Pace, giustizia e istituzioni solide
Pace, giustizia e istituzioni solide
Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
16. Pace, giustizia e istituzioni solide
Totale raccolto
1.789.811 €
Progetti
253
E’ evidente che senza una comunità pacifica e inclusiva, lo sviluppo non può essere sostenibile. Ecco perché dobbiamo dare il nostro contributo per ogni forma di violenza, comprese la tortura e la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata, ls corruzione e concussione, i flussi finanziari illeciti e di armi.
In corso
L'Arginata - Storie lungo il fiume

L’Arginata è un progetto partecipativo che coinvolgerà la comunità di Grosseto culminando in una pedalata lungo l’argine del fiume Ombrone, il 19 maggio 2024.

Un progetto innovativo che mira a valorizzare il territorio e a creare dialogo e scambio tra le generazioni: il viaggio di un'intera comunità che si attiva all'unisono!

COSA VOGLIAMO REALIZZARE

La Maremma è una terra che per la bellezza dei suoi paesaggi attrae ogni anno milioni di turisti. Ma – se si esce dal centro storico di Grosseto – quanto è realmente coinvolta la comunità nella vita culturale di questo territorio?

Ciò che abbiamo notato è che si creano poche occasioni di incontro, confronto, crescita. Pochi momenti in cui dar vita, insieme, ad un progetto culturale comune, che nasca "dal basso" e rappresenti davvero la comunità.

PERCHÉ UN’ARGINATA?

Non un semplice spettacolo ma un insieme di storie grandi e piccole.

Un percorso collettivo e inclusivo che coinvolge tutta la comunità - scuole, associazioni, imprese, famiglie, anziani - e che prevede la realizzazione di laboratori specifici in cui le persone raccontano le loro storie e le trasformano in performance artistiche. 

 

La performance finale sarà itinerante e si svolgerà lungo l’argine del fiume Ombrone, in bicicletta. Una pedalata che attraverserà il territorio e lo mostrerà in tutta la sua bellezza e diversità. I protagonisti saranno le persone con le loro storie. 

E a raccontarle saranno proprio loro: che "spettacolo", la nostra comunità!

 

LA CITTÀ COME SALA PROVA

Immaginate un’intera famiglia coinvolta nella costruzione del progetto:

  • i figli
  • i fratelli maggiori e gli adulti 
  • gli anziani 

“Anche voi partecipate all’Arginata?” 

“Hanno chiamato anche voi?” 

“Cosa vi hanno chiesto?” “

Cosa presenterete?” 

“Come lo presenterete?” 

Uno spettacolo che coinvolge tutti. Perché lo spettacolo è di tutti.

 

UNA PEDALATA LUNGA UNA VITA

Bene, adesso prendiamo la mappa del nostro comune e divertiamoci ad inventare un percorso, una pista, lungo cui raccontare la storia di Grosseto e del suo territorio! 

La partenza: il Parco della Maremma, un simbolo.

L’arrivo: le cascate della Steccaia, un altro luogo simbolo: quale grossetano, da giovane non ha mai fatto il bagno lì? Un attimo: e la pista? L’argine del fiume Ombrone, no?


 

COME AFFRONTEREMO IL PERCORSO? 

In bicicletta!

Un mezzo per tutti, anche per chi non ci va o ha paura di andarci - e può essere portato - che passa dappertutto e trasforma un lungo percorso in una meravigliosa passeggiata, anzi, pedalata.

Un grand tour in partnership con associazioni e cooperative di comunità, con rifornimenti e tappe, dove la città si racconti alla città, dove potremo riappropriarci del nostro territorio riscoprendo il valore di stare insieme, per il rilancio e la fruizione del territorio.

LO SPETTACOLO SIAMO NOI 

Ma per creare dialogo bisogna dialogare e darcene l’occasione. E quindi eccola! Una pedalata, una “girata” - come si dice in Maremma - anzi, un’Arginata.

Giovinezza, età adulta, maturità e vecchiaia: in 4 pit stop il territorio, diviso per generazioni, il proprio “spettacolo”. 

Sì, avete capito bene: perché lo spettacolo è la comunità, come nelle feste di una volta, dove tutto il paese e la città creavano da sé i propri appuntamenti e intorno a quelli si donavano occasioni di scambio e dialogo per creare qualcosa di unico, originale, irripetibile.

 

UNA BICICLETTA… NON PEDALA DA SOLA !

Un viaggio di mesi come il nostro necessita, oltre ai piedi e alle gambe, di un sostegno concreto. Nell’allestimento e nella preparazione, la comunità giocherà un ruolo fondamentale: tutti, aziende pubbliche e private, semplici cittadini, associazioni di categoria, interverranno concretamente per rendere possibile questo sogno

Per questo motivo abbiamo scelto di lanciare una campagna di crowdfunding: un modo per fare dello spettacolo di comunità una vera e propria iniziativa dal basso. Proprio come facevano i paesi di un tempo, anche noi possiamo ritrovare la forza della nostra comunità realizzando un’iniziativa tutti insieme e con le nostre forze.

Sostenere questo progetto significa dare voce ad un intero territorio e a realtà ancora sconosciute o consolidate; ma anche e soprattutto dare vita a un appuntamento replicabile anno dopo anno, che dia la possibilità di compiere un’esperienza unica di confronto, conoscenza e partecipazione a tutte le età e le inclinazioni, attraverso la realizzazione di performance sempre nuove, sempre vive.

 

 

LE RICOMPENSE PER CHI SALE IN SELLA INSIEME A NOI!

Se sei un'azienda, un'associazione, una realtà del territorio puoi entrare a far parte dei nostri partner e sostenere l'evento in tanti modi!

COME UTILIZZEREMO I FONDI RACCOLTI

Grazie al lancio di questa campagna e al sostegno di chi vorrà creare insieme a noi questo grande evento riusciremo a coprire:

  • allestimento dei 4 pit stop
  • spese per il noleggio delle biciclette
  • retribuzione dei formatori che organizzeranno i laboratori preparatori
  • spese di organizzazione, sicurezza e accoglienza per i partecipanti
  • comunicazione e gadgets dell’evento

 

LA TUA DONAZIONE VALE DOPPIO! 

Devi sapere che questa iniziativa parte dal basso ma ha già avuto una bella occasione: l’idea è stata infatti premiata dal bando "Social  Crowdfunders" promossa da Siamosolidali e sarà sostenuta da Fondazione CR Firenze che raddoppierà la cifra raccolta solo se riusciremo a raggiungere almeno la metà del nostro obiettivo in crowdfunding!

COME DONARE?

Puoi donare qui su Eppela facendo il LOGIN, utilizzando una carta credito o Google Pay e scegliendo una delle ricompense che abbiamo pensato per te oppure facendo una donazione libera. 

Se la campagna non avrà successo la tua donazione sarà riaccreditata entro pochi giorni ma noi speriamo che il sostegno di tanti, come te, ci aiuti a realizzare il nostro progetto.

In alternativa puoi fare un bonifico intestato a Associazione Confine Zero IBAN IT42C0623014300000040586676 specificando la causale “donazione liberale ARGINATA”

Per donare con Paypal
https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=XRPB77ZN4CXYC 

Con tante piccole e grandi donazioni riusciremo a raccontare la storia di un luogo facendolo diventare un teatro a cielo aperto!

Monta in sella e sostieni l’Arginata… è tua, è di tutti noi!

EHI, MA NON TI ABBIAMO ANCORA DETTO CHI SIAMO? 

Eccoci!

Siamo Chiara, Guido, Francesco e Alessia di Confine Zero, una compagnia teatrale  con sede nel cuore della Maremma Toscana, a Grosseto, che mette in scena  spettacoli site-specific, cioè pensati, scritti e messi in scena appositamente per un  luogo specifico. 

E non siamo soli

Beh, allora.. ti aspettiamo !

83%
-3 Giorni
Città e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Mo' me lo segno - Creiamo libri bilingue italiano-LIS

HAI MAI PENSATO CHE UN LIBRO PUÒ RAPPRESENTARE UN MURO ANZICHÉ UNA PORTA? 

Paola, per esempio, ha 30 anni ed è sorda. Le piace scoprire nuove storie e conoscere le mille sfaccettature dei personaggi che popolano romanzi e racconti, ma ci mette tanto tempo a leggere i libri che le consigliano. Ogni tanto durante la lettura si ferma, annota il passaggio che non ha capito, e chiede ad una sua amica di segnarlo. Solo così Paola è in grado di comprendere appieno un testo scritto.

Una gran fatica per lei, per questo non legge molto anche se vorrebbe farlo di più.

Leggere è libertà, scrivere è espressione del proprio mondo interiore per tutti, ma per i sordi a volte queste due cose sono precluse nella loro ricchezza e complessità.  Per i sordi è molto faticoso l'accesso alla dimensione personale della lettura e della scrittura. Inoltre il vasto mondo della letteratura non dispone ancora di testi tradotti in una quantità e varietà sufficiente a favorire una crescita e una scelta soggettiva variegata. 

Narrazione e traduzione bilingue LIS-italiano: una porta aperta sul mondo della letteratura

Con il nostro progetto vogliamo realizzare una scuola e dei testi bilingue per spalancare le porte della fantasia a Paola e a tutti! Grazie a "Mo' Me lo Segno" vogliamo aprire il mondo della letteratura ai sordi e mostrare le meraviglie, le ricchezze e le molteplici possibilità espressive della lingua dei segni, agli udenti.

Chi segna - che sia sordo o udente - ha bisogno di occasioni per ampliare il proprio bagaglio di segni e i libri sono una fonte inesauribile di apprendimento.

Tra il 2020 e il 2022 abbiamo realizzato all’interno del progetto Cantastorie, finanziato dalla fondazione CR Firenze, il primo workshop di narrazione bilingue LIS -italiano e il primo libro bilingue.  Questo possiede un QR code pagina per pagina che traduce il testo scritto.
È stato un progetto pilota che ha riscosso successo, e ha aiutato molte persone all’interno della comunità segnante.
Da questa esperienza abbiamo imparato tanto, ma ora vogliamo farlo ancora meglio: con una ricerca e un’attenzione maggiore allo studio della traduzione che renderanno ancora più piacevole e fruibile il testo finale.

VA BENE, MA CI SARÀ BISOGNO DI METTERE INSIEME TANTE COMPETENZE PER FARE CIÒ?

Esatto: competenze, persone e idee!

Grazie a questa campagna vogliamo avviare la prima scuola di narrazione e traduzione bilingue LIS - italiano in cui un gruppo di professionisti esperti, sordi e udenti, sarà il cuore attivo di una formazione che trasformerà i partecipanti/studenti della scuola un po’ in scrittori e narratori bilingui. La scuola bilingue insegnerà a narrare nuove storie con la scrittura o in LIS  e supporterà la traduzione dei classici della letteratura italiana. Così potremo incontrarci da protagonisti nel mondo della letteratura accessibile, bilingue, per immergersi e crescere insieme.

CHI POTRÀ FREQUENTARE I WORKSHOP BILINGUE DI SCRITTURA E NARRAZIONE? 

Tutti i giovani, adulti, anziani della comunità segnante, sordi o udenti. 

La scuola di Narrazione e traduzione Bilingue LIS-italiano dunque sarà una occasione in cui scambiarsi storie, confrontarsi e conoscersi, leggere, segnare e sognare insieme, guidati dall’esperienza dei formatori bilingui che saranno permanentemente impegnati anche nel lavoro di traduzione in team per dare vita alla versione bilingue di testi pietre miliari della letteratura italiana. Al termine del percorso pubblicheremo un libro di testi originali che gli scrittori della scuola comporranno e un libro che raccoglie un racconto breve della letteratura italiana tradotto. 

Entrambi editi da “Edizioni Underground“.

VUOI FARE PARTE ANCHE TU DI QUESTO PERCORSO? SPALANCA DUE VOLTE LE PORTE ALL’ACCESSIBILITÀ!

La campagna è sostenuta dalla Fondazione CR Firenze. Insieme dobbiamo raccogliere 14.000€, ma una volta raggiunta la metà di questo obiettivo la fondazione raddoppierà la cifra raccolta.

COME VERRANNO UTILIZZATI I FONDI?

I fondi raccolti serviranno principalmente a:

  • Realizzare gli workshop della scuola di narrazione bilingue che si articoleranno in due week end immersivi, un’esperienza unica nel suo genere: un luogo in cui segnare e dove ci saranno interpreti a supporto del processo di apprendimento.
  • Produrre e stampare il libro con i testi inediti dei neo-scrittori della scuola;
  • Tradurre un racconto breve della letteratura italiana, stamparlo e diffonderlo;

CHI C'É DIETRO?

Associazione Duepunti: Siamo un’associazione di promozione sociale impegnata nella sensibilizzazione e realizzazione di interventi concreti sul territorio riguardanti l’antidiscriminazione, l’inclusione sociale, l’uguaglianza di genere e il benessere socio-psicologico in ogni fase di vita. 

Siamo una squadra di professionisti sordi e udenti: educatori, interpreti della lingua dei segni, linguisti, psicologi, psicoterapeuti, fisioterapisti ed esperti in mediazione e conciliazione di pace. 

Ci occupiamo di promuovere l’esercizio della cittadinanza attiva innanzitutto attraverso il contatto umano, il dialogo, l’incontro, la solidarietà, l’accoglienza e l’accettazione delle diversità proponendo occasioni di incontro quali iniziative culturali, educative, formative,  ludiche e offrendo attività di prevenzione e di sostegno psicologico volte al benessere psico-sociale dell’individuo e della comunità.

COME DONARE?

Sostenere "Mò Me lo Segno!" è semplicissimo!

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password.

Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express) oppure potrai donare tramite bonifico. Sappi che se donerai tramite bonifico la tua donazione comparirà in piattaforma dopo qualche giorno.

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto.  Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa, se non vuoi passare dalla piattaforma, potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a: 

INTESTATARIO: ASSOCIAZIONE DUEPUNTI

IBAN: IT91V0306909606100000174718

49%
-16 Giorni
Ridurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio

Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio” è un progetto che ha a cuore il sostegno e la cura dei figli e delle figlie delle donne vittime di femminicidio
 

CHI SIAMO

A Padova c'è un gruppo di donne che lavora da anni affinché la violenza contro le donne non continui ad essere un fatto normale. Siamo psicologhe, avvocate, esperte in diritti umani e volontarie del Centro Veneto Progetti Donna, l'associazione che gestisce i Centri antiviolenza della provincia. Da più di 30 anni offriamo sostegno psicologico e legale e offriamo accoglienza e protezione alle donne coinvolte in situazioni di violenza, ai loro figli e alle loro figlie

Solo nel 2023 abbiamo accolto 1.210 donne: ogni caso per noi è una priorità e ogni donna ha la sua storia. 

Se il femminicidio rappresenta l’atto estremo della violenza contro le donne, diventare orfano ne è l’estrema conseguenza. Nel 2022 prende quindi avvio il progetto “Orphan of Femicide - Invisible Victim”. Insieme ad associazioni e Centri antiviolenza del nord est, sosteniamo i figli e le figlie delle donne vittime di femminicidio e le loro famiglie, per poter superare insieme gli ostacoli psicologici, giuridici, economici che possono incontrare e che impediscono ad orfani ed orfane e a chi si prende cura di loro di ritrovare la serenità dopo il trauma del femminicidio. 

Da questo nasce quindi la campagna “Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio”. Perché bambini e bambine sono le "vittime" collaterali di questo fenomeno.

Ad oggi infatti si stima che ci siano circa 2000 orfani ed orfane di femminicidio in Italia. Parliamo di stima perché non ci sono dati precisi. Inoltre ai figli e alle figlie delle donne vittime di femminicidio manca il supporto necessario per affrontare il trauma di ciò che hanno subito. Sappiamo che spesso bambini e bambine assistono al femminicidio della madre e che nella maggior parte dei casi l’autore è loro padre. E se non vi assistono, a volte sono loro a ritrovare il corpo della propria mamma. La maggior parte di loro è poi affidata ai nonni materni, che a loro volta devono affrontare le conseguenze dell’aver appena perso una figlia. 

Il progetto “Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio” da anni affronta queste sfide per poter ridare ad orfani ed orfane e a chi si prende cura di loro la serenità dopo il trauma che hanno vissuto. 

L’OBIETTIVO DELLA CAMPAGNA

L’obiettivo di questo progetto è in primis offrire supporto a orfani e orfane di femminicidio, dalle prime fasi dell’emergenza al sostegno a lungo termine a loro e alle famiglie affidatarie. 

Quello che questo progetto si prefigge di fare è dare a orfani e orfane un futuro che possa andare oltre il trauma subito: noi operatrici sappiamo che davanti a noi non abbiamo solo i figli e le figlie delle donne vittime di femminicidio, ma abbiamo bambini e bambine, ragazzi e ragazze che hanno davanti un futuro ancora da costruire. 

Per questo il progetto offre loro un supporto psicologico, per elaborare ciò che hanno vissuto, gli anni di violenza sulla propria madre, e il femminicidio stesso a cui potrebbero aver assistito. Noi operatrici forniamo questo supporto già nelle prime 24 ore successive al femminicidio, per accompagnare gli orfani, le orfane e le loro famiglie nelle prime fasi del lutto. Ci occupiamo poi del sostegno legale per affrontare insieme tutti gli ostacoli amministrativi, burocratici e giudiziari che incontreranno lungo la strada. 

Attraverso il progetto “Il futuro che cresce” supportiamo i ragazzi e le ragazze (anche economicamente) nel loro percorso scolastico o aiutando i più grandi ad inserirsi nel mondo del lavoro, tramite formazioni e tirocini

Per poter offrire questo supporto ai figli e alle figlie delle donne vittime di femminicidio, abbiamo bisogno di raggiungere gli orfani e le orfane che oggi si trovano ancora da soli e da sole ad affrontare le conseguenze di ciò che hanno vissuto. Per questo il progetto prevede anche la ricerca attiva e il contatto con i minori e le loro famiglie affidatarie presenti nella provincia, per far conoscere il progetto e avviare una relazione di fiducia. 

Ad oggi, il nostro progetto sostiene già 16 ragazzi e ragazze presenti in 5 regioni del nord est. Grazie al vostro aiuto in questa raccolta fondi, contribuirete a supportare in modo concreto altri 5 orfani di femminicidio presenti nel nostro territorio di Padova.

Il futuro che cresce è il loro, ma noi saremo al loro fianco lungo il cammino.

46%
-15 Giorni
Salute e benesserePace, giustizia e istituzioni solide
Legalità, nuova edizione!

La diffusione della cultura e del valore della legalità nelle giovani generazioni costituisce la mission dell’Istituto Comprensivo San Martino Borgoratti ed è una finalità importante della nostra offerta formativa. L’istituto, pertanto, promuove anche per l’anno scolastico in corso un progetto di ampio respiro che coinvolge le classi seconde e terze di Scuola Secondaria di primo grado e le classi quinte delle ns scuole primaria  e che prevede il supporto di enti e associazioni operanti sul territorio. Tra le molteplici attività previste (incontri con i rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze Armate, laboratori con la partecipazione degli attivisti dell’associazione “Libera”, visite guidate, convegni, mostre ed eventi) la Scuola ha programmato, per il secondo anno, un concorso interno per far riflettere le studentesse e gli studenti sui temi della legalità, della giustizia e del bene comune. 

Come Istituzione intendiamo anche questa volta premiare le ragazze e i ragazzi vincitori di tale concorso con un viaggio premio a Casal di principe (Ce) in occasione del trentennale dell’uccisione di Don Peppe Diana, presbitero assassinato dalla camorra per il suo impegno antimafia il 19 marzo 1994. I 15 vincitori prenderanno parte alla Cerimonia Commemorativa del 19 marzo 2024 in rappresentanza del nostro Istituto.

Aiutaci anche a far vivere un'esperienza formativa unica e indimenticabile, oltre che apprezzare le bellezze paesaggistiche e culturali della Campania.


 


 

51%
-40 Giorni
Istruzione di qualitàPace, giustizia e istituzioni solide
LIBERE GOLOSITÀ: ACCENDI IL CUORE DEL NUOVO LABORATORIO

 

Immagina di svegliarti ogni giorno nello stesso spazio ristretto, circondato da mura che confinano il tuo corpo e il tuo pensiero. Immagina di vivere in un mondo in cui ogni piccola libertà è un lusso che non ti appartiene più. Immagina di dover chiedere il permesso per ogni necessità e di affidare la gestione della tua persona a un sistema che decide per te.

Immagina di non poter fare altro che immaginare.

Ora, immagina un luogo in cui queste mura diventano un ponte verso un nuovo e vero inizio. Dove l'arte della pasticceria si trasforma in uno strumento di emancipazione e reinserimento. Un luogo in cui il profumo del burro e della vaniglia si mescolano con una dolce aria di possibilità. Qui, le mani che prima erano addormentate ora impastano con cura e sfornano delizie. Le menti che prima erano territorio della noia ora ridanno un senso al tempo, con passione e dedizione.

Questo luogo esiste e questo è il laboratorio artigianale di LIBERE GOLOSITÀ.  Dal 2019, all’interno del carcere di Vicenza, ogni giorno le persone detenute scrivono nuovi capitoli della loro storia, un impasto alla volta, cottura dopo cottura. Guidati da maestri fornai e pasticceri, ricevendo formazione e un lavoro qualificato mostrano a sé stessi e al mondo come il cambiamento possa essere reale se supportato da un’opportunità.

I risultati? Eclatanti.

Le statistiche mostrano una verità toccante: la recidiva si attesta al 2% tra i partecipanti di un programma come il nostro, contro un desolante 70% tra coloro che non hanno avuto accesso a questo potente strumento. Se non bastasse a ricordarcelo la nostra Costituzione, l’Ordinamento Penitenziario e un recentissimo patto tra Ministeri e Organi di Governo, ce lo riassumono molto bene l’esperienza diretta e le parole di J. : “Se lo scopo del carcere è rieducativo è importante che ci siano le occasioni”

Libere Golosità è proprio questa occasione. E oggi è con gioia che ti sveliamo cosa stiamo per realizzare al di là delle mura, perché qui non si parla solo di numeri, ma di destini che hai il potere di cambiare.

 

LA MAGIA DAL 2019: TRASFORMARE ERRORI PASSATI IN DOLCEZZA PRESENTE

Crediamo in un mondo in cui gli errori non sono solo sentenze ma passaggi segreti per una crescita personale. Un mondo in cui l’ingiustizia non venga solo punita e sanzionata ma condotta verso un autentico cambiamento. Non desideriamo forse tutti un futuro in cui chi ci ha ferito non ripeta lo stesso sbaglio? E se fossi tu il protagonista di quell'errore, non vorresti che gli altri riconoscessero la tua volontà di cambiare e di riscrivere la tua storia?

Con competenza, impegno e passione Libere Golosità trasforma gli errori in opportunità di dimostrare che siamo molto di più delle nostre cadute. Per restituire alla Comunità persone cresciute e migliorate come A. , orgogliose di tornare dalla propria famiglia, ora pronta per un abbraccio che rappresenta più di un semplice ritorno.

Riconquistare la fiducia delle persone a cui si è fatto del male è forse la sfida più grande per un essere umano. I prodotti di Libere Golosità sono custodi delle storie di chi ha trovato la forza e il coraggio di dire “Ho sbagliato, ma ora creo gioia”.

Sarebbe meraviglioso se alcune di queste storie di successo fossero scritte anche grazie a te. 

 

PARTECIPA E AIUTA LIBERE GOLOSITÀ A CRESCERE: UN NUOVO LABORATORIO PER UN NUOVO INIZIO 

L’ entusiasmo nei nostri prodotti artigianali ha alimentato la crescita di Libere Golosità che oggi è attiva con due negozi monomarca. Tuttavia sono le testimonianze di successo dei partecipanti al nostro programma che ci hanno spinto a guardare oltre, aprendo la strada ad una nuova sfida: sei pronto a essere parte di un cambiamento positivo? 

Stiamo lavorando per l’ apertura di un nuovo laboratorio nel cuore di Vicenza, al di fuori delle mura carcerarie, per offrire una reale e sostenibile opportunità lavorativa a coloro che, scontata la pena, si trovano nella delicata fase del reinserimento sociale.

Iniziative complete come questa sono ancora rare e ora hai l’ opportunità di contribuire a un cambiamento positivo che sta seminando nuove prospettive. La visione è chiara: offrire continuità lavorativa a coloro che escono dal carcere affinché la libertà non sia un traguardo, ma un autentico nuovo inizio. 

 

PARTECIPERAI?

La collaborazione di tanti soggetti con ruoli, competenze e possibilità diverse è fondamentale per la realizzazione di questo ambizioso progetto.

Abbiamo già acquisito il luogo ideale e stiamo lavorando alla ristrutturazione, all’allestimento e all’attrezzatura del nuovo spazio per renderlo pronto ad accogliere nuove storie di nuovi inizi a partire da questo autunno 2024.

Ti chiediamo oggi di unirti alla nostra squadra, ringraziandoti fin da ora per quanto deciderai di donare.

Abbiamo scelto di destinare il tuo prezioso contributo all’acquisto del cuore pulsante del nuovo laboratorio, dedicandoti così il luogo caldo e accogliente dove il sogno della pasticceria prende vita: il grande forno rotativo! Il costo di questo strumento professionale è di 20000 euro, una cifra che, con il sostegno di persone come te, possiamo raggiungere.

La tua decisione di contribuire oggi è molto più di un gesto di solidarietà; è un'azione che incide profondamente sul tessuto stesso della tua Comunità, rendendola più forte, inclusiva, sicura… e dolce! 

Grazie per scegliere di fare parte di questo meraviglioso cambiamento.

Con affetto e gratitudine

Il team di Libere Golosità

 

*Libere Golosità è un’ iniziativa di Gabbiano 2.0 Società Cooperativa Sociale, attiva dal 2014 nel creare opportunità di inserimento lavorativo per persone svantaggiate e fragili, non solo in ambito carcerario.

6%
-85 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Lo Svarione in Taverna - Card Game

È una notte davvero di Merdor e la vostra compagnia cerca riparo nei caldi locali della taverna più lurida e sgangherata del villaggio. Nonostante le numerose pause cannetta della giornata, siete davvero stanchi e vorreste soltanto tracannarvi una bella pinta di birra e mangiare un gustoso camogli. 

E chi lo sa, magari riuscirete a trovare persino un pusher che, per una volta, non è in ritardo! In fondo vi hanno detto che questa taverna è il luogo ideale per trovare canapa di ottima qualità. Per i più temerari ci sono anche funghetti allucinogeni e orsetti gommosi davvero speciali.

Una pinta tira l’altra e gli animi iniziano a scaldarsi. Non riuscite a decidere se è meglio il fuorismo dei vostri giorni o quello di una volta. Qualcuno sostiene che un cavallo costa 100 euro e sembra proprio che uno di voi si sia cagato addosso… 

Intanto nella sala si muovono strani individui. Vi sembra di vedere uno che gira nudo per il locale e dei loschi figuri vestiti di nero chiedono a ogni avventore se hanno da fumare: sembrano quasi degli sbirri sotto copertura!

Ma ormai siete tutti ubriachi fradici e pure fatti come delle pigne. Avete perso la cognizione del tempo e qualsiasi tipo di inibizione. Un tizio al tavolo accanto sta blaterando qualcosa di insensato su Svarion che… quando c’era lui, l’erba era più verde. Uno di voi non si trattiene, gli molla uno schiaffo e… scatta la rissa!

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte ispirato allo Svarione degli Anelli, la più famosa parodia italiana della trilogia cinematografica del Signore degli Anelli

Ideato dalle menti scapestrate (e annebbiate?) di Fabio Macchi e Andrea Palmieri nel 2005, lo Svarione è una miniera di battute e situazioni esilaranti che hanno fatto la storia. Esistono persone – magari proprio tu che stai leggendo! – che conoscono a memoria interi dialoghi e che quando pensano ai personaggi dei film li sentono parlare con le voci di Ganjalf e Arabong.

Eppure lo Svarione è rimasto per molto tempo soltanto un fenomeno del web… almeno fino a questo momento! Lo Svarione in taverna. Che botta! è il gioco di carte pronto a invadere le vostre case e a colpirvi con una dose di sanissimo fuorismo

Entrate nella taverna più sconclusionata di sempre: vi aspetta una rissa coi fiocchi, capace di far impallidire anche il più feroce orco della Terra di Merdor. Ma la vostra non è una compagnia normale e con tutta la canapa che gira per il locale… le sorprese sono sempre dietro l’angolo! 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è stato ideato per offrirvi un’esperienza divertente e sconclusionata, grazie a:

· un set di regole pensato per rendere ogni partita unica e imprevedibile, che obbligherà i giocatori a elaborare una strategia vincente e ad affrontare gli imprevisti, o “svarionate”, che ravviveranno la rissa;

· un vasto catalogo di personaggi, oggetti e situazioni resi celebri dallo Svarione degli Anelli, perfetti per farvi entrare nell’universo fantasy più “fatto” che sia mai esistito;

· una lunga serie di illustrazioni, che renderanno l’esperienza di gioco ancora più immersiva e spassosa.
 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte a eliminazione tutti contro tutti, in cui i partecipanti si sfidano in una gara all’ultima “botta”. Il vincitore è colui che rimane in piedi alla fine della rissa, nonostante i colpi subiti e la canapa fumata!

Ogni giocatore può scegliere tra otto eroi dello Svarione degli Anelli: Ganjalf, Arabong, Givemix, Rizlas, Sboromir, Godo, Sam e… Svarion in persona! Ogni eroe possiede un potere speciale e una carta “Arma unica” che, se pescata, può utilizzare solo lui.

Tutte le altre carte del mazzo sono sparse in maniera casuale sul tavolo e, a turno, ogni giocatore ne pesca e ne gioca una. Ci sono tre tipologie di carte:

·  “Arma improvvisata”, che quando vengono pescate possono essere tenute in mano e vengono utilizzate per infliggere colpi agli avversari e togliere punti vita;

· “Difesa disperata”, anche queste case possono essere tenute in mano quando vengono pescate e servono per parare ed evitare i colpi;

·  “Svarionata”, eventi randomici che, se pescati, attivano immediatamente il proprio effetto e rendono il gioco ancora più divertente e imprevedibile, com’è giusto che sia per una rissa in taverna tra fattoni!
 

Ogni giocatore inizierà il gioco con 10 punti vita e avrà come obiettivo abbattere senza pietà i propri avversari. Non mancheranno carte davvero speciali in grado di… ribaltare i tavoli e pure il risultato!

Siete pronti per una rissa all’ultima botta?

 

Lo Svarione in taverna. Che botta! è un gioco di carte molto compatto, perfetto per ogni occasione e facile da trasportare. Per giocare vi servirà soltanto un tavolo, la scatola di gioco col suo contenuto e… sarete voi a decidere come accompagnare queste serata all’insegna della fattanza!

La scatola di gioco conterrà:

- 8 carte “Eroe”;

- 40 carte “Arma improvvisata” (di cui 8 “Arma unica”);

- 31 carte “Difesa disperata”;

- 39 “Svarionate”;

- 8 carte “I tuoi colpi” (1 per ogni eroe);

- 8 segnalini colpo (da usare sulla carta “I tuoi colpi”);

- il manuale di gioco.

Se ci saranno abbastanza fattoni… cioè, sostenitori, che decideranno di aiutarci in questo progetto, le carte disponibili potrebbero addirittura aumentare

 

SPEDIZIONE

Nessun partecipante dovrà sostenere spese aggiuntive per la spedizione. Sappiamo che vi servono i soldi per i vostri… passatempi, per cui abbiamo deciso di venirvi incontro! Le spedizioni inizieranno indicativamente verso la fine di novembre, al netto di eventuali ritardi legati a imprevisti dell’ultimo minuto. Controllate la vostra casella mail per rimanere aggiornati sulla campagna e sui suoi sviluppi!

 

 

GLI AUTORI

Fabio Macchi, alias Il Fabio

Ero un ventenne pieno di energie e idee, con amici scemi (come solo gli amici migliori sanno essere) e voglia di spaccare tutto, far ridere e non finire mai di fare festa. Dopo la visione di una parodia dei Gem Boy, ho avuto l’audacia di proporre al Pujo, il mio compagno di malefatte, di riscrivere e ridoppiare tutto il primo film del Signore degli Anelli a tema fattoni; come poteva un’idea così sobria venire rifiutata? Abbiamo subito pensato ai primi nomi – Ganjalf, Arabong e Rizlas – e al titolo, Lo Svarione degli Anelli. Ci siamo fatti letteralmente… trascinare da questo progetto all’insegna del fuorismo

Dopo 7 anni di lavoro e chilogrammi di (ehm) “impegno”, sono finalmente usciti tutti e 4 gli episodi della nostra epopea: La Compagnia del Verginello, I Due Porri, Il Ritorno del Padrino vol. 1 e Il Ritorno del Padrino vol. 2

È sempre bello vedere gli altri ridere grazie ai nostri personaggi e alle nostre battute: questa è sempre stata (ed è tuttora) la cosa che ci ha ripagato di tutti gli sforzi!

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Tea Project

Tea Project è un collettivo artistico composto da Giovanni Calore, Cristiano Marchesi e Luca Trentin. Iniziamo il nostro viaggio nell’illustrazione dopo un corso a Padova nel 2021, dove ci siamo conosciuti, e da allora collaboriamo insieme con passione e determinazione. Caratterizzati da una profonda affinità per il fantasy esordiamo come gruppo realizzando l'artbook "Gemme di Luce" pubblicato da Eterea Edizioni, seguito da "La Città Bianca", presentato al Lucca Comics & Games dello scorso anno.

Nel corso del tempo, abbiamo esplorato molte strade senza mai perdere il nostro legame con l'universo di Tolkien e con le opere che hanno plasmato il panorama fantasy italiano. Ci siamo immerse sempre di più nei giochi da tavolo, nei giochi di ruolo e negli artbook, accumulando commissioni e mettendo a frutto le nostre competenze sia nell'aspetto artistico che in quello grafico.

Con "Lo Svarione in Taverna" abbiamo abbracciato il game design in modo innovativo e divertente, mantenendo sempre un approccio semplice ma incisivo, caratterizzato da una buona dose di ignoranza!

 

Eterea Edizioni nasce nel 2018 come casa editrice specializzata in pubblicazioni tolkieniane. Tra i libri di maggiore successo ricordiamo: Come scrivevano gli Elfi di Roberto Fontana, l’unico manuale di calligrafia elfica al mondo; i Quaderni di Arda, la rivista accademica dedicata allo studio di J.R.R. Tolkien; Gemme di luce, l’artbook dedicato al Silmarillion, e La Città Bianca, il racconto della fondazione e della distruzione di Gondolin, la città più importante della Prima Era della Terra di Mezzo (entrambi del Tea Project).

Con Lo Svarione in taverna. Che botta! Eterea inaugura anche una collezione dedicata ai giochi da tavolo.

12%
-105 Giorni
Imprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Ti va di dare una mano a Zooart?

GUARDA IL VIDEO DI ZOOART❣️
👉
https://www.youtube.com/watch?v=kQtJyt6x91U 

🆘 COMUNICAZIONE IMPORTANTE 🆘
🤝 Ti va di dare una mano a Zooart Ortona? 🤝

Zooart Ortona è una cooperativa sociale che dal 2006 organizza la Rassegna delle Arti Contemporanee Città di Ortona e numerose iniziative culturali e di utilità sociale. 
Per tagliare il traguardo della XIX edizione della Rassegna e portare avanti le attività artistiche, sociali e ambientali che offre alla comunità ha bisogno del tuo aiuto, altrimenti la sua esistenza potrebbe concludersi.
Sostieni Zooart Ortona, condividi il crowdfunding, dona, invita a donare e fa in mondo che questa realtà continui ad esistere per il bene di tutti.
Grazie 🙏🏼 Di cuore ♥️
 



• SOSTIENI ZOOART CON UNA LIBERA DONAZIONE E AIUTA ANCHE TU A CREARE LA XIX EDIZIONE DELLA RASSEGNA E A PERMETTERE A QUESTO SOGNO DI CONTINUARE AD ESISTERE •

Cosa è Zooart
Zooart Ortona è una cooperativa a sfondo sociale. Dal 2006 ha recuperato gli spazi in stato di abbandono dell’ex-zoo comunale e della vecchia funicolare situati nell’area sottostante la fine della Passeggiata Orientale di Ortona (CH), ottenendone la gestione pubblica nel 2019. 
In questi spazi oggi hanno sede i Laboratori Zooart, l’estiva Rassegna delle Arti Contemporanee Città di Ortona e, grazie alla convenzione con il Tribunale di Chieti, vi si svolgono lavori di pubblica utilità quali manutenzione ordinaria, pulizia, salvaguardia del patrimonio naturale e forestale ed altre attività. Inoltre grazie alle collaborazioni con diverse scuole si realizzano giornate di didattica creativa con gli alunni.

Opere d’arte, istallazioni, recupero ambientale, eventi che spaziano dalla cultura al sociale, dall’intrattenimento alla solidarietà, tutto questo e molto altro sono gli aspetti dell’identità zooartiana, che qui si possono vivere grazie all’impegno di persone ricche di umanità e sensibilità verso il prossimo. 
A tutti gli effetti Zooart riveste i panni di una non indifferente utilità sociale per la città di Ortona e le zone limitrofe. Persone di ogni età hanno la possibilità di trovare uno spazio d’incontro, di confronto, di evasione, di arricchimento e crescita interiore che non è per nulla scontato incontrare oggigiorno.
I consensi ricevuti negli anni infatti sono stati parecchi: fruitori locali e visitatori nazionali ed esteri ne hanno tessuto le lodi, meravigliandosi di cosa si possa trovare a pochi gradini di distanza dalla quotidianità soprastante, definendo Zooart un vero e proprio non-luogo dell’anima. Ovviamente anche grazie allo splendido palcoscenico naturale che fa da cornice: verde tutt’intorno e mare dinanzi.

Portare avanti questo discorso però non è affatto facile. Il crescere delle attività e dei servizi offerti dalla cooperativa sociale rende sempre più arduo il camminare con le sole proprie forze. Zooart infatti principalmente si autofinanzia e le entrate purtroppo non bastano più a far fronte a tutte le spese: canone annuo, corrente elettrica, affitto dei servizi igienici, compensi, fornitori e tutto quello che comporta l’organizzazione e la gestione dei numerosi eventi e delle varie attività. Inoltre, vista la crisi economica derivata dalle problematiche legate al covid e proseguita con le guerre in atto, la cooperativa ha dovuto consumare tutte le proprie risorse economiche per far fronte alle spese e diverse purtroppo sono ancora in sospeso.

Abbiamo deciso di realizzare questa raccolta fondi per permettere ad un sogno di continuare ad esistere e di progredire ancora. Perché questa volta c'è la concreta possibilità che non si riesca ad andare avanti e che il percorso possa concludersi qui. Per questo chiediamo il tuo aiuto, perché anche un piccolo contributo servirà ad un grande scopo. Poiché Zooart è di tutti coloro che vivono di amore e bellezza e per molte persone è divenuto un bene comune. 

A cosa servirà la tua donazione
Affinché si possa tagliare il traguardo della XIX edizione della Rassegna estiva,  per sanare la situazione debitoria e per continuare con tutte le attività offerte alla comunità sopra descritte di natura sociale, ambientale, artistica ed umana, c’è davvero bisogno di una mano. Potrebbe sembrare troppo esplicito, ma la sincerità e la schiettezza hanno da sempre contraddistinto Zooart.
Se offrirai il tuo aiuto entrerai a far parte di una famiglia che ti ringrazierà e ti accoglierà a braccia aperte ogni volta che vorrai, oggi come non mai, poiché donare calore, dare il massimo e far sentire a casa chi ci sostiene sono da sempre nostre prerogative assolute.


L'importo minimo che può essere donato è di 5 euro. Poi abbiamo pensato a quattro ricompense per quattro tipi di donazione. Ovviamente, visto il concreto bisogno, chi vorrà donare cifre più alte riceverà, oltre a tutto ciò che è compreso nella donazione da 100 euro, la nostra più sincera e infinita gratitudine e quella di coloro che che amano e frequentano questo luogo di bellezza e fratellanza.

Viviamo un periodo storico difficile, fatto di guerre, crisi economiche e mancanza di valori. È proprio per questo che crediamo sia giusto mantenere in vita una realtà come Zooart e portare avanti questo sogno, per il bene di tutti coloro che vogliono continuare ad essere liberi, sorridere alla vita, far del bene al prossimo e non arrendersi a tali brutture. Il tuo sostegno sarà di fondamentale aiuto nel realizzare qualcosa di importante e salvare questa realtà.
Condividi il crowdfunding, dona e invita a donare. Libertà è partecipazione.
Grazie 🙏🏼♥️🤝

10%
-67 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solide
Memoria e giustizia per Moustapha

Moustapha Diomande era un ragazzo ivoriano di 14 anni.

Giunto dal suo Paese di origine in Tunisia, aveva trovato razzismo e discriminazione e dunque aveva deciso di prendere la strada del mare: nel dicembre scorso, partito da Mahdia insieme ad altrə 38 compagnə di viaggio ha tentato di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. 

In quella notte di dicembre, Moustapha è morto insieme a decine di persone in quel Mediterraneo che le politiche migratorie europee hanno trasformato in spazio di violenza e di morte. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Bintou, sua madre, ha appreso la notizia a distanza di mesi, dalla città in cui attualmente vive, Genova. Non è la prima persona cara che Bintou ha perso a causa delle frontiere: lungo il suo cammino ha visto morire sorelle e fratelli, vivendo sulla propria pelle l’ingiustizia e la violenza che il confine perpetra impunemente, causando migliaia di morti nel tentativo impossibile di bloccare il movimento delle persone.

Il fatto di non aver ritrovato il corpo di Moustapha, che ad oggi risulta ufficialmente “disperso”, aggiunge dolore allo strazio che Bintou già vive: non poter effettuare la sepoltura di suo figlio impedisce di accomiatarsi da Moustapha la cui anima, senza alcuna sepoltura, non può ancora trovare pace.

Pertanto, Bintou vorrebbe poter realizzare un funerale simbolico nel suo paese di origine, nella città in cui lei e suo figlio hanno vissuto insieme: un atto di saluto per permettere alla famiglia di lasciare andare Mustapha e onorarne la memoria.

Sosteniamo la sua richiesta condividendo questa raccolta fondi necessaria ad inviare alla famiglia di Moustapha la somma di denaro utile alla realizzazione della cerimonia funebre in Costa D’Avorio.

Non possiamo permettere che la vita di Moustapha e delle innumerevoli persone disperse e scomparse nel Mediterraneo sia consegnata all’oblio e all’indifferenza su cui si regge il regime di frontiera: custodirne la memoria non è solo un atto di solidarietà verso Moustapha, Bintou e la sua famiglia ma anche un nostro dovere collettivo.

Per non cedere alla rimozione storico-politica dei crimini di frontiera e non essere mai complici della svalutazione delle vite che sostiene le politiche di morte europee.


 

41%
-96 Giorni
Ridurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
PinkRoaR - Insieme per le donne

Il Progetto PinkRoaR nasce dalla collaborazione di due realtà torinesi, Vërnis e PinkRoad.


PinkRoad è un progetto nato a Torino per contrastare le molestie e le violenze per strada attraverso la creazione di una piattaforma esclusivamente femminile grazie a cui le utenti potranno entrare in contatto e percorrere insieme tragitti, a piedi o con i mezzi, che altrimenti affronterebbero da sole o non affronterebbero affatto. Matteo, Giulia e Simone hanno avviato il progetto PinkRoad nel 2022.

Vërnis è una realtà torinese completamente al femminile, frutto dell'arte di Sara e Barbara, si tratta di uno studio di mural art e illustrazione applicata in cui si progettano e realizzano soluzioni pittoriche personalizzate. L'immaginario ricorrente prende spunto da natura e animali e i contrasti cromatici sono decisi.

Fin dall'inizio il nostro obiettivo è stato quello di creare un progetto volto a sostenere le donne e dopo aver valutato tante valide cause di enti ammirevoli, abbiamo scelto di devolvere l'intero ricavato del nostro lavoro alle attività in Palestina dell'UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione.
Ad oggi, l’UNFPA ha fornito medicinali essenziali alle autorità sanitarie presenti a Gaza e ha donato i Dignity Kit per i rifugi dell’UNRWA. La nostra raccolta fondi contribuirà a concretizzare l’aiuto medico per le donne palestinesi in gravidanza, le neo-mamme e i loro neonati che al momento non hanno accesso a servizi sanitari e igienici fondamentali.

L'intero ricavato delle 30 magliette PinkRoaR, disegnate in esclusiva da Vërnis e prodotte da PinkRoad, verrà devoluto tramite il portale dell'UNFPA disponibile al seguente link: https://www.unfpa.org/occupied-palestinian-territory

Acquista la tua t-shirt selezionando la ricompensa che preferisci: puoi scegliere tra taglia M e L e tra consegna a mano solo su Torino (29€) o spedizione su tutta Italia (35€)!
Il costo della ricompensa con spedizione, pari a €35, comprende il prezzo della t-shirt di €29 (che verrà interamente devoluto) + i €6 per la spedizione su tutta Italia.

L'obiettivo della raccolta fondi è di raccogliere 870€: 870€ corrispondono al ricavato della vendita delle 30 t-shirt (29€ a maglietta)! 

– Il totale della raccolta fondi comprende anche le spedizioni comprese nelle ricompense pari a 35€ e quindi non coincide con l'obiettivo pari a 870€ – 

 

 

54%
-59 Giorni
Acqua pulita e servizi igienico-sanitariPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Sosteniamo l’Archivio Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea

La memoria col tempo scompare, se non viene ravvivata e mantenuta con cura, e la storia può essere distorta: per questo ci sono importanti realtà come l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, che dal 1953 conserva le preziose carte del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e della Resistenza fiorentina. 

Nel corso degli anni l’Istituto, che ha sede a Firenze, ha rinnovato la sua identità e funzione, fondendo il suo ruolo conservativo con attività culturali, didattiche e di ricerca. «Siamo nati per conservare le carte del Comitato e delle associazioni legate alla Resistenza. Ma nel tempo la nostra missione ha abbracciato una prospettiva più ampia, portando l’Istituto a trasformarsi in un centro di cultura» racconta il direttore Matteo Mazzoni.

La memoria della Resistenza

La memoria della Resistenza, una pietra miliare della missione dell’Istituto, sta però attraversando una fase critica: «Con la graduale scomparsa dei testimoni diretti, l’Istituto assume una rilevanza maggiore nel preservare e diffondere la memoria di quegli eventi», sottolinea Mazzoni. 

La pandemia ha accelerato una transizione verso il digitale e «ci ha spinti a riconsiderare le nostre modalità operative. Ci siamo riconvertiti all’online, utilizzando piattaforme come YouTube e Facebook per mantenere viva l’interazione con il pubblico».

Fondamentale è il coinvolgimento attivo delle comunità locali e delle scuole, una missione educativa che l’Istituto abbraccia con passione: «Un ruolo per noi essenziale – afferma il direttore - Svolgiamo un compito educativo, non solo nelle scuole, ma anche attraverso corsi di formazione per adulti. 

Guardando al futuro, la vera sfida è mantenere un equilibrio tra la ricerca specialistica e la divulgazione, in un contesto in cui la ricerca storica spesso soffre di carenze di finanziamenti». 

La dimensione tecnologica emerge come una componente cruciale nell’approccio dell’Istituto. «Gli strumenti come i social e i podcast – conclude Mazzoni – sono fondamentali per portare la conoscenza storica a un pubblico più vasto, ma devono essere creati da specialisti della comunicazione e curati nel contenuto»

Il progetto per la digitalizzazione dell’archivio dell’istituto storico della resistenza

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea attualmente raccoglie all’interno del proprio archivio in forma cartacea oltre 10.000 documenti di enti e di persone.

Con la raccolta fondi, promossa da Unicoop Firenze e Fondazione il Cuore si scioglie, verrà acquistato un software, implementandolo con le strutture informatiche adeguate, per rendere possibile la consultazione online degli inventari e gli oltre 2.000 tra volantini e manifesti prodotti nel corso della lotta antifascista e della guerra di Liberazione.

La storia di ciò che è stato, con il trascorrere del tempo, rischia di scomparire se non viene tutelata e tramandata con cura.

Con il graduale venir meno delle testimonianze dirette di chi ha partecipato alla Resistenza, la memoria di quegli eventi è custodita nelle preziose carte redatte dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, dai gruppi e dalle persone che hanno aderito al movimento partigiano.

Per questo motivo l'Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea ha bisogno dell'aiuto di tutti noi!

Con questa raccolta fondi sarà possibiledigitalizzare e rendere consultabili online gli inventari di tutta la documentazione relativa a quegli anni e non solo, mettendo a disposizione di tutti migliaia di pagine, lettere e immagini prodotte nel corso della lotta antifascista e della guerra di Liberazione.

1%
-59 Giorni
Istruzione di qualitàPace, giustizia e istituzioni solide
Tutti i progetti
CoopForUcraina

La situazione in Ucraina è sempre più drammatica e in continua evoluzione. 
Ad oggi si contano oltre un milione di sfollati, centinaia di migliaia di cittadini bloccati a Kiev, Mariupol, Kharkiv e in molte altre città bombardate negli ultimi giorni.

Proprio con l’intento di sostenere queste popolazioni, Coop avvia la campagna di raccolta fondi #coopforucraina. Si parte da uno stanziamento di 500.000 euro che tutte le cooperative di consumatori hanno già messo a disposizione, sul quale andranno a sommarsi le donazioni dei soci e dei consumatori che numerosi in questi giorni hanno chiesto l’attivazione di un canale per poter dare il proprio aiuto.

Al fianco delle cooperative di consumatori, ancora una volta le tre realtà umanitarie, l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant‘Egidio e Medici Senza Frontiere, che già avevano collaborato alla campagna sui vaccini #coopforafrica, Tutte e tre già attive sul territorio ucraino con dei progetti consolidati da anni, oggi convertiti in programmi di primo soccorso.  

La campagna, avviata il 4 marzo  si pone come l’obiettivo di superare 1 milione di euro
Sarà possibile donare nelle seguenti modalità:
- alle casse dei punti vendita Coop
- online su questa pagina
- tramite bonifico su conto corrente dedicato intestato a Coop Italia: IT36H0200805364000106357816 

Aperta anche la sottoscrizione ai dipendenti Coop che vorranno donare ore del proprio lavoro; in questo caso le cooperative si impegnano a raddoppiare i contributi così raccolti.

L’obiettivo è fornire assistenza sanitaria, kit di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza al confine con l’Ucraina e quanto necessario in uno scenario in continua evoluzione, difficile in questo momento da prevedere per le stesse associazioni che pur conoscono bene quel territorio.

Finanziato
1.273.500 € Raccolti
Sconfiggere la povertàVita sulla terraPace, giustizia e istituzioni solide
Salviamo la Canapa Italiana

Lo sanno tutti, soprattutto chi l’ha acquistato in questi anni: il Cbd non è stupefacente. 

Per tutelare i consumatori italiani e gli operatori della filiera italiana con delle azioni legali si è resa necessaria questa raccolta fondi.

Dona oggi: anche una piccola donazione può fare la differenza.

PER COSA STIAMO RACCOGLIENDO I FONDI

Con questa prima tranche intendiamo raccogliere i fondi per difendere il settore italiano della canapa, costantemente sotto attacco da anni, da più front. È necessario vincere al Consiglio di Stato per liberare l'uso officinale e risolvere quindi gli usi non farmaceutici e le problematiche relative all'Olio CBD.

Affrontando il pericolo imminente uniti, diventiamo una forza attiva e preventiva. 

1️⃣  Fondo per Azioni Legali e altre Azioni:

Ricorsi Nazionali (TU Officinali al Consiglio di Stato / Decreto MinSal Olio / Tutela fiore e Ricorso Monopolio con i migliori studi legali in materia di diritto amministrativo in Italia a seconda del budget raccolto. Solo se bastassero i fondi dopo le maggiori azioni legali, si finanzierebbero anche ricorsi in Commissione Europea con i migliori esperti in leggi comunitaria e/o diffide e richieste di rettifica o invio di comunicati stampa con giornalisti e agenzie.

2️⃣ Studi scientifici ed economici  

Sulla c.d. “efficacia drogante” in lettatura scientifica con il Dott. Iacoppini (Tossicologo Sapienza) e  Avv. Simonetti (Studio Tutela Legale Stupefacenti)

sull'inoffensività e la mancanza di rischi per la salute pubblica con ricercatori e scienziati esperti

Analisi dei Costi-benefici per lo Stato dei modelli economici 
tra Distribuzione controllata modello “tabacco” che riteniamo ucciderà i piccoli operatori VS modelli integrativi della dimensione di artigianalità, made in italy e alta qualità, con disposizioni ispirate al modello degli alcolici, nei meccanismi di valorizzazione delle filiere corte con tassazione più bassa e vendita tramite negozi specializzati con Davide Fortin PhD e Avv. Maria Paola Liotti  (MPG Consulting)

Questa raccolta fondi è aperta a tutti, chi crede in questa causa può donare decidendo di mostrare o meno il proprio nome/azienda.

Il Ministero della Salute dal 2020, a prescindere dal governo e dal colore politico, continua a portare avanti gli interessi di alcune grande aziende estere a discapito di molti piccoli e medi operatori italiani e a discapito delle tasche dei consumatori con un decreto antiscientifico che inserisce le composizioni orali contenenti CBD estratto dalla Cannabis, nella tabella B dei farmaci stupefacenti e a rischio di abuso come fosse più rischioso delle Benzodiazepine!

Ma con questa raccolta fondi non intendiamo raccogliere le risorse soltanto per fare ricorso a questo decreto del MinSal: il settore è infatti costantemente sotto attacco.

SCARICA LA PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA FONDI IN PDF!

Il Governo ha infatti presentato e ritirato (per ora), per ben due volte, anche un emendamento alla legge sul Fisco nel quale vorrebbe limitare la vendita dei fiori di canapa non stupefacenti ai soli tabaccai con divieto di vendita diretta per le aziende agricole e per i negozianti oltre che divieto di vendita online e tramite distributori. 

VAI ALL'ANALISI DELL'EMENDAMENTO DEL GOVERNO

Un Governo che parla di posti di lavoro, di ambiente ed economia circolare, che soprattutto parla di favorire di Made in Italy, ma che così facendo taglierebbe le gambe alle giovani aziende italiane che in questi anni hanno voluto investire su questi prodotti naturali da filiera agricola italiana e che così facendo favorirebbe solo grandi aziende estere che potranno continuare a distribuire i loro prodotti in Italia a scapito dei consumatori costretti ad acquistare ad alti prezzi prodotti esteri.
L'Associazione Canapa Sativa Italia, con il supporto delle altre associazioni Sardinia Cannabis, Canavese Canapa [in corso di integrazione e aggiornamento] e tante realtà ed aziende del settore promuove questa iniziativa per finanziare queste azioni che saranno a vantaggio di tutto il settore. 

Non cediamo agli attacchi: siamo aziende che hanno investito su questi prodotti prodotti naturali al CBD, non stupefacenti e senza particolari controindicazioni come dimostrato dalla loro circolazione in questi 7 anni e che anzi, come testimoniano i clienti, possono portare benefici in termini di riduzione del danno da altre sostanze ed essere un valido sostituto di molte terapie farmacologiche che presentano effetti collaterali non indifferenti per noi e per i nostri animali domestici.

MAGGIORI INFO SULLA VITTORIA AL TAR e SUL RICORSO AL TU OFFICINALI

Vorremmo un settore normato a uso umano affinché i produttori e commercianti italiani possano lavorare con leggi chiare che tutelino sia l'operatore sia il cittadino in termini di salubrità del prodotto. 

Leggi che si basino su dati reali e ricerche scientifiche senza pregiudizi e capendo che la Canapa non è qualcosa di pericoloso o dannoso, ma uno dei migliori alleati nel contrasto alle dipendenze. 

Invitiamo le istituzioni al dialogo, ma non possiamo non prepararci a difenderci.

Questa volta con un ricorso in Italia per ottenere una sospensiva immediata del decreto del MinSal, ma anche un’azione legale in Europa, per mettere finalmente fine a queste ambiguità normative che bloccano lo sviluppo del settore e continuano a non permettere ai consumatori di ottenere prodotti provenienti dall’Italia, normati a uso umano e a prezzi accessibili.

Bisogna poi essere in grado di querelare chi fa disinformazione, di presentare studi scientifici per dimostrare l'inoffensività della canapa con valori di thc irrisori e un importante studio economico per dimostrare che il modello che proponiamo alle istituzioni è il migliore per la sicurezza dei consumatori e per l'economia italiana. 

Dobbiamo anche essere pronti a presentare ricorsi nell’eventualità di tasse troppo alte che ricadrebbero sui consumatori o disposizioni tali da impedire alle eccellenze italiane lo sviluppo di un commercio libero e responsabile.

Speriamo che il decreto del Ministro della Salute venga ritirato, per ora procediamo con il TU Officinali al Consiglio di Stato ed entro il 22/09 o massimo fine mese si valuterà se impugnare anche il Decreto MinSal e se farlo con le altre associazioni o meno. 

Ci auguriamo restino fondi finanziamento degli studi, delle ricerche scientifiche e delle attività tecnico-normative e comunicative volte a promuovere lo sviluppo della filiera italiana della canapa, ma il focus sono le azioni legali per difenderci nel breve termine.



 

Un particolare ringraziamento alle associazioni: 

Finanziato
53.435 € Raccolti
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solide
MAI PIÚ SOLI DOPO UN INCIDENTE STRADALE

Supporto psicologico ai familiari delle vittime e agli operatori impegnati in sinistri stradali.

Quando accade un sinistro stradale mortale, la famiglia della vittima viene scaraventata in una realtà parallela.

L’Associazione Gabriele Borgogni è nata dopo la morte sulla strada di Gabriele, da un’esigenza della famiglia e degli amici di Gabriele, soli ad affrontare il dolore, di trovare supporto l’un l’altro e farsi forza reciprocamente.

COSA VOGLIAMO FARE: 

Questo progetto vuole andare a riempire proprio quel vuoto che i familiari di Gabriele hanno provato in prima persona, donando un supporto psicologico alle persone che perdono improvvisamente un loro caro sulla strada.

Il progetto di supporto psicologico si è già trasformato in un servizio attivo all’interno del Comune di Firenze dal 2017 e che da allora ha affrontato molti incidenti gravi ed altri eventi critici balzati alle cronache come il caso del turista spagnolo morto in Santa Croce, l’incidente di Duccio Dini e alcuni casi di suicidio. In totale sono stati supportati circa 140 soggetti tra familiari delle vittime e operatori della polizia municipale.

IL SUPPORTO PSICOLOGICO:

In caso di un sinistro mortale, il servizio di supporto psicologico si attiva in breve tempo e gli psicologici accompagnano gli operatori di polizia municipale nel momento di comunicazione della notizia ai familiari, facendo da supporto sia ai familiari sia agli operatori stessi.

L’esperienza del servizio attivo ha dimostrato che l’assistenza psicologica a chi ha avuto un sinistro stradale è fondamentale perché aiuta a fornire le corrette modalità di dire le giuste parole in momenti di grande dolore, preoccupazione se non totale smarrimento.

Inoltre il progetto offre supporto psicologico agli stessi operatori che, svolgendo il proprio lavoro, si trovano a dover affrontare situazioni dall’enorme carico emotivo.
 

VOGLIAMO ESTENDERE IL SERVIZIO:

Il progetto di Firenze è stato ed è all’avanguardia ma il fatto che al momento riguardi solamente chi si trova vittima di un sinistro all’interno di confini comunali crea conseguenze paradossali:  a mero titolo esemplificativo, chi dovesse avere un incidente grave in via Baccio da Montelupo, a seconda del punto in cui il tragico sinistro avesse luogo, potrebbe o meno avere diritto al supporto.  Per tale motivo, con questo progetto vogliamo estendere l’iniziativa a tutta l’area metropolitana.

La violenza stradale può colpire tutti e tutti devono essere aiutati!

La campagna è sostenuta dalla Fondazione CR Firenze: Raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, la fondazione raddoppierà la cifra raccolta.

In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna, vale doppio!

COME VERRANNO UTILIZZATI I FONDI?

La scelta degli psicologi avverrà per bando.

Chi c’è dietro

Il progetto nasce dall’idea che una collaborazione tra l’Associazione Gabriele Borgogni e l’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana possa essere il perfetto binomio per realizzare l’intento comune di aiutare i familiari delle vittime di un sinistro stradale. 

L’Associazione Gabriele Borgogni è nata dall’esigenza dei suoi componenti fondatori che hanno sofferto in prima persona la mancanza di aiuto psicologico e per questo motivo vogliono rispondere concretamente ad una esigenza sentita sulla loro pelle. 

L’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana lavora ogni giorno per migliorare il benessere psicologico di individui e comunità e ha risposto con sollecitudine e grande partecipazione, fin dall’attivazione del servizio già presente su Firenze. Dunque si ritiene che un suo coinvolgimento a livello dell’area metropolitana non possa che rafforzare ed ampliare un servizio che si è già dimostrato efficace e necessario.

COME DONARE ?

Sostenere “MAI PIÙ SOLI DOPO UN SINISTRO STRADALE” è semplicissimo!

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password.

Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express). 

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto.  Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa, se non vuoi passare dalla piattaforma, potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a: 

IBAN IT39S0867302801000000460366 Causale “donazione liberale per progetto Mai più soli dopo un sinistro stradale”

Finanziato
10.540 € Raccolti
Città e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
VILLA PETTINI

UNA COMUNITÀ CHE ACCOGLIE E CAMMINA INSIEME

DI COSA SI TRATTA

Villa Pettini - una comunità che accoglie e cammina insieme” è un progetto di integrazione che offre una casa sicura alle famiglie richiedenti asilo del territorio valdarnese e che da oggi ha intenzione di rafforzarsi ancora di più, allargando la comunità e offrendo nuove opportunità di conoscenza e scambio reciproco, crescita personale e professionale.

 

Villa Pettini

Nell’area del Valdarno, tra Firenze e Arezzo, dal 2016, grazie all’attività della Fondazione Giovanni Paolo II e del Punto Famiglia, Villa Pettini fornisce una casa sicura alle famiglie richiedenti asilo che arrivano da ogni parte del mondo. Offrire una “casa” significa anche cercare ogni giorno di  costruire percorsi di conoscenza e relazioni significative;  uno scambio continuo tra gli ospiti accolti, la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni del territorio.

“Il giorno più bello della mia vita è stato qualche mese fa, qui a Villa Pettini, quando mi sono resa conto che avevo mio figlio più piccolo, tranquillo di fianco a me. Mia figlia era a scuola, mio marito al lavoro. Avevamo finalmente raggiunto la tranquillità.”

Rahma; ospite di Villa Pettini (nome di fantasia)


COSA POSSIAMO FARE INSIEME

Da quando è nato, il progetto di accoglienza  è in continua e costante crescita numerica.  Da Casa Bethesda, spazio per la prima accoglienza, sono poi nate Casa Joy e Casa Betania per la seconda accoglienza. Adesso, a Casa Mamre stiamo ospitando 11 persone: madri ucraine con bambini.

Attraverso un’importante rete creata sul territorio, abbiamo unito forze e professionalità differenti, affinché le persone accolte possano integrarsi nel tessuto scolastico, economico e sociale del Valdarno.

Ma adesso vogliamo, e dobbiamo necessariamente, fare ancora di più:

Oltre a questo, vogliamo anche dare modo alla cittadinanza e alle associazioni del territorio di conoscere la realtà di Villa Pettini ed entrare in relazione con le famiglie accolte, dando nuovo impulso a tutta la comunità e creando un legame sempre più forte tra la popolazione e i beneficiari diretti del progetto.

LA NOSTRA IDEA DI ACCOGLIENZA

Accogliere, condividere, crescere e imparare INSIEME sono i valori che muovono da sempre la comunità che il Tavolo di Villa Pettini ha costruito negli anni, proponendo un modello che va oltre l’accoglienza, basato sulla cura dell’individuo, sull’attenzione verso le famiglie ma anche sull’autonomia e la crescita personale, nel rispetto delle fragilità e delle risorse di ciascuno.

Crediamo che accogliere significhi rispettare e valorizzare le varie culture e diversità; significhi accompagnare ed aiutare a capire la nostra cultura; significhi prepararsi e formarsi al lavoro; significhi infine “Camminare insieme “ in una Comunità fondata sulla condivisione di progetti comuni, lungo la via della Pace.

Vogliamo offrire a tutti e tutte loro la possibilità di far parte di una comunità pronta e preparata ad ospitare chi ha bisogno, con l’obiettivo di accompagnarli e non lasciarli soli in questo percorso che li attende.

Infatti, un altro importante obiettivo del nostro progetto, è rafforzare il Tavolo di Villa Pettini, migliorando le professionalità di tutte le realtà che vi partecipano attraverso percorsi di formazione specifici rivolti ai volontari.

“I tanti volontari di Villa Pettini ogni giorno sono in relazione diretta con le famiglie, in un clima positivo di dialogo, crescita, sviluppo e inclusione. Villa Pettini è già un esempio di comunità integrata, dove c’è scambio, reciprocità e dove tutti sono sullo stesso piano. Della crescita condivisa tutti sono beneficiari, non solo i nostri ospiti.” 

Tommaso Bruni, operatore Fondazione Giovanni Paolo II e responsabile dei volontari

 

Costruiamo insieme una vera Comunità

Sostenere questo progetto significa sostenere una nuova visione di Comunità, di cui anche tu puoi far parte e che puoi contribuire a creare. Abbiamo portato in sicurezza persone in fuga dagli orrori della guerra, della violenza, della povertà…

Adesso camminiamo tutti insieme verso la costruzione di un futuro di vera Pace!  Il loro futuro di integrazione e di pace, è il futuro di tutta la Comunità! Facciamolo insieme !

La tua donazione è fondamentale per la riuscita del progetto!

CHI C'É DIETRO

Il Tavolo di Villa Pettini, formato da qualche anno, è composto da tante realtà che collaborano. Tra queste:

Stefano Ermini - La Fondazione Giovanni Paolo II nasce nel 2007 a Pratovecchio Stia (Ar) per promuovere la pace e lo sviluppo in Medio Oriente e in Italia. Sin dai primi anni di vita è impegnata nella lotta alla povertà e nella tutela dell’infanzia, attraverso progetti di sviluppo e di risposta alle emergenze umanitarie. Sostiene in particolar modo i più piccoli e i giovani per aiutarli a divenire protagonisti del loro futuro, attraverso interventi educativi e di formazione professionale.

Cristina Antonelli - Punto Famiglia Villa Pettini (PFVP): associazione di famiglie per le famiglie, nata nel 2012 per essere al servizio delle famiglie, anche quelle in difficoltà, e promuovere formazione, incontro, amicizia, spiritualità. Al centro mettiamo i valori di condivisione e solidarietà, relazione ed ascolto. L’associazione, che ha ricevuto dalle Suore Minime in comodato d'uso i locali di Villa Pettini, ha messo a disposizione parte degli spazi per il Progetto di accoglienza Bethesda, nato nel 2016.

Massimo Tanzi - Qoelet è un’impresa sociale con sede a Villa Pettini, a Montevarchi, il cui obiettivo è quello di investire sulle persone, soprattutto quelle in difficoltà, dando loro l’opportunità di realizzarsi nella vita ed essere inclusi nella società, grazie all’organizzazione di corsi di formazione professionale e un costante supporto nelle fasi di inserimento e ricerca di un lavoro.

Gli altri partner del progetto 

Fondazione Migrantes - Caritas Diocesana - Fraternità della Visitazione ODV - Suore Agostiniane di San Giovanni Valdarno - Suore Minime del Sacro Cuore di Poggio a Caiano - Associazione Barnaba . 

COME DONARE ?

Sostenere la campagna “Villa Pettini” è semplicissimo:

  • Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati per la registrazione. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password (se preferisci puoi anche fare una donazione anonima, senza effettuare il login)
  • Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle che proponiamo oppure fai una donazione libera. Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express) oppure di un account Google Pay o Apple Pay.

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto. Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico Intestato a: Fondazione Giovanni Paolo II

IBAN: IT62R0501802800000012352795 inserendo la causale “accoglienza a Villa Pettini”

Oppure tramite Paypal: link paypalMe 

Finanziato
10.210 € Raccolti
Sconfiggere la povertàLavoro dignitoso e crescita economicaPace, giustizia e istituzioni solide
IL RITROVO HUB - Nuovi modi di fare inclusione

DALLO SPORT ALLO SPAZIO RICREATIVO-CULTURALE INCLUSIVO

Nuovi modi di fare calcio, nuovi modi di fare inclusionecon questo motto abbiamo dato avvio alla nostra associazione “Il Ritrovo, consapevoli che la passione e l’interesse in comune sono leve potenti per favorire le relazioni, sorvolando così i pregiudizi.

Una squadra in cui la diversità è un valore e non un limite. 

Il primo progetto realizzato dall’associazione Il Ritrovo è il calcio inclusivo, iniziativa sportiva per la formazione di una squadra di calcio composta da atleti che, seppur con caratteristiche diverse fra loro, condividono quotidianamente la passione per questo sport. Da quest’esperienza pluriennale nasce l’idea per il Ritrovo Hub.

Cos’è Il Ritrovo HUB

Il Ritrovo Hub è uno spazio aperto a tutti e con l’obiettivo di creare relazioni  attraverso attività ludiche, ricreative e culturali. Le relazioni sono fondamentali per instaurare una comunità di prossimità, ovvero vicina a tutti i cittadini/e, anche a chi è o si sente ai margini. 

Tutti, insieme, protagonisti attivi di un nuovo modo di fare inclusione!  

Come lo vogliamo fare? 

Ponendo attenzione alle passioni e agli interessi condivisi o condivisibili tra i partecipanti. 

Una co-progettazione di attività ludico-ricreative (ad es. ping pong, videogiochi, giochi da tavolo, calcio balilla,) e socio-culturali (ad es. cineforum, letture condivise, corsi di lingua italiana, creazione eventi, corsi di teatro). 

Attivare uno spazio di inclusione sociale in sinergia con le realtà del territorio, coinvolgendo le persone, al di là delle loro differenze, accomunate dalla voglia di fare insieme, rappresenta un’opportunità per la cittadinanza tutta.

Il Ritrovo Hub è fatto da:

  • Persone che vogliono attuare un cambiamento personale e positivo nella società (duplici attori dell’inclusione sociale ovvero persone che vivono la marginalità e persone che partecipano attivamente alla vita sociale)
     
  • IspirAzioni, idee e organizzazioni di eventi, discussioni, laboratori, tornei, momenti culturali, ricreativi e di formazione sono gli strumenti della partecipazione attiva. 
     
  • Luogo come entità socio-culturale e non solamente come spazio fisico; un luogo dove incontrarsi, confrontarsi, divertirsi, imparare, conoscere nuove realtà e ritrovarsi.
     
  • Gli host, educatori e professionisti con il compito di facilitare/mediare/sostenere le relazioni tra i partecipanti alle varie attività dell’Hub.

 

 

 

Dove si trova

Il Ritrovo Hub si trova negli spazi dello storico Circolo Arci La Loggetta - in via Aretina 301 - a Firenze, luogo ben conosciuto nel quartiere che ha bisogno di tornare a vivere di attività nuove e che, al contempo, possa offrire l’opportunità di ispirare lo scambio tra generazioni diverse portando valore aggiunto alle diverse iniziative che verranno realizzate.

 

Come verranno utilizzati i fondi?

Le donazioni che grazie a voi tutti/e raccoglieremo serviranno per:

  • allestimento dello spazio (tavoli, armadietti, ecc)
  • strumenti o materiali (giochi da tavolo, videoproiettore, casse, pc, materiale di cancelleria, ecc...)
  • risorse umane esterne (esperti di co-progettazione, formatori, ecc...)
  • eventi, convegni, rassegne
  • promozione e pubblicizzazione delle attività

La campagna è sostenuta dalla Fondazione CR Firenze. Raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, la fondazione raddoppierà la cifra raccolta. In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna, vale doppio!

Perché sostenerci?

Sostenere il Ritrovo Hub significa condividere la pratica del “ritrovo” come un nuovo modo di fare inclusione sociale e dar vita ad una comunità di prossimità in cui le differenze sono un valore e il tempo libero il mezzo per rendersi protagonisti attivi del proprio e altrui divertimento. 

Dona e sostieni il nostro progetto ed entra anche tu a far parte della comunità !

Chi c’è dietro

Il progetto “Ritrovo Hub” nasce dall’Associazione di Promozione Sociale e Sportiva Dilettantistica il Ritrovo, che dal 2017 si occupa di inclusione sociale ed educazione alla cultura della diversità tramite attività sportive, culturali e ludiche rivolte a tutti supportando le persone diversamente abili e/o socialmente fragili.

L’obiettivo è creare una comunità coesa e conviviale che viva la diversità come valore e non come limite, individualmente e collettivamente. Per raggiungere questo scopo l’associazione si avvale di un'equipe multidisciplinare di professionisti, da tempo operativi nell’ambito della disabilità e marginalità tra cui educatori professionali, pedagogisti, psicologi, psichiatri, allenatori, collaboratori sportivi, scienziati motori e fisioterapisti insieme ai tanti volontari, tutti fortemente uniti dalla stessa passione e dagli stessi ideali.

Vieni a conoscerci !

E tu, avresti voglia di vivere il tuo tempo libero in uno spazio sano e stimolante, dove ognuno è libero di esprimersi liberamente senza etichette o pregiudizi?

Ti aspettiamo al Circolo La Loggetta (via Aretina 301, Firenze) il mercoledì ed il venerdì pomeriggio oppure scrivici a associazioneilritrovo@gmail.com per avere informazioni. 


Come donare?

Sostenere il RITROVO HUB è semplicissimo!

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Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express) oppure potrai donare tramite bonifico.

Alla scadenza della campagna, in caso di successo, la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto e nei giorni successivi sarai eventualmente contattato per concordare le modalità di ricezione o ritiro della tua ricompensa.

In caso di mancato successo della campagna, la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico intestato ad Associazione Il Ritrovo IBAN  IT 54 I 05018 02800 000012506036  con causale “donazione liberale Il Ritrovo Hub”.

Grazie per il supporto che potrai darci! 

Finanziato
8.790 € Raccolti
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Onde Corte 2.0

Onde Corte 2.0

Costruiamo insieme la radio del futuro, per noi e per tuttə coloro che vogliono far sentire la propria voce!

Dopo oltre due anni dalla nascita del progetto della radio della Corte dei Miracoli di Siena vogliamo investire su quello che è diventato uno dei punti di riferimento della nostra associazione! 

Nel 2020, in piena pandemia, abbiamo cercato di offrire un servizio di web-radio che mantenesse unita la comunità in un momento così difficile. Dall’inverno del 2021 il progetto di Onde Corte si è concretizzato con dei cicli di dirette settimanali, arrivando a creare un contenitore per contenuti originali, dal valore culturale, artistico e sociale.

Per continuare a crescere e aumentare la qualità del servizio vi chiediamo un sostegno concreto per aiutarci a proseguire questo percorso, che permetterà di riunire diverse iniziative, non solo interne alla Corte dei Miracoli, ma di tutti i territori limitrofi attraverso partnership e collaborazioni con altre associazioni (Refugees Welcome, Arci Gay-Movimento Pansessuale, Associazioni studentesche, Sonar, Accademia Minima, Fridays For Future Siena, Ciclomaggio, sindacati, Cretecon, Fustella Rotante).

Crediamo in questo progetto perché può dare risalto alle varie realtà che ci circondano, molte delle quali non godono di uno spazio per far sentire la propria voce. Siamo sicurə che con mezzi migliori saremo in grado di gestire al meglio le dirette e una presenza più costante sul web: questo necessita di un ampliamento della base redazionale, la creazione di un coordinamento che possa lavorare con continuità, l’acquisizione di diritti ed abbonamenti che permettano una presenza sulla rete più funzionale, nonché la possibilità di proporre contenuti, prevalentemente musicali, altrimenti coperti dal copyright.

Piano di finanziamento

Abbiamo pensato di suddividere il nostro progetto in due step: al raggiungimento dei quali otterremo un raddoppiamento della somma da parte della Fondazione Il Cuore si Scioglie, ognuna funzionale ad un livello diverso di sviluppo. 

Il primo obiettivo per la raccolta fondi prevede una soglia di 5.000€ (per una cifra complessiva di 10.000€) e sarà destinato all’adeguamento tecnico di Onde Corte: la creazione di una regia adeguata con un pc di fascia alta dotato di schede di acquisizione audio e video e corredato di microfoni e telecamere. 

Prevediamo inoltre l’allestimento di un punto di acquisizione audio e video da porre nella sala polivalente dove si tengono gli spettacoli musicali, teatrali e di danza; da qui sarà posta in essere una cablatura che colleghi le periferiche con la regia centrale, collocata nella sala di Onde Corte. Inoltre parte del budget sarà dedicato alla redazione di Onde Corte, ovvero un investimento per sostenere chi si occuperà del coordinamento delle attività, fornirà la direzione artistica e curerà i rapporti con i soggetti partner e lavorerà per rendere questa realtà sostenibile a lungo termine attraverso la ricerca di finanziamenti attraverso bandi e progetti.

Infine l’ultima sezione prevede la raccolta di ulteriori 2.500€ (anche questo step se raggiunto verrà raddoppiato per una cifra complessiva di 5.000€, sommati alla precedente per un totale di 15.000€) e sarà impiegata per gli ultimi passaggi: creazione di una cabina insonorizzata nella stanza di Onde Corte con un sistema di interfono interno per le comunicazioni con la regia, l’acquisto di abbonamenti per valorizzare la presenza web e di licenze per poter proporre contenuti coperti dal diritto d'autore. L’ampliamento della parte di acquisizione audio e video collegando anche altri due spazi dell’associazione in cui si svolgono la maggior parte degli eventi come presentazioni di libri, proiezioni, dibattiti nonché lo spazio esterno dove si tengono tutti gli eventi dalla tarda primavera all’estate.

La Corte dei Miracoli

Alle spalle di questo progetto ci siamo noi: l'associazione di promozione sociale Corte dei Miracoli di Siena.

Con il passare del tempo siamo diventati un punto di riferimento imprescindibile per la realtà senese e toscana, l’Associazione di promozione sociale “Centro Culture Contemporanee La Corte dei Miracoli” è sempre rimasta fedele a un dinamico mix di libera creatività e impegno sociale, divenendo col tempo un soggetto unico nel suo genere. 

L'idea alla base che ci ha spinto a credere in questo progetto è la convivenza e la reciproca influenza dei tre “pilastri” su cui si fonda l’essenza stessa di questa associazione: il campo sociale, quello culturale e quello formativo. Già dalla sua collocazione spaziale la Corte dei Miracoli sembra racchiudere e raccogliere in sé quei concetti di centralità e marginalità, inclusione ed esclusione, che rendono possibile la coesistenza di settori di interesse solo apparentemente separati, ma che in realtà non possono che interagire, contribuendo ad arricchire, anno dopo anno, giorno dopo giorno, quel vasto universo di esperienze, storie, accadimenti e mutamenti che ne rappresentano la natura più profonda e concreta.

La filosofia e la pratica d’azione della Corte dei Miracoli si basano sull’idea che la convivenza tra culture, la contaminazione reciproca e il meticciato culturale sono possibili soltanto se per ottenerle si compie un lavoro costante di ricerca, formazione e comunicazione sui temi delle migrazioni e della globalizzazione, oltreché su un supporto concreto alle fasce più deboli della popolazione. Attraverso le sue attività la Corte dei Miracoli sperimenta nuove forme di partecipazione attiva e di trasformazione sociale ispirate ai principi della giustizia e della solidarietà sociale, della partecipazione democratica alla vita della comunità, della garanzia dei diritti civili, sociali e umani in ambito locale e nazionale.

Negli spazi associativi sono nate e hanno trovato spazio realtà artistiche, culturali e di promozione sociale, che partendo da differenti linguaggi e specifiche progettualità contribuiscono allo sviluppo dei suoi obiettivi generali. Ampio spazio è dedicato alle attività per bambinə e ragazzə con corsi di educazione al ritmo, inglese in movimento, teatro, musica.

Come donare

Sostenere Onde Corte 2.0 è semplicissimo!

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Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a:

-   Corte dei Miracoli IBAN  IT31-F010-3014-2160-0006-3173-580  Causale “donazione liberale per progetto Onde Corte 2.0"

 

Finanziato
6.970 € Raccolti
Parità di generePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Il femminile plurale

Il progetto “Il femminile plurale”

Il femminile plurale prende le mosse dalla rilevazione dei bisogni delle donne accolte nella Casa di Accoglienza e di tutte quelle donne accolte nei progetti, che sentono la necessità di intraprendere un percorso di autonomia e realizzazione personale. In particolar modo durante l’emergenza sanitaria Covid-19, si sono riscontrati bisogni specifici che necessitano di essere presi in carico al fine di intraprendere un percorso di emancipazione personale delle donne, anche in relazione a vissuti familiari talvolta connessi a situazioni di violenza non solo fisica, ma soprattutto psicologica.

Le donne che partecipano allo Spazio Donna dell’Associazione PortAperta  spesso sono prive di conoscenze, competenze e strumenti digitali, oggi essenziali per la vita quotidiana, come ad esempio seguire i figli nella didattica a distanza o accedere ai servizi tramite SPID. Si aggiunge anche la necessità di saper utilizzare nuovi strumenti e metodologie per promuovere competenze trasversali e propedeutiche per l’inserimento lavorativo.

Inoltre, tramite il progetto, si intende creare nel territorio aglianese uno spazio di comunità protetto per le donne che presentano fragilità dovute alla condizione familiare e personale, uno spazio di socializzazione e condivisione che possa, anche, evitare il rischio di solitudine ed emarginazione, non solo delle donne, ma conseguentemente dei nuclei familiari.

Sostenendo il progetto ci potete aiutare a dare un orizzonte nuovo a quelle donne che stanno percorrendo un cammino difficile, contribuendo ad aiutarle a guardare lontano.

Creeremo uno spazio attrezzato per l’alfabetizzazione digitale che andrà ad aumentare i servizi offerti dallo Spazio Donna, nato come luogo dove le donne si incontrano, parlano, si aiutano e apprendono nuove competenze. Competenze, quelle digitali, che nel mondo distanziato dalla pandemia da Covid-19 sono fondamentali per l’autonomia personale. Imparare ad usare il computer, avendo accesso ai servizi digitali, oggi vuol dire fare un passo verso l’inclusione sociale e riprendersi la propria vita.

Nello spazio donna la prima rete che si rinforza è quella amicale, creando un contesto di apprendimento e socializzazione, le donne si sentono meno sole e trovano la forza di chiedere aiuto e riprendere il loro cammino.

Come utilizzeremo i fondi

Se raggiungeremo l’obiettivo di 6.000 Euro, acquisteremo strumenti e materiali:
- 4 computer, 
- 3 tablet, 
- 1 stampante,
- 1 monitor + accessori
per avviare un laboratorio finalizzato a fornire alle donne competenze digitali utili per una crescita personale e professionale. Investiremo quindi su competenze digitali orientate all’inclusione sociale, spendibili dalle donne per la loro autonomia e l’uscita da situazioni di svantaggio.

Inoltre attiveremo docenze dedicate all’acquisizione di competenze digitali generali e attività di supporto alla gestione degli strumenti digitali in autonomia. Si prevede anche l’accesso autonomo per l’utilizzo degli strumenti informatici e la realizzazione di incontri specifici su temi inerenti l’autonomia, la cura e la salute, il benessere sociale, workshop tematici che avranno il duplice obiettivo di approfondire tematiche e acquisire informazioni e socializzare il vissuto.

L'Associazione PorAperta OdV

Nata come strumento operativo, socio-culturale del Centro d'Ascolto Caritas “Don Tonino Bello” e della Parrocchia di San Piero Agliana, dal 2002 l’associazione Portaperta realizza interventi, progetti e attività continuative in risposta ai bisogni delle famiglie e alle fragilità sociali emergenti del territorio su cui opera, il comune di Agliana.

L’ascolto del territorio ha portato l’associazione negli anni a consolidare attività e spazi per minori e per donne, fasce più deboli della società, con progetti mirati all’inclusione e all’interazione sociale, alla promozione della cittadinanza attiva e alla diffusione dell’intercultura.

Il contrasto all’insuccesso scolastico minorile, l’attivazione dei corsi d’italiano, lo Spazio Donna e la Casa di Accoglienza sono il centro dell’attività dell’associazione per prevenire fenomeni di emarginazione sociale; oltre alla proposta di momenti di aggregazione e socializzazione aperti al territorio, che risultano complementari all’attività educativa e decisivi per l’inclusione sociale delle fasce deboli nella comunità.

Il doposcuola dell'Associazione, attivo dal 2002 è uno spazio socio-educativo rivolto a minori dai 6 ai 14 anni in situazioni di difficoltà scolastica, linguistica e socio-familiare. Molte famiglie portano richieste di supporto, accompagnamento ed orientamento nelle difficoltà. Particolarmente ricorrenti sono le richieste relative all’orientamento nel mondo della scuola dei figli ed all'acceso ai servizi. Il doposcuola, oltre al sostegno scolastico, propone attività ludico-laboratoriali volte all’integrazione e alla socializzazione e offre un servizio di mediazione scuola-famiglia.

Dal 2011 è attivo il corso d’italiano per sole donne, con servizio di baby-sitting, che accoglie una media di 40 frequentanti l’anno, provenienti da oltre 10 paesi diversi. Dal corso di italiano per sole donne è emersa con sempre più forza la richiesta da parte delle corsiste di poter condividere uno spazio non solo per l’apprendimento dell’italiano, ma anche per fare altre attività. È nata da qui l'esigenza di strutturare in maniera più specifica uno Spazio Donna per promuovere la socializzazione e i saperi di ognuno, stimolare il confronto tra donne e mamme portatrici di vissuti diversi.

L’attenzione verso l’universo femminile e le crescenti situazioni di emarginazione sociale, dovute anche alla lontananza dal contesto familiare e culturale nel caso di donne straniere, o più in generale a situazioni di violenza e disagio socio-economico, ha spinto l’associazione ad intraprendere un nuovo percorso. Nel 2010, a fronte dell’acquisizione di una casa da parte della Parrocchia, l’associazione si è resa disponibile ad accogliere persone in situazione di grave emergenza abitativa segnalate da Caritas, come risposta di emergenza temporanea. Nel 2011 la struttura è stata destinata all’accoglienza diffusa dell’Emergenza Nord Africa. Da allora la struttura è stata sottoposta a ristrutturazione e conversione in due appartamenti. Dal 2017 è attivo, come Casa di accoglienza per donne sole e/o con figli minori a carico, l’appartamento posto al piano terra e dal 2019 anche l’appartamento posto al primo piano, precedentemente destinato all’accoglienza di donne richiedenti protezione internazionale.

 

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Finanziato
6.373 € Raccolti
Parità di genereVita sulla terraPace, giustizia e istituzioni solide
Impara l'arte e mettila da parte!

“VIVERE, E NON SOPRAVVIVERE”. Intorno a questo motto incentriamo il nostro operato quotidiano, fatto di amicizia, di relazioni, di sorrisi, di emozioni: questa è Casa di Dario, la nostra casa. E come tale, ce ne prendiamo cura!

Chi siamo? Una famiglia! Ci presentiamo: siamo Franco, appassionato di lingue; Paola, abile ricamatrice; Wang, sempre alla ricerca di avventure; Catia, grande lettrice; Nadia, appassionata di psicologia; Dario, il più giovane, aspirante dj; Antonella, la nostra stilista; Paolo, il collezionista di foto; Giuseppe, il misterioso! Siamo tutte persone adulte, con differenti tipologie di disabilità (fisiche, cognitive e psichiatriche), che vivono la propria vita all’interno della comunità. Ognuno di noi contribuisce alla vita della Casa, svolgendo le normali attività quotidiane. Tuttavia, ci riteniamo una famiglia allargata, perché ne fanno parte non solo i 9 Abitanti, ma anche tutti gli amici, i volontari, i professionisti e tutti i cittadini che invitiamo sempre volentieri ai nostri eventi e alle nostre feste, e non solo.  

Le porte di Casa di Dario sono sempre aperte a chiunque voglia venirci a trovare per passare del bel tempo insieme, anche solo per fare una chiacchierata, una passeggiata, una merenda! Purtroppo, il Covid non ci ha aiutati: molti dei fili che pian piano stavamo costruendo con la cittadinanza si sono deteriorati, talvolta spezzandosi. Ma non ci diamo certo per vinti! Si sa che, d’altronde, basta riprendere i due capi dei fili e stringere un nodo, non è così? 

Il nostro obiettivo è proprio questo: recuperare i rapporti con le persone, intessere nuove relazioni, farci sentire e vedere perché, in fondo, siamo sempre lì. Ed ora che è di nuovo possibile condividere del bel tempo insieme, anche organizzando nuove attività aperte a tutti dentro e fuori da Casa di Dario, vogliamo più che mai tornare a vivere a pieno regime! Per farlo, però, abbiamo bisogno del vostro aiuto: grazie all’enorme lavoro di chi ci sta attorno, proponiamo sempre nuove iniziative per divertirci insieme e per coinvolgere i nostri concittadini (e non solo) nelle nostre attività, che piacciono tanto sia a noi, che a loro. 

Abbiamo quindi pensato di organizzare delle bellissime attività da fare insieme a voi tutti, divertendoci insieme e creando qualcosa di bello, di nostro. Si tratta di attività molto semplici e manuali che consentano di imparare piccole "arti" da mettere in pratica un po’ a Casa di Dario, un po’ per tutto il nostro paese, invitando tutti a frequentare la Casa e a recuperare antiche tradizioni che possono unire diverse generazioni! 

Di che si tratta? Ve lo diciamo subito: la prima iniziativa si intitola “L’Arte dell’Intreccio”. 

La cesteria nasce circa 11 mila anni fa, ancor prima della tessitura e della lavorazione della ceramica: l'intreccio, d'altronde, è un elemento iconico nella nostra cultura e nell'immaginario collettivo, fortemente legato al vivere quotidiano. Lo scopo di questa attività, difatti, è quello di realizzare insieme alla comunità locale cesti di diverse forme e materiali, imparando tecniche e trucchi del mestiere grazie all'aiuto di un professionista. Il corso prevede anche una gita, durante la quale andremo tutti insieme (Abitanti e non) a raccogliere i materiali da utilizzare successivamente. Un cesto dura oltre 50 anni!

La seconda attività si intitola “Dipingi la città!”, e con questa vogliamo dare libero spazio alla creatività: sappiamo di avere un enorme potenziale artistico, ed è per questo che vogliamo esprimerlo ed esprimerci attraverso la pittura per gli spazi di Ponte Lambro, in collaborazione con i ragazzi e le ragazze della Scuola secondaria di primo grado. Il risultato finale di questa attività sarà un grande evento 

che prevede una perfomance collettiva, fruibile per tutti e aperta alla collettività intera.

La terza e ultima attività è “L’orto in giardino… e in vaso!” e consiste nell’organizzazione di una

giornata alla scoperta di cosa ognuno di noi possa coltivare nel nostro piccolo giardino o sul balcone, approfittando dello spazioe esterno di Casa di Dario.

Ospiteremo un esperto che condividerà con i presenti il proprio bagaglio d'esperienza. Tra tutte le possibili piante, la nostra scelta è ricaduta sul mirtillo. Perchè cresce ovunque, sopporta il freddo, è disintossicante, è buono e... dà frutti dopo 1 anno, perciò, per non perdere il raccolto, non ci si può dimenticare di noi!


Ops, non ci siamo neanche presentati: di fatto, Casa di Dario è una comunità-alloggio nata su iniziativa dell’Associazione Arcobaleno nel 2009, su iniziativa di un gruppo di genitori e amici di persone con disabilità con un obiettivo condiviso: occuparsi e prendersi cura del “Durante e dopo di noi”. Come? Promuovendo l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone con disabilità, mettendoci a servizio della comunità territoriale. Ci troviamo  a Ponte Lambro, un piccolo comune italiano di 4 293 abitanti della provincia di Como, in Lombardia, è il centro dell'Alta Brianza, a pari distanza tra Como e Lecco. Nel territorio comasco emerge sempre di più la necessità di fornire risposte adeguate anche a fronte alle aspettative di vita maggiori della persona con disabilità. Una problematica sia sociale che economica, legata al problema dei genitori anziani che non possono più occuparsi del figlio con disabilità e legati alla presa in carico della “vecchiaia” della persona con disabilità stessa. Le nostre priorità sono, pertanto, la creazione di una rete di supporto per l’integrazione sociale delle persone con una disabilità, il sostegno a progetti di vita indipendente e la realizzazione di percorsi individualizzati di inserimento lavorativo delle suddette persone, quantomeno nel nostro piccolo. Perché, in fondo, Arcobaleno è una piccola associazione di volontari "storici" ed è anche per questo che abbiamo bisogno di coinvolgere i giovani: a tal fine, stiamo iniziando a collaborare con Lo Snodo, unica realtà giovanile veramente attiva del territorio. Offrire attività uniche è la possibile leva per creare nuovi legami!

Chi se ne occupa, tra di noi, è il fantastico staff che lavora a tutto tondo con e per la Casa di Dario, cioè coloro che hanno più a cuore di tutti ogni secondo della vita quotidiana di ciascun Abitante. 
Il nostro staff è così composto: Bilotta Maria, Dotti Raffaella, Gheza Valentina, Giuseppina Miriam Busti, Orlando Rosanna e la nostra coordinatrice Ricioppo Alessandra. 

Ad oggi, l’Associazione sopravvive, con tutte le difficoltà del caso, quasi esclusivamente grazie alle famiglie degli Abitanti della Casa, ma questo non ci permette di fare tutto ciò che riteniamo fondamentale e necessario per offrire loro esperienze davvero significative, donandogli nuova luce che li conduca durante le giornate. 
Per questo motivo, abbiamo bisogno di voi: vi accoglieremo caldamente a Casa nostra per mostrarvi la nostra gratitudine e per divertirci insieme intrecciando, dipingendo, coltivando… Vivendo!

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Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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SATIRA E SOGNI: l'opera completa di Sergio Staino in rete

Ciao a tutti, sono Ilaria Staino, la figlia di Sergio.

Insieme a mia madre, Bruna, mio fratello Michele, gli amici e tutti gli affetti di Sergio abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per poter realizzare insieme il suo sogno: dare vita a un portale, completamente libero e accessibile a tutti, che raccolga il suo lavoro, che, come pochi altri, racconta mezzo secolo di storia d'Italia.

Perché venga salvaguardato, perché non vada perso, perché tutti ci possano navigare.

Era il 2019 quando mio padre mi ha chiesto per la prima volta di occuparmi di questo archivio: aveva paura di andarsene lasciando tutto quello che aveva disegnato, immaginato, costruito e sognato senza un contenitore. Oggi vogliamo - e dobbiamo - portare avanti questo progetto.

Nostro padre è stato uomo generoso e buono, i suoi disegni sono dappertutto, sparpagliati in ogni angolo del globo, regalati a chiunque gliene chiedesse uno, impressi sulle tovagliette, piatti, tovaglioli di innumerevoli ristoranti e trattorie di tutta Italia. Qualsiasi superficie per lui era una possibile tela sulla quale esprimersi.

L’intero progetto ha un costo complessivo che supera i 150.000 euro. Per portarlo a termine stimiamo almeno un anno di lavoro coinvolgendo professionisti specializzati e tanti, tanti validi collaboratori che con pazienza certosina e professionalità, ricostruiranno la sua opera e realizzeranno questo archivio digitale.

Il cantiere è già aperto da un anno. Abbiamo raccolto e censito oltre 20.000 opere che stiamo digitalizzando affrontando i primi costi, più di 40.000 euro, grazie a fondi personali e contributi degli amici. 
Ora sta per partire la schedatura, l'aggancio delle schede alle immagini e il loro caricamento sulla piattaforma, utilizzando un software espressamente elaborato a questo scopo.

Ci mancano 110.000 euro per concludere l’opera. Un traguardo che possiamo raggiungere insieme, con obiettivi intermedi, e grazie al contributo di tutti coloro che credono in questo progetto.

Ci siamo posti un primo obiettivo di 75.000 euro con i quali riusciremo a concludere la digitalizzazione e la realizzazione del software.

Se raccoglieremo i successivi 35.000 euro, raggiungendo quindi l’obiettivo finale di 110.000 euro, potremo invece completare il lavoro.

In questo modo coroneremo il sogno di realizzare il portale entro il 2025, accessibile gratuitamente a chiunque.

Abbiamo bisogno di te, aiutaci a realizzarlo.

Siamo fiduciosi di farcela, perché abbiamo avuto la prova che l'amore per Bobo e per Sergio è diffuso. E ci sosterrà anche in questa impresa, da realizzare insieme.

Grazie.

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Con la partecipazione di

96%
-29 Giorni
UN GOAL PER SILVIA!

Ciao,
siamo la moglie e le amiche di Silvia, una donna straordinaria che, negli anni, ci ha fatto sognare con le sue imprese sui campi di calcio e divertire con la sua irriverente simpatia.

Chi conosce in modo profondo Silvia, o anche chi l'ha incontrata solo poche volte, ha impresso nella propria memoria la sua travolgente parlata fiorentina, il suo carattere generoso e solare, la sua voglia di vivere e di stare in compagnia.

Silvia è una pietra preziosa, una presenza incisiva nelle nostre vite e in quella delle persone a lei care. Una donna speciale che tutti ricordano per il sorriso contagioso e per quelle battute sempre pronte a stupirti e a portarti lontano dai pensieri negativi.

Silvia è stata una grande giocatrice di calcio e punto fermo della nazionale italiana, una ventata d'aria fresca da respirare a pieni polmoni.

Trascinatrice e risolutrice, nessuno del mondo del calcio può dimenticare  le sue gesta sportive, oltre che la tenacia e la determinazione con le quali ha affrontato lealmente ogni impegno che l'ha vista protagonista.

È la Silvia Fiorini dei primi mondiali in Cina e poi quelli in America. 
È La Silvia vice campionessa d’Europa, la Silvia dello scudetto ad Agliana. 
La Silvia delle tante imprese.
La Silvia pioniera del calcio. 

La Silvia che ha bisogno di centrare il suo ultimo GOAL!

Purtroppo, a luglio di questo anno 2023, ha avuto un'emorragia cerebrale rimanendo in coma per diversi giorni. I medici non ci avevano dato molte speranze sul fatto che Silvia potesse superare le prime ore, ma lei ha messo in gioco tutta la sua grinta e ha superato l’ostacolo. 

Adesso ne ha molti altri davanti a sé. 
Adesso è su una sedia rotelle ed è in grado di muovere solo parte del suo corpo. 
Non è autosufficiente e quello di cui lei ha bisogno è un percorso riabilitativo all’interno di una struttura altamente specializzata.  

Quello che vogliamo fare è cercare di darle più tempo possibile per prepararsi al rientro a casa che non sarà sicuramente facile. 

Io, Camilla, che sono sua moglie, la nostra bambina nata a Luglio dello scorso anno, e tutte le amiche e gli amici che le vogliono bene, speriamo di riaverla a casa con noi al più presto! 


Ma prima ci aspetta almeno un anno in una clinica specializzata che avrà il costo di 300 euro al giorno, per un totale di oltre 110.000 euro in un anno. In clinica potrà affrontare un percorso neuroriabilitativo che la aiuterà a recuperare il maggior numero di funzioni fisiche e neurologiche possibili.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare questa raccolta fondi, perché tutto il nostro sostegno e quello della sanità pubblica non basta. C’è bisogno di tutti voi!

Se tutti insieme riusciremo a raccogliere la soglia di 55.000 euro, potremo garantire a Silvia almeno 6 mesi in clinica. 
Ma vorremmo andare molto oltre! Se riuscissimo a raggiungere la soglia di 110.000 euro, la permanenza in clinica potrà essere di 1 anno.

È così che, tutti insieme, le permetteremo di avere tutta l’assistenza necessaria per il suo recupero, tornando ad abbracciarci tutti e a farci sorridere come solo lei sa fare.

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Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci” oppure scegliendo una delle ricompense disponibili,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT98D0760113900001069225256 - intestato a Silvia Fiorini.


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Grazie di cuore a tutti coloro che aiuteranno Silvia!

54%
-64 Giorni
Salute e benessere
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Aggiornamento al 12 aprile 2024

Salve a tutti e bentrovati. 

Io e la Katia desideriamo aggiornarvi sul prosieguo del nostro progetto.

Come molti sanno i locali che attualmente ospitano il colorificio, futura sede del nostro bistrot, saranno liberi a partire dal 1 giugno 2024, abbiamo pertanto deciso di variare l'ordine delle opere da porre in essere e nel frattempo portiamo avanti tutte le pratiche burocratiche ed i permessi necessari.

Cominceremo quindi con il cortile interno che ci aiuterà a rendere l'ingresso al ristorante maggiormente accattivante e gradevole.

Di seguito alcuni frame del render pressochè definitivo.

L'effetto che vogliamo ottenere è lo stesso che si ha quando si accede ad un parco tematico, vogliamo che le persone si sentano in vacanza in un luogo "pazzesco" a pochi minuti dalla propria abitazione.

Con questo primo intervento avremo un ambiente esterno molto elegante e gradevole già per la stagione estiva 2024, in modo da far assaporare un vento di novità ai nostri ospiti, presumibilmente da giugno 2024.

Non appena avremo preso possesso dell'ex colorificio partiremo con i lavori di ristrutturazione dell'area bistrot.

Il Bistrò di Mare, sarà questo il concept che svilupperemo, vedrà protagonista un arredamento minimal nei materiali ma confortevole, inclusivo e conviviale. 

L'ambiente sarà informale e luminoso, caratterizzato da materiali naturali, con un grande lucernario che dominerà la sala principale permettendo di modulare la luminosità dell’ambiente.

I pilastri centrali saranno lasciati in cemento grezzo e racchiusi dentro a una teca in cristallo illuminata.

I grandi lampadari arricchiranno gli spazi insieme a lampade a parete dal design anni 50.

I tavoli avranno un piano in legno e la mise en place sarà informale. Il mix di sedie in legno ispirate agli anni 50
renderanno comunque confortevole la permanenza a tavola. 

Un grande bar darà il benvenuto agli ospiti e li intratterrà anche nel dopocena con una offerta di bere miscelato.

Ecco alcune immagini che vi aiuteranno a rendere l'idea.

Completata la zona Bistrò che ci vedrà impegnati per un periodo da 3 a 5 mesi circa, daremo il via alle danze in questo nuovo format di ristorazione; ovviamente vi inviteremo all'inaugurazione e potrete iniziare a spendere i vostri voucher con la relativa ricompensa.

Successivamente chiuderemo l'attuale ristorante per dedicarci alla sua riconfigurazione: infatti realizzeremo il Ristorante Gourmet che vedrà la nostra Chef Katia protagonista delle esperienze che si vivranno in sala.

La zona gourmet avrà un aspetto più elegante, in linea con la proposta gastronomica. Sedute imbottite, tavoli con piano in marmo e piccoli divani creano tavoli riservati e sofisticati.

I colori sono l’arancio mattone del velluto e delle sedute abbinato ad un colore ottanio sulle pareti.

Cambiando l’ingresso dal cortile l’attuale scala potrebbe essere utilizzata come cantina vini.

E un simpatico “carrello cocktail” porterebbe il bar direttamente a tavola dagli ospiti.

Date un po' un'occhiata qui sotto…

Terminata anche questa parte passeremo alla realizzazione della vera e propria attrazione di tutto questo progetto: la Terrazza.

Servono poche parole per descriverla… le immagini parlano da sole.

Bella vero? Tutti coloro a cui l'abbiamo fatta vedere non vedono l'ora di sedersi, strano vero?

Molti dei nostri clienti non hanno potuto partecipare alla festa dei 20 anni e non hanno saputo o si sono dimenticati della nostra iniziativa qui su Eppela, abbiamo pertanto deciso di riaprire la campagna fino al 31 maggio 2024 garantendo una ricompensa intermedia che stimolasse e gratificasse comunque.

Infatti per coloro che parteciperanno entro il 31 maggio 2024 sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 200 x 1,5 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Per noi sarebbe una ulteriore conferma e dimostrazione di fiducia: datevi da fare quindi, c'è spazio per tutti e non vediamo l'ora di ospitarvi nella nostra nuova e super intrigante location.

Un grande abbraccio,

Katia e Francesco.

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Collegno, 17 settembre 2023

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamoci un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° alla fine della campagna sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

24%
-34 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
99 posti per sognare

IL TUO AIUTO ALLA GESTIONE DELLA BOMBONIERA DELLA CULTURA

A Monte Castello di Vibio in Umbria c'è un teatro magico! É il Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo con 99 posti per sognare!  Davvero un gioiellino. É stato costruito nel 1808 da nove famiglie del paese. Si tratta dell’unica testimonianza architettonica in miniatura del teatro settecentesco all’italiana di stile goldoniano.

 

"Da quattro anni il Teatro della Concordia è chiuso. Prima la pandemia e poi i lavori di ristrutturazione necessari per la valorizzazione, funzionalità e sicurezza.  Questo lungo periodo di inattività ha comportato una perdita annuale di oltre 50 mila euro per l'associazione Società del Teatro della Concordia! L'obiettivo che ci siamo posti con questa raccolta fondi è di recuperare parte delle perdite economiche indispensabili per finanziare le attività connesse alla ripresa. Solo così saremo in grado di riaccendere le luci sul palcoscenico di questa magnifica bomboniera della cultura ". (Edoardo Brenci - Presidente Associazione Società del Teatro della Concordia).

 

 

La riapertura del Teatro è imminente poiché i lavori stanno giungendo al termine. Tuttavia con questo lungo periodo di inattività la Società del Teatro della Concordia, associazione che gestisce il teatro, si trova nelle condizioni di non avere i fondi necessari alla ripartenza.

Per questo motivo la nostra associazione lancia la raccolta, per poter riprendere le attività.

Con i primi 15mila euro procediamo al riordino e all’allestimento delle sale del Teatro, potenziamo le collaborazioni di back office, procediamo con piccole azioni di promozione e riaprire per le visite. 

Con l’obiettivo successivo a 37mila euro realizziamo l’evento di riapertura e programmiamo la stagione 2024; sosteniamo i costi dei sevizi tecnici e di front office, realizziamo una più ampia comunicazione di riapertura al mondo del Teatro della Concordia. 

Aiutaci a salvaguardare il Teatro della Concordia e donargli un nuovo inizio! 

La tua donazione, piccola o grande che sia, ci aiuterà ad assicurare che il Teatro della Concordia rimanga in vita, protetto e custodito per amore della cultura e soprattutto per amore delle nuove generazioni.

Insieme a te per riaccendere i riflettori sul palco del Teatro più piccolo del mondo!

Grazie!

CHI SIAMO

Società del Teatro della Concordia è un’Associazione nata dalla passione di un gruppo di volontarie e volontari motivati dalla voglia di valorizzare, tutelare e gestire il Teatro del paese.

Si costituisce nel 1993 quando il Teatro della Concordia, dopo 42 anni di incuria del tempo, venne restaurato dalla Regione Umbria grazie ai fondi europei ridando nuova vita ad uno dei Borghi più Belli d’Italia, Monte Castello di Vibio.

La sua gente era legata al piccolo teatro perché aveva rappresentato il cuore aggregativo del paese fino al dopoguerra.

Alla passione e al senso civico si è affiancata l’operatività dell’Associazione con l’obiettivo di tutelare e far conoscere il Teatro della Concordia. L'economia del territorio, che fino a quel tempo si basava sull'attività contadina, era venuta meno e questo bene culturale poteva costituire la riconversione per lo sviluppo del turismo culturale.

 

HELP US RE-OPEN THE LOCAL CULTURAL GEM: TEATRO DELLA CONCORDIA

In Monte Castello di Vibio, Umbria, there is a magical place! It's Teatro della Concordia, the smallest theatre in the world with just 99 seats! A true gem. It was built in 1808 by nine local families. It represents the only architectural evidence of the 18th-century Italian Goldoni's theatre style on a small scale.

“The Teatro della Concordia has been closed for 4 years now. First, because of the Covid pandemic, and then for necessary renovation works to enhance its functionality and safety. Our fundraising campaign aims to recover part of the essential economic losses to fund activities related to the restart. We’d like to turn the lights back on the stage of this magnificent little gem of culture”.

(Edoardo Brenci - President of the Teatro della Concordia Society Association).

The theatre reopening is upcoming as the works are coming to an end. However, this long period of inactivity means that the Società del Teatro della Concordia, the association that manages the theatre, has run out of funds and needs your help in order to start its activities again.

The purpose of this crowdfunding is to allow us to cover the reopening costs.

We need 15,000 euros to be able to reorganise and to set up the theatre, to enhance back office activities, to do limited promotional activities and to reopen for visits.

We need to reach the target of 37,000 euros to be able to organise a reopening event and a new 2024 cultural season for plays and concerts, to support the technical staff and the logistics that are necessary for any type of events and front office activities, and to carry out wider promotional activities.

Help us preserve the Teatro della Concordia and give it a new start! Any contribution large or small will help ensure that the Teatro della Concordia stays alive, also for future generations.

Only with your help we will be able to turn the lights back on the stage of this magnificent cultural gem.

Thank you!

 

ABOUT US

The Teatro della Concordia Society is an Association born from the passion of a group of volunteers driven by the desire to enhance, protect, and manage the local theatre.

It was established in 1993 when the Teatro della Concordia, after 42 years of neglect, was restored by the Umbria Region using European funds, coming back to life in Monte Castello di Vibio, one of Italy's most beautiful villages.


 

 

26%
-40 Giorni
Fortitudo - Una storia con la EFFE maiuscola

Chi siamo?

L’Associazione Museo Fortitudo è una associazione senza scopo di lucro, indipendente ed aperta alla partecipazione di tutti gli appassionati della Fortitudo Pallacanestro e della sua grande storia. 

Nata nel settembre 2021 – quale realizzazione del sogno di quattro amici da sempre tifosi della EFFE – l’Associazione Museo Fortitudo si è impegnata in questi anni nel recuperare materiale appartenente alla storia della Fortitudo Pallacanestro, con il grande sogno di restituire tutto alla città attraverso il racconto di questi incredibili 50 anni di storia, “Una storia con la EFFE maiuscola”. 

 

Il nostro obiettivo?

Quello di tramandare la storia ed il patrimonio della Fortitudo Pallacanestro, di incontrare i sogni di tifosi ed appassionati, di valorizzare l’enorme patrimonio di cimeli e memorabilia della Fortitudo Pallacanestro, restituire alla città tutto ciò che è stata la EFFE in questi anni. 

 

Come? Con una grande e memorabile esposizione, in Salaborsa. 

Dal 14 al 29 dicembre 2023 in Salaborsa, nel cuore di Bologna, si terrà la seconda grande esposizione della Fortitudo Pallacanestro: un evento unico, che consente ai grandi tifosi di ripercorrere la storia della EFFE attraverso un percorso espositivo suggestivo caratterizzato da centinaia di memorabilia, cimeli ed oggetti inediti. 

È un progetto di tifosi e per tifosi, un qualcosa di unico e mai fatto da nessun altro: e probabilmente non è un caso che provenga dal mondo Fortitudo. 

📌 Salaborsa / Bologna, (BO)

📅 14-29 Dicembre 2023 

💰︎ Ingresso libero

🎥 https://youtu.be/qxfGmxdJyPo?si=eRjNTgVjDUX24XLz

 

I precedenti. 

Il 13 dicembre 2021, presso lo Spazio Carbonesi, è stata inaugurata la prima esposizione della Fortitudo Pallacanestro. 

Oggi, a distanza di due anni, l'Associazione Museo Fortitudo torna con un progetto ancora più ambizioso: Una storia con la EFFE maiuscola in Salaborsa, nel cuore della città del basket. 

 

Come verranno utilizzati i fondi? 

L’obiettivo del crowdfunding è di coprire l'ultima parte dei costi dell’evento.

Fino a questo momento, noi di Associazione Museo Fortitudo abbiamo fatto con le nostre forze, supportati dai partner che ci hanno sostenuto. 

Ma ora il Grande Sogno ha bisogno anche di VOI. 

In particolare, questi sono tutti i costi che, complessivamente, abbiamo coperto e dovremo coprire: 

  • Hostess: 3.220,00 €
  • Security: 1.955,00 €
  • Allestimenti: 16.000 €
  • Comunicazione: 1.500 €
  • Eventi 2.500 €

A traguardo raggiunto, le ulteriori somme verranno utilizzate per sostenere i progetti e le attività della Associazione Museo Fortitudo: per acquistare ulteriori cimeli, per ampliare la collezione esistente, per organizzare future esposizioni e trovare un luogo sicuro in cui raccogliere tutto il materiale prezioso, etc.

 

E tu? Fortitudino e non, puoi fare la differenza.

Con le nostre forze siamo arrivati fino a qui, ma abbiamo bisogno anche di te e del tuo aiuto, per rendere eterna ed indimenticabile la storia della EFFE. 

Diventa anche tu parte, dall’interno, di questo Grande Sogno: la tua donazione può fare la differenza. 

Ti aspettiamo in Salaborsa, dal 14 al 29 dicembre!! 🏀🏀

59%
-23 Giorni
L'Arginata - Storie lungo il fiume

L’Arginata è un progetto partecipativo che coinvolgerà la comunità di Grosseto culminando in una pedalata lungo l’argine del fiume Ombrone, il 19 maggio 2024.

Un progetto innovativo che mira a valorizzare il territorio e a creare dialogo e scambio tra le generazioni: il viaggio di un'intera comunità che si attiva all'unisono!

COSA VOGLIAMO REALIZZARE

La Maremma è una terra che per la bellezza dei suoi paesaggi attrae ogni anno milioni di turisti. Ma – se si esce dal centro storico di Grosseto – quanto è realmente coinvolta la comunità nella vita culturale di questo territorio?

Ciò che abbiamo notato è che si creano poche occasioni di incontro, confronto, crescita. Pochi momenti in cui dar vita, insieme, ad un progetto culturale comune, che nasca "dal basso" e rappresenti davvero la comunità.

PERCHÉ UN’ARGINATA?

Non un semplice spettacolo ma un insieme di storie grandi e piccole.

Un percorso collettivo e inclusivo che coinvolge tutta la comunità - scuole, associazioni, imprese, famiglie, anziani - e che prevede la realizzazione di laboratori specifici in cui le persone raccontano le loro storie e le trasformano in performance artistiche. 

 

La performance finale sarà itinerante e si svolgerà lungo l’argine del fiume Ombrone, in bicicletta. Una pedalata che attraverserà il territorio e lo mostrerà in tutta la sua bellezza e diversità. I protagonisti saranno le persone con le loro storie. 

E a raccontarle saranno proprio loro: che "spettacolo", la nostra comunità!

 

LA CITTÀ COME SALA PROVA

Immaginate un’intera famiglia coinvolta nella costruzione del progetto:

  • i figli
  • i fratelli maggiori e gli adulti 
  • gli anziani 

“Anche voi partecipate all’Arginata?” 

“Hanno chiamato anche voi?” 

“Cosa vi hanno chiesto?” “

Cosa presenterete?” 

“Come lo presenterete?” 

Uno spettacolo che coinvolge tutti. Perché lo spettacolo è di tutti.

 

UNA PEDALATA LUNGA UNA VITA

Bene, adesso prendiamo la mappa del nostro comune e divertiamoci ad inventare un percorso, una pista, lungo cui raccontare la storia di Grosseto e del suo territorio! 

La partenza: il Parco della Maremma, un simbolo.

L’arrivo: le cascate della Steccaia, un altro luogo simbolo: quale grossetano, da giovane non ha mai fatto il bagno lì? Un attimo: e la pista? L’argine del fiume Ombrone, no?


 

COME AFFRONTEREMO IL PERCORSO? 

In bicicletta!

Un mezzo per tutti, anche per chi non ci va o ha paura di andarci - e può essere portato - che passa dappertutto e trasforma un lungo percorso in una meravigliosa passeggiata, anzi, pedalata.

Un grand tour in partnership con associazioni e cooperative di comunità, con rifornimenti e tappe, dove la città si racconti alla città, dove potremo riappropriarci del nostro territorio riscoprendo il valore di stare insieme, per il rilancio e la fruizione del territorio.

LO SPETTACOLO SIAMO NOI 

Ma per creare dialogo bisogna dialogare e darcene l’occasione. E quindi eccola! Una pedalata, una “girata” - come si dice in Maremma - anzi, un’Arginata.

Giovinezza, età adulta, maturità e vecchiaia: in 4 pit stop il territorio, diviso per generazioni, il proprio “spettacolo”. 

Sì, avete capito bene: perché lo spettacolo è la comunità, come nelle feste di una volta, dove tutto il paese e la città creavano da sé i propri appuntamenti e intorno a quelli si donavano occasioni di scambio e dialogo per creare qualcosa di unico, originale, irripetibile.

 

UNA BICICLETTA… NON PEDALA DA SOLA !

Un viaggio di mesi come il nostro necessita, oltre ai piedi e alle gambe, di un sostegno concreto. Nell’allestimento e nella preparazione, la comunità giocherà un ruolo fondamentale: tutti, aziende pubbliche e private, semplici cittadini, associazioni di categoria, interverranno concretamente per rendere possibile questo sogno

Per questo motivo abbiamo scelto di lanciare una campagna di crowdfunding: un modo per fare dello spettacolo di comunità una vera e propria iniziativa dal basso. Proprio come facevano i paesi di un tempo, anche noi possiamo ritrovare la forza della nostra comunità realizzando un’iniziativa tutti insieme e con le nostre forze.

Sostenere questo progetto significa dare voce ad un intero territorio e a realtà ancora sconosciute o consolidate; ma anche e soprattutto dare vita a un appuntamento replicabile anno dopo anno, che dia la possibilità di compiere un’esperienza unica di confronto, conoscenza e partecipazione a tutte le età e le inclinazioni, attraverso la realizzazione di performance sempre nuove, sempre vive.

 

 

LE RICOMPENSE PER CHI SALE IN SELLA INSIEME A NOI!

Se sei un'azienda, un'associazione, una realtà del territorio puoi entrare a far parte dei nostri partner e sostenere l'evento in tanti modi!

COME UTILIZZEREMO I FONDI RACCOLTI

Grazie al lancio di questa campagna e al sostegno di chi vorrà creare insieme a noi questo grande evento riusciremo a coprire:

  • allestimento dei 4 pit stop
  • spese per il noleggio delle biciclette
  • retribuzione dei formatori che organizzeranno i laboratori preparatori
  • spese di organizzazione, sicurezza e accoglienza per i partecipanti
  • comunicazione e gadgets dell’evento

 

LA TUA DONAZIONE VALE DOPPIO! 

Devi sapere che questa iniziativa parte dal basso ma ha già avuto una bella occasione: l’idea è stata infatti premiata dal bando "Social  Crowdfunders" promossa da Siamosolidali e sarà sostenuta da Fondazione CR Firenze che raddoppierà la cifra raccolta solo se riusciremo a raggiungere almeno la metà del nostro obiettivo in crowdfunding!

COME DONARE?

Puoi donare qui su Eppela facendo il LOGIN, utilizzando una carta credito o Google Pay e scegliendo una delle ricompense che abbiamo pensato per te oppure facendo una donazione libera. 

Se la campagna non avrà successo la tua donazione sarà riaccreditata entro pochi giorni ma noi speriamo che il sostegno di tanti, come te, ci aiuti a realizzare il nostro progetto.

In alternativa puoi fare un bonifico intestato a Associazione Confine Zero IBAN IT42C0623014300000040586676 specificando la causale “donazione liberale ARGINATA”

Per donare con Paypal
https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=XRPB77ZN4CXYC 

Con tante piccole e grandi donazioni riusciremo a raccontare la storia di un luogo facendolo diventare un teatro a cielo aperto!

Monta in sella e sostieni l’Arginata… è tua, è di tutti noi!

EHI, MA NON TI ABBIAMO ANCORA DETTO CHI SIAMO? 

Eccoci!

Siamo Chiara, Guido, Francesco e Alessia di Confine Zero, una compagnia teatrale  con sede nel cuore della Maremma Toscana, a Grosseto, che mette in scena  spettacoli site-specific, cioè pensati, scritti e messi in scena appositamente per un  luogo specifico. 

E non siamo soli

Beh, allora.. ti aspettiamo !

83%
-3 Giorni
Città e comunità sostenibiliPace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
LOTTARE E NON ARRENDERSI MAI

La “giustizia” francese serva di un SISTEMA elitario globalista che vuole eliminare i diritti umani fondamentali e sottometterci ad una tirannia nazisanitaria ed ecocomunista sorretta da enormi e gravi menzogne criminali volte sia al genocidio per depopolare la terra, sia alla schiavizzazione di coloro che sopravviveranno sottomettendoli ad un controllo digitale totale, si è espressa condannando 11 persone per avere esercitato il loro sacrosanto diritto di libera espressione del pensiero alla scopo di protesta verso coloro che mentendo minacciavano i loro diritti inalienabili e la loro stessa esistenza e quella dei loro figli. Di quelle 11 persone solo una è rimasta fedele quanto detto e fatto!
Solo una persona è rimasta un Guerriero ViVi.
La “giustizia” francese ha emesso questa condanna nascondendosi dietro la patetica scusa, del tutto irrilevante rispetto al valore dei diritti fondamentali sulla libertà di espressione del pensiero, che tale espressione avesse una connotazione di odio. Ma odiare ed esprimere odio, senza minacciare, verso chi invece minaccia la tua esistenza e i tuoi diritti è un diritto, e odiare non è un crimine.
La presunzione criminale di questa “giustizia” francese di demonizzare il diritto di odiare anche quando viene espresso correttamente, senza minacce, ma solo dicendo la verità comprovata, solo perché è stato compiuto da più persone coordinate che per protesta hanno agito coralmente postando il medesimo testo, lì dove era lecito farlo, come su un social, dove i commenti erano aperti e il post attaccato era pubblico e redatto da personaggi pubblici, è così assurdamente in violazione della libertà di espressione che l’unico modo di spiegarla è che non siamo più innanzi ad uno stato di diritto ma ad una vera e propria “giustizia” di regime non diversa da quella che fu la “giustizia” nazista verso coloro che osteggiavano il sistema nazista.
E poi l’artificioso tentativo di far passare quei nazisti come vittime, perché pateticamente si sono sentiti turbati dai commenti, quando per forza di verità era ovvio che quei commenti avessero un contenuto duro ma giustificato e comprovato, quindi vero e giusto, dato che quei nazisti stavano chiaramente commettendo un crimine verso i diritti umani, e che questa infame “giustizia” francese non ha avuto il coraggio di riconoscerlo nonostante fosse più che lampante, è solo la ciliegina velenosa di una farsa putrida degna dei peggiori tribunali dittatoriali della storia.

Chi calpesta i nostri diritti e ci ruba la libertà, manipolando e sfruttando leggi palesemente in violazione dei diritti umani, per sopprimere qualsiasi espressione della verità in luoghi pubblici e aperti come erano i siti Facebook dei querelanti, sono niente altro che criminali nazicomunisti conniventi con lo sterminio vaccinale.

Io sono l’unico degli 11 che è rimasto un GUERRIERO ViVi FINO IN FONDO E AD OGNI COSTO, E CHE NON HA RINNEGATO NULLA DI QUANTO DETTO A QUEI NAZISTI CRIMINALI CHE PROMUOVEVANO LA VACCINAZIONE E CHE ADDIRITTURA LA VOLEVANO IMPORRE COME OBBLIGATORIA. 
E STIAMO PARLANDO DEGLI STESSI VACCINI TOSSICI CHE OGGI STANNO UCCIDENDO E AMMALANDO DECINE DI MILIONI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO!

Troverete il testo della mia difesa, letto durante il processo a nome di tutta la Forza di Lotta V_V,  
rispettivamente in italiano e francese:
https://t.me/vvvvvinc/32351
https://t.me/vvvvvincFRA/11323

Voglio esprimere la mia gratitudine e dedicare quella che io ritengo essere stata una vittoria, come lo è sempre quando riusciamo ad avere un voce in un mondo criminale che ci vuole zittire, all'intera Forza di Lotta V_V e a tutti i Guerrieri V_V.
La Forza di Lotta V_V giorno dopo giorno ci dà il coraggio, l'energia e gli strumenti per arrivare fino in fondo, per resistere alle pressioni, alle persecuzione e alle denigrazioni. 
E personalmente mi ha fornito i mezzi emotivi e mentali per andare ad esprimere in una sede ufficiale come un tribunale, in modo forte e chiaro, ciò che andava detto perché VERO E GIUSTO, e che quindi andava detto senza paura e a testa alta, e così ho fatto.

Questo è stato possibile solo grazie a tutti i Guerrieri ViVi di tante nazioni diverse che lottano senza sosta dando un esempio che galvanizza chiunque capisca che è il momento di lottare veramente! 
Perché quando si è sostenuti dall’unione di coloro che condividono gli stessi ideali universali e la stessa lotta per la rivendicazione dei diritti e delle libertà fondamentali, si ottiene la forza di superare se stessi, di andare oltre ciò che si pensava di essere in grado di fare, come è accaduto a me.
Da soli non siamo nulla, ma insieme, anche se siamo lontani, stiamo costruendo una Forza che può dire la verità, e sbatterla in faccia ai nazisti arrivando persino a farla tuonare in tribunale. 
Quindi non perdiamo mai, anche quando il nemico sembra colpirci, siamo una voce ascoltata, e così andiamo avanti, e non arrendendoci mai e facendoci ascoltare sempre ecco che noi tutti ViVi vinciamo comunque!!!

Ora la Forza di Lotta ViVi mi ha detto che vuole dimostrare al Sistema di essere una cosa sola, forte e solida e quando il Sistema colpisce con l’ingiustizia un ViVi, tutta la Forza di lotta, e tutti i Guerrieri ViVi e anche coloro che la sostengono dall’esterno, come i tanti FAN ViVi, sono pronti a sostenere quel Guerriero V_V che ha saputo reggere il colpo e non piegarsi e non arrendersi. 
Colpire un V_V è colpire tutti i V_V e così tutti i V_V reagiscono insieme.
E la Forza di Lotta ViVi ha detto che questa unione e questa forza si esprimerà fornendo l’aiuto economico per sostenere quanto imputato come ammenda al Guerriero ViVi, che unico fra 11, ha saputo resistere al SISTEMA nazicomunista!
L’ammenda imputata è di € 5.177. 
€ 5.177 per avere detto la verità a dei nazisti bugiardi e criminali che minacciavano la vita di tutti.

È grazie all’unione e al coordinamento che nascono dalla medesima volontà di lottare per diritti e libertà che rende i Guerrieri ViVi inarrestabili e che dimostrano al nemico che non potrà fermarci e che le vittorie sono le vittorie di tutti i V_V e non solo di quel particolare Guerriero V_V che in quel momento era in prima fila a lottare.

Facciamo sì che quindi questa vittoria sia di tutta la Forza di Lotta, che tutti i Guerrieri V_V siano in prima fila, facciamo sì che il SISTEMA ci veda dargli un altro colpo al suo ingiusto e nazista tentativo di farci tacere. Facciamogli vedere che ci siamo e che siamo forti e presenti, oggi e sempre, così come è stato il Guerriero ViVi in tribunale

Grazie a tutti per la vostra lotta!!
Grazie alla Forza di Lotta V_V!!
Buona lotta sempre!!

102%
-7 Giorni
Il Camping dei Talenti

Una vacanza dovrebbe essere un’occasione per rilassarsi ma potrebbe sembrare impossibile per un bambino con disturbi dello spettro autistico. Per un bambino autistico, infatti, allontanarsi da casa può essere un’esperienza stressante. Il cambiamento della routine può essere sconvolgente. Tuttavia ci sono molti modi per preparare genitori e i figli a vacanza. Soprattutto se si sceglie il posto giusto.

È proprio per far vivere delle vacanze in serenità alle famiglie con bambini autistici che l’Associazione Talenti Autistici ha deciso di ideare il progetto “Il Camping dei Talenti“.

L’obiettivo è regalare l’opportunità di vivere esperienze uniche, inclusive e avventurose per i bimbi/e con bisogni speciali.

L’idea è nata nel 2023 quando l’Associazione ha deciso di organizzare delle notti all’aperto per permettere ai bambini di ammirare le stelle cadenti. Per far questo, l’Associazione ha acquistato una “Casa Hobbit” che ha poi installato nel parco naturale in cui opera. 

Le “Case Hobbit” sono strutture uniche: interamente in legno, basse e con tetti verdi, munite di tutto l'essenziale. Hanno forme e dimensioni diverse, completamente personalizzabili in base alle esigenze.

La magia è accentuata dal luogo circostante, un bosco di circa un ettaro e mezzo, dove si può godere della pace e del silenzio, cosa fondamentale per i bambini che soffrono di questo tipo di disturbi.

La prima notte all’aperto è stata indimenticabile per tutti i bambini, partendo dalla preparazione della cena tutti insieme, al racconto delle storie seduti sull’erba vivendo la magia della notte, come la preparazione per la nanna, per poi addormentarsi in un luogo incantato sotto le stelle.

La Casa Hobbit è diventata così importante per i bambini che oggi è diventata il fulcro di tante attività che si sono sempre svolte regolarmente nei laboratori settimanali organizzati dall’Associazione come: letture animate, yoga, corsi di arte.

L’esperienza del glamping è così bella per i ragazzi che non può non essere condivisa!

Il sogno dell’Associazione è di poter finalmente ospitare gratuitamente tante altre famiglie con bambini che soffrono di disturbi dello spettro autistico, per offrire loro la stessa bellissima opportunità, per condividere la fortuna di poter scoprire e godere di un progetto del genere, permettendo loro anche di partecipare alle attività organizzate dall’Associazione: come le passeggiate nel bosco (lungo il percorso dei Tre Pini, un sentiero da poco ristrutturato, attrezzato con passerelle in legno, panelli didattici ed osservatori ornitologici), i laboratori artistici, la visita agli Alpaca, le pecorelle, le galline, i conigli. Sarà possibile anche dilettarsi in cucina, usufruendo del forno a legna, cucina, barbecue, collocati in uno spazio apposito.

Questo, per i bambini autistici che frequentano il Bosco dei Talenti, non può che essere un’opportunità: l’opportunità di accogliere nuovi ragazzi che condividono le stesse disabilità, accompagnarli nella loro tenuta, fare loro da guida acquisendo così sicurezza e sentendosi protagonisti.

Grazie al successo della raccolta fondi su Eppela, sarà possibile acquistare 2 Case Hobbit e installarle vicino a quella precedentemente acquistata in modo da creare un’area campeggio in grado di ospitare fino a 3-4 persone.


L’Associazione

La nostra associazione, “Talenti Autistici”, nasce nel Marzo 2020 dall’incontro di genitori di bambini autistici. Oggi conta circa 50 famiglie di bambini autistici in età compresa tra i 3 e i 15 anni circa.

Affrontiamo molte sfide, fra le quali:
- divulgare la cultura dell’autismo nella società come premessa per una inclusione serena dei bambini nella scuola e nella società, migliorare la qualità della vita di famiglie dei ragazzi con spettro autistico;
-  ricercare modi, mezzi e opportunità per migliorare la autonomia dei bambini autistici;
-  realizzare occasioni di incontro fra le famiglie dei bambini autistici e dei non autistici.
- sviluppare un progetto pilota che possa diventare un modello esportabile per la crescita di cittadini autistici attivi nella loro comunità: favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Organizziamo incontri presso scuole volti alla educazione alla diversità e all’inclusione come crescita per tutti, supporta le famiglie riguardo alle questioni burocratiche, promuove l’autofinanziamento attraverso iniziative di volontariato.

La nostra prima iniziativa dè stata quella di ricercare uno spazio in cui le famiglie potessero realizzare iniziative inclusive autonome e, date le caratteristiche dell’autismo, possibilmente in aree immerse nella natura.

La Regione Toscana, ha messo a disposizione della Associazione un’area del Parco di San Rossore, che si trova a San Piero a Grado. Nasce così il “Bosco dei Talenti”.

 

Il Bosco dei Talenti

Il Bosco dei Talenti è un luogo di pace, nel bellissimo Parco di San Rossore di Pisa, che nasce per promuovere l’inclusione e l’integrazione globale dei bambini nello spettro autistico, attraverso percorsi formativi sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno di essi e di azioni didattiche che siano in grado di assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra il mondo della scuola e quello sociale.

Una didattica ambientale che viene eseguita in un’oasi verde garantendo il rapporto con la natura e con gli animali.

Ciascun laboratorio è presentato da volontari e professionisti, la programmazione viene effettuata in cooperazione ai  nostri educatori.

Offriamo varie attività quali: laboratorio di cucina, terapia forestale, laboratorio di arte e pittura, fattoria dei talenti, percorsi di psicomotricità.

L’intento è quello offrire ai bambini/e  e ai ragazzi/e, un luogo in ambiente naturale ma allo stesso tempo adeguatamente strutturato, dove svolgere attività pomeridiane studiate e organizzate in base ai bisogni specifici.

100%
-15 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili