Pace, giustizia e istituzioni solide
Pace, giustizia e istituzioni solide
Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
16. Pace, giustizia e istituzioni solide
Totale raccolto
2.298.808 €
Progetti
286
E’ evidente che senza una comunità pacifica e inclusiva, lo sviluppo non può essere sostenibile. Ecco perché dobbiamo dare il nostro contributo per ogni forma di violenza, comprese la tortura e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata, ls corruzione e concussione, i flussi finanziari illeciti e di armi.
In corso
Il Vescovo di Codera

Un prete antifascista che ha salvato dalla morte più di 2500 persone tra il 1941 e il 1945. Questo è il ricordo, ufficiale ed eroico, di Don Andrea Ghetti, detto Baden.

Ma chi era Baden?

Un ragazzaccio, uno ironico, ma anche uno inflessibile nelle sue convinzioni, un trascinatore, che il seminario ha trasformato in prete senza togliere nulla di tutto questo. Un giovane che diventa, mai suo malgrado, protagonista degli eventi storici che attraversa. La storia non ha mai parlato di Baden, ma questo prete rude, sboccato, amico di Paolo VI al punto di fargli scherzi in pubblico, la storia l’ha fatta, in silenzio.

Dopo aver raccontato la storia delle Aquile Randagie ci siamo chiesti: perché non raccontare anche le storie dei singoli ragazzi? “Il vescovo di Codera” vuole essere il primo di una serie di docufilm dedicati alle personalità delle Aquile Randagie, ed è il risultato degli sforzi di tanti  finanziatori che hanno creduto in noi e in questo progetto. 

Da luglio 2024 abbiamo ottenuto le sponsorship di Fondazione Baden e Agostino Gavazzi, la coproduzione con Finzioni Cinematografiche, abbiamo investito la nostra quota di produttori…per chiudere il budget ci manca solo il costo della post-produzione: montaggio, color correction, musiche, tutto ciò che serve per finalizzare il prodotto.

Abbiamo già realizzato un primo set di interviste a dicembre, da cui stiamo realizzando alcuni estratti che vi mostreremo in anteprima proprio su questa pagina. Il secondo e finale set di interviste, insieme alla parte di fiction, sarà realizzato da qui alla fine dell'anno. 

Per terminare il film ci serve solo un altro piccolo sforzo!

19%
-91 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaPace, giustizia e istituzioni solide
Sostieni il Fanon: per una cura militante e indipendente
  • Chi siamo?

L’Associazione Frantz Fanon, da 28 anni, continua a portare avanti gratuitamente attività di counselling, psicoterapia e supporto psicosociale per persone immigrate, rifugiate e vittime di tortura. Fanno parte dell’Associazione 30 persone con una formazione in psicologia, psicoterapia, psichiatria, antropologia culturale e mediazione etno-clinica che conducono anche attività di formazione e supervisione. Il nostro gruppo di lavoro prende il nome dallo psichiatra martinicano che, nelle sue opere e nella sua pratica clinica, ha interrogato la sofferenza psichica e la sua cura in relazione ai processi di alienazione razziale e coloniale. Frantz Fanon incontrò nell’Ospedale psichiatrico di Blida-Joinville (Algeria) sintomi prodotti dall’atmosfera di morte e di oppressione caratteristiche della situazione coloniale. Si possono così facilmente comprendere la sua clinica e la sua militanza, e dell’adesione alla guerra di liberazione nazionale. Lottare contro la violenza delle istituzioni e contro il razzismo, contro le cause politiche e i dispositivi giuridici che perpetuano incertezza, esclusione e sofferenza, contro la soffocante minaccia di uno stato di guerra permanente qual è quella che oscura il nostro presente, è la premessa perché possa generarsi una cura autentica.

  • Perché sostenerci? 

Garantire una cura indipendente, i cui tempi e le cui strategie s’ispirino ai principi di una etnopsichiatria critica quale quella di Fanon, non è facile, e incontriamo crescenti difficoltà. La nostra Associazione vive principalmente grazie a progetti che finanziano le attività cliniche, ma non riusciamo a trovare sempre le risorse necessarie per coprire le spese strutturali (di affitto, utenze, amministrazione).  Dopo aver dovuto lasciare nel dicembre del 2012 i locali dell’allora Dipartimento di Salute mentale dell’ASL, abbiamo cercato una sede autonoma che ci permettesse di continuare il nostro progetto. Siamo così approdati alla sede attuale, in Via San Francesco d’Assisi 3, a Torino: facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e vicinissima a Porta Palazzo, da sempre punto di riferimento per le varie generazioni di migranti che hanno attraversato e abitato la città. Il Centro Fanon vuole essere in primo luogo uno spazio di accoglienza, di ascolto, di relazioni.  

I progetti con cui ci sosteniamo prevedono finanziamenti limitati nel tempo, che non permettono né una copertura delle spese vive della sede, né – soprattutto – una presa in carico coerente con le esigenze delle persone, i cui bisogni non coincidono mai con i limiti scanditi dai calendari burocratici. Sempre più persone ci chiedono sostegno o tornano, anche dopo anni, a chiederci aiuto. Non intendiamo rinunciare al nostro modello di cura gratuita, ma diventa sempre più faticoso di fronte al crescere degli utenti e a una domanda di cura sempre più complessa, che impone tempi di intervento anche molto prolungati. 

Non volendo rinunciare a questa visione, siamo qui a chiedere il vostro sostegno.

  • Come saranno utilizzati i fondi

Le donazioni saranno utilizzate per coprire le spese strutturali del Centro Fanon e quelle relative alle prese in carico dei/delle pazienti che hanno bisogno di essere seguiti anche una volta usciti dai progetti di riferimento, e per coloro i cui progetti di cura includono azioni di sostegno all’abitare e alla ricerca di lavoro.

  • Il tuo aiuto è per noi prezioso: grazie!

Per noi è irrinunciabile continuare a lavorare coerentemente con i nostri presupposti, nonostante le logiche di un sistema che spinge sempre di più verso la frammentazione degli interventi terapeutici e la medicalizzazione della sofferenza.  Il nostro sforzo ha bisogno in questa fase di un ampio sostegno , il più ampio possibile, come già era accaduto nel 2013 quando avviammo una campagna proprio per affittare i locali di Via San Francesco d’Assisi 3. Allora ce l’abbiamo fatta anche con il vostro aiuto e torniamo a voi perché siamo convinti di poter andare avanti senza compromessi.

Vi ringraziamo qualunque sia la forma di sostegno che sceglierete di usare: donazione, diffusione della nostra campagna o sostegno al 5 per mille dell'Associazione.  

 

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  • Who are we?

For 28 years, the Frantz Fanon Association has been providing free counseling, psychotherapy and psychosocial support for migrants, refugees, victims of trafficking and torture. Thirty people trained in psychology, psychotherapy, psychiatry, cultural anthropology and inter-cultural mediation belong to the Association and carry out training and supervision activities beside clinical work. Our group is named after the militant psychiatrist from Martinique who, in his works and clinical practice, questioned mental illness and treatment in relation to racial and colonial alienation. At the psychiatric hospital of Blida-Joinville (Algeria) Frantz Fanon met symptoms that were produced by the deadly atmosphere and the oppression that were peculiar to the colonial situation. It is thus easy to understand Fanon’s clinics and militancy and his choice to join the Algerian national liberation war. Fighting against institutional violence, racism, the political causes and the legal apparatus that perpetuate uncertainty, exclusion and suffering, against the suffocating threat of a permanent state of war such as the one that obscures our present, is the prerequisite for an authentic cure to be generated.

  • Why support us?

Ensuring independent care, whose time and strategy are inspired by the principles of a critical ethnopsychiatry such as Fanon’s, is not easy and we encounter increasing difficulties. After having to leave the premises of the then ASL Mental Health Department in December 2012, we looked for an autonomous location that would allow us to continue our project. This is how we arrived at our current location, in Via San Francesco d'Assisi 3, in Turin: easily accessible by public transport and very close to Porta Palazzo, which has always been a reference point for the various generations of migrants who have passed through and inhabited the city. The Fanon Centre aims first and foremost to be a space for welcoming, listening, and relations.

We support ourselves with projects that provide limited-time funding, which allow neither coverage of the Center's living expenses, nor - more importantly - a care capable to embrace people's actual needs, that almost never coincide with the limits of bureaucratic timelines. More and more people ask for our support, or come back to see us even after some years. We do not intend to give up our model of free care, but it is becoming more and more difficult in the face of growing numbers of users and a demand for care that is more and more complex, requiring interventions that are often prolonged for extended periods.

Unwilling to give up this vision, we are here to ask for your support.

  • How the funds will be used

The donations will be used to cover the Fanon Center's structural expenses, and the expenses related to taking care of patients who need to be followed up once they leave the programs of reference and for those care plans that include housing support and job search.

  • Your help is precious to us: thank you!

For us, it is indispensable to continue working consistently with our foundational principles, despite the logics of a system that pushes us more and more towards the fragmentation of therapeutic interventions and the medicalization of suffering. At the present moment, our effort needs a broader support, as was the case in 2013, when we launched a campaign precisely to rent the premises of Via San Francesco d'Assisi 3. Back then, we succeeded also with your help, and we are once again getting back to you because we are persuaded that we can move forward without compromises.

We thank you whatever form of support you choose to give, whether it is a donation or through dissemination of our campaign. You can donate using the botton “CONTRIBUISCI” at the top right.

 

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                                                                                FRENCH

  • Qui sommes-nous?

Depuis 28 ans, l'Association Frantz Fanon offre gratuitement des services de counseling, de psychothérapie et de soutien psychosocial aux immigré.e.s, aux réfugié.e.s et aux victimes de la torture. L'association compte 30 personnes formées en psychologie, psychothérapie, psychiatrie, anthropologie culturelle et médiation ethnoclinique, qui mènent également des activités de formation et de supervision. Notre groupe de travail tire son nom du psychiatre et militant martiniquais qui, dans son ouvrage et sa pratique clinique, avait interrogé la souffrance psychique et son traitement en relation avec les processus d’aliénation raciale et coloniale. Á l'hôpital psychiatrique de Blida-Joinville (Algérie) Frantz Fanon a rencontré des symptômes qui étaient produits par l'atmosphère mortifère et l’oppression propre à la situation coloniale. On peut ainsi comprendre facilement la clinique et le militantisme de Fanon et son choix de s'engager dans la guerre de libération nationale algérienne. Lutter contre la violence institutionnelle et le racisme, contre les causes politiques et les dispositifs de loi qui perpétuent l'incertitude, l'exclusion et la souffrance, contre la menace étouffante d'un état de guerre permanente, tel qu'il assombrit notre présent, est la condition préalable à l'établissement d'une relation de soins authentique.

  • Pourquoi nous soutenir?

Assurer des soins indépendants, dont les temps et les stratégies soient inspirés aux principes d’une ethnopsychiatrie critique telle celle de Fanon, n'est pas chose simple, et nous rencontrons des difficultés croissantes. Notre association vit principalement de projets qui financent des activités cliniques, mais nous ne pouvons pas toujours trouver les ressources nécessaires pour couvrir les dépenses structurelles (loyer, charges, administration). Après avoir dû quitter en décembre 2012 les locaux de l'ancien Département de Santé Mentale de l'ASL, nous avons recherché un espace autonome qui nous permettrait de continuer notre projet. C'est ainsi que nous avons trouvé notre local actuel, situé au 3, Via San Francesco d'Assisi à Turin : facilement accessible en transports en commun et très proche de Porta Palazzo, qui a toujours été un point de référence pour les différentes générations de migrants ayant traversé et habité la ville. Le Centre Fanon souhaite avant tout être un espace d'accueil, d'écoute et de relations.

Les projets à travers lesquels l’Association se finance apportent un soutien limité dans le temps, qui ne permet ni de couvrir les dépenses du lieu, ni notamment d'assurer une prise en charge cohérente avec les besoins des personnes que nous rencontrons, qui ne coïncident presque jamais avec les limites imposés par le calendrier bureaucratique. De plus en plus de personnes nous demandent du soutien, ou reviennent vers nous même après des années. Nous n'avons pas l'intention d'abandonner notre modèle de soins gratuits, mais cela devient de plus en plus difficile face à l'augmentation du nombre d'utilisateurs et à une demande de soins de plus en plus complexe, nécessitant des interventions parfois très prolongées.

Ne voulant pas renoncer à cette vision, nous demandons à nouveau votre soutien. 

  •  Comment les dons seront utilisés

Vos dons serviront à couvrir les frais de structure du Centre Fanon, et ceux liés à la prise en charge des patient.e.s qui ont besoin d'être suivi.e.s une fois qu'ils/elles ont quitté leurs projets d'accueil et pour ces projets de soins qui comprennent aussi le soutien au logement et à la recherche du travail. 

  •  Votre aide nous est précieuse: merci !

Pour nous, il est indispensable de pouvoir continuer à travailler conformément à nos hypothèses, malgré la logique d'un système qui pousse de plus en plus à la fragmentation des traitements et à la médicalisation de la souffrance. A ce stade, nos efforts ont besoin d'un soutien large, comme ce fut le cas en 2013 lorsque nous avions lancé une campagne pour louer les locaux de Via San Francesco d'Assisi 3. A l'époque, nous avions réussi la recherche d’un nouveau local grâce aussi à votre aide. Nous revenons maintenant vers vous parce que nous sommes convaincu.e.s que nous pouvons avancer sans compromis.

Nous vous remercions pour votre soutien, quelle qu'en soit la forme - don ou diffusion de notre campagne. Vous pouvez faire un don en utilisant le bouton « CONTRIBUISCI » en haut à droite.

 

 

8%
-16 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Consonanze Estate Mamme

🎵 Consonanze Estate Mamme 2025

Cosa succede quando una mamma con background migratorio, d’estate, si ritrova sola, con i figli a casa, senza scuola, senza rete, senza spazio? Succede che tutto si ferma. L’integrazione si sospende. La rete si affievolisce. I momenti per sé, diventano sempre meno.

È qui che abbiamo immaginato: Consonanze Estate Mamme. Per trasformare un vuoto che abbiamo visto e ascoltato in musica, incontro e possibilità.

Per farlo al meglio abbiamo unito due delle maggiori progettualità di Fa bene, Fa bene Mamme e il Festival Consonanze, giunto alla sesta edizione - in una serie di incontri unici in cui coniugare scoperta, tradizione e benessere.

📍 Chi sono le protagoniste?

Sono mamme. Donne. Migranti. 

Vivono una doppia discriminazione e d’estate rischiano una terza: l’isolamento.
Con la chiusura delle scuole e dei servizi, il loro percorso di integrazione si interrompe. 

📍 Perché Consonanze?

Perché Consonanze è uno spazio d’incontro per chi arriva da lontano e per chi è nato e cresciuto qui. Perché il Festival, giunto alla sua sesta edizione è diventato lo spazio per conoscersi, per superare confini e riscoprirsi.

Sotto la direzione artistica di Simone Campa, il Festival si pone come un melting pot di strumenti, melodie e lingue.


🌀 Cosa vogliamo fare?
Vogliamo restituire spazio, voce, strumenti.
Attraverso 10 mattinate settimanali, da luglio ad agosto, offriremo a 12 mamme e ai loro figli:
  ✔️ attività per bambini, curate da educatrici professioniste
✔️ laboratori culturali e visite guidate per conoscere la città

 ✔️ attività per uscire dalla propria comfort zone e scoprire nuovi orizzonti
✔️ spazi di ascolto, cura, confronto
✔️ laboratori musicali interculturali, grazie a Simona Campa e all’Orchestra Terra Madre 

🎶 E poi la magia:
le donne coinvolte co-creeranno due serate musicali aperte al pubblico, frutto di 4 incontri di laboratorio sonoro, dove le tradizioni dei paesi d’origine si fonderanno con le sonorità del presente.
Sarà un ponte vivo tra il passato e il futuro, restituito alla città. Un palco dove le emozioni diventano voce, integrazione, bellezza.

🌍 Perché è importante?
Perché l’integrazione vera non si misura con un certificato di lingua o con la cittadinanza.
Si costruisce nel tempo, nei legami, nella possibilità di sentirsi parte.
E queste donne non vogliono più restare ai margini.
Vogliono essere ascoltate. Coinvolte. Visibili.

📣 Abbiamo bisogno di te.
💛 Dona ora. Perché parlare di migrazione e di diritti: è parlare di umanità, di dignità, di futuro.

#ConsonanzeEstateMamme2025

15%
-25 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Tutti i progetti
CoopForUcraina

La situazione in Ucraina è sempre più drammatica e in continua evoluzione. 
Ad oggi si contano oltre un milione di sfollati, centinaia di migliaia di cittadini bloccati a Kiev, Mariupol, Kharkiv e in molte altre città bombardate negli ultimi giorni.

Proprio con l’intento di sostenere queste popolazioni, Coop avvia la campagna di raccolta fondi #coopforucraina. Si parte da uno stanziamento di 500.000 euro che tutte le cooperative di consumatori hanno già messo a disposizione, sul quale andranno a sommarsi le donazioni dei soci e dei consumatori che numerosi in questi giorni hanno chiesto l’attivazione di un canale per poter dare il proprio aiuto.

Al fianco delle cooperative di consumatori, ancora una volta le tre realtà umanitarie, l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant‘Egidio e Medici Senza Frontiere, che già avevano collaborato alla campagna sui vaccini #coopforafrica, Tutte e tre già attive sul territorio ucraino con dei progetti consolidati da anni, oggi convertiti in programmi di primo soccorso.  

La campagna, avviata il 4 marzo  si pone come l’obiettivo di superare 1 milione di euro
Sarà possibile donare nelle seguenti modalità:
- alle casse dei punti vendita Coop
- online su questa pagina
- tramite bonifico su conto corrente dedicato intestato a Coop Italia: IT36H0200805364000106357816 

Aperta anche la sottoscrizione ai dipendenti Coop che vorranno donare ore del proprio lavoro; in questo caso le cooperative si impegnano a raddoppiare i contributi così raccolti.

L’obiettivo è fornire assistenza sanitaria, kit di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza al confine con l’Ucraina e quanto necessario in uno scenario in continua evoluzione, difficile in questo momento da prevedere per le stesse associazioni che pur conoscono bene quel territorio.

Finanziato
1.273.500 € Raccolti
Sconfiggere la povertàVita sulla terraPace, giustizia e istituzioni solide
CoopForRefugees

Dal 9 dicembre 2024 al 9 gennaio 2025, Coop e Unhcr insieme per sostenere le popolazioni colpite dai conflitti.

“Coop For Refugees” è la campagna di solidarietà promossa da Coop a sostegno di Unhcr per aiutare concretamente i civili nelle principali zone di guerra. Nei 56 paesi oggi in guerra, paesi in cui giungono sempre più armi e sempre meno aiuti, ci sono 123 milioni di persone in fuga o in stato di grave necessità e il numero potrebbe salire a 130 milioni entro la fine dell’anno.

Lo stanziamento di partenza è 200.000 euro che tutte le cooperative di consumatori hanno già messo a disposizione, sul quale andranno a sommarsi le donazioni aggiuntive. 

L’obiettivo è raggiungere la soglia di 250.000 euro grazie al contributo di tutta la comunità, per fornire un aiuto utile al miglioramento delle condizioni delle popolazioni colpite dai conflitti, tra gli altri, in Libano, Ucraina, Sudan e Gaza. 
Quest'ultima riceverà il sostegno mediante la realtà egiziana della C.R.I., Mezzaluna Rossa Egiziana. 

In particolare, con il raggiungimento dell'obiettivo di 250.000 euro, saranno:
- consegnati 500 kit di emergenza in Libano (materassi, lampade solari o set per le cucine da campo) a 2.500 famiglie, 
- offerti sostegni economici a 920 famiglie ucraine, per provvedere ai loro bisogni più urgenti, inclusi cibo, medicine e altro,
- acquistate 750 tende per le popolazioni in fuga in Sudan, 
- erogati beni di prima necessità per la popolazione di Gaza (500 kit)
 

Coop è una delle insegne leader della distribuzione italiana (16,4 miliardi il giro d’affari complessivo nel 2023). Con 6,2 milioni di soci, oltre un quarto delle famiglie italiane è proprietaria delle 75 cooperative associate a marchio Coop. Le cooperative di consumatori con le loro attività sui territori uniscono alle logiche economiche obiettivi di responsabilità sociale. 
Le campagne di solidarietà sono parte integrante della missione cooperativa. 

Unhcr, Agenzia ONU per i Rifugiati, è la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane, a proteggere i diritti di milioni di rifugiatisfollati e apolidi, a costruire per loro un futuro migliore. Lavora in 137 Paesi del mondo e si occupa di oltre 89 milioni di persone. La sua azione è stata riconosciuta da due Premi Nobel per la Pace, il primo assegnato nel 1954, il secondo nel 1981.

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LIBANO

Il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah è stato annunciato il 26 novembre sera, con effetto dalle 4 del mattino del 27 novembre.
Le autorità libanesi parlano di 1,3 milioni di persone colpite direttamente e sradicate dalle loro case a causa del conflitto, mentre al 25 novembre, prima del cessate il fuoco, secondo il monitoraggio congiunto dell'OIM e dell'UNHCR quasi 900 mila libanesi e siriani erano sfollati all'interno del Libano.
A due mesi dall’escalation delle ostilità in Libano, quasi 4000 persone sono state uccise, oltre 16.000 ferite. Le ostilità hanno lacerato innumerevoli vite, creando sfide devastanti per la protezione e lasciando molti vulnerabili e in grave pericolo.
Con il crollo delle temperature, le condizioni umanitarie delle persone in fuga peggioreranno. Il freddo e le forti piogge stanno aggravando la situazione di un numero enorme di persone vulnerabili, costrette a fuggire dalle loro case. Tra i loro bisogni più urgenti ci sono un riparo adeguato e l’assistenza invernale.
Inoltre, nelle ultime settimane oltre 562.000 persone hanno attraversato il confine e raggiunto la Siria per via della violenza in Libano. La maggior parte dei nuovi arrivati (80%) sono donne e bambini. 
Le priorità nel Paese al momento sono alloggi di emergenza, beni essenziali, cibo, cure mediche. UNHCR è in prima linea nel Paese e, dal 23 settembre, ha fornito beni essenziali per la sopravvivenza, alloggi di emergenza, protezione e altri servizi vitali a oltre 510.000 persone. Abbiamo migliorato i rifugi collettivi che ospitano gli sfollati e fornito coperte e vestiti caldi. La risposta di UNHCR continua a modularsi in base all'evolversi della situazione e, in coordinamento con le autorità e gli altri attori umanitari, continua a garantire e a chiedere un accesso equo all’assistenza umanitaria. 

 

UCRAINA

Superato il triste traguardo dei 1.000 giorni dall’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, i bisogni della popolazione aumentano per via degli intensi attacchi e dell’arrivo di un’altra estenuante stagione invernale. Nel Paese sono presenti 3,7 milioni di sfollati, mentre 6,7 milioni di rifugiati hanno cercato sicurezza fuori dai confini nazionali. 14,6 milioni di persone - circa il 40 per cento delle persone che vivono nel Paese - hanno bisogno di assistenza umanitaria. La distruzione delle infrastrutture energetiche ha portato negli ultimi mesi a una perdita complessiva del 65% della capacità di produzione di energia. E gli attacchi continuano, causando interruzioni alle forniture di elettricità, riscaldamento e acqua, mentre iniziano le prime nevicate. Si stima che almeno 2 milioni di persone abbiano subito danni o la distruzione delle loro case.  
In questo momento la nostra priorità nel Paese è di raggiungere 550 mila persone con assistenza specifica per l’inverno, che prevede beni essenziali come coperte e abiti invernali, assistenza economica diretta, supporto per la riparazione delle abitazioni danneggiate.
 

SUDAN

In Sudan si sta consumando una delle peggiori crisi umanitarie degli ultimi decenni e al contempo a una delle meno raccontate dai media e tra le più trascurate dall’opinione pubblica mondiale. Lo spargimento di sangue prosegue senza sosta da più di un anno e mezzo, un periodo nel quale la popolazione ha subito sofferenze inimmaginabili. E come purtroppo sempre più spesso accade, sono i civili che stanno pagando il prezzo più alto in questo conflitto brutale. 
Dall’inizio del conflitto, sono più di 8 milioni e 300 mila le persone sfollate all’interno dei confini nazionali.  Nel Paese la situazione umanitaria è disastrosa. Si stima che 13 milioni di persone stiano affrontando livelli acuti di insicurezza alimentare. 14 regioni sono sull’orlo della carestia e nel campo di Zamzam, nel Darfur settentrionale, la carestia è una drammatica realtà. Per quest’anno si prevede che 3 milioni e 700 mila bambini sotto i cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta grave e avranno urgentemente bisogno di cure salvavita. L’accesso ai servizi di base, come acqua pulita, assistenza sanitaria e alloggi, è gravemente limitato, mentre crollano le infrastrutture vitali.
Sono inoltre più di 3 milioni le persone che sono state costrette a fuggire dal Sudan per cercare sicurezza in altri Paesi, fra i quali Egitto, Sud Sudan, Libia ed Etiopia. Una menzione a parte merita il Ciad, diventato un’ancora di salvezza per oltre 710 mila persone, la maggior parte delle quali donne e bambini. Si tratta del più grande afflusso di rifugiati nella storia del Ciad, che si aggiunge agli oltre 400.000 sudanesi che già vivevano nella zona est del Paese. 
Chi è riuscito a raggiungere il Ciad ha raccontato di aver visto ogni sorta di atrocità: case saccheggiate, persone e animali uccisi. Molte donne hanno subito violenze sessuali mentre fuggivano. 
Insieme ai partner UNHCR sta lavorando per garantire assistenza salvavita alle persone in fuga. Stiamo fornendo: ripari d’emergenza, acqua, cibo, istruzione, assistenza sanitaria, sostegno psicosociale, prevenzione e contrasto alla violenza di genere.
 

EGITTO - GAZA

UNHCR, insieme alle altre agenzie delle Nazioni Unite e ai partner umanitari, sin dall’inizio del conflitto israelo-palestinese ha più volte ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato, che siano protetti i civili e le infrastrutture da cui dipendono, che gli ostaggi siano rilasciati immediatamente.
Nonostante sia l’UNRWA l’agenzia delle Nazioni Unite con il mandato specifico di fornire assistenza e protezione ai rifugiati palestinesi a Gaza,  Libano, Giordania, Siria, Cisgiordania (compresa Gerusalemme Est), l’UNHCR, coerentemente con il proprio mandato, ha inviato beni di prima necessità dall’Egitto attraverso la Mezzaluna Rossa Egiziana tra cui acqua, vestiti, coperte, taniche e materassini e ha inoltre garantito  assistenza economica diretta alle persone evacuate da Gaza in Egitto per ragioni mediche.

 

Scarica il regolamento dell’iniziativa CoopForRefugees qui.

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Come contribuire


Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci”,
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT43D0501802800000020000579 - intestato a COOP ITALIA  indicando nella causale: “CoopForRefugees”,
  • negli oltre 1100 punti vendita Coop aderenti. In questo caso secondo le modalità previste dalla cooperativa di territorio.
     

Si informa che con questi versamenti non sarà possibile usufruire delle agevolazioni fiscali previste per le donazioni.

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Se ne parla su

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Finanziato
313.584 € Raccolti
Ridurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Salviamo la Canapa Italiana

Lo sanno tutti, soprattutto chi l’ha acquistato in questi anni: il Cbd non è stupefacente. 

Per tutelare i consumatori italiani e gli operatori della filiera italiana con delle azioni legali si è resa necessaria questa raccolta fondi.

Dona oggi: anche una piccola donazione può fare la differenza.

PER COSA STIAMO RACCOGLIENDO I FONDI

Con questa prima tranche intendiamo raccogliere i fondi per difendere il settore italiano della canapa, costantemente sotto attacco da anni, da più front. È necessario vincere al Consiglio di Stato per liberare l'uso officinale e risolvere quindi gli usi non farmaceutici e le problematiche relative all'Olio CBD.

Affrontando il pericolo imminente uniti, diventiamo una forza attiva e preventiva. 

1️⃣  Fondo per Azioni Legali e altre Azioni:

Ricorsi Nazionali (TU Officinali al Consiglio di Stato / Decreto MinSal Olio / Tutela fiore e Ricorso Monopolio con i migliori studi legali in materia di diritto amministrativo in Italia a seconda del budget raccolto. Solo se bastassero i fondi dopo le maggiori azioni legali, si finanzierebbero anche ricorsi in Commissione Europea con i migliori esperti in leggi comunitaria e/o diffide e richieste di rettifica o invio di comunicati stampa con giornalisti e agenzie.

2️⃣ Studi scientifici ed economici  

Sulla c.d. “efficacia drogante” in lettatura scientifica con il Dott. Iacoppini (Tossicologo Sapienza) e  Avv. Simonetti (Studio Tutela Legale Stupefacenti)

sull'inoffensività e la mancanza di rischi per la salute pubblica con ricercatori e scienziati esperti

Analisi dei Costi-benefici per lo Stato dei modelli economici 
tra Distribuzione controllata modello “tabacco” che riteniamo ucciderà i piccoli operatori VS modelli integrativi della dimensione di artigianalità, made in italy e alta qualità, con disposizioni ispirate al modello degli alcolici, nei meccanismi di valorizzazione delle filiere corte con tassazione più bassa e vendita tramite negozi specializzati con Davide Fortin PhD e Avv. Maria Paola Liotti  (MPG Consulting)

Questa raccolta fondi è aperta a tutti, chi crede in questa causa può donare decidendo di mostrare o meno il proprio nome/azienda.

Il Ministero della Salute dal 2020, a prescindere dal governo e dal colore politico, continua a portare avanti gli interessi di alcune grande aziende estere a discapito di molti piccoli e medi operatori italiani e a discapito delle tasche dei consumatori con un decreto antiscientifico che inserisce le composizioni orali contenenti CBD estratto dalla Cannabis, nella tabella B dei farmaci stupefacenti e a rischio di abuso come fosse più rischioso delle Benzodiazepine!

Ma con questa raccolta fondi non intendiamo raccogliere le risorse soltanto per fare ricorso a questo decreto del MinSal: il settore è infatti costantemente sotto attacco.

SCARICA LA PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA FONDI IN PDF!

Il Governo ha infatti presentato e ritirato (per ora), per ben due volte, anche un emendamento alla legge sul Fisco nel quale vorrebbe limitare la vendita dei fiori di canapa non stupefacenti ai soli tabaccai con divieto di vendita diretta per le aziende agricole e per i negozianti oltre che divieto di vendita online e tramite distributori. 

VAI ALL'ANALISI DELL'EMENDAMENTO DEL GOVERNO

Un Governo che parla di posti di lavoro, di ambiente ed economia circolare, che soprattutto parla di favorire di Made in Italy, ma che così facendo taglierebbe le gambe alle giovani aziende italiane che in questi anni hanno voluto investire su questi prodotti naturali da filiera agricola italiana e che così facendo favorirebbe solo grandi aziende estere che potranno continuare a distribuire i loro prodotti in Italia a scapito dei consumatori costretti ad acquistare ad alti prezzi prodotti esteri.
L'Associazione Canapa Sativa Italia, con il supporto delle altre associazioni Sardinia Cannabis, Canavese Canapa [in corso di integrazione e aggiornamento] e tante realtà ed aziende del settore promuove questa iniziativa per finanziare queste azioni che saranno a vantaggio di tutto il settore. 

Non cediamo agli attacchi: siamo aziende che hanno investito su questi prodotti prodotti naturali al CBD, non stupefacenti e senza particolari controindicazioni come dimostrato dalla loro circolazione in questi 7 anni e che anzi, come testimoniano i clienti, possono portare benefici in termini di riduzione del danno da altre sostanze ed essere un valido sostituto di molte terapie farmacologiche che presentano effetti collaterali non indifferenti per noi e per i nostri animali domestici.

MAGGIORI INFO SULLA VITTORIA AL TAR e SUL RICORSO AL TU OFFICINALI

Vorremmo un settore normato a uso umano affinché i produttori e commercianti italiani possano lavorare con leggi chiare che tutelino sia l'operatore sia il cittadino in termini di salubrità del prodotto. 

Leggi che si basino su dati reali e ricerche scientifiche senza pregiudizi e capendo che la Canapa non è qualcosa di pericoloso o dannoso, ma uno dei migliori alleati nel contrasto alle dipendenze. 

Invitiamo le istituzioni al dialogo, ma non possiamo non prepararci a difenderci.

Questa volta con un ricorso in Italia per ottenere una sospensiva immediata del decreto del MinSal, ma anche un’azione legale in Europa, per mettere finalmente fine a queste ambiguità normative che bloccano lo sviluppo del settore e continuano a non permettere ai consumatori di ottenere prodotti provenienti dall’Italia, normati a uso umano e a prezzi accessibili.

Bisogna poi essere in grado di querelare chi fa disinformazione, di presentare studi scientifici per dimostrare l'inoffensività della canapa con valori di thc irrisori e un importante studio economico per dimostrare che il modello che proponiamo alle istituzioni è il migliore per la sicurezza dei consumatori e per l'economia italiana. 

Dobbiamo anche essere pronti a presentare ricorsi nell’eventualità di tasse troppo alte che ricadrebbero sui consumatori o disposizioni tali da impedire alle eccellenze italiane lo sviluppo di un commercio libero e responsabile.

Speriamo che il decreto del Ministro della Salute venga ritirato, per ora procediamo con il TU Officinali al Consiglio di Stato ed entro il 22/09 o massimo fine mese si valuterà se impugnare anche il Decreto MinSal e se farlo con le altre associazioni o meno. 

Ci auguriamo restino fondi finanziamento degli studi, delle ricerche scientifiche e delle attività tecnico-normative e comunicative volte a promuovere lo sviluppo della filiera italiana della canapa, ma il focus sono le azioni legali per difenderci nel breve termine.



 

Un particolare ringraziamento alle associazioni: 

Finanziato
53.435 € Raccolti
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solide
Se ci sei noi partiamo

Cominciamo con le presentazioni

Siamo la Casa Verde, sorgiamo in una delle più belle località della Toscana, una collina verde che si inoltra a sprone nella Valle dell’Arno con a fronte la cerchia dell’Appennino.
Siamo un centro di assistenza e riabilitazione polifunzionale e facciamo parte della Fondazione Stella Maris-Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

Al nostro interno esistono diverse realtà:
• 22 posti di degenza in RSD,
• 6 posti di degenza in RI – Riabilitazione Intensiva-,
• 8 posti in diurno RI,
• 20 posti presso il Nuovo Centro Diurno per adolescenti con patologia psichiatrica.


L’intervento riabilitativo-abilitativo-sociale che offriamo è condotto in stretta intesa con l’USL del territorio di provenienza dei pazienti, anche in vista del vasto problema del reinserimento sociale dei giovani assistiti. Ci configuriamo quindi come una “struttura intermedia” che ospita per un periodo determinato e poi, sempre di concerto con i servizi del territorio inviante, elaboriamo progetti per il reinserimento in famiglia o per inserimenti alternativi.
Uno degli aspetti fondamentali della presa in carico riabilitativa dei pazienti è la capacità di acquisire, recuperare e mantenere, le abilità sociali. Si parte da esposizioni graduali agli stimoli sociali in attività protette e interne ma svolte in gruppo, fino a sperimentare i singoli pazienti in attività di gruppo a loro consone per esposizione a stimoli e richieste di performance, ma eseguite all’esterno della struttura.


Questo ci aiuta a lavorare principalmente su:
• Capacità di tollerare e gestire la frustrazione data dagli stimoli esterni non controllabili e imprevedibili,
• Rispetto delle regole sociali,
• Ampliamento della sensazione di autoefficacia e abbassamento dell’ansia,
• Autonomie personali,
• Riduzione dell’isolamento socio-familiare,
• Migliorare la qualità della vita del paziente e della sua famiglia.

Le attività esterne attivate e attivabili a breve sono:
• Piscina,
• Atletica,
• Teatro,
• Trekking lungo la Via Francigena,
• Scuola,
• Gite giornaliere strutturate,
• Spesa settimanale,
• Villeggiatura settimanale al mare e in montagna,
• Partecipazione a feste e iniziative sul territorio.

È il momento di unire le forze: la nostra raccolta fondi “Se ci sei noi partiamo”

Negli anni, siamo riusciti a mantenere questi impegni grazie all’aiuto di alcune associazioni territoriali, al contributo del Gruppo Volontari di Casa Verde e ai nostri due pulmini.
Oggi ci troviamo in difficoltà perché siamo rimasti con un solo pulmino con il quale non riusciamo a fare fronte alle numerose e diversificate richieste e necessità di uscite per attività esterne. 
Il nostro obiettivo, grazie anche al vostro contributo, è quindi quello di implementare i mezzi di trasporto di Casa Verde per permettere ai ragazzi di uscire e fare esperienze guidate nel mondo con il nostro aiuto.
Nello specifico, se raggiungeremo insieme l'obiettivo di 40.000€, potremo acquistare un nuovo pulmino. 

Le donazioni superiori a tale cifra saranno utilizzate in due modi:
se raddoppieremo l'importo, potremo acquistare due pulmini, ampliando così le nostre possibilità di supporto.
In caso contrario, i fondi raccolti saranno destinati ad attività ricreative e organizzazione di trasferte, utilizzando il pulmino stesso. 
Queste attività includeranno escursioni all'aria aperta, come gite al mare e in montagna, oltre a uscite al cinema e altre iniziative.

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT45Y0623014002000043228314 - intestato a IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “Se ci sei noi partiamo” in corso su Eppela.
Finanziato
45.577 € Raccolti
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Progetto speciale
Lo Svarione in Taverna - Card Game

È una notte davvero di Merdor e la vostra compagnia cerca riparo nei caldi locali della taverna più lurida e sgangherata del villaggio. Nonostante le numerose pause cannetta della giornata, siete davvero stanchi e vorreste soltanto tracannarvi una bella pinta di birra e mangiare un gustoso camogli. 

E chi lo sa, magari riuscirete a trovare persino un pusher che, per una volta, non è in ritardo! In fondo vi hanno detto che questa taverna è il luogo ideale per trovare canapa di ottima qualità. Per i più temerari ci sono anche funghetti allucinogeni e orsetti gommosi davvero speciali.

Una pinta tira l’altra e gli animi iniziano a scaldarsi. Non riuscite a decidere se è meglio il fuorismo dei vostri giorni o quello di una volta. Qualcuno sostiene che un cavallo costa 100 euro e sembra proprio che uno di voi si sia cagato addosso… 

Intanto nella sala si muovono strani individui. Vi sembra di vedere uno che gira nudo per il locale e dei loschi figuri vestiti di nero chiedono a ogni avventore se hanno da fumare: sembrano quasi degli sbirri sotto copertura!

Ma ormai siete tutti ubriachi fradici e pure fatti come delle pigne. Avete perso la cognizione del tempo e qualsiasi tipo di inibizione. Un tizio al tavolo accanto sta blaterando qualcosa di insensato su Svarion che… quando c’era lui, l’erba era più verde. Uno di voi non si trattiene, gli molla uno schiaffo e… scatta la rissa!

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte ispirato allo Svarione degli Anelli, la più famosa parodia italiana della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli

Ideato dalle menti scapestrate (e annebbiate?) di Fabio Macchi e Andrea Palmieri nel 2005, lo Svarione è una miniera di battute e situazioni esilaranti che hanno fatto la storia. Esistono persone – magari proprio tu che stai leggendo! – che conoscono a memoria interi dialoghi e che quando pensano ai personaggi dei film li sentono parlare con le voci di Ganjalf e Arabong.

Eppure lo Svarione è rimasto per molto tempo soltanto un fenomeno del web… almeno fino a questo momento! Lo Svarione in taverna. Che botta! è il gioco di carte pronto a invadere le vostre case e a colpirvi con una dose di sanissimo fuorismo

Entrate nella taverna più sconclusionata di sempre: vi aspetta una rissa coi fiocchi, capace di far impallidire anche il più feroce orco della Terra di Merdor. Ma la vostra non è una compagnia normale e con tutta la canapa che gira per il locale… le sorprese sono sempre dietro l’angolo! 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è stato ideato per offrirvi un’esperienza divertente e sconclusionata, grazie a:

· un set di regole pensato per rendere ogni partita unica e imprevedibile, che obbligherà i giocatori a elaborare una strategia vincente e ad affrontare gli imprevisti, o “svarionate”, che ravviveranno la rissa;

· un vasto catalogo di personaggi, oggetti e situazioni resi celebri dallo Svarione degli Anelli, perfetti per farvi entrare nell’universo fantasy più “fatto” che sia mai esistito;

· una lunga serie di illustrazioni, che renderanno l’esperienza di gioco ancora più immersiva e spassosa.
 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti, in cui i partecipanti si sfidano in una gara all’ultima “botta”. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra otto eroi dello Svarione degli Anelli: Ganjalf, Arabong, Givemix, Rizlas, Sboromir, Godo, Sam e… Svarion in persona! Ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

Siete pronti per una rissa all’ultima botta?

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte molto compatto, perfetto per ogni occasione e facile da trasportare. Per giocare vi servirà soltanto un tavolo, la scatola di gioco col suo contenuto e… sarete voi a decidere come accompagnare queste serata all’insegna della fattanza!

La scatola di gioco conterrà:

- 8 carte “Eroe”;

- 40 carte “Arma improvvisata” (di cui 8 “Arma unica”);

- 31 carte “Difesa disperata”;

- 39 “Svarionate”;

- 8 carte “I tuoi colpi” (1 per ogni eroe);

- 8 segnalini colpo (da usare sulla carta “I tuoi colpi”);

- il manuale di gioco.

Se ci saranno abbastanza fattoni… cioè, sostenitori, che decideranno di aiutarci in questo progetto, le carte disponibili potrebbero addirittura aumentare

 

 

 

SPEDIZIONE

Nessun partecipante dovrà sostenere spese aggiuntive per la spedizione. Sappiamo che vi servono i soldi per i vostri… passatempi, per cui abbiamo deciso di venirvi incontro! Le spedizioni inizieranno indicativamente verso la fine di novembre, al netto di eventuali ritardi legati a imprevisti dell’ultimo minuto. Controllate la vostra casella mail per rimanere aggiornati sulla campagna e sui suoi sviluppi!

 

GLI AUTORI

Fabio Macchi, alias Il Fabio

Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo

Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2

È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

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Tea Project

Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.

Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.

Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).

Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

Finanziato
29.667 € Raccolti
Imprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Sosteniamo l’Archivio Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea

La memoria col tempo scompare, se non viene ravvivata e mantenuta con cura, e la storia può essere distorta: per questo ci sono importanti realtà come l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, che dal 1953 conserva le preziose carte del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e della Resistenza fiorentina. 

Nel corso degli anni l’Istituto, che ha sede a Firenze, ha rinnovato la sua identità e funzione, fondendo il suo ruolo conservativo con attività culturali, didattiche e di ricerca. «Siamo nati per conservare le carte del Comitato e delle associazioni legate alla Resistenza. Ma nel tempo la nostra missione ha abbracciato una prospettiva più ampia, portando l’Istituto a trasformarsi in un centro di cultura» racconta il direttore Matteo Mazzoni.

La memoria della Resistenza

La memoria della Resistenza, una pietra miliare della missione dell’Istituto, sta però attraversando una fase critica: «Con la graduale scomparsa dei testimoni diretti, l’Istituto assume una rilevanza maggiore nel preservare e diffondere la memoria di quegli eventi», sottolinea Mazzoni. 

La pandemia ha accelerato una transizione verso il digitale e «ci ha spinti a riconsiderare le nostre modalità operative. Ci siamo riconvertiti all’online, utilizzando piattaforme come YouTube e Facebook per mantenere viva l’interazione con il pubblico».

Fondamentale è il coinvolgimento attivo delle comunità locali e delle scuole, una missione educativa che l’Istituto abbraccia con passione: «Un ruolo per noi essenziale – afferma il direttore - Svolgiamo un compito educativo, non solo nelle scuole, ma anche attraverso corsi di formazione per adulti. 

Guardando al futuro, la vera sfida è mantenere un equilibrio tra la ricerca specialistica e la divulgazione, in un contesto in cui la ricerca storica spesso soffre di carenze di finanziamenti». 

La dimensione tecnologica emerge come una componente cruciale nell’approccio dell’Istituto. «Gli strumenti come i social e i podcast – conclude Mazzoni – sono fondamentali per portare la conoscenza storica a un pubblico più vasto, ma devono essere creati da specialisti della comunicazione e curati nel contenuto»

Il progetto per la digitalizzazione dell’archivio dell’istituto storico della resistenza

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea attualmente raccoglie all’interno del proprio archivio in forma cartacea oltre 10.000 documenti di enti e di persone.

Con la raccolta fondi, promossa da Unicoop Firenze e Fondazione il Cuore si scioglie, verrà acquistato un software, implementandolo con le strutture informatiche adeguate, per rendere possibile la consultazione online degli inventari e gli oltre 2.000 tra volantini e manifesti prodotti nel corso della lotta antifascista e della guerra di Liberazione.

La storia di ciò che è stato, con il trascorrere del tempo, rischia di scomparire se non viene tutelata e tramandata con cura.

Con il graduale venir meno delle testimonianze dirette di chi ha partecipato alla Resistenza, la memoria di quegli eventi è custodita nelle preziose carte redatte dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, dai gruppi e dalle persone che hanno aderito al movimento partigiano.

Per questo motivo l'Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea ha bisogno dell'aiuto di tutti noi!

Con questa raccolta fondi sarà possibiledigitalizzare e rendere consultabili online gli inventari di tutta la documentazione relativa a quegli anni e non solo, mettendo a disposizione di tutti migliaia di pagine, lettere e immagini prodotte nel corso della lotta antifascista e della guerra di Liberazione.

Finanziato
20.963 € Raccolti
Istruzione di qualitàPace, giustizia e istituzioni solide
MAI PIÚ SOLI DOPO UN INCIDENTE STRADALE

Supporto psicologico ai familiari delle vittime e agli operatori impegnati in sinistri stradali.

Quando accade un sinistro stradale mortale, la famiglia della vittima viene scaraventata in una realtà parallela.

L’Associazione Gabriele Borgogni è nata dopo la morte sulla strada di Gabriele, da un’esigenza della famiglia e degli amici di Gabriele, soli ad affrontare il dolore, di trovare supporto l’un l’altro e farsi forza reciprocamente.

COSA VOGLIAMO FARE: 

Questo progetto vuole andare a riempire proprio quel vuoto che i familiari di Gabriele hanno provato in prima persona, donando un supporto psicologico alle persone che perdono improvvisamente un loro caro sulla strada.

Il progetto di supporto psicologico si è già trasformato in un servizio attivo all’interno del Comune di Firenze dal 2017 e che da allora ha affrontato molti incidenti gravi ed altri eventi critici balzati alle cronache come il caso del turista spagnolo morto in Santa Croce, l’incidente di Duccio Dini e alcuni casi di suicidio. In totale sono stati supportati circa 140 soggetti tra familiari delle vittime e operatori della polizia municipale.

IL SUPPORTO PSICOLOGICO:

In caso di un sinistro mortale, il servizio di supporto psicologico si attiva in breve tempo e gli psicologici accompagnano gli operatori di polizia municipale nel momento di comunicazione della notizia ai familiari, facendo da supporto sia ai familiari sia agli operatori stessi.

L’esperienza del servizio attivo ha dimostrato che l’assistenza psicologica a chi ha avuto un sinistro stradale è fondamentale perché aiuta a fornire le corrette modalità di dire le giuste parole in momenti di grande dolore, preoccupazione se non totale smarrimento.

Inoltre il progetto offre supporto psicologico agli stessi operatori che, svolgendo il proprio lavoro, si trovano a dover affrontare situazioni dall’enorme carico emotivo.
 

VOGLIAMO ESTENDERE IL SERVIZIO:

Il progetto di Firenze è stato ed è all’avanguardia ma il fatto che al momento riguardi solamente chi si trova vittima di un sinistro all’interno di confini comunali crea conseguenze paradossali:  a mero titolo esemplificativo, chi dovesse avere un incidente grave in via Baccio da Montelupo, a seconda del punto in cui il tragico sinistro avesse luogo, potrebbe o meno avere diritto al supporto.  Per tale motivo, con questo progetto vogliamo estendere l’iniziativa a tutta l’area metropolitana.

La violenza stradale può colpire tutti e tutti devono essere aiutati!

La campagna è sostenuta dalla Fondazione CR Firenze: Raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, la fondazione raddoppierà la cifra raccolta.

In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna, vale doppio!

COME VERRANNO UTILIZZATI I FONDI?

La scelta degli psicologi avverrà per bando.

Chi c’è dietro

Il progetto nasce dall’idea che una collaborazione tra l’Associazione Gabriele Borgogni e l’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana possa essere il perfetto binomio per realizzare l’intento comune di aiutare i familiari delle vittime di un sinistro stradale. 

L’Associazione Gabriele Borgogni è nata dall’esigenza dei suoi componenti fondatori che hanno sofferto in prima persona la mancanza di aiuto psicologico e per questo motivo vogliono rispondere concretamente ad una esigenza sentita sulla loro pelle. 

L’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana lavora ogni giorno per migliorare il benessere psicologico di individui e comunità e ha risposto con sollecitudine e grande partecipazione, fin dall’attivazione del servizio già presente su Firenze. Dunque si ritiene che un suo coinvolgimento a livello dell’area metropolitana non possa che rafforzare ed ampliare un servizio che si è già dimostrato efficace e necessario.

COME DONARE ?

Sostenere “MAI PIÙ SOLI DOPO UN SINISTRO STRADALE” è semplicissimo!

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password.

Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express). 

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto.  Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa, se non vuoi passare dalla piattaforma, potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a: 

IBAN IT39S0867302801000000460366 Causale “donazione liberale per progetto Mai più soli dopo un sinistro stradale”

Finanziato
10.540 € Raccolti
Città e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
VILLA PETTINI

UNA COMUNITÀ CHE ACCOGLIE E CAMMINA INSIEME

DI COSA SI TRATTA

Villa Pettini - una comunità che accoglie e cammina insieme” è un progetto di integrazione che offre una casa sicura alle famiglie richiedenti asilo del territorio valdarnese e che da oggi ha intenzione di rafforzarsi ancora di più, allargando la comunità e offrendo nuove opportunità di conoscenza e scambio reciproco, crescita personale e professionale.

 

Villa Pettini

Nell’area del Valdarno, tra Firenze e Arezzo, dal 2016, grazie all’attività della Fondazione Giovanni Paolo II e del Punto Famiglia, Villa Pettini fornisce una casa sicura alle famiglie richiedenti asilo che arrivano da ogni parte del mondo. Offrire una “casa” significa anche cercare ogni giorno di  costruire percorsi di conoscenza e relazioni significative;  uno scambio continuo tra gli ospiti accolti, la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni del territorio.

“Il giorno più bello della mia vita è stato qualche mese fa, qui a Villa Pettini, quando mi sono resa conto che avevo mio figlio più piccolo, tranquillo di fianco a me. Mia figlia era a scuola, mio marito al lavoro. Avevamo finalmente raggiunto la tranquillità.”

Rahma; ospite di Villa Pettini (nome di fantasia)


COSA POSSIAMO FARE INSIEME

Da quando è nato, il progetto di accoglienza  è in continua e costante crescita numerica.  Da Casa Bethesda, spazio per la prima accoglienza, sono poi nate Casa Joy e Casa Betania per la seconda accoglienza. Adesso, a Casa Mamre stiamo ospitando 11 persone: madri ucraine con bambini.

Attraverso un’importante rete creata sul territorio, abbiamo unito forze e professionalità differenti, affinché le persone accolte possano integrarsi nel tessuto scolastico, economico e sociale del Valdarno.

Ma adesso vogliamo, e dobbiamo necessariamente, fare ancora di più:

Oltre a questo, vogliamo anche dare modo alla cittadinanza e alle associazioni del territorio di conoscere la realtà di Villa Pettini ed entrare in relazione con le famiglie accolte, dando nuovo impulso a tutta la comunità e creando un legame sempre più forte tra la popolazione e i beneficiari diretti del progetto.

LA NOSTRA IDEA DI ACCOGLIENZA

Accogliere, condividere, crescere e imparare INSIEME sono i valori che muovono da sempre la comunità che il Tavolo di Villa Pettini ha costruito negli anni, proponendo un modello che va oltre l’accoglienza, basato sulla cura dell’individuo, sull’attenzione verso le famiglie ma anche sull’autonomia e la crescita personale, nel rispetto delle fragilità e delle risorse di ciascuno.

Crediamo che accogliere significhi rispettare e valorizzare le varie culture e diversità; significhi accompagnare ed aiutare a capire la nostra cultura; significhi prepararsi e formarsi al lavoro; significhi infine “Camminare insieme “ in una Comunità fondata sulla condivisione di progetti comuni, lungo la via della Pace.

Vogliamo offrire a tutti e tutte loro la possibilità di far parte di una comunità pronta e preparata ad ospitare chi ha bisogno, con l’obiettivo di accompagnarli e non lasciarli soli in questo percorso che li attende.

Infatti, un altro importante obiettivo del nostro progetto, è rafforzare il Tavolo di Villa Pettini, migliorando le professionalità di tutte le realtà che vi partecipano attraverso percorsi di formazione specifici rivolti ai volontari.

“I tanti volontari di Villa Pettini ogni giorno sono in relazione diretta con le famiglie, in un clima positivo di dialogo, crescita, sviluppo e inclusione. Villa Pettini è già un esempio di comunità integrata, dove c’è scambio, reciprocità e dove tutti sono sullo stesso piano. Della crescita condivisa tutti sono beneficiari, non solo i nostri ospiti.” 

Tommaso Bruni, operatore Fondazione Giovanni Paolo II e responsabile dei volontari

 

Costruiamo insieme una vera Comunità

Sostenere questo progetto significa sostenere una nuova visione di Comunità, di cui anche tu puoi far parte e che puoi contribuire a creare. Abbiamo portato in sicurezza persone in fuga dagli orrori della guerra, della violenza, della povertà…

Adesso camminiamo tutti insieme verso la costruzione di un futuro di vera Pace!  Il loro futuro di integrazione e di pace, è il futuro di tutta la Comunità! Facciamolo insieme !

La tua donazione è fondamentale per la riuscita del progetto!

CHI C'É DIETRO

Il Tavolo di Villa Pettini, formato da qualche anno, è composto da tante realtà che collaborano. Tra queste:

Stefano Ermini - La Fondazione Giovanni Paolo II nasce nel 2007 a Pratovecchio Stia (Ar) per promuovere la pace e lo sviluppo in Medio Oriente e in Italia. Sin dai primi anni di vita è impegnata nella lotta alla povertà e nella tutela dell’infanzia, attraverso progetti di sviluppo e di risposta alle emergenze umanitarie. Sostiene in particolar modo i più piccoli e i giovani per aiutarli a divenire protagonisti del loro futuro, attraverso interventi educativi e di formazione professionale.

Cristina Antonelli - Punto Famiglia Villa Pettini (PFVP): associazione di famiglie per le famiglie, nata nel 2012 per essere al servizio delle famiglie, anche quelle in difficoltà, e promuovere formazione, incontro, amicizia, spiritualità. Al centro mettiamo i valori di condivisione e solidarietà, relazione ed ascolto. L’associazione, che ha ricevuto dalle Suore Minime in comodato d'uso i locali di Villa Pettini, ha messo a disposizione parte degli spazi per il Progetto di accoglienza Bethesda, nato nel 2016.

Massimo Tanzi - Qoelet è un’impresa sociale con sede a Villa Pettini, a Montevarchi, il cui obiettivo è quello di investire sulle persone, soprattutto quelle in difficoltà, dando loro l’opportunità di realizzarsi nella vita ed essere inclusi nella società, grazie all’organizzazione di corsi di formazione professionale e un costante supporto nelle fasi di inserimento e ricerca di un lavoro.

Gli altri partner del progetto 

Fondazione Migrantes - Caritas Diocesana - Fraternità della Visitazione ODV - Suore Agostiniane di San Giovanni Valdarno - Suore Minime del Sacro Cuore di Poggio a Caiano - Associazione Barnaba . 

COME DONARE ?

Sostenere la campagna “Villa Pettini” è semplicissimo:

  • Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati per la registrazione. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password (se preferisci puoi anche fare una donazione anonima, senza effettuare il login)
  • Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle che proponiamo oppure fai una donazione libera. Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express) oppure di un account Google Pay o Apple Pay.

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto. Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico Intestato a: Fondazione Giovanni Paolo II

IBAN: IT62R0501802800000012352795 inserendo la causale “accoglienza a Villa Pettini”

Oppure tramite Paypal: link paypalMe 

Finanziato
10.210 € Raccolti
Sconfiggere la povertàLavoro dignitoso e crescita economicaPace, giustizia e istituzioni solide

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Lo Svarione in Taverna - Le espansioni

 

Carissimi fattoni e fattone, ci avete chiesto di espandere il mondo dello Svarione in Taverna Che botta!, il gioco ufficiale dello Svarione degli Anelli, e lo abbiamo fatto. È colpa vostra!
Dopo aver raccolto le menti più in botta di Merdor abbiamo tirato fuori non una, ma ben tre espansioni! Inoltre, con questa campagna finanzieremo anche la ristampa del gioco base, che è stato fumato più veloce di un porro ben rollato!

Nuovi eroi, nuove carte uniche, ma soprattutto… nuove meccaniche che renderanno ancora più confusa e tignosa la rissa più caotica di sempre!

E se siete dei pusher ritardatari, non preoccupatevi! Potete prenotare anche la vostra copia del gioco base!

Noi siamo davvero euforici, e voi? Ecco alcune novità che farebbero saltare dalla sedia anche Arabong.

Carte Terreno: e se la taverna si trovasse proprio a Merdor? O nelle terre degli Uomini? Ogni taverna dona un bonus soltanto a qualche Eroe, rendendolo davvero potentissimo… o un magari un facile bersagli.

Carte Arte-fatto: pescate l’Antifurto al Cavallo o il Telefono di Svarion? Gli Arte-fatti possono donarti poteri degni del più potente dei fattoni!

Carte Cura: con le giuste arti “magiche” anche il più ferito dei nostri eroi può “rialzarsi” in qualche modo…

Carte Orco e Carte Lorenzo: ebbene, questi sono i vostri malandati alleati, che vi aiuteranno a vincere lo scontro tra le due fazioni che si sono create durante la rissa! Ogni carta ha un potere speciale… 

 

 

Per tutti i partecipanti al crowdfunding, dal livello “Svarionato” in poi sarà incluso il primo fumetto ufficiale dello Svarione degli Anelli!

Ebbene sì, svarionati! Se siete degli appassionati dello Svarione degli Anelli, non potete perdervi questa ricompensa esclusiva!

Gli eroi dello Svarione vi aspettano per una rimpatriata che vi farà davvero emozionare!

 

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti ispirato allo Svarione degli Anelli. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra gli eroi dello Svarione degli Anelli: ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

 

Abbiamo davvero esagerato: dentro la scatola di gioco delle espansioni troverete 104 carte nuove e uniche, divise in 3 espansioni. In totale:

- 4 Carte Eroe 

- 4 Carte Arma Unica

- 16 Carta Arma Improvvisata

- 8 Carte Difesa

- 32 Carte Svarionata

- 7 Carte Arte-fatto

- 8 Carte Cura

- 5 Carte Terreno

- 8 Carte Orco e 8 Carte Lorenzo

- 4 Carte Colpi

 

Orchi vs Lorenzi: scontro tra fazioni

Cos’è un’espansione senza una nuova meccanica di gioco? Con l’espansione Orchi vs Lorenzi vi spartirete a inizio partita una serie di alleati improbabili che andranno a creare due fazioni. Poi, con l’aiuto dei vostri compagni, dovrete cercare di mandare k.o. tutti i vostri nemici! Una volta fatto potete decidere se bervi una bella pinta di birra tutti insieme o continuare a smazzolarvi tra di voi! 

 

Partono le megamazzate

Siete impazienti di lanciare le vostre ragnatele di Spaidermen o una potente scoreggia nanesca? Con L’espansione Megamazzate avrete più armi, ancora più coatte, ancora più devastanti. E non dimenticate che in questa espansione ci sono anche le Carte Terreno e gli Arte-fatti!

 

La battona dei boschi vi attende…

Avete bisogno di una sosta e di qualche Carta Cura? Nel Bordello degli Elfi troverete tutto quello che fa per voi… anche carote di ogni forma e dimensione! Siete pronti a rendere la rissa davvero osé?

In tutte le ricompense che prevedono una copia fisica, sono inclusi i 5 euro di spese di spedizione.

 

GLI AUTORI:

Fabio Macchi, alias Il Fabio
Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo. 
Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2
È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

 

Tea Project
Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.
Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.
Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni
Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).
Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

 

131%
-16 Giorni
Istruzione di qualitàLavoro dignitoso e crescita economicaPartnership per gli obiettivi
Alziamo il Muro!

Anche se il "campionato" della vita è sempre una finale, la mia storia sportiva racconta che ho sempre avuto rispetto per chi avevo oltre la rete. 

Sono sempre stata tesa prima di una gara, facile o difficile che fosse: questa era una semi finale e l’ho vinta grazie anche al vostro tifo, al vostro incoraggiamento quando ero sotto di due set. 

Grazie amici, di cuore: siete unici e vi voglio bene. 

Sono trascorsi 10 mesi dalla diagnosi di glioblastoma, con una prospettiva di vita di 12/14 mesi, ma il mio obiettivo è rientrare nel 5% che vive 5 anni. 

Questa è la partita che voglio vincere: la semifinale l’ho vinta, mi aspetta la finale, ma mi sto allenando e l’avversario mi troverà pronta. 

Le mie oncologhe di Pistoia e Livorno si sono entusiasmate e la risonanza conferma che il tumore è fermo. Inizierò la penultima chemio con il morale alto.

 Anche se il mio avversario potrebbe ribaltare tutto, sono contenta. 

Anche se attraverso un tunnel dove non c'è luce, sono fortunata ad avere persone che mi vogliono bene. La vita è sempre bella e vale la pena di lottare anche per un giorno in più. 

Per questo motivo, per dare a tutte le persone come me una speranza in più e ringraziare l’equipe del prof. Santonocito di Livorno, vorrei regalare loro un macchinario che mi hanno segnalato. 

Si tratta di un macchinario di una tecnologia di cui hanno bisogno per migliorare ulteriormente lo standard qualitativo dei loro interventi di chirurgia dei tumori cerebrali. 

Per poterlo fornire all’Ospedale dovrebbe esserci una donazione di circa 40.000 euro. 

Ho organizzato una raccolta fondi per acquistarlo: se tutti insieme, voi che mi seguite con affetto, mi darete il vostro sostegno, piccolo o grande non importa, ce la faremo e il Muro sarà sempre più alto! 

Tutto è fatto a norma di legge per evitare, fin da subito, ogni disguido. 
Grazie a tutti.

26%
-42 Giorni
Salute e benessere
Una cantina in montagna

 

CHI SIAMO

Siamo due fratelli, Andrea e Martino, agricoltori, vignaioli e cuochi dell’Agriturismo Piandistantino, un’azienda agricola biologica situata nel Comune di Tredozio, ai confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in provincia di Forlì-Cesena.
Piandistantino si trova in una valle laterale del torrente Tramazzo, in una zona caratterizzata dalla presenza di boschi e castagneti, dove l’agricoltura viene praticata da sempre, anche se ormai da tempo gli abitanti tendono a spostarsi in pianura, verso i grandi centri abitati. 

 

 

Per questo, prima di essere un agriturismo, Piandistantino è un presidio agricolo, e il cibo che serviamo è quasi tutto di nostra produzione, dal mais per la polenta all’olio extra vergine di oliva, dalle castagne, alle patate e ai salumi. Compreso, chiaramente, il vino

 

IL VINO

Nel 2016 abbiamo iniziato a recuperare vecchie vigne abbandonate, a altitudini comprese tra i 350 e i 700 metri sul livello del mare, nelle valli del Montone e del Tramazzo.  

Il vino che otteniamo è un prodotto raro e di qualità, frutto di luoghi in cui la viticoltura è stata per secoli una fonte di sostentamento per la gente del posto, e che solo in tempi recenti è diventata marginale.
Il nostro progetto dimostra invece che grazie a essa è possibile vivere in montagna, creando lavoro e reddito per la popolazione, nel rispetto degli ambienti naturali che ci circondano.

 

Con l’agricoltura, infatti, ci prendiamo cura di un territorio nel quale, altrimenti possono verificarsi disastri le cui conseguenze vanno oltre i confini locali, come è successo con l’alluvione di maggio 2023. 

 

IL PROGETTO

Dopo aver passato anni a vinificare da amici, abbiamo deciso di costruire una piccola cantina, a Portico di Romagna, recuperando un vecchio capannone artigianale e adesso abbiamo bisogno del tuo aiuto per portare a termine il progetto. 

I fondi raccolti con il crowdfunding verranno usati per comprare attrezzature essenziali per trasformare l’uva in vino, come: una pompa, una pressa, una pigiadiraspatrice e alcune botti in cemento. Se ci aiuterai, potremo FINALMENTE iniziare a produrre autonomamente il nostro vino.

 

 

52%
-8 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
Quattroruote per Aiutare

Siamo la Caritas di Borgo San Lorenzo, ci rivolgiamo a tutti con fiducia in quanto necessitiamo urgentemente di un sostegno economico per l'acquisto di un automezzo furgonato. Questo veicolo è diventato indispensabile per poter continuare ed espandere le nostre attività di raccolta e distribuzione di beni di prima necessità a favore delle persone in difficoltà del nostro territorio.

Attualmente, le nostre operazioni si basano sull'impegno generoso di volontari e sull'utilizzo di mezzi privati o gentilmente concessi da altre associazioni. 

Tuttavia, questa situazione non ci permette più di far fronte in modo adeguato alle crescenti esigenze logistiche che i nostri interventi comportano.

 

Disporre di un mezzo di trasporto dedicato ci consentirebbe di:

* Organizzare le raccolte solidali in modo più efficiente e capillare.

* Garantire la consegna di aiuti anche nelle aree più periferiche e a persone anziane con difficoltà di spostamento.

* Trasportare con maggiore frequenza alimenti freschi, come frutta e verdura, provenienti dal Mercato ortofrutticolo o dal magazzino Centrale Caritas Firenze. Questo ci permetterebbe di rifornire sia i nostri assistiti diretti sia gli altri Centri Caritas del vicariato Mugello, secondo un calendario di distribuzione stabilito. In questo modo, potremmo garantire l'apporto di prodotti freschi a circa 300 famiglie, un numero in costante aumento.

* Offrire, quando necessario, un servizio di accompagnamento per persone indigenti che devono recarsi a visite o controlli medici.

Abbiamo individuato un automezzo furgonato usato in buone condizioni. 

Saremmo profondamente grati se poteste sostenerci. 
Le donazioni ci permetterebbero di continuare a offrire un aiuto concreto e tempestivo a chi ne ha più bisogno nella nostra comunità.

 

 

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT 39 U083 2537 7510 0000 0041 360 - intestato a Parrocchia SAN LORENZO A BORGO SAN LORENZO indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “Quattroruote per aiutare” in corso su Eppela.

 

198%
-6 Giorni
Sconfiggere la povertàSconfiggere la fame
Festival Dora Nera 2025

 

C’è un festival che non nasce dall’alto, non risponde alle logiche di grandi finanziatori, non parla per conto di sponsor importanti, istituzioni, banche e fondazioni. 

DORA NERA è il primo festival noir interamente costruito dal basso

LIBERO come la parola libertà. 

INDIPENDENTE come un soffio di vento. 

DORA NERA è un festival militante di letteratura e cinema noir, nato a Torino nel novembre 2021.
Tre giorni di incontri, dibattiti, premiazioni e 362 di militanza nelle frontiere, nei quartieri, con i piedi e le mani nelle contraddizioni del presente, per portare la letteratura dove abita il conflitto, dove donne e uomini vivono sulla propria pelle le ingiustizie sociali o le ricadute di un sistema di potere che li ha scelti come vittime sacrificali.

DORA NERA vuole essere, in questo senso, il CORTOCIRCUITO, l’ERRORE DI SISTEMA che stravolge le cose, riportando all’attenzione pubblica questi mondi sotterranei, il dolore ma anche i sogni delle persone oggi tenute ai margini.

DORA NERA vuole far collidere il mondo della letteratura, del cinema, della finzione, con il mondo reale, che ci riguarda tutti e tutte.

DORA NERA è un festival militante, che non usa la parola per accarezzare, ma per denunciare. 

In questi anni siamo stati nei dormitori per persone senza fissa dimora, come nelle scuole di periferia, nei centri diurni, nei circoli culturali popolari, usando i libri non come forma di evasione, ma come strumento vivo e pulsante di racconto, e le storie come amplificazione dei temi fondanti della contemporaneità.

NEL 2025, DORA NERA SARÀ ANCORA SULLA STRADA.

A TORINO:

  • con l’aiuto di Sara Bilotti, stiamo lavorando con ragazze e ragazzi giovanissimi con problematiche di dipendenza da crack, accolt3 dal Gruppo Abele nel centro crisi Molo 18, un luogo di tregua per provare a rimettere insieme i pezzi delle proprie vite;
  • grazie alla poetessa Anna Salza, stiamo tenendo un corso di Poesia di lotta e denuncia con donne di tante nazionalità temporaneamente senza dimora: da questo lavoro nascerà una mostra di grande impatto, fatta di parole ricamate su tela, diari minimi ma potenti di un'insurrezione costante che muove dentro di loro; 

A NAPOLI:

  • grazie al lavoro dello scrittore Giancarlo Piacci, libraio mitico del centro storico di Napoli e scrittore noir sopraffino, stiamo portando alla luce i tanti sogni e le speranze dei detenuti del carcere di Poggioreale.

IN TUTTA ITALIA: 

  • raccoglieremo, grazie alla mediazione di proffesionist3, associazioni e attivist3, le storie appartate e silenziose di ragazze e ragazzi alle prese con momenti di fragilità ma anche alla ricerca di una fiammella interiore da far brillare forte, per riemergere.

IL FESTIVAL. E poi ci sono i tre giorni di novembre in cui tutto questo diventa pubblico. Dal 7 al 9 novembre, sempre all'Oratorio di San Filippo Neri (Torino), si terrà il festival che calamita lettori e lettrici da tutta Italia. 
Decine di ospiti di livello nazionale e internazionale, autori e autrici che incontrano il pubblico e stanno tra le persone, annullano ogni distanza reale e filosofica. Proiezioni cinematografiche, mostre, tavole rotonde, dibattiti e spettacoli che, anche quest’anno, si preannunciano indimenticabili! 
E, ovviamente, i due attesissimi premi: il Dora Nera alla Carriera e quello alla Migliore opera edita nel 2025.

GIORNO PER GIORNO, TI ANNUNCEREMO QUI PROGRAMMA E TUTTE LE NOVITA'.


E ALLORA? COSA ASPETTI? UNISCITI AL DORA NERA! DIVENTA NOSTRO COMPLICE!
Scegli una delle ricompense o fai una donazione libera. 

E poi: 

DIFFONDI DORA NERA A CHI VUOI TU e seguici.

Grazie, e che il Noir sia con te!

158%
-25 Giorni
Istruzione di qualitàParità di genere
NUVOLE. NUOVE CASE PER L'AUTONOMIA

Il progetto Nuvole è una delle sperimentazioni di housing sociale in Toscana. 

Si tratta della creazione di piccole strutture nelle quali possano abitare persone che per scelta o per necessità non possono vivere da sole.

Così facendo imparano a condividere spazi, a stabilire relazioni sociali, a collaborare nello svolgimento delle attività quotidiane, sviluppando così le loro capacità e il senso di appartenenza ad una comunità. 

 

 

Il progetto vede la collaborazione tra la Fratellanza Popolare di Grassina, il Comune di Bagno a Ripoli, la Società della Salute della Zona fiorentina sud est, l’Associazione Orizzonti e la Fondazione Nuovi Giorni onlus, che gestirà il funzionamento degli appartamenti.

L’obiettivo è garantire, in modo permanente, un’abitazione in autonomia per le persone con disabilità.

Si tratta di uno spazio nel quale le persone, adeguatamente sostenute e supportate per i loro specifici bisogni, imparano a vivere insieme trovando un bilanciamento tra vita privata e vita comunitaria.

A tale scopo, grazie anche a un finanziamento del PNRR, il Comune di Bagno a Ripoli ha ristrutturato due appartamenti situati al piano terra di un palazzo in via Dante Alighieri a Grassina (frazione del Comune di Bagno a Ripoli), dove prima si trovava il distretto sanitario della ASL, che ha concesso l’immobile in comodato. 

Questi ospiteranno 9 persone con disabilità che già da anni stanno sperimentando periodi più o meno lunghi di vita autonoma, qualcuno perché ha già perso la famiglia di origine, altri perché hanno raggiunto un livello di indipendenza tale da poter affrontare una vita per conto proprio, fuori dalla famiglia.

 

 

A oggi il progetto Nuvole è a questo punto:

  • gli appartamenti sono stati ristrutturati e hanno un nome. Sono stati intitolati in memoria di Fabio Bernardini e Marzia Fabiani, cittadini di Bagno a Ripoli, che si sono fortemente impegnati nel sociale e a sostegno della disabilità;
  • sono state acquistate e allestite le due cucine, complete di elettrodomestici.

 

Cosa manca

Dobbiamo completare il resto degli arredi, in particolare quelli necessari per le camere da letto ed è per coprire questi costi che abbiamo bisogno di voi e del vostro prezioso contributo. 
Le risorse raccolte saranno utilizzate per acquistare letti, armadi, comodini e quanto altro possibile. 
Il progetto non si fermerà, il nostro obiettivo è quello di rafforzare le esperienze esistenti e poi di lavorare ancora per realizzarne altre simili. 

 

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT53F0832537720000000020432 - intestato a Fratellanza Popolare e Croce d'Oro O.D.V. indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “NUVOLE. NUOVE CASE PER L’AUTONOMIA” in corso su Eppela.
152%
-6 Giorni
Ridurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
PolisportivaMente

La Polisportiva Rugiada è un'associazione sportiva dilettantistica nata nel 1996. Promuoviamo da anni lo sport come mezzo di inclusione sociale, salute e prevenzione del disagio psichico. La nostra realtà conta circa 110 soci ed è attiva in collaborazione con i servizi territoriali della salute mentale e varie istituzioni locali.

La Polisportiva Rugiada, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si Scioglie, lancia una campagna di raccolta fondi per sostenere il progetto "Insieme si può fare", volto a promuovere l’inclusione sociale e il benessere psicofisico attraverso lo sport.

Situato lungo le sponde del Lago di San Cipriano a Cavriglia (AR), il Circolo Velico Rugiada è un luogo unico dove si incontrano sport, inclusione e comunità. Il progetto nasce con l’obiettivo di offrire attività sportive nautiche inclusive rivolte a persone con disabilità psichica, fragilità economica e disagio sociale, creando percorsi riabilitativi, formativi e ricreativi per almeno 40 utenti provenienti dai territori del Valdarno, Valdisieve e Chianti Fiorentino.

Obiettivi della raccolta fondi

Con il vostro sostegno, intendiamo acquistare materiale sportivo capace di garantire sicurezza, autonomia e partecipazione attiva anche agli allievi più fragili,nello specifico :

  • Una nuova imbarcazione collettiva, stabile e sicura, indispensabile per l’accesso alla vela da parte di persone con mobilità ridotta o con esigenze speciali.
  • Attrezzature di sicurezza (giubbotti, caschi, dotazioni di bordo).
  • Nuove canoe, tavole da sup e windsurf per ampliare l’accessibilità e la varietà delle attività acquatiche.

Cosa realizzeremo concretamente

  • 1 corso di vela inclusivo, in due cicli da 4 incontri, rivolto a utenti dei Servizi di Salute Mentale Adulti (SMA) e a persone in difficoltà sociale o economica.
  • 9 giornate promozionali di attività di pagaia (canoa, windsurf, sup) gratuite e aperte anche alla cittadinanza.
  • Potenziamento dell’accesso alle attività nautiche per tutta la comunità locale, con attenzione particolare all’inclusione delle fasce più vulnerabili.

Perché è importante sostenerci

Il progetto si inserisce nelle finalità previste dal bando “Pensati con il Cuore”:

  • Inclusione sociale di persone fragili.
  • Contrasto alla povertà educativa e all’isolamento.
  • Promozione del benessere psicologico e fisico attraverso lo sport.
  • Riduzione dello stigma legato al disagio mentale.

Il Circolo Velico Rugiada è oggi un esempio concreto di come lo sport possa trasformarsi in uno strumento di crescita, relazione e cura. Sostenere questo progetto significa dare a tutti la possibilità di vivere il lago, e le relative attività , indipendentemente dalle proprie condizioni.


Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente   - IT62W0760102800000089564389 - intestato a Rugiada A.S.D. Onlus indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “PolisportivaMente” in corso su Eppela.
139%
-6 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianze
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