"Fare sensibilizzazione equivale a tendere la mano a una persona che mai conoscerai, in un tempo che mai saprai. È un messaggio che può cambiare una vita chiuso in una bottiglia e affidato al mare."
Fare sensibilizzazione è un atto di fiducia nel fatto che le azioni, per quanto piccole, se mosse da consapevoli intenzioni possano innescare il cambiamento. Questo è il messaggio e l'intento che muove le nostre azioni da ormai 7 anni. Sappiamo che fare sensibilizzazione è alla base del cambiamento che tutte e tutti noi vorremmo avvenisse affinché le persone che amiamo non debbano mai essere sfiorate dalla piaga della violenza.
Artemixia usa l'arte del teatro, della musica, della poesia, della performance, della videoarte, della pittura e della scultura come linguaggio sociale, contro ogni forma di discriminazione e di violenza.
L'arte è nostra alleata preziosa in questa lotta e la affianchiamo a percorsi formativi nelle scuole e ad azioni di coinvolgimento del pubblico per suscitare la partecipazione attiva della cittadinanza. L'arte nostra alleata deve poter esistere nei luoghi della gente, tra le persone e non solo nei musei, affinché possa innescare riflessione e consapevolezza, affinché possa trasformarsi da emozione a spunto a spinta per cambiare le cose.
Grazie al vostro aiuto in questi anni abbiamo potuto fare molto e portare il nostro messaggio a tante persone inserendo due grandi opere permanenti di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza prima nella piazza del Parco Commerciale Dora e poi nel parco Robinson di Almese. Quest'ultima ha visto la partecipazione di una madrina d'eccezione: la cantantessa Carmen Consoli.
Ma non c'è due senza tre. La realizzazione della nuova opera “INSIEME FERMIAMO VIOLENZA” si propone, in continuità con il lavoro iniziato nell’ambito del progetto INSIEMECONTROLAVIOLENZA, di lasciare un ulteriore segno tangibile e indelebile sul territorio che rappresenti un monito all’impegno, da parte dell’amministrazione e de-i/lle cittadin-i/e, all’azione comune nella lotta alla violenza.
Questa nuova opera spunterà dall'Anagrafe Centrale di Torino, un luogo che si è recentemente aperto all'Arte, al protagonismo giovanile e alla riflessione sul tema della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere grazie alla collettiva artistica di ROSSO INDELEBILE e alle performance e alle visite guidate di studentesse e studenti.
L'Anagrafe Centrale è il luogo dove ogni cittadina o cittadino prima o poi deve recarsi. E' un luogo che mette a disposizione i propri servizi a favore di tutte le generazioni e di tutte le persone in modo indistinto. I suoi corridoi oggi vengono attraversati ogni giorno da 450 persone.
In passato l'Anagrafe Centrale è stato un manicomio femminile. A lungo il manicomio è stato un mezzo per medicalizzare e diagnosticare gli ‘errori della fabbrica umana’, attraverso l’eliminazione dalla società delle anomalie. L’adulterio fino al 1968 era in Italia un reato ed era motivo sufficiente per finire rinchiuse. Per le donne i motivi per essere internate lo erano anche l’essere libertine, poco propense al ruolo di moglie o madre o l’aver osato ribellarsi alle violenze inflitte dal marito tra le mura domestiche.
Il discorso dell'artivista Rosalba Castelli, durante l'inaugurazione della collettiva artistica di Rosso Indelebile che ha aperto per la prima volta le porte dell'Anagrafe Centrale all'Arte e al tema della prevenzione della violenza, rivela la spiegazione di un percorso di riflessione e di ascolto dei luoghi che è una specie di collegamento tra passato e presente:
“L’arte può riscattare i luoghi. Può riscriverli. Può ascoltarli.
In questo luogo ci sono antiche grida.
Ci sono memorie che non riposano e voci che chiedevano di essere ascoltate.
Ci sono vite di donne che furono spezzate, interrotte, sottratte alla vita e al loro tempo in vita.
[…]
Eppure, le cose sono cambiate.
Eppure, le donne muoiono ancora.
Eppure, abbiamo parole nuove che parlano di queste morti: femminicidio, violenza di genere. Il termine femminicidio non si riferisce a una donna che muore in un incidente automobilistico: ci dice che una donna è morta in quanto donna per mano di un uomo.
Ci sono case che sono prigioni dove le donne continuano ad essere internate.
Questo luogo che internava le donne per escluderle oggi ospita solo più le loro antiche grida.
Ci sono case che contengono le grida di oggi.
L’arte può ascoltare i luoghi. Riscriverli. Gridarli."
Per questi motivi abbiamo scelto l'Anagrafe Centrale per erigere il nuovo monumento simbolo della nostra unione nella lotta alla violenza. Una mano gigante, che è la somma delle mani di tutte e di tutti, un crescendo esponenziale che ha bucato il muro d’acciaio della violenza. Una mano pronta ad aiutarci, in qualsiasi momento.
ADERIRE a questa campagna equivale a DESIDERARE che la propria Città ospiti un simbolo della presa di posizione e dell’impegno condiviso contro ogni forma di violenza.
INSIEME CONTRO LA VIOLENZA è un progetto artistico che nasce grazie all’idea e all'impegno dell'artivista Rosalba Castelli e della videoartistAnna Olmo e all'esperienza del fabbro Denis Valarin. Il progetto si inserisce all’interno degli interventi di sensibilizzazione di Rosso Indelebile e INNESCHI promosso da Artemixia Aps, programma di azioni a catena per la prevenzione della violenza di genere attraverso l’arte, la musica, la performance, la scultura, la video-art, la messa in campo di azioni di informazione, sensibilizzazione e partecipazione attiva della cittadinanza.
Il progetto INSIEME CONTRO LA VIOLENZA ha permesso la realizzazione di due opere giganti in acciaio corten, alte 3 metri, larghe 2 e del peso di 1500 kg. Alla base della realizzazione c'è il sostegno di tutte le cittadine e di tutti i cittadini che hanno aderito e sostenuto il progetto: “solo con una base forte è possibile sostenere il peso di 1500 kg di acciaio, solo se siamo INSIEME CONTRO LA VIOLENZA, possiamo sfondare il muro d’acciaio del silenzio, della paura, della misoginia, degli stereotipi di genere, del linguaggio diseducativo, dell’hate speech, della violenza domestica e di quella alla quale assistono bambine e bambini”. Le opere rappresentano infatti l’enorme impronta lasciata da una mano che ha sfondato un muro d’acciaio e, la stessa mano, ricoperta dalle tante mani - più di 500 - che la rendono così grande e forte, che esce dal terreno e si protende per dire “no alla violenza”.
L’enorme mano che ha potuto generare la forza necessaria a bucare l’acciaio non è altro che la metafora dell’unione, della somma delle mani di tutte e di tutti: INSIEME CONTRO LA VIOLENZA, appunto!
INSIEME CONTRO LA VIOLENZA diviene dunque OPERA, nel momento in cui essa è un’opera di TUTTƏ.
Perché lo facciamo?
La risposta in questo video andato in onda in tutta la metropolitana di Torino nei mesi di novembre e dicembre 2022.
Alla base dell'Opera verranno riportati tutti i nomi delle persone che avranno aderito al progetto.
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Aggiornamenti (2)
20 December 2024
Carissimз amichз e sostenitorз,
Desideriamo esprimere la nostra più sincera gratitudine a tutte le persone che hanno sostenuto il progetto INSIEME FERMIAMO LA VIOLENZA. Grazie al vostro prezioso contributo, siamo riuscitз a raccogliere buona parte dei fondi necessari che ci permetteranno di portare a termine questa importante iniziativa.
Il nostro lavoro dei prossimi mesi ci porterà alla realizzazione della terza installazione per la prevenzione della violenza.
Vi terremo aggiornatз sulla data dell'inaugurazione. La vostra partecipazione sarà preziosa e necessaria e sarà l'occasione per consegnarvi la vostra ricompensa.
Restate connessз per i prossimi aggiornamenti!
Nel frattempo, siete tuttз invitatз a partecipare:
Alle visite guidate della mostra Rosso Indelebile, attualmente esposta presso l’Anagrafe Centrale di Torino e visitabile dal 6 dicembre fino alla fine di marzo 2025 previa prenotazione.
Al seminario "Inneschi: i segnali della violenza", che si terrà presso Più SpazioQuattro. I dettagli dei nuovi appuntamenti saranno presto disponibili sul nostro sito ufficiale.
Vi invitiamo inoltre a seguire i nostri progetti sulla pagina Instagram di Artemixia @associazione_artemixia e a visitare www.artemixia.it per rimanere aggiornati sulle attività in corso.
Grazie ancora per essere al nostro fianco in questa battaglia contro la violenza. Insieme possiamo fare la differenza!
Rosso Indelebile: arte contro la violenza di genere a Torino
Dal 6 dicembre all'8 marzo 2025, l'Anagrafe Centrale di Torino ospita Rosso Indelebile, una mostra collettiva curata da Artemixia. Questo progetto, guidato dall’artivista Rosalba Castelli e dalla violartista Sara Francesca Molinari, sensibilizza sulla violenza di genere attraverso un linguaggio universale: l’arte.
Un percorso tra consapevolezza e creatività
L’esposizione, allestita nell'ex manicomio femminile di via Carlo Ignazio Giulio 22, coinvolge 68 artistɜ, molti dei quali giovani formati da Artemixia in scuole torinesi e pinerolesi. Tra i partecipanti, spiccano gli studenti del Liceo Artistico Passoni e della Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri, con opere inedite e performance dal vivo.
Verso un’opera permanente
Parallelamente, è attiva una raccolta fondi su Eppela per realizzare l’installazione permanente INSIEME FERMIAMO LA VIOLENZA, che sarà inaugurata nel marzo 2025. La targa dell’opera riporterà i nomi di chi ha sostenuto la campagna, come simbolo di speranza condivisa. (link in bio https://www.eppela.com/projects/11170)
Arte e attivismo
L’iniziativa prevede anche spettacoli, incontri e talk pubblici per affrontare temi come violenza domestica, disparità economica e stereotipi. L’assessore Francesco Tresso ha elogiato il progetto, definendolo "un simbolo di trasformazione culturale".
Con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino, Rosso Indelebile dimostra come l’arte possa essere motore di cambiamento. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, con visite guidate per le scuole su prenotazione.
"Fare sensibilizzazione equivale a tendere la mano a una persona che mai conoscerai, in un tempo che mai saprai. È un messaggio che può cambiare una vita chiuso in una bottiglia e affidato al mare."
Fare sensibilizzazione è un atto di fiducia nel fatto che le azioni, per quanto piccole, se mosse da consapevoli intenzioni possano innescare il cambiamento. Questo è il messaggio e l'intento che muove le nostre azioni da ormai 7 anni. Sappiamo che fare sensibilizzazione è alla base del cambiamento che tutte e tutti noi vorremmo avvenisse affinché le persone che amiamo non debbano mai essere sfiorate dalla piaga della violenza.
Artemixia usa l'arte del teatro, della musica, della poesia, della performance, della videoarte, della pittura e della scultura come linguaggio sociale, contro ogni forma di discriminazione e di violenza.
L'arte è nostra alleata preziosa in questa lotta e la affianchiamo a percorsi formativi nelle scuole e ad azioni di coinvolgimento del pubblico per suscitare la partecipazione attiva della cittadinanza. L'arte nostra alleata deve poter esistere nei luoghi della gente, tra le persone e non solo nei musei, affinché possa innescare riflessione e consapevolezza, affinché possa trasformarsi da emozione a spunto a spinta per cambiare le cose.
Grazie al vostro aiuto in questi anni abbiamo potuto fare molto e portare il nostro messaggio a tante persone inserendo due grandi opere permanenti di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza prima nella piazza del Parco Commerciale Dora e poi nel parco Robinson di Almese. Quest'ultima ha visto la partecipazione di una madrina d'eccezione: la cantantessa Carmen Consoli.
Ma non c'è due senza tre. La realizzazione della nuova opera “INSIEME FERMIAMO VIOLENZA” si propone, in continuità con il lavoro iniziato nell’ambito del progetto INSIEMECONTROLAVIOLENZA, di lasciare un ulteriore segno tangibile e indelebile sul territorio che rappresenti un monito all’impegno, da parte dell’amministrazione e de-i/lle cittadin-i/e, all’azione comune nella lotta alla violenza.
Questa nuova opera spunterà dall'Anagrafe Centrale di Torino, un luogo che si è recentemente aperto all'Arte, al protagonismo giovanile e alla riflessione sul tema della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere grazie alla collettiva artistica di ROSSO INDELEBILE e alle performance e alle visite guidate di studentesse e studenti.
L'Anagrafe Centrale è il luogo dove ogni cittadina o cittadino prima o poi deve recarsi. E' un luogo che mette a disposizione i propri servizi a favore di tutte le generazioni e di tutte le persone in modo indistinto. I suoi corridoi oggi vengono attraversati ogni giorno da 450 persone.
In passato l'Anagrafe Centrale è stato un manicomio femminile. A lungo il manicomio è stato un mezzo per medicalizzare e diagnosticare gli ‘errori della fabbrica umana’, attraverso l’eliminazione dalla società delle anomalie. L’adulterio fino al 1968 era in Italia un reato ed era motivo sufficiente per finire rinchiuse. Per le donne i motivi per essere internate lo erano anche l’essere libertine, poco propense al ruolo di moglie o madre o l’aver osato ribellarsi alle violenze inflitte dal marito tra le mura domestiche.
Il discorso dell'artivista Rosalba Castelli, durante l'inaugurazione della collettiva artistica di Rosso Indelebile che ha aperto per la prima volta le porte dell'Anagrafe Centrale all'Arte e al tema della prevenzione della violenza, rivela la spiegazione di un percorso di riflessione e di ascolto dei luoghi che è una specie di collegamento tra passato e presente:
“L’arte può riscattare i luoghi. Può riscriverli. Può ascoltarli.
In questo luogo ci sono antiche grida.
Ci sono memorie che non riposano e voci che chiedevano di essere ascoltate.
Ci sono vite di donne che furono spezzate, interrotte, sottratte alla vita e al loro tempo in vita.
[…]
Eppure, le cose sono cambiate.
Eppure, le donne muoiono ancora.
Eppure, abbiamo parole nuove che parlano di queste morti: femminicidio, violenza di genere. Il termine femminicidio non si riferisce a una donna che muore in un incidente automobilistico: ci dice che una donna è morta in quanto donna per mano di un uomo.
Ci sono case che sono prigioni dove le donne continuano ad essere internate.
Questo luogo che internava le donne per escluderle oggi ospita solo più le loro antiche grida.
Ci sono case che contengono le grida di oggi.
L’arte può ascoltare i luoghi. Riscriverli. Gridarli."
Per questi motivi abbiamo scelto l'Anagrafe Centrale per erigere il nuovo monumento simbolo della nostra unione nella lotta alla violenza. Una mano gigante, che è la somma delle mani di tutte e di tutti, un crescendo esponenziale che ha bucato il muro d’acciaio della violenza. Una mano pronta ad aiutarci, in qualsiasi momento.
ADERIRE a questa campagna equivale a DESIDERARE che la propria Città ospiti un simbolo della presa di posizione e dell’impegno condiviso contro ogni forma di violenza.
INSIEME CONTRO LA VIOLENZA è un progetto artistico che nasce grazie all’idea e all'impegno dell'artivista Rosalba Castelli e della videoartistAnna Olmo e all'esperienza del fabbro Denis Valarin. Il progetto si inserisce all’interno degli interventi di sensibilizzazione di Rosso Indelebile e INNESCHI promosso da Artemixia Aps, programma di azioni a catena per la prevenzione della violenza di genere attraverso l’arte, la musica, la performance, la scultura, la video-art, la messa in campo di azioni di informazione, sensibilizzazione e partecipazione attiva della cittadinanza.
Il progetto INSIEME CONTRO LA VIOLENZA ha permesso la realizzazione di due opere giganti in acciaio corten, alte 3 metri, larghe 2 e del peso di 1500 kg. Alla base della realizzazione c'è il sostegno di tutte le cittadine e di tutti i cittadini che hanno aderito e sostenuto il progetto: “solo con una base forte è possibile sostenere il peso di 1500 kg di acciaio, solo se siamo INSIEME CONTRO LA VIOLENZA, possiamo sfondare il muro d’acciaio del silenzio, della paura, della misoginia, degli stereotipi di genere, del linguaggio diseducativo, dell’hate speech, della violenza domestica e di quella alla quale assistono bambine e bambini”. Le opere rappresentano infatti l’enorme impronta lasciata da una mano che ha sfondato un muro d’acciaio e, la stessa mano, ricoperta dalle tante mani - più di 500 - che la rendono così grande e forte, che esce dal terreno e si protende per dire “no alla violenza”.
L’enorme mano che ha potuto generare la forza necessaria a bucare l’acciaio non è altro che la metafora dell’unione, della somma delle mani di tutte e di tutti: INSIEME CONTRO LA VIOLENZA, appunto!
INSIEME CONTRO LA VIOLENZA diviene dunque OPERA, nel momento in cui essa è un’opera di TUTTƏ.
Perché lo facciamo?
La risposta in questo video andato in onda in tutta la metropolitana di Torino nei mesi di novembre e dicembre 2022.
Alla base dell'Opera verranno riportati tutti i nomi delle persone che avranno aderito al progetto.
Scegli una ricompensa
5€ o più
Il proprio nome comparirà tra i nomi delle/dei sostenitrici/sostenitori e riportato sulla vetrofania che sarà applicata in corrispondenza l'Opera.
Sei invitat-a/o all'inaugurazione dell'Opera con la consegna di un attestato cartaceo.
NB: per tutte le ricompense, sul sito di Artemixia sarà disponibile una sezione dedicata da completare con l'inserimento dei propri dati per la riscossione della propria ricompensa.
25€ o più
Una MINIATURA dell'opera in acciaio corten 15 cm x 8 cm, realizzata in edizione limitata, sulla quale verrà apposta la firma delle artiste. Verrà consegnato durante l'inaugurazione (nel caso non sia possibile partecipare esso verrà eventualmente spedito).
Il proprio nome comparirà tra i nomi delle/dei sostenitrici/sostenitori e riportato sulla vetrofania che sarà applicata in corrispondenza dell'Opera.
92/100
Disponibili
50€ o più
Una MINIATURA dell'opera in acciaio corten 30 cm x 20 cm su basamento, realizzata in edizione limitata, sulla quale verrà apposta la firma delle artiste. Verrà consegnato durante l'inaugurazione (nel caso non sia possibile partecipare esso verrà eventualmente spedito).
Il proprio nome comparirà tra i nomi delle/dei sostenitrici/sostenitori e riportato sulla vetrofania che sarà applicata in corrispondenza dell'Opera.
98/100
Disponibili
Argentera, Italia
Obiettivi:
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20 December 2024
Carissimз amichз e sostenitorз,
Desideriamo esprimere la nostra più sincera gratitudine a tutte le persone che hanno sostenuto il progetto INSIEME FERMIAMO LA VIOLENZA. Grazie al vostro prezioso contributo, siamo riuscitз a raccogliere buona parte dei fondi necessari che ci permetteranno di portare a termine questa importante iniziativa.
Il nostro lavoro dei prossimi mesi ci porterà alla realizzazione della terza installazione per la prevenzione della violenza.
Vi terremo aggiornatз sulla data dell'inaugurazione. La vostra partecipazione sarà preziosa e necessaria e sarà l'occasione per consegnarvi la vostra ricompensa.
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Nel frattempo, siete tuttз invitatз a partecipare:
Alle visite guidate della mostra Rosso Indelebile, attualmente esposta presso l’Anagrafe Centrale di Torino e visitabile dal 6 dicembre fino alla fine di marzo 2025 previa prenotazione.
Al seminario "Inneschi: i segnali della violenza", che si terrà presso Più SpazioQuattro. I dettagli dei nuovi appuntamenti saranno presto disponibili sul nostro sito ufficiale.
Vi invitiamo inoltre a seguire i nostri progetti sulla pagina Instagram di Artemixia @associazione_artemixia e a visitare www.artemixia.it per rimanere aggiornati sulle attività in corso.
Grazie ancora per essere al nostro fianco in questa battaglia contro la violenza. Insieme possiamo fare la differenza!
Rosso Indelebile: arte contro la violenza di genere a Torino
Dal 6 dicembre all'8 marzo 2025, l'Anagrafe Centrale di Torino ospita Rosso Indelebile, una mostra collettiva curata da Artemixia. Questo progetto, guidato dall’artivista Rosalba Castelli e dalla violartista Sara Francesca Molinari, sensibilizza sulla violenza di genere attraverso un linguaggio universale: l’arte.
Un percorso tra consapevolezza e creatività
L’esposizione, allestita nell'ex manicomio femminile di via Carlo Ignazio Giulio 22, coinvolge 68 artistɜ, molti dei quali giovani formati da Artemixia in scuole torinesi e pinerolesi. Tra i partecipanti, spiccano gli studenti del Liceo Artistico Passoni e della Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri, con opere inedite e performance dal vivo.
Verso un’opera permanente
Parallelamente, è attiva una raccolta fondi su Eppela per realizzare l’installazione permanente INSIEME FERMIAMO LA VIOLENZA, che sarà inaugurata nel marzo 2025. La targa dell’opera riporterà i nomi di chi ha sostenuto la campagna, come simbolo di speranza condivisa. (link in bio https://www.eppela.com/projects/11170)
Arte e attivismo
L’iniziativa prevede anche spettacoli, incontri e talk pubblici per affrontare temi come violenza domestica, disparità economica e stereotipi. L’assessore Francesco Tresso ha elogiato il progetto, definendolo "un simbolo di trasformazione culturale".
Con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino, Rosso Indelebile dimostra come l’arte possa essere motore di cambiamento. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, con visite guidate per le scuole su prenotazione.
Per sei anni, il Teatro Il Mulino di Piossasco è stato tutto questo. Grazie al lavoro della compagnia Mulino ad Arte, non è stato solo un luogo di spettacoli, ma uno spazio vivo, aperto, dove 9.000 persone all'anno – spettatori, artisti, studenti, associazioni – si sono ritrovate, confrontate, emozionate. Abbiamo portato il nome di Piossasco in tutta Italia e in dieci Paesi europei con il nostro Teatro a Pedali. Abbiamo costruito una delle stagioni culturali più ricche della regione. Ma ora, questo percorso rischia di interrompersi.
Dal 1° gennaio 2025 l'amministrazione comunale di Piossasco ha azzerato il suo contributo per la gestione del Teatro Il Mulino. Il 31 luglio prossimo, inoltre, scadrà l'attuale concessione e ci è stata proposta una proroga tecnica, ma alle stesse condizioni: nessun sostegno, nessuna risorsa. Intanto, come Mulino ad Arte abbiamo già sostenuto numerose spese per la stagione teatrale e per il Festival 2025, scoprendo solo dopo che non ci sarebbe più stata alcuna copertura pubblica.
Siamo artisti, non politici. Ma crediamo che dove c’è volontà, c’è sempre una strada. E oggi, questa strada passa anche da voi. Se pensate che la cultura debba continuare a vivere, se credete che valga la pena difendere il lavoro di chi ogni giorno la porta avanti con passione e coerenza, vi chiediamo di sostenerci.
Ogni contributo – grande o piccolo – ci aiuterà a far fronte agli impegni già assunti, e a non lasciare che tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni vada perduto. Aiutateci a tenere in vita un progetto culturale libero, indipendente, necessario.
Non chiediamo di salvare un edificio, ma di dare futuro a un’idea. A una visione collettiva. A una compagnia che ha fatto della cultura una missione.