Costruiamo il futuro delle bambine e dei bambini
Roma, Italia
Solidarietà
Obiettivi:
Istruzione di qualitàParità di genereRidurre le disuguaglianze

CHI SIAMO:

L’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa- Onlus nasce nel 1988 e da 35 anni si occupa di combattere la violenza di genere. Creata come mezzo temporaneo per raccogliere le voci delle donne e far emergere il fenomeno della violenza, nascosta tra le mura domestiche, nel tempo è diventata uno strumento indispensabile di denuncia e difesa per donne e minori. Oggi l’Associazione, costituita da 60 volontarie, gestisce cinque centri anti violenza, due case di semiautonomia e due case rifugio offrendo gratuitamente: consulenza legale e psicologica, assistenza ai minori e alla genitorialità, gruppi di auto-aiuto, accoglienza e supporto a donne vittime di violenza e stalking. 

PERCHÉ UNA RACCOLTA FONDI:

L’obiettivo è quello di sostenere le mamme, ma soprattutto le bambine che escono dalle nostre case rifugio. Una volta terminato il percorso di fuoriuscita i nuclei devono riniziare ad essere autonomi, per questo hanno bisogno di trovare una casa e pagare un affitto, arredare l’appartamento, pagare le bollette, le rette degli asili e comprare il materiale scolastico. Questa raccolta fondi è essenziale per supportare nel pratico le bambine e i bambini e aiutare la mamme a far fronte a tutte le spese quotidiane. Donare autonomia a una donna significa regalarle una base per un futuro migliore alle sue figlie e ai suoi figli. Doniamo un sorriso, facciamo la differenza.

CHE COSA È UNA CASE RIFUGIO:

Le case rifugio sono strutture protette che offrono, gratuitamente, un alloggio sicuro alle donne che subiscono violenza e ai loro figli, indipendentemente dal luogo di residenza, al fine di proteggerli salvaguardandone l’incolumità fisica e psichica. Agli ospiti viene garantito l’anonimato e la riservatezza in un ambiente sereno e familiare in cui le donne e i bambini possono ritrovare normalità e pace. In questo momento così delicato viene sollecitata nella donna una riflessione ed un’attenta valutazione sulle sue esigenze, su quelle dei/delle figli/e, sulle aspettative e sulle prospettive di una vita autonoma. Durante tutta la permanenza, le donne vengono sostenute in tutte le attività utili al raggiungimento dei propri obiettivi, attraverso una presa in carico a breve, medio o lungo termine. L’obiettivo è quello di facilitare un percorso di vita incentrato sull’autonomia, attraverso la creazione di una rete di relazioni basate sulla solidarietà e la stima reciproca e il reinserimento socio-lavorativo nella comunità di appartenenza. Inoltre le ospiti e i loro bambini e bambine vengono seguiti e assistiti in tutte le attività della vita quotidiana così come nell’iter legale, attraverso il sostegno professionale di avvocate e psicologhe. 

LA VIOLENZA ASSISTITA:

Si parla di violenza assistita quando i bambini e le bambine assistono, direttamente o indirettamente, alla violenza del padre nei confronti della madre. Il persistere di questi atti violenti mina il loro benessere fisico e psicologico, con la possibilità che si presentino problematiche come: ritardi nello sviluppo e difficoltà di linguaggio. Inoltre i bambini e le bambine vittime di violenza assistita hanno gravi problemi di autostima e fiducia nel prossimo, imparando che i comportamenti violenti sono la normalità con il rischio di reiterare in età adolescenziale questi comportamenti aggressivi nelle loro relazioni sociali e amorose. Anni di violenza assistita possono sfociare nel disturbo post traumatico da stress che porta i minori a soffrire di ansia, stress, incubi notturni e altri gravi sintomi. La violenza assistita è un fenomeno pericoloso e da non sottovalutare, che crea profondi danni ai bambini e alle bambine. 

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PERCHÉ UNA RACCOLTA FONDI:

L’obiettivo è quello di sostenere le mamme, ma soprattutto le bambine che escono dalle nostre case rifugio. Una volta terminato il percorso di fuoriuscita i nuclei devono riniziare ad essere autonomi, per questo hanno bisogno di trovare una casa e pagare un affitto, arredare l’appartamento, pagare le bollette, le rette degli asili e comprare il materiale scolastico. Questa raccolta fondi è essenziale per supportare nel pratico le bambine e i bambini e aiutare la mamme a far fronte a tutte le spese quotidiane. Donare autonomia a una donna significa regalarle una base per un futuro migliore alle sue figlie e ai suoi figli. Doniamo un sorriso, facciamo la differenza.

CHE COSA È UNA CASE RIFUGIO:

Le case rifugio sono strutture protette che offrono, gratuitamente, un alloggio sicuro alle donne che subiscono violenza e ai loro figli, indipendentemente dal luogo di residenza, al fine di proteggerli salvaguardandone l’incolumità fisica e psichica. Agli ospiti viene garantito l’anonimato e la riservatezza in un ambiente sereno e familiare in cui le donne e i bambini possono ritrovare normalità e pace. In questo momento così delicato viene sollecitata nella donna una riflessione ed un’attenta valutazione sulle sue esigenze, su quelle dei/delle figli/e, sulle aspettative e sulle prospettive di una vita autonoma. Durante tutta la permanenza, le donne vengono sostenute in tutte le attività utili al raggiungimento dei propri obiettivi, attraverso una presa in carico a breve, medio o lungo termine. L’obiettivo è quello di facilitare un percorso di vita incentrato sull’autonomia, attraverso la creazione di una rete di relazioni basate sulla solidarietà e la stima reciproca e il reinserimento socio-lavorativo nella comunità di appartenenza. Inoltre le ospiti e i loro bambini e bambine vengono seguiti e assistiti in tutte le attività della vita quotidiana così come nell’iter legale, attraverso il sostegno professionale di avvocate e psicologhe. 

LA VIOLENZA ASSISTITA:

Si parla di violenza assistita quando i bambini e le bambine assistono, direttamente o indirettamente, alla violenza del padre nei confronti della madre. Il persistere di questi atti violenti mina il loro benessere fisico e psicologico, con la possibilità che si presentino problematiche come: ritardi nello sviluppo e difficoltà di linguaggio. Inoltre i bambini e le bambine vittime di violenza assistita hanno gravi problemi di autostima e fiducia nel prossimo, imparando che i comportamenti violenti sono la normalità con il rischio di reiterare in età adolescenziale questi comportamenti aggressivi nelle loro relazioni sociali e amorose. Anni di violenza assistita possono sfociare nel disturbo post traumatico da stress che porta i minori a soffrire di ansia, stress, incubi notturni e altri gravi sintomi. La violenza assistita è un fenomeno pericoloso e da non sottovalutare, che crea profondi danni ai bambini e alle bambine. 

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