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Un fiore contro la violenza
Civico
Obiettivi:
Di cosa si tratta
Il progetto del Centro Antiviolenza Artemisia, si propone di offrire percorsi alle giovani donne nell'ottica di interrompere precocemente le situazioni di violenza in atto e di elaborare le violenze vissute, azione fondamentale e decisiva nel contrasto alla violenza.
Obiettivo principale sarà quindi quello di offrire gratuitamente, a circa 35 donne, percorsi e interventi focalizzati alla protezione e riduzione del danno e alla prevenzione di relazioni future disfunzionali e violente. Sarà dato spazio a una riflessione e comprensione dei propri diritti e degli stereotipi culturali che tendono a negarli e la produzione di una carta dei diritti.
Come verranno utilizzati i fondi
I fondi raccolti con la campagna verranno utilizzati in diverse azioni:
- Accoglienza e protezione dei nuclei madre/bambini nelle case rifugio a indirizzo segreto per le situazioni più a rischio per il tempo necessario a progettare percorsi di uscita dalla violenza
- Consulenze specialistiche per affrontare i problemi legati alle situazioni specifiche di ogni donna e dei bambini che hanno assistito alle violenze sulla madre
- Beni di prima necessità: alimentari, medicinali, vestiario, materiali scolastici
- Materiali di consumo per le attività di gruppo per elaborare con le donne una carta dei diritti che sono stati negati nelle situazioni di violenza
- Un piccolo rinfresco per festeggiare la stampa della carta dei diritti
Chi c'è dietro al progetto
Da ventiquattro anni l’Associazione Artemisia è impegnata nel contrasto alla violenza verso le donne, i bambini e gli adolescenti e nella promozione dei loro diritti: Il diritto alla sicurezza, all’integrità, alla libertà, alla dignità e all’uguaglianza.
Questa mission è stata condivisa con tutte le persone, le associazioni, le aziende, i movimenti e le Istituzioni, che hanno contribuito alla realizzazione di una rete di aiuto, protezione e sostegno per le donne, i bambini e le bambine vittime di violenza. Non meno importanti, nella costruzione di questa rete, sono tutti i familiari, amici e colleghi delle donne e gli adulti protettivi dei bambini/e e adolescenti che hanno lottato insieme a noi per il riconoscimento del loro diritto a vivere liberi/e dalla violenza.
All’interno dell’Associazione questo impegno giornaliero si realizza grazie al lavoro di 81 donne che si alternano nel prestare la loro professionalità e il loro tempo. Sono avvocate penaliste e civiliste, assistenti sociali, educatrici, insegnanti, psicologhe psicoterapeute, psichiatre, infermiere. Tutte svolgono lavoro volontario e alcune di loro, a garanzia della continuità e della professionalità dei servizi sono in parte retribuite.
Negli anni abbiamo registrato un continuo e graduale aumento delle richieste di aiuto che sono passate da poco più di un centinaio nel 1995 a oltre 1.350 nell’ultimo anno. L’accoglienza e il sostegno messi a disposizione di donne, bambini e ragazzi, ha permesso loro di affrontare e superare gravi situazioni di vittimizzazione che, a volte, duravano da anni. L’ascolto non giudicante e l’attivazione delle risorse delle vittime, attraverso un lavoro di empowerment, ha fatto sì che potessero recuperare un senso di autoefficacia e autodeterminazione.
Nel nostro lavoro la libertà e l’autodeterminazione femminile vengono viste anche nell’ottica del diritto dei bambini e delle bambine ad avere due genitori che condividono le stesse opportunità, in quanto entrambi soggetti di diritti. Riteniamo inoltre fondamentale riconoscere l’autonoma soggettività dei bambini/e e la necessità della loro protezione e tutela come persone.


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Finanziato
5.069 €
201%
+5.000 €
Fondazione Il Cuore si Scioglie
Traguardo: 10.000 €
Raccolta: 5.000 €
Contributo: 5.000 €
40
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0
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Cinzia Litteri
10€
- 6 anni fa
Ludovica Casini
10€
- 6 anni fa
Serena Cataldi
10€
- 6 anni fa
Scegli una ricompensa
10€ o più
Una spilla fiore rosso e la cartolina della campagna TU DA CHE PARTE STAI, indossa il fiore di artemisia e prendi posizione contro la violenza alle donne. I ringraziamenti su Facebook.
20€ o più
Due spille fiore rosso e la cartolina della campagna TU DA CHE PARTE STAI, indossa il fiore di artemisia e prendi posizione contro la violenza alle donne.
Ringraziamenti su facebook.
30€ o più
Quattro spille fiore rosso e la cartolina della campagna TU DA CHE PARTE STAI, indossa il fiore di artemisia e prendi posizione contro la violenza alle donne.
Ringraziamenti su facebook.
Inserimento nella lista dei donatori, donatrici affissa all'interno della nostra sede.
60€ o più
Quattro spille con le cartoline della campagna TU DA CHE PARTE STAI, indossa il fiore di artemisia e prendi posizione contro la violenza alle donne.
Un stampa della carta dei diritti.
Ringraziamenti su facebook.
Inserimento nella lista dei donatori, donatrici affissa all'interno della nostra sede.
100€ o più
Cinque spille con le cartoline della campagna
Tre stampe della carta dei diritti.
Ringraziamenti su facebook.
Inserimento nella lista dei donatori, donatrici affissa all'interno della nostra sede.
Invito alla nostra festa d'estate in giardino.
Civico
Obiettivi:
Di cosa si tratta
Il progetto del Centro Antiviolenza Artemisia, si propone di offrire percorsi alle giovani donne nell'ottica di interrompere precocemente le situazioni di violenza in atto e di elaborare le violenze vissute, azione fondamentale e decisiva nel contrasto alla violenza.
Obiettivo principale sarà quindi quello di offrire gratuitamente, a circa 35 donne, percorsi e interventi focalizzati alla protezione e riduzione del danno e alla prevenzione di relazioni future disfunzionali e violente. Sarà dato spazio a una riflessione e comprensione dei propri diritti e degli stereotipi culturali che tendono a negarli e la produzione di una carta dei diritti.
Come verranno utilizzati i fondi
I fondi raccolti con la campagna verranno utilizzati in diverse azioni:
- Accoglienza e protezione dei nuclei madre/bambini nelle case rifugio a indirizzo segreto per le situazioni più a rischio per il tempo necessario a progettare percorsi di uscita dalla violenza
- Consulenze specialistiche per affrontare i problemi legati alle situazioni specifiche di ogni donna e dei bambini che hanno assistito alle violenze sulla madre
- Beni di prima necessità: alimentari, medicinali, vestiario, materiali scolastici
- Materiali di consumo per le attività di gruppo per elaborare con le donne una carta dei diritti che sono stati negati nelle situazioni di violenza
- Un piccolo rinfresco per festeggiare la stampa della carta dei diritti
Chi c'è dietro al progetto
Da ventiquattro anni l’Associazione Artemisia è impegnata nel contrasto alla violenza verso le donne, i bambini e gli adolescenti e nella promozione dei loro diritti: Il diritto alla sicurezza, all’integrità, alla libertà, alla dignità e all’uguaglianza.
Questa mission è stata condivisa con tutte le persone, le associazioni, le aziende, i movimenti e le Istituzioni, che hanno contribuito alla realizzazione di una rete di aiuto, protezione e sostegno per le donne, i bambini e le bambine vittime di violenza. Non meno importanti, nella costruzione di questa rete, sono tutti i familiari, amici e colleghi delle donne e gli adulti protettivi dei bambini/e e adolescenti che hanno lottato insieme a noi per il riconoscimento del loro diritto a vivere liberi/e dalla violenza.
All’interno dell’Associazione questo impegno giornaliero si realizza grazie al lavoro di 81 donne che si alternano nel prestare la loro professionalità e il loro tempo. Sono avvocate penaliste e civiliste, assistenti sociali, educatrici, insegnanti, psicologhe psicoterapeute, psichiatre, infermiere. Tutte svolgono lavoro volontario e alcune di loro, a garanzia della continuità e della professionalità dei servizi sono in parte retribuite.
Negli anni abbiamo registrato un continuo e graduale aumento delle richieste di aiuto che sono passate da poco più di un centinaio nel 1995 a oltre 1.350 nell’ultimo anno. L’accoglienza e il sostegno messi a disposizione di donne, bambini e ragazzi, ha permesso loro di affrontare e superare gravi situazioni di vittimizzazione che, a volte, duravano da anni. L’ascolto non giudicante e l’attivazione delle risorse delle vittime, attraverso un lavoro di empowerment, ha fatto sì che potessero recuperare un senso di autoefficacia e autodeterminazione.
Nel nostro lavoro la libertà e l’autodeterminazione femminile vengono viste anche nell’ottica del diritto dei bambini e delle bambine ad avere due genitori che condividono le stesse opportunità, in quanto entrambi soggetti di diritti. Riteniamo inoltre fondamentale riconoscere l’autonoma soggettività dei bambini/e e la necessità della loro protezione e tutela come persone.

