Parità di genere
Parità di genere
Obiettivi per lo sviluppo sostenibile
5. Parità di genere
Totale raccolto
412.049 €
Progetti
184
La disuguaglianza di genere è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla riduzione della povertà. Per questo dobbiamo fare la nostra parte per fornire pari opportunità tra uomini e donne nella vita economica ed eliminare tutte le forme di violenza contro le donne.
In corso
CASA LUCY PER PERSONE LGBT+

Dona ora per aprire CASA LUCY SALANI, la prima casa rifugio arcobaleno della città metropolitana di Bologna! 

Casa
Lucy Salani, dedicata all'unica donna transgender italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, sarà una casa di accoglienza temporanea e di protezione per persone LGBT+, in particolare donne transgender in precarietà e fuoriuscitɜ da situazioni di violenza. Il Comune di San Lazzaro di Savena ha messo a disposizione una casa ma ora abbiamo bisogno di te per renderla operativa!

La casa di Lucy può diventare un posto stupendo, tu sei dispostɜ a dare una mano?

COSA FAREMO GRAZIE AL TUO AIUTO

 

PRIMO OBIETTIVO → RIFUGIO: 15.000 EURO 

Alimentari e beni di prima necessità per 18mesi (prodotti per l’igiene personale e per il corpo, indumenti, asciugamani, lenzuola e coperte, dispensa, eventuali medicamenti e farmaci).

• tutti gli oggetti di arredo, in particolare gli elettrodomestici, insieme a una postazione PC, materiale di cartoleria e prodotti per le pulizie.

tutte le utenze di acqua, luce, gas, internet, le polizze assicurative e tutti i costi indiretti per 18mesi.

 

SECONDO OBIETTIVO → LAVORO E BENESSERE: 30.000 EURO 

• presa in carico per orientamento finalizzato all’inserimento lavorativo, con operatrici qualificate nel supporto attivo alla ricerca del lavoro.

presa in carico endocrinologica per il percorso di affermazione di genere e counseling psicologico.

• una educatrice per la mediazione culturale.

consulenza legale antidiscriminazione.

visite specialistiche, ricariche telefoniche, abbonamento per il trasporto pubblico locale.

• tutte le attività di coordinamento e assistenziali per l’accompagnamento presso i servizi territoriali.

 

TERZO OBIETTIVO → FUTURO: 40.000 EURO 

• coprire il costo di azioni di project managing che ci aiutino durante questi 18mesi a costruire progettualità e partnership per finanziamenti stabili e per garantire una sostenibilità futura a Casa Lucy Salani, anche oltre la raccolta fondi e l’autofinanziamento.

• prevedere un piccolo pocket money settimanale di qualche decina di euro che consenta all3 ragazz3 di vivere.

 anche occasioni ricreative, incoraggiando l’indipendenza e il livello di autonomia anche nel creare una nuova rete di relazioni sociali.

• saremo inoltre in grado di coprire i costi di azioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e di pulizia periodica dell’alloggio.

 

ATTIVATI ORA, IL TUO SOSTEGNO PUO’ FARE LA DIFFERENZA! 


Il progetto mira a creare un posto sicuro per la protezione di vittime di omolesbobitransfobia e persone discriminate o a rischio di violenza per motivi connessi all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Persone LGBT+ migranti, vittime di discriminazioni o violenza, persone vulnerabili senza dimora, giovani maggiorenni rifiutatɜ dalle famiglie: la casa di Lucy accoglie tuttɜ

La struttura sarà in grado di accogliere fino a 2 ospiti per un periodo di permanenza di massimo 6 mesi, potenzialmente rinnovabile. La permanenza è completamente gratuita

La Casa Lucy Salani ha già una rete di supporto tra i servizi del Comune di San Lazzaro di Savena che permetteranno allɜ ospiti di costruirsi un percorso di vita adatto ai loro desideri: dal dormire, al mangiare fino al supporto psicologico e alla ricerca attiva del lavoro.

Sostienici con una donazione libera, dona per casa Lucy ora!

Se preferisci donare con un bonifico, puoi! 

Gruppo Trans Aps

IT62B070720241300000073316

Causale: Casa Lucy Salani

Sei una fondazione o un ente filantropico e vuoi aiutarci in questa grande sfida? Contattaci a direzione@lucysalani.it 

31%
-38 Giorni
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
La Balanzona: dalle donne per le donne

Ci presentiamo

Ciao a tutti, siamo il team dell’Associazione UDI Bologna. UDI sta per Unione Donne in Italia, siamo un’associazione autonoma di promozione politica, sociale e culturale, senza fini di lucro. Da anni siamo un punto di riferimento per le donne di ogni ceto e cultura. Costantemente in comunicazione con UDI Nazionale, siamo attive grazie all’apporto dei gruppi UDI organizzati nell’area metropolitana bolognese.

Ci occupiamo di conservazione e valorizzazione della memoria storica delle donne, che sono una ricchezza collettiva da conservare e mantenere in vita; una memoria che è legata al nostro territorio, alla comunità, e di cui l’Archivio storico UDI Bologna dà ampia testimonianza. 

Difendiamo i diritti di tutte le donne con il progetto “Sportello Donna e Famiglia” avviato anni fa grazie al sostegno dell’amministrazione provinciale, con lo scopo di informare e fornire consulenza legale specializzata in 33 comuni dell’area metropolitana.

Offriamo il contributo in tutti i contesti cittadini e nazionali laddove è necessario difendere e rafforzare il concetto di autodeterminazione della donna. 

Promuoviamo, insieme ad altre associazioni della città, un’educazione di genere e il riconoscimento delle differenze, organizziamo progetti nelle scuole primarie e secondarie dell’area metropolitana di Bologna e non solo.

Siamo partner del Comune di Bologna in progetti di sensibilizzazione e contrasto alla violenza, aventi lo scopo di implementare la rete di azione di interventi pubblici e privati.

Siamo sempre in prima linea ma per dare l’opportunità a tante donne di intraprendere un percorso di autonomia, consapevolezza e per riprendersi la propria vita con l’aiuto di tante donne per lo più volontarie.


Il progetto “La Balanzona, dalle donne per le donne”

Da tempo di facciamo una domanda: può l’amore per il cibo salvare una vita? Può una delle tradizioni più antiche di Bologna, ovvero la pasta fresca, dare un aiuto concreto?

Da questa semplice domanda è nata un’idea che è poi diventata un progetto: La Balanzona.

In collaborazione Le Cesarine, noi di UDI abbiamo ideato un formato di pasta speciale, ispirato al tipico Balanzone bolognese (un piatto di pasta fresca con spinaci e mortadella, condito con burro e salvia), la Balanzona appunto. Si tratta di un grande raviolo, rosa, fatto di pasta fresca alle barbabietole rosse. 

Attraverso la cura delle sapienti mani delle bravissime sfogline, vogliamo dare vita a laboratori di pasta fresca dedicati alle donne vittime di violenza che frequentano i Centri Antiviolenza e i 2 gruppi di auto-mutuo-aiuto gestiti da noi, per raccontarsi storie di vita, di rinascita, per imparare un mestiere antico, quello dell’arte della pasta fresca, stringendosi le mani guardando al futuro.

L’obiettivo finale sarà quello di sensibilizzare il tessuto sociale valorizzando, da un lato, il lavoro delle donne e dall’altro il pasto come momento di convivialità, auspicando un confronto attraverso il cibo.

Le Cesarine, avendo aderito al progetto, avranno anche il ruolo di promotrici della Balanzona oltre all’organizzazione dei corsi per la produzione dei ravioli. 

Ha aderito al progetto il Consorzio Italiano Tutela della Mortadella:

e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bologna:

La campagna di crowdfunding 

L’obiettivo di questa campagna di crowdfunding è quello di raccogliere i fondi necessari per l’organizzazione di 10 corsi di pasta fresca per la produzione della Balanzona della durata di 6 ore totali ciascuno

I corsi si terranno presso le sedi de Le Cesarine aderenti al progetto nell’area di Bologna e città limitrofi.

 

Grazie al sapore genuino della Balanzona, insieme potremo trasmettere un messaggio semplice e potente: donne non siete sole!

55%
-20 Giorni
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
AREna 164: Un nuovo spazio pubblico a L'OFTicina

Molto più di uno spazio pubblico

AREna 164 è uno spazio pubblico, fluido, una membrana permeabile. 
Il progetto interpreta gli spazi di soglia del laboratorio L’OFTicina come occasione di apertura alla cittadinanza. Propone la realizzazione di una struttura autocostruita composta da moduli multifunzionali in legno e ferro. Nasce dall’incontro tra L’OFTicina ed il collettivo Ilcomuni, con il quale i ragazzi e le ragazze che frequentano i laboratori de L’OFTicina daranno vita al progetto.

 

Cosa prevede il progetto?

La struttura è concepita come ponte tra ciò che succede all’interno delle mura de L’OFTicina e gli spazi esterni che circondano il parco in via Sabaudia 164 a Grugliasco, parte dell'ex ospedale psichiatrico di Collegno sezione femminile. La proposta prevede la costruzione di semplici moduli tra loro assemblabili in forme diverse per garantire usi differenti. Si tratta di sedute che, accostate tra loro, permetteranno di creare tavoli, anfiteatri, palcoscenici, banchi da lavoro. Modi diversi di stare nello spazio troveranno forma nell’AREna.

 

Il processo di realizzazione avverrà nei mesi di settembre e ottobre attraverso dei laboratori aperti agli abitanti, ai ragazzi e alle ragazze che frequentano i laboratori de L’OFTicina, a chiunque sia interessato a mettere una parte di sé all’interno del progetto.

Il progetto prevede in particolare l’avvio di uno spazio in grado di ampliare il ventaglio di attività già presenti a L’OFTicina e, contemporaneamente, sensibilizzare e informare l'opinione pubblica e le istituzioni sulle condizioni di vita delle persone con diversi gradi di abilità e autonomia. 

 

 

Destinatari del progetto

Il progetto è rivolto a tuttə, ma in particolare ci rivolgiamo ai seguenti destinatari: 

  • Ospiti dei servizi per disabili della cooperativa Animazione Valdocco che all’interno de L’OFTicina svolgono attività laboratoriali per mettere in campo abilità artistico/espressive e favorirne la soddisfazione personale
  • Comunità locale
  • Studenti del complesso universitario di Veterinaria ed Agraria
  • Famiglie residenti nel quartiere e/o che frequentano i luoghi di aggregazione dello stesso

Guarda la storia de L'OFTicina e diventa parte del progetto! → https://drive.google.com/file/d/12CCUHWp89CHPqHP0ikWWEqj3mU03xs6M/view

 

Perché il vostro contributo è importante?

Il ricavato della raccolta fondi verrà utilizzato per l’acquisto del materiale e la realizzazione della struttura. Nello specifico: 

  • Per le strutture in ferro dei 14 moduli che verranno assemblate dall’impresa sociale Izmade
  • Per le assi di legno di appoggio che verranno acquistate e lavorate all’interno del laboratorio de L’OFTicina con il supporto del collettivo Ilcomuni
  • Per l’allestimento di alcune parti dell’area verde con la piantumazione di nuovi elementi di vegetazione
  • Per tutte le attività che coinvolgeranno la creazione e l’utilizzo della struttura

 

Chi c'è dietro il progetto?

La realizzazione del progetto nasce dall’incontro di due realtà:

L'OFTicina Art&Fatti nasce all’interno degli spazi riqualificati del Parco dell’Ospedale Veterinario Universitario di Grugliasco. È un luogo di inclusione sociale e un'officina di idee in cui si svolgono attività laboratoriali, artistiche e artigianali, rivolte agli ospiti dei servizi per disabili della cooperativa Animazione Valdocco.

llcomuni è una piattaforma che contiene ricercatori, architetti, designer, urbanisti, artisti.
Nasce nel 2020 dal desiderio di creare un luogo in cui poter trattare in senso pratico e concettuale temi che tocchino, da qualunque lato, lo spazio della città. Alcune delle ricerche in corso si interessano alle modalità attraverso cui lo spazio acquisti significato tramite il movimento dei corpi (umani e non umani).

 

Partner

Con la collaborazione di Izmade impresa sociale

23%
-16 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
Orchestra Olimpia meets Afghan Youth Orchestra

ORCHESTRA OLIMPIA meets AYO

Afghan Youth Orchestra (AYO) è il primo ensemble del Afghan National Institute of Music (ANIM), composto da strumenti tradizionali afghani e strumenti musicali europei. L’orchestra è composta da ragazze e ragazzi tra i 14 e i 20 anni, il cui scopo è preservare e promuovere il ricco patrimonio musicale afghano.

Dopo il ritorno al potere dei talebani nel 2021, la musica in Afghanistan è tornata ad essere un crimine ed è stata bandita dalla vita sia pubblica che privata, per la cui fruizione sia da ascoltatori che da suonatori, si rischia dal carcere fino alla propria vita. 

L’orchestra e tutta la comunità musicale afghana, guidata dal Dott. Ahmad Sarmast,  sono stati costretti all’esilio e tramite l’aiuto del governo portoghese, si sono ricostituiti a Lisbona e Braga. 

Da allora, ANIM è tornato a dare voce al diritto alla musica e all’istruzione del popolo afghano esibendosi in tutta Europa sia con AYO che con Zohra Orchestra (orchestra femminile) le cui componenti fanno parte anche dell’ensemble giovanile, fino alla Victoria Hall di Londra e presso le Nazioni Unite a Ginevra. 

Un ensemble rivoluzionario che canta la libertà per tutto il suo popolo, proponendo un modello democratico di società dove le donne sono rappresentate equamente nelle arti e nei mestieri e dove è possibile vivere una vita senza segregazione. 

 

Orchestra Olimpia è la promotrice del primo concerto italiano di AYO, che si terrà a Pesaro il 9 Gennaio 2024 presso il Teatro Rossini e che vedrà le musiciste di Orchestra Olimpia insieme sul palco con i giovani musicisti afghani. La serata prevede repertorio tradizionale afghano e alcuni brani della tradizione classica europea. L’orchestra sarà diretta da Tiago Moreira Da Silva e da Francesca Perrotta. 

Orchestra Olimpia sta lavorando affinché il concerto e il messaggio della comunità musicale afghana possa essere ascoltato dal maggior numero di persone possibile. 

Siamo in fase di attuazione di una  diretta radiofonica sul prestigioso programma Radio3 Suite in onda tutte le sere alle 20:00 su Radio3 Rai, che potrà essere realizzata anche grazie al vostro aiuto. 

 

Afghan Youth Orchestra

 

COME USEREMO I FONDI RACCOLTI

 

I fondi raccolti tramite il crowdfunding saranno destinati a coprire le spese dei voli, del transfer per e dall’aeroporto, spese di vitto e alloggio per tre giorni per la delegazione afghana composta da 21 studenti e 4 professori accompagnatori, per un totale di 25 persone, e le spese per la realizzazione della diretta radiofonica per Radio 3 Rai, affitto degli strumenti musicali necessari alla realizzazione del concerto (violoncelli, service percussioni).

 

CHI SIAMO

Il progetto è promosso da Orchestra Olimpia, ensemble sinfonico tutto al femminile, nato nel 2019 anche grazie all’aiuto di un crowdfunding proprio su questa piattaforma. 

Da un’idea di Roberta Pandolfi e Francesca Perrotta, Orchestra Olimpia intende promuovere le figure femminili sia come strumentiste che compositrici. Particolare attenzione viene riservata alla divulgazione del repertorio classico e contemporaneo in sinergia con le arti performative, all’organizzazione di eventi a scopo caritatevole e di sensibilizzazione sulla parità di genere, diritto agli studi musicali e diritti umani.
Il suo concerto di debutto si è tenuto l’8 Marzo 2019 presso il Teatro Rossini di Pesaro in occasione della Festa della Donna e l’incasso della serata è stato devoluto alla ricerca scientifica (Dipartimento di Medicina e Chirurgia - Alma Mater Studiorum Università di Bologna).

Sono  circa un centinaio le artiste che hanno già collaborato con Orchestra Olimpia, giovani talenti e affermate professoresse d’orchestra che provengono da tutta Italia ma anche dall’estero (Belgio, Austria, Georgia, Albania, Polonia, Olanda, Ucraina, Corea del Sud, Russia, Kazakistan, Venezuela, Argentina, Brasile, USA ).

Nonostante la sua breve esistenza, sono numerose le iniziative già intraprese da Orchestra Olimpia: l'esibizione all'audizione finale per la Capitale Italiana della Cultura 2024 che ha portato Pesaro alla vittoria, il Concerto per la Pace con la partecipazione straordinaria del M° Yurij Yanko (direttore della Kharkhiv Philarmonic) il cui incasso è devoluto a favore dei rifugiati ucraini, ma anche la creazione della stagione di concerti Fossombrone Classica, con concerti a sfondo sociale e divulgativo che si tengono presso la Chiesa di San Filippo, il Concerto di Capodanno a Cagli, la partecipazione a Primo Maggio Pesaro e al progetto Palcoscenico Marche, il ciclo di interviste Musica, Maestra! che hanno visto comparire tra gli ospiti anche Marin Alsop, direttrice d’orchestra statunitense, la partecipazione al XXIV FVG Music Meeting con la prima esecuzione assoluta de “Il Bacio della Croce” , opera commissionata dal Festival al compositore Danilo Comitini.

Per ultimo, ma preminente nelle attività di Olimpia dell’ultimo triennio, figura il progetto “Musiciste dal Mondo-Olimpia Meets Zohra”, che nasce dalla volontà di Olimpia di sostenere gli studi e la professione delle musiciste afghane di Ensemble Zohra, unica orchestra femminile del medio oriente. Attraverso la cura dei rapporti con l’Afghan National Institute of Music (ANIM) e l’Afghan Child Education and Care Organization (AFCECO), sono state intraprese numerose iniziative a supporto dell’istruzione musicale femminile in Afghanistan al fine di costituire un ponte che si configura come un vero e proprio gemellaggio culturale tra le due realtà musicali.

Conferenze, tra cui TED X presso l’Accademia Chigiana di Siena (2022), Chigiana 100 (2023), raccolte fondi, concerti condivisi online, mostre tematiche, sono solo alcune delle attività finora svolte da orchestra Olimpia in attesa di incontrare le giovani musiciste afghane. 

Le attività di Orchestra Olimpia l'hanno recentemente portata all'attenzione dei media nazionali tra cui Radio 3 Rai che più volte ha dato voce all'orchestra nei suoi programmi Momus e Fahrenheit e il Corriere Della Sera nella sua rubrica “Il Bello dell’Italia”. 

Orchestra Olimpia


GUARDA IL VIDEO 

3%
-40 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianzePace, giustizia e istituzioni solide
Calendario Le Sex en Rose 2024

Il Calendario Le Sex en Rose - giunto alla quarta edizione - nasce con l’obiettivo di espandere la narrazione della sessualità umana e supportare entità e associazioni che lavorano attivamente sul territorio per contribuire alla consapevolezza e alla libertà di tutte le identità e tutti i corpi.

Il Calendario Le Sex en Rose 2024 - Uncensored - vuole costruire un immaginario erotico queer, pieno, sporco, luminoso, disordinato, camionaro, urbano, naturalistico, affollato, solitario, freddo, umido e a volte appiccicoso. Uno che rappresenti gli animali umani nella loro interezza, con e senza vestiti, con e senza maschere.

Tutti i ricavi - al netto dei costi di realizzazione, spedizione, gestione della campagna - saranno donati al Santuario Capra Libera Tutti perché come Le Sex en Rose crediamo nell’urgenza di liberare di tutti i corpi animali -  quelli umani e quelli non umani.

La donazione servirà al mantenimento della famiglia di animali "Pierporco e gli altri maiali".

Il calendario contiene 28 scatti fotografici inediti realizzati da Ivano Messinese & Aldo Giarelli e per ogni mese sono indicate le date importanti per la comunità sex positive e LGBTQIA+.

🔴 Il contenuto di questo calendario è un’interpretazione artistica di materiale sessualmente esplicito.

Il calendario è stampato in formato A4 orizzontale (29,7 x 21 cm),  rilegato con spirale, e ha un foro per essere appeso al muro.

I calendari possono essere ritirati a mano su Torino (presso la Libreria Libra) a zero costi di spedizione oppure ricevuti a casa.

🫴 RITIRO A MANO SU TORINO: i calendari saranno disponibili per il ritiro a partire dal 9 dicembre 2023. 

📦 SPEDIZIONE: i calendari saranno spediti tramite corriere espresso a partire dall'11 dicembre 2023. (Spediamo solo in Italia)

💌 Se vuoi ricevere più di 5 copie del calendario: inviaci un'e-mail all'indirizzo unicorn@lesexenrose.com

13%
-56 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianzeVita sulla terra
WOMAN FREE PROJECT

Ciao,

siamo Carlo e Caterina, ognuno di noi viene da una storia particolarmente travagliata, a tratti triste, ma anche di riflessione e voglia di ricominciare soprattutto dagli errori commessi.  Proprio dai nostri discorsi in merito è nato il desiderio e la voglia di portare il più lontano possibile un progetto di uguaglianza, solidarietà ed inclusione.

Nel 2023 non è più sopportabile che i diritti della donna siano ancora ingiustamente calpestati con violenza di genere. Violenze queste che spesso nascono tra le mura domestiche, che lasciano la donna inerme, umiliata, incapace di mantenere consapevolezza di sé,  delle proprie energie e potenzialità.

Da qui nasce il progetto e il desiderio di voler contribuire alla sensibilizzazione sul tema rendendoci ambasciatori di questo in tutte le città che ci porteranno da casa nostra fino alla lontana Ulan Bator facendo ritorno attraverso la Siberia fino ad arrivare a Mosca; da lì il percorso europeo che ci condurrà a casa. Il progetto è dettagliato con un percorso specifico composto di 40 tappe; lo affronteremo in completa autonomia: noi due, accompagnati solo dalla nostra auto, senza nessuna programmazione riguardo gli alloggi. Questo per entrare ancora di più in contatto con le popolazioni che incontreremo ed avere ancor più un'empatia ed un feeling emotivo che consentano di introdurre ed ampliare le tematiche di cui ci rendiamo sostenitori.

L’avventura avrà inizio con la partenza dalla nostra cara Pistoia e si svolgerà su tappe prefissate eccetto inevitabili variazioni dovute a contingenze riscontrabili lungo il tragitto. Tutto il viaggio sarà testimoniato online con video live, post e foto giornaliere nei quali, oltre a mostrare i paesaggi e i territori attraversati porremo un particolare accento sulle popolazioni autoctone incontrate tenendo sempre ben in mente e fervido nella discussione il messaggio che vogliamo portare il più lontano possibile sui diritti della donna.

Avremo con noi una Polaroid in modo da lasciare in dono un'istantanea a tutte le famiglie che incontreremo.  Porteremo delle magliette con il logo “woman free” che lasceremo loro oltre a tutto quello che potrà accadere durante il cammino. Con questo tragitto che spazia per l’intero continente il nostro desiderio è conoscere famiglie in territori estremamente remoti che non hanno accesso ad alcuna tecnologia a noi comune e proprio in questi contesti cercare, con tatto e delicatezza, di capire la condizione vissuta dalla donna anche in quelle realtà.

Per finalizzare questo disegno metteremo in campo tutte le nostre energie, useremo la nostra auto, il nostro tempo e tutto ciò che sarà necessario, ma unitamente, tale intento, richiede il supporto soprattutto morale e condivisivo di chiunque si senta partecipe dentro di sé a questa tematica così scottante e orribilmente attuale.

Nel nostro viaggio ci sentiremo forti di chiunque vorrà contribuire a partecipare. Speriamo, con questa avventura, di aprire un futuro varco che possa diffondere un messaggio  di uguaglianza tra uomo e donna nel mondo. Per ringraziare i sostenitori del progetto invieremo o una maglietta o adesivi o poster riportanti il logo “Woman Free” e comunque al ritorno dal viaggio la maglietta commemorativa dell'impresa,con tutte le tappe e le date riportate sul retro verrà inviata ad ogni donatore e per qualsiasi importo devoluto in ringraziamento per il sostegno profuso per la divulgazione dei diritti fondamentali della donna.

 

Carlo e Caterina

1%
-42 Giorni
Parità di genereRidurre le disuguaglianze
Tutti i progetti
Per ogni donna - Cure senza barriere

Di cosa si tratta

Il sogno del progetto “Per ogni donna - Cure senza barriere” è garantire il diritto fondamentale di accesso alle cure ostetrico ginecologiche alle donne con disabilità motoria, senza barriere.

Ma cosa intendiamo per barriera? Una barriera non è solo qualcosa di fisico che impedisce un passaggio, per esempio uno scalino o una bicicletta parcheggiata su di un marciapiede. 

È anche la mancanza di qualcosa. 

In questo caso la mancanza di un lettino ginecologico elettrico impedisce a donne con disabilità motoria di poter fare una visita come ogni altra donna. 

Perché una donna come Anna non può godere di un diritto fondamentale?

È ciò che ci siamo chiesti quando ci siamo resi conto della carenza diffusa di strutture e attrezzature ospedaliere sufficienti ad accogliere donne con bisogni diversi da quelli che sono considerati “standard”.

Le donne invisibili

In Italia persistono da tempo barriere strutturali ed organizzative in questo ambito e, ad oggi, non sembra esistere una rete consultoriale che si prenda carico in modo adeguato dei bisogni di queste donne.

A Firenze, il Dipartimento Materno Infantile dell’AOU Careggi è un raro esempio di impegno per l’attivazione di percorsi assistenziali per donne con disabilità (PASS, Ambulatorio Rosa Point, ASDI) e garantisce uno screening di base che si effettua al pronto soccorso, nel quale sono presenti attrezzature che permettono alla donna di essere visitata.

Ma tutto questo non è ancora sufficiente.

Se si deve pensare alla possibilità di fare ulteriori accertamenti si presentano già le prime difficoltà a causa della mancanza di attrezzature nei reparti in cui la donna dovrebbe recarsi per le visite di controllo più approfondito e specialistiche.

Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere fondi: grazie all’acquisto di ulteriori attrezzature renderemo accessibili e praticabili anche altri reparti specialistici, con l’obiettivo di poter garantire un diritto alla salute a 360°. 

Se vogliamo che il diritto alla salute non venga negato dobbiamo agire per implementare l’attivazione di strutture ben attrezzate e personale dedicato in aree facilmente accessibili da chiunque e ampiamente diffuse nei presidi sanitari del nostro territorio.

Cosa vogliamo fare

  • ampliare gli spazi e le strumentazioni per accogliere sempre più pazienti con disabilità motorie
  • aumentare le possibili visite specialistiche a cui le donne possano accedere  dall’adolescenza alla menopausa, passando dal parto e l’allattamento, dalla patologia benigna alla patologia oncologica, oltre alla visita in pronto soccorso già garantita.
  • fare prevenzione ed incentivare lo screening oncologico e le analisi specialistiche delle donne con disabilità motoria
  • coinvolgere associazioni del settore che possono dare il loro prezioso contributo alla sensibilizzazione sul tema, proponendo azioni simili nei presidi sanitari del territorio
  • sensibilizzare la cittadinanza portando alla luce una tematica ancora più ampia ma invisibile ai più, che riguarda tutti i tipi di disabilità e che ha necessità di essere conosciuta e discussa dall’opinione pubblica

Grazie ad un attento supporto clinico-strumentale, le donne assistite potranno accedere più facilmente alle visite ed essere seguite adeguatamente nelle diverse fasi della loro vita, affrontando così scelte più consapevoli.

Come verranno utilizzati i fondi?

Con 10.000€ riusciremo ad acquistare:

  • 2 sollevatori
  • 2 lettini ginecologici elettrici

La campagna di crowdfunding

A tutti i cittadini, alle aziende e alle associazioni del territorio ma soprattutto a tutti coloro che credono che un diritto come quello alla salute debba valere per chiunque, in egual misura, chiediamo di sostenere questa raccolta fondi.

Insieme riusciremo a fare un grande passo in avanti: garantire a tutte le donne con disabilità l’accesso alle cure ostetrico-ginecologiche, agli screening oncologici e alla salute riproduttiva.

Anna sta lottando per vedere il suo diritto e quello delle altre donne riconosciuto. Adesso tocca a noi fare la nostra parte.

Garantiamo la salute ostetrico-ginecologica senza barriere a tutte le donne con disabilità motoria. Facciamo crescere insieme l’albero della salute e della vita!

La campagna è sostenuta dalla Fondazione CR Firenze che raggiunta la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma, raddoppierà la cifra raccolta. In pratica, ogni euro versato a sostegno della nostra campagna, vale doppio!

Chi c’è dietro 

Siamo la Fondazione FOEMINA 

Fondazione per la maternità e la salute della donna e del neonato e ci dedichiamo a supportare la ricerca, incentivare la formazione e la didattica, migliorare l'assistenza e la prevenzione nell'ambito della sfera femminile e neonatale, con una particolare attenzione ai Paesi a risorse limitate. Tutto questo sempre in stretta collaborazione e sinergia con le Università, le Aziende Ospedaliere Universitarie, altre Fondazioni e Associazioni, Centri di Ricerca, Enti, Istituzioni, Aziende e Privati. 

 

In questo progetto collaboriamo con

Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi 

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi  rappresenta nell’ambito della Sanità Regionale una struttura altamente qualificata con numerosi punti di eccellenza. Fra di questi il Dipartimento Materno Infantile rappresenta una realtà in grado di offrire, attraverso un modello di integrazione multidisciplinare, un percorso diagnostico e terapeutico di 3° livello per aree quali: gravidanza ad alto rischio, PMA di II livello, endometriosi, menopausa oncologica, prevenzione oncologica ed altri ambiti.  

Habilia Onlus

Habilia Onlus è un’associazione di persone con disabilità motoria che svolge la sua attività nel settore dell’assistenza sociale e socio sanitaria, a favore di altri soggetti con disabilità motoria non modificabile o solo parzialmente recuperabile. In particolare si occupa di persone con lesioni midollari stabilizzate, paraplegici e tetraplegici, o soggetti con patologie invalidanti analoghe, seppur di origine diversa, rientranti comunque nella categoria dei disabili motori. Opera al fine di migliorarne la qualità della vita, favorirne il reinserimento sociale, tutelarne e incrementarne i diritti e favorirne l’accesso in strutture sanitarie specializzate o in centri di riabilitazione. Opera prevalentemente sul territorio fiorentino, ma non solo, dove concentra le proprie attenzioni al Centro residenziale di riabilitazione San Felice a Ema, denominato “Villa il Sorriso”, dal quale nasce, e all’Unità Spinale di Firenze, punto di riferimento per le persone affette da para-tetraplegia in Toscana. 

Come donare?

Sostenere “Per ogni donna - Cure senza barriere” è semplicissimo!

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati. Se sei già iscritto, accedi con la tua email e password e supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express).

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto.  Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa. Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.

In alternativa puoi sostenere il progetto con un bonifico diretto a Fondazione Foemina Onlus Banca Intesa San Paolo IBAN IT08I0306902910000000001025 inserendo come causale “Per ogni donna - Cure senza barriere”

Tutte le donazioni sono deducibili o detraibili secondo i limiti di legge.

Finanziato
17.951 € Raccolti
Salute e benessereParità di genereRidurre le disuguaglianze
Diffondiamo l’abbraccio di Tango T21!

Da un’idea del maestro di tango argentino Giovanni Eredia e della psicologa psicoterapeuta Eleonora Paparo, nasce uno straordinario progetto che parla di inclusività. Dal 2015, il progetto Pablo Tango T21, unisce persone appassionate di tango argentino e giovani adulti con sindrome di down.

Le regole sono poche: 

  • a lezione si impara e ci si diverte
  • si studia rispettando i tempi di ciascuno
  • nessun confronto, nessun giudizio
  • pratichiamo il tango per poter ballare con tutti!

Il corso è gratuito ed è organizzato in lezioni, pratiche, incontri del Social Tango guidato da Eleonora, e infine tutti a ballare in milonga.

Il tango per abbattere i pregiudizi

I risultati del progetto sono ben visibili a tutti coloro che frequentano le milonghe, si tratta di un vero e proprio capovolgimento dei pregiudizi di fronte ad un mondo sconosciuto, in questo caso la sindrome di Down. 

Gli appassionati del tango hanno infatti avuto l’opportunità di misurarsi con la forza di volontà e la costanza dei ragazzi, i quali hanno migliorato il proprio equilibrio, la coordinazione negli spazi e soprattutto hanno mostrato miglioramenti nel relazionarsi.  

Nuovi orizzonti

In questi 6 anni, la famiglia tanghera della Pablo è cresciuta e all’esperienza fiorentina si è affiancata la scuola Sguardi OltreilTango di Bologna, gestita dalle maestre Cesira Miceli e Anna Miceli.

La pandemia ci ha fermato per quasi 2 anni ma vogliamo ripartire più forti che mai… vogliamo aprire nuovi corsi e aiutare nuove realtà per replicare il progetto con i valori che lo contraddistinguono, affinché la diversità non sia così diversa da ciò che noi chiamiamo normalità.

A cosa ci servono i fondi:

  • aprire nuovi corsi principianti
  • formare insegnanti che vogliono replicare il progetto Pablo Tango T21 in altre città al fine di diffondere maggiormente la cultura inclusiva attraverso il tango
  • organizzare tournée per divulgare il progetto
  • coprire i costi fissi del progetto (sala da ballo, Siae, spese amministrative, segreteria, marketing e comunicazione etc.)
  • realizzare idee e sogni di ognuno dei partecipanti

Una cosa importantissima, la tua donazione per noi vale doppio! 

Infatti se riusciremo ad arrivare all’obiettivo di 7.300 euro, la donazione sarà raddoppiata! Hai tempo dal 22 novembre al 15 gennaio. Cogli il tempo e fallo ora! Vale doppio ; )

Chi c’è dietro

PabloTangoFirenze è la scuola di Tango Argentino più grande di Firenze, che opera in questa città da 16 anni attraverso la direzione artistica del maestro Giovanni Eredia. 

La nostra mission è far conoscere e trasmettere i principi culturali e artistici del Tango Argentino quale espressione di socializzazione e condivisione con le altre persone di ogni cultura, religione, e nazionalità, creando al contempo una rete di nuove conoscenze e amicizie legate da una passione comune da coltivare e diffondere.

Come donare?

Sostenere Pablo Tango T21 è semplicissimo! 

Iscriviti a Eppela cliccando su Login in alto a destra ed inserisci i tuoi dati.
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Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte. 

Per donare su Eppela avrai bisogno di una carta (Postepay, Visa Mastercard o American Express) oppure potrai donare tramite bonifico.

Alla scadenza della campagna, in caso di successo la tua offerta verrà indirizzata, insieme ai tuoi dati, ai responsabili del progetto. Nei giorni successivi sarai contattato per concordare le modalità di ricezione della tua ricompensa.

Invece, in caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna. 

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a:
A. S. D. Pablo un'emozione Argentina IBAN:  IT35W0306902993100000001369 Causale “donazione liberale per progetto Pablo TangoT21”




Finanziato
11.238 € Raccolti
Parità di genereLavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianze
Aretè Donne

Il progetto Aretè Donne

Il progetto Aretè Donne prevede la creazione di una rete di sostegno per individuare e risolvere le fragilità e combattere ogni forma di discriminazione, attraverso una serie di interventi paralleli a favore di donne e minori, edificando così un welfare locale al cui centro è posta la persona.

Con questo progetto vogliamo creare un percorso di eccellenza per rendere le partecipanti consapevoli dei loro diritti, nonché una rete di sostegno alle donne e alle loro famiglie con azioni specifiche. Si lavorerà affinché il percorso sia il più possibile condiviso con l’eventuale compagnƏ.

Le azioni previste per il progetto sono: 

1) sportello psicologico dedicato a donne, donne-madri e uomini-padri;
2) sportello amministrativo burocratico per aiutare nell’espletamento di pratiche e nella predisposizione di documenti e strumenti necessari per accedere a servizi territoriali, misure di sostegno del reddito e di aiuto alle famiglie, bandi, predisposizione del CV, orientamento al lavoro, etc;
3) percorso basato sul metodo TRE (Trauma Release Exercise), per superare eventuali abusi psicologici o emotivi, collegati alla situazione di fragilità e marginalità; 
4) corso di lingua italiana e, quando necessario, alfabetizzazione formale e informale con tutoraggio continuativo in situazioni di quotidianità, nonché sensibilizzazione a forme culturali visuali;
5) intervento in aiuto alle donne-madri con offerta di opportunità educative di apprendimento informale anche per bambini in fascia di età 3-6 anni.

In parallelo sarà offerta la tradizionale attività dell’associazione nel campo del sostegno alle famiglie, con opportunità educative extrascolastiche anche per lƏ figliƏ: con la partecipazione retribuita delle donne in situazione di fragilità arricchiremo il progetto #ciandiamonoi a prenderli a scuola, un servizio di mobilità sostenibile, ovvero un pedibus per prendere i bambini all’uscita da scuola e portarli nella sede dell’Associazione oppure al giardino di quartiere, dove si svolgeranno le attività pomeridiane.

Per realizzare tutto questo coinvolgeremo:

  • docenti di lingua italiana;
  • baby sitter (a richiesta):
  • tutor senior per attività di apprendimento informale, es. volontari associati ai Centri per l’Età libera della zona;
  • educatori e accompagnatori per #ciandiamono;
  • psicologa/o;
  • volontarie associate alle Curandaie;
  • staff dell’Associazione Le Curandaie.


Perché abbiamo bisogno di voi

Il vostro supporto è fondamentale per la realizzazione del progetto.
Al raggiungimento dell'obiettivo di 10.000€ ci sarà possibile:
- attivare gli sportelli psicologico e burocratico
- avviare il corso di lingua italiana 
- offrire opportunità educative extrascolastiche gratuite col #ciandiamonoi
- attivare il percorso basato sul metodo TRE (Trauma Release Exercise) per superare abusi psicologici ed emotivi
 

Le Curandaie

Siamo l’Associazione Le Curandaie, nasciamo nell’ottobre 2015 al fine di svolgere attività di utilità sociale e attivare un circuito di iniziative culturali, economiche e sociali, valorizzando la ricchezza del tessuto sociale.

Gli spazi de Le Curandaie si trovano a Le Cure, un rione storico di Firenze, sono un luogo confortevole e accogliente, uno spazio fluido, che si adatta a chi lo usa, dove si crea cittadinanza, socialità, solidarietà. Sono molteplici i progetti che prendono vita in questo spazio e che coinvolgono non solo noi ma tante altre associazioni della zona. 

I nostri ambiti di Intervento sono:
- inclusione sociale; 
- attività di sostegno per soggetti svantaggiati; 
- laboratori didattici e creativi; 
- attività culturali;
- organizzazione di incontri e dibattiti;
- sostegno alla genitorialità.


Come Contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci”,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT49J0832502800000000201018 - intestato a Le Curandaie APS indicando nella causale: campagna di crowdfunding "Aretè Donne" in corso su Eppela,
  • acquistando i Prodotti Pensati con il Cuore presso le sedi Coop.Fi di Coverciano, Cimabue , Caracciolo, Madonnone, Fiesole, Compiobbi, Caldine.
Finanziato
10.089 € Raccolti
Parità di genereLavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianze
Dora Nera

Dora Nera è il primo festival della città di Torino, interamente gratuito, dedicato alla cultura noir in tutte le sue sfumature: dalla letteratura al cinema.  

Dal 2021 per tre giorni, a novembre, si alternano tavole rotonde, reading, performance musicali e proiezioni cinematografiche. il tutto, nella barocca e spettacolare location dell'Oratorio San Filippo Neri, a pochi passi dal Museo Egizio. 

Il calendario culmina, ogni anno, nell'assegnazione di due premi: uno alla carriera e uno al miglior romanzo edito nei 12 mesi precedenti il festival.

Dalla terza edizione Dora Nera aprirà anche alle scuole con il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti delle secondarie di primo e secondo grado che incontreranno - la mattinata di apertura del festival - autori e autrici che hanno scritto gialli e noir per i più giovani.

 

IL DESTINO NON E’ UN FINALE GIA’ SCRITTO. DORA NERA E IL SOCIALE

“Nel suo affermare che nessuno è al sicuro, e che la società non è più quella madre affettuosa e protettrice con cui ci hanno incantato per anni, il noir dice la verità”. Parte da queste parole dello scrittore Piergiorgio Pulixi l’urgenza di dare uno sbocco “sociale” al Dora Nera, capace in questi anni di raccontare il reale e le sue storture ma con il limite di non aver ancora dato voce diretta alle storie e alle lotte di chi quelle contraddizioni le vive sulla propria pelle. 
Ben lungi dal voler individuare un potere socialmente taumaturgico della narrativa, nella scorsa edizione abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione con la Casa di Ospitalità femminile gestita a Torino dal Gruppo Abele (onlus fondata e presieduta da don Luigi Ciotti) in convenzione con la Città di Torino. 

Questa collaborazione, cui ci proponiamo di dare continuità e che puntiamo a implementare, ha portato nel 2022 alla creazione di un gruppo di lettura per 11 donne senza fissa dimora ospiti della struttura. Con il supporto e il coordinamento di due operatrici, due volontarie e un’arteterapeuta, le donne - diverse per vicissitudini personali e provenienza geografica - hanno fatto un lavoro di lettura e interpretazione sui testi della scrittrice Alice Basso, sfociati in due momenti di incontro con l’autrice: un primo, privato, a chiusura del gruppo di lettura; il secondo, più allargato, alla presenza di una trentina di lavoratori e lavoratrici della onlus. 

Per l’edizione 2023 l'obiettivo è mantenere il gruppo di lettura, incentrato sulle figure letterarie di Lolita Lobosco, nata dalla penna di Gabriella Genisi e di Blanca un personaggio ideato da Patrizia Rinaldi, entrambe balzate alla cronaca per le fiction Rai che dalle protagoniste prendono il titolo. 

Con l’equipe di lavoro già rodata lo scorso anno, l’intermediazione di quella di Babelica e grazie al coinvolgimento di docenti universitari, il gruppo di lettura (che incontrerà le autrici) sarà anche un gruppo di visione.  

Ma la vera sfida sarà il passo successivo. Obiettivo è infatti tradurre fragilità e lotte delle persone - donne e uomini - accolte all’interno dei servizi del Gruppo Abele e di altre organizzazioni operanti in bassa soglia, in storie vere e proprie. Cinque tra scrittori e scrittrici del panorama noir, giallo e poliziesco italiano, svolgeranno servizio di volontariato e, previo lavoro di mediazione e selezione delle operatrici e degli operatori, “adotteranno” le storie di vita delle persone in situazione di fragilità, da cui nasceranno 5 racconti inediti loro ispirati e con le quali saranno concordati i finali. Una possibilità di rimodulare il destino, riscrivendo un futuro che, allo stato attuale, ha i connotati di una strada senza via d’uscita.

I racconti saranno poi pubblicati in un volume distribuito durante il Festival Dora Nera e in occasione dell’evento di apertura del Festival il 10 novembre sera alla presenza degli autori e di chi ne è stato ispiratore (se lo vorranno).


 

Finanziato
10.778 € Raccolti
Sconfiggere la povertàParità di genereRidurre le disuguaglianze
NASCA - il teatro

Chi Siamo

Photo Aldo Sansò

NASCA-Teatri di Terra è una sigla teatrale che si muove e nasce dall’esperienza e dalla volontà dell’attore e regista salentino Ippolito Chiarello, per sviluppare un lavoro di ricerca e proposta artistica con un occhio attento al territorio e lo sguardo proteso al mondo, con l’intento di portare avanti l’educazione alla cultura teatrale e inevitabilmente a tutte le forme d’arte.

            Nell’ambito della ricerca e dell’azione culturale sul territorio, NASCA trova i suoi principi ispiratori nel concetto di teatro e di attore “ecosostenibile”, di cultura, nel senso più ampio possibile, attenta nella sua espressione a preservare i “territori naturali”, senza mistificare e “inquinare” corpi e spazi d’azione. Un agire che ritorna a costruire a partire dall’uomo e dalla terra che calpesta e non per sfuggire al progresso, anzi per poterlo rendere possibile e rinnovabile, attento agli effetti collaterali delle scoperte umane. 

Con questo progetto, NASCA, si propone quale laboratorio della scena e delle arti, prima di tutto una casa virtuale, presente ovunque e capace di trasformare spazi in luoghi “abitati” e attenta nella progettazione degli spettacoli e delle azioni formative alla ricostruzione di una relazione reale tra pubblico e artista, attenta a rendere l’evento teatrale una questione quotidiana. 

Per realizzare questo percorso di riavvicinamento e formazione di nuovo pubblico, Ippolito Chiarello fonda nel 2009 il BARBONAGGIO TEATRALE, ormai conosciuto fuori dai confini nazionali ed Europei.

Questo viaggio nomade nelle varie parti del mondo, con i propri spettacoli portati per strada e in teatro, trova finalmente anche una CASA FISICA, da condividere da subito con la gente e gli artisti del quartiere e della città di Lecce. Un luogo fisico di RESIDENZA ARTISTICA permanente. Uno spazio che non sarà solo un teatro, ma molto di più. “NASCA il teatro” si chiamerà, ispirandosi a un grande e importante naso che annusa i luoghi e perché bisogna far “nascere” percorsi artistici e arrivare in tutti gli angoli delle nostre strade. In una zona periferica della città di Lecce, con l'obiettivo di agire a partire dai quartieri, con-fondersi realmente con tutta la città e insieme arrivare oltre oceano, con un'unica voce fatta di tante belle “differenze”. Con l’azione artistica creare nuova consapevolezza nei cittadini e creare cambiamenti e innovazione. Consolidare una parola bellissima “comunità”. 

I NOSTRI OBIETTIVI - UTILIZZAZIONE FONDI

1) L’ allestimento partecipato, in regime di auto costruzione e auto montaggio, delle strutture e degli arredamenti dello spazio; Acquisto dei materiali e delle attrezzature tecniche per il teatro.
2) L’avvio del primo processo di produzione artistica partecipato con il quartiere 167B di Lecce, che ospita lo Spazio. “Com'eravamo” - voci e canti degli abitanti. Raccontare la periferia al “centro” della città e agli altri quartieri.  
3) L'avvio di un progetto permanente di formazione teatrale e artistica più in generale (danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema) per l'infanzia, che abbia carattere gratuito e/o di scambio di servizi con la banca del tempo. 
4) L'avvio di un progetto permanente di formazione teatrale e artistica più in generale (danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema), per i più grandi.
5) La costruzione di una banca del tempo e di scambio tra le varie arti. Abitare e usare lo spazio in cambio di servizi artistici alla comunità.
6) Allestire uno spazio in cui artisti e operatori dei vari settori possano trovare terreno fertile e tempo prezioso per nuove creazioni. Attivare residenze artistiche. Abitarlo anche per lunghi periodi e restituire il lavoro al quartiere, alla città e traghettarlo oltre i confini cittadini.
7) Dare ospitalità e organizzare una rassegna annuale dal titolo UNO. Artistə e professionistə anche di altri ambiti, che si sono distinti nel creare un loro percorso originale e in solitaria, che ha “provocato” trasformazioni nell'attraversamento dei loro ambiti.
8)Organizzare eventi e rassegne strutturate di danza, letteratura, musica, benessere, circo, arte, cinema

Beneficiari (diretti e indiretti)

Lo spazio sarà da subito condiviso con gli abitanti del quartiere, grandi e piccoli, con la città e gli artistə che vorranno adottare NASCA come luogo dove costruire e realizzare parte del loro percorso, in un'ottica di scambio e reale tessitura di una rete virtuosa, che costruisce azioni che tendono alla crescita e alla realizzazione degli individui e della comunità, che compongono la stessa. 

MANIFESTO COSTITUTIVO: l'infanzia come punto di partenza per tutta l'azione progettuale di questo nuovo luogo. L'assoluta gratuità dei servizi dedicati ai Bambini.
 

Chi c'è dietro al progetto

Photo Aldo Sansò

  • NASCA TEATRI DI TERRA (promotore) - Sigla teatrale che si muove e nasce dall’esperienza e dalla volontà dell’attore e regista salentino Ippolito Chiarello, per sviluppare un lavoro di ricerca e proposta artistica con un occhio attento al territorio e lo sguardo proteso al mondo, con l’intento di portare avanti l’educazione alla cultura teatrale e inevitabilmente a tutte le forme d’arte. Oltre all’attore Ippolito Chiarello con Nasca, impegnati nel costruire un pensiero artistico e inclusivo a 360°, in questo nuovo spazio della città, un gruppo eterogeneo di artisti, associazioni e residenti:
  • BARBARA TOMA (Robabramata) - Tramite la produzione di spettacoli, performance, produzioni video e l’organizzazione di laboratori ed eventi, legati soprattutto alla danza, dal 2006 lavoriamo per promuovere le arti performative e la creatività in generale come elementi fondamentali per la formazione dell’individuo.
  • SILVIA PERRONE (Sati Onlus) - È un associazione che fin dal 2014 promuove la diffusione della meditazione Mindfulness per il benessere della persona attraverso attività di sensibilizzazione e formazione basate sulle Neuroscienze.
  • ROBERTO QUARTA (Contemporary Art Addiction) - Attiva dal 2001 utilizza l’arte come strumento di cambiamento sociale. Realizza eventi culturali, promuove gli artisti e dal 2008 è fondatrice dell’Ecologico International Film Festival.
  • SIMONA CLEOPAZZO (scrittrice), LUIGI NEGRO (Wellbeing culturale), FRANCESCA D'IPPOLITO (professionista del teatro), TITTI DOLLORENZO (professionista del teatro), MARCELLA BUTTAZZO (educatrice), MARILIANA BERGAMO (danzatrice).

Dove siamo

LECCE - Via Siracusa 26/28 - Zona 167B
Locale dato in comodato d'uso gratuito grazie ad Arca Sud e al Comune di Lecce

Finanziato
15.425 € Raccolti
Parità di genereRidurre le disuguaglianzeCittà e comunità sostenibili
Onde Corte 2.0

Onde Corte 2.0

Costruiamo insieme la radio del futuro, per noi e per tuttə coloro che vogliono far sentire la propria voce!

Dopo oltre due anni dalla nascita del progetto della radio della Corte dei Miracoli di Siena vogliamo investire su quello che è diventato uno dei punti di riferimento della nostra associazione! 

Nel 2020, in piena pandemia, abbiamo cercato di offrire un servizio di web-radio che mantenesse unita la comunità in un momento così difficile. Dall’inverno del 2021 il progetto di Onde Corte si è concretizzato con dei cicli di dirette settimanali, arrivando a creare un contenitore per contenuti originali, dal valore culturale, artistico e sociale.

Per continuare a crescere e aumentare la qualità del servizio vi chiediamo un sostegno concreto per aiutarci a proseguire questo percorso, che permetterà di riunire diverse iniziative, non solo interne alla Corte dei Miracoli, ma di tutti i territori limitrofi attraverso partnership e collaborazioni con altre associazioni (Refugees Welcome, Arci Gay-Movimento Pansessuale, Associazioni studentesche, Sonar, Accademia Minima, Fridays For Future Siena, Ciclomaggio, sindacati, Cretecon, Fustella Rotante).

Crediamo in questo progetto perché può dare risalto alle varie realtà che ci circondano, molte delle quali non godono di uno spazio per far sentire la propria voce. Siamo sicurə che con mezzi migliori saremo in grado di gestire al meglio le dirette e una presenza più costante sul web: questo necessita di un ampliamento della base redazionale, la creazione di un coordinamento che possa lavorare con continuità, l’acquisizione di diritti ed abbonamenti che permettano una presenza sulla rete più funzionale, nonché la possibilità di proporre contenuti, prevalentemente musicali, altrimenti coperti dal copyright.

Piano di finanziamento

Abbiamo pensato di suddividere il nostro progetto in due step: al raggiungimento dei quali otterremo un raddoppiamento della somma da parte della Fondazione Il Cuore si Scioglie, ognuna funzionale ad un livello diverso di sviluppo. 

Il primo obiettivo per la raccolta fondi prevede una soglia di 5.000€ (per una cifra complessiva di 10.000€) e sarà destinato all’adeguamento tecnico di Onde Corte: la creazione di una regia adeguata con un pc di fascia alta dotato di schede di acquisizione audio e video e corredato di microfoni e telecamere. 

Prevediamo inoltre l’allestimento di un punto di acquisizione audio e video da porre nella sala polivalente dove si tengono gli spettacoli musicali, teatrali e di danza; da qui sarà posta in essere una cablatura che colleghi le periferiche con la regia centrale, collocata nella sala di Onde Corte. Inoltre parte del budget sarà dedicato alla redazione di Onde Corte, ovvero un investimento per sostenere chi si occuperà del coordinamento delle attività, fornirà la direzione artistica e curerà i rapporti con i soggetti partner e lavorerà per rendere questa realtà sostenibile a lungo termine attraverso la ricerca di finanziamenti attraverso bandi e progetti.

Infine l’ultima sezione prevede la raccolta di ulteriori 2.500€ (anche questo step se raggiunto verrà raddoppiato per una cifra complessiva di 5.000€, sommati alla precedente per un totale di 15.000€) e sarà impiegata per gli ultimi passaggi: creazione di una cabina insonorizzata nella stanza di Onde Corte con un sistema di interfono interno per le comunicazioni con la regia, l’acquisto di abbonamenti per valorizzare la presenza web e di licenze per poter proporre contenuti coperti dal diritto d'autore. L’ampliamento della parte di acquisizione audio e video collegando anche altri due spazi dell’associazione in cui si svolgono la maggior parte degli eventi come presentazioni di libri, proiezioni, dibattiti nonché lo spazio esterno dove si tengono tutti gli eventi dalla tarda primavera all’estate.

La Corte dei Miracoli

Alle spalle di questo progetto ci siamo noi: l'associazione di promozione sociale Corte dei Miracoli di Siena.

Con il passare del tempo siamo diventati un punto di riferimento imprescindibile per la realtà senese e toscana, l’Associazione di promozione sociale “Centro Culture Contemporanee La Corte dei Miracoli” è sempre rimasta fedele a un dinamico mix di libera creatività e impegno sociale, divenendo col tempo un soggetto unico nel suo genere. 

L'idea alla base che ci ha spinto a credere in questo progetto è la convivenza e la reciproca influenza dei tre “pilastri” su cui si fonda l’essenza stessa di questa associazione: il campo sociale, quello culturale e quello formativo. Già dalla sua collocazione spaziale la Corte dei Miracoli sembra racchiudere e raccogliere in sé quei concetti di centralità e marginalità, inclusione ed esclusione, che rendono possibile la coesistenza di settori di interesse solo apparentemente separati, ma che in realtà non possono che interagire, contribuendo ad arricchire, anno dopo anno, giorno dopo giorno, quel vasto universo di esperienze, storie, accadimenti e mutamenti che ne rappresentano la natura più profonda e concreta.

La filosofia e la pratica d’azione della Corte dei Miracoli si basano sull’idea che la convivenza tra culture, la contaminazione reciproca e il meticciato culturale sono possibili soltanto se per ottenerle si compie un lavoro costante di ricerca, formazione e comunicazione sui temi delle migrazioni e della globalizzazione, oltreché su un supporto concreto alle fasce più deboli della popolazione. Attraverso le sue attività la Corte dei Miracoli sperimenta nuove forme di partecipazione attiva e di trasformazione sociale ispirate ai principi della giustizia e della solidarietà sociale, della partecipazione democratica alla vita della comunità, della garanzia dei diritti civili, sociali e umani in ambito locale e nazionale.

Negli spazi associativi sono nate e hanno trovato spazio realtà artistiche, culturali e di promozione sociale, che partendo da differenti linguaggi e specifiche progettualità contribuiscono allo sviluppo dei suoi obiettivi generali. Ampio spazio è dedicato alle attività per bambinə e ragazzə con corsi di educazione al ritmo, inglese in movimento, teatro, musica.

Come donare

Sostenere Onde Corte 2.0 è semplicissimo!

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Supporta il nostro progetto selezionando una ricompensa fra quelle proposte.

In alternativa potrai sostenere il progetto con un bonifico diretto a:

-   Corte dei Miracoli IBAN  IT31-F010-3014-2160-0006-3173-580  Causale “donazione liberale per progetto Onde Corte 2.0"

 

Finanziato
6.970 € Raccolti
Parità di generePace, giustizia e istituzioni solidePartnership per gli obiettivi
Il femminile plurale

Il progetto “Il femminile plurale”

Il femminile plurale prende le mosse dalla rilevazione dei bisogni delle donne accolte nella Casa di Accoglienza e di tutte quelle donne accolte nei progetti, che sentono la necessità di intraprendere un percorso di autonomia e realizzazione personale. In particolar modo durante l’emergenza sanitaria Covid-19, si sono riscontrati bisogni specifici che necessitano di essere presi in carico al fine di intraprendere un percorso di emancipazione personale delle donne, anche in relazione a vissuti familiari talvolta connessi a situazioni di violenza non solo fisica, ma soprattutto psicologica.

Le donne che partecipano allo Spazio Donna dell’Associazione PortAperta  spesso sono prive di conoscenze, competenze e strumenti digitali, oggi essenziali per la vita quotidiana, come ad esempio seguire i figli nella didattica a distanza o accedere ai servizi tramite SPID. Si aggiunge anche la necessità di saper utilizzare nuovi strumenti e metodologie per promuovere competenze trasversali e propedeutiche per l’inserimento lavorativo.

Inoltre, tramite il progetto, si intende creare nel territorio aglianese uno spazio di comunità protetto per le donne che presentano fragilità dovute alla condizione familiare e personale, uno spazio di socializzazione e condivisione che possa, anche, evitare il rischio di solitudine ed emarginazione, non solo delle donne, ma conseguentemente dei nuclei familiari.

Sostenendo il progetto ci potete aiutare a dare un orizzonte nuovo a quelle donne che stanno percorrendo un cammino difficile, contribuendo ad aiutarle a guardare lontano.

Creeremo uno spazio attrezzato per l’alfabetizzazione digitale che andrà ad aumentare i servizi offerti dallo Spazio Donna, nato come luogo dove le donne si incontrano, parlano, si aiutano e apprendono nuove competenze. Competenze, quelle digitali, che nel mondo distanziato dalla pandemia da Covid-19 sono fondamentali per l’autonomia personale. Imparare ad usare il computer, avendo accesso ai servizi digitali, oggi vuol dire fare un passo verso l’inclusione sociale e riprendersi la propria vita.

Nello spazio donna la prima rete che si rinforza è quella amicale, creando un contesto di apprendimento e socializzazione, le donne si sentono meno sole e trovano la forza di chiedere aiuto e riprendere il loro cammino.

Come utilizzeremo i fondi

Se raggiungeremo l’obiettivo di 6.000 Euro, acquisteremo strumenti e materiali:
- 4 computer, 
- 3 tablet, 
- 1 stampante,
- 1 monitor + accessori
per avviare un laboratorio finalizzato a fornire alle donne competenze digitali utili per una crescita personale e professionale. Investiremo quindi su competenze digitali orientate all’inclusione sociale, spendibili dalle donne per la loro autonomia e l’uscita da situazioni di svantaggio.

Inoltre attiveremo docenze dedicate all’acquisizione di competenze digitali generali e attività di supporto alla gestione degli strumenti digitali in autonomia. Si prevede anche l’accesso autonomo per l’utilizzo degli strumenti informatici e la realizzazione di incontri specifici su temi inerenti l’autonomia, la cura e la salute, il benessere sociale, workshop tematici che avranno il duplice obiettivo di approfondire tematiche e acquisire informazioni e socializzare il vissuto.

L'Associazione PorAperta OdV

Nata come strumento operativo, socio-culturale del Centro d'Ascolto Caritas “Don Tonino Bello” e della Parrocchia di San Piero Agliana, dal 2002 l’associazione Portaperta realizza interventi, progetti e attività continuative in risposta ai bisogni delle famiglie e alle fragilità sociali emergenti del territorio su cui opera, il comune di Agliana.

L’ascolto del territorio ha portato l’associazione negli anni a consolidare attività e spazi per minori e per donne, fasce più deboli della società, con progetti mirati all’inclusione e all’interazione sociale, alla promozione della cittadinanza attiva e alla diffusione dell’intercultura.

Il contrasto all’insuccesso scolastico minorile, l’attivazione dei corsi d’italiano, lo Spazio Donna e la Casa di Accoglienza sono il centro dell’attività dell’associazione per prevenire fenomeni di emarginazione sociale; oltre alla proposta di momenti di aggregazione e socializzazione aperti al territorio, che risultano complementari all’attività educativa e decisivi per l’inclusione sociale delle fasce deboli nella comunità.

Il doposcuola dell'Associazione, attivo dal 2002 è uno spazio socio-educativo rivolto a minori dai 6 ai 14 anni in situazioni di difficoltà scolastica, linguistica e socio-familiare. Molte famiglie portano richieste di supporto, accompagnamento ed orientamento nelle difficoltà. Particolarmente ricorrenti sono le richieste relative all’orientamento nel mondo della scuola dei figli ed all'acceso ai servizi. Il doposcuola, oltre al sostegno scolastico, propone attività ludico-laboratoriali volte all’integrazione e alla socializzazione e offre un servizio di mediazione scuola-famiglia.

Dal 2011 è attivo il corso d’italiano per sole donne, con servizio di baby-sitting, che accoglie una media di 40 frequentanti l’anno, provenienti da oltre 10 paesi diversi. Dal corso di italiano per sole donne è emersa con sempre più forza la richiesta da parte delle corsiste di poter condividere uno spazio non solo per l’apprendimento dell’italiano, ma anche per fare altre attività. È nata da qui l'esigenza di strutturare in maniera più specifica uno Spazio Donna per promuovere la socializzazione e i saperi di ognuno, stimolare il confronto tra donne e mamme portatrici di vissuti diversi.

L’attenzione verso l’universo femminile e le crescenti situazioni di emarginazione sociale, dovute anche alla lontananza dal contesto familiare e culturale nel caso di donne straniere, o più in generale a situazioni di violenza e disagio socio-economico, ha spinto l’associazione ad intraprendere un nuovo percorso. Nel 2010, a fronte dell’acquisizione di una casa da parte della Parrocchia, l’associazione si è resa disponibile ad accogliere persone in situazione di grave emergenza abitativa segnalate da Caritas, come risposta di emergenza temporanea. Nel 2011 la struttura è stata destinata all’accoglienza diffusa dell’Emergenza Nord Africa. Da allora la struttura è stata sottoposta a ristrutturazione e conversione in due appartamenti. Dal 2017 è attivo, come Casa di accoglienza per donne sole e/o con figli minori a carico, l’appartamento posto al piano terra e dal 2019 anche l’appartamento posto al primo piano, precedentemente destinato all’accoglienza di donne richiedenti protezione internazionale.

 

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Sito -
https://www.associazioneportaperta.it/
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Finanziato
6.373 € Raccolti
Parità di genereVita sulla terraPace, giustizia e istituzioni solide
Libere da, Libere per

Photo locandina by Giulio D'Ercole

LIBERE DA, LIBERE PER

Percorso di protezione, libertà e autonomia per donne sopravvissute a tratta e a sfruttamento sessuale e lavorativo.

 

COME NASCE IL PROGETTO “LIBERE DA, LIBERE PER”

Libere da, Libere per è un progetto dell’Associazione Differenza Donna che nasce per garantire, in un anno, immediata protezione a 65 donne vittime di tratta e di sfruttamento sessuale e lavorativo.

Vuole assicurare accesso alla salute, alla giustizia, al reinserimento sociale e lavorativo per permettere alle donne di sviluppare consapevolezza rispetto ai diritti e di recuperare la loro autodeterminazione.

In seguito all’emergenza scoppiata in Afghanistan, il Progetto Libere da, Libere per si è attivato per accogliere ed ospitare anche donne provenienti dall’Afghanistan in fuga dalla violenza e dal terrore imposti dal regime talebano.
 

Uscire dall’invisibilità, non ricadere in situazioni di marginalità e di re-trafficking, tornare ad essere protagoniste della propria vita. Questo si propone Libere da, Libere per, avviato il 12 Ottobre 2020 presso un immobile sito nel centro di Roma, sequestrato dal Tribunale alla criminalità e assegnato alla nostra Associazione. Noi lo abbiamo messo a disposizione della collettività, sotto forma di supporto, libertà e autonomia per le donne migranti in fuga dalla riduzione in schiavitù e dalla tratta degli esseri umani.

Il Centro Libere da, Libere per garantisce, in un anno, l’ospitalità per 5 donne e l’accoglienza per 60 donne che si trovano in situazioni di forte vulnerabilità, mancanza dei livelli di sussistenza, scarso accesso ai servizi di base, alla giustizia, alle informazioni, ai diritti e alla tecnologia. Donne isolate ed esposte al rischio di contrarre infezioni e ad altre problematiche legate alla salute fisica e mentale.

Ciò significa produrre un grande impatto, soprattutto se consideriamo la situazione di estrema fragilità in cui si sono venute a trovare molte donne vittime del racket della prostituzione durante la pandemia e quanto gli autori della tratta abbiano sfruttato le disuguaglianze economiche e sociali esacerbate dalla emergenza Covid19 per reclutare più facilmente le vittime e incrementare i loro profitti.

Il progetto vuole fare la differenza in un periodo di forte crisi in cui è necessario rispondere a specifiche lacune e bisogni:

· carenza di posti in strutture protette;

· carenza di personale specializzato con approccio di genere che segua le donne in tutte le fasi del progetto di reinserimento;

· carenza di percorsi volti all’autonomia abitativa, lavorativa e alla formazione qualificante;

· scarsità e discontinuità dei fondi dedicati alla prevenzione e alla protezione delle donne vittime di tratta;

· carenza di procedimenti penali per reati di tratta e riduzione in schiavitù.

Per rispondere capillarmente alle richieste di aiuto e di protezione delle donne migranti, il Centro Libere da, Libere per, sin dall’inizio, ha lavorato per consolidare i rapporti con le istituzioni, ha implementato azioni d’intervento in sinergia con altre organizzazioni, anche informali, della società civile e ha intensificato i rapporti di rete con i servizi territoriali e con i partner del Progetto Regionale Antitratta Lazio (PRAL), di cui Differenza Donna fa parte.

 

COME UTILIZZEREMO IL TUO CONTRIBUTO:

Per realizzare la sfida di rendere possibile per le donne di riappropriarsi della dignità e dell’autonomia che sono state loro sottratte ti chiediamo di essere al nostro fianco. Il tuo contributo è prezioso e andrà a favore della collettività intera, perché contrastare il fenomeno della tratta significa liberare il territorio italiano dalla criminalità organizzata internazionale che porta con sé droga, armi e attività illecite. Significa altresì riappropriarsi di una ricchezza accumulata illecitamente dai trafficanti. Significa restituire alla società le capacità e le energie delle donne finalmente libere dalla violenza.

I fondi che raccoglieremo con la Campagna di crowdfunding ci consentiranno di garantire:

-un contributo all’assistenza legale per permettere alle donne sopravvissute a tratta di tutelare i loro diritti e accedere alla protezione internazionale

-un contributo al percorso di orientamento al lavoro e inclusione sociale per poter conquistare autonomia economica ed abitativa

-tablet e pc per favorire integrazione e alfabetizzazione linguistica e digitale

-un condizionatore aria fredda/calda da installare in una delle stanze delle donne ospiti del Centro

 

Le Attività:

Il Centro Libere da, Libere per è un luogo bello, sicuro e accogliente, dove tutte le azioni che vengono realizzate sono volte a garantire una efficace fuoriuscita delle donne dalla condizione di sfruttamento e a far recuperare loro empowerment e capacità di autodeterminazione:

· Accoglienza e ospitalità

· Accompagnamento a screening sanitari

· Percorsi individuali di elaborazione del trauma causato dalla violenza subita

· Consulenza e Assistenza legale per garantire il riconoscimento della protezione internazionale e del diritto di asilo

· Percorsi di alfabetizzazione della lingua italiana

· Percorsi di empowerment per il recupero di motivazione e autostima

· Progetti di reinserimento sociale e lavorativo

Le Operatrici specializzate che portano avanti il progetto hanno diverse professionalità e assicurano un intervento multidisciplinare e sistemico per garantire l’efficacia dei percorsi sociali e il buon esito dei percorsi giudiziali, indispensabili per tentare di sconfiggere le organizzazioni criminali e assicurare la reale uscita dalla tratta.

 

CHI SIAMO

 

 

Differenza Donna è una Associazione di promozione sociale che nasce a Roma il 6 marzo 1989 con l’obiettivo di far emergere, conoscere, prevenire e combattere la violenza maschile nei confronti delle donne, delle ragazze, delle bambine e dei bambini.

Differenza Donna ha come mission l’impegno di rendere concreta una realtà di società nella quale ogni donna possa essere considerata una persona libera, autodeterminata, valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignità e saggezza, soggetto di diritti pienamente riconosciuti. Come fulcro di pensiero politico, l’Associazione individua lo strumento strategico costituito dai Centri antiviolenza, realizzandoli come luoghi di valorizzazione e riprogettazione della vita delle donne, ma anche come luoghi di ricerca, studio e documentazione interdisciplinare, propulsori di una cultura nuova basata sul valore della partecipazione e della differenza.

Differenza Donna è una ONG impegnata in progetti europei a sostegno delle donne provenienti da paesi terzi vittime di tratta a scopi di sfruttamento sessuale e lavorativo e in progetti internazionali come in Palestina, Marocco, Nicaragua, Russia e Siria. Svolge da sempre programmi di prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado tramite numerosi progetti a contrasto del fenomeno dell’hate speech e dei crimini d’odio, del bullismo e cyberbullismo e si impegna per promuovere tra i/le giovani la capacità di intessere relazioni autentiche, basate sul confronto, sul rispetto reciproco e sulla libertà da pregiudizi e stereotipi di genere.

Da luglio 2020 Differenza Donna gestisce il 1522, Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking di pubblica utilità, attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità - attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obbiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione, la gestione e il contrasto della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.


Dalla sua nascita ad oggi Differenza Donna ha accolto oltre 40.000 donne e 60.000 bambine e bambini.

https://www.differenzadonna.org/ 

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Press 

Finanziato
7.050 € Raccolti
Parità di genereLavoro dignitoso e crescita economicaRidurre le disuguaglianze

Per maggiori informazioni contattaci al nostro indirizzo privacy@eppela.com
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Generazione G

Facciamo insieme la differenza: dona anche tu per aiutare i neogenitori!

Cos’è Generazione G?

“Generazione G” vuol dire “Generazione Genitori”: perché prima ancora di far nascere nuovi bambini, è necessario “far nascere nuovi genitori”, vale a dire mettere le giovani coppie e i soggetti fragili nelle condizioni di intraprendere la scelta della genitorialità in maniera solida e serena. Solo così sarà possibile aiutare ad invertire il trend attuale e rilanciare la natalità in Italia.

Con questo progetto vogliamo creare una vera e propria rete di sostegno per i neogenitori in difficoltà, qualcuno che sia lì per loro, pronto a supportarli e offra loro il necessario sostegno, pratico e psicologico. E chi può dare una mano a un genitore meglio di un genitore più esperto? Selezioneremo per questo scopo dei volontari del Moige, Movimento Italiano Genitori, che è partner del progetto e sarà il beneficiario finale della tua donazione qui su Eppela.

Cosa faremo grazie al tuo contributo?

Vogliamo davvero fare la differenza, e il goal che ci siamo dati è di 450.000 euro, da raccogliere entro dicembre 2023. Grazie anche al tuo contributo riusciremo ad aiutare, nella prima fase del progetto, 250 nuove famiglie per 12 mesi, con l’intenzione di arrivare poi a 500 o molte di più! Lo faremo supportandole nella loro quotidianità, grazie ai genitori esperti del Moige, con un impegno stimato per oltre 180.000 ore, grazie a 200 punti di assistenza in 19 regioni italiane.

I fondi raccolti saranno quindi devoluti al Moige e impiegati per la formazione, la tutela e il riconoscimento dell’impegno dei volontari, per aiutare le famiglie in difficoltà e per creare basket di prodotti essenziali per i bambini.


Quale supporto daremo ai neogenitori?

La rete di genitori esperti darà un aiuto concreto sotto diversi aspetti:

Supporteremo giovani famiglie in attesa e nuclei con fragilità sociali e sanitarie, o scarsa istruzione e ostacoli culturali. Accanto a loro i genitori esperti, volontari identificati dal Moige, che verranno selezionati sulla base di competenze specialistiche in diversi settori (medici, psicologici e pedagogisti così come impiegati del settore pubblico o privato). In ogni caso saranno persone dai 40 ai 60 anni che hanno cresciuto almeno un figlio e che quindi hanno già affrontato le sfide della genitorialità.

 

Ci si può candidare?

Se ti rivedi nel profilo del “genitore esperto” e vuoi dare supporto concreto come volontario, o se conosci o fai parte di una giovane coppia che vuole aderire al progetto, puoi contattare il Moige con una mail a generazioneg@moige.it oppure chiamando il (+39) 334 924 7878.


Chi sono Prénatal e il Moige?

In Prénatal, da 60 anni aiutiamo con amore e attenzione le famiglie che accolgono una nuova vita a godersi ogni momento di questa esperienza, affiancandole, ispirandole e supportandole in un percorso di imprevedibili scoperte. PRG Retail Group è sempre stato attivo su progetti sociali, per esempio, sostenendo iniziative di Mission Bambini, de “I Bambini delle fate” con i progetti della “La Banca del tempo sociale” e di Pizzaut. Ora, proprio in occasione dell’anniversario dei 60 anni, lanciamo il progetto “Generazione G”, con l’obiettivo non solo di rendere il futuro migliore, ma di contribuire a farlo nascere insieme.

Il Moige, Movimento Italiano Genitori, è un'associazione senza scopo di lucro italiana impegnata da oltre 25 anni in ambito sociale ed educativo per la protezione dei minori e per la tutela dei diritti dei minori e dei genitori. Nasce con l’obiettivo di rappresentare gli interessi dei genitori italiani, creando un ambiente sicuro, sano e stimolante per le nuove generazioni. Attualmente è presente su tutto il territorio italiano con un network di oltre 90.000 genitori.

 

Unisciti anche tu al progetto Generazione G!
Grazie, perché insieme a te faremo la differenza e contribuiremo alla nascita di tanti nuovi genitori!

27%
-105 Giorni
Sconfiggere la povertàRidurre le disuguaglianze
Salviamo la Canapa Italiana

Lo sanno tutti, soprattutto chi l’ha acquistato in questi anni: il Cbd non è stupefacente. 

Per tutelare i consumatori italiani e gli operatori della filiera italiana con delle azioni legali si è resa necessaria questa raccolta fondi.

Dona oggi: anche una piccola donazione può fare la differenza.

PER COSA STIAMO RACCOGLIENDO I FONDI

Con questa prima tranche intendiamo raccogliere i fondi per difendere il settore italiano della canapa, costantemente sotto attacco da anni, da più front. È necessario vincere al Consiglio di Stato per liberare l'uso officinale e risolvere quindi gli usi non farmaceutici e le problematiche relative all'Olio CBD.

Affrontando il pericolo imminente uniti, diventiamo una forza attiva e preventiva. 

1️⃣  Fondo per Azioni Legali e altre Azioni:

Ricorsi Nazionali (TU Officinali al Consiglio di Stato / Decreto MinSal Olio / Tutela fiore e Ricorso Monopolio con i migliori studi legali in materia di diritto amministrativo in Italia a seconda del budget raccolto. Solo se bastassero i fondi dopo le maggiori azioni legali, si finanzierebbero anche ricorsi in Commissione Europea con i migliori esperti in leggi comunitaria e/o diffide e richieste di rettifica o invio di comunicati stampa con giornalisti e agenzie.

2️⃣ Studi scientifici ed economici  

Sulla c.d. “efficacia drogante” in lettatura scientifica con il Dott. Iacoppini (Tossicologo Sapienza) e  Avv. Simonetti (Studio Tutela Legale Stupefacenti)

sull'inoffensività e la mancanza di rischi per la salute pubblica con ricercatori e scienziati esperti

Analisi dei Costi-benefici per lo Stato dei modelli economici 
tra Distribuzione controllata modello “tabacco” che riteniamo ucciderà i piccoli operatori VS modelli integrativi della dimensione di artigianalità, made in italy e alta qualità, con disposizioni ispirate al modello degli alcolici, nei meccanismi di valorizzazione delle filiere corte con tassazione più bassa e vendita tramite negozi specializzati con Davide Fortin PhD e Avv. Maria Paola Liotti  (MPG Consulting)

Questa raccolta fondi è aperta a tutti, chi crede in questa causa può donare decidendo di mostrare o meno il proprio nome/azienda.

Il Ministero della Salute dal 2020, a prescindere dal governo e dal colore politico, continua a portare avanti gli interessi di alcune grande aziende estere a discapito di molti piccoli e medi operatori italiani e a discapito delle tasche dei consumatori con un decreto antiscientifico che inserisce le composizioni orali contenenti CBD estratto dalla Cannabis, nella tabella B dei farmaci stupefacenti e a rischio di abuso come fosse più rischioso delle Benzodiazepine!

Ma con questa raccolta fondi non intendiamo raccogliere le risorse soltanto per fare ricorso a questo decreto del MinSal: il settore è infatti costantemente sotto attacco.

SCARICA LA PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA FONDI IN PDF!

Il Governo ha infatti presentato e ritirato (per ora), per ben due volte, anche un emendamento alla legge sul Fisco nel quale vorrebbe limitare la vendita dei fiori di canapa non stupefacenti ai soli tabaccai con divieto di vendita diretta per le aziende agricole e per i negozianti oltre che divieto di vendita online e tramite distributori. 

VAI ALL'ANALISI DELL'EMENDAMENTO DEL GOVERNO

Un Governo che parla di posti di lavoro, di ambiente ed economia circolare, che soprattutto parla di favorire di Made in Italy, ma che così facendo taglierebbe le gambe alle giovani aziende italiane che in questi anni hanno voluto investire su questi prodotti naturali da filiera agricola italiana e che così facendo favorirebbe solo grandi aziende estere che potranno continuare a distribuire i loro prodotti in Italia a scapito dei consumatori costretti ad acquistare ad alti prezzi prodotti esteri.
L'Associazione Canapa Sativa Italia, con il supporto delle altre associazioni Sardinia Cannabis, Canavese Canapa [in corso di integrazione e aggiornamento] e tante realtà ed aziende del settore promuove questa iniziativa per finanziare queste azioni che saranno a vantaggio di tutto il settore. 

Non cediamo agli attacchi: siamo aziende che hanno investito su questi prodotti prodotti naturali al CBD, non stupefacenti e senza particolari controindicazioni come dimostrato dalla loro circolazione in questi 7 anni e che anzi, come testimoniano i clienti, possono portare benefici in termini di riduzione del danno da altre sostanze ed essere un valido sostituto di molte terapie farmacologiche che presentano effetti collaterali non indifferenti per noi e per i nostri animali domestici.

MAGGIORI INFO SULLA VITTORIA AL TAR e SUL RICORSO AL TU OFFICINALI

Vorremmo un settore normato a uso umano affinché i produttori e commercianti italiani possano lavorare con leggi chiare che tutelino sia l'operatore sia il cittadino in termini di salubrità del prodotto. 

Leggi che si basino su dati reali e ricerche scientifiche senza pregiudizi e capendo che la Canapa non è qualcosa di pericoloso o dannoso, ma uno dei migliori alleati nel contrasto alle dipendenze. 

Invitiamo le istituzioni al dialogo, ma non possiamo non prepararci a difenderci.

Questa volta con un ricorso in Italia per ottenere una sospensiva immediata del decreto del MinSal, ma anche un’azione legale in Europa, per mettere finalmente fine a queste ambiguità normative che bloccano lo sviluppo del settore e continuano a non permettere ai consumatori di ottenere prodotti provenienti dall’Italia, normati a uso umano e a prezzi accessibili.

Bisogna poi essere in grado di querelare chi fa disinformazione, di presentare studi scientifici per dimostrare l'inoffensività della canapa con valori di thc irrisori e un importante studio economico per dimostrare che il modello che proponiamo alle istituzioni è il migliore per la sicurezza dei consumatori e per l'economia italiana. 

Dobbiamo anche essere pronti a presentare ricorsi nell’eventualità di tasse troppo alte che ricadrebbero sui consumatori o disposizioni tali da impedire alle eccellenze italiane lo sviluppo di un commercio libero e responsabile.

Speriamo che il decreto del Ministro della Salute venga ritirato, per ora procediamo con il TU Officinali al Consiglio di Stato ed entro il 22/09 o massimo fine mese si valuterà se impugnare anche il Decreto MinSal e se farlo con le altre associazioni o meno. 

Ci auguriamo restino fondi finanziamento degli studi, delle ricerche scientifiche e delle attività tecnico-normative e comunicative volte a promuovere lo sviluppo della filiera italiana della canapa, ma il focus sono le azioni legali per difenderci nel breve termine.



 

Un particolare ringraziamento alle associazioni: 

53%
-39 Giorni
Lavoro dignitoso e crescita economicaImprese, innovazione e infrastrutturePace, giustizia e istituzioni solide
LottoxMile

Questo è un appello d’amore per Milena. Milena Cannavacciuolo, fondatrice di Lezpop.

Leggevi Lezpop? Noi aspettavamo con ansia ogni articolo e ogni storia, felici di sentire e condividere con quelle ragazze le loro avventure, i loro incontri. Era una finestra sul mondo che ancora non potevamo vivere, ma solo immaginare. Uno spazio, quello creato da Milena, felice, fatto di informazione, condivisione, gossip, realtà.
Con Lezpop Milena ha acceso una luce sul mondo lesbico, bisessuale e queer. Per noi è stato fondamentale: per sentirci bene ed essere ciò che più desideravamo.


Milena Cannavacciuolo due anni fa, mentre si trovava a Venezia per lavoro, ha avuto una grave emorragia cerebrale. È stata a lungo in coma e i medici temevano che sarebbe rimasta in stato vegetativo, ma lentamente è riuscita a riacquisire coscienza. Ha dovuto cambiare quattro ospedali e affrontare un lungo percorso di riabilitazione, perché l'emorragia ha colpito la parte del cervello che governa il corpo.
Oggi Milena è tornata a casa. Riesce in parte a controllare il braccio destro, ma non può muoversi da sola né parlare, e si alimenta con la nutrizione artificiale. Comunica attraverso una tavoletta alfabetica o il computer, ha bisogno di proseguire la riabilitazione con il fisioterapista e il logopedista e di assistenza continua, anche per gestire il diabete di cui soffre da quando aveva 15 anni.

È un'assistenza necessaria per garantirle qualità di vita. Purtroppo i sussidi pubblici non bastano a coprire tutte le spese, comprese quelle per l'affitto a Milano, per le tre operatrici sanitarie che devono alternarsi nella sua assistenza e parte delle terapie e dei presidi medici, perché quelli passati dagli enti competenti non sono sufficienti*.
Accanto a lei, fisicamente, ci siamo noi: la compagna Marina, le amiche, gli amici e la fedelissima carlina Ripley.

Ora però non riusciamo più ad andare avanti da soli e abbiamo bisogno di aiuto. 

Lo chiediamo prima di tutto a quella comunità per cui Milena ha fatto tanto ed è stata un punto di riferimento con Lezpop.

Milena ricorda sempre con commozione le adolescenti che le descrivevano la felicità di trovare Lezpop e una comunità in cui potevano finalmente essere loro stesse con leggerezza quando cercavano la parola "lesbica" sui motori di ricerca, e non trovavano solo film porno! Oggi tutto è diverso, ma se è cambiato in meglio è anche grazie al lavoro di Milena, che ha toccato e ispirato tante persone.

Questa raccolta fondi servirà a pagare le spese per il prossimo anno e mezzo e per permettere a Milena di proseguire al meglio con la riabilitazione. Servono almeno 60.000 euro* e ogni contributo, anche il più piccolo, è essenziale. Se riusciremo ad arrivare all'obiettivo e a superarlo, potremo garantirle anche parte dell'assistenza dei prossimi anni. 

Se anche per voi Lezpop è stato importante, questo è il momento per sostenere chi vi ha sostenuto.

Grazie a chi vorrà aiutare Milena.

*I soldi raccolti verranno usati per l'assistenza a Milena. Spendiamo:
- Tra 4.500 e 5.000 euro al mese circa per le tre badanti che la assistono. La cifra totale varia perché se una di loro si ammala, prende un permesso o va in ferie vanno pagati gli straordinari alla sua sostituta. 
- Tra 700 e 1.000 euro al mese circa per i farmaci e i presidi medico-sanitari che non vengono passati o vengono passati solo in parte dall'assistenza sanitaria pubblica. Spesso infatti il materiale sanitario che serve per far funzionare i presidi salvavita di cui necessita Milena è in quantità insufficiente rispetto al suo reale fabbisogno, oppure arriva in ritardo per problemi burocratici o entrambe le cose. Milena inoltre ha bisogno di farmaci e integratori che non sono mutuabili.
- 600 euro al mese per la quota di Milena per l'affitto di casa.

Milena riceve 800 euro al mese tra accompagnamento e pensione di invalidità, a cui si aggiungono 1.200 euro al mese di contributo regionale riservato alle persone non autonome. Milena infine ha un reddito mensile di 1.200 euro lordi. 

Ogni mese dunque spendiamo circa 3.400 euro in più rispetto alle entrate. I soldi raccolti serviranno a coprire questa differenza.


Video a cura di Viviana Bruno. Si ringraziano Giovanni Angeli e Plamena Borisova per le illustrazioni e la grafica.

87%
-79 Giorni
Salute e benessere
Ampliamento e Restyling Ristorante Colapasta

Ciao a tutti! Io sono Francesco e lei è Katia mia moglie. Siamo una coppia di giovani ristoratori, io mi occupo dell'accoglienza degli ospiti in sala e lei è lo Chef di Cucina, e nel 2003, più precisamente il 18 agosto, abbiamo dato vita ad un vero e proprio progetto di vita, il ristorante Colapasta, in provincia di Torino.

Siamo qui su Eppela con questa raccolta perchè abbiamo un grande sogno che desideriamo realizzare e vogliamo coinvolgere anche te. Per noi è L'Occasione da non perdere assolutamente! 

I locali del Colapasta confinano con un grande colorificio che ha deciso di trasferirsi ad un paio di km. La sua superficie è di 350 metri quadri a cui si aggiunge un tetto piano di 390 metri quadri; la cosa ci fa gola da tempo e quindi abbiamo deciso di chiamare i proprietari e firmare un preliminare di contratto di locazione.

Inoltre abbiamo incaricato un importante architetto milanese, il famosissimo Andrea Langhi ( https://www.andrealanghi.it/ ), grande specialista nella realizzazione di locali pubblici che ci ha prospettato la possibilità di realizzare un grande locale polivalente per ristorazione e intrattenimento e quindi li sta progettando.

Tre sono le realtà che andranno a comporlo: le due salette Alta Langa Experience molto intime e dedicate al fine dining in cui il cibo sarà il protagonista principale; una grande sala per il Bistrot di Mare in cui si troverà il grande bancone bar e il Salottino del Dopo Cena in cui la convivialità e la condivisione saranno il tema principale dell'intrattenimento; la Terrazza, location esclusiva dedicata alle feste e agli eventi speciali. Per un totale di 350/400 posti a sedere in tutto.
Prevediamo di assumere altre 10/15 persone.

Tutte queste opere di ristrutturazione prevedono grande attenzione alla sostenibilità ambientale, infatti pensiamo di realizzare una pergola bioclimatica fotovoltaica per la terrazza dotata di accumulatori al sale più efficaci, efficienti e sostenibili allo smaltimento in luogo di quelli tradizionali; di installare vasche per il recupero dell'acqua piovana per l'irrigazione del verde e di servizio alle toilette (a Torino piove abbastanza!); di produrre acqua calda attraverso pannelli solari; di adottare un sistema per il riciclo dei rifiuti organici trasformati in compost direttamente in struttura; di creare una serra per l'autoproduzione di materie prime irrigata con un sistema innovativo che non ha bisogno di acqua.

Il progetto è decisamente ambizioso, ricco e costoso e, partendo dal principio che tante piccole gocce formano un mare, ci è venuta l'idea di creare una campagna di crowfunding che coinvolga sia i clienti del Colapasta, che tutte quelle persone che sono appassionate di ristorazione e/o di progetti che strizzano l'occhio alla sostenibilità economica e ambientale e che prevedano un incremento occupazionale

Il budget stimato per questa grande operazione si attesta intorno ai 500 mila euro.

Inutile dire che ci piacerebbe davvero riuscire in quest'impresa. è qui che la tua partecipazione diventa fondamentale. 

Siamo generosi e riconoscenti per natura, quindi abbiamo pensato a come ricompensarti per la tua partecipazione. Troverai tutto scritto tra qualche riga.

Ma prima conosciamo un po' meglio.

Abbiamo aperto il Colapasta a Collegno (TO) nella sede di Corso Francia 94, il 18 agosto 2003, sulle ceneri di un vecchio bar tavola calda.

Entrambi abbiamo frequentato l'istituto alberghiero e successivamente abbiamo compiuto diverse esperienze nel campo della ristorazione torinese e non, fino a quando non abbiamo sentito il desiderio di emulare gli imprenditori che ci hanno formato e di mettere a frutto quanto imparato per metterci in proprio e fare impresa. 

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Il locale è sempre stato gestito da noi in prima persona e ha visto diverse fasi di crescita ed evoluzione che in una linea del tempo si possono definire come di seguito.

2003: apertura al pubblico all'insegna “Bar Trattoria del Colapasta Pizzeria”. Il nostro locale era di tipo generalista, aperto dalle sette del mattino alla mezzanotte, in cui servivamo la prima colazione, il pranzo di lavoro, l'aperitivo e la cena. Era inoltre presente il servizio di pizzeria sia in loco che da asporto. Avevamo solo 40 posti a sedere ed avevamo solo due collaboratori, infatti lavoravamo costantemente all'interno dell'attività.

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2009: trasferimento nell'attuale sede di Corso Francia, 98. Non è la prima volta che ci buttiamo a capofitto in un ampliamento, lo abbiamo già fatto diverse volte. L'occasione di ampliare i locali, triplicando la superficie ed i posti a sedere, ci ha ingolositi e quindi abbiamo deciso di affrontare con grande caparbietà una ristrutturazione totale e di grande importanza. In questa fase il locale si attesta come “Trattoria del Colapasta Pizzeria” apriamo sette giorni su sette scandendo i due servizi, il pranzo e la cena, e  decidiamo di inserire una nuova linea di servizio, ovvero la banchettistica legata alle feste quali battesimi, comunioni, cresime, feste di laurea e anniversari. Il pubblico risponde benissimo e il locale cresce velocemente; triplichiamo il fatturato in poco meno di tre anni, abbiamo 120 posti a sedere in questa fase, tra interno ed esterno e i collaboratori impiegati diventano otto.

2012: ristrutturazione e restyling dei locali. Il lavoro procede a gonfie vele tant'è vero che il locale è “consumato” e necessita di un nuovo look e di nuova verve.
Quindi ristrutturiamo nuovamente e sostituiamo tutti gli arredi, dai tavoli alle sedie, dal bancone del bar all'impianto di aspirazione e per la prima volta vengono inseriamo due macchinari in cucina tecnologicamente all'avanguardia al fine di migliorare la qualità dell'esperienza dell'ospite e della vita lavorativa dei collaboratori. Il grande apprezzamento dimostrato da clienti, ospiti e avventori fa del Colapasta il punto di riferimento della ristorazione di Collegno. I collaboratori salgono a dodici.

2015: la partecipazione allo show televisivo Hell's Kitchen. Dopo aver superato brillantemente le selezioni, la Chef Katia si ritrova a partecipare al programma TV capitanato dallo Chef Stellato Carlo Cracco; in quell'occasione ha la possibilità di collaborare con professionisti di altissimo livello, di imparare nuove ricette e affinare le tecniche culinarie. Di conseguenza aumenta la notorietà del ristorante che vede nuovamente uno scatto di crescita.

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2017: da trattoria a Ristorante. I dati ci confermano che sempre più ospiti scelgono il Colapasta per la cucina gourmet e di sostanza. Da qui la decisione di concentrarsi maggiormente su quest'ultima e togliere la pizza tradizionale dal menù.
Ora l'insegna recita: “Colapasta - Ristorante Per Passione”.
Rinnoviamo entrambe le sale e passiamo ad un look più raffinato, romantico ed accogliente. Anche la cucina viene completamente rinnovata, tutte le attrezzature vengono sostitute con nuove più ecologiche, tecnologiche e sicure.

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2020: il periodo buio che illumina. Sappiamo tutti che cosa è successo nel biennio 20-21, ma insieme al nostro team non ci siamo mai arresi e abbiamo dato il meglio di creando continuamente eventi in modalità delivery, per cui anche Repubblica ci ha fatto un articolo. I nostri camerieri si sono trasformati in rider e siamo rimasti sempre aperti per permettere a tutti i collaboratori di continuare a ricevere lo stipendio in luogo di una cassaintegrazione sempre in ritardo e insufficiente. 
Nel molto tempo libero che abbiamo a disposizione abbiamo ideato nuovi piatti nuovi piatti, nuovi drink e nuovi menù che prenderanno vita negli anni a venire.
Nel frattempo a luglio 2020 diamo vita il progetto Strafud, la pizzeria del Sud Italia che soddisfa il desiderio dei “Pizza Lovers” del Colapasta. 

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2023: quest'anno, questi mesi, in questi giorni. Abbiamo un' occasione da non perdere! E solo se decidiamo di collaborare potremmo vederla prendere il volo  e avere successo in maniera agevole. Ora tocca a te… 

Lanceremo la campagna ufficialmente il 17 settembre 2023 alle 17:00 in occasione della festa che terremo per il ventesimo anniversario del Colapasta.
In quella sede ti faremo vedere un film che ti consentirà di visualizzare il progetto più concretamente . 

Abbiamo tutti da guadagnarci qualcosa e qui ti spiego come:

-per coloro che faranno la donazione nei primi 3 giorni dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore triplo alla donazione (ad es € 100 x 3 = 300) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 4° al 10° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore doppio alla donazione (ad es € 100 x 2 = 200) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dall' 11° al 20° giorno dal lancio sarà corrisposto un voucher del valore di una volta e mezza alla donazione (ad es € 100 x 1,5 = 150) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

-per coloro che faranno la donazione dal 20° alla fine della campagna sarà corrisposto un voucher del valore della donazione (ad es € 100 x 1 = 100) da spendere all'interno del ristorante Colapasta dopo l'inaugurazione della nuova location.

Insomma, si vince sempre e non si perde mai!

E PER FINIRE UNA SUPER CHICCA! All'ingresso del locale realizzeremo un vero e proprio Monumento all'Onore, per lasciare un simbolo che durerà negli anni, una parete di piccole mattonelle su cui scriveremo il nome di tutti i partecipanti. E per finire, per il Partecipante più Generoso metteremo una Mattonella Dorata al Centro.

A tutti i partecipanti omaggeremo il KIT GOURMET contenente i gadget ricordo di questa straordinaria avventura.

Ringraziamo sin d'ora tutti i partecipanti e ci auguriamo di ritrovarli presto ospiti alle nostre tavole.

 

23%
-16 Giorni
Energia pulita e accessibilePartnership per gli obiettivi
La Falesia Dimenticata 2.0. La falesia che vorrei!

 

La storia continua: contribuisci per un nuovo settore d'arrampicata con 30 nuove vie per un totale di 60 e altro terreno alla base del falesia.

 🇬🇧The story continues: contribute to help develop a new climbing sector with 30 new routes, making a total of 60, and further terrain at the foot of the Cliff.

 

Di cosa si tratta - What it's about

 

OBIETTIVO 2022: raccogliere i fondi per acquistare 8 nuove particelle e porzioni di parete per ampliare l'area di arrampicata della Falesia Dimenticata andando ad aggiungere altre 30 vie, portando la scelta delle vie da 30 a 60 vie da scalare!

🇬🇧TARGET 2022:  to collect funds for the purchase of 8 new lots of land and portions of cliff to extend the climbing area of the Forgotten Cliff. This will add 30 more routes, increasing the choices available from 30 to 60 climbing routes!

                            TUTTE LE PARTICELLE DA ACQUISTARE - ALL THE LOTS TO BE PURCHASED

 

Come verranno utilizzati i fondi - How the funds will be used

 

I fondi raccolti verranno utilizzati per:

  • Acquisto di n° 8 particelle per un totale di mq. 4481. Le particelle sono quelle alla base della parete e quelle sopra la parete che è di proprietà delle particelle soprastanti.
  • Frazionamento di N° 1 particella.
  • Spese tecniche  e notarili.
  • preparazione, raccolta e spedizione ricompense.

Entrate superiori al traguardo stabilito della raccolta fondi verranno utilizzati per:

  • Pulizie a bonifica delle pareti acquistate.
  • Chiodatura a norma con fittoni inox resinati.

In parallelo e in conseguenza del successo della campagna di raccolta fondi per l'acquisto dei terreni l'Asd Dolomiti Open sta implementando le sinergie per trovare i fondi necessari per la chiodatura della parete, che prevediamo in caso di successo di completare per settembre 2023.

 

🇬🇧The funds collected will be used for:
 

The purchase of 8 lots for a total of 4,481m². The lots are those at the base of the cliff and those above the cliff, which is the property of the lots above it.

The division of 1 land lot.

Technical and notarial costs.

Payment for preparation, collection and sending.
 

Introits superior to the target set for the collection of funds will be used for:

Cleaning and reclaiming the cliffs purchased.

Bolting compliant with regulations using resined stainless steel bolts.
 

 

In parallel, and as a consequence of the success of the campaign to raise funds for the purchase of the terrains, ASD Dolomiti Open is activating synergies to find the funds necessary for the bolting of the cliff. If the campaign is successful, the work should be completed by September 2023.

 

                 La Falesia Dimenticata, dietro le quinte 2017- 2020 - Behind the scenes 2017 -2020

   

Chi c'è dietro al progetto - Who is behind the project

 

Dolomiti Open Asd & Sportfund Onlus. Un gruppo di persona motivate, scalatori, appassionati dell'outdoor ma soprattutto cittadini attenti e sensibili allo sviluppo della Comunità nell'ottica inclusiva e aggregativa. Stringersi intorno ad un progetto condiviso e a vantaggio di tutti per valorizzare in chiave sostenibile e moderna un'area di arrampicata ma non solo.   Fare rete e creare connessioni e sinergie tra persone ed enti con un unico obiettivo: una falesia che è "oltre", non solo una parete per l' arrampicata, ma un luogo fisico e tangibile dove fare eventi culturali, spettacoli teatrali, dove mettere in relazione le persone.


🇬🇧Dolomiti Open Asd & Sportfund Onlus. A group of motivated individuals, climbers, enthusiasts of outdoor life but, above all, citizens with awareness and sensibility towards the development of the community in an inclusive and aggregative perspective. Their goal is to make common cause around a shared project that will benefit everyone by enhancing in a sustainable and modern manner an area for climbing, and not only climbing. To make a network and create connections and synergies between individuals and institutions with a single goal: a cliff that is “something more”, not just a cliff for climbing, but a physical and tangible place where cultural and theatrical events can be held, where people can interrelate.
 

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ARRAMPICATA PER TUTTI alla Falesia Dimenticata - CLIMBING FOR EVERYONE at the Forgotten Cliff


 

1615369778931327 spettacolo
IL TEATRO alla Falesia Dimenticata - THEATRE at the Forgotten Cliff

 

ERA IL 2017: il video del primo crowdfunding di successo! - IT WAS IN 2017: the video of the first successful crowdfunding!


Un progetto a cura di
Dolomiti Open asd

Dolomiti Open Asd nasce nel 2017 con lo scopo di farsi carico della proprietà e del mantenimento della Falesia Dimenticata e del suo progetto di sviluppo.  Il nostro intento è perseguire l'idea di un bene comune condiviso, luogo di arrampicata, ma anche entità concreta per  fare comunità, creare cultura del rispetto dei luoghi, delle persone e la valorizzazione in chiave moderna ed equilibrata del territorio. Tra gli altri progetti di Dolomiti Open che valorizzano l'inclusione, Brenta Open mette al centro le persone, ognuna con le proprie abilità, per sottolineare che le Dolomiti sono veramente patrimonio di tutti se ognuno le può vivere secondo la propria attitudine.  

 

🇬🇧A project curated by
Dolomiti Open ASD

Dolomiti Open ASD was created in 2017 with the aim of assuming the property and maintenance of the Forgotten Cliff and the project for its development. Our intention is to pursue the idea of a shared common asset, a place for climbing but also a concrete entity in which to make a community and create the culture of respect for places and people, enhancing the territory in a modern, balanced perspective. Among other Dolomiti Open projects for the enhancement of inclusion, Brenta Open places people at its centre, each with their own abilities, to underline the fact that the Dolomites will be truly the heritage of everyone if everyone can experience them in relation to their own capacities. 

 

64%
-28 Giorni
Salute e benessereVita sulla terra
UN GOAL PER SILVIA!

Ciao,
siamo la moglie e le amiche di Silvia, una donna straordinaria che, negli anni, ci ha fatto sognare con le sue imprese sui campi di calcio e divertire con la sua irriverente simpatia.

Chi conosce in modo profondo Silvia, o anche chi l'ha incontrata solo poche volte, ha impresso nella propria memoria la sua travolgente parlata fiorentina, il suo carattere generoso e solare, la sua voglia di vivere e di stare in compagnia.

Silvia è una pietra preziosa, una presenza incisiva nelle nostre vite e in quella delle persone a lei care. Una donna speciale che tutti ricordano per il sorriso contagioso e per quelle battute sempre pronte a stupirti e a portarti lontano dai pensieri negativi.

Silvia è stata una grande giocatrice di calcio e punto fermo della nazionale italiana, una ventata d'aria fresca da respirare a pieni polmoni.

Trascinatrice e risolutrice, nessuno del mondo del calcio può dimenticare  le sue gesta sportive, oltre che la tenacia e la determinazione con le quali ha affrontato lealmente ogni impegno che l'ha vista protagonista.

È la Silvia Fiorini dei primi mondiali in Cina e poi quelli in America. 
È La Silvia vice campionessa d’Europa, la Silvia dello scudetto ad Agliana. 
La Silvia delle tante imprese.
La Silvia pioniera del calcio. 

La Silvia che ha bisogno di centrare il suo ultimo GOAL!

Purtroppo, a luglio di questo anno 2023, ha avuto un'emorragia cerebrale rimanendo in coma per diversi giorni. I medici non ci avevano dato molte speranze sul fatto che Silvia potesse superare le prime ore, ma lei ha messo in gioco tutta la sua grinta e ha superato l’ostacolo. 

Adesso ne ha molti altri davanti a sé. 
Adesso è su una sedia rotelle ed è in grado di muovere solo parte del suo corpo. 
Non è autosufficiente e quello di cui lei ha bisogno è un percorso riabilitativo all’interno di una struttura altamente specializzata.  

Quello che vogliamo fare è cercare di darle più tempo possibile per prepararsi al rientro a casa che non sarà sicuramente facile. 

Io, Camilla, che sono sua moglie, la nostra bambina nata a Luglio dello scorso anno, e tutte le amiche e gli amici che le vogliono bene, speriamo di riaverla a casa con noi al più presto! 


Ma prima ci aspetta almeno un anno in una clinica specializzata che avrà il costo di 300 euro al giorno, per un totale di oltre 110.000 euro in un anno. In clinica potrà affrontare un percorso neuroriabilitativo che la aiuterà a recuperare il maggior numero di funzioni fisiche e neurologiche possibili.

È per questo che abbiamo deciso di lanciare questa raccolta fondi, perché tutto il nostro sostegno e quello della sanità pubblica non basta. C’è bisogno di tutti voi!

Se tutti insieme riusciremo a raccogliere la soglia di 55.000 euro, potremo garantire a Silvia almeno 6 mesi in clinica. 
Ma vorremmo andare molto oltre! Se riuscissimo a raggiungere la soglia di 110.000 euro, la permanenza in clinica potrà essere di 1 anno.

È così che, tutti insieme, le permetteremo di avere tutta l’assistenza necessaria per il suo recupero, tornando ad abbracciarci tutti e a farci sorridere come solo lei sa fare.

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Come contribuire

Puoi contribuire alla campagna tramite le seguenti modalità:

  • donando direttamente su questa pagina cliccando sul pulsante “Contribuisci” oppure scegliendo una delle ricompense disponibili,
  • tramite bonifico al conto corrente dedicato - IT31D3608105138250215950224 - intestato a Silvia Fiorini.


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Grazie di cuore a tutti coloro che aiuteranno Silvia!

24%
-110 Giorni
Salute e benessere
Grain for Life

L'Associazione Charity in The World si unisce nuovamente ad una Ultramaratona Estrema con la nuova raccolta fondi Grain For Life.

Dopo la cancellazione della Jordan Race, Nicola Ciani è riuscito  a riorganizzare una nuova competizione. Sarà infatti alla partenza dal 12 al 16 Novembre 2023 della Ultramaratona Ultra Africa Race di 220 km in 5 tappe nella savana del Mozambico, con il duplice obbiettivo di portare a termine l'estenuante gara e di supportare questa raccolta fondi avente lo scopo di finanziare la costruzione di un mulino per macinare il grano per il villaggio di Shebo in Etiopia, al confine con il Sud Sudan.

Ad accompagnarlo in questa competizione, venendo così a ricrearsi il nuovo team Charity in The World, sarà Giuseppe De Rosa, uno dei più esperti ultramaratoneti italiani: Giuseppe infatti ha gareggiato in oltre 40 ultra maratone in giro per il mondo e si presenta alla partenza della Ultra Africa Race per la quarta volta. Tra le tantissime gare spiccano le tre ultramaratone di 520 km portate tutte al traguardo  

Premiazione per la vittoria del Continental Challenge
In Boliva nel Salar de uyuni 
Trainando la slitta durante la non Stop di 237 km in Lapponia
Ultra Africa Race: attraversando uno dei numerosi villaggi 
The Track: nell’outback australiano lungo i 520 km di gara

La Africa Race fa parte del circuito di gare dell’organizzazione francese CANAL AVENTURE che ogni anno organizza una sorta di campionato del mondo, il CONTINENTAL Challenge fra i suoi partecipanti: Giuseppe De Rosa è l’attuale campione in carica..

Il villaggio di Shebo, precisamente il villaggio 7, dove attualmente vivono circa 300 famiglie, si trova a 35 km da Gambella, dove Don Filippo Perin, Abba Filippo come viene chiamato localmente, sacerdote salesiano, missionario dal 2008 in Etiopia da oltre 15 anni gestisce una Chiesa Cattolica. Da circa un paio d’anni la gente del villaggio sta richiedendo un mulino. Nella stagione delle piogge, da maggio a settembre, la coltivazione principale è il granoturco che viene macinato principalmente dalle donne, battendolo con un bastone dentro un mortaio oppure portato al villaggio vicino, a piedi, ad oltre 15 km di distanza, dove si trova un altro mulino, per poi ripercorrere lo stesso percorso indietro trasportando il sacco di farina sulla testa.
 

Già nel 2019 il Team Charity in The World, capitanato da Nicola Ciani nella famosa Marathon Des Sables, era riuscito con successo a raccogliere fondi che erano serviti a finanziare due pozzi di acqua potabile per due villaggi in Togo. Questi due pozzi sono stati inaugurati nell'estate dello stesso anno.

Nicola Ciani è un ultramaratoneta con esperienze di corsa estrema in alcuni dei più inospitali deserti della terra: 250 km in Sud Africa nel deserto del Kalahari, il più antico deserto del mondo, 165 km sulle incredibili dune delle Wahiba Sands in Oman, 250 km in Iran nel deserto del LUT, considerato il posto più caldo della terra, 250 km nel Gobi in Cina al confine con la Mongolia, 250 km in India ai confini con il Pakistan nel deserto del Thar ed infine 250 km nel Sahara in Marocco.

Deserto del Sahara - Marathon Des Sables
Sugli Altopiani dello Xinjang, in Cina - Deserto del Gobi
Deserto del Thar (INDIA) - arrivo a Jeisalmer
Incontri ravvicinati con cammelli selvatici durante la Oman Race
Augrabies National Park - Deserto del Kalahari (Sud Africa)
attraversamento del Gandom, Beryan (Il luogo più caldo della terra) - Deserto del LUT (IRAN)

Così Nicola Ciani descrive la sua prossima sfida che ha voluto legare a questo progetto di beneficenza:“La Ultra Africa Race è una gara di 5 giorni in totale autosufficienza alimentare in cui ogni concorrente deve portare con sé il cibo necessario per tutta la gara: in contesti come questo ci si rende conto dell'importanza del cibo e dell'acqua: non mi posso assolutamente permettere che qualcosa possa andare sprecato per non rischiare di rimanere senza cibo e quindi di non essere più in grado di portare a termine la mia gara. L'idea che ancora oggi ci siano persone costrette a procurarsi la farina necessaria al proprio sostentamento camminando per oltre 30 km sotto il torrido sole africano sembra un qualcosa di inimmaginabile. Le prime tappe della Ultra AFRICA Race hanno una lunghezza simile alla distanza che gli abitanti di Shebo devono compiere per poter portare a macinare il proprio grano: avendo già corso diverse gare come questa, posso perfettamente capire cosa significa trascorrere così tante ore sotto il sole rovente portando con sé dei pesi importanti”.

Così invece commenta Giuseppe De Rosa questa sua prima esperienza con il Team Charity in The World: “ Ho conosciuto Raffaele Brattoli nel deserto del Lut, gara durante la quale Raffaele accompagnava Tullio Frau, un concorrente non vedente e fin da quella occasione sono rimasto colpito dalla sua sensibilità e dal suo spirito. Dopo aver corso tantissime gare in ogni angolo del pianeta sono contento di poter finalmente poter dare anche io il mio contributo partecipando a questo nuovo progetto del Team Charity in The World. Già da diversi anni con il mio fratello del deserto Nicola ci eravamo promessi di fare una esperienza di questo genere insieme; la sorte ha voluto che la sua gara in Giordania sia stata cancellata e lui abbia deciso di partecipare a questa gara in Mozambico alla quale io ero iscritto da tempo. Spero che insieme riusciremo a raggiungere e magari anche superare l’obbiettivo, consapevole che ogni singolo euro può fare la differenza. Ce la metterò tutta come in tutte le gare a cui ho partecipato”.

Grazie al contatto diretto con Abba Filippo,  il 100% della somma che verrà raccolta durante questa campagna sarà trasferita per poter finanziare questo progetto: Charity in The World infatti, per proprio statuto interno, devolve la totalità delle somme raccolte attraverso le iniziative che vengono ogni anno promosse.

Charity in The World, ha già finanziato diversi pozzi in Africa, oltre a diverse altre strutture per i bisognosi, contribuendo a salvare la vita a migliaia di bambini che, senza acqua pulita, muoiono di batteri intestinali e dissenteria.

Charity in the World Onlus 

Aiutaci a sostenere questo progetto con la tua donazione, tutti insieme ce la possiamo fare!

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89%
-1 Giorni
Sconfiggere la povertàSconfiggere la fameSalute e benessere
UN PICKUP PER LE GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE DI RAVENNA

Cari amanti della natura,

Siamo le Guardie Ecologiche Volontarie del Raggruppamento di Legambiente Ravenna e da anni ci dedichiamo con passione alla tutela dell'ambiente e alla salvaguardia delle aree protette della nostra regione. Siamo operatori ambientali riconosciuti dalla Legge Regionale dell’Emilia Romagna 23/89, che ci attribuisce poteri di polizia amministrativa in campo ambientale. Collaboriamo attivamente con le istituzioni per garantire il rispetto delle normative ambientali riguardanti aree naturali protette, spandimenti agronomici, vincolo idrogeologico, regolamento forestale, alberi monumentali, funghi e tartufi, incendi boschivi, flora protetta e prodotti del sottobosco, abbandono dei rifiuti, verde urbano, fauna minore, benessere animale, rete escursionistica, inquinamento luminoso, vigilanza ittica e venatoria. Inoltre, collaboriamo come operatori di Protezione Civile per interventi nelle operazioni di soccorso in caso di calamità pubbliche. Ogni anno svolgiamo oltre novemila ore di servizi perché crediamo fermamente che la conservazione della natura sia un dovere di tutti e che il nostro impegno possa fare la differenza.

Tuttavia, per poter continuare a svolgere il nostro lavoro in modo efficace e sicuro, abbiamo bisogno del vostro sostegno. 
Attualmente, i mezzi a nostra disposizione non sono adeguati per operare in terreni impervi o fangosi. Proprio per questo motivo, stiamo lanciando una campagna di crowdfunding per l'acquisto di un pickup 4x4, che ci consenta di svolgere le nostre attività nelle aree protette e nelle campagne in modo più efficiente, efficace e sicuro per i nostri operatori.
Grazie al nuovo veicolo, saremo in grado di muoverci agevolmente per il nostro lavoro di sorveglianza e vigilanza, nonché per rispondere alle emergenze di Protezione Civile. Potremo portare aiuto dove serve e monitorare sul campo le zone più remote del nostro territorio senza temere ostacoli o intemperie. Ogni donazione, indipendentemente dalla sua entità, ci avvicinerà al nostro obiettivo di salvaguardare l'ambiente. Ogni contributo sarà destinato all'acquisto del pickup e alla sua manutenzione.
Siamo fermamente convinti che insieme potremo fare la differenza e contribuire alla tutela della natura e della biodiversità. Pertanto, vi invitiamo calorosamente a sostenere la nostra campagna di crowdfunding e a diventare parte attiva del nostro impegno per la salvaguardia dell'ambiente.

Grazie di cuore per il vostro prezioso sostegno!

NB
Il veicolo da noi identificato, in valore economico è il più competitivo della categoria, monta un propulsore a benzina Mitsubishi 2.4 L. Euro 6  doppia alimentazione a Benzina/GPL a iniezione sequenziale che consente la massima riduzione delle emissioni inquinanti, generando bassi livelli di polveri sottili e ossidi di azoto.

26%
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Imprese, innovazione e infrastrutturePartnership per gli obiettivi