Mare di erba
Sport
Obiettivi:
Salute e benessere

Di cosa si tratta

VIAGGIO

  • Otto ore di marcia giornaliere.
  • Media: 30 chilometri al giorno.
  • Si stimano 350 giornate di marcia più 150 giorni di soste tecniche per controlli veterinari, frontiere e mascalcia.

itinerario dall’antica capitale della Mongolia, Harahorin a Cracovia dove i nomadi hanno lasciato la traccia più occidentale della loro conquista passando attraverso la Siberia e le pianure dei grandi fiumi della Russia Europea

equipaggio

Tre saranno i cavalli che partiranno per quest’avventura:

- un cavallo per me;
- un cavallo per la guida
- un cavallo per il materiale nei tratti dove sarà necessaria una maggiore autonomia.

  • Ogni guida percorrerà circa mille chilometri e poi le sarà garantito un mezzo per rientrare a casa.
  • Saranno necessarie delle pause di ordine tecnico e burocratico al passaggio delle frontiere e in occasione delle ferrature.

L’approvvigionamento di viveri per cavalli e persone sarà effettuato nei villaggi e presso le famiglie lungo l’itinerario.
Intendo dormire sempre all’aperto vicino ai cavalli come ho sempre fatto, finché la stagione lo permetterà. Le guide decideranno per sé.

L'IDEA

  • Un sogno: quello di attraversare a cavallo l’Asia e l’Europa costruendo un ponte ideale tra le due culture attraverso il linguaggio internazionale dei cavalieri.
  • Una volontà: quella di accostarsi alla vita quotidiana degli avamposti più sperduti della steppa.

1241, Cracovia, una tromba desta l’allarme: i tartari sono alle porte.  Un arciere mongolo colpisce il trombettiere alla gola. I mongoli vincono ma si ritirano. Da allora, ogni giorno, la stessa melodia viene suonata da un trombettiere che si sporge dal campanile di Santa Maria e si interrompe nello stesso punto.

In questa impresa, porterei con me una freccia mongola. Una volta a Cracovia, vorrei donarla al trombettiere del campanile di Santa Maria.

Muri sono crollati, paesi scomparsi e lì, dove sembra che non ci sia niente è rimasto un modo di vivere.

Di questo vorrei diventare interprete e da testimone: vivendo come loro, stando con loro, dividendo il loro cibo e le loro notti stellate.

Come verranno utilizzati i fondi

Gran parte delle energie necessarie per compiere questa impresa arriveranno da sponsor che ci tengono a trasmettere con il loro lavoro valori vicini a quelli che racconterà e credono nella sua unicità. La proposta di questa raccolta fondi è per coprire una parte delle spese e mi piacerebbe che questa parte fosse quella delle spese di mascalcia.
La polvere dei ferri che si consumeranno lungo la strada sarà la nostra traccia, chiedendovi di partecipare a questa spesa, vi chiedo di partecipare a tutta la strada che c'è tra Oriente e Occidente.

Per partire con il piede giusto sarà necessario far fare la prima ferratura a un vero maniscalco. In Mongolia i cavalli sono scalzi e non esiste quest'arte, per accingersi a una traversata così lunga non è pensabile fare altrettanto.

le spese di mascalcia necessarie per percorrere questa strada e raccontare le storie che la costeggiano comprenderanno

- volo di Andrea Pomo, maniscalco italiano che ha ferrato Isotta Raminga in partenza per ogni impresa. una delle sue ferrature ha percorso più di millesettecento chilometri
- sua permanenza in Mongolia per 10 giorni
- affitto di forgia, incudine e mole da un fabbro locale
- forgiatura di 3 ferrature per ogni cavallo in loco
- ferratura dei 3 cavalli
- forgiatura delle ferrature successive e spedizione al bisogno in punti prestabiliti, -a Novosibirisk e Ufa-.

- ferrature successive

Media

il progetto 'Mare di erba' è stato raccontato nel corso delle serate di presentazione del libro 'Sentieri da lupi' e annunciato dalla rivista 'Cavallo Magazine' e da giornali locali.

qui di seguito riporto il link 

all'articolo con cui il Corriere della Sera ha lanciato l'impresa

Paola sulle orme di Gengis Khan, a cavallo per 500 giorni

e all'intervista di Radiodue Miracolo Italiano che si può ascoltare al minuto 33 della puntata del 14 gennaio

Puntata dai ritmi lenti, con l'amazzone solitaria Paola Giacomini

libri su viaggi precedenti

SENTIERI DA LUPI, ottobre 2017, Blu edizioni

Carrellata di incontri ed episodi raccolti lungo un viaggio a cavallo. L’idea era di ripercorrere attraverso l’intero arco alpino la strada del lupo sloveno che sta ricolonizzando le alpi da est e si è ricongiunto in Lessinia al lupo appenninico formando il primo branco misto di queste popolazioni. I lupi sono stati scacciati per oltre un secolo e raccontare la storia di questa fiera temuta dalla quotidianità di chi si scontra con la sua fame e riverita dalle canzoni di chi ne ammira la libertà con la voce di chi li conosce e frequenta il loro ambiente, è un modo per ‘fotografare’ le Alpi di oggi. Sono storie di pastori, margari, bracconieri, cacciatori, guardiaparco, naturalisti, biologi e poeti che vivono nelle Alpi e amano, odiano, cercano o sfuggono i lupi, collegate da episodi del viaggio che li hanno resi possibili. L’itinerario percorso per compiere quest’impresa è stato strettamente alpino. Il mezzo pensato per percorrerlo è stato una cavalla, Isotta Raminga, abituata a superare ostacoli, percorrere lunghe distanze e vivere tranquillamente in luoghi selvaggi. Grazie a lei è stato possibile effettuare quest’indagine, bivaccando fuori dalla civilizzazione e percorrendo sentieri da lupi.

CAMPO DI STELLE, febbraio 2016, I Quaderni dell'Alpitrek

Un diario nelle bisacce, una cavalla affidabile per raggiungere ogni sera un posto nuovo, uno spazio enorme da attraversare per raggiungere Santiago de Compostela.

Santiago è un punto nello spazio. Un punto diverso dagli altri, attira sogni e speranze. I cammini per raggiungerlo sono infiniti come i raggi che circondano un sole. I modi per raggiungerlo anche. Ogni anima che si mette in moto per toccare quel Confine ha la sua dose di bellezza e di tormenti. La miscela di questi ingredienti lo porta a rendere la stessa strada un universo speciale. Sono partita a cavallo passando dalla Sacra di San Michele e percorrendo la Valle di Susa lungo una delle Vie Francigene per raggiungere il confine francese. Ogni volta che sello e parto continuo con lei questa strada.
Notti sul fieno di qualche agricoltore, sulle pietre o sull’erba, sempre sotto lo stesso cielo. Questa è la storia di un modo per andare laggiù. Uno degli infiniti modi possibili. Questa è la storia del sentimento che ha portato me laggiù. Uno degli infiniti sentimenti possibili.




sellarEpartire

1999: leggo 'In Mongolia in retromarcia' di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni e capisco due cose: 
uno: andare a cavallo è un modo di vivere,
due: devo vedere quei posti

2006: primo lungo viaggio a cavallo dalla Sacra di San Michele a Santiago de Compostela e ritorno, 4500 km di incontri e di scuola in cui Isotta Raminga, la cavalla con cui ho sempre viaggiato, mi ha insegnato molte cose

2007: primo viaggio in Mongolia in cui ho trovato esattamente quello che avevo letto nel libro, ci sono tornata altre tre volte cercando di capire e trovare il modo di realizzare questo sogno.

2009: Cracovia, piazza del mercato, una tromba suona una melodia malinconica e si interrompe di colpo, chiedo spiegazioni e mi raccontano di quando i mongoli conquistarono la città. al loro arrivo il trombettiere che stava dando l'allarme fu colpito da una freccia alla gola e la melodia si interruppe in quello stesso punto. da quanddo i mongoli se ne sono andati, ogni giorno a mezzogiorno un trombettiere sale sullo stesso campanile e la ripete.

in un attimo mi sono vista il collegamento tra posti così lontani, il tempo trascorso da allora e quello necessario a percorrere quella strada.

nel frattempo ho percorso quasi diciottomila km a cavallo, contando solo i viaggi. un giorno di quest'estate una donna a cui anni fa avevo raccontato questa storia mi ha regalato il biglietto aereo per andare a cercare i cavalli e mettermi in pista per realizzarla e adesso sono qui a chiedere il vostro contributo e in qualche modo la vostra partecipazione.

solo questo, vorrei che questo viaggio fosse un messaggio di pace e di legame tra questi mondi così lontani sempre più mischiati dalla centrifuga del progresso.

è un viaggio lungo e molte delle ricompense che propongo non potrò esaudirle prima del mio ritorno. spero che abbiate questa pazienza e spero che qualche volta mi pensiate in questo anno e mezzo di avventura che mi aspetta. senza risorse non potrei partire, senza affetto non sono così sicura di saper tornare.



Aggiornamenti (18)
28 January 2020

Giornata intorno alla gher

Ciao a tutti, scusate la lunga assenza, ma per realizzare questa idea ci voleva un po' di tempo.

Sono davvero partita da Kharakhorin il 10 giugno 2018, ero molto in ritardo sui miei piani a causa di grane burocratiche che si sono risolte tutte all'ultimo e tutte al limite del miracolo.

Il viaggio é durato nove mesi attraverso Mongolia, Siberia,  Russia, Paesi Baltici e Polonia. Il rientro attraverso Slovacchia, Austria e Italia lo vedo quasi come un altro viaggio.

A Cracovia siamo stati accolti con una bella festa, i cavalli sono stati davvero all'altezza del momento in mezzo a tutta quella gente e questo ha reso la consegna della freccia ancora più emozionante.

I chilometri in sella sono stati circa 9500, le persone incontrate tantissime, i tramonti indimenticabili anche.

Ho dovuto far cambiare i ferri dei cavalli dieci volte. La prima ferratura l'aveva forgiata sul posto Andrea Pomo a cui ho potuto pagare il viaggio in Mongolia grazie a questa raccolta fondi.

Ė quasi ora di festeggiare. Appena la stagione sciistica andrà a finire ho in programma una giornata per voi a cavallo tra aprile e maggio. Comunicherò al più presto la data esatta attraverso questi update.

Non dimentico.

Spero che abbiate ancora la curiosità di incontrare questi due ignari avventurieri. Intanto ancora grazie

paola, Custode e Чигээрээ


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17 May 2018

da Ulan Bator

eccomi qui in Mongolia, gli ultimi giorni prima della partenza sono stati un frullatore. Nonostante tutte le difficoltà, il visto russo è arrivato in tempo grazie all'architetto Virano e al suo staff e il visto mongolo in extremis completo grazie alla professoressa Nadia Breda dell'Università di Firenze e a Tsetse.

Non intendo tediare con tutte le complicazione che mi hanno costretta a risolvere tutto questo così all'ultimo. Vorrei solo scusarmi per non aver preparato le spille promesse che avrei voluto spedire prima di partire. Dovrò farlo al ritorno.

Grazie al vostro contributo Andrea è potuto venire fino a qui per ferrare i cavalli. Ha fatto un ottimo lavoro con il niente che è riuscito a trovare qui, gli attrezzi che si è portato da casa e i cavalli assolutamente non abituati a farsi toccare i piedi.
Il piede è il cavallo, se non è curato è obbligato a fermarsi e da queste parti un cavallo fermo morirebbe di fame. Anche i mongoli che normalmente non mettono i ferri, mi hanno consigliato di ferrare. Non potevo essere io a fare la prima ferratura a degli animali così selvatici. A dir la verità non credo che potrò fare neanche la seconda. Stamattina è partito per rientrare in Italia, la prossima volta si vedrà.

Intanto vi ringrazio perché il suo intervento è stato fondamentale ed è stato possibile grazie a voi.

Organizzandomi con gli ultimi preparativi, spedirò cartoline e stampe. Se vorrete notizie sul viaggio, aggiornerò il più possibile  www.sellarepartire.it.

Buona Strada

paola senza Isotta

30 March 2018

Disgelo

“Qualunque migrazione di nomadi richiede l’organizzazione precisa e flessibile di una campagna militare. Alle tue spalle l’erba sta avvizzendo. Davanti a te la neve può bloccare i passi.”
– B. Chatwin-
adesso i bucaneve fioriscono, la neve libera i passi..

da http://www.sellarepartire.it/2...

Su questo sito continueró ad aggiornare sullo stato del progetto. Intanto il volo é fissato per il 10 maggio, quasi due mesi dopo la data prevista dal progetto iniziale. Oltre non si puó partire. Il prezzo é la Siberia in inverno.

29 March 2018

Monumento vivente

un'enorme statua di acciaio domina la valle. Rappresenta un cavaliere, dicono che fosse Gengis Khan. In questo posto perdette la faretra quando riuní in un patto comune I suoi piú fedeli cavalieri.

Stavo per tornare in Italia e la fine dell'ultimo giorno al campo mi ha donato questa visione: un branco di cavalli era andato a pascolare sulla strada asfaltata e il loro mandriano stava andando a riportarli ai propri pascoli.

Il suo trotto corrspondeva come proiezione reale di un'idea alla posizione della statua. So per certo che lui non era Gengis Khan, ma l'impressione di un monumento in movimento é stata il saluto di un tramonto reale da non dimenticare 

28 March 2018

Mare di erba

Guarda, non puoi non passare dal Kazakhstan..il vero mare di erba é lí!

Il libro in cui ho trovato queste foto me lo ha prestato Ugo Beretta. Lui lo avevo conosciuto in una Pasqua di pioggia nel 2012. Stavo andando in Emilia con Isotta Raminga e lui ci ha offerto riparo nel suo fienile. Da allora siamo sempre rimasti presenti l'unoall'altra. 

Suo figlio lavora in Kazakhstan e grazie a lui, tutto quello che sembrava difficile sta diventando facile.

Quando passeró la frontiera, tutti I bei fiori della foto saranno già sfioriti, ma grazie a una Pasqua di pioggia, potró camminare sul mare di erba..

25 March 2018

Elogio del senza

Un blocco di marmo come tutti gli altri blocchi di marmo di un’enorme cava di marmo.
Abbaglia già da lontano quando vedi stagliarsi le Apuane a nord delle marine.
La mulattiera si inerpica fin lassù oltrepassando castagneti che sembrano essere lì da sempre ma sono solo l’assaggio dell’eternità racchiusa nel candore delle cime.
Michelangelo sale sulla via bianca scavata a forza di picco per portare a valle le pietre che decorano gli angoli del prestigio.
Ormai conosce tutti i cavatori, gente indipendente fatta di nervi e temprata dal sole, uomini che in quel bianco riconoscono vene
e punti di frattura invisibili per chiunque altro. Indaga presso di loro per scoprire le forme nascoste nella trappola della materia. Scende a valle con un seguito di materiale.
Il suo compito è liberare da prigioni immemori lo spirito di figure che lui riconosce. Il suo scalpello restituisce spirito e corpo a blocchi di marmo che in altre mani sarebbero diventati gradini o davanzali.
In quei viaggi ha riconosciuto molti volti da riportare in luce, deve scegliere chi liberare dalla pietra. Non basterà una vita e
farli riemergere tutti.
Tensione a far emergere forme che rappresentano la sostanza di una materia inerte. Togliere, togliere e togliere tutto quello che
copre l’essenziale.
Quello che resta è essenziale.

da http://www.sellarepartire.it/2...

23 March 2018

Lontani vicini

molti cavalli hanno superato l'Inverno in Mongolia. Quelli di Saraa e Baghy li ho conosciuti e li rivedró.

Loro li ho conosciuti grazie a un passaparola infinito, cominciato 1500 km piú a ovest. Le distanze in Mongolia hanno un senso diverso da qui. Vicini sono i parenti e gli amici, lontani sono quelli che non si conoscono. Il forestiero é accolto con tutti gli onori, ma rimane lontano anche dentro la stessa tenda.

Gaby é amica di Saraa ed é vicina a lei anche se é tedesca. Ha sempre vissuto in angoli molto selvaggi di mondo per via del mestiere di suo marito. Abita in Mongolia per sei mesi all'anno andando e tornando. In tutti I paesi in cui é stata, ha sempre approfondito molto l'incontro con la gente che li abitava. In Mongolia le é successo qualcosa in piú: ha incontrato Saraa e Baghy e dopo tutte le enormi distanze che ha accumulato, si é trovata davanti a qualcuno vicino. 

La lingua mongola é parlata da poco piú di due milioni di persone. Gaby ha cominciato a studiarla e non finirà mai perché é molto difficile.

-ma a cosa ti serve studiare una lingua che nessuno sa parlare?

-a parlare con Saraa 

Lontano é vicino, vicino é lontano..

20 March 2018

19 marzo 2018 san Giuseppe

i ferri dei cavalli sono assicurati grazie a voi. la polvere dei ferri che si consumeranno lungo la strada vi appartiene, spero di poter creare un bel disegno con quella traccia e di poterlo guardare con voi per riconoscervi quanto ne siete parte. 

Ieri sera alle 20.30, il progetto Mare di erba è stato finanziato grazie a 

Albert, Alepsacha, Andrew68, arturo.garda, bax, bolzano, chiarab, Chiara.crescioli, Daniela241083, Daniela Maselli, Daniele Vico, DariaGirasole, Davide D., Davide DePiccoli, Elisurbons, enricodallarosa, Frux, gibaconti, giorgetto77, giovanna.golzio, Isagius, Juan(Argentina), Juanita, Lince, Ikam456k, luca b, lucater, mariebarbeni, marta.chiantore, MicheleBar, micna, nerolupo, Paolo e Ila, Pat56, Patrizia Meroi, pieromarin1, Roccumb, rudy the best, saragiovanna, SimonettaB, SimonettaB, StefanoBrossa, Stefano Macchetta, Strixy, TATONE, travellingrob, ums, Viola Parigi e altri che non si sono dichiarati

nel primo programma di questo viaggio avrei dovuto partire il 19 marzo. non è stato possibile, sto aspettando che si sbroglino alcuni nodi burocratici per poter comunicare la vera data di partenza che sarà verosimilmente a fine aprile. 

19 March 2018

arco composto

preciso, composto di legno, corno e tendini, retroflesso per tenderlo oltre misura, corto per poterlo manovrare anche in sella. da più di mille anni gli arcieri delle steppe forano il cielo con le loro frecce silenziose. 

la terza gara del Naadam è quella di tiro con l'arco: sono gli anziani ad affrontarsi in questa disciplina. Hanno corso, hanno lottato, la loro saggezza gli permette di prendere la mira.

10 March 2018

densità

la steppa è rarefatta. molti sfuggono verso le grandi città, alcuni restano per caso, altri per scelta, i più rari..
chi resta per scelta e si adegua a questo mondo preservando dall'estinzione quello arcaico, è depositario di qualcosa di inestimabile.

09 March 2018

natura delle cose

nel nord della Mongolia e nel sud della Siberia sta riprendendo piede un animismo arcaico le cui braci hanno superato sotto la cenere rivoluzioni e progresso. negli angoli più perduti si incontrano tracce di devozione e speranza.

il senso essenziale della visione del mondo di chi non ha un dio infiocchettato e coperto dalle bugie della civiltà, ma lo riconosce dove c'è senza maschere di pensiero


07 March 2018

latte

In ogni parte del mondo, il primo e l'ultimo raggio di sole di ogni giornata va a rimbalzare su un sorso di latte. Pascoli, erbivori e latte sono legati da un filo dolce e nutriente.

piovigginava, nevischiolava e dentro la gher la stufa irraggiava calore come un abbraccio.
A sinistra della porta c'era un recinto di un metro e mezzo per un metro e mezzo con la nutrice di sette capretti. Fuori della porta c'era la coda delle madri che non vedevano l'ora di rivedere i loro piccolini.  La bambina le faceva entrare una per volta e mentre la capra coccolava il suo piccolino, le due donne di casa la mungevano e il capofamiglia la teneva al suo posto. Ogni volta che una capra veniva fatta uscire, la signora puliva per terra prima che venisse fatta entrare la prossima.
La casa era allo stesso tempo rifugio e stalla, eppure pulizia e cura dominavano l'aria in armonia.


05 March 2018

passaggi

certe volte i fiumi li attraversavamo su ponti di tronchi grandi, piccoli, medi. ingegnerie di sopravvivenza. affronti agli ostacoli, collegamenti tra sponde differenti.

certe volte il ponte non c'è. cavi d'acciaio tesi da una sponda all'altra fanno da ancoraggio per chiatte di legno su cui sale di tutto: mezzi, animali, cavalli. nessun mancorrente a cui appoggiarsi, un pontile da cui salire sul pelo dell'acqua, otto braccia forti che tirano e spingono una carrucola. 

questi cavalli hanno visto questo ed altro e salgono sull'ondeggiante piattaforma come se fosse immobile. scendono molto contenti di rimettere i piedi sulla terra ferma..

Pons tremolans

02 March 2018

insieme

In Mongolia gli alberi sono una rarità, il carbone è diffuso come combustibile da grandi occasioni e in molti posti l'unica cosa da bruciare è lo sterco secco degli animali allevati. Dall'altra parte del fiume che costeggia l'accampamento di Saraa e Baghy, c'è un boschetto di salici. Si aspetta l'inverno per andare a raccogliere la legna di tutto l'anno perchè quando il fiume è ghiacciato, lo si può attraversare con il carro.

il giorno cadeva ed ero andata a vedere l'ultimo raggio di sole sul fiume. Appena l'ultimo raggio ha cercato di andarsene, sono arrivati dall'accampamento Baghy, suo figlio e due suoi nipoti in partenza con un carro di legno tirato dal bue. Stavano andando a fare legna e mi sono unita alla spedizione.

Baghy stava davanti e saggiava la consistenza del ghiaccio sul fiume per mettere in sicurezza la progressione. il figlio conduceva il bue e Zarkhna stava seduto sul carro con suo cugino.
Siamo arrivati in una radura del bosco dove era già ammucchiata una catasta disordinata. Potendone trasportare di più, tutta la famiglia si è messa all'opera per far cadere ancora qualche albero prima che fosse completamente notte. Baghy ne sceglieva uno e bussava sul suo tronco. A seconda del suono decideva se farlo cadere o meno. Quando trovava quello buono, gli dava qualche colpo di accetta al colletto e tutti insieme lo spingevano finché non cadeva. Trasportato tutto vicino al carro, lo abbiamo caricato mentre una luna gigantesca illuminava a giorno la neve e siamo rientrati sotto le stelle. Al ritorno il bue era condotto da Zarkhna.

Tutto era candido e nelle tende il fuoco era acceso. La luce gialla usciva dai rosoni centrali raccontando familiarità e calore.

01 March 2018

persone

Saraantuya= splendore della luce della luna
Baatsaykhan= forte e gentile

Saraa e Baghy sono nonni, vivono nell'accampamento lungo il fiume dove l'acqua corre sempre, riparato dalla collina rocciosa. Saraa si occupa della casa e Baghy degli animali. Sono i custodi di tre piccoli cavalli che ancora non hanno idea dell'impresa che li aspetta.

28 February 2018

posto

Il punto più critico dei preparativi in Mongolia è stato la ricerca del posto dove i cavalli avrebbero potuto trascorrere l'inverno al sicuro. Normalmente gli animali in Mongolia non hanno un ricovero in nessun momento dell'anno e vengono foraggiati solo i cavalli da gara. Non c'è agricoltura e il fieno viene tagliato e raccolto nel nord est e al sud verso i confini. 

Dovevo trovare una famiglia che si occupasse dei miei cavalli come se fossero suoi, che li foraggiasse per permettermi di trovarli in forma in primavera e che si curasse di metterli al riparo nelle notti più terribili. Avevo bisogno di qualcuno che trattasse tre cavalli qualsiasi come se fossero cavalli da gara dei più preziosi.

Questa famiglia esiste e si trova qui, a 60 km da Ulan Bator, il campo è piantato vicino al fiume che raggiunge la capitale e in quel punto fa una curva intorno a una collina rocciosa che ripara le tende dai forti venti del nord e dove l'acqua accelera al punto da rimanere liquida e disponibile per l'abbeverata anche nel più rigido inverno.

Il posto è questo, nel giorno della foto che è stato uno dei più caldi di quelli in cui ero lì a dicembre, il termometro segnava -30 all'una di pomeriggio. Al campo si stava davvero bene.

26 February 2018

la tenda

sembra che la terra scorra identica a sè stessa all'infinito, invece di colpo fa una piega, sotto quella balza c'è una sorgente di acqua dolce e l'onda di roccia dove essa sgorga, ripara dal vento un angolo di steppa. lì ci sono le tende e abita una famiglia con i suoi animali.

nessun cavallo in giro, solo cammelli. Dentro la tenda un rumine conciato contiene latte di cammella fermentato. la signora ce ne versa un mestolo a testa in una ciotola, è candido e fluido, pizzica un po', è dolce di suo, senza aggiungere niente. La stufa è accesa in mezzo alla tenda, non abbiamo un linguaggio comune, stiamo insieme un paio d'ore, impariamo molte cose.

a qualsiasi ora si arrivi a bussare alla porta di una tenda, la si trova aperta, in qualsiasi momento, la stufa si mette a scaldare carne secca di montone e il tè viene versato nei bicchieri. la tenda è un rifugio. Serve il feltro per isolare dal calore e dal gelo. La vita è fuori. Non servono finestre per vedere il panorama, basta uscire. 

22 February 2018

la steppa

All'inizio c'è la steppa, colore e odore di polvere, vento e odore di vento. 

Rocce e qualche ciuffo d'erba stinta. Gli animali che la abitano vestono mantelli dello stesso colore polveroso. E' terra di cavalli da sempre. Cavalli primordiali che hanno superato incolumi milioni di inverni oltre i quaranta sotto zero, hanno saputo dissetarsi dal residuo salmastro di fiumi prosciugati in torride estati oltre i quaranta gradi.

Sembra un posto inospitale, eppure è abitato da uomini e animali dalla preistoria.

Basta entrare in una tenda e si scopre perché..

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tris di spille 'Storie senza scritte ' esemplari unici

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cartolina dalla Mongolia (la posta che esce dalla Mongolia arriva molto rapidamente in Europa, ho fatto un esperimento nell'ultimo viaggio e in Germania arriva in 8 giorni, alcune cartoline destinate all'Italia che ho spedito a dicembre sono arrivate l'altra settimana, dovrebbero comunque raggiungervi prima di me!)

spilla, 

ringraziamento sul sito

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stampa dalla Mongolia (la posta che esce dalla Mongolia arriva molto rapidamente in Europa, ho fatto un esperimento nell'ultimo viaggio e in Germania arriva in 8 giorni, alcune cartoline destinate all'Italia che ho spedito a dicembre sono arrivate l'altra settimana, dovrebbero comunque raggiungervi prima di me!),

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ringraziamento sul sito


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telefonata per soddisfare curiosità o dubbi in merito al viaggio, una volta concluso,

cartolina dalla Mongolia,

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ringraziamento sul sito

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report dei principali incontri del viaggio scelti tra quelli che verranno riportati sul sito in itinere e stampati al rientro. Il libro vero e proprio richiederà un lavoro che non mi sento di sminuire con una pubblicazione immediata e verrà in seguito

telefonata per soddisfare curiosità o dubbi in merito al viaggio, una volta concluso,

spilla, 

ringraziamento sul sito

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invito al Naadam-day nel maggio 2020: Mostra nomade di una gher interamente arredata e i cavalli intorno per vivere una giornata nella steppa con racconti, proiezioni e sfide.  

report,

spilla, 

ringraziamento sul sito

110€ o più

invito al Naadam-day nel maggio 2020: Una gher interamente arredata e i cavalli intorno per  vivere una giornata nella steppa con racconti, proiezioni e sfide.  

cartolina dalla Mongolia.

report,

spilla, 

ringraziamento sul sito

140€ o più

un ferro di un cavallo di quelli che compiranno l'impresa,

invito al Naadam-day nel maggio 2020: Una gher interamente arredata e i cavalli intorno per  vivere una giornata nella steppa con racconti, proiezioni e sfide, 

report,

spilla, 

ringraziamento sul sito

250€ o più

Giornata alla trapper con i cavalli dell'impresa -da calendarizzare-

un ferro di un cavallo di quelli che compiranno l'impresa.

invito al Naadam-day nel maggio 2020: Una gher (chiamata yurta dai russi) interamente arredata e i cavalli intorno per  vivere una giornata nella steppa con racconti, proiezioni e sfide.  

report,

spilla, 

ringraziamento sul sito

300€ o più

Notte nella gher in Val di Susa per 2 persone. - da calendarizzare nel 2020

Giornata alla trapper con i cavalli dell'impresa -da calendarizzare nel 2020

un ferro di un cavallo di quelli che compiranno l'impresa,

report

invito al Naadam-day nel maggio 2020: Una gher interamente arredata e i cavalli intorno per  vivere una giornata nella steppa con racconti, proiezioni e sfide.  

spilla, 

ringraziamento sul sito

1500€ o più

Montaggio della gher in un posto a vostra scelta -per un paio di giorni, entro 50 km da Caprie nel 2020-

un ferro di un cavallo dell'impresa.

invito al Naadam-day nel maggio 2020: Una gher (chiamata yurta dai russi) interamente arredata e i cavalli intorno per  vivere una giornata nella steppa con racconti, proiezioni e sfide.  

report,

spilla, 

ringraziamento sul sito

2500€ o più

Montaggio della gher in un posto a vostra scelta -per un paio di giorni, entro 350 km da Caprie nel 2020

un ferro di un cavallo dell'impresa.

report,

invito al Naadam-day nel maggio 2020: Una gher (chiamata yurta dai russi) interamente arredata e i cavalli intorno per  vivere una giornata nella steppa con racconti, proiezioni e sfide.  

spilla,

ringraziamento sul sito

Sport
Obiettivi:
Salute e benessere

Di cosa si tratta

VIAGGIO

  • Otto ore di marcia giornaliere.
  • Media: 30 chilometri al giorno.
  • Si stimano 350 giornate di marcia più 150 giorni di soste tecniche per controlli veterinari, frontiere e mascalcia.

itinerario dall’antica capitale della Mongolia, Harahorin a Cracovia dove i nomadi hanno lasciato la traccia più occidentale della loro conquista passando attraverso la Siberia e le pianure dei grandi fiumi della Russia Europea

equipaggio

Tre saranno i cavalli che partiranno per quest’avventura:

- un cavallo per me;
- un cavallo per la guida
- un cavallo per il materiale nei tratti dove sarà necessaria una maggiore autonomia.

  • Ogni guida percorrerà circa mille chilometri e poi le sarà garantito un mezzo per rientrare a casa.
  • Saranno necessarie delle pause di ordine tecnico e burocratico al passaggio delle frontiere e in occasione delle ferrature.

L’approvvigionamento di viveri per cavalli e persone sarà effettuato nei villaggi e presso le famiglie lungo l’itinerario.
Intendo dormire sempre all’aperto vicino ai cavalli come ho sempre fatto, finché la stagione lo permetterà. Le guide decideranno per sé.

L'IDEA

  • Un sogno: quello di attraversare a cavallo l’Asia e l’Europa costruendo un ponte ideale tra le due culture attraverso il linguaggio internazionale dei cavalieri.
  • Una volontà: quella di accostarsi alla vita quotidiana degli avamposti più sperduti della steppa.

1241, Cracovia, una tromba desta l’allarme: i tartari sono alle porte.  Un arciere mongolo colpisce il trombettiere alla gola. I mongoli vincono ma si ritirano. Da allora, ogni giorno, la stessa melodia viene suonata da un trombettiere che si sporge dal campanile di Santa Maria e si interrompe nello stesso punto.

In questa impresa, porterei con me una freccia mongola. Una volta a Cracovia, vorrei donarla al trombettiere del campanile di Santa Maria.

Muri sono crollati, paesi scomparsi e lì, dove sembra che non ci sia niente è rimasto un modo di vivere.

Di questo vorrei diventare interprete e da testimone: vivendo come loro, stando con loro, dividendo il loro cibo e le loro notti stellate.

Come verranno utilizzati i fondi

Gran parte delle energie necessarie per compiere questa impresa arriveranno da sponsor che ci tengono a trasmettere con il loro lavoro valori vicini a quelli che racconterà e credono nella sua unicità. La proposta di questa raccolta fondi è per coprire una parte delle spese e mi piacerebbe che questa parte fosse quella delle spese di mascalcia.
La polvere dei ferri che si consumeranno lungo la strada sarà la nostra traccia, chiedendovi di partecipare a questa spesa, vi chiedo di partecipare a tutta la strada che c'è tra Oriente e Occidente.

Per partire con il piede giusto sarà necessario far fare la prima ferratura a un vero maniscalco. In Mongolia i cavalli sono scalzi e non esiste quest'arte, per accingersi a una traversata così lunga non è pensabile fare altrettanto.

le spese di mascalcia necessarie per percorrere questa strada e raccontare le storie che la costeggiano comprenderanno

- volo di Andrea Pomo, maniscalco italiano che ha ferrato Isotta Raminga in partenza per ogni impresa. una delle sue ferrature ha percorso più di millesettecento chilometri
- sua permanenza in Mongolia per 10 giorni
- affitto di forgia, incudine e mole da un fabbro locale
- forgiatura di 3 ferrature per ogni cavallo in loco
- ferratura dei 3 cavalli
- forgiatura delle ferrature successive e spedizione al bisogno in punti prestabiliti, -a Novosibirisk e Ufa-.

- ferrature successive

Media

il progetto 'Mare di erba' è stato raccontato nel corso delle serate di presentazione del libro 'Sentieri da lupi' e annunciato dalla rivista 'Cavallo Magazine' e da giornali locali.

qui di seguito riporto il link 

all'articolo con cui il Corriere della Sera ha lanciato l'impresa

Paola sulle orme di Gengis Khan, a cavallo per 500 giorni

e all'intervista di Radiodue Miracolo Italiano che si può ascoltare al minuto 33 della puntata del 14 gennaio

Puntata dai ritmi lenti, con l'amazzone solitaria Paola Giacomini

libri su viaggi precedenti

SENTIERI DA LUPI, ottobre 2017, Blu edizioni

Carrellata di incontri ed episodi raccolti lungo un viaggio a cavallo. L’idea era di ripercorrere attraverso l’intero arco alpino la strada del lupo sloveno che sta ricolonizzando le alpi da est e si è ricongiunto in Lessinia al lupo appenninico formando il primo branco misto di queste popolazioni. I lupi sono stati scacciati per oltre un secolo e raccontare la storia di questa fiera temuta dalla quotidianità di chi si scontra con la sua fame e riverita dalle canzoni di chi ne ammira la libertà con la voce di chi li conosce e frequenta il loro ambiente, è un modo per ‘fotografare’ le Alpi di oggi. Sono storie di pastori, margari, bracconieri, cacciatori, guardiaparco, naturalisti, biologi e poeti che vivono nelle Alpi e amano, odiano, cercano o sfuggono i lupi, collegate da episodi del viaggio che li hanno resi possibili. L’itinerario percorso per compiere quest’impresa è stato strettamente alpino. Il mezzo pensato per percorrerlo è stato una cavalla, Isotta Raminga, abituata a superare ostacoli, percorrere lunghe distanze e vivere tranquillamente in luoghi selvaggi. Grazie a lei è stato possibile effettuare quest’indagine, bivaccando fuori dalla civilizzazione e percorrendo sentieri da lupi.

CAMPO DI STELLE, febbraio 2016, I Quaderni dell'Alpitrek

Un diario nelle bisacce, una cavalla affidabile per raggiungere ogni sera un posto nuovo, uno spazio enorme da attraversare per raggiungere Santiago de Compostela.

Santiago è un punto nello spazio. Un punto diverso dagli altri, attira sogni e speranze. I cammini per raggiungerlo sono infiniti come i raggi che circondano un sole. I modi per raggiungerlo anche. Ogni anima che si mette in moto per toccare quel Confine ha la sua dose di bellezza e di tormenti. La miscela di questi ingredienti lo porta a rendere la stessa strada un universo speciale. Sono partita a cavallo passando dalla Sacra di San Michele e percorrendo la Valle di Susa lungo una delle Vie Francigene per raggiungere il confine francese. Ogni volta che sello e parto continuo con lei questa strada.
Notti sul fieno di qualche agricoltore, sulle pietre o sull’erba, sempre sotto lo stesso cielo. Questa è la storia di un modo per andare laggiù. Uno degli infiniti modi possibili. Questa è la storia del sentimento che ha portato me laggiù. Uno degli infiniti sentimenti possibili.




sellarEpartire

1999: leggo 'In Mongolia in retromarcia' di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni e capisco due cose: 
uno: andare a cavallo è un modo di vivere,
due: devo vedere quei posti

2006: primo lungo viaggio a cavallo dalla Sacra di San Michele a Santiago de Compostela e ritorno, 4500 km di incontri e di scuola in cui Isotta Raminga, la cavalla con cui ho sempre viaggiato, mi ha insegnato molte cose

2007: primo viaggio in Mongolia in cui ho trovato esattamente quello che avevo letto nel libro, ci sono tornata altre tre volte cercando di capire e trovare il modo di realizzare questo sogno.

2009: Cracovia, piazza del mercato, una tromba suona una melodia malinconica e si interrompe di colpo, chiedo spiegazioni e mi raccontano di quando i mongoli conquistarono la città. al loro arrivo il trombettiere che stava dando l'allarme fu colpito da una freccia alla gola e la melodia si interruppe in quello stesso punto. da quanddo i mongoli se ne sono andati, ogni giorno a mezzogiorno un trombettiere sale sullo stesso campanile e la ripete.

in un attimo mi sono vista il collegamento tra posti così lontani, il tempo trascorso da allora e quello necessario a percorrere quella strada.

nel frattempo ho percorso quasi diciottomila km a cavallo, contando solo i viaggi. un giorno di quest'estate una donna a cui anni fa avevo raccontato questa storia mi ha regalato il biglietto aereo per andare a cercare i cavalli e mettermi in pista per realizzarla e adesso sono qui a chiedere il vostro contributo e in qualche modo la vostra partecipazione.

solo questo, vorrei che questo viaggio fosse un messaggio di pace e di legame tra questi mondi così lontani sempre più mischiati dalla centrifuga del progresso.

è un viaggio lungo e molte delle ricompense che propongo non potrò esaudirle prima del mio ritorno. spero che abbiate questa pazienza e spero che qualche volta mi pensiate in questo anno e mezzo di avventura che mi aspetta. senza risorse non potrei partire, senza affetto non sono così sicura di saper tornare.



Aggiornamenti (18)
28 January 2020

Giornata intorno alla gher

Ciao a tutti, scusate la lunga assenza, ma per realizzare questa idea ci voleva un po' di tempo.

Sono davvero partita da Kharakhorin il 10 giugno 2018, ero molto in ritardo sui miei piani a causa di grane burocratiche che si sono risolte tutte all'ultimo e tutte al limite del miracolo.

Il viaggio é durato nove mesi attraverso Mongolia, Siberia,  Russia, Paesi Baltici e Polonia. Il rientro attraverso Slovacchia, Austria e Italia lo vedo quasi come un altro viaggio.

A Cracovia siamo stati accolti con una bella festa, i cavalli sono stati davvero all'altezza del momento in mezzo a tutta quella gente e questo ha reso la consegna della freccia ancora più emozionante.

I chilometri in sella sono stati circa 9500, le persone incontrate tantissime, i tramonti indimenticabili anche.

Ho dovuto far cambiare i ferri dei cavalli dieci volte. La prima ferratura l'aveva forgiata sul posto Andrea Pomo a cui ho potuto pagare il viaggio in Mongolia grazie a questa raccolta fondi.

Ė quasi ora di festeggiare. Appena la stagione sciistica andrà a finire ho in programma una giornata per voi a cavallo tra aprile e maggio. Comunicherò al più presto la data esatta attraverso questi update.

Non dimentico.

Spero che abbiate ancora la curiosità di incontrare questi due ignari avventurieri. Intanto ancora grazie

paola, Custode e Чигээрээ


17 May 2018

da Ulan Bator

eccomi qui in Mongolia, gli ultimi giorni prima della partenza sono stati un frullatore. Nonostante tutte le difficoltà, il visto russo è arrivato in tempo grazie all'architetto Virano e al suo staff e il visto mongolo in extremis completo grazie alla professoressa Nadia Breda dell'Università di Firenze e a Tsetse.

Non intendo tediare con tutte le complicazione che mi hanno costretta a risolvere tutto questo così all'ultimo. Vorrei solo scusarmi per non aver preparato le spille promesse che avrei voluto spedire prima di partire. Dovrò farlo al ritorno.

Grazie al vostro contributo Andrea è potuto venire fino a qui per ferrare i cavalli. Ha fatto un ottimo lavoro con il niente che è riuscito a trovare qui, gli attrezzi che si è portato da casa e i cavalli assolutamente non abituati a farsi toccare i piedi.
Il piede è il cavallo, se non è curato è obbligato a fermarsi e da queste parti un cavallo fermo morirebbe di fame. Anche i mongoli che normalmente non mettono i ferri, mi hanno consigliato di ferrare. Non potevo essere io a fare la prima ferratura a degli animali così selvatici. A dir la verità non credo che potrò fare neanche la seconda. Stamattina è partito per rientrare in Italia, la prossima volta si vedrà.

Intanto vi ringrazio perché il suo intervento è stato fondamentale ed è stato possibile grazie a voi.

Organizzandomi con gli ultimi preparativi, spedirò cartoline e stampe. Se vorrete notizie sul viaggio, aggiornerò il più possibile  www.sellarepartire.it.

Buona Strada

paola senza Isotta

30 March 2018

Disgelo

“Qualunque migrazione di nomadi richiede l’organizzazione precisa e flessibile di una campagna militare. Alle tue spalle l’erba sta avvizzendo. Davanti a te la neve può bloccare i passi.”
– B. Chatwin-
adesso i bucaneve fioriscono, la neve libera i passi..

da http://www.sellarepartire.it/2...

Su questo sito continueró ad aggiornare sullo stato del progetto. Intanto il volo é fissato per il 10 maggio, quasi due mesi dopo la data prevista dal progetto iniziale. Oltre non si puó partire. Il prezzo é la Siberia in inverno.

29 March 2018

Monumento vivente

un'enorme statua di acciaio domina la valle. Rappresenta un cavaliere, dicono che fosse Gengis Khan. In questo posto perdette la faretra quando riuní in un patto comune I suoi piú fedeli cavalieri.

Stavo per tornare in Italia e la fine dell'ultimo giorno al campo mi ha donato questa visione: un branco di cavalli era andato a pascolare sulla strada asfaltata e il loro mandriano stava andando a riportarli ai propri pascoli.

Il suo trotto corrspondeva come proiezione reale di un'idea alla posizione della statua. So per certo che lui non era Gengis Khan, ma l'impressione di un monumento in movimento é stata il saluto di un tramonto reale da non dimenticare 

28 March 2018

Mare di erba

Guarda, non puoi non passare dal Kazakhstan..il vero mare di erba é lí!

Il libro in cui ho trovato queste foto me lo ha prestato Ugo Beretta. Lui lo avevo conosciuto in una Pasqua di pioggia nel 2012. Stavo andando in Emilia con Isotta Raminga e lui ci ha offerto riparo nel suo fienile. Da allora siamo sempre rimasti presenti l'unoall'altra. 

Suo figlio lavora in Kazakhstan e grazie a lui, tutto quello che sembrava difficile sta diventando facile.

Quando passeró la frontiera, tutti I bei fiori della foto saranno già sfioriti, ma grazie a una Pasqua di pioggia, potró camminare sul mare di erba..

25 March 2018

Elogio del senza

Un blocco di marmo come tutti gli altri blocchi di marmo di un’enorme cava di marmo.
Abbaglia già da lontano quando vedi stagliarsi le Apuane a nord delle marine.
La mulattiera si inerpica fin lassù oltrepassando castagneti che sembrano essere lì da sempre ma sono solo l’assaggio dell’eternità racchiusa nel candore delle cime.
Michelangelo sale sulla via bianca scavata a forza di picco per portare a valle le pietre che decorano gli angoli del prestigio.
Ormai conosce tutti i cavatori, gente indipendente fatta di nervi e temprata dal sole, uomini che in quel bianco riconoscono vene
e punti di frattura invisibili per chiunque altro. Indaga presso di loro per scoprire le forme nascoste nella trappola della materia. Scende a valle con un seguito di materiale.
Il suo compito è liberare da prigioni immemori lo spirito di figure che lui riconosce. Il suo scalpello restituisce spirito e corpo a blocchi di marmo che in altre mani sarebbero diventati gradini o davanzali.
In quei viaggi ha riconosciuto molti volti da riportare in luce, deve scegliere chi liberare dalla pietra. Non basterà una vita e
farli riemergere tutti.
Tensione a far emergere forme che rappresentano la sostanza di una materia inerte. Togliere, togliere e togliere tutto quello che
copre l’essenziale.
Quello che resta è essenziale.

da http://www.sellarepartire.it/2...

23 March 2018

Lontani vicini

molti cavalli hanno superato l'Inverno in Mongolia. Quelli di Saraa e Baghy li ho conosciuti e li rivedró.

Loro li ho conosciuti grazie a un passaparola infinito, cominciato 1500 km piú a ovest. Le distanze in Mongolia hanno un senso diverso da qui. Vicini sono i parenti e gli amici, lontani sono quelli che non si conoscono. Il forestiero é accolto con tutti gli onori, ma rimane lontano anche dentro la stessa tenda.

Gaby é amica di Saraa ed é vicina a lei anche se é tedesca. Ha sempre vissuto in angoli molto selvaggi di mondo per via del mestiere di suo marito. Abita in Mongolia per sei mesi all'anno andando e tornando. In tutti I paesi in cui é stata, ha sempre approfondito molto l'incontro con la gente che li abitava. In Mongolia le é successo qualcosa in piú: ha incontrato Saraa e Baghy e dopo tutte le enormi distanze che ha accumulato, si é trovata davanti a qualcuno vicino. 

La lingua mongola é parlata da poco piú di due milioni di persone. Gaby ha cominciato a studiarla e non finirà mai perché é molto difficile.

-ma a cosa ti serve studiare una lingua che nessuno sa parlare?

-a parlare con Saraa 

Lontano é vicino, vicino é lontano..

20 March 2018

19 marzo 2018 san Giuseppe

i ferri dei cavalli sono assicurati grazie a voi. la polvere dei ferri che si consumeranno lungo la strada vi appartiene, spero di poter creare un bel disegno con quella traccia e di poterlo guardare con voi per riconoscervi quanto ne siete parte. 

Ieri sera alle 20.30, il progetto Mare di erba è stato finanziato grazie a 

Albert, Alepsacha, Andrew68, arturo.garda, bax, bolzano, chiarab, Chiara.crescioli, Daniela241083, Daniela Maselli, Daniele Vico, DariaGirasole, Davide D., Davide DePiccoli, Elisurbons, enricodallarosa, Frux, gibaconti, giorgetto77, giovanna.golzio, Isagius, Juan(Argentina), Juanita, Lince, Ikam456k, luca b, lucater, mariebarbeni, marta.chiantore, MicheleBar, micna, nerolupo, Paolo e Ila, Pat56, Patrizia Meroi, pieromarin1, Roccumb, rudy the best, saragiovanna, SimonettaB, SimonettaB, StefanoBrossa, Stefano Macchetta, Strixy, TATONE, travellingrob, ums, Viola Parigi e altri che non si sono dichiarati

nel primo programma di questo viaggio avrei dovuto partire il 19 marzo. non è stato possibile, sto aspettando che si sbroglino alcuni nodi burocratici per poter comunicare la vera data di partenza che sarà verosimilmente a fine aprile. 

19 March 2018

arco composto

preciso, composto di legno, corno e tendini, retroflesso per tenderlo oltre misura, corto per poterlo manovrare anche in sella. da più di mille anni gli arcieri delle steppe forano il cielo con le loro frecce silenziose. 

la terza gara del Naadam è quella di tiro con l'arco: sono gli anziani ad affrontarsi in questa disciplina. Hanno corso, hanno lottato, la loro saggezza gli permette di prendere la mira.

10 March 2018

densità

la steppa è rarefatta. molti sfuggono verso le grandi città, alcuni restano per caso, altri per scelta, i più rari..
chi resta per scelta e si adegua a questo mondo preservando dall'estinzione quello arcaico, è depositario di qualcosa di inestimabile.

09 March 2018

natura delle cose

nel nord della Mongolia e nel sud della Siberia sta riprendendo piede un animismo arcaico le cui braci hanno superato sotto la cenere rivoluzioni e progresso. negli angoli più perduti si incontrano tracce di devozione e speranza.

il senso essenziale della visione del mondo di chi non ha un dio infiocchettato e coperto dalle bugie della civiltà, ma lo riconosce dove c'è senza maschere di pensiero


07 March 2018

latte

In ogni parte del mondo, il primo e l'ultimo raggio di sole di ogni giornata va a rimbalzare su un sorso di latte. Pascoli, erbivori e latte sono legati da un filo dolce e nutriente.

piovigginava, nevischiolava e dentro la gher la stufa irraggiava calore come un abbraccio.
A sinistra della porta c'era un recinto di un metro e mezzo per un metro e mezzo con la nutrice di sette capretti. Fuori della porta c'era la coda delle madri che non vedevano l'ora di rivedere i loro piccolini.  La bambina le faceva entrare una per volta e mentre la capra coccolava il suo piccolino, le due donne di casa la mungevano e il capofamiglia la teneva al suo posto. Ogni volta che una capra veniva fatta uscire, la signora puliva per terra prima che venisse fatta entrare la prossima.
La casa era allo stesso tempo rifugio e stalla, eppure pulizia e cura dominavano l'aria in armonia.


05 March 2018

passaggi

certe volte i fiumi li attraversavamo su ponti di tronchi grandi, piccoli, medi. ingegnerie di sopravvivenza. affronti agli ostacoli, collegamenti tra sponde differenti.

certe volte il ponte non c'è. cavi d'acciaio tesi da una sponda all'altra fanno da ancoraggio per chiatte di legno su cui sale di tutto: mezzi, animali, cavalli. nessun mancorrente a cui appoggiarsi, un pontile da cui salire sul pelo dell'acqua, otto braccia forti che tirano e spingono una carrucola. 

questi cavalli hanno visto questo ed altro e salgono sull'ondeggiante piattaforma come se fosse immobile. scendono molto contenti di rimettere i piedi sulla terra ferma..

Pons tremolans

02 March 2018

insieme

In Mongolia gli alberi sono una rarità, il carbone è diffuso come combustibile da grandi occasioni e in molti posti l'unica cosa da bruciare è lo sterco secco degli animali allevati. Dall'altra parte del fiume che costeggia l'accampamento di Saraa e Baghy, c'è un boschetto di salici. Si aspetta l'inverno per andare a raccogliere la legna di tutto l'anno perchè quando il fiume è ghiacciato, lo si può attraversare con il carro.

il giorno cadeva ed ero andata a vedere l'ultimo raggio di sole sul fiume. Appena l'ultimo raggio ha cercato di andarsene, sono arrivati dall'accampamento Baghy, suo figlio e due suoi nipoti in partenza con un carro di legno tirato dal bue. Stavano andando a fare legna e mi sono unita alla spedizione.

Baghy stava davanti e saggiava la consistenza del ghiaccio sul fiume per mettere in sicurezza la progressione. il figlio conduceva il bue e Zarkhna stava seduto sul carro con suo cugino.
Siamo arrivati in una radura del bosco dove era già ammucchiata una catasta disordinata. Potendone trasportare di più, tutta la famiglia si è messa all'opera per far cadere ancora qualche albero prima che fosse completamente notte. Baghy ne sceglieva uno e bussava sul suo tronco. A seconda del suono decideva se farlo cadere o meno. Quando trovava quello buono, gli dava qualche colpo di accetta al colletto e tutti insieme lo spingevano finché non cadeva. Trasportato tutto vicino al carro, lo abbiamo caricato mentre una luna gigantesca illuminava a giorno la neve e siamo rientrati sotto le stelle. Al ritorno il bue era condotto da Zarkhna.

Tutto era candido e nelle tende il fuoco era acceso. La luce gialla usciva dai rosoni centrali raccontando familiarità e calore.

01 March 2018

persone

Saraantuya= splendore della luce della luna
Baatsaykhan= forte e gentile

Saraa e Baghy sono nonni, vivono nell'accampamento lungo il fiume dove l'acqua corre sempre, riparato dalla collina rocciosa. Saraa si occupa della casa e Baghy degli animali. Sono i custodi di tre piccoli cavalli che ancora non hanno idea dell'impresa che li aspetta.

28 February 2018

posto

Il punto più critico dei preparativi in Mongolia è stato la ricerca del posto dove i cavalli avrebbero potuto trascorrere l'inverno al sicuro. Normalmente gli animali in Mongolia non hanno un ricovero in nessun momento dell'anno e vengono foraggiati solo i cavalli da gara. Non c'è agricoltura e il fieno viene tagliato e raccolto nel nord est e al sud verso i confini. 

Dovevo trovare una famiglia che si occupasse dei miei cavalli come se fossero suoi, che li foraggiasse per permettermi di trovarli in forma in primavera e che si curasse di metterli al riparo nelle notti più terribili. Avevo bisogno di qualcuno che trattasse tre cavalli qualsiasi come se fossero cavalli da gara dei più preziosi.

Questa famiglia esiste e si trova qui, a 60 km da Ulan Bator, il campo è piantato vicino al fiume che raggiunge la capitale e in quel punto fa una curva intorno a una collina rocciosa che ripara le tende dai forti venti del nord e dove l'acqua accelera al punto da rimanere liquida e disponibile per l'abbeverata anche nel più rigido inverno.

Il posto è questo, nel giorno della foto che è stato uno dei più caldi di quelli in cui ero lì a dicembre, il termometro segnava -30 all'una di pomeriggio. Al campo si stava davvero bene.

26 February 2018

la tenda

sembra che la terra scorra identica a sè stessa all'infinito, invece di colpo fa una piega, sotto quella balza c'è una sorgente di acqua dolce e l'onda di roccia dove essa sgorga, ripara dal vento un angolo di steppa. lì ci sono le tende e abita una famiglia con i suoi animali.

nessun cavallo in giro, solo cammelli. Dentro la tenda un rumine conciato contiene latte di cammella fermentato. la signora ce ne versa un mestolo a testa in una ciotola, è candido e fluido, pizzica un po', è dolce di suo, senza aggiungere niente. La stufa è accesa in mezzo alla tenda, non abbiamo un linguaggio comune, stiamo insieme un paio d'ore, impariamo molte cose.

a qualsiasi ora si arrivi a bussare alla porta di una tenda, la si trova aperta, in qualsiasi momento, la stufa si mette a scaldare carne secca di montone e il tè viene versato nei bicchieri. la tenda è un rifugio. Serve il feltro per isolare dal calore e dal gelo. La vita è fuori. Non servono finestre per vedere il panorama, basta uscire. 

22 February 2018

la steppa

All'inizio c'è la steppa, colore e odore di polvere, vento e odore di vento. 

Rocce e qualche ciuffo d'erba stinta. Gli animali che la abitano vestono mantelli dello stesso colore polveroso. E' terra di cavalli da sempre. Cavalli primordiali che hanno superato incolumi milioni di inverni oltre i quaranta sotto zero, hanno saputo dissetarsi dal residuo salmastro di fiumi prosciugati in torride estati oltre i quaranta gradi.

Sembra un posto inospitale, eppure è abitato da uomini e animali dalla preistoria.

Basta entrare in una tenda e si scopre perché..

Progetti correlati
Il Camping dei Talenti

Una vacanza dovrebbe essere un’occasione per rilassarsi ma potrebbe sembrare impossibile per un bambino con disturbi dello spettro autistico. Per un bambino autistico, infatti, allontanarsi da casa può essere un’esperienza stressante. Il cambiamento della routine può essere sconvolgente. Tuttavia ci sono molti modi per preparare genitori e i figli a vacanza. Soprattutto se si sceglie il posto giusto.

È proprio per far vivere delle vacanze in serenità alle famiglie con bambini autistici che l’Associazione Talenti Autistici ha deciso di ideare il progetto “Il Camping dei Talenti“.

L’obiettivo è regalare l’opportunità di vivere esperienze uniche, inclusive e avventurose per i bimbi/e con bisogni speciali.

L’idea è nata nel 2023 quando l’Associazione ha deciso di organizzare delle notti all’aperto per permettere ai bambini di ammirare le stelle cadenti. Per far questo, l’Associazione ha acquistato una “Casa Hobbit” che ha poi installato nel parco naturale in cui opera. 

Le “Case Hobbit” sono strutture uniche: interamente in legno, basse e con tetti verdi, munite di tutto l'essenziale. Hanno forme e dimensioni diverse, completamente personalizzabili in base alle esigenze.

La magia è accentuata dal luogo circostante, un bosco di circa un ettaro e mezzo, dove si può godere della pace e del silenzio, cosa fondamentale per i bambini che soffrono di questo tipo di disturbi.

La prima notte all’aperto è stata indimenticabile per tutti i bambini, partendo dalla preparazione della cena tutti insieme, al racconto delle storie seduti sull’erba vivendo la magia della notte, come la preparazione per la nanna, per poi addormentarsi in un luogo incantato sotto le stelle.

La Casa Hobbit è diventata così importante per i bambini che oggi è diventata il fulcro di tante attività che si sono sempre svolte regolarmente nei laboratori settimanali organizzati dall’Associazione come: letture animate, yoga, corsi di arte.

L’esperienza del glamping è così bella per i ragazzi che non può non essere condivisa!

Il sogno dell’Associazione è di poter finalmente ospitare gratuitamente tante altre famiglie con bambini che soffrono di disturbi dello spettro autistico, per offrire loro la stessa bellissima opportunità, per condividere la fortuna di poter scoprire e godere di un progetto del genere, permettendo loro anche di partecipare alle attività organizzate dall’Associazione: come le passeggiate nel bosco (lungo il percorso dei Tre Pini, un sentiero da poco ristrutturato, attrezzato con passerelle in legno, panelli didattici ed osservatori ornitologici), i laboratori artistici, la visita agli Alpaca, le pecorelle, le galline, i conigli. Sarà possibile anche dilettarsi in cucina, usufruendo del forno a legna, cucina, barbecue, collocati in uno spazio apposito.

Questo, per i bambini autistici che frequentano il Bosco dei Talenti, non può che essere un’opportunità: l’opportunità di accogliere nuovi ragazzi che condividono le stesse disabilità, accompagnarli nella loro tenuta, fare loro da guida acquisendo così sicurezza e sentendosi protagonisti.

Grazie al successo della raccolta fondi su Eppela, sarà possibile acquistare 2 Case Hobbit e installarle vicino a quella precedentemente acquistata in modo da creare un’area campeggio in grado di ospitare fino a 3-4 persone.


L’Associazione

La nostra associazione, “Talenti Autistici”, nasce nel Marzo 2020 dall’incontro di genitori di bambini autistici. Oggi conta circa 50 famiglie di bambini autistici in età compresa tra i 3 e i 15 anni circa.

Affrontiamo molte sfide, fra le quali:
- divulgare la cultura dell’autismo nella società come premessa per una inclusione serena dei bambini nella scuola e nella società, migliorare la qualità della vita di famiglie dei ragazzi con spettro autistico;
-  ricercare modi, mezzi e opportunità per migliorare la autonomia dei bambini autistici;
-  realizzare occasioni di incontro fra le famiglie dei bambini autistici e dei non autistici.
- sviluppare un progetto pilota che possa diventare un modello esportabile per la crescita di cittadini autistici attivi nella loro comunità: favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Organizziamo incontri presso scuole volti alla educazione alla diversità e all’inclusione come crescita per tutti, supporta le famiglie riguardo alle questioni burocratiche, promuove l’autofinanziamento attraverso iniziative di volontariato.

La nostra prima iniziativa dè stata quella di ricercare uno spazio in cui le famiglie potessero realizzare iniziative inclusive autonome e, date le caratteristiche dell’autismo, possibilmente in aree immerse nella natura.

La Regione Toscana, ha messo a disposizione della Associazione un’area del Parco di San Rossore, che si trova a San Piero a Grado. Nasce così il “Bosco dei Talenti”.

 

Il Bosco dei Talenti

Il Bosco dei Talenti è un luogo di pace, nel bellissimo Parco di San Rossore di Pisa, che nasce per promuovere l’inclusione e l’integrazione globale dei bambini nello spettro autistico, attraverso percorsi formativi sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno di essi e di azioni didattiche che siano in grado di assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra il mondo della scuola e quello sociale.

Una didattica ambientale che viene eseguita in un’oasi verde garantendo il rapporto con la natura e con gli animali.

Ciascun laboratorio è presentato da volontari e professionisti, la programmazione viene effettuata in cooperazione ai  nostri educatori.

Offriamo varie attività quali: laboratorio di cucina, terapia forestale, laboratorio di arte e pittura, fattoria dei talenti, percorsi di psicomotricità.

L’intento è quello offrire ai bambini/e  e ai ragazzi/e, un luogo in ambiente naturale ma allo stesso tempo adeguatamente strutturato, dove svolgere attività pomeridiane studiate e organizzate in base ai bisogni specifici.

92%
-23 Giorni
Salute e benessereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
AMORE, DIMMELO!

Chi siamo

A.GE.D.O. è una associazione che riunisce genitori, parenti, amiche e amici di persone LGBT+. È stata fondata nel 1993 per offrire aiuto alle famiglie con figli o figlie LGBT+. Oggi, a distanza di trent’anni, Agedo è particolarmente impegnata nel supporto alle famiglie (ed alla rete parentale e amicale) di persone transgender, spesso molto giovani.

Siamo una associazione senza scopo di lucro, apartitica, aconfessionale, antirazzista, pacifista. La nostra sede legale è a Torino e siamo presenti su tutto il territorio italiano, con 36 sedi organizzate e numerosi punti di ascolto.

Cosa Facciamo

Il nostro primo obiettivo è quello di offrire ascolto e accoglienza a genitori, parenti, amiche e amici delle persone LGBT+.

Oltre a questo obiettivo, costruito giorno per giorno sul territorio, ci siamo posti l’obiettivo di promuovere un’informazione corretta sulle tematiche LGBT+ e di sensibilizzare il mondo della scuola, del lavoro, delle istituzioni e la cittadinanza ai temi del rispetto e della valorizzazione di tutte le persone e di tutte le soggettività.

In particolare, lavoriamo per:

  • diffondere una corretta informazione sui fenomeni di discriminazione contro i diversi orientamenti sessuali e le diverse identità di genere
  • prevenire il disagio giovanile, che può causare abbandono scolastico, depressione e può portare a comportamenti autolesivi
  • favorire un clima di lavoro accogliente, dove chiunque può essere sé stesso/a e godere delle medesime opportunità di carriera
  • favorire la comprensione e la conoscenza degli orientamenti, delle identità, delle condizioni e degli affetti delle persone LGBT+
  • contrastare le tesi e gli argomenti non scientifici che ritengono l’omosessualità e la varianza di genere una malattia

L’attività di ascolto, accoglienza e supporto alle famiglie (ed a tutta la rete parentale e amicale) nel delicato momento del coming out delle/i/* figl* è l’aspetto centrale del nostro impegno e del nostro lavoro. Siamo consapevoli, infatti, che il benessere delle/i/* giovani inizia in famiglia e che solo dal riconoscimento e dalla piena valorizzazione della propria identità si diparta la piena realizzazione delle persone. Tuttavia, spesso i familiari e le/gli/* amiche/i/* non hanno informazioni corrette e prive di pregiudizi e stereotipi sulle tematiche relative alle persone LGBT+

Per queste ragioni in tutte le articolazioni territoriali di Agedo è possibile partecipare a incontri di gruppo dedicati allo scambio, al supporto ed al confronto fra genitori/parenti/amic* allo scopo di attivare meccanismi di autoaiuto e riflessioni introspettive:

  • condividiamo informazioni e ci attiviamo per aiutare chi affronta percorsi più difficili, come le famiglie di persone in transizione.
  • organizziamo momenti di info-formazione interni invitando anche professionisti esterni alla nostra Associazione
  • organizziamo e progettiamo attività con finalità sociali sul territorio.
  • organizziamo momenti di gruppo nel tempo libero per condividere la gioia dello stare insieme.

Tutte le nostre attività sono gratuite.

Obiettivo della campagna

L’obiettivo della campagna è la realizzazione di un video di presentazione delle attività della nostra Associazione affinché più persone possano conoscerci e rivolgersi a noi. Donando una piccola cifra potrai aiutarci quindi a realizzare questo strumento di comunicazione e a diffonderlo attraverso le nostre pagine social di Facebook e di Instagram oltre che sui nostri siti web.

“Amore dimmelo” così abbiamo voluto titolare la nostra campagna di crowdfunding alla quale ti chiediamo di partecipare per far sì che nessuna/o/* si senta sola/o/*, per far sì che trovi alleat* e interlocutor* accoglienti e informati.

Per raggiungere il nostro obiettivo, contiamo sulla generosità di tutti voi che credete nell'importanza di supportare le famiglie e le persone LGBT+. Ogni singola donazione, anche la più piccola, farà la differenza e ci permetterà di continuare a svolgere il nostro prezioso lavoro di ascolto e supporto.

Ti chiediamo di condividere la nostra campagna di crowdfunding con amici, familiari e conoscenti affinché possiamo raggiungere il nostro traguardo e continuare a diffondere un messaggio di accoglienza e inclusione.

Grazie di cuore per il tuo sostegno e per la tua solidarietà.

Insieme possiamo fare la differenza e creare un mondo migliore dove tutte le persone sentano di essere previste e accolte per quello che sono.

www.agedonazionale.org 

FB – IG: #agedonazionale

https://www.youtube.com/@AGEDOonlus

 

70%
-23 Giorni
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
Aiutiamo Giulia

Siamo Angelo e Alessia, i genitori di due splendide bambine, Aurora e Giulia. 

È proprio di Giulia che vorremmo parlarvi e chiedervi aiuto. 
Una bambina di 15 mesi, curiosa e solare ma che ancora deve affacciarsi alla vita.

Giulia soffre di convulsioni febbrili complesse che le hanno causato già due ricoveri, uno all'età di 8 mesi e il secondo a 14 mesi durante il quale abbiamo rischiato di perderla. 

L'ultimo episodio le ha causato una crisi respiratoria e ha fatto sì che venisse intubata e trasferita d'urgenza da Brindisi nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale pediatrico di Bari. 

Trascorsi tre giorni per noi interminabili in terapia intensiva, è stata trasferita nel reparto di neurologia dove è rimasta circa 13 giorni per terapie e accertamenti. I medici ci hanno poi messi davanti ad un bivio, intraprendere una terapia con farmaci per crisi epilettiche per circa 6-7 anni o anche più, collaudati sì, ma su bambini con un'età superiore a quella di Giulia e che non ci garantiscono che non avrà più crisi in futuro, oppure tornare a casa e vedere “come va”.

Noi abbiamo deciso, non avendo una diagnosi esaustiva e tenendo conto di tutti gli effetti collaterali che questi farmaci procurano, di voler chiedere un secondo consulto e portare Giulia all'ospedale Meyer di Firenze, dove medici specializzati possano indagare e capire quale sia la causa e magari trovare la giusta terapia o anche solo aiutarci a capire come affrontare questa situazione, ormai insostenibile per noi, per Giulia è anche per la sorellina che ormai viviamo con la costante paura che ad ogni raffreddore, ad ogni febbre possa ripetersi ancora e che a causa di qualche complicanza possa accadere qualcosa di brutto.

Siamo qui per chiedere il vostro aiuto, noi purtroppo non abbiamo le possibilità economiche per intraprendere questo percorso e portare Giulia  a Firenze per una prima visita specialistica e poi tornare per un ricovero. Noi e Giulia abbiamo bisogno del vostro aiuto per capire cos'ha e come affrontare il problema. 

Il vostro contributo anche se piccolo per noi conta molto, anche solo condividere la storia di Giulia potrà fare la differenza.

Grazie, da noi genitori, dalla sorellina ma soprattutto grazie da Giulia!

40%
-20 Giorni
Salute e benessere
Fortitudo - Una storia con la EFFE maiuscola

Chi siamo?

L’Associazione Museo Fortitudo è una associazione senza scopo di lucro, indipendente ed aperta alla partecipazione di tutti gli appassionati della Fortitudo Pallacanestro e della sua grande storia. 

Nata nel settembre 2021 – quale realizzazione del sogno di quattro amici da sempre tifosi della EFFE – l’Associazione Museo Fortitudo si è impegnata in questi anni nel recuperare materiale appartenente alla storia della Fortitudo Pallacanestro, con il grande sogno di restituire tutto alla città attraverso il racconto di questi incredibili 50 anni di storia, “Una storia con la EFFE maiuscola”. 

 

Il nostro obiettivo?

Quello di tramandare la storia ed il patrimonio della Fortitudo Pallacanestro, di incontrare i sogni di tifosi ed appassionati, di valorizzare l’enorme patrimonio di cimeli e memorabilia della Fortitudo Pallacanestro, restituire alla città tutto ciò che è stata la EFFE in questi anni. 

 

Come? Con una grande e memorabile esposizione, in Salaborsa. 

Dal 14 al 29 dicembre 2023 in Salaborsa, nel cuore di Bologna, si terrà la seconda grande esposizione della Fortitudo Pallacanestro: un evento unico, che consente ai grandi tifosi di ripercorrere la storia della EFFE attraverso un percorso espositivo suggestivo caratterizzato da centinaia di memorabilia, cimeli ed oggetti inediti. 

È un progetto di tifosi e per tifosi, un qualcosa di unico e mai fatto da nessun altro: e probabilmente non è un caso che provenga dal mondo Fortitudo. 

📌 Salaborsa / Bologna, (BO)

📅 14-29 Dicembre 2023 

💰︎ Ingresso libero

🎥 https://youtu.be/qxfGmxdJyPo?si=eRjNTgVjDUX24XLz

 

I precedenti. 

Il 13 dicembre 2021, presso lo Spazio Carbonesi, è stata inaugurata la prima esposizione della Fortitudo Pallacanestro. 

Oggi, a distanza di due anni, l'Associazione Museo Fortitudo torna con un progetto ancora più ambizioso: Una storia con la EFFE maiuscola in Salaborsa, nel cuore della città del basket. 

 

Come verranno utilizzati i fondi? 

L’obiettivo del crowdfunding è di coprire l'ultima parte dei costi dell’evento.

Fino a questo momento, noi di Associazione Museo Fortitudo abbiamo fatto con le nostre forze, supportati dai partner che ci hanno sostenuto. 

Ma ora il Grande Sogno ha bisogno anche di VOI. 

In particolare, questi sono tutti i costi che, complessivamente, abbiamo coperto e dovremo coprire: 

  • Hostess: 3.220,00 €
  • Security: 1.955,00 €
  • Allestimenti: 16.000 €
  • Comunicazione: 1.500 €
  • Eventi 2.500 €

A traguardo raggiunto, le ulteriori somme verranno utilizzate per sostenere i progetti e le attività della Associazione Museo Fortitudo: per acquistare ulteriori cimeli, per ampliare la collezione esistente, per organizzare future esposizioni e trovare un luogo sicuro in cui raccogliere tutto il materiale prezioso, etc.

 

E tu? Fortitudino e non, puoi fare la differenza.

Con le nostre forze siamo arrivati fino a qui, ma abbiamo bisogno anche di te e del tuo aiuto, per rendere eterna ed indimenticabile la storia della EFFE. 

Diventa anche tu parte, dall’interno, di questo Grande Sogno: la tua donazione può fare la differenza. 

Ti aspettiamo in Salaborsa, dal 14 al 29 dicembre!! 🏀🏀

59%
-31 Giorni
UN GOAL PER SILVIA!

Ciao,
siamo la moglie e le amiche di Silvia, una donna straordinaria che, negli anni, ci ha fatto sognare con le sue imprese sui campi di calcio e divertire con la sua irriverente simpatia.

Chi conosce in modo profondo Silvia, o anche chi l'ha incontrata solo poche volte, ha impresso nella propria memoria la sua travolgente parlata fiorentina, il suo carattere generoso e solare, la sua voglia di vivere e di stare in compagnia.

Silvia è una pietra preziosa, una presenza incisiva nelle nostre vite e in quella delle persone a lei care. Una donna speciale che tutti ricordano per il sorriso contagioso e per quelle battute sempre pronte a stupirti e a portarti lontano dai pensieri negativi.

Silvia è stata una grande giocatrice di calcio e punto fermo della nazionale italiana, una ventata d'aria fresca da respirare a pieni polmoni.

Trascinatrice e risolutrice, nessuno del mondo del calcio può dimenticare  le sue gesta sportive, oltre che la tenacia e la determinazione con le quali ha affrontato lealmente ogni impegno che l'ha vista protagonista.

È la Silvia Fiorini dei primi mondiali in Cina e poi quelli in America. 
È La Silvia vice campionessa d’Europa, la Silvia dello scudetto ad Agliana. 
La Silvia delle tante imprese.
La Silvia pioniera del calcio. 

La Silvia che ha bisogno di centrare il suo ultimo GOAL!

Purtroppo, a luglio di questo anno 2023, ha avuto un'emorragia cerebrale rimanendo in coma per diversi giorni. I medici non ci avevano dato molte speranze sul fatto che Silvia potesse superare le prime ore, ma lei ha messo in gioco tutta la sua grinta e ha superato l’ostacolo. 

Adesso ne ha molti altri davanti a sé. 
Adesso è su una sedia rotelle ed è in grado di muovere solo parte del suo corpo. 
Non è autosufficiente e quello di cui lei ha bisogno è un percorso riabilitativo all’interno di una struttura altamente specializzata.  

Quello che vogliamo fare è cercare di darle più tempo possibile per prepararsi al rientro a casa che non sarà sicuramente facile. 

Io, Camilla, che sono sua moglie, la nostra bambina nata a Luglio dello scorso anno, e tutte le amiche e gli amici che le vogliono bene, speriamo di riaverla a casa con noi al più presto! 


Ma prima ci aspetta almeno un anno in una clinica specializzata che avrà il costo di 300 euro al giorno, per un totale di oltre 110.000 euro in un anno. In clinica potrà affrontare un percorso neuroriabilitativo che la aiuterà a recuperare il maggior numero di funzioni fisiche e neurologiche possibili.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare questa raccolta fondi, perché tutto il nostro sostegno e quello della sanità pubblica non basta. C’è bisogno di tutti voi!

Se tutti insieme riusciremo a raccogliere la soglia di 55.000 euro, potremo garantire a Silvia almeno 6 mesi in clinica. 
Ma vorremmo andare molto oltre! Se riuscissimo a raggiungere la soglia di 110.000 euro, la permanenza in clinica potrà essere di 1 anno.

È così che, tutti insieme, le permetteremo di avere tutta l’assistenza necessaria per il suo recupero, tornando ad abbracciarci tutti e a farci sorridere come solo lei sa fare.

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Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci” oppure scegliendo una delle ricompense disponibili,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT98D0760113900001069225256 - intestato a Silvia Fiorini.


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Grazie di cuore a tutti coloro che aiuteranno Silvia!

54%
-72 Giorni
Salute e benessere
Amami Ancora. Un'altra insensata stagione insieme.

Comala è uno spazio di comunità, attraversato e vissuto da miglia di persone, per lo più giovani, ma non solo.

Ad un certo punto, durante una calda sera d’estate davanti a una (o forse più di una) birra, abbiamo avuto l’impressione che allo spazio (e alla sua comunità) mancasse qualcosa. Non eravamo sicuri che questo qualcosa fosse proprio una squadra di calcio, ma fondare una squadra di calcio ci sembrava comunque un ottimo modo per colmare questo piccolo vuoto.

Così, una settimana circa primo dell’inizio del campionato di terza categoria, abbiamo formato una squadra reclutando i giocatori tra i frequentatori dello spazio: principalmente studenti fuori sede, con alle spalle un arcipelago nebuloso di gesta più o meno gloriose tra gli improbabili campi della provincia italiana.

Un paio di settimane dopo nessun* di noi si ricordava più come passava le domeniche nella sua vita precedente. Abbiamo iniziato a trovarci sempre: lavoratrici e lavoratori, giocatori, staff improvvisati, frequentatrici e frequentatori dello spazio, appassionat* di calcio e persone che non avevano mai visto una partita prima che il Comala FC venisse fondato. Abbiamo cantato, urlato, gioito, portato le mani alla testa, bevuto fino a dimenticare le vittorie e brindato per le celebrare le sconfitte, composto cori, accompagnato la squadra in trasferte improbabili per le/i torinesi, figuriamoci per un fuorisede salentino. In questo primo anno abbiamo perso (molto e in maniera particolarmente roboante, soprattutto all’inizio), vinto e pareggiato (quasi mai, in realtà), ci siamo conosciut* tutt* un po’ di più, anche se a volte erano anni che ci vedevamo e, soprattutto, abbiamo capito che tutto questo non ci era bastato. Neanche un po’. Ne volevamo ancora.

Dopo decine e decine di email, dm, richieste di informazioni tra le birre, sugli spalti, nelle pause dei concerti, abbiamo deciso di rendere un po’ più forte questo progetto sperimentale. Abbiamo fondato un’Associazione Sportiva Dilettantistica e portato le squadre a 6: calcio a 5 femminile, basket maschile e femminile, pallavolo mista e le due squadre di calcio a 11 maschile (FIGC e CSI). Abbiamo iniziato a pensare a progetti sportivi più ampli per il quartiere (tipo mettere su una palestra popolare) e ci siamo chiesti come dare forza a tutto questo, provare a insegnargli a camminare da solo.

La risposta è questa campagna di crowdfunding. Che si chiama “Amami ancora” e che non potevamo chiamare in maniera diversa.

 

52%
-40 Giorni
Salute e benessere
L'ACQUA CAMBIA TUTTO--WATER CHANGES EVERYTHING

WATER CHANGES EVERYTHING - THE GIFT OF LIFE                   (per Italiano, vedete in fondo)

My name is Giulia Loli...

I am an artist, painter, and music producer.
In November 2022 I went to Zanzibar as an artist in residence and decided to stay on to contribute. During my trips to mainland Tanzania, I had the rare privilege of being embedded in the Maasai village of Msaje (Tanga District), where I started teaching art and music to orphans, and reading/writing to adults - working independently and without external support.

Being raised as an immigrant in the U.S. (Coptic-Egyptian/Etruscan-Italian), in a household fiercely proud of its Indigenous cultures, sensitized me to the struggles of all indigenous peoples.

My 11 years of permaculture experience fortifies my conviction that preservation of Indigenous cultures, such as the Maasai, is not just for the sake of objectifying archives, but real-time keys to the survival and flourishing of all life on planet Earth.

LACK OF CLEAN WATER

In the village of Msaje children are dying of malaria for lack of clean water, pregnant women are carrying 40L of dirty puddle water on their heads from distant ravines, beset with UTI, ringworm, and other maladies for lack of clean water.
Families go days without food... Access to water would also allow villagers to grow their own crops.

WHAT IS THE PROJECT ABOUT?

We are raising 6,610 euros all of which go exclusively to buy a generator, pump, cables & rope (including labor and transport) to make an already existing well functional, making clean water accessible to roughly 2000-3000 adults and children.

A 150 m well was dug in 2020, the housing constructed, 5000 L tank installed, fitted with 12 faucets, but the same year the project was abandoned by foreign investors leaving the villagers dangling at the edge of hope.

In particular...

  1. Pedrollo Submersible Well Pump 2 HP = 1,560,572 Tanzanian Shillings (604 Euros)
  2. Diesel Generator 9000 W = 3,950,425 TZS (1470 EUR)
  3. Wire Cable 4mm/ 150 m at 13,000 TZS per meter x 150 = 2,023,060 (783 EUR)
  4. Coly Class C Rope = 258,373 TZS (100 EUR)
  5. Manila Rope 150 m = 258,373 TZS (100 EUR)
  6. Installation cost + 1 month follow-up maintenance/diesel = 6,167,138 TZS (2,295 EUR)
  7. Transportation of goods from Dar es Salaam to Msaje Village (260km x 2) = 1,480,477 TZS (573 EUR)
  8. Laboratory analysis of water at Arusha Technical College, incl. transport = 537,441 TZS (200 EUR)
  9. Pump Test for determining Litres/hour and well water amount = 403,080 TZS (150 EUR)
  10. Fencing to protect well from animal contamination, 25-50 meters every direction 510,570 TZS (190 EUR)
  11. Commission fee for using Eppela platform = 2,9% of total donations = 145 EUR
                                                           GRAND TOTAL = 17,763,480 TZS (6,610 EUR / 7,092 USD)

Your help to this mission will change the lives of thousands of Maasai, a proud Indigenous African people with an Ancient and Timely History and Contribution.

...Thank you!

Thanks to this experience, in addition to the included photographs, I had the opportunity to make preparatory sketches of the villagers for my ‘Ancient Indigenous Africans’ project connecting the Maasai and Egypt via the Nile and Hathor (destined for large-scale paintings, international exhibitions and book).  Pan-Africanism towards World & Cosmic Peace.

http://www.instagram.com/giulia.mutamassik.loli

 

  L'ACQUA CAMBIA TUTTO –  UN REGALO PER LA VITA 

Il mio nome è Giulia Loli...


Sono un'artista, pittrice e produttrice musicale.
 Nel novembre 2022 sono andata a Zanzibar come artista in residenza e ho deciso di rimanere per contribuire. Durante i miei viaggi nell'entroterra ho avuto il raro privilegio di vivere nel villaggio Maasai di Msaje (distretto di Tanga), dove ho iniziato a insegnare arte e musica agli orfani e a leggere e scrivere agli adulti - lavorando independentemente, senza appoggi instituzionali.


L'essere cresciuta come immigrata negli Stati Uniti (Copto-Egiziana/Etrusca-Italiana) in una famiglia orgogliosa delle sue radici indigene, mi ha reso fortemente sensibile verso le lotte di tutte le popolazioni indigene. Per questo motivo apro questa raccolta fondi con l'intenzione di dare una mano, al meglio delle mie possibilità, per risolvere un grave problema che affligge questo bellissimo villaggio.
 

MANCANZA DI ACQUA PULITA                                                                                                                      

Nel villaggio di Msaje, la mancanza di acqua pulita porta con sè numerosi problemi: i bambini muoiono di malaria, le donne incinte sono costrette a portare sulla testa 40 litri di acqua sporca proveniente da fonti d'acqua
lontane, la popolazione è afflitta da infezioni del tratto urinario, tigna e altre malattie.
Le famiglie trascorrono giorni senza cibo; l'accesso all'acqua consentirebbe agli abitanti del villaggio di coltivare i propri raccolti.
 

IN COSA CONSISTE IL PROGETTO?  

Stiamo raccogliendo 6610 euro da destinare
all'acquisto di un generatore, una pompa, cavi e corda, inclusi manodopera e trasporto, per rendere funzionale un pozzo già esistente, rendendo l'acqua pulita accessibile a circa 2000-3000 persone.
Nel 2020 è stato scavato un pozzo di 150 m,
costruito l'alloggiamento, installato un serbatoio da 5000 L dotato di 12 rubinetti, ma lo stesso anno il progetto è stato abbandonato dagli investitori
stranieri.
In particolare…
1. Pompa sommergibile per pozzi 2HP = 1,560,572 Tanzanian Shillings (604 Euros)
2. Generatore Diesel 9000W = 3,950,425 TZS (1470 EUR)
3. Cavo 4 mm/150 m a 13,000 TZS al metro x 150 = 2,023,060 (783 EUR)
4. Corda Coly Class C = 258,373 TZS (100 EUR)
5. Corda Manila 150 m =258,373 TZS (100 EUR)
6. Costo d'installazione + manutenzione di 1 mese = 6,167,138 TZS (2,295 EUR)
7. Trasporto merce da Dar es Salaam al villaggio di Msaje (260 km x 2) = 1,480,477 TZS (573 EUR)

8. Analisi di acqua al Laboratorio di Arusha Technical College, incl. transport = 537,441 TZS (200 EUR)

9. Test della Pompa per determinare Litres/ora and capacita di acqua in pozzo = 403,080 TZS (150 EUR)

10. Recinto per proteggere dalla contamizione di bestiame, 25-50 metri ogni direzione = 510,570 TZS (190 EUR)
11. Commissione di utilizzo della piattaforma Eppela pari al 2,9% sul totale raccolto = 145 EUR                       

                                                                            GRAND TOTAL = 17,763.480 TZS (6,610 EUR / 7,092 USD)


 OGNI AIUTO A QUESTA MISSIONE E' ESTREMAMENTE PREZIOSO E HA IL POTERE DI CAMBIARE LA VITA DI MIGLIAIA DI MAASAI, UN ORGOGLIOSO POPOLO INDIGENO AFRICANO CON UNA STORIA E UN CONTRIBUTO ANTICO E ATTUALE!                                                                       
…GRAZIE!         

Grazie a questa esperienza ho avuto l'opportunità di disegnare degli schizzi preparatori degli abitanti del villaggio, per mio progetto multi-media “Africani Antichi Indigeni” che connetta i Maasai con Egitto via il Nile e Hathor, destinati a dipinti, mostre internazionali e libri.


http://www.instagram.com/giulia.mutamassik.loli 
 

Grazie a Greta de Ruvo per l'assistenza iniziale in creare questa pagina.

38%
-2 Giorni
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Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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SATIRA E SOGNI: l'opera completa di Sergio Staino in rete

Ciao a tutti, sono Ilaria Staino, la figlia di Sergio.

Insieme a mia madre, Bruna, mio fratello Michele, gli amici e tutti gli affetti di Sergio abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per poter realizzare insieme il suo sogno: dare vita a un portale, completamente libero e accessibile a tutti, che raccolga il suo lavoro, che, come pochi altri, racconta mezzo secolo di storia d'Italia.

Perché venga salvaguardato, perché non vada perso, perché tutti ci possano navigare.

Era il 2019 quando mio padre mi ha chiesto per la prima volta di occuparmi di questo archivio: aveva paura di andarsene lasciando tutto quello che aveva disegnato, immaginato, costruito e sognato senza un contenitore. Oggi vogliamo - e dobbiamo - portare avanti questo progetto.

Nostro padre è stato uomo generoso e buono, i suoi disegni sono dappertutto, sparpagliati in ogni angolo del globo, regalati a chiunque gliene chiedesse uno, impressi sulle tovagliette, piatti, tovaglioli di innumerevoli ristoranti e trattorie di tutta Italia. Qualsiasi superficie per lui era una possibile tela sulla quale esprimersi.

L’intero progetto ha un costo complessivo che supera i 150.000 euro. Per portarlo a termine stimiamo almeno un anno di lavoro coinvolgendo professionisti specializzati e tanti, tanti validi collaboratori che con pazienza certosina e professionalità, ricostruiranno la sua opera e realizzeranno questo archivio digitale.

Il cantiere è già aperto da un anno. Abbiamo raccolto e censito oltre 20.000 opere che stiamo digitalizzando affrontando i primi costi, più di 40.000 euro, grazie a fondi personali e contributi degli amici. 
Ora sta per partire la schedatura, l'aggancio delle schede alle immagini e il loro caricamento sulla piattaforma, utilizzando un software espressamente elaborato a questo scopo.

Ci mancano 110.000 euro per concludere l’opera. Un traguardo che possiamo raggiungere insieme, con obiettivi intermedi, e grazie al contributo di tutti coloro che credono in questo progetto.

Ci siamo posti un primo obiettivo di 75.000 euro con i quali riusciremo a concludere la digitalizzazione e la realizzazione del software.

Se raccoglieremo i successivi 35.000 euro, raggiungendo quindi l’obiettivo finale di 110.000 euro, potremo invece completare il lavoro.

In questo modo coroneremo il sogno di realizzare il portale entro il 2025, accessibile gratuitamente a chiunque.

Abbiamo bisogno di te, aiutaci a realizzarlo.

Siamo fiduciosi di farcela, perché abbiamo avuto la prova che l'amore per Bobo e per Sergio è diffuso. E ci sosterrà anche in questa impresa, da realizzare insieme.

Grazie.

Main Partner


Media Partner


Con la partecipazione di

71%
-37 Giorni
UN GOAL PER SILVIA!

Ciao,
siamo la moglie e le amiche di Silvia, una donna straordinaria che, negli anni, ci ha fatto sognare con le sue imprese sui campi di calcio e divertire con la sua irriverente simpatia.

Chi conosce in modo profondo Silvia, o anche chi l'ha incontrata solo poche volte, ha impresso nella propria memoria la sua travolgente parlata fiorentina, il suo carattere generoso e solare, la sua voglia di vivere e di stare in compagnia.

Silvia è una pietra preziosa, una presenza incisiva nelle nostre vite e in quella delle persone a lei care. Una donna speciale che tutti ricordano per il sorriso contagioso e per quelle battute sempre pronte a stupirti e a portarti lontano dai pensieri negativi.

Silvia è stata una grande giocatrice di calcio e punto fermo della nazionale italiana, una ventata d'aria fresca da respirare a pieni polmoni.

Trascinatrice e risolutrice, nessuno del mondo del calcio può dimenticare  le sue gesta sportive, oltre che la tenacia e la determinazione con le quali ha affrontato lealmente ogni impegno che l'ha vista protagonista.

È la Silvia Fiorini dei primi mondiali in Cina e poi quelli in America. 
È La Silvia vice campionessa d’Europa, la Silvia dello scudetto ad Agliana. 
La Silvia delle tante imprese.
La Silvia pioniera del calcio. 

La Silvia che ha bisogno di centrare il suo ultimo GOAL!

Purtroppo, a luglio di questo anno 2023, ha avuto un'emorragia cerebrale rimanendo in coma per diversi giorni. I medici non ci avevano dato molte speranze sul fatto che Silvia potesse superare le prime ore, ma lei ha messo in gioco tutta la sua grinta e ha superato l’ostacolo. 

Adesso ne ha molti altri davanti a sé. 
Adesso è su una sedia rotelle ed è in grado di muovere solo parte del suo corpo. 
Non è autosufficiente e quello di cui lei ha bisogno è un percorso riabilitativo all’interno di una struttura altamente specializzata.  

Quello che vogliamo fare è cercare di darle più tempo possibile per prepararsi al rientro a casa che non sarà sicuramente facile. 

Io, Camilla, che sono sua moglie, la nostra bambina nata a Luglio dello scorso anno, e tutte le amiche e gli amici che le vogliono bene, speriamo di riaverla a casa con noi al più presto! 


Ma prima ci aspetta almeno un anno in una clinica specializzata che avrà il costo di 300 euro al giorno, per un totale di oltre 110.000 euro in un anno. In clinica potrà affrontare un percorso neuroriabilitativo che la aiuterà a recuperare il maggior numero di funzioni fisiche e neurologiche possibili.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare questa raccolta fondi, perché tutto il nostro sostegno e quello della sanità pubblica non basta. C’è bisogno di tutti voi!

Se tutti insieme riusciremo a raccogliere la soglia di 55.000 euro, potremo garantire a Silvia almeno 6 mesi in clinica. 
Ma vorremmo andare molto oltre! Se riuscissimo a raggiungere la soglia di 110.000 euro, la permanenza in clinica potrà essere di 1 anno.

È così che, tutti insieme, le permetteremo di avere tutta l’assistenza necessaria per il suo recupero, tornando ad abbracciarci tutti e a farci sorridere come solo lei sa fare.

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Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci” oppure scegliendo una delle ricompense disponibili,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT98D0760113900001069225256 - intestato a Silvia Fiorini.


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Grazie di cuore a tutti coloro che aiuteranno Silvia!

54%
-72 Giorni
Salute e benessere
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Aggiornamento al 12 aprile 2024

Salve a tutti e bentrovati. 

Io e la Katia desideriamo aggiornarvi sul prosieguo del nostro progetto.

Come molti sanno i locali che attualmente ospitano il colorificio, futura sede del nostro bistrot, saranno liberi a partire dal 1 giugno 2024, abbiamo pertanto deciso di variare l'ordine delle opere da porre in essere e nel frattempo portiamo avanti tutte le pratiche burocratiche ed i permessi necessari.

Cominceremo quindi con il cortile interno che ci aiuterà a rendere l'ingresso al ristorante maggiormente accattivante e gradevole.

Di seguito alcuni frame del render pressochè definitivo.

L'effetto che vogliamo ottenere è lo stesso che si ha quando si accede ad un parco tematico, vogliamo che le persone si sentano in vacanza in un luogo "pazzesco" a pochi minuti dalla propria abitazione.

Con questo primo intervento avremo un ambiente esterno molto elegante e gradevole già per la stagione estiva 2024, in modo da far assaporare un vento di novità ai nostri ospiti, presumibilmente da giugno 2024.

Non appena avremo preso possesso dell'ex colorificio partiremo con i lavori di ristrutturazione dell'area bistrot.

Il Bistrò di Mare, sarà questo il concept che svilupperemo, vedrà protagonista un arredamento minimal nei materiali ma confortevole, inclusivo e conviviale. 

L'ambiente sarà informale e luminoso, caratterizzato da materiali naturali, con un grande lucernario che dominerà la sala principale permettendo di modulare la luminosità dell’ambiente.

I pilastri centrali saranno lasciati in cemento grezzo e racchiusi dentro a una teca in cristallo illuminata.

I grandi lampadari arricchiranno gli spazi insieme a lampade a parete dal design anni 50.

I tavoli avranno un piano in legno e la mise en place sarà informale. Il mix di sedie in legno ispirate agli anni 50
renderanno comunque confortevole la permanenza a tavola. 

Un grande bar darà il benvenuto agli ospiti e li intratterrà anche nel dopocena con una offerta di bere miscelato.

Ecco alcune immagini che vi aiuteranno a rendere l'idea.

Completata la zona Bistrò che ci vedrà impegnati per un periodo da 3 a 5 mesi circa, daremo il via alle danze in questo nuovo format di ristorazione; ovviamente vi inviteremo all'inaugurazione e potrete iniziare a spendere i vostri voucher con la relativa ricompensa.

Successivamente chiuderemo l'attuale ristorante per dedicarci alla sua riconfigurazione: infatti realizzeremo il Ristorante Gourmet che vedrà la nostra Chef Katia protagonista delle esperienze che si vivranno in sala.

La zona gourmet avrà un aspetto più elegante, in linea con la proposta gastronomica. Sedute imbottite, tavoli con piano in marmo e piccoli divani creano tavoli riservati e sofisticati.

I colori sono l’arancio mattone del velluto e delle sedute abbinato ad un colore ottanio sulle pareti.

Cambiando l’ingresso dal cortile l’attuale scala potrebbe essere utilizzata come cantina vini.

E un simpatico “carrello cocktail” porterebbe il bar direttamente a tavola dagli ospiti.

Date un po' un'occhiata qui sotto…

Terminata anche questa parte passeremo alla realizzazione della vera e propria attrazione di tutto questo progetto: la Terrazza.

Servono poche parole per descriverla… le immagini parlano da sole.

Bella vero? Tutti coloro a cui l'abbiamo fatta vedere non vedono l'ora di sedersi, strano vero?

Molti dei nostri clienti non hanno potuto partecipare alla festa dei 20 anni e non hanno saputo o si sono dimenticati della nostra iniziativa qui su Eppela, abbiamo pertanto deciso di riaprire la campagna fino al 31 maggio 2024 garantendo una ricompensa intermedia che stimolasse e gratificasse comunque.

Infatti per coloro che parteciperanno entro il 31 maggio 2024 sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 200 x 1,5 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Per noi sarebbe una ulteriore conferma e dimostrazione di fiducia: datevi da fare quindi, c'è spazio per tutti e non vediamo l'ora di ospitarvi nella nostra nuova e super intrigante location.

Un grande abbraccio,

Katia e Francesco.

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Collegno, 17 settembre 2023

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamoci un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° alla fine della campagna sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

24%
-42 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
99 posti per sognare

IL TUO AIUTO ALLA GESTIONE DELLA BOMBONIERA DELLA CULTURA

A Monte Castello di Vibio in Umbria c'è un teatro magico! É il Teatro della Concordia, il teatro più piccolo del mondo con 99 posti per sognare!  Davvero un gioiellino. É stato costruito nel 1808 da nove famiglie del paese. Si tratta dell’unica testimonianza architettonica in miniatura del teatro settecentesco all’italiana di stile goldoniano.

 

"Da quattro anni il Teatro della Concordia è chiuso. Prima la pandemia e poi i lavori di ristrutturazione necessari per la valorizzazione, funzionalità e sicurezza.  Questo lungo periodo di inattività ha comportato una perdita annuale di oltre 50 mila euro per l'associazione Società del Teatro della Concordia! L'obiettivo che ci siamo posti con questa raccolta fondi è di recuperare parte delle perdite economiche indispensabili per finanziare le attività connesse alla ripresa. Solo così saremo in grado di riaccendere le luci sul palcoscenico di questa magnifica bomboniera della cultura ". (Edoardo Brenci - Presidente Associazione Società del Teatro della Concordia).

 

 

La riapertura del Teatro è imminente poiché i lavori stanno giungendo al termine. Tuttavia con questo lungo periodo di inattività la Società del Teatro della Concordia, associazione che gestisce il teatro, si trova nelle condizioni di non avere i fondi necessari alla ripartenza.

Per questo motivo la nostra associazione lancia la raccolta, per poter riprendere le attività.

Con i primi 15mila euro procediamo al riordino e all’allestimento delle sale del Teatro, potenziamo le collaborazioni di back office, procediamo con piccole azioni di promozione e riaprire per le visite. 

Con l’obiettivo successivo a 37mila euro realizziamo l’evento di riapertura e programmiamo la stagione 2024; sosteniamo i costi dei sevizi tecnici e di front office, realizziamo una più ampia comunicazione di riapertura al mondo del Teatro della Concordia. 

Aiutaci a salvaguardare il Teatro della Concordia e donargli un nuovo inizio! 

La tua donazione, piccola o grande che sia, ci aiuterà ad assicurare che il Teatro della Concordia rimanga in vita, protetto e custodito per amore della cultura e soprattutto per amore delle nuove generazioni.

Insieme a te per riaccendere i riflettori sul palco del Teatro più piccolo del mondo!

Grazie!

CHI SIAMO

Società del Teatro della Concordia è un’Associazione nata dalla passione di un gruppo di volontarie e volontari motivati dalla voglia di valorizzare, tutelare e gestire il Teatro del paese.

Si costituisce nel 1993 quando il Teatro della Concordia, dopo 42 anni di incuria del tempo, venne restaurato dalla Regione Umbria grazie ai fondi europei ridando nuova vita ad uno dei Borghi più Belli d’Italia, Monte Castello di Vibio.

La sua gente era legata al piccolo teatro perché aveva rappresentato il cuore aggregativo del paese fino al dopoguerra.

Alla passione e al senso civico si è affiancata l’operatività dell’Associazione con l’obiettivo di tutelare e far conoscere il Teatro della Concordia. L'economia del territorio, che fino a quel tempo si basava sull'attività contadina, era venuta meno e questo bene culturale poteva costituire la riconversione per lo sviluppo del turismo culturale.

 

HELP US RE-OPEN THE LOCAL CULTURAL GEM: TEATRO DELLA CONCORDIA

In Monte Castello di Vibio, Umbria, there is a magical place! It's Teatro della Concordia, the smallest theatre in the world with just 99 seats! A true gem. It was built in 1808 by nine local families. It represents the only architectural evidence of the 18th-century Italian Goldoni's theatre style on a small scale.

“The Teatro della Concordia has been closed for 4 years now. First, because of the Covid pandemic, and then for necessary renovation works to enhance its functionality and safety. Our fundraising campaign aims to recover part of the essential economic losses to fund activities related to the restart. We’d like to turn the lights back on the stage of this magnificent little gem of culture”.

(Edoardo Brenci - President of the Teatro della Concordia Society Association).

The theatre reopening is upcoming as the works are coming to an end. However, this long period of inactivity means that the Società del Teatro della Concordia, the association that manages the theatre, has run out of funds and needs your help in order to start its activities again.

The purpose of this crowdfunding is to allow us to cover the reopening costs.

We need 15,000 euros to be able to reorganise and to set up the theatre, to enhance back office activities, to do limited promotional activities and to reopen for visits.

We need to reach the target of 37,000 euros to be able to organise a reopening event and a new 2024 cultural season for plays and concerts, to support the technical staff and the logistics that are necessary for any type of events and front office activities, and to carry out wider promotional activities.

Help us preserve the Teatro della Concordia and give it a new start! Any contribution large or small will help ensure that the Teatro della Concordia stays alive, also for future generations.

Only with your help we will be able to turn the lights back on the stage of this magnificent cultural gem.

Thank you!

 

ABOUT US

The Teatro della Concordia Society is an Association born from the passion of a group of volunteers driven by the desire to enhance, protect, and manage the local theatre.

It was established in 1993 when the Teatro della Concordia, after 42 years of neglect, was restored by the Umbria Region using European funds, coming back to life in Monte Castello di Vibio, one of Italy's most beautiful villages.


 

 

26%
-48 Giorni
Fortitudo - Una storia con la EFFE maiuscola

Chi siamo?

L’Associazione Museo Fortitudo è una associazione senza scopo di lucro, indipendente ed aperta alla partecipazione di tutti gli appassionati della Fortitudo Pallacanestro e della sua grande storia. 

Nata nel settembre 2021 – quale realizzazione del sogno di quattro amici da sempre tifosi della EFFE – l’Associazione Museo Fortitudo si è impegnata in questi anni nel recuperare materiale appartenente alla storia della Fortitudo Pallacanestro, con il grande sogno di restituire tutto alla città attraverso il racconto di questi incredibili 50 anni di storia, “Una storia con la EFFE maiuscola”. 

 

Il nostro obiettivo?

Quello di tramandare la storia ed il patrimonio della Fortitudo Pallacanestro, di incontrare i sogni di tifosi ed appassionati, di valorizzare l’enorme patrimonio di cimeli e memorabilia della Fortitudo Pallacanestro, restituire alla città tutto ciò che è stata la EFFE in questi anni. 

 

Come? Con una grande e memorabile esposizione, in Salaborsa. 

Dal 14 al 29 dicembre 2023 in Salaborsa, nel cuore di Bologna, si terrà la seconda grande esposizione della Fortitudo Pallacanestro: un evento unico, che consente ai grandi tifosi di ripercorrere la storia della EFFE attraverso un percorso espositivo suggestivo caratterizzato da centinaia di memorabilia, cimeli ed oggetti inediti. 

È un progetto di tifosi e per tifosi, un qualcosa di unico e mai fatto da nessun altro: e probabilmente non è un caso che provenga dal mondo Fortitudo. 

📌 Salaborsa / Bologna, (BO)

📅 14-29 Dicembre 2023 

💰︎ Ingresso libero

🎥 https://youtu.be/qxfGmxdJyPo?si=eRjNTgVjDUX24XLz

 

I precedenti. 

Il 13 dicembre 2021, presso lo Spazio Carbonesi, è stata inaugurata la prima esposizione della Fortitudo Pallacanestro. 

Oggi, a distanza di due anni, l'Associazione Museo Fortitudo torna con un progetto ancora più ambizioso: Una storia con la EFFE maiuscola in Salaborsa, nel cuore della città del basket. 

 

Come verranno utilizzati i fondi? 

L’obiettivo del crowdfunding è di coprire l'ultima parte dei costi dell’evento.

Fino a questo momento, noi di Associazione Museo Fortitudo abbiamo fatto con le nostre forze, supportati dai partner che ci hanno sostenuto. 

Ma ora il Grande Sogno ha bisogno anche di VOI. 

In particolare, questi sono tutti i costi che, complessivamente, abbiamo coperto e dovremo coprire: 

  • Hostess: 3.220,00 €
  • Security: 1.955,00 €
  • Allestimenti: 16.000 €
  • Comunicazione: 1.500 €
  • Eventi 2.500 €

A traguardo raggiunto, le ulteriori somme verranno utilizzate per sostenere i progetti e le attività della Associazione Museo Fortitudo: per acquistare ulteriori cimeli, per ampliare la collezione esistente, per organizzare future esposizioni e trovare un luogo sicuro in cui raccogliere tutto il materiale prezioso, etc.

 

E tu? Fortitudino e non, puoi fare la differenza.

Con le nostre forze siamo arrivati fino a qui, ma abbiamo bisogno anche di te e del tuo aiuto, per rendere eterna ed indimenticabile la storia della EFFE. 

Diventa anche tu parte, dall’interno, di questo Grande Sogno: la tua donazione può fare la differenza. 

Ti aspettiamo in Salaborsa, dal 14 al 29 dicembre!! 🏀🏀

59%
-31 Giorni
LOTTARE E NON ARRENDERSI MAI

La “giustizia” francese serva di un SISTEMA elitario globalista che vuole eliminare i diritti umani fondamentali e sottometterci ad una tirannia nazisanitaria ed ecocomunista sorretta da enormi e gravi menzogne criminali volte sia al genocidio per depopolare la terra, sia alla schiavizzazione di coloro che sopravviveranno sottomettendoli ad un controllo digitale totale, si è espressa condannando 11 persone per avere esercitato il loro sacrosanto diritto di libera espressione del pensiero alla scopo di protesta verso coloro che mentendo minacciavano i loro diritti inalienabili e la loro stessa esistenza e quella dei loro figli. Di quelle 11 persone solo una è rimasta fedele quanto detto e fatto!
Solo una persona è rimasta un Guerriero ViVi.
La “giustizia” francese ha emesso questa condanna nascondendosi dietro la patetica scusa, del tutto irrilevante rispetto al valore dei diritti fondamentali sulla libertà di espressione del pensiero, che tale espressione avesse una connotazione di odio. Ma odiare ed esprimere odio, senza minacciare, verso chi invece minaccia la tua esistenza e i tuoi diritti è un diritto, e odiare non è un crimine.
La presunzione criminale di questa “giustizia” francese di demonizzare il diritto di odiare anche quando viene espresso correttamente, senza minacce, ma solo dicendo la verità comprovata, solo perché è stato compiuto da più persone coordinate che per protesta hanno agito coralmente postando il medesimo testo, lì dove era lecito farlo, come su un social, dove i commenti erano aperti e il post attaccato era pubblico e redatto da personaggi pubblici, è così assurdamente in violazione della libertà di espressione che l’unico modo di spiegarla è che non siamo più innanzi ad uno stato di diritto ma ad una vera e propria “giustizia” di regime non diversa da quella che fu la “giustizia” nazista verso coloro che osteggiavano il sistema nazista.
E poi l’artificioso tentativo di far passare quei nazisti come vittime, perché pateticamente si sono sentiti turbati dai commenti, quando per forza di verità era ovvio che quei commenti avessero un contenuto duro ma giustificato e comprovato, quindi vero e giusto, dato che quei nazisti stavano chiaramente commettendo un crimine verso i diritti umani, e che questa infame “giustizia” francese non ha avuto il coraggio di riconoscerlo nonostante fosse più che lampante, è solo la ciliegina velenosa di una farsa putrida degna dei peggiori tribunali dittatoriali della storia.

Chi calpesta i nostri diritti e ci ruba la libertà, manipolando e sfruttando leggi palesemente in violazione dei diritti umani, per sopprimere qualsiasi espressione della verità in luoghi pubblici e aperti come erano i siti Facebook dei querelanti, sono niente altro che criminali nazicomunisti conniventi con lo sterminio vaccinale.

Io sono l’unico degli 11 che è rimasto un GUERRIERO ViVi FINO IN FONDO E AD OGNI COSTO, E CHE NON HA RINNEGATO NULLA DI QUANTO DETTO A QUEI NAZISTI CRIMINALI CHE PROMUOVEVANO LA VACCINAZIONE E CHE ADDIRITTURA LA VOLEVANO IMPORRE COME OBBLIGATORIA. 
E STIAMO PARLANDO DEGLI STESSI VACCINI TOSSICI CHE OGGI STANNO UCCIDENDO E AMMALANDO DECINE DI MILIONI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO!

Troverete il testo della mia difesa, letto durante il processo a nome di tutta la Forza di Lotta V_V,  
rispettivamente in italiano e francese:
https://t.me/vvvvvinc/32351
https://t.me/vvvvvincFRA/11323

Voglio esprimere la mia gratitudine e dedicare quella che io ritengo essere stata una vittoria, come lo è sempre quando riusciamo ad avere un voce in un mondo criminale che ci vuole zittire, all'intera Forza di Lotta V_V e a tutti i Guerrieri V_V.
La Forza di Lotta V_V giorno dopo giorno ci dà il coraggio, l'energia e gli strumenti per arrivare fino in fondo, per resistere alle pressioni, alle persecuzione e alle denigrazioni. 
E personalmente mi ha fornito i mezzi emotivi e mentali per andare ad esprimere in una sede ufficiale come un tribunale, in modo forte e chiaro, ciò che andava detto perché VERO E GIUSTO, e che quindi andava detto senza paura e a testa alta, e così ho fatto.

Questo è stato possibile solo grazie a tutti i Guerrieri ViVi di tante nazioni diverse che lottano senza sosta dando un esempio che galvanizza chiunque capisca che è il momento di lottare veramente! 
Perché quando si è sostenuti dall’unione di coloro che condividono gli stessi ideali universali e la stessa lotta per la rivendicazione dei diritti e delle libertà fondamentali, si ottiene la forza di superare se stessi, di andare oltre ciò che si pensava di essere in grado di fare, come è accaduto a me.
Da soli non siamo nulla, ma insieme, anche se siamo lontani, stiamo costruendo una Forza che può dire la verità, e sbatterla in faccia ai nazisti arrivando persino a farla tuonare in tribunale. 
Quindi non perdiamo mai, anche quando il nemico sembra colpirci, siamo una voce ascoltata, e così andiamo avanti, e non arrendendoci mai e facendoci ascoltare sempre ecco che noi tutti ViVi vinciamo comunque!!!

Ora la Forza di Lotta ViVi mi ha detto che vuole dimostrare al Sistema di essere una cosa sola, forte e solida e quando il Sistema colpisce con l’ingiustizia un ViVi, tutta la Forza di lotta, e tutti i Guerrieri ViVi e anche coloro che la sostengono dall’esterno, come i tanti FAN ViVi, sono pronti a sostenere quel Guerriero V_V che ha saputo reggere il colpo e non piegarsi e non arrendersi. 
Colpire un V_V è colpire tutti i V_V e così tutti i V_V reagiscono insieme.
E la Forza di Lotta ViVi ha detto che questa unione e questa forza si esprimerà fornendo l’aiuto economico per sostenere quanto imputato come ammenda al Guerriero ViVi, che unico fra 11, ha saputo resistere al SISTEMA nazicomunista!
L’ammenda imputata è di € 5.177. 
€ 5.177 per avere detto la verità a dei nazisti bugiardi e criminali che minacciavano la vita di tutti.

È grazie all’unione e al coordinamento che nascono dalla medesima volontà di lottare per diritti e libertà che rende i Guerrieri ViVi inarrestabili e che dimostrano al nemico che non potrà fermarci e che le vittorie sono le vittorie di tutti i V_V e non solo di quel particolare Guerriero V_V che in quel momento era in prima fila a lottare.

Facciamo sì che quindi questa vittoria sia di tutta la Forza di Lotta, che tutti i Guerrieri V_V siano in prima fila, facciamo sì che il SISTEMA ci veda dargli un altro colpo al suo ingiusto e nazista tentativo di farci tacere. Facciamogli vedere che ci siamo e che siamo forti e presenti, oggi e sempre, così come è stato il Guerriero ViVi in tribunale

Grazie a tutti per la vostra lotta!!
Grazie alla Forza di Lotta V_V!!
Buona lotta sempre!!

102%
-15 Giorni
Happy Hotels Impresa Sociale, let's share happiness!

Sostieni Happy Hotels!

Felicità e turismo sono 2 concetti spesso collegati tra loro: chi viaggia conosce nuovi luoghi, sperimenta nuove culture e riporta sempre con sé qualcosa di bello da ricordare con gioia.

Ma la felicità è reale e piena solo se condivisa.

Per questo nel 2023 nasce l'idea di Happy Hotels Impresa Sociale, una startup il cui obiettivo è creare un network di hotel che sposano tutti la stessa filosofia: camera dopo camera, inserire nel mondo del lavoro persone provenienti da percorsi di vita difficili, uomini e donne pieni di entusiasmo a cui, con altrettanto entusiasmo, dare l'occasione di ripartire.

 

Perchè sostenere Happy Hotels?

 

L’hotelerie è un volano perfetto per dar vita ad un circolo virtuoso in cui un business ormai strutturato e consolidato come il turismo può essere messo al servizio della società per migliorare le condizioni di vita di persone provenienti da situazioni difficili e precarie.

E’ tutto molto semplice e trasparente, può essere facilmente monitorato e controllato, non c’è rischio che i contributi dati siano utilizzati in maniera impropria. Il modello di business fondato sull’inclusione sociale è vincente, perché tutti gli attori coinvolti traggono motivazione e reciproci vantaggi.

 

 

 

Cosa fa Happy Hotels? Dateci un minuto, e ve lo spieghiamo!

 

Come gestiamo i vostri contributi?

Happy Hotels Impresa Sociale si impegna ad impiegare le risorse ricavate dalla campagna di crowfunding investendo sulle seguenti attività:

 

Un contributo? Sì, ma anche una vacanza in uno degli Happy Hotel già aderenti!

Eh sì, proprio così: il vostro contributo si può trasformare in una vacanza, per voi o come regalo originale da fare ad amici e parenti. 

Gli Happy Hotels sono ancora 5 ma già potrete scegliere tra alcune splendide destinazioni: lago di Garda, Rimini, Ferrara, Milano. L'obiettivo, anche grazie al vostro contributo, è coprire presto tutte le province italiane e poi continuare a crescere anche all'estero. 

Già, sarete proprio voi il motore di questa crescita, decidendo di soggiornare in un Happy Hotel, senza nessun compromesso con la qualità del servizio, ma anzi con una rinnovata consapevolezza di fare turismo che è vincente per voi ma anche per chi vi offre il servizio. 

Il 10% di ogni vostra prenotazione effettuata tramite il portale www.happyhotels.it è infatti devoluto ad associazioni locali che si occupano già oggi di promuovere l'inclusione sociale e il reinserimento nel mondo del lavoro di persone in difficoltà. 

Cosa c'è di più bello che essere felici e condividere con gli altri questa felicità?

 

Chi sono già gli Happy Hotels?

Gli hotel che hanno già aderito al progetto Happy Hotels sono 5, e hanno dimostrato fin da subito un grande entusiasmo. Ve ne parliamo, con le parole dei loro direttori!

Bike Hotel Touring Gardone Riviera & Wellness

 

 

"La nostra decisione di unirci ad Happy Hotels nasce dal desiderio di avere un impatto positivo sulla nostra comunità. Crediamo fermamente nell'importanza dell'inclusione sociale e nel sostenere le persone in difficoltà. Questo progetto ci offre l'opportunità di contribuire attivamente a queste cause.
Il fatto di devolvere il 10% di ogni prenotazione ci impone di essere più efficienti nelle nostre operazioni, ma è una sfida che accogliamo volentieri!"

Maurizio Scala - Happy Manager Bike Hotel Touring Gardone Riviera & Wellness Gardone Riviera (BS)

 

Hotel Imperiale Rimini

 

 

"Collaboreremo con tutte le organizzazioni locali che hanno una comprovata esperienza nel campo dell'inclusione sociale per individuare candidati che possano trarre beneficio da quest'opportunità, assicurandoci che abbiano le competenze e l'atteggiamento necessari per integrarsi nel nostro team.
Sono certo che i nostri ospiti apprezzeranno il nostro impegno sociale e anche il personale sarà orgoglioso di lavorare in un ambiente che promuove valori così nobili."

Giampiero Scivetti - Happy Manager Hotel Imperiale Rimini (RN)

 

Hotel Touring Ferrara

 

 

“Anche io sono certo che i nostri ospiti apprezzeranno il fatto che il loro soggiorno contribuisca a una causa sociale. Stiamo già esplorando modi per espandere la nostra partecipazione al progetto, collaborare con le organizzazioni del territorio per trovare ulteriori opportunità di impiego per persone in difficoltà. 

Siamo fermamente convinti che questo progetto sia una componente fondamentale della nostra missione aziendale.”

Nicola Papagno - Happy Touring Ferrara (FE)

 

Klima Hotel Milano Fiere

 

 

Nuovo Albergo Italia Abbiategrasso

 

 

Entrambi gli ultimi 2 hotel sono gestiti dall'istrionico Massimo Macchi, un Happy Manager D.O.C., che ci ha concesso una piacevolissima intervista proposta integralmente di seguito!

Happy Hotels: Buongiorno, Massimo! Prima di tutto: ti senti come un supereroe degli hotel partecipando al progetto Happy Hotels?

Massimo: Beh, se devo essere sincero, non mi ero mai visto come un supereroe. Ma ora che lo dici, forse dovrei considerare l'idea di un mantello! Scherzi a parte, è davvero gratificante farne parte.

HH: E a proposito del 10% delle donazioni per la beneficenza, dimmi la verità: è solo un escamotage per risparmiare sulle scorte extra di dolci per la colazione, vero?

M: No, tranquillo, i dolci per la colazione sono intoccabili, promesso! Il 10% va effettivamente in beneficenza, anche se devo ammettere che ciò mi rende un po' un eroe agli occhi dei miei ospiti.

HH: Parliamo della scelta di assumere personale in difficoltà. È una mossa strategica per trovare qualcuno che capisca veramente i lunedì mattina?

M: Proprio così! Chi meglio di qualcuno che ha già affrontato le sfide della vita per comprendere la tragedia di un lunedì mattina senza caffè? A parte gli scherzi, è incredibile pensare al valore aggiunto che queste persone potranno portare nel nostro team.

HH: Che reazione avranno secondo te i clienti quando scopriranno che il loro soggiorno contribuisce a una buona causa? Ti aspetti di ricevere biglietti di ringraziamento, abbracci casuali, o magari proposte di matrimonio?

M: Beh, per le proposte di matrimonio ho già dato, ma chi può dire? I nostri ospiti sono generalmente molto attenti a questi aspetti, spero che ci identifichino sempre di più come "l'Hotel con un Cuore".

 

Chi stiamo già aiutando?

Il progetto è appena nato, ma già abbiamo siglato un importante accordo con il Centro Internazionale per la Pace tra i Popoli di Assisi, che dal 1977 promuove la pace, la solidarietà e l'inclusione sociale a livello nazionale e internazionale. 

 

In particolare, il prossimo progetto finanziato da Happy Hotels sarà il progetto “ESSERCI” il neonato Gruppo di Auto Mutuo Aiuto tra donne in condizioni di fragilità e a rischio di esclusione sociale, finalizzata al reinserimento sociale delle stesse, con l’avvio di un laboratorio di creazione di manufatti in economia circolare, da donare in parte ad ulteriori soggetti in condizioni di bisogno.

L’obiettivo è quello di motivare le donne al riscatto attraverso un percorso condiviso di gruppo e con la prospettiva dell’aiuto che loro stesse possono offrire agli altri, creando così una duplice solidarietà. 

Lo spazio vuole essere un luogo per dare FIDUCIA, restituire DIGNITA’, prendersi CURA di donne che vivono un momento difficile costruendo relazioni e coltivando abilità e passioni in un contesto positivo per dimostrare come sia possibile reintegrarsi sulla base della rinata fiducia creata attraverso un “gruppo” che lavora e ha degli obiettivi di produzione precisi, non aleatori.


L’accompagnamento individuale è finalizzato anche ad una migliore comprensione del contesto sociale attraverso l’acquisizione di abilità socio-cultuali, orientamento al lavoro, assistenza legale. A tal proposito si utilizzeranno le modalità di story telling, mapping e circle time. Si lavorerà sull’empowerment femminile focalizzato sull’apprendimento delle abilità decisionali, la comprensione dell’ambiente sociale e il lavoro con gli altri. Il progetto intende portare i benefici del percorso femminile oltre il gruppo con un “Coinvolgimento di Comunità”: il neonato gruppo femminile intercetta e coinvolge soggetti fragili per replicare il modello sperimentato.

 

Qualcuno ci sostiene già, i nostri ambassador e i nostri sponsor!

Chi sono i nostri ambassador e i nostri sponsor?

Sono persone e aziende che hanno da subito creduto in questo progetto, e che si fanno portavoce quotidianamente dell'opportunità di promuovere un nuovo modello di fare turismo, dove la ricchezza non viene dispersa, ma concentrata per fare del bene. 

Prenotare con i "soliti" portali significa disperdere questa ricchezza: mentre prenotare tramite il portale happyhotels.it significa dirottarla verso concrete azioni a favore della nostra collettività. Per chi prenota non cambia nulla, anzi potrebbe anche essere più conveniente, e non c'è nessun compromesso con la qualità, ma al contrario la certezza di avere un servizio che mette le persone al centro.

 

Francesco Lasaracina

Francesco è l'ideatore del progetto Happy Hotels, che "frulla" nella sua testa da anni. Con un'esperienza decennale nel campo dell'hotelerie ha saputo coniugare il potenziale di un consolidato modello di business, quello dell'hotelerie, con l'opportunità di dirottare parte delle risorse economiche verso una concreta azione di benessere sociale, partendo da un concetto semplice ma essenziale: non esiste una vera felicità, se non è condivisa con gli altri.

E viaggiare è fonte di felicità: sia per piacere o per lavoro, ci apre a nuove esperienze, ci arricchisce, ci rende migliori. E continuare a farlo, sapendo di fare del bene, è ancora più piacevolte.

 

Francesco Giannelli

Amico storico dell'altro Francesco fin dai tempi dell'università, come lui sostiene Happy Hotels per un motivo ben preciso: viaggiare è fonte di felicità, ma questa felicità è vera solo se viene condivisa con gli altri. L'idea quindi di coinvolgere lavoratori provenienti da percorsi di vita difficili e dare loro una nuova possibilità contribuendo alla felicità degli altri è alla base della sua dedizione al progetto.

 

Davide Ursini

La passione di Davide è sempre stata tradurre in immagini le emozioni e i valori che animano i progetti a cui collaboro. Con la sua professione ha imparato quanto il potere delle immagini possa comunicare e ispirare. Crede nel valore sociale del suo lavoro ed è entusiasta di contribuire a progetti come Happy Hotels che promuovono un'idea di inclusione autentica, sostenibile e concreta.

 

Entra a far parte di Happy Hotels!

Dai fiducia al progetto e garantisci la buona riuscita monitorandone attivamente i progressi.

Sostieni il progetto con la campagna Eppela!

Garantisci tu stesso il corretto stato di avanzamento del progetto basato su un solido modello di business.

Dai il tuo contributo concreto ad una buona causa!

Sostieni un progetto virtuoso e trasparente finalizzato all’inclusione sociale e al benessere di persone in situazione precaria.

 

 

(*) Tutte le prenotazioni si intendono presso uno degli Happy Hotels presenti sul sito www.happyhotels.it e dovranno effettuarsi entro il 31/12/2024, previa verifica e conferma della disponibilità da parte della struttura scelta. Per effettuare la prenotazione scrivere a info@happyhotels.it specificando l'Hotel prescelto e il periodo che si intende prenotare. Per informazioni e chiarimenti chiamare lo 02-93661002. Se non espressamente indicato, la colazione è esclusa. Laddove sono previste le cene, si intendono bevande escluse.

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Il Camping dei Talenti

Una vacanza dovrebbe essere un’occasione per rilassarsi ma potrebbe sembrare impossibile per un bambino con disturbi dello spettro autistico. Per un bambino autistico, infatti, allontanarsi da casa può essere un’esperienza stressante. Il cambiamento della routine può essere sconvolgente. Tuttavia ci sono molti modi per preparare genitori e i figli a vacanza. Soprattutto se si sceglie il posto giusto.

È proprio per far vivere delle vacanze in serenità alle famiglie con bambini autistici che l’Associazione Talenti Autistici ha deciso di ideare il progetto “Il Camping dei Talenti“.

L’obiettivo è regalare l’opportunità di vivere esperienze uniche, inclusive e avventurose per i bimbi/e con bisogni speciali.

L’idea è nata nel 2023 quando l’Associazione ha deciso di organizzare delle notti all’aperto per permettere ai bambini di ammirare le stelle cadenti. Per far questo, l’Associazione ha acquistato una “Casa Hobbit” che ha poi installato nel parco naturale in cui opera. 

Le “Case Hobbit” sono strutture uniche: interamente in legno, basse e con tetti verdi, munite di tutto l'essenziale. Hanno forme e dimensioni diverse, completamente personalizzabili in base alle esigenze.

La magia è accentuata dal luogo circostante, un bosco di circa un ettaro e mezzo, dove si può godere della pace e del silenzio, cosa fondamentale per i bambini che soffrono di questo tipo di disturbi.

La prima notte all’aperto è stata indimenticabile per tutti i bambini, partendo dalla preparazione della cena tutti insieme, al racconto delle storie seduti sull’erba vivendo la magia della notte, come la preparazione per la nanna, per poi addormentarsi in un luogo incantato sotto le stelle.

La Casa Hobbit è diventata così importante per i bambini che oggi è diventata il fulcro di tante attività che si sono sempre svolte regolarmente nei laboratori settimanali organizzati dall’Associazione come: letture animate, yoga, corsi di arte.

L’esperienza del glamping è così bella per i ragazzi che non può non essere condivisa!

Il sogno dell’Associazione è di poter finalmente ospitare gratuitamente tante altre famiglie con bambini che soffrono di disturbi dello spettro autistico, per offrire loro la stessa bellissima opportunità, per condividere la fortuna di poter scoprire e godere di un progetto del genere, permettendo loro anche di partecipare alle attività organizzate dall’Associazione: come le passeggiate nel bosco (lungo il percorso dei Tre Pini, un sentiero da poco ristrutturato, attrezzato con passerelle in legno, panelli didattici ed osservatori ornitologici), i laboratori artistici, la visita agli Alpaca, le pecorelle, le galline, i conigli. Sarà possibile anche dilettarsi in cucina, usufruendo del forno a legna, cucina, barbecue, collocati in uno spazio apposito.

Questo, per i bambini autistici che frequentano il Bosco dei Talenti, non può che essere un’opportunità: l’opportunità di accogliere nuovi ragazzi che condividono le stesse disabilità, accompagnarli nella loro tenuta, fare loro da guida acquisendo così sicurezza e sentendosi protagonisti.

Grazie al successo della raccolta fondi su Eppela, sarà possibile acquistare 2 Case Hobbit e installarle vicino a quella precedentemente acquistata in modo da creare un’area campeggio in grado di ospitare fino a 3-4 persone.


L’Associazione

La nostra associazione, “Talenti Autistici”, nasce nel Marzo 2020 dall’incontro di genitori di bambini autistici. Oggi conta circa 50 famiglie di bambini autistici in età compresa tra i 3 e i 15 anni circa.

Affrontiamo molte sfide, fra le quali:
- divulgare la cultura dell’autismo nella società come premessa per una inclusione serena dei bambini nella scuola e nella società, migliorare la qualità della vita di famiglie dei ragazzi con spettro autistico;
-  ricercare modi, mezzi e opportunità per migliorare la autonomia dei bambini autistici;
-  realizzare occasioni di incontro fra le famiglie dei bambini autistici e dei non autistici.
- sviluppare un progetto pilota che possa diventare un modello esportabile per la crescita di cittadini autistici attivi nella loro comunità: favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Organizziamo incontri presso scuole volti alla educazione alla diversità e all’inclusione come crescita per tutti, supporta le famiglie riguardo alle questioni burocratiche, promuove l’autofinanziamento attraverso iniziative di volontariato.

La nostra prima iniziativa dè stata quella di ricercare uno spazio in cui le famiglie potessero realizzare iniziative inclusive autonome e, date le caratteristiche dell’autismo, possibilmente in aree immerse nella natura.

La Regione Toscana, ha messo a disposizione della Associazione un’area del Parco di San Rossore, che si trova a San Piero a Grado. Nasce così il “Bosco dei Talenti”.

 

Il Bosco dei Talenti

Il Bosco dei Talenti è un luogo di pace, nel bellissimo Parco di San Rossore di Pisa, che nasce per promuovere l’inclusione e l’integrazione globale dei bambini nello spettro autistico, attraverso percorsi formativi sempre più rispondenti ai bisogni educativi di ciascuno di essi e di azioni didattiche che siano in grado di assicurare la necessaria continuità nel passaggio tra il mondo della scuola e quello sociale.

Una didattica ambientale che viene eseguita in un’oasi verde garantendo il rapporto con la natura e con gli animali.

Ciascun laboratorio è presentato da volontari e professionisti, la programmazione viene effettuata in cooperazione ai  nostri educatori.

Offriamo varie attività quali: laboratorio di cucina, terapia forestale, laboratorio di arte e pittura, fattoria dei talenti, percorsi di psicomotricità.

L’intento è quello offrire ai bambini/e  e ai ragazzi/e, un luogo in ambiente naturale ma allo stesso tempo adeguatamente strutturato, dove svolgere attività pomeridiane studiate e organizzate in base ai bisogni specifici.

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