Ripartire. Ricominciare. Rivoluzionare. Essere gentili. Prendersi cura degli altri. Non sprecare.
Insieme a Loredana Galante, artista genovese, che da anni vive e lavora a Milano, vincitrice del “Premio Speciale Residenza d’artista alla Dino Zoli Textile” ad Arteam Cup 2019, vogliamo fare questa RIVOLUZIONE attraverso una mostra espositiva che ripercorra questo modo di essere.
L'artista afferma:
"Questa rivoluzione inizia dal mio cognome, Galante, che è diventato il mio manifesto programmatico. Dal contemplare i fili d’erba senza strapparli, dal sanificare i miei pensieri prima di dare loro il via libera, sentirmi parte di un unicum a cui partecipare con la mia versione migliore, “non lesinare la mia vita”, compiere offerte, coltivare nel silenzio la gratitudine, non sprecare, farmi carico della mia ed altrui vulnerabilità”.
E a questa attitudine ci siamo affiancati con la volontà di non sprecare nulla, a utilizzare anche gli sfridi di lavorazione dell’azienda tessile per farne nuovi manufatti, nuove opere che possano raccontarci qualcosa di più profondo, abituati come siamo a disperdere più che a valorizzare.
Vogliamo essere partecipi di un progetto artistico, di un cambio di mentalità che parte dal grande grembo dell’Arte.
Costruire per prendere per mano, per aiutare e aiutarci.
Come verranno utilizzati i fondi
Realizzeremo un percorso mostra che prevederà una carrellata di oggetti “superstiti” di eventi, installazioni e performance che hanno costellato il viaggio creativo di Loredana Galante, artista poliedrica, immaginosa, pronta all’introspezione e a energetiche azioni collettive da oltre trent’anni, che scompiglia le carte di una tradizione culturale data, di un’arte alta, di una natura in apparenza già nota.
Un racconto del suo Mondo fatto di viaggi, di itinerari tra oggetti, stoffe, animali complici di qualche sortilegio e di un rituale per rimettere ordine nello scompiglio. Opere che sono un tripudio di appunti, scritte, sono banche dati analogiche di memorie e suggestioni.
Non mancheranno i dipinti, i pannelli decorativi d’ingarbugliate fantasie grondanti di vitalità colorata e felici abstract di viaggi lontanissimi e vicinissimi, tra sogni d’Oriente, oggetti di casa e del suo repertorio, volatili e racemi, arabeggianti segni calligrafici di una lingua di fiaba inesistente e, in filigrana, la rigorosa scansione spaziale-cromatica che imbriglia, ordina e contiene il magma cromatico rilasciato sulle tele dai pennelli di Loredana.
Chi c'è dietro al progetto
Loredana Galante studia presso il liceo artistico Paul Klee e l’Accademia Ligustica di Genova. Dopo la borsa di studio del centro T.A.M. diretto da Arnaldo Pomodoro, la ricerca continua interagendo con discipline diverse che la spingono a frequentare corsi di danza, teatro e la scuola triennale di counseling. Il suo lavoro va dall’esile ed elegante tratto a matita, fino all’abitare e “galantizzare” gli spazi. Lavora con l’installazione, la performance, la pittura e la forma laboratoriale. Nel corso della sua attività artistica ha esposto in Italia e all' estero in musei pubblici e gallerie private, tra cui a Tokyo, Dubai, Hannover, Strasburgo, Nizza, New York, Teheran, Ouagadougou, Shengzhen. Tra gli altri hanno scritto di lei: Luca Beatrice, Achille Bonito Oliva, Chiara Canali, Luciano Caprile, Viana Conti, Miriam Cristaldi, Fortunato D’ Amico, Alberto Dambruoso, Valerio Deho’, Giacinto di Pietrantonio, Manuela Gandini, Angela Madesani, Alessandra Redaelli, Elisabetta Rota.
Ripartire. Ricominciare. Rivoluzionare. Essere gentili. Prendersi cura degli altri. Non sprecare.
Insieme a Loredana Galante, artista genovese, che da anni vive e lavora a Milano, vincitrice del “Premio Speciale Residenza d’artista alla Dino Zoli Textile” ad Arteam Cup 2019, vogliamo fare questa RIVOLUZIONE attraverso una mostra espositiva che ripercorra questo modo di essere.
L'artista afferma:
"Questa rivoluzione inizia dal mio cognome, Galante, che è diventato il mio manifesto programmatico. Dal contemplare i fili d’erba senza strapparli, dal sanificare i miei pensieri prima di dare loro il via libera, sentirmi parte di un unicum a cui partecipare con la mia versione migliore, “non lesinare la mia vita”, compiere offerte, coltivare nel silenzio la gratitudine, non sprecare, farmi carico della mia ed altrui vulnerabilità”.
E a questa attitudine ci siamo affiancati con la volontà di non sprecare nulla, a utilizzare anche gli sfridi di lavorazione dell’azienda tessile per farne nuovi manufatti, nuove opere che possano raccontarci qualcosa di più profondo, abituati come siamo a disperdere più che a valorizzare.
Vogliamo essere partecipi di un progetto artistico, di un cambio di mentalità che parte dal grande grembo dell’Arte.
Costruire per prendere per mano, per aiutare e aiutarci.
Come verranno utilizzati i fondi
Realizzeremo un percorso mostra che prevederà una carrellata di oggetti “superstiti” di eventi, installazioni e performance che hanno costellato il viaggio creativo di Loredana Galante, artista poliedrica, immaginosa, pronta all’introspezione e a energetiche azioni collettive da oltre trent’anni, che scompiglia le carte di una tradizione culturale data, di un’arte alta, di una natura in apparenza già nota.
Un racconto del suo Mondo fatto di viaggi, di itinerari tra oggetti, stoffe, animali complici di qualche sortilegio e di un rituale per rimettere ordine nello scompiglio. Opere che sono un tripudio di appunti, scritte, sono banche dati analogiche di memorie e suggestioni.
Non mancheranno i dipinti, i pannelli decorativi d’ingarbugliate fantasie grondanti di vitalità colorata e felici abstract di viaggi lontanissimi e vicinissimi, tra sogni d’Oriente, oggetti di casa e del suo repertorio, volatili e racemi, arabeggianti segni calligrafici di una lingua di fiaba inesistente e, in filigrana, la rigorosa scansione spaziale-cromatica che imbriglia, ordina e contiene il magma cromatico rilasciato sulle tele dai pennelli di Loredana.
Chi c'è dietro al progetto
Loredana Galante studia presso il liceo artistico Paul Klee e l’Accademia Ligustica di Genova. Dopo la borsa di studio del centro T.A.M. diretto da Arnaldo Pomodoro, la ricerca continua interagendo con discipline diverse che la spingono a frequentare corsi di danza, teatro e la scuola triennale di counseling. Il suo lavoro va dall’esile ed elegante tratto a matita, fino all’abitare e “galantizzare” gli spazi. Lavora con l’installazione, la performance, la pittura e la forma laboratoriale. Nel corso della sua attività artistica ha esposto in Italia e all' estero in musei pubblici e gallerie private, tra cui a Tokyo, Dubai, Hannover, Strasburgo, Nizza, New York, Teheran, Ouagadougou, Shengzhen. Tra gli altri hanno scritto di lei: Luca Beatrice, Achille Bonito Oliva, Chiara Canali, Luciano Caprile, Viana Conti, Miriam Cristaldi, Fortunato D’ Amico, Alberto Dambruoso, Valerio Deho’, Giacinto di Pietrantonio, Manuela Gandini, Angela Madesani, Alessandra Redaelli, Elisabetta Rota.
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Un grazie sincero per averci aiutato nel progetto. Ti invieremo le pins, le mascherine e le shoppers realizzate con i nostri tessuti.
100€ o più
Un grazie sincero per averci aiutato nel progetto. Ti invieremo un'opera su carta (limited edition) di Loredana Galante.
200€ o più
Un grazie sincero per averci aiutato nel progetto. Sarai invitato per un Tè nello studio milanese dell'artista con la possibilità di condividere del tempo gentile assieme.
300€ o più
Un grazie infinito per averci aiutato nel progetto. Sarai ospite per l'evento di inaugurazione della mostra di Loredana Galante con una speciale menzione in tutta la comunicazione, una prima fila per due persone e una box con pins, mascherine e shoppers.
Progetto CANTIERE non è solo un festival ma anche un progetto artistico che ha lo scopo di promuovere il Teatro di Figura in Italia investendo nella creatività e professionalità di artiste, artisti e compagnie emergenti per un teatro che abbia voglia di sperimentare e nell'ottica di un ricambio generazionale. Un “cantiere aperto” dove creatività, incontro e scambio di vedute artistiche, poetiche e tecniche si faranno elementi fondamentali, co-protagonisti che accompagneranno in maniera imprescindibile le performance artistiche.
PERCHÉ abbiamo bisogno di voi
Progetto CANTIERE ha l’ambizione di creare uno spazio di visibilità degno, un luogo che abbia una sua dimensione e la forza di richiamare esperti e curiosi e sappia destare l’interesse degli operatori del settore. Un festival davvero aperto a tutte e tutti, sia per linguaggio, che per luoghi e costi (il festival è gratuito). Per far tutto ciò è necessarioutilizzare spazi adeguati, produrre materiale promozionale e un giusto supporto comunicativo, garantire agli artisti, artiste e compagnie - seppur emergenti - lo stesso trattamento delle compagnie professionali già conosciute, supportandoli come meritano (contributi, spese di viaggio, ospitalità).
Quindi oltre al supporto dei partner promotori, che offrono la loro collaborazione mettendo a disposizione le proprie competenze e risorse in fase di progetto per la realizzazione degli spettacoli, è necessaria anche l’attenzione e il sostegno di istituzioni e sponsor.
MA NON BASTA!
Noi crediamo che tutti possano partecipare alla realizzazione di questo progetto CON UN PICCOLO GRANDE GESTO. Crediamo che il sostegno “dal basso” sia un contributo fondamentale, un impegno umano e artistico.In questo modo la donazione non sarà solo mero supporto economico, ma il contributo consapevole di “visionari” che credono come noi nella cultura e soprattutto nella crescita professionale.
Attraverso le donazioni sappiamo di poter incontrare e conoscere altri visionari che come noi credonoche sia importante investire sul futuro di questa meravigliosa arte che è il Teatro di Figura.
Insieme possiamo sognare un futuro comune e aiutare chi, questo futuro, lavora per realizzarlo.
Alla ricerca di VISIONARI
I visionari - come li chiamiamo noi - non sono semplici donatori ma coloro che manifestano una presenza concreta e che speriamo costante. Sono il pubblico attivo che esige qualità, competenza e cambiamenti e che investe, come noi , perché questo si realizzi.
Insomma i Visionari ci sono e ci credono!
L’anno scorso sono stati fondamentali nella realizzazione del primo festival ufficiale di Progetto CANTIERE, che ha superato ogni aspettativa.
Quest’anno saranno indispensabili per proseguire quest’avventura con la consapevolezza che stiamo lavorando nella direzione giusta.
Come usiamo i FONDI
I fondi raccolti verranno utilizzati da Progetto CANTIERE a sostegno degli artisti e delle artiste garantendo loro una scrittura o cachet per la realizzazione dello spettacolo, ospitalità e supporto alle spese di viaggio, esattamente come accade alle compagnie professioniste.
E non solo.
I fondi raccolti serviranno anche per creare e diffondere materiale promozionale e per avere un supporto comunicativo in grado di far conoscere il progetto e i suoi esiti in Italia e all’estero.
PROGETTO CANTIERE in sintesi
Progetto CANTIERE è un percorso di accompagnamento alla produzione e di supporto alla distribuzione rivolto ad artisti e compagnie di recente formazione o impegnate in nuovi percorsi di ricerca, che si affacciano al Teatro di Figura utilizzandolo come loro linguaggio principale.
Si propone di inserire nel circuito teatrale, ed in particolare in quello del teatro di figura, nuovi artisti con l’obiettivo di creare un passaggio culturale tra le compagnie storiche del Teatro di Figura italiano e le nuove generazioni dando loro un aiuto completo offrendo supporto logistico, operativo e visibilità.
Progetto CANTIERE è nato dall’incontro di alcune realtà artistiche operanti sul territorio nazionale e internazionale che insieme hanno deciso di puntare sul futuro del teatro di figura, genere teatrale che all’estero è già estremamente prolifico e innovativo.
Il mondo del teatro di Figura fatto di burattini, marionette, ombre e oggetti è in grado di parlare di temi di attualità utilizzando un linguaggio visionario e immaginifico, lieve e potente allo stesso tempo.
Chi c’è DIETRO al progetto
La Compagnia Controluce Teatro d’Ombre in collaborazione con il festival INCANTI - Rassegna Internazionale di Teatro di Figura, promotrice del progetto. Sotto la direzione artistica di Alberto Jona e la direzione organizzativa di Marzia Scala, Controluce si propone come obiettivo la diffusione e promozione del Teatro di Figura in Piemonte e in Italia attraverso produzioni e il festival Incanti che porta il meglio del teatro di figura internazionale che fa della ricerca, della sperimentazione e innovazione il suo linguaggio prediletto e dove musica, poesia e arti visive si incrociano con fantasia e originalità. A differenza di quanto spesso si crede, il teatro di figura non è un genere riservato solo ai più piccoli ma si rivolge ad un pubblico tout court ed è in grado di toccare temi di scottante attualità.
Controluce, in collaborazione con altre realtà nazionali ed internazionali, ha sentito l’esigenza di investire sulla diffusione e conoscenza di questo genere e sul ricambio generazionale.