ILLUMINA LA BELLEZZA
Musica

DI COSA SI TRATTA

Il progetto proposto riguarda l’illuminazione di un complesso di interesse storico-culturale-paesaggistico di proprietà del Comune di Treia, Villa La Quiete o Villa Spada, per la cui descrizione completa si rimanda ai capitoli successivi. Villa Spada è una villa di interesse nazionale. Annoverata tra i beni culturali ai sensi del D.Lgs. 42/2004, è una delle ville più originali del Neoclassicismo. Disegnata dall'architetto Giuseppe Valadier, conserva al suo interno secoli e secoli di storia italiana, di cultura, di scienza e di poesia.

Obiettivo fondamentale dell’intervento è la riapertura al pubblico del parco, meta culturale e ambientale per il territorio comunale, regionale e nazionale, nonché unico vero parco cittadino.

L’impianto di illuminazione che sarà realizzato consentirà la piena fruibilità, in tutto l’arco della giornata, delle aree verdi adiacenti alla Villa, alla Casa del Custode e agli elementi architettonici che sono in fase di recupero e/o restauro, contribuirà a rendere suggestiva l’ambientazione di spettacoli ed eventi e concorrerà al rilancio turistico ed economico dell’area e dell’intera città, che ha subito, a causa degli eventi sismici, uno stand-by dovuto al danneggiamento e alla conseguente inagibilità di numerosi edifici pubblici e di rilevanza culturale, tra i quali gli stessi edifici del complesso di Villa Spada.


OGGI. VILLA SPADA E IL TERREMOTO DEL 2016

Dal novembre del 2015 Villa la Quiete è entrata nel pieno possesso del Comune di Treia, dopo anni e anni di cause legali per il riconoscimento della proprietà.
Oggi, dopo il terremoto dell’agosto 2016 e dopo le intense scosse dell’ottobre 2016, sono stati rilevati ingenti danni a tutte le architetture della Villa, che risultano inagibili, e il complesso è godibile solo limitatamente ai suoi spazi aperti e nelle ore diurne.
Si rileva, tuttavia, una significativa lacuna: il parco è infatti carente di un sistema di illuminazione che consenta la fruibilità delle aree anche nelle ore notturne.

VILLA SPADA E IL PROGETTO DI ILLUMINAZIONE

La Villa e il complesso architettonico e naturale in cui la stessa si inserisce, sono fondamentali per la vita culturale e ricreativa della Città di Treia. Dalla data della sua apertura ovvero dal marzo 2015 il parco e il bosco di Villa la Quiete hanno ospitato numerosissime visite turistiche ed eventi culturali legati alla musica, alla poesia e alla letteratura.

L’inagibilità degli edifici da una parte e la mancanza di sistemi adeguati di illuminazione ed accessibilità dall'altra, hanno tuttavia impedito il pieno ed agevole utilizzo del parco in tutte le sue parti e lo svolgimento di iniziative, manifestazioni e spettacoli all'aperto in tutto l’arco della giornata, soprattutto nelle stagioni più miti.
Il progetto di illuminazione del parco che si propone e si pone alla Vostra attenzione, denominato “ILLUMINA LA BELLEZZA: PROGETTO ILLUMINOTECNICO PER LA RIAPERTURA DEL PARCO DI VILLA LA QUIETE CONSEGUENTE IL RECUPERO POST-SISMICO DEI BENI STORICO-ARCHITETTONICI DELLA VILLA”, è il più rilevante ai fini del ripristino dell’accessibilità e della funzionalità di tutti gli spazi del complesso e della rinascita culturale della Città di Treia, che trova nel parco di Villa Spada la fonte principale di “ristoro” per gli occhi, per l’anima e per il cuore. L’illuminazione di Villa La Quiete darà risalto ai beni architettonici racchiusi nel parco e faciliterà l’accessibilità degli spazi dando modo al parco di tornare a vivere, alla Villa di tornare a godere del suo antico splendore, alla cultura di tornare a fare da padrona e alla Città di riappropriarsi di uno spazio di svago e ristoro senza eguali.




GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

Il suddetto progetto, in sintesi, intende perseguire molteplici rilevanti obiettivi:
1. Riaprire il parco di Villa Spada che può essere considerato l’unico vero parco cittadino;
2. Rendere fruibile, accessibile e sicuro il parco della Villa anche nelle ore notturne;
3. Permettere l’agevole svolgimento di spettacoli all'aperto anche in orari notturni e, condizioni meteorologiche  permettendo, in tutte le stagioni dell’anno;
4. Migliorare l’aspetto del parco, facilitando l’orientamento dei fruitori e aumentando la sicurezza;
5. Trasformare l’apparenza notturna degli elementi architettonici della Villa in spazi vitali ed emozionali;
6. Incrementare l’appeal estetico, la frequentazione e il richiamo del luogo;
7. Ridare vita a luoghi fortemente danneggiati dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio del Comune di Treia dal 24 agosto 2016, causando ingenti danni non solo alla Casa di Villa ma anche alle architetture facenti parte del parco; considerato che il recupero dei beni architettonici principali (Casa di Villa) prevede tempi straordinariamente lunghi, si ritiene opportuno considerare interventi che consentano l’utilizzo, almeno, del parco della Villa;
8. Permettere la ripresa culturale ed economica della Città e la rivitalizzazione di tutto il territorio, favorendo la riattivazione delle attività, soprattutto di quelle danneggiate dal sisma:
      vendita diretta dei prodotti agricoli;
      vendita delle tipicità locali;
      attività legate al turismo rurale;
      attività turistico-alberghiere.

PROGRAMMA DI INTERVENTI DI RECUPERO E RESTAURO

E’ importante sottolineare che il progetto proposto non è isolato, ma si inserisce in un programma di interventi riguardanti le architetture e gli elementi naturali del complesso di Villa Spada, già realizzati o in fase di realizzazione.
Vista la rilevanza strategica del complesso di Villa Spada, potenzialmente luogo di aggregazione e di ristoro, di socializzazione, di approfondimento e di sviluppo della storia, della cultura e dell’arte in tutte le sue forme, con fondi propri, il Comune si è infatti attivato per la realizzazione di alcuni interventi di recupero, già appaltati, volti a restituire al parco la sua funzionalità e a garantire la piena fruibilità, in tutta sicurezza, delle sue parti principali:
1. RESTAURO DEI PROPILEI DI ACCESSO (intervento completato);
2. RESTAURO DELLE ARCATE DELLA CASA DEL GIARDINIERE;
3. RECUPERO DEL GIARDINO FRONTE VILLA E DELLE STRUTTURE ARCHITETTONICHE ANNESSE;
4. RESTAURO DEL MURO CONTROTERRA GIARDINO FRONTE VILLA E DELLA BALAUSTRA SOVRASTANTE.

Tra gli interventi di recupero in programma, inoltre, c’è quello che riguarda la RISTRUTTURAZIONE E IL RIPRISTINO CON MIGLIORAMENTO SISMICO DELL’IMMOBILE DENOMINATO “CASA DEL CUSTODE” ANNESSO AL COMPLESSO DI VILLA SPADA, da destinare ad alloggi temporanei per l’emergenza abitativa del sisma 2016, ai sensi dell’ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione n.27/2017. Tale intervento dovrà essere realizzato, come prevede la norma, entro il 31 dicembre 2018.

L’unica struttura non interessata dagli interventi di recupero è la Casa di Villa, anch'essa danneggiata dal sisma, ma alle cui necessità di intervento non si può sopperire tramite il bilancio comunale. Per far fronte al recupero di Villa Spada si attendono nuove ordinanze del Commissario Straordinario per la Ricostruzione volte alla tutela dei beni culturali danneggiati dal sisma.

PROGETTO DI ILLUMINAZIONE: RICOSTRUZIONE DEL TESSUTO SOCIALE

L’unico fattore che impedisce la piena fruibilità del parco di Villa Spada, è la carenza di un adeguato impianto di illuminazione. L’amministrazione comunale sta fronteggiando questo problema attraverso due azioni, già approvate con due Delibere della Giunta Comunale:
1. PRIMO STRALCIO: grazie ai fondi delle donazioni con SMS, si porterà a compimento la realizzazione di quello che può essere definito come primo lotto funzionale dell’impianto di illuminazione, che riguarda l’illuminazione a servizio dell’ingresso al complesso, del viale di accesso alla Villa e degli spazi verdi circostanti il viale, compresi gli spazi antistanti la casa del custode e le scuderie, che sono oggetto di restauro, recupero e ristrutturazione con miglioramento sismico, come precedentemente indicato;
2. SECONDO STRALCIO: partecipando alla raccolta fondi “ANCI CROWD – SISMA CENTRO ITALIA”, si porterà a compimento la realizzazione del secondo stralcio funzionale dell’impianto di illuminazione del parco di Villa Spada. Lo stralcio oggetto della proposta (secondo lotto funzionale alla riapertura del parco), comprendente l’illuminazione della Villa e delle aree antistanti e retrostanti la stessa, vuole essere uno stralcio funzionale a dare maggior risalto alle facciate della Villa ed agli elementi architettonici circostanti e a completare il recupero del giardino fronte Villa e delle strutture architettoniche annesse, considerando che è la parte del parco che più si presta ad essere sede di spettacoli e manifestazioni all'aperto, il fulcro del complesso di Villa Spada.

Il secondo stralcio costituisce l’estensione del primo ed è, con esso, funzionale alla riapertura del parco di Villa Spada, che sarà in tal modo reso fruibile e accessibile, atto ad ospitare iniziative, eventi e manifestazioni e a consentire il ristoro dei suoi futuri “utenti”. Cittadini “treiesi e non” potranno godere della presenza di un’estesa ed eccezionale area verde, di interesse storico, culturale e paesaggistico, fruibile e percorribile in tutti i suoi spazi durante tutto l’arco della giornata, in tutte le stagioni dell’anno.



PROGETTO DI ILLUMINAZIONE: ACCESSIBILITA'

Gli interventi di ricostruzione e di restauro post-sisma in corso, rispondono alla normativa vigente sul superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche (Legge n.104/1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” e sue integrazioni).
Con il progetto illuminotecnico proposto si contribuirà all’incremento della visibilità nelle ore notturne per i portatori di handicap visivo e per persone normodotate.
La bellezza del parco, il silenzio in cui è immerso, la vegetazione che gli dà forma e i viali da cui è tagliato, la vastità e maestà del panorama che da esso si rende visibile, sono fattori di benessere psicofisico che favoriscono il recupero sensoriale, motorio e psichico dei portatori di handicap.
Illuminare Villa Spada, in altre parole, significa migliorare la qualità della vita.

UN PROGETTO CHE ALLARGA I CONFINI COMUNALI

L’intervento proposto, insieme agli altri interventi di recupero previsti e precedentemente elencati, vuole far rivivere Villa Spada a vantaggio della ripresa economica, turistica, culturale e sociale di uno dei borghi più belli d’Italia, fortemente danneggiato dal sisma del 2016 sotto tanti punti di vista.
Villa Spada potrà essere una significativa tappa culturale per i sei itinerari provinciali, regionali ed interregionali di cui fa parte:
1. Mobilità dolce della Valpotenza (itinerario provinciale e regionale)http://www.ambiente.regione.ma...;

2. Coast to coast dall’Adriatico al Tirreno (itinerario interregionale) https://percorsiditerre.it/;
3. Antica Via romano-lauretana (itinerario interregionale) ;
4. Cammini lauretani (itinerario interregionale) http://www.camminilauretani.eu...;
5. Borghi più belli d’Italia (itinerario interregionale) http://borghipiubelliditalia.i...;

6. Borghi più belli d’Italia nelle Marche (itinerario regionale) http://borghipiubelliditalia.i....

La rinascita culturale della Città di Treia, che si sta faticosamente rimboccando le maniche per non permettere alla cultura e al turismo di spegnersi, avrà un forte eco in tutto il territorio della Provincia di Macerata e nell'intera Regione Marche, che ha risentito fortemente del calo economico dovuto agli eventi sismici di agosto ed ottobre. Il turismo legato al circuito dei Borghi più Belli d’Italia tornerà a comprendere la bella città di Treia e Villa la Quiete costituirà polo di forte attrazione per gli appassionati della cultura e della storia e per gli amanti dello sport: Treia è infatti la patria dell’antico Gioco del Pallone con il Bracciale. Ogni anno, durante la prima settimana di agosto, la città ospita un evento di risonanza nazionale, denominato Disfida del Bracciale https://www.facebook.com/disfi..., giunto ormai alla XXXIX edizione .

VILLA LA QUIETE: UNA STORIA LUNGA PIÙ DI MILLE ANNI

Era vicino al paese, ma più bassa stava su una collinetta tutta sua. Cancelli e case di custodia erano in basso e un lungo viale alberato allontanava e nascondeva. La villa dedicata alla quiete, distaccata, ma vicina, aveva una sua chiesetta dedicata al dolore. Pareva che tutto fosse stato fatto per essere recinto e chiuso, anche il bosco, e quel che dentro si apriva, restava chiuso alla vista”.

                                                                                                                                   Dolores Prato “Giù la piazza non c’è nessuno”

Villa La Quiete sorge su di un’altura poco distante dal centro storico del comune di Treia. Nota anche come “Villa Spada”, dal nome del suo più illustre proprietario, Lavinio de’ Medici Spada.
Stiamo parlando di un notevole complesso monumentale costituito da molteplici edifici inseriti in un parco storico. Il parco, così come avviene di consuetudine nei giardini antichi, è caratterizzato dalla presenza di quattro ambiti spaziali ben definiti: il perno è l’area della Casa di Villa (così come la chiamerebbe Leon Battista Alberti), attorno alla quale si organizzano simmetricamente l’atrio ed il bosco cappuccino, entrambi caratterizzati dalla presenza di tre assi convergenti in uno spazio circolare; in posizione marginale, invece, è posta l’ampia zona degli orti, servita da una serra con merli alla ghibellina è di servizio alla zona degli orti; a chiusura dell’atrio è posta la cosiddetta Casa del Giardiniere, inquadrata da due coppie di propilei; un gazebo neo gotico, con pianta ottagonale ed un padiglione neo egizio ornano e arricchiscono il
bosco cappuccino.
Villa la Quiete è un’importante testimonianza dell’architettura neoclassica e sembra avere come progettista l’architetto Giuseppe Valadier, cui appartiene lo schizzo autografo del 1815 che rappresenta la facciata come la vediamo oggi.
La Villa nasce in luogo di un preesistente convento cappuccino del secolo XVI, costruito attorno alla chiesa di San Savino, le cui prime testimonianze risalgono agli inizi del secolo XI. Oggi Villa La Quiete, dopo decenni di abbandono e degrado, è divenuta di proprietà del comune di Treia.


1573. IL CONVENTO CAPPUCCINO

In origine, almeno sin dal 1036, sul luogo dove oggi sorge Villa Spada, esisteva una chiesa dedicata a San Savino, di probabile origine longobarda. La chiesa venne inglobata in un convento cappuccino edificato a partire dall'anno 1578 e che restò operante fino alle soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi nel 1810.

1815. GIUSEPPE VALADIER PROGETTA VILLA LA QUIETE

È del 1815 lo schizzo autografo di Giuseppe Valadier per il gonfaloniere di Treia, il Sig. Luigi Angelini, primo committente del progetto di trasformazione. Il rapido schizzo riporta, oltre agli elementi effettivamente realizzati, la filosofia progettuale che governa l’intero intervento: si mantiene la struttura del convento esistente, prevedendo gli interventi minimi per donare all'edificio la nuova conformazione. Si realizza quindi il nuovo prospetto, tramite la costruzione di un portico con una loggia sovrastante. Al bugnato del piano terra corrisponde una ben più gentile muratura al primo piano. Il ritmo delle aperture è costante e pacato, con la parte centrale evidenziata tramite l’utilizzo di archi di luce inferiori nelle due campate adiacenti a quella centrale e la presenza di timpano orizzontale che corre al di sopra del cornicione terminale. Tale tema appare solo in parte indebolito dall'unica differenza rilevabile tra lo schizzo e l’edificio nelle sue sembianze attuali, cioè la balaustra ad ovoli che corre al di sopra di tutto il cornicione, forse realizzata per mascherare le irregolarità del tetto retrostante.

1828. NEL REGNO DI LAVINIO

Ben presto, almeno dal 1828, la Villa venne acquistata dal suo più illustre e noto proprietario, il conte Lavinio De’ Medici Spada, che la volle come propria dimora. Egli, nell’arco degli oltre trent’anni in cui la possedette, la modellò in modo tale da accogliere i suoi molteplici interessi e le sue aspirazioni. Lavinio fu un personaggio complesso che si trovò più volte ad avere ruoli di primo piano nelle vicende storiche del Risorgimento: prelato, non prese mai gli ordini sacri, fu contrario alla pena di morte nella Roma di Mastro Titta, nonostante fosse prefetto delle armi di Gregorio XVI e poi presidente delle armi di Pio IX. Fu uomo di lettere quanto di scienza, poeta lodato dal Monti, amico del Leopardi e noto mineralista (esiste un minerale a lui dedicato, la spadaite), illuminato mecenate (fonda l’Accademia di Belle Arti di Ravenna), ma anche appassionato botanico (Segretario della Società Romana di Orticoltura).

Lavinio creò a Villa La Quiete il suo personale regno, affidando ad una cinta di solide mura il compito di separarlo dal mondo esterno. Nella Villa raccolse, catalogò ed espose le collezioni metodicamente composte nell'arco di una vita, da quelle di interesse artistico a quelle di interesse scientifico, come quella di mineralogia, frutto di venti anni di ricerche e dalla cui donazione nacque l’odierno museo di mineralogia dell’Università La Sapienza di Roma.

1848. LA CONTESSA NATALIA KOMAR

Nel 1848 Lavinio, abbandonata la prelatura, sposa la contessa Natalia Komar e si ritira definitivamente a vita privata nella sua villa treiese, da lui denominata Villa La Quiete. Natalia proviene da una famiglia nobile polacca, che viveva tra Parigi e l’Italia. Alla sorella di Natalia, Delphine Komar, Friedrich Chopin (da cui Natalia stessa prese diverse lezioni di piano) dedicò la sua opera Piano Concerto n. 2 Op. 21 e la prima esecuzione di altre sue creazioni tra cui, la più famosa, il Valzer in do diesis Op. 64 n. 2 (nel libro “Ciò che non muore mai” di Alfonso Signorini, si parla delle sorelle Komar). In ricordo della moglie, dopo la sua morte avvenuta nel 1860, Lavinio fece realizzare all'interno della Casa di Villa un piccolo Pantheon in cui conservò, tra le varie cose, tutti i suoi effetti personali.

1850. I PROPILEI DELLA VILLA

La dimensione del ricordo è un aspetto sempre presente nei giardini storici e appare quindi naturale che la scomparsa dell’amata consorte abbia un forte influsso anche nella Villa la Quiete di Lavinio. Questo è particolarmente vero nelle due coppie di Propilei, elementi di passaggio tra l’interno e l’esterno della Villa e, in senso metaforico, fra la vita e la morte, rappresentate dall'urna cineraria e dalla colonna spezzata poste sulle sommità dei due corpi: tra i due propilei occidentali un ricco cancello in ferro battuto si apre ai visitatori della villa. Tali elementi vanno a costituire, insieme alla Casa del Giardiniere, una composizione simmetrica, con i singoli assi convergenti al centro di uno spazio circolare, contornato da alte siepi in bosso: il rosato del laterizio degli edifici e i diversi toni del verde della vegetazione si fondono in un elemento unico, vero e proprio capolavoro dell’architettura del paesaggio, unico nel suo genere.

1859. I FIORI DI VILLA SPADA

Lavinio era membro e segretario della Società Romana di Orticultura. Coltivava questa sua passione negli spazi della serra posta in prossimità degli orti: il parco di villa La Quiete divenne un vero e proprio giardino botanico con oltre 10.000 specie floreali ed arboree diverse, tra cui le camelie, tanto amate dalla moglie Natalia. La ricchezza dei giardini di Villa la Quiete è confermata dal “Catalogo delle piante che si coltivano nel giardino del Conte de’ Medici Spada a Villa Quiete presso Treia” pubblicato nel 1854 dal giardiniere di allora, Raffaele Amicucci.

LA STORIA PIÙ RECENTE.

Con la morte di Lavinio, avvenuta nel 1864, Villa La Quiete viene venduta dagli eredi; di lì in avanti non fu più una casa dove vivere e trascorrere la propria esistenza. Lo stato di abbandono e degrado in cui è rimasta a lungo è anche la conseguenza di oltre un secolo di incuria ed utilizzi impropri.

La Villa divenne dapprima campo di internamento per le donne di “dubbia condotta morale e politica” (chiuso nel 1942 dopo varie denuncie della Croce Rossa “per le pessime condizioni igienico – sanitarie”) e, dal 1943, campo di internamento per una cinquantina di figuranti coloniali fatti venire dal Somalia, Eritrea, Etiopia e Libia per la Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare del 1940: la maggioranza faceva parte della PAI, la Polizia dell’Africa Italiana, ma c’erano anche donne e bambini.

Anche le eroiche vicende del secondo corpo polacco, guidato dal comandante Wladyslaw Andres, si incontrarono con Villa la Quiete. Tra il 1943 e il 1944, infatti, prima della liberazione di Ancona dai nazifascisti avvenuta nel luglio del 1944, si insediò, per qualche tempo, a Villa la Quiete l’artiglieria di questo valoroso reggimento.

Dagli anni ‘60 fino al 1980 circa, Villa La Quiete ospitò l’asilo Savoia, gestito da personale ecclesiastico. Molti bambini treiesi passarono la loro infanzia a Villa La Quiete. Nel 1980 la Villa viene ceduta in comodato d’uso ad un privato.

VILLA SPADA OGGI

Dal novembre del 2015 Villa la Quiete è entrata nel pieno possesso del Comune di Treia, dopo anni e anni di cause legali per il riconoscimento della proprietà.

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27 March 2018

ILLUMINA LA BELLEZZA: TRAGUARDO RAGGIUNTO!!!

Grazie per aver contribuito alla realizzazione di questo grande sogno per Treia e per tutto il territorio marchigiano!!!

Il bellissimo parco di Villa La Quiete riceverà nuova vita e nuova luce grazie a te!!!


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DI COSA SI TRATTA

Il progetto proposto riguarda l’illuminazione di un complesso di interesse storico-culturale-paesaggistico di proprietà del Comune di Treia, Villa La Quiete o Villa Spada, per la cui descrizione completa si rimanda ai capitoli successivi. Villa Spada è una villa di interesse nazionale. Annoverata tra i beni culturali ai sensi del D.Lgs. 42/2004, è una delle ville più originali del Neoclassicismo. Disegnata dall'architetto Giuseppe Valadier, conserva al suo interno secoli e secoli di storia italiana, di cultura, di scienza e di poesia.

Obiettivo fondamentale dell’intervento è la riapertura al pubblico del parco, meta culturale e ambientale per il territorio comunale, regionale e nazionale, nonché unico vero parco cittadino.

L’impianto di illuminazione che sarà realizzato consentirà la piena fruibilità, in tutto l’arco della giornata, delle aree verdi adiacenti alla Villa, alla Casa del Custode e agli elementi architettonici che sono in fase di recupero e/o restauro, contribuirà a rendere suggestiva l’ambientazione di spettacoli ed eventi e concorrerà al rilancio turistico ed economico dell’area e dell’intera città, che ha subito, a causa degli eventi sismici, uno stand-by dovuto al danneggiamento e alla conseguente inagibilità di numerosi edifici pubblici e di rilevanza culturale, tra i quali gli stessi edifici del complesso di Villa Spada.


OGGI. VILLA SPADA E IL TERREMOTO DEL 2016

Dal novembre del 2015 Villa la Quiete è entrata nel pieno possesso del Comune di Treia, dopo anni e anni di cause legali per il riconoscimento della proprietà.
Oggi, dopo il terremoto dell’agosto 2016 e dopo le intense scosse dell’ottobre 2016, sono stati rilevati ingenti danni a tutte le architetture della Villa, che risultano inagibili, e il complesso è godibile solo limitatamente ai suoi spazi aperti e nelle ore diurne.
Si rileva, tuttavia, una significativa lacuna: il parco è infatti carente di un sistema di illuminazione che consenta la fruibilità delle aree anche nelle ore notturne.

VILLA SPADA E IL PROGETTO DI ILLUMINAZIONE

La Villa e il complesso architettonico e naturale in cui la stessa si inserisce, sono fondamentali per la vita culturale e ricreativa della Città di Treia. Dalla data della sua apertura ovvero dal marzo 2015 il parco e il bosco di Villa la Quiete hanno ospitato numerosissime visite turistiche ed eventi culturali legati alla musica, alla poesia e alla letteratura.

L’inagibilità degli edifici da una parte e la mancanza di sistemi adeguati di illuminazione ed accessibilità dall'altra, hanno tuttavia impedito il pieno ed agevole utilizzo del parco in tutte le sue parti e lo svolgimento di iniziative, manifestazioni e spettacoli all'aperto in tutto l’arco della giornata, soprattutto nelle stagioni più miti.
Il progetto di illuminazione del parco che si propone e si pone alla Vostra attenzione, denominato “ILLUMINA LA BELLEZZA: PROGETTO ILLUMINOTECNICO PER LA RIAPERTURA DEL PARCO DI VILLA LA QUIETE CONSEGUENTE IL RECUPERO POST-SISMICO DEI BENI STORICO-ARCHITETTONICI DELLA VILLA”, è il più rilevante ai fini del ripristino dell’accessibilità e della funzionalità di tutti gli spazi del complesso e della rinascita culturale della Città di Treia, che trova nel parco di Villa Spada la fonte principale di “ristoro” per gli occhi, per l’anima e per il cuore. L’illuminazione di Villa La Quiete darà risalto ai beni architettonici racchiusi nel parco e faciliterà l’accessibilità degli spazi dando modo al parco di tornare a vivere, alla Villa di tornare a godere del suo antico splendore, alla cultura di tornare a fare da padrona e alla Città di riappropriarsi di uno spazio di svago e ristoro senza eguali.




GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

Il suddetto progetto, in sintesi, intende perseguire molteplici rilevanti obiettivi:
1. Riaprire il parco di Villa Spada che può essere considerato l’unico vero parco cittadino;
2. Rendere fruibile, accessibile e sicuro il parco della Villa anche nelle ore notturne;
3. Permettere l’agevole svolgimento di spettacoli all'aperto anche in orari notturni e, condizioni meteorologiche  permettendo, in tutte le stagioni dell’anno;
4. Migliorare l’aspetto del parco, facilitando l’orientamento dei fruitori e aumentando la sicurezza;
5. Trasformare l’apparenza notturna degli elementi architettonici della Villa in spazi vitali ed emozionali;
6. Incrementare l’appeal estetico, la frequentazione e il richiamo del luogo;
7. Ridare vita a luoghi fortemente danneggiati dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio del Comune di Treia dal 24 agosto 2016, causando ingenti danni non solo alla Casa di Villa ma anche alle architetture facenti parte del parco; considerato che il recupero dei beni architettonici principali (Casa di Villa) prevede tempi straordinariamente lunghi, si ritiene opportuno considerare interventi che consentano l’utilizzo, almeno, del parco della Villa;
8. Permettere la ripresa culturale ed economica della Città e la rivitalizzazione di tutto il territorio, favorendo la riattivazione delle attività, soprattutto di quelle danneggiate dal sisma:
      vendita diretta dei prodotti agricoli;
      vendita delle tipicità locali;
      attività legate al turismo rurale;
      attività turistico-alberghiere.

PROGRAMMA DI INTERVENTI DI RECUPERO E RESTAURO

E’ importante sottolineare che il progetto proposto non è isolato, ma si inserisce in un programma di interventi riguardanti le architetture e gli elementi naturali del complesso di Villa Spada, già realizzati o in fase di realizzazione.
Vista la rilevanza strategica del complesso di Villa Spada, potenzialmente luogo di aggregazione e di ristoro, di socializzazione, di approfondimento e di sviluppo della storia, della cultura e dell’arte in tutte le sue forme, con fondi propri, il Comune si è infatti attivato per la realizzazione di alcuni interventi di recupero, già appaltati, volti a restituire al parco la sua funzionalità e a garantire la piena fruibilità, in tutta sicurezza, delle sue parti principali:
1. RESTAURO DEI PROPILEI DI ACCESSO (intervento completato);
2. RESTAURO DELLE ARCATE DELLA CASA DEL GIARDINIERE;
3. RECUPERO DEL GIARDINO FRONTE VILLA E DELLE STRUTTURE ARCHITETTONICHE ANNESSE;
4. RESTAURO DEL MURO CONTROTERRA GIARDINO FRONTE VILLA E DELLA BALAUSTRA SOVRASTANTE.

Tra gli interventi di recupero in programma, inoltre, c’è quello che riguarda la RISTRUTTURAZIONE E IL RIPRISTINO CON MIGLIORAMENTO SISMICO DELL’IMMOBILE DENOMINATO “CASA DEL CUSTODE” ANNESSO AL COMPLESSO DI VILLA SPADA, da destinare ad alloggi temporanei per l’emergenza abitativa del sisma 2016, ai sensi dell’ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione n.27/2017. Tale intervento dovrà essere realizzato, come prevede la norma, entro il 31 dicembre 2018.

L’unica struttura non interessata dagli interventi di recupero è la Casa di Villa, anch'essa danneggiata dal sisma, ma alle cui necessità di intervento non si può sopperire tramite il bilancio comunale. Per far fronte al recupero di Villa Spada si attendono nuove ordinanze del Commissario Straordinario per la Ricostruzione volte alla tutela dei beni culturali danneggiati dal sisma.

PROGETTO DI ILLUMINAZIONE: RICOSTRUZIONE DEL TESSUTO SOCIALE

L’unico fattore che impedisce la piena fruibilità del parco di Villa Spada, è la carenza di un adeguato impianto di illuminazione. L’amministrazione comunale sta fronteggiando questo problema attraverso due azioni, già approvate con due Delibere della Giunta Comunale:
1. PRIMO STRALCIO: grazie ai fondi delle donazioni con SMS, si porterà a compimento la realizzazione di quello che può essere definito come primo lotto funzionale dell’impianto di illuminazione, che riguarda l’illuminazione a servizio dell’ingresso al complesso, del viale di accesso alla Villa e degli spazi verdi circostanti il viale, compresi gli spazi antistanti la casa del custode e le scuderie, che sono oggetto di restauro, recupero e ristrutturazione con miglioramento sismico, come precedentemente indicato;
2. SECONDO STRALCIO: partecipando alla raccolta fondi “ANCI CROWD – SISMA CENTRO ITALIA”, si porterà a compimento la realizzazione del secondo stralcio funzionale dell’impianto di illuminazione del parco di Villa Spada. Lo stralcio oggetto della proposta (secondo lotto funzionale alla riapertura del parco), comprendente l’illuminazione della Villa e delle aree antistanti e retrostanti la stessa, vuole essere uno stralcio funzionale a dare maggior risalto alle facciate della Villa ed agli elementi architettonici circostanti e a completare il recupero del giardino fronte Villa e delle strutture architettoniche annesse, considerando che è la parte del parco che più si presta ad essere sede di spettacoli e manifestazioni all'aperto, il fulcro del complesso di Villa Spada.

Il secondo stralcio costituisce l’estensione del primo ed è, con esso, funzionale alla riapertura del parco di Villa Spada, che sarà in tal modo reso fruibile e accessibile, atto ad ospitare iniziative, eventi e manifestazioni e a consentire il ristoro dei suoi futuri “utenti”. Cittadini “treiesi e non” potranno godere della presenza di un’estesa ed eccezionale area verde, di interesse storico, culturale e paesaggistico, fruibile e percorribile in tutti i suoi spazi durante tutto l’arco della giornata, in tutte le stagioni dell’anno.



PROGETTO DI ILLUMINAZIONE: ACCESSIBILITA'

Gli interventi di ricostruzione e di restauro post-sisma in corso, rispondono alla normativa vigente sul superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche (Legge n.104/1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” e sue integrazioni).
Con il progetto illuminotecnico proposto si contribuirà all’incremento della visibilità nelle ore notturne per i portatori di handicap visivo e per persone normodotate.
La bellezza del parco, il silenzio in cui è immerso, la vegetazione che gli dà forma e i viali da cui è tagliato, la vastità e maestà del panorama che da esso si rende visibile, sono fattori di benessere psicofisico che favoriscono il recupero sensoriale, motorio e psichico dei portatori di handicap.
Illuminare Villa Spada, in altre parole, significa migliorare la qualità della vita.

UN PROGETTO CHE ALLARGA I CONFINI COMUNALI

L’intervento proposto, insieme agli altri interventi di recupero previsti e precedentemente elencati, vuole far rivivere Villa Spada a vantaggio della ripresa economica, turistica, culturale e sociale di uno dei borghi più belli d’Italia, fortemente danneggiato dal sisma del 2016 sotto tanti punti di vista.
Villa Spada potrà essere una significativa tappa culturale per i sei itinerari provinciali, regionali ed interregionali di cui fa parte:
1. Mobilità dolce della Valpotenza (itinerario provinciale e regionale)http://www.ambiente.regione.ma...;

2. Coast to coast dall’Adriatico al Tirreno (itinerario interregionale) https://percorsiditerre.it/;
3. Antica Via romano-lauretana (itinerario interregionale) ;
4. Cammini lauretani (itinerario interregionale) http://www.camminilauretani.eu...;
5. Borghi più belli d’Italia (itinerario interregionale) http://borghipiubelliditalia.i...;

6. Borghi più belli d’Italia nelle Marche (itinerario regionale) http://borghipiubelliditalia.i....

La rinascita culturale della Città di Treia, che si sta faticosamente rimboccando le maniche per non permettere alla cultura e al turismo di spegnersi, avrà un forte eco in tutto il territorio della Provincia di Macerata e nell'intera Regione Marche, che ha risentito fortemente del calo economico dovuto agli eventi sismici di agosto ed ottobre. Il turismo legato al circuito dei Borghi più Belli d’Italia tornerà a comprendere la bella città di Treia e Villa la Quiete costituirà polo di forte attrazione per gli appassionati della cultura e della storia e per gli amanti dello sport: Treia è infatti la patria dell’antico Gioco del Pallone con il Bracciale. Ogni anno, durante la prima settimana di agosto, la città ospita un evento di risonanza nazionale, denominato Disfida del Bracciale https://www.facebook.com/disfi..., giunto ormai alla XXXIX edizione .

VILLA LA QUIETE: UNA STORIA LUNGA PIÙ DI MILLE ANNI

Era vicino al paese, ma più bassa stava su una collinetta tutta sua. Cancelli e case di custodia erano in basso e un lungo viale alberato allontanava e nascondeva. La villa dedicata alla quiete, distaccata, ma vicina, aveva una sua chiesetta dedicata al dolore. Pareva che tutto fosse stato fatto per essere recinto e chiuso, anche il bosco, e quel che dentro si apriva, restava chiuso alla vista”.

                                                                                                                                   Dolores Prato “Giù la piazza non c’è nessuno”

Villa La Quiete sorge su di un’altura poco distante dal centro storico del comune di Treia. Nota anche come “Villa Spada”, dal nome del suo più illustre proprietario, Lavinio de’ Medici Spada.
Stiamo parlando di un notevole complesso monumentale costituito da molteplici edifici inseriti in un parco storico. Il parco, così come avviene di consuetudine nei giardini antichi, è caratterizzato dalla presenza di quattro ambiti spaziali ben definiti: il perno è l’area della Casa di Villa (così come la chiamerebbe Leon Battista Alberti), attorno alla quale si organizzano simmetricamente l’atrio ed il bosco cappuccino, entrambi caratterizzati dalla presenza di tre assi convergenti in uno spazio circolare; in posizione marginale, invece, è posta l’ampia zona degli orti, servita da una serra con merli alla ghibellina è di servizio alla zona degli orti; a chiusura dell’atrio è posta la cosiddetta Casa del Giardiniere, inquadrata da due coppie di propilei; un gazebo neo gotico, con pianta ottagonale ed un padiglione neo egizio ornano e arricchiscono il
bosco cappuccino.
Villa la Quiete è un’importante testimonianza dell’architettura neoclassica e sembra avere come progettista l’architetto Giuseppe Valadier, cui appartiene lo schizzo autografo del 1815 che rappresenta la facciata come la vediamo oggi.
La Villa nasce in luogo di un preesistente convento cappuccino del secolo XVI, costruito attorno alla chiesa di San Savino, le cui prime testimonianze risalgono agli inizi del secolo XI. Oggi Villa La Quiete, dopo decenni di abbandono e degrado, è divenuta di proprietà del comune di Treia.


1573. IL CONVENTO CAPPUCCINO

In origine, almeno sin dal 1036, sul luogo dove oggi sorge Villa Spada, esisteva una chiesa dedicata a San Savino, di probabile origine longobarda. La chiesa venne inglobata in un convento cappuccino edificato a partire dall'anno 1578 e che restò operante fino alle soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi nel 1810.

1815. GIUSEPPE VALADIER PROGETTA VILLA LA QUIETE

È del 1815 lo schizzo autografo di Giuseppe Valadier per il gonfaloniere di Treia, il Sig. Luigi Angelini, primo committente del progetto di trasformazione. Il rapido schizzo riporta, oltre agli elementi effettivamente realizzati, la filosofia progettuale che governa l’intero intervento: si mantiene la struttura del convento esistente, prevedendo gli interventi minimi per donare all'edificio la nuova conformazione. Si realizza quindi il nuovo prospetto, tramite la costruzione di un portico con una loggia sovrastante. Al bugnato del piano terra corrisponde una ben più gentile muratura al primo piano. Il ritmo delle aperture è costante e pacato, con la parte centrale evidenziata tramite l’utilizzo di archi di luce inferiori nelle due campate adiacenti a quella centrale e la presenza di timpano orizzontale che corre al di sopra del cornicione terminale. Tale tema appare solo in parte indebolito dall'unica differenza rilevabile tra lo schizzo e l’edificio nelle sue sembianze attuali, cioè la balaustra ad ovoli che corre al di sopra di tutto il cornicione, forse realizzata per mascherare le irregolarità del tetto retrostante.

1828. NEL REGNO DI LAVINIO

Ben presto, almeno dal 1828, la Villa venne acquistata dal suo più illustre e noto proprietario, il conte Lavinio De’ Medici Spada, che la volle come propria dimora. Egli, nell’arco degli oltre trent’anni in cui la possedette, la modellò in modo tale da accogliere i suoi molteplici interessi e le sue aspirazioni. Lavinio fu un personaggio complesso che si trovò più volte ad avere ruoli di primo piano nelle vicende storiche del Risorgimento: prelato, non prese mai gli ordini sacri, fu contrario alla pena di morte nella Roma di Mastro Titta, nonostante fosse prefetto delle armi di Gregorio XVI e poi presidente delle armi di Pio IX. Fu uomo di lettere quanto di scienza, poeta lodato dal Monti, amico del Leopardi e noto mineralista (esiste un minerale a lui dedicato, la spadaite), illuminato mecenate (fonda l’Accademia di Belle Arti di Ravenna), ma anche appassionato botanico (Segretario della Società Romana di Orticoltura).

Lavinio creò a Villa La Quiete il suo personale regno, affidando ad una cinta di solide mura il compito di separarlo dal mondo esterno. Nella Villa raccolse, catalogò ed espose le collezioni metodicamente composte nell'arco di una vita, da quelle di interesse artistico a quelle di interesse scientifico, come quella di mineralogia, frutto di venti anni di ricerche e dalla cui donazione nacque l’odierno museo di mineralogia dell’Università La Sapienza di Roma.

1848. LA CONTESSA NATALIA KOMAR

Nel 1848 Lavinio, abbandonata la prelatura, sposa la contessa Natalia Komar e si ritira definitivamente a vita privata nella sua villa treiese, da lui denominata Villa La Quiete. Natalia proviene da una famiglia nobile polacca, che viveva tra Parigi e l’Italia. Alla sorella di Natalia, Delphine Komar, Friedrich Chopin (da cui Natalia stessa prese diverse lezioni di piano) dedicò la sua opera Piano Concerto n. 2 Op. 21 e la prima esecuzione di altre sue creazioni tra cui, la più famosa, il Valzer in do diesis Op. 64 n. 2 (nel libro “Ciò che non muore mai” di Alfonso Signorini, si parla delle sorelle Komar). In ricordo della moglie, dopo la sua morte avvenuta nel 1860, Lavinio fece realizzare all'interno della Casa di Villa un piccolo Pantheon in cui conservò, tra le varie cose, tutti i suoi effetti personali.

1850. I PROPILEI DELLA VILLA

La dimensione del ricordo è un aspetto sempre presente nei giardini storici e appare quindi naturale che la scomparsa dell’amata consorte abbia un forte influsso anche nella Villa la Quiete di Lavinio. Questo è particolarmente vero nelle due coppie di Propilei, elementi di passaggio tra l’interno e l’esterno della Villa e, in senso metaforico, fra la vita e la morte, rappresentate dall'urna cineraria e dalla colonna spezzata poste sulle sommità dei due corpi: tra i due propilei occidentali un ricco cancello in ferro battuto si apre ai visitatori della villa. Tali elementi vanno a costituire, insieme alla Casa del Giardiniere, una composizione simmetrica, con i singoli assi convergenti al centro di uno spazio circolare, contornato da alte siepi in bosso: il rosato del laterizio degli edifici e i diversi toni del verde della vegetazione si fondono in un elemento unico, vero e proprio capolavoro dell’architettura del paesaggio, unico nel suo genere.

1859. I FIORI DI VILLA SPADA

Lavinio era membro e segretario della Società Romana di Orticultura. Coltivava questa sua passione negli spazi della serra posta in prossimità degli orti: il parco di villa La Quiete divenne un vero e proprio giardino botanico con oltre 10.000 specie floreali ed arboree diverse, tra cui le camelie, tanto amate dalla moglie Natalia. La ricchezza dei giardini di Villa la Quiete è confermata dal “Catalogo delle piante che si coltivano nel giardino del Conte de’ Medici Spada a Villa Quiete presso Treia” pubblicato nel 1854 dal giardiniere di allora, Raffaele Amicucci.

LA STORIA PIÙ RECENTE.

Con la morte di Lavinio, avvenuta nel 1864, Villa La Quiete viene venduta dagli eredi; di lì in avanti non fu più una casa dove vivere e trascorrere la propria esistenza. Lo stato di abbandono e degrado in cui è rimasta a lungo è anche la conseguenza di oltre un secolo di incuria ed utilizzi impropri.

La Villa divenne dapprima campo di internamento per le donne di “dubbia condotta morale e politica” (chiuso nel 1942 dopo varie denuncie della Croce Rossa “per le pessime condizioni igienico – sanitarie”) e, dal 1943, campo di internamento per una cinquantina di figuranti coloniali fatti venire dal Somalia, Eritrea, Etiopia e Libia per la Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare del 1940: la maggioranza faceva parte della PAI, la Polizia dell’Africa Italiana, ma c’erano anche donne e bambini.

Anche le eroiche vicende del secondo corpo polacco, guidato dal comandante Wladyslaw Andres, si incontrarono con Villa la Quiete. Tra il 1943 e il 1944, infatti, prima della liberazione di Ancona dai nazifascisti avvenuta nel luglio del 1944, si insediò, per qualche tempo, a Villa la Quiete l’artiglieria di questo valoroso reggimento.

Dagli anni ‘60 fino al 1980 circa, Villa La Quiete ospitò l’asilo Savoia, gestito da personale ecclesiastico. Molti bambini treiesi passarono la loro infanzia a Villa La Quiete. Nel 1980 la Villa viene ceduta in comodato d’uso ad un privato.

VILLA SPADA OGGI

Dal novembre del 2015 Villa la Quiete è entrata nel pieno possesso del Comune di Treia, dopo anni e anni di cause legali per il riconoscimento della proprietà.

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Aggiornamenti (1)
27 March 2018

ILLUMINA LA BELLEZZA: TRAGUARDO RAGGIUNTO!!!

Grazie per aver contribuito alla realizzazione di questo grande sogno per Treia e per tutto il territorio marchigiano!!!

Il bellissimo parco di Villa La Quiete riceverà nuova vita e nuova luce grazie a te!!!


Presto ti sarà recapitata la ricompensa da te scelta.

Progetti correlati
BistròBand: una sala prove per tutti

Ciao a tutti,
vi presentiamo BistròBand.
La nostra è una Cooperativa Sociale nata nel 2021 dall’incontro di due famiglie del quartiere Infernetto, nel cuore del Municipio X di Roma.
In qualità di genitori di persone con fragilità, viviamo ogni giorno la realtà di un mondo che spesso non offre i giusti strumenti e spazi per i nostri ragazzi; così ci siamo chiesti: 
“Cosa ne sarà dei nostri ragazzi quando noi non ci saremo più?”
Questa domanda ci ha spinto a fare qualcosa di concreto.
BistròBand gestirà un luogo dove ogni persona, indipendentemente dalle proprie difficoltà, possa sentirsi parte di qualcosa di più grande.
Un luogo dove lavoro, formazione e musica diventano strade per il futuro di chi ha bisogno di supporto, un futuro che oggi possiamo iniziare a costruire insieme.

   

Il progetto

Bistròband nasce come un progetto pilota: uno spazio musicale accogliente e inclusivo dove tutti possano crescere, imparare e sentirsi parte di una comunità che li rispetta e li valorizza.
Ad oggi possediamo già il locale, uno spazio di circa 300 mq, interamente a livello strada che comprende un comodo spazio all’esterno, concepito come un posto dove poter suonare, comporre, ascoltare, ma anche studiare, incontrarsi, gustare prodotti bio e a km zero, godere di un break in giardino, assistere oppure organizzare eventi, partecipare ai progetti Bistròband come la web radio, laboratori e corsi di musica, arti espressive e ricreative.  

Bistròband è quindi soprattutto uno spazio aperto ed inclusivo, un laboratorio permanente per sperimentare nuovi modi di apprendere, di socializzare, di fare comunità, che non lascia indietro nessuno.
Tutto il locale è confortevole e privo di barriere architettoniche in modo da mettere a proprio agio i nostri ragazzi, impegnati nel seguire ognuno il proprio progetto cucito su misura che gli consente di potenziare le proprie autonomie, di apprendere un lavoro nel rispetto di talento ed unicità, offrendogli  quindi la possibilità di avere una vita indipendente e dignitosa. 

Nel locale Bistròband sono progettati:
* corner attrezzati per offrire diversi servizi (biglietti spettacoli, locker\punto di ritiro, punto di ritiro per Gruppi di Acquisto Solidale);
* punto vendita piccoli strumenti musicali, oggettistica etc;
* laboratorio per attività multidisciplinari: corsi e progetti culturali, formativi e ricreativi;
* area bistrò e bar dedicata alla food & beverage;
* un’area ampia dove saranno calendarizzate attività culturali di vario genere idonee a sviluppare e stimolare la partecipazione attiva;
* sale prove insonorizzate dedicate alle band e musicisti, oltre che ad ospitare attività di vario genere.

 


Il nostro sogno, il tuo supporto

I lavori di ristrutturazione sono stati completati. Ora il nostro sogno è quello di attrezzare i nostri spazi dedicati alle varie attività.
Il prossimo passo del nostro grande progetto di inclusione è la creazione della prima sala insonorizzata per le prove musicali. 
Per realizzare tutto questo, abbiamo bisogno del tuo supporto! 
Sostienici con una piccola donazione o condividendo questa raccolta fondi diffondendola sui social per aumentare la visibilità e il supporto!


Vogliamo dare vita alla prima sala prove di musica insonorizzata, dotata di strumentazione completa ed impianti di ultima generazione, dove ciascun musicista avrà l’opportunità di pubblicare in streaming le proprie prove musicali. 
La sala insonorizzata sarà possibile organizzarla come sala studio, sala coworking, sala riunioni, sala per eventi, sala per tutor DSA. 

I fondi raccolti tramite la campagna di crowdfunding copriranno parte dei costi per l’allestimento della sala prove insonorizzata. 

Nello specifico, serviranno per acquistare:
gli strumenti musicali,

il sistema di amplificazione,
la strumentazione tecnica,

i supporti e gli accessori.


Senza di te tutto questo non può accadere! 
Aiutaci a realizzare il nostro sogno, grazie di cuore a tutti coloro che ci sosterranno.

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Tutti i fior, il restauro del Giardino di Puccini

INTRO

Nel 2024 il mondo intero celebra un importante anniversario, cento anni dalla morte del Maestro Giacomo Puccini. Noi della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, con il supporto della Fondazone Cassa di Risparmio di Lucca, vogliamo celebrare questo anniversario e siamo qui su Eppela per farlo insieme a tuti voi.

La fama di Puccini non ha confini; la sua arte accarezza l’anima e abbatte spazi e tempi.
 

Simonetta Puccini, nipote di Giacomo Puccini

La FONDAZIONE SIMONETTA PUCCINI

La nostra Fondazione è nata il 29 gennaio 2005 per volontà di Simonetta Puccini, unica nipote del Maestro. Il nostro scopo è quello di tenere viva e onorare la memoria di Giacomo Puccini attraverso la conservazione e la divulgazione del patrimonio culturale e artistico del Maestro. 
Promuoviamo e diffondiamo la conoscenza delle opere e dei luoghi pucciniani attraverso convegni, mostre, studi, ricerche, turismo e valorizzazione di archivio e biblioteca. Infine tuteliamo e valorizziamo la Villa Museo Giacomo Puccini di Torre del Lago, collaborando con gli enti locali, pubblici e privati.
 

La VILLA PUCCINI

Giacomo Puccini arriva a Torre del Lago nel giugno 1891 e se ne innamora. Pochi anni dopo, acquista infatti la casa torre sul Lago e la fa ristrutturare trasformandola nell’attuale Villa dove decide di trascorre gran parte del suo tempo.

Dopo la sua morte, la Villa viene trasformata in un museo dove ancora oggi si trovano il suo prezioso pianoforte Förster, i ritratti del Maestro in varie epoche della sua vita, gli oggetti di vita quotidiana, onorificenze e riconoscimenti da tutto il mondo, quadri degli amici macchiaioli, compagni di vita e di caccia, ritratti di amici e collaboratori del Maestro e le sue ultime parole scritte di pugno dopo l’operazione alla gola.

La Villa Puccini è un bene inestimabile, da preservare e tutelare. Giacomo Puccini la amava particolarmente, ed è per questo che noi di Fondazione Simonetta Puccini abbiamo iniziato nel 2013 diversi lavori di restauro (al tetto e alla facciata, alla camera da letto, al pianoforte del Maestro, ecc.).


Il Giardino di VILLA PUCCINI

Uno degli ambienti che il Maestro amava di più è il suo giardino. Passeggiando nel Giardino di Villa Puccini si avverte, come se pensieri e immagini rimanessero impigliati nei luoghi, l’incedere del Maestro che accarezza i fiori e gode di questo luogo.

Era lui a scegliere fioriture ed essenze, ad arredare il giardino per viverlo pienamente, a diffondere la sua musica negli spazi aperti.

Grazie ai numerosi documenti conservati in Archivio, come fotografie e fatture di acquisto di fiori e piante, è possibile ricostruire l’aspetto originale del piccolo parco della Villa.

Molto è cambiato, ma sta nell’evoluzione stessa del giardino, fatto di architetture vegetali in continuo divenire, oltre che di elementi più statici e di relazioni con l’intorno. Gli alberi e le piante di un tempo non ci sono più.

Il Giardino di Villa Puccini è un monumento vivente e come tale deve essere visto secondo una molteplice serie di relazioni.


Il 2024, il restauro dei beni di GIACOMO PUCCINI

Il 2024 è un anno di grandi celebrazioni: Giacomo Puccini, uomo e compositore, si trova al centro dell’attenzione nazionale e internazionale. Torre del Lago, luogo scelto dal Maestro per la composizione delle sue immortali melodie, è meta di un continuo pellegrinaggio sulle orme di un’arte e di un’atmosfera che ancora oggi è possibile percepire ad ogni angolo.

È nostro onore, quindi, preparare e preservare questi ambienti; un obbligo morale nei confronti della collettività tutta affinché luoghi e ambienti amati da Giacomo Puccini continuino ad emozionare grazie alla presenza palpabile del grande musicista.

È per questo che oggi siamo qui per chiedervi di sostenere la nostra grande opera:
il restauro dell’amato Giardino di Villa Puccini.
L’intera operazione ha un costo di oltre 300.000€, necessari per coprire i costi di:
preparazione del terreno, demolizioni, opere di scavo e di cantiere,
opere murarie, pavimentazione, abbattimento delle barriere architettoniche,
gli impianti,
i varchi elettronici,
gli impianti vegetali,
Il pagamento dei professionisti.

Abbiamo deciso di porci un primo obiettivo in crowdfunding di 120.000€ che, grazie al prezioso contributo di 80.000€ già versato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ci permetterà di dare avvio ai lavori ed eseguire le prime opere di restauro, fondamentali per aprire il Giardino al Pubblico.

 

Nello specifico:
- prepareremo il terreno, eseguiremo le opere di scavo e di cantiere;
- potremo procedere con gli impianti vegetali (alberi, siepi, arbusti, tappeti erbosi, potature, fiori, vasi, e tutto quello che renderà il giardino bellissimo!);
- realizzeremo le opere murarie e la pavimentazione;
- abbatteremo le barriere architettoniche, per rendere il giardino completamente accessibile;
- realizzeremo gli impianti elettrici, idraulici e di illuminazione.

Una volta raggiunta questo soglia, potremo rilanciare a 220.000€, per completare il lavoro.

Manca il tuo contributo. 
Insieme possiamo rendere omaggio al più grande operista della storia della musica e tramandare ciò che lui ha creato.
Grazie di cuore per tuo supporto!
 

Il dipinto Madama Butterfly - Atto 2, opera originale di Maurizio Baccili



Maurizio Baccili è un noto artista contemponeo che vanta un curriculum di grande prestigio, arricchito da numerosi premi e mostre personali, sia in Italia che all’estero. 
Tra le principali esposizioni si segnalano:
- Madre e Figlio, collezione Chiesa San Salvatore Ognissanti, Firenze;
- Fuorisalone di Milano, opera esposta nel parco della Statale;
- Magnificat, Duomo San Francesco, Firenze;
- Zamosc Arte, Polonia;
- Personale presso Panza Verde Gallery, Antigua Guatemala (mostra supportata dall’Istituto di Cultura Italiano in Guatemala);
- Personale presso il Teatro Nazionale Ruben Dario, Managua, Nicaragua (mostra supportata dall’Ambasciata Italiana, dal Consolato Italiano, dalla Fondazione Incanto, S.A. e dalla Regione Toscana).
Nel 2024, è stato protagonista di una Personale dal titolo Recondita Armonia Puccini 100, esposta nella sala comunale del Leone a Pietrasanta, in occasione del centenario della scomparsa del grande Maestro.
Sempre nel 2024, la sua opera Recondita Armonia è stata esposta presso il Borgo Scopeto Relais.

L’opera Madama Butterfly - Atto 2 , è un famoso dipinto di Baccili che prende naturalmente il titolo dalla melodia che ha ispirato la sua realizzazione. 
L’opera ha dimensioni di 60x100 cm ed è eseguita con tecnica ad olio su tela rovesciata. La tela, originariamente smontata, viene poi rimontata sul suo telaio in modo invertito, così da utilizzare la parte grezza del cotone, piuttosto che quella trattata. 
Questo procedimento conferisce all’opera una particolare unicità, regalando una luminosità dei colori che risulta differente rispetto all’utilizzo di una tela tradizionalmente trattata.
Il multigramma, rappresentato dalle linee nere, si distacca dalla rigidità matematica del classico pentagramma. In questa realizzazione, le linee orizzontali vengono manipolate in lunghezza e quantità, spesso risultando interrotte. I colori stessi sono una rappresentazione delle note musicali che accompagnano l’esecuzione dell’opera. L’intero processo creativo avviene con l’ascolto continuo della stessa melodia (in questo caso, il secondo atto della Madama Butterfly) fino al suo completamento.
L’opera è firmata sul retro.

10%
-2 Giorni
Istruzione di qualità
Diario delle mie catastrofi. Impariamo a ridere sul serio!

Il superpotere della scrittura incontra la magia della comicità nel nuovo progetto del Centro Formazione Supereroi. Un percorso sulla scrittura comica, dedicato ai ragazzi che vivono quella fase della vita in cui i problemi sembrano insormontabili: l’adolescenza

Il progetto “Diario delle mie catastrofi” esplora uno strumento che aiuta a esorcizzare i propri problemi e le proprie frustrazioni, cogliendo le opportunità che questi offrono: la comicità. 
Come? Con 22 laboratori di scrittura gratuiti che coinvolgeranno 500 ragazzi delle scuole pubbliche di Milano. A tenere i laboratori saranno professionisti della scrittura e della comicità. Alla fine del percorso tutti i testi realizzati dagli studenti saranno raccolti in un libro realizzato professionalmente e il progetto si concluderà con uno spettacolo aperto a tutta la città che avrà per protagonisti i ragazzi.

Il CFS

Il Centro Formazione Supereroi è un’associazione non profit di professionisti della parola scritta (autori, editor, giornalisti, operatori culturali) nata nel 2016 con la missione di diffondere la scrittura come superpotere per affrontare il mondo. Organizziamo laboratori, eventi e attività di vario genere, tutte ad alto impatto di creatività. Fedeli al modello al quale ci ispiriamo, 826 Valencia, la scuola di scrittura creativa non profit fondata a San Francisco dallo scrittore Dave Eggers, offriamo le nostre attività in primis alle realtà, alle scuole e agli studenti che maggiormente ne hanno bisogno e che difficilmente potrebbero accedere a esperienze di questo genere.
Abbiamo alle spalle 6 anni di attività itinerante presso le scuole e un anno nella nostra sede di via Argelati 37. Dal 2016 a oggi abbiamo coinvolto più di 4.000 ragazzi in laboratori di scrittura, abbiamo collaborato con più di 120 scuole di Milano, abbiamo realizzato, stampato e regalato ai giovani autori più di 140 libri nati dai laboratori.

IL PROGETTO DIARIO DELLE MIE CATASTROFI

Alla base del progetto un’idea molto semplice. Ti piace ridere? Ridere sul serio? Allora sai che dietro a ogni risata c’è una cosa grande, silenziosa e nascosta: la tua emotività. Ognuno di noi custodisce dentro di sé un mondo complesso che spesso fatica a condividere con gli altri, nel quale nasconde frustrazioni, fragilità, ansie. Tutte cosette di cui non ci va molto di parlare. Ma ecco che la comicità ci permette di alleggerire questo groviglio interiore e di tradurre persino le insicurezze, i difetti e i disagi in qualcosa di nuovo e addirittura luminoso.

Il progetto affronterà due generi: il racconto comico e il monologo comico, in 22 laboratori di scrittura che coinvolgeranno 500 ragazzi delle scuole pubbliche di Milano, di età compresa tra i 13 e i 18 anni.

Insieme agli scrittori e agli editor del CFS, a tenere i laboratori saranno professionisti della comicità. Tra questi lo stand-up comedian Francesco Arienzo, che insieme all’autrice e attrice Veronica Pinelli terrà due laboratori di 25 ore ciascuno sul monologo comico, la coppia comica Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, il comico Federico Basso, lo stand-up comedian Carmine Del Grosso, l’autore e sceneggiatore comico Marco Renzi. E l’elenco è in progress!


COSA FAREMO GRAZIE A TE
Grazie al tuo contributo, da ottobre 2024 ad aprile 2025

• regaleremo a 500 RAGAZZI delle scuole pubbliche la possibilità di partecipare a 22 LABORATORI DI SCRITTURA COMICA. 
• realizzeremo professionalmente UN LIBRO con tutti i monologhi e i racconti scritti dai ragazzi partecipanti, che regaleremo a ciascuno di loro.
• coinvolgeremo i ragazzi nell'ideazione e nella PRODUZIONE DI UNO SPETTACOLO TEATRALE CONCLUSIVO in veste di autori, lettori, attori, addetti alla produzione.
• apriremo lo SPETTACOLO DIARIO DELLE MIE CATASTROFI a tutta la città.

Insieme possiamo realizzare tutto questo.
IMPARIAMO A RIDERE SUL SERIO!
Dona ora su Eppela! Grazie

81%
-29 Giorni
Istruzione di qualitàRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
La Valigia 1000 Giorni di Pianoterra

Le valigie non sono tutte uguali. Noi di Pianoterra ETS ne abbiamo una davvero speciale, perché contiene tutto ciò che serve a una futura mamma e al suo bambino nei primissimi mesi di vita: body, tutine, creme e bagnoschiuma, ma anche informazioni e servizi per affrontare al meglio la gravidanza e i primi 1000 giorni di vita, anche in condizioni di difficoltà.

Siamo un’associazione, lavoriamo per la salute, il benessere e il protagonismo dei bambini e delle bambine nei diversi contesti di vita, in particolare nella fascia di età 0-6 e sin dalla gravidanza.


Il programma 1000 giorni

Il programma 1000 Giorni è il cardine metodologico per tutti gli interventi di Pianoterra in ambito 0-3 anni. Si fonda sull’idea di supportare al meglio future mamme e neo-genitori in condizioni di fragilità, per far sì che al momento della nascita i bambini e le bambine abbiano buone opportunità di crescere in un contesto sano e positivo, cercando di ridurre l’impatto che condizioni di vita svantaggiate potrebbero avere sulla loro crescita futura. 
Il programma prevede un elemento di sostegno materiale dato dalla Valigia Maternità, contenente tutto l’occorrente per mamma e bambino al momento della nascita e nelle prime settimane di vita, ma anche la possibilità per le mamme e i papà di accedere a tutti i servizi di sostegno alla genitorialità offerti dall’associazione.
 


Cosa possiamo fare insieme

Con questa campagna di crowdfunding vogliamo fornire a 40 future mamme coinvolte nel programma 1000 giorni nel territorio di Castel Volturno la nostra Valigia dei 1000 giorni contenente articoli di prima necessità per la mamma e il bambino:

1) Prodotti per la cura e l’igiene del neonato,
2) Prodotti per la cura e l’igiene della donna al momento del parto e durante il puerperio,
3) Voucher per l’acquisto di capi di abbigliamento per il neonato (body, tutine, bavaglini, accappatoi, lenzuolini e copertine),
4) Tre libri specifici per la fascia di età 0-18 mesi,
5) Tutte le guide di Pianoterra su preparazione alla nascita, allattamento, svezzamento, lettura ad alta voce, utilizzo dei device nella fascia 0-6 anni.


Le future e neo-mamme (e anche i papà!) saranno inoltre coinvolte nel corso della gravidanza e nei mesi successivi al parto  in un percorso di preparazione alla nascita e ai primi compiti genitoriali fatto di incontri con esperti della salute materno-infantile, psicologhe ed educatrici, gruppi di parola, laboratori ludico-ricreativi genitori-figli su temi legati alla genitorialità.
Potranno inoltre ricevere consulenze psico-educative, sia individuali che di coppia, relative alla sfera della genitorialità nei primi 1000 giorni di vita dei loro bambini.
Saranno poi supportate nell'accesso ai servizi territoriali per la famiglia, con attività di orientamento e accompagnamento e, all'occorrenza, di mediazione linguistico-culturale. 


La nostra storia, qualcosa in più su di noi

Pianoterra ETS nasce a Napoli nel 2008 e oggi è attiva anche a Roma e a Castel Volturno (CE), in quartieri e contesti territoriali in cui condizioni abitative inadeguate e servizi territoriali carenti o inesistenti si combinano a bassi livelli di scolarizzazione e tassi di disoccupazione o precarietà lavorativa elevati, con un impatto molto forte sulla qualità di vita delle famiglie con bambini piccoli, quelle più esposte ai rischi di povertà e marginalità.
Sosteniamo tutte le famiglie in difficoltà economica rafforzando la genitorialità e lavoriamo sui territori e in partnership per creare comunità accoglienti e attive sui temi della salute e del benessere dei bambini, in una logica di responsabilità condivisa. 
Nella missione di protezione e tutela della salute e del benessere dei bambini nei diversi contesti e ambienti di vita, i nostri obiettivi strategici sono:

* Sostenere le potenzialità, i diritti e il protagonismo dei bambini;
* Rafforzare le capacità di cura delle famiglie promuovendo la genitorialità positiva;
* Aumentare l’attivazione comunitaria per la tutela dei bambini e delle loro famiglie.


Per tali motivi, la nostra Associazione è considerata storicamente tra i pionieri e principali protagonisti in Italia nell’intervento nella fascia di età 0-6 anni.

136%
-22 Giorni
Sconfiggere la povertàSalute e benessereRidurre le disuguaglianze
Una cantina in montagna

 

CHI SIAMO

Siamo due fratelli, Andrea e Martino, agricoltori, vignaioli e cuochi dell’Agriturismo Piandistantino, un’azienda agricola biologica situata nel Comune di Tredozio, ai confini del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in provincia di Forlì-Cesena.
Piandistantino si trova in una valle laterale del torrente Tramazzo, in una zona caratterizzata dalla presenza di boschi e castagneti, dove l’agricoltura viene praticata da sempre, anche se ormai da tempo gli abitanti tendono a spostarsi in pianura, verso i grandi centri abitati. 

 

 

Per questo, prima di essere un agriturismo, Piandistantino è un presidio agricolo, e il cibo che serviamo è quasi tutto di nostra produzione, dal mais per la polenta all’olio extra vergine di oliva, dalle castagne, alle patate e ai salumi. Compreso, chiaramente, il vino

 

IL VINO

Nel 2016 abbiamo iniziato a recuperare vecchie vigne abbandonate, a altitudini comprese tra i 350 e i 700 metri sul livello del mare, nelle valli del Montone e del Tramazzo.  

Il vino che otteniamo è un prodotto raro e di qualità, frutto di luoghi in cui la viticoltura è stata per secoli una fonte di sostentamento per la gente del posto, e che solo in tempi recenti è diventata marginale.
Il nostro progetto dimostra invece che grazie a essa è possibile vivere in montagna, creando lavoro e reddito per la popolazione, nel rispetto degli ambienti naturali che ci circondano.

 

Con l’agricoltura, infatti, ci prendiamo cura di un territorio nel quale, altrimenti possono verificarsi disastri le cui conseguenze vanno oltre i confini locali, come è successo con l’alluvione di maggio 2023. 

 

IL PROGETTO

Dopo aver passato anni a vinificare da amici, abbiamo deciso di costruire una piccola cantina, a Portico di Romagna, recuperando un vecchio capannone artigianale e adesso abbiamo bisogno del tuo aiuto per portare a termine il progetto. 

I fondi raccolti con il crowdfunding verranno usati per comprare attrezzature essenziali per trasformare l’uva in vino, come: una pompa, una pressa, una pigiadiraspatrice e alcune botti in cemento. Se ci aiuterai, potremo FINALMENTE iniziare a produrre autonomamente il nostro vino.

 

 

29%
-96 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
#ScambiAmo: il baratto solidale per tutti!

Idea Multilateral: un’economia più giusta e sostenibile per tutti

Avete mai pensato a quante opportunità si nascondono dietro i beni e i servizi che non utilizzate più o che potreste offrire? Quante volte avete visto una piccola bottega chiudere o una famiglia lottare per arrivare a fine mese? Da qui nasce Idea Multilateral, un progetto che trasforma il modo in cui privati e aziende si relazionano con l’economia locale, valorizzando ciò che già esiste.

https://www.ideamultilateral.com/

Che cos’è Idea Multilateral?

Idea Multilateral è una piattaforma che combina il meglio del baratto tradizionale con un sistema innovativo di crediti virtuali (Idea Pay). Non si tratta solo di scambiare oggetti, ma di creare un nuovo modo rivoluzionario di fare economia in cui tutti, dai piccoli commercianti agli artigiani, fino ai privati, possano risparmiare, guadagnare e contribuire a una società più sostenibile.

 

 

Come funziona?

Hai un prodotto, un servizio o un oggetto che non utilizzi più? Con Idea Multilateral puoi metterlo a disposizione della community. Se qualcuno è interessato,  non dovrai aspettarti necessariamente uno scambio diretto (baratto tradizionale): è qui che entra in gioco il nostro sistema di crediti virtuali, dove 1 credito equivale a 1 euro. Vendendo un prodotto o un servizio acquisisco crediti che potrò utilizzare per effettuare un acquisto futuro, quindi senza che lo scambio avvenga contemporaneamente (baratto asincrono). Potrai usare i crediti guadagnati per acquistare ciò di cui hai davvero bisogno senza il bisogno di dover utilizzare necessariamente la tua liquidità!

 

Perché è rivoluzionario?

1. Riduzione degli sprechi: ogni oggetto o servizio può trovare una nuova vita, evitando discariche e promuovendo il riutilizzo

2. Supporto alle micro e piccole imprese: offriamo una rete di migliaia di nuovi clienti e la possibilità di compensare costi aziendali senza dover ricorrere esclusivamente al denaro

3. Risparmio per le famiglie: i privati possono accedere a beni e servizi senza dover spendere tutto in euro, risparmiando per le spese quotidiane

4. Un’economia più green: riducendo i rifiuti e incentivando il consumo locale, aiutiamo l’ambiente e valorizziamo il chilometro zero

5. Una comunità più forte: Idea Multilateral non è solo una piattaforma, ma un luogo dove creare connessioni reali, ridurre l’isolamento tecnologico e promuovere la solidarietà tra persone e territori

Un progetto semplice, ma volto a un reale cambiamento!

Grazie a Idea Multilateral, ogni transazione non è solo un acquisto, ma un passo verso un’economia più giusta e sostenibile. Immaginate un sistema in cui i piccoli commercianti non devono chiudere, le famiglie possono permettersi ciò di cui hanno bisogno, e gli oggetti inutilizzati si trasformano in valore. Insomma, un luogo equo solidale.

Un futuro per tutti

Con la nostra piattaforma, vogliamo restituire dignità economica a chi lavora nonché ridare vita ai territori. È un progetto che guarda al futuro, ma parte da piccoli gesti quotidiani. Perché il cambiamento non avviene con le parole, ma con azioni concrete!

Viviamo un momento storico in cui le micro e piccole imprese, gli artigiani, i commercianti e i mercati locali sono sempre più soffocati dall’espansione delle multinazionali e dagli e-commerce globali. Ogni giorno, serrande si abbassano per sempre, portando via non solo posti di lavoro, ma anche l’anima dei nostri territori. Dietro ogni attività che chiude c’è una famiglia che lotta, una comunità che si impoverisce e una tradizione che rischia di scomparire.

Unisciti a noi e scopri come puoi essere parte di questa rivoluzione economica e sociale!

Un aiuto concreto per chi è in difficoltà

Oggi, sempre più persone faticano ad arrivare a fine mese. Famiglie intere cercano soluzioni per mantenere la propria dignità senza dover dipendere dall’elemosina dello Stato. Noi crediamo che la risposta non sia nell’assistenzialismo, ma nella creazione di un sistema economico nuovo, che valorizzi il lavoro, il talento e il territorio, offrendo opportunità reali per tutti. Anche perché, in fin dei conti, chi non conosce il baratto?

Il nostro motto è: “Più siamo, più cresciamo, più ScambiAmo!”

 

La nostra mission

Con Idea Multilateral vogliamo rivoluzionare il modo di fare economia, creando una piattaforma innovativa che permetta a privati e business di scambiare beni e servizi in modo sostenibile. Un sistema che:

• restituisca dignità a chi lavora

• valorizzi le piccole imprese, i territori e il km zero

• promuova la sostenibilità e riduca gli sprechi

• combatta l’isolamento tecnologico, rafforzando le relazioni umane e sociali

Chi c'è dietro il progetto

Dietro il progetto Idea Multilateral ci sono io, Cristina, e Fabiano, due folli che hanno deciso d'intraprendere questo fantastico viaggio nel mondo del baratto asincrono creando da zero tutto ciò le la nostra mente e la nostra visione ci suggerivano. Grazie a una lunga esperienza nei settori commerciale, immobiliare e della consulenza aziendale, conosciamo a fondo le sfide quotidiane delle micro e piccole imprese avendo sempre avuto rapporti diretti e umani con tutte le persone che incontravamo, cercando in ogni occasione di trovare una soluzione alle richieste che ci pervenivano.

Oggi, con passione e determinazione, lavoriamo per trasformare Idea Multilateral in una realtà concreta, combinando visione strategica e capacità di creare connessioni tra le persone, le stesse che ci hanno dato la spinta per arrivare fin qui, rendendo il progetto un luogo sicuro e alla portata di tutti, senza distinzione alcuna. 

Il nostro obiettivo comune è ridare dignità al lavoro e alle comunità locali, costruendo un sistema economico più equo, umano e inclusivo, capace di semplificare la vita di imprese e privati.

Ma da soli non si va da nessuna parte! Ecco perché ci avvaliamo di professionisti visionari e stacanovisti che, ogni giorno, cercano e sviluppano soluzioni valide e concrete per rendere l'esperienza degli iscritti alla piattaforma sempre più risolutiva delle problematiche economiche quotidiane. 

Con estremo piacere, ve li presentiamo:

  • Marco – il visionario del codice

Sempre con lo sguardo rivolto al futuro, supervisiona e studia ogni dettaglio del software e dei suoi aggiornamenti. Se c’è un modo per migliorare la piattaforma, Marco lo trova!

  • Nino – il costruttore digitale

Responsabile dello sviluppo del software, trasforma le idee in realtà digitali. Con le sue righe di codice, costruisce le fondamenta tecnologiche di Idea Multilateral

  • Angelo – il guardiano dei server

Sistemista instancabile, veglia sulla stabilità e sicurezza della piattaforma. Se qualcosa smette di funzionare, Angelo è già lì a risolverlo prima ancora che qualcuno se ne accorga!

  • Martina – la stratega del marketing

Creativa e piena di energia, è la mente dietro le strategie di marketing. Sa sempre come comunicare al meglio l’essenza di Idea Multilateral e conquistare nuovi utenti.

  • Alessandro – il social media ninja

Dà voce al progetto sui social network, creando contenuti accattivanti e coinvolgenti. Se vedi un post che ti fa sorridere o riflettere, probabilmente è opera sua!

  • Letizia – l'angelo dell’assistenza

Sempre disponibile e paziente, è il punto di riferimento per tutti gli utenti. Se hai un dubbio o un problema, Letizia è pronta ad aiutarti con un sorriso!

 

Dicono di noi

https://www.youtube.com/channel/UC4C9FdUHog3ua2eNJ-Sxzfw

 

Chi siamo e perché ci serve il tuo aiuto

Ad oggi, la nostra comunità è formata di circa 1000 iscritti che credono in questo nuovo modello economico. Grazie al nostro impegno e al sostegno dei primi utenti, abbiamo raggiunto risultati importanti. Stiamo inoltre lavorando per stringere accordi con associazioni di consumatori e di categoria, che ci permetteranno di ampliare rapidamente la rete di partecipanti e, conseguente, i prodotti e i servizi che saranno presenti in piattaforma.

Fino ad oggi, ci siamo autofinanziati al 100%, ma per fare un salto di qualità abbiamo bisogno di una mano. Abbiamo la necessità di implementare il software attuale e creare una app semplice, accessibile e performante, che renda l’esperienza per privati e business ancora più immediata ed efficace.

 

Come useremo i fondi

Abbiamo investito al meglio delle nostre possibilità e risorse e lo faremmo 1000 altre volte ancora vedendo i risultati ottenuti fino ad oggi, risultati che ci hanno mostrato il potenziale illimitato di questo progetto certamente ambizioso ma che, al contempo, ci hanno donato la consapevolezza e l'umiltà di quanto ancora c'è da fare.

Di conseguenza, i fondi raccolti serviranno a:

  • miglioramento dell'infrastruttura IT per garantire che l piattaforma sia ancora più veloce, scalabile e sicura
  • implementazione di nuove funzionalità, anche AI, tra cui strumenti collaborativi avanzati come algoritmi intelligenti di matchmaking per connettere utenti con interessi comuni, algoritmi che rilevino contenuti inappropriati o non conformi, algoritmi di analisi predittiva per suggerire idee, connessioni e opportunità sulla base delle interazioni tra gli utenti
  • sviluppo dell'app per migliorare l'accessibilità da smartphone e tablet
  • adozione di protocolli avanzati di sicurezza per proteggere i dati degli utenti e prevenire attacchi informatici
  • lanciare una campagna di formazione atta ad avvicinare le persone all'utilizzo del baratto asincrono così da aumentarne più che proporzionalmente il suo valore intrinseco della piattaforma a beneficio di ogni iscritto
  • produzione di materiali formativi (guide, tutorial, FAQ) per aiutare gli iscritti a sfruttare la meglio le funzionalità della piattaforma
  • implementazione di un sistema di supporto con chatbot e assistenza live per rispondere rapidamente alle esigenze degli utenti
  • introduzione di meccanismi di rewarding (ricompense) per incentivare meritocraticamente la partecipazione attiva degli utenti e alimentare ulteriormente l'economia circolare già presente all'interno della piattaforma

 

Perché è importante il tuo contributo

Contribuire economicamente significa sostenere un progetto che dà valore al lavoro, alla dignità e al futuro delle persone. Con il tuo supporto Idea Multilateral potrà evolversi da semplice piattaforma a un vero e proprio ecosistema di innovazione, connettendo persone, sviluppando sinergie e creando opportunità. Ogni euro investito contribuirà a costruire uno strumento concreto per la collaborazione e la crescita condivisa.

In cambio del tuo supporto, ti offriremo importanti ricompense. Cosa aspetti? vai subito a dargli un'occhiata…

Unisciti a noi per costruire un futuro più equo, sostenibile e umano. Ogni contributo è un passo in avanti verso un sistema economico che valorizza il lavoro e le persone. 

IL VERO CAMBIAMENTO SI CREA INSIEME E PARTE DA QUI, OGGI! 

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P.S.: GRAZIE ANTICIPATAMENTE…

15%
-42 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianzeConsumo e produzione responsabili
Estate Ragazzi Camp 2025

Siamo l’Accademia dello Spettacolo, una'ssociazione impegnata nella formazione delle giovani generazioni. 
Crediamo nelle arti come mezzo per rendere il mondo migliore. 

Dal 2015 abbiamo avviato un progetto di campi estivi residenziali per favorire l'integrazione sociale e culturale di ragazze/i appartenenti a famiglie a basso reddito. Il progetto si chiama Estate Ragazzi Camp.


A tal fine recentemente abbiamo preso in gestione la Casa Alpina Notre Abri situata a Doues, in mezzo alle montagne della Valle d'Aosta. 



Qui, le prime 3 settimane di giugno di ogni anno, ospitiamo ragazze e ragazzi, in età compresa tra gli 8 e 12 anni, appartenenti a famiglie in difficoltà economiche, in modo particolare a minori in affido familiare.


Dal 2018 il progetto viene svolto in collaborazione con Casa dell'Affidamento di Torino che è attualmente un partner molto importante. 

L’organizzazione di questi campi è influenzata da un approccio lento alla vita, maggiormente rispettoso della complessità in cui i ragazzi sono inseriti. 

I campi a Doues sono un’esperienza di totale riavvicinamento ai ritmi scanditi dalla natura: 
ogni azione e ogni momento è finalizzato a ricostruire un corretto rapporto con l’ambiente
I nostri ragazzi prendono coscienza di “essere parte di un tutto”. 
Piante, animali, insetti, terra, acqua, aria, sole, luna sono abitanti come noi e noi siamo strettamente connessi.

Le giornate al camp sono bellissime, ricche di attività specifiche che hanno lo scopo di affrontare direttamente i temi ambientali:
- la coltivazione del piccolo orto che fornisce l’insalata a km zero;
- la cura del giardino e del sottobosco;
- incontro con le guardie forestali e/o i volontari della pro-loco che attraverso la loro esperienza descrivono come i cambiamenti climatici si riflettono sulle montagne;
- brevi escursioni;
- scoperta del territorio;

- attività di teatro all’aperto;
- visite alle stalle e alle greggi.

Ma non solo questo. Durante il camp i ragazzi avranno modo di confrontarsi tra loro e con il personale che li accompagna, per parlare dei loro sentimenti e delle loro emozioni.

Estate Ragazzi Camp è un’esperienza unica che resta per sempre impressa nei ricordi e nel cuore dei ragazzi che vi partecipano. 

L’edizione 2025 dipende anche da te, da questa raccolta fondi che sarà indispensabile per la sua organizzazione.

Grazie di cuore da parte nostra e di tutti i ragazzi di Estate Ragazzi Camp per il tuo sostegno!

69%
-22 Giorni
Salute e benessereIstruzione di qualitàRidurre le disuguaglianze
Viaggio tra Natura e Gusto: Aiutaci a Trasformare Bija Masseria


Ciao a tutti! Siamo Alessandro e Alessia, una coppia appassionata dall’ amore per la natura. Viviamo in un incantevole luogo nella zona rurale della città di Monopoli, in Puglia. Abbiamo un sogno: trasformare la nostra realtà, Bija Masseria, in un agriturismo dove il buon cibo e l’accoglienza si fondano su principi di sostenibilità e rispetto del territorio. 

Cosa offriremo:

- Ristorazione: Un ristorante che celebra la cucina locale, con piatti preparati con ingredienti freschi e di stagione, avendo comunque uno sguardo sul Mondo.
- Ospitalità: Camere accoglienti e immerse nella natura, dove gli ospiti possono rilassarsi e riconnettersi con se stessi.
- Attività e Laboratori per bambini e adulti, toccando con mano l’importanza della sostenibilità e della cura dell’ambiente.

Concept:

Il nostro progetto si basa su tre pilastri fondamentali: agricoltura rigenerativa, ristorazione sostenibile e ospitalità autentica. Vogliamo creare un ecosistema in cui ogni elemento lavori in sinergia per promuovere la salute del suolo, la biodiversità e il benessere della comunità. 

Partiamo dalla cura della terra: coltiviamo due ettari di ulivi, alberi da frutto e orticole. Rigeneriamo il suolo attraverso l’apporto di materia organica e la rotazione delle colture e non invadiamo il terreno con sostanze chimiche da più di tre anni ad oggi. Vorremmo che i prodotti di questa agricoltura naturale possano conquistare il palato dei nostri ospiti. Utilizzeremo non solo le materie prime coltivate in loco con metodi di agricoltura rigenerativa, ma anche quelle di produttori locali che condividono la nostra passione per la sostenibilità al fine di creare una rete di collaborazioni che valorizzi il territorio e i suoi frutti.


Bija Masseria vuole essere un luogo dove soggiornare e mangiar bene, ma anche un'esperienza immersiva nella natura. Per noi l'ospitalità deve inoltre valorizzare le tradizioni, la cultura e i prodotti del territorio e la ristorazione essere un modo per creare momenti di convivialità e cultura.

 

Offriremo la possibilità di scoprire ritmi di vita più lenti, partecipando ad attività che riflettono il vero spirito del luogo. In questo modo, gli ospiti non solo si rilassano, ma creano anche legami significativi con le persone e il paesaggio che li circonda.

 

Obiettivi del Progetto:
Con i fondi raccolti, intendiamo:

1. Ristrutturare gli Spazi: Rinnovare gli ambienti della masseria per renderli accoglienti e funzionali, mantenendo il fascino rustico e autentico del luogo.

2. Acquistare Attrezzature: Investire in attrezzature per la cucina e materiali per i laboratori, garantendo un'esperienza di alta qualità per i nostri ospiti.

3. Promuovere Attività Educative: Creare un programma di eventi e seminari che rendano Bija Masseria un punto di riferimento per l'educazione alla sostenibilità.

Come Potete Aiutarci:
Siamo entusiasti di condividere questo viaggio con voi! Ogni contributo, grande o piccolo, ci avvicina al nostro obiettivo. In cambio, offriamo ricompense speciali , come soggiorni scontati, corsi di cucina e accesso esclusivo a eventi.
 

Uniamoci in questa avventura e aiutaci a fare la differenza nella nostra comunità e nel mondo! 
Grazie per il vostro supporto e per credere nel nostro sogno!
Con affetto,
Alessandro e Alessia

ENG:

Hello everyone! We are Alessandro and Alessia, a couple passionate about nature. We live in a beautiful rural area near the city of Monopoli, in Puglia. We have a dream: to transform our reality, Bija Masseria, into an agriturismo where good food and hospitality are based on principles of sustainability and respect for the land.

What we will offer:

  • Restaurant: A restaurant that celebrates local cuisine, with dishes prepared using fresh, seasonal ingredients, while also keeping an eye on the world.
  • Hospitality: Cozy rooms surrounded by nature, where guests can relax and reconnect with themselves.
  • Activities and Workshops for both children and adults, to learn together the importance of sustainability and connection with nature.

Concept: Our project is based on three key pillars: regenerative agriculture, sustainable dining, and authentic hospitality. We want to create an ecosystem where each element works in harmony to promote soil health, biodiversity, and the well-being of the community.

We start by taking care of the land: we cultivate two hectares of olive trees, fruit trees, and vegetables. We regenerate the soil through the addition of organic matter and crop rotation, and we haven’t used chemicals on the land for over three years. We would like the products of this natural agriculture to delight the palates of our guests. We will use not only locally grown ingredients through regenerative farming methods, but also those from local producers who share our passion for sustainability, creating a network of collaborations that values the territory and its fruits.

Bija Masseria aims to be a place not just to stay and eat well, but an immersive experience in nature. For us, hospitality must also enhance the traditions, culture, and products of the region, and dining should be a way to create moments of conviviality and culture.

We will offer the chance to discover slower rhythms of life, interact with nature, and participate in activities that reflect the true spirit of the place. In this way, guests will not only relax, but also create meaningful connections with the people and landscape around them.

Project Goals: With the funds raised, we aim to:

  1. Renovate the Spaces: Revamp the farm’s interiors to make them welcoming and functional, while maintaining the rustic and authentic charm of the place.
  2. Purchase Equipment: Invest in kitchen equipment and materials for workshops, ensuring a high-quality experience for our guests.
  3. Promote Educational Activities: Create a program of events and seminars that make Bija Masseria a reference point for education on sustainability.

How You Can Help: We are excited to share this journey with you! Every contribution, big or small, brings us closer to our goal. In return, we offer special rewards, such as discounted stays, cooking courses, and exclusive access to events.

Let’s join forces in this adventure and help us make a difference in our community and the world! Thank you for your support and for believing in our dream! With love,
Alessandro and Alessia

 

DEUTSCH:

Hallo zusammen! Wir sind Alessandro und Alessia, ein Paar, das von der Liebe zur Natur begeistert ist. Wir leben an einem wunderschönen Ort im ländlichen Gebiet der Stadt Monopoli in Apulien. Wir haben einen Traum: Unsere Realität, die Bija Masseria, in einen Agriturismo zu verwandeln, in dem gutes Essen und Gastfreundschaft auf Prinzipien der Nachhaltigkeit und des Respekts für das Land basieren.

Was wir anbieten werden:

  • Restaurant: Ein Restaurant, das die lokale Küche feiert, mit Gerichten, die aus frischen, saisonalen Zutaten zubereitet werden, wobei wir aber auch einen Blick auf die Welt werfen.
  • Gastfreundschaft: Gemütliche Zimmer, umgeben von Natur, in denen Gäste sich entspannen und wieder mit sich selbst in Verbindung treten können.
  • Aktivitäten und Workshops für Kinder und Erwachsene, um gemeinsam die Bedeutung von Nachhaltigkeit und Verbindung mit der Natur zu lernen.

Konzept: Unser Projekt basiert auf drei grundlegenden Säulen: regenerativer Landwirtschaft, nachhaltiger Gastronomie und authentischer Gastfreundschaft. Wir möchten ein Ökosystem schaffen, in dem jedes Element im Einklang arbeitet, um die Gesundheit des Bodens, die Biodiversität und das Wohlbefinden der Gemeinschaft zu fördern.

Wir beginnen mit der Pflege des Landes: Wir bauen zwei Hektar Olivenbäume, Obstbäume und Gemüse an. Wir regenerieren den Boden durch die Zugabe von organischem Material und Fruchtfolge, und wir haben den Boden seit über drei Jahren nicht mehr mit Chemikalien behandelt. Wir möchten, dass die Produkte dieser natürlichen Landwirtschaft den Gaumen unserer Gäste verwöhnen. Wir werden nicht nur lokal angebaute Zutaten aus regenerativer Landwirtschaft verwenden, sondern auch die von lokalen Produzenten, die unsere Leidenschaft für Nachhaltigkeit teilen, um ein Netzwerk von Kooperationen zu schaffen, das das Gebiet und seine Früchte wertschätzt.

Die Bija Masseria möchte ein Ort sein, an dem man nicht nur gut isst und übernachtet, sondern auch eine ganzheitliche Erfahrung in der Natur macht. Für uns muss Gastfreundschaft auch die Traditionen, die Kultur und die Produkte der Region würdigen, und Gastronomie sollte ein Weg sein, um Momente der Geselligkeit und Kultur zu schaffen.

Wir werden die Möglichkeit bieten, langsamere Lebensrhythmen zu entdecken, mit der Natur zu interagieren und an Aktivitäten teilzunehmen, die den wahren Geist des Ortes widerspiegeln. So werden die Gäste nicht nur entspannen, sondern auch bedeutungsvolle Verbindungen zu den Menschen und der Landschaft um sie herum schaffen.

Ziele des Projekts: Mit den gesammelten Geldern möchten wir:

  1. Die Räume renovieren: Die Innenräume der Masseria renovieren, um sie einladend und funktional zu gestalten, während der rustikale und authentische Charme des Ortes erhalten bleibt.
  2. Ausstattung kaufen: In Küchengeräte und Materialien für Workshops investieren, um unseren Gästen ein hochwertiges Erlebnis zu bieten.
  3. Bildungsaktivitäten fördern: Ein Programm von Veranstaltungen und Seminaren schaffen, das die Bija Masseria zu einem Referenzpunkt für Bildung zur Nachhaltigkeit macht.

Wie Sie uns helfen können: Wir sind begeistert, diese Reise mit euch zu teilen! Jeder Beitrag, sei er groß oder klein, bringt uns unserem Ziel näher. Im Gegenzug bieten wir besondere Belohnungen wie vergünstigte Aufenthalte, Kochkurse und exklusiven Zugang zu Veranstaltungen.

Lasst uns gemeinsam diese Reise antreten und uns dabei helfen, einen Unterschied in unserer Gemeinschaft und der Welt zu machen! Danke für eure Unterstützung und dafür, dass ihr an unseren Traum glaubt! 

Mit Liebe,
Alessandro und Alessia

13%
-62 Giorni
Imprese, innovazione e infrastruttureCittà e comunità sostenibiliConsumo e produzione responsabili
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