Crescere senza violenza
Barcellona Pozzo Di Gotto, Italia
Solidarietà
Obiettivi:
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze

Chi siamo

Ciao a tutti, siamo le operatrici della Rete Nazionale Antiviolenza Frida Kahlo, un’associazione di promozione sociale che ha sede legale a Barcellona Pozzo di Gotto. Da anni operiamo in provincia di Messina, coprendo il territorio di 23 Comuni relativi a due Distretti socio-sanitari. Portiamo avanti moltissime attività, in particolare ci occupiamo di prevenzione e contrasto della violenza di genere, della violenza maschile contro le donne e della violenza assistita a cui vengono esposti i bambini e le bambine. 

Ci siamo sempre, infatti offriamo accoglienza telefonica h24 al numero di reperibilità 327 9879516; colloqui di accoglienza presso la sede del Centro Antiviolenza tutti i giorni dalle 8.30 alle 20.30; consulenza psicologica e legale per le donne che ne fanno richiesta; supporto ai minori e alle minori vittime di violenza assistita; orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa; consulenza ostetrica e consulenza di pedagogia familiare. Oltre alla gratuità, rispettiamo i principi dell’anonimato e della riservatezza. 

Il nostro progetto

Oltre ad agire quotidianamente per sostenere le donne nel percorso di fuoriuscita dal circuito della violenza, costruiamo spazi in cui le stesse possono recuperare il rapporto con i propri figli e figlie, spesso compromesso dal maltrattamento subito. 

Sul territorio indicato, ad oggi, non esistono altre realtà che si occupano, allo stesso modo e con gli stessi numeri, di violenza assistita. Secondo il “principio della rana bollita” le donne che subiscono violenza per lunghi anni patiscono l’effetto “narcosi”, che impedisce loro molto spesso di gestire nel modo più funzionale possibile la propria esistenza e la relazione con le proprie figlie e i propri figli. Altrettante volte sono terrorizzate dall’idea che la separazione dal maltrattante possa tradursi nella separazione dai figli. Tale condizione impedisce loro di scegliere di rompere le catene della violenza subita.  

La violenza assistita, quando non resta sommersa, capita che venga sottovalutata. Talvolta, il nucleo familiare tende, per semplificazione, a non valutare le conseguenze che le dinamiche violente familiari avranno sullo sviluppo delle bambine e dei bambini

 sotto diversi profili (psicologico, fisico, comportamentale e della socializzazione). 

Con il progetto “Crescere senza violenza” intendiamo permettere alle stesse donne che decidono, autonomamente, di intraprendere un percorso presso il Centro Antiviolenza di recuperare funzionalità e responsabilità genitoriale nel rapporto con le proprie figlie e i propri figli, anche attraverso attività di musicoterapia, di pedagogia familiare e di pet therapy. Effettueremo soprattutto incontri psico-socio-ludico-educativi-motori rivolti a minori vittime di violenza assistita e alle loro mamme. 

Mireremo al riconoscimento e alla differenziazione dei vissuti traumatici, con particolare attenzione alla paura. L’obiettivo finale è rendere il difficile periodo vissuto a causa della violenza assistita un’occasione per rifiorire, attraverso una “riqualificazione” emotiva delle relazioni, delle figure genitoriali e della propria esistenza. Ogni percorso, cucito in base alle peculiarità del minore, offrirà allo stesso una risposta resiliente al trauma della violenza assistita. Inoltre, saranno previsti dei momenti di recupero e/o rafforzamento delle competenze genitoriali e della relazione della diade madre-bambino/a. 

Come verranno utilizzati i fondi 

Il progetto avrà una durata di 6 mesi, dove verranno sviluppati i percorsi ad hoc pensati per i bambini e le mamme che accogliamo . Tutti i fondi raccolti durante questa campagna di crowdfunding saranno utilizzati per acquistare i materiali ed effettuare le spese necessarie per avviare i corsi.

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Ci siamo sempre, infatti offriamo accoglienza telefonica h24 al numero di reperibilità 327 9879516; colloqui di accoglienza presso la sede del Centro Antiviolenza tutti i giorni dalle 8.30 alle 20.30; consulenza psicologica e legale per le donne che ne fanno richiesta; supporto ai minori e alle minori vittime di violenza assistita; orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa; consulenza ostetrica e consulenza di pedagogia familiare. Oltre alla gratuità, rispettiamo i principi dell’anonimato e della riservatezza. 

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Oltre ad agire quotidianamente per sostenere le donne nel percorso di fuoriuscita dal circuito della violenza, costruiamo spazi in cui le stesse possono recuperare il rapporto con i propri figli e figlie, spesso compromesso dal maltrattamento subito. 

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Con il progetto “Crescere senza violenza” intendiamo permettere alle stesse donne che decidono, autonomamente, di intraprendere un percorso presso il Centro Antiviolenza di recuperare funzionalità e responsabilità genitoriale nel rapporto con le proprie figlie e i propri figli, anche attraverso attività di musicoterapia, di pedagogia familiare e di pet therapy. Effettueremo soprattutto incontri psico-socio-ludico-educativi-motori rivolti a minori vittime di violenza assistita e alle loro mamme. 

Mireremo al riconoscimento e alla differenziazione dei vissuti traumatici, con particolare attenzione alla paura. L’obiettivo finale è rendere il difficile periodo vissuto a causa della violenza assistita un’occasione per rifiorire, attraverso una “riqualificazione” emotiva delle relazioni, delle figure genitoriali e della propria esistenza. Ogni percorso, cucito in base alle peculiarità del minore, offrirà allo stesso una risposta resiliente al trauma della violenza assistita. Inoltre, saranno previsti dei momenti di recupero e/o rafforzamento delle competenze genitoriali e della relazione della diade madre-bambino/a. 

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