Giovedì 30 settembre l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere più una multa di 700.000€.
La sentenza di Locri che condanna Mimmo Lucano a 13 anni per associazione a delinquere ci ha lasciato allibiti e costernati.
La giustizia in Italia disattende ancora una volta i principi ed i valori su cui dovrebbe attestarsi una società che si richiami a valori umani e civili.
Le nostre Associazioni, da sempre vicine alla storia di Riace e del suo sindaco, perché hanno riconosciuto e condiviso un modello di comunità basata su una solidarietà legata alla rinascita dei borghi del profondo Sud, esprimono grande sdegno per l’assurda sentenza.
Restiamo ancora al fianco di Mimmo Lucano, delle sue idee e dei suoi atti.
Il Centro Impastato di Palermo, l’Associazione Peppino Impastato e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi aprono una sottoscrizione a sostegno di Mimmo Lucano.
La sentenza di condanna, che riteniamo ingiusta e dettata dallo scopo di cancellare un’esperienza di accoglienza unica al mondo, ha avuto anche gravi conseguenze sulla vita quotidiana di Mimmo Lucano, privo di risorse economiche.
La nostra sottoscrizione vuole essere un gesto concreto di solidarietà e si unisce a tutte le iniziative che mirano a tenere viva l’attenzione affinché venga fatta giustizia e il “modello Riace” possa tornare a essere un’alternativa praticabile, in una società che pretende di arrestare i migranti, che fuggono dalle persecuzioni, dalle guerre e dalla povertà, con i muri e i filospinati.
Centro Impastato - No mafia Memorial, Palermo - centroimpastato@gmail.com
Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Cinisi - casamemoriaimpastato@gmail.com
La battaglia legale sarà molto lunga. Possiamo (e dobbiamo) sostenere Mimmo Lucano a pagare le spese che dovrà affrontare nei prossimi mesi per vincerla.
Tutto il raccolto di questa campagna sarà interamente devoluto a Mimmo.
Aiutiamolo a vincere questa battaglia per sventolare alta nel cielo la bandiera dell’accoglienza e dell’inclusione!
#iostoconmimmolucano
La storia di Mimmo
Domenico Lucano, detto Mimmo, è un politico e attivista italiano. Tre volte sindaco di Riace, è divenuto celebre per il suo approccio nella gestione dei rifugiati politici e immigrati in genere, nel contesto della crisi europea dei migranti.
Nel 2016 Mimmo Lucano era al quarantesimo posto nella classifica dei 50 leader più influenti del mondo della rivista americana 'Fortune'. Oggi è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione.
È la parabola della vita dell'ex sindaco di Riace, che ha fatto diventare quel piccolo borgo famoso nel mondo come modello di accoglienza e integrazione per i migranti giunti nel nostro Paese.
Una storia, quella di Lucano e di Riace, cominciata quasi per caso nel 1998, con lo sbarco di duecento profughi dal Kurdistan a Riace Marina. Dopo questo episodio, Lucano decise che era il momento di fare qualcosa. E così aprì le porte delle tante case lasciate vuote da un'emigrazione che stava condannando Riace a diventare un paese fantasma, ai nuovi arrivati.
Ma la semplice accoglienza, per Lucano, non era sufficiente. E così anno dopo anno Mimmo ha orientato l'attività della sua amministrazione all'integrazione dei rifugiati e degli immigrati irregolari.
Ha aperto scuole, finanziando micro attività, ha realizzato laboratori, bar, panetterie e ha messo in piedi anche la raccolta differenziata porta a porta, che era garantita da due ragazzi extracomunitari che la trasportavano sul dorso di asini.
Nella parte storica del paese ha dato vita al "villaggio globale" da lui fortemente voluto e diventato famoso nel mondo, dove l'integrazione si tocca con mano.
È nato così il "modello Riace". I riflettori si sono accesi sul borgo, Lucano viene preso ad esempio di un modo nuovo ed efficace di fare accoglienza. Non sono certo mancate le voci critiche ma Lucano è sempre andato avanti per la sua strada.
Strada che si interrompe improvvisamente la mattina del 2 ottobre 2018, quando la Guardia di finanza gli notifica un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa su richiesta della Procura di Locri proprio per la gestione del "modello Riace".
Tieni duro, molte persone credono in te e ti considerano un segno di speranza
22/01/2022
Utente Anonimo
ha donato 50
€
Caro Mimmo,
Sono le persone come te a Rendere questo mondo un posto migliore: sei una luce in tanto buio...
Ti voglio bene come fossi uno di famiglia e ti vorrei abbracciare in questo momento difficile.
Non mollerai, ne sono certa, ma se talvolta ti prenderà lo sconforto, sappi che in tanti siamo con te!
19/10/2021
Casa Memoria Impastato
ha donato 150
€
L'accoglienza e la solidarietà non possono diventare reato.
Sosteniamo Mimmo Lucano!
Giovedì 30 settembre l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere più una multa di 700.000€.
La sentenza di Locri che condanna Mimmo Lucano a 13 anni per associazione a delinquere ci ha lasciato allibiti e costernati.
La giustizia in Italia disattende ancora una volta i principi ed i valori su cui dovrebbe attestarsi una società che si richiami a valori umani e civili.
Le nostre Associazioni, da sempre vicine alla storia di Riace e del suo sindaco, perché hanno riconosciuto e condiviso un modello di comunità basata su una solidarietà legata alla rinascita dei borghi del profondo Sud, esprimono grande sdegno per l’assurda sentenza.
Restiamo ancora al fianco di Mimmo Lucano, delle sue idee e dei suoi atti.
Il Centro Impastato di Palermo, l’Associazione Peppino Impastato e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi aprono una sottoscrizione a sostegno di Mimmo Lucano.
La sentenza di condanna, che riteniamo ingiusta e dettata dallo scopo di cancellare un’esperienza di accoglienza unica al mondo, ha avuto anche gravi conseguenze sulla vita quotidiana di Mimmo Lucano, privo di risorse economiche.
La nostra sottoscrizione vuole essere un gesto concreto di solidarietà e si unisce a tutte le iniziative che mirano a tenere viva l’attenzione affinché venga fatta giustizia e il “modello Riace” possa tornare a essere un’alternativa praticabile, in una società che pretende di arrestare i migranti, che fuggono dalle persecuzioni, dalle guerre e dalla povertà, con i muri e i filospinati.
Centro Impastato - No mafia Memorial, Palermo - centroimpastato@gmail.com
Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Cinisi - casamemoriaimpastato@gmail.com
La battaglia legale sarà molto lunga. Possiamo (e dobbiamo) sostenere Mimmo Lucano a pagare le spese che dovrà affrontare nei prossimi mesi per vincerla.
Tutto il raccolto di questa campagna sarà interamente devoluto a Mimmo.
Aiutiamolo a vincere questa battaglia per sventolare alta nel cielo la bandiera dell’accoglienza e dell’inclusione!
#iostoconmimmolucano
La storia di Mimmo
Domenico Lucano, detto Mimmo, è un politico e attivista italiano. Tre volte sindaco di Riace, è divenuto celebre per il suo approccio nella gestione dei rifugiati politici e immigrati in genere, nel contesto della crisi europea dei migranti.
Nel 2016 Mimmo Lucano era al quarantesimo posto nella classifica dei 50 leader più influenti del mondo della rivista americana 'Fortune'. Oggi è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione.
È la parabola della vita dell'ex sindaco di Riace, che ha fatto diventare quel piccolo borgo famoso nel mondo come modello di accoglienza e integrazione per i migranti giunti nel nostro Paese.
Una storia, quella di Lucano e di Riace, cominciata quasi per caso nel 1998, con lo sbarco di duecento profughi dal Kurdistan a Riace Marina. Dopo questo episodio, Lucano decise che era il momento di fare qualcosa. E così aprì le porte delle tante case lasciate vuote da un'emigrazione che stava condannando Riace a diventare un paese fantasma, ai nuovi arrivati.
Ma la semplice accoglienza, per Lucano, non era sufficiente. E così anno dopo anno Mimmo ha orientato l'attività della sua amministrazione all'integrazione dei rifugiati e degli immigrati irregolari.
Ha aperto scuole, finanziando micro attività, ha realizzato laboratori, bar, panetterie e ha messo in piedi anche la raccolta differenziata porta a porta, che era garantita da due ragazzi extracomunitari che la trasportavano sul dorso di asini.
Nella parte storica del paese ha dato vita al "villaggio globale" da lui fortemente voluto e diventato famoso nel mondo, dove l'integrazione si tocca con mano.
È nato così il "modello Riace". I riflettori si sono accesi sul borgo, Lucano viene preso ad esempio di un modo nuovo ed efficace di fare accoglienza. Non sono certo mancate le voci critiche ma Lucano è sempre andato avanti per la sua strada.
Strada che si interrompe improvvisamente la mattina del 2 ottobre 2018, quando la Guardia di finanza gli notifica un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa su richiesta della Procura di Locri proprio per la gestione del "modello Riace".
Tre anni dopo arriva la pesante condanna.
. .
Riace, Italia
Commenti (3)
Casa Memoria Impastato
ha donato 150
€
L'accoglienza e la solidarietà non possono diventare reato.
Sosteniamo Mimmo Lucano!
19/10/2021
Utente Anonimo
ha donato 50
€
Caro Mimmo,
Sono le persone come te a Rendere questo mondo un posto migliore: sei una luce in tanto buio...
Ti voglio bene come fossi uno di famiglia e ti vorrei abbracciare in questo momento difficile.
Non mollerai, ne sono certa, ma se talvolta ti prenderà lo sconforto, sappi che in tanti siamo con te!
19/10/2021
Utente Anonimo
ha donato 50
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N.B.: Se non potessi ritirare il tuo premio durante le giornate dell'evento, niente panico! Saremo felici di concordare un'altra data per il ritiro in presenza. In alternativa, possiamo spedire il premio, con eventuali spese di spedizione a carico del donatore.
Abbiamo iniziato provando i primi spettacoli in uno scantinato freddo, poi abbiamo affittato una sala prove senza finestre, poi una con le finestre, e nel frattempo abbiamo continuato a crescere, fare spettacoli, insegnare e organizzare, fino a che oggi abbiamo ben due spazi teatrali in cui possiamo creare e diffondere Bellezza!
IL PROGETTO “INTERFERENZE”
INTERFERENZA: Sovrapposizione di due elementi, con relativa possibilità di sommarsi o di annullarsi.
Può il teatro interferire con la realtà? Sommandosi ad essa? Magari arricchendola?!
E' la sfida che ci poniamo quest'anno! Vogliamo che il teatro si insinui nella quotidianità delle persone, che si sommi alle loro vite e, perchè no, interferisca con la tendenza individualista della nostra società.
Perchè teatro è aggregazione, piazza, confronto, socialità! Per questo cerchiamo di portarlo dappertutto e fare in modo che i nostri luoghi di spettacolo siano anche una casa dove accomodarsi, chiacchierare, incontrarsi, conoscersi e riconoscersi.
“INTERFERENZE”, dunque, è la nostra stagione diffusa di spettacoli dal vivoe non solo:
diffusa perchè è dislocata su due sedi (Spazio Kairòs a Torino e il Teatro Comunale di Monteu da Po)
“non solo spettacoli dal vivo” perchè agli spettacoli si aggiungeranno momenti di scambio di incontro, laboratorio, o semplicemente di chiacchiera, perché gli spettacoli non siano solo un evento frontale, ma un momento comunitario.
Infine, per incontrare i gusti di tutti e allo stesso tempo per permettere anche di scoprire cose nuove, la programmazione delle nostre rassegne sarà estremamente variegata ed eterogenea: dalla prosa alla musica, dal circo alla stand-up, dal dramma alla commedia.
Ci sono infiniti modi per raccontare storie e le storie sono ovunque, ma soprattutto le storie sono di tutti! Il Teatro è un bene comune perché è l’unica arte in grado di raccontare ed ascoltare insieme. Venite a scoprirvi a Teatro!
PER COSA USEREMO I VOSTRI PREZIOSI CONTRIBUTI
I vostri contributi verranno utilizzati per poter ospitare gli artisti, per allestire al meglio la sala e farvi stare comodi, per affinare la parte tecnica degli spettacoli (luci, suoni, proiezioni, ecc.), rendendo così davvero magico il tempo insieme e le storie che racconteremo. In ultimo, ma non meno importante, una parte delle donazioni verranno anche investite nella comunicazione di quello che facciamo, per riempire la sala di pubblico e il pubblico di Bellezza!
"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.
1️⃣ L’Europeista sarà un giornale? No, sarà un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online.
2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile sarà Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi sarà direttore editoriale; stiamo poi componendo la (piccolissima) redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti. Come si chiamerà l’associazione? Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.
3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, qualche evento fisico e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.
4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.
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