L’APARC per la tutela della razza bovina Cabannina e la valorizzazione delle tradizioni e del territorio ligure
L’APARC (Associazione Produttori Allevatori Razza Cabannina) è un'organizzazione che si impegna attivamente nella tutela e nella promozione della razza bovina Cabannina, nonché dei prodotti ad essa collegati, nel territorio della Val d'Aveto e dell'entroterra genovese. Fondata con l'obiettivo di preservare questa razza autoctona e valorizzarne le potenzialità, l'APARC svolge un ruolo cruciale nel mantenere viva una parte importante della tradizione agricola e culturale di questa regione.
L'origine della razza Cabannina è infatti strettamente legata al territorio ligure, dove, nel corso dei secoli, si è sviluppata una popolazione bovina adattata alle dure condizioni ambientali. Questa razza ha una storia ricca di avvenimenti che ne hanno minacciato a lungo la sopravvivenza, ma grazie all'impegno degli allevatori e all'interesse delle istituzioni e delle associazioni come l'APARC, oggi la razza Cabannina sta lentamente recuperando la sua popolazione e il suo prestigio.
L'APARC è impegnata principalmente nella gestione del Presidio Slow Food della razza Cabannina, con l'obiettivo di proteggere e promuovere la qualità dei prodotti da essa derivati come formaggi, dolci e carni. Gli allevatori che partecipano al presidio, infatti, lavorano per conservare e diffondere le conoscenze legate all'allevamento e alla trasformazione dei prodotti lattiero-caseari ottenuti dalla Cabannina, contribuendo così alla valorizzazione del territorio e alla sua economia locale. Inoltre, l'APARC collabora attivamente con altre istituzioni per sostenere i produttori e promuovere la biodiversità e la cultura alimentare locale.
Il cuore del progetto: la Cabannina e la raccolta del fiorume
La Cabannina è una razza autoctona di piccola taglia dell'appennino ligure, rustica e frugale, perfettamente adattata all'ambiente montano e al pascolo all'aperto da marzo a ottobre e oltre. Questa razza è stata riconosciuta come presidio Slow Food grazie alla grande aromaticità del suo latte e del suo formaggio, ma la sua scarsa produttività la rende adatta solo a produzioni limitate e artigianali, ad esempio in micro-aziende a conduzione familiare o in settori di nicchia.
Il territorio di allevamento della Cabannina comprende aree situate all'interno o ai margini di aree protette ad alta biodiversità. In questi luoghi, il pascolo rappresenta un ecosistema raro e prezioso, minacciato però dall'inselvimento e dall'abbandono.
La raccolta del fiorume è una pratica agricola sostenibile che mira a promuovere la biodiversità e la conservazione del patrimonio genetico locale. Questa tecnica si basa sulla raccolta e l’utilizzo di un miscuglio di semi provenienti dai prati naturali, noti per la loro elevata qualità e adattabilità alle condizioni ambientali locali. Contrariamente alla tendenza diffusa di utilizzare sementi aliene, infatti, il fiorume valorizza le specie autoctone, contribuendo alla preservazione degli ecosistemi locali e alla promozione della biodiversità.
La filiera della raccolta del fiorume inizia con la selezione accurata dei prati donatori, che sono caratterizzati da una ricca varietà di specie autoctone e da una elevata qualità botanico-floristica. Questi prati vengono scelti in base alla loro idoneità alla produzione di fiorume e al loro contributo alla conservazione della biodiversità. Una volta individuati i prati donatori, si procede con la raccolta meccanizzata del fiorume utilizzando macchinari appositamente progettati per questo scopo.
Le semnenti raccolte contribuiscono a mantenere e a rigenerare i prati utilizzando solo flora autoctona e di pregio, proprio quella che costituisce il nutrimento quotidiano della mucca Cabannina e che permette di ottenere prodotti lattiero-caseario di grande qualità.
Come verranno utilizzati i fondi
Il progetto di crowdfunding dell'APARC è sostenuto dall’Università di Genova e mira a raccogliere dei fondi per l’acquisto di una apposita macchina spazzolatrice per la raccolta del fiorume, da utilizzare in condivisione tra gli allevatori e i produttori associati all’APARC.
L’obiettivo della campagna è supportare gli agricoltori e gli allevatori locali nella transizione verso pratiche agricole più sostenibili e, al contempo, favorire l’individuazione di nuove fonti di reddito per le micro-aziende che fanno allevamento sostenibile in montagna a vantaggio della salvaguardia della razza bovina Cabannina, della diffusione dei suoi prodotti lattiero-caseari, ma anche della biodiversità floristica, dell’economia e della tutela ambientale locale.
Con la tua donazione libera al progetto contribuirai al raggiungimento dell’obiettivo della campagna di crowdfunding e riceverai un reward di ringraziamento per il tuo sostegno finanziario. Alcune donazioni daranno inoltre diritto a richiedere, tramite l’indirizzo email info@cabannina.it, un tour guidato delle aziende con visita al pascolo (nei mesi primaverili ed estivi) e alle stalle, durante l’attività di mungitura (nei mesi autunnali e invernali).
Sostieni il progetto di APARC e contribuisci all’innovazione agricola del territorio
L'adozione della raccolta meccanizzata del fiorume offre numerosi vantaggi, tra cui:
- la valorizzazione delle risorse naturali presenti sul territorio, riducendo la dipendenza dalle importazioni e promuovendo l'autosufficienza agricola;
- la conservazione del patrimonio genetico locale, contrastando la perdita di biodiversità e preservando le specie autoctone;
- dal punto di vista economico, la raccolta del fiorume può costituire una fonte di reddito aggiuntiva per gli agricoltori, specialmente in aree marginali o poco produttive.
Integrata con altre attività agricole, come il pascolo o la fienagione, questa pratica consente di sfruttare appieno le potenzialità del territorio e di creare nuove opportunità per gli allevatori e gli agricoltori locali.
La raccolta meccanizzata del fiorume rappresenta un passo fondamentale per valorizzare la sostenibilità del territorio e in alcune regioni italiane sta crescendo l'interesse nella sua adozione. Alcuni agricoltori italiani, infatti, hanno iniziato a utilizzare macchinari provenienti da Gran Bretagna e Canada ma con alcune criticità. Ad esempio, i modelli importati hanno mostrato difficoltà nella fase di scarico e nel trasporto, nonché limitazioni nell'adattamento alle specifiche esigenze dei terreni italiani.
Di fronte a queste sfide, è emersa l'importanza di sviluppare macchinari "made in Italy" appositamente progettati per le caratteristiche del territorio e le esigenze degli agricoltori locali. Il primo prototipo italiano, sviluppato in Lombardia, offre ad esempio un'elevata personalizzazione e adattabilità, consentendo ai produttori di massimizzare l'efficienza operativa e di ridurre i costi di produzione. Questo prototipo si distingue inoltre per la sua modularità e facilità d'uso, consentendo di ridurre i tempi morti e di ottimizzare le fasi di raccolta e di trasporto del fiorume.
L'utilizzo di macchinari adeguati per la raccolta del fiorume è dunque un’opportunità per innovare il settore agricolo italiano e conservare la biodiversità del patrimonio genetico locale, ma anche per promuovere la biodiversità e offrire ad allevatori e agricoltori locali un'alternativa sostenibile e redditizia alle pratiche più convenzionali.
Alla nostra salute!! Verremo a trovarvi la prossima estate!!!
26/10/2024
Utente Anonimo
ha donato 40
€
ottimo progetto, finalmente qualcuno che fa e non solo dice!
22/10/2024
Utente Anonimo
ha donato 100
€
Vi auguro che il programma vada in porto.mi farebbe piacere venire a trovarvi
22/09/2024
Utente Anonimo
ha donato 40
€
Grazie per il vostro impegno!
17/09/2024
Utente Anonimo
ha donato 60
€
Continuate a fare questo lavoro così impegnativo ma penso appagante
Anche i nostri Appennini hanno molto bisogno di voi!
04/09/2024
Marisa Queri
ha donato 100
€
Mi auguro di cuore che la vostra associazione possa diventare un’eccellenza per la Liguria! W la vacca Cabannina!
30/08/2024
Utente Anonimo
ha donato 10
€
Buon giorno, ho appena fatto una donazione, probabilmente piccola, ma è stato per ora il massimo che ho potuto permettermi, tuttavia volentieri per sostenere un'attività che non ti aspetti in una Liguria ormai in mano al turismo di massa e caratterizzata da una gastronomia ormai senza più identità e qualità.
Sono sensibile a queste attività come la vostra, essendo tra l'altro un membro a vita (SlowLife) dello SlowFood.
Grazie mille. Flavio
29/08/2024
Utente Anonimo
ha donato 40
€
Vi seguo con grande interesse. Grazie per quello che fate
09/08/2024
Utente Anonimo
ha donato 40
€
Un progetto molto importante per la bellissima Cabannina, la storia del territorio e il futuro delle comunità locali.
08/08/2024
Utente Anonimo
ha donato 60
€
Un progetto coraggioso e significativo!
Bravi! Viva la cabannina!
L’APARC per la tutela della razza bovina Cabannina e la valorizzazione delle tradizioni e del territorio ligure
L’APARC (Associazione Produttori Allevatori Razza Cabannina) è un'organizzazione che si impegna attivamente nella tutela e nella promozione della razza bovina Cabannina, nonché dei prodotti ad essa collegati, nel territorio della Val d'Aveto e dell'entroterra genovese. Fondata con l'obiettivo di preservare questa razza autoctona e valorizzarne le potenzialità, l'APARC svolge un ruolo cruciale nel mantenere viva una parte importante della tradizione agricola e culturale di questa regione.
L'origine della razza Cabannina è infatti strettamente legata al territorio ligure, dove, nel corso dei secoli, si è sviluppata una popolazione bovina adattata alle dure condizioni ambientali. Questa razza ha una storia ricca di avvenimenti che ne hanno minacciato a lungo la sopravvivenza, ma grazie all'impegno degli allevatori e all'interesse delle istituzioni e delle associazioni come l'APARC, oggi la razza Cabannina sta lentamente recuperando la sua popolazione e il suo prestigio.
L'APARC è impegnata principalmente nella gestione del Presidio Slow Food della razza Cabannina, con l'obiettivo di proteggere e promuovere la qualità dei prodotti da essa derivati come formaggi, dolci e carni. Gli allevatori che partecipano al presidio, infatti, lavorano per conservare e diffondere le conoscenze legate all'allevamento e alla trasformazione dei prodotti lattiero-caseari ottenuti dalla Cabannina, contribuendo così alla valorizzazione del territorio e alla sua economia locale. Inoltre, l'APARC collabora attivamente con altre istituzioni per sostenere i produttori e promuovere la biodiversità e la cultura alimentare locale.
Il cuore del progetto: la Cabannina e la raccolta del fiorume
La Cabannina è una razza autoctona di piccola taglia dell'appennino ligure, rustica e frugale, perfettamente adattata all'ambiente montano e al pascolo all'aperto da marzo a ottobre e oltre. Questa razza è stata riconosciuta come presidio Slow Food grazie alla grande aromaticità del suo latte e del suo formaggio, ma la sua scarsa produttività la rende adatta solo a produzioni limitate e artigianali, ad esempio in micro-aziende a conduzione familiare o in settori di nicchia.
Il territorio di allevamento della Cabannina comprende aree situate all'interno o ai margini di aree protette ad alta biodiversità. In questi luoghi, il pascolo rappresenta un ecosistema raro e prezioso, minacciato però dall'inselvimento e dall'abbandono.
La raccolta del fiorume è una pratica agricola sostenibile che mira a promuovere la biodiversità e la conservazione del patrimonio genetico locale. Questa tecnica si basa sulla raccolta e l’utilizzo di un miscuglio di semi provenienti dai prati naturali, noti per la loro elevata qualità e adattabilità alle condizioni ambientali locali. Contrariamente alla tendenza diffusa di utilizzare sementi aliene, infatti, il fiorume valorizza le specie autoctone, contribuendo alla preservazione degli ecosistemi locali e alla promozione della biodiversità.
La filiera della raccolta del fiorume inizia con la selezione accurata dei prati donatori, che sono caratterizzati da una ricca varietà di specie autoctone e da una elevata qualità botanico-floristica. Questi prati vengono scelti in base alla loro idoneità alla produzione di fiorume e al loro contributo alla conservazione della biodiversità. Una volta individuati i prati donatori, si procede con la raccolta meccanizzata del fiorume utilizzando macchinari appositamente progettati per questo scopo.
Le semnenti raccolte contribuiscono a mantenere e a rigenerare i prati utilizzando solo flora autoctona e di pregio, proprio quella che costituisce il nutrimento quotidiano della mucca Cabannina e che permette di ottenere prodotti lattiero-caseario di grande qualità.
Come verranno utilizzati i fondi
Il progetto di crowdfunding dell'APARC è sostenuto dall’Università di Genova e mira a raccogliere dei fondi per l’acquisto di una apposita macchina spazzolatrice per la raccolta del fiorume, da utilizzare in condivisione tra gli allevatori e i produttori associati all’APARC.
L’obiettivo della campagna è supportare gli agricoltori e gli allevatori locali nella transizione verso pratiche agricole più sostenibili e, al contempo, favorire l’individuazione di nuove fonti di reddito per le micro-aziende che fanno allevamento sostenibile in montagna a vantaggio della salvaguardia della razza bovina Cabannina, della diffusione dei suoi prodotti lattiero-caseari, ma anche della biodiversità floristica, dell’economia e della tutela ambientale locale.
Con la tua donazione libera al progetto contribuirai al raggiungimento dell’obiettivo della campagna di crowdfunding e riceverai un reward di ringraziamento per il tuo sostegno finanziario. Alcune donazioni daranno inoltre diritto a richiedere, tramite l’indirizzo email info@cabannina.it, un tour guidato delle aziende con visita al pascolo (nei mesi primaverili ed estivi) e alle stalle, durante l’attività di mungitura (nei mesi autunnali e invernali).
Sostieni il progetto di APARC e contribuisci all’innovazione agricola del territorio
L'adozione della raccolta meccanizzata del fiorume offre numerosi vantaggi, tra cui:
- la valorizzazione delle risorse naturali presenti sul territorio, riducendo la dipendenza dalle importazioni e promuovendo l'autosufficienza agricola;
- la conservazione del patrimonio genetico locale, contrastando la perdita di biodiversità e preservando le specie autoctone;
- dal punto di vista economico, la raccolta del fiorume può costituire una fonte di reddito aggiuntiva per gli agricoltori, specialmente in aree marginali o poco produttive.
Integrata con altre attività agricole, come il pascolo o la fienagione, questa pratica consente di sfruttare appieno le potenzialità del territorio e di creare nuove opportunità per gli allevatori e gli agricoltori locali.
La raccolta meccanizzata del fiorume rappresenta un passo fondamentale per valorizzare la sostenibilità del territorio e in alcune regioni italiane sta crescendo l'interesse nella sua adozione. Alcuni agricoltori italiani, infatti, hanno iniziato a utilizzare macchinari provenienti da Gran Bretagna e Canada ma con alcune criticità. Ad esempio, i modelli importati hanno mostrato difficoltà nella fase di scarico e nel trasporto, nonché limitazioni nell'adattamento alle specifiche esigenze dei terreni italiani.
Di fronte a queste sfide, è emersa l'importanza di sviluppare macchinari "made in Italy" appositamente progettati per le caratteristiche del territorio e le esigenze degli agricoltori locali. Il primo prototipo italiano, sviluppato in Lombardia, offre ad esempio un'elevata personalizzazione e adattabilità, consentendo ai produttori di massimizzare l'efficienza operativa e di ridurre i costi di produzione. Questo prototipo si distingue inoltre per la sua modularità e facilità d'uso, consentendo di ridurre i tempi morti e di ottimizzare le fasi di raccolta e di trasporto del fiorume.
L'utilizzo di macchinari adeguati per la raccolta del fiorume è dunque un’opportunità per innovare il settore agricolo italiano e conservare la biodiversità del patrimonio genetico locale, ma anche per promuovere la biodiversità e offrire ad allevatori e agricoltori locali un'alternativa sostenibile e redditizia alle pratiche più convenzionali.
Scegli una ricompensa
10€ o più
Grazie per il tuo sostegno! Il tuo contributo è per noi molto importante per la realizzazione del nostro progetto!
20€ o più
Grazie mille per il tuo contributo! La tua donazione ci aiuta ad acquistare la macchina per la raccolta del fiorume e portare avanti il nostro progetto con entusiasmo e passione! Come segno di gratitudine, riceverai:
Un barattolo di Mou, il nostro dulce de leche di cabannina
40€ o più
Siamo immensamente grati per il tuo sostegno! Il tuo contributo è fondamentale per l'acquisto della spazzolatrice e realizzare il nostro progetto. Per ringraziarti, ti inviamo una scatola con:
Una formaggetta di cabannina
60€ o più
Grazie di cuore per il tuo sostegno! La tua donazione ci permette di acquistare la macchina spazzolatrice e continuare a produrre e condividere queste delizie con il mondo! In segno di gratitudine, ti inviamo una scatola con:
Una formaggetta di cabannina
Un formaggio semi-stagionato di cabannina
100€ o più
Il tuo sostegno ci riempie di gioia! Con il tuo prezioso contributo potremmo acquistare la macchina per la raccolta del fiorume. Per ringraziarti, ti inviamo una scatola con:
Una formaggetta di cabannina
Un formaggio semi-stagionato
Un barattolo di miele delle aziende del consorzio
Un barattolo di Mou
150€ o più
Grazie per credere nel nostro progetto e per il tuo prezioso supporto! Per noi è fondamentale e per ringraziarti, riceverai una scatola con:
Una formaggetta di cabannina
Un formaggio semi-stagionato
Una prescinsêua stagionata
Due barattoli di miele di diverse essenze
200€ o più
Grazie di cuore per il tuo generoso supporto! Il tuo contributo ci permette di portare avanti il nostro progetto. Per ringraziarti, ti inviamo una scatola con:
Una formaggetta di cabannina
Un formaggio semi-stagionato
Una prescinsêua stagionata
Una ricotta salata stagionata
Due barattoli di miele di diverse essenze
Un barattolo di Mou
350€ o più
Grazie per il tuo sostegno! Siamo entusiasti di invitarti a un pranzo per due persone presso una delle aziende dell’Associazione nel nostro straordinario territorio e di omaggiarti con una scatola contenente:
Una formaggetta di cabannina.
Un formaggio semi-stagionato.
Una prescinsêua stagionata.
Due barattoli di mieli di diverse essenze.
Non vediamo l'ora di averti con noi e di ringraziarti di persona!
Borzonasca, Italia
Obiettivi:
Seguici su:
Commenti (10)
Utente Anonimo
ha donato 60
€
Un progetto coraggioso e significativo!
Bravi! Viva la cabannina!
27/07/2024
Utente Anonimo
ha donato 40
€
Un progetto molto importante per la bellissima Cabannina, la storia del territorio e il futuro delle comunità locali.
08/08/2024
Utente Anonimo
ha donato 40
€
Vi seguo con grande interesse. Grazie per quello che fate
09/08/2024
Utente Anonimo
ha donato 10
€
Buon giorno, ho appena fatto una donazione, probabilmente piccola, ma è stato per ora il massimo che ho potuto permettermi, tuttavia volentieri per sostenere un'attività che non ti aspetti in una Liguria ormai in mano al turismo di massa e caratterizzata da una gastronomia ormai senza più identità e qualità.
Sono sensibile a queste attività come la vostra, essendo tra l'altro un membro a vita (SlowLife) dello SlowFood.
Grazie mille. Flavio
29/08/2024
Marisa Queri
ha donato 100
€
Mi auguro di cuore che la vostra associazione possa diventare un’eccellenza per la Liguria! W la vacca Cabannina!
30/08/2024
Utente Anonimo
ha donato 60
€
Continuate a fare questo lavoro così impegnativo ma penso appagante
Anche i nostri Appennini hanno molto bisogno di voi!
04/09/2024
Utente Anonimo
ha donato 40
€
Grazie per il vostro impegno!
17/09/2024
Utente Anonimo
ha donato 100
€
Vi auguro che il programma vada in porto.mi farebbe piacere venire a trovarvi
22/09/2024
Utente Anonimo
ha donato 40
€
ottimo progetto, finalmente qualcuno che fa e non solo dice!
22/10/2024
Utente Anonimo
ha donato 20
€
Alla nostra salute!! Verremo a trovarvi la prossima estate!!!
nel 2019 è stata lanciata la prima edizione dell’iniziativa annuale di raccolta fondi “A Natale regala un anno di vita in più a Essere Anziani a Mirafiori sud” e Fondazione Mirafiori ha istituito un fondo dedicato per dare continuità all’attività nel tempo e realizzare interventi e iniziative specifiche
nel 2020 e nel 2021, in concomitanza dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid19, il progetto ha saputo sperimentare e sviluppare strategie e soluzioni in risposta ai bisogni degli anziani, adattabili e modulabili ai cambiamenti delle condizioni sociali, economiche e sanitarie del contesto di riferimento, diventando punto di riferimento cittadino per gli anziani e i loro familiari, per gli operatori del sistema socio-sanitario e per i volontari degli enti del terzo settore
nel 2021, il progetto ha partecipato al progetto Urban Engagement – Azioni comunitarie per il benessere e la coesione sociale nelle periferie, promosso da ASAI, e al progetto CUNFU - L’arte di immaginare il futuro, promosso da Effetto Larsen.
Il progetto aderisce al Tavolo Intersettoriale Circoscrizione 2 - Azione 5.3 – Programma Regionale “Sicurezza nei luoghi di vita - Prevenzione delle cadute” promosso dalla S.C. Emergenze infettive, Prevenzione e Promozione della salute – Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Città di Torino nell’ambito del Piano Locale di Prevenzione. Dal 2015, l’ASL Città di Torino fa parte della Cabina di Regia del progetto attraverso il Distretto Sanitario Sud Ovest, condividendone obiettivi, metodologie e modalità di svolgimento.
Seguici su Instagram@_farfintadiessersani_ o su @_facciamocisentire per restare aggiornato sugli ultimi sviluppi, le novità del programma e per scoprire contenuti esclusivi legati all'evento. È il modo migliore per entrare a far parte della nostra community e seguire da vicino il nostro percorso.
Preferisci scriverci direttamente? Puoi inviarci un'email a f.sentire2022@gmail.com: siamo sempre disponibili a rispondere alle tue domande e a darti tutto il supporto necessario per far si che tu sia presente.
Il cambiamento parte anche da te, e la tua voce è importante! Siamo qui per costruire qualcosa di grande insieme.
Ecco come funziona:
Donazione di 5€: Ricevi 2 ticket per partecipare al sorteggio di un quadro unico creato per l’evento.
Donazione di 12€: Ricevi 1 ticket per il sorteggio + un pranzo o una cena (panino + bibita) durante l'evento.
Donazione di 25€: Ottieni una felpa esclusiva con il logo dell'evento + 1 ticket per il sorteggio.
Donazione di 50€ o più: Ricevi una felpa con il logo + un assortimento di prodotti enogastronomici locali + 1 ticket per il sorteggio.
E non finisce qui! Per ogni 2,50€ aggiuntivi oltre le soglie, riceverai 1 ticket extra per aumentare le tue possibilità di vincere il quadro.
Sostieni la causa e scegli la tua ricompensa! Il tuo contributo non è solo un gesto di solidarietà, ma anche un modo per partecipare attivamente a un evento che mira a creare consapevolezza e cambiamento. Grazie per il tuo sostegno!
Non vuoi una ricompensa? Puoi anche decidere di donare una cifra qualsiasi, tramite l'opzione “Contribuisci”, senza richiedere nessun reward. Ogni contributo, grande o piccolo, farà la differenza e ci aiuterà a rendere possibile l'evento.
N.B.: Se non potessi ritirare il tuo premio durante le giornate dell'evento, niente panico! Saremo felici di concordare un'altra data per il ritiro in presenza. In alternativa, possiamo spedire il premio, con eventuali spese di spedizione a carico del donatore.
"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.
1️⃣ L’Europeista sarà un giornale? No, sarà un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online.
2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile sarà Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi sarà direttore editoriale; stiamo poi componendo la (piccolissima) redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti. Come si chiamerà l’associazione? Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.
3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, qualche evento fisico e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.
4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.
5️⃣ Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Con il tuo aiuto, "L’Europeista" diventerà un luogo e uno strumento di informazione e di dibattito per chi crede nel sogno europeo e vuole renderlo una realtà sempre più solida.
"L’Europeista" vuol dare voce a chi crede che un'Europa unita e forte rappresenti il miglior destino possibile per l’Italia e i suoi cittadini.
1️⃣ L’Europeista sarà un giornale? No, sarà un uno spazio media e culturale variegato: articoli, video, infografiche, eventi fisici e online.
2️⃣ Chi c’è dietro? Non Soros, sennò non vi chiederemmo soldi (quando arriverà Soros, smetteremo di chiederveli). Il direttore responsabile sarà Piercamillo Falasca, mentre Filippo Rossi sarà direttore editoriale; stiamo poi componendo la (piccolissima) redazione. Alle spalle de L’Europeista ci sarà un’associazione “militante” di europeiste ed europeisti convinti. Come si chiamerà l’associazione? Europafutura. Se vuoi aderire, scrivi a iscrizioni@europafutura.eu con i tuoi dati e un recapito telefonico, ti ricontatteremo entro pochi giorni.
3️⃣ A cosa servono i soldi? Non a pagare Pier e Filippo, che condurranno questa attività gratuitamente, ma la piccola e giovane redazione, le spese tecniche, qualche evento fisico e in prospettiva le analisi e i contenuti più approfonditi, la promozione di campagne e azioni concrete.
4️⃣ Ma c’era bisogno de L’Europeista? La missione de L’Europeista è sensibilizzare i cittadini sull'importanza dell'Unione Europea, promuovendo una narrazione europeista moderna e pragmatica, capace di rispondere alle sfide globali come il declino demografico, l'innovazione tecnologica, il cambiamento climatico, la difesa comune e la gestione delle migrazioni. Il progetto mira a creare una piattaforma di idee che connetta istituzioni, cittadini e giovani europeisti attraverso contenuti di qualità e dibattiti costruttivi.
5️⃣ Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Con il tuo aiuto, "L’Europeista" diventerà un luogo e uno strumento di informazione e di dibattito per chi crede nel sogno europeo e vuole renderlo una realtà sempre più solida.