"#Cambia il finale!" Creiamo una rete a supporto delle donne con sclerosi multipla
RICCARDO VESCOVI
Pistoia, Italia
Solidarietà
Obiettivi:
Ci presentiamo
Ciao, siamo l’ Associazione Italiana Sclerosi Multipla, l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla (SM): • rappresentiamo e affermiamo i diritti delle persone con SM; • promuoviamo i servizi a livello nazionale e locale; • sosteniamo, indirizziamo e finanziamo la ricerca scientifica.
Da oltre 55 anni AISM siamo l’Associazione delle persone con sclerosi multipla e rappresentiamo un concreto punto di riferimento per le 137.000 persone con sclerosi multipla, per i loro familiari e per gli operatori sanitari e sociali. Crediamo fermamente che, le persone con sclerosi multipla abbiano diritto a una buona qualità di vita e alla piena inclusione sociale e per questo siamo al loro fianco con progetti mirati e innovativi, dedicati alle donne, ai giovani e alle famiglie. La ns Sezione provinciale, sita a Pistoia nasce nel 1996 e da allora rappresenta un punto di riferimento, per le oltre 750 persone con sclerosi multipla, che risiedono in provincia di Pistoia, Siamo grado di erogare varie tipologie di servizi. In particolare: •Orientamento e supporto psicologico individuale, di coppia e familiare; • Sportello dei diritti; • Supporto alla mobilità; • Supporto all’autonomia della persona; • Attività di accoglienza ambulatoriale; • Attività di prima accoglienza ospedaliera; • Eventi informativi.
Il progetto: "#Cambia il finale!" Creiamo una rete a supporto delle donne con sclerosi multipla
Siamo qui per presentarvi un progetto, che ci sta molto a cuore e con il quale vorremmo migliorare la vita delle donne con sclerosi multipla. Il genere e la disabilità sono due dimensioni che, nella nostra società, quasi mai vengono affrontate in modo equilibrato e connesso. Il genere che costituisce, nel bene e nel male, l'elemento fondante delle culture e delle società è eclissato nel mondo della disabilità. Questo oscuramento è alla base delle violazioni dei diritti umani delle ragazze e donne con disabilità. La doppia discriminazione che vivono le donne con disabilità, in quanto donne e in quanto persone disabili, è evidente, ma è difficile farla emergere perché le donne non hanno le parole per esprimerla e denunciarla. In genere, ogni donna, per cultura e tradizione, nelle società in cui viviamo, è ingessata in un ruolo che rende persino difficile la denuncia, non solo di reati gravi quali violenze e stupri ma di molestie sul luogo di lavoro, mobbing, episodi di bullismo e cyberbullismo. La Sclerosi Multipla, come è noto è una patologia del Sistema Nervoso Centrale che insorge in età giovanile e accompagna la persona colpita per l'intero arco della vita. La malattia colpisce oltre 137.000 persone in Italia e si stimano più di 3.400 nuovi casi l'anno. A seconda delle sue differenti forme e di conseguenza dei sintomi e della disabilità che può causare, necessita di strumenti evoluti e specifici sia sul piano clinico e riabilitativo - abilitativo che su quello degli interventi sociali, di tutela e di promozione dell'autonomia e dell'empowerment. Le donne sono colpite in misura superiore agli uomini con un rapporto circa doppio nei casi prevalenti, mentre tra i casi incidenti si registra in media un rapporto di 3 donne ogni uomo colpito dalla malattia. La mancanza di informazioni corrette sulla SM e sul suo reale impatto è fonte di pregiudizi, interpretazioni scorrette che hanno una ricaduta diretta sulle scelte, sulle opportunità e sulla piena partecipazione delle donne con SM. Sono molte le donne con SM che vedono compromessa la loro posizione lavorativa, per un ambiente ostile, che rischiano l'isolamento per mancanza di informazioni su opportunità e sostegni, che rischiano di precludersi scelte importanti come la maternità o, da madri, rimangono in situazioni di disagio e sottomissione per paura delle conseguenze sui figli.
Con il nostro progetto vogliamo creare una rete di prossimità per il supporto delle donne con SM e disabilità che subiscono discriminazione multipla sul lavoro, in famiglia e che possono diventare esposte alla violenza attraverso la qualificazione degli operatori e la collaborazione fra i vari attori dei processi.
Il vostro contributo Abbiamo bisogno del supporto di tutti per poter realizzare un progetto così sfidante e altamente innovativo. I fondi raccolti saranno utilizzati per: • Formare i volontari dell’accoglienza; • Formare le donne con sclerosi multipla; • Supportare psicologicamente le donne con sclerosi multipla; • Promuovere modelli replicabili sul territorio.
Come contribuire Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:
donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci”,
tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT23E0200805364000020106210 - intestato a Aism Aps, indicando nella causale: campagna di crowdfunding "#Cambia il finale!" in corso su Eppela.
Ciao, siamo l’ Associazione Italiana Sclerosi Multipla, l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla (SM): • rappresentiamo e affermiamo i diritti delle persone con SM; • promuoviamo i servizi a livello nazionale e locale; • sosteniamo, indirizziamo e finanziamo la ricerca scientifica.
Da oltre 55 anni AISM siamo l’Associazione delle persone con sclerosi multipla e rappresentiamo un concreto punto di riferimento per le 137.000 persone con sclerosi multipla, per i loro familiari e per gli operatori sanitari e sociali. Crediamo fermamente che, le persone con sclerosi multipla abbiano diritto a una buona qualità di vita e alla piena inclusione sociale e per questo siamo al loro fianco con progetti mirati e innovativi, dedicati alle donne, ai giovani e alle famiglie. La ns Sezione provinciale, sita a Pistoia nasce nel 1996 e da allora rappresenta un punto di riferimento, per le oltre 750 persone con sclerosi multipla, che risiedono in provincia di Pistoia, Siamo grado di erogare varie tipologie di servizi. In particolare: •Orientamento e supporto psicologico individuale, di coppia e familiare; • Sportello dei diritti; • Supporto alla mobilità; • Supporto all’autonomia della persona; • Attività di accoglienza ambulatoriale; • Attività di prima accoglienza ospedaliera; • Eventi informativi.
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Siamo qui per presentarvi un progetto, che ci sta molto a cuore e con il quale vorremmo migliorare la vita delle donne con sclerosi multipla. Il genere e la disabilità sono due dimensioni che, nella nostra società, quasi mai vengono affrontate in modo equilibrato e connesso. Il genere che costituisce, nel bene e nel male, l'elemento fondante delle culture e delle società è eclissato nel mondo della disabilità. Questo oscuramento è alla base delle violazioni dei diritti umani delle ragazze e donne con disabilità. La doppia discriminazione che vivono le donne con disabilità, in quanto donne e in quanto persone disabili, è evidente, ma è difficile farla emergere perché le donne non hanno le parole per esprimerla e denunciarla. In genere, ogni donna, per cultura e tradizione, nelle società in cui viviamo, è ingessata in un ruolo che rende persino difficile la denuncia, non solo di reati gravi quali violenze e stupri ma di molestie sul luogo di lavoro, mobbing, episodi di bullismo e cyberbullismo. La Sclerosi Multipla, come è noto è una patologia del Sistema Nervoso Centrale che insorge in età giovanile e accompagna la persona colpita per l'intero arco della vita. La malattia colpisce oltre 137.000 persone in Italia e si stimano più di 3.400 nuovi casi l'anno. A seconda delle sue differenti forme e di conseguenza dei sintomi e della disabilità che può causare, necessita di strumenti evoluti e specifici sia sul piano clinico e riabilitativo - abilitativo che su quello degli interventi sociali, di tutela e di promozione dell'autonomia e dell'empowerment. Le donne sono colpite in misura superiore agli uomini con un rapporto circa doppio nei casi prevalenti, mentre tra i casi incidenti si registra in media un rapporto di 3 donne ogni uomo colpito dalla malattia. La mancanza di informazioni corrette sulla SM e sul suo reale impatto è fonte di pregiudizi, interpretazioni scorrette che hanno una ricaduta diretta sulle scelte, sulle opportunità e sulla piena partecipazione delle donne con SM. Sono molte le donne con SM che vedono compromessa la loro posizione lavorativa, per un ambiente ostile, che rischiano l'isolamento per mancanza di informazioni su opportunità e sostegni, che rischiano di precludersi scelte importanti come la maternità o, da madri, rimangono in situazioni di disagio e sottomissione per paura delle conseguenze sui figli.
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Per sei anni, il Teatro Il Mulino di Piossasco è stato tutto questo. Grazie al lavoro della compagnia Mulino ad Arte, non è stato solo un luogo di spettacoli, ma uno spazio vivo, aperto, dove 9.000 persone all'anno – spettatori, artisti, studenti, associazioni – si sono ritrovate, confrontate, emozionate. Abbiamo portato il nome di Piossasco in tutta Italia e in dieci Paesi europei con il nostro Teatro a Pedali. Abbiamo costruito una delle stagioni culturali più ricche della regione. Ma ora, questo percorso rischia di interrompersi.
Dal 1° gennaio 2025 l'amministrazione comunale di Piossasco ha azzerato il suo contributo per la gestione del Teatro Il Mulino. Il 31 luglio prossimo, inoltre, scadrà l'attuale concessione e ci è stata proposta una proroga tecnica, ma alle stesse condizioni: nessun sostegno, nessuna risorsa. Intanto, come Mulino ad Arte abbiamo già sostenuto numerose spese per la stagione teatrale e per il Festival 2025, scoprendo solo dopo che non ci sarebbe più stata alcuna copertura pubblica.
Siamo artisti, non politici. Ma crediamo che dove c’è volontà, c’è sempre una strada. E oggi, questa strada passa anche da voi. Se pensate che la cultura debba continuare a vivere, se credete che valga la pena difendere il lavoro di chi ogni giorno la porta avanti con passione e coerenza, vi chiediamo di sostenerci.
Ogni contributo – grande o piccolo – ci aiuterà a far fronte agli impegni già assunti, e a non lasciare che tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni vada perduto. Aiutateci a tenere in vita un progetto culturale libero, indipendente, necessario.
Non chiediamo di salvare un edificio, ma di dare futuro a un’idea. A una visione collettiva. A una compagnia che ha fatto della cultura una missione.