PILUN Progetto di Arte Sacra Contemporanea
Creatività

PILUN Progetto di Arte Sacra Contemporanea

Sono presenti un po’ ovunque nel territorio, nei centri urbani, ma soprattutto  in campagna. Eretti per ricordare eventi miracolosi di cui spesso si è persa la memoria, oppure come ex voto. Nei boschi proteggevano il cammino dei viandanti in corrispondenza dei trivii, incroci di tre sentieri, che erano considerati fulcro di energie negative, dove poteva manifestarsi il potere infausto delle masche e del demonio. Non sono stati dipinti da artisti famosi, ma da sconosciuti pittori locali itineranti. Ma pur non essendo considerati opere d’arte ed esenti da vincoli con la Soprintendenza delle Belle Arti, conservano  un fascino straordinario. Alcuni versano in condizioni di totale degrado, altri sono stati oggetto di restauri discutibili.

PILUN – PROGETTO DI ARTE SACRA CONTEMPORANEA

IL PROGETTO

Dopo una prima fase di censimento dei piloni presenti, verranno individuati quelli su cui sarà possibile effettuare un intervento. Le edicole prive di pitture verranno affidate ad artisti contemporanei di fama internazionale, che, avvalendosi della collaborazione di studenti degli istituti d’arte, procederanno a una personale reinterpretazione pittorica. Potrà nascere così un museo di arte sacra contemporanea a cielo aperto, unico nel suo genere. Per altri piloni si potrà invece optare per il restauro e il consolidamento della struttura e dei dipinti già esistenti.


FASE OPERATIVA

La fase operativa del progetto inizierà con un intervento di work in progress, del “come sarebbe”, anche per via della stagione poco propizia. Si tratta semplicemente di una o più istallazioni semiprovvisorie delle opere che potrebbero essere realizzate in alcuni piloni. Opere stampate di misura su un supporto di alluminio che verrà applicato all’interno del pilone, ovviamente scelto con cura. Agli inizi dell’anno 2018 vi saranno due interventi certi in questa modalità.

  • Il primo verrà realizzato dall’importante artista contemporaneo Marcello Toma, che con i suoi due “Angeli” stampati abbellirà le due nicchie del muro della ex ditta Saiag, ora Tristone, sullo stradone via Torino, in località San Maurizio.
  •      Contemporaneamente, in strada Leini a Caselle, vi sarà un’altra istallazione, questa volta con una scultura di Angelo Barile, con la sua statua in stile anno Mille, adatta al pilone in questione.

Come verranno impiegati i fondi raccolti?

I fondi raccolti verrano impiegati prioritariamente per i lavori di intervento e ristrutturazione delle edicole votive, per l'acquisto di colori e materiali vari, per i trasporti e la logistica, per la promozione , la comunicazione e la produzione di oggetti per ulteriori tappe di autofinanziamento. In ultimo come rimborso spese per il Museo d'Arte Urbana per la fornitura della sua sede come centro di coordinamento e per modesti compensi e rimborsi spesa agli artisti imegnati. 

Il pittore Angelo Barile,lo scrittore Luigi Bairo il MAU

Il progetto nasce da un'idea dell'artista Angelo Barile, uno dei più affermati esponenti della corrente del Pop Surrealismo, che fa dell'attenzione alle icone della cultura mediatica e popolare la sua ragione d'essere. Da questa attitudine nasce l'attenzione nei confronti delle edicole votive, storici simboli della devozione popolare, ormai trascurati ed abbandonati all'incuria. L'arte può riscattarle dall'oblio e donare loro nuova vita, inserendo  coefficienti di originale creatività , nell'ambito di quella che attualmente appare come una rivalutazione della dimensione spirituale dell'arte e del suo rapporto con la religione. Conosciuto, circa un anno fa, lo scrittore ciriacense Luigi Bairo, cultore del nomadismo e del viaggio visto come perenne scoperta ed arricchimento culturale. Barile inizia una mappatura delle cappelle votive delle Valli di Lanzo e del Canavese, intervenendo su alcune di essere con il suo lavoro e quello di artisti come Lu Byro e Titti Garelli. A coordinare gli interventi giunge il Museo d'Arte Urbana con il suo Direttore Artistico Edoardo Di Mauro, una delle più importanti ed originali realtà dell'arte pubblica italiana. 

Il MAU- Museo d’Arte Urbana di Torino è il primo progetto in fase di concreta realizzazione, in Italia, avente come scopo il dar vita ad un insediamento artistico permanente all’aperto collocato all’interno di un grande centro metropolitano, con in più il valore aggiunto di essere iniziativa partita non dall’alto ma dalla base, complice il consenso ed il contributo fondamentale degli abitanti.

Il nucleo originario del MAU è sito nel Borgo Vecchio Campidoglio, un quartiere operaio di fine’800, collocato tra i corsi Svizzera, Appio Claudio e Tassoni, e le vie Fabrizi e Cibrario, non distante dal centro cittadino.


Dal 1995 ad oggi sono state prodotte 133 opere murarie ed ambientali all’interno del Borgo Vecchio, alle quali si sono affiancate, dal maggio 2001, altre 35 nuove installazioni costituenti la “Galleria Campidoglio” per un totale di 168, realizzate da 102 artisti. 

La collezione del MAU ed il suo progetto di arte partecipata a partire dal 2014 si sono estesi oltre i confini del Borgo Campidoglio, con la realizzazione di altre 46 opere in zone come Falchera Nuova, Mirafiori Sud, Vallette, Borgo Vittoria.

L'intervento a supporto di "Pilun" si inserisce in questa logica.

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Finanziato
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108%
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Fondazione Sviluppo e Crescita CRT
Traguardo: 5.000 €
Raccolta: 2.500 €
Contributo: 2.500 €
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Silvia Cignini
50€ - 4 anni fa
Cinzia Somma
10€ - 4 anni fa
Edoardo Di Mauro
50€ - 4 anni fa
Scegli una ricompensa
10€ o più

Inserimento nella mailing list di Angelo Barile e del Museo d'Arte Urbana, cartolina realizzata dall'artista

20€ o più

Visita allo studio di Angelo Barile presso i Docks Dora di Torino, inserimento nelle mailing list dell'autore e del Museo d'Arte Urbana, cartolina realizzata dall'artista

50€ o più

Possibilità di assistere alla realizzazione dei Pilun, visita allo studio di Angelo Barile presso i Docks Dora di Torino, inserimento nelle mailing list dell'autore e del Museo d'Arte Urbana,  cartolina realizzata dall'artista

200€ o più

Un'opera di piccolo formato di Angelo Barile, visita allo studio di Angelo Barile presso i Docks Dora, inserimento nella mailing list dell'autore e del Museo d'Arte Urbana, possibilità di assistere alla realizzazione dei Pilun, cartolina realizzata dall'artista

Creatività

PILUN Progetto di Arte Sacra Contemporanea

Sono presenti un po’ ovunque nel territorio, nei centri urbani, ma soprattutto  in campagna. Eretti per ricordare eventi miracolosi di cui spesso si è persa la memoria, oppure come ex voto. Nei boschi proteggevano il cammino dei viandanti in corrispondenza dei trivii, incroci di tre sentieri, che erano considerati fulcro di energie negative, dove poteva manifestarsi il potere infausto delle masche e del demonio. Non sono stati dipinti da artisti famosi, ma da sconosciuti pittori locali itineranti. Ma pur non essendo considerati opere d’arte ed esenti da vincoli con la Soprintendenza delle Belle Arti, conservano  un fascino straordinario. Alcuni versano in condizioni di totale degrado, altri sono stati oggetto di restauri discutibili.

PILUN – PROGETTO DI ARTE SACRA CONTEMPORANEA

IL PROGETTO

Dopo una prima fase di censimento dei piloni presenti, verranno individuati quelli su cui sarà possibile effettuare un intervento. Le edicole prive di pitture verranno affidate ad artisti contemporanei di fama internazionale, che, avvalendosi della collaborazione di studenti degli istituti d’arte, procederanno a una personale reinterpretazione pittorica. Potrà nascere così un museo di arte sacra contemporanea a cielo aperto, unico nel suo genere. Per altri piloni si potrà invece optare per il restauro e il consolidamento della struttura e dei dipinti già esistenti.


FASE OPERATIVA

La fase operativa del progetto inizierà con un intervento di work in progress, del “come sarebbe”, anche per via della stagione poco propizia. Si tratta semplicemente di una o più istallazioni semiprovvisorie delle opere che potrebbero essere realizzate in alcuni piloni. Opere stampate di misura su un supporto di alluminio che verrà applicato all’interno del pilone, ovviamente scelto con cura. Agli inizi dell’anno 2018 vi saranno due interventi certi in questa modalità.

  • Il primo verrà realizzato dall’importante artista contemporaneo Marcello Toma, che con i suoi due “Angeli” stampati abbellirà le due nicchie del muro della ex ditta Saiag, ora Tristone, sullo stradone via Torino, in località San Maurizio.
  •      Contemporaneamente, in strada Leini a Caselle, vi sarà un’altra istallazione, questa volta con una scultura di Angelo Barile, con la sua statua in stile anno Mille, adatta al pilone in questione.

Come verranno impiegati i fondi raccolti?

I fondi raccolti verrano impiegati prioritariamente per i lavori di intervento e ristrutturazione delle edicole votive, per l'acquisto di colori e materiali vari, per i trasporti e la logistica, per la promozione , la comunicazione e la produzione di oggetti per ulteriori tappe di autofinanziamento. In ultimo come rimborso spese per il Museo d'Arte Urbana per la fornitura della sua sede come centro di coordinamento e per modesti compensi e rimborsi spesa agli artisti imegnati. 

Il pittore Angelo Barile,lo scrittore Luigi Bairo il MAU

Il progetto nasce da un'idea dell'artista Angelo Barile, uno dei più affermati esponenti della corrente del Pop Surrealismo, che fa dell'attenzione alle icone della cultura mediatica e popolare la sua ragione d'essere. Da questa attitudine nasce l'attenzione nei confronti delle edicole votive, storici simboli della devozione popolare, ormai trascurati ed abbandonati all'incuria. L'arte può riscattarle dall'oblio e donare loro nuova vita, inserendo  coefficienti di originale creatività , nell'ambito di quella che attualmente appare come una rivalutazione della dimensione spirituale dell'arte e del suo rapporto con la religione. Conosciuto, circa un anno fa, lo scrittore ciriacense Luigi Bairo, cultore del nomadismo e del viaggio visto come perenne scoperta ed arricchimento culturale. Barile inizia una mappatura delle cappelle votive delle Valli di Lanzo e del Canavese, intervenendo su alcune di essere con il suo lavoro e quello di artisti come Lu Byro e Titti Garelli. A coordinare gli interventi giunge il Museo d'Arte Urbana con il suo Direttore Artistico Edoardo Di Mauro, una delle più importanti ed originali realtà dell'arte pubblica italiana. 

Il MAU- Museo d’Arte Urbana di Torino è il primo progetto in fase di concreta realizzazione, in Italia, avente come scopo il dar vita ad un insediamento artistico permanente all’aperto collocato all’interno di un grande centro metropolitano, con in più il valore aggiunto di essere iniziativa partita non dall’alto ma dalla base, complice il consenso ed il contributo fondamentale degli abitanti.

Il nucleo originario del MAU è sito nel Borgo Vecchio Campidoglio, un quartiere operaio di fine’800, collocato tra i corsi Svizzera, Appio Claudio e Tassoni, e le vie Fabrizi e Cibrario, non distante dal centro cittadino.


Dal 1995 ad oggi sono state prodotte 133 opere murarie ed ambientali all’interno del Borgo Vecchio, alle quali si sono affiancate, dal maggio 2001, altre 35 nuove installazioni costituenti la “Galleria Campidoglio” per un totale di 168, realizzate da 102 artisti. 

La collezione del MAU ed il suo progetto di arte partecipata a partire dal 2014 si sono estesi oltre i confini del Borgo Campidoglio, con la realizzazione di altre 46 opere in zone come Falchera Nuova, Mirafiori Sud, Vallette, Borgo Vittoria.

L'intervento a supporto di "Pilun" si inserisce in questa logica.


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