TORNIAMO ALLA FONTE
Ambiente
Obiettivi:
Energia pulita e accessibileVita sott'acquaVita sulla terra

Vogliamo ricostruire bellezza

Il fiume Sarno, storicamente legato alla storia e alle tradizioni dei suoi abitanti, costituisce la linfa vitale delle aree che attraversa. Dimenticato durante i decenni di urbanizzazione serrata, la sua immagine è stata collegata all’inquinamento e alle emergenze idrogeologiche. Lungo queste sponde, invece, ci sono luoghi che sono riserve di naturalità e di rara bellezza. Fra queste località Foce nel territorio di Sarno.

Purtroppo ad oggi parte di quest’area è negata ai cittadini, anche a causa degli episodi di vandalismo di cui è stato oggetto il sentiero a sud della sorgente che dieci anni fa si tentò di riqualificare. Oggi l’area è lasciata al completo abbandono con il conseguente allontanamento della popolazione dall’idea di vivere il Fiume.

La nostra idea non è solo riqualificare e sistemare questo tratto del Sarno, riscoprire appunto bellezza, ma attivare un percorso che coinvolga la comunità, un processo più ampio che metta a frutto le possibili sinergie del territorio attraverso il “fare comune”, da parte degli abitanti e delle istituzioni.

Vogliamo che sia prima di tutto un processo di riconoscimento all’interno della comunità, riconoscimento del diritto al Fiume, del diritto di ritornarci e di essere immersi nella natura e preservarla. La cura del territorio secondo noi è un processo che parte dalla cura della nostra comunità, da piccoli interventi che ci riportino sui luoghi e a riscoprire i luoghi.

Vogliamo che il rispetto per la natura e per l’acqua non sia costruito sui divieti ma sui valori. Perciò vogliamo ripartire assieme, dalla fonte.


Come fare?

Nonostante i tentativi di riqualificazione, nel corso degli anni il tratto del lungofiume è stato man mano abbandonato, seppure ancora molto frequentato dai cittadini. Questa volta, invece, proponiamo di partire dal basso, coinvolgendo dapprima i residenti della zona, per poi allargare il raggio d’azione. Vorremmo che i cittadini si sentissero protagonisti di questo cambiamento, non soltanto per il loro contributo economico, ma anche partecipando attivamente alla fase dei lavori, della successiva manutenzione. Vere e proprie sentinelle del territorio, che possano custodire questo bene ed evitare che atti di vandalismo, razzie, saccheggi possano di nuovo devastarlo.

Un cantiere didattico, dove si possa fare non solo educazione ambientale, ma anche sperimentare ed attuare opere di tutela e ripristino della funzionalità ambientale e di salvaguardia del fiume, tenendo sempre come principi ispiratori i vincoli imposti dall’insistere in un’area di tipo A – Area di riserva integrale – prevista dal piano del Parco regionale del Fiume Sarno.

Cosa proponiamo

Il lungofiume

Restituzione dell’accessibilità e della fruibilità

Il recupero ambientale dell’area di ingresso, con la manutenzione della vegetazione esistente, è certamente il primo intervento da portare a termine, necessario per ripristinare l’accessibilità al fiume. L’intervento è pensato sul doppio livello dell’accessibilità fisica e della percezione degli abitanti che oggi considerano l’area come luogo di degrado.

Il sentiero

Messa in sicurezza e fruibilità

Il recupero del sentiero oggi quasi scomparso, l’integrazione di aree di sosta con sedute in legno lungo il percorso e la massimizzazione dei punti di contatto con il fiume sono i principali obiettivi, a cui si aggiungono altri interventi come la realizzazione della staccionata in legno lungo i tratti di accesso in pendenza, la messa in sicurezza del ponte pedonale di collegamento, ecc.

Il percorso educaRivo

Progetti dimostrativi e formazione permanente

Vorremmo lavorare con l’introduzione combinata di interventi di consolidamento con sistemi naturali e di sistemi di filtraggio vegetali delle acque provenienti dalla strada urbana.L’obiettivo è sensibilizzare rispetto alle buone pratiche per la salvaguardia della permeabilità dei suoli e per l’utilizzo di sistemi vegetali peril filtraggio delle acque urbane.

La zattera della memoria

Riqualificazione della scala di accesso e del pontile

Il percorso di accesso al pontile è costituito da una scala che versa in uno stato di elevato degrado; il suo ripristino, con l’integrazione degli elementi in tufo mancanti, e il rifacimento del pontile in legno permetteranno il recupero di una visuale suggestiva del fiume.

Chi siamo

Da diversi anni il circolo Leonia Legambiente ha incentrato le sue attività sul disinquinamento del fiume Sarno e la valorizzazione di un territorio che resiste e mantiene intatta una forte attrattiva dal punto di vista naturalistico, oltre che essere sede di attività agricole di qualità, a partire dalla produzione di prodotti Dop tra i quali spicca certamente il pomodoro San Marzano.

Sono nate quindi campagne come Goletta del Fiume Sarno, per monitorare scientificamente il corso d’acqua, ma anche per mettere in campo conoscenze, relazioni e azioni strategiche per prendersi cura in maniera consapevole del Fiume Sarno e dei territori che esso attraversa. Non solo denuncia, ma anche proposte e valorizzazione di quello che questo territorio continua ad offrire e che negli ultimi anni ha trovato in molti imprenditori agricoli, chef e studiosi dei veri presìdi di legalità, conoscenza e promozione enogastromica e turistica. Con la campagna Big Jump - un tuffo collettivo in simultanea nei fiumi di tutta Europa (iniziativa, nata nel 2005 da EuropeanRivers Network) - ogni anno ad esempio ribadiamo il nostro obiettivo: chiedere il recupero della balneabilità del fiume, sottrarlo all’abbandono e all’inquinamento, restituirlo alla cittadinanza quale prezioso bene comune da vivere e proteggere. Le acque del fiume bagnano uno dei territori più fecondi della Campania Felix: proprio per rilanciare l’agricoltura di qualità di questi territori abbiamo promosso iniziative di promozione e informazione, che da due anni culminano con il week-end del PummarolaDay, evento che mira alla riscoperta della tradizione del “buccaccio” o delle “butteglia”, usanza locale di autoproduzione della conserva e del pelato di pomodoro a partire da materie prime locali di qualità controllata.

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Aggiornamenti (3)
28 December 2015

Grazie a tutti!

Sono stati 40 giorni intensi, bellissimi e tutti voi ci avete consentito di realizzare un sogno!

Abbiamo raggiunto il primo obiettivo, quello economico.

Il 24 dicembre (che bel regalo di Natale!!) abbiamo raggiunto il 50% del budget richiesto, così da poter ottenere il cofinanziamento di Unipol Sai. Un traguardo reso possibile anche dalle ultime iniziative, cui avete preso parte con grande entusiasmo, e grazie alla collaborazione del circolo culturale Ferro3, dello studio fotografico TaleQuale, e dal contributo della cooperativa agricola Danicoop - Gustarosso, del geometra Filippo Esposito, dell'associazione La Càvea Foce, del gruppo Scout di Sarno, dell'Associazione Commercianti Sarnesi, solo per citare gli ultimi in ordine di tempo.

Ma siete stati in tantissimi che con piccoli e grandi contributi avete reso possibile tutto ciò.

Ora arriva la parte più coinvolgente. Nei prossimi mesi saremo al lavoro per trasformare le idee in lavoro, gli schizzi su carta in opere reali. Vi terremo aggiornati sui prossimi passi da compiere, ovviamente sempre insieme.

Grazie di tutto! A presto!

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09 December 2015

Eco-Cena per la bellezza. Grazie a tutti gli amici che hanno partecipato!

A venti giorni dall’avvio dell’iniziativa di crowdfunding e a pochi giorni dall’eco-cena dello scorso lunedì, è tempo di primi ringraziamenti.

L’eco-cena è stata una tappa impegnativa del nostro percorso, ma ne è valsa la pena! C’è stata grande gioia da parte di tutti nel vedere le sale del Convento Sant’Antonio gremite di amici, accorsi per gustare assieme le prelibate pietanze messe in tavola con tanta passione e per sostenere il progetto. Oltre centotrenta persone hanno condiviso con noi la serata.

Dunque i nostri ringraziamenti vanno a tutti i membri della rete di persone e associazioni che ci hanno supportato nella realizzazione dell’evento: a coloro i quali hanno regalato all’associazione le materie prime di qualità, ai cuochi professionisti e aspiranti che hanno partecipato alla tre giorni non-stop nelle cucine del convento, ai commensali che sono accorsi entusiasti e affamati.

Vi ringraziamo di cuore per essere autori assieme a noi di un progetto di bellezza, la bellezza dello stare assieme e del fare assieme!

Continuate a sostenerci domenica 13 dicembre, saremo in Piazza Marconi a Sarno assieme a “La Càvea” - l'associazione di quartiere di località Foce - per l’iniziativa Una stella di Natale per il lungofiume.

02 December 2015

Le prossime iniziative

Leonia propone un calendario ricco di iniziative per permettere a tutti gli abitanti di conoscere il progetto Torniamo alla fonte.


Veniteci a trovare domenica 6 dicembre, in Piazza 5 maggio a Sarno (Sa). A partire dalle ore 9.00 saremo ospiti dell’associazione dei commercianti sarnesi per l’inaugurazione del mercatino natalizio annuale. Vi aggiorneremo sul progetto e sulla campagna di crowdfunding in corso.

Inoltre presso il nostro info-point potrete trovare il calendario 2016 Leonia Legambiente, un racconto di alcuni dei luoghi che fanno la bellezza del nostro fiume.


Il 7 dicembre alle ore 20.00 a Nocera Inferiore, non perdete l’appuntamento col gusto: Eco-cena a cura del gruppo di associazioni locali, supervisionate dallo Chef Lorenzo Montoro.

Potrete assaggiare prodotti freschi a km zero e da produzioni biologiche, grazie al sostegno delle aziende della Valle del Sarno. Il ricavato verrà devoluto dal circolo per il progetto Torniamo alla fonte. Quota di partecipazione 10 €.

Per info: https://www.facebook.com/events/1078697012170721/

Per prenotazioni: 347 390 30 96 (Luana Mattiello)


Continua, inoltre, la campagna informativa sul Bacino del Sarno. Il 3 dicembre, ore 9.30 presso Angri (Sa), si terrà il convegno La sfida della qualità nel bacino del Sarno. Alcune aziende del territorio che si stanno impegnando attraverso produzioni di qualità che rispettano l’ambiente verranno a presentarci le loro sfide.

Per info: http://legambiente.campania.it/notizie/la-sfida-de...


Vi annunciamo con piacere che l’aperitivo inaugurale del progetto Torniamo alla fonte dello scorso 21 novembre ci ha permesso di raccogliere un contributo dei partecipanti pari a 210 €. La somma è stata devoluta dal circolo sulla piattaforma del progetto. Grazie!

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Finanziato
4.250 €
106 % raccolto
+4.000 €
UnipolSai Future Lab
Traguardo: 8.000 €
Raccolta: 4.000 €
Contributo: 4.000 €
52
Sostenitori
0
Condivisioni
Michela Autera
10 € - 9 anni fa
Rino Pucci
20 € - 9 anni fa
Francesco Falanga
50 € - 9 anni fa

Vogliamo ricostruire bellezza

Il fiume Sarno, storicamente legato alla storia e alle tradizioni dei suoi abitanti, costituisce la linfa vitale delle aree che attraversa. Dimenticato durante i decenni di urbanizzazione serrata, la sua immagine è stata collegata all’inquinamento e alle emergenze idrogeologiche. Lungo queste sponde, invece, ci sono luoghi che sono riserve di naturalità e di rara bellezza. Fra queste località Foce nel territorio di Sarno.

Purtroppo ad oggi parte di quest’area è negata ai cittadini, anche a causa degli episodi di vandalismo di cui è stato oggetto il sentiero a sud della sorgente che dieci anni fa si tentò di riqualificare. Oggi l’area è lasciata al completo abbandono con il conseguente allontanamento della popolazione dall’idea di vivere il Fiume.

La nostra idea non è solo riqualificare e sistemare questo tratto del Sarno, riscoprire appunto bellezza, ma attivare un percorso che coinvolga la comunità, un processo più ampio che metta a frutto le possibili sinergie del territorio attraverso il “fare comune”, da parte degli abitanti e delle istituzioni.

Vogliamo che sia prima di tutto un processo di riconoscimento all’interno della comunità, riconoscimento del diritto al Fiume, del diritto di ritornarci e di essere immersi nella natura e preservarla. La cura del territorio secondo noi è un processo che parte dalla cura della nostra comunità, da piccoli interventi che ci riportino sui luoghi e a riscoprire i luoghi.

Vogliamo che il rispetto per la natura e per l’acqua non sia costruito sui divieti ma sui valori. Perciò vogliamo ripartire assieme, dalla fonte.


Come fare?

Nonostante i tentativi di riqualificazione, nel corso degli anni il tratto del lungofiume è stato man mano abbandonato, seppure ancora molto frequentato dai cittadini. Questa volta, invece, proponiamo di partire dal basso, coinvolgendo dapprima i residenti della zona, per poi allargare il raggio d’azione. Vorremmo che i cittadini si sentissero protagonisti di questo cambiamento, non soltanto per il loro contributo economico, ma anche partecipando attivamente alla fase dei lavori, della successiva manutenzione. Vere e proprie sentinelle del territorio, che possano custodire questo bene ed evitare che atti di vandalismo, razzie, saccheggi possano di nuovo devastarlo.

Un cantiere didattico, dove si possa fare non solo educazione ambientale, ma anche sperimentare ed attuare opere di tutela e ripristino della funzionalità ambientale e di salvaguardia del fiume, tenendo sempre come principi ispiratori i vincoli imposti dall’insistere in un’area di tipo A – Area di riserva integrale – prevista dal piano del Parco regionale del Fiume Sarno.

Cosa proponiamo

Il lungofiume

Restituzione dell’accessibilità e della fruibilità

Il recupero ambientale dell’area di ingresso, con la manutenzione della vegetazione esistente, è certamente il primo intervento da portare a termine, necessario per ripristinare l’accessibilità al fiume. L’intervento è pensato sul doppio livello dell’accessibilità fisica e della percezione degli abitanti che oggi considerano l’area come luogo di degrado.

Il sentiero

Messa in sicurezza e fruibilità

Il recupero del sentiero oggi quasi scomparso, l’integrazione di aree di sosta con sedute in legno lungo il percorso e la massimizzazione dei punti di contatto con il fiume sono i principali obiettivi, a cui si aggiungono altri interventi come la realizzazione della staccionata in legno lungo i tratti di accesso in pendenza, la messa in sicurezza del ponte pedonale di collegamento, ecc.

Il percorso educaRivo

Progetti dimostrativi e formazione permanente

Vorremmo lavorare con l’introduzione combinata di interventi di consolidamento con sistemi naturali e di sistemi di filtraggio vegetali delle acque provenienti dalla strada urbana.L’obiettivo è sensibilizzare rispetto alle buone pratiche per la salvaguardia della permeabilità dei suoli e per l’utilizzo di sistemi vegetali peril filtraggio delle acque urbane.

La zattera della memoria

Riqualificazione della scala di accesso e del pontile

Il percorso di accesso al pontile è costituito da una scala che versa in uno stato di elevato degrado; il suo ripristino, con l’integrazione degli elementi in tufo mancanti, e il rifacimento del pontile in legno permetteranno il recupero di una visuale suggestiva del fiume.

Chi siamo

Da diversi anni il circolo Leonia Legambiente ha incentrato le sue attività sul disinquinamento del fiume Sarno e la valorizzazione di un territorio che resiste e mantiene intatta una forte attrattiva dal punto di vista naturalistico, oltre che essere sede di attività agricole di qualità, a partire dalla produzione di prodotti Dop tra i quali spicca certamente il pomodoro San Marzano.

Sono nate quindi campagne come Goletta del Fiume Sarno, per monitorare scientificamente il corso d’acqua, ma anche per mettere in campo conoscenze, relazioni e azioni strategiche per prendersi cura in maniera consapevole del Fiume Sarno e dei territori che esso attraversa. Non solo denuncia, ma anche proposte e valorizzazione di quello che questo territorio continua ad offrire e che negli ultimi anni ha trovato in molti imprenditori agricoli, chef e studiosi dei veri presìdi di legalità, conoscenza e promozione enogastromica e turistica. Con la campagna Big Jump - un tuffo collettivo in simultanea nei fiumi di tutta Europa (iniziativa, nata nel 2005 da EuropeanRivers Network) - ogni anno ad esempio ribadiamo il nostro obiettivo: chiedere il recupero della balneabilità del fiume, sottrarlo all’abbandono e all’inquinamento, restituirlo alla cittadinanza quale prezioso bene comune da vivere e proteggere. Le acque del fiume bagnano uno dei territori più fecondi della Campania Felix: proprio per rilanciare l’agricoltura di qualità di questi territori abbiamo promosso iniziative di promozione e informazione, che da due anni culminano con il week-end del PummarolaDay, evento che mira alla riscoperta della tradizione del “buccaccio” o delle “butteglia”, usanza locale di autoproduzione della conserva e del pelato di pomodoro a partire da materie prime locali di qualità controllata.

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5€ o più

Grazie!

Ringraziamenti via mail e sui social network

10€ o più

Leggi di gusto

Per farti conoscere le prelibatezze di questo territorio e della nostra regione, ti offriamo l’ebook “Campania Terra dei Cuochi”. Cento pagine di bontà e legalità per raccontare attraverso le ricette e le prelibatezze culinarie i saperi e i sapori del riscatto della terra campana.




20€ o più

A me gli occhi

Vogliamo farti conoscere e apprezzare la nostra terra. Così oltre l’ebook della "Campania Terra dei cuochi" ti offriamo un progetto fotografico digitale - personalizzato con il tuo nome + ebook + ringraziamenti.




30€ o più

Campania, la terra dei cuochi La versione cartacea del libro, in italiano e inglese: cento pagine di bontà e legalità per raccontare attraverso le ricette e le prelibatezze culinarie i saperi e i sapori del riscatto della terra campana.

50€ o più

Passeggia, scopri, assaggia. Partecipa con noi ad un visita guidata lungo le bellezze del Sarno: un viaggio che parte dalle limpide sorgenti del fiume, immerse nella natura, e attraverso i “giardini” del pomodoro San marzano dove si coltiva l’oro rosso, nell’area archeologica di Sarno. Una passeggiata che terminerà con un buffet nei pressi dell’area oggetto del nostro intervento con i prodotti tipici della nostra terra + ebook Terra dei Cuochi + album fotografico digitale + ringraziamenti.

100€ o più

Un tuffo tra ricordi, passioni e sapori

Con questa offerta hai la possibilità di partecipare con noi al “Pummaroladay”, assaggiarlo e portare a casa quattro confezioni di conserve di pomodoro autoprodotte dai soci del circolo e scoprire come prepararlo con le ricette raccolte nel volume cartaceo della Campania Terra dei Cuochi. In più per ricordarti di noi, anche l’album fotografico digitale + ringraziamenti.

200€ o più

Un pacco di passione

Sei molto generoso con noi e vogliamo ricambiare: riceverai un pacco con i prodotti d’eccellenza della nostra terra, realizzati da cooperative, aziende agricole e dell’enogastronomia che fanno della sicurezza alimentare, della qualità e della riscoperta delle tradizioni il loro punto di forza. Potrai partecipare alla nostra visita guidata, al PummarolaDay e riceverai il volume cartaceo della Campania Terra dei Cuochi e l’album fotografico digitale + ringraziamenti.

300€ o più

A proposito di bellezza...
Per ringraziarti del tuo supporto riceverai un'opera originale a firma di Riccardo Dalisi. Il collage donato a Legambiente appartiene alla serie "Donne in carta di caramella", realizzata dall'artista per creare bellezza attraverso materiali di scarto: cartoncino riciclato e carte di caramella trovate per strada. In aggiunta ti invieremo l'album del nostro progetto fotografico + ringraziamenti.

500€ o più

Dove mi porti a cena?

Al libro Campania Terra dei Cuochi hanno partecipato quaranta chef di fama nazionale che lavorano in quest’area. Per ringraziarti del tuo sostegno ti offriamo una cena per due persone (un menu degustazione, nel ristorante di uno di questi chef, scelto dal nostro staff, per poter apprezzare dal vivo le prelibatezze campane. In omaggio anche il pacco con i prodotti alimentari d’eccellenza, libro cartaceo della Terra dei Cuochi e l’album fotografico.

Obiettivi:
Energia pulita e accessibileVita sott'acquaVita sulla terra
Aggiornamenti (3)
28 December 2015

Grazie a tutti!

Sono stati 40 giorni intensi, bellissimi e tutti voi ci avete consentito di realizzare un sogno!

Abbiamo raggiunto il primo obiettivo, quello economico.

Il 24 dicembre (che bel regalo di Natale!!) abbiamo raggiunto il 50% del budget richiesto, così da poter ottenere il cofinanziamento di Unipol Sai. Un traguardo reso possibile anche dalle ultime iniziative, cui avete preso parte con grande entusiasmo, e grazie alla collaborazione del circolo culturale Ferro3, dello studio fotografico TaleQuale, e dal contributo della cooperativa agricola Danicoop - Gustarosso, del geometra Filippo Esposito, dell'associazione La Càvea Foce, del gruppo Scout di Sarno, dell'Associazione Commercianti Sarnesi, solo per citare gli ultimi in ordine di tempo.

Ma siete stati in tantissimi che con piccoli e grandi contributi avete reso possibile tutto ciò.

Ora arriva la parte più coinvolgente. Nei prossimi mesi saremo al lavoro per trasformare le idee in lavoro, gli schizzi su carta in opere reali. Vi terremo aggiornati sui prossimi passi da compiere, ovviamente sempre insieme.

Grazie di tutto! A presto!

09 December 2015

Eco-Cena per la bellezza. Grazie a tutti gli amici che hanno partecipato!

A venti giorni dall’avvio dell’iniziativa di crowdfunding e a pochi giorni dall’eco-cena dello scorso lunedì, è tempo di primi ringraziamenti.

L’eco-cena è stata una tappa impegnativa del nostro percorso, ma ne è valsa la pena! C’è stata grande gioia da parte di tutti nel vedere le sale del Convento Sant’Antonio gremite di amici, accorsi per gustare assieme le prelibate pietanze messe in tavola con tanta passione e per sostenere il progetto. Oltre centotrenta persone hanno condiviso con noi la serata.

Dunque i nostri ringraziamenti vanno a tutti i membri della rete di persone e associazioni che ci hanno supportato nella realizzazione dell’evento: a coloro i quali hanno regalato all’associazione le materie prime di qualità, ai cuochi professionisti e aspiranti che hanno partecipato alla tre giorni non-stop nelle cucine del convento, ai commensali che sono accorsi entusiasti e affamati.

Vi ringraziamo di cuore per essere autori assieme a noi di un progetto di bellezza, la bellezza dello stare assieme e del fare assieme!

Continuate a sostenerci domenica 13 dicembre, saremo in Piazza Marconi a Sarno assieme a “La Càvea” - l'associazione di quartiere di località Foce - per l’iniziativa Una stella di Natale per il lungofiume.

02 December 2015

Le prossime iniziative

Leonia propone un calendario ricco di iniziative per permettere a tutti gli abitanti di conoscere il progetto Torniamo alla fonte.


Veniteci a trovare domenica 6 dicembre, in Piazza 5 maggio a Sarno (Sa). A partire dalle ore 9.00 saremo ospiti dell’associazione dei commercianti sarnesi per l’inaugurazione del mercatino natalizio annuale. Vi aggiorneremo sul progetto e sulla campagna di crowdfunding in corso.

Inoltre presso il nostro info-point potrete trovare il calendario 2016 Leonia Legambiente, un racconto di alcuni dei luoghi che fanno la bellezza del nostro fiume.


Il 7 dicembre alle ore 20.00 a Nocera Inferiore, non perdete l’appuntamento col gusto: Eco-cena a cura del gruppo di associazioni locali, supervisionate dallo Chef Lorenzo Montoro.

Potrete assaggiare prodotti freschi a km zero e da produzioni biologiche, grazie al sostegno delle aziende della Valle del Sarno. Il ricavato verrà devoluto dal circolo per il progetto Torniamo alla fonte. Quota di partecipazione 10 €.

Per info: https://www.facebook.com/events/1078697012170721/

Per prenotazioni: 347 390 30 96 (Luana Mattiello)


Continua, inoltre, la campagna informativa sul Bacino del Sarno. Il 3 dicembre, ore 9.30 presso Angri (Sa), si terrà il convegno La sfida della qualità nel bacino del Sarno. Alcune aziende del territorio che si stanno impegnando attraverso produzioni di qualità che rispettano l’ambiente verranno a presentarci le loro sfide.

Per info: http://legambiente.campania.it/notizie/la-sfida-de...


Vi annunciamo con piacere che l’aperitivo inaugurale del progetto Torniamo alla fonte dello scorso 21 novembre ci ha permesso di raccogliere un contributo dei partecipanti pari a 210 €. La somma è stata devoluta dal circolo sulla piattaforma del progetto. Grazie!

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Antiche Radici: Sostieni l'agricoltura contadina

Antiche Radici siamo Gabriele, Rozeta e il Piccolo Gioele. Dal 2015 abbiamo creato la nostra piccola azienda agricola a Polverigi dove produciamo ortaggi, miele, tisane e altri prodotti trasformati di altissima qualità con metodi naturali.

Abbiamo un piccolo apiario, un piccolo oliveto, un forno a legna, e conduciamo una vita molto semplice basata sull’autoproduzione, rispettando tutti gli esseri viventi e preservando la terra stessa. Vendiamo i nostri prodotti direttamente in azienda e presso i mercati locali a Km0. Organizziamo attività didattiche  e corsi perché crediamo che un mondo migliore sia possibile e che questa rivoluzione debba partire dal basso.

Purtroppo, il contratto di affitto non verrà più rinnovato e l’unico modo per continuare a proseguire questo sogno sarebbe quello di comprare la terra che noi già coltiviamo da dieci anni e il luogo in cui abitiamo.

Vorremmo continuare a resistere ed esistere. Non chiediamo un aiuto economico per noi stessi, ma per fare nostro il luogo dove continuare a crescere, trasmettere i saperi, praticare uno stile di vita alternativo e sostenibile che preserva l’ambiente e le persone che vorranno supportarci. È importante per noi che voi condividiate il progetto perché solo attraverso le vostre donazioni sarà possibile continuare questa avventura. 

Crediamo nello scambio: quindi per ciascuna donazione ricevuta vi offriamo la condivisione dei nostri saperi attraverso corsi ed altre esperienze.

 

 

Antiche Radice are Gabriele, Rozeta, and little Gioele.

Since 2015, we have created our small farm in

Polverigi, where we produce high-quality vegetables ,honey and herbal teas using natural methods. We have a small

apiary, a small olive grove, a wood-fired oven, and we lead a very simple life based on self-production,

respecting all living beings and preserving the land itself. We sell our products directly on the farm and at

local Km0 markets. We organize educational activities such as social agriculture and courses because we

believe that a better world is possible and that this revolution must start from the grassroots.

Unfortunately, the lease will not be renewed. The only way to continue pursuing this dream is to buy the

land we have been cultivating for ten years. We want to continue to resist and exist. We are not asking for

financial help for ourselves, but to make this place our own, where we can continue to grow, share our

knowledge, and practice an alternative and sustainable lifestyle that preserves the environment and the

people who want to support us. It is important for us that you share the project because only through your

donations will it be possible to continue this adventure.

We believe in exchange so for each donation we receive we offer you the sharing of our knowledge through courses and other experiences 

 

Rrënjë të lashta;

janë Gabriele, Rozeta dhe i vogli Gioele. Që nga viti 2015, kemi krijuar fermën tonë të vogël

në Polverigi, ku prodhojmë perime, mjaltë dhe çajra bimore me cilësi të lartë duke përdorur metoda natyrore.

Kemi njè bletari të vogël, një ullishte të vogël, një furrë me dru dhe jetojmë një jetë shumë të thjeshtë bazuar në

vetëprodhim, duke respektuar të gjitha qeniet e gjalla dhe duke ruajtur vetë tokën. Ne i shesim produktet

tona direkt në fermë dhe në tregjet lokale Km0. Organizojmë aktivitete edukative si bujqësia sociale dhe

kurse, sepse besojmë se një botë më e mirë është e mundur dhe se kjo revolucion duhet të fillojë nga

poshtë.

Për fat të keq, kontrata e qirasë nuk do të rinovohet. Mënyra e vetme për të vazhduar realizimin e kësaj

ëndrre është të blejmë tokën që kemi kultivuar për dhjetë vjet. Ne duam të vazhdojmë të rezistojmë dhe të

ekzistojmë. Nuk kërkojmë ndihmë financiare për veten tonë, por për të bërë vendin tonë, ku mund të

vazhdojmë të rritemi si ferme , të ndajmë njohuritë tona dhe të praktikojmë një mënyrë alternative dhe të

qëndrueshme të jetesës që ruan mjedisin dhe njerëzit që duan të na mbështesin. Për ne është shumè e

rëndësishme që ju të ndani projektin, sepse vetëm përmes donacioneve tuaja do të jetë e mundur të

vazhdojmë këtë aventurë.

Ne besojmë në shkëmbim: prandaj, për çdo donacion të marrë, ne ofrojmë ndarjen e njohurive tona

përmes kurseve dhe esperienca tè tjera nè natyrè

 

 

44%
-29 Giorni
Consumo e produzione responsabili
PARCO TANARO 2.0 - Un contenitore di Sogni

UN PARCO A MISURA DEI GIOVANI!

Nato nel 2023 con lo scopo di riqualificare un’area di città in condizione di forte degrado, disincentivando il mercato dello spaccio a favore di un’aggregazione e di una socialità sana, il progetto Parco Tanaro 2.0. ha finalmente ultimato gli interventi strutturali di riqualificazione dell’area per poter sviluppare a pieno le diverse progettualità per cui è stata creata. Grazie a una campagna di nuova piantumazione e illuminazione del sito e alla creazione di una tensostruttura eventi e laboratori riscaldata per i mesi invernali, il progetto è ora pronto per entrare nella fase due, strutturando le attività di aggregazione rivolte alle diverse fasce di utenti del territorio,  dai laboratori per bambini, all’organizzazione di assemblee di istituto, dai momenti di autogestione affidati alle associazioni del territorio, alle iniziative rivolte agli anziani, alla cura del verde pubblico. Tutto questo per far sì che il Parco entri pienamente nell’immaginario della popolazione locale, non come zona avulsa e separata dalla città, ma come strumento ulteriore per la crescita e il benessere civico.   

   

   

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO: IL NOSTRO SOGNO!

Dopo l’impegno nei lavori di ristrutturazione e allestimento dell’area ultimati da Associazione Collisioni nell’anno 2023, la fase 2 del Progetto Parco Tanaro 2.0 dovrà mirare principalmente alla costituzione di una governance e di un comitato di gestione specificamente dedicato al Parco, a cui Collisioni da sola non potrebbe far fronte. A questo scopo è ora necessario il coinvolgimento di educatori professionali, figure di riferimento per i giovani e personale di segreteria, impegnato nel coordinamento delle tante progettualità che il nuovo spazio dovrà ospitare. Dalla cura e la tutela del verde pubblico, agli educatori specificamente dedicati a coordinare e raccogliere le proposte e gli spunti che arrivano dal mondo giovanile, all’interesse verso l’infanzia, al contrasto alla solitudine in cui versano purtroppo molti anziani. All’interno della nuova area, sarà necessario creare un comitato di coordinamento per le assemblee di istituto delle scuole superiori di Alba, individuare figure professionali in grado di guidare i gruppi di giovani nell’organizzazione di serate e altri momenti aggregativi, e coinvolgere mediatori culturali per incentivare l’integrazione di comunità importanti sul territorio quale la comunità magrebina e rumena per l’organizzazione di eventi nel nuovo spazio, quali feste multietniche e momenti di spettacolo e convivialità. Sarà necessario inoltre acquistare parte della strumentazione necessaria alla manutenzione dello spazio, quali macchine per la pulizia dell’area e ulteriori attrezzi necessari alla salvaguardia del verde. 

  

   

COME VENGONO UTILIZZATI FONDI, GRAZIE ALL’AIUTO DI OGNUNO DI VOI 

I fondi raccolti grazie all’aiuto di ognuno di voi ci permetteranno:

Di inserire all’interno dell’area alcune figure professionali quali animatori, educatori, mediatori culturali fondamentali per seguire i numerosi progetti di aggregazione ospitati all’interno della nuova area parco. Servirà altresì per dotare la tensostruttura attiva da ottobre a maggio di alcuni item fondamentali per la buona realizzazione delle iniziative.   

  • Prevedere la collaborazione di figure professionali quali educatori, animatori, professionisti dell’interazione coi bambini, mediatori culturali al fine di garantire il follow up dei numerosi progetti.
  • Dotarsi di alcuni item necessari alla manutenzione dello spazio, quali macchine per il lavaggio dei pavimenti, o strumenti per la cura del verde.

   

   

UNISCITI A NOI!

 Associazione Collisioni intende creare un team di gestione del Parco, impegnato nel follow up dei diversi progetti in essere, in base ai diversi ambiti di attività che si intendono sviluppare: laboratori per l’infanzia; laboratori per la creazione di serate autogestite da studenti delle scuole superiori del territorio; assemblee di istituto; feste multietniche in collaborazione con comunità residenti nella nostra città, feste specificamente rivolte agli anziani.

 

59%
-12 Giorni
Salute e benessereVita sulla terra
Orto Collettivo

L’Orto Collettivo di Andirivieni è un’esperienza di agricoltura condivisa dove bambini, giovani e adulti fanno l’orto insieme. Nasce da un forte bisogno di socializzazione e appartenenza che abbiamo individuato nel territorio di Busca e del Cuneese: mancano spazi di aggregazione inclusivi, aperti a diverse fasce di età e capaci di essere occasioni di apprendimento. 

Da ottobre 2023 abbiamo iniziato a riflettere su questi bisogni e su come rispondere, ci siamo confrontati con altre realtà simili e abbiamo organizzato incontri aperti alla comunità per verificare l'efficacia della nostra proposta. Ci siamo chiesti: come possiamo essere agenti di un benessere collettivo? come possiamo condividere conoscenze, tempo e interessi? possiamo produrre e consumare cibo in modo sostenibile per tutti?

Da queste domande è nata l'idea dell’Orto Collettivo, diventata realtà nel 2024. Sulla collina di Busca il nostro Orto ha accolto bambini, giovani e adulti che hanno condiviso esperienze, sensazioni e vissuto l'Orto come un'occasione di apprendimento.  
L'Orto è oggi uno spazio dove tutti possono trovare e portare a casa qualcosa di fortemente connesso ai valori di Andirivieni.

 

Ci presentiamo!

Andirivieni è un’organizzazione di volontariato nata a gennaio 2022 per favorire l’inclusione sociale e contrastare il disagio abitativo ed economico. Con tre focus principali — abitare, agricoltura sociale e sviluppo di comunità — accompagna le persone verso l’autonomia abitativa e lavorativa, creando un nuovo senso di comunità basato sul benessere e la condivisione. Nello specifico Andirivieni:

  • gestisce una coabitazione giovanile 18-35 anni e spazi aperti alla comunità in un ex-convento di Busca (CN)
  • promuove l’agricoltura condivisa attraverso l'Orto Collettivo
  • coltiva luppolo a Busca, in frazione San Vitale, per produrre la sua birra etica, locale e di qualità
  • implementa progetti e organizza eventi dedicati a target specifici come giovani, giovani adulti, NEET
  • opera per una comunità più coesa attraverso la sensibilizzazione e il lavoro di rete con altri enti pubblici e privati

Il nostro team è costituito da 44 persone di età compresa tra 20 e 33 anni. Siamo uniti dal desiderio di metterci in gioco, condividere talenti e collaborare per realizzare l'impatto che abbiamo sognato anni fa: aprire percorsi per l'autonomia delle persone e generare un nuovo senso di comunità basato sul benessere e sulla condivisione. 

Passo dopo passo, incontro dopo incontro, arriveremo lì! Sali a bordo?
Scopri come!


 

La raccolta fondi su Eppela

L’Orto Collettivo è arrivato al suo primo anno di esperienza, adesso vogliamo che sia sempre più aperto e sostenibile. Andirivieni ha avviato questa campagna di crowdfunding per dare impulso all’Orto Collettivo e farlo crescere in accessibilità, sostenibilità e coinvolgimento della comunità. 

Puoi partecipare anche tu per raggiungere questi obiettivi in modo concreto: 

  • un orto più accessibile: realizzeremo strutture rialzate per permettere a persone anziane e con disabilità di partecipare. Proseguiremo nella collaborazione con l'azienda agricola Andrea Paschiero per un accompagnamento utile per chi non ha molta esperienza nell'orto e per ortaggi di qualità.
  • un orto più sostenibile: installeremo dei pannelli fotovoltaici per produrre energia pulita, acquisteremo un furgone importante per la logistica dell'Orto e costruiremo un capanno per gli attrezzi
  • un orto più aperto alla comunità. L'Orto Collettivo è nato per essere aperto alla comunità, per questo organizzeremo attività educative per i bambini che potranno imparare come funziona un ecosistema, cosa vuol dire seminare e prendersi cura di ciò che mangiamo. Ci saranno laboratori, incontri e momenti conviviali aperti a scuole, gruppi estivi, giovani, famiglie e adulti.

Per ogni donazione è prevista una ricompensa per ringraziarti e farti sapere che sei parte della squadra! 
Al termine della raccolta fondi potrai ritirare la tua ricompensa direttamente al nostro cohousing.

Abbiamo scelto Eppela e la Fondazione CRT per far sì che la tua donazione valga doppio: una sul progetto Orto Collettivo, e una per donare a voi stessi, per donare alla comunità, per far sì che questo progetto cresca sempre di più e che anche a voi torni il beneficio di questa esperienza di agricoltura condivisa che è l’Orto Collettivo.

62%
-12 Giorni
Salute e benessereCittà e comunità sostenibiliLotta contro il cambiamento climatico
On Earth

Il progetto

On Earth è un progetto che nasce nel 2018 dopo la tempesta perfetta avvenuta in Liguria in autunno che ha devastato la costa. Nello stesso anno l'ENEA pubblica la mappa dell'Italia al 2100 dove l'innalzamento marino cambierà radicalmente la geografia dei nostri territori, così questo fattore insieme alla riduzione dei ghiacciai alpini hanno contribuito alla creazione di On Earth.
La fotografia fino dalla sua invenzione è stata testimone dei cambiamenti del paesaggio e del territorio, così anche nel caso del cambiamento climatico se un paesaggio non riusciamo a salvarlo almeno lo possiamo ricordare nella nostra camera dei ricordi con la fotografia.

Pellestrina, fotografia di Marco Introini

Sono state individuate quattro aree oggetto delle campagne fotografiche: Alpi Nord Occidentali, Mar Ligure, Mar Adriatico. A partire dal 2018 Introini e Piccardo hanno fotografato la riviera ligure di ponente, il complesso del Monte Bianco, la Laguna veneta e prossimamente termineranno la loro ricerca nel Mar Adriatico.

On Earth rappresenta il primo passaggio di un progetto più articolato che prevede la pubblicazione di un libro fotografico per il quale stiamo chiedendo il sostegno, la realizzazione di una mostra itinerante, una serie di presentazioni della ricerca fotografica nelle scuole nei luoghi indagati dai fotografi.

 

Alassio, fotografia di Emanuele Piccardo

Obiettivi

L'obiettivo è rendere consapevoli, attraverso un pensiero etico sulla natura, le comunità. Questo avviene con la fotografia attraverso lo sguardo di due fotografi che da diversi anni operano per documentare gli ambiti naturali tra la montagna e il mare, sia nel Nord-Ovest sia al Sud. L'innovazione del progetto non è raccontare i fenomeni climatici durante la loro manifestazione bensì misurarne gli effetti nei territori, gli effetti delle mareggiate ad Alassio (SV), il ritiro del lago del Miage in Valle d'Aosta, il passaggio tra Laguna e mare alle bocche di porto al Lido di Venezia e poi a maggio 2024 il litorale romagnolo di Rimini e Riccione. La visibilità mediatica di alcuni luoghi come Venezia è unica e irripetibile, altri territori non avranno la mediaticità della città lagunare ed è in quei luoghi che i fotografi hanno concentralo il loro sguardo.

Questi obiettivi vengono sintetizzati nel libro fotografico edito da plug_in (https://www.plugin-lab.it/index.php/category/book/), associazione culturale nata nel 2003 per diffondere la cultura architettonica e artistica nei territori che, dal 2007, diventa casa editrice grazie alla collaborazione con Artiva Design (www.artiva.it).

Chi siamo

Plampincieux, Valle d'Aosta, fotografia di Marco Introini

Marco Introini (Milano 1968)
Laureato in architettura presso il Politecnico di Milano.
Fotografo documentarista di paesaggio e architettura, è docente di Tecniche della rappresentazione dello spazio e di Rappresentazione del patrimonio costruito presso il Politecnico di Milano, di Fotografia dell’architettura presso la scuola di fotografia Bauer. Inserito nei venti fotografi di architettura protagonisti degli ultimi dieci anni da Letizia Gagliardi in “La Misura dello Spazio”. Nel 2015 è stato chiamato dalla Regione e dal Ministero per i beni culturali per documentare l’architettura dal dopoguerra ad oggi, sempre nello stesso anno viene invitato da OIGO (Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere) alla campagna fotografica sulla Calabria The Third Island. Nel 2016 ha esposto Ritratti di Monumenti al Museo d’Arte Moderna MAGA; partecipa alla XXI Triennale con Warm Modernity_Indian Paradigm (curato da Maddalena d’Alfonso) che, con omonimo libro, ha vinto il RedDot Award 2016.  
Nel 2021 ha lavorato a differenti progetti fotografici tra cui il patrimonio industriale di Lecco e il patrimonio boschivo della alta valle del Tanaro e nel 2022 con il lavoro La fiumara dell’Amendolea ha partecipato a La Biennale dello Stretto curata da Alfonso Femia con il quale sta elaborando alcuni progetti fotografici su città italiane ed europee.
Nel 2023 è stato invitato dal MAN (Museo d’Arte della provincia di Nuoro) a partecipare workshop INFOSFERA
dedicato alla collaborazione fra artisti e architetti per una lettura del paesaggio e la creazione di nuove narrazioni.
Le sue opere sono conservate alla Fondazione MAXXI, CSAC, Museo MAGA, Fondazione AEM, MAN.
Ha al suo attivo molteplici pubblicazioni e mostre di architettura e paesaggio. 

Miage, Valle d'Aosta, fotografia di Emanuele Piccardo

Emanuele Piccardo (Genova 1972)

Architetto, critico di architettura, fotografo e filmmaker. Ha fondato nel 2002 la rivista elettronica scientifica
archphoto.it e nel 2003 fonda l’associazione culturale plug_in (www.plugin-lab.it). E’ stato invitato a tenere lezioni a New York, Princeton, Los Angeles, Roma, Torino, Milano, Venezia, Firenze. La sua ricerca si è concentrata sull’Architettura Radicale Italiana, le sperimentazioni architettoniche e artistiche nel deserto nordamericano, l'architettura italiana del dopoguerra e del Mid-Century californiano. 
Nel 2013 vince con Amit Wolf e la Woodbury University il Graham Foundation Grant per il progetto “Beyond Environment”. Nel 2015 vince l’Autry Scholar Fellowship con il progetto “Living the frontier”.
Dal 2009 al 2017 Piccardo ha realizzato film sull’architettura e in particolare su Adriano Olivetti, Giancarlo
De Carlo, Paolo Soleri, Vittorio Giorgini.
Dal 2016 a oggi la sua ricerca si è focalizzata sulla rigenerazione urbana e sociale delle aree interne italiane:
Nasagonando Art Project (2016-2019) a Ormea (CN), la summer school Laboratorio Umano di
Rigenerazione Territoriale (2020) a Riesi (CL), la Petites Folies Summer School (2021) a Garessio (CN).
Nel 2023 è curatore scientifico del festival di architettura “Abitare la Vacanza”, vincitore dell’avviso Festival
Architettura II ed., promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della
Cultura; la sua ricerca sull’architettura radicale entra nella collezione del Canadian Centre for Architecture di Montréal; viene insignito del Premio Bruno Zevi per la diffusione della cultura architettonica da Inarch
Liguria.
La sua opera fotografica è conservata al MAXXI a Roma, alla Bibliothèque Nationale

44%
-29 Giorni
Città e comunità sostenibiliLotta contro il cambiamento climaticoVita sulla terra

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Antiche Radici: Sostieni l'agricoltura contadina

Antiche Radici siamo Gabriele, Rozeta e il Piccolo Gioele. Dal 2015 abbiamo creato la nostra piccola azienda agricola a Polverigi dove produciamo ortaggi, miele, tisane e altri prodotti trasformati di altissima qualità con metodi naturali.

Abbiamo un piccolo apiario, un piccolo oliveto, un forno a legna, e conduciamo una vita molto semplice basata sull’autoproduzione, rispettando tutti gli esseri viventi e preservando la terra stessa. Vendiamo i nostri prodotti direttamente in azienda e presso i mercati locali a Km0. Organizziamo attività didattiche  e corsi perché crediamo che un mondo migliore sia possibile e che questa rivoluzione debba partire dal basso.

Purtroppo, il contratto di affitto non verrà più rinnovato e l’unico modo per continuare a proseguire questo sogno sarebbe quello di comprare la terra che noi già coltiviamo da dieci anni e il luogo in cui abitiamo.

Vorremmo continuare a resistere ed esistere. Non chiediamo un aiuto economico per noi stessi, ma per fare nostro il luogo dove continuare a crescere, trasmettere i saperi, praticare uno stile di vita alternativo e sostenibile che preserva l’ambiente e le persone che vorranno supportarci. È importante per noi che voi condividiate il progetto perché solo attraverso le vostre donazioni sarà possibile continuare questa avventura. 

Crediamo nello scambio: quindi per ciascuna donazione ricevuta vi offriamo la condivisione dei nostri saperi attraverso corsi ed altre esperienze.

 

 

Antiche Radice are Gabriele, Rozeta, and little Gioele.

Since 2015, we have created our small farm in

Polverigi, where we produce high-quality vegetables ,honey and herbal teas using natural methods. We have a small

apiary, a small olive grove, a wood-fired oven, and we lead a very simple life based on self-production,

respecting all living beings and preserving the land itself. We sell our products directly on the farm and at

local Km0 markets. We organize educational activities such as social agriculture and courses because we

believe that a better world is possible and that this revolution must start from the grassroots.

Unfortunately, the lease will not be renewed. The only way to continue pursuing this dream is to buy the

land we have been cultivating for ten years. We want to continue to resist and exist. We are not asking for

financial help for ourselves, but to make this place our own, where we can continue to grow, share our

knowledge, and practice an alternative and sustainable lifestyle that preserves the environment and the

people who want to support us. It is important for us that you share the project because only through your

donations will it be possible to continue this adventure.

We believe in exchange so for each donation we receive we offer you the sharing of our knowledge through courses and other experiences 

 

Rrënjë të lashta;

janë Gabriele, Rozeta dhe i vogli Gioele. Që nga viti 2015, kemi krijuar fermën tonë të vogël

në Polverigi, ku prodhojmë perime, mjaltë dhe çajra bimore me cilësi të lartë duke përdorur metoda natyrore.

Kemi njè bletari të vogël, një ullishte të vogël, një furrë me dru dhe jetojmë një jetë shumë të thjeshtë bazuar në

vetëprodhim, duke respektuar të gjitha qeniet e gjalla dhe duke ruajtur vetë tokën. Ne i shesim produktet

tona direkt në fermë dhe në tregjet lokale Km0. Organizojmë aktivitete edukative si bujqësia sociale dhe

kurse, sepse besojmë se një botë më e mirë është e mundur dhe se kjo revolucion duhet të fillojë nga

poshtë.

Për fat të keq, kontrata e qirasë nuk do të rinovohet. Mënyra e vetme për të vazhduar realizimin e kësaj

ëndrre është të blejmë tokën që kemi kultivuar për dhjetë vjet. Ne duam të vazhdojmë të rezistojmë dhe të

ekzistojmë. Nuk kërkojmë ndihmë financiare për veten tonë, por për të bërë vendin tonë, ku mund të

vazhdojmë të rritemi si ferme , të ndajmë njohuritë tona dhe të praktikojmë një mënyrë alternative dhe të

qëndrueshme të jetesës që ruan mjedisin dhe njerëzit që duan të na mbështesin. Për ne është shumè e

rëndësishme që ju të ndani projektin, sepse vetëm përmes donacioneve tuaja do të jetë e mundur të

vazhdojmë këtë aventurë.

Ne besojmë në shkëmbim: prandaj, për çdo donacion të marrë, ne ofrojmë ndarjen e njohurive tona

përmes kurseve dhe esperienca tè tjera nè natyrè

 

 

44%
-29 Giorni
Consumo e produzione responsabili
CONTRO IL MELANOMA OGNI DONAZIONE CONTA

L'INRCA è un centro di ricerca scientifica nazionale di eccellenza, con molte Unità Operative all’avanguardia: una di queste è l’unità operativa dermatologica diretta dal dott. Alfredo Giacchetti.

La campagna di crowdfunding è supportata da un Team del Corso Business Startup del DISES-UNIVPM, composto da: Claudia Burattini, Roberto Fortuni, Giovanni Candelaresi, Leonardo Ulissi, Paolo Micheli, Demis Dottori, Andrea De Angelis e guidato dal prof. Dario Grandoni.

La campagna riguarda l’acquisto di un sistema innovativo per garantire una DIAGNOSTICA TEMPESTIVA DEL MELANOMA.

Il melanoma è un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti. La mortalità per il melanoma oggi è tra le più bassa tra tutti i tumori a fronte della sua crescente incidenza, si è ridotta negli ultimi tempi grazie alla DIAGNOSI PRECOCE e all’utilizzo di nuovi farmaci, come i farmaci target e le immunoterapie.

La soluzione è acquistare ATBM MASTER:

  • Il sistema ATBM, utilizzando la Total Body Dermoscopy, aiuta ad individuare precocemente i melanomi.
  • L’Intelligenza Artificiale permette di identificare in modo molto più veloce e preciso i nei sospetti riducendo sensibilmente i tempi di diagnosi.
  • La pelle viene fotografata tutta insieme, evidenziando i nuovi nevi o quelli modificati rispetto alle precedenti acquisizioni.
  • È ormai accertato che contrariamente a quanto si pensa l’80% dei melanomi non insorge da nevi preesistenti, bensì ex novo su cute sana.

I vantaggi del total body mapping sono molteplici:

  • Riduzione della mortalità
  • Riduzione del numero di interventi inutili
  • Riduzione delle spese per il SSN
  • Riduzione del tempo della visita
  • Riduzione delle liste di attesa

Chi riuscirà a donare 200€ o più per acquistare ATBM MASTER, potrà partecipare ad uno degli screening day appositamente organizzati.

25%
Salute e benessere
Aiutaci a far nascere L’Europeista

Sostieni "L’Europeista", lo spazio di discussione e iniziativa di chi crede che un’Europa unita, libera e forte sia il miglior futuro possibile per l’Italia e i suoi cittadini.

"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.

1️⃣ L’Europeista sarà un giornale? No, sarà un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online.

2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile sarà Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi sarà direttore editoriale; stiamo poi componendo la (piccolissima) redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti. Come si chiamerà l’associazione? Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.

3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, qualche evento fisico e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.

4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? 
La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.

5️⃣ Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Con il tuo aiuto, "L’Europeista" diventerà un luogo e uno strumento di informazione e di dibattito per chi crede nel sogno europeo e vuole renderlo una realtà sempre più solida.

Grazie!

69%
-29 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePartnership per gli obiettivi
Le staffette partigiane ci parlano ancora

Aiutaci a pubblicare il libro che racconta la storia delle donne nella Resistenza: un riferimento per il presente e il futuro

Migliaia di donne italiane tra il 1943 ed il 1945 hanno vissuto una straordinaria stagione di vita nell’intento non solo di liberare l’Italia dalla dittatura nazifascista, ma anche di liberare se stesse scrollandosi di dosso i tradizionali modelli femminili fatti propri dal fascismo.

Per la prima volta in Italia donne comuni, di ogni età e classe sociale, hanno fatto irruzione nella storia, lottando alla pari al fianco degli uomini. Primo anelito di un lungo percorso di emancipazione, che nel dopoguerra porterà al riconoscimento del diritto di voto alle donne.

Raccolte in questo volume ci sono le testimonianze dirette di 43 donne, partigiane e staffette.

A 80 anni dalla fine della guerra e del fascismo queste donne non sono più tra noi. Per questa ragione crediamo sia nostro compito non solamente preservarne la memoria, ma incoraggiare le nuove generazioni a ricevere in consegna il testimone e portarne con sé il prezioso messaggio di lotta contro ogni forma di violenza e sopraffazione, oggi più rilevante che mai.

“Donne e Resistenza in Canavese - Il tempo non cancelli le tracce”

Il libro che vogliamo pubblicare è una rivisitazione basata sulle testimonianze dirette raccolte da Maria Paola Capra per la pubblicazione nel 2010 di “Donne e Resistenza in Canavese-Il tempo non cancelli le tracce”. Le copie di questo volume sono da anni esaurite, ma il libro continua ad essere richiesto.  Questo interesse ci ha spinti a fare il passo decisivo per riprendere in mano quelle preziose testimonianze e renderle ancora disponibili in una nuova edizione. 

Perché il tuo supporto è cruciale

La pubblicazione di un libro comporta costi significativi e abbiamo bisogno del tuo aiuto per coprire le spese editoriali e di stampa. Con il tuo contributo non solo aiuterai a realizzare questo progetto, ma darai anche un importante supporto alla salvaguardia e alla diffusione  di un messaggio di resilienza e speranza, essenziale per i giovani di oggi e per la società di domani.

Iniziativa “libro sospeso”

Se hai la possibilità di contribuire con una donazione maggiore, abbiamo pensato all’iniziativa “libro sospeso”: con la tua donazione riceverai una copia del libro e contribuirai anche alla stampa di un’ulteriore copia che sarà donata a biblioteche e scuole. Quando il libro verrà stampato ti faremo sapere a quale istituzione verrà donata la tua copia sospesa.

 

Chi siamo - una presentazione dell'autrice

Maria Paola Capra è autrice dei libri “Fiorano dalla collina di Fiorentino”(2005), “Banchette e la Resistenza”(2007),“Samone, la guerra e la Resistenza” (2009), “Donne e Resistenza in Canavese - Il tempo non cancelli le tracce” (2010) e “T’amo da morire - Suicidi, omicidi e accidenti d’amore” (2013).In ambito scolastico nel 2006 ha realizzato con il regista Pietro Contadini il documentario “Una scuola migrante” e nel 2007 ha collaborato con il regista Davide Martinoli alla realizzazione del filmato “Dire, fare, giocare”, resoconto dell’esperimento di una settimana senza tecnologia, realizzato dalla scuola media “Sandro Pertini” di Banchette, di cui è stata ideatrice e curatrice. 

Sostienici oggi

Unisciti a noi perché la memoria diretta della Resistenza in Italia non si perda con le sue protagoniste. Con il tuo aiuto, possiamo garantire che le partigiane continuino a lottare con noi e noi con loro nella difesa di valori e diritti che non possiamo dare per scontati.

Grazie per il tuo sostegno.

89%
-5 Giorni
Parità di generePace, giustizia e istituzioni solide
Cautiero vini: tra tradizione e innovazione

We are sorry, the presentation for this project is only available in italian at this stage. You can try the automatic translation of your browser. Please contact us via email info@cautiero.it if you are interested, we would be happy to help you.

CHI SIAMO

Siamo Fulvio ed Imma, vignaioli e proprietari dell’azienda agricola Cautiero. Ci troviamo nell'entroterra della Campania, a Frasso Telesino, sul versante ovest del monte Taburno, dove la viticoltura si fa spazio tra olivi, pascoli, ciliegi e boschi e dove terra, aria, acqua e piante vivono in perfetto equilibrio. 

La nostra azienda nasce dal recupero di un’azienda abbandonata, dopo aver fatto studi e lavori che nulla avevano a che fare con il vino, abbiamo deciso di riprendere il lavoro dei nonni, ed oggi è il nostro unico lavoro. L’idea è sempre stata di fare vini che esprimessero il  nostro modo di lavorare ed il territorio di provenienza, così dal 2002,  abbiamo iniziato la coltivazione dei nostri terreni con il metodo biologico (rame, zolfo, lotta microbiologica e sovescio con lavorazione del terreno al minimo).

Un tassello alla volta abbiamo costruito la nostra azienda, impiantando le vigne che dagli iniziali 2 ettari, oggi sono 4, le varietà coltivate sono Fiano, Falanghina, Greco, Piedirosso e Aglianico. Poi nel 2010 finalmente, vedono la luce i primi vini nella nostra cantina.

Con ancora in mente i ricordi di un'infanzia passata insieme ai nonni e a tutta la famiglia a vendemmiare l'uva,  seguiamo in prima persona i  vigneti, sporcandoci le mani in vigna e lavorando assiduamente in cantina, da veri vignaioli appassionati del nostro mestiere. Le uve vengono raccolte a mano e trasportate immediatamente nella vicinissima cantina, fermentazione spontanea per tutti i vini e modico utilizzo di solforosa.

Alla cantina abbiamo affiancato  dal 2023 l’ enoturismo, dopo aver ristrutturato il rudere presente in azienda,  una sala per max 30 persone, dove Luigi, (fratello di Imma), accoglie i visitatori che hanno la possibilità di assaggiare i nostri vini ammirando le nostre vigne.

COSA FAREMO

E’ in programma un importante piano di investimenti , iniziato nel 2022,  per migliorare il nostro lavoro, integrandoci sempre più con la natura che ci circonda e il positivo completamento della campagna di crowdfunding ne permetterebbe la realizzazione, entro il 2024.

Il progetto avviato ha utilizzato solo zone già ad uso della cantina e delle attrezzature, senza consumo di terreno coltivabile. 

Come verrano utilizzati i fondi?

È previsto: 

-un aumento di spazi con l'ultimazione del nuovo magazzino ad alta efficienza energetica (ciò permetterà lo stoccaggio dei vini senza sprecare energia per la loro conservazione) euro 38000

-la messa in esercizio di ulteriori pannelli fotovoltaici, per permettere nelle varie fasi della lavorazione, l’utilizzo di sola energia proveniente dal sole euro 15000

-l'acquisto di un’anfora, oltre quelle già ordinate che ci permetterà di vinificare anche in contenitori che non modificano le caratteristiche dei vini, lasciando agli stessi un'eleganza e una tipicità maggiore euro 3500

-sistemazione ingressi e piazziale euro 2500

 

 per un totale di euro 59000

 

 

 

PERCHE' PARTECIPARE?

Portare ancora di più il nostro vino sulle tavole di tutto il mondo è un piccolo aiuto al territorio in chiave turistica ed il crowdfunding può essere un buon veicolo. 

Condividendo i nostri progetti contribuiamo a diffondere la cultura del vino, il rispetto del lavoro agricolo e perché no, con un finanziamento dal basso chiunque  può sentirsi parte di una cantina, senza l’onere e le responsabilità della gestione di un’azienda.

Per chi partecipa alla campagna di crowdfunding è prevista, alla fine dei lavori, la realizzazione di un facewall, ovvero una parete della cantina rivestita di foto (o per chi vorrà solo il nome) di quanti avranno contribuito ad ultimare questo progetto. Naturalmente ci sarà un’inaugurazione e tutti saranno invitati a partecipare e scoprire insieme il facewall e le novità dell’azienda.

Abbiamo previsto diverse ricompense per le vostre donazioni. Vogliamo che ogni persona si senta libera di scegliere quanto donare e che possa ricevere qualcosa in cambio. Sulla destra di questa pagina troverete l'elenco delle ricompense possibili, scegliete quella che più vi interessa.

Ringraziandovi già da adesso, vi aggiorneremo su ogni novità e se eventualmente ci fossero risorse aggiuntive…già ci sono nuovi progetti da realizzare centrati sulla sostenibilità ed il territorio, ma ne riparleremo!

Fulvio, Imma.

7%
-25 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaPartnership per gli obiettivi
Massimo Mazzucco & i Resistenti

PER PARTECIPARE ALLA SERATA, DONA IN MODALITA' “ricompense”

RICORDATE DI PORTARE UNA COPIA DELLA EMAIL DI RICEVUTA DI DONAZIONE, SE DONATE VOLENDO PARTECIPARE  ALLA SERATA DEL 13 DICEMBRE!

Cari amici e compagni di viaggio,

è di nuovo tempo di fare squadra, e questa volta abbiamo un obiettivo ambizioso: raccogliere fondi per sostenere chi non si piega alle storie che ci raccontano…. Sì, parliamo delle imposizioni “per il nostro bene,” e del diritto di pensare con la propria testa.

Questa raccolta fondi sarà suddivisa con un preciso intento: una parte andrà a supportare il nuovo documentario di Massimo Mazzucco, un vero campione nel mettere sotto la lente di ingrandimento gli aspetti più scomodi della realtà. Con coraggio e professionalità, Mazzucco sta lavorando a un progetto che smaschera i giochi di potere nel mondo delle banche, quegli stessi giochi che continuano a condizionare le nostre vite senza che nessuno di noi abbia mai firmato una delega.

Poi, c’è un altro pezzo di questa raccolta destinato a diverse persone che, durante la “panda”, hanno detto “no” alle “imposizioni” e si sono ritrovate a fare i conti con denunce e processi, con relative problematiche finanziarie. Per noi, queste persone non sono solo simboli di resistenza, ma veri e propri esempi di chi non accetta di seguire ciecamente senza alzare la mano per fare domande.

Infine, una parte dei fondi sarà destinata a "Salusbellatrix Il Camper della Libertà," il nostro progetto di seminario itinerante. Iniziare un grande viaggio per continuare a incontrare piccoli gruppi e raccogliere e raccontare in un unico intervento, lineare e ordinato dall'inizio alla fine, tutte le info circa l'inganno dell'élite finanziaria. 

Ogni persona che donerà almeno 20 euro SE LO VUOLE, potrà essere ospite ad un evento davvero speciale il 13 dicembre ore 21 a Vittorio Veneto, in cui avremo l’onore di ospitare proprio Massimo Mazzucco. Sarà una serata in cui ci prenderemo il nostro tempo per riflettere, discutere, e magari fare un po’ di sana ironia su chi ci vorrebbe docili e allineati.

PER PARTECIPARE ALLA SERATA, TI RACCOMANDIAMO di scegliere la modalità "RICOMPENSE" ALL’ATTO DELLA DONAZIONE, E DI SPECIFICARE BENE IL “COGNOME E NOME” e PER SICUREZZA scrivere “parteciperò alla serata, nei commenti”:                                                                               

essere presente nell’elenco delle donazioni, sarà l’unico modo per poter accedere!

Non mancherà un momento conviviale, dove ognuno può portare qualcosa da mangiare o bere, perché anche il cibo diventa un atto di condivisione, di ribellione e di comunità. Saremo lì per sostenere Mazzucco e tutti quelli che non temono di dire la verità. Vi aspettiamo per fare di questa serata un momento di confronto, leggerezza e forse qualche risata liberatoria.

Ci vediamo il 13 dicembre. E se qualcuno dall’alto storce il naso… beh, vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta!

49%
-12 Giorni
Molce Atelier, la sartoria che cura

Chi siamo

Ciao a tutti,
siamo Paola Maraone (psicologa clinica esperta in violenza di genere), Fernanda Muniz (responsabile della sartoria) e Adriana Morandi (stilista).
Il 25 novembre 2021 abbiamo aperto Molce Atelier: una 'sartoria terapeutica' per donne vittime di violenza, con sede nel quartiere di Niguarda, a Milano. 
La sartoria offre gratuitamente alle donne corsi di formazione sartoriale con l'obiettivo dell'inclusione lavorativa, e sostegno psicologico per ricostruire identità, autostima, senso di autoefficacia.
L’idea è nata durante la pandemia, evento ancora più devastante per le tante donne che hanno vissuto per mesi letteralmente segregate in casa, private della libertà di prendere le distanze dalla situazione di violenza che stavano vivendo. Grazie alla vittoria di un bando del Comune di Milano, abbiamo aperto uno spazio che potesse essere per loro sicuro, un 'nido' intimo e confidenziale dove, al tempo stesso, imparare un mestiere tradizionale ma ancora molto richiesto: quello di sarta
Oggi Molce Atelier è un luogo dove il lavoro 'mette in rete', dove la formazione e l’inserimento all’interno della comunità si intrecciano per costruire percorsi di indipendenza e rinascita.
Nel tempo, Molce Atelier è diventata sempre più preziosa anche perché riesce a intercettare anche un’utenza 'silenziosa', quella di persone che non si sono ancora rivolte a un Centro Antiviolenza ufficiale perché non consapevoli fino in fondo della propria condizione. Intrappolate in relazioni tossiche, cominciano a riconoscerle come tali proprio attraverso il confronto con altre donne con una vulnerabilità simile alla loro. Molce è oggi un piccolo ma importante presidio, nonché un anello di congiunzione tra il territorio e le istituzioni (con le quali lavoriamo sempre in rete). 


Il futuro di Molce Atelier

Allargando lo sguardo ai prossimi mesi, avendo cominciato a proporci come sartoria sociale anche per le produzioni conto terzi per vari committenti, per rimanere sostenibile, abbiamo bisogno di acquistare alcune nuove macchine industriali per coinvolgere sempre più sarte per formarle e offrire loro un lavoro
Attualmente sono tre le sarte assunte (con un contratto part time) presso Molce Atelier, e questo è per noi un grandissimo risultato. 
Ma un ampliamento del 'parco macchine' ci è ora necessario in due sensi: 
da un lato per crescere ancora, formando e impiegando un maggiore numero di sarte; 
dall'altro – dal punto di vista tecnico – perché permetterebbe, grazie all'acquisto di macchinari con funzioni specifiche, di accettare incarichi e commesse che ora non siamo in grado di svolgere, ampliando così la nostra produzione e facendo lavorare sempre più donne, in un circolo virtuoso che vada con sempre maggior decisione verso una sostenibilità anche economica a tutto tondo. 

Obiettivo della campagna

L’obiettivo di questa campagna di crowdfunding è 13.000 euro
Una volta raggiunto l’obiettivo, potremo quindi acquistare:
- una macchina ricamatrice per creare disegni e ricamare lettere sui tessuti;
- una macchina lineare da trasporto pesante con tagliafilo, per cuciture su ogni tipo di tessuto (compresi quelli da arredamento, per cuscini e altri accessori);
- una macchina asolatrice professionale con rasafilo per il taglio dei fili azionato con pedale e taglio asola con coltello ad azionamento meccanico;
- una macchina 'due aghi' per essere in grado di cucire tessuti elastici come il jersey, il lycra, il tessuto stretch e la maglia.
Una piccola parte dei fondi sarà destinato a:
- l’organizzazione ed erogazione di due corsi di formazione sartoriale di primo livello per 10 donne (5 per ogni corso di formazione). Il corso avrà la durata di 3 mesi e si svolgerà in un/due incontri settimanali di circa 4 ore ciascuno;
- l’acquisto dei materiali necessari (tessuti, cartamodelli, filati, bottoni, fodere, cerniere);
- la promozione dei corsi.

Solo grazie al vostro supporto tutto questo sarà possibile.

Grazie di cuore per il contributo!

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