L’AMAVO TROPPO E LE HO SPARATO / Un quaderno per contrastare la violenza di genere
Torino, Italia
Cultura
Obiettivi:
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze

PREMESSA
"L'approccio artistico permette di interrogare i fatti della società con la necessaria distanza e di rispondervi investendo pienamente i nostri corpi, le nostre emozioni, il nostro pensiero.”
Jean-Pierre P., partecipante al workshop Archives Brûlantes

[ Eng below ]

La scorsa estate, l’artista Irene Pittatore e la formatrice Isabelle Demangeat si trovavano sulle Alpi Marittime francesi a studiare atti di processi per femminicidio a partire dalla metà dell'Ottocento, in vista di un workshop sulla violenza di genere. Mentre le dichiarazioni di accusati e testimoni scorrevano sotto i loro occhi, con posizioni assolutorie nei confronti di un crimine considerato ‘’passionale’’, sulle loro teste elicotteri della Gendarmerie pattugliavano i dintorni di Gréolières in cerca di un uomo armato, in fuga nei boschi dopo aver ucciso la compagna.
Negli stessi giorni, al telefono, una collega italiana, minacciata di morte da suo fratello, cercava di farsi assegnare una residenza fittizia per tutelare la propria incolumità.
La storia, le geografie, il presente. Il senso di un assedio. 
La persistenza della violenza degli uomini sulle donne. Che fare?


Fonti: Archivio di Stato di Firenze, Tribunale di Firenze. Atti in materia penale.
Processi d’Assise, 1904 e 1888 / Archives Départementales du Var, 1847. 

IL PROGETTO
L’amavo troppo e le ho sparato è un quaderno d’artista interattivo e transmediale frutto di questo senso di asfissia e mosso dal desiderio di unire le forze e i più efficaci strumenti per contrastare la violenza di genere. Il progetto è concepito da un’artista e giornalista pubblicista italiana - Irene Pittatore - e da una formatrice e coach francese, con esperienza internazionale nel campo dell'inclusione e della diversità - Isabelle Demangeat.
Il tuo contributo, unito a quello della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, consentirà di mettere a punto la prima edizione - a diffusione gratuita per scuole e associazioni - del quaderno d’artista in versione e-book, ovvero di sviluppare un set di strumenti di natura artistica e pedagogica per favorire il riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere, spesso condivise inconsapevolmente, e delle sue manifestazioni per imparare a contrastarle. Il quaderno, bilingue (italiano e inglese), sarà progettato avvalendosi delle competenze e dell’esperienza di donne che hanno subito violenza, così come di professioniste/i internazionali afferenti un ampio spettro di discipline: storia, sociologia, psicologia, medicina legale, giurisprudenza, arte, letteratura, pedagogia.
 
I NOSTRI OBIETTIVI
➜ Creare occasioni di riflessione e confronto sulla violenza di genere e le sue radici, intesa come fatto strutturale;
➜ coinvolgere persone giovani mettendo a loro disposizione su territorio nazionale e internazionale uno strumento educativo e di sensibilizzazione bilingue, facile da utilizzare, di semplice reperibilità e attrattivo, grazie ad un approccio di educazione 4.0, che sfrutta le potenzialità del digitale sia per la fruizione sia per la distribuzione;
➜ supportare il lavoro di insegnanti e personale educativo sulla prevenzione della violenza di genere con strumenti formativi innovativi di natura artistica e scientifica;
➜ favorire consapevolezza e riconoscimento delle dinamiche di violenza cui si è esposte/i, così da imparare a contrastarle in un percorso che indaga le modalità di relazione interpersonale attraverso strumenti immersivi di natura artistica che attivano l’intelligenza emotiva e creativa.

COME SARÀ  FATTO IL QUADERNO
I contenuti comprenderanno contributi narrativi, visuali, sonori e video (attivabili anche attraverso QR codes):
➜ interviste e interventi scientifici nell’ambito della psicologia, della pedagogia, della medicina legale, del diritto;
➜ fonti d’archivio: stralci di storici processi per uxoricidio che aiutino a rilevare la ricorrenza della violenza di genere (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon);
➜ format artistici interattivi: si vedano a titolo di esempio, Ponti ad arte di Tea Taramino e il workshop Archives brûlantes - Femminicidi nella storia di Isabelle Demangeat e Irene Pittatore;
➜ poster e contenuti formativi stampabili da affiggere in classe o presso le sedi delle associazioni;
➜ un manifesto dedicato alla prevenzione, elaborato collettivamente dalle autrici e autori del Quaderno aperto al contributo di lettori e lettrici;
➜ call to actions (inviti all’azione, alla partecipazione individuale o di gruppo);
➜ pagine bianche da scrivere sotto forma di diario personale stimolate da domande/ immagni/ giochi di ruolo;
➜ sezioni aperte da compilare con interviste e ricerche;
➜ esercizi individuali e di gruppo, test;
➜ pagine dedicate a schizzi per campagne contro la violenza di genere;
➜ tracce per laboratori di consapevolezza.
A titolo esemplificativo, si tratta di una pubblicazione che si situa fra il Manuel d'activisme féministe di Sarah Constantin ed Elvire Duvelle-Charles e i libri interattivi di Keri Smith.
 


A CHI È DESTINATO?
La nostra idea è che il quaderno d’artista possa essere usato sia da lettori e lettrici autonomamente a partire dai 12 anni, sia da personale docente e professioniste/i che si occupano di contrasto alla violenza, come strumento di formazione e supporto per l’analisi dei ruoli di genere e dell'immaginario legato alla virilità, che porta con sé assegnazioni e ingiunzioni sociali in cui la violenza raramente è messa in discussione, se non nel momento in cui diventa reato.
La distribuzione dell’e-book coinvolgerà le associazioni e le scuole che ne faranno richiesta, a partire dalle 19 associazioni della rete SAFE del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS presenti su tutto il territorio nazionale e le loro reti locali a livello regionale, quantificabili in un numero di 100 scuole, 40 luoghi di aggregazione, 25 associazioni sportive e 130 associazioni partner.

PERCHÉ UN CROWDFUNDING?
Pensiamo che la violenza di genere ci riguardi tutte/i e che è importante che ciascuna/o si impegni nel contrasto e nella lotta, secondo le proprie possibilità. Contiamo su di te!

CHE RICOMPENSA RICEVERAI SE DONI?
La serie di ricompense che abbiamo scelto di donare a chi vorrà sostenere il progetto è ideata dall'artista Irene Pittatore a partire da fondi d’archivio forensi e giornalistici (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon), con il layout di Studio Grand Hotel. 
A questa linea si aggiungono un’opera in edizione limitata di Irene Pittatore e consulenze online con la formatrice e coach Isabelle Demangeat di Fit for Culture e con Stefania Doglioli del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile.
Le ricompense potranno essere ritirate al Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile a Torino, da Fit for Culture a Berlino e alla libreria Vigna LGBT et féminisme a Nizza. Per chi dona da altre città, sarà possibile organizzare delle spedizioni. 

COME USEREMO I FONDI RACCOLTI?
I fondi raccolti con questo crowdfunding finanzieranno la prima edizione del quaderno d’artista L’amavo troppo e le ho sparato, in versione e-book. Questo sarà possibile se le donazioni arriveranno alla soglia stabilita di 5.000 €, altrimenti dovremo restituirle. Questi 5.000 €, ai quali si aggiungeranno i 5.000 € erogati dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, ci permetteranno di mantenere gratuita la distribuzione dell’e-book a scuole e organizzazioni, fondamentale per garantire a tutte/i l’accesso a questo strumento formativo.

VUOI SOSTENERCI IN UN ALTRO MODO?
Partecipare al crowdfunding è il modo più diretto per sostenerci, ma non l'unico. Scrivere articoli su questo progetto, segnalare la raccolta fondi a persone sensibili al tema, condividerla sui social, far conoscere il progetto a organizzazioni e scuole che potrebbero aderirvi, sono contributi importanti!

CHI SIAMO?
L’amavo troppo e le ho sparato è un progetto sostenuto dal Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, con sede a Torino, che svolge da 26 anni attività di contrasto alla violenza di genere attraverso azioni di ricerca, formazione ed educazione. Ci occupiamo di progetti finalizzati alla realizzazione delle pari opportunità e non discriminazione. Presso la sede è consultabile una biblioteca specializzata nella saggistica delle donne il cui catalogo è inserito nella rete del Sistema Bibliotecario Nazionale (ISBN) e nel circuito delle Biblioteche Civiche Torinesi. Collaboriamo con Università, Terzo settore, imprese e Istituzioni. Dal 2018 realizziamo il progetto SAFE per l’educazione alle relazioni con l’obiettivo di promuovere un’educazione libera da stereotipi e pregiudizi, valorizzare gli aspetti formativi delle relazioni familiari, interiorizzare e tradurre nel proprio vissuto l’idea dell’identico valore di tutti gli esseri umani e contrastare violenza e (cyber)bullismo. SAFE, attraverso alleanze tra profit e non profit, alimenta un fondo per fornire ad una rete di 19 nodi territoriali, presenti in ogni regione italiana, strumenti finanziari, comunicativi e didattici per realizzare interventi educativi di prevenzione alla violenza di genere nelle scuole e nei luoghi di aggregazione, nelle aziende e organizzazioni.

Irene Pittatore (1979, Torino) sviluppa progetti artistici dalla forte natura partecipativa per università, musei, imprese, servizi socio-sanitari, pubblicazioni e riviste in un percorso che intende l’arte come agente di emancipazione, cura e individuazione. Ha realizzato progetti, performance e interventi per Artissima, Aspesi, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Torino), Festival Orizzonti Verticali nel giardino della Galleria Continua a San Gimignano (SI), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella), Museo MACRO (Roma), ArtVerona (Verona), Museo di Palazzo Grimani (Venezia) Arts Santa Mònica (Barcellona), Es Baluard Museum (Palma di Maiorca), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM e Aix- Marseille Université), Festival In&Out con la partecipazione di Villa Arson (Nice), Resò a Capacete (Rio de Janeiro e San Paolo), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF. 

Isabelle Demangeat (1958, Algeri) ha 27 anni di esperienza nel coaching, nella formazione e nello sviluppo della diversità e inclusione. Prima di mettersi in proprio, è stata responsabile dei programmi di pari opportunità e di diversità, per 2500 dipendenti di una società di servizi. Lavora in aziende e organizzazioni internazionali. La sua carriera l'ha portata a esplorare diversi aspetti dell'interculturalità e della diversità. Lavora in quattro lingue in Europa, India e altri 30 paesi. Ha vissuto tra Francia, Germania, Italia, Svizzera e ha spesso soggiornato in diverse regioni dell’India. Ha contribuito a numerose pubblicazioni internazionali sull'interculturalità e la diversità, così come sulla leadership e l'organizzazione del lavoro in team multi-sito.

QUALI ORGANIZZAZIONI CREDONO IN NOI E CI SUPPORTANO?
L'amavo troppo e le ho sparato ha ottenuto il patrocinio del Politecnico di Torino. Sarà edito da Capovolte, una casa editrice indipendente nata ad Alessandria nel 2019, impegnata nel contrasto alla violenza di genere con un'ampia rete sul territorio nazionale. Pubblica testi dedicati alle donne e ai femminismi. Alla scelta di pubblicare libri a prezzo accessibile, si affianca la decisione di veicolare contenuti teorici importanti, raggiungendo anche contesti esterni dall'Accademia. Nata con due collane, "Ribelle - fiori che rompono l'asfalto", di taglio sociopolitico, e "Dinamica", dedicata a una narrazione femminista dello sport, nel 2020 ha inaugurato "Intersezioni", collana di pensiero femminista internazionale, con uno sguardo particolare al femminismo Nero e decoloniale. Nel 2022 ha aperto alla narrativa e alla poesia con la collana La Po Ra (Latitudini, Poesia, Raccontarsi). 

Supervisione scientifica e operativa al progetto sono garantite dalla collaborazione di:

Associazione ONLUS Fermata d’Autobus di Torino, che offre dal 1998 accoglienza e cure a chi presenta un quadro di disagio psicologico e psichico accompagnato da forme di dipendenza patologica. In particolare, all’interno del circuito di cura dell’associazione, è attiva la comunità Fragole Celesti, una comunità terapeutica che si occupa della doppia diagnosi nelle donne vittime di abusi, maltrattamenti e violenze. La struttura dispone di 12 camere singole e di un'ampia sala comune multiuso (studio, ricevimento, riunioni) fornita di angolo cottura.

Forme in bilico APS, un'associazione culturale di promozione sociale fondata nel 2017 con sede a Torino per promuovere una circolazione di idee tra i mondi dell’educazione, dell’arte, della scuola e della terapia - formata dal sodalizio fra professionisti provenienti dai diversi ambiti e da differenti nazioni, quale sviluppo e consolidamento di collaborazioni pluriennali.

Apid Imprenditorialità Donna nasce nel 1989 su spinta delle imprenditrici aderenti ad Api Torino. L’associazione ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell'imprenditoria femminile attraverso il rafforzamento e la valorizzazione professionale e di networking delle imprenditrici. I suoi servizi sono legati alla rappresentanza delle istanze delle PMI del territorio, ad attività di lobby e networking, allo sviluppo e sostegno delle imprese femminili, alla partecipazione a bandi UE e gare per le imprese. Dal 2016 Apid sostiene progetti a impatto sociale e collabora con la rete SAFE e altri stakeholder per la diffusione di una cultura del rispetto e della non violenza all'interno delle aziende. 

La prima presentazione pubblica del progetto, che sarà l’occasione per avviare le attività educative laboratoriali presenti nel quaderno d’artista e per presentare in mostra i contenuti transmediali del quaderno, si avvarrà della sede e dell’expertise del Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, da oltre 25 anni impegnata a favore dell’arte e della cultura contemporanee. Nei laboratori concepiti dal Dipartimento, diversi pubblici in visita condividono uno spazio di ispirazione e creatività.

La progettazione grafica di L’amavo troppo e le ho sparato sarà sviluppata da Studio Grand Hotel, studio creativo multidisciplinare con sede a Torino, diretto da Paolo Berra e Christel Martinod. SGH collabora prevalentemente con enti e associazioni del mondo dell’arte e della cultura. Fornisce servizi di graphic design e art direction attraverso una progettualità in dialogo con i committenti, alla ricerca di soluzioni grafiche semplici ed evocative, con un profondo approccio concettuale.


 

[ ENGLISH VERSION ]

PREMISE
"The artistic approach allows us to question the facts of society with the necessary distance and to respond to them by fully investing our bodies, our emotions, our thinking."
Jean-Pierre P., participant in one of the Archives Brûlantes workshops.

Last summer, artist Irene Pittatore and trainer Isabelle Demangeat were in the French Alpes-Maritimes studying acts of femicide trials from the mid-19th century onwards for a workshop on gender-based violence. While the statements of defendants and witnesses flowed before their eyes, with exculpatory positions towards a crime considered ''passionate'', over their heads, Gendarmerie helicopters patrolled the surroundings of the village of Gréolières in search of a gunman, fleeing into the woods after killing his partner. On the same days, an Italian colleague, threatened with death by her brother, was trying to obtain a fictitious residence to protect her safety. History, geography, the present. The sense of a siege. The persistence of men's violence against women. What to do?

THE PROJECT
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much and I Shot Her) is an interactive, trans-media artist's notebook born out of this sense of asphyxiation and driven by the desire to join forces and the most effective tools to combat gender-based violence. The project is conceived by an Italian artist and journalist - Irene Pittatore - and a French trainer and coach with international experience in the field of inclusion and diversity - Isabelle Demangeat.
Your contribution, together with that of the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will make it possible to finalise the first edition - to be distributed free of charge to schools and associations - of the artist's notebook in an digital version, i.e. to develop a set of artistic and pedagogical tools to encourage the recognition of the cultural roots of gender-based violence, often unconsciously shared, and its manifestations in order to learn how to counter them. The notebook, which is bilingual (Italian and English), will be designed using the expertise and experience of women who have suffered violence, as well as international professionals from a broad spectrum of disciplines: history, sociology, psychology, forensics, law, art, literature and pedagogy.

OUR GOALS
➜ to create opportunities for reflection and discussion on gender-based violence and its roots, understood as a structural fact
➜ to involve young people by making available a bilingual, user-friendly, attractive educational tool which, thanks to a 4.0 education approach, raises awareness and exploits the potential of digital technology for both use and distribution
➜ to support teachers and educational staff for their work on the prevention of gender-based violence by offering innovative, artistic and scientific tools
➜ to foster awareness and recognition of the dynamics of violence to which one is exposed, so as to learn how to counter them in a pathway that investigates interpersonal relationship modes through immersive artistic tools that activate emotional and creative intelligence.

WHAT THE NOTEBOOK WILL LOOK LIKE
The content will include narrative, visual, audio and video contributions (to be also activated via QR codes):
➜ interviews and scientific interventions in the fields of psychology, pedagogy, forensics, law;
➜ archive sources: excerpts of historical uxoricide trials that help to detect the recurrence of gender-based violence (State Archives of Florence, Turin, Toulon);
➜ interactive artistic formats: see for example, Bridges to Art by Tea Taramino and the performance-workshop  Archives Brûlantes - Femicides in History by Isabelle Demangeat and Irene Pittatore;
➜ posters and printable educational content to be put up in the classroom or at the associations' premises;
➜ a poster dedicated to prevention, drawn up collectively by the authors of the Notebook and open to contributions from readers;
➜ calls to actions (for individual and groups);
➜ blank pages to write in the form of a personal diary stimulated by questions/images/role-plays;
➜ open sections to be filled in with interviews and research;
➜ individual and group exercises, tests;
➜ pages dedicated to sketches for campaigns against gender-based violence;
➜ tracks for awareness workshops.
As references, this is a publication that lies between the Manuel d'activisme féministe by Sarah Constantin and Elvire Duvelle-Charles and the interactive books by Keri Smith.

WHO IS IT INTENDED FOR?
Our idea is that the e-book can be used independently both by male and female readers from the age of 12, and by teaching staff and professionals involved in the fight against violence, as a training and support tool for the analysis of gender roles and the imaginary linked to virility, which carries with it social assignments and injunctions in which violence is rarely questioned, except when it becomes a crime.
The distribution of the e-book will involve the associations and schools that request it, starting with the 19 associations of the  SAFE network of Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS present throughout Italy and their local networks at the regional level, quantifiable in a number of 100 schools, 40 locations, 25 sports associations and 130 partner associations.

WHY CROWDFUNDING?
We think that gender-based violence affects us all and that it is important for each of us to get involved in combating and fighting it, according to our possibilities. We count on you!

WHAT REWARD WILL YOU RECEIVE IF YOU DONATE?
The series of rewards we have chosen to donate to those who wish to support the project is designed by artist Irene Pittatore starting from forensic and journalistic archive funds (State Archives of Florence, Turin, Toulon), with a layout by Studio Grand Hotel. 
A limited edition artwork by Irene Pittatore and online consultations with trainer and coach Isabelle Demangeat of Fit for Culture and Stefania Doglioli of the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile (Study and Documentation Centre for Women's Thought) will be added to this line.
The rewards can be collected at the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile in Turin, at Fit for Culture in Berlin and at the Vigna LGBT et féminisme bookshop in Nice. For those donating from other cities, it will be possible to organise shipments. 

HOW WILL WE USE THE FUNDS RAISED?
The funds raised through this crowdfunding will finance the first digital edition of the artist's notebook L'amavo Troppo e Le Ho Sparato. This will be possible if the donations reach the established threshold of €5,000, otherwise we will have to return them. These € 5,000, to which will be added the € 5,000 provided by the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will allow us to keep the e-book's distribution free of charge to schools and organisations, which is essential to guarantee access to this educational tool for all.

WOULD YOU LIKE TO SUPPORT US IN ANOTHER WAY?
Participating in crowdfunding is the most direct way to support us, but not the only one. Writing articles about this project, reporting the fundraising to people sensitive to the issue, sharing it on social media, making the project known to organisations and schools that might join it, are important contributions!

WHO ARE WE?
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much And I Shot Her) is a project supported by the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, based in Turin, which has been carrying out activities against gender-based violence for 26 years through research, training and education. The Center deals with projects aiming at the realisation of equal opportunities and non-discrimination. It collaborates with universities, the third sector, businesses and institutions. Since 2018, the Center has been implementing the SAFE project for relationship education with the aim of promoting an education free from stereotypes and prejudices, enhancing the formative aspects of family relationships, internalising and translating into one's own experience the idea of the identical value of all human beings and opposing violence and (cyber)bullying. SAFE, through alliances between for-profit and non-profit organisations, feeds a fund to provide a network of 19 territorial nodes, spread in all Italian regions. It provides financial, communicative and didactic tools to carry out educational interventions for the prevention of gender-based violence in schools and other locations for the public, in companies and organisations.

Irene Pittatore (1979) is an artist and journalist based in Turin (Italy). She develops art projects with a strong participatory nature for universities, museums, businesses, social services, books and magazines, considering art as an agent of emancipation, individuation and care. Her projects, performances, interventions have been presented/exhibited at Artissima, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Turin – IT), Aspesi (Milan – IT), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella – IT), Museo MACRO (Rome – IT), Orizzonti Verticali Festival in the garden of the Galleria Continua in San Gimignano (Siena – IT), ArtVerona (Verona – IT), Museo di Palazzo Grimani (Venice – IT), Arts Santa Mònica (Barcelona – SP), Es Baluard Museum (Palma de Mallorca – SP), Festival In&Out with the participation of Villa Arson (Nice – FR), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM and Aix-Marseille Universitè – FR), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF.

Isabelle Demangeat (1958, Alger) has 27 years of experience in diversity and inclusion coaching, training and development. Before setting up her own business, she was responsible for equal opportunities and diversity programmes for 2500 employees of a service company. She works for several international companies and non for profit institutions. Her career has led her to explore different aspects of interculturality and diversity. She works in four languages in Europe, India and 20+ other countries. She has lived in France, Germany, Italy, Switzerland and has often stayed in different regions of India. She has contributed to numerous international publications on interculturality and diversity, as well as on leadership and organising work in multi-site teams.

WHICH ORGANISATIONS BELIEVE IN US AND SUPPORT US?
I Loved Her Too Much And I Shot Her has obtained the patronage of the Politecnico di Torino. It will be published by Capovolte, an independent publishing house, committed to combating gender-based violence with a wide national and international network. It publishes texts dedicated to women and feminisms. Founded with two series, 'Rebel - flowers that break the asphalt', with a socio-political slant, and 'Dynamics', dedicated to a feminist narrative of sport, in 2020 it inaugurated 'Intersections', a series on international feminist thought, with a particular focus on Black and decolonial feminism. In 2022, it opened up to fiction and poetry with the series La Po Ra (Latitudes, Poetry, Storytelling).

Scientific and operational supervision of the project is guaranteed by the collaboration of:

Associazione ONLUS Fermata d’Autobus in Turin, which since 1998 has been offering reception and care to those with psychological and psychic distress accompanied by forms of pathological dependency. In particular, the association established a therapeutic community that deals with the dual diagnosis of women victims of abuse, mistreatment and violence. 

Forme in bilico APS, a cultural association of social promotion founded in 2017 based in Turin to promote a circulation of ideas between the worlds of education, art, school and therapy - formed by the association of professionals from different fields and different countries, as a development and consolidation of multi-year collaborations.

Apid Imprenditorialità Donna was founded in 1989 at the instigation of the female entrepreneurs who are members of Api Torino. The association's objective is to contribute to the development of female entrepreneurship through the professional strengthening and networking of female entrepreneurs. Its services are related to representing the needs of SMEs in the area, lobbying and networking, developing and supporting women's businesses, and participating in EU calls for tenders and business competitions. Since 2016, Apid has been supporting social impact projects and collaborating with the SAFE network and other stakeholders to spread a culture of respect and non-violence within companies. 

The first public presentation of the project, which will be the occasion to launch the educational workshop activities in the artist's notebook and to present the trans-media contents of the notebook in the exhibition, will be hosted by the Educational Department of Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, which has been committed to contemporary art and culture for over 25 years.

The graphic design of I Loved Her Too Much And I Shot Her will be developed by  Studio Grand Hotel, a multidisciplinary creative studio based in Turin, directed by Paolo Berra and Christel Martinod. SGH collaborates mainly with organisations and associations in the world of art and culture.

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Aggiornamenti (2)
07 February 2024

Care sostenitrici e cari sostenitori del progetto L’amavo troppo e le ho sparato,

il 2023 è stato un anno di lavoro intenso e di nuove alleanze!
Vogliamo condividere con voi 4 importanti tappe del processo di costruzione del quaderno d’artista: 

1. la progettazione di un workshop itinerante ha permesso a più di 200 persone - in particolare studenti e studentesse - in Italia (Torino e Grugliasco), Francia (Brest) e Germania (Berlino) di lavorare attivamente sul riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere a partire da storici articoli e atti di processi per violenza domestica e femminicidio, attraverso l'esperienza condivisa del ricamo.
Guarda il video della prima edizione del workshop alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino;

2. l’allestimento di tre mostre dedicate agli esiti del workshop ha consentito a 2000 visitatori e visitatrici di conoscere il progetto e di fare esperienza di una pratica sovversiva di ricamo.
> Guarda le foto della mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, a Ingenio Arte Contemporanea e presso il nuovo Centro Antiviolenza della Città di Torino;

3. lo studio di un processo avvenuto a Toulon nel 1847, relativo al caso di femminicidio di una giovane cantante di strada per mano del compagno, acrobata, si è tradotto in una performance-parata pubblica animata dalle azioni acrobatiche silenziose di studenti e studentesse della Fondazione Cirko Vertigo - corso di Sociologia delle Pari Opportunità di Stefania Doglioli.
Guarda il video della performance-parata che si è tenuta a Torino il 24 novembre, sotto la Mole Antonelliana, per annunciare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne;

4. la documentazione di queste azioni confluirà nel quaderno d’artista, insieme a molti altri strumenti artistici e pedagogici ai quali stiamo lavorando. Grazie all’iniziativa dell’editrice Ilaria Leccardi di Capovolte, l’e-book diventerà anche un vero grande libro, di 240 pagine! Un traguardo bellissimo, che permetterà di rendere ancora più tangibile e pratico da utilizzare il nostro comune progetto.

Entro fine anno, l’e-book e la versione cartacea del quaderno saranno pronte per voi, vi scriveremo per annunciare l’uscita!

Ricordate che il workshop, la mostra e la performance-parata possono viaggiare ed essere inviatati dalle vostre istituzioni, musei, festival, associazioni, scuole e università. Non vediamo l’ora di incontrarvi!

Un caro saluto da tutta la squadra,

Irene Pittatore e Isabelle Demangeat - autrici del progetto L’amavo troppo e le ho sparato
Stefania Doglioli, Natascia de Matteis, Ferdinanda Vigliani - Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS
Tea Taramino - Forma in bilico APS
Ilaria Leccardi - Capovolte edizioni
Egle Demaria - Fermata d'autobus onlus
Christel Martinod e Paolo Berra - Studio Grand Hotel

Leggi tutto
14 December 2022

Grazie al vostro attivo contributo, ce l'abbiamo fatta! 
Il 2023 sarà tempo di studio, interviste, messa a punto dei contenuti, progettazione e sviluppo del nostro quaderno di lotta e di immaginazione. Il prossimo dicembre "L'amavo troppo e le ho sparato", in formato e-book, potrà vedere la luce ed essere distribuito a scuole e organizzazioni che ne faranno richiesta.

A inizio anno, predisporremo le ricompense per le vostre donazioni e vi contatteremo per organizzare ritiri e spedizioni.

Andiamo avanti insieme, determinatə a sconfiggere una cultura che non ammette la nostra meraviglia. Da oggi costruiremo un nuovo strumento di contrasto alla violenza di genere.
Grazie ancora a chi ci è statə e a chi ci sarà!
 

* *

L'amavo troppo e le ho sparato è un progetto di 
Irene Pittatore e Isabelle Demangeat

Sostenuto da
Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile ETS
ENGAGEDin

Edizione
Capovolte

Con il Patrocinio di 
Politecnico di Torino

Partner scientifici
Fermata d'Autobus onlus
Forme in bilico APS

In collaborazione con
APID Torino Imprenditorialità Donna
Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Graphic design
Studio Grand Hotel (Paolo Berra e Christel Martinod)

Con il contributo di
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e di voi tuttə

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Finanziato
5.480 €
109 %
+5.000 €
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT
Traguardo: 10.000 €
Raccolta: 5.000 €
Contributo: 5.000 €
120
Sostenitori
28
Condivisioni
Fondazione Crt
5000 € - 1 anno fa
Utente Anonimo
25 € - 1 anno fa
Annamaria Cilento
10 € - 1 anno fa
Scegli una ricompensa
10€ o più

[ Eng below ]

Con questo contributo ci dimostri di credere nell'importanza di unire le forze nella lotta alla violenza di genere. Hai fatto sentire la tua voce per la messa a punto di un format artistico/educativo innovativo.

> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< POSTCARD with quotes from forensic archive documents
< SPECIAL THANK in credits

25€ o più

[ Eng below ]

Vogliamo che il nostro progetto possa accompagnare lo studio e il lavoro di ciascuna/o. A questo scopo Irene Pittatore ha immaginato una ricompensa che possa restare sulla tua scrivania, in tasca o in borsa: un piccolo monito a non abbassare la guardia. Per te, in anteprima, anche l’e-book L’amavo troppo e le ho sparato.

> Riceverai una GOMMA con stralci di documenti d’archivio forensi o giornalistici internazionali. Il tuo lavoro contribuirà a ridurre e consumare parole pesanti, che vorremmo potessero essere cancellate dal nostro quotidiano.
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< RUBBER with quotes from forensic archive documents
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

50€ o più

[ Eng below ]

Vogliamo che il nostro progetto possa farsi strumento di lotta quotidiana alla violenza di genere. Per questo Irene Pittatore ha immaginato una ricompensa che ti accompagni ogni giorno, ricordandoti di calpestare con tenacia le radici della violenza. Per te, in anteprima, anche l’e-book L’amavo troppo e le ho sparato.

> Riceverai un paio di CALZINI con stralci di documenti d’archivio forensi e giornalistici internazionali.
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< PAIR OF SOCKS with quotes from forensic archive documents
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

75€ o più

[ Eng below ]

Contiamo su di te per far crescere e diffondere il nostro format artistico/educativo per contrastare la violenza di genere. Irene Pittatore mette a disposizione una fotografia della serie Wire connection in edizione limitata di 15 esemplari, dedicata al progetto.

> Riceverai l’opera WIRE CONNECTION (20x30 cm su carta Baryta, 2018), in edizione limitata e numerata, firmata da Irene Pittatore.
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< original print of Irene Pittatore's WIRE CONNECTION (20x30 cm on Baryta
paper, 2018), limited and numbered edition
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

8/15 Disponibili
150€ o più

[ Eng below ]

Grazie alla tua generosità stai contribuendo al successo di questo progetto. Abbiamo pensato di ringraziarti mettendo a disposizione tua o della tua organizzazione una sessione di coaching su un tema a scelta. 

> Potrai fissare una SESSIONE DI COACHING online di 60 minuti con Isabelle Demangeat (in italiano, inglese, francese o tedesco). 
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< 60-minute online COACHING SESSION with Isabelle Demangeat (in Italian,
English, French or German)
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

250€ o più

[ Eng below ]

In qualità di big donor stai supportando in modo decisivo lo sviluppo della nostra ricerca.

> Ti diamo la possibilità di ricevere per la tua organizzazione una FORMAZIONE ONLINE tenuta da Stefania Doglioli del Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile su Diversity & inclusion o Contrasto alle molestie sul luogo di lavoro. Potrai fissare una formazione di 2 ore per fare un'analisi dei fabbisogni della tua azienda/organizzazione e valutare quale sia il piano migliore per fare un passo in alto sui temi proposti (valido anche per l'ottenimento della Certificazione di Parità di genere recentemente inserita come premialità in bandi ed appalti).
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< ONLINE TRAINING on Diversity & Inclusion in the workplace by Stefania Doglioli of the
Study Centre of Women's Thought
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

400€ o più

[ Eng below ]

Con questa donazione, oltre a ricevere i benefit previsti per la donazione da 250 € o più, diventi SPONSOR della prima edizione dell’e-book L’amavo troppo e le ho sparato
Il logo della tua azienda/organizzazione sarà pubblicato sull’e-book e accompagnerà la comunicazione online e off line del progetto.

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< As SPONSOR of the first e-book edition, your logo will be published on the e-book and
on all online and offline communication of the project.
< ONLINE TRAINING on Diversity & Inclusion in the workplace by Stefania Doglioli of the
Study Centre of Women's Thought
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

Torino, Italia
Cultura
Obiettivi:
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze

PREMESSA
"L'approccio artistico permette di interrogare i fatti della società con la necessaria distanza e di rispondervi investendo pienamente i nostri corpi, le nostre emozioni, il nostro pensiero.”
Jean-Pierre P., partecipante al workshop Archives Brûlantes

[ Eng below ]

La scorsa estate, l’artista Irene Pittatore e la formatrice Isabelle Demangeat si trovavano sulle Alpi Marittime francesi a studiare atti di processi per femminicidio a partire dalla metà dell'Ottocento, in vista di un workshop sulla violenza di genere. Mentre le dichiarazioni di accusati e testimoni scorrevano sotto i loro occhi, con posizioni assolutorie nei confronti di un crimine considerato ‘’passionale’’, sulle loro teste elicotteri della Gendarmerie pattugliavano i dintorni di Gréolières in cerca di un uomo armato, in fuga nei boschi dopo aver ucciso la compagna.
Negli stessi giorni, al telefono, una collega italiana, minacciata di morte da suo fratello, cercava di farsi assegnare una residenza fittizia per tutelare la propria incolumità.
La storia, le geografie, il presente. Il senso di un assedio. 
La persistenza della violenza degli uomini sulle donne. Che fare?


Fonti: Archivio di Stato di Firenze, Tribunale di Firenze. Atti in materia penale.
Processi d’Assise, 1904 e 1888 / Archives Départementales du Var, 1847. 

IL PROGETTO
L’amavo troppo e le ho sparato è un quaderno d’artista interattivo e transmediale frutto di questo senso di asfissia e mosso dal desiderio di unire le forze e i più efficaci strumenti per contrastare la violenza di genere. Il progetto è concepito da un’artista e giornalista pubblicista italiana - Irene Pittatore - e da una formatrice e coach francese, con esperienza internazionale nel campo dell'inclusione e della diversità - Isabelle Demangeat.
Il tuo contributo, unito a quello della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, consentirà di mettere a punto la prima edizione - a diffusione gratuita per scuole e associazioni - del quaderno d’artista in versione e-book, ovvero di sviluppare un set di strumenti di natura artistica e pedagogica per favorire il riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere, spesso condivise inconsapevolmente, e delle sue manifestazioni per imparare a contrastarle. Il quaderno, bilingue (italiano e inglese), sarà progettato avvalendosi delle competenze e dell’esperienza di donne che hanno subito violenza, così come di professioniste/i internazionali afferenti un ampio spettro di discipline: storia, sociologia, psicologia, medicina legale, giurisprudenza, arte, letteratura, pedagogia.
 
I NOSTRI OBIETTIVI
➜ Creare occasioni di riflessione e confronto sulla violenza di genere e le sue radici, intesa come fatto strutturale;
➜ coinvolgere persone giovani mettendo a loro disposizione su territorio nazionale e internazionale uno strumento educativo e di sensibilizzazione bilingue, facile da utilizzare, di semplice reperibilità e attrattivo, grazie ad un approccio di educazione 4.0, che sfrutta le potenzialità del digitale sia per la fruizione sia per la distribuzione;
➜ supportare il lavoro di insegnanti e personale educativo sulla prevenzione della violenza di genere con strumenti formativi innovativi di natura artistica e scientifica;
➜ favorire consapevolezza e riconoscimento delle dinamiche di violenza cui si è esposte/i, così da imparare a contrastarle in un percorso che indaga le modalità di relazione interpersonale attraverso strumenti immersivi di natura artistica che attivano l’intelligenza emotiva e creativa.

COME SARÀ  FATTO IL QUADERNO
I contenuti comprenderanno contributi narrativi, visuali, sonori e video (attivabili anche attraverso QR codes):
➜ interviste e interventi scientifici nell’ambito della psicologia, della pedagogia, della medicina legale, del diritto;
➜ fonti d’archivio: stralci di storici processi per uxoricidio che aiutino a rilevare la ricorrenza della violenza di genere (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon);
➜ format artistici interattivi: si vedano a titolo di esempio, Ponti ad arte di Tea Taramino e il workshop Archives brûlantes - Femminicidi nella storia di Isabelle Demangeat e Irene Pittatore;
➜ poster e contenuti formativi stampabili da affiggere in classe o presso le sedi delle associazioni;
➜ un manifesto dedicato alla prevenzione, elaborato collettivamente dalle autrici e autori del Quaderno aperto al contributo di lettori e lettrici;
➜ call to actions (inviti all’azione, alla partecipazione individuale o di gruppo);
➜ pagine bianche da scrivere sotto forma di diario personale stimolate da domande/ immagni/ giochi di ruolo;
➜ sezioni aperte da compilare con interviste e ricerche;
➜ esercizi individuali e di gruppo, test;
➜ pagine dedicate a schizzi per campagne contro la violenza di genere;
➜ tracce per laboratori di consapevolezza.
A titolo esemplificativo, si tratta di una pubblicazione che si situa fra il Manuel d'activisme féministe di Sarah Constantin ed Elvire Duvelle-Charles e i libri interattivi di Keri Smith.
 


A CHI È DESTINATO?
La nostra idea è che il quaderno d’artista possa essere usato sia da lettori e lettrici autonomamente a partire dai 12 anni, sia da personale docente e professioniste/i che si occupano di contrasto alla violenza, come strumento di formazione e supporto per l’analisi dei ruoli di genere e dell'immaginario legato alla virilità, che porta con sé assegnazioni e ingiunzioni sociali in cui la violenza raramente è messa in discussione, se non nel momento in cui diventa reato.
La distribuzione dell’e-book coinvolgerà le associazioni e le scuole che ne faranno richiesta, a partire dalle 19 associazioni della rete SAFE del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS presenti su tutto il territorio nazionale e le loro reti locali a livello regionale, quantificabili in un numero di 100 scuole, 40 luoghi di aggregazione, 25 associazioni sportive e 130 associazioni partner.

PERCHÉ UN CROWDFUNDING?
Pensiamo che la violenza di genere ci riguardi tutte/i e che è importante che ciascuna/o si impegni nel contrasto e nella lotta, secondo le proprie possibilità. Contiamo su di te!

CHE RICOMPENSA RICEVERAI SE DONI?
La serie di ricompense che abbiamo scelto di donare a chi vorrà sostenere il progetto è ideata dall'artista Irene Pittatore a partire da fondi d’archivio forensi e giornalistici (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon), con il layout di Studio Grand Hotel. 
A questa linea si aggiungono un’opera in edizione limitata di Irene Pittatore e consulenze online con la formatrice e coach Isabelle Demangeat di Fit for Culture e con Stefania Doglioli del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile.
Le ricompense potranno essere ritirate al Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile a Torino, da Fit for Culture a Berlino e alla libreria Vigna LGBT et féminisme a Nizza. Per chi dona da altre città, sarà possibile organizzare delle spedizioni. 

COME USEREMO I FONDI RACCOLTI?
I fondi raccolti con questo crowdfunding finanzieranno la prima edizione del quaderno d’artista L’amavo troppo e le ho sparato, in versione e-book. Questo sarà possibile se le donazioni arriveranno alla soglia stabilita di 5.000 €, altrimenti dovremo restituirle. Questi 5.000 €, ai quali si aggiungeranno i 5.000 € erogati dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, ci permetteranno di mantenere gratuita la distribuzione dell’e-book a scuole e organizzazioni, fondamentale per garantire a tutte/i l’accesso a questo strumento formativo.

VUOI SOSTENERCI IN UN ALTRO MODO?
Partecipare al crowdfunding è il modo più diretto per sostenerci, ma non l'unico. Scrivere articoli su questo progetto, segnalare la raccolta fondi a persone sensibili al tema, condividerla sui social, far conoscere il progetto a organizzazioni e scuole che potrebbero aderirvi, sono contributi importanti!

CHI SIAMO?
L’amavo troppo e le ho sparato è un progetto sostenuto dal Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, con sede a Torino, che svolge da 26 anni attività di contrasto alla violenza di genere attraverso azioni di ricerca, formazione ed educazione. Ci occupiamo di progetti finalizzati alla realizzazione delle pari opportunità e non discriminazione. Presso la sede è consultabile una biblioteca specializzata nella saggistica delle donne il cui catalogo è inserito nella rete del Sistema Bibliotecario Nazionale (ISBN) e nel circuito delle Biblioteche Civiche Torinesi. Collaboriamo con Università, Terzo settore, imprese e Istituzioni. Dal 2018 realizziamo il progetto SAFE per l’educazione alle relazioni con l’obiettivo di promuovere un’educazione libera da stereotipi e pregiudizi, valorizzare gli aspetti formativi delle relazioni familiari, interiorizzare e tradurre nel proprio vissuto l’idea dell’identico valore di tutti gli esseri umani e contrastare violenza e (cyber)bullismo. SAFE, attraverso alleanze tra profit e non profit, alimenta un fondo per fornire ad una rete di 19 nodi territoriali, presenti in ogni regione italiana, strumenti finanziari, comunicativi e didattici per realizzare interventi educativi di prevenzione alla violenza di genere nelle scuole e nei luoghi di aggregazione, nelle aziende e organizzazioni.

Irene Pittatore (1979, Torino) sviluppa progetti artistici dalla forte natura partecipativa per università, musei, imprese, servizi socio-sanitari, pubblicazioni e riviste in un percorso che intende l’arte come agente di emancipazione, cura e individuazione. Ha realizzato progetti, performance e interventi per Artissima, Aspesi, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Torino), Festival Orizzonti Verticali nel giardino della Galleria Continua a San Gimignano (SI), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella), Museo MACRO (Roma), ArtVerona (Verona), Museo di Palazzo Grimani (Venezia) Arts Santa Mònica (Barcellona), Es Baluard Museum (Palma di Maiorca), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM e Aix- Marseille Université), Festival In&Out con la partecipazione di Villa Arson (Nice), Resò a Capacete (Rio de Janeiro e San Paolo), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF. 

Isabelle Demangeat (1958, Algeri) ha 27 anni di esperienza nel coaching, nella formazione e nello sviluppo della diversità e inclusione. Prima di mettersi in proprio, è stata responsabile dei programmi di pari opportunità e di diversità, per 2500 dipendenti di una società di servizi. Lavora in aziende e organizzazioni internazionali. La sua carriera l'ha portata a esplorare diversi aspetti dell'interculturalità e della diversità. Lavora in quattro lingue in Europa, India e altri 30 paesi. Ha vissuto tra Francia, Germania, Italia, Svizzera e ha spesso soggiornato in diverse regioni dell’India. Ha contribuito a numerose pubblicazioni internazionali sull'interculturalità e la diversità, così come sulla leadership e l'organizzazione del lavoro in team multi-sito.

QUALI ORGANIZZAZIONI CREDONO IN NOI E CI SUPPORTANO?
L'amavo troppo e le ho sparato ha ottenuto il patrocinio del Politecnico di Torino. Sarà edito da Capovolte, una casa editrice indipendente nata ad Alessandria nel 2019, impegnata nel contrasto alla violenza di genere con un'ampia rete sul territorio nazionale. Pubblica testi dedicati alle donne e ai femminismi. Alla scelta di pubblicare libri a prezzo accessibile, si affianca la decisione di veicolare contenuti teorici importanti, raggiungendo anche contesti esterni dall'Accademia. Nata con due collane, "Ribelle - fiori che rompono l'asfalto", di taglio sociopolitico, e "Dinamica", dedicata a una narrazione femminista dello sport, nel 2020 ha inaugurato "Intersezioni", collana di pensiero femminista internazionale, con uno sguardo particolare al femminismo Nero e decoloniale. Nel 2022 ha aperto alla narrativa e alla poesia con la collana La Po Ra (Latitudini, Poesia, Raccontarsi). 

Supervisione scientifica e operativa al progetto sono garantite dalla collaborazione di:

Associazione ONLUS Fermata d’Autobus di Torino, che offre dal 1998 accoglienza e cure a chi presenta un quadro di disagio psicologico e psichico accompagnato da forme di dipendenza patologica. In particolare, all’interno del circuito di cura dell’associazione, è attiva la comunità Fragole Celesti, una comunità terapeutica che si occupa della doppia diagnosi nelle donne vittime di abusi, maltrattamenti e violenze. La struttura dispone di 12 camere singole e di un'ampia sala comune multiuso (studio, ricevimento, riunioni) fornita di angolo cottura.

Forme in bilico APS, un'associazione culturale di promozione sociale fondata nel 2017 con sede a Torino per promuovere una circolazione di idee tra i mondi dell’educazione, dell’arte, della scuola e della terapia - formata dal sodalizio fra professionisti provenienti dai diversi ambiti e da differenti nazioni, quale sviluppo e consolidamento di collaborazioni pluriennali.

Apid Imprenditorialità Donna nasce nel 1989 su spinta delle imprenditrici aderenti ad Api Torino. L’associazione ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell'imprenditoria femminile attraverso il rafforzamento e la valorizzazione professionale e di networking delle imprenditrici. I suoi servizi sono legati alla rappresentanza delle istanze delle PMI del territorio, ad attività di lobby e networking, allo sviluppo e sostegno delle imprese femminili, alla partecipazione a bandi UE e gare per le imprese. Dal 2016 Apid sostiene progetti a impatto sociale e collabora con la rete SAFE e altri stakeholder per la diffusione di una cultura del rispetto e della non violenza all'interno delle aziende. 

La prima presentazione pubblica del progetto, che sarà l’occasione per avviare le attività educative laboratoriali presenti nel quaderno d’artista e per presentare in mostra i contenuti transmediali del quaderno, si avvarrà della sede e dell’expertise del Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, da oltre 25 anni impegnata a favore dell’arte e della cultura contemporanee. Nei laboratori concepiti dal Dipartimento, diversi pubblici in visita condividono uno spazio di ispirazione e creatività.

La progettazione grafica di L’amavo troppo e le ho sparato sarà sviluppata da Studio Grand Hotel, studio creativo multidisciplinare con sede a Torino, diretto da Paolo Berra e Christel Martinod. SGH collabora prevalentemente con enti e associazioni del mondo dell’arte e della cultura. Fornisce servizi di graphic design e art direction attraverso una progettualità in dialogo con i committenti, alla ricerca di soluzioni grafiche semplici ed evocative, con un profondo approccio concettuale.


 

[ ENGLISH VERSION ]

PREMISE
"The artistic approach allows us to question the facts of society with the necessary distance and to respond to them by fully investing our bodies, our emotions, our thinking."
Jean-Pierre P., participant in one of the Archives Brûlantes workshops.

Last summer, artist Irene Pittatore and trainer Isabelle Demangeat were in the French Alpes-Maritimes studying acts of femicide trials from the mid-19th century onwards for a workshop on gender-based violence. While the statements of defendants and witnesses flowed before their eyes, with exculpatory positions towards a crime considered ''passionate'', over their heads, Gendarmerie helicopters patrolled the surroundings of the village of Gréolières in search of a gunman, fleeing into the woods after killing his partner. On the same days, an Italian colleague, threatened with death by her brother, was trying to obtain a fictitious residence to protect her safety. History, geography, the present. The sense of a siege. The persistence of men's violence against women. What to do?

THE PROJECT
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much and I Shot Her) is an interactive, trans-media artist's notebook born out of this sense of asphyxiation and driven by the desire to join forces and the most effective tools to combat gender-based violence. The project is conceived by an Italian artist and journalist - Irene Pittatore - and a French trainer and coach with international experience in the field of inclusion and diversity - Isabelle Demangeat.
Your contribution, together with that of the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will make it possible to finalise the first edition - to be distributed free of charge to schools and associations - of the artist's notebook in an digital version, i.e. to develop a set of artistic and pedagogical tools to encourage the recognition of the cultural roots of gender-based violence, often unconsciously shared, and its manifestations in order to learn how to counter them. The notebook, which is bilingual (Italian and English), will be designed using the expertise and experience of women who have suffered violence, as well as international professionals from a broad spectrum of disciplines: history, sociology, psychology, forensics, law, art, literature and pedagogy.

OUR GOALS
➜ to create opportunities for reflection and discussion on gender-based violence and its roots, understood as a structural fact
➜ to involve young people by making available a bilingual, user-friendly, attractive educational tool which, thanks to a 4.0 education approach, raises awareness and exploits the potential of digital technology for both use and distribution
➜ to support teachers and educational staff for their work on the prevention of gender-based violence by offering innovative, artistic and scientific tools
➜ to foster awareness and recognition of the dynamics of violence to which one is exposed, so as to learn how to counter them in a pathway that investigates interpersonal relationship modes through immersive artistic tools that activate emotional and creative intelligence.

WHAT THE NOTEBOOK WILL LOOK LIKE
The content will include narrative, visual, audio and video contributions (to be also activated via QR codes):
➜ interviews and scientific interventions in the fields of psychology, pedagogy, forensics, law;
➜ archive sources: excerpts of historical uxoricide trials that help to detect the recurrence of gender-based violence (State Archives of Florence, Turin, Toulon);
➜ interactive artistic formats: see for example, Bridges to Art by Tea Taramino and the performance-workshop  Archives Brûlantes - Femicides in History by Isabelle Demangeat and Irene Pittatore;
➜ posters and printable educational content to be put up in the classroom or at the associations' premises;
➜ a poster dedicated to prevention, drawn up collectively by the authors of the Notebook and open to contributions from readers;
➜ calls to actions (for individual and groups);
➜ blank pages to write in the form of a personal diary stimulated by questions/images/role-plays;
➜ open sections to be filled in with interviews and research;
➜ individual and group exercises, tests;
➜ pages dedicated to sketches for campaigns against gender-based violence;
➜ tracks for awareness workshops.
As references, this is a publication that lies between the Manuel d'activisme féministe by Sarah Constantin and Elvire Duvelle-Charles and the interactive books by Keri Smith.

WHO IS IT INTENDED FOR?
Our idea is that the e-book can be used independently both by male and female readers from the age of 12, and by teaching staff and professionals involved in the fight against violence, as a training and support tool for the analysis of gender roles and the imaginary linked to virility, which carries with it social assignments and injunctions in which violence is rarely questioned, except when it becomes a crime.
The distribution of the e-book will involve the associations and schools that request it, starting with the 19 associations of the  SAFE network of Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS present throughout Italy and their local networks at the regional level, quantifiable in a number of 100 schools, 40 locations, 25 sports associations and 130 partner associations.

WHY CROWDFUNDING?
We think that gender-based violence affects us all and that it is important for each of us to get involved in combating and fighting it, according to our possibilities. We count on you!

WHAT REWARD WILL YOU RECEIVE IF YOU DONATE?
The series of rewards we have chosen to donate to those who wish to support the project is designed by artist Irene Pittatore starting from forensic and journalistic archive funds (State Archives of Florence, Turin, Toulon), with a layout by Studio Grand Hotel. 
A limited edition artwork by Irene Pittatore and online consultations with trainer and coach Isabelle Demangeat of Fit for Culture and Stefania Doglioli of the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile (Study and Documentation Centre for Women's Thought) will be added to this line.
The rewards can be collected at the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile in Turin, at Fit for Culture in Berlin and at the Vigna LGBT et féminisme bookshop in Nice. For those donating from other cities, it will be possible to organise shipments. 

HOW WILL WE USE THE FUNDS RAISED?
The funds raised through this crowdfunding will finance the first digital edition of the artist's notebook L'amavo Troppo e Le Ho Sparato. This will be possible if the donations reach the established threshold of €5,000, otherwise we will have to return them. These € 5,000, to which will be added the € 5,000 provided by the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will allow us to keep the e-book's distribution free of charge to schools and organisations, which is essential to guarantee access to this educational tool for all.

WOULD YOU LIKE TO SUPPORT US IN ANOTHER WAY?
Participating in crowdfunding is the most direct way to support us, but not the only one. Writing articles about this project, reporting the fundraising to people sensitive to the issue, sharing it on social media, making the project known to organisations and schools that might join it, are important contributions!

WHO ARE WE?
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much And I Shot Her) is a project supported by the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, based in Turin, which has been carrying out activities against gender-based violence for 26 years through research, training and education. The Center deals with projects aiming at the realisation of equal opportunities and non-discrimination. It collaborates with universities, the third sector, businesses and institutions. Since 2018, the Center has been implementing the SAFE project for relationship education with the aim of promoting an education free from stereotypes and prejudices, enhancing the formative aspects of family relationships, internalising and translating into one's own experience the idea of the identical value of all human beings and opposing violence and (cyber)bullying. SAFE, through alliances between for-profit and non-profit organisations, feeds a fund to provide a network of 19 territorial nodes, spread in all Italian regions. It provides financial, communicative and didactic tools to carry out educational interventions for the prevention of gender-based violence in schools and other locations for the public, in companies and organisations.

Irene Pittatore (1979) is an artist and journalist based in Turin (Italy). She develops art projects with a strong participatory nature for universities, museums, businesses, social services, books and magazines, considering art as an agent of emancipation, individuation and care. Her projects, performances, interventions have been presented/exhibited at Artissima, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Turin – IT), Aspesi (Milan – IT), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella – IT), Museo MACRO (Rome – IT), Orizzonti Verticali Festival in the garden of the Galleria Continua in San Gimignano (Siena – IT), ArtVerona (Verona – IT), Museo di Palazzo Grimani (Venice – IT), Arts Santa Mònica (Barcelona – SP), Es Baluard Museum (Palma de Mallorca – SP), Festival In&Out with the participation of Villa Arson (Nice – FR), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM and Aix-Marseille Universitè – FR), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF.

Isabelle Demangeat (1958, Alger) has 27 years of experience in diversity and inclusion coaching, training and development. Before setting up her own business, she was responsible for equal opportunities and diversity programmes for 2500 employees of a service company. She works for several international companies and non for profit institutions. Her career has led her to explore different aspects of interculturality and diversity. She works in four languages in Europe, India and 20+ other countries. She has lived in France, Germany, Italy, Switzerland and has often stayed in different regions of India. She has contributed to numerous international publications on interculturality and diversity, as well as on leadership and organising work in multi-site teams.

WHICH ORGANISATIONS BELIEVE IN US AND SUPPORT US?
I Loved Her Too Much And I Shot Her has obtained the patronage of the Politecnico di Torino. It will be published by Capovolte, an independent publishing house, committed to combating gender-based violence with a wide national and international network. It publishes texts dedicated to women and feminisms. Founded with two series, 'Rebel - flowers that break the asphalt', with a socio-political slant, and 'Dynamics', dedicated to a feminist narrative of sport, in 2020 it inaugurated 'Intersections', a series on international feminist thought, with a particular focus on Black and decolonial feminism. In 2022, it opened up to fiction and poetry with the series La Po Ra (Latitudes, Poetry, Storytelling).

Scientific and operational supervision of the project is guaranteed by the collaboration of:

Associazione ONLUS Fermata d’Autobus in Turin, which since 1998 has been offering reception and care to those with psychological and psychic distress accompanied by forms of pathological dependency. In particular, the association established a therapeutic community that deals with the dual diagnosis of women victims of abuse, mistreatment and violence. 

Forme in bilico APS, a cultural association of social promotion founded in 2017 based in Turin to promote a circulation of ideas between the worlds of education, art, school and therapy - formed by the association of professionals from different fields and different countries, as a development and consolidation of multi-year collaborations.

Apid Imprenditorialità Donna was founded in 1989 at the instigation of the female entrepreneurs who are members of Api Torino. The association's objective is to contribute to the development of female entrepreneurship through the professional strengthening and networking of female entrepreneurs. Its services are related to representing the needs of SMEs in the area, lobbying and networking, developing and supporting women's businesses, and participating in EU calls for tenders and business competitions. Since 2016, Apid has been supporting social impact projects and collaborating with the SAFE network and other stakeholders to spread a culture of respect and non-violence within companies. 

The first public presentation of the project, which will be the occasion to launch the educational workshop activities in the artist's notebook and to present the trans-media contents of the notebook in the exhibition, will be hosted by the Educational Department of Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, which has been committed to contemporary art and culture for over 25 years.

The graphic design of I Loved Her Too Much And I Shot Her will be developed by  Studio Grand Hotel, a multidisciplinary creative studio based in Turin, directed by Paolo Berra and Christel Martinod. SGH collaborates mainly with organisations and associations in the world of art and culture.

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Aggiornamenti (2)
07 February 2024

Care sostenitrici e cari sostenitori del progetto L’amavo troppo e le ho sparato,

il 2023 è stato un anno di lavoro intenso e di nuove alleanze!
Vogliamo condividere con voi 4 importanti tappe del processo di costruzione del quaderno d’artista: 

1. la progettazione di un workshop itinerante ha permesso a più di 200 persone - in particolare studenti e studentesse - in Italia (Torino e Grugliasco), Francia (Brest) e Germania (Berlino) di lavorare attivamente sul riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere a partire da storici articoli e atti di processi per violenza domestica e femminicidio, attraverso l'esperienza condivisa del ricamo.
Guarda il video della prima edizione del workshop alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino;

2. l’allestimento di tre mostre dedicate agli esiti del workshop ha consentito a 2000 visitatori e visitatrici di conoscere il progetto e di fare esperienza di una pratica sovversiva di ricamo.
> Guarda le foto della mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, a Ingenio Arte Contemporanea e presso il nuovo Centro Antiviolenza della Città di Torino;

3. lo studio di un processo avvenuto a Toulon nel 1847, relativo al caso di femminicidio di una giovane cantante di strada per mano del compagno, acrobata, si è tradotto in una performance-parata pubblica animata dalle azioni acrobatiche silenziose di studenti e studentesse della Fondazione Cirko Vertigo - corso di Sociologia delle Pari Opportunità di Stefania Doglioli.
Guarda il video della performance-parata che si è tenuta a Torino il 24 novembre, sotto la Mole Antonelliana, per annunciare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne;

4. la documentazione di queste azioni confluirà nel quaderno d’artista, insieme a molti altri strumenti artistici e pedagogici ai quali stiamo lavorando. Grazie all’iniziativa dell’editrice Ilaria Leccardi di Capovolte, l’e-book diventerà anche un vero grande libro, di 240 pagine! Un traguardo bellissimo, che permetterà di rendere ancora più tangibile e pratico da utilizzare il nostro comune progetto.

Entro fine anno, l’e-book e la versione cartacea del quaderno saranno pronte per voi, vi scriveremo per annunciare l’uscita!

Ricordate che il workshop, la mostra e la performance-parata possono viaggiare ed essere inviatati dalle vostre istituzioni, musei, festival, associazioni, scuole e università. Non vediamo l’ora di incontrarvi!

Un caro saluto da tutta la squadra,

Irene Pittatore e Isabelle Demangeat - autrici del progetto L’amavo troppo e le ho sparato
Stefania Doglioli, Natascia de Matteis, Ferdinanda Vigliani - Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS
Tea Taramino - Forma in bilico APS
Ilaria Leccardi - Capovolte edizioni
Egle Demaria - Fermata d'autobus onlus
Christel Martinod e Paolo Berra - Studio Grand Hotel

14 December 2022

Grazie al vostro attivo contributo, ce l'abbiamo fatta! 
Il 2023 sarà tempo di studio, interviste, messa a punto dei contenuti, progettazione e sviluppo del nostro quaderno di lotta e di immaginazione. Il prossimo dicembre "L'amavo troppo e le ho sparato", in formato e-book, potrà vedere la luce ed essere distribuito a scuole e organizzazioni che ne faranno richiesta.

A inizio anno, predisporremo le ricompense per le vostre donazioni e vi contatteremo per organizzare ritiri e spedizioni.

Andiamo avanti insieme, determinatə a sconfiggere una cultura che non ammette la nostra meraviglia. Da oggi costruiremo un nuovo strumento di contrasto alla violenza di genere.
Grazie ancora a chi ci è statə e a chi ci sarà!
 

* *

L'amavo troppo e le ho sparato è un progetto di 
Irene Pittatore e Isabelle Demangeat

Sostenuto da
Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile ETS
ENGAGEDin

Edizione
Capovolte

Con il Patrocinio di 
Politecnico di Torino

Partner scientifici
Fermata d'Autobus onlus
Forme in bilico APS

In collaborazione con
APID Torino Imprenditorialità Donna
Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Graphic design
Studio Grand Hotel (Paolo Berra e Christel Martinod)

Con il contributo di
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e di voi tuttə

Progetti correlati
Coorto: cibo, clima e comunità

COS'E' IL PROGETTO COORTO?                                         

Il progetto Coorto ha per oggetto la coltivazione di prodotti a km 0 grazie alla cooperazione tra un gruppo di volontarie/i dell'associazione di promozione sociale Oglianico 360, le/gli ospiti della comunità terapeutica Fermata d'Autobus Onlus, che ospita persone in doppia diagnosi, e un gruppo di studentesse/i dell'Istituto A. Gramsci di Ivrea, che al Coorto svolgono il Percorso per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO) previsto dal loro corso di studi. 

L'iniziativa si propone, oltre alla valorizzazione della filiera corta e di un'agricoltura rigenerativa, l'integrazione tra realtà che convivono su uno stesso territorio, specialmente di soggetti che attraversano momenti di fragilità delle loro vite, e la partecipazione attiva dei giovani alla vita comunitaria. Particolare attenzione è data alla sostenibilità, nelle sue tre declinazioni: ambientale, economica e sociale

Inoltre, il progetto Coorto prevede il coinvolgimento attivo dei beneficiari finali. Attraverso questa raccolta fondi il consumatore, grazie alla propria quota, consente una condivisione dei rischi connessi alla produzione, tra chi coltiva e chi consuma. I prodotti coltivati verranno redistribuiti direttamente sul campo in giornate dedicate (sabato mattina in orario 10.30-12.30) tra coloro che, tramite la donazione, esprimeranno la volontà di divenire soci di Oglianico 360 e di portare sulle proprie tavole prodotti sani e rispettosi dell'ambiente e del lavoro di chi li produce.

Infine, sarà possibile per chi si associa partecipare gratuitamente alle attività, ai laboratori  e agli eventi in programma per i mesi a seguire, dedicati a adulti e bambini.

PERCHE' ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO? 

LASCIATE CHE VI PRESENTIAMO LE NOVITA' DI QUEST'ANNO 

Chi ci sostiene dalla nascita del progetto avrà notato che quest'anno abbiamo voluto effettuare un piccolo incremento sulla donazione minima per ricevere i panieri dei nostri prodotti in ricompensa. Perchè? Siamo al quarto anno di attività, il progetto si è evoluto e migliorato, abbiamo raggiunto la certezza di potervi garantire una quantità minima di prodotti ed effettuato la scelta di praticare un'agricoltura rigenerativa per coltivarli. Questo richiede un incremento del lavoro da svolgere manualmente e ha richiesto l'acquisto di nuovi attrezzi agricoli (grelinette). Inoltre, l'incremento dei costi sta significando un aumento per noi nella spesa per l'acquisto di sementi e piantini. Infine, c'è il desiderio di continuare a garantire una proposta variegata di attività gratuitamente, così che possano essere accessibili per chiunque. Per tutte queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno fare questa scelta, con la promessa che continueremo a migliorarci nella direzione della sostenibilità e dell'offerta di un servizio sempre più completo e accessibile per l'intera collettività

Tra le novità di quest'anno, oltre a quanto detto sopra, abbiamo scelto di nutrire il terreno con il compost biologico di Roffino compostaggio. Inoltre, coinvolgendo una persona competente in materia, abbiamo iniziato dei lavori per il recupero di vecchi pallet e altro legname per la costruzione di tavolini e bordure per le nostre aiuole. Infine, abbiamo coinvolto l'artista Emanuele Marullo, che sarà con noi tutti i fine settimana del mese di maggio per la realizzazione di una scultura ambientale in bambù, a cui vi invitiamo a partecipare, che oltre a portare un valore aggiunto da un punto di vista estetico, sarà una struttura adatta ad accogliere coltivazioni rampicanti e fornirà un'ulteriore area d'ombra sul campo.

Per questo il vostro aiuto sarà prezioso e verrà ricompensato in varie forme… Andate a vedere le nostre ricompense! 

N.B. Tutte le ricompense, ad eccezione dei prodotti coltivati, possono essere spedite. Spese di spedizione a carico dell’interessato. Scrivete un' e-mail a oglianico360@gmail.com

WHAT IS THE COORTO PROJECT?

The Coorto project aims at cultivating local products thanks to the cooperation between a group of volunteers from the social promotion association Oglianico 360, the residents of the therapeutic community Fermata d'Autobus Onlus, which hosts people with dual diagnoses, and a group of students from the A. Gramsci Institute in Ivrea, who are completing the Path for Cross-Curricular Skills and Guidance (PCTO) as part of their course of study at Coorto.

The initiative aims not only at promoting short supply chains and regenerative agriculture but also at integrating different realities coexisting in the same territory, especially individuals going through moments of fragility in their lives, and encouraging active participation of young people in community life. Special attention is given to sustainability in its three dimensions: environmental, economic, and social.

Moreover, the Coorto project involves active participation of the final beneficiaries. Through this fundraising, consumers, through their contribution, share the risks associated with production between those who cultivate and those who consume. The cultivated products will be redistributed directly in the field on dedicated days (Saturday mornings from 10:30 am to 12:30 pm) among those who, through donation, express the desire to become members of Oglianico 360 and bring healthy and environmentally and socially responsible products to their tables.

Lastly, those who join will have the opportunity to participate for free in activities, workshops and events scheduled for the following months, aimed at both adults and children.

WHY DO WE NEED YOUR HELP?

LET US INTRODUCE YOU TO THE NEWS OF THIS YEAR

Those who have supported us since the inception of the project may have noticed that this year we have decided to make a small increase in the minimum donation to receive our product baskets as a reward. Why? We are in the fourth year of activity, the project has evolved and improved, and we have reached the certainty of being able to guarantee you a minimum quantity of products and have chosen to practice regenerative agriculture to cultivate them. This requires an increase in manually intensive work and has necessitated the purchase of new agricultural tools (broadforks). Additionally, the increase in costs is resulting in a higher expenditure for us in purchasing seeds and seedlings. Finally, there is the desire to continue to offer a varied range of activities for free so that they can be accessible to everyone. For all these reasons, we deemed it appropriate to make this choice, with the promise that we will continue to improve towards sustainability and offering a more comprehensive and accessible service for the entire community!

Among the new features of this year, in addition to what has been mentioned above, we have chosen to nourish the soil with organic compost from Roffino composting. Furthermore, involving a knowledgeable person in the field, we have started work on the recovery of old pallets and other wood for the construction of tables and borders for our flower beds. Lastly, we have engaged the artist Emanuele Marullo, who will be with us every weekend in the month of May for the creation of an environmental bamboo sculpture, to which we invite you to participate. This sculpture, in addition to adding aesthetic value, will be a structure suitable for supporting climbing plants and will provide additional shade on the field.

For this reason, your help will be precious and will be rewarded in various forms... Check out our rewards!

N.B. All rewards, except for cultivated products, can be shipped. Shipping costs are the responsibility of the recipient. Please send an email to oglianico360@gmail.com.

99%
-5 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeConsumo e produzione responsabili
Graphic novel "Matto per i funghi"

Matto per i funghi è una biopic tragicomica che racconta quello che è veramente successo al suo autore Francesco Filippi (Filo nella storia) dal giorno in cui è diventato elettrosensibile, ovvero intollerante all'elettricità, ai computer, agli utensili elettrici, ai cellulari e alle radiofrequenze della tecnologia smart.  La sua vita è diventata improvvisamente paradossale, acrobatica e impossibile.  [Se non vedi il video sottostante, clicca qui]

Gli elettrosensibili sono come canarini in miniera, sono un campanello di allarme per l'intera umanità.

La tossicità dei campi elettromagnetici artificiali (generati soprattutto dalle antenne per la telefonia, dai wifi, dai cellulari e dagli altri dispositivi smart) è già e sarà sempre di più un drammatico problema sanitario mondiale. E' un tema difficile da comprendere, ma soprattutto da accettare, perché scomodissimo e perché riguarda ciascuno di noi.

Realizzare il fumetto richiederà almeno otto mesi di lavoro solo per i disegni. I costi di produzione sono significativi e difficili da sostenere anche per un editore di medie dimensioni. Per questo L'Associazione Italiana Elettrosensibili ha bisogno del vostro aiuto. La cultura di qualità, realizzata da professionisti, ha un costo e deve averlo, altrimenti non potrebbe essere di qualità. Abbiamo trovato entusiasmo editoriale da Edizioni Sì, specializzata in salute, ambiente e benessere.
L'obiettivo economico fissato copre i costi minimi, senza i quali il fumetto non potrà esistere. Per questo la campagna è in modalità “tutto o niente”. I vostri soldi saranno di fatto versati solo in caso di raggiungimento dell'obiettivo.

Ecco le tavole di prova del fumetto, scritto da Francesco Filippi e disegnato da Margherita Allegri. 
Le trovate in alta risoluzione a questo link.

In questo video presentiamo i protagonisti del fumetto: c'è chi è disgraziato, chi a suo agio con la tecnologia, chi è ansioso e chi è pronto a offrire un aiuto. [Se non vedi il video sottostante, clicca qui]

 

Chi siamo

Il fumetto è patrocinato dall'Associazione Italiana Elettrosensibili e realizzato da Francesco Filippi e Margherita Allegri.

 

Associazione Italiana Elettrosensibili
Dal 2005 l'associazione, presieduta da Paolo Orio, informa e aiuta persone afflitte dall'elettrosensibilità, agisce per il riconoscimento istituzionale della malattia e della conseguente disabilità, si batte per la riduzione dell'inquinamento elettromagnetico, ovvero delle “barriere elettromagnetiche” che privano gli elettrosensibili di molti diritti fondamentali. Sostiene inoltre la ricerca medica e promuove iniziative di divulgazione.

Francesco Filippi
Francesco Filippi è scrittore, animatore e regista. I suoi film animati più noti, premiati in tutto il mondo, sono Mani Rosse (2018) e Gamba Trista (2010). Tra le collaborazioni, il videogioco On Your Tail e I Cartoni dello Zecchino. Per Piemme ha pubblicato il romanzo Shinku (2023) ed ha all’attivo alcuni saggi tra cui Fare Animazione (Dino Audino, 2020). E’ diventato elettrosensibile nel maggio 2022 animando al suo PC portatile. Da allora scrive utilizzando una Olivetti M40 del 1939.

Margherita Allegri
Margherita Allegri è vignettista, fumettista e illustratrice. Da quasi 20 anni conduce laboratori di fumetto nelle scuole di ogni ordine e grado per il Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona e per la sede di Milano della Fondazione Muse-Italia. Ha pubblicato fumetti e illustrazioni per diversi editori nazionali, tra cui La Revue Dessinée Italia, Slow News, Gribaudo, Pelledoca, l’Indice dei Libri del mese, Il Castoro, Mondadori Educational e collabora con La Lettura del Corriere della Sera e Il Messaggero dei Ragazzi. Ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali di satira e umorismo, come il prestigioso World Humor Award.

 

LE VOSTRE MERITATE RICOMPENSE

Prevediamo che Matto per i funghi sarà completato nella primavera del 2025. Per ringraziarvi della pazienza, anche se raddoppieremo il numero delle spedizioni, tutte le ricompense che non siano il fumetto, saranno inviate a partire dalla fine della campagna. 
Tutti i donatori, compresi quelli che verseranno la più piccola donazione, verranno ufficialmente ringraziati all'interno della pubblicazione.
Le ricompense si spiegano da sole. Data l'urgenza del tema e la curiosità che esso in genere suscita, abbiamo fatto di tutto per darvi subito la possibilità di saperne di più, interloquendo con l'associazione, gli autori o attraverso l'ottimo saggio Smart Smog, che supporta scientificamente quanto troverete raccontato nel romanzo a fumetti.
Non vogliamo parlare solo di disgrazie e minacce per la salute. Il lato positivo di questa situazione è la riscoperta della vita offline, che, a ben vedere, è quella che ha sempre regalato i momenti più felici della nostra vita. Per questo stiamo chiedendo a disegnatori professionisti di realizzare un disegno sul tema “Felicità OFFLINE”. Ogni disegno, in originale su carta o in stampa unica, viene messo in palio come ricompensa speciale per questa campagna. Ad oggi hanno aderito Massimiliano Frezzato, Bruno Bozzetto, Sara Colaone, Pierpaolo Rovero, Mauro Dal Bo, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Marino Guarnieri e Stefania Gallo. Vi aggiorneremo man mano che riceveremo i disegni.

Qui potete vedere meglio le opere che ci stanno arrivando.

 

33%
-56 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianze
DESIDERA_Storia di una passione

Desidera_Storia di una passione: il disco illustrato di Paolo Moreschi

Un progetto editoriale e discografico composto da un concept album e un racconto illustrato dell’artista Marco Martz

Ciao, sono Paolo Moreschi, la mia esperienza come autore fonda le sue radici nella musica e nel teatro. Da qui discende il mio amore per le storie. Scrivo racconti in musica e i miei spettacoli impastano diverse forme espressive: la canzone, il monologo e il disegno. 

Con questa raccolta fondi vi chiediamo di sostenere un nuovo progetto: Desidera_Storia di una passione. Un concept album e un racconto illustrato che raccontano una vicenda storica reale ma che usiamo come pretesto per parlare di DESIDERIO. E’ la storia di 4 personaggi che intrecciano i loro destini a Parigi, tra il 1932 e il 1936: la capitale francese è in pieno fermento artistico, cosmopolita e decadente, libera dal moralismo e aperta alla conoscenza. Le vicende storiche e scientifiche dell’epoca fanno da sfondo alle vicende umane dei protagonisti, che vengono travolti in una danza vorticosa di passioni e letteratura, mentre il mondo sta per precipitare in un baratro di brutale stupidità. Potrà sembrare strano ma diventerà un concerto dance, perché è nato con il chiaro intento di far ballare!

La produzione artistica è conclusa, i brani sono nati nel Frida’s Studio di Gianluca Della Torca (Gatto Ciliegia Contro il Grande Freddo) ma mancano ancora diversi passaggi per arrivare alla stampa del disco fisico. Produrre un album è un’operazione complessa che richiede il contributo di validi professionisti che meritano di essere pagati il giusto: musicisti, tecnici del suono, grafici e produttori che sono artigiani di estremo valore. Questa raccolta fondi serve a coprire solo parte delle spese per la realizzazione del progetto. Credo profondamente in questo mezzo di produzione dal basso, Eppela è il sistema più libero che io abbia sperimentato e trasforma l’atto di acquistare in uno scambio di valori.

Partecipare è semplice, basta scegliere una ricompensa fra le tante che trovate nella pagina di questa campagna: ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. L’acquisto avviene con una semplice carta di credito e riceverai immediatamente la notifica di conferma alla mail che lascerai nel corso della procedura. La ricompensa ti verrà spedita a casa non appena avremmo concluso il concept album e sarà nostra cura tenerti sempre aggiornato sull’andamento sei lavori. Ma c’è anche un altro modo per sostenere il progetto: coinvolgere più persone possibile e aiutarci a diffondere la raccolta fondi fra i vostri contatti.

Sostieni la musica e l’autoproduzione sempre, in questo caso però aiutaci a produrre “DESIDERA_Storia di una passione”.

13 canzoni per ballare sull’orlo del baratro!!

54%
-50 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
Memoria e giustizia per Moustapha

Moustapha Diomande era un ragazzo ivoriano di 14 anni.

Giunto dal suo Paese di origine in Tunisia, aveva trovato razzismo e discriminazione e dunque aveva deciso di prendere la strada del mare: nel dicembre scorso, partito da Mahdia insieme ad altrə 38 compagnə di viaggio ha tentato di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. 

In quella notte di dicembre, Moustapha è morto insieme a decine di persone in quel Mediterraneo che le politiche migratorie europee hanno trasformato in spazio di violenza e di morte. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Bintou, sua madre, ha appreso la notizia a distanza di mesi, dalla città in cui attualmente vive, Genova. Non è la prima persona cara che Bintou ha perso a causa delle frontiere: lungo il suo cammino ha visto morire sorelle e fratelli, vivendo sulla propria pelle l’ingiustizia e la violenza che il confine perpetra impunemente, causando migliaia di morti nel tentativo impossibile di bloccare il movimento delle persone.

Il fatto di non aver ritrovato il corpo di Moustapha, che ad oggi risulta ufficialmente “disperso”, aggiunge dolore allo strazio che Bintou già vive: non poter effettuare la sepoltura di suo figlio impedisce di accomiatarsi da Moustapha la cui anima, senza alcuna sepoltura, non può ancora trovare pace.

Pertanto, Bintou vorrebbe poter realizzare un funerale simbolico nel suo paese di origine, nella città in cui lei e suo figlio hanno vissuto insieme: un atto di saluto per permettere alla famiglia di lasciare andare Mustapha e onorarne la memoria.

Sosteniamo la sua richiesta condividendo questa raccolta fondi necessaria ad inviare alla famiglia di Moustapha la somma di denaro utile alla realizzazione della cerimonia funebre in Costa D’Avorio.

Non possiamo permettere che la vita di Moustapha e delle innumerevoli persone disperse e scomparse nel Mediterraneo sia consegnata all’oblio e all’indifferenza su cui si regge il regime di frontiera: custodirne la memoria non è solo un atto di solidarietà verso Moustapha, Bintou e la sua famiglia ma anche un nostro dovere collettivo.

Per non cedere alla rimozione storico-politica dei crimini di frontiera e non essere mai complici della svalutazione delle vite che sostiene le politiche di morte europee.


 

41%
-85 Giorni
Ridurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Milleruote, nuove carrozzine per nuovi atleti

Quando in una ragazza o un ragazzo con disabilità scatta la scintilla e sceglie l’avventura del basket in carrozzina, arriva presto uno tra i momenti più importanti per avviare il suo percorso di crescita, miglioramento e divertimento.

È il momento della acquisizione della carrozzina da gioco, che è sempre personalizzata in base alla struttura fisica dell’atleta, alla sua disabilità e alle condizioni di maggiore comfort che possono consentirgli di dare il meglio in campo.

Oltre ad essere tutte diverse tra loro e altamente personalizzate, quindi, le carrozzine da gioco sono dei veri e propri capolavori della tecnica e dell’ingegneria del movimento.

Il Santa Lucia Basket acquista presso fornitori specializzati le carrozzine per tutti gli atleti che scelgono di unirsi alla squadra, per permettere loro di allenarsi da subito nelle migliori condizioni possibili.

Solo nel 2023, la Società ha acquistato quattro nuove carrozzine per giocatori e giocatrici esordienti.

Nuove carrozzine per nuovi atleti

Grazie al grande numero di vittorie collezionate negli anni, la fama del Santa Lucia Basket Roma è cresciuta a dismisura. Sono sempre di più infatti le richieste di adesione alla squadra da parte di persone con disabilità motoria.

Per poter permettere all’associazione di far entrare nuove persone in squadra c’è bisogno di nuove sedie a rotelle da basket! Le sedie a rotelle da basket sono dotate di un telaio leggero, agile e ad alte prestazioni. Includono inoltre paraurti ad alta resistenza ideale per questo tipo di sport. Le ruote sono inclinate per permettere una grande stabilità evitando ribaltamenti. Inoltre, offrono un'ampia gamma di movimenti, ottimo per aumentare la velocità di gioco.

Quindi, le carrozzine da gioco sono dei veri e propri capolavori della tecnica e dell’ingegneria del movimento. Per questo, a seconda delle caratteristiche dell’atleta, il costo medio di una carrozzina da basket è di circa 5.000 euro.

Ogni anno, la Società si impegna ad acquisire un numero di carrozzine adeguato a far fronte alla consistente richiesta di ingresso nel team di ragazze e ragazzi con disabilità: solo per la stagione sportiva 2022-2023 sono state acquisite presso fornitori specializzati sette carrozzine da gioco destinate ai nuovi atleti che hanno scelto di unirsi alla squadra, per permettere loro di allenarsi da subito nelle migliori condizioni possibili.

Per il 2024 è prevista l’acquisizione di due nuove carrozzine da gioco.

La dotazione di carrozzine personalizzate consentiranno a nuovi atleti di allenarsi al massimo delle proprie potenzialità e prendere parte insieme agli altri atleti del Santa Lucia Basket a competizioni nazionali e internazionali, opportunità impareggiabili di confronto con il mondo dello sport paralimpico e di crescita personale in un ambiente inclusivo e gratificante.

Il Santa Lucia Sport di Roma

Dagli anni Sessanta il Santa Lucia Sport di Roma ha espresso la squadra di basket in carrozzina più forte di tutti i tempi nello sport per disabili: il Santa Lucia Basket.

Con 21 scudetti, 12 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane, 3 Coppe dei Campioni, 3 Coppe Vergauwen, 2 Scudetti e 3 Supercoppe del settore giovanile, il Santa Lucia Basket vanta un palmares di titoli nazionali e internazionali superiore a tutte le formazioni italiane di sport olimpico e paralimpico.

Dal 2016 la società appartiene agli stessi giocatori, ceduta gratuitamente dallo storico Presidente Luigi Amadio, a seguito di una diffusa mobilitazione popolare indirizzata a tenere in vita la squadra dopo la rinuncia dello stesso Presidente.

Dal 2018 il Santa Lucia Sport, disputa allenamenti e partite presso l’attuale impianto di Via Gennaro Pasquariello di Roma. In questa fase, la Società ha ancora due formazioni: quella di Serie A, e la squadra cadetta dei giovani di Serie B.

Nel 2020, a causa della pandemia il Presidente e atleta Mohamed “Giulio” Sanna Ali decide, per insostenibilità dei costi, di rinunciare alla Serie A. Conserva invece la formazione di serie B come risposta alla richiesta proveniente dai giocatori e dalle giocatrici, dalle rispettive famiglie e dalla comunità che la squadra continua a raccogliere attorno alla propria missione di promozione sportiva e sociale.

Come risultato dello straordinario impegno profuso dal team costruito da Sanna, nella stagione 2022-2023 il Santa Lucia si qualifica ai playoff e arriva in finale, superato però dalla formazione di Parma. Tuttavia, per la rinuncia dello stesso Parma e di alcune altre società di serie A, il Santa Lucia dalla stagione 2023-2024 torna a disputare il campionato maggiore.

108%
-4 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianze
Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio

Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio” è un progetto che ha a cuore il sostegno e la cura dei figli e delle figlie delle donne vittime di femminicidio
 

CHI SIAMO

A Padova c'è un gruppo di donne che lavora da anni affinché la violenza contro le donne non continui ad essere un fatto normale. Siamo psicologhe, avvocate, esperte in diritti umani e volontarie del Centro Veneto Progetti Donna, l'associazione che gestisce i Centri antiviolenza della provincia. Da più di 30 anni offriamo sostegno psicologico e legale e offriamo accoglienza e protezione alle donne coinvolte in situazioni di violenza, ai loro figli e alle loro figlie

Solo nel 2023 abbiamo accolto 1.210 donne: ogni caso per noi è una priorità e ogni donna ha la sua storia. 

Se il femminicidio rappresenta l’atto estremo della violenza contro le donne, diventare orfano ne è l’estrema conseguenza. Nel 2022 prende quindi avvio il progetto “Orphan of Femicide - Invisible Victim”. Insieme ad associazioni e Centri antiviolenza del nord est, sosteniamo i figli e le figlie delle donne vittime di femminicidio e le loro famiglie, per poter superare insieme gli ostacoli psicologici, giuridici, economici che possono incontrare e che impediscono ad orfani ed orfane e a chi si prende cura di loro di ritrovare la serenità dopo il trauma del femminicidio. 

Da questo nasce quindi la campagna “Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio”. Perché bambini e bambine sono le "vittime" collaterali di questo fenomeno.

Ad oggi infatti si stima che ci siano circa 2000 orfani ed orfane di femminicidio in Italia. Parliamo di stima perché non ci sono dati precisi. Inoltre ai figli e alle figlie delle donne vittime di femminicidio manca il supporto necessario per affrontare il trauma di ciò che hanno subito. Sappiamo che spesso bambini e bambine assistono al femminicidio della madre e che nella maggior parte dei casi l’autore è loro padre. E se non vi assistono, a volte sono loro a ritrovare il corpo della propria mamma. La maggior parte di loro è poi affidata ai nonni materni, che a loro volta devono affrontare le conseguenze dell’aver appena perso una figlia. 

Il progetto “Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio” da anni affronta queste sfide per poter ridare ad orfani ed orfane e a chi si prende cura di loro la serenità dopo il trauma che hanno vissuto. 

L’OBIETTIVO DELLA CAMPAGNA

L’obiettivo di questo progetto è in primis offrire supporto a orfani e orfane di femminicidio, dalle prime fasi dell’emergenza al sostegno a lungo termine a loro e alle famiglie affidatarie. 

Quello che questo progetto si prefigge di fare è dare a orfani e orfane un futuro che possa andare oltre il trauma subito: noi operatrici sappiamo che davanti a noi non abbiamo solo i figli e le figlie delle donne vittime di femminicidio, ma abbiamo bambini e bambine, ragazzi e ragazze che hanno davanti un futuro ancora da costruire. 

Per questo il progetto offre loro un supporto psicologico, per elaborare ciò che hanno vissuto, gli anni di violenza sulla propria madre, e il femminicidio stesso a cui potrebbero aver assistito. Noi operatrici forniamo questo supporto già nelle prime 24 ore successive al femminicidio, per accompagnare gli orfani, le orfane e le loro famiglie nelle prime fasi del lutto. Ci occupiamo poi del sostegno legale per affrontare insieme tutti gli ostacoli amministrativi, burocratici e giudiziari che incontreranno lungo la strada. 

Attraverso il progetto “Il futuro che cresce” supportiamo i ragazzi e le ragazze (anche economicamente) nel loro percorso scolastico o aiutando i più grandi ad inserirsi nel mondo del lavoro, tramite formazioni e tirocini

Per poter offrire questo supporto ai figli e alle figlie delle donne vittime di femminicidio, abbiamo bisogno di raggiungere gli orfani e le orfane che oggi si trovano ancora da soli e da sole ad affrontare le conseguenze di ciò che hanno vissuto. Per questo il progetto prevede anche la ricerca attiva e il contatto con i minori e le loro famiglie affidatarie presenti nella provincia, per far conoscere il progetto e avviare una relazione di fiducia. 

Ad oggi, il nostro progetto sostiene già 16 ragazzi e ragazze presenti in 5 regioni del nord est. Grazie al vostro aiuto in questa raccolta fondi, contribuirete a supportare in modo concreto altri 5 orfani di femminicidio presenti nel nostro territorio di Padova.

Il futuro che cresce è il loro, ma noi saremo al loro fianco lungo il cammino.

104%
-4 Giorni
Salute e benesserePace, giustizia e istituzioni solide
Il Camping dei Talenti

Una vacanza dovrebbe essere un’occasione per rilassarsi ma potrebbe sembrare impossibile per un bambino con disturbi dello spettro autistico. Per un bambino autistico, infatti, allontanarsi da casa può essere un’esperienza stressante. Il cambiamento della routine può essere sconvolgente. Tuttavia ci sono molti modi per preparare genitori e i figli a vacanza. Soprattutto se si sceglie il posto giusto.

È proprio per far vivere delle vacanze in serenità alle famiglie con bambini autistici che l’Associazione Talenti Autistici ha deciso di ideare il progetto “Il Camping dei Talenti“.

L’obiettivo è regalare l’opportunità di vivere esperienze uniche, inclusive e avventurose per i bimbi/e con bisogni speciali.

L’idea è nata nel 2023 quando l’Associazione ha deciso di organizzare delle notti all’aperto per permettere ai bambini di ammirare le stelle cadenti. Per far questo, l’Associazione ha acquistato una “Casa Hobbit” che ha poi installato nel parco naturale in cui opera. 

Le “Case Hobbit” sono strutture uniche: interamente in legno, basse e con tetti verdi, munite di tutto l'essenziale. Hanno forme e dimensioni diverse, completamente personalizzabili in base alle esigenze.

La magia è accentuata dal luogo circostante, un bosco di circa un ettaro e mezzo, dove si può godere della pace e del silenzio, cosa fondamentale per i bambini che soffrono di questo tipo di disturbi.

La prima notte all’aperto è stata indimenticabile per tutti i bambini, partendo dalla preparazione della cena tutti insieme, al racconto delle storie seduti sull’erba vivendo la magia della notte, come la preparazione per la nanna, per poi addormentarsi in un luogo incantato sotto le stelle.

La Casa Hobbit è diventata così importante per i bambini che oggi è diventata il fulcro di tante attività che si sono sempre svolte regolarmente nei laboratori settimanali organizzati dall’Associazione come: letture animate, yoga, corsi di arte.

L’esperienza del glamping è così bella per i ragazzi che non può non essere condivisa!

Il sogno dell’Associazione è di poter finalmente ospitare gratuitamente tante altre famiglie con bambini che soffrono di disturbi dello spettro autistico, per offrire loro la stessa bellissima opportunità, per condividere la fortuna di poter scoprire e godere di un progetto del genere, permettendo loro anche di partecipare alle attività organizzate dall’Associazione: come le passeggiate nel bosco (lungo il percorso dei Tre Pini, un sentiero da poco ristrutturato, attrezzato con passerelle in legno, panelli didattici ed osservatori ornitologici), i laboratori artistici, la visita agli Alpaca, le pecorelle, le galline, i conigli. Sarà possibile anche dilettarsi in cucina, usufruendo del forno a legna, cucina, barbecue, collocati in uno spazio apposito.

Questo, per i bambini autistici che frequentano il Bosco dei Talenti, non può che essere un’opportunità: l’opportunità di accogliere nuovi ragazzi che condividono le stesse disabilità, accompagnarli nella loro tenuta, fare loro da guida acquisendo così sicurezza e sentendosi protagonisti.

Grazie al successo della raccolta fondi su Eppela, sarà possibile acquistare 2 Case Hobbit e installarle vicino a quella precedentemente acquistata in modo da creare un’area campeggio in grado di ospitare fino a 3-4 persone.


L’Associazione

La nostra associazione, “Talenti Autistici”, nasce nel Marzo 2020 dall’incontro di genitori di bambini autistici. Oggi conta circa 50 famiglie di bambini autistici in età compresa tra i 3 e i 15 anni circa.

Affrontiamo molte sfide, fra le quali:
- divulgare la cultura dell’autismo nella società come premessa per una inclusione serena dei bambini nella scuola e nella società, migliorare la qualità della vita di famiglie dei ragazzi con spettro autistico;
-  ricercare modi, mezzi e opportunità per migliorare la autonomia dei bambini autistici;
-  realizzare occasioni di incontro fra le famiglie dei bambini autistici e dei non autistici.
- sviluppare un progetto pilota che possa diventare un modello esportabile per la crescita di cittadini autistici attivi nella loro comunità: favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Organizziamo incontri presso scuole volti alla educazione alla diversità e all’inclusione come crescita per tutti, supporta le famiglie riguardo alle questioni burocratiche, promuove l’autofinanziamento attraverso iniziative di volontariato.

La nostra prima iniziativa dè stata quella di ricercare uno spazio in cui le famiglie potessero realizzare iniziative inclusive autonome e, date le caratteristiche dell’autismo, possibilmente in aree immerse nella natura.

La Regione Toscana, ha messo a disposizione della Associazione un’area del Parco di San Rossore, che si trova a San Piero a Grado. Nasce così il “Bosco dei Talenti”.

 

Il Bosco dei Talenti

Il Bosco dei Talenti è un luogo di pace, nel bellissimo Parco di San Rossore di Pisa, che nasce per promuovere l’inclusione e l’integrazione globale dei bambini nello spettro autistico, attraverso percorsi formativi sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno di essi e di azioni didattiche che siano in grado di assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra il mondo della scuola e quello sociale.

Una didattica ambientale che viene eseguita in un’oasi verde garantendo il rapporto con la natura e con gli animali.

Ciascun laboratorio è presentato da volontari e professionisti, la programmazione viene effettuata in cooperazione ai  nostri educatori.

Offriamo varie attività quali: laboratorio di cucina, terapia forestale, laboratorio di arte e pittura, fattoria dei talenti, percorsi di psicomotricità.

L’intento è quello offrire ai bambini/e  e ai ragazzi/e, un luogo in ambiente naturale ma allo stesso tempo adeguatamente strutturato, dove svolgere attività pomeridiane studiate e organizzate in base ai bisogni specifici.

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-4 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
AMORE, DIMMELO!

Chi siamo

A.GE.D.O. è una associazione che riunisce genitori, parenti, amiche e amici di persone LGBT+. È stata fondata nel 1993 per offrire aiuto alle famiglie con figli o figlie LGBT+. Oggi, a distanza di trent’anni, Agedo è particolarmente impegnata nel supporto alle famiglie (ed alla rete parentale e amicale) di persone transgender, spesso molto giovani.

Siamo una associazione senza scopo di lucro, apartitica, aconfessionale, antirazzista, pacifista. La nostra sede legale è a Torino e siamo presenti su tutto il territorio italiano, con 36 sedi organizzate e numerosi punti di ascolto.

Cosa Facciamo

Il nostro primo obiettivo è quello di offrire ascolto e accoglienza a genitori, parenti, amiche e amici delle persone LGBT+.

Oltre a questo obiettivo, costruito giorno per giorno sul territorio, ci siamo posti l’obiettivo di promuovere un’informazione corretta sulle tematiche LGBT+ e di sensibilizzare il mondo della scuola, del lavoro, delle istituzioni e la cittadinanza ai temi del rispetto e della valorizzazione di tutte le persone e di tutte le soggettività.

In particolare, lavoriamo per:

  • diffondere una corretta informazione sui fenomeni di discriminazione contro i diversi orientamenti sessuali e le diverse identità di genere
  • prevenire il disagio giovanile, che può causare abbandono scolastico, depressione e può portare a comportamenti autolesivi
  • favorire un clima di lavoro accogliente, dove chiunque può essere sé stesso/a e godere delle medesime opportunità di carriera
  • favorire la comprensione e la conoscenza degli orientamenti, delle identità, delle condizioni e degli affetti delle persone LGBT+
  • contrastare le tesi e gli argomenti non scientifici che ritengono l’omosessualità e la varianza di genere una malattia

L’attività di ascolto, accoglienza e supporto alle famiglie (ed a tutta la rete parentale e amicale) nel delicato momento del coming out delle/i/* figl* è l’aspetto centrale del nostro impegno e del nostro lavoro. Siamo consapevoli, infatti, che il benessere delle/i/* giovani inizia in famiglia e che solo dal riconoscimento e dalla piena valorizzazione della propria identità si diparta la piena realizzazione delle persone. Tuttavia, spesso i familiari e le/gli/* amiche/i/* non hanno informazioni corrette e prive di pregiudizi e stereotipi sulle tematiche relative alle persone LGBT+

Per queste ragioni in tutte le articolazioni territoriali di Agedo è possibile partecipare a incontri di gruppo dedicati allo scambio, al supporto ed al confronto fra genitori/parenti/amic* allo scopo di attivare meccanismi di autoaiuto e riflessioni introspettive:

  • condividiamo informazioni e ci attiviamo per aiutare chi affronta percorsi più difficili, come le famiglie di persone in transizione.
  • organizziamo momenti di info-formazione interni invitando anche professionisti esterni alla nostra Associazione
  • organizziamo e progettiamo attività con finalità sociali sul territorio.
  • organizziamo momenti di gruppo nel tempo libero per condividere la gioia dello stare insieme.

Tutte le nostre attività sono gratuite.

Obiettivo della campagna

L’obiettivo della campagna è la realizzazione di un video di presentazione delle attività della nostra Associazione affinché più persone possano conoscerci e rivolgersi a noi. Donando una piccola cifra potrai aiutarci quindi a realizzare questo strumento di comunicazione e a diffonderlo attraverso le nostre pagine social di Facebook e di Instagram oltre che sui nostri siti web.

“Amore dimmelo” così abbiamo voluto titolare la nostra campagna di crowdfunding alla quale ti chiediamo di partecipare per far sì che nessuna/o/* si senta sola/o/*, per far sì che trovi alleat* e interlocutor* accoglienti e informati.

Per raggiungere il nostro obiettivo, contiamo sulla generosità di tutti voi che credete nell'importanza di supportare le famiglie e le persone LGBT+. Ogni singola donazione, anche la più piccola, farà la differenza e ci permetterà di continuare a svolgere il nostro prezioso lavoro di ascolto e supporto.

Ti chiediamo di condividere la nostra campagna di crowdfunding con amici, familiari e conoscenti affinché possiamo raggiungere il nostro traguardo e continuare a diffondere un messaggio di accoglienza e inclusione.

Grazie di cuore per il tuo sostegno e per la tua solidarietà.

Insieme possiamo fare la differenza e creare un mondo migliore dove tutte le persone sentano di essere previste e accolte per quello che sono.

www.agedonazionale.org 

FB – IG: #agedonazionale

https://www.youtube.com/@AGEDOonlus

 

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Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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SATIRA E SOGNI: l'opera completa di Sergio Staino in rete


Ciao a tutti, sono Ilaria Staino, la figlia di Sergio.

Insieme a mia madre, Bruna, mio fratello Michele, gli amici e tutti gli affetti di Sergio abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per poter realizzare insieme il suo sogno: dare vita a un portale, completamente libero e accessibile a tutti, che raccolga il suo lavoro, che, come pochi altri, racconta mezzo secolo di storia d'Italia.

Perché venga salvaguardato, perché non vada perso, perché tutti ci possano navigare.

Era il 2019 quando mio padre mi ha chiesto per la prima volta di occuparmi di questo archivio: aveva paura di andarsene lasciando tutto quello che aveva disegnato, immaginato, costruito e sognato senza un contenitore. Oggi vogliamo - e dobbiamo - portare avanti questo progetto.

Nostro padre è stato uomo generoso e buono, i suoi disegni sono dappertutto, sparpagliati in ogni angolo del globo, regalati a chiunque gliene chiedesse uno, impressi sulle tovagliette, piatti, tovaglioli di innumerevoli ristoranti e trattorie di tutta Italia. Qualsiasi superficie per lui era una possibile tela sulla quale esprimersi.

L’intero progetto ha un costo complessivo che supera i 150.000 euro. Per portarlo a termine stimiamo almeno un anno di lavoro coinvolgendo professionisti specializzati e tanti, tanti validi collaboratori che con pazienza certosina e professionalità, ricostruiranno la sua opera e realizzeranno questo archivio digitale.

Il cantiere è già aperto da un anno. Abbiamo raccolto e censito oltre 20.000 opere che stiamo digitalizzando affrontando i primi costi, più di 40.000 euro, grazie a fondi personali e contributi degli amici. 
Ora sta per partire la schedatura, l'aggancio delle schede alle immagini e il loro caricamento sulla piattaforma, utilizzando un software espressamente elaborato a questo scopo.

Ci mancano 110.000 euro per concludere l’opera. Un traguardo che possiamo raggiungere insieme, con obiettivi intermedi, e grazie al contributo di tutti coloro che credono in questo progetto.

Ci siamo posti un primo obiettivo di 75.000 euro con i quali riusciremo a concludere la digitalizzazione e la realizzazione del software.

Se raccoglieremo i successivi 35.000 euro, raggiungendo quindi l’obiettivo finale di 110.000 euro, potremo invece completare il lavoro.

In questo modo coroneremo il sogno di realizzare il portale entro il 2025, accessibile gratuitamente a chiunque.

Abbiamo bisogno di te, aiutaci a realizzarlo.

Siamo fiduciosi di farcela, perché abbiamo avuto la prova che l'amore per Bobo e per Sergio è diffuso. E ci sosterrà anche in questa impresa, da realizzare insieme.

Grazie.

Main Partner


Media Partner


Con la partecipazione di

87%
-18 Giorni
UN GOAL PER SILVIA!

Ciao,
siamo la moglie e le amiche di Silvia, una donna straordinaria che, negli anni, ci ha fatto sognare con le sue imprese sui campi di calcio e divertire con la sua irriverente simpatia.

Chi conosce in modo profondo Silvia, o anche chi l'ha incontrata solo poche volte, ha impresso nella propria memoria la sua travolgente parlata fiorentina, il suo carattere generoso e solare, la sua voglia di vivere e di stare in compagnia.

Silvia è una pietra preziosa, una presenza incisiva nelle nostre vite e in quella delle persone a lei care. Una donna speciale che tutti ricordano per il sorriso contagioso e per quelle battute sempre pronte a stupirti e a portarti lontano dai pensieri negativi.

Silvia è stata una grande giocatrice di calcio e punto fermo della nazionale italiana, una ventata d'aria fresca da respirare a pieni polmoni.

Trascinatrice e risolutrice, nessuno del mondo del calcio può dimenticare  le sue gesta sportive, oltre che la tenacia e la determinazione con le quali ha affrontato lealmente ogni impegno che l'ha vista protagonista.

È la Silvia Fiorini dei primi mondiali in Cina e poi quelli in America. 
È La Silvia vice campionessa d’Europa, la Silvia dello scudetto ad Agliana. 
La Silvia delle tante imprese.
La Silvia pioniera del calcio. 

La Silvia che ha bisogno di centrare il suo ultimo GOAL!

Purtroppo, a luglio di questo anno 2023, ha avuto un'emorragia cerebrale rimanendo in coma per diversi giorni. I medici non ci avevano dato molte speranze sul fatto che Silvia potesse superare le prime ore, ma lei ha messo in gioco tutta la sua grinta e ha superato l’ostacolo. 

Adesso ne ha molti altri davanti a sé. 
Adesso è su una sedia rotelle ed è in grado di muovere solo parte del suo corpo. 
Non è autosufficiente e quello di cui lei ha bisogno è un percorso riabilitativo all’interno di una struttura altamente specializzata.  

Quello che vogliamo fare è cercare di darle più tempo possibile per prepararsi al rientro a casa che non sarà sicuramente facile. 

Io, Camilla, che sono sua moglie, la nostra bambina nata a Luglio dello scorso anno, e tutte le amiche e gli amici che le vogliono bene, speriamo di riaverla a casa con noi al più presto! 


Ma prima ci aspetta almeno un anno in una clinica specializzata che avrà il costo di 300 euro al giorno, per un totale di oltre 110.000 euro in un anno. In clinica potrà affrontare un percorso neuroriabilitativo che la aiuterà a recuperare il maggior numero di funzioni fisiche e neurologiche possibili.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare questa raccolta fondi, perché tutto il nostro sostegno e quello della sanità pubblica non basta. C’è bisogno di tutti voi!

Se tutti insieme riusciremo a raccogliere la soglia di 55.000 euro, potremo garantire a Silvia almeno 6 mesi in clinica. 
Ma vorremmo andare molto oltre! Se riuscissimo a raggiungere la soglia di 110.000 euro, la permanenza in clinica potrà essere di 1 anno.

È così che, tutti insieme, le permetteremo di avere tutta l’assistenza necessaria per il suo recupero, tornando ad abbracciarci tutti e a farci sorridere come solo lei sa fare.

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Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci” oppure scegliendo una delle ricompense disponibili,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT98D0760113900001069225256 - intestato a Silvia Fiorini.


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Grazie di cuore a tutti coloro che aiuteranno Silvia!

54%
-53 Giorni
Salute e benessere
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Aggiornamento al 12 aprile 2024

Salve a tutti e bentrovati. 

Io e la Katia desideriamo aggiornarvi sul prosieguo del nostro progetto.

Come molti sanno i locali che attualmente ospitano il colorificio, futura sede del nostro bistrot, saranno liberi a partire dal 1 giugno 2024, abbiamo pertanto deciso di variare l'ordine delle opere da porre in essere e nel frattempo portiamo avanti tutte le pratiche burocratiche ed i permessi necessari.

Cominceremo quindi con il cortile interno che ci aiuterà a rendere l'ingresso al ristorante maggiormente accattivante e gradevole.

Di seguito alcuni frame del render pressochè definitivo.

L'effetto che vogliamo ottenere è lo stesso che si ha quando si accede ad un parco tematico, vogliamo che le persone si sentano in vacanza in un luogo "pazzesco" a pochi minuti dalla propria abitazione.

Con questo primo intervento avremo un ambiente esterno molto elegante e gradevole già per la stagione estiva 2024, in modo da far assaporare un vento di novità ai nostri ospiti, presumibilmente da giugno 2024.

Non appena avremo preso possesso dell'ex colorificio partiremo con i lavori di ristrutturazione dell'area bistrot.

Il Bistrò di Mare, sarà questo il concept che svilupperemo, vedrà protagonista un arredamento minimal nei materiali ma confortevole, inclusivo e conviviale. 

L'ambiente sarà informale e luminoso, caratterizzato da materiali naturali, con un grande lucernario che dominerà la sala principale permettendo di modulare la luminosità dell’ambiente.

I pilastri centrali saranno lasciati in cemento grezzo e racchiusi dentro a una teca in cristallo illuminata.

I grandi lampadari arricchiranno gli spazi insieme a lampade a parete dal design anni 50.

I tavoli avranno un piano in legno e la mise en place sarà informale. Il mix di sedie in legno ispirate agli anni 50
renderanno comunque confortevole la permanenza a tavola. 

Un grande bar darà il benvenuto agli ospiti e li intratterrà anche nel dopocena con una offerta di bere miscelato.

Ecco alcune immagini che vi aiuteranno a rendere l'idea.

Completata la zona Bistrò che ci vedrà impegnati per un periodo da 3 a 5 mesi circa, daremo il via alle danze in questo nuovo format di ristorazione; ovviamente vi inviteremo all'inaugurazione e potrete iniziare a spendere i vostri voucher con la relativa ricompensa.

Successivamente chiuderemo l'attuale ristorante per dedicarci alla sua riconfigurazione: infatti realizzeremo il Ristorante Gourmet che vedrà la nostra Chef Katia protagonista delle esperienze che si vivranno in sala.

La zona gourmet avrà un aspetto più elegante, in linea con la proposta gastronomica. Sedute imbottite, tavoli con piano in marmo e piccoli divani creano tavoli riservati e sofisticati.

I colori sono l’arancio mattone del velluto e delle sedute abbinato ad un colore ottanio sulle pareti.

Cambiando l’ingresso dal cortile l’attuale scala potrebbe essere utilizzata come cantina vini.

E un simpatico “carrello cocktail” porterebbe il bar direttamente a tavola dagli ospiti.

Date un po' un'occhiata qui sotto…

Terminata anche questa parte passeremo alla realizzazione della vera e propria attrazione di tutto questo progetto: la Terrazza.

Servono poche parole per descriverla… le immagini parlano da sole.

Bella vero? Tutti coloro a cui l'abbiamo fatta vedere non vedono l'ora di sedersi, strano vero?

Molti dei nostri clienti non hanno potuto partecipare alla festa dei 20 anni e non hanno saputo o si sono dimenticati della nostra iniziativa qui su Eppela, abbiamo pertanto deciso di riaprire la campagna fino al 31 maggio 2024 garantendo una ricompensa intermedia che stimolasse e gratificasse comunque.

Infatti per coloro che parteciperanno entro il 31 maggio 2024 sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 200 x 1,5 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Per noi sarebbe una ulteriore conferma e dimostrazione di fiducia: datevi da fare quindi, c'è spazio per tutti e non vediamo l'ora di ospitarvi nella nostra nuova e super intrigante location.

Un grande abbraccio,

Katia e Francesco.

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Collegno, 17 settembre 2023

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamoci un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° alla fine della campagna sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

24%
-23 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
99 posti per sognare

IL TUO AIUTO ALLA GESTIONE DELLA BOMBONIERA DELLA CULTURA

A Monte Castello di Vibio in Umbria c'è un teatro magico! É il Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo con 99 posti per sognare!  Davvero un gioiellino. É stato costruito nel 1808 da nove famiglie del paese. Si tratta dell’unica testimonianza architettonica in miniatura del teatro settecentesco all’italiana di stile goldoniano.

 

"Da quattro anni il Teatro della Concordia è chiuso. Prima la pandemia e poi i lavori di ristrutturazione necessari per la valorizzazione, funzionalità e sicurezza.  Questo lungo periodo di inattività ha comportato una perdita annuale di oltre 50 mila euro per l'associazione Società del Teatro della Concordia! L'obiettivo che ci siamo posti con questa raccolta fondi è di recuperare parte delle perdite economiche indispensabili per finanziare le attività connesse alla ripresa. Solo così saremo in grado di riaccendere le luci sul palcoscenico di questa magnifica bomboniera della cultura ". (Edoardo Brenci - Presidente Associazione Società del Teatro della Concordia).

 

 

La riapertura del Teatro è imminente poiché i lavori stanno giungendo al termine. Tuttavia con questo lungo periodo di inattività la Società del Teatro della Concordia, associazione che gestisce il teatro, si trova nelle condizioni di non avere i fondi necessari alla ripartenza.

Per questo motivo la nostra associazione lancia la raccolta, per poter riprendere le attività.

Con i primi 15mila euro procediamo al riordino e all’allestimento delle sale del Teatro, potenziamo le collaborazioni di back office, procediamo con piccole azioni di promozione e riaprire per le visite. 

Con l’obiettivo successivo a 37mila euro realizziamo l’evento di riapertura e programmiamo la stagione 2024; sosteniamo i costi dei sevizi tecnici e di front office, realizziamo una più ampia comunicazione di riapertura al mondo del Teatro della Concordia. 

Aiutaci a salvaguardare il Teatro della Concordia e donargli un nuovo inizio! 

La tua donazione, piccola o grande che sia, ci aiuterà ad assicurare che il Teatro della Concordia rimanga in vita, protetto e custodito per amore della cultura e soprattutto per amore delle nuove generazioni.

Insieme a te per riaccendere i riflettori sul palco del Teatro più piccolo del mondo!

Grazie!

CHI SIAMO

Società del Teatro della Concordia è un’Associazione nata dalla passione di un gruppo di volontarie e volontari motivati dalla voglia di valorizzare, tutelare e gestire il Teatro del paese.

Si costituisce nel 1993 quando il Teatro della Concordia, dopo 42 anni di incuria del tempo, venne restaurato dalla Regione Umbria grazie ai fondi europei ridando nuova vita ad uno dei Borghi più Belli d’Italia, Monte Castello di Vibio.

La sua gente era legata al piccolo teatro perché aveva rappresentato il cuore aggregativo del paese fino al dopoguerra.

Alla passione e al senso civico si è affiancata l’operatività dell’Associazione con l’obiettivo di tutelare e far conoscere il Teatro della Concordia. L'economia del territorio, che fino a quel tempo si basava sull'attività contadina, era venuta meno e questo bene culturale poteva costituire la riconversione per lo sviluppo del turismo culturale.

 

HELP US RE-OPEN THE LOCAL CULTURAL GEM: TEATRO DELLA CONCORDIA

In Monte Castello di Vibio, Umbria, there is a magical place! It's Teatro della Concordia, the smallest theatre in the world with just 99 seats! A true gem. It was built in 1808 by nine local families. It represents the only architectural evidence of the 18th-century Italian Goldoni's theatre style on a small scale.

“The Teatro della Concordia has been closed for 4 years now. First, because of the Covid pandemic, and then for necessary renovation works to enhance its functionality and safety. Our fundraising campaign aims to recover part of the essential economic losses to fund activities related to the restart. We’d like to turn the lights back on the stage of this magnificent little gem of culture”.

(Edoardo Brenci - President of the Teatro della Concordia Society Association).

The theatre reopening is upcoming as the works are coming to an end. However, this long period of inactivity means that the Società del Teatro della Concordia, the association that manages the theatre, has run out of funds and needs your help in order to start its activities again.

The purpose of this crowdfunding is to allow us to cover the reopening costs.

We need 15,000 euros to be able to reorganise and to set up the theatre, to enhance back office activities, to do limited promotional activities and to reopen for visits.

We need to reach the target of 37,000 euros to be able to organise a reopening event and a new 2024 cultural season for plays and concerts, to support the technical staff and the logistics that are necessary for any type of events and front office activities, and to carry out wider promotional activities.

Help us preserve the Teatro della Concordia and give it a new start! Any contribution large or small will help ensure that the Teatro della Concordia stays alive, also for future generations.

Only with your help we will be able to turn the lights back on the stage of this magnificent cultural gem.

Thank you!

 

ABOUT US

The Teatro della Concordia Society is an Association born from the passion of a group of volunteers driven by the desire to enhance, protect, and manage the local theatre.

It was established in 1993 when the Teatro della Concordia, after 42 years of neglect, was restored by the Umbria Region using European funds, coming back to life in Monte Castello di Vibio, one of Italy's most beautiful villages.


 

 

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-29 Giorni
Fortitudo - Una storia con la EFFE maiuscola

Chi siamo?

L’Associazione Museo Fortitudo è una associazione senza scopo di lucro, indipendente ed aperta alla partecipazione di tutti gli appassionati della Fortitudo Pallacanestro e della sua grande storia. 

Nata nel settembre 2021 – quale realizzazione del sogno di quattro amici da sempre tifosi della EFFE – l’Associazione Museo Fortitudo si è impegnata in questi anni nel recuperare materiale appartenente alla storia della Fortitudo Pallacanestro, con il grande sogno di restituire tutto alla città attraverso il racconto di questi incredibili 50 anni di storia, “Una storia con la EFFE maiuscola”. 

 

Il nostro obiettivo?

Quello di tramandare la storia ed il patrimonio della Fortitudo Pallacanestro, di incontrare i sogni di tifosi ed appassionati, di valorizzare l’enorme patrimonio di cimeli e memorabilia della Fortitudo Pallacanestro, restituire alla città tutto ciò che è stata la EFFE in questi anni. 

 

Come? Con una grande e memorabile esposizione, in Salaborsa. 

Dal 14 al 29 dicembre 2023 in Salaborsa, nel cuore di Bologna, si terrà la seconda grande esposizione della Fortitudo Pallacanestro: un evento unico, che consente ai grandi tifosi di ripercorrere la storia della EFFE attraverso un percorso espositivo suggestivo caratterizzato da centinaia di memorabilia, cimeli ed oggetti inediti. 

È un progetto di tifosi e per tifosi, un qualcosa di unico e mai fatto da nessun altro: e probabilmente non è un caso che provenga dal mondo Fortitudo. 

📌 Salaborsa / Bologna, (BO)

📅 14-29 Dicembre 2023 

💰︎ Ingresso libero

🎥 https://youtu.be/qxfGmxdJyPo?si=eRjNTgVjDUX24XLz

 

I precedenti. 

Il 13 dicembre 2021, presso lo Spazio Carbonesi, è stata inaugurata la prima esposizione della Fortitudo Pallacanestro. 

Oggi, a distanza di due anni, l'Associazione Museo Fortitudo torna con un progetto ancora più ambizioso: Una storia con la EFFE maiuscola in Salaborsa, nel cuore della città del basket. 

 

Come verranno utilizzati i fondi? 

L’obiettivo del crowdfunding è di coprire l'ultima parte dei costi dell’evento.

Fino a questo momento, noi di Associazione Museo Fortitudo abbiamo fatto con le nostre forze, supportati dai partner che ci hanno sostenuto. 

Ma ora il Grande Sogno ha bisogno anche di VOI. 

In particolare, questi sono tutti i costi che, complessivamente, abbiamo coperto e dovremo coprire: 

  • Hostess: 3.220,00 €
  • Security: 1.955,00 €
  • Allestimenti: 16.000 €
  • Comunicazione: 1.500 €
  • Eventi 2.500 €

A traguardo raggiunto, le ulteriori somme verranno utilizzate per sostenere i progetti e le attività della Associazione Museo Fortitudo: per acquistare ulteriori cimeli, per ampliare la collezione esistente, per organizzare future esposizioni e trovare un luogo sicuro in cui raccogliere tutto il materiale prezioso, etc.

 

E tu? Fortitudino e non, puoi fare la differenza.

Con le nostre forze siamo arrivati fino a qui, ma abbiamo bisogno anche di te e del tuo aiuto, per rendere eterna ed indimenticabile la storia della EFFE. 

Diventa anche tu parte, dall’interno, di questo Grande Sogno: la tua donazione può fare la differenza. 

Ti aspettiamo in Salaborsa, dal 14 al 29 dicembre!! 🏀🏀

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-12 Giorni
SOS Agripunk

VVV +++ ENGLISH TEXT BELOW  +++ VVV

Ciao, siamo Agripunk!

Siamo un’associazione senza scopo di lucro che da 10 anni porta avanti un progetto di riconversione di un ex allevamento intensivo in spazio sociale e rifugio antispecista.

Ci troviamo ad Ambra, provincia di Arezzo, dove abitiamo insieme a circa 100 persone di specie diverse, tutte libere dallo sfruttamento zootecnico.

Non riceviamo sovvenzioni pubbliche per quello che facciamo, tutta la nostra sussistenza si basa sul volontariato, sulle iniziative in sede ed altrove e sulla solidarietà della comunità transterritoriale che ci attraversa e ci sostiene.

Per tutta una serie di problematiche le iniziative in sede sono sospese da molti mesi quindi ci troviamo ad avere molte entrate in meno.

Questa raccolta fondi servirà a coprire spese arretrate importanti come l’affitto della sede e il cibo delle maialine rifugiate.

Grazie anche al tuo aiuto riusciremo a coprire tutte le spese fino a giugno 2024, sia gli affitti che le spese per le verdure e il fieno per capre, pecore e mucche.

La tua partecipazione è veramente importante per permetterci di andare avanti nonostante le difficoltà.

VVV +++ FOR ENGLISH TEXT CLICK “Mostra di più” BELOW  +++ VVV

Hi, we are Agripunk!

We are a non-profit association that for 10 years has been carrying out a project to convert a former intensive farming into a social space and anti-speciesist refuge.

We are in Ambra, province of Arezzo, where we live together with around 100 people of different species, all free from zootechnical exploitation.

We do not receive public subsidies for what we do, our entire livelihood is based on volunteering, on initiatives at headquarters and elsewhere and on the solidarity of the transterritorial community that crosses us and supports us.

Due to a whole series of problems, on-site initiatives have been suspended for many months so we find ourselves having a lot less income.

This fundraiser will help cover important outstanding expenses such as rent for the venue and food for the refugee pigs.

Thanks also to your help we will be able to cover all expenses until June 2024, both rent and expenses for vegetables and hay for goats, sheep and cows.

Your participation is truly important to allow us to move forward despite the difficulties.

27%
-32 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianzeLotta contro il cambiamento climatico
Milleruote, nuove carrozzine per nuovi atleti

Quando in una ragazza o un ragazzo con disabilità scatta la scintilla e sceglie l’avventura del basket in carrozzina, arriva presto uno tra i momenti più importanti per avviare il suo percorso di crescita, miglioramento e divertimento.

È il momento della acquisizione della carrozzina da gioco, che è sempre personalizzata in base alla struttura fisica dell’atleta, alla sua disabilità e alle condizioni di maggiore comfort che possono consentirgli di dare il meglio in campo.

Oltre ad essere tutte diverse tra loro e altamente personalizzate, quindi, le carrozzine da gioco sono dei veri e propri capolavori della tecnica e dell’ingegneria del movimento.

Il Santa Lucia Basket acquista presso fornitori specializzati le carrozzine per tutti gli atleti che scelgono di unirsi alla squadra, per permettere loro di allenarsi da subito nelle migliori condizioni possibili.

Solo nel 2023, la Società ha acquistato quattro nuove carrozzine per giocatori e giocatrici esordienti.

Nuove carrozzine per nuovi atleti

Grazie al grande numero di vittorie collezionate negli anni, la fama del Santa Lucia Basket Roma è cresciuta a dismisura. Sono sempre di più infatti le richieste di adesione alla squadra da parte di persone con disabilità motoria.

Per poter permettere all’associazione di far entrare nuove persone in squadra c’è bisogno di nuove sedie a rotelle da basket! Le sedie a rotelle da basket sono dotate di un telaio leggero, agile e ad alte prestazioni. Includono inoltre paraurti ad alta resistenza ideale per questo tipo di sport. Le ruote sono inclinate per permettere una grande stabilità evitando ribaltamenti. Inoltre, offrono un'ampia gamma di movimenti, ottimo per aumentare la velocità di gioco.

Quindi, le carrozzine da gioco sono dei veri e propri capolavori della tecnica e dell’ingegneria del movimento. Per questo, a seconda delle caratteristiche dell’atleta, il costo medio di una carrozzina da basket è di circa 5.000 euro.

Ogni anno, la Società si impegna ad acquisire un numero di carrozzine adeguato a far fronte alla consistente richiesta di ingresso nel team di ragazze e ragazzi con disabilità: solo per la stagione sportiva 2022-2023 sono state acquisite presso fornitori specializzati sette carrozzine da gioco destinate ai nuovi atleti che hanno scelto di unirsi alla squadra, per permettere loro di allenarsi da subito nelle migliori condizioni possibili.

Per il 2024 è prevista l’acquisizione di due nuove carrozzine da gioco.

La dotazione di carrozzine personalizzate consentiranno a nuovi atleti di allenarsi al massimo delle proprie potenzialità e prendere parte insieme agli altri atleti del Santa Lucia Basket a competizioni nazionali e internazionali, opportunità impareggiabili di confronto con il mondo dello sport paralimpico e di crescita personale in un ambiente inclusivo e gratificante.

Il Santa Lucia Sport di Roma

Dagli anni Sessanta il Santa Lucia Sport di Roma ha espresso la squadra di basket in carrozzina più forte di tutti i tempi nello sport per disabili: il Santa Lucia Basket.

Con 21 scudetti, 12 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane, 3 Coppe dei Campioni, 3 Coppe Vergauwen, 2 Scudetti e 3 Supercoppe del settore giovanile, il Santa Lucia Basket vanta un palmares di titoli nazionali e internazionali superiore a tutte le formazioni italiane di sport olimpico e paralimpico.

Dal 2016 la società appartiene agli stessi giocatori, ceduta gratuitamente dallo storico Presidente Luigi Amadio, a seguito di una diffusa mobilitazione popolare indirizzata a tenere in vita la squadra dopo la rinuncia dello stesso Presidente.

Dal 2018 il Santa Lucia Sport, disputa allenamenti e partite presso l’attuale impianto di Via Gennaro Pasquariello di Roma. In questa fase, la Società ha ancora due formazioni: quella di Serie A, e la squadra cadetta dei giovani di Serie B.

Nel 2020, a causa della pandemia il Presidente e atleta Mohamed “Giulio” Sanna Ali decide, per insostenibilità dei costi, di rinunciare alla Serie A. Conserva invece la formazione di serie B come risposta alla richiesta proveniente dai giocatori e dalle giocatrici, dalle rispettive famiglie e dalla comunità che la squadra continua a raccogliere attorno alla propria missione di promozione sportiva e sociale.

Come risultato dello straordinario impegno profuso dal team costruito da Sanna, nella stagione 2022-2023 il Santa Lucia si qualifica ai playoff e arriva in finale, superato però dalla formazione di Parma. Tuttavia, per la rinuncia dello stesso Parma e di alcune altre società di serie A, il Santa Lucia dalla stagione 2023-2024 torna a disputare il campionato maggiore.

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-4 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianze
Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio

Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio” è un progetto che ha a cuore il sostegno e la cura dei figli e delle figlie delle donne vittime di femminicidio
 

CHI SIAMO

A Padova c'è un gruppo di donne che lavora da anni affinché la violenza contro le donne non continui ad essere un fatto normale. Siamo psicologhe, avvocate, esperte in diritti umani e volontarie del Centro Veneto Progetti Donna, l'associazione che gestisce i Centri antiviolenza della provincia. Da più di 30 anni offriamo sostegno psicologico e legale e offriamo accoglienza e protezione alle donne coinvolte in situazioni di violenza, ai loro figli e alle loro figlie

Solo nel 2023 abbiamo accolto 1.210 donne: ogni caso per noi è una priorità e ogni donna ha la sua storia. 

Se il femminicidio rappresenta l’atto estremo della violenza contro le donne, diventare orfano ne è l’estrema conseguenza. Nel 2022 prende quindi avvio il progetto “Orphan of Femicide - Invisible Victim”. Insieme ad associazioni e Centri antiviolenza del nord est, sosteniamo i figli e le figlie delle donne vittime di femminicidio e le loro famiglie, per poter superare insieme gli ostacoli psicologici, giuridici, economici che possono incontrare e che impediscono ad orfani ed orfane e a chi si prende cura di loro di ritrovare la serenità dopo il trauma del femminicidio. 

Da questo nasce quindi la campagna “Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio”. Perché bambini e bambine sono le "vittime" collaterali di questo fenomeno.

Ad oggi infatti si stima che ci siano circa 2000 orfani ed orfane di femminicidio in Italia. Parliamo di stima perché non ci sono dati precisi. Inoltre ai figli e alle figlie delle donne vittime di femminicidio manca il supporto necessario per affrontare il trauma di ciò che hanno subito. Sappiamo che spesso bambini e bambine assistono al femminicidio della madre e che nella maggior parte dei casi l’autore è loro padre. E se non vi assistono, a volte sono loro a ritrovare il corpo della propria mamma. La maggior parte di loro è poi affidata ai nonni materni, che a loro volta devono affrontare le conseguenze dell’aver appena perso una figlia. 

Il progetto “Il futuro che cresce: insieme per orfani e orfane di femminicidio” da anni affronta queste sfide per poter ridare ad orfani ed orfane e a chi si prende cura di loro la serenità dopo il trauma che hanno vissuto. 

L’OBIETTIVO DELLA CAMPAGNA

L’obiettivo di questo progetto è in primis offrire supporto a orfani e orfane di femminicidio, dalle prime fasi dell’emergenza al sostegno a lungo termine a loro e alle famiglie affidatarie. 

Quello che questo progetto si prefigge di fare è dare a orfani e orfane un futuro che possa andare oltre il trauma subito: noi operatrici sappiamo che davanti a noi non abbiamo solo i figli e le figlie delle donne vittime di femminicidio, ma abbiamo bambini e bambine, ragazzi e ragazze che hanno davanti un futuro ancora da costruire. 

Per questo il progetto offre loro un supporto psicologico, per elaborare ciò che hanno vissuto, gli anni di violenza sulla propria madre, e il femminicidio stesso a cui potrebbero aver assistito. Noi operatrici forniamo questo supporto già nelle prime 24 ore successive al femminicidio, per accompagnare gli orfani, le orfane e le loro famiglie nelle prime fasi del lutto. Ci occupiamo poi del sostegno legale per affrontare insieme tutti gli ostacoli amministrativi, burocratici e giudiziari che incontreranno lungo la strada. 

Attraverso il progetto “Il futuro che cresce” supportiamo i ragazzi e le ragazze (anche economicamente) nel loro percorso scolastico o aiutando i più grandi ad inserirsi nel mondo del lavoro, tramite formazioni e tirocini

Per poter offrire questo supporto ai figli e alle figlie delle donne vittime di femminicidio, abbiamo bisogno di raggiungere gli orfani e le orfane che oggi si trovano ancora da soli e da sole ad affrontare le conseguenze di ciò che hanno vissuto. Per questo il progetto prevede anche la ricerca attiva e il contatto con i minori e le loro famiglie affidatarie presenti nella provincia, per far conoscere il progetto e avviare una relazione di fiducia. 

Ad oggi, il nostro progetto sostiene già 16 ragazzi e ragazze presenti in 5 regioni del nord est. Grazie al vostro aiuto in questa raccolta fondi, contribuirete a supportare in modo concreto altri 5 orfani di femminicidio presenti nel nostro territorio di Padova.

Il futuro che cresce è il loro, ma noi saremo al loro fianco lungo il cammino.

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-4 Giorni
Salute e benesserePace, giustizia e istituzioni solide