Per ringraziare tutti quelli che ci hanno fin qui sostenuto, per invogliare altri a fare una sottoscrizione per il nostro festival ad azionariato diffuso, abbiamo pensato di ampliare il programma con un appuntamento unico nel suo genere: il concerto di mezzanotte.
In un atmosfera da sogno (il parterre della Reggia Ducale), accompagnati dall’arpa celtica e dall’arpa bardica dal Maestro Vincenzo Zitello, un concerto suggestivo che si svilupperà in un crescendo fatto di lirismi, evocazioni, allusioni, ritmi, variazioni e virtuosismi, dal vastissimo repertorio musicale dell’artista.
Un concerto dedicato alla donna, idea poetica di questa seconda edizione.
Anche questo spettacolo, come tutti gli appuntamenti in programma al Festival della lentezza, sarà rigorosamente aperto a tutti, gratuito. Per questo ti chiediamo di sostenere la nostra campagna, in due modi: facendo una donazione (e aggiudicandoti le ricompense previste) e diffondendo la notizia tramite i tuoi canali social.
GRAZIE!
Le donne aspettano. Si fermano. E poi corrono.
Scrive Stefano Benni ne “Le beatrici”: “Le ore in cui si aspetta non hanno la durata del tempo quotidiano. La loro misura non è quella di un pendolo che oscilla regolare, ma quella di un cuore che batte, a spasmi e inciampi.”
Le donne aspettano. Si fermano. E poi corrono. Hanno l’animo lento delle passioni che coltivano goccia a goccia. E il corpo veloce, di chi risponde a mille incombenze quotidiane. Sanno fare di conto, e volare alto fino a lambire la troposfera dei sogni, l’orizzonte dei desideri.
Corrono, a volte costrette. Si mettono al riparo dei sentimenti, quando necessario. A volte resistono, le donne. Altre soccombono, schiacciate da un tempo maschile superficiale e violento.
Quest’anno, questa seconda edizione, appoggiamo lo sguardo a questa fetta di mondo. Perché alle donne è chiesto uno sforzo doppio, rispetto al già complesso rapporto con il nostro tempo. Costrette a rincorrerlo continuamente, pur essendo di animo lento, istintivamente. Nella cura materna. Nel sentire. Nello stare nello spazio in cui si muovono, ogni giorno.
Il programma culturale
Il Festival della Lentezza, musica, immagini, parole. Contaminazioni. Per giungere infine, con un po’ di fortuna, dove dovremmo stare tutti quanti, insieme. Dentro di noi.
Una tre giorni, dal 17 al 19 giugno 2016, di incontri, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, concerti, laboratori creativi, mostre, letture animate, attività ricreative per bambini e famiglie, street food, e molto altro ancora.
Venerdì 17 avremo ospiti i "Musica Nuda" con il loro Little Wonder Tour. Sabato 18 sarà la volta dello spettacolo teatrale scritto da Serena Dandini, che interpreta sul palco insieme a Lella Costa. E domenica 19 un doppio appuntamento imperdibile con il reading di Stefano Benni e le parole con la chitarra di Paola Turci.
Dove e chi
Promosso dall'Associazione Comuni Virtuosi, gode del patrocinio e della collaborazione di Slow Food, Borghi Autentici d'Italia, Banca Popolare Etica, Comune di Colorno.
Il Festival va in scena nella Reggia Ducale di Colorno (PR), dal 17 al 19 giugno 2016. Il programma e tutte le informazioni logistiche per partecipare le trovate qui: www.lentezza.org.
Perché abbiamo bisogno del tuo contributo
Quest'anno abbiamo deciso di eliminare tutti i biglietti di ingresso, consentendo un accesso libero al Festival (anche per gli spettacoli e i concerti serali). Insomma, non si viene al festival per consumare/acquistare un prodotto, ma per vivere insieme un'esperienza unica nel suo genere. Il Festival, quindi, vive dell'azionariato popolare che sarà in grado di attirare su di sé. Ecco perché ci serve anche il tuo contributo. Non vi racconteremo una bugia: questo è un Festival dipendente, dipende da tutti noi!
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Aggiornamenti (1)
24 March 2016
Grazie! Ripartiamo? :-)
Per ringraziare tutti quelli che ci hanno fin qui sostenuto, per invogliare altri a fare una sottoscrizione per il nostro festival ad azionariato diffuso, abbiamo pensato di ampliare il programma con un appuntamento unico nel suo genere: un concerto a mezzanotte.
In un'atmosfera da sogno (il parterre della Reggia Ducale), accompagnati dall’arpa celtica e dall’arpa bardica dal Maestro Vincenzo Zitello, un concerto suggestivo che si svilupperà in un crescendo fatto di lirismi, evocazioni, allusioni, ritmi, variazioni e virtuosismi, dal vastissimo repertorio musicale dell’artista.
Un concerto dedicato alla donna, idea poetica di questa seconda edizione.
Anche questo spettacolo, come tutti gli appuntamenti in programma al Festival della lentezza, sarà rigorosamente aperto a tutti, gratuito.
Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati all'inizio di questa avventura. Ora vogliamo rilanciare e raccogliere altri fondi che andranno ad arricchire ancora di più l'offerta culturale del festival.
Sostienici e diffondi la nostra campagna, e grazie di cuore per aver scelto di far parte di questo progetto condiviso.
Per ringraziare tutti quelli che ci hanno fin qui sostenuto, per invogliare altri a fare una sottoscrizione per il nostro festival ad azionariato diffuso, abbiamo pensato di ampliare il programma con un appuntamento unico nel suo genere: il concerto di mezzanotte.
In un atmosfera da sogno (il parterre della Reggia Ducale), accompagnati dall’arpa celtica e dall’arpa bardica dal Maestro Vincenzo Zitello, un concerto suggestivo che si svilupperà in un crescendo fatto di lirismi, evocazioni, allusioni, ritmi, variazioni e virtuosismi, dal vastissimo repertorio musicale dell’artista.
Un concerto dedicato alla donna, idea poetica di questa seconda edizione.
Anche questo spettacolo, come tutti gli appuntamenti in programma al Festival della lentezza, sarà rigorosamente aperto a tutti, gratuito. Per questo ti chiediamo di sostenere la nostra campagna, in due modi: facendo una donazione (e aggiudicandoti le ricompense previste) e diffondendo la notizia tramite i tuoi canali social.
GRAZIE!
Le donne aspettano. Si fermano. E poi corrono.
Scrive Stefano Benni ne “Le beatrici”: “Le ore in cui si aspetta non hanno la durata del tempo quotidiano. La loro misura non è quella di un pendolo che oscilla regolare, ma quella di un cuore che batte, a spasmi e inciampi.”
Le donne aspettano. Si fermano. E poi corrono. Hanno l’animo lento delle passioni che coltivano goccia a goccia. E il corpo veloce, di chi risponde a mille incombenze quotidiane. Sanno fare di conto, e volare alto fino a lambire la troposfera dei sogni, l’orizzonte dei desideri.
Corrono, a volte costrette. Si mettono al riparo dei sentimenti, quando necessario. A volte resistono, le donne. Altre soccombono, schiacciate da un tempo maschile superficiale e violento.
Quest’anno, questa seconda edizione, appoggiamo lo sguardo a questa fetta di mondo. Perché alle donne è chiesto uno sforzo doppio, rispetto al già complesso rapporto con il nostro tempo. Costrette a rincorrerlo continuamente, pur essendo di animo lento, istintivamente. Nella cura materna. Nel sentire. Nello stare nello spazio in cui si muovono, ogni giorno.
Il programma culturale
Il Festival della Lentezza, musica, immagini, parole. Contaminazioni. Per giungere infine, con un po’ di fortuna, dove dovremmo stare tutti quanti, insieme. Dentro di noi.
Una tre giorni, dal 17 al 19 giugno 2016, di incontri, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, concerti, laboratori creativi, mostre, letture animate, attività ricreative per bambini e famiglie, street food, e molto altro ancora.
Venerdì 17 avremo ospiti i "Musica Nuda" con il loro Little Wonder Tour. Sabato 18 sarà la volta dello spettacolo teatrale scritto da Serena Dandini, che interpreta sul palco insieme a Lella Costa. E domenica 19 un doppio appuntamento imperdibile con il reading di Stefano Benni e le parole con la chitarra di Paola Turci.
Dove e chi
Promosso dall'Associazione Comuni Virtuosi, gode del patrocinio e della collaborazione di Slow Food, Borghi Autentici d'Italia, Banca Popolare Etica, Comune di Colorno.
Il Festival va in scena nella Reggia Ducale di Colorno (PR), dal 17 al 19 giugno 2016. Il programma e tutte le informazioni logistiche per partecipare le trovate qui: www.lentezza.org.
Perché abbiamo bisogno del tuo contributo
Quest'anno abbiamo deciso di eliminare tutti i biglietti di ingresso, consentendo un accesso libero al Festival (anche per gli spettacoli e i concerti serali). Insomma, non si viene al festival per consumare/acquistare un prodotto, ma per vivere insieme un'esperienza unica nel suo genere. Il Festival, quindi, vive dell'azionariato popolare che sarà in grado di attirare su di sé. Ecco perché ci serve anche il tuo contributo. Non vi racconteremo una bugia: questo è un Festival dipendente, dipende da tutti noi!
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5€ o più
Ringraziamenti via mail e sulle pagine social del Festival.
10€ o più
Ringraziamenti via mail, sulle pagine social del Festival e inserimento nominativo sul sito ufficiale del Festival. Matita ufficiale del Festival.
25€ o più
Ringraziamenti via mail e sulle pagine social, inserimento del nome sul sito ufficiale del Festival, più matita e maglietta ufficiale del Festival.
Ringraziamenti via mail, sulle pagine social del Festival e inserimento nominativo sul sito ufficiale del Festival. Maglietta e matita ufficiali del Festival. Ingresso gratuito al corso di Degustazione e assaggi del Festival.
100€ o più
Tutti i libri presentati al Festival, con dedica dell'autore.
"Mi amerò lo stesso" (Paola Turci); "Il male dentro" (Maria Giovanna Luini); "Papà, mamma e gender" (Michela Marzano); "Il futuro di una volta" (Serena Dandini); "Si fa presto a dire famiglia" (Melita Cavallo); "Partigiani a tavola" (Lorena Carrara e Elisabetta Salvini); "Le beatrici" (Stefano Benni)
200€ o più
Ringraziamenti via mail, sulle pagine social del Festival e inserimento nominativo sul sito ufficiale del Festival. Tutti i libri presentati al Festival, con dedica dell'autore. Matita e maglietta ufficiali del Festival. Posto riservato in prima fila per gli spettacoli di venerdì 17 (concerto Musica Nuda), sabato 18 (spettacolo "Ferite a morte") e domenica 19 (reading Stefano Benni).
250€ o più
Ringraziamenti via mail, sulle pagine social del Festival e inserimento nominativo sul sito ufficiale.Tutti i libri presentati al Festival, con dedica dell'autore. Matita e maglietta ufficiali. Posto riservato in prima fila per gli spettacoli di venerdì 17 (concerto Musica Nuda), sabato 18 (spettacolo "Ferite a morte") e domenica 19 (reading Stefano Benni). Posto riservato per tutti i corsi in programma ("A scuola di cucina"; "Il colore dei ricordi"; "Il tempo delle storie").
Aggiornamenti (1)
24 March 2016
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In un'atmosfera da sogno (il parterre della Reggia Ducale), accompagnati dall’arpa celtica e dall’arpa bardica dal Maestro Vincenzo Zitello, un concerto suggestivo che si svilupperà in un crescendo fatto di lirismi, evocazioni, allusioni, ritmi, variazioni e virtuosismi, dal vastissimo repertorio musicale dell’artista.
Un concerto dedicato alla donna, idea poetica di questa seconda edizione.
Anche questo spettacolo, come tutti gli appuntamenti in programma al Festival della lentezza, sarà rigorosamente aperto a tutti, gratuito.
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Quando: 2 | 9 | 16 | 23 luglio 2025 A che ora: dalle 21.00 fino a mezzanotte Dove: Piazza Santa Maria Maggiore, Mondovì (CN)
Questa edizione del Contest Y l'abbiamo sognata in grande, ecco alcune novità:
I giudici: ogni sera ci saranno tre giudici fissi (un giornalista, un professore di musica e un'insegnante di canto) + un giudice ospite di fama nazionale che cambierà ogni data, in relazione al tema della serata.
Gli artisti: ogni sera, a fianco dei concorrenti, si esibirà sul palco del Contest Y anche un artista ospite, avremo con noi musicisti, cantanti, rapper e stand-up comedian!
La partecipazione del pubblico: durante la finale del 23 luglio, tutti gli spettatori presenti in piazza potranno votare il proprio artista preferito. Il concorrente che otterrà il maggior numero di voti otterrà il premio speciale del pubblico.
Le collaborazioni: quest'anno abbiamo esteso la nostra rete di partenariati con altre realtà del territorio, fra cui l'associazione L'Albero del Macramè e l'azienda Lo Grasal, che hanno pensato a dei regali speciali per te che sostieni il nostro progetto <3
I premi: al centro del nostro evento, però, ci sono sempre i nostri concorrenti! Quest'anno vorremmo dedicare una parte ancora più consistente del nostro budget all'acquisto di premi che possano dare loro un contributo ancora più forte alla loro carriera artistica.
GLI STEP DEL CROWDFUNDING
300 euro: riusciamo ad acquistare i premi per il secondo e terzo classificato e il premio del pubblico
1000 euro: riusciamo a ingaggiare i giudici ospiti delle quattro serate, esperti del panorama musicale nazionale
1500 euro e oltre: riusciamo a portare sul palco del Contest Y musicisti, cantanti, rapper e stand-up comedian per rendere le nostre serate ancor più indimenticabili!
L'obiettivo minimo del nostro crowdfunding è di 1500 euro, ma tutto ciò che raccogliamo in più ci permetterà di realizzare alcune delle nostre mille idee e di mettere le ali al nostro progetto!
Per sei anni, il Teatro Il Mulino di Piossasco è stato tutto questo. Grazie al lavoro della compagnia Mulino ad Arte, non è stato solo un luogo di spettacoli, ma uno spazio vivo, aperto, dove 9.000 persone all'anno – spettatori, artisti, studenti, associazioni – si sono ritrovate, confrontate, emozionate. Abbiamo portato il nome di Piossasco in tutta Italia e in dieci Paesi europei con il nostro Teatro a Pedali. Abbiamo costruito una delle stagioni culturali più ricche della regione. Ma ora, questo percorso rischia di interrompersi.
Dal 1° gennaio 2025 l'amministrazione comunale di Piossasco ha azzerato il suo contributo per la gestione del Teatro Il Mulino. Il 31 luglio prossimo, inoltre, scadrà l'attuale concessione e ci è stata proposta una proroga tecnica, ma alle stesse condizioni: nessun sostegno, nessuna risorsa. Intanto, come Mulino ad Arte abbiamo già sostenuto numerose spese per la stagione teatrale e per il Festival 2025, scoprendo solo dopo che non ci sarebbe più stata alcuna copertura pubblica.
Siamo artisti, non politici. Ma crediamo che dove c’è volontà, c’è sempre una strada. E oggi, questa strada passa anche da voi. Se pensate che la cultura debba continuare a vivere, se credete che valga la pena difendere il lavoro di chi ogni giorno la porta avanti con passione e coerenza, vi chiediamo di sostenerci.
Ogni contributo – grande o piccolo – ci aiuterà a far fronte agli impegni già assunti, e a non lasciare che tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni vada perduto. Aiutateci a tenere in vita un progetto culturale libero, indipendente, necessario.
Non chiediamo di salvare un edificio, ma di dare futuro a un’idea. A una visione collettiva. A una compagnia che ha fatto della cultura una missione.