L’AMAVO TROPPO E LE HO SPARATO / Un quaderno per contrastare la violenza di genere
Torino, Italia
Cultura
Obiettivi:
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze

PREMESSA
"L'approccio artistico permette di interrogare i fatti della società con la necessaria distanza e di rispondervi investendo pienamente i nostri corpi, le nostre emozioni, il nostro pensiero.”
Jean-Pierre P., partecipante al workshop Archives Brûlantes

[ Eng below ]

La scorsa estate, l’artista Irene Pittatore e la formatrice Isabelle Demangeat si trovavano sulle Alpi Marittime francesi a studiare atti di processi per femminicidio a partire dalla metà dell'Ottocento, in vista di un workshop sulla violenza di genere. Mentre le dichiarazioni di accusati e testimoni scorrevano sotto i loro occhi, con posizioni assolutorie nei confronti di un crimine considerato ‘’passionale’’, sulle loro teste elicotteri della Gendarmerie pattugliavano i dintorni di Gréolières in cerca di un uomo armato, in fuga nei boschi dopo aver ucciso la compagna.
Negli stessi giorni, al telefono, una collega italiana, minacciata di morte da suo fratello, cercava di farsi assegnare una residenza fittizia per tutelare la propria incolumità.
La storia, le geografie, il presente. Il senso di un assedio. 
La persistenza della violenza degli uomini sulle donne. Che fare?


Fonti: Archivio di Stato di Firenze, Tribunale di Firenze. Atti in materia penale.
Processi d’Assise, 1904 e 1888 / Archives Départementales du Var, 1847. 

IL PROGETTO
L’amavo troppo e le ho sparato è un quaderno d’artista interattivo e transmediale frutto di questo senso di asfissia e mosso dal desiderio di unire le forze e i più efficaci strumenti per contrastare la violenza di genere. Il progetto è concepito da un’artista e giornalista pubblicista italiana - Irene Pittatore - e da una formatrice e coach francese, con esperienza internazionale nel campo dell'inclusione e della diversità - Isabelle Demangeat.
Il tuo contributo, unito a quello della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, consentirà di mettere a punto la prima edizione - a diffusione gratuita per scuole e associazioni - del quaderno d’artista in versione e-book, ovvero di sviluppare un set di strumenti di natura artistica e pedagogica per favorire il riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere, spesso condivise inconsapevolmente, e delle sue manifestazioni per imparare a contrastarle. Il quaderno, bilingue (italiano e inglese), sarà progettato avvalendosi delle competenze e dell’esperienza di donne che hanno subito violenza, così come di professioniste/i internazionali afferenti un ampio spettro di discipline: storia, sociologia, psicologia, medicina legale, giurisprudenza, arte, letteratura, pedagogia.
 
I NOSTRI OBIETTIVI
➜ Creare occasioni di riflessione e confronto sulla violenza di genere e le sue radici, intesa come fatto strutturale;
➜ coinvolgere persone giovani mettendo a loro disposizione su territorio nazionale e internazionale uno strumento educativo e di sensibilizzazione bilingue, facile da utilizzare, di semplice reperibilità e attrattivo, grazie ad un approccio di educazione 4.0, che sfrutta le potenzialità del digitale sia per la fruizione sia per la distribuzione;
➜ supportare il lavoro di insegnanti e personale educativo sulla prevenzione della violenza di genere con strumenti formativi innovativi di natura artistica e scientifica;
➜ favorire consapevolezza e riconoscimento delle dinamiche di violenza cui si è esposte/i, così da imparare a contrastarle in un percorso che indaga le modalità di relazione interpersonale attraverso strumenti immersivi di natura artistica che attivano l’intelligenza emotiva e creativa.

COME SARÀ  FATTO IL QUADERNO
I contenuti comprenderanno contributi narrativi, visuali, sonori e video (attivabili anche attraverso QR codes):
➜ interviste e interventi scientifici nell’ambito della psicologia, della pedagogia, della medicina legale, del diritto;
➜ fonti d’archivio: stralci di storici processi per uxoricidio che aiutino a rilevare la ricorrenza della violenza di genere (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon);
➜ format artistici interattivi: si vedano a titolo di esempio, Ponti ad arte di Tea Taramino e il workshop Archives brûlantes - Femminicidi nella storia di Isabelle Demangeat e Irene Pittatore;
➜ poster e contenuti formativi stampabili da affiggere in classe o presso le sedi delle associazioni;
➜ un manifesto dedicato alla prevenzione, elaborato collettivamente dalle autrici e autori del Quaderno aperto al contributo di lettori e lettrici;
➜ call to actions (inviti all’azione, alla partecipazione individuale o di gruppo);
➜ pagine bianche da scrivere sotto forma di diario personale stimolate da domande/ immagni/ giochi di ruolo;
➜ sezioni aperte da compilare con interviste e ricerche;
➜ esercizi individuali e di gruppo, test;
➜ pagine dedicate a schizzi per campagne contro la violenza di genere;
➜ tracce per laboratori di consapevolezza.
A titolo esemplificativo, si tratta di una pubblicazione che si situa fra il Manuel d'activisme féministe di Sarah Constantin ed Elvire Duvelle-Charles e i libri interattivi di Keri Smith.
 


A CHI È DESTINATO?
La nostra idea è che il quaderno d’artista possa essere usato sia da lettori e lettrici autonomamente a partire dai 12 anni, sia da personale docente e professioniste/i che si occupano di contrasto alla violenza, come strumento di formazione e supporto per l’analisi dei ruoli di genere e dell'immaginario legato alla virilità, che porta con sé assegnazioni e ingiunzioni sociali in cui la violenza raramente è messa in discussione, se non nel momento in cui diventa reato.
La distribuzione dell’e-book coinvolgerà le associazioni e le scuole che ne faranno richiesta, a partire dalle 19 associazioni della rete SAFE del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS presenti su tutto il territorio nazionale e le loro reti locali a livello regionale, quantificabili in un numero di 100 scuole, 40 luoghi di aggregazione, 25 associazioni sportive e 130 associazioni partner.

PERCHÉ UN CROWDFUNDING?
Pensiamo che la violenza di genere ci riguardi tutte/i e che è importante che ciascuna/o si impegni nel contrasto e nella lotta, secondo le proprie possibilità. Contiamo su di te!

CHE RICOMPENSA RICEVERAI SE DONI?
La serie di ricompense che abbiamo scelto di donare a chi vorrà sostenere il progetto è ideata dall'artista Irene Pittatore a partire da fondi d’archivio forensi e giornalistici (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon), con il layout di Studio Grand Hotel. 
A questa linea si aggiungono un’opera in edizione limitata di Irene Pittatore e consulenze online con la formatrice e coach Isabelle Demangeat di Fit for Culture e con Stefania Doglioli del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile.
Le ricompense potranno essere ritirate al Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile a Torino, da Fit for Culture a Berlino e alla libreria Vigna LGBT et féminisme a Nizza. Per chi dona da altre città, sarà possibile organizzare delle spedizioni. 

COME USEREMO I FONDI RACCOLTI?
I fondi raccolti con questo crowdfunding finanzieranno la prima edizione del quaderno d’artista L’amavo troppo e le ho sparato, in versione e-book. Questo sarà possibile se le donazioni arriveranno alla soglia stabilita di 5.000 €, altrimenti dovremo restituirle. Questi 5.000 €, ai quali si aggiungeranno i 5.000 € erogati dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, ci permetteranno di mantenere gratuita la distribuzione dell’e-book a scuole e organizzazioni, fondamentale per garantire a tutte/i l’accesso a questo strumento formativo.

VUOI SOSTENERCI IN UN ALTRO MODO?
Partecipare al crowdfunding è il modo più diretto per sostenerci, ma non l'unico. Scrivere articoli su questo progetto, segnalare la raccolta fondi a persone sensibili al tema, condividerla sui social, far conoscere il progetto a organizzazioni e scuole che potrebbero aderirvi, sono contributi importanti!

CHI SIAMO?
L’amavo troppo e le ho sparato è un progetto sostenuto dal Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, con sede a Torino, che svolge da 26 anni attività di contrasto alla violenza di genere attraverso azioni di ricerca, formazione ed educazione. Ci occupiamo di progetti finalizzati alla realizzazione delle pari opportunità e non discriminazione. Presso la sede è consultabile una biblioteca specializzata nella saggistica delle donne il cui catalogo è inserito nella rete del Sistema Bibliotecario Nazionale (ISBN) e nel circuito delle Biblioteche Civiche Torinesi. Collaboriamo con Università, Terzo settore, imprese e Istituzioni. Dal 2018 realizziamo il progetto SAFE per l’educazione alle relazioni con l’obiettivo di promuovere un’educazione libera da stereotipi e pregiudizi, valorizzare gli aspetti formativi delle relazioni familiari, interiorizzare e tradurre nel proprio vissuto l’idea dell’identico valore di tutti gli esseri umani e contrastare violenza e (cyber)bullismo. SAFE, attraverso alleanze tra profit e non profit, alimenta un fondo per fornire ad una rete di 19 nodi territoriali, presenti in ogni regione italiana, strumenti finanziari, comunicativi e didattici per realizzare interventi educativi di prevenzione alla violenza di genere nelle scuole e nei luoghi di aggregazione, nelle aziende e organizzazioni.

Irene Pittatore (1979, Torino) sviluppa progetti artistici dalla forte natura partecipativa per università, musei, imprese, servizi socio-sanitari, pubblicazioni e riviste in un percorso che intende l’arte come agente di emancipazione, cura e individuazione. Ha realizzato progetti, performance e interventi per Artissima, Aspesi, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Torino), Festival Orizzonti Verticali nel giardino della Galleria Continua a San Gimignano (SI), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella), Museo MACRO (Roma), ArtVerona (Verona), Museo di Palazzo Grimani (Venezia) Arts Santa Mònica (Barcellona), Es Baluard Museum (Palma di Maiorca), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM e Aix- Marseille Université), Festival In&Out con la partecipazione di Villa Arson (Nice), Resò a Capacete (Rio de Janeiro e San Paolo), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF. 

Isabelle Demangeat (1958, Algeri) ha 27 anni di esperienza nel coaching, nella formazione e nello sviluppo della diversità e inclusione. Prima di mettersi in proprio, è stata responsabile dei programmi di pari opportunità e di diversità, per 2500 dipendenti di una società di servizi. Lavora in aziende e organizzazioni internazionali. La sua carriera l'ha portata a esplorare diversi aspetti dell'interculturalità e della diversità. Lavora in quattro lingue in Europa, India e altri 30 paesi. Ha vissuto tra Francia, Germania, Italia, Svizzera e ha spesso soggiornato in diverse regioni dell’India. Ha contribuito a numerose pubblicazioni internazionali sull'interculturalità e la diversità, così come sulla leadership e l'organizzazione del lavoro in team multi-sito.

QUALI ORGANIZZAZIONI CREDONO IN NOI E CI SUPPORTANO?
L'amavo troppo e le ho sparato ha ottenuto il patrocinio del Politecnico di Torino. Sarà edito da Capovolte, una casa editrice indipendente nata ad Alessandria nel 2019, impegnata nel contrasto alla violenza di genere con un'ampia rete sul territorio nazionale. Pubblica testi dedicati alle donne e ai femminismi. Alla scelta di pubblicare libri a prezzo accessibile, si affianca la decisione di veicolare contenuti teorici importanti, raggiungendo anche contesti esterni dall'Accademia. Nata con due collane, "Ribelle - fiori che rompono l'asfalto", di taglio sociopolitico, e "Dinamica", dedicata a una narrazione femminista dello sport, nel 2020 ha inaugurato "Intersezioni", collana di pensiero femminista internazionale, con uno sguardo particolare al femminismo Nero e decoloniale. Nel 2022 ha aperto alla narrativa e alla poesia con la collana La Po Ra (Latitudini, Poesia, Raccontarsi). 

Supervisione scientifica e operativa al progetto sono garantite dalla collaborazione di:

Associazione ONLUS Fermata d’Autobus di Torino, che offre dal 1998 accoglienza e cure a chi presenta un quadro di disagio psicologico e psichico accompagnato da forme di dipendenza patologica. In particolare, all’interno del circuito di cura dell’associazione, è attiva la comunità Fragole Celesti, una comunità terapeutica che si occupa della doppia diagnosi nelle donne vittime di abusi, maltrattamenti e violenze. La struttura dispone di 12 camere singole e di un'ampia sala comune multiuso (studio, ricevimento, riunioni) fornita di angolo cottura.

Forme in bilico APS, un'associazione culturale di promozione sociale fondata nel 2017 con sede a Torino per promuovere una circolazione di idee tra i mondi dell’educazione, dell’arte, della scuola e della terapia - formata dal sodalizio fra professionisti provenienti dai diversi ambiti e da differenti nazioni, quale sviluppo e consolidamento di collaborazioni pluriennali.

Apid Imprenditorialità Donna nasce nel 1989 su spinta delle imprenditrici aderenti ad Api Torino. L’associazione ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell'imprenditoria femminile attraverso il rafforzamento e la valorizzazione professionale e di networking delle imprenditrici. I suoi servizi sono legati alla rappresentanza delle istanze delle PMI del territorio, ad attività di lobby e networking, allo sviluppo e sostegno delle imprese femminili, alla partecipazione a bandi UE e gare per le imprese. Dal 2016 Apid sostiene progetti a impatto sociale e collabora con la rete SAFE e altri stakeholder per la diffusione di una cultura del rispetto e della non violenza all'interno delle aziende. 

La prima presentazione pubblica del progetto, che sarà l’occasione per avviare le attività educative laboratoriali presenti nel quaderno d’artista e per presentare in mostra i contenuti transmediali del quaderno, si avvarrà della sede e dell’expertise del Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, da oltre 25 anni impegnata a favore dell’arte e della cultura contemporanee. Nei laboratori concepiti dal Dipartimento, diversi pubblici in visita condividono uno spazio di ispirazione e creatività.

La progettazione grafica di L’amavo troppo e le ho sparato sarà sviluppata da Studio Grand Hotel, studio creativo multidisciplinare con sede a Torino, diretto da Paolo Berra e Christel Martinod. SGH collabora prevalentemente con enti e associazioni del mondo dell’arte e della cultura. Fornisce servizi di graphic design e art direction attraverso una progettualità in dialogo con i committenti, alla ricerca di soluzioni grafiche semplici ed evocative, con un profondo approccio concettuale.


 

[ ENGLISH VERSION ]

PREMISE
"The artistic approach allows us to question the facts of society with the necessary distance and to respond to them by fully investing our bodies, our emotions, our thinking."
Jean-Pierre P., participant in one of the Archives Brûlantes workshops.

Last summer, artist Irene Pittatore and trainer Isabelle Demangeat were in the French Alpes-Maritimes studying acts of femicide trials from the mid-19th century onwards for a workshop on gender-based violence. While the statements of defendants and witnesses flowed before their eyes, with exculpatory positions towards a crime considered ''passionate'', over their heads, Gendarmerie helicopters patrolled the surroundings of the village of Gréolières in search of a gunman, fleeing into the woods after killing his partner. On the same days, an Italian colleague, threatened with death by her brother, was trying to obtain a fictitious residence to protect her safety. History, geography, the present. The sense of a siege. The persistence of men's violence against women. What to do?

THE PROJECT
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much and I Shot Her) is an interactive, trans-media artist's notebook born out of this sense of asphyxiation and driven by the desire to join forces and the most effective tools to combat gender-based violence. The project is conceived by an Italian artist and journalist - Irene Pittatore - and a French trainer and coach with international experience in the field of inclusion and diversity - Isabelle Demangeat.
Your contribution, together with that of the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will make it possible to finalise the first edition - to be distributed free of charge to schools and associations - of the artist's notebook in an digital version, i.e. to develop a set of artistic and pedagogical tools to encourage the recognition of the cultural roots of gender-based violence, often unconsciously shared, and its manifestations in order to learn how to counter them. The notebook, which is bilingual (Italian and English), will be designed using the expertise and experience of women who have suffered violence, as well as international professionals from a broad spectrum of disciplines: history, sociology, psychology, forensics, law, art, literature and pedagogy.

OUR GOALS
➜ to create opportunities for reflection and discussion on gender-based violence and its roots, understood as a structural fact
➜ to involve young people by making available a bilingual, user-friendly, attractive educational tool which, thanks to a 4.0 education approach, raises awareness and exploits the potential of digital technology for both use and distribution
➜ to support teachers and educational staff for their work on the prevention of gender-based violence by offering innovative, artistic and scientific tools
➜ to foster awareness and recognition of the dynamics of violence to which one is exposed, so as to learn how to counter them in a pathway that investigates interpersonal relationship modes through immersive artistic tools that activate emotional and creative intelligence.

WHAT THE NOTEBOOK WILL LOOK LIKE
The content will include narrative, visual, audio and video contributions (to be also activated via QR codes):
➜ interviews and scientific interventions in the fields of psychology, pedagogy, forensics, law;
➜ archive sources: excerpts of historical uxoricide trials that help to detect the recurrence of gender-based violence (State Archives of Florence, Turin, Toulon);
➜ interactive artistic formats: see for example, Bridges to Art by Tea Taramino and the performance-workshop  Archives Brûlantes - Femicides in History by Isabelle Demangeat and Irene Pittatore;
➜ posters and printable educational content to be put up in the classroom or at the associations' premises;
➜ a poster dedicated to prevention, drawn up collectively by the authors of the Notebook and open to contributions from readers;
➜ calls to actions (for individual and groups);
➜ blank pages to write in the form of a personal diary stimulated by questions/images/role-plays;
➜ open sections to be filled in with interviews and research;
➜ individual and group exercises, tests;
➜ pages dedicated to sketches for campaigns against gender-based violence;
➜ tracks for awareness workshops.
As references, this is a publication that lies between the Manuel d'activisme féministe by Sarah Constantin and Elvire Duvelle-Charles and the interactive books by Keri Smith.

WHO IS IT INTENDED FOR?
Our idea is that the e-book can be used independently both by male and female readers from the age of 12, and by teaching staff and professionals involved in the fight against violence, as a training and support tool for the analysis of gender roles and the imaginary linked to virility, which carries with it social assignments and injunctions in which violence is rarely questioned, except when it becomes a crime.
The distribution of the e-book will involve the associations and schools that request it, starting with the 19 associations of the  SAFE network of Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS present throughout Italy and their local networks at the regional level, quantifiable in a number of 100 schools, 40 locations, 25 sports associations and 130 partner associations.

WHY CROWDFUNDING?
We think that gender-based violence affects us all and that it is important for each of us to get involved in combating and fighting it, according to our possibilities. We count on you!

WHAT REWARD WILL YOU RECEIVE IF YOU DONATE?
The series of rewards we have chosen to donate to those who wish to support the project is designed by artist Irene Pittatore starting from forensic and journalistic archive funds (State Archives of Florence, Turin, Toulon), with a layout by Studio Grand Hotel. 
A limited edition artwork by Irene Pittatore and online consultations with trainer and coach Isabelle Demangeat of Fit for Culture and Stefania Doglioli of the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile (Study and Documentation Centre for Women's Thought) will be added to this line.
The rewards can be collected at the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile in Turin, at Fit for Culture in Berlin and at the Vigna LGBT et féminisme bookshop in Nice. For those donating from other cities, it will be possible to organise shipments. 

HOW WILL WE USE THE FUNDS RAISED?
The funds raised through this crowdfunding will finance the first digital edition of the artist's notebook L'amavo Troppo e Le Ho Sparato. This will be possible if the donations reach the established threshold of €5,000, otherwise we will have to return them. These € 5,000, to which will be added the € 5,000 provided by the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will allow us to keep the e-book's distribution free of charge to schools and organisations, which is essential to guarantee access to this educational tool for all.

WOULD YOU LIKE TO SUPPORT US IN ANOTHER WAY?
Participating in crowdfunding is the most direct way to support us, but not the only one. Writing articles about this project, reporting the fundraising to people sensitive to the issue, sharing it on social media, making the project known to organisations and schools that might join it, are important contributions!

WHO ARE WE?
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much And I Shot Her) is a project supported by the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, based in Turin, which has been carrying out activities against gender-based violence for 26 years through research, training and education. The Center deals with projects aiming at the realisation of equal opportunities and non-discrimination. It collaborates with universities, the third sector, businesses and institutions. Since 2018, the Center has been implementing the SAFE project for relationship education with the aim of promoting an education free from stereotypes and prejudices, enhancing the formative aspects of family relationships, internalising and translating into one's own experience the idea of the identical value of all human beings and opposing violence and (cyber)bullying. SAFE, through alliances between for-profit and non-profit organisations, feeds a fund to provide a network of 19 territorial nodes, spread in all Italian regions. It provides financial, communicative and didactic tools to carry out educational interventions for the prevention of gender-based violence in schools and other locations for the public, in companies and organisations.

Irene Pittatore (1979) is an artist and journalist based in Turin (Italy). She develops art projects with a strong participatory nature for universities, museums, businesses, social services, books and magazines, considering art as an agent of emancipation, individuation and care. Her projects, performances, interventions have been presented/exhibited at Artissima, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Turin – IT), Aspesi (Milan – IT), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella – IT), Museo MACRO (Rome – IT), Orizzonti Verticali Festival in the garden of the Galleria Continua in San Gimignano (Siena – IT), ArtVerona (Verona – IT), Museo di Palazzo Grimani (Venice – IT), Arts Santa Mònica (Barcelona – SP), Es Baluard Museum (Palma de Mallorca – SP), Festival In&Out with the participation of Villa Arson (Nice – FR), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM and Aix-Marseille Universitè – FR), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF.

Isabelle Demangeat (1958, Alger) has 27 years of experience in diversity and inclusion coaching, training and development. Before setting up her own business, she was responsible for equal opportunities and diversity programmes for 2500 employees of a service company. She works for several international companies and non for profit institutions. Her career has led her to explore different aspects of interculturality and diversity. She works in four languages in Europe, India and 20+ other countries. She has lived in France, Germany, Italy, Switzerland and has often stayed in different regions of India. She has contributed to numerous international publications on interculturality and diversity, as well as on leadership and organising work in multi-site teams.

WHICH ORGANISATIONS BELIEVE IN US AND SUPPORT US?
I Loved Her Too Much And I Shot Her has obtained the patronage of the Politecnico di Torino. It will be published by Capovolte, an independent publishing house, committed to combating gender-based violence with a wide national and international network. It publishes texts dedicated to women and feminisms. Founded with two series, 'Rebel - flowers that break the asphalt', with a socio-political slant, and 'Dynamics', dedicated to a feminist narrative of sport, in 2020 it inaugurated 'Intersections', a series on international feminist thought, with a particular focus on Black and decolonial feminism. In 2022, it opened up to fiction and poetry with the series La Po Ra (Latitudes, Poetry, Storytelling).

Scientific and operational supervision of the project is guaranteed by the collaboration of:

Associazione ONLUS Fermata d’Autobus in Turin, which since 1998 has been offering reception and care to those with psychological and psychic distress accompanied by forms of pathological dependency. In particular, the association established a therapeutic community that deals with the dual diagnosis of women victims of abuse, mistreatment and violence. 

Forme in bilico APS, a cultural association of social promotion founded in 2017 based in Turin to promote a circulation of ideas between the worlds of education, art, school and therapy - formed by the association of professionals from different fields and different countries, as a development and consolidation of multi-year collaborations.

Apid Imprenditorialità Donna was founded in 1989 at the instigation of the female entrepreneurs who are members of Api Torino. The association's objective is to contribute to the development of female entrepreneurship through the professional strengthening and networking of female entrepreneurs. Its services are related to representing the needs of SMEs in the area, lobbying and networking, developing and supporting women's businesses, and participating in EU calls for tenders and business competitions. Since 2016, Apid has been supporting social impact projects and collaborating with the SAFE network and other stakeholders to spread a culture of respect and non-violence within companies. 

The first public presentation of the project, which will be the occasion to launch the educational workshop activities in the artist's notebook and to present the trans-media contents of the notebook in the exhibition, will be hosted by the Educational Department of Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, which has been committed to contemporary art and culture for over 25 years.

The graphic design of I Loved Her Too Much And I Shot Her will be developed by  Studio Grand Hotel, a multidisciplinary creative studio based in Turin, directed by Paolo Berra and Christel Martinod. SGH collaborates mainly with organisations and associations in the world of art and culture.

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Aggiornamenti (2)
07 February 2024

Care sostenitrici e cari sostenitori del progetto L’amavo troppo e le ho sparato,

il 2023 è stato un anno di lavoro intenso e di nuove alleanze!
Vogliamo condividere con voi 4 importanti tappe del processo di costruzione del quaderno d’artista: 

1. la progettazione di un workshop itinerante ha permesso a più di 200 persone - in particolare studenti e studentesse - in Italia (Torino e Grugliasco), Francia (Brest) e Germania (Berlino) di lavorare attivamente sul riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere a partire da storici articoli e atti di processi per violenza domestica e femminicidio, attraverso l'esperienza condivisa del ricamo.
Guarda il video della prima edizione del workshop alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino;

2. l’allestimento di tre mostre dedicate agli esiti del workshop ha consentito a 2000 visitatori e visitatrici di conoscere il progetto e di fare esperienza di una pratica sovversiva di ricamo.
> Guarda le foto della mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, a Ingenio Arte Contemporanea e presso il nuovo Centro Antiviolenza della Città di Torino;

3. lo studio di un processo avvenuto a Toulon nel 1847, relativo al caso di femminicidio di una giovane cantante di strada per mano del compagno, acrobata, si è tradotto in una performance-parata pubblica animata dalle azioni acrobatiche silenziose di studenti e studentesse della Fondazione Cirko Vertigo - corso di Sociologia delle Pari Opportunità di Stefania Doglioli.
Guarda il video della performance-parata che si è tenuta a Torino il 24 novembre, sotto la Mole Antonelliana, per annunciare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne;

4. la documentazione di queste azioni confluirà nel quaderno d’artista, insieme a molti altri strumenti artistici e pedagogici ai quali stiamo lavorando. Grazie all’iniziativa dell’editrice Ilaria Leccardi di Capovolte, l’e-book diventerà anche un vero grande libro, di 240 pagine! Un traguardo bellissimo, che permetterà di rendere ancora più tangibile e pratico da utilizzare il nostro comune progetto.

Entro fine anno, l’e-book e la versione cartacea del quaderno saranno pronte per voi, vi scriveremo per annunciare l’uscita!

Ricordate che il workshop, la mostra e la performance-parata possono viaggiare ed essere inviatati dalle vostre istituzioni, musei, festival, associazioni, scuole e università. Non vediamo l’ora di incontrarvi!

Un caro saluto da tutta la squadra,

Irene Pittatore e Isabelle Demangeat - autrici del progetto L’amavo troppo e le ho sparato
Stefania Doglioli, Natascia de Matteis, Ferdinanda Vigliani - Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS
Tea Taramino - Forma in bilico APS
Ilaria Leccardi - Capovolte edizioni
Egle Demaria - Fermata d'autobus onlus
Christel Martinod e Paolo Berra - Studio Grand Hotel

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14 December 2022

Grazie al vostro attivo contributo, ce l'abbiamo fatta! 
Il 2023 sarà tempo di studio, interviste, messa a punto dei contenuti, progettazione e sviluppo del nostro quaderno di lotta e di immaginazione. Il prossimo dicembre "L'amavo troppo e le ho sparato", in formato e-book, potrà vedere la luce ed essere distribuito a scuole e organizzazioni che ne faranno richiesta.

A inizio anno, predisporremo le ricompense per le vostre donazioni e vi contatteremo per organizzare ritiri e spedizioni.

Andiamo avanti insieme, determinatə a sconfiggere una cultura che non ammette la nostra meraviglia. Da oggi costruiremo un nuovo strumento di contrasto alla violenza di genere.
Grazie ancora a chi ci è statə e a chi ci sarà!
 

* *

L'amavo troppo e le ho sparato è un progetto di 
Irene Pittatore e Isabelle Demangeat

Sostenuto da
Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile ETS
ENGAGEDin

Edizione
Capovolte

Con il Patrocinio di 
Politecnico di Torino

Partner scientifici
Fermata d'Autobus onlus
Forme in bilico APS

In collaborazione con
APID Torino Imprenditorialità Donna
Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Graphic design
Studio Grand Hotel (Paolo Berra e Christel Martinod)

Con il contributo di
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e di voi tuttə

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Finanziato
5.480 €
109 % raccolto
+5.000 €
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT
Traguardo: 10.000 €
Raccolta: 5.000 €
Contributo: 5.000 €
120
Sostenitori
28
Condivisioni
Fondazione Crt
5000 € - 2 anni fa
Utente Anonimo
25 € - 2 anni fa
Annamaria Cilento
10 € - 2 anni fa

PREMESSA
"L'approccio artistico permette di interrogare i fatti della società con la necessaria distanza e di rispondervi investendo pienamente i nostri corpi, le nostre emozioni, il nostro pensiero.”
Jean-Pierre P., partecipante al workshop Archives Brûlantes

[ Eng below ]

La scorsa estate, l’artista Irene Pittatore e la formatrice Isabelle Demangeat si trovavano sulle Alpi Marittime francesi a studiare atti di processi per femminicidio a partire dalla metà dell'Ottocento, in vista di un workshop sulla violenza di genere. Mentre le dichiarazioni di accusati e testimoni scorrevano sotto i loro occhi, con posizioni assolutorie nei confronti di un crimine considerato ‘’passionale’’, sulle loro teste elicotteri della Gendarmerie pattugliavano i dintorni di Gréolières in cerca di un uomo armato, in fuga nei boschi dopo aver ucciso la compagna.
Negli stessi giorni, al telefono, una collega italiana, minacciata di morte da suo fratello, cercava di farsi assegnare una residenza fittizia per tutelare la propria incolumità.
La storia, le geografie, il presente. Il senso di un assedio. 
La persistenza della violenza degli uomini sulle donne. Che fare?


Fonti: Archivio di Stato di Firenze, Tribunale di Firenze. Atti in materia penale.
Processi d’Assise, 1904 e 1888 / Archives Départementales du Var, 1847. 

IL PROGETTO
L’amavo troppo e le ho sparato è un quaderno d’artista interattivo e transmediale frutto di questo senso di asfissia e mosso dal desiderio di unire le forze e i più efficaci strumenti per contrastare la violenza di genere. Il progetto è concepito da un’artista e giornalista pubblicista italiana - Irene Pittatore - e da una formatrice e coach francese, con esperienza internazionale nel campo dell'inclusione e della diversità - Isabelle Demangeat.
Il tuo contributo, unito a quello della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, consentirà di mettere a punto la prima edizione - a diffusione gratuita per scuole e associazioni - del quaderno d’artista in versione e-book, ovvero di sviluppare un set di strumenti di natura artistica e pedagogica per favorire il riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere, spesso condivise inconsapevolmente, e delle sue manifestazioni per imparare a contrastarle. Il quaderno, bilingue (italiano e inglese), sarà progettato avvalendosi delle competenze e dell’esperienza di donne che hanno subito violenza, così come di professioniste/i internazionali afferenti un ampio spettro di discipline: storia, sociologia, psicologia, medicina legale, giurisprudenza, arte, letteratura, pedagogia.
 
I NOSTRI OBIETTIVI
➜ Creare occasioni di riflessione e confronto sulla violenza di genere e le sue radici, intesa come fatto strutturale;
➜ coinvolgere persone giovani mettendo a loro disposizione su territorio nazionale e internazionale uno strumento educativo e di sensibilizzazione bilingue, facile da utilizzare, di semplice reperibilità e attrattivo, grazie ad un approccio di educazione 4.0, che sfrutta le potenzialità del digitale sia per la fruizione sia per la distribuzione;
➜ supportare il lavoro di insegnanti e personale educativo sulla prevenzione della violenza di genere con strumenti formativi innovativi di natura artistica e scientifica;
➜ favorire consapevolezza e riconoscimento delle dinamiche di violenza cui si è esposte/i, così da imparare a contrastarle in un percorso che indaga le modalità di relazione interpersonale attraverso strumenti immersivi di natura artistica che attivano l’intelligenza emotiva e creativa.

COME SARÀ  FATTO IL QUADERNO
I contenuti comprenderanno contributi narrativi, visuali, sonori e video (attivabili anche attraverso QR codes):
➜ interviste e interventi scientifici nell’ambito della psicologia, della pedagogia, della medicina legale, del diritto;
➜ fonti d’archivio: stralci di storici processi per uxoricidio che aiutino a rilevare la ricorrenza della violenza di genere (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon);
➜ format artistici interattivi: si vedano a titolo di esempio, Ponti ad arte di Tea Taramino e il workshop Archives brûlantes - Femminicidi nella storia di Isabelle Demangeat e Irene Pittatore;
➜ poster e contenuti formativi stampabili da affiggere in classe o presso le sedi delle associazioni;
➜ un manifesto dedicato alla prevenzione, elaborato collettivamente dalle autrici e autori del Quaderno aperto al contributo di lettori e lettrici;
➜ call to actions (inviti all’azione, alla partecipazione individuale o di gruppo);
➜ pagine bianche da scrivere sotto forma di diario personale stimolate da domande/ immagni/ giochi di ruolo;
➜ sezioni aperte da compilare con interviste e ricerche;
➜ esercizi individuali e di gruppo, test;
➜ pagine dedicate a schizzi per campagne contro la violenza di genere;
➜ tracce per laboratori di consapevolezza.
A titolo esemplificativo, si tratta di una pubblicazione che si situa fra il Manuel d'activisme féministe di Sarah Constantin ed Elvire Duvelle-Charles e i libri interattivi di Keri Smith.
 


A CHI È DESTINATO?
La nostra idea è che il quaderno d’artista possa essere usato sia da lettori e lettrici autonomamente a partire dai 12 anni, sia da personale docente e professioniste/i che si occupano di contrasto alla violenza, come strumento di formazione e supporto per l’analisi dei ruoli di genere e dell'immaginario legato alla virilità, che porta con sé assegnazioni e ingiunzioni sociali in cui la violenza raramente è messa in discussione, se non nel momento in cui diventa reato.
La distribuzione dell’e-book coinvolgerà le associazioni e le scuole che ne faranno richiesta, a partire dalle 19 associazioni della rete SAFE del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS presenti su tutto il territorio nazionale e le loro reti locali a livello regionale, quantificabili in un numero di 100 scuole, 40 luoghi di aggregazione, 25 associazioni sportive e 130 associazioni partner.

PERCHÉ UN CROWDFUNDING?
Pensiamo che la violenza di genere ci riguardi tutte/i e che è importante che ciascuna/o si impegni nel contrasto e nella lotta, secondo le proprie possibilità. Contiamo su di te!

CHE RICOMPENSA RICEVERAI SE DONI?
La serie di ricompense che abbiamo scelto di donare a chi vorrà sostenere il progetto è ideata dall'artista Irene Pittatore a partire da fondi d’archivio forensi e giornalistici (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon), con il layout di Studio Grand Hotel. 
A questa linea si aggiungono un’opera in edizione limitata di Irene Pittatore e consulenze online con la formatrice e coach Isabelle Demangeat di Fit for Culture e con Stefania Doglioli del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile.
Le ricompense potranno essere ritirate al Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile a Torino, da Fit for Culture a Berlino e alla libreria Vigna LGBT et féminisme a Nizza. Per chi dona da altre città, sarà possibile organizzare delle spedizioni. 

COME USEREMO I FONDI RACCOLTI?
I fondi raccolti con questo crowdfunding finanzieranno la prima edizione del quaderno d’artista L’amavo troppo e le ho sparato, in versione e-book. Questo sarà possibile se le donazioni arriveranno alla soglia stabilita di 5.000 €, altrimenti dovremo restituirle. Questi 5.000 €, ai quali si aggiungeranno i 5.000 € erogati dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, ci permetteranno di mantenere gratuita la distribuzione dell’e-book a scuole e organizzazioni, fondamentale per garantire a tutte/i l’accesso a questo strumento formativo.

VUOI SOSTENERCI IN UN ALTRO MODO?
Partecipare al crowdfunding è il modo più diretto per sostenerci, ma non l'unico. Scrivere articoli su questo progetto, segnalare la raccolta fondi a persone sensibili al tema, condividerla sui social, far conoscere il progetto a organizzazioni e scuole che potrebbero aderirvi, sono contributi importanti!

CHI SIAMO?
L’amavo troppo e le ho sparato è un progetto sostenuto dal Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, con sede a Torino, che svolge da 26 anni attività di contrasto alla violenza di genere attraverso azioni di ricerca, formazione ed educazione. Ci occupiamo di progetti finalizzati alla realizzazione delle pari opportunità e non discriminazione. Presso la sede è consultabile una biblioteca specializzata nella saggistica delle donne il cui catalogo è inserito nella rete del Sistema Bibliotecario Nazionale (ISBN) e nel circuito delle Biblioteche Civiche Torinesi. Collaboriamo con Università, Terzo settore, imprese e Istituzioni. Dal 2018 realizziamo il progetto SAFE per l’educazione alle relazioni con l’obiettivo di promuovere un’educazione libera da stereotipi e pregiudizi, valorizzare gli aspetti formativi delle relazioni familiari, interiorizzare e tradurre nel proprio vissuto l’idea dell’identico valore di tutti gli esseri umani e contrastare violenza e (cyber)bullismo. SAFE, attraverso alleanze tra profit e non profit, alimenta un fondo per fornire ad una rete di 19 nodi territoriali, presenti in ogni regione italiana, strumenti finanziari, comunicativi e didattici per realizzare interventi educativi di prevenzione alla violenza di genere nelle scuole e nei luoghi di aggregazione, nelle aziende e organizzazioni.

Irene Pittatore (1979, Torino) sviluppa progetti artistici dalla forte natura partecipativa per università, musei, imprese, servizi socio-sanitari, pubblicazioni e riviste in un percorso che intende l’arte come agente di emancipazione, cura e individuazione. Ha realizzato progetti, performance e interventi per Artissima, Aspesi, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Torino), Festival Orizzonti Verticali nel giardino della Galleria Continua a San Gimignano (SI), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella), Museo MACRO (Roma), ArtVerona (Verona), Museo di Palazzo Grimani (Venezia) Arts Santa Mònica (Barcellona), Es Baluard Museum (Palma di Maiorca), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM e Aix- Marseille Université), Festival In&Out con la partecipazione di Villa Arson (Nice), Resò a Capacete (Rio de Janeiro e San Paolo), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF. 

Isabelle Demangeat (1958, Algeri) ha 27 anni di esperienza nel coaching, nella formazione e nello sviluppo della diversità e inclusione. Prima di mettersi in proprio, è stata responsabile dei programmi di pari opportunità e di diversità, per 2500 dipendenti di una società di servizi. Lavora in aziende e organizzazioni internazionali. La sua carriera l'ha portata a esplorare diversi aspetti dell'interculturalità e della diversità. Lavora in quattro lingue in Europa, India e altri 30 paesi. Ha vissuto tra Francia, Germania, Italia, Svizzera e ha spesso soggiornato in diverse regioni dell’India. Ha contribuito a numerose pubblicazioni internazionali sull'interculturalità e la diversità, così come sulla leadership e l'organizzazione del lavoro in team multi-sito.

QUALI ORGANIZZAZIONI CREDONO IN NOI E CI SUPPORTANO?
L'amavo troppo e le ho sparato ha ottenuto il patrocinio del Politecnico di Torino. Sarà edito da Capovolte, una casa editrice indipendente nata ad Alessandria nel 2019, impegnata nel contrasto alla violenza di genere con un'ampia rete sul territorio nazionale. Pubblica testi dedicati alle donne e ai femminismi. Alla scelta di pubblicare libri a prezzo accessibile, si affianca la decisione di veicolare contenuti teorici importanti, raggiungendo anche contesti esterni dall'Accademia. Nata con due collane, "Ribelle - fiori che rompono l'asfalto", di taglio sociopolitico, e "Dinamica", dedicata a una narrazione femminista dello sport, nel 2020 ha inaugurato "Intersezioni", collana di pensiero femminista internazionale, con uno sguardo particolare al femminismo Nero e decoloniale. Nel 2022 ha aperto alla narrativa e alla poesia con la collana La Po Ra (Latitudini, Poesia, Raccontarsi). 

Supervisione scientifica e operativa al progetto sono garantite dalla collaborazione di:

Associazione ONLUS Fermata d’Autobus di Torino, che offre dal 1998 accoglienza e cure a chi presenta un quadro di disagio psicologico e psichico accompagnato da forme di dipendenza patologica. In particolare, all’interno del circuito di cura dell’associazione, è attiva la comunità Fragole Celesti, una comunità terapeutica che si occupa della doppia diagnosi nelle donne vittime di abusi, maltrattamenti e violenze. La struttura dispone di 12 camere singole e di un'ampia sala comune multiuso (studio, ricevimento, riunioni) fornita di angolo cottura.

Forme in bilico APS, un'associazione culturale di promozione sociale fondata nel 2017 con sede a Torino per promuovere una circolazione di idee tra i mondi dell’educazione, dell’arte, della scuola e della terapia - formata dal sodalizio fra professionisti provenienti dai diversi ambiti e da differenti nazioni, quale sviluppo e consolidamento di collaborazioni pluriennali.

Apid Imprenditorialità Donna nasce nel 1989 su spinta delle imprenditrici aderenti ad Api Torino. L’associazione ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell'imprenditoria femminile attraverso il rafforzamento e la valorizzazione professionale e di networking delle imprenditrici. I suoi servizi sono legati alla rappresentanza delle istanze delle PMI del territorio, ad attività di lobby e networking, allo sviluppo e sostegno delle imprese femminili, alla partecipazione a bandi UE e gare per le imprese. Dal 2016 Apid sostiene progetti a impatto sociale e collabora con la rete SAFE e altri stakeholder per la diffusione di una cultura del rispetto e della non violenza all'interno delle aziende. 

La prima presentazione pubblica del progetto, che sarà l’occasione per avviare le attività educative laboratoriali presenti nel quaderno d’artista e per presentare in mostra i contenuti transmediali del quaderno, si avvarrà della sede e dell’expertise del Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, da oltre 25 anni impegnata a favore dell’arte e della cultura contemporanee. Nei laboratori concepiti dal Dipartimento, diversi pubblici in visita condividono uno spazio di ispirazione e creatività.

La progettazione grafica di L’amavo troppo e le ho sparato sarà sviluppata da Studio Grand Hotel, studio creativo multidisciplinare con sede a Torino, diretto da Paolo Berra e Christel Martinod. SGH collabora prevalentemente con enti e associazioni del mondo dell’arte e della cultura. Fornisce servizi di graphic design e art direction attraverso una progettualità in dialogo con i committenti, alla ricerca di soluzioni grafiche semplici ed evocative, con un profondo approccio concettuale.


 

[ ENGLISH VERSION ]

PREMISE
"The artistic approach allows us to question the facts of society with the necessary distance and to respond to them by fully investing our bodies, our emotions, our thinking."
Jean-Pierre P., participant in one of the Archives Brûlantes workshops.

Last summer, artist Irene Pittatore and trainer Isabelle Demangeat were in the French Alpes-Maritimes studying acts of femicide trials from the mid-19th century onwards for a workshop on gender-based violence. While the statements of defendants and witnesses flowed before their eyes, with exculpatory positions towards a crime considered ''passionate'', over their heads, Gendarmerie helicopters patrolled the surroundings of the village of Gréolières in search of a gunman, fleeing into the woods after killing his partner. On the same days, an Italian colleague, threatened with death by her brother, was trying to obtain a fictitious residence to protect her safety. History, geography, the present. The sense of a siege. The persistence of men's violence against women. What to do?

THE PROJECT
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much and I Shot Her) is an interactive, trans-media artist's notebook born out of this sense of asphyxiation and driven by the desire to join forces and the most effective tools to combat gender-based violence. The project is conceived by an Italian artist and journalist - Irene Pittatore - and a French trainer and coach with international experience in the field of inclusion and diversity - Isabelle Demangeat.
Your contribution, together with that of the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will make it possible to finalise the first edition - to be distributed free of charge to schools and associations - of the artist's notebook in an digital version, i.e. to develop a set of artistic and pedagogical tools to encourage the recognition of the cultural roots of gender-based violence, often unconsciously shared, and its manifestations in order to learn how to counter them. The notebook, which is bilingual (Italian and English), will be designed using the expertise and experience of women who have suffered violence, as well as international professionals from a broad spectrum of disciplines: history, sociology, psychology, forensics, law, art, literature and pedagogy.

OUR GOALS
➜ to create opportunities for reflection and discussion on gender-based violence and its roots, understood as a structural fact
➜ to involve young people by making available a bilingual, user-friendly, attractive educational tool which, thanks to a 4.0 education approach, raises awareness and exploits the potential of digital technology for both use and distribution
➜ to support teachers and educational staff for their work on the prevention of gender-based violence by offering innovative, artistic and scientific tools
➜ to foster awareness and recognition of the dynamics of violence to which one is exposed, so as to learn how to counter them in a pathway that investigates interpersonal relationship modes through immersive artistic tools that activate emotional and creative intelligence.

WHAT THE NOTEBOOK WILL LOOK LIKE
The content will include narrative, visual, audio and video contributions (to be also activated via QR codes):
➜ interviews and scientific interventions in the fields of psychology, pedagogy, forensics, law;
➜ archive sources: excerpts of historical uxoricide trials that help to detect the recurrence of gender-based violence (State Archives of Florence, Turin, Toulon);
➜ interactive artistic formats: see for example, Bridges to Art by Tea Taramino and the performance-workshop  Archives Brûlantes - Femicides in History by Isabelle Demangeat and Irene Pittatore;
➜ posters and printable educational content to be put up in the classroom or at the associations' premises;
➜ a poster dedicated to prevention, drawn up collectively by the authors of the Notebook and open to contributions from readers;
➜ calls to actions (for individual and groups);
➜ blank pages to write in the form of a personal diary stimulated by questions/images/role-plays;
➜ open sections to be filled in with interviews and research;
➜ individual and group exercises, tests;
➜ pages dedicated to sketches for campaigns against gender-based violence;
➜ tracks for awareness workshops.
As references, this is a publication that lies between the Manuel d'activisme féministe by Sarah Constantin and Elvire Duvelle-Charles and the interactive books by Keri Smith.

WHO IS IT INTENDED FOR?
Our idea is that the e-book can be used independently both by male and female readers from the age of 12, and by teaching staff and professionals involved in the fight against violence, as a training and support tool for the analysis of gender roles and the imaginary linked to virility, which carries with it social assignments and injunctions in which violence is rarely questioned, except when it becomes a crime.
The distribution of the e-book will involve the associations and schools that request it, starting with the 19 associations of the  SAFE network of Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS present throughout Italy and their local networks at the regional level, quantifiable in a number of 100 schools, 40 locations, 25 sports associations and 130 partner associations.

WHY CROWDFUNDING?
We think that gender-based violence affects us all and that it is important for each of us to get involved in combating and fighting it, according to our possibilities. We count on you!

WHAT REWARD WILL YOU RECEIVE IF YOU DONATE?
The series of rewards we have chosen to donate to those who wish to support the project is designed by artist Irene Pittatore starting from forensic and journalistic archive funds (State Archives of Florence, Turin, Toulon), with a layout by Studio Grand Hotel. 
A limited edition artwork by Irene Pittatore and online consultations with trainer and coach Isabelle Demangeat of Fit for Culture and Stefania Doglioli of the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile (Study and Documentation Centre for Women's Thought) will be added to this line.
The rewards can be collected at the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile in Turin, at Fit for Culture in Berlin and at the Vigna LGBT et féminisme bookshop in Nice. For those donating from other cities, it will be possible to organise shipments. 

HOW WILL WE USE THE FUNDS RAISED?
The funds raised through this crowdfunding will finance the first digital edition of the artist's notebook L'amavo Troppo e Le Ho Sparato. This will be possible if the donations reach the established threshold of €5,000, otherwise we will have to return them. These € 5,000, to which will be added the € 5,000 provided by the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will allow us to keep the e-book's distribution free of charge to schools and organisations, which is essential to guarantee access to this educational tool for all.

WOULD YOU LIKE TO SUPPORT US IN ANOTHER WAY?
Participating in crowdfunding is the most direct way to support us, but not the only one. Writing articles about this project, reporting the fundraising to people sensitive to the issue, sharing it on social media, making the project known to organisations and schools that might join it, are important contributions!

WHO ARE WE?
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much And I Shot Her) is a project supported by the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, based in Turin, which has been carrying out activities against gender-based violence for 26 years through research, training and education. The Center deals with projects aiming at the realisation of equal opportunities and non-discrimination. It collaborates with universities, the third sector, businesses and institutions. Since 2018, the Center has been implementing the SAFE project for relationship education with the aim of promoting an education free from stereotypes and prejudices, enhancing the formative aspects of family relationships, internalising and translating into one's own experience the idea of the identical value of all human beings and opposing violence and (cyber)bullying. SAFE, through alliances between for-profit and non-profit organisations, feeds a fund to provide a network of 19 territorial nodes, spread in all Italian regions. It provides financial, communicative and didactic tools to carry out educational interventions for the prevention of gender-based violence in schools and other locations for the public, in companies and organisations.

Irene Pittatore (1979) is an artist and journalist based in Turin (Italy). She develops art projects with a strong participatory nature for universities, museums, businesses, social services, books and magazines, considering art as an agent of emancipation, individuation and care. Her projects, performances, interventions have been presented/exhibited at Artissima, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Turin – IT), Aspesi (Milan – IT), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella – IT), Museo MACRO (Rome – IT), Orizzonti Verticali Festival in the garden of the Galleria Continua in San Gimignano (Siena – IT), ArtVerona (Verona – IT), Museo di Palazzo Grimani (Venice – IT), Arts Santa Mònica (Barcelona – SP), Es Baluard Museum (Palma de Mallorca – SP), Festival In&Out with the participation of Villa Arson (Nice – FR), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM and Aix-Marseille Universitè – FR), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF.

Isabelle Demangeat (1958, Alger) has 27 years of experience in diversity and inclusion coaching, training and development. Before setting up her own business, she was responsible for equal opportunities and diversity programmes for 2500 employees of a service company. She works for several international companies and non for profit institutions. Her career has led her to explore different aspects of interculturality and diversity. She works in four languages in Europe, India and 20+ other countries. She has lived in France, Germany, Italy, Switzerland and has often stayed in different regions of India. She has contributed to numerous international publications on interculturality and diversity, as well as on leadership and organising work in multi-site teams.

WHICH ORGANISATIONS BELIEVE IN US AND SUPPORT US?
I Loved Her Too Much And I Shot Her has obtained the patronage of the Politecnico di Torino. It will be published by Capovolte, an independent publishing house, committed to combating gender-based violence with a wide national and international network. It publishes texts dedicated to women and feminisms. Founded with two series, 'Rebel - flowers that break the asphalt', with a socio-political slant, and 'Dynamics', dedicated to a feminist narrative of sport, in 2020 it inaugurated 'Intersections', a series on international feminist thought, with a particular focus on Black and decolonial feminism. In 2022, it opened up to fiction and poetry with the series La Po Ra (Latitudes, Poetry, Storytelling).

Scientific and operational supervision of the project is guaranteed by the collaboration of:

Associazione ONLUS Fermata d’Autobus in Turin, which since 1998 has been offering reception and care to those with psychological and psychic distress accompanied by forms of pathological dependency. In particular, the association established a therapeutic community that deals with the dual diagnosis of women victims of abuse, mistreatment and violence. 

Forme in bilico APS, a cultural association of social promotion founded in 2017 based in Turin to promote a circulation of ideas between the worlds of education, art, school and therapy - formed by the association of professionals from different fields and different countries, as a development and consolidation of multi-year collaborations.

Apid Imprenditorialità Donna was founded in 1989 at the instigation of the female entrepreneurs who are members of Api Torino. The association's objective is to contribute to the development of female entrepreneurship through the professional strengthening and networking of female entrepreneurs. Its services are related to representing the needs of SMEs in the area, lobbying and networking, developing and supporting women's businesses, and participating in EU calls for tenders and business competitions. Since 2016, Apid has been supporting social impact projects and collaborating with the SAFE network and other stakeholders to spread a culture of respect and non-violence within companies. 

The first public presentation of the project, which will be the occasion to launch the educational workshop activities in the artist's notebook and to present the trans-media contents of the notebook in the exhibition, will be hosted by the Educational Department of Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, which has been committed to contemporary art and culture for over 25 years.

The graphic design of I Loved Her Too Much And I Shot Her will be developed by  Studio Grand Hotel, a multidisciplinary creative studio based in Turin, directed by Paolo Berra and Christel Martinod. SGH collaborates mainly with organisations and associations in the world of art and culture.

Scegli una ricompensa
10€ o più

[ Eng below ]

Con questo contributo ci dimostri di credere nell'importanza di unire le forze nella lotta alla violenza di genere. Hai fatto sentire la tua voce per la messa a punto di un format artistico/educativo innovativo.

> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< POSTCARD with quotes from forensic archive documents
< SPECIAL THANK in credits

25€ o più

[ Eng below ]

Vogliamo che il nostro progetto possa accompagnare lo studio e il lavoro di ciascuna/o. A questo scopo Irene Pittatore ha immaginato una ricompensa che possa restare sulla tua scrivania, in tasca o in borsa: un piccolo monito a non abbassare la guardia. Per te, in anteprima, anche l’e-book L’amavo troppo e le ho sparato.

> Riceverai una GOMMA con stralci di documenti d’archivio forensi o giornalistici internazionali. Il tuo lavoro contribuirà a ridurre e consumare parole pesanti, che vorremmo potessero essere cancellate dal nostro quotidiano.
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< RUBBER with quotes from forensic archive documents
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

50€ o più

[ Eng below ]

Vogliamo che il nostro progetto possa farsi strumento di lotta quotidiana alla violenza di genere. Per questo Irene Pittatore ha immaginato una ricompensa che ti accompagni ogni giorno, ricordandoti di calpestare con tenacia le radici della violenza. Per te, in anteprima, anche l’e-book L’amavo troppo e le ho sparato.

> Riceverai un paio di CALZINI con stralci di documenti d’archivio forensi e giornalistici internazionali.
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< PAIR OF SOCKS with quotes from forensic archive documents
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

75€ o più

[ Eng below ]

Contiamo su di te per far crescere e diffondere il nostro format artistico/educativo per contrastare la violenza di genere. Irene Pittatore mette a disposizione una fotografia della serie Wire connection in edizione limitata di 15 esemplari, dedicata al progetto.

> Riceverai l’opera WIRE CONNECTION (20x30 cm su carta Baryta, 2018), in edizione limitata e numerata, firmata da Irene Pittatore.
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< original print of Irene Pittatore's WIRE CONNECTION (20x30 cm on Baryta
paper, 2018), limited and numbered edition
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

8/15 Disponibili
150€ o più

[ Eng below ]

Grazie alla tua generosità stai contribuendo al successo di questo progetto. Abbiamo pensato di ringraziarti mettendo a disposizione tua o della tua organizzazione una sessione di coaching su un tema a scelta. 

> Potrai fissare una SESSIONE DI COACHING online di 60 minuti con Isabelle Demangeat (in italiano, inglese, francese o tedesco). 
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari e giornalistici internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< 60-minute online COACHING SESSION with Isabelle Demangeat (in Italian,
English, French or German)
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

250€ o più

[ Eng below ]

In qualità di big donor stai supportando in modo decisivo lo sviluppo della nostra ricerca.

> Ti diamo la possibilità di ricevere per la tua organizzazione una FORMAZIONE ONLINE tenuta da Stefania Doglioli del Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile su Diversity & inclusion o Contrasto alle molestie sul luogo di lavoro. Potrai fissare una formazione di 2 ore per fare un'analisi dei fabbisogni della tua azienda/organizzazione e valutare quale sia il piano migliore per fare un passo in alto sui temi proposti (valido anche per l'ottenimento della Certificazione di Parità di genere recentemente inserita come premialità in bandi ed appalti).
> Riceverai in anteprima L’E-BOOK D’ARTISTA che hai contribuito a realizzare.
> Riceverai una CARTOLINA con stralci di documenti d’archivio giudiziari internazionali, per contribuire a diffondere consapevolezza sulle radici profonde della violenza di genere.
> SARAI CITATO fra i sostenitori all'interno dell’e-book.

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< ONLINE TRAINING on Diversity & Inclusion in the workplace by Stefania Doglioli of the
Study Centre of Women's Thought
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

400€ o più

[ Eng below ]

Con questa donazione, oltre a ricevere i benefit previsti per la donazione da 250 € o più, diventi SPONSOR della prima edizione dell’e-book L’amavo troppo e le ho sparato
Il logo della tua azienda/organizzazione sarà pubblicato sull’e-book e accompagnerà la comunicazione online e off line del progetto.

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< As SPONSOR of the first e-book edition, your logo will be published on the e-book and
on all online and offline communication of the project.
< ONLINE TRAINING on Diversity & Inclusion in the workplace by Stefania Doglioli of the
Study Centre of Women's Thought
< E-BOOK in preview + POSTCARD + SPECIAL THANK in credits

Torino, Italia
Obiettivi:
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
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Aggiornamenti (2)
07 February 2024

Care sostenitrici e cari sostenitori del progetto L’amavo troppo e le ho sparato,

il 2023 è stato un anno di lavoro intenso e di nuove alleanze!
Vogliamo condividere con voi 4 importanti tappe del processo di costruzione del quaderno d’artista: 

1. la progettazione di un workshop itinerante ha permesso a più di 200 persone - in particolare studenti e studentesse - in Italia (Torino e Grugliasco), Francia (Brest) e Germania (Berlino) di lavorare attivamente sul riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere a partire da storici articoli e atti di processi per violenza domestica e femminicidio, attraverso l'esperienza condivisa del ricamo.
Guarda il video della prima edizione del workshop alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino;

2. l’allestimento di tre mostre dedicate agli esiti del workshop ha consentito a 2000 visitatori e visitatrici di conoscere il progetto e di fare esperienza di una pratica sovversiva di ricamo.
> Guarda le foto della mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, a Ingenio Arte Contemporanea e presso il nuovo Centro Antiviolenza della Città di Torino;

3. lo studio di un processo avvenuto a Toulon nel 1847, relativo al caso di femminicidio di una giovane cantante di strada per mano del compagno, acrobata, si è tradotto in una performance-parata pubblica animata dalle azioni acrobatiche silenziose di studenti e studentesse della Fondazione Cirko Vertigo - corso di Sociologia delle Pari Opportunità di Stefania Doglioli.
Guarda il video della performance-parata che si è tenuta a Torino il 24 novembre, sotto la Mole Antonelliana, per annunciare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne;

4. la documentazione di queste azioni confluirà nel quaderno d’artista, insieme a molti altri strumenti artistici e pedagogici ai quali stiamo lavorando. Grazie all’iniziativa dell’editrice Ilaria Leccardi di Capovolte, l’e-book diventerà anche un vero grande libro, di 240 pagine! Un traguardo bellissimo, che permetterà di rendere ancora più tangibile e pratico da utilizzare il nostro comune progetto.

Entro fine anno, l’e-book e la versione cartacea del quaderno saranno pronte per voi, vi scriveremo per annunciare l’uscita!

Ricordate che il workshop, la mostra e la performance-parata possono viaggiare ed essere inviatati dalle vostre istituzioni, musei, festival, associazioni, scuole e università. Non vediamo l’ora di incontrarvi!

Un caro saluto da tutta la squadra,

Irene Pittatore e Isabelle Demangeat - autrici del progetto L’amavo troppo e le ho sparato
Stefania Doglioli, Natascia de Matteis, Ferdinanda Vigliani - Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS
Tea Taramino - Forma in bilico APS
Ilaria Leccardi - Capovolte edizioni
Egle Demaria - Fermata d'autobus onlus
Christel Martinod e Paolo Berra - Studio Grand Hotel

14 December 2022

Grazie al vostro attivo contributo, ce l'abbiamo fatta! 
Il 2023 sarà tempo di studio, interviste, messa a punto dei contenuti, progettazione e sviluppo del nostro quaderno di lotta e di immaginazione. Il prossimo dicembre "L'amavo troppo e le ho sparato", in formato e-book, potrà vedere la luce ed essere distribuito a scuole e organizzazioni che ne faranno richiesta.

A inizio anno, predisporremo le ricompense per le vostre donazioni e vi contatteremo per organizzare ritiri e spedizioni.

Andiamo avanti insieme, determinatə a sconfiggere una cultura che non ammette la nostra meraviglia. Da oggi costruiremo un nuovo strumento di contrasto alla violenza di genere.
Grazie ancora a chi ci è statə e a chi ci sarà!
 

* *

L'amavo troppo e le ho sparato è un progetto di 
Irene Pittatore e Isabelle Demangeat

Sostenuto da
Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile ETS
ENGAGEDin

Edizione
Capovolte

Con il Patrocinio di 
Politecnico di Torino

Partner scientifici
Fermata d'Autobus onlus
Forme in bilico APS

In collaborazione con
APID Torino Imprenditorialità Donna
Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Graphic design
Studio Grand Hotel (Paolo Berra e Christel Martinod)

Con il contributo di
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e di voi tuttə

Progetti correlati
Ippoasi ha bisogno di te: troppe emergenze veterinarie!

Sono giorni tristi e duri, ma non possiamo perderci d'animo.

Senza che passasse troppo tempo fra un avvenimento e l'altro, abbiamo ricevuto tre notizie importanti su tre individui di cui ci prendiamo cura da più di un decennio. Sono aggiornamenti riguardanti il loro stato di salute e gli interventi che possiamo fare per supportarli e salvare loro la vita.

In un paese dove i rifugi e i santuari non ricevono sussidi pubblici e fondi istituzionali per il lavoro quotidiano che svolgono, dobbiamo come sempre fare conto sulla vostra solidarietà e sorellanza.

Vi raccontiamo che cosa sta succedendo ad Ippoasi:

  • Desmond, il nostro adorato compagno di vita da 12 anni, con cui viviamo un rapporto simbiotico di amore e interdipendenza, è malato: in seguito ad un esame ecografico addominale abbiamo osservato lesioni tumorali di tipo metastatico. Non sappiamo quanti mesi di vita gli rimangano, possiamo solo fare del nostro meglio per sostenerlo e far sì che la sua vita continui al meglio, con tutta la gioia e le attenzioni di cui siamo capaci. Cominceremo una terapia del dolore allo scopo di alleviare le sue sofferenze, nell'immediato. Le fatture degli esami e degli accertamenti vari, che posteremo progressivamente qui e sui social, sono di qualche centinaio di euro.
  • Mirtillo, splendido cavallo sottratto a maltrattamenti, dovrà presto essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all'occhio sinistro, che è affetto da una uveite autoimmune senza ulcere. L'operazione avverrà interamente sul campo, per via del carattere mansueto di Mirtillo, non abbastanza però da rendere possibile il suo trasporto in clinica ospedaliera veterinaria. Fino ad ora stiamo trattando il suo problema con due tipologie di colliri che acquistiamo almeno una volta a settimana. Il preventivo per l'intervento oculistico di Mirtillo corrisponderà a circa 1500,00 euro, secondo i nostri veterinari.
  • Corallo, uno dei grandi anziani ad Ippoasi, classe 1992, sta affrontando un momento delicato di cambiamento per via delle sue problematiche al tendine e in seguito alla diagnosi del Morbo di Cushing, una sindrome dell'ipofisi che crea scompensi ormonali con conseguenze nefaste. Corallo ha dovuto cambiare dieta integrativa, poiché la cura che stavamo utilizzando da circa un anno era ormai obsoleta e lui ne era assuefatto. Il nuovo cibo è molto costoso (circa 150 euro a confezione). Per quanto riguarda il Cushing, invece, Corallo dovrà essere trattato A VITA sin da subito con un farmaco apposito, anch'esso molto costoso (circa 152 euro per 60 compresse).
  • Nasone, grande montoncino salvato nel 2021, dovrà molto probabilmente subire un piccolo intervento per via di un'ulcera perforata all'occhio, originatasi a causa di un forasacco che abbiamo estratto non appena ci siamo accorte dell'incidente.
  • Al Rifugio della Bubi, il nostro secondo rifugio che ospita tantissime soggettività, ci sono state diverse emergenze veterinarie legate a nascite impreviste in un gruppo di caprette portate in salvo lo scorso anno da una situazione di gravissimo maltrattamento. Spesso incappiamo in casi di malagestione e di trascuratezza che portano a conseguenze anche disastrose sulla vita degli animali che recuperiamo. Nello scorso mese abbiamo dovuto far accorrere al Rifugio della Bubi una equipe veterinaria per fare dei controlli su due mamme caprette che presentavano gravi complicazioni post - partum. Le uscite sul campo sono molto costose e in questo momento le spese si sono aggiunte alle già tantissime situazioni complesse che ci apprestiamo ad affrontare!

OGNI FORMA DI SUPPORTO SARA' PREZIOSA E IMPRESCINDIBILE
abbiamo estremo bisogno di sostegno e di voi! 

39%
-115 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeVita sulla terra
minha voz minha vida

Questo progetto nasce dal profondo desiderio di fare un omaggio a una delle voci più impressionanti del Brasile e del mondo: Gal Costa.

Gal ha fatto parte del nostro universo musicale sin da piccoli e ci ha lasciato impressi il suo timbro cristalino, la soavità e la forza di una voce acuta e precisa, la sua immensa espressività.

Nel concerto e nell'album Minha voz minha vida vogliamo riproporre, dal suo vasto repertorio, alcuni dei brani che hanno segnato la sua carriera e che più rispecchiano le doti della diva baiana. 

Nella sua lunga carriera ha fatto concerti memorabili in duo voce e chitarra, una formazione tipica della musica del Brasile. E così la vogliamo omaggiare - voz & violão - con le canzoni che hanno segnato la sua strada ma anche le nostre, con le composizioni che Gal ha fatto diventare sue.

La Raccolta Fondi

Abbiamo creato questa raccolta fondi per costruire insieme a voi il nuovo progetto Minha voz, minha vida che si sviluppa in 3 fasi. Abbiamo 3 mete da raggiungere:

#1 - produzione del concerto e del videoclip - 1.000,00 euro

#2 - registrazione dell'album musicale - 1.800,00 euro

#3 - stampa del disco fisico - 2.500,00 euro

 

1ª META - 1.000,00 euro

Minha voz, minha vida è un concerto intimo accordato con le canzoni più significative nella sua carriera e con parole e racconti di Gal su lei stessa, qui tradotti e recitati in italiano. Durante il concerto sarà registrato un videoclip con la presenza del pubblico - e questa è la prima meta!

Il concerto del duo con la registrazione del videoclip sarà sabato 5 aprile 2025, alle 20h, nella galleria d'arte Franco Angeli Academy, a Milano, in zona Bicocca. 

Con la vostra partecipazione potremo coprire tutte le spese di allestimento spazi, tasse SIAE, registrazione e produzione del videoclip con la presenza di una fotografa e videomaker, noleggio luci, rinfresco per il pubblico, babysitter per i figli dei musicisti, ecc ecc.

2ª META - 1.800,00 euro

Minha voz, minha vida è anche il nostro prossimo lavoro discografico - un album registrato in DUO nei mesi successivi alla prima presentazione del concerto. E questa è la seconda meta del nostro progetto, registrare  in studio e fare il missaggio delle canzoni scelte da noi per pubblicare sul nostro prossimo album - del quale ne sarete partecipi!

3ª META - 2.500,00 euro

Minha voz, minha vida vuole diventare un album fisico, un disco da portare a casa, da ascoltare in macchina, da aggiungere alla vostra collezione, da accarezzare, da sentire quando vuoi - la terza meta del progetto, cioè, stampare il disco fisico. Quindi avremo bisogno di coprire le spese di stampa di 200 copie e pagare le tasse di diritto d'autore, i famosi “bollini SIAE” che si attaccano sul disco. 

 

GUARDA il video dove raccontiamo bene questa storia e SCEGLI la tua RICOMPENSA !!!

Ricordati di inviare il LINK della raccolta alle amiche e amici - anche loro possono fare parte di Minha voz, minha vida!

 

Se vuoi conoscere di più Priscila e Paulo, seguili nei loro canali di musica:

Priscila Ribas - www.priscilaribas.com

Paulo Zannol - www.paulozannol.com

Priscila Ribas & Paulo Zannol sono musicisti brasiliani e vivono in Italia dal 2003. Lavorano nell'insegnamento e sui palchi, cantando e suonando in rassegne e festival nel Nord Italia. Collaborano con diversi musicisti di rilievo dell'ambiente jazz e brasiliano. Nel 2024 hanno prodotto insieme l'album Volta, realizzato con il contributo dei sostenitori nella loro prima raccolta fondi. Lei è diplomata in canto lirico al Conservatorio di Novara con incursioni nel jazz e nella musica contemporanea. Lui è diplomato in chitarra jazz alla Civica Jazz di Milano e in composizione contemporanea al Conservatorio Verdi di Milano. Priscila ha registrato in Brasile nel 2002 l'album Maria vai com as Outras, nato dallo spettacolo omonimo realizzato con il suo quintetto vocale femminile De Quina pra Lua, con il quale ha fatto più di 50 recite nel Sud del Brasile. Paulo ha registrato in Italia lavori discografici con Oscar Prudente, Francesca Elena Monte e Trio Brazuka ed è un riferimento per tanti allievi italiani con i suoi corsi di Bossa Nova e Harmonia. 

25%
-20 Giorni
Una Panchina Gigante per un Grande Futuro - Sostieni il Territorio!

Le Big Bench sono panchine giganti progettate per regalare un’esperienza unica a chi vi si siede: la loro grandezza fa tornare bambini, permette di ammirare il panorama da una prospettiva diversa e diventa un simbolo per le comunità che le ospitano. Ma non si tratta solo di una panchina: è un progetto che porta visibilità e sviluppo al territorio.

Il Big Bench Community Project (BBCP): Un Progetto di Valorizzazione Locale

Il Big Bench Community Project (BBCP) è un’iniziativa no-pr

ofit ideata da un designer americano nel 2010. Il suo obiettivo è promuovere il territorio attraverso l’installazione di panchine giganti in punti panoramici, creando un vero e proprio circuito turistico.

Cosa rende speciale una Big Bench?

  • Entra nel circuito internazionale BBCP, attirando visitatori da tutta Italia e dall’estero.
  • È finanziata esclusivamente da privati, senza contributi pubblici, grazie alla partecipazione attiva delle comunità.
  • Fa parte del sistema "Passaporto BBCP": i turisti possono collezionare timbri delle panchine visitate, incentivando la scoperta dei territori.

Oggi le Big Bench sono diffuse in tutta Italia, ma nel Cilento sono ancora una rarità. 

La nostra sarà solo la seconda Big Bench della zona, dopo quella di Moio della Civitella, che ha già dimostrato di essere un’attrazione capace di portare turismo e visibilità.

 

 

La Big Bench di Magliano Vetere: Un Passo Gigante per il Nostro Territorio

 

Dove verrà installata?


La Big Bench del comune di Magliano Vetere sorgerà in località Postiglione, nella frazione di Magliano Nuovo, un’area panoramica straordinaria che offre una vista a 360° sulle Gole del Calore. Questo luogo non è stato scelto a caso: oltre alla sua bellezza naturalistica, ha una grande importanza storica e culturale.

 

 

Per raggiungere la panchina, i visitatori attraverseranno il varco naturale della “Pietra Perciata”, una formazione rocciosa scavata dall’erosione del tempo, che in passato fungeva da punto di pedaggio per chi percorreva l’antica strada che collegava i fiumi Alento e Calore. Secondo la leggenda, proprio su questa strada passò Parmenide, il grande filosofo, fondatore della scuola eleatica.

 

 

Continuando lungo il sentiero che porta alla Big Bench, si potranno scoprire altri luoghi mozzafiato. Uno dei più affascinanti è il ponte medievale di Magliano, il più grande e meglio conservato del Cilento. Questo antico ponte a schiena d’asino, immerso nella natura, rappresenta un collegamento tra passato e presente, testimoniando l’importanza storica di questo territorio.



Perché questa panchina è importante per Noi?


La Big Bench non è solo una struttura scenografica, ma un vero e proprio strumento per lo sviluppo del territorio, con impatti concreti su diversi livelli:

  • Turismo esperienziale: Le Big Bench attirano visitatori da tutta Italia e oltre, spingendoli a scoprire il paese, le sue tradizioni e i suoi sapori.
  • Coinvolgimento della comunità: Con il sistema dei passaporti e timbri BBCP, le attività locali potranno partecipare direttamente al progetto.
  • Crescita culturale e sociale: La panchina sarà uno dei punti di riferimento per un progetto di rinascita. Un simbolo e un’opportunità per organizzare eventi e iniziative culturali.
  • Ecosistema turistico: Magliano Vetere e i comuni limitrofi potranno inserirsi in un circuito più ampio, facendo conoscere il Cilento autentico a chi ancora non lo ha esplorato.

 

Come puoi aiutarci a realizzare la Big Bench?

Per rendere questo sogno realtà, abbiamo bisogno del tuo aiuto! Il progetto ha un costo di circa 4000 euro, necessari per la costruzione, il trasporto e l’installazione della panchina.

Dona ora su Eppela e diventa parte del progetto!


Ogni contributo, anche piccolo, è fondamentale per far nascere questo nuovo punto di riferimento per il nostro territorio. Con il tuo supporto, possiamo trasformare la Big Bench di Magliano Vetere in un luogo iconico, capace di attrarre turisti e dare nuova linfa all’economia locale.

Condividi questa iniziativa con amici e parenti!


Insieme possiamo costruire qualcosa di grande… letteralmente!

 

 

25%
-110 Giorni
Una carovana di amici per Tuzla

Adriatic GreeNet 

Adriatic GreeNet (AGNet) è una associazione che, da 20 anni, si occupa della costruzione di reti e relazioni umane tra persone, enti locali e associazioni, per contribuire alla creazione di una cultura di pace: tra Paesi diversi, culture, storie e tradizioni. 

Gruppi di persone che partecipano come privati cittadini o in rappresentanza di enti locali e del terzo settore, sono accompagnati a visitare i luoghi dei conflitti nei Balcani, a conoscere le persone che ne sono dirette testimoni e le loro storie. Oltre alle memorie della guerra, conoscono anche le nuove realtà del presente, che ogni giorno costruiscono bellezza, preservano la storia e la cultura dei luoghi che abitano, che operano quotidianamente per una società a misura di essere umano. Questi incontri sfociano spesso nella creazione di reti internazionali che condividono progetti finalizzati alla conoscenza reciproca e al miglioramento dei servizi per la cittadinanza, coltivando una cultura di pace e crescita di comunità. 

Molti sono anche i momenti conviviali che riuniscono i soci di AGNet, per sostenere e progettare il cambiamento dal basso delle società di cui fanno parte. Tra scambi culinari, risate e momenti di approfondimento, nasce sempre qualche nuova idea. Così funzionano ad esempio i campi di volontariato estivi in Serbia, Croazia e Bosnia, in cui soci da tutta Europa ed oltre possono partecipare, contribuendo operativamente al mantenimento di luoghi di importanza storica e naturalistica, diminuendo sempre più la paura di ciò che è diverso, sconosciuto.  Sono già 25 ad oggi i campi di volontariato realizzati.

Per i 20 anni di AGNet, vorremmo celebrare proprio in questo stile, a Srebrenica e Tuzla, riunendo partner e soci della nostra rete internazionale in un luogo che è stato teatro di tragedie di guerra e dove oggi fioriscono realtà che lavorano per la ricostruzione di un tessuto sociale lacerato.  
Vorremmo coinvolgere sempre più persone a viaggiare con noi e conoscere questi luoghi e queste persone. Vi chiediamo una donazione per permetterci di organizzare questa estesa “Carovana di Pace” lungo i Balcani, per poi fermarci a Tuzla e lavorare insieme agli amici di Tuzlanska Amica per sistemare il loro quartier generale, che necessita di manutenzioni per poter proseguire a funzionare come importante centro di accoglienza e recupero per persone fragili che da 30 anni vi trovano rifugio. Per saperne di più su Tuzlanska Amica e su Adriatic GreeNet leggi qui sotto. Troverai tutti i link utili.

Grazie per il tuo supporto, ci vediamo a Tuzla! ☺ 
 

Per saperne di più su AGNet, le sue attività più recenti, i suoi partner e reti di collaborazioni - oltre a unirvi al prossimo campo di volontariato o alla “Carovana di Pace” :) potete consultare il sito del progetto EUFREE, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato da AGNet, al seguente link:

https://agnetcorrado.wixsite.com/eufree

 

Tuzlanska Amica

https://www.alexanderlanger.org/it/269/1324
https://tuzlanskaamica.ba/it/o-nama/

L'associazione “Tuzlanska Amica” è un'organizzazione non governativa con sede a Tuzla, una città nel nordest della Bosnia- Erzegovina. Durante il conflitto balcanico dei primi anni 90,  varie ondate di profughi cacciati dai villaggi contigui in seguito alla pulizia etnica hanno generato uno “stato di emergenza” che ancora oggi pregiudica il ritorno alla normalità dell’intera regione.

La creazione di Tuzlanska Amica è legata a un gruppo di volontari che, nell'inferno della guerra, non volevano solo osservare la sofferenza delle persone e la distruzione che stava accadendo, ma anche fare qualcosa che riducesse almeno leggermente l'insopportabile sofferenze a cui furono esposti i residenti. Le prime attività erano finalizzate ad aiutare le donne e le ragazze che avevano subito abusi in vari modi durante la detenzione nei campi di concentramento.

Le attività di Tuzlanska Amica sono cambiate nel corso degli anni, ma sono sempre state rivolte alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Sebbene Tuzlanska Amica abbia realizzato un gran numero di progetti diversi, con un orientamento prioritario al rispetto dei diritti umani e alla riduzione della sofferenza, possiamo classificarli in tre gruppi principali

1.⁠ ⁠Supporto psicosociale attraverso un approccio multidisciplinare
2.⁠ ⁠Aiuto ai bambini, soprattutto bambini rimasti senza genitori dalla guerra fino ad oggi, ma anche ad altri bambini provenienti da gruppi socialmente emarginati
3.⁠ ⁠Promozione del dialogo e risoluzione non violenta dei conflitti, supporto al processo di riconciliazione 

 

Adriatic GreeNet 

Adriatic GreeNet (AGNet) is an association based in Friuli Venezia Giulia, north-eastern part of Italy. For 20 years, the association has been working on building networks and human relationships between people, local authorities and associations operating in Italy and the Balkan countries. Our focus is on peace, mutual respect and knowledge: between people, countries, different cultures and memories.

Students, citizens, representatives of associations and local authorities are all involved in cultural exchanges, getting to know the areas that were affected by the war in the Balkans, and the memories of people who experienced it. But, the knowledge goes far beyond the war and is rooted in the present as a means to build a future of  peace.

AGNet directly involves associations and people working to improve the conditions for  human-shaped society. These meetings often turn into international projects, for the benefit of all the communities involved.

AGNet associates often meet within convivial occasions. Among laughter, culinary experiences and debates, new ideas and projects are born, as well as bottom-up approaches to solve societal issues of the communities they live in. This is, for example, the recipe behind the annual international volunteer summer camps in Bosnia-Herzegovina, Croatia and Serbia. 25 volunteer camps have already been held. Associates from all over Europe and beyond participate to support the maintenance activities of historical and natural heritage sites, while getting to know cultures, places and people, thereby reducing the ancestral fear of everything different, the unknown. We all are one.

We want to celebrate AGNet's 20th anniversary in this style, meeting partners, old and new friends in Bosnia, in Tuzla and Srebrenica, two places that are unfortunately known for war tragedies, but which are also today home of many associations that work to heal old wounds and offer new opportunities to new generations. 
We would like to involve more and more people to travel with us and discover these places and their people. We ask for you contribution to organize this Balkan “Peace Caravan” to reach Tuzla and work with the local association Tuzlanska Amica to maintain their headquarters, where they host and support fragile people who have been finding refuge there for the last 30 years. If you want to learn more about Tuzlanska Amica and AGNet, see the text below, you will find all the relevant information.

Thank you for your support! We hope to see you in Tuzla! ☺ Come and meet us and discover our activities and our wonderful network!


In the meantime, for more information about AGNet, its activities, networks and partners, see the website of the European project EUFREE, coordinated by AGNet and funded by the European Commission, at the following link:

https://agnetcorrado.wixsite.com/eufree

 

Tuzlanska Amica

https://www.alexanderlanger.org/it/269/1324
https://tuzlanskaamica.ba/it/o-nama/

Tuzlanska Amica is a Bosnian- Herzegovinan NGO, based in Tuzla. During the war in Bosnia, many refuges fleeing ethnic cleansing found a safe place in the headquarters of Tuzlanska Amica. Tuzlanska Amica began its work by helping women and has since expanded its work to help many categories of people in need, to re- build the damaged social tissue of the region. As of today, the many areas of its social work can be summarised as:
1. psychological and social support to the community
2. support for children without parents and children from marginalized social groups
3. conflict resolution and promotion of transcultral dialogue for peace building.

40%
-5 Giorni
Istruzione di qualitàPace, giustizia e istituzioni solide
Calendario2025 LAV Lucca, ogni giorno dalla parte degli animali

La LAV è un'associazione nazionale che, dal 1977, s'impegna a salvaguardare la vita e i diritti degli animali con azioni dirette e interventi in emergenza.

Nel territorio della provincia di Lucca, tra le varie attività che realizza, gestisce ad Altopascio un rifugio per animali maltrattati, provenienti in particolare da allevamenti lager che sono stati sequestrati, e che ora vivono liberi e sicuri in un ambiente protetto e salutare; e a Monte San Quirico sostiene il centro di accoglienza "Fiocco di Luna".

Crediamo sia importante supportare e far conoscere queste esperienze, uniche nel loro genere: perché sono progetti che vivono grazie all'impegno di tante volontarie e tanti volontari, e che naturalmente necessitano di risorse per poter proseguire la propria azione; perché rappresentano un esempio concreto di un'attenzione nuova nei confronti degli animali, utile da promuovere al fine di contribuire a costruire una cultura del rispetto e della cura nei confronti di ogni essere vivente.

Per questo, abbiamo realizzato un calendario fotografico per l'annualità 2025, che racconta proprio la vita degli animali che nei rifugi del nostro territorio, o attraverso percorsi di adozione gestiti dalla LAV, hanno trovato una nuova vita.

Questa campagna ha l’obiettivo di assorbire una parte delle spese di mantenimento degli animali sia nel rifugio di Altopascio sia presso le volontarie che ospitano i cani in cerca di adozione
L'obiettivo è quello di raccogliere insieme i 5.000€ necessari a:
- acquistare di cibo per gli animali ospitati,
- acquisto farmaci e copertura spese visite veterinarie, 
- coprire la spese per i vari lavori di manutenzione della struttura di Altopascio, indispensabili per mantenere in sicurezza soprattutto i maialini vietnamiti dal pericolo della psa (peste suina africana).
 

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna con queste modalità: 

  • selezionando la ricompensa che preferisci o cliccando sul pulsante “Contribuisci” per fare una donazione libera,
  • tramite bonifico bancario al conto corrente - IT79K0306909606100000103914 - intestato a LAV LUCCA indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “Calendario2025 LAV Lucca, ogni giorno dalla parte degli animali”.

Ringraziamo i testimonial che hanno prestato il loro volto, e quindi la loro voce, per il progetto: 
sono tutte persone conosciute a Lucca, stimate per il loro impegno e la loro attività professionale, e che hanno accettato di aiutarci a far conoscere sempre di più - in particolare ai più giovani - l'importanza delle strutture e la cultura del rispetto che ne è alla base.

Il Calendario 2025 della LAV Lucca, "OGNI GIORNO DALLA PARTE DEGLI ANIMALI" è un progetto di LAV Lucca, nato da un'idea di Simone Arrighi, Daniele Bianucci, Chiara Testi e Alessandro Galli. 
Le foto sono di Simone Arrighi.
La scelta e la cura dei testi sono di Daniele Bianucci.
Il progetto grafico è di Jacopo Spagnesi.
I testimonial sono Ilaria Bartolomei, Marco Brinzi, Paolo Capasso, Gabriele Citti, Vania Della Bidia, Lorenzo Lombardi, Stefano Pomponi, Paula Terra Autunes,Michelangelo Zullo.
I testimonial a quattro zampe sono Margherita, Claudia, Rocco, Mascherina, Anna, Armonia, King, Bella, Miky, Schon, Cocco, Bibi, Totò, Bianchina, Zazzu, Marley, in rappresentanza dei tanti animali salvati da LAV Lucca.

40%
-20 Giorni
Ridurre le disuguaglianzeVita sulla terra

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Tutti i fior, il restauro del Giardino di Puccini

INTRO

Nel 2024 il mondo intero celebra un importante anniversario, cento anni dalla morte del Maestro Giacomo Puccini. Noi della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, con il supporto della Fondazone Cassa di Risparmio di Lucca, vogliamo celebrare questo anniversario e siamo qui su Eppela per farlo insieme a tuti voi.

La fama di Puccini non ha confini; la sua arte accarezza l’anima e abbatte spazi e tempi.
 

Simonetta Puccini, nipote di Giacomo Puccini

La FONDAZIONE SIMONETTA PUCCINI

La nostra Fondazione è nata il 29 gennaio 2005 per volontà di Simonetta Puccini, unica nipote del Maestro. Il nostro scopo è quello di tenere viva e onorare la memoria di Giacomo Puccini attraverso la conservazione e la divulgazione del patrimonio culturale e artistico del Maestro. 
Promuoviamo e diffondiamo la conoscenza delle opere e dei luoghi pucciniani attraverso convegni, mostre, studi, ricerche, turismo e valorizzazione di archivio e biblioteca. Infine tuteliamo e valorizziamo la Villa Museo Giacomo Puccini di Torre del Lago, collaborando con gli enti locali, pubblici e privati.
 

La VILLA PUCCINI

Giacomo Puccini arriva a Torre del Lago nel giugno 1891 e se ne innamora. Pochi anni dopo, acquista infatti la casa torre sul Lago e la fa ristrutturare trasformandola nell’attuale Villa dove decide di trascorre gran parte del suo tempo.

Dopo la sua morte, la Villa viene trasformata in un museo dove ancora oggi si trovano il suo prezioso pianoforte Förster, i ritratti del Maestro in varie epoche della sua vita, gli oggetti di vita quotidiana, onorificenze e riconoscimenti da tutto il mondo, quadri degli amici macchiaioli, compagni di vita e di caccia, ritratti di amici e collaboratori del Maestro e le sue ultime parole scritte di pugno dopo l’operazione alla gola.

La Villa Puccini è un bene inestimabile, da preservare e tutelare. Giacomo Puccini la amava particolarmente, ed è per questo che noi di Fondazione Simonetta Puccini abbiamo iniziato nel 2013 diversi lavori di restauro (al tetto e alla facciata, alla camera da letto, al pianoforte del Maestro, ecc.).


Il Giardino di VILLA PUCCINI

Uno degli ambienti che il Maestro amava di più è il suo giardino. Passeggiando nel Giardino di Villa Puccini si avverte, come se pensieri e immagini rimanessero impigliati nei luoghi, l’incedere del Maestro che accarezza i fiori e gode di questo luogo.

Era lui a scegliere fioriture ed essenze, ad arredare il giardino per viverlo pienamente, a diffondere la sua musica negli spazi aperti.

Grazie ai numerosi documenti conservati in Archivio, come fotografie e fatture di acquisto di fiori e piante, è possibile ricostruire l’aspetto originale del piccolo parco della Villa.

Molto è cambiato, ma sta nell’evoluzione stessa del giardino, fatto di architetture vegetali in continuo divenire, oltre che di elementi più statici e di relazioni con l’intorno. Gli alberi e le piante di un tempo non ci sono più.

Il Giardino di Villa Puccini è un monumento vivente e come tale deve essere visto secondo una molteplice serie di relazioni.


Il 2024, il restauro dei beni di GIACOMO PUCCINI

Il 2024 è un anno di grandi celebrazioni: Giacomo Puccini, uomo e compositore, si trova al centro dell’attenzione nazionale e internazionale. Torre del Lago, luogo scelto dal Maestro per la composizione delle sue immortali melodie, è meta di un continuo pellegrinaggio sulle orme di un’arte e di un’atmosfera che ancora oggi è possibile percepire ad ogni angolo.

È nostro onore, quindi, preparare e preservare questi ambienti; un obbligo morale nei confronti della collettività tutta affinché luoghi e ambienti amati da Giacomo Puccini continuino ad emozionare grazie alla presenza palpabile del grande musicista.

È per questo che oggi siamo qui per chiedervi di sostenere la nostra grande opera:
il restauro dell’amato Giardino di Villa Puccini.
L’intera operazione ha un costo di oltre 300.000€, necessari per coprire i costi di:
preparazione del terreno, demolizioni, opere di scavo e di cantiere,
opere murarie, pavimentazione, abbattimento delle barriere architettoniche,
gli impianti,
i varchi elettronici,
gli impianti vegetali,
Il pagamento dei professionisti.

Abbiamo deciso di porci un primo obiettivo in crowdfunding di 120.000€ che, grazie al prezioso contributo di 80.000€ già versato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ci permetterà di dare avvio ai lavori ed eseguire le prime opere di restauro, fondamentali per aprire il Giardino al Pubblico.

 

Nello specifico:
- prepareremo il terreno, eseguiremo le opere di scavo e di cantiere;
- potremo procedere con gli impianti vegetali (alberi, siepi, arbusti, tappeti erbosi, potature, fiori, vasi, e tutto quello che renderà il giardino bellissimo!);
- realizzeremo le opere murarie e la pavimentazione;
- abbatteremo le barriere architettoniche, per rendere il giardino completamente accessibile;
- realizzeremo gli impianti elettrici, idraulici e di illuminazione.

Una volta raggiunta questo soglia, potremo rilanciare a 220.000€, per completare il lavoro.

Manca il tuo contributo. 
Insieme possiamo rendere omaggio al più grande operista della storia della musica e tramandare ciò che lui ha creato.
Grazie di cuore per tuo supporto!

9%
-6 Giorni
Istruzione di qualità
Diario delle mie catastrofi. Impariamo a ridere sul serio!

Il superpotere della scrittura incontra la magia della comicità nel nuovo progetto del Centro Formazione Supereroi. Un percorso sulla scrittura comica, dedicato ai ragazzi che vivono quella fase della vita in cui i problemi sembrano insormontabili: l’adolescenza

Il progetto “Diario delle mie catastrofi” esplora uno strumento che aiuta a esorcizzare i propri problemi e le proprie frustrazioni, cogliendo le opportunità che questi offrono: la comicità. 
Come? Con 22 laboratori di scrittura gratuiti che coinvolgeranno 500 ragazzi delle scuole pubbliche di Milano. A tenere i laboratori saranno professionisti della scrittura e della comicità. Alla fine del percorso tutti i testi realizzati dagli studenti saranno raccolti in un libro realizzato professionalmente e il progetto si concluderà con uno spettacolo aperto a tutta la città che avrà per protagonisti i ragazzi.

Il CFS

Il Centro Formazione Supereroi è un’associazione non profit di professionisti della parola scritta (autori, editor, giornalisti, operatori culturali) nata nel 2016 con la missione di diffondere la scrittura come superpotere per affrontare il mondo. Organizziamo laboratori, eventi e attività di vario genere, tutte ad alto impatto di creatività. Fedeli al modello al quale ci ispiriamo, 826 Valencia, la scuola di scrittura creativa non profit fondata a San Francisco dallo scrittore Dave Eggers, offriamo le nostre attività in primis alle realtà, alle scuole e agli studenti che maggiormente ne hanno bisogno e che difficilmente potrebbero accedere a esperienze di questo genere.
Abbiamo alle spalle 6 anni di attività itinerante presso le scuole e un anno nella nostra sede di via Argelati 37. Dal 2016 a oggi abbiamo coinvolto più di 4.000 ragazzi in laboratori di scrittura, abbiamo collaborato con più di 120 scuole di Milano, abbiamo realizzato, stampato e regalato ai giovani autori più di 140 libri nati dai laboratori.

IL PROGETTO DIARIO DELLE MIE CATASTROFI

Alla base del progetto un’idea molto semplice. Ti piace ridere? Ridere sul serio? Allora sai che dietro a ogni risata c’è una cosa grande, silenziosa e nascosta: la tua emotività. Ognuno di noi custodisce dentro di sé un mondo complesso che spesso fatica a condividere con gli altri, nel quale nasconde frustrazioni, fragilità, ansie. Tutte cosette di cui non ci va molto di parlare. Ma ecco che la comicità ci permette di alleggerire questo groviglio interiore e di tradurre persino le insicurezze, i difetti e i disagi in qualcosa di nuovo e addirittura luminoso.

Il progetto affronterà due generi: il racconto comico e il monologo comico, in 22 laboratori di scrittura che coinvolgeranno 500 ragazzi delle scuole pubbliche di Milano, di età compresa tra i 13 e i 18 anni.

Insieme agli scrittori e agli editor del CFS, a tenere i laboratori saranno professionisti della comicità. Tra questi lo stand-up comedian Francesco Arienzo, che insieme all’autrice e attrice Veronica Pinelli terrà due laboratori di 25 ore ciascuno sul monologo comico, la coppia comica Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, il comico Federico Basso, lo stand-up comedian Carmine Del Grosso, l’autore e sceneggiatore comico Marco Renzi. E l’elenco è in progress!


COSA FAREMO GRAZIE A TE
Grazie al tuo contributo, da ottobre 2024 ad aprile 2025

• regaleremo a 500 RAGAZZI delle scuole pubbliche la possibilità di partecipare a 22 LABORATORI DI SCRITTURA COMICA. 
• realizzeremo professionalmente UN LIBRO con tutti i monologhi e i racconti scritti dai ragazzi partecipanti, che regaleremo a ciascuno di loro.
• coinvolgeremo i ragazzi nell'ideazione e nella PRODUZIONE DI UNO SPETTACOLO TEATRALE CONCLUSIVO in veste di autori, lettori, attori, addetti alla produzione.
• apriremo lo SPETTACOLO DIARIO DELLE MIE CATASTROFI a tutta la città.

Insieme possiamo realizzare tutto questo.
IMPARIAMO A RIDERE SUL SERIO!
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Istruzione di qualitàRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
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"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.

1️⃣ L’Europeista è un giornale? No, è un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online. 

2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile è Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi è direttore editoriale; stiamo poi componendo la redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti, chiamata Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.

3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, gli eventi fisici e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.

4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? 
La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.

5️⃣ Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Con il tuo aiuto, "L’Europeista" diventerà un luogo e uno strumento di informazione e di dibattito per chi crede nel sogno europeo e vuole renderlo una realtà sempre più solida.

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Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePartnership per gli obiettivi
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Ciao! Cerchiamo di essere brevi anche se abbiamo davvero tante cose da dirvi!

Siamo una giovane coppia under 40, Valeria e Marco, abbiamo deciso di lanciarci nel mondo dell’imprenditoria artigiana in un territorio che soffre lo spopolamento,  in un piccolissimo paese che conta meno di mille abitanti nella Trexenta in Sardegna.

___ Distilleria LOGA nasce come MICRO Distilleria e Liquorificio Artigianale, talmente micro che ci ha portato qualche difficoltà in più.

Amiamo la qualità ed il buon bere, POCO MA BUONO.

Ci presentiamo: LOGA è il matrimonio delle nostre diverse passioni che unite e miscelate, hanno preso forme e direzioni non convenzionali.

  • Valeria CEO & Founder si prende la responsabilità del progetto, condannandosi ad una vita di ansia e stress. Ama creare e ha sempre lavorato in ambito artigiano e creativo, dalla fotografia e grafica alla sartoria e modellismo. Si occupa di dare forma e carattere a tutti i prodotti, spingendo verso mete originali con attenzione;
  • Marco Distiller & Founder, ma soprattutto Bartender, cresce gattonando nel bancone del bar di famiglia. Negli anni si immola alla causa e beve per spirito di conoscenza e sempre alla ricerca della consapevolezza assoluta. Con grande passione studia il mondo degli Spirits a tutto tondo.

NB: Valeria e Marco già da diverso tempo si occupano attivamente di divulgazione e sensibilizzazione sul mondo del beverage con il progetto SpiritoLibero Project.

 

___VIDEO presentazione (ci sono anche i sottotitoli opzionali)                                                                

 

Per anni abbiamo giocato con le diverse ricette, elaborate e rielaborate compulsivamente per arrivare ad ottenere il risultato ricercato, anche e soprattutto grazie alle nostre famiglie e amici che con il loro sacrificio (e del loro fegato) ci hanno aiutato a crescere ed evolverci.

Abbiamo in cantiere diverse proposte che spaziano dal GIN London Dry, Amaro alle erbe, Liquore floreale e, le nostre coccole speciali, creme senza nessun derivato animale.

Tutti con il loro Essere UNICO e DECISO.

Lavoreremo in piccoli BATCH con bottiglie numerate, per soddisfare il lato compulsivo di Valeria.

Proporremo anche le Fidelity Card, dove potrete collezionare i timbri ed al suo completamento, ricevere degli omaggi o buoni sconto, in base alle follie del periodo!

Proporremo anche il VUOTO A RENDEREdelle nostre bottiglie, che varrà sempre un timbro nella vostra Fidelity card. Vorremmo incentivare sulle buone abitudini come il riutilizzo delle risorse.

 

___ Artigianalità ed unicità, crediamo fortemente nel “poco ma buono” e soprattutto nella CONDIVISIONE, motore della crescita.

 

Oltre ad impegnarci nella ricerca della materia prima eccellente nella nostra isola in primis, coinvolgendo così altri piccoli produttori locali nella catena che lega questa tipologia di prodotti, ci impegniamo a ricercare persone che condividano i nostri valori per creare degli eventi di condivisione come degustazioni combinate, percorsi enogastronomici ricercati, esperienze originali ed alternative da vivere.

 

___ SPAZIO LOGA

Condivisione che vogliamo far sconfinare su nuovi orizzonti e proporre eventi culturali come mostre artistiche multidisciplinari, eventi musicali e soprattutto condividere il nostro spazio con chi ha voglia di dire qualcosa di nuovo, vogliamo dare spazio agli artisti emergenti e non che come noi prendono direzioni non convenzionali in un territorio sempre più lasciato “solo”.

 

___ Se avete letto fin qui siamo riusciti a catturare la vostra attenzione!!!

Ci troviamo qui su EPPELA per chiedere il vostro aiuto, come ben sappiamo, fare impresa in Italia è una storia epica, tra tante difficoltà e lungaggini burocratiche non abbiamo ancora avviato la produzione ma ci troviamo comunque a sostenere diverse spese, le più gravose sono l’affitto e le utenze, al quale si aggiungono tante piccole spese di gestione.

 

Per mantenere vivo il progetto in attesa delle conclusioni burocratiche e con la tantissima voglia di fare, abbiamo pensato ad una PRODUZIONE ESCLUSIVA e UNICA.

In sinergia con la DISTILLERIA GRECO CAROPPO che ci ha aiutato in questo primo passo, abbiamo creato un BOTANICAL SPIRIT, un prodotto non convenzionale ma su cui crediamo fortemente.

Dalla parte più nobile della distillazione nasce “SU CORO”, spicca la freschezza dell’Artemisia Absinthium arricchita da Mirto, Angelica, scorza di Limone, Coriandolo e Rosa Canina.

 

___ SU CORO, un BOTANICAL SPIRIT, una bevanda spiritosa ottima da bere in purezza e miscelata,

gradazione alcolica di 42%.

ESISTONO SOLO 190 BOTTIGLIE, tutte numerate. BATCH UNICO!

 

___ HELP! Abbiamo bisogno del vostro sostegno!

Il vostro aiuto e sostegno in questo momento per noi è davvero importante, cruciale sulla buona riuscita dell’avvio dell’attività, per fortuna ormai prossima!

Tutti i nostri prodotti hanno bisogno di lungo riposo dopo la messa in produzione, per cui contiamo di poter avere le nostre prime bottiglie disponibili entro l’autunno!

Potete sostenerci con una donazione libera, noi provvederemo ad inserire il vostro nome nei ringraziamenti sul nostro sito ed anche una firma autografata (o stampata se non potete raggiungerci) o se volete anche una foto simpatica sulla nostra cara Patricia, un manichino un po’ bruttino che è stato adottato da Valeria e vuole rendergli bellezza con l’aiuto di tutti!

 

MA!

___ Noi amiamo la condivisione e quindi abbiamo pensato a dei diversi PACCHETTI RICOMPENSA da proporvi!

Condivisione è il nostro motto, quindi con SU CORO sviluppiamo diversi pacchetti DEGUSTAZIONE:

NB: la data (o le date, in base alle richieste adesioni) verranno comunicate in privato ai sostenitori, indicativamente da metà settembre e si svolgeranno nei fine settimana.

 

“SU CORO” BOX:

NB: Le consegne e le spedizioni (solo per l'italia) dei Box potranno essere effettuate indicativamente per metà/fine settembre.

Al momento dell'acquisto della box vi contatteremo per i dettagli sul suo ritiro, se in distilleria o tramite spedizione con corriere. Se avete qualunque domanda da porci, non esitate a contattarci!

 

___

 

Vi ringraziamo per averci dato la vostra attenzione fino a qui, speriamo di avervi incuriosito almeno un pochino!

Nel frattempo, brindiamo con SU CORO in attesa di poterlo fare anche con la vostra compagnia!

A SA SALUDE!!!

 

GRAZIE!

 

distillerialoga.it

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95%
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Imprese, innovazione e infrastrutture
Viaggio tra Natura e Gusto: Aiutaci a Trasformare Bija Masseria


Ciao a tutti! Siamo Alessandro e Alessia, una coppia appassionata dall’ amore per la natura. Viviamo in un incantevole luogo nella zona rurale della città di Monopoli, in Puglia. Abbiamo un sogno: trasformare la nostra realtà, Bija Masseria, in un agriturismo dove il buon cibo e l’accoglienza si fondano su principi di sostenibilità e rispetto del territorio. 

Cosa offriremo:

- Ristorazione: Un ristorante che celebra la cucina locale, con piatti preparati con ingredienti freschi e di stagione, avendo comunque uno sguardo sul Mondo.
- Ospitalità: Camere accoglienti e immerse nella natura, dove gli ospiti possono rilassarsi e riconnettersi con se stessi.
- Attività e Laboratori per bambini e adulti, toccando con mano l’importanza della sostenibilità e della cura dell’ambiente.

Concept:

Il nostro progetto si basa su tre pilastri fondamentali: agricoltura rigenerativa, ristorazione sostenibile e ospitalità autentica. Vogliamo creare un ecosistema in cui ogni elemento lavori in sinergia per promuovere la salute del suolo, la biodiversità e il benessere della comunità. 

Partiamo dalla cura della terra: coltiviamo due ettari di ulivi, alberi da frutto e orticole. Rigeneriamo il suolo attraverso l’apporto di materia organica e la rotazione delle colture e non invadiamo il terreno con sostanze chimiche da più di tre anni ad oggi. Vorremmo che i prodotti di questa agricoltura naturale possano conquistare il palato dei nostri ospiti. Utilizzeremo non solo le materie prime coltivate in loco con metodi di agricoltura rigenerativa, ma anche quelle di produttori locali che condividono la nostra passione per la sostenibilità al fine di creare una rete di collaborazioni che valorizzi il territorio e i suoi frutti.


Bija Masseria vuole essere un luogo dove soggiornare e mangiar bene, ma anche un'esperienza immersiva nella natura. Per noi l'ospitalità deve inoltre valorizzare le tradizioni, la cultura e i prodotti del territorio e la ristorazione essere un modo per creare momenti di convivialità e cultura.

 

Offriremo la possibilità di scoprire ritmi di vita più lenti, partecipando ad attività che riflettono il vero spirito del luogo. In questo modo, gli ospiti non solo si rilassano, ma creano anche legami significativi con le persone e il paesaggio che li circonda.

 

Obiettivi del Progetto:
Con i fondi raccolti, intendiamo:

1. Ristrutturare gli Spazi: Rinnovare gli ambienti della masseria per renderli accoglienti e funzionali, mantenendo il fascino rustico e autentico del luogo.

2. Acquistare Attrezzature: Investire in attrezzature per la cucina e materiali per i laboratori, garantendo un'esperienza di alta qualità per i nostri ospiti.

3. Promuovere Attività Educative: Creare un programma di eventi e seminari che rendano Bija Masseria un punto di riferimento per l'educazione alla sostenibilità.

Come Potete Aiutarci:
Siamo entusiasti di condividere questo viaggio con voi! Ogni contributo, grande o piccolo, ci avvicina al nostro obiettivo. In cambio, offriamo ricompense speciali , come soggiorni scontati, corsi di cucina e accesso esclusivo a eventi.
 

Uniamoci in questa avventura e aiutaci a fare la differenza nella nostra comunità e nel mondo! 
Grazie per il vostro supporto e per credere nel nostro sogno!
Con affetto,
Alessandro e Alessia

ENG:

Hello everyone! We are Alessandro and Alessia, a couple passionate about nature. We live in a beautiful rural area near the city of Monopoli, in Puglia. We have a dream: to transform our reality, Bija Masseria, into an agriturismo where good food and hospitality are based on principles of sustainability and respect for the land.

What we will offer:

  • Restaurant: A restaurant that celebrates local cuisine, with dishes prepared using fresh, seasonal ingredients, while also keeping an eye on the world.
  • Hospitality: Cozy rooms surrounded by nature, where guests can relax and reconnect with themselves.
  • Activities and Workshops for both children and adults, to learn together the importance of sustainability and connection with nature.

Concept: Our project is based on three key pillars: regenerative agriculture, sustainable dining, and authentic hospitality. We want to create an ecosystem where each element works in harmony to promote soil health, biodiversity, and the well-being of the community.

We start by taking care of the land: we cultivate two hectares of olive trees, fruit trees, and vegetables. We regenerate the soil through the addition of organic matter and crop rotation, and we haven’t used chemicals on the land for over three years. We would like the products of this natural agriculture to delight the palates of our guests. We will use not only locally grown ingredients through regenerative farming methods, but also those from local producers who share our passion for sustainability, creating a network of collaborations that values the territory and its fruits.

Bija Masseria aims to be a place not just to stay and eat well, but an immersive experience in nature. For us, hospitality must also enhance the traditions, culture, and products of the region, and dining should be a way to create moments of conviviality and culture.

We will offer the chance to discover slower rhythms of life, interact with nature, and participate in activities that reflect the true spirit of the place. In this way, guests will not only relax, but also create meaningful connections with the people and landscape around them.

Project Goals: With the funds raised, we aim to:

  1. Renovate the Spaces: Revamp the farm’s interiors to make them welcoming and functional, while maintaining the rustic and authentic charm of the place.
  2. Purchase Equipment: Invest in kitchen equipment and materials for workshops, ensuring a high-quality experience for our guests.
  3. Promote Educational Activities: Create a program of events and seminars that make Bija Masseria a reference point for education on sustainability.

How You Can Help: We are excited to share this journey with you! Every contribution, big or small, brings us closer to our goal. In return, we offer special rewards, such as discounted stays, cooking courses, and exclusive access to events.

Let’s join forces in this adventure and help us make a difference in our community and the world! Thank you for your support and for believing in our dream! With love,
Alessandro and Alessia

 

DEUTSCH:

Hallo zusammen! Wir sind Alessandro und Alessia, ein Paar, das von der Liebe zur Natur begeistert ist. Wir leben an einem wunderschönen Ort im ländlichen Gebiet der Stadt Monopoli in Apulien. Wir haben einen Traum: Unsere Realität, die Bija Masseria, in einen Agriturismo zu verwandeln, in dem gutes Essen und Gastfreundschaft auf Prinzipien der Nachhaltigkeit und des Respekts für das Land basieren.

Was wir anbieten werden:

  • Restaurant: Ein Restaurant, das die lokale Küche feiert, mit Gerichten, die aus frischen, saisonalen Zutaten zubereitet werden, wobei wir aber auch einen Blick auf die Welt werfen.
  • Gastfreundschaft: Gemütliche Zimmer, umgeben von Natur, in denen Gäste sich entspannen und wieder mit sich selbst in Verbindung treten können.
  • Aktivitäten und Workshops für Kinder und Erwachsene, um gemeinsam die Bedeutung von Nachhaltigkeit und Verbindung mit der Natur zu lernen.

Konzept: Unser Projekt basiert auf drei grundlegenden Säulen: regenerativer Landwirtschaft, nachhaltiger Gastronomie und authentischer Gastfreundschaft. Wir möchten ein Ökosystem schaffen, in dem jedes Element im Einklang arbeitet, um die Gesundheit des Bodens, die Biodiversität und das Wohlbefinden der Gemeinschaft zu fördern.

Wir beginnen mit der Pflege des Landes: Wir bauen zwei Hektar Olivenbäume, Obstbäume und Gemüse an. Wir regenerieren den Boden durch die Zugabe von organischem Material und Fruchtfolge, und wir haben den Boden seit über drei Jahren nicht mehr mit Chemikalien behandelt. Wir möchten, dass die Produkte dieser natürlichen Landwirtschaft den Gaumen unserer Gäste verwöhnen. Wir werden nicht nur lokal angebaute Zutaten aus regenerativer Landwirtschaft verwenden, sondern auch die von lokalen Produzenten, die unsere Leidenschaft für Nachhaltigkeit teilen, um ein Netzwerk von Kooperationen zu schaffen, das das Gebiet und seine Früchte wertschätzt.

Die Bija Masseria möchte ein Ort sein, an dem man nicht nur gut isst und übernachtet, sondern auch eine ganzheitliche Erfahrung in der Natur macht. Für uns muss Gastfreundschaft auch die Traditionen, die Kultur und die Produkte der Region würdigen, und Gastronomie sollte ein Weg sein, um Momente der Geselligkeit und Kultur zu schaffen.

Wir werden die Möglichkeit bieten, langsamere Lebensrhythmen zu entdecken, mit der Natur zu interagieren und an Aktivitäten teilzunehmen, die den wahren Geist des Ortes widerspiegeln. So werden die Gäste nicht nur entspannen, sondern auch bedeutungsvolle Verbindungen zu den Menschen und der Landschaft um sie herum schaffen.

Ziele des Projekts: Mit den gesammelten Geldern möchten wir:

  1. Die Räume renovieren: Die Innenräume der Masseria renovieren, um sie einladend und funktional zu gestalten, während der rustikale und authentische Charme des Ortes erhalten bleibt.
  2. Ausstattung kaufen: In Küchengeräte und Materialien für Workshops investieren, um unseren Gästen ein hochwertiges Erlebnis zu bieten.
  3. Bildungsaktivitäten fördern: Ein Programm von Veranstaltungen und Seminaren schaffen, das die Bija Masseria zu einem Referenzpunkt für Bildung zur Nachhaltigkeit macht.

Wie Sie uns helfen können: Wir sind begeistert, diese Reise mit euch zu teilen! Jeder Beitrag, sei er groß oder klein, bringt uns unserem Ziel näher. Im Gegenzug bieten wir besondere Belohnungen wie vergünstigte Aufenthalte, Kochkurse und exklusiven Zugang zu Veranstaltungen.

Lasst uns gemeinsam diese Reise antreten und uns dabei helfen, einen Unterschied in unserer Gemeinschaft und der Welt zu machen! Danke für eure Unterstützung und dafür, dass ihr an unseren Traum glaubt! 

Mit Liebe,
Alessandro und Alessia

11%
-89 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
La lunga notte di zez

La lunga notte di Zez - Compagnia Zez Altimeriggi

TRAMA

Una stanza da letto, un giovane insonne e una presenza inquietante. Zez non riesce a dormire e si culla con la sua fisarmonica, Ara la sua ombra gemella lo rapisce e lo porta all’interno di un sogno, fra gli incubi più spaventosi e i desideri nascosti di Zez.

 

Il giovane Zez sta finalmente per addormentarsi?

Sembra di si, sarebbe anche ora.

La Compagnia Zez Altimeriggi, dopo 2 anni di studi e sperimentazioni, sa che è arrivato il momento. Lo spettacolo “La lunga notte di Zez” è quasi pronto, debutterà nel 2025, ma mancano gli ultimi tasselli.

Ci serve il vostro aiuto.

Alice e Adriano Di Carlo, due fratelli e attori romani, vivono a Torino e Parigi e da 2 anni fanno di tutto pur di rincontrarsi. L’obiettivo è tornare a giocare, animando insieme la stanza di Zez.

Un viaggio lungo un sogno, raccontato con musica, parole e oggetti viventi. Una fisarmonica, una coperta, una marionetta scheletro, un armadio e qualche parrucca. Il cammino di una notte insonne, narrato dalle ombre cinesi di Matteo Gubellini, attraverso i tessuti e i costumi originali di Anita Divi. 

Le immagini e le creature che abitano la stanza di Zez nascono dalle improvvisazioni e i sogni che ci hanno attraversato dai tempi del Covid a oggi. Le musiche di Ste Gelardi, di sottofondo al video, hanno ispirato Zez durante l’incontro con Ara e per tutta la prima parte della nostra ricerca. Oggi il compositore e performer Sergio Beercock collabora con noi per dare una voce alla stanza di Zez.

Tutto il materiale dello spettacolo è originale e costruito appositamente, come lo storyboard dipinto ad acquerello da Adriano Di Carlo.  Per ringraziarti del tuo supporto, se vorrai, ti regaleremo un frammento di questa lunga notte.

I fondi che riceveremo saranno rivolti a coprire i costi per la costruzione dell’armadio, la rifinitura dei costumi, la scrittura delle musiche e la costruzione del pupo marionetta Sèttete, uno degli incubi di Zez.

Vi terremo aggiornati fino al debutto dello spettacolo.

 

Acquerello, frammento di storyboard
Prove con coperta

 

Sèttete la morte, suona la fisarmonica di Zez. Marionetta d'ombra di Matteo Gubellini
Armadio di Zez in costruzione

 

Alice Di Carlo con il prototipo dell'abito “Ara struzzo” ideato da Anita Divi.
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-9 Giorni
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