DAL PASSATO UN PONTE PER IL FUTURO
Tecnologia
Obiettivi:
Imprese, innovazione e infrastrutture

Storia dell'abitato

Falerone, così come tutti gli abitati antichi delle Marche sud, ha subito gravissimi danni concentrati soprattutto nel centro storico, un castello di origine medievale economicamente vivace nei secoli  XVIII e XIX per le diffuse attività preindustriali presenti e culturalmente attivo. La storia di Falerone fonda le sue origini in tempi ben più lontani, è ricordata soprattutto per essere stata colonia romana fondata da Ottaviano. Falerio Picenus era il nome della colonia che, grazie al fiume Tenna ai tempi navigabile, godeva anche di un veloce sbocco al mare. Rigogliosa, dotata di teatro, anfiteatro, foro, terme maschili e femminili, acquedotti e cisterne, e di un assetto viario rispondente ai principi vitruviani come del resto gli edifici urbani, era altresì ricca di numerose ville rustiche in cui si produceva cereali, frutti, viti ed ulivi. 

Fu sede vescovile, attestata almeno fino al secolo VII, fino ai tempi ovvero coincidenti con la conquista del territorio fermano da parte dei longobardi, che erano già scesi in Italia fin dal 568.  Non cessò la sua importanza territoriale dopo la conquista carolingia, né nel successivo periodo ottoviano. 

Da questo breve excursus in cui si evidenziano sinteticamente alcuni momenti salienti del passato, pur nobilissimo, di Falerone (da Falerio- Falerionis) non può mancare un salto indietro. Falerio infatti, come centro abitato fiorente esisteva ben prima della deduzione a colonia da parte di Ottaviano Augusto; esisteva come sede di una principesca e fiera tribù picena ma, ancor prima, come centro di insediamento pelasgico. 

Il sisma

Il sisma, ovvero le numerose scosse subite ad iniziare dall’agosto 2016, ha devastato il centro storico di Falerone dichiarato dopo il 30/10/16  "Zona Rossa".  Danni elevatissimi hanno avuto gli edifici pubblici, le chiese e il 70% delle abitazioni private. L'ex monastero Francescano che comprende la chiesa, il campanile, il museo archeologico e la scuola media "Don Bosco" ha subito danni gravissimi tant'è che gli alunni delle medie sono stati trasferiti presso il plesso scolastico della frazione Piane. In questi mesi si sono state effettuate numerose messe in sicurezza per pubblica incolumità onde permettere il progressivo rientro in sicurezza delle, pur poche,  famiglie le cui abitazioni risultavano agibili. Tra i fabbricati inagibili anche la casa Beato Pellegrino, oggetto della presente relazione. 

A fronte di tanta devastazione è doveroso trovare il coraggio di reagire.  L’ Amministrazione ha ritenuto di dover intervenire anche per trovare un luogo per l'aggregazione e la socializzazione degli abitanti del centro storico e rivitalizzare nel contempo lo stesso. 

Presentazione del progetto

Recupero e restauro del cine teatro  "Beato Pellegrino"

Nel 1926 fu inaugurata una casa particolare, una casa di tutti i Faleronesi, che sarebbe stata poi occupata anche per insegnamento di mestieri femminili, sartoria e ricamo; tra i vari ambienti, al piano terreno che si affaccia su un grazioso giardino recintato, fu predisposto un teatro. Negli anni a seguire l’edificio  assunse sempre più importanza anche per l’educazione e la formazione dei giovani, punto di ritrovo e  di svago. A partire dal dopoguerra il teatro fu adattato a cinematografo, possedendone per di più già tutti i requisiti. Pur essendone la natura parrocchiale, esso fu, sul finire degli anni quaranta del secolo scorso,  il primo cinematografo e  l’unico in un raggio almeno di venti chilometri e per questo meta di utenze provenienti dai paesi circonvicini, fino agli ultimi anni sessanta. Fu quindi preso in gestione da una compagnia teatrale vernacolare locale.

In data 08/06/1996 l'istituto Diocesano Sostentamento del Clero di Fermo ha concesso in uso comodatario al Comune di Falerone l'intero piano adibito a sala cinematografica-teatro ed altri locali.

L' attuale Amministrazione ha intenzione di recuperare e restaurare in pricipal modo la parte dell'edificio adibita a cineteatro e ridare quindi la piena fruibilità della predetta struttura alla popolazione di Falerone.

Considerato che circa il 70% del centro storico di Falerone è stato lesionato, l’edificio sarà centro di aggregazione e di incontro nonché primo luogo agibile di accoglienza turistica e di promozione locale e del territorio,  mettendo in rete tutte le risorse e le eccellenze di cui la zona anche a livello intercomunale  dispone. In particolare il piano terra, ovvero il cinema teatro, sarà sede, non solo delle sue funzioni precipue (cinema e teatro), ma anche di proiezioni di ricostruzioni virtuali del teatro e anfiteatro romano e delle ville rustiche (anche a fini educativi e didattici) del museo, delle chiese e palazzi faleronesi attualmente inagibili, dei beni culturali ora indisponibili. Saranno visibili anche video sulla storia del paese, del territorio e della cultura, anche gastronomica, non mancando peraltro altri spazi in cui allestire l’ assaggio e la  vendita di prodotti tipici o di manufatti di una costituenda cooperativa giovanile che sarà impegnata in realizzazione di vetrate e ceramiche artistiche , bijotteria e souvenirs promozionali.

Come verranno utilizzati i fondi

Si prevedono lavori di riparazione dell’ impianto originario del teatro: interventi di consolidamento e ripristino delle murature, di risanamento delle finiture (intonaci, tinteggiature, infissi e pavimentazione), di messa a norma e potenziamento degli impianti, anche satellitari, e di allestimento di nuovi arredi.

Il costo dell’intervento, comprensivo d’IVA al 10%, è di euro 150.000,00 circa. I lavori, regolarmente appaltati con bando di gara, saranno ampiamente contabilizzati secondo il regolamento dei Lavori Pubblici.

Chi c'è dietro al progetto

Il progetto verrà redatto dall' Arch. Evelina Ramadori,  il bando di gara sarà indetto dal Comune di Falerone ed il R.U.P.  sarà il responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale Geom. Giuseppe Cappannari.

Gruppo di lavoro

Il Gruppo di lavoro sarà composto da:

- Sindaco;

- Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale;

- FMTV Fermo;

- Arch. Evelina Ramadori;

- Associazione Culturale Minerva;

- Associazione Pro-Loco

Effetti

  1. L’iniziativa che proviene da un preciso bisogno locale, del paese e del territorio fortemente lesionati dal tremendo sisma,  tende a procurare risposte efficaci alla necessità di valorizzare a fini turistici e conseguentemente economici, i beni culturali ed artistici, di Falerone. Quanto precede , considerate le numerose iniziative intraprese e da intraprendere, consentirà di favorire nuovi insediamenti, opportunità occupazionali evitando nel contempo il graduale ed inesauribile spopolamento dei paesi interni;
  2. Si ritiene rilevante l’iniziativa sul territorio di riferimento anche in funzione dell’arricchimento culturale della popolazione in quanto un vasto pubblico potrà accedere agli spettacoli teatrali e alle informazioni culturali che saranno messi in essere. l’iniziativa inoltre sarà diffusa utilizzando la rete, mezzo che  potrà metterla in luce presso un vasto pubblico;
  3. Da quanto sopra esposto l’ iniziativa  avrà certa ricaduta  sul territorio in termini di sviluppo economico essendo evidente l’attrazione di cui sarà capace vertendo essa su varie tematiche che esaltano le eccellenze, diversificandole;
  4. L’alto valore dell’iniziativa si estrinseca nel  fatto che essa si rivolge ai giovani arricchendoli dell’esperienza sapienzale degli anziani la cui professionalità e manualità avranno modo di essere tramandate nel tempo. 
  5. L’edificio è fruibile da parte di persone con disabilità motorie, sensoriali o psichiche;

Far conoscere la propria storia, avendone concreta consapevolezza, è fatto che prelude alla volontà di non rassegnarsi alle tragedie che l’esistenza ti dona; è uno scatto d’orgoglio che fa crescere,  coscienti  che in definitiva non si è mai soli e che sempre dietro alle nuvole più nere che portano tempesta, si nasconde, pronto a tornare, il sole.

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- Iscrizione del nome del benefattore su piastrella da apporre sulla "parete dei benefattori" presso il "Beato Pellegrino"

200€ o più

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- Litografia realizzata da un noto artista o DVD su Falerone

- n. 2 biglietti per la stagione teatrale estiva 2018 presso il Teatro Romano sito nella zona archeologica "Falerio Picenus".

- Attestato di benemerenza da parte del Comune di Falerone

- Iscrizione del nome del benefattore su piastrella da apporre sulla "parete dei benefattori" presso il "Beato Pellegrino"

500€ o più

- Ringraziamento pubblico sul sito del Comune di Falerone

- Oggetto artistico di arredamento: abat-jour, paralume, lampada da tavolo, ecc, ideato e realizzato da coop. arti-mestieri e

vetrate artistiche o incisione artistica realizzata da un noto artista

- n. 2 biglietti per la stagione teatrale estiva 2018 presso il Teatro Romano sito nella zona archeologica "Falerio Picenus".

- Attestato di benemerenza da parte del Comune di Falerone

- Iscrizione del nome del benefattore su piastrella da apporre sulla "parete dei benefattori" presso il "Beato Pellegrino"

1000€ o più

- Ringraziamento pubblico sul sito del Comune di Falerone

- Oggetto artistico di arredamento: abat-jour, paralume, lampada da tavolo, ecc, ideato e realizzato da coop.va arti-mestieri

e vetrate artistiche

- n. 4 biglietti per la stagione teatrale estiva 2018 presso il Teatro Romano sito nella zona archeologica "Falerio Picenus".

- incisione artistica realizzata da un noto artista

- Attestato di benemerenza da parte del Comune di Falerone

- Iscrizione del nome del benefattore su piastrella da apporre sulla "parete dei benefattori" presso il "Beato Pellegrino"

2000€ o più

- Ringraziamento pubblico sul sito del Comune di Falerone

- Oggetto artistico di arredamento: abat-jour, paralume, lampada da tavolo, ecc, ideato e realizzato da coop.va arti-mestieri

e vetrate artistiche

- incisione artistica realizzata da un noto artista

- n. 4 biglietti per la stagione teatrale estiva 2018 presso il Teatro Romano sito nella zona archeologica "Falerio Picenus".

- Week-end per 2 persone presso una struttura ricettiva del territorio - visita guidata zona archeologica "Falerio Picenus" e

beni culturali di Falerone

- Attestato di benemerenza da parte del Comune di Falerone

- Iscrizione del nome del benefattore su piastrella da apporre sulla "parete dei benefattori" presso il "Beato Pellegrino"

5000€ o più

- Ringraziamento pubblico sul sito del Comune di Falerone

- Oggetto artistico di arredamento: abat-jour, paralume, lampada da tavolo, ecc, ideato e realizzato da coop.va arti-mestieri

e vetrate artistiche

 - incisione artistica realizzata da un noto artista

- abbonamento per 2 persone per l'intera stagione teatrale estiva 2018 presso il Teatro Romano sito nella zona archeologica

"Falerio Picenus"

- Soggiorno di una settimana per 2 persone presso una struttura ricettiva del territorio - visite guidate zona archeologica

"Falerio Picenus" e beni culturali di Falerone

- Attestato di benemerenza da parte del Comune di Falerone

- Iscrizione del nome del benefattore su piastrella da apporre sulla "parete dei benefattori" presso il "Beato Pellegrino"

Tecnologia
Obiettivi:
Imprese, innovazione e infrastrutture

Storia dell'abitato

Falerone, così come tutti gli abitati antichi delle Marche sud, ha subito gravissimi danni concentrati soprattutto nel centro storico, un castello di origine medievale economicamente vivace nei secoli  XVIII e XIX per le diffuse attività preindustriali presenti e culturalmente attivo. La storia di Falerone fonda le sue origini in tempi ben più lontani, è ricordata soprattutto per essere stata colonia romana fondata da Ottaviano. Falerio Picenus era il nome della colonia che, grazie al fiume Tenna ai tempi navigabile, godeva anche di un veloce sbocco al mare. Rigogliosa, dotata di teatro, anfiteatro, foro, terme maschili e femminili, acquedotti e cisterne, e di un assetto viario rispondente ai principi vitruviani come del resto gli edifici urbani, era altresì ricca di numerose ville rustiche in cui si produceva cereali, frutti, viti ed ulivi. 

Fu sede vescovile, attestata almeno fino al secolo VII, fino ai tempi ovvero coincidenti con la conquista del territorio fermano da parte dei longobardi, che erano già scesi in Italia fin dal 568.  Non cessò la sua importanza territoriale dopo la conquista carolingia, né nel successivo periodo ottoviano. 

Da questo breve excursus in cui si evidenziano sinteticamente alcuni momenti salienti del passato, pur nobilissimo, di Falerone (da Falerio- Falerionis) non può mancare un salto indietro. Falerio infatti, come centro abitato fiorente esisteva ben prima della deduzione a colonia da parte di Ottaviano Augusto; esisteva come sede di una principesca e fiera tribù picena ma, ancor prima, come centro di insediamento pelasgico. 

Il sisma

Il sisma, ovvero le numerose scosse subite ad iniziare dall’agosto 2016, ha devastato il centro storico di Falerone dichiarato dopo il 30/10/16  "Zona Rossa".  Danni elevatissimi hanno avuto gli edifici pubblici, le chiese e il 70% delle abitazioni private. L'ex monastero Francescano che comprende la chiesa, il campanile, il museo archeologico e la scuola media "Don Bosco" ha subito danni gravissimi tant'è che gli alunni delle medie sono stati trasferiti presso il plesso scolastico della frazione Piane. In questi mesi si sono state effettuate numerose messe in sicurezza per pubblica incolumità onde permettere il progressivo rientro in sicurezza delle, pur poche,  famiglie le cui abitazioni risultavano agibili. Tra i fabbricati inagibili anche la casa Beato Pellegrino, oggetto della presente relazione. 

A fronte di tanta devastazione è doveroso trovare il coraggio di reagire.  L’ Amministrazione ha ritenuto di dover intervenire anche per trovare un luogo per l'aggregazione e la socializzazione degli abitanti del centro storico e rivitalizzare nel contempo lo stesso. 

Presentazione del progetto

Recupero e restauro del cine teatro  "Beato Pellegrino"

Nel 1926 fu inaugurata una casa particolare, una casa di tutti i Faleronesi, che sarebbe stata poi occupata anche per insegnamento di mestieri femminili, sartoria e ricamo; tra i vari ambienti, al piano terreno che si affaccia su un grazioso giardino recintato, fu predisposto un teatro. Negli anni a seguire l’edificio  assunse sempre più importanza anche per l’educazione e la formazione dei giovani, punto di ritrovo e  di svago. A partire dal dopoguerra il teatro fu adattato a cinematografo, possedendone per di più già tutti i requisiti. Pur essendone la natura parrocchiale, esso fu, sul finire degli anni quaranta del secolo scorso,  il primo cinematografo e  l’unico in un raggio almeno di venti chilometri e per questo meta di utenze provenienti dai paesi circonvicini, fino agli ultimi anni sessanta. Fu quindi preso in gestione da una compagnia teatrale vernacolare locale.

In data 08/06/1996 l'istituto Diocesano Sostentamento del Clero di Fermo ha concesso in uso comodatario al Comune di Falerone l'intero piano adibito a sala cinematografica-teatro ed altri locali.

L' attuale Amministrazione ha intenzione di recuperare e restaurare in pricipal modo la parte dell'edificio adibita a cineteatro e ridare quindi la piena fruibilità della predetta struttura alla popolazione di Falerone.

Considerato che circa il 70% del centro storico di Falerone è stato lesionato, l’edificio sarà centro di aggregazione e di incontro nonché primo luogo agibile di accoglienza turistica e di promozione locale e del territorio,  mettendo in rete tutte le risorse e le eccellenze di cui la zona anche a livello intercomunale  dispone. In particolare il piano terra, ovvero il cinema teatro, sarà sede, non solo delle sue funzioni precipue (cinema e teatro), ma anche di proiezioni di ricostruzioni virtuali del teatro e anfiteatro romano e delle ville rustiche (anche a fini educativi e didattici) del museo, delle chiese e palazzi faleronesi attualmente inagibili, dei beni culturali ora indisponibili. Saranno visibili anche video sulla storia del paese, del territorio e della cultura, anche gastronomica, non mancando peraltro altri spazi in cui allestire l’ assaggio e la  vendita di prodotti tipici o di manufatti di una costituenda cooperativa giovanile che sarà impegnata in realizzazione di vetrate e ceramiche artistiche , bijotteria e souvenirs promozionali.

Come verranno utilizzati i fondi

Si prevedono lavori di riparazione dell’ impianto originario del teatro: interventi di consolidamento e ripristino delle murature, di risanamento delle finiture (intonaci, tinteggiature, infissi e pavimentazione), di messa a norma e potenziamento degli impianti, anche satellitari, e di allestimento di nuovi arredi.

Il costo dell’intervento, comprensivo d’IVA al 10%, è di euro 150.000,00 circa. I lavori, regolarmente appaltati con bando di gara, saranno ampiamente contabilizzati secondo il regolamento dei Lavori Pubblici.

Chi c'è dietro al progetto

Il progetto verrà redatto dall' Arch. Evelina Ramadori,  il bando di gara sarà indetto dal Comune di Falerone ed il R.U.P.  sarà il responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale Geom. Giuseppe Cappannari.

Gruppo di lavoro

Il Gruppo di lavoro sarà composto da:

- Sindaco;

- Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale;

- FMTV Fermo;

- Arch. Evelina Ramadori;

- Associazione Culturale Minerva;

- Associazione Pro-Loco

Effetti

  1. L’iniziativa che proviene da un preciso bisogno locale, del paese e del territorio fortemente lesionati dal tremendo sisma,  tende a procurare risposte efficaci alla necessità di valorizzare a fini turistici e conseguentemente economici, i beni culturali ed artistici, di Falerone. Quanto precede , considerate le numerose iniziative intraprese e da intraprendere, consentirà di favorire nuovi insediamenti, opportunità occupazionali evitando nel contempo il graduale ed inesauribile spopolamento dei paesi interni;
  2. Si ritiene rilevante l’iniziativa sul territorio di riferimento anche in funzione dell’arricchimento culturale della popolazione in quanto un vasto pubblico potrà accedere agli spettacoli teatrali e alle informazioni culturali che saranno messi in essere. l’iniziativa inoltre sarà diffusa utilizzando la rete, mezzo che  potrà metterla in luce presso un vasto pubblico;
  3. Da quanto sopra esposto l’ iniziativa  avrà certa ricaduta  sul territorio in termini di sviluppo economico essendo evidente l’attrazione di cui sarà capace vertendo essa su varie tematiche che esaltano le eccellenze, diversificandole;
  4. L’alto valore dell’iniziativa si estrinseca nel  fatto che essa si rivolge ai giovani arricchendoli dell’esperienza sapienzale degli anziani la cui professionalità e manualità avranno modo di essere tramandate nel tempo. 
  5. L’edificio è fruibile da parte di persone con disabilità motorie, sensoriali o psichiche;

Far conoscere la propria storia, avendone concreta consapevolezza, è fatto che prelude alla volontà di non rassegnarsi alle tragedie che l’esistenza ti dona; è uno scatto d’orgoglio che fa crescere,  coscienti  che in definitiva non si è mai soli e che sempre dietro alle nuvole più nere che portano tempesta, si nasconde, pronto a tornare, il sole.


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