Ferdinanda Vigliani
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PREMESSA
"L'approccio artistico permette di interrogare i fatti della società con la necessaria distanza e di rispondervi investendo pienamente i nostri corpi, le nostre emozioni, il nostro pensiero.”
Jean-Pierre P., partecipante al workshop Archives Brûlantes
[ Eng below ]
La scorsa estate, l’artista Irene Pittatore e la formatrice Isabelle Demangeat si trovavano sulle Alpi Marittime francesi a studiare atti di processi per femminicidio a partire dalla metà dell'Ottocento, in vista di un workshop sulla violenza di genere. Mentre le dichiarazioni di accusati e testimoni scorrevano sotto i loro occhi, con posizioni assolutorie nei confronti di un crimine considerato ‘’passionale’’, sulle loro teste elicotteri della Gendarmerie pattugliavano i dintorni di Gréolières in cerca di un uomo armato, in fuga nei boschi dopo aver ucciso la compagna.
Negli stessi giorni, al telefono, una collega italiana, minacciata di morte da suo fratello, cercava di farsi assegnare una residenza fittizia per tutelare la propria incolumità.
La storia, le geografie, il presente. Il senso di un assedio.
La persistenza della violenza degli uomini sulle donne. Che fare?

Fonti: Archivio di Stato di Firenze, Tribunale di Firenze. Atti in materia penale.
Processi d’Assise, 1904 e 1888 / Archives Départementales du Var, 1847.
IL PROGETTO
L’amavo troppo e le ho sparato è un quaderno d’artista interattivo e transmediale frutto di questo senso di asfissia e mosso dal desiderio di unire le forze e i più efficaci strumenti per contrastare la violenza di genere. Il progetto è concepito da un’artista e giornalista pubblicista italiana - Irene Pittatore - e da una formatrice e coach francese, con esperienza internazionale nel campo dell'inclusione e della diversità - Isabelle Demangeat.
Il tuo contributo, unito a quello della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, consentirà di mettere a punto la prima edizione - a diffusione gratuita per scuole e associazioni - del quaderno d’artista in versione e-book, ovvero di sviluppare un set di strumenti di natura artistica e pedagogica per favorire il riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere, spesso condivise inconsapevolmente, e delle sue manifestazioni per imparare a contrastarle. Il quaderno, bilingue (italiano e inglese), sarà progettato avvalendosi delle competenze e dell’esperienza di donne che hanno subito violenza, così come di professioniste/i internazionali afferenti un ampio spettro di discipline: storia, sociologia, psicologia, medicina legale, giurisprudenza, arte, letteratura, pedagogia.
I NOSTRI OBIETTIVI
➜ Creare occasioni di riflessione e confronto sulla violenza di genere e le sue radici, intesa come fatto strutturale;
➜ coinvolgere persone giovani mettendo a loro disposizione su territorio nazionale e internazionale uno strumento educativo e di sensibilizzazione bilingue, facile da utilizzare, di semplice reperibilità e attrattivo, grazie ad un approccio di educazione 4.0, che sfrutta le potenzialità del digitale sia per la fruizione sia per la distribuzione;
➜ supportare il lavoro di insegnanti e personale educativo sulla prevenzione della violenza di genere con strumenti formativi innovativi di natura artistica e scientifica;
➜ favorire consapevolezza e riconoscimento delle dinamiche di violenza cui si è esposte/i, così da imparare a contrastarle in un percorso che indaga le modalità di relazione interpersonale attraverso strumenti immersivi di natura artistica che attivano l’intelligenza emotiva e creativa.
COME SARÀ FATTO IL QUADERNO
I contenuti comprenderanno contributi narrativi, visuali, sonori e video (attivabili anche attraverso QR codes):
➜ interviste e interventi scientifici nell’ambito della psicologia, della pedagogia, della medicina legale, del diritto;
➜ fonti d’archivio: stralci di storici processi per uxoricidio che aiutino a rilevare la ricorrenza della violenza di genere (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon);
➜ format artistici interattivi: si vedano a titolo di esempio, Ponti ad arte di Tea Taramino e il workshop Archives brûlantes - Femminicidi nella storia di Isabelle Demangeat e Irene Pittatore;
➜ poster e contenuti formativi stampabili da affiggere in classe o presso le sedi delle associazioni;
➜ un manifesto dedicato alla prevenzione, elaborato collettivamente dalle autrici e autori del Quaderno aperto al contributo di lettori e lettrici;
➜ call to actions (inviti all’azione, alla partecipazione individuale o di gruppo);
➜ pagine bianche da scrivere sotto forma di diario personale stimolate da domande/ immagni/ giochi di ruolo;
➜ sezioni aperte da compilare con interviste e ricerche;
➜ esercizi individuali e di gruppo, test;
➜ pagine dedicate a schizzi per campagne contro la violenza di genere;
➜ tracce per laboratori di consapevolezza.
A titolo esemplificativo, si tratta di una pubblicazione che si situa fra il Manuel d'activisme féministe di Sarah Constantin ed Elvire Duvelle-Charles e i libri interattivi di Keri Smith.

A CHI È DESTINATO?
La nostra idea è che il quaderno d’artista possa essere usato sia da lettori e lettrici autonomamente a partire dai 12 anni, sia da personale docente e professioniste/i che si occupano di contrasto alla violenza, come strumento di formazione e supporto per l’analisi dei ruoli di genere e dell'immaginario legato alla virilità, che porta con sé assegnazioni e ingiunzioni sociali in cui la violenza raramente è messa in discussione, se non nel momento in cui diventa reato.
La distribuzione dell’e-book coinvolgerà le associazioni e le scuole che ne faranno richiesta, a partire dalle 19 associazioni della rete SAFE del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS presenti su tutto il territorio nazionale e le loro reti locali a livello regionale, quantificabili in un numero di 100 scuole, 40 luoghi di aggregazione, 25 associazioni sportive e 130 associazioni partner.
PERCHÉ UN CROWDFUNDING?
Pensiamo che la violenza di genere ci riguardi tutte/i e che è importante che ciascuna/o si impegni nel contrasto e nella lotta, secondo le proprie possibilità. Contiamo su di te!
CHE RICOMPENSA RICEVERAI SE DONI?
La serie di ricompense che abbiamo scelto di donare a chi vorrà sostenere il progetto è ideata dall'artista Irene Pittatore a partire da fondi d’archivio forensi e giornalistici (Archivi di Stato di Firenze, Torino, Toulon), con il layout di Studio Grand Hotel.
A questa linea si aggiungono un’opera in edizione limitata di Irene Pittatore e consulenze online con la formatrice e coach Isabelle Demangeat di Fit for Culture e con Stefania Doglioli del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile.
Le ricompense potranno essere ritirate al Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile a Torino, da Fit for Culture a Berlino e alla libreria Vigna LGBT et féminisme a Nizza. Per chi dona da altre città, sarà possibile organizzare delle spedizioni.
COME USEREMO I FONDI RACCOLTI?
I fondi raccolti con questo crowdfunding finanzieranno la prima edizione del quaderno d’artista L’amavo troppo e le ho sparato, in versione e-book. Questo sarà possibile se le donazioni arriveranno alla soglia stabilita di 5.000 €, altrimenti dovremo restituirle. Questi 5.000 €, ai quali si aggiungeranno i 5.000 € erogati dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, ci permetteranno di mantenere gratuita la distribuzione dell’e-book a scuole e organizzazioni, fondamentale per garantire a tutte/i l’accesso a questo strumento formativo.
VUOI SOSTENERCI IN UN ALTRO MODO?
Partecipare al crowdfunding è il modo più diretto per sostenerci, ma non l'unico. Scrivere articoli su questo progetto, segnalare la raccolta fondi a persone sensibili al tema, condividerla sui social, far conoscere il progetto a organizzazioni e scuole che potrebbero aderirvi, sono contributi importanti!
CHI SIAMO?
L’amavo troppo e le ho sparato è un progetto sostenuto dal Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, con sede a Torino, che svolge da 26 anni attività di contrasto alla violenza di genere attraverso azioni di ricerca, formazione ed educazione. Ci occupiamo di progetti finalizzati alla realizzazione delle pari opportunità e non discriminazione. Presso la sede è consultabile una biblioteca specializzata nella saggistica delle donne il cui catalogo è inserito nella rete del Sistema Bibliotecario Nazionale (ISBN) e nel circuito delle Biblioteche Civiche Torinesi. Collaboriamo con Università, Terzo settore, imprese e Istituzioni. Dal 2018 realizziamo il progetto SAFE per l’educazione alle relazioni con l’obiettivo di promuovere un’educazione libera da stereotipi e pregiudizi, valorizzare gli aspetti formativi delle relazioni familiari, interiorizzare e tradurre nel proprio vissuto l’idea dell’identico valore di tutti gli esseri umani e contrastare violenza e (cyber)bullismo. SAFE, attraverso alleanze tra profit e non profit, alimenta un fondo per fornire ad una rete di 19 nodi territoriali, presenti in ogni regione italiana, strumenti finanziari, comunicativi e didattici per realizzare interventi educativi di prevenzione alla violenza di genere nelle scuole e nei luoghi di aggregazione, nelle aziende e organizzazioni.
Irene Pittatore (1979, Torino) sviluppa progetti artistici dalla forte natura partecipativa per università, musei, imprese, servizi socio-sanitari, pubblicazioni e riviste in un percorso che intende l’arte come agente di emancipazione, cura e individuazione. Ha realizzato progetti, performance e interventi per Artissima, Aspesi, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Torino), Festival Orizzonti Verticali nel giardino della Galleria Continua a San Gimignano (SI), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella), Museo MACRO (Roma), ArtVerona (Verona), Museo di Palazzo Grimani (Venezia) Arts Santa Mònica (Barcellona), Es Baluard Museum (Palma di Maiorca), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM e Aix- Marseille Université), Festival In&Out con la partecipazione di Villa Arson (Nice), Resò a Capacete (Rio de Janeiro e San Paolo), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF.
Isabelle Demangeat (1958, Algeri) ha 27 anni di esperienza nel coaching, nella formazione e nello sviluppo della diversità e inclusione. Prima di mettersi in proprio, è stata responsabile dei programmi di pari opportunità e di diversità, per 2500 dipendenti di una società di servizi. Lavora in aziende e organizzazioni internazionali. La sua carriera l'ha portata a esplorare diversi aspetti dell'interculturalità e della diversità. Lavora in quattro lingue in Europa, India e altri 30 paesi. Ha vissuto tra Francia, Germania, Italia, Svizzera e ha spesso soggiornato in diverse regioni dell’India. Ha contribuito a numerose pubblicazioni internazionali sull'interculturalità e la diversità, così come sulla leadership e l'organizzazione del lavoro in team multi-sito.
QUALI ORGANIZZAZIONI CREDONO IN NOI E CI SUPPORTANO?
L'amavo troppo e le ho sparato ha ottenuto il patrocinio del Politecnico di Torino. Sarà edito da Capovolte, una casa editrice indipendente nata ad Alessandria nel 2019, impegnata nel contrasto alla violenza di genere con un'ampia rete sul territorio nazionale. Pubblica testi dedicati alle donne e ai femminismi. Alla scelta di pubblicare libri a prezzo accessibile, si affianca la decisione di veicolare contenuti teorici importanti, raggiungendo anche contesti esterni dall'Accademia. Nata con due collane, "Ribelle - fiori che rompono l'asfalto", di taglio sociopolitico, e "Dinamica", dedicata a una narrazione femminista dello sport, nel 2020 ha inaugurato "Intersezioni", collana di pensiero femminista internazionale, con uno sguardo particolare al femminismo Nero e decoloniale. Nel 2022 ha aperto alla narrativa e alla poesia con la collana La Po Ra (Latitudini, Poesia, Raccontarsi).
Supervisione scientifica e operativa al progetto sono garantite dalla collaborazione di:
Associazione ONLUS Fermata d’Autobus di Torino, che offre dal 1998 accoglienza e cure a chi presenta un quadro di disagio psicologico e psichico accompagnato da forme di dipendenza patologica. In particolare, all’interno del circuito di cura dell’associazione, è attiva la comunità Fragole Celesti, una comunità terapeutica che si occupa della doppia diagnosi nelle donne vittime di abusi, maltrattamenti e violenze. La struttura dispone di 12 camere singole e di un'ampia sala comune multiuso (studio, ricevimento, riunioni) fornita di angolo cottura.
Forme in bilico APS, un'associazione culturale di promozione sociale fondata nel 2017 con sede a Torino per promuovere una circolazione di idee tra i mondi dell’educazione, dell’arte, della scuola e della terapia - formata dal sodalizio fra professionisti provenienti dai diversi ambiti e da differenti nazioni, quale sviluppo e consolidamento di collaborazioni pluriennali.
Apid Imprenditorialità Donna nasce nel 1989 su spinta delle imprenditrici aderenti ad Api Torino. L’associazione ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell'imprenditoria femminile attraverso il rafforzamento e la valorizzazione professionale e di networking delle imprenditrici. I suoi servizi sono legati alla rappresentanza delle istanze delle PMI del territorio, ad attività di lobby e networking, allo sviluppo e sostegno delle imprese femminili, alla partecipazione a bandi UE e gare per le imprese. Dal 2016 Apid sostiene progetti a impatto sociale e collabora con la rete SAFE e altri stakeholder per la diffusione di una cultura del rispetto e della non violenza all'interno delle aziende.
La prima presentazione pubblica del progetto, che sarà l’occasione per avviare le attività educative laboratoriali presenti nel quaderno d’artista e per presentare in mostra i contenuti transmediali del quaderno, si avvarrà della sede e dell’expertise del Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, da oltre 25 anni impegnata a favore dell’arte e della cultura contemporanee. Nei laboratori concepiti dal Dipartimento, diversi pubblici in visita condividono uno spazio di ispirazione e creatività.
La progettazione grafica di L’amavo troppo e le ho sparato sarà sviluppata da Studio Grand Hotel, studio creativo multidisciplinare con sede a Torino, diretto da Paolo Berra e Christel Martinod. SGH collabora prevalentemente con enti e associazioni del mondo dell’arte e della cultura. Fornisce servizi di graphic design e art direction attraverso una progettualità in dialogo con i committenti, alla ricerca di soluzioni grafiche semplici ed evocative, con un profondo approccio concettuale.

[ ENGLISH VERSION ]
PREMISE
"The artistic approach allows us to question the facts of society with the necessary distance and to respond to them by fully investing our bodies, our emotions, our thinking."
Jean-Pierre P., participant in one of the Archives Brûlantes workshops.
Last summer, artist Irene Pittatore and trainer Isabelle Demangeat were in the French Alpes-Maritimes studying acts of femicide trials from the mid-19th century onwards for a workshop on gender-based violence. While the statements of defendants and witnesses flowed before their eyes, with exculpatory positions towards a crime considered ''passionate'', over their heads, Gendarmerie helicopters patrolled the surroundings of the village of Gréolières in search of a gunman, fleeing into the woods after killing his partner. On the same days, an Italian colleague, threatened with death by her brother, was trying to obtain a fictitious residence to protect her safety. History, geography, the present. The sense of a siege. The persistence of men's violence against women. What to do?
THE PROJECT
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much and I Shot Her) is an interactive, trans-media artist's notebook born out of this sense of asphyxiation and driven by the desire to join forces and the most effective tools to combat gender-based violence. The project is conceived by an Italian artist and journalist - Irene Pittatore - and a French trainer and coach with international experience in the field of inclusion and diversity - Isabelle Demangeat.
Your contribution, together with that of the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will make it possible to finalise the first edition - to be distributed free of charge to schools and associations - of the artist's notebook in an digital version, i.e. to develop a set of artistic and pedagogical tools to encourage the recognition of the cultural roots of gender-based violence, often unconsciously shared, and its manifestations in order to learn how to counter them. The notebook, which is bilingual (Italian and English), will be designed using the expertise and experience of women who have suffered violence, as well as international professionals from a broad spectrum of disciplines: history, sociology, psychology, forensics, law, art, literature and pedagogy.
OUR GOALS
➜ to create opportunities for reflection and discussion on gender-based violence and its roots, understood as a structural fact
➜ to involve young people by making available a bilingual, user-friendly, attractive educational tool which, thanks to a 4.0 education approach, raises awareness and exploits the potential of digital technology for both use and distribution
➜ to support teachers and educational staff for their work on the prevention of gender-based violence by offering innovative, artistic and scientific tools
➜ to foster awareness and recognition of the dynamics of violence to which one is exposed, so as to learn how to counter them in a pathway that investigates interpersonal relationship modes through immersive artistic tools that activate emotional and creative intelligence.
WHAT THE NOTEBOOK WILL LOOK LIKE
The content will include narrative, visual, audio and video contributions (to be also activated via QR codes):
➜ interviews and scientific interventions in the fields of psychology, pedagogy, forensics, law;
➜ archive sources: excerpts of historical uxoricide trials that help to detect the recurrence of gender-based violence (State Archives of Florence, Turin, Toulon);
➜ interactive artistic formats: see for example, Bridges to Art by Tea Taramino and the performance-workshop Archives Brûlantes - Femicides in History by Isabelle Demangeat and Irene Pittatore;
➜ posters and printable educational content to be put up in the classroom or at the associations' premises;
➜ a poster dedicated to prevention, drawn up collectively by the authors of the Notebook and open to contributions from readers;
➜ calls to actions (for individual and groups);
➜ blank pages to write in the form of a personal diary stimulated by questions/images/role-plays;
➜ open sections to be filled in with interviews and research;
➜ individual and group exercises, tests;
➜ pages dedicated to sketches for campaigns against gender-based violence;
➜ tracks for awareness workshops.
As references, this is a publication that lies between the Manuel d'activisme féministe by Sarah Constantin and Elvire Duvelle-Charles and the interactive books by Keri Smith.
WHO IS IT INTENDED FOR?
Our idea is that the e-book can be used independently both by male and female readers from the age of 12, and by teaching staff and professionals involved in the fight against violence, as a training and support tool for the analysis of gender roles and the imaginary linked to virility, which carries with it social assignments and injunctions in which violence is rarely questioned, except when it becomes a crime.
The distribution of the e-book will involve the associations and schools that request it, starting with the 19 associations of the SAFE network of Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS present throughout Italy and their local networks at the regional level, quantifiable in a number of 100 schools, 40 locations, 25 sports associations and 130 partner associations.
WHY CROWDFUNDING?
We think that gender-based violence affects us all and that it is important for each of us to get involved in combating and fighting it, according to our possibilities. We count on you!
WHAT REWARD WILL YOU RECEIVE IF YOU DONATE?
The series of rewards we have chosen to donate to those who wish to support the project is designed by artist Irene Pittatore starting from forensic and journalistic archive funds (State Archives of Florence, Turin, Toulon), with a layout by Studio Grand Hotel.
A limited edition artwork by Irene Pittatore and online consultations with trainer and coach Isabelle Demangeat of Fit for Culture and Stefania Doglioli of the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile (Study and Documentation Centre for Women's Thought) will be added to this line.
The rewards can be collected at the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile in Turin, at Fit for Culture in Berlin and at the Vigna LGBT et féminisme bookshop in Nice. For those donating from other cities, it will be possible to organise shipments.
HOW WILL WE USE THE FUNDS RAISED?
The funds raised through this crowdfunding will finance the first digital edition of the artist's notebook L'amavo Troppo e Le Ho Sparato. This will be possible if the donations reach the established threshold of €5,000, otherwise we will have to return them. These € 5,000, to which will be added the € 5,000 provided by the Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, will allow us to keep the e-book's distribution free of charge to schools and organisations, which is essential to guarantee access to this educational tool for all.
WOULD YOU LIKE TO SUPPORT US IN ANOTHER WAY?
Participating in crowdfunding is the most direct way to support us, but not the only one. Writing articles about this project, reporting the fundraising to people sensitive to the issue, sharing it on social media, making the project known to organisations and schools that might join it, are important contributions!
WHO ARE WE?
L'amavo troppo e le ho sparato (I Loved Her Too Much And I Shot Her) is a project supported by the Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, based in Turin, which has been carrying out activities against gender-based violence for 26 years through research, training and education. The Center deals with projects aiming at the realisation of equal opportunities and non-discrimination. It collaborates with universities, the third sector, businesses and institutions. Since 2018, the Center has been implementing the SAFE project for relationship education with the aim of promoting an education free from stereotypes and prejudices, enhancing the formative aspects of family relationships, internalising and translating into one's own experience the idea of the identical value of all human beings and opposing violence and (cyber)bullying. SAFE, through alliances between for-profit and non-profit organisations, feeds a fund to provide a network of 19 territorial nodes, spread in all Italian regions. It provides financial, communicative and didactic tools to carry out educational interventions for the prevention of gender-based violence in schools and other locations for the public, in companies and organisations.
Irene Pittatore (1979) is an artist and journalist based in Turin (Italy). She develops art projects with a strong participatory nature for universities, museums, businesses, social services, books and magazines, considering art as an agent of emancipation, individuation and care. Her projects, performances, interventions have been presented/exhibited at Artissima, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Lovers Film Festival, Opera Barolo, Polo del ‘900 (Turin – IT), Aspesi (Milan – IT), Cittadellarte Fondazione Pistoletto (Biella – IT), Museo MACRO (Rome – IT), Orizzonti Verticali Festival in the garden of the Galleria Continua in San Gimignano (Siena – IT), ArtVerona (Verona – IT), Museo di Palazzo Grimani (Venice – IT), Arts Santa Mònica (Barcelona – SP), Es Baluard Museum (Palma de Mallorca – SP), Festival In&Out with the participation of Villa Arson (Nice – FR), Festival Jeu de l’Oie (MUCEM and Aix-Marseille Universitè – FR), Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée, 12 Bienal de la Habana OFF.
Isabelle Demangeat (1958, Alger) has 27 years of experience in diversity and inclusion coaching, training and development. Before setting up her own business, she was responsible for equal opportunities and diversity programmes for 2500 employees of a service company. She works for several international companies and non for profit institutions. Her career has led her to explore different aspects of interculturality and diversity. She works in four languages in Europe, India and 20+ other countries. She has lived in France, Germany, Italy, Switzerland and has often stayed in different regions of India. She has contributed to numerous international publications on interculturality and diversity, as well as on leadership and organising work in multi-site teams.
WHICH ORGANISATIONS BELIEVE IN US AND SUPPORT US?
I Loved Her Too Much And I Shot Her has obtained the patronage of the Politecnico di Torino. It will be published by Capovolte, an independent publishing house, committed to combating gender-based violence with a wide national and international network. It publishes texts dedicated to women and feminisms. Founded with two series, 'Rebel - flowers that break the asphalt', with a socio-political slant, and 'Dynamics', dedicated to a feminist narrative of sport, in 2020 it inaugurated 'Intersections', a series on international feminist thought, with a particular focus on Black and decolonial feminism. In 2022, it opened up to fiction and poetry with the series La Po Ra (Latitudes, Poetry, Storytelling).
Scientific and operational supervision of the project is guaranteed by the collaboration of:
Associazione ONLUS Fermata d’Autobus in Turin, which since 1998 has been offering reception and care to those with psychological and psychic distress accompanied by forms of pathological dependency. In particular, the association established a therapeutic community that deals with the dual diagnosis of women victims of abuse, mistreatment and violence.
Forme in bilico APS, a cultural association of social promotion founded in 2017 based in Turin to promote a circulation of ideas between the worlds of education, art, school and therapy - formed by the association of professionals from different fields and different countries, as a development and consolidation of multi-year collaborations.
Apid Imprenditorialità Donna was founded in 1989 at the instigation of the female entrepreneurs who are members of Api Torino. The association's objective is to contribute to the development of female entrepreneurship through the professional strengthening and networking of female entrepreneurs. Its services are related to representing the needs of SMEs in the area, lobbying and networking, developing and supporting women's businesses, and participating in EU calls for tenders and business competitions. Since 2016, Apid has been supporting social impact projects and collaborating with the SAFE network and other stakeholders to spread a culture of respect and non-violence within companies.
The first public presentation of the project, which will be the occasion to launch the educational workshop activities in the artist's notebook and to present the trans-media contents of the notebook in the exhibition, will be hosted by the Educational Department of Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, which has been committed to contemporary art and culture for over 25 years.
The graphic design of I Loved Her Too Much And I Shot Her will be developed by Studio Grand Hotel, a multidisciplinary creative studio based in Turin, directed by Paolo Berra and Christel Martinod. SGH collaborates mainly with organisations and associations in the world of art and culture.