Nell'autunno 2016 due cacciatori notano zanne di elefante affiorare dalla terra, ai piedi di una balza in località Tasso - Terranuova Bracciolini (Ar).
Sono i resti
di un Mammuthus meridionalis, una specie di elefante che abitava il Valdarno superiore quando l'ambiente era simile alla savana africana attuale. La scoperta merita uno scavo e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo prepara il terreno, coinvolgendo il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze e il Museo Paleontologico di Montevarchi.
A fine maggio 2017 inizia lo scavo paleontologico, a cui collaborano paleontologi, archeologi, geologi, restauratori e fotografi: un lavoro di gruppo affiatato e coraggioso, che sfida il clima estivo proprio da savana!
Dopo due mesi di scavo vengono alla luce un cranio, con le sue zanne, e un'ulna di elefante, insieme a frammenti di denti di equidi e una scapola di un cervide: tutti resti di circa poco più di 1.6 milioni di anni.
A settembre 2017 il fossile viene trasferito in un laboratorio di restauro appositamente allestito a San Giovanni Valdarno, dove iniziano i lavori di ripulitura. Il laboratorio è meta di visite guidate da parte di gruppi di visitatori e scolaresche. In poco tempo, oltre mille ospiti visitano il laboratorio e dimostrano curiosità ed interesse per il nuovi reperto.
Finalmente a luglio 2018, con operazioni delicate e molto impegnative, il fossile viene trasferito nel Museo Paleontologico di Montevarchi; lì prosegue il restauro a porte aperte e si organizzano occasioni per coinvolgere il pubblico anche nelle fasi di progettazione dell'allestimento.
La progettazione partecipata ha coinvolto e coinvolgerà pubblici diversi: tutti sono chiamati a proporre idee e suggerimenti.
Adesso, quindi, si pensa all'allestimento e c'è bisogno anche della tua partecipazione e del tuo aiuto.
Il tuo contributo sarà fondamentale per esporre il nuovo fossile in modo innovativo ed efficace: sarà il frutto di un viaggio compiuto insieme a tanti e cui avrai partecipato anche tu!
Le risorse serviranno per allestire il fossile nel museo
L'Accademia Valdarnese del Poggio, proprietaria del Museo Paleontologico di Montevarchi, vive da oltre duecento anni grazie al volontariato e alla passione di chi ha a cuore lo sviluppo culturale del territorio.
Nonostante questo, o forse proprio per questo, ha deciso di gettare il cuore oltre l'ostacolo e investire le risorse che NON aveva nel recupero e nel restauro del nuovo reperto fossile.
Sforzo e convinzione hanno portato il Museo in molte piazze del territorio per reperire risorse e avviare nuove relazioni con i cittadini, invitando anche a votare per il nomignolo da dare al nostro nuovo antico 'amico'. E intorno all'elefante è nata una vera rete di sostenitori.
Adesso siamo all'ultimo step di questo percorso: mancano le risorse per esporre il fossile nelle sale del Museo.
Il reperto sarà sistemato anche grazie ai suggerimenti che verranno offerti da tutti, attraverso incontri di ascolto e comprensione delle aspettative. È difficile quindi sapere, già da ora, quale sarà la sistemazione ultima del reperto.
Avremo bisogno di realizzare supporti, pannelli, installazioni video, materiali a stampa, avvalendosi anche di nuove soluzioni tecnologiche. Per questi contiamo sulle risorse provenienti dalla campagna di crowdfunding.
Il Museo Paleontologico, mette generosamente in campo tutte le sue energie e le sue risorse, certo di poter contare sulla generosità, sulla sensibilità e sul senso di responsabilità che ha visto nascere intorno a un elefante che, in fin dei conti, ha atteso questo aiuto per oltre 1.5 milioni di anni.
Il Museo Paleontologico dell'Accademia Valdarnese del Poggio
Il Museo Paleontologico di Montevarchi appartiene all'Accademia Valdarnese del Poggio, istituzione culturale nata a Figline Valdarno nel 1805 con lo scopo di contribuire alla crescita culturale economica e sociale del territorio.
Il Museo è uno dei più antichi di Italia e ha aperto le porte al pubblico nel 1829; da allora ricerca, conserva e valorizza fossili rinvenuti in Valdarno superiore, bacino fossilifero di straordinaria importanza internazionale e conosciuto fin dal Rinascimento. Note a tutti sono infatti le Balze, celebri sfondo della Gioconda di Leonardo.
Il suo legame con il territorio è quindi, da sempre, molto forte.
L'altro valore che lo caratterizza è la partecipazione. L'istituzione, ente morale dal 1874, si basa prevalentemente sul volontariato, sia altamente qualificato che non, da parte di chi ha a cuore il proprio patrimonio culturale. La partecipazione è possibile in vari aspetti della vita istituzionale, da quelli progettuali a quelli gestionali.
Dal 2014 l'istituzione ha riaperto al pubblico con un allestimento più ampio, moderno e in costante divenire. Ha rafforzato il legame con le scuole, gli enti locali, le imprese, il mondo associativo, ha ripreso la ricerca e sta investendo nello sviluppo del suo ruolo sociale. Oltre che gli adulti, addirittura si associano al Museo anche i bambini.
Oggi il volontariato vive in equilibrio con la professionalità, necessaria per garantire elevati standard di qualità dei servizi e della gestione del patrimonio.
Ecco perché è venuto facile e naturale pensare a calare l'elefante tra la collettività, permettendone la conoscenza e l'avvicinamento a più persone possibile.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! Un milione e seicentomila GRAZIE!
La campagna si è conclusa con un bel 105%, quindi oltre ogni aspettativa!
Ci sentiremo presto per le meritate ricompense...oggi intanto condividiamo insieme questo straordinario traguardo, frutto e testimonianza di una grandiosa comunità di persone che hanno a cuore la storia e il patrimonio culturale della nostra terra.
IL FUTURO SI FA IN TANTI!
A presto..
Leggi tutto
09 November 2018
Manca poco .. e vai su RAI3!
Mancano8 giorni e siamo a quota 84%; ancora un piccolo sforzo ed è fatta!
Ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamo ancora bisogno del vostro preziosissimo sostegno. E' importante continuare a diffondere l'informazione, tramite il passaparola, la condivisione sui social, e in ogni modo (anche il più creativo) in cui è possibile raccontare la storia del nostro elefante e invitare anime solidali al sostegno.
Intanto, siamo felici di anticiparvi che sabato 10 novembre alle ore 11 la rubrica del TG3 Bell'Italia ospiterà un servizio dedicato al Museo Paleontologico e al ritrovamento del Mammuthus meridionalis.
La lista dei donatori si è ampliata e vogliamo continuare a ringraziarvi uno ad uno:
Giulia Lachi, Birragratis, Il mondo di ciska, Jessica Antonielli, raffaele.lepore, Bea13, cuni.ploner, Massimo sottani, Adasalvi, msvit, Benedetta Balsimelli, patrizia.pernter, Sgamba, checcopapa, MatteoLario, giacom01937, Lorenzotanzini, luigina, Glbenci, Antonio C., Claudio Rosati, Giadavieri, Tartaruga, Donatella Consorti, AlexBlasets, CVC, nervinfranti, patriziasavelli, Erica.capanni, Andrea Nannelli, ferdilli, Manila Soffici, giuliabuselli, simo102000, Aromei, Simonetta Felloni, Tommy012, LiLo, pa@la, Alessandra Ferrati, LeoSavelli e Elena Facchino..
A TUTTI VOI UN GRAZIE GRANDE QUANTO UN MAMMUTHUS MERIDIONALIS. E, CREDETE, LO ERA PARECCHIO!!
21 October 2018
Siamo al 50%!
A 22 giorni dall'inizio della campagna (ne mancano 18), siamo esattamente al 52% della somma totale da raggiungere: solo 1430€ ci separano dal nostro obiettivo e non abbiamo nessuna intenzione di mollare!
Siamo infatti riusciti a metterci in contatto con niente di meno della Rai, e sabato 20 ottobre una troupe è venuta ad intervistarci: la nostra storia raggiungerà l'Italia intera e con un po' di fortuna tanti altri potenziali donatori, sensibili e impegnati come voi, verranno a conoscenza del progetto SOS Mammuthus. Non appena verremo messi al corrente della messa in onda del servizio ve lo faremo sapere!
Ma nel mentre che aspettiamo di passare in Rai, un altro importante evento ci aspetta: il 24, 25 e 26 ottobre saremo presenti al XVIII Congresso nazionale ANMS (Associazione Nazionale dei Musei Scientifici) con la direttice del Museo Paleontologico Elena Facchino, la quale porterà all'attenzione di specialisti e professionisti del settore culturale e scientifico tutto il progetto e la campagna di crowdfunding. Per noi sarà la seconda vetrina nazionale alla quale ci affacceremo nel giro di una settimana, lanciando il nostro appello ma anche condividendo la nostra esperienza per ispirare altre istituzioni e realtà che si trovano ad affrontare sfide apparentemente impossibili (proprio come la nostra), e per farci ispirare a nostra volta, raccogliendo suggerimenti e spunti per migliorare sempre di più e continuare a fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile.
Siamo ottimisti, siamo fiduciosi e carichi, ma se lo siamo è grazie al supporto di tutti voi, i nostri donatori che sentiamo di ringraziare uno ad uno:
Giulia Lachi, Birragratis, Il mondo di ciska, Jessica Antonielli, raffaele.lepore, Bea13, cuni.ploner, Massimo sottani, Adasalvi, msvit, Benedetta Balsimelli, patrizia.pernter, Sgamba, checcopapa, MatteoLario, giacom01937, Lorenzotanzini, luigina, Glbenci, Antonio C., Claudio Rosati, Giadavieri, Tartaruga, Donatella Consorti, AlexBlasets, CVC, nervinfranti, patriziasavelli, Erica.capanni, Andrea Nannelli, ferdilli, Manila Soffici, giuliabuselli, simo102000, Aromei, Simonetta Felloni, Tommy012, LiLo, pa@la, Alessandra Ferrati, LeoSavelli e Elena Facchino... a tutti voi GRAZIE DI CUORE!!!
Parlate di noi con i vostri amici, colleghi, parenti e insieme raggiungeremo l'obiettivo!
Nell'autunno 2016 due cacciatori notano zanne di elefante affiorare dalla terra, ai piedi di una balza in località Tasso - Terranuova Bracciolini (Ar).
Sono i resti
di un Mammuthus meridionalis, una specie di elefante che abitava il Valdarno superiore quando l'ambiente era simile alla savana africana attuale. La scoperta merita uno scavo e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo prepara il terreno, coinvolgendo il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze e il Museo Paleontologico di Montevarchi.
A fine maggio 2017 inizia lo scavo paleontologico, a cui collaborano paleontologi, archeologi, geologi, restauratori e fotografi: un lavoro di gruppo affiatato e coraggioso, che sfida il clima estivo proprio da savana!
Dopo due mesi di scavo vengono alla luce un cranio, con le sue zanne, e un'ulna di elefante, insieme a frammenti di denti di equidi e una scapola di un cervide: tutti resti di circa poco più di 1.6 milioni di anni.
A settembre 2017 il fossile viene trasferito in un laboratorio di restauro appositamente allestito a San Giovanni Valdarno, dove iniziano i lavori di ripulitura. Il laboratorio è meta di visite guidate da parte di gruppi di visitatori e scolaresche. In poco tempo, oltre mille ospiti visitano il laboratorio e dimostrano curiosità ed interesse per il nuovi reperto.
Finalmente a luglio 2018, con operazioni delicate e molto impegnative, il fossile viene trasferito nel Museo Paleontologico di Montevarchi; lì prosegue il restauro a porte aperte e si organizzano occasioni per coinvolgere il pubblico anche nelle fasi di progettazione dell'allestimento.
La progettazione partecipata ha coinvolto e coinvolgerà pubblici diversi: tutti sono chiamati a proporre idee e suggerimenti.
Adesso, quindi, si pensa all'allestimento e c'è bisogno anche della tua partecipazione e del tuo aiuto.
Il tuo contributo sarà fondamentale per esporre il nuovo fossile in modo innovativo ed efficace: sarà il frutto di un viaggio compiuto insieme a tanti e cui avrai partecipato anche tu!
Le risorse serviranno per allestire il fossile nel museo
L'Accademia Valdarnese del Poggio, proprietaria del Museo Paleontologico di Montevarchi, vive da oltre duecento anni grazie al volontariato e alla passione di chi ha a cuore lo sviluppo culturale del territorio.
Nonostante questo, o forse proprio per questo, ha deciso di gettare il cuore oltre l'ostacolo e investire le risorse che NON aveva nel recupero e nel restauro del nuovo reperto fossile.
Sforzo e convinzione hanno portato il Museo in molte piazze del territorio per reperire risorse e avviare nuove relazioni con i cittadini, invitando anche a votare per il nomignolo da dare al nostro nuovo antico 'amico'. E intorno all'elefante è nata una vera rete di sostenitori.
Adesso siamo all'ultimo step di questo percorso: mancano le risorse per esporre il fossile nelle sale del Museo.
Il reperto sarà sistemato anche grazie ai suggerimenti che verranno offerti da tutti, attraverso incontri di ascolto e comprensione delle aspettative. È difficile quindi sapere, già da ora, quale sarà la sistemazione ultima del reperto.
Avremo bisogno di realizzare supporti, pannelli, installazioni video, materiali a stampa, avvalendosi anche di nuove soluzioni tecnologiche. Per questi contiamo sulle risorse provenienti dalla campagna di crowdfunding.
Il Museo Paleontologico, mette generosamente in campo tutte le sue energie e le sue risorse, certo di poter contare sulla generosità, sulla sensibilità e sul senso di responsabilità che ha visto nascere intorno a un elefante che, in fin dei conti, ha atteso questo aiuto per oltre 1.5 milioni di anni.
Il Museo Paleontologico dell'Accademia Valdarnese del Poggio
Il Museo Paleontologico di Montevarchi appartiene all'Accademia Valdarnese del Poggio, istituzione culturale nata a Figline Valdarno nel 1805 con lo scopo di contribuire alla crescita culturale economica e sociale del territorio.
Il Museo è uno dei più antichi di Italia e ha aperto le porte al pubblico nel 1829; da allora ricerca, conserva e valorizza fossili rinvenuti in Valdarno superiore, bacino fossilifero di straordinaria importanza internazionale e conosciuto fin dal Rinascimento. Note a tutti sono infatti le Balze, celebri sfondo della Gioconda di Leonardo.
Il suo legame con il territorio è quindi, da sempre, molto forte.
L'altro valore che lo caratterizza è la partecipazione. L'istituzione, ente morale dal 1874, si basa prevalentemente sul volontariato, sia altamente qualificato che non, da parte di chi ha a cuore il proprio patrimonio culturale. La partecipazione è possibile in vari aspetti della vita istituzionale, da quelli progettuali a quelli gestionali.
Dal 2014 l'istituzione ha riaperto al pubblico con un allestimento più ampio, moderno e in costante divenire. Ha rafforzato il legame con le scuole, gli enti locali, le imprese, il mondo associativo, ha ripreso la ricerca e sta investendo nello sviluppo del suo ruolo sociale. Oltre che gli adulti, addirittura si associano al Museo anche i bambini.
Oggi il volontariato vive in equilibrio con la professionalità, necessaria per garantire elevati standard di qualità dei servizi e della gestione del patrimonio.
Ecco perché è venuto facile e naturale pensare a calare l'elefante tra la collettività, permettendone la conoscenza e l'avvicinamento a più persone possibile.
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5€ o più
Possibilità di partecipare alla scelta del nome dell'elefante
Speciale ringraziamento pubblico sulla pagina web del Museo dedicata al progetto
10€ o più
Possibilità di partecipare alla scelta del nome dell'elefante
Diritto a un ingresso gratuito al Museo
Speciale ringraziamento pubblico sulla pagina web del Museo dedicata al progetto
20€ o più
Possibilità di partecipare alla scelta del nome dell'elefante
3 stampe dell'Erbario egiziano Jacob Corinaldi' del 1831 (da ritirare in sede)
Diritto a un ingresso gratuito al Museo
Speciale ringraziamento pubblico sulla pagina web del Museo dedicata al progetto
35€ o più
Possibilità di partecipare alla scelta del nome dell'elefante
3 stampe dell'Erbario egiziano Jacob Corinaldi' del 1831 (da ritirare in sede)
Tazza del museo (da ritirare in sede)
Diritto a un ingresso gratuito al Museo
Speciale ringraziamento pubblico sulla pagina web del Museo dedicata al progetto
50€ o più
Possibilità di partecipare alla scelta del nome dell'elefante
Diritto a un ingresso gratuito al Museo
Inserimento del nome nella targa dei donatori, in corrispondenza dell'elefante allestito
Speciale ringraziamento pubblico sulla pagina web del Museo dedicata al progetto
100€ o più
Possibilità di partecipare alla scelta del nome dell'elefante
3 stampe dell'Erbario egiziano Jacob Corinaldi' del 1831
Pubblicazione 'Il magazzino della memoria'
Diritto a un ingresso gratuito per tutta la famiglia al Museo
Inserimento del nome nella targa dei donatori, in corrispondenza dell'elefante allestito
Speciale ringraziamento pubblico sulla pagina web del Museo dedicata al progetto
200€ o più
Possibilità di partecipare alla scelta del nome dell'elefante
Foulard d'artista ispirati a Montevarchi
Pubblicazione 'Il magazzino della memoria'
Diritto a un ingresso gratuito per tutta la famiglia al Museo
Inserimento del nome nella targa dei donatori, in corrispondenza dell'elefante allestito
Speciale ringraziamento pubblico sulla pagina web del Museo dedicata al progetto
Obiettivi:
Aggiornamenti (3)
19 November 2018
CE L'ABBIAMO FATTA!
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! Un milione e seicentomila GRAZIE!
La campagna si è conclusa con un bel 105%, quindi oltre ogni aspettativa!
Ci sentiremo presto per le meritate ricompense...oggi intanto condividiamo insieme questo straordinario traguardo, frutto e testimonianza di una grandiosa comunità di persone che hanno a cuore la storia e il patrimonio culturale della nostra terra.
IL FUTURO SI FA IN TANTI!
A presto..
09 November 2018
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Mancano8 giorni e siamo a quota 84%; ancora un piccolo sforzo ed è fatta!
Ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamo ancora bisogno del vostro preziosissimo sostegno. E' importante continuare a diffondere l'informazione, tramite il passaparola, la condivisione sui social, e in ogni modo (anche il più creativo) in cui è possibile raccontare la storia del nostro elefante e invitare anime solidali al sostegno.
Intanto, siamo felici di anticiparvi che sabato 10 novembre alle ore 11 la rubrica del TG3 Bell'Italia ospiterà un servizio dedicato al Museo Paleontologico e al ritrovamento del Mammuthus meridionalis.
La lista dei donatori si è ampliata e vogliamo continuare a ringraziarvi uno ad uno:
Giulia Lachi, Birragratis, Il mondo di ciska, Jessica Antonielli, raffaele.lepore, Bea13, cuni.ploner, Massimo sottani, Adasalvi, msvit, Benedetta Balsimelli, patrizia.pernter, Sgamba, checcopapa, MatteoLario, giacom01937, Lorenzotanzini, luigina, Glbenci, Antonio C., Claudio Rosati, Giadavieri, Tartaruga, Donatella Consorti, AlexBlasets, CVC, nervinfranti, patriziasavelli, Erica.capanni, Andrea Nannelli, ferdilli, Manila Soffici, giuliabuselli, simo102000, Aromei, Simonetta Felloni, Tommy012, LiLo, pa@la, Alessandra Ferrati, LeoSavelli e Elena Facchino..
A TUTTI VOI UN GRAZIE GRANDE QUANTO UN MAMMUTHUS MERIDIONALIS. E, CREDETE, LO ERA PARECCHIO!!
21 October 2018
Siamo al 50%!
A 22 giorni dall'inizio della campagna (ne mancano 18), siamo esattamente al 52% della somma totale da raggiungere: solo 1430€ ci separano dal nostro obiettivo e non abbiamo nessuna intenzione di mollare!
Siamo infatti riusciti a metterci in contatto con niente di meno della Rai, e sabato 20 ottobre una troupe è venuta ad intervistarci: la nostra storia raggiungerà l'Italia intera e con un po' di fortuna tanti altri potenziali donatori, sensibili e impegnati come voi, verranno a conoscenza del progetto SOS Mammuthus. Non appena verremo messi al corrente della messa in onda del servizio ve lo faremo sapere!
Ma nel mentre che aspettiamo di passare in Rai, un altro importante evento ci aspetta: il 24, 25 e 26 ottobre saremo presenti al XVIII Congresso nazionale ANMS (Associazione Nazionale dei Musei Scientifici) con la direttice del Museo Paleontologico Elena Facchino, la quale porterà all'attenzione di specialisti e professionisti del settore culturale e scientifico tutto il progetto e la campagna di crowdfunding. Per noi sarà la seconda vetrina nazionale alla quale ci affacceremo nel giro di una settimana, lanciando il nostro appello ma anche condividendo la nostra esperienza per ispirare altre istituzioni e realtà che si trovano ad affrontare sfide apparentemente impossibili (proprio come la nostra), e per farci ispirare a nostra volta, raccogliendo suggerimenti e spunti per migliorare sempre di più e continuare a fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile.
Siamo ottimisti, siamo fiduciosi e carichi, ma se lo siamo è grazie al supporto di tutti voi, i nostri donatori che sentiamo di ringraziare uno ad uno:
Giulia Lachi, Birragratis, Il mondo di ciska, Jessica Antonielli, raffaele.lepore, Bea13, cuni.ploner, Massimo sottani, Adasalvi, msvit, Benedetta Balsimelli, patrizia.pernter, Sgamba, checcopapa, MatteoLario, giacom01937, Lorenzotanzini, luigina, Glbenci, Antonio C., Claudio Rosati, Giadavieri, Tartaruga, Donatella Consorti, AlexBlasets, CVC, nervinfranti, patriziasavelli, Erica.capanni, Andrea Nannelli, ferdilli, Manila Soffici, giuliabuselli, simo102000, Aromei, Simonetta Felloni, Tommy012, LiLo, pa@la, Alessandra Ferrati, LeoSavelli e Elena Facchino... a tutti voi GRAZIE DI CUORE!!!
Parlate di noi con i vostri amici, colleghi, parenti e insieme raggiungeremo l'obiettivo!
Abbiamo iniziato provando i primi spettacoli in uno scantinato freddo, poi abbiamo affittato una sala prove senza finestre, poi una con le finestre, e nel frattempo abbiamo continuato a crescere, fare spettacoli, insegnare e organizzare, fino a che oggi abbiamo ben due spazi teatrali in cui possiamo creare e diffondere Bellezza!
IL PROGETTO “INTERFERENZE”
INTERFERENZA: Sovrapposizione di due elementi, con relativa possibilità di sommarsi o di annullarsi.
Può il teatro interferire con la realtà? Sommandosi ad essa? Magari arricchendola?!
E' la sfida che ci poniamo quest'anno! Vogliamo che il teatro si insinui nella quotidianità delle persone, che si sommi alle loro vite e, perchè no, interferisca con la tendenza individualista della nostra società.
Perchè teatro è aggregazione, piazza, confronto, socialità! Per questo cerchiamo di portarlo dappertutto e fare in modo che i nostri luoghi di spettacolo siano anche una casa dove accomodarsi, chiacchierare, incontrarsi, conoscersi e riconoscersi.
“INTERFERENZE”, dunque, è la nostra stagione diffusa di spettacoli dal vivoe non solo:
diffusa perchè è dislocata su due sedi (Spazio Kairòs a Torino e il Teatro Comunale di Monteu da Po)
“non solo spettacoli dal vivo” perchè agli spettacoli si aggiungeranno momenti di scambio di incontro, laboratorio, o semplicemente di chiacchiera, perché gli spettacoli non siano solo un evento frontale, ma un momento comunitario.
Infine, per incontrare i gusti di tutti e allo stesso tempo per permettere anche di scoprire cose nuove, la programmazione delle nostre rassegne sarà estremamente variegata ed eterogenea: dalla prosa alla musica, dal circo alla stand-up, dal dramma alla commedia.
Ci sono infiniti modi per raccontare storie e le storie sono ovunque, ma soprattutto le storie sono di tutti! Il Teatro è un bene comune perché è l’unica arte in grado di raccontare ed ascoltare insieme. Venite a scoprirvi a Teatro!
PER COSA USEREMO I VOSTRI PREZIOSI CONTRIBUTI
I vostri contributi verranno utilizzati per poter ospitare gli artisti, per allestire al meglio la sala e farvi stare comodi, per affinare la parte tecnica degli spettacoli (luci, suoni, proiezioni, ecc.), rendendo così davvero magico il tempo insieme e le storie che racconteremo. In ultimo, ma non meno importante, una parte delle donazioni verranno anche investite nella comunicazione di quello che facciamo, per riempire la sala di pubblico e il pubblico di Bellezza!
"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.
1️⃣ L’Europeista sarà un giornale? No, sarà un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online.
2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile sarà Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi sarà direttore editoriale; stiamo poi componendo la (piccolissima) redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti. Come si chiamerà l’associazione? Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.
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