Health is the best Wealth
Milano, Italia
Solidarietà
Obiettivi:
Sconfiggere la povertàSalute e benessereRidurre le disuguaglianze

(English version below)

Ciao! Siamo i ragazzi di Students For Humanity, un'associazione studentesca di volontariato che da 11 anni supporta la gestione di una scuola professionale nel villaggio di Wasa, per permettere una vita migliore non solo agli studenti ma anche agli abitanti del villaggio. 

Durante gli anni la nostra missione non è stata facile e, fra gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontare, il problema della sanità è senza dubbio il più grande: l’OMS calcola che l’Africa presenta un quarto dei casi di malattia globali,  ma può contare su appena il 3% degli operatori sanitari e su meno dell’1% delle risorse finanziarie del mondo.
Noi non siamo disposti ad abbandonare i ragazzi di Wasa al loro destino, con il dubbio costante che possano perdere la vita, o la forza di vivere, a causa di una curabile influenza, di un’ulcera allo stomaco mai scoperta o di un’infezione che se trattata in tempo non avrebbe lasciato altro che una piccola cicatrice sulla pelle.

Il nostro appello è per tutti coloro che non riescono più ad accettare storie come queste. È arrivato il momento di fare la nostra parte. Ogni piccolo gesto può fare la differenza: significa salvaguardare una vita umana.

In Tanzania non viene garantita assistenza medica sanitaria statale, ma oggi, grazie alla collaborazione con l'ospedale del vicino villaggio di Tosamaganga, abbiamo trovato un accordo che finalmente consentirà agli studenti di avere una condizione di vita migliore: possiamo garantire un'assicurazione sanitaria che permetterà loro di accedere a controlli periodici e alle cure di base di cui necessitano.
Ma per farlo abbiamo bisogno del tuo aiuto.
50 euro per noi non sono indispensabili, per loro possono fare la differenza fra la vita e la morte. 
                   

A Wasa l’insicurezza medica ha il volto di Mickness, che costretta a mangiare tutti giorni ugali e fagioli, ha sviluppato un’ulcera acuta allo stomaco, che la porta ad avere convulsioni e a passare a letto almeno due giorni a settimana, mentre i suoi coetanei vanno a scuola. La sua preoccupazione è di non potersi mai permettere una vita normale, e di essere sempre costretta a letto dal dolore. Senza la nostra presenza a Wasa, non avrebbe mai neppure scoperto l’origine della sua malattia, degenerata a tal punto da presentarsi con sintomi rari e quasi irriconoscibili. Sono bastate poche medicine e una terapia mirata a ridarle il sorriso che la caratterizza, e la forza di lottare sempre. 
 


Samson ha ventitre anni, e giocando a calcio con gli amici si è strappato un muscolo. I suoi movimenti sono ormai limitati e non sa se potrà più tornare a fare il suo lavoro di carpentiere, in cui deve trasportare legna e alzare pesi ogni giorno. Questo perché non ha avuto accesso a cure mediche adeguate.

 

 

Per questo chiediamo il tuo supporto, con il quale garantirai un'assicurazione medica a ciascun ragazzo presso il vicino ospedale di Tosamaganga, che assicurerà loro: 

  • Spese di ricovero, degenza e cure in centri medici governativi e privati;
  • Acquisti di medicinali durante il ricovero;
  • Accertamenti diagnostici legati a una malattia o a un infortunio;
  • Controlli periodici ogni sei mesi.

Inoltre parte delle donazioni saranno destinate all' approvvigionamento di medicinali di base al dispensario di Wasa e al pagamento degli stipendi di personale medico competente presso il dispensario, l'unico centro presente nel raggio di chilometri.

Il nostro obiettivo ha una duplice finalità: da una parte aiuta i ragazzi nel breve termine, agendo da scudo contro i problemi giornalieri, dall’altro li accompagna sulla strada verso una nuova sicurezza, donata dalla possibilità di poter accedere alle cure di base. In tal modo, la malattia viene normalizzata, e presa in considerazione come aspetto fondamentale della vita di tutti i giorni. Ne beneficiano il corpo, la mente e il progresso dell’intero villaggio, che non deve più piegarsi alle alterazioni e ai cicli di infortuni e infermità.

 

ENGLISH VERSION

Hello! We are Students For Humanity, a student volunteer association that has been supporting the running of a vocational school in Wasa village for 11 years to enable a better life not only for the students but also for the villagers. 

Over the years our mission has not been easy, and among the obstacles we have faced, the healthcare problem is undoubtedly the biggest: WHO estimates that Africa has a quarter of global disease cases, but can rely on only 3 percent of health workers and on less than 1 percent of the world's financial resources.

We are not willing to abandon the children of Wasa to their fate, with the constant doubt that they may lose their lives, or the strength to live, because of a treatable flu, a stomach ulcer that was never discovered, or an infection that if treated in time would have left nothing more than a small scar on the skin.

In Tanzania there is no guaranteed state medical health care, but today, thanks to the collaboration with the hospital in the nearby village of Tosamaganga, we have found an agreement that will finally allow the students to have a better living condition: we can guarantee health insurance that will allow them access to regular check-ups and the basic care they need.

But to do this we need your help.

50 euros for us is not essential, for them it can mean the difference between life and death. 
In Wasa, medical insecurity has the face of Mickness, who is forced to eat ugali and beans every day and has developed an acute stomach ulcer, which causes her to have seizures and spend at least two days a week in bed while her peers go to school. Her concern is that she will never be able to afford a normal life and will always be bedridden by pain. Without our presence in Wasa, she would never have even discovered the origin of her illness, which has degenerated to the point where it presents with rare and almost unrecognizable symptoms. It only took a few medicines and targeted therapy to give her back her signature smile and the strength to always fight. 

 Samson is twenty-three years old, and while he was playing soccer with his friends he tore a muscle. His movements are now limited, and he does not know if he will ever be able to return to his job as a carpenter, in which he carries wood and lifts weights every day. This is because he has not had access to proper medical care.

This is why we are asking for your support, with which you will provide medical insurance for each student at the nearby Tosamaganga Hospital, which will give them: 

  • Expenses for hospitalization, stay and treatment in government and private medical centers;
  • Medication during hospitalization;
  • Diagnostic investigations related to an illness or injury;
  • Periodic check-ups every six months.

Moreover, part of the donations will go towards the purchase of basic medicines at the Wasa dispensary and payment of salaries of competent medical personnel at the dispensary, the only center within miles.

 

Our goal has a twofold purpose: on the one hand it helps children in the short term, acting as a shield against daily problems, and on the other it accompanies them on the road to a new security, donated by the possibility of being able to access basic care. In this way, illness is normalized and treated as an aspect of everyday life. It benefits the body, the mind, and the progress of the entire village, which no longer has to bow to the alterations and cycles of injury and infirmity.  
 

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18 November 2022

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Commenti (5)
Utente Anonimo ha donato 98 €
Per i tuoi progetti
18/02/2023
Utente Anonimo ha donato 50 €
Sono un’ex Students e ex Wasa, ho letto la vostra newsletter di oggi, è incredibile quanto state facendo, complimenti a tutti!! Bravi bravi bravi
21/11/2022
Utente Anonimo ha donato 50 €
Baci a tutti!
12/11/2022
Utente Anonimo ha donato 50 €
Mi auguro che il mio piccolo contributo sia utile ai ragazzi e alle ragazze di Wasa
11/11/2022
Utente Anonimo ha donato 25 €
❤️‍🩹❤️‍🩹❤️‍🩹
11/11/2022
1.728 €
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Utente Anonimo
50 € - 1 anno fa
Utente Anonimo
50 € - 2 anni fa
Utente Anonimo
98 € - 2 anni fa

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Ciao! Siamo i ragazzi di Students For Humanity, un'associazione studentesca di volontariato che da 11 anni supporta la gestione di una scuola professionale nel villaggio di Wasa, per permettere una vita migliore non solo agli studenti ma anche agli abitanti del villaggio. 

Durante gli anni la nostra missione non è stata facile e, fra gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontare, il problema della sanità è senza dubbio il più grande: l’OMS calcola che l’Africa presenta un quarto dei casi di malattia globali,  ma può contare su appena il 3% degli operatori sanitari e su meno dell’1% delle risorse finanziarie del mondo.
Noi non siamo disposti ad abbandonare i ragazzi di Wasa al loro destino, con il dubbio costante che possano perdere la vita, o la forza di vivere, a causa di una curabile influenza, di un’ulcera allo stomaco mai scoperta o di un’infezione che se trattata in tempo non avrebbe lasciato altro che una piccola cicatrice sulla pelle.

Il nostro appello è per tutti coloro che non riescono più ad accettare storie come queste. È arrivato il momento di fare la nostra parte. Ogni piccolo gesto può fare la differenza: significa salvaguardare una vita umana.

In Tanzania non viene garantita assistenza medica sanitaria statale, ma oggi, grazie alla collaborazione con l'ospedale del vicino villaggio di Tosamaganga, abbiamo trovato un accordo che finalmente consentirà agli studenti di avere una condizione di vita migliore: possiamo garantire un'assicurazione sanitaria che permetterà loro di accedere a controlli periodici e alle cure di base di cui necessitano.
Ma per farlo abbiamo bisogno del tuo aiuto.
50 euro per noi non sono indispensabili, per loro possono fare la differenza fra la vita e la morte. 
                   

A Wasa l’insicurezza medica ha il volto di Mickness, che costretta a mangiare tutti giorni ugali e fagioli, ha sviluppato un’ulcera acuta allo stomaco, che la porta ad avere convulsioni e a passare a letto almeno due giorni a settimana, mentre i suoi coetanei vanno a scuola. La sua preoccupazione è di non potersi mai permettere una vita normale, e di essere sempre costretta a letto dal dolore. Senza la nostra presenza a Wasa, non avrebbe mai neppure scoperto l’origine della sua malattia, degenerata a tal punto da presentarsi con sintomi rari e quasi irriconoscibili. Sono bastate poche medicine e una terapia mirata a ridarle il sorriso che la caratterizza, e la forza di lottare sempre. 
 


Samson ha ventitre anni, e giocando a calcio con gli amici si è strappato un muscolo. I suoi movimenti sono ormai limitati e non sa se potrà più tornare a fare il suo lavoro di carpentiere, in cui deve trasportare legna e alzare pesi ogni giorno. Questo perché non ha avuto accesso a cure mediche adeguate.

 

 

Per questo chiediamo il tuo supporto, con il quale garantirai un'assicurazione medica a ciascun ragazzo presso il vicino ospedale di Tosamaganga, che assicurerà loro: 

  • Spese di ricovero, degenza e cure in centri medici governativi e privati;
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  • Accertamenti diagnostici legati a una malattia o a un infortunio;
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Inoltre parte delle donazioni saranno destinate all' approvvigionamento di medicinali di base al dispensario di Wasa e al pagamento degli stipendi di personale medico competente presso il dispensario, l'unico centro presente nel raggio di chilometri.

Il nostro obiettivo ha una duplice finalità: da una parte aiuta i ragazzi nel breve termine, agendo da scudo contro i problemi giornalieri, dall’altro li accompagna sulla strada verso una nuova sicurezza, donata dalla possibilità di poter accedere alle cure di base. In tal modo, la malattia viene normalizzata, e presa in considerazione come aspetto fondamentale della vita di tutti i giorni. Ne beneficiano il corpo, la mente e il progresso dell’intero villaggio, che non deve più piegarsi alle alterazioni e ai cicli di infortuni e infermità.

 

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Over the years our mission has not been easy, and among the obstacles we have faced, the healthcare problem is undoubtedly the biggest: WHO estimates that Africa has a quarter of global disease cases, but can rely on only 3 percent of health workers and on less than 1 percent of the world's financial resources.

We are not willing to abandon the children of Wasa to their fate, with the constant doubt that they may lose their lives, or the strength to live, because of a treatable flu, a stomach ulcer that was never discovered, or an infection that if treated in time would have left nothing more than a small scar on the skin.

In Tanzania there is no guaranteed state medical health care, but today, thanks to the collaboration with the hospital in the nearby village of Tosamaganga, we have found an agreement that will finally allow the students to have a better living condition: we can guarantee health insurance that will allow them access to regular check-ups and the basic care they need.

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In Wasa, medical insecurity has the face of Mickness, who is forced to eat ugali and beans every day and has developed an acute stomach ulcer, which causes her to have seizures and spend at least two days a week in bed while her peers go to school. Her concern is that she will never be able to afford a normal life and will always be bedridden by pain. Without our presence in Wasa, she would never have even discovered the origin of her illness, which has degenerated to the point where it presents with rare and almost unrecognizable symptoms. It only took a few medicines and targeted therapy to give her back her signature smile and the strength to always fight. 

 Samson is twenty-three years old, and while he was playing soccer with his friends he tore a muscle. His movements are now limited, and he does not know if he will ever be able to return to his job as a carpenter, in which he carries wood and lifts weights every day. This is because he has not had access to proper medical care.

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Se lo vorrai, verrai menzionato come supporter speciale del progetto "Health is the best Wealth".

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Grazie per il tuo supporto! Potrai proporre al nostro board un'iniziativa di volontariato sul territorio di Milano, che verrà sviluppata e seguita dal nostro team!
 

Milano, Italia
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Sono un’ex Students e ex Wasa, ho letto la vostra newsletter di oggi, è incredibile quanto state facendo, complimenti a tutti!! Bravi bravi bravi
21/11/2022
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Per i tuoi progetti
18/02/2023
Progetti correlati
LanaterapiAmo insieme ai pazienti

La Lanaterapia 
Con il termine lanaterapia si riconosce il valore della pratica di lavorare a maglia, attività dai numerosi benefici: aiuta a recuperare la calma in una situazione di stress o ansia, grazie all’aumento delle endorfine che donano una sensazione di benessere. Quando si lavora a maglia o all’uncinetto il flusso dei pensieri si interrompe: smettiamo di immaginare, recriminare, rimuginare, calcolare. Entriamo in uno stato di profondo rilassamento psicofisico, simile alla meditazione.
Il lavoro a maglia rappresenta uno strumento efficace per sostenere l’empowerment dei pazienti oncologici.
Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, aiuta a percepire meno il dolore, agevola i processi di socializzazione e migliora l’autostima perché implica un obiettivo e il suo raggiungimento. L’incremento di attenzione è importantissimo per chi sta vivendo un percorso di cura, in quanto consente di comprendere meglio la propria malattia e le misure da prendere per superarla e raggiungere la guarigione. 

La Lanaterapia negli ospedali
Il progetto nasce dall’esigenza di aiutare i pazienti oncologici a recuperare il proprio equilibrio psico-fisico durante le lunghe attese per la visita, la diagnosi, la cura, attraverso la pratica della LANATERAPIA (obiettivo della missione statutaria di Gomitolorosa) e dalla necessità emersa dal confronto con numerosi medici di una sempre maggiore umanizzazione del percorso di cura del malato oncologico. 

L'Associazione Gomitolorosa ha voluto rispondere a questa esigenza con l’ideazione del KIT PERSONALE PER PRATICARE LA LANATERAPIA: un astuccio di plastica igienizzabile, personale, contenente tutto l’occorrente per praticare il lavoro a maglia, gomitolo, uncinetto e un video tutorial con QR Code facile da seguire e che sostituisce anche la presenza del supporto delle volontarie, laddove l’accesso alla struttura non sia particolarmente semplice. I pazienti potranno così godere dei benefici della Lanaterapia e dare anche una finalità solidale al loro percorso benessere: gli esagoni realizzati in 15 diversi colori saranno infatti cuciti tra loro per formare colorate copertine e scalda-gambe che saranno poi donati allo stesso Ospedale.

L'obiettivo della raccolta fondi
Con questa raccolta fondi, Gomitolorosa vuole raggiungere 5 nuovi centri di cura in cui poter avviare il progetto di Lanaterapia a supporto di pazienti oncologici: 1.000 KIT PERSONALI DI LANATERAPIA saranno distribuiti per aiutare oltre 1.000 persone, presenti nelle aree di chemioterapia di 5 nuovi Ospedali in tutta Italia:

  • Azienda Socio Sanitaria Territoriale SETTE LAGHI (Varese)
  • AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI SIRACUSA
  • Azienda Socio Sanitaria Territoriale VALLE OLONA (Busto Arsizio)
  • PRESIDIO OSPEDALIERO CORIGLIANO (Cosenza)
  • OSPEDALE MULTIMEDICA CASTELLANZA (Varese)

L'associazione Gomitolorosa
Gomitolorosa è la principale Associazione in Italia impegnata nel recupero e nella lavorazione della lana autoctona in sovrapproduzione (considerata un rifiuto speciale), per favorire un maggiore benessere mentale e fisico generato dal lavoro a maglia, per una nuova attenzione all’ambiente e per una ritrovata solidarietà sociale. Lo fa proponendo un virtuoso modello di economia circolare che trasforma un prodotto da rifiuto speciale a risorsa solidale, passando attraverso solidarietà, benessere, creatività, confronto e condivisione.

121%
-24 Giorni
Salute e benessereIstruzione di qualitàConsumo e produzione responsabili
La Natura in Sensory Room

Chi siamo

Alle porte di Vicenza, circondata dal verde, nel 1991 nasce la Cooperativa sociale AGAPE
La volontà è stata, sin dall’inizio, quella di opporsi al criterio di classificare le persone con disabilità in base alla gravità del deficit ma di riconoscere in ogni individuo solo la persona, con dei bisogni da soddisfare e non limiti da superare, con delle necessità a cui rispondere nel modo più appropriato e completo.
Sforzo incessante è sempre stato, e sempre sarà, quello di attuare veramente una Cooperativa “dalle porte aperte” con la convinzione che l’esistenza della persona disabile non debba essere di pertinenza di pochi, esperti e professionisti, ma sia esperienza preziosa per tutti.
In Agepe afferiscono persone con gradi di disabilità estremamente diversificati: viene accolto l’ampio spettro della disabilità, fisiche o intellettive.

Il Giardino Sensoriale di Agape

Da qualche anno, Agape ha riqualificato l’area verde antistante la struttura, trasformandola in uno spazio outdoor inclusivo e di condivisione con il territorio. Attraverso un percorso prestabilito tra foglie, sassolini, sabbia, piante aromatiche/officinali/da orto, strumenti sonori naturali, tutti i sensi sono coinvolti. Si tratta di un ambiente sensorialmente stimolante per favorire il benessere psicofisico dell’utenza e rafforzare le abilità residue con il contatto con la natura. 
Un giardino sensoriale ha notevoli effetti terapeutici in persone fragili, anche con problematiche importanti quali malattie fisiche o psichiche. 
Il progetto è privo di barriere architettoniche e si sviluppa in percorsi sia orizzontali che verticali, con scomparti contenenti elementi naturali di diversa forma, consistenza e temperatura.
I cinque sensi sono i protagonisti indiscussi del giardino:
la Vista stimolata con piante e fiori con gradazioni cromatiche differenti e in contrasto tra loro; inoltre saranno seminate piante che possano attirare le farfalle per un contrasto cromatico ancora più evidente e per dare vivacità al campo visuo-spaziale.
Il canto degli uccelli, il suono di campanellini mossi dal vento, il rumore della ghiaia sotto i piedi, il fruscio delle foglie coinvolgono il senso dell’Udito.
Il Tatto è incoraggiato da piante con una texture morbida e carnosa.
Il Gusto è richiamato dalle erbe aromatiche e dagli arbusti da frutta.
Ultimo ma non ultimo, l’Olfatto è il primo dei 5 sensi ad essere coinvolto in ogni piccolo angolo del Giardino di Agape.
Il giardino, quindi, permette di recuperare abilità e competenze spesso dimenticate, di essere stimolati fisicamente e mentalmente. Il contatto con le piante ha un forte potere rigenerativo, maggiore rispetto al semplice passeggiare in un giardino, e in questo caso è studiato per essere accessibile a tutti, luogo nel quale trovare tanti stimoli diversi nonostante lo spazio circoscritto.
Il progetto è rivolto in primis all’utenza della Cooperativa Agape e alle loro famiglie, ma anche il territorio e la comunità ne trae vantaggio. Pertanto, il Giardino Sensoriale è a disposizione per progetti in collaborazione con il territorio di Vicenza.

Il progetto “La Natura in Sensory Room”

I benefici che gli utenti della Cooperativa traggono dalle esperienze nel giardino sensoriale sono tanti e coinvolgono diverse aree dello sviluppo umano: l’area neurologica, l’area affettivo-relazionale, area della comunicazione e area delle autonomie personali. 
L’unico limite del progetto è la sua "stagionalità". È infatti quasi impossibile praticare attività nel giardino sensoriale durante il periodo invernale. È molto importante, per non perdere i benefici conquistati durante la bella stagione nel Giardino Sensoriale, riuscire a dare continuità al progetto. 
Da questa necessità nasce il progetto “La Natura in Sensory Room”, per portare il bosco dentro la struttura di Agape.
Grazie al successo della raccolta fondi, verrà creato un ambiente sensoriale che avvolge, accoglie ed emoziona, toccando tutti i sensi con luci, colori, suoni, oggetti, immagini, aromi ed essenze, all’interno del quale ci si può prendere cura dell’altro e di sé, dentro e fuori.

Obiettivo della campagna

L’obiettivo della raccolta è quindi quello di reperire i fondi necessari per i nuovi arredi e stimoli sensoriali per dare vita al progetto e permettere quindi agli utenti della Cooperativa di godere dei benefici della natura anche durante le stagioni in cui non è possibile effettuare le attività all’aperto.
Nello specifico, grazie al successo della raccolta fondi, verranno coperti i costi legati all’acquisto di:

  • colonna piccola ad acqua con movimento di bolle e luci variabili,
  • acquario di meduse,
  • ulteriori fibre ottiche,
  • ulteriori specchi,
  • proiettore onde dell’oceano con altoparlante,
  • palla psichedelica,
  • altalena sospesa a nido con supporto a soffitto,
  • convertitore basculante per carrozzine,
  • poltrone a sacco,
  • lampade di sale,
  • cuscini terapeutici,
  • gong,
  • campana tibetana,
  • bastoni della pioggia,
  • tubi sonori pentatonici.

Grazie di cuore!

53%
-24 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeVita sulla terra
Amami Giocando - Un Percorso Educativo Interattivo sull’Affettività e Inclusione

Siamo il team di 'Amami Giocando' e abbiamo una missione: trasformare l'educazione all'affettività, alla sessualità e all'inclusione in un'esperienza unica, coinvolgente e accessibile a tutti. 
Il nostro evento, che si terrà a Bari nella suggestiva Piazza Umberto il 12 ottobre 2024, è un'opportunità per imparare e crescere insieme in un ambiente aperto e senza giudizi.

Immagina di partecipare a un evento dove i temi della diversità e dell'inclusione vengono esplorati attraverso personaggi amati come Nemo, Heidi e Lady Oscar. Questi personaggi non sono solo icone dell'infanzia, ma anche simboli potenti di accettazione, autonomia e diversità. Attraverso giochi interattivi e attività educative ispirate a questi personaggi, vogliamo aiutare tutti, dai più giovani agli adulti, a comprendere l'importanza dell'inclusione e dell'empatia.

Chi Siamo:
"Amami Giocando" è organizzato da SexJujube e Zerobarriere, due realtà che condividono una visione comune di inclusione e accessibilità.
SexJujube è una start-up innovativa tutta al femminile che promuove il benessere sessuale, l'educazione, e valori inclusivi. Con un team di esperti psicosessuologi, SexJujube offre una piattaforma e-commerce di sex toys rivolta a uomini, donne, LGBTQIAP+ e persone con disabilità, oltre a organizzare attività di educazione sessuale sia online che offline. La loro missione è spianare la strada verso l’emancipazione sessuale di tutti gli individui, specialmente per le persone con disabilità, sfidando i tabù e promuovendo l'inclusività.
Zerobarriere è un’associazione che si dedica a promuovere l’accessibilità universale e l'inclusione delle persone con disabilità. Attraverso progetti innovativi, come la
sensibilizzazione e la progettazione di ambienti senza barriere, Zerobarriere lavora per garantire che ogni individuo abbia le stesse opportunità di partecipazione sociale e accesso agli spazi pubblici e privati.

Cosa Hanno in Comune:
Entrambe le organizzazioni, SexJujube e Zerobarriere, condividono un impegno profondo per l'inclusione e l'accessibilità. Collaborano per creare spazi e momenti di confronto dove la diversità è celebrata e tutti, indipendentemente dalle loro abilità o identità, possano sentirsi accolti e rappresentati. Questo evento, "Amami Giocando", è un esempio concreto di come si possa unire l’educazione all’affettività e sessualità con il principio dell’accessibilità universale, garantendo che ogni partecipante possa beneficiare dell'esperienza.

Abbiamo coinvolto esperti di grande esperienza, tra cui psicologi, sessuologi e fisioterapisti specializzati, che condivideranno le loro conoscenze in sessioni di talk dinamiche e partecipative.
Questi esperti, come la Dott.ssa Silvana Nardi, il Dott. Michele Massimo Laforgia e la Dott.ssa Azzurra Carrozzo, sono pronti a rispondere alle vostre domande e a sfidare i pregiudizi in un contesto libero da tabù. 

Inoltre, il progetto è realizzato in stretta collaborazione con diverse associazioni, scuole e istituzioni locali, come l’Università degli Studi di Bari e altre organizzazioni dedicate all'educazione e all'inclusione sociale. Queste collaborazioni sono fondamentali per garantire che l'evento sia ben radicato nella comunità locale e risponda alle esigenze di diversi gruppi, promuovendo una cultura di inclusione e rispetto.

Durante la settimana dell'evento, dal 12 al 17 ottobre, ospiteremo anche la mostra "Sensuability" presso l'Università di Bari. Questa mostra, nata per abbattere i tabù sulla disabilità e la sessualità, utilizza linguaggi artistici come il cinema, la fotografia, la pittura, la musica e il fumetto per cambiare l'immaginario collettivo. È importante sottolineare che i fondi raccolti non andranno all'università, ma saranno utilizzati per coprire i costi di installazione e promozione della mostra, garantendo che questa iniziativa culturale possa raggiungere il pubblico più ampio possibile.

Perché abbiamo bisogno del tuo aiuto?
Le donazioni sono fondamentali per poter realizzare "Amami Giocando" e assicurare che l’evento sia accessibile e coinvolgente per tutti. Ecco come verranno utilizzati i fondi raccolti:
1. Compensi per gli Esperti e Formatori: Abbiamo invitato psicologi, sessuologi e altri
esperti di alto livello che condivideranno le loro conoscenze e risponderanno alle domande dei partecipanti. Le donazioni aiuteranno a coprire i loro compensi, riconoscendo il valore del loro contributo educativo e formativo.


2. Materiali Educativi e Promozionali: Parte delle donazioni sarà destinata a sostenere la mostra "Sensuability", che si terrà presso l’Università di Bari. È importante sottolineare che i fondi raccolti non andranno all'università, ma saranno utilizzati per coprire i costi di installazione e promozione della mostra. L’obiettivo è garantire che questa iniziativa culturale, volta a sfidare i tabù sulla sessualità e la disabilità attraverso l'arte, possa raggiungere il pubblico più ampio possibile.


3. Accessibilità e Inclusività: Vogliamo che "Amami Giocando" sia accessibile a tutti, incluse le persone con disabilità. I fondi saranno utilizzati per garantire che tutte le aree dell’evento siano facilmente accessibili e che ogni partecipante, indipendentemente dalle sue abilità, possa partecipare pienamente e in sicurezza.
4. Campagna di Comunicazione: Per raggiungere quante più persone possibile, dobbiamo investire in campagne di comunicazione efficace. Le donazioni aiuteranno a finanziare il nostro lavoro sui social media, i materiali promozionali e le attività di ufficio stampa, così da far conoscere l’evento e invitare una comunità ampia e diversificata a partecipare.

Ogni euro donato ci avvicina un passo di più alla realizzazione di un evento che non solo educa, ma ispira cambiamenti positivi nella società. Con il tuo supporto, "Amami Giocando" può diventare un modello per eventi futuri, espandendo la nostra missione di inclusione e comprensione in tutta Italia.

41%
-85 Giorni
Salute e benessereIstruzione di qualitàRidurre le disuguaglianze
Empowerment on the road

Con l’iniziativa “Empowerment on the road. Young Women Network incontra le Giovani Donne al Sud l'Associazione intende affrontare e promuovere i temi dell’empowerment femminile e della parità di genere all’interno delle Università del Sud Italia, per accrescere e consolidare la consapevolezza di questi concetti chiave da parte delle giovani donne delle nuove generazioni. 

Crediamo fermamente che valorizzare le unicità di ogni persona sia la chiave per costruire una società più giusta, dove ognun* possa esprimere liberamente il proprio potenziale e godere di pari diritti e opportunità.

Il progetto “Empowerment on the road” vuole sottolineare la necessità di creare uno spazio e una cultura più aperti ed inclusivi, volti alla valorizzazione delle unicità individuali.

In concreto, il progetto prevede la realizzazione all’interno dei poli universitari individuati (nelle regioni italiane di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) di una serie di workshop e laboratori interattivi che hanno l’obiettivo di allenare le competenze emotive, sociali e relazionali (i.e., Intelligenza Emotiva) delle giovani donne, nonché formarle sui temi di empowerment femminile, bias e stereotipi di genere, femminismi e parità di genere. 

Obiettivi del nostro progetto:

  1. Diffondere i temi dell’empowerment femminile e della parità di genere nelle Università del Sud.
  2. Decostruire bias e stereotipi di genere, promuovendo una cultura inclusiva e aperta.
  3. Raccontare l'importanza del mentoring nel proprio percorso di crescita personale e professionale.
  4. Formare le giovani donne su temi chiave come Intelligenza Emotiva, leadership, empowerment femminile, parità di genere e femminismi, attraverso workshop interattivi.
  5. Mostrare come Young Women Network possa supportare le giovani donne nel rafforzare la loro autostima e fiducia.

Young Women Network (YWN), nata nel 2012, è la prima associazione femminista non profit in Italia, dedicata alla crescita personale e professionale delle giovani donne

Guidata da un Consiglio Direttivo attualmente costituito da cinque giovani professioniste volontarie, l'Associazione conta centinaia di socie in tutta Italia, professioniste under40 provenienti da diversi settori professionali. 

Con il nostro motto Achieve more together, siamo impegnate a valorizzare il ruolo della donna nella società, offrendo alle nostre associate strumenti concreti per crescere, imparare e realizzare i loro obiettivi professionali. 

Grazie alla realizzazione di eventi di formazione, networking, advocacy e mentoring, aiutiamo le giovani donne a sviluppare competenze come leadership, negoziazione e consapevolezza di sé. I corsi, tenuti da esperti/e del settore, affrontano tematiche fondamentali come l'educazione finanziaria e l'imprenditoria.

In oltre dieci anni di attività, Young Women Network ha svolto un ruolo attivo nell’advocacy per l’equità di genere, collaborando con istituzioni nazionali e internazionali per superare il divario di genere.

Uno dei nostri progetti di punta è Inspiring Mentor, programma di mentoring nato nel 2016, che ha già coinvolto oltre 1500 mentor e creato più di 2500 coppie di Mentor-Mentee, accompagnando le giovani donne nella loro crescita personale e professionale.

 

Sostieni Young Women Network nel nostro impegno a formare le future leader di domani e a promuovere una società più inclusiva ed equa. 

Insieme possiamo fare la differenza!

67%
-24 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
VIAVAI, rendiamo la natura per tutti!

Il progetto VIAVAI nasce dalla vision e dal fermento progettuale che caratterizzano sin dalla nascita l'Associazione AL CICAPUI ASD E APS, che si possono sintetizzare in:
• promozione del benessere (inteso come potenziamento della qualità della vita); 
• inclusività ed accessibilità;
• sostenibilità ambientale.
Il tutto, vivendo e godendo a pieno delle bellezze del territorio, in modo particolare il bellissimo percorso di trekking “Sentiero Natura” che collega tutti i comuni presenti nella Valle del Lanzo.

L’associazione crede fermamente che esperienza del Cammino debba essere estesa a più persone possibili. Per questo motivo ha progettato l’itinerario del “Sentiero Natura” rivolgendo particolare attenzione alle persone con disabilità, in modo particolare le categorie di persone con disabilità visiva, che viaggiano con il proprio cane o accompagnatore.

Il progetto prevede due diverse tipologie di attività:
- la mappatura e la realizzazione di una segnaletica per con disabilità visiva (cieche o ipovedenti) da apporre nel percorso di trekking “Sentiero Natura”;
- la realizzazione di un’app, che si chiamerà VIAVAI appunto, che, grazie all’intelligenza artificiale, sarà pienamente fruibile dalle persone con disabilità visiva, per permettere loro di poter godere a pieno dell’esperienza.

Segnaletica per ipovedenti e disabilità motorie
La segnaletica sarà realizzata con 3 linee guida principali:
- il contrasto cromatico;
- la differenziazione tattile delle superfici; 
- i messaggi vocali.
Si intende inoltre realizzare una segnaletica MAPPE DI PERCORSO, riportando schematicamente nella rappresentazione grafica il percorso tattile presente nei luoghi raffigurati:
PANNELLI VISUO-TATTILI (anche sonori) con riproduzioni tattili a rilievo di specie vegetali e/o animali,
TARGHETTE, PIASTRELLE E MANICOTTI TATTILI (grafica e/o testo), da utilizzare in siti di interesse ambientale e naturalistico.

L’app VIAVAI
Una volta completata, l'app permetterà di scoprire la bellezza ambientale, culturale, tradizionale artistica storica e leggendaria del territorio attraverso un apprendimento lento, accompagnato da una guida interattiva che coinvolgerà il camminatore su tutto il percorso.
La particolarità è che, grazie all’intelligenza artificiale e al design inclusivo, l’app sarà dedicata alle persone con disabilità visiva. VIAVAI sarà infatti progettata con tecnologia assistiva e costruito in modo tale che l'interpretazione di tutte le informazioni avvenga in maniera fedele, senza perdere nulla di quello che il sito contiene. In particolare deve permettere l’utilizzo del software screen-reader munito di sintesi vocale incorporata.
L’App VIAVAI sarà gratuita, scaricabile su device Adroid e IOS, e sarà fruibile da tutti.

Obiettivo della campagna
Il successo della raccolta fondi permetterà di coprire tutti i costi di realizzazione dell’app VIAVAI, in particolare:
- grafica inclusiva App, 
- progetto interfaccia grafica app, 
- definizione dinamiche navigazione,
software screen-reader.
Oltre a questo, la raccolta fondi finanzierà la realizzazione e installazione della segnaletica durante il percorso di trekking con apposita sezione per disabili visivi.

Associazione Al Cicapui APS
Al Cicapui è un’Associazione che nasce dal forte legame dei suoi fondatori al territorio in cui è situata, le Valli del Lanzo, tre valli delle Alpi Graie piemontesi. L’idea fondamentale dell'Associazione è di poter contribuire alla valorizzazione dei luoghi attraverso attività aggregative, ludico-sportive e manuali-creative all’insegna dell'inclusività e dell’accessibilità, coinvolgendo i partecipanti, per renderli parte attiva dell’Associazione stessa.
In parallelo, il coinvolgimento di giovani universitari permette all’Ente di promuovere il territorio in una visione innovativa ed attuale operando nell’ambito degli strumenti digitali.
Al Cicapui eroga e promuove percorsi formativi e attività laboratoriali.
L’Ente annovera nella sua rete di partnership e collaborazioni anche: ASLTO4 – Dipartimento Malattie mentali; FORUM INTERREGIONALE PERMANENTE DEL VOLONTARIATO PIEMONTE VALLE D’AOSTA, POLITECNICO DI Torino; LA SAPIENZA DI Roma; EDISU Piemonte; TORINO SOCIAL IMPACT; DECATHLON.
Mission dell’associazione è:
- Ampliare le progettualità e le opportunità di fruizione e di sviluppo territoriale a favore di persone con disabilità e delle fasce deboli della società, tutelando la loro dignità di vita e favorendo processi di integrazione;
- Ampliare l’offerta formativa sul territorio per combattere la Povertà culturale ed economica fornendo una formazione ed attività culturali a basso costo e gratuite;
- Favorire l’inserimento lavorativo di categorie fragili attraverso tirocini formativi, progetti PAS e laboratori manuali finalizzati all’inserimento in attività profit e no profit;
- Garantire la parità di genere in tutte le sue forme ed espressioni;
- Esportare in area montana “buone prassi” di tirocini tutelati e progetti formativi qualificanti con attenzione alle categorie fragili;
- Promuovere il territorio montano delle aree interne attraverso azioni per la sua fruizione sostenibile, inclusiva ed innovativa, coinvolgendo anche giovani laureandi o laureati per garantire un approccio giovane e dinamico.

Partnership
Il progetto ha ottenuta l’approvazione e la collaborazione di diversi enti che operano nel settore della disabilità:
ASL Torino4
Cooperativa Biosfera
Consorzio Solidarietà
CooperativaCasadi Nazareth 
VOL.TO

26%
-24 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Il segreto del Piccolo Principe

Ci presentiamo
Siamo la Fondazione Benedetta è la Vita-ETS, siamo nati a Reggio Calabria nel febbraio 2013 per ricordare la giovane Benedetta Nieddu del Rio scomparsa a 15 anni per una forma aggressiva di leucemia linfloblastica. Operiamo sul territorio nel settore dell'assistenza sociale e socio sanitaria ed intendiamo aiutare minori che si trovino in situazioni di disagio, soprattutto economico e/o sociale.
Sul territorio, abbiamo realizzato nel corso degli anni una serie di progetti finalizzati a soddisfare in maniera tempestiva i bisogni primari di bimbi ed adolescenti, italiani e non, in situazioni di forte disagio, in collaborazione con strutture e centri d'ascolto qualificati e noti per la competenza nell'affrontare i temi del!'emarginazione sociale ed economica.

La Casa di Benedetta
Il nostro progetto più importante è certamente quello relativo alla Casa di Benedetta, nata come casa-famiglia per ragazzi in difficoltà a luglio 2020, molto impegnata nel volontariato a favore di minori non accompagnati.
Da gennaio 2024, la Casa è diventata una comunità destinata esclusivamente a minori che hanno commesso reati penalmente rilevanti
Per questi ragazzi vengono attivate, all'interno della struttura, numerose attività laboratoriali, al fine di favorire per quanto possibile il recupero in una prospettiva di contrasto ai fenomeni di devianza e delinquenza minorile.
Particolarmente significative, in tali contesti, appaiono le attività capaci incidere sul vissuto emotivo dei ragazzi, spesso incapaci di riconoscere e verbalizzare le proprie emozioni.


Il progetto da realizzare insieme
"ll segreto del Piccolo Principe" prevede la realizzazione di un grande murale da eseguire sul muro di cinta della Casa di Benedetta
Il progetto coinvolgerà tutti i ragazzi ospiti della casa e verrà curato da Roberta Cuzzola, una giovane “visual artist” specializzata in Arteterapia presso l’Accademia di Brera e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Il laboratorio, condotto in collaborazione con un gruppo di giovani artisti del territorio alcuni già allievi della prof. Cuzzola in Accademia, si struttura come un vero e proprio percorso esperienziale che pone al centro i ragazzi ospiti e il loro difficile vissuto emotivo. 
Il primo step è costituito da un'attività guidata di lettura collettiva dell'opera di Saint-Expupery, a conclusione della quale saranno i ragazzi stessi a individuare le immagini e le frasi del libro preferite, da riprodurre quale contenuto del murale. 
Definiti così la valenza emotiva ed il soggetto dell'opera, si passerà poi, con l'aiuto dei giovani artisti, alla fase propriamente "artistica". I ragazzi si cimenteranno nella realizzazione dell'opera, attraverso l'utilizzo delle tecniche pittoriche e musive proprie della street art.
Al termine del percorso verrà organizzato un evento al quale parteciperà tutta la comunità insieme agli artisti “tutor”, e agli amici e sostenitori della Fondazione . Durante l’evento in cui si potrà ammirare  l’opera, i ragazzi racconteranno la loro esperienza, condividendola  con tutti i presenti.
Attraverso la street art le pareti della Casa di Benedetta diventeranno lo scenario di una vera e propria mostra di strada permanente a cielo aperto, un'espressione artistica a futura memoria, oltre a rappresentare, contemporaneamente, un gesto di liberazione emotiva per i ragazzi. 

E qui entri in scena tu…
I fondi raccolti grazie alla campagna di crowdfunding permetteranno di coprire tutte le spese necessarie, come le opere di pulitura e preparazione del muro di cinta, l'acquisto dei materiali necessari, l'organizzazione dell'evento finale con musica e rinfresco.

Grazie di cuore!
 

100%
-24 Giorni
Sconfiggere la povertàIstruzione di qualitàRidurre le disuguaglianze

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Se ci sei noi partiamo

Cominciamo con le presentazioni

Siamo la Casa Verde, sorgiamo in una delle più belle località della Toscana, una collina verde che si inoltra a sprone nella Valle dell’Arno con a fronte la cerchia dell’Appennino.
Siamo un centro di assistenza e riabilitazione polifunzionale e facciamo parte della Fondazione Stella Maris-Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

Al nostro interno esistono diverse realtà:
• 22 posti di degenza in RSD,
• 6 posti di degenza in RI – Riabilitazione Intensiva-,
• 8 posti in diurno RI,
• 20 posti presso il Nuovo Centro Diurno per adolescenti con patologia psichiatrica.


L’intervento riabilitativo-abilitativo-sociale che offriamo è condotto in stretta intesa con l’USL del territorio di provenienza dei pazienti, anche in vista del vasto problema del reinserimento sociale dei giovani assistiti. Ci configuriamo quindi come una “struttura intermedia” che ospita per un periodo determinato e poi, sempre di concerto con i servizi del territorio inviante, elaboriamo progetti per il reinserimento in famiglia o per inserimenti alternativi.
Uno degli aspetti fondamentali della presa in carico riabilitativa dei pazienti è la capacità di acquisire, recuperare e mantenere, le abilità sociali. Si parte da esposizioni graduali agli stimoli sociali in attività protette e interne ma svolte in gruppo, fino a sperimentare i singoli pazienti in attività di gruppo a loro consone per esposizione a stimoli e richieste di performance, ma eseguite all’esterno della struttura.


Questo ci aiuta a lavorare principalmente su:
• Capacità di tollerare e gestire la frustrazione data dagli stimoli esterni non controllabili e imprevedibili,
• Rispetto delle regole sociali,
• Ampliamento della sensazione di autoefficacia e abbassamento dell’ansia,
• Autonomie personali,
• Riduzione dell’isolamento socio-familiare,
• Migliorare la qualità della vita del paziente e della sua famiglia.

Le attività esterne attivate e attivabili a breve sono:
• Piscina,
• Atletica,
• Teatro,
• Trekking lungo la Via Francigena,
• Scuola,
• Gite giornaliere strutturate,
• Spesa settimanale,
• Villeggiatura settimanale al mare e in montagna,
• Partecipazione a feste e iniziative sul territorio.

È il momento di unire le forze: la nostra raccolta fondi “Se ci sei noi partiamo”

Negli anni, siamo riusciti a mantenere questi impegni grazie all’aiuto di alcune associazioni territoriali, al contributo del Gruppo Volontari di Casa Verde e ai nostri due pulmini.
Oggi ci troviamo in difficoltà perché siamo rimasti con un solo pulmino con il quale non riusciamo a fare fronte alle numerose e diversificate richieste e necessità di uscite per attività esterne. 
Il nostro obiettivo, grazie anche al vostro contributo, è quindi quello di implementare i mezzi di trasporto di Casa Verde per permettere ai ragazzi di uscire e fare esperienze guidate nel mondo con il nostro aiuto.
Nello specifico, se raggiungeremo insieme l'obiettivo di 40.000€, potremo acquistare un nuovo pulmino. 

Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci
  • tramite bonifico bancario al conto corrente dedicato - IT45Y0623014002000043228314 - intestato a IRCCS FONDAZIONE STELLA MARIS indicando nella causale: erogazione liberale per campagna di crowdfunding “Se ci sei noi partiamo” in corso su Eppela.
72%
-17 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Progetto speciale
Antiche Radici: Sostieni l'agricoltura contadina

Antiche Radici siamo Gabriele, Rozeta e il Piccolo Gioele. Dal 2015 abbiamo creato la nostra piccola azienda agricola a Polverigi dove produciamo ortaggi, miele, tisane e altri prodotti trasformati di altissima qualità con metodi naturali.

Abbiamo un piccolo apiario, un piccolo oliveto, un forno a legna, e conduciamo una vita molto semplice basata sull’autoproduzione, rispettando tutti gli esseri viventi e preservando la terra stessa. Vendiamo i nostri prodotti direttamente in azienda e presso i mercati locali a Km0. Organizziamo attività didattiche  e corsi perché crediamo che un mondo migliore sia possibile e che questa rivoluzione debba partire dal basso.

Purtroppo, il contratto di affitto non verrà più rinnovato e l’unico modo per continuare a proseguire questo sogno sarebbe quello di comprare la terra che noi già coltiviamo da dieci anni e il luogo in cui abitiamo.

Vorremmo continuare a resistere ed esistere. Non chiediamo un aiuto economico per noi stessi, ma per fare nostro il luogo dove continuare a crescere, trasmettere i saperi, praticare uno stile di vita alternativo e sostenibile che preserva l’ambiente e le persone che vorranno supportarci. È importante per noi che voi condividiate il progetto perché solo attraverso le vostre donazioni sarà possibile continuare questa avventura. 

Crediamo nello scambio: quindi per ciascuna donazione ricevuta vi offriamo la condivisione dei nostri saperi attraverso corsi ed altre esperienze.

 

 

Antiche Radice are Gabriele, Rozeta, and little Gioele.

Since 2015, we have created our small farm in

Polverigi, where we produce high-quality vegetables ,honey and herbal teas using natural methods. We have a small

apiary, a small olive grove, a wood-fired oven, and we lead a very simple life based on self-production,

respecting all living beings and preserving the land itself. We sell our products directly on the farm and at

local Km0 markets. We organize educational activities such as social agriculture and courses because we

believe that a better world is possible and that this revolution must start from the grassroots.

Unfortunately, the lease will not be renewed. The only way to continue pursuing this dream is to buy the

land we have been cultivating for ten years. We want to continue to resist and exist. We are not asking for

financial help for ourselves, but to make this place our own, where we can continue to grow, share our

knowledge, and practice an alternative and sustainable lifestyle that preserves the environment and the

people who want to support us. It is important for us that you share the project because only through your

donations will it be possible to continue this adventure.

We believe in exchange so for each donation we receive we offer you the sharing of our knowledge through courses and other experiences 

 

Rrënjë të lashta;

janë Gabriele, Rozeta dhe i vogli Gioele. Që nga viti 2015, kemi krijuar fermën tonë të vogël

në Polverigi, ku prodhojmë perime, mjaltë dhe çajra bimore me cilësi të lartë duke përdorur metoda natyrore.

Kemi njè bletari të vogël, një ullishte të vogël, një furrë me dru dhe jetojmë një jetë shumë të thjeshtë bazuar në

vetëprodhim, duke respektuar të gjitha qeniet e gjalla dhe duke ruajtur vetë tokën. Ne i shesim produktet

tona direkt në fermë dhe në tregjet lokale Km0. Organizojmë aktivitete edukative si bujqësia sociale dhe

kurse, sepse besojmë se një botë më e mirë është e mundur dhe se kjo revolucion duhet të fillojë nga

poshtë.

Për fat të keq, kontrata e qirasë nuk do të rinovohet. Mënyra e vetme për të vazhduar realizimin e kësaj

ëndrre është të blejmë tokën që kemi kultivuar për dhjetë vjet. Ne duam të vazhdojmë të rezistojmë dhe të

ekzistojmë. Nuk kërkojmë ndihmë financiare për veten tonë, por për të bërë vendin tonë, ku mund të

vazhdojmë të rritemi si ferme , të ndajmë njohuritë tona dhe të praktikojmë një mënyrë alternative dhe të

qëndrueshme të jetesës që ruan mjedisin dhe njerëzit që duan të na mbështesin. Për ne është shumè e

rëndësishme që ju të ndani projektin, sepse vetëm përmes donacioneve tuaja do të jetë e mundur të

vazhdojmë këtë aventurë.

Ne besojmë në shkëmbim: prandaj, për çdo donacion të marrë, ne ofrojmë ndarjen e njohurive tona

përmes kurseve dhe esperienca tè tjera nè natyrè

 

 

30%
-51 Giorni
Consumo e produzione responsabili
Progetto Thomas

Ciao, mi chiamo Thomas, vivo a Roma e ho 12 anni. Sono in terza media e soffro di una forma di scoliosi molto grave con una curvatura di oltre 70 gradi. Ho iniziato a soffrirne a 3 anni quando se n'è accorto mio nonno Gino mentre eravamo al mare. 

Da quel momento è iniziata la mia sofferenza. Sono 9 anni che metto busti e faccio continue visite da dottori. Questo purtroppo non aiuta la mia balbuzia che si amplifica quando sono teso e ansioso per ogni controllo e vivendo male la mia situazione insieme agli altri. Amo i Manga e adoro disegnarli, il mio sogno sarebbe quello di farli per lavoro, ma purtroppo la mia postura sbagliata mi impedisce di mettermi ore a disegnare e di stare in piedi per molto. La mia passione è il disegno ed è quello che faccio tutti i giorni dopo la scuola. Ora io e la mia famiglia sappiamo che il busto e la fisioterapia non bastano più e che devo operarmi per forza. L'operazione alla colonna costa circa ai 30 mila euro, altrimenti dovrei aspettare almeno 2 anni per la lista di attesa e i dottori dicono che sarebbe meglio non peggiorare la situazione. Vi lascio alcuni miei disegni e delle mie foto, grazie di cuore.        Se avete problemi con le donazioni non esitate a contattarci.
 

ENGLISH VERSION:
Hi, my name is Thomas and I am 12 years old. I am in eighth grade and suffer from a very severe form of scoliosis with a curvature of over 70 degrees

I started to suffer from it when I was 3 years old when my grandfather Gino noticed it while we were at the seaside. 
From that moment on, my suffering began. I've been wearing braces and making continuous visits to doctors for 9 years. Unfortunately, this does not help my stuttering which is amplified when I am tense and anxious for any control and living my situation badly together with others. I love Manga and I love drawing them, my dream would be to make them for work, but unfortunately my wrong posture prevents me from spending hours drawing and standing for a long time. My passion is drawing and that's what I do every day after school. Now my family and I know that the brace and physiotherapy are no longer enough and that I have to have surgery. The operation on the spine costs about 30 thousand euros, otherwise I would have to wait at least 2 years for the waiting list and the doctors say that it would be better not to worsen the situation.   I leave you some of my drawings and photos, Thank you very much.                                                                 

(Me stesso - realizzato da me)

 

(Xenomorfo “alien” - realizzato da me)

(Son Goku - realizzato da me)

50%
-26 Giorni
Salute e benessere
CONTRO IL MELANOMA OGNI DONAZIONE CONTA

L'INRCA è un centro di ricerca scientifica nazionale di eccellenza, con molte Unità Operative all’avanguardia: una di queste è l’unità operativa dermatologica diretta dal dott. Alfredo Giacchetti.

La campagna di crowdfunding è supportata da un Team del Corso Business Startup del DISES-UNIVPM, composto da: Claudia Burattini, Roberto Fortuni, Giovanni Candelaresi, Leonardo Ulissi, Paolo Micheli, Demis Dottori, Andrea De Angelis e guidato dal prof. Dario Grandoni.

La campagna riguarda l’acquisto di un sistema innovativo per garantire una DIAGNOSTICA TEMPESTIVA DEL MELANOMA.

Il melanoma è un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti. La mortalità per il melanoma oggi è tra le più bassa tra tutti i tumori a fronte della sua crescente incidenza, si è ridotta negli ultimi tempi grazie alla DIAGNOSI PRECOCE e all’utilizzo di nuovi farmaci, come i farmaci target e le immunoterapie.

La soluzione è acquistare ATBM MASTER:

  • Il sistema ATBM, utilizzando la Total Body Dermoscopy, aiuta ad individuare precocemente i melanomi.
  • L’Intelligenza Artificiale permette di identificare in modo molto più veloce e preciso i nei sospetti riducendo sensibilmente i tempi di diagnosi.
  • La pelle viene fotografata tutta insieme, evidenziando i nuovi nevi o quelli modificati rispetto alle precedenti acquisizioni.
  • È ormai accertato che contrariamente a quanto si pensa l’80% dei melanomi non insorge da nevi preesistenti, bensì ex novo su cute sana.

I vantaggi del total body mapping sono molteplici:

  • Riduzione della mortalità
  • Riduzione del numero di interventi inutili
  • Riduzione delle spese per il SSN
  • Riduzione del tempo della visita
  • Riduzione delle liste di attesa

Chi riuscirà a donare 200€ o più per acquistare ATBM MASTER, potrà partecipare ad uno degli screening day appositamente organizzati.

23%
-54 Giorni
Salute e benessere
Festival Dora Nera

 

Il Dora Nera è il primo festival in Italia che non si accontenta di fare cultura: ma che usa il noir come forma di narrazione e comprensione del mondo e le storie come denuncia delle ingiustizie che segnano la contemporaneità

Il Dora Nera è il primo esperimento in Italia di festival che non si vergogna a dirsi schierato. Un festival dal basso, reso possibile grazie al sostegno delle persone innamorate del genere. Non ha padroni, non ha sponsor potenti. Tutti i partner del festival condividono la visione dell’arte come forma di denuncia sociale. È una scelta di libertà.

Dora Nera è progettualità sociale: da due anni porta scrittori e scrittrici nelle scuole di periferia e, all’interno del festival, è nato il primo gruppo di lettura di donne senza dimora (in collaborazione con la Fondazione Gruppo Abele Onlus). Nel 2024 le donne della Casa di Prima Accoglienza di via Pacini stanno tenendo un workshop di fumetto curato da Adam Tempesta.


ANCHE QUEST’ANNO DORA NERA VIVE GRAZIE A TE
SOSTIENICI!

Non esistono donazioni più importanti di altre. Non ci interessano i numeri: quello che contano sono i gesti. Il Dora Nera vuole essere il festival di tutte e tutti, un modo per arrivare alla letteratura senza impedimenti, senza ostacoli. È la ragione per cui, fin dall’inizio, abbiamo deciso di lasciare gratuiti tutti gli eventi in calendario. Se possiamo farlo è proprio grazie al tuo sostegno. 
Siamo un festival popolare e intendiamo rimanerlo a lungo.
Puoi sostenerci con una donazione associata a una delle ricompense o con una donazione libera.

E anche se non lo farai, fa nulla. Il Dora Nera ha le porte aperte anche per te!

 


FACCIAMO LA STORIA…

Il Dora Nera nasce nel 2021 da un’intuizione dello scrittore e sceneggiatore Pasquale Ruju, in collaborazione con Tatjana Giorcelli e Piero Ferrante, rispettivamente presidentessa e vicepresidente dell’associazione Babelica di Torino. 

Si svolge a Torino, nel mese di novembre. Dopo la prima edizione all’Accademia Albertina, dal 2022, location fissa e quanto mai appropriata, è l’Oratorio di San Filippo Neri. 


Il Dora Nera non è solo un festival: è un’autentica invasione noir. Per tre giorni, quelli della nebbia e i primi di freddo umido che entra nelle ossa e le corrode, Torino si riempie di dibattiti, incontri, mostre, presentazioni, spettacoli, proiezioni cinematografiche. Letteratura, cinema, musica e arte si mescolano per provare a raccontare la parte più oscura della società, quella meno consolante.


A ogni edizione, il Dora Nera assegna due premi: uno alla carriera e uno alla migliore opera edita. 

 

PREMI ASSEGNATI

DORA NERA ALLA CARRIERA
2021: Massimo Carlotto
2022: Sandrone Dazieri 
2023: Carlo Lucarelli 

DORA NERA MIGLIORE OPERA EDITA
2022: Gianni Biondillo 
2023: Stefano Cosmo 

 

 

QUEST’ANNO IL DORA NERA LO FAI ANCHE TU!

SOSTIENICI! DONA ORA E SCEGLI LA TUA RICOMPENSA

185%
-10 Giorni
Sconfiggere la povertàIstruzione di qualitàParità di genere
LavoriAmo per l'Autonomia con la "Serra di Piero".

🇮🇹  La nostra storia, il nostro impegno 

(🇬🇧Scroll down for English version)

Aiaba (Associazione Italiana per l'Assistenza ai Bambini Autistici) è un’associazione di genitori che è nata nel 1970. La Casa di Aldo è una Comunità alloggio protetta residenziale aperta il 23 marzo 2023 dopo anni di sacrifici da parte di tutti quei genitori che sentivano l’esigenza di voler creare un posto sicuro per i loro figli che rispondesse ai loro bisogni. Attualmente abbiamo 11 ospiti tutti con diagnosi di autismo.

La nostra finalità è quella di creare un posto che può essere ‘casa’ e che valorizzi le abilità acquisite, che mantenga le loro competenze attraverso le attività quotidiane e che rispondano alle loro specificità individuali.


Il progetto per il quale vi chiediamo supporto è “La Serra di Piero”, in memoria di Piero Perciballi, presidente e genitore che con tenacia ha voluto e lottato per l’apertura della “Casa di Aldo”, e che prematuramente ci ha lasciati poco prima che questa struttura aprisse. Per questo vorremmo dedicare a lui in maniera metaforica questo progetto come forma di rinascita, di ricordo e di cura di tutto quello che ha dato e che ha fatto per noi.

Cosa vogliamo realizzare:

La Serra sarà costruita per la produzione invernale di piante ortaggi e fiori dal seme e successivamente messe a dimora nell’orto con anche in prossimità una casetta per la produzione di piccola falegnameria che fungerà da piccolo laboratorio per la creazione di vasetti o oggettistica di piccolo artigianato da poter rivendere nei mercatini territoriali insieme alle piante e fiori di produzione propria.

Perchè il nostro sogno è importante:

La serra ha un valore importante, per la salute, per i benefici di interazione, di semplicità di compiti, di uscita e di relazione. Le piante inoltre favoriscono la sensorialità, che nell’autismo è un fattore predisponente. Aiutano l’autostima, perché agiscono rapidamente alla cura dell’uomo.

Tutto questo li rende partecipi di un lavoro e protagonisti attivi. Il lavoro nella serra potrà creare congiunzione e relazione con il territorio di Bagno a Ripoli e con la comunità, rendendoci partecipanti attivi del territorio nel quale abitiamo.

 


Per questo vi chiediamo la possibilità di finanziare la totale realizzazione di questo progetto affinché possa servire per fare in modo che i nostri ragazzi abbiano un’esperienza lavorativa, di vita e di autonomia oltre che di relazione, fra loro e anche con il territorio circostante rendendoli attori protagonisti e dando così spazio alle loro singole possibilità.

(Scorri verso il basso per visualizzare le foto)

🇬🇧 ENGLISH VERSION 

Our story and our goals:

Casa di Aldo is a protected residential community which opened on the 23rd March 2023 after years of hard work by parents who wanted to create a safe haven of care for their children that would meet their individual needs. At present there are 11 residents living there with a diagnosis of autism.

We are striving to create an environment that represents ‘home’ to our residents, which further develops the skills they have acquired and maintains the abilities of each individual.

We would like you to support our project called ‘Piero’s Greenhouse’ (La Serra di Piero) in memory of Piero Perciballi, former chairman of AIABA, a parent who worked with great determination to open the Casa di Aldo who died unexpectedly, shortly before the residence was opened. We are dedicating this project to his memory and to everything he gave and did for us.

What we want to achieve:

The greenhouse will be built to produce, from seeds, plants, flowers and vegetables in the winter. These will then be planted in our vegetable garden near the workshop we are currently using for carpentry and DIY. It will become a small laboratory for handicraft where our residents can make small pots and gifts with their plants and flowers to sell in local markets.

Why our dream is so important:

Working in the greenhouse is important for health, it encourages interaction between residents and carers and facilitates the learning of simple tasks. Furthermore, plants improve sensory sensitivities which often affect people with autism. Working with plants improves self esteem and has a positive influence on our general wellbeing.

All this makes our residents active participants and protagonists in their work. The greenhouse will create work and links with local realities and the community in Bagno a Ripoli, enabling us to become active members of our local area.

These are all the reasons why we are asking you to help us finance and complete this project so our residents can experience work and independent lives. It will also encourage interaction between them and the surrounding neighbourhood, promote further development of their individual potential and allow them to be the leading actors of their stage.

 

134%
-17 Giorni
Ridurre le disuguaglianze
Pistoia Visioni - Festival di Fotografia

Pistoia Visioni - Festival di Fotografia è un progetto del Gruppo Fotoamatori Pistoiesi ed è il primo evento di questo tipo nel panorama culturale di Pistoia.

Il progetto dà vita a una manifestazione che propone una visione moderna e contemporanea della Fotografia, unita a un processo culturale che la accompagnerà nel suo sviluppo. Saranno coinvolti autori emergenti, nuovi volti nel panorama nazionale e internazionale, senza rinunciare a un dialogo con fotografi più affermati, seguendo un tema specifico che cambierà in ogni edizione.

La prima edizione si intitola “Legàmi” perché ha l’obiettivo di esplorare il tema dei legàmi, intesi come rapporti, relazioni e nessi, sviluppati da ciascun autore e che caratterizzeranno la mostra da un lato e, per quanto possibile, anche gli eventi propedeutici che fanno parte del festival stesso.

 

Gli eventi di Pistoia Visioni partiranno da giugno 2024 ed includeranno una serie di iniziative legate alla Fotografia, comprendendo conferenze, presentazioni di autori e libri, con inviti rivolti a figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale della Fotografia.

Nel mese di ottobre, presso le Sale Affrescate del Palazzo del Comune, prestigiosa sede della città di Pistoia, si terrà quindi la mostra di Fotografia “Legami”, dove quattro autori emergenti selezionati esporranno i loro progetti fotografici.

In questa sede sarà disponibile il catalogo della mostra con le immagini più rappresentative degli autori in relazione al tema dell’edizione.

Il progetto ha l’obiettivo di creare una manifestazione ricorrente a Pistoia che, grazie alle giuste sinergie e collaborazioni con il Comune di Pistoia e altri enti interessati, possa diventare un punto di riferimento nel campo della Fotografia, e nel tempo, una fonte di attrazione culturale per la città stessa.

 

Aziende e professionisti possono sponsorizzare in altri modi l’iniziativa:

- Sponsorizzazione diretta fatturabile al Gruppo Fotoamatori Pistoiesi
- Art Bonus della Regione Toscana che dà la possibilità di sostenere il “Pistoia Visioni – Festival di Fotografia” beneficiando di un credito d’imposta (IRAP) pari al 40% dell’importo donato, esclusivamente per mezzo di bonifico bancario e secondo le disposizioni specificate su sito artbonus.toscana.it.
L’agevolazione è concessa solo a donazioni di importo minimo pari 1.000 €.
Tutte le info qui:
https://artbonus.toscana.it/web/artbonus/tutti-i-progetti/-/projects/pistoia-visioni-festival-di-fotografia

 

Maggiori informazioni su www.pistoiavisioni.it

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-22 Giorni
LanaterapiAmo insieme ai pazienti

La Lanaterapia 
Con il termine lanaterapia si riconosce il valore della pratica di lavorare a maglia, attività dai numerosi benefici: aiuta a recuperare la calma in una situazione di stress o ansia, grazie all’aumento delle endorfine che donano una sensazione di benessere. Quando si lavora a maglia o all’uncinetto il flusso dei pensieri si interrompe: smettiamo di immaginare, recriminare, rimuginare, calcolare. Entriamo in uno stato di profondo rilassamento psicofisico, simile alla meditazione.
Il lavoro a maglia rappresenta uno strumento efficace per sostenere l’empowerment dei pazienti oncologici.
Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, aiuta a percepire meno il dolore, agevola i processi di socializzazione e migliora l’autostima perché implica un obiettivo e il suo raggiungimento. L’incremento di attenzione è importantissimo per chi sta vivendo un percorso di cura, in quanto consente di comprendere meglio la propria malattia e le misure da prendere per superarla e raggiungere la guarigione. 

La Lanaterapia negli ospedali
Il progetto nasce dall’esigenza di aiutare i pazienti oncologici a recuperare il proprio equilibrio psico-fisico durante le lunghe attese per la visita, la diagnosi, la cura, attraverso la pratica della LANATERAPIA (obiettivo della missione statutaria di Gomitolorosa) e dalla necessità emersa dal confronto con numerosi medici di una sempre maggiore umanizzazione del percorso di cura del malato oncologico. 

L'Associazione Gomitolorosa ha voluto rispondere a questa esigenza con l’ideazione del KIT PERSONALE PER PRATICARE LA LANATERAPIA: un astuccio di plastica igienizzabile, personale, contenente tutto l’occorrente per praticare il lavoro a maglia, gomitolo, uncinetto e un video tutorial con QR Code facile da seguire e che sostituisce anche la presenza del supporto delle volontarie, laddove l’accesso alla struttura non sia particolarmente semplice. I pazienti potranno così godere dei benefici della Lanaterapia e dare anche una finalità solidale al loro percorso benessere: gli esagoni realizzati in 15 diversi colori saranno infatti cuciti tra loro per formare colorate copertine e scalda-gambe che saranno poi donati allo stesso Ospedale.

L'obiettivo della raccolta fondi
Con questa raccolta fondi, Gomitolorosa vuole raggiungere 5 nuovi centri di cura in cui poter avviare il progetto di Lanaterapia a supporto di pazienti oncologici: 1.000 KIT PERSONALI DI LANATERAPIA saranno distribuiti per aiutare oltre 1.000 persone, presenti nelle aree di chemioterapia di 5 nuovi Ospedali in tutta Italia:

  • Azienda Socio Sanitaria Territoriale SETTE LAGHI (Varese)
  • AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI SIRACUSA
  • Azienda Socio Sanitaria Territoriale VALLE OLONA (Busto Arsizio)
  • PRESIDIO OSPEDALIERO CORIGLIANO (Cosenza)
  • OSPEDALE MULTIMEDICA CASTELLANZA (Varese)

L'associazione Gomitolorosa
Gomitolorosa è la principale Associazione in Italia impegnata nel recupero e nella lavorazione della lana autoctona in sovrapproduzione (considerata un rifiuto speciale), per favorire un maggiore benessere mentale e fisico generato dal lavoro a maglia, per una nuova attenzione all’ambiente e per una ritrovata solidarietà sociale. Lo fa proponendo un virtuoso modello di economia circolare che trasforma un prodotto da rifiuto speciale a risorsa solidale, passando attraverso solidarietà, benessere, creatività, confronto e condivisione.

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-24 Giorni
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