Hai un’idea e vuoi costruire una nuova forma di solidarietà partecipata e collaborativa?
Raggiungi il 50% del budget, la Fondazione Il Cuore si Scioglie darà il resto! La Fondazione Il Cuore si scioglie, in collaborazione con Eppela, valuterà le proposte di progetto pervenute sulla base della qualità delle stesse, della loro originalità, della reale fattibilità di progetto e possibilità concreta di raggiungimento del budget prefissato, capacità di creare rete nel territorio.
L’attività della Fondazione si arricchisce dello strumento del “finanziamento dal basso” per dare ascolto e importanza a ogni richiesta di aiuto. Con il supporto di Eppela, la Fondazione Il Cuore si Scioglie cofinanzierà i progetti, inerenti al territorio toscano, che raggiungeranno il 50% del budget richiesto fino a un massimo di 5.000 euro. L’attività della Fondazione prevede 3 differenti call nel corso del 2025.
L’iniziativa della Fondazione è legata ai seguenti ambiti: povertà (iniziative per senza tetto, emergenze alimentari, attività con migranti); emergenza abitativa (sistemazione per persone in difficoltà); marginalità/integrazione/inclusione sociale (corsi di lingua per migranti, corsi di reinserimento lavorativo, sostegno sociale per i disabili, attività di lotta all’esclusione); contrasto alla povertà educativa (percorsi e laboratori formativi a supporto di giovani che vivono in territori e condizioni difficili); disuguaglianze, lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione (attivazione o ripristino di sportelli di ascolto, iniziative di sensibilizzazione al tema); organizzazione e partecipazione a iniziative finalizzate alla realizzazione e sostegno di programmi di aiuto umanitario.
La Fondazione Il Cuore si scioglie, in collaborazione con Eppela, valuterà le proposte di progetto pervenute sulla base della qualità delle stesse, della loro originalità, della reale fattibilità di progetto e possibilità concreta di raggiungimento del budget prefissato, capacità di creare rete nel territorio.
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Per sei anni, il Teatro Il Mulino di Piossasco è stato tutto questo. Grazie al lavoro della compagnia Mulino ad Arte, non è stato solo un luogo di spettacoli, ma uno spazio vivo, aperto, dove 9.000 persone all'anno – spettatori, artisti, studenti, associazioni – si sono ritrovate, confrontate, emozionate. Abbiamo portato il nome di Piossasco in tutta Italia e in dieci Paesi europei con il nostro Teatro a Pedali. Abbiamo costruito una delle stagioni culturali più ricche della regione. Ma ora, questo percorso rischia di interrompersi.
Dal 1° gennaio 2025 l'amministrazione comunale di Piossasco ha azzerato il suo contributo per la gestione del Teatro Il Mulino. Il 31 luglio prossimo, inoltre, scadrà l'attuale concessione e ci è stata proposta una proroga tecnica, ma alle stesse condizioni: nessun sostegno, nessuna risorsa. Intanto, come Mulino ad Arte abbiamo già sostenuto numerose spese per la stagione teatrale e per il Festival 2025, scoprendo solo dopo che non ci sarebbe più stata alcuna copertura pubblica.
Siamo artisti, non politici. Ma crediamo che dove c’è volontà, c’è sempre una strada. E oggi, questa strada passa anche da voi. Se pensate che la cultura debba continuare a vivere, se credete che valga la pena difendere il lavoro di chi ogni giorno la porta avanti con passione e coerenza, vi chiediamo di sostenerci.
Ogni contributo – grande o piccolo – ci aiuterà a far fronte agli impegni già assunti, e a non lasciare che tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni vada perduto. Aiutateci a tenere in vita un progetto culturale libero, indipendente, necessario.
Non chiediamo di salvare un edificio, ma di dare futuro a un’idea. A una visione collettiva. A una compagnia che ha fatto della cultura una missione.