Tutti i progetti
Assegno di invalidità I.N.P.S. (Istituto Nazionale Persone Scomparse)
Perledo, Italia
Salute
Obiettivi:
Alberto Ongania, 53-enne, cuoco.
Uno dei tanti scomparsi che si è allontanato "volontariamente" da casa, a piedi per fare una passeggiata vicino a casa, e non ha fatto più ritorno. Era una mattina di novembre, precisamente l'11 novembre 2022 a Perledo, un piccolo comune sulla sponda orientale del lago di Como.
Un famigliare ha dato l'allarme il giorno successivo. Si è messa in moto la macchina dei soccorsi, coordinata dalla Prefettura di Lecco.
Alberto è uno dei tanti epilettici, persone con patologie che richiedono cure farmacologiche salva-vita, post ictus cerebrale, e che, rischiano la vita se interrompono l'assunzione del farmaco. Stante la possibilità di aver avuto un malore o anche problemi di orientamento e cognitivi di vario genere post crisi epilettica stereotipata.
Le forze dell'ordine, raccolto l'allarme, hanno attivato i soccorsi, che tuttavia sono stati sospesi dopo due giorni "per assenza di elementi" e ripresi un terzo giorno per una segnalazione di avvistamento nei pressi di una zona poco abitata vicino a casa.
Sospesi una seconda volta, la sera del 16 novembre 2022, con grande rammarico della famiglia, "perché non si possono ottenere i riscontri dei dati del suo telefono cellulare".
La legge sulla Privacy, nella sua complessità, e nei continui processi di aggiustamento, non permette di violare le comunicazioni e i dati di mobilità di una persona che si allontana volontariamente con modalità codificate dalle casistiche "non violente", "non penali", anche se lo sventurato di turno si trova potenzialmente in pericolo di vita.
La legge, viene spiegato alla famiglia (madre 79-enne, 3 fratelli), profani delle procedure, permette all'Autorità Giudiziaria di accedere ai dati degli operatori telefonici "solo in presenza di ipotesi di reato".
E cosa si intende?
Omicidi, stupri, rapimenti, estorsioni, violenza, minacce, bullismo, [...] - elementi che non necessariamente sono compatibili con il profilo della personalità di uno di noi. Del cittadino medio.
Quanti allontanamenti volontari si registrano ogni anno in Italia?
Quanti sono molto poco "volontari" e dettati invece da disturbi alla salute, o incidenti non desiderati e non prevedibili?
Si è già scritto un libro bianco sul fenomeno. Ci sono associazioni che aitano le famiglie in questo senso, come PENELOPE, e probabilmente la storia di Alberto è l'ennesima pagina di quel libro in fieri, che è la cifra di un sistema imperfetto, di una grammatica ancora da scrivere sulla vera tutela della vita dei più deboli.
Alberto, per restare sul caso specifico che ha dato lo spunto alla petizione, è incensurato e non ha mai ricevuto una querela per comportamenti aggressivi, e nemmeno è stato oggetto di minacce, estorsioni, bullismo... Insomma è piuttosto difficile poter correlare la scomparsa a ipotesi di reato. O forse lo sarebbe accedendo a quei dati telefonici... E quindi?
Quindi niente tabulati, niente tracciamento delle celle telefoniche (triangolazioni deterministiche). A poco serve speculare sul fatto che se fosse stato un criminale, o vittima di un criminale, lo avremmo potuto soccorrere con maggiore intelligenza ed efficacia.
Le condizioni di salute, certificate dalla sua cartella sanitaria, possono invocare il buonsenso a una deroga? Apparentemente no, alla famiglia è stato detto "la politica non può interferire con le indagini in corso". Benissimo, rassicurante, allora il prossimo "Alberto" sarà più fortunato (ci si è detti).
Ce lo auguriamo, ecco, ecco il senso della petizione e il tono volutamente retorico: viviamo tutti quanti una "presa in giro", siamo tutti quanti "complici" di una cecità delle istituzioni, ognuno "per quanto di sua competenza".
Ma è assurdo?
Lo è.
E Alberto, che riceve un assegno di invalidità per una cecità parziale di entrambi gli occhi nel campo visivo del 25%, non può essere soccorso con i dati ricavabili dai tabulati telefonici, dai dati dei suoi spostamenti - eppure aveva con sè il cellulare... Esatto, ma l'operatore telefonico non può rilasciare i dati ai famigliari, e la magistratura non li può richiedere, se manca un decreto che viene legittimato dalla presenza di ipotesi di reato.
"Se fosse stato un criminale di quelli veri, le forze dell'ordine ci avrebbero messo poco a rintracciarlo" - risuona come un'eco nelle pareti del torrente Esino, vicino a casa.
Invece capita che non è stato possibile.
ON LINE SI TROVA UNA PETIZIONE CHE MIRA A SENSIBILIZZARE IL PRESIDENTE DEL SENATO RISPETTO ALLA STUPIDITA' DI UNA LEGGE SCRITTA MALE CHE NON TUTELA LA VITA, LA SOFFOCA, IPER-TUTELANDO LA PRIVACY SUA E DI TUTTI COLORO CHE SONO STATI IN CONTATTO IL GIORNO DEL SUO ULTIMO AVVISTAMENTO - 11 NOVEMBRE 2022.
Il sistema paese ha clamorosamente fallito nell'assicurare i diritti alla sicurezza di una persona che ha avuto bisogno di aiuto, che ha bisogno di aiuto, ciononostante, ognuno ha compiuto il proprio dovere e "ha rispettato la legge".
IN SCENA, Il teatro dell'assurdo: la legge è stata rispettata, ma i soccorritori non hanno potuto ragionare con i dati ricavabili dalla sua utenza telefonica perché in tale azione si lederebbe la privacy della persona che stanno tentando di soccorrere o di coloro che sono stati in contatto mediante il cellulare che aveva con sè (e dire che lui lo portava come si porta un dispositivo di protezione, per sentirsi sicuro e poter avvisare un numero di emergenza alla bisogna).
E limitare l'accesso allo storico delle celle, oscurando i numeri delle chiamate e delle risposte? Troppo buonsenso, no, neppure questo è stato possibile.
SI INVITA IL LEGISLATORE A RIFORMARE LA NORMATIVA SULLA PRIVACY PER ANTEPORRE LA TUTELA DELLA VITA ALLA PRIVACY, E MODULARE CON PIU' AMPI MARGINI DI DISCREZIONALITA' L'AZIONE DELL'AUTORITA' GIUDIZIARIA, METTERE LA MAGISTRATURA NELLE CONDIZIONI DI FARE LA COSA GIUSTA IN CASI SIMILI A QUELLI DI ALBERTO.
"Fare la cosa giusta", allo stato attuale, non coincide con una ferrea applicazione della legge. Diversamente, dopo POCHE ORE, avremmo la disponibilità dei dati dell'operatore telefonico di Alberto, invece i soccorsi sono sospesi dalla sera del 16 novembre e, nel rispetto pieno del protocollo, nessuno lo cerca più; salvo i famigliari, e i volontari (per esempio l'associazione RESCUE DRONES NETWORK ODV), che si sono uniti al dolore della famiglia e impegnati attivamente nel proseguire autonomamente le ricerche.
In casi limite come questo, occorre vivificare la Costituzione!
Tu la puoi RENDERE VIVA LA COSTITUZIONE, puoi farlo oggi, firmando la petizione, appellandoti al PRESIDENTE DEL SENATO, perché ATTRAVERSO L'ACCOGLIMENTO DELLA PRESENTE ISTANZA, inviti i politici a mettere nell'agenda politica del SENATO la tutela della vita dei propri cittadini, in modo particolare dei più deboli, coloro che hanno bisogno di maggiori attenzioni dal sistema paese, perché gli ALBERTO di domani possano essere soccorsi con più intelligenza.
Prima la tutela della VITA, poi viene la PRIVACY. Contro la cecità delle istituzioni.
La raccolta fondi serve per coprire l'Assegno (in foto) il cui importo è pari a euro 522,75 (cinquecentoventidue / 75) - la stessa somma che Alberto Ongania riceve per la propria invalidità civile.
Mostra di più
Aggiornamenti (2)
05 December 2022
IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI ALBERTO
Il ritrovamento del corpo di Alberto dà e aggiunge altra sostanza alla battaglia di riforma legislativa del Comitato ALBERTO
LINK: https://www.wikiperledo.org/wiki/Comitato_ALBERTO
“Il corpo era adagiato su un terrazzamento in una zona boschiva di Perledo, circa 30 metri sotto la strada statale 753 (ex strada provinciale 65), che da Perledo conduce a Esino Lario”.
Il punto della ipotetica caduta - incidente è identiicabile da Google Maps attraverso il seguento indirizzo
LINK:
Il corpo è stato ritrovato supino. Braccio desto proteso e con accanto alla mano destra il telefono cellulare. La gamba sinistra piegata sotto alla gamba destra e il brccio sinistro piegato sotto alla testa. Senza entrambe le scarpe (non ancora trovate).
“Di fronte all'ipotesi che poteva essere soccorso, e non è stato soccorso, perché non si è stati in possesso dei dati telefonici, accesso non autorizzato dall'Autorità Giudiziaria della Procura di Lecco in ragione dell'applicazione della legge sulla privacy, occorre che noi (cittadini) ci si interroghi su cosa non ha funzionato nel sistema dei soccorsi”.
Nel libro bianco delle persone scomparse è scritto da molti anni che le primissime ore dall'allarme sono fondamentali per soccorrere un individuo e salvargli la vita.
Il punto è che nelle primissime ore occorre disporre dei dati essenziali per guidare le ricerche. Quindi oltre ai percorsi, alle abitudini e al profilo della personalità di Alberto - offerti dalla famiglia alle forze dell'ordine -, occorreva poter accedere immediatamente alla geolocalizzazione del suo cellulare mediante la triangolazione delle celle telefoniche agganciate nelle ultime ore di carica del cellulare. Pare scontato, ma NON E' COSI'.
Tra i dati essenziali - sembra sciocco, idiota, doverlo sottolineare nuovmente - occorre includere quelli ricavabili dai dati telefonici, dovrebbe essere scontato, ma NON E' COSI'.
Nonostante la denuncia al 112 contenesse elementi di allarme e preoccupazione per le condizioni di salute di Alberto, epilettico, parziale cecità ad entrambi gli occhi, invalido civile, in cura farmacologica tale da prefigurare una scomparsa di fatto che non necessitava altro che l'applicazione del BUONSENSO, si è inserita la PRIVACY, un dispositivo di legge aberrante.
Se noi non avessimo avuto quella legge in vigore in Italia, avremmo potuto soccorrerlo in tempo e salvargli la vita? Forse l'autopsia ci dirà qualcosa in più.
Quanti Alberto subiscono la stupidità della legge e vengono uccisi, non soccorsi con tutti i dati essenziali disponibili, perché prevale una ferrea applicazione della legge? Nessuno teme di essere accusato di sperpero di fondi pubblici nell'orientare una ricerca alla cieca, con elicotteri che sorvolano ALLA CIECA? La Corte dei Conti verificherà anche questa bizzarra macchina organizzativa, forse.
Il ritrovamento del corpo è avvenuto il 22-esimo giorno dalla segnalazione al 112 (avvenuta il 12 novembre poco prima delle 20:00).
I soccorsi, attivati il 13 novembre e coordinati dalla Prefettura di Lecco - piano provinciale di protezione civile -, sono stati sospesi la sera del 16 novembre (parzialmente interrotti i il 15 novembre con il solo pattugliamento della riva del lago, e riattivati la mattina del 16), sono ripresi poi solo il 30 novembre. Una sospensione di 13 giorni è giusta? In ragione di quale logica l'intervento del 3 dicembre non è stato fatto il 15 novembre o il 17 novembre?
La Prefettura di Lecco non ha mai comunicato con la famiglia. Anche questo, è giusto?
Ad un fratello di Alberto (Luciano) il magistrato arrivato sul posto del ritrovamento, verso le 15:00, ha chiesto di contattare un'agenzia di pompe funebri per trasportare i resti del corpo di Alberto presso l'ospedale di Lecco dove è ancora a disposizione del magistrato, è giusto? Non potevano organizzarsi prima già le forze dell'ordine impegnate sul posto dalle 9:30?
Qual è il significato del termine organizzare? Cosa distingue un'attività organizzata da un'attività non organizzata? Un professionista da un dilettante?
La morale, se mai se ne volesse fare una, è che manca una grammatica di base nei soccorsi, e manca una grammatica di base nella comunicazione istituzionale verso i congiunti.
Quanti casi sono simili ad Alberto?
Aiutiamo il Comitato ALBERTO a crescere, inviatiamo altri amici sensibili e intelligenti a sostenere questa causa. Copriamo l'itero importo dell'Assegno.
E' già stato versato troppo sangue per applicare la legge sulla privacy, riformiamola.
[Nella foto, i fratelli Alberto e Renato in un ristorante in Florida, USA]
Leggi tutto
03 December 2022
La provocazione nelle prossime ore conoscerà un nuovo livello di drammaticità perché le ISTITUZIONI sono ancora CIECHE.
La Prefettura ha disposto altri 3 interventi:
- il 30 novembre l'uso di Cani molecolari, a distanza di 20 giorni dalla scomparsa, per rintracciare gli odori di Alberto a Menaggio. Se non stessimo vivendo una tragedia sarebbe una nota di colore di un racconto degno di “Alice nel paese delle meraviglie”, illogico, surreale.
- Il 2 dicembre i Vigili del Fuoco sono tornato con il drone a ispezionare parte del territorio di confine tra Perledo ed Esino Lario, zona bischiva, una particella che in proporzione agli 80 km quadrati dell'unica cella agganciata misura circa l'un per mille: un ago in un pagliaio.
- Il 3 dicembre è il turno del Soccorso Alpino, con calate in zone impervie del territorio.
SENZA I DATI TELEFONICI, SIAMO ANCORA ALLA CIECA.
"Nella prossime ore l'assegno di invalidità verrà “firmato” con il mio sangue, un gesto macabro che aggiunge all'appello una invocazione alle istituzioni: riconoscete e riaffermate la sacralitò della vita, quindi l'accesso ai dati telefonici" - Renato Ongania
Vedi tutti gli aggiornamenti
Commenti (2)

Alberto😘
23/11/2022

Mio fratello Alberto, scomparso lo scorso 11 novembre 2022, mi ha insegnato a guardare il bicchiere mezzo pieno.
In un momento così tragico per noi fratelli, Alessandro e Luciano, con nostra madre Luigia - non possiamo arrenderci.
Questa raccolta fondi è la possibilità che sentiamo il dovere di dare agli amici di Alberto, e alla Comunità nella sua bellezza di affermare il diritto di LANCIARE LA PRIMA PIETRA contro un sistema paese che ha fallito, ma che PUO' E DEVE CAMBIARE, per salvare la vita agli ALBERTO di domani.
Al centro della folla, per restare sulla parabola del Vangelo, non vi è "una peccatrice", ma il sistema paese, una legge scritta male, che non è in grado di tutelare i più deboli. Quindi sì, chi è in grado di comprendere la gravità della falla del sistema, scagli la propria pietra, esterni il proprio coraggio.
Quella pietra, per stare sull'analagia della Bibbia, può diventare pietra angolare, e su quella pietra angolare si può costruire una Comunità più forte... e forse, anche la nostra pietra può diventare PIETRA D'INCIAMPO per il Legislatore.
23/11/2022
65 €
Obiettivo
65 €
5
Sostenitori
0
Condivisioni
Utente Anonimo
10€
- 4 mesi fa
Utente Anonimo
20€
- 4 mesi fa
Utente Anonimo
10€
- 4 mesi fa
Scegli una ricompensa
25€ o più
RICEVI DIRETTAMENTE A CASA (SENZA ULTERIORI SPESE DI SPEDIZIONE) UNA COPIA AGGIORNATA (2022) DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. COMUNICA IL RECAPITO DOVE VUOI CHE SIA SPEDITA AL NUMERO DI CELLULARE DI RENATO ONGANIA 331.9410396 - DOPO AVER FATTO LA DONAZIONE.
100€ o più
RICEVI DIRETTAMENTE A CASA (SENZA ULTERIORI SPESE DI SPEDIZIONE) UNO DEI QUADRI DIPINTI DA ALBERTO (DA SCEGLIERE). COMUNICA IL RECAPITO DOVE VUOI CHE SIA SPEDITO AL NUMERO DI CELLULARE DI RENATO ONGANIA 331.9410396 - DOPO AVER FATTO LA DONAZIONE.
5/5 Disponibili
Perledo, Italia
Salute
Obiettivi:
Alberto Ongania, 53-enne, cuoco.
Uno dei tanti scomparsi che si è allontanato "volontariamente" da casa, a piedi per fare una passeggiata vicino a casa, e non ha fatto più ritorno. Era una mattina di novembre, precisamente l'11 novembre 2022 a Perledo, un piccolo comune sulla sponda orientale del lago di Como.
Un famigliare ha dato l'allarme il giorno successivo. Si è messa in moto la macchina dei soccorsi, coordinata dalla Prefettura di Lecco.
Alberto è uno dei tanti epilettici, persone con patologie che richiedono cure farmacologiche salva-vita, post ictus cerebrale, e che, rischiano la vita se interrompono l'assunzione del farmaco. Stante la possibilità di aver avuto un malore o anche problemi di orientamento e cognitivi di vario genere post crisi epilettica stereotipata.
Le forze dell'ordine, raccolto l'allarme, hanno attivato i soccorsi, che tuttavia sono stati sospesi dopo due giorni "per assenza di elementi" e ripresi un terzo giorno per una segnalazione di avvistamento nei pressi di una zona poco abitata vicino a casa.
Sospesi una seconda volta, la sera del 16 novembre 2022, con grande rammarico della famiglia, "perché non si possono ottenere i riscontri dei dati del suo telefono cellulare".
La legge sulla Privacy, nella sua complessità, e nei continui processi di aggiustamento, non permette di violare le comunicazioni e i dati di mobilità di una persona che si allontana volontariamente con modalità codificate dalle casistiche "non violente", "non penali", anche se lo sventurato di turno si trova potenzialmente in pericolo di vita.
La legge, viene spiegato alla famiglia (madre 79-enne, 3 fratelli), profani delle procedure, permette all'Autorità Giudiziaria di accedere ai dati degli operatori telefonici "solo in presenza di ipotesi di reato".
E cosa si intende?
Omicidi, stupri, rapimenti, estorsioni, violenza, minacce, bullismo, [...] - elementi che non necessariamente sono compatibili con il profilo della personalità di uno di noi. Del cittadino medio.
Quanti allontanamenti volontari si registrano ogni anno in Italia?
Quanti sono molto poco "volontari" e dettati invece da disturbi alla salute, o incidenti non desiderati e non prevedibili?
Si è già scritto un libro bianco sul fenomeno. Ci sono associazioni che aitano le famiglie in questo senso, come PENELOPE, e probabilmente la storia di Alberto è l'ennesima pagina di quel libro in fieri, che è la cifra di un sistema imperfetto, di una grammatica ancora da scrivere sulla vera tutela della vita dei più deboli.
Alberto, per restare sul caso specifico che ha dato lo spunto alla petizione, è incensurato e non ha mai ricevuto una querela per comportamenti aggressivi, e nemmeno è stato oggetto di minacce, estorsioni, bullismo... Insomma è piuttosto difficile poter correlare la scomparsa a ipotesi di reato. O forse lo sarebbe accedendo a quei dati telefonici... E quindi?
Quindi niente tabulati, niente tracciamento delle celle telefoniche (triangolazioni deterministiche). A poco serve speculare sul fatto che se fosse stato un criminale, o vittima di un criminale, lo avremmo potuto soccorrere con maggiore intelligenza ed efficacia.
Le condizioni di salute, certificate dalla sua cartella sanitaria, possono invocare il buonsenso a una deroga? Apparentemente no, alla famiglia è stato detto "la politica non può interferire con le indagini in corso". Benissimo, rassicurante, allora il prossimo "Alberto" sarà più fortunato (ci si è detti).
Ce lo auguriamo, ecco, ecco il senso della petizione e il tono volutamente retorico: viviamo tutti quanti una "presa in giro", siamo tutti quanti "complici" di una cecità delle istituzioni, ognuno "per quanto di sua competenza".
Ma è assurdo?
Lo è.
E Alberto, che riceve un assegno di invalidità per una cecità parziale di entrambi gli occhi nel campo visivo del 25%, non può essere soccorso con i dati ricavabili dai tabulati telefonici, dai dati dei suoi spostamenti - eppure aveva con sè il cellulare... Esatto, ma l'operatore telefonico non può rilasciare i dati ai famigliari, e la magistratura non li può richiedere, se manca un decreto che viene legittimato dalla presenza di ipotesi di reato.
"Se fosse stato un criminale di quelli veri, le forze dell'ordine ci avrebbero messo poco a rintracciarlo" - risuona come un'eco nelle pareti del torrente Esino, vicino a casa.
Invece capita che non è stato possibile.
ON LINE SI TROVA UNA PETIZIONE CHE MIRA A SENSIBILIZZARE IL PRESIDENTE DEL SENATO RISPETTO ALLA STUPIDITA' DI UNA LEGGE SCRITTA MALE CHE NON TUTELA LA VITA, LA SOFFOCA, IPER-TUTELANDO LA PRIVACY SUA E DI TUTTI COLORO CHE SONO STATI IN CONTATTO IL GIORNO DEL SUO ULTIMO AVVISTAMENTO - 11 NOVEMBRE 2022.
Il sistema paese ha clamorosamente fallito nell'assicurare i diritti alla sicurezza di una persona che ha avuto bisogno di aiuto, che ha bisogno di aiuto, ciononostante, ognuno ha compiuto il proprio dovere e "ha rispettato la legge".
IN SCENA, Il teatro dell'assurdo: la legge è stata rispettata, ma i soccorritori non hanno potuto ragionare con i dati ricavabili dalla sua utenza telefonica perché in tale azione si lederebbe la privacy della persona che stanno tentando di soccorrere o di coloro che sono stati in contatto mediante il cellulare che aveva con sè (e dire che lui lo portava come si porta un dispositivo di protezione, per sentirsi sicuro e poter avvisare un numero di emergenza alla bisogna).
E limitare l'accesso allo storico delle celle, oscurando i numeri delle chiamate e delle risposte? Troppo buonsenso, no, neppure questo è stato possibile.
SI INVITA IL LEGISLATORE A RIFORMARE LA NORMATIVA SULLA PRIVACY PER ANTEPORRE LA TUTELA DELLA VITA ALLA PRIVACY, E MODULARE CON PIU' AMPI MARGINI DI DISCREZIONALITA' L'AZIONE DELL'AUTORITA' GIUDIZIARIA, METTERE LA MAGISTRATURA NELLE CONDIZIONI DI FARE LA COSA GIUSTA IN CASI SIMILI A QUELLI DI ALBERTO.
"Fare la cosa giusta", allo stato attuale, non coincide con una ferrea applicazione della legge. Diversamente, dopo POCHE ORE, avremmo la disponibilità dei dati dell'operatore telefonico di Alberto, invece i soccorsi sono sospesi dalla sera del 16 novembre e, nel rispetto pieno del protocollo, nessuno lo cerca più; salvo i famigliari, e i volontari (per esempio l'associazione RESCUE DRONES NETWORK ODV), che si sono uniti al dolore della famiglia e impegnati attivamente nel proseguire autonomamente le ricerche.
In casi limite come questo, occorre vivificare la Costituzione!
Tu la puoi RENDERE VIVA LA COSTITUZIONE, puoi farlo oggi, firmando la petizione, appellandoti al PRESIDENTE DEL SENATO, perché ATTRAVERSO L'ACCOGLIMENTO DELLA PRESENTE ISTANZA, inviti i politici a mettere nell'agenda politica del SENATO la tutela della vita dei propri cittadini, in modo particolare dei più deboli, coloro che hanno bisogno di maggiori attenzioni dal sistema paese, perché gli ALBERTO di domani possano essere soccorsi con più intelligenza.
Prima la tutela della VITA, poi viene la PRIVACY. Contro la cecità delle istituzioni.
La raccolta fondi serve per coprire l'Assegno (in foto) il cui importo è pari a euro 522,75 (cinquecentoventidue / 75) - la stessa somma che Alberto Ongania riceve per la propria invalidità civile.
Aggiornamenti (2)
05 December 2022
IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI ALBERTO
Il ritrovamento del corpo di Alberto dà e aggiunge altra sostanza alla battaglia di riforma legislativa del Comitato ALBERTO
LINK: https://www.wikiperledo.org/wiki/Comitato_ALBERTO
“Il corpo era adagiato su un terrazzamento in una zona boschiva di Perledo, circa 30 metri sotto la strada statale 753 (ex strada provinciale 65), che da Perledo conduce a Esino Lario”.
Il punto della ipotetica caduta - incidente è identiicabile da Google Maps attraverso il seguento indirizzo
LINK:
Il corpo è stato ritrovato supino. Braccio desto proteso e con accanto alla mano destra il telefono cellulare. La gamba sinistra piegata sotto alla gamba destra e il brccio sinistro piegato sotto alla testa. Senza entrambe le scarpe (non ancora trovate).
“Di fronte all'ipotesi che poteva essere soccorso, e non è stato soccorso, perché non si è stati in possesso dei dati telefonici, accesso non autorizzato dall'Autorità Giudiziaria della Procura di Lecco in ragione dell'applicazione della legge sulla privacy, occorre che noi (cittadini) ci si interroghi su cosa non ha funzionato nel sistema dei soccorsi”.
Nel libro bianco delle persone scomparse è scritto da molti anni che le primissime ore dall'allarme sono fondamentali per soccorrere un individuo e salvargli la vita.
Il punto è che nelle primissime ore occorre disporre dei dati essenziali per guidare le ricerche. Quindi oltre ai percorsi, alle abitudini e al profilo della personalità di Alberto - offerti dalla famiglia alle forze dell'ordine -, occorreva poter accedere immediatamente alla geolocalizzazione del suo cellulare mediante la triangolazione delle celle telefoniche agganciate nelle ultime ore di carica del cellulare. Pare scontato, ma NON E' COSI'.
Tra i dati essenziali - sembra sciocco, idiota, doverlo sottolineare nuovmente - occorre includere quelli ricavabili dai dati telefonici, dovrebbe essere scontato, ma NON E' COSI'.
Nonostante la denuncia al 112 contenesse elementi di allarme e preoccupazione per le condizioni di salute di Alberto, epilettico, parziale cecità ad entrambi gli occhi, invalido civile, in cura farmacologica tale da prefigurare una scomparsa di fatto che non necessitava altro che l'applicazione del BUONSENSO, si è inserita la PRIVACY, un dispositivo di legge aberrante.
Se noi non avessimo avuto quella legge in vigore in Italia, avremmo potuto soccorrerlo in tempo e salvargli la vita? Forse l'autopsia ci dirà qualcosa in più.
Quanti Alberto subiscono la stupidità della legge e vengono uccisi, non soccorsi con tutti i dati essenziali disponibili, perché prevale una ferrea applicazione della legge? Nessuno teme di essere accusato di sperpero di fondi pubblici nell'orientare una ricerca alla cieca, con elicotteri che sorvolano ALLA CIECA? La Corte dei Conti verificherà anche questa bizzarra macchina organizzativa, forse.
Il ritrovamento del corpo è avvenuto il 22-esimo giorno dalla segnalazione al 112 (avvenuta il 12 novembre poco prima delle 20:00).
I soccorsi, attivati il 13 novembre e coordinati dalla Prefettura di Lecco - piano provinciale di protezione civile -, sono stati sospesi la sera del 16 novembre (parzialmente interrotti i il 15 novembre con il solo pattugliamento della riva del lago, e riattivati la mattina del 16), sono ripresi poi solo il 30 novembre. Una sospensione di 13 giorni è giusta? In ragione di quale logica l'intervento del 3 dicembre non è stato fatto il 15 novembre o il 17 novembre?
La Prefettura di Lecco non ha mai comunicato con la famiglia. Anche questo, è giusto?
Ad un fratello di Alberto (Luciano) il magistrato arrivato sul posto del ritrovamento, verso le 15:00, ha chiesto di contattare un'agenzia di pompe funebri per trasportare i resti del corpo di Alberto presso l'ospedale di Lecco dove è ancora a disposizione del magistrato, è giusto? Non potevano organizzarsi prima già le forze dell'ordine impegnate sul posto dalle 9:30?
Qual è il significato del termine organizzare? Cosa distingue un'attività organizzata da un'attività non organizzata? Un professionista da un dilettante?
La morale, se mai se ne volesse fare una, è che manca una grammatica di base nei soccorsi, e manca una grammatica di base nella comunicazione istituzionale verso i congiunti.
Quanti casi sono simili ad Alberto?
Aiutiamo il Comitato ALBERTO a crescere, inviatiamo altri amici sensibili e intelligenti a sostenere questa causa. Copriamo l'itero importo dell'Assegno.
E' già stato versato troppo sangue per applicare la legge sulla privacy, riformiamola.
[Nella foto, i fratelli Alberto e Renato in un ristorante in Florida, USA]
03 December 2022
La provocazione nelle prossime ore conoscerà un nuovo livello di drammaticità perché le ISTITUZIONI sono ancora CIECHE.
La Prefettura ha disposto altri 3 interventi:
- il 30 novembre l'uso di Cani molecolari, a distanza di 20 giorni dalla scomparsa, per rintracciare gli odori di Alberto a Menaggio. Se non stessimo vivendo una tragedia sarebbe una nota di colore di un racconto degno di “Alice nel paese delle meraviglie”, illogico, surreale.
- Il 2 dicembre i Vigili del Fuoco sono tornato con il drone a ispezionare parte del territorio di confine tra Perledo ed Esino Lario, zona bischiva, una particella che in proporzione agli 80 km quadrati dell'unica cella agganciata misura circa l'un per mille: un ago in un pagliaio.
- Il 3 dicembre è il turno del Soccorso Alpino, con calate in zone impervie del territorio.
SENZA I DATI TELEFONICI, SIAMO ANCORA ALLA CIECA.
"Nella prossime ore l'assegno di invalidità verrà “firmato” con il mio sangue, un gesto macabro che aggiunge all'appello una invocazione alle istituzioni: riconoscete e riaffermate la sacralitò della vita, quindi l'accesso ai dati telefonici" - Renato Ongania
Commenti (2)
Renato Ongania ha donato
10€
Mio fratello Alberto, scomparso lo scorso 11 novembre 2022, mi ha insegnato a guardare il bicchiere mezzo pieno.
In un momento così tragico per noi fratelli, Alessandro e Luciano, con nostra madre Luigia - non possiamo arrenderci.
Questa raccolta fondi è la possibilità che sentiamo il dovere di dare agli amici di Alberto, e alla Comunità nella sua bellezza di affermare il diritto di LANCIARE LA PRIMA PIETRA contro un sistema paese che ha fallito, ma che PUO' E DEVE CAMBIARE, per salvare la vita agli ALBERTO di domani.
Al centro della folla, per restare sulla parabola del Vangelo, non vi è "una peccatrice", ma il sistema paese, una legge scritta male, che non è in grado di tutelare i più deboli. Quindi sì, chi è in grado di comprendere la gravità della falla del sistema, scagli la propria pietra, esterni il proprio coraggio.
Quella pietra, per stare sull'analagia della Bibbia, può diventare pietra angolare, e su quella pietra angolare si può costruire una Comunità più forte... e forse, anche la nostra pietra può diventare PIETRA D'INCIAMPO per il Legislatore.
23/11/2022
Utente Anonimo ha donato
15€
Alberto😘
23/11/2022