La storia
Eitan è il bambino di 5 anni unico sopravvissuto al tragico incidente della funivia Stresa-Mottarone in cui hanno perso la vita 14 persone.
Il piccolo, come dicono i medici “salvo grazie all’abbraccio del padre”, si trova adesso ricoverato in prognosi riservata all’ ospedale infantile Regina Margherita di Torino dove è arrivato in condizioni disperate.
Nell’incidente – avvenuto in quella che doveva essere una piacevole e spensierata domenica di maggio - hanno perso la vita i suoi giovani genitori, Amit e Tal, il fratellino Tom di due anni e i nonni, arrivati pochi giorni fa dall’Israele per una breve vacanza.
Il bambino - di origini israeliane - risiedeva a Pavia con i genitori: una tragedia che ha segnato tutta Italia e in particolare le comunità ebraiche italiane che, appresa la notizia, si sono unite per lanciare questa raccolta fondi e garantire un futuro al piccolo rimasto solo.
L'impegno di Eppela
Eppela, nell’ambito del suo impegno per ospitare sulla piattaforma e promuovere raccolte fondi di progetti di grande valore umanitario e civico, ospiterà l’iniziativa "AIUTIAMO IL PICCOLO EITAN" che sarà gestita con la modalità "Raccogli tutto" cioè quella modalità di raccolta che la Piattaforma Eppela riserva ai soli progetti ad elevato impatto umanitario, secondo la quale il progettista riceve la somma raccolta indipendentemente dal traguardo fissato.
Chi c'è dietro al progetto
La piattaforma Eppela e le Comunità ebraiche italiane per garantire al piccolo un fondo di supporto
Grazie di cuore
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La storia
Eitan è il bambino di 5 anni unico sopravvissuto al tragico incidente della funivia Stresa-Mottarone in cui hanno perso la vita 14 persone.
Il piccolo, come dicono i medici “salvo grazie all’abbraccio del padre”, si trova adesso ricoverato in prognosi riservata all’ ospedale infantile Regina Margherita di Torino dove è arrivato in condizioni disperate.
Nell’incidente – avvenuto in quella che doveva essere una piacevole e spensierata domenica di maggio - hanno perso la vita i suoi giovani genitori, Amit e Tal, il fratellino Tom di due anni e i nonni, arrivati pochi giorni fa dall’Israele per una breve vacanza.
Il bambino - di origini israeliane - risiedeva a Pavia con i genitori: una tragedia che ha segnato tutta Italia e in particolare le comunità ebraiche italiane che, appresa la notizia, si sono unite per lanciare questa raccolta fondi e garantire un futuro al piccolo rimasto solo.
L'impegno di Eppela
Eppela, nell’ambito del suo impegno per ospitare sulla piattaforma e promuovere raccolte fondi di progetti di grande valore umanitario e civico, ospiterà l’iniziativa "AIUTIAMO IL PICCOLO EITAN" che sarà gestita con la modalità "Raccogli tutto" cioè quella modalità di raccolta che la Piattaforma Eppela riserva ai soli progetti ad elevato impatto umanitario, secondo la quale il progettista riceve la somma raccolta indipendentemente dal traguardo fissato.
Chi c'è dietro al progetto
La piattaforma Eppela e le Comunità ebraiche italiane per garantire al piccolo un fondo di supporto
Il Calendario Le Sex en Rose - giunto alla quarta edizione - nasce con l’obiettivo di espandere la narrazione della sessualità umana e supportare entità e associazioni che lavorano attivamente sul territorio per contribuire alla consapevolezza e alla libertà di tutte le identità e tutti i corpi.
Il Calendario Le Sex en Rose 2024 - Uncensored - vuole costruire un immaginario erotico queer, pieno, sporco, luminoso, disordinato, camionaro, urbano, naturalistico, affollato, solitario, freddo, umido e a volte appiccicoso. Uno che rappresenti gli animali umani nella loro interezza, con e senza vestiti, con e senza maschere.
Tutti i ricavi - al netto dei costi di realizzazione, spedizione, gestione della campagna - saranno donati al Santuario Capra Libera Tutti perché come Le Sex en Rose crediamo nell’urgenza di liberare di tutti i corpi animali - quelli umani e quelli non umani.
La donazione servirà al mantenimento della famiglia di animali "Pierporco e gli altri maiali".
Il calendario contiene 28 scatti fotografici inediti realizzati da Ivano Messinese & Aldo Giarelli e per ogni mese sono indicate le date importanti per la comunità sex positive e LGBTQIA+.
🔴 Il contenuto di questo calendario è un’interpretazione artistica di materiale sessualmente esplicito.
Il calendario è stampato in formato A4 orizzontale (29,7 x 21 cm), rilegato con spirale, e ha un foro per essere appeso al muro.
I calendari possono essere ritirati a mano su Torino (presso la Libreria Libra) a zero costi di spedizione oppure ricevuti a casa.
🫴 RITIRO A MANO SU TORINO: i calendari saranno disponibili per il ritiro a partire dal 9 dicembre 2023.
📦 SPEDIZIONE: i calendari saranno spediti tramite corriere espresso a partire dall'11 dicembre 2023. (Spediamo solo in Italia)
💌 Se vuoi ricevere più di 5 copie del calendario: inviaci un'e-mail all'indirizzo unicorn@lesexenrose.com.
Dona ora per aprire CASA LUCY SALANI, la prima casa rifugio arcobaleno della città metropolitana di Bologna!
Casa Lucy Salani, dedicata all'unica donna transgender italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, sarà una casa di accoglienza temporanea e di protezione per persone LGBT+, in particolare donne transgender in precarietà e fuoriuscitɜ da situazioni di violenza. Il Comune di San Lazzaro di Savena ha messo a disposizione una casa ma ora abbiamo bisogno di te per renderla operativa!
La casa di Lucy può diventare un posto stupendo, tu sei dispostɜ a dare una mano?
COSA FAREMO GRAZIE AL TUO AIUTO
PRIMO OBIETTIVO → RIFUGIO: 15.000 EURO
• Alimentari e beni di prima necessità per 18mesi (prodotti per l’igiene personale e per il corpo, indumenti, asciugamani, lenzuola e coperte, dispensa, eventuali medicamenti e farmaci).
• tutti gli oggetti di arredo, in particolare gli elettrodomestici, insieme a una postazione PC, materiale di cartoleria e prodotti per le pulizie.
• tutte le utenze di acqua, luce, gas, internet, le polizze assicurative e tutti i costi indiretti per 18mesi.
SECONDO OBIETTIVO → LAVORO E BENESSERE: 30.000 EURO
• presa in carico per orientamento finalizzato all’inserimento lavorativo, con operatrici qualificate nel supporto attivo alla ricerca del lavoro.
• presa in carico endocrinologica per il percorso di affermazione di genere e counseling psicologico.
• una educatrice per la mediazione culturale.
• consulenza legale antidiscriminazione.
• visite specialistiche, ricariche telefoniche, abbonamento per il trasporto pubblico locale.
• tutte le attività di coordinamento e assistenziali per l’accompagnamento presso i servizi territoriali.
TERZO OBIETTIVO → FUTURO: 40.000 EURO
• coprire il costo di azioni di project managing che ci aiutino durante questi 18mesi a costruire progettualità e partnership per finanziamenti stabili e per garantire una sostenibilità futura a Casa Lucy Salani, anche oltre la raccolta fondi e l’autofinanziamento.
• prevedere un piccolo pocket money settimanale di qualche decina di euro che consenta all3 ragazz3 di vivere.
anche occasioni ricreative, incoraggiando l’indipendenza e il livello di autonomia anche nel creare una nuova rete di relazioni sociali.
• saremo inoltre in grado di coprire i costi di azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e di pulizia periodica dell’alloggio.
ATTIVATI ORA, IL TUO SOSTEGNO PUO’ FARE LA DIFFERENZA!
Il progetto mira a creare un posto sicuro per la protezione di vittime di omolesbobitransfobia e persone discriminate o a rischio di violenza per motivi connessi all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Persone LGBT+ migranti, vittime di discriminazioni o violenza, persone vulnerabili senza dimora, giovani maggiorenni rifiutatɜ dalle famiglie: la casa di Lucy accoglie tuttɜ.
La struttura sarà in grado di accogliere fino a 2 ospiti per un periodo di permanenza di massimo 6 mesi, potenzialmente rinnovabile. La permanenza è completamente gratuita.
La Casa Lucy Salani ha già una rete di supporto tra i servizi del Comune di San Lazzaro di Savena che permetteranno allɜ ospiti di costruirsi un percorso di vita adatto ai loro desideri: dal dormire, al mangiare fino al supporto psicologico e alla ricerca attiva del lavoro.
Sostienici con una donazione libera, dona per casa Lucy ora!
Se preferisci donare con un bonifico, puoi!
Gruppo Trans Aps
IT62B0707202413000000733160
Causale: Casa Lucy Salani
Sei una fondazione o un ente filantropico e vuoi aiutarci in questa grande sfida? Contattaci a direzione@lucysalani.it
Ci presentiamo
Ciao a tutti, siamo il team dell’Associazione UDI Bologna. UDI sta per Unione Donne in Italia, siamo un’associazione autonoma di promozione politica, sociale e culturale, senza fini di lucro. Da anni siamo un punto di riferimento per le donne di ogni ceto e cultura. Costantemente in comunicazione con UDI Nazionale, siamo attive grazie all’apporto dei gruppi UDI organizzati nell’area metropolitana bolognese.
Ci occupiamo di conservazione e valorizzazione della memoria storica delle donne, che sono una ricchezza collettiva da conservare e mantenere in vita; una memoria che è legata al nostro territorio, alla comunità, e di cui l’Archivio storico UDI Bologna dà ampia testimonianza.
Difendiamo i diritti di tutte le donne con il progetto “Sportello Donna e Famiglia” avviato anni fa grazie al sostegno dell’amministrazione provinciale, con lo scopo di informare e fornire consulenza legale specializzata in 33 comuni dell’area metropolitana.
Offriamo il contributo in tutti i contesti cittadini e nazionali laddove è necessario difendere e rafforzare il concetto di autodeterminazione della donna.
Promuoviamo, insieme ad altre associazioni della città, un’educazione di genere e il riconoscimento delle differenze, organizziamo progetti nelle scuole primarie e secondarie dell’area metropolitana di Bologna e non solo.
Siamo partner del Comune di Bologna in progetti di sensibilizzazione e contrasto alla violenza, aventi lo scopo di implementare la rete di azione di interventi pubblici e privati.
Siamo sempre in prima linea ma per dare l’opportunità a tante donne di intraprendere un percorso di autonomia, consapevolezza e per riprendersi la propria vita con l’aiuto di tante donne per lo più volontarie.
Il progetto “La Balanzona, dalle donne per le donne”
Da tempo di facciamo una domanda: può l’amore per il cibo salvare una vita? Può una delle tradizioni più antiche di Bologna, ovvero la pasta fresca, dare un aiuto concreto?
Da questa semplice domanda è nata un’idea che è poi diventata un progetto: La Balanzona.
In collaborazione Le Cesarine, noi di UDI abbiamo ideato un formato di pasta speciale, ispirato al tipico Balanzone bolognese (un piatto di pasta fresca con spinaci e mortadella, condito con burro e salvia), la Balanzona appunto. Si tratta di un grande raviolo, rosa, fatto di pasta fresca alle barbabietole rosse.
Attraverso la cura delle sapienti mani delle bravissime sfogline, vogliamo dare vita a laboratori di pasta fresca dedicati alle donne vittime di violenza che frequentano i Centri Antiviolenza e i 2 gruppi di auto-mutuo-aiuto gestiti da noi, per raccontarsi storie di vita, di rinascita, per imparare un mestiere antico, quello dell’arte della pasta fresca, stringendosi le mani guardando al futuro.
L’obiettivo finale sarà quello di sensibilizzare il tessuto sociale valorizzando, da un lato, il lavoro delle donne e dall’altro il pasto come momento di convivialità, auspicando un confronto attraverso il cibo.
Le Cesarine, avendo aderito al progetto, avranno anche il ruolo di promotrici della Balanzona oltre all’organizzazione dei corsi per la produzione dei ravioli.
Ha aderito al progetto il Consorzio Italiano Tutela della Mortadella:
e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bologna:
La campagna di crowdfunding
L’obiettivo di questa campagna di crowdfunding è quello di raccogliere i fondi necessari per l’organizzazione di 10 corsi di pasta fresca per la produzione della Balanzona della durata di 6 ore totali ciascuno.
I corsi si terranno presso le sedi de Le Cesarine aderenti al progetto nell’area di Bologna e città limitrofi.
Grazie al sapore genuino della Balanzona, insieme potremo trasmettere un messaggio semplice e potente: donne non siete sole!