Donne e Resistenza in Canavese - Il tempo non cancelli le tracce” (2010) e “T’amo da morire - Suicidi, omicidi e accidenti d’amore” (2013).In ambito scolastico nel 2006 ha realizzato con il regista Pietro Contadini il documentario “Una scuola migrante” e nel 2007 ha collaborato con il regista Davide Martinoli alla realizzazione del filmato “Dire, fare, giocare”, resoconto dell’esperimento di una settimana senza tecnologia, realizzato dalla scuola media “Sandro Pertini” di Banchette, di cui è stata ideatrice e curatrice. 

Sostienici oggi

Unisciti a noi perché la memoria diretta della Resistenza in Italia non si perda con le sue protagoniste. Con il tuo aiuto, possiamo garantire che le partigiane continuino a lottare con noi e noi con loro nella difesa di valori e diritti che non possiamo dare per scontati.

Grazie per il tuo sostegno.

100%
-2 Giorni
Parità di generePace, giustizia e istituzioni solide
Molce Atelier, la sartoria che cura

Chi siamo

Ciao a tutti,
siamo Paola Maraone (psicologa clinica esperta in violenza di genere), Fernanda Muniz (responsabile della sartoria) e Adriana Morandi (stilista).
Il 25 novembre 2021 abbiamo aperto Molce Atelier: una 'sartoria terapeutica' per donne vittime di violenza, con sede nel quartiere di Niguarda, a Milano. 
La sartoria offre gratuitamente alle donne corsi di formazione sartoriale con l'obiettivo dell'inclusione lavorativa, e sostegno psicologico per ricostruire identità, autostima, senso di autoefficacia.
L’idea è nata durante la pandemia, evento ancora più devastante per le tante donne che hanno vissuto per mesi letteralmente segregate in casa, private della libertà di prendere le distanze dalla situazione di violenza che stavano vivendo. Grazie alla vittoria di un bando del Comune di Milano, abbiamo aperto uno spazio che potesse essere per loro sicuro, un 'nido' intimo e confidenziale dove, al tempo stesso, imparare un mestiere tradizionale ma ancora molto richiesto: quello di sarta
Oggi Molce Atelier è un luogo dove il lavoro 'mette in rete', dove la formazione e l’inserimento all’interno della comunità si intrecciano per costruire percorsi di indipendenza e rinascita.
Nel tempo, Molce Atelier è diventata sempre più preziosa anche perché riesce a intercettare anche un’utenza 'silenziosa', quella di persone che non si sono ancora rivolte a un Centro Antiviolenza ufficiale perché non consapevoli fino in fondo della propria condizione. Intrappolate in relazioni tossiche, cominciano a riconoscerle come tali proprio attraverso il confronto con altre donne con una vulnerabilità simile alla loro. Molce è oggi un piccolo ma importante presidio, nonché un anello di congiunzione tra il territorio e le istituzioni (con le quali lavoriamo sempre in rete). 


Il futuro di Molce Atelier

Allargando lo sguardo ai prossimi mesi, avendo cominciato a proporci come sartoria sociale anche per le produzioni conto terzi per vari committenti, per rimanere sostenibile, abbiamo bisogno di acquistare alcune nuove macchine industriali per coinvolgere sempre più sarte per formarle e offrire loro un lavoro
Attualmente sono tre le sarte assunte (con un contratto part time) presso Molce Atelier, e questo è per noi un grandissimo risultato. 
Ma un ampliamento del 'parco macchine' ci è ora necessario in due sensi: 
da un lato per crescere ancora, formando e impiegando un maggiore numero di sarte; 
dall'altro – dal punto di vista tecnico – perché permetterebbe, grazie all'acquisto di macchinari con funzioni specifiche, di accettare incarichi e commesse che ora non siamo in grado di svolgere, ampliando così la nostra produzione e facendo lavorare sempre più donne, in un circolo virtuoso che vada con sempre maggior decisione verso una sostenibilità anche economica a tutto tondo. 

Obiettivo della campagna

L’obiettivo di questa campagna di crowdfunding è 13.000 euro
Una volta raggiunto l’obiettivo, potremo quindi acquistare:
- una macchina ricamatrice per creare disegni e ricamare lettere sui tessuti;
- una macchina lineare da trasporto pesante con tagliafilo, per cuciture su ogni tipo di tessuto (compresi quelli da arredamento, per cuscini e altri accessori);
- una macchina asolatrice professionale con rasafilo per il taglio dei fili azionato con pedale e taglio asola con coltello ad azionamento meccanico;
- una macchina 'due aghi' per essere in grado di cucire tessuti elastici come il jersey, il lycra, il tessuto stretch e la maglia.
Una piccola parte dei fondi sarà destinato a:
- l’organizzazione ed erogazione di due corsi di formazione sartoriale di primo livello per 10 donne (5 per ogni corso di formazione). Il corso avrà la durata di 3 mesi e si svolgerà in un/due incontri settimanali di circa 4 ore ciascuno;
- l’acquisto dei materiali necessari (tessuti, cartamodelli, filati, bottoni, fodere, cerniere);
- la promozione dei corsi.

Solo grazie al vostro supporto tutto questo sarà possibile.

Grazie di cuore per il contributo!

62%
-16 Giorni
Sconfiggere la povertàIstruzione di qualitàParità di genere
V_V Forza di Lotta non violenta per DIRITTI e LIBERTA'

Viviamo in un momento storico drammatico quanto dissimulato, in cui un'èlite globalista composta da poche centinaia di potenti, che controlla e condiziona la quasi totalità del Sistema socio economico globale ha deciso di impossessarsi dell'intero pianeta e dell'intera umanità, arrivando ad una dittatura distopica globalista di stampo nazicomunista basata sul controllo totale digilate e fisico praticamente assoluto, puntado all'eliminazione dell'umanità stessa attraverso una transumanesimo aberrante basato sull'acoppiamento uomo robotica e intelligenze artificiali, che farà morire man mano quanto di umano esiste nella specie umana. Per arrivare a tali mostruosi obbiettivi hanno deciso che sia necessario depopolare massicciamente e al contempo cambiare tutti i paradigmi su cui si basano i diritti umani e quelli socio economici su cui è fondata la civiltà predominante sulla terra. 
Quindi di fatto hanno dichiarato guerra ai popoli, una guerra che prima di tutto è psico emotiva, una guerra che crea una percezione alterata della realtà, una guerra totalmente basata e fondata sull'inganno, sulla manipolazione e sulla menzogna, una guerra che arriva fino allo sterminio e alla schiavizzazione e controllo totale dei vinti! 
E la prima strategia di questa guerra è non far capire che esiste una guerra, e che è la guerra più drammatica, spietata e consistente che, nella storia, l'umanità abbia mai vissuto.

Questa elite e il suo entourage attraverso le strutture che controllano, e cioè ad esempio: hedge fund, mass media, social, piccole e grandi testate giornalistiche, fondazioni e associazioni di ogni tipo, ONG e poi opinionisti, intellettuali, di ogni tipo, e ancora di più burocrati e militari e quindi servizi segreti, e ovviamente politici di ogni schieramento e quindi partiti politici di ogni tipo e di conseguenza istuzioni e governi, e chi più ne ha più ne metta ma non dimenticando i fondamentali Data center controllati e gestiti dalle più segrete potenti e avanzate intelligenze artificiali del pianeta ... prima di tutto applicano una propaganda globale coordinata martellante, manipolatoria e menzognera per convincere e condizionare miliardi di persone che ciò che stanno facendo sia per il bene di tutti, per "il bene comune".

Di fronte a questa enorme guerra, noi uomini e donne liberi, dobbiamo reagire, anche partendo dal piccolo, ma non improvvisando o senza criterio logico, ma adottando le giuste tattiche e le giuste tecniche, e quindi prima di tutto contrastando il Sistema con un contropropaganda durissima quanto vera e al contempo costruendo un riferimento  alternativo al Sistema, un riferimento che sia voce della verità di cui il popolo ha estremo bisogno per sconfiggere e liberarsi dal giogo mentale e infernale di questa elite, ed è necessario che tale contropropaganda veritiera sia, da quel riferimento popolare quanto universale, sempre rivendicata attraverso un Simbolo guerriero, e sia portata così ovunque arrivando a generare un media del popolo, e questo è ciò che stiamo facendo noi Guerrieri ViVi, forza di lotta non violenta che rivendica verità libertà e diritti inalienabili.

I Guerrieri V_V sono la base dell'esercito civile necessario per affrontare questa guerra, un esercito formato da donne e uomini ViVi , non violenti ma per nulla pacifici e perfettamente consapevoli che essere disobbedienti civili vuol dire infrangere le leggi, sia le leggi ingiuste che violano i diritti fondamentali, sia tutte quelle leggi che permettono al Sistema criminale e dittatoriale di proteggere le leggi ingiuste e il suo operato criminale, tra cui prima fra tutte la censura della verità.
E lottare infrangendo le leggi comporta per forza di finire a processo e quindi in tribunale, che per noi V_V è solo un altro territorio di lotta, ma in tale territorio serve l'intervento degli avvocati, i quali, per quanto ci vengano incontro hanno un costo.
In questi mesi e nei mesi futuri abbiamo dovuto e dovremo affrontare molte cause, di cui alcune importanti, e per questo chiediamo a tutti coloro che hanno la possibilità, sia che lottino come Guerrieri V_V o che semplicemente facciano il tifo per la lotta V_V, di sostenerci con una piccola donazione per raggiungere la cifra di 5000€, che è solo una minima parte delle spese sostenute per i processi dalla Forza di Lotta V_V.
Questa donazione più simbolica che sostanziale vogliamo che sia un segnale al Sistema perché capisca che la Lotta V_V fatta dal popolo per il popolo è anche sostenuta concretamente dal popolo. 
Ecco che il vostro contributo diventerà così un segnale importante! 
Perché il Sistema nazicom usa i processi, anche abusando della legge, e quindi le relative spese a carico degli imputati, per scoraggiare la Lotta V_V e vedendo che il popolo è pronto a sostenere la lotta V_V e che non subiamo le loro vili tattiche, subirà una seria mazzata!
Non si tratta solo di un contributo alla Forza di Lotta V_V ma anche di un VAFFANCULO al Sistema nazicom, dicendo a quelle merde nazicomuniste che il popolo VUOLE CHE I V_V CONTINUINO A LOTTARE COME STANNO GIÀ FACENDO E SEMPRE DI PIÙ!
Grazie a tutti per il vostro Vaffanculo al Sistema nazicom.
ViVi perchè liberi
Liberi perché ViVi
💪✌️✌️

98%
-111 Giorni
LIBERE GOLOSITA': ACCENDIAMO IL CUORE DEL NUOVO LABORATORIO

Immagina di svegliarti ogni giorno nello stesso spazio ristretto, circondato da mura che confinano il tuo corpo e il tuo pensiero. Immagina di vivere in un mondo in cui ogni piccola libertà è un lusso che non ti appartiene più. Immagina di dover chiedere il permesso per ogni necessità e di affidare la gestione della tua persona a un sistema che decide per te.

Immagina di non poter fare altro che immaginare.

Ora, immagina un luogo in cui queste mura diventano un ponte verso un nuovo e vero inizio. Dove l'arte della pasticceria si trasforma in uno strumento di emancipazione e riscatto. Un luogo in cui il profumo del burro e della vaniglia si mescolano con una dolce aria di possibilità. Qui, le mani che prima erano addormentate ora impastano con cura e sfornano delizie. Le menti che prima erano sopite ora ridanno un senso al tempo, con passione e dedizione.


Questo luogo esiste e questo è il laboratorio di pasticceria artigianale di LIBERE GOLOSITÀ


LA MAGIA DAL 2019: 
TRASFORMIAMO IL TORTO IN LAVORO E IL LAVORO IN DOLCEZZA

Dal 2019, nel laboratorio interno al carcere di Vicenza, ogni giorno le persone detenute e impiegate nel progetto, scrivono nuovi capitoli della loro storia, dedicandosi - un impasto alla volta, cottura dopo cottura - alla produzione di biscotti, torte, snack salati e lievitati stagionali come colombe e panettoni. Guidati da maestri fornai e pasticceri, ricevendo formazione e un lavoro qualificato dimostrano che il cambiamento è possibile se supportato da un’opportunità.

J., uno dei partecipanti afferma: “Se lo scopo del carcere è rieducativo, è importante che ci siano occasioni”. Libere Golosità rappresenta proprio questa possibilità di riscatto. 

Oggi è con entusiasmo che ti sveliamo l’espansione del nostro progetto al di là delle mura carcerarie, perché non parliamo solo di numeri, ma delle vite e destini di persone che insieme abbiamo il potere di cambiare.

 

IL NOSTRO SOGNO: ACCENDIAMO INSIEME IL CUORE DEL NUOVO LABORATORIO 

L’ entusiasmo nei nostri prodotti artigianali ha alimentato la crescita di Libere Golosità che oggi è attiva con due negozi monomarca, uno in centro a Vicenza e uno a Schio (VI). Tuttavia sono le testimonianze di successo dei partecipanti al nostro programma che ci hanno spinto a guardare oltre, aprendo la strada ad una nuova sfida: Stiamo lavorando per l’apertura di un nuovo laboratorio nel cuore di Vicenza, al di fuori delle mura carcerarie, per offrire una reale e sostenibile opportunità lavorativa a coloro che, scontata la pena, si troveranno nella delicata fase del reinserimento sociale. 
La visione è chiara: offrire continuità lavorativa a coloro che escono dal carcere affinché la libertà non sia un traguardo, ma un autentico nuovo inizio.

Abbiamo già acquisito il luogo ideale e stiamo lavorando alla ristrutturazione, all’allestimento e all’attrezzatura del nuovo spazio per renderlo pronto ad accogliere nuove storie di nuovi inizi a partire dall'estate 2025.

Ti chiediamo oggi di unirti alla nostra squadra, ringraziandoti fin da ora per quanto deciderai di donare.

Abbiamo scelto di destinare il tuo prezioso contributo all’acquisto del cuore pulsante del nuovo laboratorio, dedicandoti così il luogo caldo e accogliente dove il sogno della pasticceria prende vita: il grande forno rotativo! Il costo di questo strumento professionale è di 20.000 euro. Grazie ai 10.000 euro già raccolti, siamo a metà del cammino. Siamo certi che con il tuo aiuto possiamo completare questo percorso.

La tua decisione di contribuire oggi è un'azione che incide profondamente sul tessuto stesso della nostra Comunità, rendendola più forte, inclusiva, sicura… e dolce! 

 

IL LAVORO IN CARCERE E LA RIEDUCAZIONE SOCIALE 

Il lavoro in carcere è più di un'attività; è una chiave fondamentale per la reintegrazione sociale delle persone detenute, un diritto sostenuto dalla Costituzione italiana e dall’Ordinamento Penitenziario. Queste leggi, oltre a sancire il diritto al lavoro, sottolineano anche l'importanza della rieducazione come scopo principale della pena, preparando i detenuti al reinserimento nella società. Questo contesto è la base su cui si fonda "Libere Golosità", un progetto che, attraverso l’arte della pasticceria, utilizza il lavoro come strumento di rieducazione attiva, offrendo alle persone detenute sia una professione che una nuova prospettiva di vita. 
"Libere Golosità" è la promessa che la libertà e la dignità possono fiorire anche nei luoghi più improbabili.

 

CHI C’È DIETRO IL PROGETTO: GABBIANO 2.0 SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Dal 2014, nel territorio di Vicenza, Gabbiano 2.0 funge da catalizzatore di cambiamento sociale. Dedicata a creare opportunità lavorative per le persone più vulnerabili della nostra società, la cooperativa utilizza il lavoro come un potente strumento di valorizzazione umana e integrazione sociale. La nostra missione? Trasformare la fragilità in forza e il disagio in opportunità.

All'interno delle mura della Casa Circondariale di Vicenza, gestiamo non solo "Libere Golosità", il nostro laboratorio di pasticceria, ma anche un laboratorio per attività di assemblaggio conto terzi. Questi spazi sono più che semplici luoghi di lavoro; sono ambienti di rinascita, crescita e riscatto. Collaboriamo strettamente con l'Equipe trattamentale della Casa Circondariale e le assistenti sociali dell'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna per sviluppare percorsi di reinserimento lavorativo che, grazie alle misure alternative alla detenzione, offrono ai nostri beneficiari solide basi per un efficace processo di reintegrazione nella società.

Estendiamo la nostra azione anche al di fuori delle mura carcerarie, fornendo ad enti pubblici e clienti privati servizi di manutenzione del verde, custodi di parchi, pulizia e sanificazione. Gestiamo inoltre altri tre laboratori esterni specializzati in assemblaggio, confezionamento e controllo qualità, creando opportunità lavorative e percorsi occupazionali che promuovono lo sviluppo di competenze professionali.

Crediamo fortemente che la collaborazione sia fondamentale per il successo del nostro lavoro. Siamo in stretto contatto con le reti territoriali, i Servizi Sociali dei Comuni, i servizi specialistici delle Aziende Sanitarie (Ser.D, SIL, CSM), i Centri per l'Impiego, le Comunità Terapeutiche, nonché con cooperative sociali e aziende del settore privato, per tessere una rete di supporto che abbraccia e solleva chi è stato lasciato ai margini.

La nostra cooperativa è certificata UNI EN ISO 9001:2015 per la “progettazione e gestione degli inserimenti lavorativi per persone svantaggiate”, garanzia di standard qualitativi estesi a tutte le attività. Come membri del Consorzio Prisma, di LegaCoop e del consorzio CSV, partecipiamo attivamente allo scambio di idee, progetti e formazione continua, permettendoci di restare al passo con le nuove sfide sociali e bisogni emergenti. 

Con "Libere Golosità" e tutte le nostre iniziative, ci impegniamo a riaffermare il valore di ogni individuo, trasformando la società un passo alla volta. Il nostro obiettivo è costruire una comunità dove ognuno possa sentirsi parte di un tutto, imparare, crescere e contribuire attivamente a un futuro migliore a beneficio di tutti.

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